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Lg.

N° 765 del 06 Agosto 1967 (legge ponte)


Legge n° 1150/42 - - non ebbe immediata attuazione
- le Amministrazioni comunali dettero una
interpretazione occasionale e di comodo
- gli anni della ricostruzione post-bellica
rappresentano una occasione mancata per
l’applicazione della legge 1150/42. Tutte le leggi
che si succedono dalla fine della guerra
ignorano la legge urbanistica ed alimentano la
speculazione privata.
- 1° P.R.G. di grande città si ebbe solo nel 1953
a Milano

Anni ’50

speculazione più sfrenata


sviluppo abnorme delle città
suolo italiano continuamente lottizzato
(in un quarto dei Comuni (circa 2000) sono state autorizzate
lottizzazioni per circa 115.000 ha, per oltre 18.000 vani
sufficienti a colmare il fabbisogno nazionale fino al 1980)

zone investite dalle


lottizzazioni
quelle di massima concentrazione abitativa
il triangolo industriale TORINO, MILANO, GENOVA,
la piana veneta
l’area romana e napoletana
quelle più pregiate per valori paesaggistici.

La localizzazione degli insediamenti risponde esclusivamente alla convenienza


dei proprietari che accollano ai comuni le spese per strade, acqua e luce.

Il 19 luglio 1966 una frana di inconsuete dimensioni, improvvisa e


miracolosamente incruenta, ha tolto la casa a migliaia di abitanti di
Agrigento. La frana è stata causata dall’enorme sovraccarico edilizio:
ben 8500 vani costruiti negli ultimi anni in contrasto con le norme
esistenti.

EMANATA LA LEGGE 765 DEL 06/08/1967 ----------- LEGGE-PONTE


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Scopo:
FRENARE ESPANSIONE CAOTICA DELLE CITTA’
FRENARE L’ABUSIVISMO EDILIZIO
FRENARE LA DISTRUZIONE DEI VALORI PAESISTICI
NATURALI
FRENARE GLI SPRECHI ECONOMICI E DI SPAZIO
NELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE

Innovazioni:
1. LIMITA E TALVOLTA VIETA L’EDIFICAZIONE NEI COMUNI
SPROVVISTI DI P.R.G. O P.di F.

2. CERCA DI INCENTIVARE LA FORMAZIONE DEI P.R.G. E


PER I COMUNI INADEMPIENTI PREVEDE L’INTERVENTO
SOSTITUTIVO DEGLI ORGANI DELLO STATO

3. PREVEDE RIGIDE SANZIONI PER PUNIRE ABUSI

4. ESTENDE LICENZA EDILIZIA ALLE ZONE AGRICOLE

5. PROIBISCE LOTTIZZAZIONI NEI COMUNI SPROVVISTI DI


P.R.G. O P. di F. ED ACCOLLA AI PRIVATI LE SPESE PER
LE OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA ED UNA
QUOTA PARTE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE
SECONDARIE

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6. OBBLIGA I COMUNI A PERIMETRARE IL PROPRIO
TERRITORIO IN ZONE OMOGENEE CON LIMITI DIVERSI DI
EDIFICABILITA’
ZONA A : insediamenti storici
ZONA B : residenziale esistente e di completamento
ZONA C : residenziale di espansione o di nuovo
insediamento
ZONA D : produttiva (artigianale e/o industriale)
esistente di completamento o di nuovo impianto
ZONA E : agricola
ZONA F : verde pubblico o privato vincolato, zone di
rispetto, attrezzature pubbliche

7. INTRODUCE GLI STANDARD URBANISTICI


D.M. 1/04/68 : stabilisce le distanze minime a
protezione del nastro stradale
D.M. 2/04/68 : definisce i limiti ed i rapporti
inderogabili di densità edilizia, di altezze, di distanze
tra i fabbricati nonché i rapporti fra gli spazi destinati
agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi
pubblici o riservati ad attività collettive, verde
pubblico e parcheggi
N.B. durante il dibattito parlamentare per evitare che l’attività edilizia
fosse scoraggiata passa un emendamento che rinvia di un anno l’attuazione
delle norme contenute nella legge: è il famigerato anno di moratoria della
legge ponte; anno in cui l’italia è inondata da licenze edilizie (8 milioni e
mezzo di vani)

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