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Addio Enzo
In prima pagina, di solito, trovate l’articolo che introduce non parlarvi, io che sogno di fare il giornalista, io che,
l’argomento trattato nella sezione Primo Piano e, fino alle tramite questo giornalino, cerco di riportarvi la realtà, non
8.00 del 6 novembre, ci sarebbe dovuto essere un artico- potevo non rendere omaggio a chi ha reso grande il gior-
lo sulla moratoria per l'abrogazione della pena di morte. nalismo italiano.
Ma quel giorno è accaduto qualcosa di cui non potevo Alle 8.00 del 6 novembre, infatti, ha chiuso definitivamen-
te gli occhi Enzo Biagi, il meastro del giornalismo
italiano.
Abbiamo assistito a… Enzo nacque in un piccolo paesino
di Fabrizio Capecelatro dell’Appennino bolognese ma visse quasi sempre
a Bologna, dove fondò IL PICCHIO, il giornalino
Abbiamo assistito soddisfatti governo. Egli, infatti, ha dichia- scolastico del suo istituto, che, però, fu soppresso
all’inaspettato successo delle rato che il governo Prodi sarebbe dal regime fascista. Egli cominciò, così, a fare il
primarie del Partito Democrati- caduto entro la seconda settima- giornalista di cronaca per diverse testate locali e,
co. Tre milioni e mezzo di perso- na di novembre. È, evidentemen- nel 1943, aderì alla brigata partigiana “giustizia e
ne, infatti, hanno voluto esprime- te, passata la “data del giudizio” libertà”. Terminata la guerra riprese a fare il gior-
re la loro solidarietà alla nuova eppure Prodi e i suoi sono anco- nalista, dirigendo anche importantissime testate,
formazione politica di questa ra al Governo. tra cui il TG1, e ideando programmi televisivi di
sinistra che ultimamente ci ha un Abbiamo assistito stupefatti al approfondimento.
po’ deluso. L’alto tasso di afflu- tentativo di riformare la scuola L’importante non è, però, la sua carriera, per altro
enza alle urne è sicuramente una italiana, riportandola a com’era brillantissima, ma il modo in cui egli, sin da ragaz-
riconferma di fiducia nel centro- trent’anni fa. zo, adempiva alla missione di riportare i fatti alla
sinistra, ma anche il sintomo del- Abbiamo, però, assistito orgo- gente.
la volontà di evitare i diversi er- gliosi a tantissime manifestazioni
rori commessi in quest’anno e in tutta Italia contro questa rifor-
continua a pag.2
CAGNAN
mezzo di governo. Infatti, solo ma, che hanno spinto il Parla-
con un nuovo partito più sostenu- mento a far rivedere al governo
to e più affidabile, la sinistra de- tale proposta.
mocratica e riformista riuscirà a Abbiamo assistito spaventati ai
non essere ostaggio di quella troppi delitti commessi da alcuni
radicale e dei tanti piccoli partiti rom-romeni. Prima di qualunque
italiani. dissertazione su quali siano le
Abbiamo assistito felici alla cause e i provvedimenti da pren-
scontata vittoria di Walter Vel- dere, è importante considerare
troni alle primarie del neonato che non tutti i rom sono romeni,
PD. che non tutti i romeni sono rom e
Egli ha, infatti, ottenuto il 65% soprattutto che non tutti i rom-
delle preferenze ed è interessante romeni sono dei delinquenti. Non
notare come nel seggio di Roma, dobbiamo, quindi, combattere
città che governa ormai da 7 an- contro i rom che da secoli giro-
ni, abbia ottenuto tantissimi voti, vagano per l’Europa, né contro
prova della soddisfazione per le gli immigrati romeni, molti dei
sue capacità amministrative. quali vivono e lavorano onesta-
Abbiamo assistito scettici mente, ma contro dei criminali,
all’ennesimo pronostico di Silvio allo stesso modo di come combat-
B e r l u s c o n i , a t t u a l e c a p o teremmo quelli italiani. Articolo a pag.7
dell’opposizione, sulla caduta del
E’ stato un mese caratterizzato da Si sono appena svolte al Tito Livio Di cosa abbiamo paura? Quali
grandi manifestazioni studentesche. le elezioni dei rappresentanti di sono le fobie più diffuse? E quelle
All’interno approfondimenti sul tema. istituto. All’interno risultati e più rare e particolari?
