Corte costituzionale: entro la fine dell’anno l’ex tutto Giuliano Amato potrebbe

diventare il nuovo presidente per anzianità di nomina. Musica nuova, in cucina y(7HC0D7*KSTKKQ( +z!"!{!$!%

Domenica 23 agosto 2020 – Anno 12 – n° 232 a 1,80 - Arretrati: a 3,00 - ae111,80 – Arretrati:
con il libro e 3,00
“Peppino Impastato”
Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

REFERENDUM Le proposte di riduzione nelle commissioni istituzionali MERITOCRAZIA FORZISTA Gli imboscati
CONTAGI SOPRA I MILLE
Il governo chiede
Da Bozzi a Napolitano-Violante: Amica della Minetti
prossima assistente » Marco Travaglio
a Crisanti il piano
per 300mila test
quando il “taglio” piaceva a tutti di Silvio Berlusconi
O
gni tanto, ciclicamente,
Maria Etruria Boschi co-
munica a un pubblico
sempre più esiguo e disinteressa-
q MANTOVANI E ZANCA p La Iotti propose 400 deputati e 200 senatori, to che suo padre è stato assolto da
A PAG. 6 come la Bicamerale di D’Alema (e l’attuale rifor- tutto. Poi frigna perché nessuno
ma); B. ne voleva 518 e 252, i “saggi” del Quirina- chiede scusa. L’ha ridetto l’al-
le 480 e 200. Tutti i sì a ridurre i parlamentari troieri dopo l’archiviazione del
DA BERGAMO A ROMA babbo Pier Luigi in uno dei vari
q CANNAVÒ, GIARELLI E MARRA A PAG. 4 - 5 q SALVINI A PAG. 2 filoni d’indagine aperti dalla
Ospedali: la lenta Procura di Arezzo sul crac di
Banca Etruria, di cui il genitore
ripresa e i rischi fu consigliere d’amministrazio-
ne e vicepresidente. “Chissà –ha
di nuova ondata
LUIGI DI MAIO AL “FATTO”: “SUI TERRITORI DA SOLI NON SI VINCE”
trillato la spensierata deputata i-
taloviva– dove sono coloro che in
q BUONO, FROSINA, PASCIUTI, questi anni ci hanno insultato,

“Ora un patto col Pd

SPARACIARI E TORNAGO offeso, minacciato... La verità è
A PAG. 8 - 9 più forte del fango”. A darle man-
forte, la meglio stampa di destra:
Sallusti chiama “vigliacchi” i pre-
“ADESSO MI INCAZZO” sunti persecutori dei Boschi; Li-
bero vaneggia di “torture inflitte
Salvini si crede

sui sindaci del 2021”

alla famiglia Boschi”; il Foglio se
la prende col Fatto per “l’indegna
ancora ministro; gogna”. Ora, è noto che i destron-
zi e i renziani hanno della verità
strilli alla Polizia un concetto piuttosto elastico.
Ma non dovrebbero abusare del-
la smemoratezza della gente,
perché qualcuno che ricorda be-
ne e non ci casca è rimasto.
Intanto il babbo martire resta
imputato per bancarotta, rinvia-
to a giudizio il 29 dicembre con
altri 13 ex dirigenti per le consu-
lenze milionarie concesse per

q CURZI A PAG. 2 “I 5STELLE CRESCANO” trovare un partner a Etruria

(Pier Luigi ci provò pure col ban-

L’EX CAPO FA AUTOCRITICA carottiere fraudolento Flavio

Carboni: il socio ideale). E Ban-
ASPETTANDO IL MOSE
“ALLE REGIONALI CI SIAMO
kitalia lo ha già multato per la
mala gestione di Etruria, che è
Venezia, l’alta ormai un fatto assodato, a pre-

marea tornerà MOSSI TARDI, PREPARARSI scindere dagli eventuali reati.

Dunque non si capisce chi e per

a San Marco SUBITO ALLE COMUNALI. cosa dovrebbe scusarsi con i Bo-
schi, visto che le polemiche sul

PERÒ BASTA ATTACCHI

caso non riguardavano aspetti
q PIETROBELLI A PAG. 12 penali (gestiti fra l’altro da un
procuratore che era consulente

IL GIORNALISTA JUCA A RAGGI E AD APPENDINO” del governo Renzi-Boschi e fu

poi cacciato dal Csm per questo).
Ma – per il padre – il disastro ge-
“Anche il popolo q DE CAROLIS A PAG. 3
stionale e – per la figlia – il con-
flitto d’interessi, che lei negò alla
della torcida ora Camera nel dibattito sulla mo-
zione di sfiducia, smentendo
rifiuta Bolsonaro” sdegnata di essersi mai occupata
della banca paterna. Poi pur-
q BIZZARRI A PAG. 14 troppo in Commissione Banche
vari testimoni la sbugiardarono,
raccontando che da ministra del-
le Pari Opportunità e Riforme,
LE NOSTRE FIRME. senz’alcuna delega finanziaria, si
» VIAGGI SELVAGGI Nella regione che resiste LA BALLERINA FERRI era occupata forsennatamente

• Padellaro Noi “ggiovani” a pag. 10

di Etruria (e non degli altri isti-
Quel Molise inesplorato “La mia vita tuti decotti). Cioè aveva incon-
trato il vicedirettore di Bankita-

• Colombo Memoria divisa a pag. 11

è un bel viaggio
che sembra un po’ Narnia lia, Panetta; il presidente di Con-
sob, Vegas; il n. 2 di Unicredit,
sulle punte”
• Mercalli California a 54°C a pag. 11
Ghizzoni; e aveva partecipato a
un vertice con il padre, il presi-
» Selvaggia Lucarelli social: “Ok, vado a q FERRUCCI A PAG. 20 - 21 dente di Etruria, Fornasari, e l’ad

• Luttazzi Peter Sellers e B. a pag. 18

comprare il pane di Veneto Banca, Consoli. Quin-

T
utto ha avuto i- in Molise”. Non di, se c’è qualcuno che deve scu-
nizio con una lo avessi mai La cattiveria sarsi per qualcosa, sono proprio i

• Corrias I benaltristi del No a pag. 5

battuta duran-
te il lockdown. Il Go-
verno aveva appena con-
cesso il permesso di uscire
per andare a comprare il
pane in quanto spesa ne-
cessaria e io ho scritto sui
scritto: nel giro due Boschi. Lui per avere così
di poche ore mi Durante un comizio in spiaggia, Salvini ben gestito la banca che mandò
sono ritrovata con s’infuria per l’arrivo di agenti a piedi. sul lastrico migliaia di rispar-
• Barbacetto Bugia Ustica a pag. 12
inviti in ogni panetteria del Stavolta niente giro in moto d’acqua miatori (uno si suicidò). Lei per le
Molise, naturalmente a WWW.FORUM.SPINOZA.IT panzane che raccontò al Parla-
quarantena finita. mento e continua a raccontare ai
A PAG. 17 cittadini. In ottima compagnia.
2 l POLITICA
IL LEGHISTA NO-COVID IN SPIAGGIA L’ex ministro non gradisce gli agenti che bloccano
t i contestatori al suo comizio: “Mi incazzo, andate via!”. Ma loro restano
» Pierfrancesco Curzi
FALCONARA MARITTIMA
“N
o, adesso mi in-
cazzo, non voglio
un poliziotto in
spiaggia, capito!”.
Il volto di Matteo Salvini è tira-
to e nervoso mentre si rivolge
alla sua security, convinto di a-
vere la meglio. Siamo sulla ter-
razza dello stabilimento bal-
neare Picchio Beach di Falco-
nara Marittima, il Papeete del-
le Marche trasformato in bol-
gia da stadio dal leader della
Lega in un sabato agostano ro-
vente. L’ordine viene ripetuto
un paio di volte ma non sortisce
gli effetti sperati. Il servizio
d’ordine, gestito da un funzio-
nario esperto e molto capace
della questura di Ancona, Luigi
Di Clemente, non arretra di un
centimetro e le misure restano
ferree: nessuno si deve ammas-
sare sotto il palco e tanto meno
provare il blitz sulla terrazza.
Sembra passata un’era geo-
logica dai tempi in cui Salvini
gestiva con disinvoltura i rap-
porti con le forze di polizia, in-
dossando felpe griffate o facen-
do fare un giro in moto d’acqua
FORZA ITALIA
t LA SHOWGIRL L’EX PREMIER PENSA A GIORGIA VENTURINI AL POSTO DELLA RONZULLI
» Giacomo Salvini
G
uerre tra bande, liti fra-
tricide nell’ex cerchio
magico berlusconiano
(tutti contro Licia Ronzulli) e
il caos sui territori dove molti
coordinamenti regionali si
stanno ribellando ai vertici
sulla composizione delle liste.
La crisi di Forza Italia e del
berlusconismo non riguarda
solo i consensi – ormai risicati
– ma anche un pesante clima
da tutti contro tutti. Tant’è
che Silvio Berlusconi, stanco
delle diatribe interne e di farsi
tirare per la giacchetta dai
suoi fedelissimi, avrebbe de-
ciso una mossa a sorpresa che
rimanda ai periodi d’oro delle
feste eleganti di Arcore e del
partito al 30%: nominare l’ex
igienista dentale e showgirl
Giorgia Venturini come sua
assistente personale al posto
di Ronzulli, ormai diventata il
bersaglio principale dei big
forzisti.
VENTURINI È NOTA nel mondo
Mediaset per la sua stretta a-
micizia con un’altra igienista
dentale, croce e delizia dell’ex
Cavaliere: Nicole Minetti. Le
due si conoscono da una vita
proprio per aver fatto la stessa
professione ma poi Venturini
ha fatto il grande salto che
non è mai riuscito, anche per
ragioni giudiziarie, all’amica
Nicole: la carriera in Media-
set. Da un anno e mezzo è
commentatrice fissa insieme
alla moglie di Mauro Icardi
Wanda Nara a Tiki Taka, il
Salvini è rimasto al 2019:
vuol dare ordini alla Polizia
con gli agenti a suo figlio. A quel
tempo Salvini si trovava dall’al-
tra parte della barricata. Ora le
chiavi del Ministero dell’Inter-
no sono nelle mani di un ex pre-
fetto, Luciana Lamorgese, che
certo non avrà gradito – pur
non rilasciando alcun com-
mento – l’atteggiamento del
suo predecessore.
P ERCH É dopo che il servizio
d’ordine organizzato dalla que-
stura di Ancona si è rifiutato di
allontanarsi, il leader della Le-
ga ha reso ufficiale il suo pen-
siero via microfono: “È roba da
matti, per motivi di sicurezza
hanno transennato la spiaggia
e fanno sbarcare migliaia di
clandestini balordi. Ringrazio
le forze dell’ordine, ma non c’è
bisogno di loro per tenere a ba-
da due figli di papà che rompo-
no le scatole. Invito la polizia ad
andare ad occuparsi di cose più
L’amica di Minetti ad Arcore
Da Tiki Taka all’agenda di B.
programma calcistico del lu-
nedì sera di Pierluigi Pardo, e
conduce anche un segmento
su “Radio Monte Carlo”, l’e-
mittente della famiglia Berlu-
sconi. La pulce nell’orecchio
all’ex Cavaliere l’avrebbe mes-
sa Marco Bestetti, coordina-
tore nazionale dei Giovani di
Forza Italia e suo stretto col-
laboratore, e l’ex premier si è
convinto: vorrebbe affidare
alla starlette televisiva la ge-
stione della sua agenda perso-
nale. “Guardi come siamo ri-
dotti...” sbuffa un esponente
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
Cavalieri di Malta alla Fiera di
Milano.
LO SBERLEFFO
PER LUI l’emergenza Covid-19
non esiste. Anche a quasi mille
contagi quotidiani resta dello
stesso avviso: “I contagiati di
oggi non sono persone amma-
late, la potenza del virus oggi
non è la stessa di marzo, lo di-
cono i medici, lo dice la scienza.
Tutto questo non giustifica il
terrore e la paura diffusi dal go-
LE FOLLI
Assembramenti Ieri Matteo Salvini sul litorale marchigiano
verno. Prorogare l’emergenza
non ha senso”. Infine l’accenno
a una delle sue figure di riferi-
AVVENTURE
serie che due sfighè”. L’applau-
so al termine del proclama è
vernatore uscente, Luca Ceri-
scioli: “Ha fatto bene ad attiva-
mento, Steve Bannon, finito
nei guai per una vicenda legata
ai fondi per la costruzione del
DI NONNO
fragoroso e Salvini sente il pro-
fumo della vittoria: “Nel le
Marche l’aria è buona, il 20 e 21
re il Covid Hospital di Civita-
nova Marche, meglio preveni-
re e avere posti in terapia inten-
muro anti-migranti in Messi-
co: “Bannon mi considera uno
dei politici migliori al mondo
BRIATORE
settembre si va a vincere, per- siva qualora la situazione sfug- assieme a Bolsonaro? Lo rin-
ché la sinistra ha distrutto la sa-
nità, chiuso gli ospedali e i pun-
ti nascita” poi però elogia il go-
ga di mano”, memore del flop in
fotocopia del centro sanitario
eretto da Guido Bertolaso e dai
grazio. Non conosco il suo caso
giudiziario, ho già tanti proble-
mi io con la giustizia”.
, NON C’È
niente da fa-
re: nonno Briatore
non si tiene. Il suo
Billionaire in Costa
Smeralda è diventa-
to il focolaio di Covid
più lussuoso del
mondo: i positivi sal-
gono almeno a 11, la
discoteca esporta vi-
rus. E l’anziano pro-
prietario come cre-
dete che reagisca?
Se ne sta a casa, in
quarantena, tran-
quillo tranquillo, ad
aspettare che il peg-
gio sia alle spalle?
di candidare capolista a Fi- Giammai: Briatore se
renze Marco Stella, consiglie- ne fotte. S’incazza
re regionale che può godere di per la chiusura della
molti voti nel capoluogo to- discoteca, sbraita
scano ma che negli ultimi me- contro il sindaco di
si è stato oggetto di veleni in- Arzachena, fa la vit-
terni per i suoi flirt prima con tima, ignora ogni for-
Italia Viva e poi con la Lega di ma di elementare
Matteo Salvini. Il passaggio di buon senso. E poi
Stella al Carroccio era a un parte, gira per l’Euro-
passo, ma poi i vertici di pa alla faccia di qual-
FI hanno fatto rientrare siasi precauzione sa-
tutto, candidandolo al nitaria (immaginia-
primo posto in lista a mo la felicità di chi lo
Firenze. E così ieri deve ospitare). Le
hanno lasciato anche cronache racconta-
il capogruppo a Pa- no che ora Briatore si
lazzo Vecchio Jacopo trova a Montecarlo.
Cellai, il suo vice Ma- D’altra parte doveva
rio Tenerani e il capo officiare all’inaugu-
dei dipartimenti Clau- razione dell’ennesi-
dio De Santi. Dinamiche ma sua creatura di
simili stanno avvenendo cui si avvertiva una
anche in Trentino dove il terribile mancanza: il
coordinatore regionale terzo locale della ca-
Giorgio Leonardi (uo- tena Crazy Pizza. Un
mo di Tajani) sta facen- altro ristorante di
do fuori molti ex della comprovata elegan-
vecchia guardia tra cui il za e dai prezzi con-
capogruppo forzista a correnziali: una mar-
di peso di Forza Italia. Trento Cristian Zanetti pas- gherita efebica, sen-
sato con FdI, in Veneto dove za cornicione e con
CON CALDORO TUTTO QUESTO mentre in al posto di candidare i con- poco condimento
IL CAPO ULTRA molte zone d’Italia il parti- siglieri locali Berlusconi ha costa 15 euro, le piz-
DI MARADONA to è in preda al caos dopo la deciso di far correre la con- ze gourmet dai 25 in
presentazione delle liste in duttrice tv Katia Noventa e su. La speranza è
IL RAGAZZO della curva vista delle regionali. Su in Puglia dove è esploso il ca- che l’ingrediente se-
B cambia maglietta: tutte la Toscana dove ieri il so di Michaela Di Donna, greto non se porti
Gennaro Montuori detto coordinamento di Forza cognata del sindaco di Fog- dietro Briatore dal
‘Palummella’, che fu capo Italia si è auto-azzerato do- gia Franco Landella, che è Billionaire di Porto
tifoso del Napoli di po le dimissioni di venerdì stata fatta fuori dalle liste no- Cervo.
Maradona, dopo aver sera del segretario regio- nostante il suo bacino di vo- TO. RO.
tessuto lodi sperticate di nale Stefano Mugnai in ti. Ora il sindaco potrebbe
De Luca nei mesi protesta contro la deci- passare con Salvini e la
dell’emergenza, si è sione calata dall’alto della cognata con la Meloni.
candidato con Caldoro coppia Tajani-Ronzulli © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020 POLITICA l 3

L’INTERVISTA • Luigi Di Maio L’ex capo del Movimento

Al vertice
Dopo
le dimissioni
di Di Maio,
il M5S
è guidato
da Vito Crimi
FOTO ANSA

“M5S cresca, da soli non si vince:

patto col Pd sui sindaci del 2021”
PROTAGONISTI » Luca De Carolis sostenuti dagli altri, e candida- sivo sulle città, partendo da Ro- che Appendino non voglia dall’anno scorso, ha dimostra-

I
l tempo passa, anche per i
Cinque Stelle. Così secondo
Luigi Di Maio il M5S deve
cambiare, ancora: “Attual-
mente non governiamo in nes-
suna Regione e abbiamo l’1 per
cento dei sindaci. Ma io voglio
favorire la nascita di una gene-
razione di amministratori del
VIRGINIA RAGGI M5S che sappiano governare
ti degli altri sostenuti da noi.
Un bel fendente al capo po-
litico reggente Crimi.
Niente affatto, Vito ha fatto
l’impossibile e il ragionamento
riguarda anche me. Anche io
da capo politico, quando pen-
savo a questa tornata di Regio-
nali e amministrative, non ve-
devo le condizioni sui territori
per accordi. Se vogliamo fare
ma, Milano, Torino, Napoli e
Bologna.
Nelle Regioni non auspica
il voto disgiunto dei vo-
stri?
Ho detto che sosterrò i nostri
candidati.
Per il segretario dem Zin-
garetti Virginia Raggi
“è il problema prin-
cipale” a Roma.
ripresentarsi…
Non penso che debbano fare
un passo indietro, e non mi
pare che ci sia una folla di
candidati eccelsi pronti a so-
stituirle. Le persone e le loro
capacità contano: uno vale
uno, ma uno non vale l’altro
Parlando di accordo
per il 2021 auspica
u n ’a l l e a n z a
to di non essere serio. Basta
guardare la sua campagna elet-
torale, dove viola tutte le regole
anti-Covid.
Lei evoca un tavolo nazio-
nale. Ma l’autonomia dei
territori non era un vostro
pilastro?
Le ricadute dei risultati eletto-
rali ricadono sulle leadership
nazionali sia di governo che

‘‘
anche in coalizione, e allora un salto non dobbiamo più Ho visto che in que- strutturale delle forze politiche. E la pros-
• La sindaca di Roma serve un tavolo nazionale con il scandalizzarci se avremo dieci sti giorni si sta an- con il Pd, un sima leadership del M5S, che io
ha già annunciato Pd per ragionare sulle Comu- liste a sostegno di dando contro Rag- n u o v o c e n- auspico sia collegiale, dovrà in-
la sua ricandidatura nali del 2021”. un nostro candi- gi e Chiara Ap- trosinistra . nanzitutto fare i conti con le
Niente accordo con i dem dato. pendino, ed è O no? prossime amministrative.
nelle Marche e in Puglia, Ma nelle Re- profondamente Non mi inte- In diversi nel Pd sospetta-
nonostante i suoi appelli e gioni… sbagliato. Le ressa parlare no che lei faccia il doppio
quelli del presidente del Non siamo mai di intesa gioco sulle alleanze, e che

