Sei sulla pagina 1di 12

LO Spleen

IlgiOrnalinOdeltitOliviO
N° 2, Novembre 2010 - Liceo Classico Tito Livio Milano - Anno V

Editoriale
Voglia di infinito? Guarda la terra In questo numero:
Provate a guardare le stelle. Sarà come
intraprendere la risalita del tempo. Per-
ché gettare uno sguardo allo spazio si-
gnifica aprire il proprio orizzonte al pas-
sato e percepirlo in tutta la sua smarrita
estensione. Eppure quelle stesse stelle,
apparendoci non come sono al presente,
ma com’erano migliaia e migliaia di anni
fa, perché la luce per darcene un’imma-
gine dovrà percorrere miliardi di chilo-
metri trafiggendo di raggi una tenebra "Cosavuoledavveroilpubblico" Manifestiamo! Ma perche'?
totale e totalizzante, loro stesse, le stelle, pag 4 pag 9
con questa loro illusoria vicinanza ci di-
sorienteranno. Ci renderanno tutt’a un
tratto pericolosamente consapevoli della
nostra solitudine. Del nostro anonima-
to senza menzione e senza singolarità,
perpetueremo un disperato tentativo di
guadagnare una centralità e ci troveremo
semplicemente altri, espressione di ulte-
riori diversità. Ed ecco che non ci sentire-
mo più uomini, ma soltanto abitanti della La Cina vissuta da un italiano Expo 2015
terra. Terra. Un pungo di roccia costretto
pag 10 pag 7
nella sua lenta fluttuazione, imprigionato
ad un’orbita di inerzia e di luce,un mez-
zo sospiro in un urlo di oblio, sospeso
tra il nulla e l’addio. Allora ridurremo i Harry Potter. Il nuovo film e' nelle sale - pag 2
nostri sogni alla luna e le nostre speranze
ad un sole già troppo lontano. Ci senti- Quando una casa diventa il pomo della discordia - pag 3
remo svuotati del senso di tutta una vita Non buttiamoci giu'- pag 5
e ci vedremo d’improvviso ancorati ad
un’assenza di sogni svuotata del suo fu- I giovani in giappone - pag 6
turo e smarrita. Sentiremo il mondo come
I benefici della lettura - pag 9
un limite e questo limite ci condannerà
ad una angosciosa insofferenza. Ma for- rubrica "the wall" - pag 11
se avremo soltanto sbagliato a guardare.
Forse dovremmo cambiare prospetti- eventi - pag 12
va. Saliremo, allora, per un istante, sulla
luna. E poi ci affacceremo su quel gran-
de nulla che sarà divenuto Universo.
Davanti a noi sorgerà un grande oc- Direttore: Martina Botti
chio azzurro, misto di mare e di cielo, Vice-direttore: Valeria Pagani e Martina Ghiringhelli
Art director: Alessandro ‘alexeidos’ Bogliari
ci inonderà della luce riflessa dal sole
Mail: lospleen@gmail.com
Blog: http://spleentitolivio.blogspot.com/
Continua a pagina 2
Il giOrnalinO de LO Spleen

che sembrerà un po’ più vicino; emer- sua espansione, finalmente saremo parte
gerà dal buio come una trascendente di loro. E ci libereremo dal tempo, per-
elevazione, ci toglierà il respiro e ci sof- ché non avremo confini. Acquisteremo
focherà d’emozione. Immensa, assoluta, la consapevolezza di non avere soltanto
allora avremo guardato la terra. Avre- realtà, ma anche infiniti possibili. L’eter-
mo un nuovo volto in ascolto per cui no ci sovrasterà e ci incastonerà in una
sognare e cui sussurrare il nostro desti- pausa di esistenza, in cui ci sarà posto per
no. Allora, avremo compreso l’infinito. ogni nostra fantasia e tutti i sussulti della
Avremo pensato che, in fondo, il mondo nostra incoscienza. E il mondo sarà là, a
ha la sua eternità, che è un pianeta un compiere la sua traiettoria, come un mo-
po’ assurdo, dalla desolazione gridata nito dell’ultima ora, una presenza a tratti
e dalla silenziosa grandiosità. E trovere- assente e tuttavia consistente, pronto a
mo negli oceani un’opportunità, e nelle riempire, giro dopo giro, un’altra pagina
nuvole che li circondano tutta la nostra di storia. E quando cercheremo risposte
perduta libertà. In quel momento, di nel cielo, sprofondando laiche preghie-
nuovo, guarderemo le stelle. Aggrappati re in una notte estrema, non avremo più
alla luna, trascinati dall’universo e dalla nessuna luna. Ma solo terra. Terra piena.

