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Il mistero
dell’esistenza

L’esperienza di stupore ci fa percepire la dimensione


del mistero di fronte all’esistenza. L’esperienza con cui
si percepisce questo mistero, è un’esperienza religiosa.
Ma l’obiettivo di raggiungere una comprensione dell’uomo,
della natura e del mondo non appartiene solo alla religione,
ma è proprio anche della scienza e della magia. Infatti tutte e tre
aspirano ad accedere al mistero dell’universo, ma si distinguono
fondamentalmente per l’idea di conoscenza su cui si fondano.

L. Solinas © SEI - Società Editrice Internazionale p.a. - Torino


Il mistero
scheda

nell’indagine
della scienza
La Via Lattea: la galassia a cui
appartiene la Terra.

A volte la ragione
non basta
Come ogni indagine, anche quella scientifica mira Gli scienziati riconoscono che nell’universo ci sia
a una conoscenza globale. Rispetto al mondo della una dimensione di mistero, cioè un “qualcosa” di
religione (e della magia) tuttavia il sapere scientifi- sconosciuto che crea un profondo interesse in chi
co è regolato da leggi precise e inderogabili. Que- ricerca.
sto tuttavia non esclude che anche gli scienziati si
trovino spesso di fronte a situazioni che la ragione
non basta a spiegare. Piergiorgio Odifreddi , uno
Il mistero del mondo
scienziato che si dichiara apertamente non creden- Il mistero è qualcosa di inesprimibile, ma l’uomo
te, osserva: “Le domande da affrontare sono ovvie, arriva a concepirlo. Dunque possiamo dire che
e sempre le solite: Da dove veniamo? Chi siamo? un primo ambito contenente un certo “appello al
Dove andiamo? Di solito gli scienziati si accon- mistero” è lo stupore dello scienziato di fron-
tentano di dichiarare che queste domande o non te all’intelligibilità e alla stabilità delle leggi
hanno senso, o non hanno risposta. Ma il loro di natura, la cui esistenza, insieme con la capaci-
stesso lavoro li contraddice, poiché da esso affiora- tà umana di decodificarle con successo, non sono
no a volte risposte che non sono né ovvie né note”. spiegabili semplicemente con la ragione. Il mistero

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di fronte a cui si trovano gli scienziati, dunque, non
viene risolto dalla conoscenza delle leggi che gover-
Il mistero non è
nano l’universo, per quanto totalizzanti e complete un limite
esse siano: resta il problema, ben più arduo di L’uomo, ateo o credente che sia, si rende dunque
chi o che cosa faccia esistere l’universo con le conto che la sua intelligenza gli apre grandi possi-
sue proprietà. L’origine dell’universo resta per la bilità, ma non può tutto: egli è infatti un essere li-
scienza un mistero e, come ha osservato qualche mitato. Tuttavia nella riflessione scientifica, come
scienziato, “un mistero scomodo”. in quella teologica, il termine “mistero” non si
identifica semplicemente come limite, anche se ne
contiene alcuni elementi.
Mistero e misticismo La percezione del mistero rappresenta piut-
A volte gli scienziati attribuiscono al termine “mi- tosto un’apertura che attraversa l’esperienza
stero” un significato più profondo, avvicinando- del limite, ma la supera, mediante una cono-
si molto al senso che questa parola ha in ambito scenza che trascende la realtà intelligibile
religioso: questo avviene quando affrontano i loro delle leggi naturali. Una conoscenza, appunto,
studi e le loro osservazioni non solo alla luce della di tipo mistico.
razionalità, ma secondo una prospettiva metafi- Il mistero, diceva sant’Agostino , non è ciò che
sica. Al mistero dell’universo e dell’essere corri- non si può comprendere, ma ciò che non si finirà
sponde dunque una percezione del mistico. mai di comprendere.

‘ Metafisica
Questa parola, coniata dal filosofo
Aristotele , deriva dal greco e
significa letteralmente: “ciò che sta
al di là dell’universo fisico”. Una
prospettiva metafisica prende in
considerazione ciò che trascende il
mondo sensibile e l’esperienza diretta.
Mistico
Mistico appartiene allo stesso campo
semantico di “mistero” e deriva quindi
dal verbo greco myein. Significa “ciò
che appartiene al mistero”, ciò che è
dunque inesplicabile per la ragione
e che non si può esprimere con il
linguaggio umano.
Teologia
Dal greco theos, dio e lógos, discorso.
Disciplina che ha per oggetto lo studio
di Dio, della sua natura e delle sue
caratteristiche, basandosi non solo
sui testi sacri e sulla trasmissione del
sapere religioso, ma avvalendosi anche
dei contributi progressivi della cultura
umana in tutti i suoi ambiti, anche
quelli scientifici e filosofici.

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Il mistero
scheda

tra scienza e fede

La Luna vista dalla Terra, con la luce solare.


Fede e ragione
Stupore e rivelazione non sono in conflitto
L’esperienza con cui si percepisce la presenza del Facciamo una prima osservazione, che può ap-
mistero è un’esperienza di stupore, di riverenza parire banale, ma può aiutarci a impostare cor-
ma anche di rivelazione: è la natura stessa a mo- rettamente il problema. Tutti i fondatori della
strarsi, a svelarsi. Lo scienziato, semplicemente, cosiddetta scienza moderna non erano affatto in
ci si imbatte. conflitto con il mondo teologico: Copernico ,
Se il mondo è un mistero, lo è nel senso che non che sfatò la visione tolemaica secondo la quale il
contiene in sé la risposta ultima del proprio esse- Sole era al centro dell’universo, era un canonico.
re, delle leggi che ne regolano l’esistenza, la coe- Keplero , autore delle leggi che descrivono i per-
renza e il divenire. È un mistero perché rimanda, corsi dei pianeti intorno al Sole, era stato studente
come un grande segnale indicatore, a qualcosa di teologia. Galileo , la cui vicenda è considerata
che lo trascende. Quando la scienza parla, in tradizionalmente un esempio classico del conflitto
modo più o meno diretto, della nozione di mistero, tra scienza e fede, aveva scritto i Dialoghi sopra i
riconosce tale apertura e l’esistenza di un simile due massimi sistemi su incoraggiamento di papa
rimando. Urbano VIII. Newton , il fondatore della fisica
Da quanto abbiamo detto finora possiamo trar- classica, era un protestante convinto che l’ordine
re la conclusione che la contrapposizione tra armonioso dell’universo esigesse un creatore in-
la scienza e la religione, considerata da molti telligente. Lemaître , teorizzatore del Big bang
come inevitabile dal XVII secolo in poi (periodo era un prete. Ancora oggi moltissimi scienziati
in cui, in Occidente, si colloca la nascita di quella sono religiosi. Essi ritengono che la natura rifletta
che noi intendiamo come scienza e che fino a quel un ordine e una logica che possono essere inda-
momento non era differenziata dalla filosofia) in gati e studiati senza recare offesa a Dio. Sempli-
realtà non ha ragione di essere e che è inquina- cemente la scienza e la religione hanno scopi
ta da vari pregiudizi. differenti e parlano linguaggi differenti.

