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COME SI FA UNA RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA

Considerazioni generali
La relazione di laboratorio è parte integrante dell’attività sperimentale.
In essa deve essere descritto dettagliatamente il lavoro svolto, e devono essere riportate tutte le
informazioni raccolte durante lo svolgimento dell’esperienza, e i risultati delle misurazioni e delle
osservazioni, eventualmente confrontandoli con ipotesi formulate nella fase precedente l’esperienza.

I contenuti della relazione possono essere discussi tra i componenti di un gruppo di lavoro, ma ogni
studente deve redigere la propria relazione.

La relazione deve essere corredata di tutta la documentazione necessaria (tabelle, grafici, allegati, …).

Una relazione deve essere sintetica ma completa, senza ripetizioni e osservazioni non inerenti alla prova,
ma non deve trascurare le parti essenziali per la descrizione e la comprensione dell’esperienza.

I dati devono essere riportati con la massima chiarezza; se possibile ricorrere all’uso di schemi e tabelle.

La relazione deve presentarsi ordinata.

Nello scrivere, immaginare che il destinatario non sia il professore, o chi comunque conosce bene
l’esperimento descritto, ma una persona che non abbia mai eseguito quell’esperimento, e alla quale si
debbano perciò fornire tutte le indicazioni necessarie.

Una relazione scientifica dovrebbe permettere a chi la legge di riprodurre l’esperimento nelle stesse
condizioni per verificare i risultati ottenuti.

Lo schema di base che viene proposto di seguito deve essere considerato una traccia a cui fare riferimento
per dare ordine all’attività.
A seconda del tipo di attività sperimentale descritta, si potranno introdurre variazioni a tale schema.

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SCHEMA DI UNA RELAZIONE DI LABORATORIO DI FISICA

TITOLO
Individua l’area disciplinare o l’argomento nel quale si intende operare.

SCOPO
Descrive sinteticamente ciò che ci si propone di fare nell'esperimento, ossia cosa si vuole determinare,
misurare, controllare, verificare, provare...
L’esperienza può consistere nel determinare la relazione esistente tra due grandezze, verificare una legge
già nota, imparare determinate tecniche, …

SCHEMA
E’ un disegno dell'apparecchiatura utilizzata.
Se ben realizzato, è utile per la comprensione delle modalità di assemblaggio di materiali e strumenti
utilizzati e di esecuzione dell'esperimento.
Deve essere chiaro senza risultare troppo elaborato: si possono evitare colori, ombreggiature, ecc.
Come si fa una relazione di Laboratorio di Fisica - pag. 1
Può essere realizzato a mano libera (ma ciò richiede una buona manualità) o con l’ausilio di strumenti
grafici (squadra, righello, cerchiometro, …).
Da evitare la rappresentazione di parti non strettamente inerenti la strumentazione utilizzata (il tavolo o la
cattedra su cui si appoggiano gli strumenti, la lavagna, …)

STRUMENTI E MATERIALI UTILIZZATI


E’ l’elenco di tutti i materiali e strumenti e utilizzati.
In particolare per gli strumenti di misura occorre indicare la portata e la sensibilità.
Da evitare l’indicazione di elementi normalmente in dotazione ad ogni studente (carta, matita o penna,
squadre e righelli, calcolatrice, …).

PROCEDIMENTO
Si può eventualmente iniziare con una Premessa Teorica, nella quale si inquadra l'argomento trattato
dall’esperienza, e si espongono i tratti teorici fondamentali. Può contenere richiami a fonti bibliografiche (ad
es. il libro di testo).

Il procedimento è la descrizione di come si è svolta l’esperienza; in esso si specificano le ipotesi di


lavoro, e si descrivono tutti i passaggi sperimentali ed i metodi utilizzati .
Devono essere indicate tutte le informazioni utili e gli accorgimenti necessari per il corretto montaggio
dell’apparecchiatura.
Le operazioni svolte devono essere indicate nella giusta sequenza (eventualmente per punti), specificando
metodologie ed eventuali accorgimenti operativi.
Va indicato il metodo eseguito per la misura delle varie grandezze (misure dirette o indirette).
Indicare le formule che dovranno essere utilizzate per lo svolgimento dei calcoli, specificando quali
grandezze fisiche in esse presenti dovranno essere misurate e come, specificando anche quali passaggi ed
elementi teorici giustificano l’utilizzo di tali formule.