Su Rousseau
Consiglio Conte. entrati in partita, strutturale. Il in realtà non le voglia, per
Innanzitutto va ricordato che si perché siamo in M5S deve affossare Conte.
sono stretti diversi accordi a li- una fase di tran- mantenere la Ho un rapporto leale con Zin-
vello comunale. Io ho lavorato sizione. Però in propria auto- garetti, e mi ha detto di non
CHIARA APPENDINO
sul mio territorio, ed è arrivata
a un’intesa a Pomigliano d’Ar-
co (la cittadina dove Di Maio è
Campania stava-
mo facendo un’o-
perazione per
deciderà nomia al di fuori
delle coalizioni tra-
dizionali. Ma c’è una
condividere certi retroscena.
Crimi ha detto che su Bib-
biano e i dem forse avevate

la nuova
• La sindaca di Torino cresciuto, ndr). In Puglia e nel- candidare il mi- generazione di eletti esagerato. La frase “il Pd è
pare intenzionata a non le Marche i territori hanno dato nistro dell’A m- che ci chiede di fare ac- il partito di Bibbiano” è
ripresentarsi una indicazione diversa, che va biente del M5S, cordi sui territori, e ci sua, Di Maio.

leadership
rispettata, e dico sin d’adesso Costa, ma il Pd sono sindaci che vanno Non voglio pensare al passato,
che farò campagna per i nostri non ha avuto il appoggiati. Modificando ma al futuro. La gente non si
candidati. coraggio di met- la regola sui due mandati preoccupa di queste cose, bensì

Come mai non avete con-
vinto i vostri a ritirarsi?
Perché non avete persuaso
il Pd a convergere su un ter-
zo nome?
Non credo molto ai candidati
GIUSEPPE SALA terzi. In fondo nelle Marche il
Pd non ha ripresentato il go-
• Anche il sindaco vernatore uscente, e in Puglia
di Milano potrebbe era quanto mai difficile pensa-
non ricandidarsi re di far ritirare un candidato a
ridosso della presentazione
della liste. Bisognava muoversi
prima, ma se non c’è un coor-
dinamento nazionale è diffici-
le. Non abbiamo mai fatto una
proposta complessiva. Anda-
vano proposti candidati 5Stelle
dei 5Stelle
tere da parte De abbiamo evitato di sacrifi- della situazione economica.
Luca. carli. Il modello di governo Molti nel M5S chiedono
Ora come si nazionale va replicato dove che la piattaforma Rousse-
riparte? è possibile a livello locale. au passi sotto il controllo
Sostenendo i no- La sera in cui M5S prese il del Movimento. Lei?
stri candidati. 33 per cento alle Politiche Su questo deciderà la nuova
Ho sempre det- del 2018, pensai subito che leadership del M5S. Rousseau
to, anche a Mi- gli elettori ci chiedevano di deve cambiare in base alle esi-
chele Emiliano, dialogare con altre forze. Lo genze del Movimento, e segui-
che in Puglia sa- abbiamo fatto, e ciò ci ha rà queste decisioni come sem-
rebbe stato complicatissimo sindache hanno fatto il massi- permesso di scegliere come pre è stato.
fare un accordo, vista anche la mo che potessero fare, met- premier Giuseppe Conte, u- Davide Casaleggio non pa-
posizione in primis della no- tendo a posto i bilanci e ri- no dei migliori a livello inter- re dell’idea.
stra Antonella Laricchia, per lanciando le città dopo anni nazionale nella pandemia. Rousseau evolverà in base
cui ho profondo rispetto. Ma il di torpore. E se il centrodestra vi of- all’evoluzione del Movimento.
M5S deve crescere. Per le Co- Il Pd chiederà di rimettere frisse accordi? Il M5S deve decidere cosa fare
munali del prossimo anno ser- in discussione la candida- Non sarebbe possibile. Mat- da grande. Il resto verrà da sé.
ve un ragionamento comples- tura di Raggi, mentre pare teo Salvini, con cui non parlo © RIPRODUZIONE RISERVATA
4 l POLITICA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

REFERENDUM • BICAMERALI & SAGGI

Da Bozzi alla Iotti a Renzi:

quelli che il taglio era bello
» Wanda Marra passò con il referendum. An-

D
L’ELECTION DAY a decenni il sistema
SI TERRÀ IL 20-21 politico e istituziona-
SETTEMBRE le italiano riflette su
L’8 OTTOBRE come tagliare il nu-
la Camera ha approvato mero dei parlamentari. Eppu-
a larghissima re, nonostante lo sforzo conti-
maggioranza – 553 voti nuo e reiterato di Bicamerali,
a favore, 12 contrari e 2 singoli schieramenti e gruppi
astenuti – la riforma di tecnici, il progetto è sempre
che ridurrà il numero fallito. Ora il 20 e 21 settembre
dei parlamentari, da 630 si vota il referendum confer-
a 400 deputati e da 315 mativo per di ridurre di circa un
a 200 senatori. terzo il numero dei parlamen-
La riforma è stata votata tari. Alla Camera da 630 a 400
dal Movimento 5 Stelle, e al Senato da 315 a 200.
insieme agli alleati
del Partito Democratico, IL DIBATTITO è entrato nel vivo:
di Italia Viva e di Liberi con il fronte del No sono schie-
e Uguali, ma anche rati molti costituzionalisti.
dai maggiori partiti Un excursus sui precedenti
di opposizione: Lega, lo fa Carlo Fusaro (costituzio-
Forza Italia e Fratelli nalista del Sì per Renzi, che di-
d’Italia. Il referendum rà Sì anche stavolta) nel suo
confermativo si terrà memorandum. La Commis-
il 20 e 21 settembre sione Bicamerale Bozzi preve-
deva un taglio variabile, da 945
parlamentari a circa 720 (480
Camera, 240 Senato); la se-
conda Bicamerale (De Mi-
ta-Iotti, 1992-1994) ipotizzò
un ridimensionamento simile
all’attuale (400 Camera, 200
Senato). Ripreso più o meno
negli stessi termini dalla terza
Bicamerale (la D’A le ma :
400-500 deputati e 200 sena-
tori). Nel 2005 il Parlamento,
dominato dal centrodestra ap-
provò una riduzione minore,
con un totale di 760 compo-
nenti (518 + 252), che poi non
che nel 2007, la Commissione
Affari costituzionali della Ca-
mera ipotizzò una Camera da
512 componenti e un Senato da
186 (la bozza Violante); poi, il
Senato nel 2012 varò una ridu-
zione a 758 (Camera 508, Se-
nato 250) senza seguito. Infi-
ne, nella penultima legislatu-
ra, i saggi di Napolitano sugge-
rirono una Camera da 450-
480 e un Senato da 150/200.
Mentre la riforma Renzi (boc-
ciata con il referendum del
2016) prevedeva 630 deputati
e 100 senatori di cui 95 eletti
fra i consiglieri regionali.
A COSA si devono le alzate di
scudi? Emanuele Rossi, pro-
fessore della Scuola di Sant’An-
na che ha curato un volume
“Meno parlamentari, più de-
mocrazia?”, con le ragioni del sì
e del no, scrive nel suo interven-
to, come nessuna di quelle pro-
poste si limitava al taglio, ma la
riduzione si accompagnava “oa
una differenziazione delle fun-
zioni tra i due rami del Parla-
mento oppure a una revisione Election day
dei criteri di composizione del- Il referendum
la seconda Camera”. Dettaglia QUALCHE esempio: la riforma mente dalle Camere e la sfidu- governo e un pre- costituzionale
così Carlo Di Marco, costitu- Bozzi prevedeva una nuova or- cia costruttiva. La Bicamerale mierato forte. Quel- si terrà con le
zionalista a Teramo: “Questo ganizzazione del bicamerali- di D’Alema ipotizzava l’elezio- la di Renzi interve- Regionali il 20-
progetto di revisione costitu- smo, con la funzione legislativa ne diretta del Presidente della niva sul bicamerali- 21 settembre
zionale è avulso dalla visione affidata prevalentemente alla Repubblica e un forte cambia- smo perfetto, con un FOTO ANSA
d’insieme. Gli altri avevano la Camera. La Iotti-De Mita – ol- mento del Rapporto Stato-Re- Senato sbandierato
riduzione dei parlamentari, tre a un’ampia riforma del rap- gioni. La riforma Berlusconi a- per “regionale”. En-
ma in un quadro complesso e porto Stato-Regioni –prevede- veva vari elementi che collega- trambe cambiavano i criteri
organico. Per quanto fossero va una forma di governo con in- vano il bicameralismo riforma- dell’elezione al Colle. Da notare
anche essi discutibili”. vestitura del premier diretta- to con il ruolo preminente del che nel 2008 il Pd del Senato

I CONTRARI
t
Premiata Fondazione Einaudi:
il frittomisto del Fronte del No
» Lorenzo Giarelli amministri la Fondazione. An- per l’imprenditore Remo Toi- rappresentando l’esigenza di
che perché spulciando nei suoi go: per sbloccare gli appalti al soddisfare anche la Dc e il Psi”.

C
i sono ex ministri, magi-
strati e giornalisti. Tutti
insieme in nome dei “va-
lori liberali”e, da qualche mese,
del No al referendum sul taglio
dei parlamentari. Dopo
trent’anni di Prima Repubblica
come costola – per la verità au-
tonoma – del Partito liberale e
dopo altri trenta da pensatoio
di destra, la Fondazione Luigi
Einaudi è tornata d’improvviso
di moda nelle cronache politi-
che quando lo scorso autunno
si è fatta promotrice dei comi-
tati “noiNo”in vista del referen-
dum sulla riduzione del nume-
ro degli eletti, intestandosi poi
anche la battaglia sulla traspa-
renza riguardo ai verbali del
Comitato tecnico scientifico
durante l’emergenza Covid.
Due occasioni di popolarità
che meritano un approfondi-
mento su chi guidi, coordini o
organi direttivi si trovano pa-
recchi volti noti.
IL PRESIDENTE è Giuseppe Be-
nedetto, già consigliere e as-
sessore in Abruzzo con Rocco
Salini all’inizio degli anni 90. Il
suo vice è Davide Giacalone,
che sul suo sito si definisce
“giornalista, scrittore e saggi-
sta” senza però fare giustizia a
un passato politico che fa rima
con Partito repubblicano e che
a un certo punto, da consigliere
del ministro delle Poste Oscar
Mammì, incrociò la coda lunga
di Tangentopoli. Accusato con
altri di aver favorito la Fininve-
st e altre due emittenti col pia-
no frequenze del 1991, Giacalo-
ne fu assolto nel filone maggio-
re dell’inchiesta e prescritto in
uno minore, anche se il gup la-
sciò agli atti il suo legame con
Giuseppe Parrella, il tramite
ministero, Parrella si rivolse a
Giacalone e questi, “evidenzia-
to che (…) le dazioni di denaro
dovevano essere versate a esso
quale rappresentante del Pri, si
informò sull’entità complessi-
va delle tangenti in questione,
DI TUTTO UN PO’
EX MAGISTRATI,
BERLUSCONIANI
VARI, FINO AL GIRO
DI PALAMARA
Con gli anni sarebbero arrivate
la consulenza in Fininvest, la
collaborazione con Libero e la
nomina, col governo Berlusco-
ni, a presidente di DigitPa.
ACCANTO a Giacalone, nel cda
di Fondazione Einaudi c’è poi
l’ex magistrato Carlo Nordio.
Anche lui non è estraneo alla
politica: nel 2002 il leghista
Roberto Castelli, all’epoca mi-
nistro della Giustizia di B., lo
chiamò a presiedere una com-
missione ad hocper riformare il
codice penale. Negli anni 90 e-
ra stato Nordio a indagare su
due dei più importanti espo-
nenti post-comunisti, ovvero
Achille Occhetto e Massimo
D’Alema, accusati di presunti
illeciti con le coop rosse. Dopo
tre anni d’indagine il pm chiese
l’archiviazione e nel 2000 il gip
dispose la restituzione degli at-
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
presentò un disegno di legge
costituzionale con il solo taglio
dei parlamentari (a 400 depu-
tati e 200 senatori). Dice Stefa-
no Ceccanti, costituzionalista,
deputato dem: “Prima ci sono
state riforme più organiche che
collegavano riduzione dei par-
lamentari e riforma del bica-
meralismo ed erano criticate,
ti alla Procura di Venezia (quel-
la di Nordio) perché li trasmet-
tesse a Roma, competente per
l’archiviazione. Il fascicolo fu
però dimenticato per 4 anni in
un cassetto e a Roma arrivò solo
nel 2004, un ritardo che tenne
Occhetto e D’Alema inutil-
mente sulla graticola per anni,
tanto che lo Stato dovette risar-
cirli con 9 mila euro ciascuno.
Curioso è poi il caso di Gippy
Rubine tti, altra consigliera
della Fondazione. Il suo nome è
nelle carte dell’inchiesta sull’ex
presidente dell’Anm Luca Pa-
lamara perché, come ha rac-
contato La Verità, nell’aprile
2019 a casa dell’avvocata Rubi-
netti (non indagata) si ritrova-
rono a cena lo stesso Palamara,
l’ex sottosegretario renziano
Cosimo Ferri e il magistrato
Luigi Birritteri, a cui l’incontro
– stando alle intercettazioni –
doveva servire come “sponda”
per le proprie ambizioni.
Ma pure il comitato scienti-
fico della Fondazione offre no-
mi illustri. A partire da Guido
Alpa, avvocato pluri-decorato,
mentore di Giuseppe Conte.
Oltre a professori universitari
come Lorenzo Infantino e
Dominick Salvatore, c’è l’ex
minis tro Giulio Terzi di
San t’Agat a: agli Esteri con
Monti, passò poi a Fratelli d’I-
Il professore
Stefano Rodotà,
giurista e
accademico,
è morto a giugno
del 2017
FOTO ANSA
secondo me a torto, perché
troppo ampie, ora ce n’è una
chirurgica, che si limita al solo
numero ed alcuni, talora gli
stessi, dicono che è troppo po-
co. Ma lo status quo è indifen-
dibile. Meglio votare sì per a-
prire la breccia anche ad altre
riforme”. Come dire: da qual-
che parte bisogna cominciare.
IL PD INDECISO:
A INIZIO MESE
LA DECISIONE
A INIZIO settembre il Pd terrà una
direzione del partito ad hoc sul tema
del referendum, visto che molti suoi
esponenti sono contrari al taglio dei
parlamentari. Ieri è intervenuto sul
tema il governatore campano
Vincenzo De Luca, bollandolo come
“una iniziativa totalmente demagogica
che non serve assolutamente a niente:
se il problema è risparmiare, allora io
sono per togliere i parlamentari. Non
li paghiamo proprio: riduciamo la
politica al censo, alla ricchezza
familiare e al volontariato”
talia e al Partito Radicale Tran-
snazionale. Nell’area “Giusti-
zia” compare Bartolomeo Ro-
mano, eletto al Csm nel 2010 in
quota Pdl, cioè Berlusconi. Lo
stesso B. che nel 2015 si mise a
capo di una cordata per acqui-
stare la Einaudi, sommersa dai
debiti, con l’obiettivo di farne
un think tank di Forza Italia.
“Sarebbe la morte della Fonda-
zione”, sentenziò Roberto Ei-
naudi, il nipote di Luigi. E per
sua fortuna, l’affare sfumò.
POLITICA l 5
CLICK
CHE PAURA
IL LIBERO
ARBITRIO
DELLE MASSE
, IL GIOCO
35 anni fa Rodotà
DEL REFE-
RENDUM 2020 è
questo: avvicinando-
si il voto sul taglio
dei parlamentari –
aveva già capito
da quasi mille a sei-
cento, legge libera-
mente già votata – si
dovrà dire che il pro-
blema vero è ben al-
la crisi democratica
tro. A cominciare dai
collegi elettorali. La
loro estensione geo-
grafica. Con la con-
seguenza di minare
la rappresentanza
popolare. Il plurali-
smo. Cioè la demo-
» Salvatore Cannavò con le idee di Matteo Renzi e già allora pren-
L
deva adeguatamente le distanze da “proposte
a proposta costituzionale firmata nel attraverso cui si tenta di mantenere il bicame-
1985 da Stefano Rodotà e Gianni Fer- ralismo fornendogli una giustificazione e una
rara fa parte dell’ampio novero delle oc- base nuova”. Tipo la Camera delle Regioni o cose
casioni perse a sinistra. Già 35 anni fa, in- analoghe.
fatti, c’era chi aveva colto il problema della man- Quell’analisi aveva una sua robustezza per cui
canza di legittimazione della democrazia parla- si poteva permettere di proporre anche il “refe-
mentare e già allora proponeva il monocamera- rendum propositivo”. Lo stesso che, su iniziativa
lismo (soprattutto questo), il referendum pro- M5S, è stato approvato in prima lettura alla Ca-
positivo o la riduzione del numero dei parla- mera e che costituisce un tassello del pacchetto crazia. Fondata sulla
mentari. di riforme istituzionali: “Aprire le istituzioni alla Carta costituzionale.
partecipazione popolare, dicevano i giuristi del- Dunque i nostri valo-
LA FASE ERA SEGNATA dalla “Grande riforma” la Sinistra indipendente, è un’esigenza indub- ri. I nostri diritti e do-
craxiana finalizzata a introdurre il presidenzia- bia” che “deve essere raccolta armonizzando al veri. Meglio vicever-
lismo che, come diceva Bettino sa: i nostri doveri e i
Craxi, “può essere considerato u- nostri diritti. Che poi
na superficiale fuga verso una ipo-
tetica Provvidenza, ma l’immobi- La proposta Insieme a Gianni nutrono la nostra e-
roica storia naziona-
lismo è ormai diventato dannoso”.
Il fedele Giuliano Amato si spin- Ferrara: monocameralismo, le. Cominciata col
garrire del tricolore,
riduzione dei parlamentari,
geva oltre e, alla elezione diretta un po’ di Resistenza,
del capo dello Stato, aggiungeva tanto piano Mar-
anche il rafforzamento della figura
proporzionale in Costituzione
shall, tanto Vaticano,
del presidente del Consiglio. tanta prudenza de-
A questa offensiva la Sinistra mocristiana.
“indipendente” (parlamentari e-
letti nelle liste del Pci), presieduta
e consultazione propositiva Man mano che si
procede, scuotendo
da Rodotà e di cui facevano parte la testa, si dovranno
nomi come Andrea Barbato, allargare le braccia a
Franco Bassanini o Vincenzo indicare la vastità
Visco, opponeva una concezione basata soprat- massimo le forme della democrazia rappresen- del problema. Dire
tutto sul monocameralismo come passaggio tativa con quelle della democrazia diretta”. per esempio che la
chiave per ribadire “la forma parlamentare di democrazia “è for-
governo”. Soltanto “attraverso un organo unico” LA RIDUZIONE DEL NUMERO dei parlamentari ap- ma, protocollo, pro-
era possibile che “la proiezione nell’indirizzo di pariva scontata, faceva parte di obiettivi “che cedura”. Oppure an-
governo della volontà e degli obiettivi dell’istan- sembrano quanti mai commendevoli anche al di che “fiori e qualche
za rappresentativa sia diretta, unitaria, effettiva- là del risultato già conseguibile con l’introduzio- volta picche, quando
mente vincolante”. ne del sistema monocamerale”. Così si “tende a la briscola è a dena-
La riproposizione “convinta” della soluzione realizzare una riduzione del numero complessi- ri”. Una complessità
monocamerale era finalizzata, però, soprattutto vo dei parlamentari molto consistente (500 de- di pesi e contrappesi
“alla rilegittimazione democratica delle istitu- putati in una sola Camera, ndr), molto oppor- politici, che sarebbe
zioni”: “Le istituzioni centrali in Italia – scrive- tuna e, tuttavia, non tale da precludere la rappre- puerile affrontare
vano Rodotà e compagni –hanno urgente neces- sentanza delle forze politiche anche minori”. con un no o con un
sità di recuperare una loro autenticità democra- Infine, la vera intuizione, animata di garan- sì. Meglio aspettare.
tica, un’immediatezza espressiva”. Il punto sem- tismo democratico e parlamentare: “La scelta u- Riflettere. Ingaggiare
bra oggi essere eluso dalla sinistra mentre al nicamerale, da una parte, la riduzione del nume- costituzionalisti e-
tempo risentiva molto dell’influenza di Pietro ro dei parlamentari, dall’altra, impongono, per sperti, aprire una Bi-
Ingrao il quale per dare “centralità al Parlamen- ragioni intuibili e confluenti, che i principi e le camerale. Prendere
to” era convinto che occorresse seguire “la via finalità della rappresentanza parlamentare ven- tempo. Guai alla
limpida e ragionevole del monocameralismo e gano sanciti in Costituzione”. Così, l’articolo 59 fretta e al libero arbi-
della riduzione del numero dei parlamentari”. della Costituzione veniva riscritto: “La legge e- trio delle masse.
Non a caso queste posizioni vengono ricordate lettorale si ispira ai principi della rappresentan- PINO CORRIAS
oggi dal Centro per la riforma dello Stato (di za proporzionale e ne attua le finalità”. Se si vo-
cui Ingrao è stato presidente) che sul referen- lesse dare seriamente seguito alla riduzione dei
dum, a sinistra, ha una posizione più articolata. parlamentari, dopo aver perso 35 anni, si po-
Quel monocameralismo non c’entrava nulla trebbe ricominciare da qui.
6 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