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‘ Big bang
Secondo le teorie attualmente più
accettate, l’universo ha avuto origine circa
17 miliardi di anni fa dal così detto Big
bang, l’esplosione primordiale avvenuta
quando tutta la materia era concentrata
in un punto. Le temperature e le densità
erano altissime. Inizialmente si formarono
solo atomi di idrogeno ed elio. Gli effetti
dell’esplosione sarebbero visibili ancora
oggi e l’universo sta continuando ad
espandersi; nel frattempo, a mano a mano
che la temperatura diminuiva, la materia
si addensava, si formarono nubi di gas
sempre più dense sotto l’azione crescente
della forza di gravità fino a raggiungere
densità tali da innescare la fusione dei
nuclei atomici. Si formarono così le prime
stelle. Il ciclo di queste stelle delle prime
generazioni ebbe termine quando tutto
il combustibile nucleare fu consumato e
la forza di gravità ebbe la meglio facendo
collassare le stelle e provocandone
l’esplosione finale. Con l’esplosione tutti
gli atomi che erano stati prodotti in queste
fucine stellari furono dispersi nello spazio
ed ebbe inizio un nuovo ciclo, con altre
stelle, tra cui il nostro Sole, e intorno alle
stelle pianeti, tra questi la nostra Terra.
Enciclica
È una lettera, abitualmente redatta in Una ricostruzione dell’universo a 372000 anni dalla nascita.
latino e intitolata con le prime due parole
del testo, che il Papa rivolge ai vescovi o
ai fedeli. Letteralmente significa “lettera
circolare” (dal greco enkýklios).

Due modi per cercare la verità
Papa Giovanni Paolo II nell’enciclica dedica- to che si tratta di due ambiti diversi, che hanno
ta al rapporto tra scienza e fede, la Fides et ratio competenze diverse.
(Fede e ragione) del 1999, annotava che “la fede e Riassumendo questo problema in una formula
la ragione sono le due ali con le quali lo spirito potremmo dire che “la scienza ci dice il come, la
umano si innalza verso la contemplazione del- Bibbia invece il perché”; oppure che la scienza e
la verità”. Dopo le recenti posizioni assunte dalla la religione sono due mappe per orientarsi nella
Chiesa (per esempio l’ammissione di aver com- realtà, ma non offrono i medesimi tipi di orienta-
messo un errore nella condanna di Galileo) non mento. Le scienze offrono strumenti per “analiz-
c’è alcun dubbio che un contrasto scienza-fede zare” e “fare”, la religione per “essere”, “vivere” e
non ha più ragione di essere: è dato per assoda- “morire”.

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Il mistero della vita
scheda

L’uomo, un soggetto
individuale
Un altro ambito di stupore concerne la vita: la no è unico e irripetibile. Questa sua caratteristi-
scienza può adeguatamente descrivere molte fun- ca è oggetto di riflessione per scienziati e filosofi e
zioni degli esseri viventi, ma è un mistero la capa- certamente suscita degli interrogativi quando vie-
cità che l’essere vivente ha di dare unità a tutte le ne considerata sullo sfondo dell’ambiente umano
sue funzioni, vale a dire la presenza originale di – il pianeta Terra – ma anche in un contesto di ben
un vero e proprio soggetto individuale. più larga scala, come quello dell’universo fisico.
Tutte queste osservazioni riguardano tra tutti gli
esseri, in particolare, l’uomo. L’uomo ha un’iden-
tità che appartiene solo a lui: ogni essere uma-
Il momento del concepimento: uno spermatozoo umano mentre entra in
una cellula-uovo ingrandito 48000 volte a scansione elettronica.

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L’uomo La vita umana costituisce dunque la principale
apertura del mondo naturale verso un ambito del-
sorpassa l’uomo la realtà che sfugge all’analisi resa possibile dalle
Il filosofo Blaise Pascal ha messo in luce la con- scienze e che si apre alla trascendenza. L’appello
dizione enigmatica, paradossale dell’uomo, sospe- al mistero a cui lo scienziato fa ricorso porta con
so fra finito e infinito, ansioso di vita immortale e sé elementi che riguardano la sfera religiosa: la
destinato alla morte, in tutto simile alla natura del vera ricerca dello scienziato non termina in una
cosmo cui appartiene e in tutto ad esso estraneo sorpresa fine a se stessa, bensì vede nello stupo-
e ha riassunto l’ambiguità della posizione umana re un’apertura alla possibile manifestazione
nella frase: “l’uomo sorpassa infinitamente l’uo- di qualcosa che è oltre la scienza stessa.
mo” cioè capisce di essere un mistero e che le
risposte ai suoi interrogativi stanno fuori di
lui.
Tra tutte le forme di vita, sicuramente è quella
umana a porre più interrogativi. Se consideriamo
il mondo come un mistero, infatti, è anche – e for-
se soprattutto – perché l’essere umano, che è
in sé un enigma irrisolto, è parte integrante Dio creatore del mondo
dell’universo che cerchiamo di capire. In chi in una miniatura
del XIV secolo.
si sofferma con particolare intensità sui grandi
interrogativi dell’esistenza, nasce la domanda sul
perché debba esistere un legame fra due realtà
apparentemente così diverse come, da un lato il
cosmo, regolato da leggi necessarie e in gran par-
te formato da materia inerte e la vita dell’uomo,
che ha la capacità straordinaria di avere coscien-
za di sé e di essere libero, di amare. Alla luce
di ciò, possiamo affermare che il vero mistero
riguarda l’esistenza dell’essere umano nella
sua complessità: gli interrogativi circa il miste-
ro dell’origine dell’universo, della comprensibilità
della natura o della nascita della vita, si riferisco-
no in realtà al mistero dell’intelligenza e della
coscienza che solo l’essere umano ha tra tutti gli
altri esseri e che lo fa qualificare come persona.