considerazioni
Articoli alle pp. 3, 4 e 5 Articolo a p.10 Articolo a p.9
PRIMO PIANO
Addio Enzo
segue dalla prima
conscio di farsi dei nemici, non tare il suo pensiero e le sue
risparmiava, ai suoi intervistati, ragioni, ma quando doveva ri-
domande profonde e pungenti. portare una notizia o intervista-
La sua indipendenza di pensie- re qualche politico sapeva spo-
ro ed il suo concetto di un gior- gliarsi da ogni personale con-
nalismo scevro da condiziona- vinzione diventando imparziale
menti gli costò il dover forzata- ed obiettivo.
mente abbandonare varie te- Fu proprio questa sua
state, asservite al potere. Nel capacità di fare il giornalista, in
2002 Silvio Berlusconi, allora modo giusto e libero, pur non
presidente del Consiglio dei nascondendo le sue idee, a
Ministri, lo accusò di “uso crimi- renderlo un grande maestro
noso della televisione pubblica” per tutti noi. Molti, sicuramente,
ed egli fu allontanato anche proporranno di osservare un
dalla RAI. minuto di silenzio in comme-
Enzo era un giornalista libero, Enzo, pur essendo un morazione di questa grave per-
pronto a rinunciare alla sua uomo di sinistra e pur non a- dita, ma non è il Silenzio ciò
poltrona pur di dire ciò che vendo paura ad ammetterlo, che Enzo avrebbe voluto.
pensava. Le sue interviste mi- non travisava le notizie in base
ravano esclusivamente alla ri- alle sue idee. Nei suoi articoli Fabrizio Capecelatro
cerca del vero ed egli, seppur di fondo era pronto ad esplici-
zzare di più.
à sia uno dei beni ch e gli uomini dovrebbero appre
“Credo che la libert è libertà.”
: non deve avere aggettivi,
La libertà è come la poesia
un delitto?”
ero an sio ge ni? Ma la Bib bia non comincia forse con
“I giornali sarebb
medie: lo
far e il gio rn alista , lo scr issi anche in un tema alle
“Ho sempre sognato di iustizie [...] ero
e un "ve nd ica tor e" cap ace di riparare torti e ing
immaginavo com mondo”
ch e qu el me stiere mi av rebbe portato a scoprire il
convinto
so”
tutto, ma non del buon sen
“Si può essere a sinistra di
tto’. Dopo 814
ri, qu est a pot reb be ess ere l’ultima puntata de ‘Il Fa
“Cari telespettato cia-
com me mo rar ci. Eventu almente è meglio essere cac
di
trasmissioni non è il caso e a prezzo di certi patteggiam
enti “
he ver ità ch e restar
ti per aver detto qualc
( Il Fatto, 18 aprile 2002)
bandiere si sgretola.”