VIRUS Tamponi A breve la proposta del professore di Padova

Il governo chiede
a Crisanti un piano
per i 300 mila test
» Alessandro Mantovani genea su tutto il territorio, che
e Paola Zanca ci permetta di tornare a lavora-
CIVITAVECCHIA
I
re, a votare, ad andare a scuola.
l governo chiede aiuto al Per questo dobbiamo portare
PRIMI ESAMI: professore dei tamponi. A
giorni Andrea Crisanti, il
la nostra capacità giornaliera
di effettuare tamponi dai 70
VERSO INTESA direttore della Microbiolo-
gia e Virologia dell’università
mila attuali a circa 250-300
mila tamponi al giorno”, ha det-
TRA LAZIO di Padova, manderà a Palazzo
Chigi la sua proposta per mol-
to ieri al Fatto Quotidiano. E
secondo Crisanti deve farlo il
E SARDEGNA tiplicare per quattro i tamponi
che si fanno oggi. L’idea nasce
governo: “Serve un piano na-
zionale di sorveglianza. Questa
dall ’interloc uzione attività strategica

R
con il ministro per i
eciprocità. È la rapporti con il Parla-
parola d’ordi- m e n t o Fe d e r i c o
ne alla base D’Incà, che con Cri- I NUMERI
dell’accordo rag-
giunto tra la Regio-
santi ha avuto nume-
rosi colloqui, anche OGGI SONO
ne Lazio e la Sarde-
gna per i controlli
per l’ipotesi (poi sfu-
mata) di candidatu-
70 MILA OGNI
sanitari sui flussi ra del professore alle 24 ORE: PIÙ
turistici tra le due
sponde del Tirreno.
suppletive per il seg-
gio senatoriale di Ve- CONTROLLI
L’intesa, a cui stan-
no lavorando i tec-
rona. Ora la proposta
dell’accademico ve-
PER EVITARE
nici con la media- neto verrà esaminata ALTRI STOP
zione del ministro dal ministro della
Salute Roberto Spe-
ranza, insieme al
premier Giuseppe Conte ed e-
ventualmente dal Comitato
tecnico scientifico. Dal gennaio
scorso Crisanti, romano, 65 an-
ni, rientrato in Italia dall’Impe-
rial College di Londra, batte sul
potenziamento della capacità
di individuare i positivi. “La sfi-
da è creare sistema di sorve-
glianza attiva capillare e omo-
per il nostro Paese
non può essere la-
sciata in balìa delle
diverse impostazio-
ni delle Regioni”.
La preoccupazio-
ne cresce. I mille
contagi al giorno,
destinati ad aumen-
tare, non sono un
problema in sé fin-
ché prevalgono gli a-
sintomatici o i pau- dei contatti tra giovani e meno c on c la m at o In aeroporto
cisintomatici per lo giovani. “Abbiamo 30 giorni del Mattia di Tamponi
più individuati con per far sì che le lezioni ripren- Codogno (19 a Malpensa,
le attività di scree- dano in sicurezza e 60 per evi- febbraio) ma a sinistra Crisanti
ning, gli infetti sono tare che questo inizio di scuola l’epidemia e il ministro D’Incà
sempre più giovani – l’età me- si risolva in un drammatico fal- c’era già. Oggi FOTO
diana si avvicina ai 30 anni, cir- limento”, sostiene Crisanti. certamente i ANSA/LAPRESSE
ca la metà dei 62 della prima Siamo in una situazione si- positivi si
terribile ondata – e non c’è se- mile a quella di gennaio-feb- possono in-
gno di sovraccarico degli ospe- braio scorso, quando il virus tercettare. Ed è bene ricordare
dali. Tutti si domandano però circolava tra persone sane che che l’Istat, in base ai dati della
cosa succederà con la riapertu- non andavano in ospedale. So- mortalità, nei mesi scorsi calco-
ra delle scuole e di altre attività, no passati 20 giorni tra la di- lava 1,5 milioni di contagiati,
milioni di persone sui mezzi chiarazione dello stato d’emer- molti di più dei 258.136 casi
pubblici e la moltiplicazione genza e il primo caso italiano confermati fino a ieri. Il peso

degli Affari regio-

n a l i Fra n c e s c o
Boccia, prevede SCONTRO TRA REGIONI
che sull’isola si fac-
ciano i tamponi per
t CORONAVIRUS NEL LAZIO IL RECORD QUOTIDIANO CON 215 CONTAGI

Più di mille casi in un giorno

chi parte verso il
Lazio e lo stesso
avvenga sulla di-
rettrice opposta. Il
modello di accordo

Tornano le liti tra governatori

potrebbe essere
replicato anche
con le altre Regioni
in caso fosse ne-
cessario.
Ieri al porto di
Civitavecchia, tra i
principali punti di » Sarah Buono chiederemo al Governo di ri- siamo il Paese che sta argi- candidato a presidente della
attracco dei tra- pristinare la limitazione della nando meglio la pandemia”. Campania per il centrode-

S
ghetti provenienti uperata quota 1.000
dall’isola, sono sta- contagi in un solo gior-
ti attivati i box di no, come non succedeva
controllo con tam- dallo scorso maggio, i Gover-
pone, dopo setti- natori ostentano calma ma si
mane di polemiche scontrano con il ‘collega’ cam-
culminate nell’en- pano De Luca. “A fine agosto
nesima richiesta di la verifica, se i contagi aumen-
Nicola Zingaretti. teranno, chiederemo limita-
“Il ministero della zioni al Governo”. Con un post
Salute e la Regione
Sardegna devono
su Facebook il presidente del-
la Campania Vincenzo De Lu-
urgentemente pre-
disporre controlli
ca fa il punto sulla situazione e
ribadisce di non escludere al-
con tampone agli cuna possibilità, persino una
imbarchi dei tra-
ghetti”, era ancora
chiusura della Regione. “L’o-
perazione di controllo e di fil-
ieri l’appello del
governatore laziale
tro per i rientri dall’estero sta
procedendo bene. Nelle re-
e leader Pd. gioni del Nord il numero
maggiore dei rientri si avrà
proprio entro fine mese: nu-
meri di contagi alla mano, se
avremo dati preoccupanti,
mobilità interregionale. E lo
faremo con grande determi-
nazione”.
Dichiarazioni che hanno
scatenato le reazioni, indi-
spettite, di molti Governato-
ri.
IN PRIMIS Stefano Bonaccini,
presidente dell’Em ili a- Ro-
magna: “Non in questo mo-
mento, dopodiché si segue
sempre l’evoluzione del virus
e poi si discute tra Regioni e
Governo. Bisogna sempre te-
nere monitorata la situazione
perché quelli che parlano il
giorno dopo mi hanno sem-
pre fatto abbastanza pena”.
Bonaccini invita alla pruden-
za ma “per ora mi pare che la
situazione, pur in crescita, sia
ancora sotto controllo. Ri-
spetto agli altri Paesi europei,
Se Bonaccini, anche in virtù
del suo ruolo di presidente
della Conferenza delle Regio-
ni, cerca di abbassare i toni la
polemica viene invece rinfo-
colata da Stefano Caldoro,
LE POSIZIONI
DE LUCA VUOL
CHIUDERE,
NO DI EMILIA-R.
E LIGURIA
stra: “De Luca vuole chiudere
la Campania? Sarebbe meglio
‘chiudere’ De Luca, che prima
non fa i tamponi a chi arriva a
Capodichino e poi minaccia
di isolare la Regione. È in e-
vidente stato confusionale, o-
ra sparge paura e diffonde al-
larmismo per fini elettorali,
mentre fino a ieri non ha fatto
alcuna prevenzione. In tal
modo mette in pericolo la sa-
lute dei cittadini e l’economia
regionale. Va rimosso il prima
possibile”.
L’IDEA del blocco della mobi-
lità interna non piace neppu-
re al governatore ligure Gio-
vanni Toti: “Non ritengo vi sia
una emergenza clinico-sani-
taria tale da presupporre o fa-
re presagire ulteriori chiusu-
re. Stiamo attenti, teniamo la
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
degli asintomatici nella tra-
smissione lo dimostrò proprio
Crisanti con lo studio su Vo’ Eu-
ganeo (Padova), il paesino inve-
stito dai primi casi noti negli
stessi giorni di Codogno. Da
mesi tutti dicono che ha “salva-
to”il Veneto ma all’inizio dovet-
te scontrarsi anche con il diret-
tore della Sanità regionale, Do-
menico Mantoan, che non vole-
va finanziare troppi tamponi.
Al momento il governo non
ha un’ipotesi di incarico per
Crisanti. Gli ha solo chiesto un
mascherina, facciamo tutto
quello che dobbiamo fare ma
evitiamo di tornare a terroriz-
zare questo Paese che non ne
ha bisogno”.
Se i governatori cercano di
mantenere la calma, preoccu-
pano i nuovi dati sul Corona-
virus in Italia:1.071 i nuovi ca-
si registrati nelle ultime 24 o-
re. Era dal 12 maggio che non
si superava quota mille, e il
trend continua a suscitare
non pochi interrogativi, an-
che in vista della riapertura
delle scuole confermata per il
14 settembre. A far risalire i
contributo. Diversi suoi colle-
ghi lo guardano con diffidenza.
Quando il viceministro della
Salute, professor Pierpaolo Si-
leri, ha chiesto di integrare il
Comitato tecnico scientifico
con lui, Matteo Bassetti del San
Martino di Genova, Massimo
Galli del Sacco di Milano e Al-
berto Zangrillo del San Raffae-
le sempre di Milano, lo stesso
Cts ha risposto di no. Alcuni di
loro, si legge nel verbale del 24
luglio, erano ritenuti “manife-
stamente avversi al consesso”.
contagi sono i rientri dalle va-
canze, in Italia con il caso Sar-
degna (da ieri sono attivi i box
di controllo con tampone an-
che al porto di Civitavecchia,
interscambio per l’isola sar-
da) e dall’estero. È il Lazio la
regione che registra il mag-
gior numero di nuovi infetti
(215) e di ricoverati con sinto-
mi (265) superando la Lom-
bardia. Secondo il Ministero
della Salute i contagiati in iso-
lamento domiciliare sono
825, dato che rappresenta an-
che l’incremento degli attuali
positivi (17.503).
Scuola: l’incubo assenze
(dei prof) sulla riapertura
NUMERI Oltre 300 mila docenti (il 41% del totale) e 90 mila “Ata”
sono over 55, cioè “lavoratori fragili” per le norme anti-Covid
» Marco Palombi
C’
è un enorme non
detto nella sacro-
santa quanto diffi-
cile riapertura delle
scuole del 14 settembre e ri-
guarda l’età media del persona-
le della scuola: grazie a un de-
cennio di blocco del turn over e
allungamenti dell’età pensio-
nabile è la più alta tra i Paesi Oc-
se. Un dato statistico che po-
trebbe non essere senza effetti
col coronavirus in giro nelle di-
mensioni che vediamo in que-
sti giorni. Tradotto: una quota
rilevante –oltre il 40% –dei do-
centi e del cosiddetto “persona-
le Ata” (amministrativi, tecnici
e ausiliari) appartiene a una ca-
tegoria a rischio Covid e al mi-
nistero dell’Istruzione si aspet-
tano una quota monstre di as-
senze (giustificate) alla ripar-
tenza, cosa che finirà per met-
tere ancor più in difficoltà pre-
sidi e provveditori. Per capirci:
solo quanto alle scuole pubbli-
che parliamo di oltre 300mila
insegnanti (su 730mila) e di
circa 90mila unità (su 200mila
totali) quanto al personale non
docente.
PER AVERE CHIARO il problema
serve rimettere in fila alcune
informazioni. Gli studi e l’evi-
denza clinica ci dicono che que-
sta epidemia è pericolosa so-
prattutto per le persone più an-
ziane o che soffrono di altre pa-
tologie (e le due platee sono
spesso coincidenti), mentre è
statisticamente irrilevante sot-
to i 50 anni d’età. Per questo fin
dal documento Inail allegato al
verbale del Comitato tecnico
scientifico (Cts) del 9 aprile si
raccomanda una “sorveglianza
sanitaria eccezionale” per i “la-
voratori fragili” ovvero quelli
“con età superiore a 55 anni” o
con “condizioni patologiche”
che li mettano particolarmente
a rischio. Il documento arriva-
va a proporre di “valutare con
attenzione la possibilità di e-
sprimere un giudizio di ‘inido-
CRONACA l 7
neità temporanea’ o limitazio- L’ultima circolare del mini-
ni dell’idoneità” se le condizio- stero della Salute e dell’Inail
VERSO IL RIENTRO ni di lavoro dovessero esporre chiarisce, è vero, che il solo cri-
IN CLASSE troppo queste persone al ri- terio dell’età non basta per
DEL 14 SETTEMBRE schio di contagio. rientrare nella “sor veglianza
8,4
È a partire da qui che l’arti- sanitaria eccezionale” e il de-
colo 83 del decreto Rilancio (e- creto Agosto ha stabilito anche
manato il 19 maggio e poi con- per la scuola la fine del cosid-
vertito dal Parlamento, dun- detto “lavoro agile”, eppure la
que tuttora in vigore) stabilisce legge in vigore è ancora quella
MILIONI di studenti che “fino alla data di cessazione (si sta valutando se modificar-
rientreranno in classe fra dello stato di emergenza per ri- la) di maggio e lo stato d’emer-
meno di un mese. Su di loro schio sanitario sul territorio genza è stato prorogato almeno
e sulle loro famiglie pesa nazionale, i datori di lavoro fino al 15 ottobre: molte decine
l’incognita dei contagi. pubblici e privati assicurano la di migliaia di lavoratori della
Domani è previsto un incontro sorveglianza sanitaria eccezio- scuola, insomma, si troveran-
su un altro tema di davvero nale dei lavoratori maggior- no nelle condizioni di poter
complessa gestione per questa mente esposti a rischio di con- presentare un certificato medi-
riapertura: quello dei trasporti, tagio, in ragione dell’età (corsi- co che li esenti dal presentarsi
che nel settore scuola vo nostro, ndr) o della condi- in un luogo di lavoro classifica-
coinvolge circa 11 milioni zione di rischio derivante da to “ad alto rischio”.
di persone tutti i giorni immunodepressione (...)”.
PER STARE AI DOCENTI (dati
Miur del 2018), oltre i 54 anni
ce ne sono 33mila nella scuola
BONETTI ”CONGEDI AI GENITORI dell’infanzia, 86mila alle ele-
mentari, 64mila alle medie e
SE I FIGLI RISULTANO CONTAGIATI” 116mila alle superiori, dove gli
over 55 rappresentano quasi la
metà del corpo insegnante. Al
ministero, come detto, si aspet-
GALLIA EST OMNIS Come Il Fatto Quotidiano ha tano una mareggiata di certifi-
q scritto ieri una delle questioni più rilevanti da deci-
dere in vista della riapertura delle scuole è quali tutele con-
cati: “Alla fine vincerà la paura”,
è la previsione.
cedere ai genitori in caso di positività Una probabile ondata di as-
dei loro figli o di quarantena imposta senze complicherà ancor di più
alla loro classe. Proprio su questo la (sacrosanta) riapertura delle
ieri ha avanzato le sue proposte la scuole per 8,4 milioni di stu-
ministra della Famiglia e delle Pa- denti e relativi genitori. La riti-
ri opportunità Elena Bonetti: con- rata di molti “lavoratori fragili”
gedi retribuiti e diritto allo smart andrà infatti ad aggiungersi al-
working per i genitori per la durata le molte altre difficoltà oggetti-
della malattia o della quarantena del ve di cui si è parlato nei giorni
bambino. “La priorità è riportare i bam- scorsi: organico all’osso nono-
bini a scuola restituendo loro il diritto primario a un luogo e stante le (promesse) assunzio-
una comunità educante –sostiene la ministra - Alla politica ni, spazi e attrezzature inade-
e a tutto il Paese compete la responsabilità di rendere pos- guate, procedure complicate,
sibile questo ma con un passo in più: agevolare il ritorno a poca chiarezza sulle tutele con-
scuola nel modo più certo, stabile, sicuro per le famiglie. cesse alle famiglie in caso di po-
Dobbiamo anche garantire informazioni chiare e procedu- sitività di uno studente. Questo
re semplici e adeguate". Ad esempio, spiega Bonetti, è ne- a non voler considerare “l’inac-
cessario “che ci siano percorsi dedicati, veloci, facilmente cettabile ricatto del sindacato
attivabili da parte delle famiglie, per far fare il tampone ai che minaccia di paralizzare la
bambini nei casi di sospetto contagio. Senza lungaggini, ripresa scolastica”, cioè la frase
perché ne va non solo della salute dei bambini e delle loro con cui Lucia Azzolina s’è alie-
famiglie, ma anche del loro percorso educativo”. nata la simpatia di buona parte
del mondo che dovrebbe gui-
dare.
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8 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

L’INCHIESTA
Il “fronte del Nord”
Si smaltiscono i ritardi,
Bergamo “salvata”
dagli alpini e dalla Fiera,
caos trapianti a Genova,

S
le carenze a Verona,
iamo andati a ve-
dere in alcuni o- i problemi in Emilia-R.
spedali del Nord
c o m e è a n d at a
dopo l’emergenza Covid, in

LA SECONDA
quale misura sono riprese le at-
tività ordinarie sospese nel pie-
no della pandemia e quali pro-
blemi incontreranno nel ma-
laugurato caso di una seconda
ondata di rilievo.