‘ Persona
Essere umano la cui consapevolezza di sé è
incarnata dalla sua identità.
Trascendenza
Che è al di fuori del mondo naturale e non può
essere percepito attraverso i sensi. ‘
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Un animale diverso
scheda

L’uomo è un animale razionale: la definizione or-


mai celebre data dal filosofo Aristotele esprime
in modo calzante la peculiarità di questo essere ap-
partenente all’ordine dei primati che sicuramente
è in continuità e ha molto in comune (per esempio
le funzioni vitali) con il resto del mondo animale.
Aristotele individuava la capacità solo umana di ri-
dere, ma la sua opinione oggi non ha più valore. Se-
condo alcuni studiosi moderni la caratteristica de-
cisiva che distingue l’uomo sarebbe la capacità di
sentire piacere e dolore, ma anche questa è una de-
finizione limitante: se fosse così, allora potremmo
dire che anche gli animali partecipano dell’umanità
e l’uomo non sarebbe diverso da loro.
Non è facile trovare una risposta, ma occorre tro-
varla, perché definire che cos’è l’uomo è indi-
spensabile per affrontare praticamente e decidere
di fronte a questioni molto spinose. Qui limitiamoci
a osservare che, a un certo punto, tra le altre forme
di vita, sulla terra è comparso l’uomo.
Riconoscere “gli inizi” dell’uomo (il termine scien-
tifico è ominazione) è un’operazione ardua: osser-
vava acutamente lo scienziato-teologo Teilhard I gorilla stanno seduti sotto le intemperie riparandosi con le zampe,
aspettando che spiova. Gli uomini fin dalle origini si sono costruiti
de Chardin che quando incontriamo l’uomo dei ripari.
nella storia è già una folla. Abbiamo già in qualche
modo individuato la soglia oltre la quale è possibile
di “stupirsi” di fronte alla volta del cielo stellato e al
parlare non più di ominide ma di uomo: nel mo-
movimento degli astri, per la bellezza di un tramon-
mento in cui ha preso coscienza di sé, l’uomo
to e per la potenza dei fulmini o della lava incande-
ha sicuramente percepito la sua differenza ri-
scente di un vulcano. E accanto allo stupore è nata
spetto agli altri esseri che aveva attorno, po-
nell’uomo la percezione di qualcosa che lo sovra-
nendosi “domande” su di sé e sulla realtà esterna.
sta e lo trascende, di fronte al quale egli si sente
Quando emerge tale coscienza, vi è già la capacità
impotente e di cui ignora la natura. Sono questi i
sentimenti che ispirano il senso del sacro che se-

‘ Primati
Ordine di mammiferi con deambulazione bipede cui
appartengono le scimmie e l’uomo.
Ominazione
Prende il nome di ominazione la comparsa
condo Eliade è intrinseco all’esperienza umana
e costituisce un elemento fondamentale della
struttura della coscienza. Di conseguenza, dal
momento in cui le opere dell’uomo preistorico ce
lo rivelano come un essere che possiamo definire
umano, siamo costretti a riconoscere in lui anche
dell’uomo sulla terra, cioè quel processo
evolutivo che, da una forma primitiva di scimmia una certa religiosità.
Coscienza di sé e sacro si tengono dunque per
Ominide ‘
antropomorfa, ha dato origine al tipo umano attuale.

Appartenente alla famiglia di primati bipedi da cui


discende l’uomo.
mano. Ma quando sorge questa coscienza di
sé e che cos’è? Gli scienziati la mettono in relazio-
ne al concetto di ominazione come abbiamo detto
in precedenza.

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Una tappa del rapporto
scienza-fede
La controversia tra creazione ed evoluzione è
una tappa del difficile rapporto tra scienza e fede.
Analogamente a quanto accade nel confronto fra
scienza e fede in altre discipline, come ad esempio
la cosmologia, i cammini esplorati dalla scienza
per risalire a una spiegazione “degli inizi” non van-
no visti in alternativa o in opposizione con quan-
to, attraverso fonti e metodi diversi da quelli delle
scienze sperimentali, l’uomo apprende circa “le
sue origini”: anche in questo caso scienza e re-
ligione si muovono su terreni diversi e inda-
gano sfere diverse.

Marc Chagall, La creazione dell’uomo, Museo


Nazionale del Messaggio biblico, Nizza.

