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Gli immortali: solo miti e leggende? |

Te lo diciamo noi, se vuoi
5-7 minuti

Antiche leggende ed antichi miti ci raccontano di esseri immortali,

senza età e senza tempo, vissuti molto oltre le comuni aspettative di
un essere umano. Sono vissuti veramente questi esseri
straordinari? Chi erano?

Gilgamesh e Enkidu

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Molte delle leggende e dei miti del mondo sono piene di storie di
immortali. Ci sono anche vari tipi di immortalità. Alcuni sono nati,
mentre altri hanno ottenuto questo status come alchimisti che hanno
scoperto la pietra filosofale o l’elisir dell’immortalità. Uruk dalla
Mesopotamia fu probabilmente il primo leggendario immortale. E’
stato detto che era una persona “normale” che semplicemente non
poteva morire. Tuttavia, la mitologia suggerisce che immortali e
osservatori sono sempre esistiti. In questo senso, Uruk può essere
visto come un esempio di un osservatore immortale per l’umanità.
Gilgamesh era un re della città di Uruk. Si suppone sia vissuto
2000 anni dopo Uruk l’Immortale. Secondo alcune leggende, Uruk è
vissuto alla corte di Gilgamesh ed è stato anche uno dei suoi
insegnanti. Gilgamesh era il figlio di Enkidu e Ninsun.

Il storia di Enkidu parla di nove donne immortali che andarono da

lui quando è nato. Queste nove donne erano le fate che hanno fatto
previsioni sulla vita del bambino e del suo destino al momento della
nascita. Dopo una serie di buone previsioni delle prime otto fate,
l’ultima, la più giovane, ma anche la più saggia, ha previsto che
Enkidu avrebbe avuto due vite: una appartenente a lui in cui
avrebbe agito erroneamente ed un seconda appartenente a lei nella
quale le sue azioni sarebbero state caratterizzate da giustizia.
Inoltre, la fata ha dichiarato che si aspettava un grande dono dalla

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seconda vita di Enkidu. Aveva ragione. Nella sua prima vita, pur
essendo coraggioso, forte e saggio come le prime otto fate avevano
previsto, Enkidu ha fatto molti errori e ha pasticciato tutto sia con il
suo regno sia con la sua vita personale. In definitiva, con il suo
regno in decadenza, Enkidu era sul suo letto di morte. Poi, ha
chiesto perdono alla fata saggia che aveva predetto la sua prima e
seconda vita. In quel momento, la donna immortale apparve davanti
a lui e lo riportò indietro nel tempo, fino al punto in cui Enkidu era
ancora giovane. Nella sua seconda vita, Enkidu ha agito con
giustizia, sposò Ninsun e insieme hanno generato Gilgamesh
l’Immortale, il grande dono che la fata aveva predetto.

Nel Gheestelycke Sermoonen di Taulreus si parla di un giovane

mercenario che entrò in una banda di mercenari. In una battaglia, il
giovane ha assistito alla morte del capo della banda. Prima di
morire, il capo ha lasciato al giovane la carica di capo banda. E’
passato del tempo, l’uomo è diventato vecchio e si è ritirato in una
città da qualche parte intorno l’Egitto. Un giorno, mentre andava al
mercato ha incontrato l’ex capo della banda di mercenari che
pensava fosse morto. L’uomo era vivo e sembrava proprio quello
conosciuto molto tempo fa. Il vecchio ha chiesto al suo ex
comandante se era un immortale. L’immortale rivelò la sua identità e
disse al suo vecchio amico che aveva compiuto il suo destino.

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Sharon era un immortale nella cultura etrusca. Si narra che andò

all’inferno e ritornò ed è anche noto per essere infelice per la sua
condizione di immortale. Egli è uno dei pochi immortali che hanno
avuto un solo desiderio: la morte. Un altro immortale ben noto è il
Conte di Saint Germain, però, è uno degli immortali che appare
piuttosto tardi nella storia. Nicolas Flammel è un altro dei
ritardatari, un uomo che si dice avesse trovato la Pietra Filosofale e
che l’ha usata per creare l’elisir della vita al fine di raggiungere
l’immortalità.

È interessante notare che, nelle mitologie del mondo, eroi che vanno
all’inferno e ritornano possono anche essere visti come segno di
immortalità perché lasciano il mondo dei vivi senza morire e
ritornano ad esso. Gli dei delle antiche mitologie sono tutti
immortali. A volte, antiche divinità sono considerate come esseri
umani immortali sotto mentite spoglie. Il dio slavo Veles ha
ammesso di essere un immortale, ma non un vero e proprio dio. I
vampiri sono un esempio di esseri mitologici immortali. C’è una
teoria che sostiene che le storie di queste creature erano divulgate
da immortali reali al fine di mantenere il segreto della propria
esistenza. Taulreus ha sostenuto questa idea nel suo
libro Gheestelycke Sermoonen. Esseri mitologici, come vampiri e
lupi mannari con le loro immagini terrificanti, sono fatte per distrarre

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la gente dalla idea della reale esistenza degli immortali come

normali esseri umani. In passato, la Chiesa ha vietato e cercato di
distruggere tutti i libri che raccontavano di immortali in una forma
fisica umana. Inoltre, gli alchimisti sono stati braccati e perseguitati
perché erano alla ricerca della Pietra Filosofale, una sostanza
leggendaria che può presumibilmente essere usata per fare l’elisir di
lunga vita.

Gli immortali sono realmente esistiti? Ci sono ancora? Chi erano?

Tutte domande alle quali non siamo in grado di rispondere, ma se,
come sempre, una leggenda o un mito ha un fondamento di verità,
dobbiamo ritenere che esseri straordinari sono vissuti sulla Terra
forse in epoche remote, non sappiamo se esistono ancora, anche se
la parola immortale potrebbe suggerire che esistono ancora e celano
la loro identità.

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