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Obiettivi raggiunti: terre irredente; potenza nazionale

Profonda lacerazione sociale, politica ed economica del paese. Crisi di Sistema > fascismo
- Crisi economica: grave finanziaria, debito pubblico (GB, USA) e inflazione, commercio
- Forza e riconversione dell’industria
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BENNIO ROSSO 1919-1920
- Disoccupazione, carovita, reinserimento, Ciclo di lotte sociali spontanee e organizzate (CGL, Cil,
FEDERTERRA, soprattutto a nord): rivendicazioni salariali e orario, carovita, occupazione terre.
Nitti: giornata lavorativa otto ore fabbriche, imponibile manodopera nelle campagne padane e
pugliesi, redistribuzione terre incolte a sud,
-Partito Socialista si radicalizza ma diviso: Massimalisti di Serrati, esempio bolscevico, in
maggioranza, e Riformisti di turati (controllo cgdl, coop, comuni)
- PPI, cattolico, Benedetto XV partito democratico cattolico di massa
- Disagio del ceto medio: impiegati, professionisti, insegnanti, commercianti, bottegai. Potere
d’acquisto ridotto e mancanza di organizzazione (vs sindacati operai). Protagonisti con
interventismo e guerra, generazione delle trincee: si mobilitano politicamente, si diffonde anti-
socialismo, necessità di ordine ma insieme spirito anti-borghese, risentimento per impotenza e
corruzione verso classe politica liberale. Acuisce >
- Vittoria mutilata: occupati territori di patto di Londra, ma difficili e umilianti trattative di pace.
Italia rivendicava Fiume in base a principio di nazionalità, che rifiutava a Sud Tirol, Istria). Wilson
dura opposizione, proposta senza Dalmazia, parte d’Istria e Fiume. Orlando e Sonnino
abbandonano e tornano, debolezza > occasione nazionalisti
- occupazione di Fiume: guidati da D’Annunzio ex-ufficiali, arditi occupano Fiume > conseguenze su
prestigio e tenuta stato contro soluzioni di forza. Laboratorio politico, mobilitazione delle masse e
liturgia civile della nazione e azione. Chiudono trattato di Rapallo (Giolitti) e Natale di sangue.
Fiume italiana con trattato di Roma 1924
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- In questo contesto nascono i fasci di combattimento (marzo ’19, spiega nome), privo di ideologia
precisa;, la nostra dottrina è il fatto e 1- AZIONISMO, culto della forza e giovinezza
2- mitizzazione della GUERRA come strumento di rigenerazione dell’Italia, esaltazione
dell’interventismo e della guerra, una RIVOLUZIONE che portasse al potere le nuove forze migliori
emerse dalla guerra, di combattenti e vincitori, grande potenza produttiva e imperialistica,
militarizzazione della politica e “Nemico interno” socialista, pacifista, borghese;
3- Antipartito contro partiti e sistema parlamentare dei partiti, rappresentare l’interessa della
nazione; 4- giustificazione della violenza come strumento dell’anti-fascismo, sabotatori, traditori,
antinazionali.
- Forte antidemocratismo e anti-socialismo > aprile ’19 incendio della sede dell’Avanti! Reazione
tiepida delle forze di polizia
- Elezioni, nov. ’19, prime a sistema proporzionale. Fascismo n. irrisori. Successo ppi e socialisti
prima forza, novità assoluta. Ma no maggioranza, governo instabile. Nitti> Giolitti
- 1920 sale la tensione sociale, gli scontri e le vittime. Intransigenza imprenditori > Occupazione
fabbriche. Rivendicazioni salariali FIOM, serrate , metallurgici occupano fabbriche a Milano,
Torino, Genova (500.000) presidiate e consigli di fabbrica secondo la linea Gramsci-soviet russi. –
Rivoluzione mancata, Giolitti propone il non intervento e divide il fronte socialista. Compromesso:
accordo per aumento salariale e futura partecipazione dei lavoratori al controllo aziende.
Delusioni rivoluzionarie e spettro del comunismo > opinione borghese per soluzione autoritaria
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Il sorgere del fascismo