‘ Evoluzione
L’evoluzione, cioè lo sviluppo da forme di vita più
semplici a forme più complesse, è suffragata da molti
elementi scientifici, forniti dalla biochimica, dalla
genetica molecolare, e soprattutto i fossili umani
che attestano forme di vita del passato precedenti e
preparatorie delle forme attuali viventi. Lo studio della
ricostruzione storica della comparsa e dello sviluppo
Creazione
dell’uomo sulla terra, attraverso la paleoantropologia,
La creazione, secondo il racconto biblico contenuto in la biologia, l’etnologia e le discipline ad esse collegate,
due versioni nel libro della Genesi, è un atto libero e ha permesso di comprendere che tale ricostruzione
gratuito di Dio attraverso il quale egli fa esistere ciò che poteva essere compatibile solo in un quadro fatto di
prima non c’era e riguarda tutta la realtà: il cielo e la lunghi sviluppi e di lente trasformazioni, indicati come
terra, le piante, gli animali e infine l’uomo. Un’analisi evoluzione. Tuttavia una spiegazione pienamente
letteraria delle prime pagine della Genesi fa emergere soddisfacente delle cause e dei meccanismi con
il carattere narrativo e simbolico del racconto: i sei cui l’evoluzione si è realizzata non è stata ancora
quadri in cui viene presentata la creazione nel primo raggiunta. Spesso “evoluzione” o “teoria evolutiva”
racconto della Genesi vogliono sottolineare come il Dio sono usati come sinonimo di “darwinismo” (che trae
della creazione è il Dio d’Israele, il Dio dell’Alleanza il suo nome da Charles Darwin , che per primo
e vogliono trasmettere un messaggio religioso, non formulò l’ipotesi secondo la quale nella casualità delle
scientifico, in cui il nucleo essenziale è costituito mutazioni genetiche e nella selezione naturale si
dalla verità sull’origine delle cose mediante un atto trova il meccanismo di tutta l’evoluzione). In realtà il
creativo di Dio che segna l’inizio del tempo e della darwinismo, anche nella sua versione moderna è solo una
storia, affermando una radicale dipendenza di tutta la possibile spiegazione di momenti del processo evolutivo.
realtà dal Creatore: una dipendenza che si prolunga Essa appare ben fondata a livello microevolutivo, ma
nel tempo in una “creazione continua” (che consiste non viene ritenuta soddisfacente per rendere ragione
nella conservazione dell’essere creato), concetto che dell’evoluzione nel suo insieme, specialmente per le
viene poi sviluppato successivamente dagli autori sacri. direzioni privilegiate che in essa si individuano, per cui si
L’affermazione teologica della creazione, dunque, non
riguarda solo l’inizio delle cose: l’essere creato mantiene
una radicale dipendenza dal suo Creatore, a tal punto
che esso svanirebbe se venisse meno la volontà di Dio
che l’ha posto nell’esistenza.
vanno ricercando anche altri meccanismi.
Cosmologia
Dal greco kosmos, mondo e lógos, discorso. Scienza che
studia l’origine e le leggi che regolano l’universo.

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scheda APPROFONDIAMO

Una ricostruzione
del Big bang.

L’universo per l’uomo


In qualunque modo e in qualunque pongono un progetto, una traccia mediata da altre cause secondarie. La
momento sia avvenuta la comparsa dell’esistenza di un’intelligenza storia dei nostri progenitori ha cono-
dell’uomo, la sua posizione tra i viven- ordinatrice: Dio. Ciò non esclude la sciuto una prova morale originaria il
ti rimane unica. Lo riconoscono tutti plausibilità di ipotesi scientifiche mol- cui esito ha parzialmente modificato
gli scienziati, indipendentemente dal- to accreditate, quale quella del Big le loro relazioni con Dio e con il crea-
le loro convinzioni religiose. Questa bang, che si coniugano, come nel to e, attraverso di essi, quelle del
unicità gli deriva non tanto dalla con- caso dell’evoluzione, con una visio- creato con Dio. Ogni essere umano
formazione fisica (le differenze mor- ne religiosa. Per i cristiani l’universo che viene all’esistenza, durante tutta
fologiche da altri primati non sono è voluto in funzione della vita e della la storia, è voluto in modo personale
molto rilevanti), quanto, come abbia- vita intelligente, che ne rappresen- dal suo Creatore, che però si serve di
mo visto, dall’autocoscienza che lo ta l’apice: la sua comparsa è il frutto “cause intermedie”, i genitori.
caratterizza. A questo punto pare le- dell’esplicita e libera volontà divina e
gittimo chiedersi quale sia il legame non è il risultato né di eventi casua-
tra l’uomo e l’universo.
L’universo
ha un fine?
Chi ha creato il cielo e la terra? Dio
o una perturbazione del campo gra-
vitazionale? Come tutti i misteri che
li, né di leggi necessarie. Il senso ul-
timo di ogni processo evolutivo, del
cosmo e dell’uomo, può essere pie-
namente compreso soltanto alla luce
del mistero del Verbo incarnato, che
esprime, rivela e realizza il “mistero
della creazione” come “mistero della
‘ Verbo
Per Giovanni il lógos è la Parola
di Dio, che ha forza creatrice e
salvifica: Genesi narra che Dio
ha creato il mondo attraverso
stanno in equilibrio tra fede e ragione, volontà del Dio”. Questo avviene at- la sua Parola e attraverso essa
anche in questo caso è impossibile traverso la morte e risurrezione del Fi- ha comunicato il suo disegno
sapere come siano andate precisa- glio, dalle quali sorgono conseguenze di salvezza. Il Verbo è quindi
mente le cose, ma è possibile fornire determinanti per il futuro del cosmo e Parola e insieme azione. Il testo
una spiegazione verosimile del fatto dell’uomo. Nella loro creazione, il pri- greco di Giovanni usa il termine
che esista un disegno intelligente lógos (“ragione, “sapienza”), che
all’origine dell’universo. Secondo
molti scienziati tutto il creato sem-
bra stato fatto in vista dell’uomo, per
permettergli di esistere. Il cosmo e
l’esistenza umana in esso presup-
mo uomo e la prima donna dipendo-
no da Dio in modo diverso da come vi
dipende il resto del creato: essi sono
fatti a Sua immagine e somiglianza.
Nella creazione della persona umana
l’azione di Dio è immediata, cioè non
appartiene al pensiero di Dio.
Giovanni compie un passo avanti
e la Parola di Dio prende il volto
di Gesù.

