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Le Rime sono una raccolta messa insieme e ordinata da moderni editori che riunisce il complesso la
produzione dantesca.
Le rime giovanili comprendono componimenti che riflettono le varie tendenze della lirica cortese.
Nel Convivio racconta come dopo la morte di Beatrice fosse sorta e lui una passione ardente per la
filosofia, da questo nuovo interesse, in cui si riconosce ancora lo stile dolce, si afferma un'impostazione
esclusivamente allegorica per cui dietro l'immagine del corteggiamento Amoroso si nascondono l'ardore
intellettuale e l'ansia di conoscenza.
Ma già la terza canzone del Convivio passa a trattare problemi morali; l'adozione di nuovi contenuti implica
anche l’abbandono dello stile dolce e determina l'uso di uno stile aspro.
Come si vede Dante si misura con problemi vivi nella società del suo tempo assumendo la posizione del
conservatore del difensore dei valori del passato.
Nel suo atteggiamento polemico si manifesta una visione nuova visione della vita sorretta da incrollabili
principi morali e il poeta l'amore si trasforma in un Cantore delle Virtù (cantor rectitudinis). Nella svolta
dovete giocare un ruolo decisivo la scoperta della politica che suggerisce al poeta un ideale di vita attiva,
l'impegno civile
LO SPERIMENTALISMO
Ma gli anni che intercorrono tra la morte di Beatrice e l’esilio costituiscono per Dante un periodo di intense
sperimentazioni.
Decide di dedicarsi anche alla poesia comica e burlesca, frutto di questo interesse e la tenzone con l'amico
Forese Donati, uno scambio di sonetti in cui Dante sperimenta un linguaggio basso e plebeo.
In quel periodo si verifica l'incontro di Dante con la poesia trobadorica e soprattutto con il trobar clus di
Arnaut Daniel, nasce di qui il gruppo delle rime petrose (poiché dedicate ad una donna di nome Pietra, che
non si sa se veramente esistita); in queste rime si riversa una passione sensuale, che viene espressa con una
ricerca di suoni aspri e con procedimenti complessi e artificiosi
GUIDO, I’ VORREI CHE TU E LAPO ED IO
Dante vorrebbe essere rapito da un incantesimo che lo trasportasse su un Vascello con gli amici così che
andassero per mare senz’altra sempre più uniti dal desiderio di stare insieme.
Della compagnia farebbero parte anche le tre donne amate dai poeti (Giovanna di Cavalcanti, Lagia di Lapo,
Beatrice di Dante) accomunate ad essi dalla volontà di ragionar sempre d'amore