BERGAMO TRA IL 60 E L’80%

DELL’ATTIVITÀ ORDINARIA
A una prima occhiata, l’ospe-

ONDATA
dale Papa Giovanni XXIII di
Bergamo oggi sembra tutto
tranne una struttura che è stata
investita in pieno dallo tsuna-
mi del Covid-19. Oggi regna la
relativa calma di agosto. L’atti-
vità ambulatoriale è ripresa il 4
maggio scorso e rapidamente è
tornata, secondo la Direzione
sanitaria, al 70/80% di opera-
tività rispetto ai mesi pre-Co-

E GLI OSPEDALI:
vid, anche se fra i medicina ge-
nerale si dice che siamo più vi-
cini al 60%.
I ritardi, però, non sono do-
vuti a problemi strutturali o a
carenze di personale, ma al ri-
goroso rispetto delle norme di
distanziamento e sanificazio-
ne. L’accesso è ancora vietato a
volontari e visitatori, mentre

ECCO I RISCHI
quello dei parenti dei ricoverati
richiede un’autorizzazione.
Dal 1° luglio il pronto soc-
corso del Papa Giovanni XXIII
non registra accessi Covid (ci
sono pazienti positivi, ma sono
ricoverati per altre patologie) e
gli 80 letti di terapia intensiva
sono Covid-free. Chi ne ha bi-
sogno per Covid è dirottato in
altri ospedali lombardi, pro-
prio per mantenere le Ti “puli-
te”.“Tutti i pazienti con classe di

‘‘
priorità A (i più urgenti) sono
stati riprogrammati e dal mese
di maggio abbiamo saturato
tutti gli spazi operatori a dispo-
sizione per i pazienti sospesi”, risorsa, mentre l’Astronave un
rende noto la Direzione Sanita- peso. Inoltre, il Giovanni
ria. Se non è la normalità, ci si XXIII riesce anche ad assicu-
avvicina. rare un servizio di tamponi dri-

La carta vincente è stata la
decisione di spostare controlli
e visite dei pazienti covid (2.172
da febbraio scorso) all’ospedale
L’attività
ve-in: 100 esami al giorno. “Ma
facilmente arriveremmo a
250”, assicurano. Una risorsa
più che utile considerati i ritar-

sospesa
da campo costruito dagli Alpi- di della Lombardia anche sugli
ni alla Fiera di Bergamo, a po- sbarchi dai Paesi a rischio. Ma
chissimi minuti di distanza. l’assessore Giulio Gallera ha

Circa 800 i casi seguiti. Le po-
tenziali fonti di infezione ri-
mangono lì. È ciò che non si è
voluto fare nella vicina Milano:
durante
preferito affidando i tamponi rettamente coinvolti nella to approvato un piano assun- versione, però, c’è il professor
dei passeggeri del vicinissimo cura dei pazienti Covid: il zioni straordinario per circa Enzo Andorno, chirurgo epa-
aeroporto di Orio al Serio al cluster più importante in 100 operatori sanitari, la mag- tobiliare e responsabile del re-
gruppo privato San Donato. Geriatria a Borgo Trento, gior parte infermieri. Secondo parto di Chirurgia dei trapian-

l’emergenza
nel pieno della crisi, mentre a dove a metà marzo la pre- il sindacato, il problema resta la ti, chiuso per il Covid e mai più
Bergamo i 70 letti tra intensiva VERONA RESTA IL NODO senza di una trentina di o- formazione dei sanitari all’uti- riaperto da marzo. “Compren-
e subintensiva hanno salvato DELLA FORMAZIONE COVID peratori sanitari positivi ha lizzo corretto dei dispositivi di deva 24 letti e 2 sale operatorie.

persone lavorando a pieno rit-
mo, al Portello l’Astronave era
ancora in costruzione. Passata
la fase acuta, a Bergamo hanno
è tornata
Verona è stata la provincia ve- determinato la trasforma- protezione, per la quale non c’è Hanno portato via persino gli
neta più colpita dal Covid. L’a- zione forzata in reparto Co- stato aggiornamento. arredi. Il team di infermieri
zienda ospedaliera ha dovuto vid. Nella fase iniziale, le li- specializzati è stato disperso in
affrontare, nei mesi più critici, nee guida regionali (mu- GENOVA SAN MARTINO altri reparti”, spiega Andorno

al 70-80%
riutilizzato gli spazi per il fol- un grande afflusso di pazienti tuate da un rapporto dell’I- CHIUSO IL REPARTO TRAPIANTI al Fatto. “Negli scorsi mesi ab-
low-up dei pazienti e per smal- all’ospedale di Borgo Trento e stituto superiore di sanità) Secondo il direttore generale biamo eseguito trapianti deli-
tire le liste d’attesa, mentre a al policlinico universitario di prevedevano per i sanitari Giovanni Ucci, nel maggiore o- catissimi in sale operatorie ob-

del normale
Milano si chiudeva tutto e si di- Borgo Roma. L’attività ordina- l’utilizzo di mascherina chi- spedale della Liguria “tutte le solete, improponibili. I pa-
scuteva, bocciando proposte ria sospesa durante il lockdown rurgica (non adatta a preve- prestazioni interrotte sono ri- zienti sono tuttora ricoverati

come quella raccontata dal
Fatto del dottor Giuseppe Tor-
gano del Policlinico di Milano
che andava proprio nella dire-
zione di usare la Fiera come
hub per tutti i pazienti covid.
Così la Fiera bergamasca è una
è stata gradualmente riattivata
dal 4 maggio. I contagi ospeda-
lieri – secondo la Funzione
Pubblica della Cgil di Verona –
hanno interessato il 3,9% dei
dipendenti e sono stati più si-
gnificativi nei reparti non di-
’’
nire il contagio in entrata) prese. Al momento ci sono al- un po’ dove capita e seguiti da
per gli operatori non diret- cuni reparti chirurgici chiusi e infermieri di altre specialità,
tamente coinvolti in una riduzione dell’attività del non formati nell’assistenza po-
manovre a rischio di 30% circa, ma dovuta alle fe- st-trapianto. I miei trapiantati
Al Giovanni XIII (Bergamo) sviluppare aerosol. rie. La situazione è indistin- di fegato, ad esempio, stanno
A marzo per l’Ospe- guibile da un qualsiasi agosto in urologia. Le operazioni si so-
dale di Verona è sta- pre-Covid”. A smentire questa no fatte in ritardo o non si sono
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
fatte, e i pazienti tumorali nel
frattempo si aggravavano, con
ciò che ne consegue”.
Pochi giorni fa, Andorno è
riuscito a far destinare ai tra-
pianti 2 delle 10 nuove sale o-
peratorie appena inaugurate.
Ma il suo reparto resta chiuso.
La direzione ha promesso che
sarà riaperto il 7 settembre, ma
con 14 letti e non più 24. E an-
cora non si sa se verrà ripristi-
nato il team infermieristico.
“Gli infermieri mancano per-
ché non li si vuole assumere –
dice Andorno – così c’è sempre
qualche buco da coprire. Man-
cano i soldi, si dice. Ma i soldi
per i super-premi ai dirigenti
della sanità ligure (fino a 20 mi-
la euro per la gestione dell’e-
mergenza, ndr) a quanto pare li
hanno trovati”.
In vista di un’eventuale se-
conda ondata, invece, “l’ospe-
dale è pronto”, dice il professor
Matteo Bassetti, primario di
Malattie Infettive. “La nostra
capacità è quasi raddoppiata,
abbiamo oltre 70 posti in tera-
pia intensiva a fronte, al mo-
mento, di un solo ricoverato
Covid-positivo. Non si accede
ai reparti senza tampone nega-
tivo e i nostri laboratori ne ana-
lizzano fino a 1.500 al giorno”.
EMILIA-ROMAGNA LE VISITE
SI RECUPERANO NEL PRIVATO
Già da fine aprile, in tutta l’E-
milia-Romagna, si cerca di re-
cuperare i ritardi. L’Ausl bolo-
gnese ha accumulato circa 250
mila prestazioni di cui circa
100 mila sono già state smalti-
te. A Reggio Emilia le presta-
zioni specialistiche del periodo
marzo-giugno 2020 ammon-
tano a 147.000, il 39% delle
quali riguarda esami di labora-
torio e il 30% le prime visite.
Rispetto al totale, comprensivo
del regime istituzionale, sono
state sinora ricollocate 65.000
prestazioni. “Rispetto al perio-
do preCovid-19, inevitabil-
mente l’offerta di prestazioni
sarà quantitativamente ridotta
– dichiara Mirco Santini, Asl di
Ferrara –. Le principali criticità
sono legate all’elevato numero
di prenotazioni sospese, circa
84 mila per Ferrara a fronte di
una logistica completamente
rimodulata durante l’e m e r-
genza. A questo si aggiunge la
necessità di assicurare il rispet-
to delle norme igienico-sanita-
rie per prevenire il contagio di
operatori e cittadini, che com-
porta un inevitabile allunga-
mento dei tempi”. Così anche
all’Ausl Romagna, spiega Pier-
domenico Lonzi: “Sono
240mila prestazioni, tantissi-
me, le recupereremo gradual-
mente mettendo in campo un
grande sforzo organizzativo,
con i professionisti dei nostri o-
spedali, i colleghi della specia-
Timori
per l’autunno
I reparti di terapia
intensiva ora
ospitano poche
decine di persone
FOTO LA PRESSE
listica, il privato accreditato”. Già il
privato. Come sottolinea il depu-
tato di Fratelli d’Italia Galeazzo
Bignami lo “smaltimento’ degli e-
sami e visite saltate sta avvenendo
indirizzando gli utenti verso il pri-
vato convenzionato. “Gastroente-
rologia, otorinolaringoiatria, ocu-
listica, per fare un esempio, stan-
no venendo spostate in cliniche
private. Il punto è che per defini-
zione il privato lavora sui margini
di profitto, una cosa assolutamen-
te legittima, ma che pone delle do-
mande. Mentre in altre regioni il
rapporto pubblico/privato è quasi
paritario, in Emilia-Romagna no,
saremo in grado di smaltire tutto
prima di una eventuale seconda
ondata? Ho i miei dubbi”. Per il ti-
more di una possibile recrude-
scenza del virus le Aziende sanita-
rie hanno però mantenuto almeno
il 30% dei letti che sono stati ag-
giunti nei reparti di Terapia inten-
siva a inizio emergenza.
SARAH BUONO, PAOLO FROSINA,
ANDREA SPARACIARI
E ANDREA TORNAGO
LE QUESTIONI APERTE
1
SMALTIRE L’ARRETRATO
Siamo andati a vedere, post
lockdown, come stanno alcuni
ospedali italiani: il Papa Giovanni
XXIII di Bergamo, gli ospedali
di Verona, il Sant’Orsola di
Bologna e il San Martino di
Genova. Le prestazioni ordinarie
sono ripartite ma non al 100%
2
PREPARARE LA RISPOSTA
Lo smaltimento delle visite tiene
conto del rigoroso rispetto delle
norme di distanziamento e
sanificazione. Sono rimasti parte
dei letti aggiunti nei reparti di
Terapia intensiva: oggi ce ne
sono 6.500 contro i 5.300
di prima, il governo ha stabilito
di arrivare a 8 mila
L’INTERVISTA
Massimo Antonelli Dal Gemelli al Cts
“Sulle terapie intensive
le Regioni sanno
cosa devono fare”
» Marco Pasciuti
I
contagi sono in aumento e l’autunno,
stagione che si teme possa portare con
sé una nuova ondata, è alle porte.
Massimo Antonelli, direttore del Di-
partimento di Anestesiologia e Ria-
nimazione del Policlinico Gemelli e
‘‘
membro del Comitato tecnico-scien-
tifico. Qual è la situazione delle tera-
pie intensive in Ita-
lia?
Relativamente tranquilla.
Rispetto a giugno abbia-
mo qualche paziente in
più, ma l’aumento è pro-
Nessun allarme
porzionale alla crescita dei
contagi. E in tutta Italia
siamo nell’ordine di poche
decine. Numeri compati-
bili con le risorse a dispo-
sizione. In più c’è stato un
ampliamento dei posti,
per i ricoveri,
perché quelli creati in e-
mergenza ora si stanno
consolidando. Il dl Rilan-
i Covid
Hospital sono
cio del 19 maggio prevede
un passaggio da 5.300 a
circa 8 mila letti. Quindi
tutti attivi
partiamo da una situazio-
ne migliore. Abbiamo
messo in atto quella che in
inglese si chiama prepa-
re dne ss , cioè siamo più
preparati da un punto di
vista logistico.
Per le rianimazioni il
governo ha stanziato
1,4 miliardi, ma le Re-
gioni, che quei posti dovrebbero
crearli, sembrano in ritardo. A inizio
agosto quelli disponibili erano
6.570, il 27% in più dell’era pre-Co-
vid, ma ancora lontani dagli 8mila
previsti.
Non ho la fotografia puntuale Regione
per Regione. In virtù della loro autono-
mia quelle più colpite, pur di concerto
con il governo, già hanno agito prenden-
do decisioni autonome. L’ampliamento è
legato a due fattori: i provvedimenti che i
singoli governatori possono adottare, vi-
sto che l’indicazione dal governo c’è, e la
curva epidemiologica. Le necessità non
sono identiche ovunque: ci sono Regioni
che hanno un numero di casi elevato e di
conseguenza un maggior bisogno di posti
e altre in cui l’Rt è praticamente uguale a
zero e si registrano pochi contagi. Quindi
cambiano le esigenze a livello ospedaliero
e la necessità di risposta. In questo mo-
mento un allarme sulle terapie intensive
non c’è.
La situazione la fa stare tranquillo,
quindi.
Per il momento direi di sì. Le faccio un
esempio: i Covid Hospital restano attivi.
Noi al Gemelli abbiamo un corpo di ria-
nimatori disponibili 24 ore su 24 allo
CRONACA l 9
scopo di rendere utilizzabile la struttura
al 100% in 40 minuti. Solo per restare a
Roma, anche lo Spallanzani non si è mai
fermato.
I contagi intanto continuano ad au-
mentare.
C’è stato uno spostamento d’età. Mentre
durante il picco l’età media dei malati era
intorno ai 63 anni ma con una fascia co-
spicua tra i 70 e gli 85, ora è tra i 40 e i 60,
più vicina ai 40. Anche i pazienti in ria-
nimazione sono più giovani.
Fino a che punto può tranquillizzar-
ci questo dato? Gli italiani stanno
tornando dalle vacanze, le scuole
riapriranno, gli
anziani che fi-
nora sono stati
molto accorti
nei comporta-
m e n t i t o r n e-
ranno a vedere i
nipoti.
C’è una diversa
consape volezza.
L’aumento dei con-
tagi è in parte do-
vuto al rientro dai
luoghi di villeggia-
tura. La Regione
L azio segnalava
che oltre il 50% dei
suoi casi sono lega-
ti al ritorno dei tu-
risti. Grazie a un
accurato c o nt a c t
tracing e alla rete
territoriale ora un
soggetto postivo
viene riconosciuto e messo in quarantena
assai più facilmente e rapidamente di
quanto non accadesse prima. E questo at-
tenua i rischi per le persone più fragili.
Quanto influirà la riapertura delle
scuole?
I casi aumenteranno, è inevitabile. La
Germania ne ha chiuse 41. Ma, ripeto, ab-
biamo costruito un percorso che facilita
l’identificazione dei casi. E stiamo cer-
cando di migliorare ancora.
In che modo, professore?
Quest’anno, di concerto con il Miur, è sta-
to aumentato tra il 40 e oltre il 50% il nu-
mero dei posti per la specialità di Aneste-
sia e Rianimazione allo scopo di formare
personale competente che possa gestire i
posti letto creati. Alla Cattolica, ad esem-
pio, sono state assegnate 46 borse quan-
do lo scorso anno erano 25. A Milano, poi,
ce ne sono ben 84. È un investimento sul
futuro.
Il primo problema da affrontare?
Per quel che riguarda le scuole si sta pren-
dendo in esame la questione del traspor-
to. Le variabili di cui tenere conto sono
numerose e di diversa natura, ma si cer-
cherà di riaprire nella massima sicurezza
possibile.
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10 l PIAZZA GRANDE
NONC’ÈDICHE
DANIELE LUTTAZZI
LA PRINCIPESSA, IL ROSPO
E LA NONNA CHE CREDE
ALLA FAVOLA DEL PRINCIPE
D
alle fiabe apocrife di Owfi di Bukhara.
Una principessa si stava specchiando nelle
acque limpide di un laghetto pieno di nin-
fee, reso rosso dal crepuscolo, quando, a un
tratto, la spilla di diamanti che aveva sul bolerino
cadde nell’acqua e scomparve. “La mia spilla!” e-
sclamò la principessa. “Ah, cosa non darei per ria-
verla! Aiuto!” Ed ecco che un rospo si presenta sulla
riva del laghetto con la spilla in bocca. “Grazie,” disse
la principessa, allungando la mano con un certo ri-
brezzo. “Un momento,” disse il rospo. “Tu mi piaci
molto. Vorrei fare l’amore con te.” “Che insolenza! Io
sono una principessa e tu sei un rospo schifoso.” “Sa-
rò anche un rospo schifoso, ma tu hai impegnato la
tua parola.” La principessa trasalì: “Un momento.
Tu... tu parli! Aiuto, qui c’è un rospo che parla!” “Ti
crederanno che sei impazzita, principessa. Un ro-
spo che parla non s’è mai visto, se non nelle fiabe.
Dove diventa un bellissimo principe quando la
principessa lo bacia.” “Vuoi dire che se ti bacio di-
venti un bellissimo principe?” “No. Divento un bel-
lissimo principe se fai l’amore con me.” La princi-
pessa non poteva rifiutarsi, aveva dato la sua parola;
e così, a testa alta, come una condannata che cam-
mini verso il patibolo, tornò al palazzo, seguita dal
rospo, fino alla sua camera da letto. Indossata la ca-
micia da notte, si infilò sotto le lenzuola con il rospo,
che usando la sua lunga lingua prensile la portò
all’orgasmo una dozzina di volte, finché il piacere fu
tanto intenso che la sua farfallina spruzzò un getto
potente di rugiada addosso al rospo, che tosto si tra-
sformò in un bellissimo principe. “Non avere pau-
ra,” le disse il principe. “Trecento anni fa una strega
mi trasformò in un rospo con un sortilegio. L’unico
modo per liberarmi era questo.” La principessa, in-
cantata dal racconto, non gli staccava gli occhi di
dosso. Era così bello. E lei era così carina, tutta sbi-
gottita. “Che storia incredibile!” gli disse; e, sospi-
rando profondamente, mise in rilievo il bel seno. Il
principe sorrise, l’abbracciò teneramente, la ba-
ciò, e usò il suo lungo membro prensile per por-
tarla all’estasi. Di orgasmo in orgasmo, passarono
le ore, finché l’alba dalle dita di rosa li trovò asso-
piti. Il sole inondava la stanza quando, all’improv-
viso, la porta si aprì, e apparve la nonna con il caf-
fellatte e le brioches. “Santo cielo!” esclamò la non-
na. “Un uomo nel letto di mia nipote!” “Tranquilla,
nonna. È un principe,” disse la ragazza, e le raccon-
tò la storia: il laghetto, la spilla, il rospo, la strega,
il maleficio. E la nonna, per amore della nipote, di-
ciamo che se la bevve.
Dal taccuino apocrifo di Giuseppe Marotta. Al
giudice che gli chiedeva perché avesse schiaffeggia-
to una signora sull’autobus, l’imputato, un campa-
gnolo senza inquietudini, disse: “Quella donna era
seduta accanto a me. A un certo punto, ha aperto la
borsetta, ha preso il borsellino, ha chiuso la borset-
ta, ha aperto il borsellino, ha chiuso il borsellino, ha
aperto la borsetta, ci ha rimesso dentro il borsellino,
ha chiuso la borsetta, poi ha riaperto la borsetta, ha
preso il borsellino, ha chiuso la borsetta, ha aperto il
borsellino, ha chiuso il borsellino, ha aperto la bor-
setta, ci ha rimesso dentro il borsellino, ha chiuso la
borsetta, poi ci ha ripensato, ha aperto la borsetta,
ha preso il borsellino…” “Basta!” urlò il giudice.
“Che due coglioni!” “È esattamente quello che è suc-
cesso a me”.
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La didattica a distanza
è sempre un’oppor tunità
Caro Direttore, visto le cento
scuole tedesche chiuse causa Co-
vid e visto l’attuale aumento espo-
nenziale dei contagi Covid in Ita-
lia, il governo deve essere pronto
con un piano B per affrontare
l’imminente emergenza nelle
scuole italiane. In attesa del vac-
cino –e mettendo come priorità la
salute di studenti, insegnanti, ge-
nitori, nonni –, una possibile so-
luzione potrebbe essere quella di
cominciare immediatamente con
la didattica a distanza per tutti
quelli che hanno i mezzi per po-
terlo fare (wifi, pc, baby sitter
quando necessario). Solo gli stu-
denti che non possono seguire le
lezioni da casa dovranno andare a
scuola; e se un insegnante dovesse
fare smart working, la scuola do-
vrà fornire gli strumenti (ed even-
tuale sorveglianza, se necessaria),
per poter seguire le lezioni online
(presso la scuola stessa). Inoltre,
imprese e privati dovrebbero do-
nare alle scuole vecchi pc e mo-
dem funzionanti per gli studenti
bisognosi (qualcosa di simile vie-
ne già fatto in Friuli).
CLAUDIO TREVISAN
Covid: l’Italia impari
dai Paesi più severi
Risiedendo da quasi tre decenni
all’estero, seguo con attenzione il
suo giornale, purtroppo rimasto
in quasi totale solitudine a rac-
contarmi in maniera indipenden-
te e oggettiva le vicende del mio
Paese. Avendo passato più di sette
anni in Turchia, Grecia, Sud Afri-
ca, Russia, Olanda e risiedendo o-
ra a Dubai, ho imparato ad ap-
prezzare gli esempi che possono
arrivare anche dai posti e nei mo-
menti più inusitati. Ma ci sono an-
che dei casi semplici, e basterebbe
che i responsabili in Italia si vol-
tassero un po’ attorno. In partico-
lare, per rientrare a Dubai dalle fe-
rie in Italia, ho dovuto, a mie spe-
se, eseguire il Covid test (le auto-
rità degli Emirati richiedono che
si esegua al massimo 96 ore prima
del volo di rientro). In assenza di
questo certificato mi sarebbe sta-
to negato l’imbarco (mi è stato ri-
chiesto dal personale al check-in
ad Amsterdam, aeroporto di par-
tenza per Dubai). In aggiunta, le
autorità locali eseguono il test in
aeroporto solo a coloro che arri-
vano da Paesi a rischio. Perché
non implementare una simile po-
litica in Italia, dove siamo in af-
fanno con i test ?
FABRIZIO MAMBRINI
Il Sì aumenta la distanza
tra eletto e il suo collegio
Caro Travaglio, lei ha giustamente
detto che il taglio dei parlamenta-
ri era contenuto in diverse propo-
ste di modifica costituzionale e
Direttore responsabile Marco Travaglio
Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo
Vicedirettori Salvatore Cannavò, Maddalena Oliva
Caporedattore centrale Edoardo Novella
Caporedattore Eduardo Di Blasi
Vicecaporedattore Stefano Citati
Art director Fabio Corsi
mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
Società Editoriale il Fatto S.p.A.
sede legale: 00184 Roma, Via di Sant’Erasmo n° 2
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
Inviate le vostre lettere (max 1.200 battute) a: il Fatto Quotidiano
00184 Roma, via di Sant'Erasmo n° 2 - lettere@ilfattoquotidiano.it
SENZARETE
ANTONIO PADELLARO
La verità, vi prego, sui “ggiovani”
“MA ECCO LAGGIÙ UN BEL TAVOLO di giovani, mune un diciottenne e un trentenne?), comun-
que minoritario e incline all’astensionismo in
corriamo a intervistarli, guadagniamo il loro tavolo,
chi prende la parola? Voce: Vito sa fare molto bene un Paese dove le elezioni si vincono con i vecchi.
il giovane. Giornalista: dicci Vito. Sì, noi stiamo bene Illuminante, venerdì sera, la presenza a “In
insieme, non siamo più gelosi, non siamo più egoisti, Onda” di una ragazza tunisina di seconda ge-
adesso per esempio andiamo a prendere un nostro nerazione, dall’italiano perfetto, molto più ita-
amico e poi tutti insieme andiamo a Ostia a vedere liana di tanti italiani, ma senza diritto alla cit-
l’alba, ahahahahah”. tadinanza italiana poiché non percepisce un
“ECCE BOMBO”, 1978 reddito annuale di almeno diecimila euro. È il
demenziale “comma 22” dell’integrazione per
SUL PODIO delle Frasi Strafatte dell’estate cui se non hai un contratto di lavoro, con rela-
2020 il problema “dei Giovani” trionfa con tre tiva soglia di guadagno prevista dalle norme
nomination. Speciale Covid: “I giovani non vigenti, non puoi ottenere la cittadinanza, ma
vanno criminalizzati”. L’in tram ont ab il e: se non hai la cittadinanza chi diavolo ti offre un
“Stiamo rubando il futuro ai giovani”. Miglio- lavoro che non sia in nero e sottopagato? Ebbe-
re colonna sonora: Daniela Santanché che dan- ne, davanti a questo caso di lampante discri-
za festosa (“Il ballo del mattone”? “Sapore di minazione giovanile (il famoso futuro scippa-
mare”?) a difesa del diritto dei “giovani” a di- to) la candidata leghista alla presidenza della
vertirsi e contro il governo “liberticida”. Natu- Toscana, Susanna Ceccardi ha farfugliato
ralmente, tutto questo agitarsi a loro favore, qualcosa confondendo la legge sulla cittadi-
gonfio di retorica, assai poco interessa ai “ggio- nanza del 1992 con la Bossi-Fini del 2002 che
vani”, che non leggono i giornali, non guardano disciplina l’immigrazione, soprattutto quella
i talk e soprattutto ignorano chi sia la Santan- clandestina. Oltre a essere confusa con chi sbar-
ché. Quando vengono microfonati mentre ca dai barconi, la “giovane” Insaf Dimassi ha
sbarcano da qualche traghetto virale per coglie- dovuto subire anche le battute spiritose del di-
re emozioni in qualche frase smozzicata (an- rettore di “Libero”, Piero Senaldi. Il quale, ma
sia? preoccupazione? paura?) da montare poi quale cittadinanza, la esortava piuttosto a
nei tg serali, sembrano sempre sul punto di scappare dall’Italia. Mancava solo che le dices-
sghignazzare in faccia alla telecamera, esatta- se di consolarsi, prima di imbarcarsi a Fiumi-
mente come quarantadue anni fa nel film di cino, andando a Ostia a vedere sorgere l’alba.
Nanni Moretti. Indifferenza cordialmente con-
traccambiata dalla politica del voto di scam- Antonio Padellaro - il Fatto Quotidiano
bio, abbastanza restia a impegnarsi a favore di 00184 Roma, via di Sant’Erasmo n°2
un ceto anagrafico generico (cosa hanno in co- lettere@ilfattoquotidiano.it
che di per sé non rappresenta un blea di 1.000 persone è molto più inef- Caro Paolo, questo referendum è costi-
vulnus ai principi del nostro or- ficiente e degradata di una di 600. Il tuzionale, non abrogativo come quello
dinamento politico. Però, ad agire problema è la legge elettorale, che ov- sui servizi idrici. Qui, se vince il Sì, i
soltanto sul numero dei nostri viamente non può essere inserita in u- parlamentari scendono da 945 a 600,
rappresentanti, lasciando inalte- na norma costituzionale. Ma, se vince se vince il No restano 945. Quindi co-
rato tutto il resto, si possono crea- il Sì, il Parlamento sarà obbligato a ri- munque un esito certo ci sarà.
re degli squilibri. Basti pensare farla. Si spera in meglio, anche perchè M. TRAV.
che con il sistema elettorale vigen- peggiorare il Rosatellum è tecnica-
te il rapporto tra parlamentari e mente impossibile. Molti favorevoli al No
cittadini rappresentati è di uno a M. TRAV.
96 mila, mentre passando il taglio hanno la faccia di bronzo
diventerebbe di uno a 150 mila; il Il referendum sull’acqua A favore del No si stanno leg-
che significa distanziare ancor di gendo cose e smuovendo perso-
più il già rarefatto legame del po- è stato dimenticato naggi, da lasciare increduli. Vi-
litico con il suo collegio elettorale. Da 9 anni aspetto che il risultato sta la temerarietà di tante facce
Senza considerare che, con tale ri- del voto nel referendum “Acqua di bronzo, voi da soli in trincea
duzione, il peso dei rappresentan- pubblica” – a seguito del quale la per il Sì non rischiate di essere
ti delle Regioni per l’elezione del volontà di più di 26 milioni di per- gambizzati?
Presidente della Repubblica sa- sone non è stata presa minima- DIEGO TUMMARELLO
rebbe molto maggiore. Per que- mente in considerazione dai go-
sto, voterò No al referendum. verni che da allora si sono succe- Caro Diego, fra quelli del No siedono
LORIS PARPINEL-PRATA duti – venga tramutata in legge. quasi tutti quelli del Sì alla schiforma
Non ho purtroppo più fiducia in Renzi-Boschi-Verdini. L’unico rischio
Caro Loris, i parlamentari Usa contano questo strumento democratico. che corriamo noi è quello di vincere
molto di più dei nostri proprio perché Quindi non andrò a votare. anche questa volta.
rappresentano più elettori. E un’assem- PAOLO SAGLIO ROSSINI M. TRAV.
Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130;
(Presidente e amministratore delegato) Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n° 4;
Luca D’Aprile (Consigliere delegato all'innovazione) Centro Stampa Unione Sarda S. p. A., 09034 Elmas (Ca), via Omodeo;
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IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020 PIAZZA GRANDE l 11