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APPROFONDIAMO
L’uomo e il cosmo il funzionamento. Si tratta di valori ben nismi multicellulari sono comparsi solo
definiti, calcolati dai fisici con estrema 3 miliardi di anni dopo. La specie uma-
Noi, figli dell’universo, possiamo riflet-
precisione: se fossero anche di poco na è arrivata quando l’universo ave-
tere sulla natura dell’universo stesso e
diversi da quello che sono, i delicati va già 4,5 miliardi di anni. Perché ci è
perfino intravedere le regole che lo fan-
equilibri presenti nell’universo sarebbe- voluto così tanto tempo? Rispondono
no funzionare. Come sia nato il nostro
ro sconvolti e sarebbe impossibile ogni gli scienziati: perché si è trattato di un
legame con questa dimensione cosmi-
forma di vita sulla Terra. processo molto complesso e probabil-
ca è un mistero, ma il legame stesso non
Questa constatazione ha indotto alcu- mente unico, perché il nostro universo
si può negare. Se fino a un certo mo-
ni matematici e astrofisici inglesi a do- è una struttura molto improbabile e la
mento della sua storia l’uomo ha pen-
mandarsi: vita può svilupparsi solo se emergono
sato se stesso come centro dell’univer-
n L’universo è casuale oppure ha uno determinate condizioni. A questa affer-
so, la rivoluzione copernicana ha
scopo? mazione, che formula in modo rinno-
spostato la Terra dal centro del creato a
n Le leggi della fisica sono state ap- vato il rapporto tra l’essere umano e
una posizione estremamente periferica:
positamente progettate per con- l’universo, alcuni scienziati hanno dato
abitiamo uno dei pianeti di un Sistema
sentire l’esistenza di una vita co- il nome di “principio antropico”: in
Solare complesso e quest’ultimo non
sciente? base ad esso possiamo affermare che
è che una minuscola parte di una delle
n In assenza di abitanti coscienti po- noi esistiamo e siamo qui a osservare
infinite galassie dell’universo. Stando
trebbe esistere un universo? l’universo proprio perché esso ha que-
così le cose, possiamo dire che l’uomo
n C’è qualcosa di speciale nella no- ste particolari caratteristiche.
è ancora centrale nel cosmo? Secon-
stra collocazione spaziale e tempo- Il principio antropico è stato enunciato
do alcuni scienziati e filosofi sì. L’uomo
rale nell’universo? in tre forme:
sarebbe il punto centrale, l’esito finale
I reperti fossili ci dicono molte cose sul- n principio antropico debole: “I va-
dell’universo. Tutto l’universo sembra
la storia del nostro pianeta: i fossili più lori osservati di tutte le quantità fi-
disegnato per permettere la nostra vita:
antichi sono microrganismi marini, al- siche e cosmologiche non sono
le leggi della fisica dipendono da una
cuni dei quali risalgono a 3,5 miliardi di equamente probabili ma assumono
serie di costanti che ne governano tutto
anni fa. Le prime piante e i primi orga- valori limitati dal prerequisito che
esistono luoghi dove la vita basa-

‘ Rivoluzione copernicana
Nel xvI secolo l’astronomo
Copernico dimostrò che la Terra
girava intorno al Sole. Questo
sistema, detto eliocentrico (dal
immobile, intorno alla quale
ruotavano i pianeti, il Sole e il Cielo
di stelle fisse. Nella concezione
tolemaica il cosmo era percepito
come assoluto e immobile, simbolo
ta sul carbonio può evolvere e dal
prerequisito che l’universo sia ab-
bastanza vecchio da aver già per-
messo ciò.” Sostanzialmente vuol
dire che le leggi scientifiche devono
essere compatibili con l’esistenza
umana e che in un universo illimitato
greco elios, sole e kentron, punta, dell’immobile perfezione divina. le condizioni necessarie allo svilup-
come la punta del compasso che sta Il modello copernicano fu la po di una forma di vita intelligente
nel centro del cerchio) prevalse sul svolta che gettò le basi per la possono verificarsi solo in regioni
modello tolemaico che immaginava formulazione di una nuova scienza limitate nello spazio e nel tempo;
al centro dell’universo la Terra astronomica (fino a Newton) e n principio antropico forte: “L’uni-
con essa una nuova verso deve avere quelle proprietà
sensibilità filosofica che permettono alla vita di svilup-
per la quale l’uomo parsi al suo interno a un certo punto
non era più al della sua storia.” Questa formula-
centro dell’universo. zione vede l’espressione di un dise-
La Terra perdeva gno finale nella storia dell’universo:
la sua centralità, tutta l’evoluzione cosmica sarebbe
proiettando l’uomo in diretta, fin dal suo inizio, proprio
un universo infinito, verso l’apparizione della vita e del-
privo di centro. la coscienza. Dal principio forte di-
scende il
Principio n principio antropico ultimo: “Deve
antropico necessariamente svilupparsi una

Il sistema copernicano: il Sole al centro dell’universo.


Antropico deriva dal
greco anthropos,
uomo.
‘ elaborazione intelligente dell’infor-
mazione nell’universo, e una volta
apparsa, questa non si estinguerà
mai” che è palesemente un credo
religioso.

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11
scheda APPROFONDIAMO
Esiste altra vita
intelligente oltre
quella umana?
La nostra visione dell’universo è in-
fluenzata dalla nostra stessa espe-
rienza: vediamo l’universo quando è
relativamente vecchio e freddo poiché
in altri periodi non potrebbero esistere
degli osservatori viventi.
Un’influenza temporale di questo tipo
sulla nostra prospettiva cosmologica
può essere estesa alla nostra posizio-
ne nello spazio. Se il nostro universo
ha una struttura molto diversa da luo-
go a luogo, allora noi dobbiamo tro-
varci a vivere in una di quelle regioni
in cui sono soddisfatte le condizioni
necessarie per l’esistenza e la conti-
nuità della vita. Ma altre forme di vita
sono possibili, esistono o sono esi-
stite nell’universo?
In epoca contemporanea la scoper-
ta di un universo di insospettate di-
mensioni spazio-temporali, i progres-
si della radioastronomia e l’avvio
dell’astronautica hanno contribuito a
offrire una visione del posto dell’uomo
nel cosmo che spinge con naturalezza
verso l’interrogativo sulla possibilità
di vita intelligente extraterrestre. La
scienza è ancora alla ricerca di una ri-
sposta e ha lasciato alla fantascienza
le ipotesi più fantasiose.
La peculiarità dell’argomento – la vita
oltre i confini della Terra – costituisce
un inevitabile luogo di confluenza ove
si riversano i grandi temi dell’antropo-
logia, della filosofia e della religione.
Le implicazioni di un possibile incon-
tro con altre forme di vita intelligente Il grande interrogativo sul significato
della vita umana nell’universo e il