Harry Potter. Il nuovo film e' nelle sale


Alessia StriginI - IA
La saga del maghetto è quasi giunta al termi- perchè tutti tasselli di un puzzle che, altri-
ne: dopo l’uscita del romanzo, a cavallo tra il menti, risulterebbe incompleto e poco com-
2007 e il 2008, il 19 novembre 2010 è arrivata prensibile per chi non avesse letto il libro.
al cinema la prima parte di “Harry Potter e Sotto una storia fatta di sortilegi e oggetti dai
i Doni della Morte”, del regista David Yates. poteri sbalorditivi si nasconde un mondo non
La trama è più o meno nota: Harry Potter deve tanto diverso dal nostro: con il ritorno di Vol-
portare a termine il compito affidatogli da Si- demort incominciano le persecuzioni ai dan-
lente, cioè distruggere gli Horcrux (un oggetto ni dei cosiddetti “mezzosangue”, cioè maghi
o un essere vivente che contiene parte dell’ani- nati da famiglie Babbane. Razzismo, dunque.
ma di un mago) di Voldemort, per sconfiggere Commovente è la scena in cui il Signore Oscu-
definitivamente quest’ultimo. Ron e Hermio- ro uccide senza alcuna pietà l’insegnante di
ne si uniscono all’amico nella sua ricerca, che Babbanologia di Hogwarts, la cui unica colpa
li porterà ad affrontare forze oscure inimma- è quella di essere aperta all’integrazione con i
ginabili e metterà alla prova la loro amicizia. non-maghi. Il sangue puro è esaltato da Volde-
A differenza degli altri film, in cui molte mort e i suoi seguaci in maniera tale da richia-
parti dovevano essere necessariamente ta- mare nello spettatore ideali oserei dire nazisti.
I tre protagoni- gliate, in questo penultimo episodio non è Molto ben resa è infatti l’atmosfera cupa che
sti: Harry, Ron e stato tralasciato nulla. I personaggi che tutti J.K. Rowling trasmette attraverso le pagine
Hermione amiamo sono descritti nella loro complessi- del suo romanzo: l’intero contesto è molto più
tà; i dettagli acquistano una loro importanza, adulto e maturo rispetto al resto della saga,
di pari passo con la crescita dei protagonisti.
Il prodotto risulta quasi horror: negli USA,
la pellicola è stata etichettata come VM13.
Ciò che invece lascia un po’ di stucco è la
freddezza nelle relazioni sentimentali: il
massimo di intimità tra Ginny e Harry con-
siste nell’aiuto che lui le dà ad allacciar-
si la zip del vestito, che le lascia scoperta
la schiena. Ron e Hermione si concedono
solo casti abbracci e strette di mano quasi
invisibili. La eccessiva riservatezza di que-
sti maghi adolescenti è forse la nota stonata
all’interno di un film dall’impatto così forte.
OttObre 2010 - pag 3

Quando una casa diventa il pomo della discordia


marco lenzi - III F

Come rimangiarsi la parola data. O meglio,


come creare equivoci e problemi dove non
dovrebbero esistere. Spieghiamo la situa-
zione. La prefettura quest’estate ha stabili-
to che venticinque famiglie rom dovessero
essere spostate dal campo di via Triboniano
in venticinque case popolari gestite dalla
società immobiliare Aler. Motivo: il comu-
ne ha deciso di sgomberare il campo per
fare posto a una bretella autostradale che si
colleghi alla A8, la Milano-Laghi, in vista
dell’Expo 2015. Il 5 agosto la giunta del
comune di Milano ha deciso, con il prefet-
to Lombardi, di assegnare undici delle sud-
dette case a undici famiglie del campo, uno
dei campi rom  più importanti della città.  I
contratti erano già stati consegnati e firmati
dalle famiglie, pronte ad entrare nelle loro diversamente? Questa disparità di tratta- L’entrata di una
nuove case, quando una riunione tra il sin- mento non dovrebbe esistere, mai.  L’Italia sede A.L.E.R.
daco Moratti, il Ministro dell’Interno Ma- è un paese multietnico: da anni molti stra-
roni e il presidente della Provincia Podestà nieri vengono a lavorare e a vivere da noi, si
ha decretato che queste non dovessero più stabiliscono e mettono su famiglia; mettono
essere assegnate ai rom. Questa decisione le radici nel nostro Paese, diventano italiani
ha creato un’enorme polemica all’inter- a tutti gli effetti. Perchè dovrebbero essere
no del centrodestra, che è stato accusato considerati diversi da un italiano autoctono?
dall’opposizione di mancanza di serietà e di Dovremmo essere tutti uguali, rispettando
discriminazione razziale verso le comunità la legge, i costumi e la libertà altrui. Spe-
rom. Dunque le famiglie rom destinate alle riamo solo che questo equivoco politico-
case popolari non possono più  prenderne burocratico non abbia gravi ripercussioni
possesso e verranno sistemate in altre solu- sulla vita di queste persone e che sia anzi un
zioni abitative, non pubbliche. Ma quali? E insegnamento per il futuro. Viva il futuro!!
inoltre, perchè il Ministro Maroni ha deci-
so di andare contro una decisione presa dal
prefetto? Il prefetto ha disobbedito a degli
ordini o c’è stato un ripensamento  del co- QUesto spazio potresti
mune riguardo alla questione,  che ha por-
tato alla decisione di Maroni? Secondo il riempirlo tu!
Ministro questa decisione salvaguarda e
protegge i milanesi, che così possono avere
le case popolari e non vedono lesi i porpri
cerchiamo sempre
diritti. Come ragionamento, può sembrare scrittori e creativi!
corretto. Alcuni rom, però, vivono in Italia
da molti anni e hanno acquisito la cittadi- >>vieni alle riunioni
nanza italiana o hanno i requisiti necessari
per ottenere degli alloggi popolari; inoltre
del giornalino <<
lavorano. Perchè, quindi devono essere po-
sti un gradino al di sotto dei milanesi? Se
sono onesti, fanno il proprio lavoro e rispet-
tano la legge, perchè devono essere trattati
Il giOrnalinO de LO Spleen