de mo cra zia è fra gil e, e a piantarci sopra troppe
“La
gli equilibri politici,
om o sba gli ato al po sto sbagliato: non sapevo tenere orevoli e
“Ero l'u am avo stare al telefono con on
int ere ssa van o e no n
anzi proprio non mi to, che fosse più vici-
ri [... ] Vo lev o far e un tel egiornale in cui ci fosse tut
sottosegreta servizio dei politici”
a gen te, che fos se al ser vizio del pubblico non al
no all
tg1)
(dopo le dimissioni da direttore del
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INCHIESTA
Studenti:
una storia di rivolte
“Un filo rosso che unifica le lotte operaie e stu- vano. Le rivolte furono violente,ma profondamen-
dentesche del ’68 a quelle del movimento New te sentite;la protesta partì dalla “Zanzara”,celebre
Global,passando attraverso il deserto degli anni giornalino studentesco del Parini di allora,e da qui
‘80”. E’ questa l’immagine allegorica attribuita al si espanse in tutta Italia: alcune delle occupazioni
fenomeno storico della contestazione studente- videro protagonista l’Università cattolica di Mila-
sca,che pone le sue radici nel famoso autunno no,prima di una lunga serie, e la facoltà di archi-
della fine degli anni sessanta,vero e proprio anno tettura di Roma,causa l’aumento delle tasse di
zero della partecipazione iscrizione,nelle quali si
giovanile alla vita politica assistette a scontri duris-
culturale e sociale. Sono simi tra gli studenti e la
passati trent’anni;ma il ses- Celere(la polizia di Sta-
santotto non è solo un ri- to).il movimento coinvol-
cordo storico. Passato, cer- se poi anche i licei,causa
to, ma non dimenticato: le sovraffollamen-
ultime manifestazioni ne ti,scolarizzazioni di mas-
sono la prova. Lo scorso 12 sa e qualità scadente
ottobre migliaia di studenti dell’insegnamento. Non
hanno invaso le piazze del- fu poco quello che otten-
le principali città italiane,da nero i nostri predecesso-
Milano a Catanzaro,per ri: esami e lavori di grup-
manifestare contro la scuo- po,visite settimanali al
la. Nel dicembre 2001 sono cineforum insieme ai pro-
stati numerosi i cortei con- fessori,abolizione dei
tro la precedente riforma Moratti. E certamente compiti e delle interrogazioni tutti i lunedì e,in
non mancano gli scioperi a sostegno di una scuo- qualche caso fortunato,anche il 6 politico. Non
la pubblica libera,laica, ma soprattutto democrati- furono di certo i professori a difendere il loro lavo-
ca e accessibile a tutti. Non molto diverso da ro;anzi,rassegnati,contribuirono ed assistettero
quello che chiedevano i sessantottini,in fon- inermi allo sfaldarsi di un sistema scolastico già
do,anche se i motivi reali della protesta andavano debole e prevaricato in poco tempo,quindi,dagli
ben oltre le discussioni sui debiti e le risorse fi- studenti. Le rivolte non si spensero facilmente:le
nanziarie per la didattica e l’edilizia. Quella del ribellioni del ’77 furono,secondo alcu-
sessantotto fu una rivolta radicale riflessa nella ni,conseguenza diretta degli anni ’60;ma questa
realtà quotidiana,che prevedeva l’impegno totale volta,contro un sistema emarginante,contro una
della militanza,in quel caso di sinistra,contro una crisi capitalistica,senza più quel concetto radicale
società borghese autoritaria ma evolutasi attra- di lotta che caratterizzava gli anni precedenti. Gli
verso il periodo del fascismo e quello della repub- anni che seguirono conobbero un riassestamento
blica, in relazione ad una scuola che preservava delle istituzioni, forse a causa di innovazioni nel
norme e istituzioni pressoché identiche a quelle sistema scolastico e nuove proposte di riforma,o
stabilite dalla riforma di Giovanni Gentile del forse grazie ad un relativo momento di cal-
1923. La scuola rimaneva autoritaria, quindi, ma ma,come sempre successiva a lunghi periodi di
avulsa da un contesto sociale che nel frattempo si battaglie. Dopo il letargo, le rivolte sembrano es-
era notevolmente trasformata. Gli studenti indos- sersi riaccese verso l’inizio del nuovo millennio.