sono un tema di forte impatto emotivo suo rapporto con la trascendenza è
per le informazioni che un possibile uno dei temi centrali di 2001 Odissea
contatto potrebbe dare sul futuro ri- nello spazio (1968), scritto da Arthur C. Radioastronomia
servato alla specie umana, sulle leg- Clarke e diretto da Stanley Kubrick. Campo abbastanza recente
gi che governano l’universo fisico dell’astronomia che studia i
(alcune delle quali potrebbero essere fenomeni celesti captando e
a noi sconosciute), sull’origine e sul- mensione religiosa che ha come finalità analizzando (mediante speciali
la diffusione della vita, sulla sua so- un’esplorazione della spiritualità uma- antenne dette radiotelescopi) la
pravvivenza in un’era tecnologica. na in rapporto all’incontro con “l’altro”: frequenza e l’intensità delle onde
Ma non è l’unico interrogativo: la pos- “Il potente tema degli alieni che agisco-
radio che essi emettono nello spazio.
sibile esistenza di una vita intelligente no da condotto per risalire alla Causa
diversa da quella umana suscita do- Prima, che compaia nella narrativa o Antropologia
mande anche sul significato della in una teoria cosmologica intesa se- Dal greco anthropos, uomo e lógos,
vita cosciente, sulla conoscenza di riamente, tocca corde profonde della discorso, quindi studio dell’uomo e
un Creatore, sull’esistenza di Dio. psiche umana. L’elemento di attrazione
della sua storia in tutti gli ambiti,
Paul Davies ha notato che la ricerca sembra essere il fatto che contattando
naturali, culturali, sociali.
di vita extraterrestre implica una di- esseri superiori provenienti dal cielo gli

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APPROFONDIAMO
uomini potranno avere accesso a una
conoscenza privilegiata, e che l’amplia- A immagine di Dio
mento dei nostri orizzonti risultante da
La Sacra Scrittura afferma che nella derivare nella sua totalità da un antena-
essa in qualche modo ci avvicinerà di
creazione dell’uomo c’è stato un inter- to animale per semplice evoluzione bio-
più a Dio. La ricerca degli alieni può
vento particolare di Dio. Egli, creato “a logica: occorre ammettere “un interven-
quindi essere vista come parte di
immagine e somiglianza di Dio” (Gen to o un’intenzionalità particolari” di Dio.
una ricerca religiosa che è sempre
1,26), porta in sé una “trascendenza” A questo proposito Giovanni Paolo
esistita, oltre che parte di un proget-
rispetto alle altre creature, che gli deri- II ha precisato: “Dal punto di vista
to scientifico. Questo non dovrebbe
va dal principio spirituale che lo ani- della dottrina della fede, non si ve-
sorprenderci. La scienza è nata dalla
ma. La solennità con cui viene narra- dono difficoltà nello spiegare l’origi-
teologia, e tutti gli scienziati, siano essi
ta la sua creazione, sia nel primo sia ne dell’uomo, in quanto corpo, me-
atei o teisti, e che credano o meno
nel secondo racconto della Genesi, diante l’ipotesi della evoluzione […].
all’esistenza di esseri alieni, accettano
l’alito di vita che viene inspirato nella È cioè possibile che il corpo umano,
una visione del mondo essenzialmente
creta preparata da Dio, la superiorità seguendo l’ordine impresso dal Crea-
teologica”.
e i compiti che gli vengono assegnati tore nelle energie della vita, sia stato
Il cristianesimo è coinvolto in modo par-
nei confronti delle altre creature non gradatamente preparato nelle forme
ticolare dall’ipotesi di esistenza di altri
lasciano dubbi sulla peculiarità della di esseri viventi antecedenti. L’anima
mondi, a causa dell’unicità che regola i
persona umana. umana, però, da cui dipende in de-
rapporti fra Dio e l’uomo, il cui apice vie-
Per i credenti questa peculiarità consi- finitiva l’umanità dell’uomo, essen-
ne raggiunto nel mistero dell’incarna-
ste nell’esistenza di un principio spiri- do spirituale non può essere emersa
zione del Figlio di Dio fatto uomo. La
tuale, l’anima, che solo l’uomo, tra gli dalla materia” (Catechesi, 16 aprile
Sacra Scrittura, pur presentando l’azio-
altri animali, possiede. 1986). L’uomo può considerarsi frutto,
ne di Dio e i suoi rapporti con l’umani-
L’enciclica Humani generis di Pio XII contemporaneamente, dell’evoluzione
tà in un contesto certamente cosmico,
(1950), accettando l’ipotesi evolutiva, biologica e di un concorso particolare
non fa menzione di altre creature intelli-
sottolineava con vigore che doveva creativo di Dio: è creatura di Dio sia
genti oltre all’uomo. Alcuni considerano
essere fatta salva la creazione “im- in forza della sua condizione fisica
un’eccezione una pagina del Vangelo
mediata” dell’anima da parte di Dio. comune agli altri esseri viventi sia
di Giovanni, “e ho altre pecore che non
Questo punto è irrinunciabile per un a causa del singolare principio spi-
provengono da questo recinto: anche
credente. Non sarebbe pensabile che rituale che gli è proprio.
quelle io devo guidare. Ascolteranno la
un essere “veramente umano” possa
mia voce e diventeranno un solo greg-
ge, un solo pastore” (10,16), che però
non costituisce una base sufficiente di
discussione. Sebbene né la teologia né Mauriz Cornelis Escher,
Un altro mondo, 1947.
il magistero della Chiesa abbiano de-
dicato una speciale riflessione a questi
argomenti, un discorso su Dio e sull’uo-
mo, se svolto nel contesto scientifico
contemporaneo, non può evitare alcuni
degli interrogativi che la presenza di vita
extraterrestre susciterebbe.

Teisti
Sono coloro che credono nel
teismo, dal greco theos, dio.
Sono teiste tutte quelle posizioni
filosofiche che affermano
l’esistenza di una o più divinità.
Magistero
Dal latino magisterium,
insegnamento, è l’insegnamento
esercitato dalla Chiesa stessa per
permettere agli uomini una piena
comprensione della fede in Cristo.