la manipolazione che c'e', ma non si vede


di Martina Ghiringhelli - IA

Aldo Grasso, Che cosa vuole davvero il pubblico? Che sono d’accordo con Aldo Grasso quando
giornalista e cri- cosa vuole sentirsi dire dai giornalisti, cro- parla di debolezza dei familiari delle vitti-
tico televisivo nisti, criminologi e psichiatri che, come me che accettano di apparire in televisione.
fastidiose zanzare, stanno succhiando tut- Loro sono persone come noi, curiose e allo
to il sangue della storia di Sarah Scazzi? stesso tempo spaventate dalla morte, che li
Forse non ce ne accorgiamo, ma giorno interessa ancora più da vicino: ambrosia per
dopo giorno il circolo vizioso in cui siamo i giornalisti. Queste apparizioni in TV sono
rinchiusi ci opprime sempre di più. I pro- un grottesco esempio di ciò che succede,
grammi di attualità, da ormai tre mesi, ci sempre citando Grasso, quando si assorbo-
bombardano di immagini e video sulla po- no per anni gli stili di vita che certi program-
vera Sarah, che spesso e volentieri violano mi televisivi ci offrono quotidianamente.
la sua privacy in modo disumano; in que- Inoltre, condivido pienamente il pensiero
sto modo riescono ad accrescere il nostro che ha espresso Dacia Maraini, secondo
sadico, ma più che il quale c’è la ne-
umano interesse per cessità di porsi
la morte, sfruttando domande sul mi-
i nostri cuori im- stero della vita. Il
pietositi per trasfor-
marci in sciacalli
“si trasformano pubblico, distrat-
to dalle vicende
affamati di notizie.
Ed ecco che arriva- le persone in criminali e legali,
dimentica troppo
no telegiornali che,
come una manna immagini spesso di consi-
derare la (perdu-
dal cielo, ci sfama- ta) umanità dei

e accuse ”
no senza saziarci: protagonisti dei
riescono sempre a casi mediatici.
lasciarci sulle spine, Ci si sofferma di
a farci desiderare di più sul “come”
più, a farci diventare che sul “per-
dipendenti da loro. chè”, si trasfor-
L’aspetto più triste mano le persone
di questa vicenda è che quella di Sarah in immagini e accuse. A nessuno viene
Scazzi non è la prima tragedia ingiganti- mai in mente di immaginare, ad esem-
ta e portata ai limiti dell’assurdo, e non pio, lo strazio di una madre o, soprattutto,
sarà certo l’ultima; ma soprattutto è pron- la fine di una vita che meritava di conti-
ta a finire nel dimenticatoio con la stessa nuare; ci si ferma alla terribile teatralità
velocità con cui è prepotentemente di- dell’involucro che raccoglie tutto questo.
ventata la protagonista delle nostre vite. Tuttavia, la mia attenzione si è soffermata
Ciò che alimenta il nostro macabro voyeuri- molto sull’espressione “circo mediatico”
smo è, paradossalmente, la paura della mor- usata da Grasso. Il circo, nel suo significato
te, così forte e radicata da essere esorcizzata più semplice, è una grottesca ostentazione
proprio con l’interesse morboso per i suoi di abilità che hanno come unico scopo quel-
aspetti più nascosti: vogliamo sapere le di- lo di essere dimostrate. Possono i media di-
namiche, i colpevoli, i particolari più cruen- ventare i domatori e noi i leoni da tenere a
ti e sanguinosi, tutto quello che è “proibito”. bada? A quanto pare sì, ma spero proprio
Vorrei citare due giornalisti che in ottobre che questo sia uno di quei fortunati casi in
hanno espresso il loro parere su questa fac- cui, a lungo andare, i leoni si ribellano al do-
cenda sul Corriere della Sera; ad esempio, matore, senza frustino o sedia che tengano.
OttObre 2010 - pag 5

Non buttiamoci giU'