savano il grembiule; i prof interrogavano senza Gli studenti hanno manifestato prima contro la
preavviso; il nozionismo rimaneva alla base degli riforma democratica del ministro Moratti, poi con-
studi; il rapporto umano insegnanti-studenti era tro quella meritocratica e più selettiva del ministro
pressoché inesistente e questi ultimi non godeva- Fioroni. Rivolte,quest’ultime,certamente figlie o
no di alcun diritto. In molti giovani oltretutto na- ancora meglio nipoti del ’68, ma con una differen-
sceva il desiderio di allargare i propri orizzonti cul- za: eterogenee in una partecipazione pacifica e
turali, ma anche di partecipare in prima persona meno ideologica, ma più unita contro il problema
alle decisioni politiche e di poter determinare il di fondo: la nostra scuola.
futuro personale e quello della società in cui vive- Ludovica Brignola - 1ªC
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INCHIESTA
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INCHIESTA
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INCHIESTA
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ATTUALITA’
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CURIOSITA’
Fobie al Tito
Il giorno 12 novembre è stato distribuito nelle classi del corso E un titoliviani sono terrorizzati da animali di vario genere, al primo posto
sondaggio inerente alle possibili fobie con cui molti di noi convivono troviamo gli insetti, curioso notare che alcuni hanno paura di trovar-
giornalmente. Il sondaggio è stato effettuato esattamente tra cento seli nel cibo; al secondo gli uccelli e in particolare i piccioni; al terzo
studenti, 42 dei quali afferma di non avere fobie, ci tengo a precisare, si posizionano i ragni (aracnofobia), all’ultimo i cani e i serpenti. Colo-
che però è possibile avere una fobia e non saperlo. Le risposte afferma- ro che hanno queste fobie generalmente affermano di non combatterle
tive sono state 58 e le precisazioni riguardo a quale fosse la propria ma di conviverci da sempre. Seguono la claustrofobia o le vertigini,
fobia sono state le più svariate. Vi comunico che la maggior parte dei ma che, a differenza delle paure verso gli animali che turbano i nostri
compagni sin dalla nascita, quest’ultime sono comparse non molto
si tempo fa. Alcuni hanno risposto di temere ladri, stranieri(xenofobia),
60 l’ago delle siringhe ed infine le malattie (ipocondria). Alcune ragazze,
generalmente più sensibili a certe problematiche, si dichiarano impau-
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no no rite dal rimanere sole o dal non essere accettate e capite da chi le cir-
40 conda. Sono molto contenta nel poter dire che in linea generale questo
sempre qualche sondaggio è stato accolto seriamente da molti studenti, e che le risposte
30 stupide non sono state così frequenti come temevo, e anzi personalmen-
anno
si te ammetto che alcune di queste sono state anche abbastanza divertenti,
20 come ad esempio chi dice di aver paure dei folletti di Alice Nel Paese
Delle Meraviglie che tra l’altro nessuno di noi si ricorda esistano, op-
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pure chi ancora ammette in tono ironico ti temere i comunisti. In con-
0 clusione l’esito del sondaggio è stato molto soddisfacente e curioso,
hai fobie? da quanto? la combatti? quindi ne proporremo altri. Francesca Tosarini
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SCUOLA
Tempo di elezioni
Il 30 ottobre si sono svolte le elezioni per i rappre- coordinatrice di questo giornalino fino alla sua ele-
sentanti di noi studenti del Tito Livio nel Consiglio zione ed ha collaborato attivamente
d’Istituto e nella Consulta Provinciale e , per il pri- all’organizzazione dell’autogestione dell’anno scor-
mo, sono state eletti Giorgio Vier- so.
da e Francesca Tosarini, per il L’inaspettato esito delle elezioni
secondo, Iacopo Bissi. (tutti, infatti, credevano vincesse Au-
I candidati per il consiglio senda) ha scatenato diverse polemi-
d’istituto erano inizialmente sola- che, tanto che molti hanno dato la
mente Giorgio Vierda (3E) e Gior- colpa ad un errore nel comunicare
gio Ausenda (2E), ma poi si era le modalità di voto.