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scheda APPROFONDIAMO
L’intervento (cfr. Gen 2,7) attraverso il suo Spirito
creativo di Dio in che è ‘il datore della vita’. Ogni figlio
ogni essere umano va visto dunque ed accolto come un La tentazione di Eva
dono dello Spirito Santo” (Catechesi in una miniatura
Secondo i credenti l’intervento di Dio del mercoledì, 27 maggio 1998, Inse- del xIv secolo.
si verifica nella generazione di ogni gnamenti, XXI [1998], p. 1053).
essere umano, il quale non è frutto
solo dell’incontro biologico dei ga-
meti appartenenti ai genitori, ma ri-
chiede un intervento speciale di Dio
che crea l’anima. Il Magistero della
Chiesa afferma che Dio chiama i geni-
tori “a una speciale partecipazione del
suo amore e insieme del suo potere di
Creatore e di Padre” (Familiaris con-
sortio, 28), ma ciò non significa che il
principio spirituale derivi dai genitori.
Giovanni Paolo II spiegava: “Non
basta l’evoluzione a spiegare l’origine
del genere umano, come non basta la
causalità biologica dei genitori a spie-
gare da sola la nascita di un bambi-
no. Pur nella trascendenza della sua
azione, sempre rispettosa delle ‘cause
seconde’ [i genitori], Dio crea l’anima
spirituale del nuovo essere umano,
comunicandogli il suo soffio vitale

‘ Gameti
Un gamete è una cellula
riproduttiva maschile o femminile
il cui contenuto di cromosomi è
dimezzato. Questa cellula è atta
all’unione con un altro gamete:
le due cellule sessuate si fondono
nella riproduzione dando origine Monogenismo
a un nuovo individuo. o poligenismo? tutta l’esperienza umana e si accre-
Monogenismo Oltre all’“animazione”, cioè il dono sce con l’apporto di tutti gli uomini,
dell’anima che solo l’uomo tra tutti gli appartiene al mistero del peccato.
Dal greco monos, solo e genos, animali creati riceve e che comporta Il magistero ha precisato alcuni termini
generazione. Letteralmente una discontinuità rispetto ad essi, vi della questione nell’enciclica Huma-
significa discendenza da una sola è un altro aspetto che può avere rile- ni generis, dicendo che “non si vede
coppia. Nella teologia cattolica vanza sul piano teologico: quello del come poter comporre” un abbando-
è la teoria che, sulla base della “monogenismo”, cioè della deriva- no del monogenismo con la dottrina
Bibbia, fa risalire tutta l’umanità zione dell’umanità da un’unica coppia sul peccato originale. Ma ciò che oggi
da un’unica origine: la coppia di (Adamo ed Eva), alla quale il racconto “non si vede” potrebbe, secondo al-
Adamo ed Eva. biblico lega tradizionalmente la dottri- cuni, vedersi in futuro. Da un punto
na del peccato originale per spiegar- di vista teologico la conciliazione del
Poligenismo
ne la propagazione a tutta l’umanità. monogenismo con il poligenismo
Dal greco polys, molto e genos, Secondo il credo ebraico-cristiano è oggetto di riflessione. Non bisogna
generazione. Dottrina che sostiene l’universalità del peccato e del male dimenticare che l’ipotesi del monoge-
l’origine molteplice dell’umanità,
derivata da ceppi diversi.
L’organismo umano nasce da ‘
parecchie forme primitive diverse
e non da una sola.
risalgono alla trasgressione di Adamo
ed Eva e questo ha determinato la ne-
cessità della redenzione che viene da
Cristo. La natura della trasgressione,
che nelle sue conseguenze avvolge
nismo da un punto di vista scientifico
non può essere esclusa in modo as-
soluto e che la possibilità di un’origi-
ne monogenetica del corpo umano è
ammessa anche da alcuni scienziati.

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APPROFONDIAMO
Mistero, scienza e magia
La magia nasce dal tentativo di ma-
nipolare il mistero per renderlo dispo-
nibile a necessità di tipo immediato
e venire così incontro alle ansie di
benessere e di sicurezza dell’uomo.
Essa rappresenta un degrado del-
la religione perché strumentalizza la
naturale apertura dell’uomo al miste-
ro, svuotando quest’ultimo della sua
dimensione autenticamente trascen-
dente. Il ricorso alla magia rappresen-
ta anche una corruzione dell’autentica
apertura al mistero propria della ricer-
ca della verità scientifica.

Un manifesto da uno
dei tanti giornali
dedicati all’occultismo.

‘ Superstizione
Insieme di credenze irrazionali
radicate nel sapere folcloristico
popolare che attribuisce a cause
soprannaturali eventi che hanno
Il rifiuto dell’assoluto
L’inclinazione alla magia si manifesta
in diverse epoche della storia umana
ed emerge in contesti sociali, come
quello contemporaneo, dominati da
razionalità scientifica. Possiamo chie-
ligiosità autentica rivendicano invece
il ruolo della ragione e mantengono
inalterata la loro tensione verso la ve-
rità, non limitandosi ai suoi surrogati,
né concedendo che la persona uma-
na trovi in questi ultimi il suo definitivo
cause naturali.
derci perché questo avvenga: una so- appagamento.
Immanenza cietà come la nostra, apparentemen- La magia, rimuovendo l’Assoluto o
Dal latino in, dentro e manere, te, dovrebbe ritenere appagati i suoi assumendone ingannevolmente le
rimanere. Opposto al concetto desideri e placate le sue inquietudini. sembianze, ha la pretesa di dominare
di trascendenza indica ciò che Evidentemente, tuttavia, il progresso e controllare ogni evento. La scienza
fa parte della sostanza di una non basta: l’umanità è perennemente e la religione, invece, aprendosi al mi-
realtà e che non vive separato
da questa, nella quale trova il
proprio principio e il proprio
fine.
‘ tormentata da un’eccessiva ansia di
benessere e di successo a ogni costo
e questo costituisce un terreno fertile
per l’irrazionalità, la superstizio-
ne e la magia. La scienza e una re-
stero, guardano alla trascendenza,
mentre la magia è una forma dell’im-
manenza, espressa da rituali chiusi
su di sé, che precludono la possibilità
di accedere alla verità.