SOSCLIMA
SAREMO TUTTI SOFFOCATI LUCA MERCALLI

DALLA MEMORIA (DIVISIVA)

California, 54,4 °C:

M siamo oltre il punto

i ser ve, per FURIO COLOMBO ah. È stata stabilita come legge
co min cia re del ricordo in Italia nell’anno
una frase im- 2000 con almeno due caratteri

portante e mente l’Italia del fascismo e
d ram m ati c a delle leggi razziali che essi han-
di Galli della no vissuto. Il coraggio intellet-
Loggia in un suo recente artico- tuale e civile che hanno mostra-
lo (Corriere della Sera, 20 ago- to allora vale per l’oggi e non
dare cosa” (in Italia i ritratti di
Mussolini si moltiplicano come
i sette nani nelle brutte case ric-
che) ma è “il ricordare come.” E
il “come”, spiega con buone ra-
di non-ritorno?
unici. Il primo è che la legge non
riguarda gli ebrei ma gli italiani
che avevano permesso, appro-
vato, osservato, le “leggi per la
difesa della razza”, stabilendo

sto): “Forse la decadenza italia-
na inizia anche da qui, anche
dalla memoria. E comincia da
che cosa e da come si ricorda.
Siamo stati forse vittime di un
abbaglio quando abbiamo cre-
duto che ricordare e illustrare
di continuo il male servisse a
generare il bene. Invece è pro-
babilmente vero l’opposto. Così
si finisce per generare non altro
male ma qualcosa di peggio:
l’indifferenza e l’impotenza da
cui spesso siamo avvolti”. La
frase sembra scritta apposta
per provocare una risposta di
persuasione antifascista. Infat-
ti, proprio negli stessi giorni Ei-
naudi ha pubblicato Vita di
mafia, che sposta in avanti e in
un sorprendente altro-
ve il racconto della ma-
lavita organizzata (nel
libro i grandi mafiosi
parlano tutti con la lo-
ro voce, intervistati in
lunghi incontri con
l’autore).
L’autore, Federico
Varese, professore di
criminologia a Oxford,
chiude con questa de-
dica la sua introduzio-
ne: “A Claudio Varese e
Giorgio Bassani che mi
hanno insegnato che la
c ultura è l ’antitesi
dell’ingiustizia. Gli an-
ni che stiamo vivendo
ci fanno tornare alla
ILVANGELODELLADOMENICA
PASTORE EUGENIO BERNARDINI
possiamo permetterci di di-
menticarlo”. Nello scrivere le
due frasi l’una accanto all’altra,
mi sono reso conto che la secon-
da, (Federico Varese) nella sua
forte e nobile ispirazione anti-
fascista, non risponde alla pri-
ma, (Galli della Loggia) nel sen-
so che non ne è il contrario.
PROPRIO PER COLORO che si
pongono con enfasi, e a mo-
menti, con accanimento, il pro-
blema e anzi il dovere di non di-
menticare, è impossibile trala-
sciare, come irritanti e inutili,
tutte le argomentazioni che il
commentatore del Corriere ha
depositato intorno a un proble-
ma insidioso, che non è “ricor-
gioni l’articolo citato del Corrie-
re, non è un problema retorico
ma una constatazione allar-
mante: la memoria (l’evento di
memoria) si moltiplica pauro-
samente in due sensi: il primo è
la frantumazione di ogni even-
to già esistente nella lista dei ri-
cordi e delle celebrazioni, ma si
frantuma. Emergono e si cele-
brano nuovi raggruppamenti,
diversi o minori, cercando det-
tagli. Ovvero, nell’evento tragi-
co di tutte le vittime, o di tutti i
colpiti dalla scomparsa delle
vittime, si identificano solo al-
cune figure e ne forma un grup-
po da celebrare a parte, oltre al-
la celebrazione comune del fat-
to in questione.
Il secondo è la tra-
sformazione della ri-
correnza celebrata in
una nuova sessione di
un processo mai cele-
brato, mai finito, o
mai condiviso che e-
spande la diffusa per-
suasione del perenne
complotto. Questi
sono alcuni egli argo-
menti di Galli della
Loggia per spiegare
la tendenza al conta-
gio depressivo della
memoria. Mancano
però alcuni pezzi. E si
deve render conto di
almeno due. Il primo
è l’unicità della Sho-
dunque un evento unico nella
storia italiana (rubare cattedre,
posizioni manageriali, proprie-
tà, opere d’arte del passato e del
presente, identità e firma). Il
secondo e il riferimento al tipo
di celebrazione su cui si esercita
la memoria: sconfitte e mai vit-
torie. E si fa sempre più margi-
nale il riferimento alla Resi-
stenza da cui è nata la Repub-
blica, (compresi tutti i nuovi
leader che hanno portato l’Ita-
lia a rinascere subito).
GALLI DELLA LOGGIA non lo dice
e forse non lo pensa, ma il disa-
stro di immagine e di stato d’a-
nimo che grava sull’Italia (e tut-
ta la serie di osservazioni fon-
date che lui fa sul cattivo uso
della memoria come festa co-
mune) nascono dalla decisione
irresponsabile di un primo mi-
nistro che avrebbe dovuto esse-
re moderno, nuovo, e impren-
ditoriale, di non partecipare
mai alla festa del 25 aprile. Ha
spezzato i valori comuni, li ha
spezzati e ostentatamente di-
sprezzati. Queste, che stiamo in
parte discutendo sono le conse-
guenze. Sappiamo poco, vo-
gliamo poco e abbiamo paura
solo delle malattie. Andare a ri-
leggere la frase del prof. Fede-
rico Varese, per constatare co-
me è forte la sua Italia, benché
trasferita a Oxford.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I
n Italia – Nuovi nubifragi insoliti per l’estate si-
ciliana dopo il caso del 15 luglio a Palermo, tra cui
sabato 8 agosto nel Messinese (58 mm di pioggia in
un’ora, record di intensità almeno dal 2003), con
alluvione-lampo a Barcellona Pozzo di Gotto. Seppu-
re in atmosfera estiva, pure sulle Alpi i temporali han-
no causato locali piene torrentizie: 3 vittime a Chia-
reggio (Sondrio) in un’auto travolta dal Rio Novasco il
12, inoltre allagamenti a Silandro (Bolzano) e frutteti
abbattuti dal vento nel Saluzzese (Cuneo). Ferragosto
tranquillo, con caldo nord-africano al Sud culminato
lunedì 17 (42,6 °C a Siracusa). Lo stesso giorno ripren-
devano i temporali al Nord, con Torino allagata da un
nubifragio tra i più intensi in un secolo (75 mm in un’o-
ra, pari alla media di tutto agosto) e la statale del Bren-
nero chiusa per una colata detritica, ma poi l’estate si è
ripresa fin troppo e venerdì c’erano 40,3 °C in Val di
Chiana (Arezzo). Fino al 31 agosto al centro visite del
Parco di Paneveggio a Tonadico (Trento) la mostra fo-
tografica La neve che verrà di
Paolo Calzà racconta gli in-
verni recenti senza neve e fa
riflettere sulla sfida di co-
niugare turismo alpino e
sostenibilità ambientale
in epoca di cambiamenti
climatici.
NEL MONDO – Alle 15:41 di
domenica 16 il National Wea-
ther Service misurava 54,4 °C a
Furnace Creek, nell’infuocata de-
pressione della Valle della Morte IN ITALIA
(quota -59 metri, California).
L’Organizzazione Meteorologica NUBIFRAGI
Mondiale verificherà con cura la
qualità del dato, che tuttavia pare ALLAGAMENTI
affidabile e risulterebbe così la E CANICOLA
temperatura più elevata al mon-
do almeno dal 1931, superando i DA NORD
54 °C del 30 giugno 2013 nello
stesso luogo. In periodi anteriori
A SUD
tra i primati ufficiali figurano an-
che i 56,7 °C del 10 luglio 1913
sempre nella Death Valley e i 55 °C del 7 luglio 1931 a
Kebili (Tunisia), ma secondo vari climatologi non so-
no attendibili. Un micidiale mix di canicola, siccità e
fulmini scoccati da temporali di calore ha innescato
incendi fuori controllo su oltre 1.700 chilometri qua-

La Grazia di Dio La vanità ci allontana drati tra San Francisco e Sacramento, con almeno cin-
que vittime e centinaia di edifici bruciati, mentre il ci-
clone tropicale “Genevieve”, indebolito, lambiva la

da Lui, che è Sapienza e Redenzione Bassa California. Ed entro mercoledì si attende il raro
arrivo simultaneo di “Laura” e “Marco” sugli stati del
Golfo. Caldo estremo anche in Giappone: il 17 agosto
eguagliato il primato nazionale di 41,1 °C stabilito solo

“D
io ha scelto le cose pazze del
mondo per svergognare i
sapienti; Dio ha scelto le co-
se deboli del mondo per
svergognare le forti; Dio ha
scelto le cose ignobili del
mondo e le cose disprezzate, anzi le cose che
non sono, per ridurre al niente le cose che so-
no” (I Corinzi 1,27-28). Una volta il teologo
protestante Sergio Rostagno ha definito que-
sti versetti “temibili”, temibili anche per i cri-
stiani, soprattutto per chi li legge stando dalla
parte “sbagliata”, di coloro, cioè, che non cor-
rispondono alla descrizione di “impotenza”
dell’epistola paolina. Anche noi stiamo dalla
parte sbagliata? In un certo senso sì, se ci ri-
conosciamo come parte di quella popolazio-
ne occidentale nutrita e sistemata nella parte
più forte del mondo. Invidiati e criticati e co-
munque meta di un fortissimo processo
mondiale di immigrazione. Anche la pande-
mia virale che sconvolge il mondo non ha ef-
fetti uguali nel nord e nel sud del mondo.
Ma l’Apostolo Paolo non si limita a fare
delle considerazioni di tipo sociologico o po-
litico. Non ce l’ha particolarmente con i sa-
pienti secondo la carne, con i potenti, con i
nobili. Egli ha rispetto e a volte stima di que-
ste persone, e prega per loro (vedi Romani 13)
affinché abbiano coscienza della loro respon-
due estati fa. Inoltre a Parigi la media termica della
sabilità. E quando scrive ai credenti di Corin- la sua potenza. Davanti a Dio, la posizione so- prima metà di agosto (anomalia +4,7 °C) ha superato
to che “non ci sono tra di voi molti sapienti ciale, economica, culturale non ha, un parti- perfino il primato del 2003. Luglio freddo in Argen-
secondo la carne, né molti potenti, né molti colare interesse. Davanti a lui non contano le tina, ma nel mondo è risultato il secondo più caldo do-
nobili” (v.26), vuol dire che qualcuno c’era. solite, dolorose, ingiuste, differenziazioni u- po quello del 2019 stando all’agenzia meteo america-
Pochi ma c’erano. Non è impossibile essere mane: finalmente c’è qualcuno che si rivolge a na Noaa (+0,92 °C). Lunga la lista dei Paesi alluvio-
cristiano ed essere anche una persona impor- noi senza farci prima l’esame di prestigio so- nati, dal Camerun, allo Yemen, alla Cina, dove il lago
tante, potente, sapiente, influente. Certo, non ciale o di cultura. L’Apostolo vuole dirci chia- delle Tre Gole è ai massimi livelli da quando la diga
è frequente, ciò possiamo dirlo. ramente che non si può comprare il venne terminata (2003). A seguito del riscaldamento
Ma per Paolo il fatto che ci siano favore di Dio. Davanti a lui bisogna globale, da un ventennio la calotta della Groenlandia
nella chiesa di Corinto essenzial- A MANI VUOTE presentarsi così come siamo, con le sta scaricando in mare ghiaccio a un tasso accelerato
mente persone semplici, senza una nostre mani vuote. Come disse Lu- (fino a 500 miliardi di tonnellate per anno), le nevicate
particolare posizione economica e PRESTIGIO tero sul letto di morte: siamo dei non riescono a bilanciare le perdite e il disequilibrio è
sociale ha una precisa ragione teo- E RICCHEZZA mendicanti, questa è la verità. ormai tale che questi enormi ghiacciai continuereb-
logica: la «pazzia» è quella di Dio
non quella degli esseri umani. Dio
NON CONTANO, Mendicanti della sua grazia. Pre-
sentandoci a Dio con le nostre ma-
bero ad assottigliarsi anche in un clima stabile o fin più
fresco di oggi, alimentando per secoli l’aumento dei
ha scelto le cose pazze, le cose de- DOBBIAMO ni vuote, sappiamo che è lui a riem- livelli marini. Lo dicono Michalea King dell’Univer-
boli, le cose ignobili per svergogna- VIVERE pircele con la Sua Grazia, col dono sità dell’Ohio e colleghi nello studio Dynamic ice loss
re i sapienti, i forti, per ridurre al di Gesù Cristo: “Ed è grazie a lui che from the Greenland Ice Sheet su Communications
niente le cose che sono “perché nes- DEI SUOI DONI voi siete in Cristo Gesù, che da Dio è Earth & Environment. D’altronde la CO2 nell’aria
suno si vanti di fronte a Dio”(v.29). stato fatto per noi sapienza, giusti- cresce dieci volte più rapidamente di quanto abbia
La pazzia di Dio è simboleggiata zia, santificazione e redenzione; af- mai fatto per cause naturali da 450 mila anni, stando a
nella sconvenienza della croce, nel suo pre- finché, com’è scritto: ‘Chi si vanta, si vanti nel nuove analisi dei ghiacci antartici coordinate dall’U-
sentarsi come un Dio debole e senza forza, ap- Signore’” (vv.30-31). Dunque, nessun catalo- niversità di Berna e pubblicate su Science (Abrupt
punto crocifisso, ma appassionato per la re- go buoni/cattivi, giusti/ingiusti. Nessuna ar- CO2 release to the atmosphere). Abbiamo probabil-
denzione dell’umanità fino alle estreme con- roganza o superbia religiosa. Nessuna au- mente passato il punto di non-ritorno.
seguenze. Ed è questa passione, quella di Dio toassoluzione. È la “pazzia” di Dio che ci rin- © RIPRODUZIONE RISERVATA
in Cristo, che ci fa vivere, in tutti i sensi, ora e nova, ci converte con il suo Spirito, e ci manda
nel giorno della risurrezione. Non per nostro nel mondo con questo messaggio di speranza
merito ma per dono di Dio. Davanti a Dio la e di liberazione per tutti.
sapienza dell’umanità non conta. E neppure *Già moderatore della Tavola Valdese
12 l ZOOM IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