presentata la possibilità che il Ti- Ci tengo a ricordare a questi conte-
to Livio ottenesse tre rappresen- statori che Francesca Tosarini è sta-
tanti nel consiglio e, così, si era ta scelta dai Titoliviani, la sua nomi-
aggiunta anche Francesca Tosa- na è espressione di una volontà po-
rini (2B). polare, pertanto insindacabile ed
Il candidato di scorta, come era indiscutibile.
ritenuta inizialmente la Tosarini, Non ci sono state, invece, questioni
ha, però, ottenuto più voti sul candidato di punta, Giorgio Vier-
dell’Ausenda, forse a causa della da, che è ormai una colonna portan-
notorietà del suo impegno te del nostro liceo e che tutti hanno
all’interno della nostra realtà sco- riconosciuto come la persona più
lastica. adatta a ricoprire tale incarico.
Francesca Tosarini, infatti, è stata la vice- Iacopo Bissi (2B), invece, sarà il primo a portare la
voce del Tito Livio nella
Cara Francesca...
Consulta Provinciale,
l’organo del Provvedito-
rato agli Studi atto a cre-
are legami e collabora-
Cara Francesca, sicuramente saranno delle ottime col- zioni tra le diverse realtà
l’anno scorso di questi tempi comin- laboratrici. studentesche. Egli ha
ciammo insieme l’avventura di questo Sono certo che concorderai con questa vinto senza difficoltà
giornalino, da te battezzato e coordi- mia decisione, utile a riconfermare essendo l’unico candi-
nato egregiamente per più di un anno. ulteriormente la necessità di un gior- dato, ma sono sicuro
la realizzazione insieme a te di questo nalismo libero ed indipendente. che, seppur ve ne fos-
mio progetto non voleva dire solamen- Fabrizio sero stati cento altri, i
te avvalermi di una capace e spigliata
Cara Francesca, titoliviani avrebbero
collaboratrice, ma soprattutto condivi-
impegnarsi all’interno della scuola - e scelto lui, in riconosci-
dere con la mia Amica un' altra espe-
nella vita - porta spesso a risultati fan- mento di tutto il lavoro
rienza molto importante
tastici e tu ne sei uno splendido esem- svolto negli anni prece-
Se, però, ci permettiamo di commen-
pio. Alle volte capita però di dover denti.
tare e talvolta criticare i comporta-
rinunciare a qualcosa per gettarsi in Nell’augurare buon lavo-
menti ingiusti del mondo che ci circon-
una nuova avventura. E’ quello che è ro a voi, candidati eletti,
da; dobbiamo, allora, essere noi i pri-
successo a te. Hai donato il nome e e nel ringraziare Giorgio
mi a comportarci in modo esemplare.
posto le basi di questo giornalino e Ausenda per la sua di-
Non possiamo, quindi, nonostante la
adesso sei costretta a metterlo in se-
nostra amicizia e le tue capacità, non sponibilità(siamo, infatti,
condo piano per occuparti dell’intero
tener conto che tu quest’anno sarai la dispiaciuti di non poterci
Istituto.
rappresentante degli studenti nel Con- avvalere anche della
Sono certo che sarai all’altezza di que-
siglio d’Istituto.
sto compito e ti auguro tutta la fortu- sua rappresentanza!),
Come dovremmo, quindi, comportarci
na del caso, anche se sono convinto permettetemi di ricordar-
nell’analisi giornalistica del tuo lavo-
che con te la fortuna c’entri ben poco, vi che dovrete cercare di
ro? Riusciremmo ad essere imparziali?
per via delle tue capacità e della gran- soddisfare le necessità
Sono stato, quindi, costretto, sia pur
de passione che metti in tutto ciò che dell’intera collettività stu-
dispiacendomi, a chiederti di abbando- dentesca e non di qual-
fai. Fatti onore!
nare la redazione “stabile” di questo
giornalino, per lasciare il posto a Mar- Gabriele che singolo.