Laura Somaini - IIG

La vita di un liceale com’è? Carica di fa- vita; ringraziare di tutto perchè solo così si
tiche scolastiche, piena di aspettative. Ma scopre quanto si è fortunati. Stupirsi di ciò
veramente, vi chiedo,  la state vivendo che accade: del bene, del male. Viviamo in
appieno? Voi, ragazzi, che vi dite sempre un’epoca in cui la disillusione è all’ordine
pronti a tutto. Rifletteteci. Tutti ci dicono del giorno: si insegna a non avere sogni per
che gli anni del liceo non li  scorderemo evitare che vengano infranti dalla realtà.
mai, gli anni a cui i nostri genitori vorreb- E’ vero la realtà è crudele ma  è necessa-
bero tornare. Forse perchè sono gli anni in rio avere dei sogni: solo così il mondo può
cui si comprende chi siamo o chi voglia- progredire. Forse è proprio questo di cui ha
mo diventare; forse perchè si stringono dei bisogno il nostro tempo: sogni e  persone
rapporti duraturi: un’amicizia, un amore. coraggiose. Un sogno nasce quando  ci si
Ma in balìa dei nostri ormoni, della nostra spinge oltre la limitatezza della realtà. Rea-
inesperienza e goffaggine, alcuni di noi lizzarlo significa non solo creare un mondo
perdono di vista l’obiettivo, dimenticano migliore, ma anche dare un senso alla pro-
quanto valgono. Allora, li state vivendo pria vita. In fondo non è per questo che vi-
questi anni? Sentite la vita, la giovinezza viamo? Vivete intensamente, valorizzando
scorrervi nelle vene? Vi meravigliate di ciò sempre ciò che avete, soprattutto quando si
che avete intorno? Sentite qualcosa dentro tratta di persone: loro  ci rendono chi sia-
di voi quando vedete i colori del tramonto, mo; catturate ogni istante, ogni emozione,
quando sentite il fragore di un tuono, quan- perchè vi aiuteranno nei momenti difficili.
do incontrate qualcuno, quando qualcuno Vivete intensamente, con il sorriso, perchè
vi sorride? Sentite un brivido attraversarvi, niente è così terribile da togliere la gioia di
una scarica di adrenalina, una sensazione vivere: davvero, niente lo è. Vivete intensa-
a cui non siete capaci di dare un nome, mente: nessuno è solo e tutti abbiamo una
come dei bambini che abbiano appena vi- ragione per trovarci qui. Vivete intensamen-
sto qualcosa per la prima volta? E davvero te, perchè questi anni non torneranno. Non
questa volta sono loro a insegnarci la lezio- per rimpiangerli ma perchè siano solide
ne: i bambini vedono il mondo attraverso fondamenta della felicità futura. Risveglia-
degli occhi  che  non conoscono ancora il tevi dal sopore della disillusione e affron-
male, tutto è nuovo. Ecco, seppure ci con- tate il mondo con entusiasmo. Vivete in-
sideriamo degli adulti, siamo in realtà dei tensamente, perchè solo così potete vivere.
bambini (e più cresceremo, più ce ne ac-
corgeremo), dobbiamo assolutamente apri-
re gli occhi e il cuore per non lasciare che
i giorni ci sfiorino senza lasciare un segno.
Alla nostra età la vita va vissuta intensa-
mente, perchè se non cominciamo adesso
non lo faremo mai più. Vivere intensamen-
te significa conoscere come per la prima
volta, vedere ogni cosa come un dono e
ogni dono come meraviglioso. Sì perchè la
vita è un dono, che ogni giorno ci viene
concesso e per cui dovremmo essere grati
sempre, ma per esserlo, dobbiamo assicu-
rarci che ogni giorno sia stato speso bene,
vissuto interamente. Stupire e lasciarsi
stupire dell’immensità e sacralità della
Il giOrnalinO de LO Spleen

QUesto spazio potresti


riempirlo tu!

