MUSCOLARE
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L' acido lattico è un composto chimico che viene prodotto del metabolismo anaerobico lattacido.
Tale composto è tossico per le cellule ed infatti il corpo umano presenta dei sistemi per
proteggersi dall' acido lattico e ridurre l'insorgenza della fatica muscolare.
Il fegato lo converte in glucosio durante uno sforzo fisico mentre il cuore lo metabolizza a scopo
energetico, quando però il quantitativo di lattato è superiore alla capacità tampone dei nostri organi
e del tessuto muscolare (carnosina e bicarbonato), allora viene metabolizzato per produrre ATP
tramite una via alternativa.
Questa reazione è tipica dei muscoli sottoposti a sforzi intensi ed ad alta intensità, dove la
disponibilità di ossigeno è molto ridotta e la concentrazione di acido lattico nel muscolo è molto
elevata. I sintomi classici di eccesso di acido lattico sono stanchezza, affaticamento, dolori
muscolari fino ad arrivare alla completa tetania dei muscoli con conseguenti crampi.
L' acido lattico, tuttavia, non presenta solo aspetti negativi, recenti studi hanno visto come il lattato
prodotto durante l' allenamento sia da stimolo per la produzione di ormoni anabolici con
conseguente risposta adattativa da parte del tessuto muscolare che si traduce con un aumento di
forza e massa muscolare. Nello specifico il latatto aumenta la secrezione dei due principali ormoni
anabolici, l'ormone della crescita ed il testosterone. Il GH è un ormone attivatore della sintesi
proteica in quanto stimola il fegato a produrre il fattore di crescita insulino simile 1 (IGF-1 o
somatomedina c) che a sua volta stimola la sintesi proteica nel tessuto muscolare, mentre il
testosterone stimola sia la sintesi proteica, ma soprattutto inibisce il catabolismo proteico.
Recenti studi (Oishi et al: "Mixed lactate and caffeine compound increases satellite cell activity and
anabolic signals for muscle hypertrophy". J Appl Physiol 118, 2015) hanno visto nello specifico che
è il lattato (ione derivato dall' acido lattico tramite deprotonazione) a causare questo stimolo
ormonale. La sua assunzione orale permette di massimizzare questo processo e di poter mantenere
costante una certa quantità di acido lattico nei muscoli. Con il solo allenamento è difficile calcolare
la quantità di acido lattico prodotto, per tale motivo un' assunzione di lattato prima dell' allenamento
permette di mantenere costanti i livelli di acido lattico e di incrementare il processo di crescità
muscolare.
Se il lattato lavora ottimamente da solo, tuttavia è stato dimostrato che l' associazione con la
caffeina implementi la stimolazione ormonale oltre che aumentare la perdita di massa grassa
all'interno delle cellule adipose e l' attivazione della sintesi proteica con un maggior reclutamento
delle cellule stalliti.
La caffeina oltre ad avere i classici effetti sul SNC ( aumento della secrezione di catecolammine)
presenta importanti caratteristiche in ambito di implementazione ed aumento della massa
muscolare. La sua capacità di elevare i livelli energetici tramite l'incremento dell' ossidazione dei
lipidi, permette alla caffeina di aumentare i livelli di cAMP e di evitarne il suo catabolismo. Per
questo motivo riesce ad attivare le vie enzimatiche che portano all'aumento di sintesi degli ormoni
steroidei e dei livelli di sintesi proteica.
L' interazione tra queste due sostanze, e soprattutto l' azione del lattato, riesce a creare una singeria
perfetta e altamente performante finalizzata alla crescita muscolare. Tuttavia, studi su uomini
ancora non ve ne sono e per il momento l'integrazione a base di lattato è deputata solamente in
ambito terapeutico, ma i presupposti per investigare e magari creare dei nuovi integratori per
implementare l'aumento di massa muscolare ci sono e con ottime prospettive.
L'acido lattico fa sì che il pH del sangue diminuisca e a questo fenomeno si associa un notevole
aumento di secrezione del GH. L'accumulo di acido lattico è interessante anche perché essendo il
glicogeno il suo substrato energetico, nel momento in cui il muscolo supercompenserà si avrà una
reazione inversa durante la quale si avrà produzione di glicogeno che andrà a rimpinguare le scorte
muscolari dando così fenomeno di ipertrofia. Un po' di lattato sfugge alla distruzione nel sangue e
passa nei testicoli dove stimola la produzione di testosterone. Infine l'acido lattico a livello
muscolare attiva l'androstenedione trasformandolo in testosterone pronto all'uso, cosa non da poco
visto che il testosterone di solito viene inattivato al 90% dalle SHBG e in minor misura
dall'albumina a livello circolatorio, con relativa difficoltà ad arrivare a livello muscolare.
Adesso che abbiamo messo in luce le regole del gioco, dobbiamo solo metterle in pratica. Ovvero
come produrre fiumi di acido lattico mediante l'allenamento? Non sto ad elencare e spiegare i vari
metabolismi energetici del corpo umano perché ci vorrebbe troppo tempo e spazio. Ci limitiamo a
dire che si ha grossa produzione di acido lattico quando si effettuano esercizi alla massima potenza
per un periodo di tempo compreso tra 1 e 3 minuti.
Elenco due metodiche con cui si può arrivare al nostro ambito traguardo:
1. utilizzo di carichi pesanti con recuperi brevissimi in modo da non dar modo al corpo di
smaltire l'acido lattico accumulato.