\/

l
VENEZIA
CORTE COSTITUZIONALE
IL COMMENTO
Cartabia scade,
per la presidenza
GIOVANARDI, il nome di Amato
L’ULTIMA
C
ambio al vertice della
BUFALA Corte Costituzionale
tra poche settimane.
È SU USTICA Marta Cartabia, la prima don-
na a essere stata eletta presi-
dente l’11 dicembre 2019, de-
ve lasciare il Palazzo della
» Gianni Barbacetto Consulta perché il prossimo
13 settembre scade il suo

C
ontinua, dopo 40 anni,
l’attività per intorbida-
re le acque attorno alle
stragi di Ustica e di Bologna.
Protagonista, ancora una
volta, l’ex senatore del centro-
destra Carlo Giovanardi, in
alleanza con gli ambienti mi-
litari italiani e gli (ex) fascisti
di Fratelli d’Italia, con il so-
stegno mediatico di AdnKro-
nos (e, talvolta, della Stam-
pa). L’ultima puntata è di ieri.
Il quotidiano torinese raccon-
ta che a Giuliana Cavazza, fi-
glia di una delle 81 persone
morte sull’aereo precipitato il
27 giugno 1980 e ora diventa-
ta presidente onoraria dell’as-
sociazione “Verità per Ustica”
(che fa riferimento a Giova-
mandato di giudice che – co-
me prevede la Carta – dura 9
anni. Docente di diritto costi-
tuzionale a Milano, fu nomi-
nata giudice della Corte costi-
tuzionale nel settembre 2011
dal presidente della Repub-
blica. Alla stessa data deve la-
sciare il vicepresidente Aldo
Carosi, mentre l’altro vicepre-
sidente, Mario Morelli, deve
andare via a fine anno.
Quindi, tra settembre e di-
Aspettando il Mose, San Marco è indifesa
Tre piani contro l’acqua alta, tutto bloccato

nardi e ai generali dell’Aero-
nautica), è stato rifiutato l’ac-
cesso ai documenti che aveva
chiesto, che resteranno segreti
fino al 2029. Reazione dei
Giovanardi boys e della de-
stra: il governo Conte impone
il segreto e tiene coperta la ve-
rità sulla strage. In realtà le
carte richieste sono attinenti a
vicende del tutto note che non
CARTE SOLO
COSE NOTE
IN QUELLE
RIMASTE
cembre la Corte Costituziona-
le avrà tre nuovi giudici e un
nuovo presidente. Al posto
della professoressa Cartabia,
che sogna il Quirinale, come
presidente, se sarà rispettata
la tradizione di nominare il
più anziano, potrebbe andare
l’ex presidente del Consiglio
ed ex ministro socialista Giu-
liano Amato. Il “dottor Sotti-
le”, classe 1938, professore e-
merito di Diritto pubblico
L
a Basilica di San Marco a Venezia sarà indifesa dalle
acque alte d’autunno. Non è bastata la marea del
2018 e nemmeno quella di novembre, che ha rico-
perto i preziosi mosaici fino a 70 centimetri di altezza, per
avviare i lavori di prevenzione. Ci sono tre progetti, ma fi-
nora nessun intervento. L’ultimo progetto è di pochi gior-
ni fa. Il commissario del Mose, Elisabetta Spitz, e il prov-
veditore alle opere pubbliche del Triveneto, Cinzia Zin-
cone, hanno interpellato la Procuratoria di San Marco,
chiedendo di posizionare paratie ai portali, come fanno i
\/ \/
DJ MORTA A MESSINA CUNEO
“Viviana si lanciò Grossa frana sul lato
negozi veneziani. Parere negativo, vista la delicatezza che
richiedono pavimenti e colonnine di San Marco. A feb-
braio era stato approvato un progetto degli ingegneri Ri-
naldo e Semenato e dell’architetto Marco Piana, proto
della Basilica. Ma nonostante fosse già finanziato (30 mi-
lioni di euro) è stato bloccato dalla richiesta dell’architetto
Spitz all’archistar Stefano Boeri, che ha ideato un sistema
di paratoie in vetro (40 mila euro) per consentire la vista
delle strutture architettoniche. Non se n’è fatto nulla.
GIUSEPPE PIETROBELLI
\/
SCALA DEI TURCHI
Selfie proibito in zona

SECRETATE
riguardano Ustica, ma gli av-
vertimenti del colonnello del
Sismi a Beirut, Stefano Gio-
vannone, su possibili ritor-
sioni palestinesi all’arresto in
Italia di un loro leader. Sono
documenti su cui sono stati
scritti libri, sono sempre a di-
sposizione dell’autorità giu-
diziaria e sono già confluiti
nelle carte del processo per la
strage di Brescia. Uno scan-
dalo farlocco. Ma utile per
continuare a confondere e de-
pistare: ai Giovanardi boys e
all’Aeronautica militare ita-
liana, perché possano conti-
nuare a tenere coperte le bugie
e i depistaggi su Ustica; e alla
variegata corte nera dei fasci-
sti e dei loro insospettabili a-
mici, per continuare a indica-
re la pista internazionale pa-
lestinese (vecchissima e già
smentita dai fatti e dalle in-
dagini) come alternativa alla
pista nera per Bologna.
comparato, è stato nominato
alla Corte Costituzionale dal
Presidente della Repubblica il
12 settembre 2013. Ha giurato
5 giorni dopo. Dunque, il suo
mandato scade a settembre
2022. In realtà c’è anche un
giudice costituzionale più an-
ziano di Amato di 8 mesi, ma
anagraficamente più giovane:
Giancarlo Coraggio, presi-
dente del Consiglio di Stato,
classe 1940, eletto il 29 no-
vembre 2012. Ha giurato il 28
gennaio 2013.
Quanto alle sostituzioni co-
me giudici di Cartabia, Caro-
sio e Morelli, ci saranno nomi-
ne diverse. Al posto di Carta-
bia deve andare un altro giudi-
ce scelto sempre dal presiden-
te della Repubblica, mentre
Carosi, magistrato contabile,
presidente di sezione, verrà
sostituito da chi sarà eletto
dalla Corte dei Conti così co-
me i magistrati di Cassazione
dovranno eleggere il successo-
re di Morelli, presidente di se-
zione della Suprema Corte.
ANTONELLA MASCALI
dal traliccio”
SI È LANCIATA dal traliccio sot-
q to il quale è stata ritrovata lo scor-
so 8 agosto, Viviana Parisi, dj di 43 anni.
Questa è l’ultima delle ipotesi di cui
sembrano fortemente convinti gli in-
quirenti. Il corpo della donna è stato in-
fatti ritrovato a pancia in giù, a tre metri
dal traliccio mentre se fosse scivolata
per errore sarebbe stato ritrovato ai pie-
di della struttura. L’autopsia sul corpo
del figlio Gioele Mondello, 4 anni, i cui
resti sono stati trovati nelle campagne
di Caronia, nel Messinese, sarà esegui-
ta al Policlinico martedì. I tecnici do-
vranno verificare se il corpo del bimbo -
trovato a 700 metri di distanza dal luo-
go in cui è stata trovata morta la mam-
ma – possa essere stato trascinato fin lì
da animali selvatici o da cani.
nord del Monviso
SI È STACCATA una grossa fra-
q na dalla parete nord del Monviso
verso le 14,30 di sabato pomeriggio nel
territorio del comune di Crissolo (Cn).
Sono intervenute squadre di vigili del
fuoco di Saluzzo e Barge con l’elicottero
Drago decollato da Torino assieme al
Soccorso alpino piemontese. Un secon-
do movimento franoso, di minore enti-
tà, avrebbe interessato anche la parete
sud, lungo la cosiddetta via "normale".
La frana sul Monviso, molto frequenta-
to in questi giorni dagli scalatori, è cau-
sata con alta probabilità dal caldo di
questi giorni, con lo zero termico salito
ben oltre i 4000 metri di quota. Nella
stessa giornata il Soccorso alpino ha
salvato due alpinisti in pericolo. Il primo
era caduto a circa 3.300 metri ed è stato
accudito dal compagno di cordata, che
dalla centrale operativa ha ricevuto in-
dicazioni da un infermiere fino all’arrivo
dell’elicottero. Un’altra alpinista che
stava salendo lungo la cresta est è rima-
sta colpita da una scarica di sassi. No-
nostante l'infortunio a un piede ha com-
pletato la scalata ma in seguito si è resa
conto che non era in grado di affrontare
la discesa. Un elicottero ha recuperato
la donna con un verricello.
protetta per Hunziker
”ERAVAMO fuori dalla zona
q protetta, ovviamente”. Non è ba-
stata la spiegazione di Michelle Hunzi-
ker per evitare l’infuriare della polemica
sui social, dopo che la showgirl ha pub-
blicato su Instagram una foto di lei con
la figlia Aurora nella Scala dei turchi di
Realmonte, nell’agrigentino, in una zo-
na che è protetta e non accessibile al
pubblico. Anche Aurora Ramazzotti, sul
suo profilo, si è trovata a rispondere ai
tanti commenti che chiedevano spiega-
zioni. “È chiusa e recintata fino a un cer-
to punto – ha scritto la figlia della Hun-
ziker – Prima c'è un pezzo di spiaggia li-
bera al pubblico”. La Capitaneria di Por-
to però non è d’accordo e ha avviato del-
le verifiche perché, in realtà, tutti gli ac-
cessi alla Scala dei turchi sono vietati.
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
MARCHE
\/
L’OPERA PIA DI PALERMO
Li aveva licenziati
il vescovo: vincono
davanti al giudice
N
on solo i licenziamenti
decisi dal vescovo di Pa-
lermo Corrado Lorefice
erano “illegittimi’’, come aveva
stabilito una sentenza nel feb-
braio scorso, ma adesso i 14 la-
voratori dell’Opera Pia Cardi-
nale Ruffini dovranno essere
reintegrati nell’ente che “non
ha dimostrato di avere in con-
creto cessato ogni attività ’’.
A Palermo è stato il primo
caso di lavoratori licenziati dal
vescovo (della vicenda si sono
occupate anche le Iene), e a-
desso si è concluso con il rein-
tegro nel posto di lavoro nell’o-
pera Pia, che, al contrario di
quanto sostenuto in aula, con-
tinua a essere operativa: “So-
no stati acquisiti in giudizio, al
contrario – hanno scritto i giu-
dici del Lavoro Paolo Marino,
Fabio Civiletti e Martino Dan-
te – plurimi concordanti indi-
zi a sostegno della prosecuzio-
ne di attività da parte della
medesima”. I giudici hanno
anche stabilito che i 14 lavora-
tori, assistiti dall’avvocato Na-
dia Spallitta, dovranno riceve-
re come risarcimento dodici
mensilità pregresse, che si
sommano alle 18 già assegnate
nel precedente verdetto.
La decisione di licenziare i
dipendenti (“obbligata e sof-
fer ta’ ’, disse nel dicembre
2017 monsignor Lorefice) era
arrivata dopo un buco di due
milioni e mezzo di euro nel bi-
lancio dell’ente, definito dal
suo vice presidente, Alfredo
Sigillò, ‘’una vera idrovora fi-
nanziaria’’, al punto da essere
abbandonato anche dalla re-
gione, che l’aveva finanziata
per anni, nominando anche i
vertici amministrativi: le I-
pab, disse il presidente Musu-
meci alle Iene, non ‘’fanno ca-
po alla Regione ma sono enti
privati’’.
G.L.B.
\/
CATANIA
Primo trapianto
di utero in Italia
ESEGUITO al Centro Trapianti
q del Policlinico di Catania, in col-
laborazione con l’Azienda ospedaliera
Cannizzaro, il primo trapianto di utero
in Italia. L’équipe composta dai profes-
sori Pierfrancesco e Massimiliano Ve-
roux, Paolo Scollo e Giuseppe Scibilia
ha effettuato il delicato intervento su u-
na paziente di 29 anni alla quale è stato
trapiantato l’organo. La donna, sicilia-
na, è in buone condizioni di salute: è na-
ta priva di utero a causa della rara ma-
lattia congenita chiamata sindrome di
Rokitansky. Il Centro Nazionale Tra-
pianti l’ha definito “un evento storico”
per l’Italia.
A quattro anni esatti dal sisma
la terra trema ancora
ALLA VIGILIA dell’anniversario della pri-
ma devastante scossa che colpì il Centro I-
talia nel 2016, provocando 299 vittime, la
terra torna a tremare nel cratere ascolano
delle Marche. Il 24 agosto di quattro anni fa,
NELLE ISOLE PONTINE
Ventotene, fermi i 70 milioni per il carcere
borbonico: 1,6 usati solo per la cerimonia
I
70 milioni sono fermi lì. Messi a disposizione dalla de-
libera del Cipe numero 3, pubblicata in Gazzetta ufficiale
l’8 agosto 2016. Il governo di Matteo Renzi li aveva stan-
ziati per riportare a nuova vita il carcere borbonico di Santo
Stefano, luogo simbolo della lotta per la libertà di pensiero.
Quattro anni dopo sono stati spesi solo 1,6 milioni: sono
serviti a costruire un eliporto, inaugurato il 2 agosto 2017
dall’allora sottosegretaria alla Presidenza del consiglio Ma-
ria Elena Boschi e dal ministro dei Beni culturali Dario
Franceschini e mai più utilizzato.
Dall’alto del suo scoglio, il carcere in cui passarono tra gli
altri Luigi Settembrini, Umberto Terracini, Silvio Spaventa
e Sandro Pertini guarda verso l’isola di Ventotene, lì dove il
pensiero che portò alla nascita dell’Ue aveva mosso i primi
passi. Renzi puntava a farne una scuola di politica destinata
a “formare l’elite della classe dirigente che governerà l’Eu-
ropa nei prossimi decenni”, spiegava l’allora premier il 30
gennaio 2016, considerandolo uno strumento per rilancia-
re la propria narrazione europeista contro quella sovrani-
sta che di lì a poco avrebbe invaso il dibattito pubblico. A
maggio il Comitato interministeriale per la programma-
zione economica stanziava i fondi: 25 milioni per la messa
in sicurezza della struttura da anni soggetta a crolli, il resto
da investire nella rifunzionalizzazione, il suo futuro utiliz-
\/
CREMA
La 39enne scomparsa
forse rifiutò avances
SABRINA Beccalli, scomparsa a
q Ferragosto da Crema, potrebbe
essere stata ammazzata per aver rifiu-
tato delle avance. “È una delle ipotesi.
Abbiamo ragionevole certezza che sia
stato compiuto un atto di violenza. Po-
trebbe essere stata uccisa per aver ri-
fiutato delle avances” ha spiegato Lo-
renzo Carlo Maria Repetto, comandan-
te provinciale dei carabinieri. Resta in
carcere Alessandro Pasini, sospettato
dell’omicidio e della distruzione del ca-
davere della 39enne. Gli investigatori e-
scludono la morte per overdose, anche
se sarà necessario il ritrovamento del
corpo e l’esame autoptico.
ZOOM l 13
alle 3.36, il primo colpo aprì la lunga scia
sismica nelle Marche, nel Lazio, in Abruzzo
e Umbria. Sabato alle 12:50 un scossa 3.1 ha
riportato la paura in provincia di Ascoli Pi-
ceno. Tante le chiamate ai vigili del fuoco e
diverse le persone scese in strada ad Ac-
quasanta, ma fortunatamente nessun dan-
no a persone o agli edifici.
l IL CORSIVO
Chiude la kermesse
riminese delle élite
Agli amici di Cl
manca solo il popolo
» Tommaso Rodano
INVIATO A RIMINI
A
rrivederci Rimini. Si chiu-
de oggi la 41esima edizione
della kermesse di Comunio-
ne e liberazione, quest’anno dal ti-
tolo particolarmente sobrio: “Privi
di meraviglia, siamo sordi al subli-
me” (qui il linguaggio dei soldi e del
potere si veste di improbabili sug-
gestioni religiose). Nel “meeting per
l’amicizia fra i popoli” di popolo ce
n’è meno del solito: colpa del Covid,
che ha costretto a una versione qua-
si a porte chiuse. Degli 800 mila ac-
cessi dell’anno scorso ne resta una
minima parte. Pure i costi sono di-
minuiti, ma non altrettanto. Il di-
rettore Forlani, a lungo inseguito
tra i corridoi, ha l’aria scura: “Ab-
biamo speso un po’ meno dell’anno
zo. Al momento, tuttavia di concreto si è visto poco. Anzi,
una sola cosa: l’inaugurazione dell’unica opera realizzata, CARTOLINE
un’elisuperficie costruita dal Genio militare lì dove un tem-
po sorgeva il campo da calcio. “Da questo carcere Altiero MATTEO SALVINI
Spinelli immaginò il progetto di un’Europa libera e unita”, COSTRETTO
aveva sentenziato la Boschi inaugurandola di fronte ai mi-
crofoni. “In realtà Spinelli era stato confinato a Ventotene
A INDOSSARE
dove aveva scritto il Manifesto alla base della nascita dell’U- LA MASCHERINA
nione, ma nel carcere non aveva mai messo piede - spiega
Massimo Garavoglia, presidente dell’Associazione Per
Santo Stefano Onlus, che da anni pungola le amministra- scorso” (erano 6 milioni e mezzo...).
zioni sul tema del recupero. Franceschini aveva parlato di Basteranno gli innumerevoli
“una sfida che vinceremo in un tempo quanto più breve si sponsor pubblici e privati (Enel,
possa pensare”. Invece l’eliporto “è rimasto l’unica cosa rea- Intesa, Terna, Ferrovie, Invitalia
lizzata, e da allora non è stato più utilizzato - conclude Ga- solo per citarne alcuni).
ravoglia -. Ora l’importante è impegnare questi fondi, per- Manca il popolo, dicevamo, ma
ché si rischia di perderli”. Il compito è affidato a Silvia Costa, le élitecontinuano a splendere. Mi-
eurodeputata del Pd nominata commissario a febbraio, che nistri, presidenti di Regione, segre-
è riuscita a rinnovarne l’utilizzo anche per il 2021 e a ripor- tari di partito. Di tutti i partiti: è
tare al tavolo tutti gli attori impegnati: Palazzo Chigi, il mi- caduta anche la pregiudiziale gril-
nistero dell’Ambiente, il Mibact, il Demanio, la Regione lina. Cinque anni fa il primo Cin-
Lazio, il Comune di Ventotene, la direzione della riserva na- que Stelle invitato a Rimini, Mat-
turale e Invitalia. La corsa contro il tempo prosegue. tia Fantinati, arringava sui mer-
MARCO PASCIUTI canti nel tempio: “Avete trasforma-
to l’esperienza spirituale in un pa-
ravento di interessi personali, un
\/ potere capace di influenzare sani-
tà, scuole private, università e ap-
PALERMO palti”. Amen. Oggi a Rimini ci va
pure Di Maio. Ci va, soprattutto,
Salma ricoperta Mario Draghi. Il suo discorso sul
“debito buono” è stato oggetto, lui
di formiche in ospedale sì, di venerazione religiosa: man-
na per un meeting altrimenti sgon-
fio di prime pagine.
Un po’ di cartoline da Rimini: il
I PARENTI di un uomo, ricovera- clima di concordia universale (è
q to all’ospedale Cervello di Paler-
mo e poi deceduto, hanno trovato il cor-
tutto un “compagno di viaggio”, u-
na stretta di mano, Alfano fa i com-
po del congiunto in camera mortuaria plimenti a Speranza, Bonaccini
ricoperto di formiche. I familiari hanno chiama “amici”Zaia e Toti); le por-
presentato una denuncia: “Era coperto te del bar del meeting che si chiudo-
di formiche, le salme nelle altre stanze no al pubblico ma si riaprono ma-
no. Il locale è pulito. Gli insetti proba- gicamente per far entrare solo Lupi
bilmente erano annidati nelle lenzuola e la Boschi; Salvini costretto – fi-
usate per avvolgerlo, è inconcepibile. nalmente – a indossare la masche-
Non è degno di un Paese civile e pre- rina dagli intransigenti volontari
tendiamo spiegazioni”. L’uomo di 66 ciellini.
anni era ricoverato nel reparto di Ema-
tologia per una forma di leucemia.
Dall’azienda arrivano le scuse “per lo
spiacevole fatto”.
14 l ESTERI IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