cerchiamo sempre
scrittori e creativi!
>>vieni alle riunioni
del giornalino <<

I giovani in giappone
Claudia Campana - VF
I giovani italiani hanno una vita molto sano cantando, mangiando e bevendo.
intensa. Vanno a scuola, sono impegnati Gli altri passatempi giovanili sono in
nello studio, si dedicano ad attività extra- realtà simbolo di un disagio sociale più
scolastiche. E poi ovviamente escono con profondo e complesso. Il Giappone è
gli amici, i fidanzati, vanno per negozi o una società estremamente gerarchizzata
a spasso insieme. Noi ci divertiamo così. e la “trasgressione” consiste non tanto
E i giapponesi? Di loro non sappiamo nel manifestare o nel mostrarsi bellicosi,
quasi nulla tranne che studiano molto e quanto “nell’offendere il senso estetico”
che ogni tanto qualcuno si suicida, vinto comune. E per criticare una società trop-
dal troppo peso. E per il resto? Beh, fan- po rigida e onerosa i giovani giapponesi
no come noi...più o meno. In Giappone hanno creato delle vere e proprie mode,
l’anno scolastico comincia a marzo e fi- che mettono in campo tutta la fantasia di
nisce ad aprile e la giornata è di sette ore cui dispongono e dando spesso vita a dei
e mezza (8.50-16.30) e comprende anche look per noi a dir poco ridicoli. Per citar-
dei club di attività pomeridiane, che si ne alcuni, non è raro imbattersi per le vie
tengono a scuola e spaziano dai corsi di di Tokyo in gruppi di “lolita” ovvero ra-
strumento, allo sport ad argomenti cultu- gazze che si vestono con abiti vaporosi e
rali. Insomma tra lezioni e club la scuola pieni di pizzi e merletti e che giocano sul
è senza dubbio il centro della vita giova- contrasto erotico donna-bambina. Le lo-
nile. Ma quando si svagano, i giapponesi lita si dividono in due sottogruppi: pink
decisamente si sbizzarriscono. Oltre allo e gothic. Le pink lolita si vestono esclu-
shopping e ai pomeriggi con il fidanza- sivamente di bianco e rosa, con accessori
to o gli amici, gli abitanti del sol levante come peluches o ombrellini da damina
hanno un’istituzione tutta loro: il karao- del settecento; nei vestiti vistosi e pro-
Centro di Tokyo ke. Affittano una stanza e ci si stabilisco- vocanti delle gothic dominano invece il
no a volte per interi pomeriggi, che pas- viola e il nero e un atteggiamento più da
femme fatale. Oppure, capita di avvistare
in mezzo alla folla la figura di una “gan-
guro”, una ragazza che imita le caratteri-
stiche delle occidentali portandole all’ec-
cesso. Le ganguro si vedono spessissimo
aggirarsi per i quartieri commerciali con
un’abbronzatura scurissima e un trucco
bianco e pesante che copre loro quasi
mezza faccia. E questo è nulla. Nei week-
end interi quartieri si riempiono di adole-
scenti che esagerano la moda emo, punk,
dark e la reinterpretano dando il via a
nuove mode, e a nuovi tentativi di farsi
ascoltare. Per ora, senza molti risultati.
OttObre 2010 - pag 7

Expo 2015: speculazioni e incertezze


filippo fiore - IA

Fin dal 2008, da quando Milano è stata


designata come sede dell’Expo 2015, non
si fa che parlare di questo evento e del-
le sue implicazioni. Certamente questa è
una grande occasione per migliorare la
città, la sua struttura urbana, anche per
modernizzarla, ma le critiche sul modo
in cui l’evento è gestito, sui progetti,
sui rischi di speculazione edilizia che
per alcuni comporta, non sono mancate
già dai primi giorni. Il celebre architetto
Renzo Piano, per esempio, ha espresso
preoccupazione per la “corsa all’oro”,
o meglio ai terreni e alla speculazione,
che si potrebbe innescare, notando come
alcune aree adiacenti all’expo hanno
avuto una rivalutazione del 300% pochi
giorni dopo l’assegnazione dell’espo- gione e dal suo presidente Formigoni.
sizione universale alla nostra città. Ora finalmente sembra che tutto sia
Modellino di
Oltre ai problemi riguardanti la possibile pronto per iniziare i lavori: la società di Milano *EXPO
speculazione edilizia, ne sono sorti alcu- gestione ha i suoi dirigenti, i terreni sono 2015* in 3D
ni di tipo gestionale che hanno rallentato a disposizione; e visto che l’expo è sicura-
notevolmente il procedere dei lavori. Tra mente per molti prima di tutto un gigan-
questi spiccano due, tra cui la lunghissi- tesco affare che vede spesi in appalti di
ma bagarre durata ben un anno riguar- ogni tipo miliardi di euro, per un totale di
do la nomina ad amministratore dele- venti, c’è solo da sperare che il senso civi-
gato della So. Ge. Expo 2015 S.p.A., la co ed anche l’orgoglio nazionale abbiano
società di gestione dell’evento, di Lucio il sopravvento sull’interessi dei singoli e
Stanca, deputato ed ex-ministro, candi- che veramente l’expo sia l’expo di tutti e
datura sostenuta moltissimo dal sindaco non dei pochi che lo organizzano e lo fi-
Brichetto Arnaboldi, malgrado la fortis- nanziano o che ne gestiscono gli appalti.
sima opposizione di quasi tutti le perso-
ne e gli enti coinvolti nell’esposizione.
Comunque sia Lucio Stanca si è dimesso tutti a raccolta!
poco più di un anno dopo dal consiglio
di amministrazione di Expo 2015 S.p.A.. Torna al Tito Livio la raccolta differenzia-
Il secondo problema che ha tenuto ban- ta! Il progetto, avviato l’anno scorso e so-
co negli ultimi tempi gira intorno alla speso temporaneamente per via dei lavori,
trattativa per ottenere l’uso dei terreni riparte, anche se con modalità un pochino
previsti dal progetto per l’edificazio- diverse. Per il momento non coinvolgerà
ne dei padiglioni dell’expo, proget- tutte le classi per questioni organizzative,
to che, contravvenendo a qualunque
ma l’idea è di cercare la collaborazione
principio del buonsenso, è stato fatto
attiva di tutti gli studenti. Perché tutto
prima di un qualsiasi accordo per l’uti-
lizzo dei terreni previsti dallo stesso. funzioni basta poco: due responsabili per
Questo contenzioso tra il comune da una ogni classe, con il compito di controllare
parte e il gruppo Cabassi e la Fondazio- che tutto proceda per il meglio, un gruppo
ne Fiera dall’altra, che ha visto anche (aperto a nuovi membri!) di studenti refe-
la partecipazione della regione, che si è renti del progetto, e soprattutto due bidoni,
opposta al comodato d’uso (formula per uno per la carta e uno per plastica e lattine
la quale i terreni tornerebbero ai privati che attendono di essere riempiti. E, la cosa
dopo il 2015), si è concluso solo poche più importante, la vostra partecipazione!
settimane fa proprio con la formula del
comodato, tanto osteggiata dalla Re-
Il giOrnalinO de LO Spleen