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scheda APPROFONDIAMO
Sotto il segno
dell’imponderabile
Viviamo sotto il segno dell’impondera- vantaggi della sicurezza e per questo
bile. L’uomo – lo si sa – ha sempre vis- cercano sempre di più rassicurazione.
suto in regime di incertezza: la ricor- Godendo di un margine ampio di be-
renza del ciclo non lo ha mai esonerato nefici temono maggiormente la perdi-
dagli sconvolgimenti improvvisi della ta e si dibattono nell’ansia.
natura: dal fulmine, dall’alluvione, dal Tuttavia, gli uomini d’oggi sono resi
terremoto, dalla peste, dalle epidemie. ansiosi non solo dal timore della
Vi fu un tempo in cui tremenda impera- perdita, ma ancor più dall’ampiezza
va la paura. L’uomo contemporaneo è delle offerte a cui vorrebbero ac-
protetto come non mai fino a ora: non cedere e che non sempre possono
è invulnerabile, ma è fortemente ga- raggiungere. E non bisogna lasciarsi
rantito. Per questo ha allontanato da sfuggire le occasioni. Quanto è giusto
sé la paura. E tuttavia è più che mai trattenersi, quanto è conveniente arri-
invaso dall’ansia. L’uomo contempo- schiare? Si resta spesso indecisi tra la
raneo prevede di più, ma all’interno condizione di stabilità che non si vuole
di una più alta indeterminazione. Non mettere in pericolo e “il di più” che si
v’è dubbio che oggi si è meno esposti può sempre ottenere. Intanto si diven-
ai pericoli della natura. Per converso, ta insofferenti della condizione in cui
è proprio la condizione di maggiore di fatto ci si trova. Tra la scontentezza
benessere che gli uomini hanno con- del presente e la passione dell’oltre
quistato che li mette maggiormente l’anima non si dà pace e cade preda
a rischio. Essi hanno sperimentato i dell’insoddisfazione e dell’ansia.

Kumiko Kitaoka, L’astrologia.

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APPROFONDIAMO

Diego Rivera, L’uomo controllore dell’universo,


Palazzo delle Belle Arti, Città del Messico.

Le ragioni
dell’inquietudine
‘ Cartomanzia
Metodo per ricavare previsioni
sul futuro effettuato mediante
l’interpretazione simbolica di
apposite carte da gioco.
Oroscopo
Il filosofo Salvatore Natoli , attento oroscopi, l’astrologia, la chiromanzia,
osservatore della società moderna, l’interpretazione dei presagi e delle
Dal greco horoskópion,
ha preso in esame l’inquietudine, ap- sorti, i fenomeni di veggenza, il ricor- composto da hora, giorno,
parentemente anacronistica, dell’uo- so ai medium occultano una volontà di tempo e skopeo, osservo.
mo di oggi. Le ragioni di questo stato, dominio sul tempo, sulla storia e infine Metodo dell’astrologia
che oscilla tra il bisogno di sicurezza sugli uomini e insieme un desiderio di che ha l’intento di fornire
e una libertà incondizionata, senza rendersi propizie le potenze nascoste. informazioni sulle propensioni
freni e senza limiti, possono aiutar- Sono in contraddizione con l’onore e caratteriali e sul destino di
ci a comprendere il dilagante ricorso il rispetto, congiunto a timore amante, un individuo ricostruendo
ingenuo di molti a pratiche magiche, che dobbiamo a Dio solo. la posizione degli astri al
come la cartomanzia, l’oroscopo, Tutte le pratiche di magia e di strego- momento della sua nascita.
l’occultismo. Dice il Catechismo del- neria con le quali si pretende di sot-
Occultismo
la Chiesa cattolica:
“Tutte le forme di divinazione sono
da respingere: ricorso a Satana o ai
demoni, evocazione dei morti o altre
pratiche che a torto si ritiene che ‘sve-
tomettere le potenze occulte per porle
al proprio servizio e ottenere un potere
soprannaturale sul prossimo – fosse
anche per procurargli la salute – sono
gravemente contrarie alla virtù della re-
Insieme di pratiche misteriose
che riguardano il rapporto con
gli spiriti dell’aldilà.

lino’ l’avvenire. La consultazione degli ligione (§2116).”

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RAGIONACI SU...

Leggi queste parole dello storico della scienza Alexandre Koyré :


“Non si comprende veramente l’opera dell’astronomo né quella del matematico se non la si vede penetrata
da quella del filosofo e del teologo”. Alla luce di quanto hai studiato nel capitolo, secondo te significa:
che gli scienziati devono avere nozioni di teologia per poter affrontare i loro studi;
che gli scienziati non possono ritenersi soddisfatti dei risultati scientifici, ma devono considerare aspetti che
vanno oltre quelli offerti dalla scienza;
che i veri scienziati sono credenti;
altro. ...........................................................................................................................................................................

Secondo alcuni scienziati, che non credono nell’esistenza di un disegno intelligente che regoli l’universo,
la vita sul nostro pianeta esiste per un caso fortuito e, per una lunghissima serie di casi, l’evolversi delle
creature viventi diede origine a esseri quali noi siamo. Secondo una visione religiosa, invece, un’entità su-
periore ed esterna al cosmo avrebbe fatto esistere l’universo anche al fine di creare esseri intelligenti quali
noi siamo.
In base a quanto hai studiato in questo ambito ritieni che le tue visioni:
si siano succedute l’una all’altra durante la storia umana;
possano manifestarsi contemporaneamente.
Ci sono elementi che permettono di affermare con certezza che una visione è vera e l’altra no?
La scienza è in grado di dimostrare perché esiste un universo che è regolato da particolari leggi?

Leggi questo passo tratto dal Catechismo della Chiesa cattolica che riguarda il ricorso alle pratiche magi-
che.
Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o
quando in esse si ricorre all’intervento dei demoni. Anche portare gli amuleti è biasimevole. Lo spiritismo spesso
implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli. Il ricorso a pratiche mediche
dette tradizionali non legittima né l’invocazione di potenze cattive, né lo sfruttamento della credulità altrui (§ 2117).
Quale causa viene individuata alla radice dei vari fenomeni di magia?
Perché queste pratiche sono contrarie alla religione cristiana?
Il passo del Catechismo prosegue richiamando la tradizionale distinzione tra magia bianca e magia nera, condan-
nandole entrambe. Tu sai che differenza passa tra le due forme di magia?

Il fisico e teologo Roland Benz afferma: “La scienza, come la religione, partecipa alla ricerca dell’umano
che, solidale con un mondo che lo precede e che lo ha foggiato, nel quale si sente anche straniero e viag-
giatore, cerca di situarsi e di comprenderne il funzionamento e il senso. [… ] La ricerca della scienza è utile,
la ricerca di Dio è essenziale”.
Come viene definita la situazione umana?
Ti sembra che le affermazioni di Benz sulla relazione scienza-religione siano condivisibili?

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