2. carico medio-alto ripetizioni elevatissime. Ad esempio si può arrivare anche a fare 100 reps
con piccolissime pause quando non si riesce più a proseguire.
Tutto quello che avreste voluto sapere
sull'acido lattico ma non avete mai osato
chiedere
Viola Valsecchi
Cos'è l'acido lattico? Che cosa provoca? E' vero che è veramente così "cattivo" come tutti
credono?
L'acido lattico è un sottoprodotto dell'attività anaerobica (cioè senza la presenza di ossigeno) dei
muscoli.
Quando l'organismo non è più in grado di tollerare un determinato sforzo fisico senza un accumulo
netto di acido lattico nel sangue si dice che ha superato la cosiddetta "soglia anaerobica".
Questo provoca un aumento dell'acidità ematica con un conseguente abbassamento del PH
intracellulare. Se l'intensità dell'esercizio continua ad aumentare "sopra la soglia anaerobica" si
verificherà un continuo accumulo di lattato (lattacidemia), che porterà ad una richiesta sempre
maggiore di ossigeno alle fibre e ad un successivo rallentamento della contrazione muscolare, fino a
giungere a quello che tutti noi conosciamo come "crampo" (o tetania in termine piú tecnico), ovvero
un eccesso di stimolazione del muscolo che porta all'impossibilitá di smaltimento dell'acido lattico
muscolare.
Ovviamente è possibile allenare l'organismo alla presenza dell'acido lattico seguendo una serie di
accorgimenti.
Inoltre, contrariamente a quanto spesso si pensa, l'acido lattico non è il responsabile del dolore
muscolare avvertito il giorno seguente ad un allenamento molto intenso e i giorni successivi.
L'acido lattico infatti viene smaltito nel giro di un'ora/un'ora e mezza (a seconda del grado di
allenamento del soggetto) e la sua quantità si dimezza ogni 15 minuti (per gli individui non
allenati) fino ad arrivare anche a 7 minuti (per gli individui molto allenati).
L'indolenzimento ad insorgenza ritardata (meglio noto con l'acronimo anglosassone DOMS:
Delayed Onset Muscle Soreness), invece, è causato da microlacerazioni muscolari che originano
processi infiammatori, seguiti poi da un aumento della sensibilità nelle zone muscolari
maggiormente sollecitate per via di un incremento delle attività ematiche e linfatiche. Gli effetti dei
DOMS solitamente si avvertono tra le 12 e le 72 ore circa dallo sforzo fisico intenso, perdurando
anche per 5-6 giorni consecutivi.
L'acido lattico, seppur tossico, non deve essere considerato assolutamente un prodotto di rifiuto.
Esso, infatti, può essere utilizzato dal muscolo dopo esser stato risintetizzato a glucosio attraverso il
"Ciclo di Cori", viene metabolizzato dal cuore e viene anche assorbito da altre fibre muscolari
(soprattutto quelle rosse).
Nel primo caso (Ciclo di Cori) l'acido lattico prodotto dai muscoli viene portato al fegato dove
viene trasformato prima in acido piruvico e poi in glucosio. Quest'ultimo viene poi riportato al
muscolo che lo potrà riutilizzare.
Nel secondo caso il cuore è in grado di utilizzare il lattato a scopo energetico in condizioni di
anaerobiosi (cioè in assenza di ossigeno). L'acido lattico infatti, essendo un vaso dilatatore
coronarico, è in grado di salvare il cuore dall'ipossia (mancanza di ossigeno). Nell'ultimo caso il
lattato prodotto viene trasportato alle fibre vicine attraverso trasportatori chiamati MCT (o
Monocarboxylate Transporter) dove verrà poi metabolizzato (trasformato da lattato a piruvato per
opera delle LDH).
Prendiamo ora in considerazione altri effetti positivi dell'acido lattico.
Durante il lavoro muscolare strenuo, quando il metabolismo aerobico non è più in grado di
soddisfare le aumentate richieste energetiche, viene attivato il meccanismo anaerobico lattacido per
produrre energia sotto forma di ATP. In realtà la quantità di ATP prodotta non è molta, però la
velocità di produzione della stessa è elevatissima (quasi 100 volte più veloce del meccanismo
aerobico), quindi posso aumentare la quantità di energia aumentando semplicemente la velocità del
processo.
Come secondo punto è necessario sottolineare che l'acido lattico stimola testicoli e ghiandole
surrenali a produrre testosterone. È questo il motivo per cui l'attività fisica anaerobica è foriera di
aumento della massa muscolare. Non bisogna tuttavia dimenticare (questo si dica ad esempio per i
velocisti che sostengono che una preparazione aerobica per la loro specialitá non serva a nulla o per
i bodybuilder che allenano solamente l'anaerobico a scapito del metabolismo aerobico!) che il
meccanismo ossidativo (aerobico) aiuta nella degradazione dell'acido lattico in quanto i prodotti di
scarto del processo sono anidride carbonica e acqua che arrivano diretti dall'ossidazione
dell'ossigeno! Quindi: PER UN BUON FUNZIONAMENTO DEL MECCANISMO ANAEROBICO
E' NECESSARIA UNA BASE AEROBICA!
In conclusione
LO STRESS PRE-GARA AUMENTANDO LA PRODUZIONE DI ADRENALINA FA
PRODURRE ANTICIPATAMENTE ACIDO LATTICO ED ESAURISCE PRIMA LE SCORTE
DI GLICOGENO!