I benefici della lettura


Alessia Strigini - IA

È inutile negarlo, leggere è importan- dei mille interrogativi che possono sca-
te. Da un punto di vista puramente turire dalla lettura di un buon libro.
pratico, leggere permette lo sviluppo Leggere esige una partecipazione atti-
e il perfezionamento del linguaggio, va e un’attenzione dinamica da parte
rendendo più fluida l’espressione e del lettore, le cui facoltà mentali, du-
più ricco il vocabolario. Durante l’in- rante la lettura, sono tutte impegnate.
fanzia, la lettura ad alta voce è fonda- Perciò, la lettura rende più agile l’intel-
mentale per il bambino, dal momento ligenza, affina le capacità di osserva-
che non solo gli permette di trattenere zione, di attenzione e di concentrazio-
con sé l’adulto nel modo in cui prefe- ne; facilita lo sviluppo della fantasia e
risce, cioè in atteggiamento di dedi- della creatività, permettendo al letto-
zione e partecipazione, ma anche gli re di ricostruire con l’immaginazione
fornisce le basi per rendere proprie la quel mondo che l’autore ha creato per
lingua materna e le sue strutture, per lui; infine, la lettura favorisce lo svi-
capire i rapporti (io e gli altri, io e le luppo delle virtù morali, proponendo
cose) e le distanze spazio-temporali. modelli su cui riflettere, nel bene o nel
Leggere nuoce gravemente all’igno- male, per diventare persone migliori.
ranza: la lettura stimola lo sviluppo
della capacità di giudizio, di analisi e Molti sbagliano nel considerare la let-
di spirito critico, così da portare chi leg- tura un momento serio e noioso; legge-
ge a sempre nuove riflessioni. Mette in re infatti è un ottimo svago, che rilas-
contatto l’individuo con luoghi e usan- sa e diverte. Come disse Montesquieu
ze a lui molto lontane sia nel tempo che “Amare la lettura è cambiare ore di
nello spazio, fornendogli conoscenze noia in ore di delizia”. È un hobby che
anche superiori rispetto a quelle che dura una vita, un interesse alla portata
avrebbe potuto realizzare con un’espe- di tutti e adatto in ogni situazione. È
rienza diretta. Permette dunque al let- una passione che coinvolge la persona
tore di soddisfare la propria curiosità e intera, un’attività unicamente uma-
insieme di cercare sempre nuove rispo- na e perciò irripetibile, che insegna
Leggere è un ste alle sue numerose domande: chi sia- a stare bene con se stessi e a apprez-
ottimo svago, che mo, da dove veniamo, che cosa è giusto zare anche i momenti di solitudine.
rilassa e diverte e che cosa è sbagliato sono solo alcuni Infine, lo scopo ultimo della lettura
è la libertà. Leggo per essere consa-
pevole, per essere libero. Perché leg-
gere vuol dire comandare sul testo;
essere in accordo o in disaccordo con
quello che l’autore ha scritto; non
perdersi una sola parola della storia
oppure saltare direttamente all’ulti-
ma pagina; interrompere la lettura e
riprenderla mesi dopo oppure leg-
gere per una notte intera, per sapere
come va a finire la storia... C’è anche
una libertà più profonda: se le letture
sono buone, allora saremo veramente
liberi, perché non saremo condiziona-
ti da nient’altro che non sia la verità.
OttObre 2010 - pag 9