tina Ioppolo e Ludovica Brignola, che
Fabrizio Capecelatro
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SCUOLA
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SPORT
SVAGO
MEDIO
S
uzione
U S o l
D
O
K
U
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RUBRICHE
Rubrica Letteraria
Genere Giallo - Il sarchiapone mannaro
Una strana atmosfera aleg- tichi fenici era una parola magica fatta apposta
giava nella notte d’ognissanti contro i sarchiaponi. Aggiunse poi: “Su u’ttante
al Tito Livio e Cape, rimasto cose sui sarchiaponi! Schiaffaggialo e l’ shuo po-
lì fino a notte tarda a scrivere tere shvanirà!”. Così fece Cape quando un profes-
un prezioso articolo dal titolo: sore ferito dal mostro entrò nella stanza striscian-
“Ad ottobre abbiamo assistito do: “NO,NO!Cosa fate? Così facendo scoprirete
a…”, era anche curioso di solo un’orribile verità!”. Ma ormai gli schiaffi erano
scoprire il motivo degli strani stati dati e il sarchiapone sembrò subire una tra-
rumori sentitisi fino a quel sformazione sino a diventare una persona a loro
momento. Sceso in palestra, nota. Era Giorgio Vierda che nelle notti di luna pie-
dove pareva concentrarsi na si trasformava in un sarchiapone mannaro. “Ma
quell’aere maligno che si commu poteva essere successu tuttu queshtu?”si
percepiva nell’aria, vide un gigantesco sarchiapo- chiese Carmelo. Cape aveva la risposta: Il profes-
ne(animale mitologico) venire contro di lui con aria sore,poiché gli erano state sgonfiate le ruote della
minacciosa. D’improvviso però Carmelo, giungen- macchina, era rimasto a scuola a preparare un rito
do in suo soccorso, intervenne con la sua scopa di magia nera contro il colpevole usando Giorgio
ma il mostro lo scaraventò con una zampata fa- come bambola woo-doo;lo aveva dedotto dalle
cendolo finire nel cesto dei palloni. Per Cape pa- imprecazioni che aveva sentito per tutto il pome-
reva la fine,già pensava a come il mondo avrebbe riggio. Non aveva però tenuto conto delle strane
potuto continuare senza i suoi articoli ma Carmelo trasformazioni che avvenivano ogni notte di luna
ricomparve saltando fuori dal cesto e con un colpo piena.
di scopa mise k.o. il malefico mostro. Come spie-
gò poi,quella scopa era magica poiché Carmelo ci Daniele Gavazza - 3ªB
aveva scritto sopra il proprio nome che per gli an-
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RECENSIONI
L’arte al presente
A Venezia dal 10 giugno al Su tutta la Biennale hanno In questo padiglione, l’autrice
21 novembre all’interno dei lavorato a questa mostra più basandosi su di una espe-
giardini Pubblici della città, è di cento artisti . rienza personale, invia una
aperta al pubblico la Bienna- Ogni paese compreso lettera di addio a lei spedita
le, un’esposizione d’arte con- nell’esposizione ha un proprio dal suo uomo, ad alcune a-
temporanea che, come dice il padiglione dove i suoi artisti miche residenti in diverse
nome, viene allestita ogni due si sono sbizzarriti nella loro parti del mondo. All’interno
anni. arte, gli autori spiegano le della mostra sono presenti le
Questa mostra internazionale opere, poi però ognuno è li- lettere di risposta di ogni don-
racchiude le idee di artisti bero di dare la propria inter- na , foto e video delle loro
provenienti da circa 31 paesi pretazione. reazioni, tra di queste è an-
diversi, inoltre l’esibizione si Molte delle opere esposte che presente la versione di
estende oltre che nei giardini alla Biennale sono molto ori- Luciana Litizzetto.