La politica
in curva
La torcida
del Corinthians,
Jair Bolsonaro, a
destra Socrates
FOTO ANSA

L’INTERVISTA
Juca Kfouri Il giornalista
del gruppo “Esporte pela
democracia”: “La protesta
si estende anche ai tifosi”

» Giuseppe Bizzarri
RIO DE JANEIRO
BIOGRAFIA

S
JOSÉ CARLOS e c’è qualcuno che
AMARAL KFOURI continua l’attivismo
Detto Juca, classe 1950, di “Democracia Co-
è assai popolare nel rinthiana” in Brasile,
mondo sportivo è Juka Kfouri. Il popolare
brasiliano per le sue

“Disastro Bolsonaro,
commentatore sportivo pro-
inchieste nell’universo segue oggi il cammino di So-
calcistico: ha indagato crates, Wladimir, Casagran-
sulla Fifa, la Cbf, la de e Zenon, i calciatori-sim-
federazione calcio bolo del Corinthians che, ne-
brasiliana, e la Nike. gli anni della dittatura mili-

in Brasile pure il popolo

Incarcerato durante tare, hanno osato creare un
il regime militare, negli movimento ideologico e po-
anni recenti ha subito litico nel mondo sportivo
minacce per essersi brasiliano. Assieme ad altri
opposto all’impeachment esponenti del gruppo “E-
della presidente sporte pela democracia”,

della torcida lo rifiuta”

Rousseff. È stato Kfouri si è esposto firmando
direttore della rivista u n a r i c h i e s t a d ’ i m p e a-
Placar, dell'edizione chment nei confronti del
brasiliana di Playboy, presidente Bolsonaro.
editorialista sportivo di Il bolsonarismo come
O Globo, Folha de San raggruppamento politi-
paulo e Lance co si è impadronito
dell ’immagine simboli-
ca della maglia verde-o- nazione come il Brasile il
ro della nazionale brasi- detto latino di Giovenale
liana: qual è l’origine di panem et circenses – rega-
questa associazione? lie di cibo e giochi allo
In realtà si tratta di un frain- stadio – continua a esse-
tendimento. All’inizio quella re valido per distrarre la
maglia è stata indossata du- popolazione dai veri pro-
rante i cortei a favore del- blemi del Paese?
l’impeachment della presi- Non concordo. Credo che il
dente Rousseff. Tutti hanno calcio è fattore più di aggre-

‘‘
una maglia della nazionale gazione che di alienazione
in casa, ed era comodo così. sociale, solo che bisogna sa-
Nella testa di queste perso- pere come interagire. Di-
ne, indossarla, era una ma- fendo fino alla morte il dirit-
niera per esprimere nazio- to dei calciatori, d’esprimer-
nalismo e lotta contro la cor- si politicamente. Quest’opi-
ruzione, anche se la gente nione che la politica non
non rammenta che quella debba mischiarsi con il cal-

Covid-19, prima maglia è stata proprio un

simbolo della corruzione
cio è una stupidaggine, anzi
è quello che permette la peg-

o poi Jair sarà della Cbf, la Federcalcio

brasiliana che ha avuto i
suoi ultimi tre presidenti
accusato di indagati dalla giustizia.
La maglia è poi divenuto
genocidio: ma d’uso comune tra i soste-
nitori di Bolsonaro.
qualcuno ancora La tifoseria calcistica
Credo che avrebbe dovuto
essere da tempo sotto im-
peachment, poiché il presi-
dente ha commesso tutti i
crimini possibili e immagi-
giore politica; basti pensare
a João Havelange, afferma-
va che la Fifa non era di par-
mesi fa. Credo che l’arresto
di Fabricio Queiroz (braccio
te ma andava sottobraccio
con i dittatori e ha organiz-
destro del clan Bolsonaro,
ndr) ha disarticolato l’i n-
zato la finale del Mondiale a
cinquecento metri dall’E-
tenzione di Bolsonaro, che sma, la scuola superiore del-

’’
è scesa in campo, pro- nabili quando il Brasile si ac- aveva iniziato a tenere di- la Marina militare argenti-
lo appoggia muovendo manife-
stazioni con-
cinge a raggiungere la cifra
di 100 mila morti per la pan-
scorsi di fronte alle caserme,
con l’appoggio della polizia
na, dove si torturavano gli
oppositori al regime milita-
tro il presi- demia. Non ho dubbi che militare. re di Videla.
Juca Kfouri dente. Pos- Bolsonaro, un giorno, sarà Bolsonaro ha emesso un Dopo gli scandali, è cam-
siamo dire processato per genocidio da provvedimento che per- biato qualcosa nella fe-
che la torci- tribunali internazionali; mette ai club di trattare derazione brasiliana Cbf
da è contro il purtroppo bisogna dire che la vendita della trasmis- e nella Fifa?
presidente? mantiene ancora parte del sione televisiva delle lo- Non è cambiato nulla, basta
Sappiamo che favore popolare che gli con- ro partite, come princi- vedere qui in Brasile, dove
oggi la maggioranza dei sente di resistere al potere. I- pali titolari dei contratti. danno a Tv Globo; mi sor- Rogerio Caboclo, attuale
brasiliani è contro di lui, noltre, il mio timore più Lei ha scritto che Bolso- prende che il network non presidente della Cbf, era il
quindi, anche molti torce- grande è che i movimenti de- naro distrugge il calcio abbia percepito che poteva braccio destro di Marco Polo
dores. Sono state le tifoserie mocratici non sapranno ge- brasiliano, perché? finire nel mirino del presi- Del Nero, l’ex responsabile.
del Corinthians e del Fla- stire la situazione e potreb- Tutte le misure antimono- dente. A Tv Globo pensava- E via così. Non ho dubbi, la
mengo che si dichiarano an- bero perdere le presidenziali polio hanno il mio appog- no di poter mediare con Bol- Fifa è una grande multina-
tifasciste a organizzare le del 2022. gio, a condizione che non sonaro, ma lui nel frattempo zionale dove proseguono e-
manifestazioni, altri club C’è stato un periodo in siano motivate da obiettivi aveva già fatto alleanze con pisodi di corruzione; e alcuni
non hanno aderito. cui si temeva persino un meschini. Bolsonaro ha e- la Tv Record del leader neo dei suoi affiliati riproducono
Che previsioni fa sul desti- golpe... messo ques to provvedi- pentecostale, Edir Macedo. gli schemi già visti.
no politico di Bolsonaro? Ho meno paura oggi che due mento solo per creare un Possiamo dire che in una © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020 ESTERI l 15

LIBIA
t
Pace, guerra, X: il mondo
arabo resta alla finestra
» Fabio Scuto
GERMANIA

A
parole tutti si dicono TRIPOLI, NESSUN
sollevati dal cessa- DIALOGO t
te-il-fuoco in Libia CON IL GENERALE
annunciato venerdì. Il
governo di Tripoli guidato da
L’ALTO CONSIGLIO di
stato ieri ha respinto ogni Navalny rischia
Farraj al-Sarraj e quello che fa
riferimento al Parlamento di
Tobruk, che ieri per voce del suo
ipotesi di dialogo con il
generale Khalifa Haftar,
capo dell’Esercito
ancora, i medici:
presidente Aguila Saleh si è e-
spresso per un processo costi-
nazionale libico (Lna) che
ha condotto una
dobbiamo fare
tuzionale e nuove elezioni poli-
tiche nel prossimo marzo. Se si
campagna per
conquistare Tripoli. ancora analisi
cercano reazioni sui media ara- Il Consiglio è un organo
bi e del Medio Oriente, si resta consultivo del Governo di

senza grandi risultati. Libya
Observer, sito web vicino al go-
verno di Tripoli, fino a ieri aveva
un titolo principale esplicito:
gli ufficiali di Sarraj non si fida-
no delle milizie del generale
Haftar. Il Jerusalem Post dedi-
ca un articolo a ciò che la Tur-
chia potrebbe ottenere dalla
pace in Libia. Il profilo Twitter
di SMM Libya si limita a rilan-
ciare la soddisfazione dei paesi
arabi: sauditi, Emirati, Kuwait,
Bahrein. Tutti sono alla fine-
stra: va da sé che parlare di Co-
stituzione in un Paese governa-
to prima da un sovrano inetto
come Idris, poi da un dittatore
come il colonnello Gheddafi
per quasi 40 anni e che dopo la
sua morte nel 2011 è precipita-
to in una disastrosa guerra ci-
vile, è come proporre a chi sa
appena leggere di iscriversi alla
facoltà di ingegneria.
MANCA POI un tassello fonda-
mentale. Il generale Khalifa
Haftar, 77 anni, già sodale del
raìs Gheddafi, un tempo colla-
boratore della Cia è scomparso
dai radar. È presto per dire se
l’uomo che veniva ricevuto dal
presidente egiziano al-Sisi co-
me un “collega”, che telefonava
al capo di Stato francese Ma-
cron, che veniva visto dalla
Russia come un solido alleato,
che alla conferenza di Berlino
ha sbattuto i pugni sul tavolo
accordo nazionale (Gna)
di Fayez al-Serraj
facendo fare all’Ue la fi- LA TREGUA
gura del fesso, abbia
compiuto la sua parabo- GLI UFFICIALI
la. Certo il fatto che il
cessate-il-fuoco sia sta-
DI SARRAJ:
to annunciato da Saleh e ATTENTI
che l’Egitto si sia subito
felicitato per gli sviluppi AD HAFTAR
diplomatici della crisi
sono elementi che indi-
cano l’appannarsi della
sua stella. Persino il Consiglio
di Cooperazione del Golfo, con
gli Emirati Arabi Uniti in testa
si sono sentiti sollevati dalla di-
chiarazione di Serraj e Saleh.
Gli Emirati hanno speso mi-
liardi di dollari per sostenere
Haftar, pagando i 3.000 mer-
cenari sudanesi che combatte-
vano per lui, sistemi missilistici
e i droni cinesi per aiutarlo a
conquistare Tripoli e sbaraglia-
re così il governo di Sarraj rico-
nosciuto dall’Onu. Nella “guer-
ra per procura” in Libia con lui
e ra n o s c h i e rat i i
1.000 mercenari
russi della Wagner e
persino il traballan-
te regno di Giorda-
nia. Che ancora
mantengono un ri-
servato (e imbaraz-
zato) silenzio sugli
sviluppi della crisi.
L’emergere come
figura del presidente del Parla-
mento di Tobruk non deve in-
gannare. Saleh non ha forze
militari ma gode di un ampio
sostegno tribale nella Libia o-
rientale, dove ha la reputazione
di abile uomo politico. I funzio-
nari occidentali e delle Nazioni
Unite, tuttavia, hanno accusa-
to Saleh di opportunismo per
aver rinnegato troppo spesso le
promesse fatte nei precedenti
sforzi di pace. Dall’altra parte
della guerra Ibrahim Kalin,
portavoce del presidente turco
Recep Tayyip Erdogan – che
con il suo sostegno militare a
Sarraj ha rovesciato l’esito della
guerra – ha espresso sostegno
al cessate il fuoco. La Turchia
ha schierato i propri droni, così
come i mercenari prelevati dai
campi profughi in Siria e spedi-
ti nel deserto libico a sostegno
di Tripoli. Il Qatar ci ha messo i
suoi petro-dollari. Ankara è in-
tervenuta in Libia a fianco di
Sarraj solo dopo aver firmato
un accordo marittimo con il go-
verno di Tripoli che rafforza la
sua rivendicazione dei diritti di
perforazione nel Mediterraneo
orientale. Così come la Russia
che ha inviato i mercenari di
Wagner, dopo un accordo con
Haftar per avere una base mi-
litare navale sulla lunga costa
libica. Se pace sarà, i negoziati
saranno guidati anche dai
complessi interessi degli spon-
sor stranieri della guerra.
L
e foto del suo corpo racchiu-
so nello scafandro bianco,
in partenza dalla Siberia.
Poi quelle del suo volto coperto
dalla mascherina chirurgica
blu, dopo essere atterrato a Ber-
lino. Sono le ultime immagini di
Aleksej Navalny che circolano
sui quotidiani russi e tedeschi,
che in coro informano che “il pa-
ziente” ha raggiunto l’Europa.
Dopo l’approvazione per l’eva-
cuazione dal reparto di terapia
intensiva di Omsk, firmata dal
dottore Anatoly Kalinichenko,
l’oppositore del Cremlino è at-
terrato in Germania nella notte,
due giorni fa, per essere curato
nell’ospedale Charite, una clini-
ca “di prima classe, dove verrà
seguito al meglio”.
“È stabile ed è una buona no-
tizia, ma non c’è niente da festeg-
giare, la sua condizione rimane
molto preoccupante” ha comuni-
cato lo sloveno Jaka Bizilj, a capo
dell’organizzazione Cinema for
Peace, che si è occupato del volo e
dell’organizzazione del trasporto
DIAGNOSI
STABILE
MA GRAVE:
SI CERCA
LA CAUSA
di Navalny dalla Siberia alla Ca-
pitale tedesca in elicottero. I dot-

BIELORUSSIA tori “sono stati molto chiari: se A-

leksej non fosse atterrato a Om-
t I DISSIDENTI TSEPKALO L’APERTURA ALLA RUSSIA: PER NOI RESTA L’ALLEATO CHIAVE sk sarebbe morto”. In attesa di

“Stop a Lukashenko, non a Putin”

nuove diagnosi dopo accurate a-
nalisi, – che i camici bianchi te-
deschi non promettono brevi –,
le prime informazioni riferisco-
no che si tratterà di “un lungo ri-
covero”. Il blogger dissidente si
trovava in Siberia per un tour di
» Michela A.G. Iaccarino timi appaiono mentre i genitori parlano che si usava nella nostra nazione prima supporto ai suoi candidati indi-