Manifestiamo! Ma perche'?
Sara Castiglioni - IIG e Valeria Pagani - VF

Nuovo anno scolastico, nuove manife- li abbiamo mai amati, per le veri- Ragazzi foto-
stazioni. Abbiamo sempre manifestato fiche, le interrogazioni e I compi- grafati durante
contro le riforme della scuola, quest’an- ti che sembrano sempre eccessivi. il corteo del 17
no è la volta della riforma GELMINI. Ma Molte volte ci è capitato di deside- novembre (foto
sappiamo contro cosa manifestiamo? rare di non vederli più. Perfetto, la alexeidos.net)
Se credete di sapere la risposta vi sba- signora Gelmini ha pensato come
gliate. È facile seguire la massa e credere sempre al nostro bene e infatti mol-
a tutto ciò che ci viene detto, ma pochi co- ti professori non ci sono più. Solo alle
noscono davvero i punti della riforma. superiori c’è stato un taglio di 25.600
La scuola primaria è quella più in- insegnanti, sembra che il totale sia
teressata e i cambiamenti che la ri- di 67.700 e si attendono altri tagli.
guardano sono molto chiari, dal Chi ne ha risentito di più sono stati i
maestro unico ai voti in decimi. precari, che non hanno una cattedra
Per quanto ri- fissa e un con-
guarda i licei e i tratto a tempo
tecnici la situa- determinato.
zione è molto Un docente
più confusa. Da è obbligato a
una possibili- fare 18 ore set-
tà di scelta tra timanali di in-
750 indirizzi di segnamento,
scuola superio- un precario
re si passa a 20; è talvolta co-
all’interno di stretto a gio-
ogni istituto le strarsi tra una
sperimentazioni scuola e l’altra
vengono elimi- accorpando le
nate; viene inve- ore. Con il fat-
ce introdotto il to che però da
liceo coreutico; le quest’anno le
ore di 55 minuti classi devono
diventano di 60; l’ammontare delle ore avere un tetto di 27 alunni, una classe
settimanali non supererà le 30 nei licei che non raggiunge il numero previsto
classici e scientifici, e le 35 nel liceo ar- non può essere formata e i professori
tistico; le ore di storia e geografia da 4 che vi avrebbero insegnato si ritrovano
diventano 3; le ore di latino diminui- senza lavoro. Attenendosi al decreto
scono ma il programma rimane inva- pubblicato dal Ministero dell’Istruzio-
riato; il numero degli alunni per classe ne, questi dovrebbero essere i fatti sen-
aumenterà quest’anno dello 0,20%, e i za deformazione di parte. Che ognuno
successivi due anni dello 0,10%; scien- abbia le proprie idee, è indubbio; ciò che
ze viene introdotta a partire dal primo dovrebbe essere palese a tutti è la disor-
anno anche nel liceo classico e ingle- ganizzazione generale della scuola ita-
se è presente per tutti gli anni; massi- liana. Per ora nessuna riforma è davve-
mo di assenze consentite: 50 giorni. ro riuscita a risolvere problemi. Sarà la
Un’altra parte della riforma, poi, in- volta buona o l’ennesimo insuccesso?
teressa i professori. Noi alunni non Ciascuno tragga le proprie conclusioni.
Il giOrnalinO de LO Spleen

La Cina vissuta da un italiano


Valeria Pagani - VF
Immaginate di vivere nel-
la seconda metà del 1500.
Immaginate di avere 25 anni, di es-
sere un gesuita, e con un vostro con-
fratello, Michele Ruggeri, di essere
inviato in Cina dai vostri superiori.
Immaginate che vi venga affidato un
compito: diffondere la fede cristiana in
Cina. E’ un compito quasi impossibile
, altri uomini di fede erano stati invia-
ti dalla chiesa in Cina nei secoli prece-
denti ma avevano fallito la missione.
Il vostro viaggio inizia a Lisbona nel
1577 la prima tappa è Goa in India la
seconda nel 1580 è Macao qui studia-
te la lingua e la cultura della Cina .
Macao è il luogo in cui soggiorna-
te in attesa di poter entrare nel ter- so l’onore di trasferirvi nella capitale. Cortile della
ritorio cinese , perché agli stranie- Iniziate a condividere con i sa- Città Proibita a
ri non è permesso entrare in Cina . pienti cinesi dell’epoca tutto il vo-
Finalmente nel 1583 ottenete il permes- Pechino
stro sapere occidentale insegnate i
so di entrare e vi stabilite nella città di principi della geometria euclidea,
Zhaoqing, dove fate costruire una casa della geografia, dell’astronomia, di-
/chiesa tipica delle missioni dei gesuiti . vulgate le idee della filosofia gre-
Da adesso in poi il vostro motto diventa ca , così facendo costruite un ponte
“farsi cinese con i cinesi” perché l’unico tra cultura orientale ed occidentale.
modo per allacciare rapporti con questa Arrivate alla fine della vostra vita e
popolazione è diventare come loro, ve- guardandovi indietro capirete di aver
stirsi, comportarsi e pensare come loro. portato a termine il vostro compito di
Il vostro viaggio attraverso la Cina è aver convertito più di duemila persone
appena iniziato, vi spostate varie vol- direttamente o tramite i vostri confra-
te, e tramite il dialogo e le amicizie che telli. Insieme a Marco Polo siete l’uni-
riuscite a costruire, riuscite man mano co straniero che è riuscito ad entrare Pencil Sketch
a fare crescere la vostra credibilità fra i nella storia della Cina. Pensate, sono - Keeping Me-
letterati e i mandarini della corte impe- passati 400 anni dalla vostra morte e mory of Beijing’s
riale, cambiate ancora città, fate costrui- ancora oggi siete ricordati, merito di Hutong (Kuang
re altre case/chiese, questa volta non in una grande personalità. La personali- Han)
stile occidentale, ma in stile orientale. tà di Li Ma Dou, ovvero, Matteo Ricci.
Il vostro modo di vestire cambia per-
ché avete capito che il ruolo più adat-
to al compito affidatovi è quello del
letterato, dell’uomo dotto e saggio.
Ora indossate la tunica usata dai lettera-
ti cinesi , vi fate crescere barba e capelli
come loro , vi muovete per la città in por-
tantina come loro e cambiate il vostro
nome, vi fate chiamare “Li Ma Dou”.
Sono passati 18 anni dal vostro arrivo
in Cina e finalmente arrivate a Pechino,
siete ricevuti a corte e vi viene conces-
OttObre 2010 - pag 11