Crisi sociale e istituzionale, fragilità istituzioni liberali
Uso della violenza
Debolezza di un eventuale argine o opposizione, fronte socialista diviso e classe dirigente
connivente, tiepidezza delle reazioni. Convinzione di potere utilizzare come strumento provvisorio
per riportare l’ordine
Politica del doppio binario
Squadrismo: squadre d’azione e arditi, camicie nere, azioni violente vs socialisti, Milano. Luglio
1920 a Trieste vs Hotel Balkan. Giovani, ex-ufficiali e soldati, disoccupati
Squadrismo rurale nelle campagne padane. Vs sedi partito socialista e sindacati, camere del
lavoro, comuni rossi. Emilia Lombardia Piemonte Veneto Toscana Umbria e Puglia. Finanziato e
organizzato dagli agrari, vs leghe rosse ma si afferma anc he tra piccoli agricoltori e ceti medi
(comm, impiegati etc.). Distruggevano, picchiavano, incendiavano, uccidevano, terrorizzavano
familiari
Carattere intimidatorio e simbolico. Intimidire e svergognare l’avversario, proselitismo (da 1000
nel 20 a 187000 nel ’21)
Azioni violente che non incontrarono serie repressione e resistenza. Complicità di forze
dell’ordine, magistrature, polizia carabinieri. Apice 21-22 I fatti di Bologna, prefetto destituito
Complicità e accondiscendenza politiche. Precarietà dei governi (popolari socialisti, massimalisti)
Elezioni del 15/05/’21. Giolitti pensava dì servirsi del movimento fascista offrendo alleanza
elettorale tra liberali nazionalisti e fascisti. Ma così Mussolini ottiene legittimazione politica del
movimento. Liste blocco nazionale. Elezioni in clima di intimidazioni, violenze, brogli. 31 seggi
Fascisti. > Parlamento frammentato e governo Bonomi fragilissimo. Violenze non cessano.
Patto di pacificazione con socialisti (ma violenza asimmetrica) promosso da mussolini per dare
un’immagine di uomo d’ordine. Contrastato dai ras (Italo Balbo a Ferrara, Renato Ricci Sarzana,
Dino Grandi Bologna, Roberto Farinacci Cremona), quasi poteri feudali. Riesce a imporlo ma lo
sconfessa subito. Da manganello a bombe a mano, pistole
Doppio binario. Nel nov ventuno nasce PNF, programma conservatore nazionalista, stato forte,
che strizza l’occhio ai liberali (gestione affidata a privati di ferrovie, telecomunicazioni, divieto di
sciopero), revoca l’anticlericalismo radicale, controllo interno dei ras e in parlamento e territorio.
Un partito-milizia, di massa militarmente organizzato
Fronte socialista debole, nel congresso di Livorno gen ’21 Bordiga e Gramsci si distaccano e nasce
Partito Comunista Italiano, costituitosi sezione della Terza Internazionale. Nell’autunno ’22 nasce
PSU, con Matteotti, riformisti. Incapace di difendersi da squadrismo.
Da un lato trattativa liberali dall’altro forza. Marcia su Roma. 27 ottobre, occupa edifici pubblici e
colonne di fascisti verso Roma. Governo facta stato d’assedio ma VEIII non firma decreto.
Obiettivo governo, Mussolini giunge a Roma da Milano dopo assicurazione di governo Salandra
offrì. Ottiene governo. > Discorso del bivacco
Fase ’23-’25. Solo gradualmente dittatura fascista. Inizialmente governo di coalizione. Verso
cancella zione di legalità democratica e libertà sind e polit. Equivoco normalizzazione. 1923
violenze vs. Don Giovanni Minzoni e Giovanni Amendola. Istituzione di Milizia volontaria per la
sicurezza nazionale, esercito parallelo (inquadra squadre d’azione, strumento di ricatto). Gran
Consiglio del fascismo, organo para-governativo.
Politica economica fase 22-’25, De Stefani. Stampo Liberale, sindacato fuori gioco, privatizzazione
telecomunicazioni, riduzione imposta di successione, abolizione imposte sui profitti di guerra e
prelievi su titoli azionari.
Problema del fascismo era l’opposizione parlamentare e l’instabilità del governo. Attrarre il mondo
politico cattolico e la chiesa di Pio XI > Riforma gentile, insegnamento obbligatorio di religione in
scuole elementari. Sturzo e democratici popolari emarginati e nel ’24 esilio.
Nel ’23 legge Acerbo, maggioritaria: 2/3 dei seggi a plus 25%. Suicidio classe dirigente liberale.
Lista nazionale con nazionalisti, cattolici, liberali di destra Salandra e Orlando (no Giolitti).
Opposizione frammentata.
Elezioni ’24, Listone 65% dei voti. Brogli e intimidazioni, radicamento del fascismo del paese.
Fascismo come classe politica nuova, giovane, contro la “vecchia politica”, credibilità fascismo
presso imprenditori e italiani non fascisti
Giacomo Matteotti denuncia brogli alla camera, rapito e ucciso, corpo alla periferia di Roma. Crisi
politica: condanna generale anche da liberali. Secessione dell’Aventino di socialisti comunisti
democratici parte di popolari, rifiuto di partecipare ai lavori parlamentari. Alto valore simbolico ma
debole e non sostenuto da VEIII, che non destituisce Mussolini. Discorso di Mussolini alla Camera 3
Gen 1925

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