Usare frasi e periodi brevi.


Evitare considerazioni o precisazioni non direttamente collegate con l'oggetto dell'esperimento.

Nel descrivere le modalità di svolgimento dell’esperienza, si dovrebbe sempre cercare di rispondere alle
domande: CHE COSA? (che cosa ho fatto, misurato, calcolato,...); COME? (come ho assemblato gli
strumenti, come ho effettuato la misurazione, come ho fatto i calcoli per determinare quel dato, ...);
PERCHE’? (perché ho disposto un certo strumento o dispositivo in un certo modo, perché ho usato quella
formula, ...); e mai a: CHI?, DOVE? QUANDO?; perché non importa chi esegue l’esperienza (il prof, gli
studenti,…), dove essa è stata svolta (in aula, nel laboratorio, …), e quando si è svolta (Oggi, 22 gennaio,
alle ore 9,40, …).

DATI, TABELLE E CALCOLI


Dati
I dati raccolti devono sempre indicati nella forma corretta (vedi dispensa DATI E CALCOLI),
eventualmente chiarendo con pedici o con note a fianco il loro significato; in certi casi (per serie di dati)
possono essere organizzati in tabelle.
I dati devono essere comprensivi degli errori assoluti stimati.

Calcoli
Indicare sempre in modo chiaro e completo tutti i calcoli effettuati.
Sono utili brevi note di commento che illustrino le formule utilizzate e i calcoli via via effettuati.
Se l’elaborazione dei dati prevede che alcune operazioni vengano ripetute più volte applicando le stesse
regole, può essere sufficiente indicare in modo completo lo sviluppo del primo calcolo, e poi solo i risultati
di quelle successive.
Come si fa una relazione di Laboratorio di Fisica - pag. 2
Quando possibile utilizzare nei calcoli la notazione scientifica (le potenze del 10).
Non omettere mai le unità di misura.
(vedi dispensa DATI E CALCOLI)

Grafici
I grafici traducono i dati riportati nelle tabelle e permettono di riconoscere il tipo di proporzionalità e le
relazioni tra le grandezze in esame. Inoltre consentono l'interpolazione e l'estrapolazione dei valori e possono
far scoprire se qualche valore ottenuto risulta grossolanamente errato.
(vedi dispense GRAFICI)

CONCLUSIONI
Le conclusioni sono la risposta allo scopo della prova.
E' necessario scrivere ciò che risulta dall’analisi dei risultati sperimentali e dall’eventuale grafico, e non
ciò che doveva risultare o che si vuole che risulti.
Evitare di concludere con affermazioni generiche del tipo: " l'esperimento è riuscito, mi è piaciuto, ..." .
Se i valori ottenuti non sono quelli attesi, è utile discutere comunque i risultati, cercando di trarre
indicazioni, di formulare ipotesi e di scoprire eventuali errori commessi.
Nel caso che le conclusioni non risultino possibili, l'esperimento potrà essere ripetuto o con maggiore
attenzione o con modalità differenti.

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Ricapitolando
Una relazione di laboratorio è un elaborato di una certa complessità, che richiede si presti attenzione sia ai
contenuti che alla forma, perché richiede capacità espositive, correttezza di linguaggio generico e specifico
(Procedimento), capacità grafiche (Schema e Grafico), conoscenze matematiche generiche e specifiche
(Calcoli), capacità di analisi e di sintesi (Procedimento e Conclusioni), oltre che ordine e precisione nella sua
stesura (non scrivere mai direttamente “in bella”) al fine di conferire all’elaborato un aspetto fruibile e quindi
nel complesso di facile interpretazione (informazioni corrette e complete ma riportate in modo disordinato
sono poco comprensibili).

Come si fa una relazione di Laboratorio di Fisica - pag. 3

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