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ARISTOTELE

Aristotele è uno dei massimi pensatori di tutti i tempi, egli definì la


filosofia come una conoscenza disinteressata della realtà. Nasce nel 384
a.C a Stagira e studiò presso la scuola di Platone fino alla morte di
quest’ultimo. Quando tornò ad Atene fondò il Liceo, una propria scuola
che può essere considerata la prima importante biblioteca della Grecia.
Non aveva intenti religiosi o politici. Lo scopo era costituito
dall’insegnamento e dalla ricerca basata sull’osservazione della natura e
sull’analisi di dati specifici. Secondo alcune testimonianze Aristotele
dedicava le lezioni del mattino a un pubblico selezionato, mentre quelle
pomeridiane a un pubblico più vasto. Per lui non esiste un metodo
universale valido per tutti, ma ogni disciplina ha un suo metodo di
indagine, ad esempio la matematica ha per oggetto la quantità e la
politica ha per oggetto il comportamento umano.

Egli scrisse per prima alcuni testi in forma dialogica, definiti “essoterici”
perché destinati al pubblico, scritti in bello stile. Sono andati tutti perduti
e ne restano solo pochi frammenti.

I titoli più significativi sono:

Sulla filosofia, che si dedicava sul perché dell’esistenza delle cose

Protrettico, che si dedicava alla vita contemplativa dell’uomo e alla vita


pratica

Eudemo, amico di Aristotele

Poi scrisse i testi “esoterici”, realizzati come dispense per un utilizzo


intorno al Peripeto (la Retorica)

Secondo lui ogni singola disciplina ha oggetto, metodo e fini specifici, non
intendeva dare un’immagine frammentaria del sapere. Egli dice che lo
scopo della filosofia è dare un’interpretazione unitaria della realtà.
Le scienze possono essere suddivise in:

-teoriche: Comprendono la matematica, la fisica e la metafisica (detta


anche filosofia prima) che studia l’essere in quanto essere. Il fine di
queste scienze è una conoscenza disinteressata della realtà e il metodo
usato è quello dimostrativo, a differenza delle altre scienze il cui metodo
è valido “perlopiù”. Il fine è la verità e la ricerca del sapere per se stesso

-pratiche: comprendono l’etica e la politica che hanno come fine


rispettivamente la felicità intellettuale e collettiva. Il metodo non è
dimostrativo ma è appunto valido “perlopiù”. Il fine è l’azione e la ricerca
del sapere per perfezionare l’agire umano

- poietiche: comprendono le tecniche e le artibelle (scultura, poesia,


danza) ed hanno come fine la produzione di qualcosa. Il metodo è sempre
non dimostrativo, il fine è la produzione e la ricerca del sapere per il fare.

La metafisica detta anche filosofia prima è la scienza che studia le cause e


i principi primi,dio e la sostanza immobile e l’essere in quanto essere, il
quale può assumere 3 significati:

-categoria

-potenza e atto

-accidente

Le categorie sono: generi supremi o le originarie divisioni dell’essere. Ci


restituiscono sotto il profilo ontologico i caratteri fondamentali di tutto
ciò che è mentre dal punto di vista logico i concetti primari in cui tutti gli
altri termini, parole, concetti possono essere racchiusi.

Tra le categorie abbiamo:

1 la sostanza, quella più importante, è il sinolo inseparabile e indissolubile


di forma (natura di ogni cosa, è l’elemento attivo e determinante,
rappresenta l’essenza di una sostanza ed è la sua natura che la rende

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