the wall

VOGLIAMO POESIE, FOTO, DISEGNI


E TUTTO CIò DI ARTISTICO CHE LA VO-
STRA MENTE PARTORISCE! RICORDATE
CHE ‘THE WALL’ VIENE STAMPATA IN BIAN-
CO E NERO, QUINDI I DISEGNI A COLORI
O LE IMMAGINI INCENTRATE SUL COLO-
RE PERDERANNO TUTTO IL LORO FASCINO
inviate a: lospleen@gmail.com

Gloria a chiunque crede ancora


Gloria ad ogni strada trafficata
Gloria alle auto che a milioni sfrecciano via Non conosco il colore del cielo
Non alzo il mio sguardo
Gloria a chi rimane
Gloria al fiore che interrompe il viaggio
Gloria a chi sorride e riparte, Odio il pensiero
a chi si ferma, anche solo un istante
ma un istante è per sempre
e non corre mai via E cammino
La vita è una strada incerta seguendo una meta
non sa quando finisce, tantomeno quando inizia che non ho mai avuto
è tanto fine a se stessa, quanto serve a tutti
ci passano in molti,
ma pochi hanno ancora la speranza per fermarsi vado alla cieca
e come stelle cadenti illuminano il cammino e non mi stupisco
Gloria a chi si accontenta della parte del bersaglio
Gloria a chi arriva alla fine della morte
ancora uguale a se stesso
Gloria a chi non si ferma, ma lascia una scia dell’orrore
della passione
Gloria a tutti quelli che viaggiano senza meta
per il solo umore del sangue dell’amore
per una foto lasciata indietro
per scoprire un mondo dentro un mondo
per trovare in un bosco la verità nella finzione io non provo sentimenti,
per seguire la storia con gli occhi di Dio non mi stupisco
Vedo persone dirette al tramonto
persone perdute nella notte più scura ascolto sempre il solito disco
ma mai nessuno mi ha detto “è complicato,
è doloroso anzi è bello non dover più dormire
per sognare” non voglio conoscere
Gloria ad ogni soldato ritornato alla famiglia non voglio vedere
che sulla strada, ci ha visto la vita

Gloria a chi, nonostante la paura,


è tutto normale
non scambia l’illusione nel mio mondo che sarà
per una dracma e poco più sempre uguale

Autostrade - Nicolas campagnoli (VF) Disillusione - Valeria Pagani (VA)


Il giOrnalinO de LO Spleen

eventi
a cura di alessandro bogliari
Julie Doiron

@La Casa 139 - Via Ri-


pamonti, 139

30/11 • 21:30 • € 10
Rebel Motel
(+tess arci)
@Tunnel Club - Via
Sammartini, 30

26/11 • 22:00 • € 10
Crookers

@Bolgia - Via Vaccarez-


za, 8 - Osio Sopra (BG)

27/10 • 22:00 • € 16 Woven Hand

@Magnolia - Via Cir-


convalazione Idroscalo,
41

29/11 • 22:00 • € 10
Bamboooz!
(+tess arci)
@The Frame - Piazzale
Cantore, 3

30/11 • 22:30 • GRATIS


Pekoz (outta villa ada
crew)

@Leoncavallo - Via Wat-


teau, 7

2/12 • 23:00 • € 5
A-Cross

@Arci Groove - Via


Monte Penice, 9 (Roz-
zano)
Lapsus Raggae Night
27/11 • 22:00 • € 3
(+ tess arci) @Torchiera - Piazzale
Cimitero Maggiore, 18

26/11 • 23:30 • sottoscri-


zione

Potrebbero piacerti anche