La violenza
sociale
Un bambino soldato
È un altro tragico fenomeno
di sfruttamento minorile
frequente soprattutto in vari
paesi del mondo (qui un
bambino dell’Esercito di
Liberazione del Kosovo).
I bambini imparano a usare
le armi fin da piccolissimi e
mettono a rischio la loro vita
in cambio di un po’ di denaro.
Una tragedia sociale
In un ambiente desolato, accanto a un bracciante
morto, il figlio in fasce e la madre disperata davanti
a un camino spento. Teofilo Patini, L’erede, 1880
(Roma, Galleria Nazionale d’arte moderna).
A partire dalla metà del Settecento, dapprima
in Inghilterra, poi negli altri Paesi del
continente europeo, la rivoluzione industriale aveva
originato una situazione di estremo degrado
sociale. La creazione delle nuove fabbriche
prevalentemente nelle città aveva costretto gran
parte degli abitanti delle campagne a trasferirsi
nei nuovi centri industriali, provocando un
sovraffollamento urbano che costringeva intere La fame
famiglie a vivere in case vecchie e fatiscenti. La nel Sud del mondo
situazione igienica era disastrosa: l’insalubrità
Un bambino africano
dell’ambiente domestico, insieme alla nocività
chiede l’elemosina.
di quello di lavoro, provocava migliaia di vittime.
Per contro i salari erano bassi, le condizioni di lavoro spaventose: l’orario
in fabbrica arrivava sino a quattordici ore e lavoravano sia le donne sia i
bambini. Oggi la situazione del Nord del mondo è completamente
cambiata, purtroppo tuttavia, i Paesi del Sud del mondo vivono una
situazione di grave degrado, travolti da fame, carenza d’acqua, povertà,
malattie e spesso tormentati da guerre e guerriglie. Il fenomeno
dell’immigrazione dai Paesi poveri a quelli ricchi,
ha inoltre creato gravi reazioni di
intolleranza e razzismo che sfociano
spesso nell’emarginazione
e nella violenza.
Sullo sfondo Attilio Pusterla,
Le cucine economiche di
Porta Nuova, 1885 (Milano,
Galleria d’Arte Moderna).
Lo sfruttamento minorile
Bambini siciliani (i “carusi”)
all’ingresso di una miniera di zolfo in
una fotografia alla fine del XIX secolo.
Le “carrette” del mare
Ogni anno migliaia di immigrati
africani muoiono in mare cercando di
raggiungere le coste italiane.
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 Traffico di
uomini e di
merci
Un camion
stracolmo di
trafficanti
in Nigeria.

La
discrimina-
zione razziale
Scale riservate solo ai non
europei in Sudafrica negli anni tra
il 1946 e il 1959.

Il razzismo è di attualità
Una casa di immigrati turchi occupata
e incendiata da gruppi razzisti.

La povertà dei lavoratori

Fotografia della seconda metà
dell’Ottocento che ritrae una famiglia
in un quartiere operaio di Londra.

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