Sei sulla pagina 1di 3

Corso di Elaborazione digitale del suono

Laboratorio di Audio

14_Dispensa
 I Battimenti
Qui vediamo l’interferenza tra due onde di frequenza leggermente diversa e di uguale ampiezza.
Apri (060-BATTIMENTI.wav), è diviso in tre parti; la conclusione di ogni parte è stata addolcita con fade-out.
- Parte iniziale sul canale sin onda di 440 Hz, sul canale dex onda di 442 Hz.
- Parte centrale a sin onda di 440 Hz, a dex onda di 444 Hz
- Parte finale a sin onda di 440 Hz, a dex onda che inizia a 440 Hz, sale a 448 Hz e poi torna a 440 Hz
(ottenuta con pitch-bending). Ascolta e sentirai un suono ora più, ora meno fluttuante.
Trasforma l’ex da stereofonico a monofonico, e le fluttuazioni diventeranno più evidenti all’ascolto e visibili,
infatti sono tremoli.

Analizziamo la parte iniziale dell’es, onda di 440 Hz di qua e l’onda di 442 Hz di là: il periodo della seconda è
inferiore al periodo della prima; significa che, per compiere due cicli di oscillazioni in più al secondo rispetto
all’altra, l’onda di 442 Hz, deve correre più velocemente.
Anche se partono nello stesso istante e in concordanza di fase, si ritroveranno fuori fase già l’istante
successivo; lo sfasamento, cioè la loro differenza di fase, aumenterà progressivamente, raggiungendo per
un attimo i 180°, per poi aumentare ancora fino ad arrivare a 360°.
A quel punto (sarà trascorso un secondo esatto, dove una avrà compiuto 442 cicli di oscillazione e l’altra
440) le due onde si ritroveranno in concordanza di fase, poiché una differenza di fase di 360° = 0°.

La fig. seguente mostra la partenza simultanea di due onde e il loro progressivo sfasamento:

L’incessante variazione della differenza di fase tra le due onde dà origine a una regolare alternanza di
interferenze costruttive e distruttive, a seguito delle quali l’ampiezza dell’onda somma risultante varia a sua
volta secondo la successione:

- Raddoppio, all’istante di partenza in concordanza di fase: interferenza costruttiva totale.


- Decremento, subito dopo la partenza, per il disallineamento progressivo delle due onde: inizia
l’interferenza distruttiva.
- Azzeramento, nell’istante in cui la differenza di fase tra le due onde raggiunge i 180°, cioè opposizione di
fase: interferenza distruttiva totale.
- Incremento, al continuare del disallineamento progressivo appena superati i 180° di sfasamento: inizia di
nuovo l’interferenza costruttiva, seguita da un nuovo raddoppio ecc.
Questa sequenza mostrata nella fig. seguente (ingrandimento dei primi 500 millisecondi dell’ex n°60
trasformato in mono), si ripete regolarmente / periodicamente per tuta la durata dei due suoni interferenti.

Variazioni periodiche di intensità che hanno origine dalla continua, progressiva variazione della differenza di
fase tra onde / suoni di frequenza leggermente diversa si chiamano Battimenti (beats).

I battimenti:
- Avvengono con una frequenza, detta Frequenza (o Velocità) di Battimento, pari alla differenza di
frequenza tra le due onde / suoni che provocano il fenomeno, dette Onde/Suoni Battenti.
Nell’ex la frequenza di battimento è pari a 442 Hz - 440 Hz = 2 Hz, cioè due battimenti al secondo nella parte
iniziale del file, 4 nella parte centrale e da 0 a 8 e poi di nuovo a 0 in quella finale.
- Producono un effetto complessivo di tremolo: cioè, l’intensità dell’onda risultante, che viene percepita di
frequenza pari alla metà delle due frequenze (440 Hz + 442 Hz / 2 = 441 Hz nella parte iniziale dell’ex audio
ecc), aumenta e diminuisce un numero di volte al secondo pari alla differenza tra le due frequenze.

I Battimenti possono manifestarsi all’ascolto in molti modi diversi, secondo l’altezza dei suoni interferenti e la
loro differenza in frequenza e in intensità.
Quelli più gradevoli all’udito avvengono per scostamenti di circa 1-15 Hz di frequenza tra due onde battenti
nella banda delle medie frequenze, dove la distanza di un semitono tra una nota e l’altra, espressa in
frequenza, vale all’incirca i 20 e i 100 Hz (ex: differenza La#3 - La3 = 466 Hz = 26 Hz).
Nelle frequenze basse invece i battimenti sono fastidiosi all’orecchio, ed essendo ridotta la distanza tra le
note (es: differenza La# 0 - La# 0 = 58 Hz - 55 Hz = 3 Hz), una piccola differenza di frequenza produce
battimenti tra note di diversa altezza, problema inesistente nelle frequenze acute dove le note sono separate
da intervalli di frequenza molto ampi.
All’aumentare della frequenza di battimento l’effetto risulterà sempre meno piacevole, fino a percepire non
più un tremolo, ma la separazione tra le due frequenze, cioè la loro percezione come note distinte.
Nel n°60 il suono diminuisce periodicamente d’intensità, ma non arriva mai a sparire completamente, perché
nell’istante in cui le due onde si trovano in opposizione di fase (ma anche in concordanza di fase) dura una
frazione di millisecondo, intervallo troppo breve per essere colto dal nostro orecchio.

 I Battimenti nella pratica musicale


Nella pratica musicale i battimenti sono un fenomeno ricorrente, sia come risultato naturale ineliminabile che
come processo indotto artificialmente:
- Esecuzione di note all’unisono da parte di gruppi vocali o strumentali:
L’insieme di battimenti diversi simultanei, dovuti a differenze di fase tra onde sonore interferenti di frequenza
leggermente diversa (per un La3 si potranno avere, battimenti tra frequenze di 436 e 440, di 440 e 443, di
436 e 443 Hz e altre combinazioni ancora) produce un fenomeno acustico complesso, cosi ché il risultato
finale non è un tremolo, ma un suono corposo, riascoltate l’ex n° 16.
- Effetti doubling e chorus: effetti artificiali che emulano il fenomeno naturale di cui sopra, basati sulla
generazione di battimenti tramite pitch-shifting centesimale.

- Registro Unda Maris dell’organo a canne, detto anche Voce celeste o Voce umana: registro,ossia fila di
canne, accordato leggermente crescente, rispetto agli altri.
Usato da solo genera qualcosa simile a un belato ovino che a un suono celestiale, ma in combinazione con
registri di fondo, si amalgama con questi, dando battimenti e un suono soave che giustifica le varie
denominazioni. Ascolta n°61. La velocità dei battimenti generati non è uniforme lungo tutta l’estensione dello
strumento: partendo dal grave verso l’acuto varia all’incirca da 1 a 7 Hz.
I battimenti sono poi importanti ai fini dell’accordatura degli strumenti: oggi ci sono gli accordatori digitali che
aiutano, ma per gli accordatori professionisti, la progressiva diminuzione,fino alla totale scomparsa,dei
battimenti tra due note resta il metodo principale per raggiungere lo scopo.

Attenzione: le operazioni di processing modificano la fase del segnale audio.

Nella musica leggere alcuni suoni sono talvolta trattati con un effetto speciale, specie di chorus, basato su
continue variazioni di fase tra il suono originale e una sua copia, questo effetto è detto Phasing.

Potrebbero piacerti anche