della Biennale, anche nelle ginali e fantasiose, per esem- Questa è la 52° esposizione
Corderie, Artiglierie pio nel padiglione svedese della mostra, per molti aspetti
dell’arsenale: antico cantiere un’ intera parete è stata tap- è stata avvincente, anche se
navale. pezzata da tavole da tiro a io l’ho trovata banale e sca-
La Biennale di Venezia è da segno; i visitatori possono dente rispetto agli anni scorsi,
oltre un secolo una delle isti- divertirsi cercando di centrare ma come dicevo pri-
tuzioni culturali più prestigio- uno dei tabelloni con le frec- ma,questo è un giudizio e-
se al mondo. Fin dalla sua cette. sclusivamente personale.
o r i g i n e ( 1 8 9 5 ) è Oppure ho trovato molto inte-
all’avanguardia nelle nuove ressante, l’esposizione fran- Alessia Baker - 4ªC
tendenze artistiche. cese.
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RECENSIONI
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SPECIALE
Halloween
La cante, così da far scappare gli spiriti che vole-
parola Halloween vano possederli. La festa di Halloween venne
deriva dalla frase portata negli USA dagli emigranti irlandesi che
"ALL HALLOWS fuggivano dalla carestia che aveva colpito la
EVE" cioè "la notte loro patria e, nel 1840, divenne festa naziona-
di ogni santo", che si le. Alla fine dell'estate, i contadini passavano
festeggia il 31 otto- per tutte le abitazioni del loro villaggio a chie-
bre. Tale data antica- dere un aiuto per affrontare il difficile periodo
mente coincideva con invernale, dato che non avrebbero più potuto
la fine dell'estate; i contare sul proprio lavoro. Gli abitanti che si
colori di Halloween si rifiutavano di dare loro qualcosa ricevevano in
rifanno a questa cambio delle maledizioni: venivano invocati
ricorrenza: l'arancio demoni, spettri e streghe in modo da impaurire
richiama il colore del chi aveva osato non contribuire; per evitare
grano mietuto, ovve- tutto questo la maggior parte degli abitanti del
ro la fine dell'estate, villaggio donava qualcosa ai contadini. Oggi la
ed il nero ricorda il buio dell'inverno. Le tradi- tradizione non ha subito cambiamenti radicali,
zioni di questa festa risalgono ai tempi delle a parte le date di fine e inizio anno, e sono ri-
popolazioni Celtiche nelle isole britanniche; i maste diverse usanze. Uno dei riti più comuni
Celti erano un popolo di pastori, e celebravano nella notte di Halloween, basato su una leg-
la fine della stagione dei raccolti, passaggio genda irlandese, è quello di intagliare una zuc-
dall'estate all'inverno. Il 31 ottobre per loro era ca dandole la forma di un volto e porvi al suo
la fine dell'anno e, di conseguenza, il primo di interno una candela. Anche i bambini hanno
novembre segnava l'inizio di un nuovo anno. In un ruolo fondamentale in questa festa: infatti
questa notte si svolgevano grandi festeggia- vanno di casa in casa a chiedere dolci, recitan-
menti e si attendeva l'arrivo dell'inverno. do la famosa frase "dolcetto o scherzetto". I-
noltre, ancora oggi, nei diversi paesi si rispetta
ICelti pensavano che nella notte del 31 ottobre la tradizione di indossare costumi a tema, co-
gli spiriti di coloro che erano morti durante l'an- me travestimenti da streghe, fantasmi o altre
no si mettessero in cerca di un corpo da pos- creature "terrificanti", e le persone si riunisco-
sedere per l'anno successivo. I vivi del mo- no con amici e parenti per festeggiare la notte
mento non volevano però essere posseduti da più "famosa e temuta" al mondo, la notte di
questi spiriti, quindi cercavano di trasformare Halloween!
le loro abitazioni in luoghi poco accoglienti e
trasformavano e si travestivano in modo terrifi- Giulia Sacco e Giulia D'Addetta - 4°C
LA REDAZIONE
Coordinatore: Fabrizio Capecelatro - II^B
Vice-coordinatrice: Francesca Tosarini - II^B
Responsabile grafico: Gabriele Petronella - III^C
Indirizzo e-mail: spleen.tito@hotmail.it
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