“P
referiamo non comunicare la no-
stra posizione per ragioni di sicu-
rezza”: lo dicono in coro gli Tsep-
kalo, marito e moglie, coppia di opposi-
tori in esilio scappata dal tentato arresto
della polizia del presidente Aleksandr
Lukashenko. Ora si sono riuniti dopo la
fuga. Parlano forse da Mosca, dove è
fuggita Veronika dopo le elezioni del 9 a-
gosto scorso. O forse rispondono da
Kiev, dove era fino a pochi giorni fa Va-
lery. Lei è una delle tre “fidanzate com-
battenti”di cui si è innamorata la stampa
internazionale; suo marito, ex amba-
sciatore bielorusso in Usa, è un impren-
ditore che sogna di rendere Minsk la
nuova Silicon Valley.
“In tutta Europa il dittatore ormai è
persona non grata, non è più un leader
legittimo, lo dimostrano le sanzioni. Farà
la fine dei dittatori sudamericani, po-
trebbe scappare in Venezuela da Madu-
ro, suo grande amico”. I due vogliono tor-
nare in patria: i loro figli, che per brevi at-
di geopolitica su Zoom, chiedono ogni
mattina la data di ritorno a Minsk, la città
dove Lukashenko ha oscurato il web e ha
ordinato la chiusura delle fabbriche che
rispondono all’appello di Svetlana Ti-
khanovskaya. La sfidante ha invitato i
suoi concittadini, – da Vilnius, Lituania,
dove si è rifugiata –, a prolungare prote-
ste e scioperi e a partecipare alla grande
marcia che si terrà oggi nella Capitale.
Come tutti gli altri candidati dell’op-
posizione gli Tsepkalo non hanno ancora
un programma politico preciso da pre-
sentare: “Non c’è ancora motivo di farlo,
tutti i nostri sforzi sono concentrati nel
cacciare Lukashenko”. Svetlana è la pre-
sidente legittima fino a nuove elezioni,
ma “non vogliamo Maidan nel nostro
Paese, non desideriamo uno scenario al-
la Kiev: l’Ucraina era divisa tra est e ovest
anche prima della guerra, quando anda-
va al voto. Invece in Bielorussia non c'è
differenza nelle varie regioni, siamo un
Paese unito”.
Minsk ribelle Oggi una nuova marcia "Guardate la nostra bandiera: è quella
dell’Unione Sovietica, non ci sono sim-
boli di altri Paesi”. La coppia in lotta con-
tro il presidente d’epoca sovietica sogna
neutralità per la patria: “Possiamo esse-
re uno Stato che mette in comunicazio-
ne Mosca e l’Europa, sarà meglio per
l’Ue se saremo una democrazia. Ma la
Bielorussia, una piccola nazione tra est e
ovest, rimarrà indipendente, non entre-
rà nella Nato". Con le proteste russe in
corso a Khabarovsk –o le manifestazioni
di massa a Mosca della scorsa estate,
scoppiate quando il Cremlino fu accusa-
to di manipolare le elezioni – i due riba-
discono che non ci sono da tracciare pa-
ralleli: “In Russia la presidenza di Putin è
stata comunque spezzata da quella di
Medvedev, Lukashenko è al potere da 26
anni da solo”. Ribadendo che Mosca è un
“alleato chiave che giocherà un ruolo
cruciale nella storia del loro Paese”, gli T-
sepkalo promettono due cose: lavore-
ranno per creare la “Nuova Bielorussia”,
un Paese che sarà “amico di tutti gli Stati
suoi vicini”.
pendenti che sfidano alle urne
parlamentari, previste a settem-
bre, gli uomini di Russia Unita, il
partito del presidente Vladimir
Putin, e ha avuto un malore do-
po essere decollato da Tomsk, lo
scorso 20 agosto.
Dopo essere tornata ad accu-
sare il Cremlino di aver atteso ab-
bastanza a lungo da far sparire le
tracce di veleno che Navalny a-
vrebbe ingerito insieme al tè al
bar Vienna dell’aeroporto della
città siberiana, la portavoce del
blogger anti-corruzione Kira
Yarmysh ha chiosato su Twitter:
“La lotta tra la vita e la morte di
Aleksej sta solo cominciando, c’è
molto ancora da superare ma il
primo passo è stato fatto”.
MIAC
16 l ITALIA
GRAPHIC NOVEL • L’ex numero 1 della Bce
C
hi è davvero Mario Draghi? E soprattutto, che cosa
vuole? L’ex numero 1 della Banca Centrale Europea
continua ad aggirarsi come uno spettro sull’Europa,
chiamato in causa ormai da anni come salvatore a ogni
scricchiolio del sistema. Oggetto del desiderio di poteri
più o meno forti, riserva della Repubblica, non solo ita-
liana. Ma anche “idolo social” dopo la celebre “whatever
it takes” (“costi quel che costi”): l’espressione da lui u-
sata il 26 luglio del 2012 – in riferimento agli sforzi che la
Bce avrebbe compiuto per difendere l’euro dalla crisi e-
conomica – che è addirittura finita nella Treccani. La gra-
phic novel a puntate di Emanuele Fucecchi (oggi l’ottava
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
e ultima tavola, le precedenti sono uscite l’11, 14, 15, 18,
19, 20 e 22 agosto) ci ha spiegato chi è Mr. Draghi, da
dove viene, quali sono i suoi modelli di riferimento, quali
le tempeste che ha attraversato. Un racconto per cer-
care di districare il mistero: che cosa farà “da grande”?
FQ
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
IL RACCONTO
t spopolati. E anche l’uomo che scrive la “Lonely Planet” va alla scoperta
Viaggio al termine del Molise:
esiste e sembra un po’ Narnia
» Selvaggia Lucarelli
T
utto ha avuto inizio
con una battuta du-
rante il lockdown. Il
Governo aveva appe-
na concesso il permesso di u-
scire per andare a comprare il
pane in quanto spesa necessa-
ria e io ho scritto sui social “Ok,
vado a comprare il pane in Mo-
lise”. Non lo avessi mai scritto:
nel giro di poche ore mi sono ri-
trovata con inviti in ogni pa-
netteria del Molise, natural-
mente a quarantena finita. In-
viti a cui ho risposto sì, ma con
la vaghezza a cui si risponde a-
gli amici che ti chiedono quan-
do ci vediamo e tu dici “prestis-
simo, dopo le feste” ed è il quin-
dicesimo Natale in cui rispondi
così. L’idea però ha continuato
a frullarmi per la testa. Guar-
davo le foto delle vacanze d’a-
gosto dello scorso anno in Ci-
na, mi dicevo che sono andata
fin lì per capire qualcosa del
paese più enigmatico al mondo
ma che in fondo nessuno dubi-
ta dell’esistenza della Cina. L’e-
sistenza stessa del Molise è in-
vece fonte di dubbi sarcastici
da decenni e in fondo, anche se
sai che esiste, magari pensi co-
me Giovanni Toti che sia terra
di laghetti e fumiciattoli, un
specie di Pufflandia, senza
neppure il mare. Alla fine, in
Molise ci sono andata davvero
in vacanza. E ho scoperto che
gli aggettivi più abusati per de-
scrivere il Sud che resiste, qui
non c’entrano nulla. Non è quel
Sud fiero, orgoglioso, che alza
la voce quando il resto del pae-
se se lo dimentica.
C’È, IN MOLISE, la diffusa rasse-
gnazione di luogo lasciato solo,
in cui chi è rimasto ha imparato
a bastare a se stesso. È così poco
raccontato, il Molise, che il
Molise stesso ha perso la capa-
cità di raccontarsi. Per arrivare
nel sito archeologico più im-
portante della regione, Sepi-
num, un’incredibile area ar-
cheologica di origine romana,
non si trovano indicazioni lun-
go la strada. Ci siamo fidati del
navigatore, ma la strada pare-
va portare dritta nella cascina
di un contadino o a Narnia,
non certo in un sito che sembra
Pompei, ma immerso nel verde
delle campagne molisane, in
un silenzio suggestivo, tra po-
chi visitatori che non pagano
neppure un biglietto. I cartelli
stradali che indicano “Sepi-
num” dovrebbero iniziare al
casello di Milano Sud, e invece
non ci sono neppure in Molise.
“Sei sicuro che sia la strada giu-
sta?”, in effetti, è la frase che si
pronuncia più spesso girova-
gando per la regione. Perché
per andare da un comune
all’altro spesso ci si ritrova ad
attraversare boschi fittissimi, a
percorrere 7 km in 30 minuti, a
immaginare scenari dramma-
tici in cui si buca una ruota, il
segnale del telefono sparisce e
tu entri a far parte di una co-
munità di lupi, finendo sulla
ITALIA l 17
INESPLORATO Paesaggi e siti archeologici meravigliosi, borghi
muovi. Il Molise in cui dopo a-
ver fatto visita a Trivento una
macchina ci ha inseguito sulla
statale, lampeggiandoci e fa-
cendoci accostare perché se-
condo l’amabile signore erava-
mo andati via senza assaggiare
le specialità del posto. (aveva
ragione lui, ma ho pensato a
un’esecuzione).
IL MOLISE di Bagnoli del Trigno
o Duronia in cui le vie d’estate
sono invase da taxi romani e
sembra una visione onirica, in-
vece scopri che i tassisti romani
sono in buona parte molisani e
ad agosto tornano qui. Il Moli-
se delle morge cenozoiche,
questi giganteschi massi spu-
tati fuori dalla terra quando il
Molise era mare, pieni di fossili
e conchiglie, sui quali spunta-
no chiese e campanili. (Piera-
cupa e Salcino, che meravi-
glia). Il Molise che quando ar-
Rinascite rivi in un posto la gente ti guar-
Le scritte di Biancoshock da come fossi pazzo, come se
per il CVTÀ Street Fest davvero tu avessi sbagliato
di Civitacampomarano strada e fossi finito lì per caso.
Sotto il Teatro Per poi raccontarti la sua sto-
di Saepinum ria, la storia di questa terra, con
la gentilezza modesta e lumi-
Sorpresa! Quando
in lockdown ci hanno
permesso di uscire a far
la spesa, scrissi “vado
a comprare il pane
in Molise”. Ed eccomi...
ligiose impolverate della via nosa dei molisani, che tanto ho
crucis. Le chiedo di chi siano, amato in questo viaggio. E il se-
vorrei comprarle. “Le ha la- gno che il Molise sia tutto da
sciate qui il prete che se ne è an- scrivere e da raccontare è
dato anni fa”. E qui inizia una nell’ultimo mio incontro pri-
trattativa che neppure per l’ac- ma di partire. Girovagavo tra i
quisto di Ronaldo. La signora resti dell’anfiteatro romano di
dice che potrei fare un’offerta Larino con la valigia già in
alla chiesa e prenderle, ma pri- macchina e inciampo in quella
‘‘
ma vuole avvisare il sacerdote. figura mitica e misteriosa che è
Il sacerdote filippino arriva do- colui che scrive le guide Lonely
po un po’e scopre questi quadri Planet. Mi spiega che sta scri-
di cui non sapeva nulla. Dice vendo la guida del Molise. “Sai
copertina di National Geo- cristallino in cui fare il bagno, che me li darebbe ma saranno che qui esistono delle cascate
graphic 20 anni dopo. I che fino a ieri non esistevano nel registro della chiesa e se me bellissime e sconosciute fino a
paesaggi, però, sono una neppure sulle guide. Ed è stato li vende finisce in galera, e per ieri?”, gli dico. Il tizio tira fuori
meraviglia. E capiamo bello, quasi commoven- un attimo vedo la situazione da un taccuino, e prende appunti.
Volevo comprare
quanto di inesplorato c’è in te, vedere questo paesi- fuori: sono in una casa abban- Io penso che vorrei essere lui e
Molise quando arriviamo no con un centro affolla- donata in Molise che cerco di ricominciare il giro daccapo, a-
in un paese di mille abitanti to di turisti che erano lì corrompere un integerrimo vere il privilegio di svelare la re-
che si chiama Carpinone. A per andarle a scoprirle. sacerdote filippino perché mi gione che non forse non sa ab-
Carpinone ci sono due ca-
scate stupende a dieci mi-
nuti dal centro del paese
delle immagini Non solo. Carpinone
stesso ha un borgo bel-
lissimo, in cui nessuno
venda immagini di una via cru-
cis. Realizzo che è tutto incre-
dibilmente surreale e lascio lì la
bastanza di esistere. Nel frat-
tempo, so che il mal di Molise
esiste.
che alcuni ragazzi, appun-
to, hanno scoperto e reso
accessibili ai turisti un an-
della Via Crucis: vive più. È uno dei tanti
borghi spopolati del
Molise in cui se vuoi ti
via crucis, per poi entrare nel
castello abbandonato del pae-
se che però ha un citofono e
nemmeno fosse
no fa. Ho chiesto a qualche compri una casa con nessuno del mio gruppo ha an-
anziano di Carpinone se 5.000 euro. La signora cora capito chi ci abbia aperto.
quelle cascate le ha mai vi- Elena è rimasta sola, a E sono tanti, in Molise, i borghi
Ronaldo...
ste e mi ha detto di no. vivere su nel borgo. La meravigliosi in cui non vive
incontro mentre annaf- quasi più nessuno. Il Molise in
NON IMMAGINATE le casca- fia le piante. Mi mostra cui ho visto indossare le ma-
telle con un rigagnolo e una una casa in vendita, ac- scherine in paesi di 200 abi-
pozza d’acqua torbida in canto alla sua. Su un tanti, che tu non sai se si pro-
cui galleggia del verde mu- vecchio tavolo, accata- teggono dal virus o se hanno
schioso. Sono cascate con stati l’uno sull’altro, ci paura di ingoiare un insetto,
un salto di metri e un lago sono delle immagini re- per sbaglio. E quasi ti com-
18 l ITALIA
QUESTIONI COMICHE Metalogismi e metabole
» Daniele Luttazzi
N
ella puntata preceden-
te, abbiamo visto e-
sempi divertenti di
metabole linguistiche:
metaplasmi (figure formali),
metagrafi (metaplasmi sul
piano grafico), meta-
tassi (figure sintatti-
che), metasememi
(figure semantiche) e
metalogismi (figure del
pensiero). Proseguiamo
la visita all’esposizione di
feti in conserva.
Metalogismi. Per ag-
giunzione: iperbole (ho un caz-
zo che è la scatola del tuo); litote
iperbolica (“Sono solo un pove-
ro peccatore” detto dal corrutto-
re di minorenni); ripetizione i-
perbolica (“Non mi convinci
neppure se mi convinci” dice
Cremilo nel Pluto di Aristofa-
TUTTE ne); pleonasmo (ACANTIONE:
LE SETTIMANE “Ma quel porco ha cominciato a
SUL FATTO palpeggiarla.” CARINO: “San-
DA DICIOTTO to cielo! A lei?”. ACANTIONE:
settimane, Daniele “Volevi che palpeggiasse me?”
Luttazzi racconta sul scrive Plauto nel Mercante).
“Fatto Quotidiano” cos’è Per sostituzione: ironia (per
e come funziona esempio, il biasimo sotto forma
la comicità. Anche per di lode: “Professore, lascio l’uni-
mettere un po’ di ordine, versità.” “Eh, sono sempre i mi-
visto che di comicità gliori quelli che se ne vanno.”); a-
si parla e si scrive steismo o contro-ironia (la lode
spesso a sproposito. sotto forma di biasimo: “Ti sei
La bibliografia di laureata con lode? Vergogna!”);
questa e delle puntate antifrasi (Bella figura! per defi-
precedenti delle nire una topica); litote da dop-
“Questioni comiche” pia negazione (Mica scema);
la si può trovare preterizione (dare rilievo a qual-
sul blog di Daniele: cosa dicendo che non la si vuole
danieleluttazzi. nominare: “Per non parlare di-
wordpress.com monsignor Marcinkus e delle
trame che legavano lo Ior alla
mafia, a Sindona e alla P2.”); e-
Mickey Mouse panortosi (sostituire una parola
eroinomane con un’altra che si giudica più a-
Sopra, la parodia deguata: “Berlusconi non è un
di Wally Wood politico, è un piazzista” mi ri-
pubblicata spose Claudio Martelli a Barra-
dalla rivista cuda, frase che poi Fatma Ruf-
underground fini tagliò al montaggio senza
“The Realist” dirmelo); denegazione (dire ciò
nel 1967, in cui che si è, dicendo ciò che non si è:
l’iperbole arriva “Perché dovrei lodare il Pd? Non
fino a un Mickey sono Grillo.”); paradosso: per e-
Mouse sempio, la scritta Questa non è
eroinomane una pipanel dipinto di una pipa
LA FOTO DI (Magritte); il coltello senza lama
DANIELE LUTTAZZI a cui manca il manico(Lichten-
È DI OTTAVIO berg); BORIS: “Mio fratello è
CELESTINO stato ucciso a baionettate da un
obiettore di coscienza polacco”
(Woody Allen). Sono metalogi-
smi anche l’eufemismo (cava-
liere invece di pregiudicato);
l’allegoria (“Per una mezzana,
l’innamorato è come il pesce: se
non è fresco, puzza. Fresco, è gu-
stoso, saporito, puoi cucinarlo
come ti pare, in umido o alla gri-
glia, puoi rivoltarlo come ti pia-
ce” dice Cleareta nell’Asinariadi
Plauto); la parabola: “Il leone e il
vitello giaceranno insieme, ma
il vitello non dormirà molto”
(Woody Allen); e la favola (come
quella inventata dall’Ira q
Group di Karl Rove per vendere
all’opinione pubblica occiden-
tale la guerra coloniale, crimi-
nale e illegale di Bush, Blair e
Berlusconi in Iraq). La non-per-
tinenza relazionale fra elementi
correlati crea un effetto comico,
come nelle metafore miste (il
carro dello Stato naviga su un
Peter Sellers stile pianta,
B. piazzista e poi... antani
vulcano) o nella commedia di
Tardieu Un mot pour un autre,
dove le cose sono nominate con
parole diverse dalle abituali: u-
na sostituzione sinonimica
(metasemema) con manteni-
mento della sintassi normale e
della prosodia colloquiale. Per
esempio: “Mi distolgo a quanti
di noi, come te, non riescono a
provinciare bene le carriole. Le
carriole, quelle che vescovo dalla
doccia quando tarliamo.” Un
procedimento simile è quello
degli sproloqui comici per bef-
fare l’interlocutore, come in
Boccaccio, Rabelais, Swift, e in
tutta la letteratura nonsense. Ne
è un epigono moderno la super-
cazzola resa celebre da Ugo To-
gnazzi in Amici miei (sceneg-
giatura di Benvenuti, De Ber-
nardi, Pinelli, 1975):
Mascetti:Tarapìa tapiòco!
Prematurata la supercazzola, o
scherziamo?
Vigile: Prego?
Mascetti: No, mi permetta.
No, io... scusi, noi siamo in
quattro. Come se fosse antani
anche per lei soltanto in due, op-
pure in quattro anche scribàc-
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
Il nonsensepuò di-
ventare satirico, per
Il Pippo sballato esempio usandolo in
di Pazienza funzione anti-reli-
Nel 1977, giosa come fa il Pe-
sulla rivista rozzi (Noiret) duran-
underground te la confessione in
“Cannibale”, punto di morte. L’uti-
Andrea lizzo di parole senza
Pazienza significato, simili a
riprende l’idea quelle di uso comu-
iperbolica di ne, in un testo che
Wally Wood per conserva le regole
il suo Pippo grammaticali e sin-
sballato tattiche, come nel
Jabber wocky di Le-
wis Carroll (1871), è
detto m et as e ma n ti ca ( Fo sc o
Maraini, 1998).
Con permutazione: inver-
sione logica (Infilo la lingua
nella sua bocca, poi mi infilo in
questa lingua.); inversione cro-
nologica (come fanno Vonne-
chi confaldina? Come antifur- gut in Mattatoio n.5 e Pinter in
to, per esempio. Tradimenti); fusione: in “Non è
Vigile: Ma che antifurto, mi vero ma ci credo” (1959), Peppi-
faccia il piacere! Questi signori no De Filippo racconta al medi-
qui stavano sonando loro. ’Un co un incubo: “Io l’ho seguito, e
s’intrometta! mentre lo seguivo questo signo-
Mascetti:No, aspetti, mi por- re con la barba si è trasformato
ga l’indice; ecco lo alzi così... in mia moglie. O mia nonna?
guardi, guardi, guardi. Lo vede Mi è parso fosse mia moglie tra-
il dito? Lo vede che stuzzica? Che vestita da mia nonna. Quella è
prematura anche? Ma allora io capace di tutto.”.
le potrei dire, anche con il rispet- Metabole del destinata-
to per l’autorità, che anche sol- rio.Per sottrazione: per esem-
tanto le due cose come vicesin- pio, quello che finge di non es-
daco, capisce? serci, oppure cerca di mimetiz-
Vigile:Vicesindaco? Basta ’o- zarsi con l’arredamento, come
sì, mi seguano al commissaria- Peter Sellers in Hol lywo od
to, prego! party.
Meccanismi per creare il riso
Il mimetizzarsi con l’arredamento
in “Hollywood party”. Passando
al nonsense della “supercazzola”
di Ugo Tognazzi in “Amici miei”
Per aggiunzione: il tipo na-
scosto nell’armadio; quello che
si unisce, non invitato, alla
conversazione; il passante cui
si chiede un giudizio; lo sper-
matozoo di colore che, in mez-
zo a spermatozoi bianchi, si
chiede “Cosa ci faccio qui?” In
Tutto quello che avreste voluto
sapere sul sesso di Woody Al-
len; l’aggiunta di un terzo livel-
lo come nell’episodio di Frien-
d s dove Rachel e Monica si
scambiano l’identità, e a un
certo punto litigano, in una ga-
ra a dire di sé (cioè dell’altra)
cose turpi (Rachel: “Al liceo ero
una vacca.” Monica: “Io mi pi-
sciavo a letto.”) Rachel e Moni-
ca sono al primo livello, i pre-
senti (che ignorano lo scambio
di identità e le ascoltano allibi-
ti) sono al secondo livello, il
pubblico tv (che sa dello scam-
bio) è al terzo livello.
Per sostituzione: animato/i-
nanimato (come in Chi ha inca-
strato Roger Rabbit? e in Tran-
sformers); umano/animale (o-
gni antropomorfizzazione ani-
male, da Esopo a Disney fin al
film Ted e alla sit-com Wilfred; il
prete in una scuola di campagna
che spinge fuoridall’aula una
gallina intrusa dicendole: Fuo-
ri, gallinella, questa è l’ora di re-
ligione; adulto/bambino (per e-
sempio, il presentatore tv che
chiede a un piccolo ospite: Sei
sposato?); stile adeguato/stile i-
nadeguato (per esempio, la
spiegazione farlocca di Woody
Allen che si finge esperto di clo-
nazione ne Il dormiglione); de-
stinatario 1/destinatario 2 (dire
a nuora perché suocera intenda;
l’a parte; l’autorità al posto di se
stessi, come fa Woody Allen ti-
rando fuori McLuhan in Io e An-
nie); livello 1/livello 2 (dialogare
fingendo di citare un libro, co-
me in un episodio di Better Off
Ted: LEI:“Con vero piacere!, ag-
giunse lei.”LU I:“Benissimo,
disse lui.”).
(18. Continua)
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
PICCOLI CLASSICI/3 I racconti dei maestri
» Edgar Allan Poe
I
l castello di cui il mio valletto aveva o-
sato forzare l’ingresso pur di non per-
mettere che, gravemente ferito
com’ero, io passassi la notte all’aperto,
era uno di quegli edifici, tetri e grandiosi
insieme, che da gran tempo ergono la loro
aggrondata mole frammezzo agli Appen-
nini, non meno nella realtà che nei fan-
tastici scenari di Mrs Radcliffe. Stando a
ogni apparenza, era stato abbandonato
temporaneamente e da non molto. Noi ci
insediammo in una delle stanze più pic-
cole e meno sontuosamente arredate, sita
in una torretta fuori mano. Gli addobbi e-
rano di pregevole fattura, ma logori e se-
gnati dall’usura del tempo. Alle pareti
tappezzate di arazzi erano appesi trofei e
panoplie d’ogni genere e forma, nonché
un’infinità di originalissimi quadri mo-
derni dalle ricche cornici dorate di stile a-
rabesco. Questi, quadri, che rivestivano
non solo le superfici principali dei muri,
ma le innumerevoli nicchie imposte dalla
bizzarra architettura del castello – questi
quadri, dicevo, avevano destato in me un
profondo interesse, determinato forse
dal mio incipiente delirio; cosicché ordi-
nai a Pedro di chiudere le massicce impo-
ste della stanza (infatti era già notte), di
accendere i bracci di un alto candelabro
posto a capo del mio letto e di scostare, a-
prendole quanto più poteva, le frangiate
cortine di velluto nero che lo avvolgeva-
no. Volevo che così fosse fatto perché, se
non potevo abbandonarmi al sonno, de-
sideravo almeno dedicarmi all’alternata
contemplazione dei quadri e alla lettura
di un volumetto trovato sopra il guancia-
le, che, a quanto sembrava, dei quadri of-
friva e la critica e la descrizione.
A lungo, a lungo lessi –e religiosamen-
te, devotamente contemplai; le ore vola-
rono rapide e gloriose, e giunse la profon-
da mezzanotte. La posizione del candela-
bro mi disturbava, e stendendo la mano
Il quadro che rubò l’anima
alla giovinetta innamorata
con difficoltà per non destare il mio val-
letto assopito, lo collocai in modo che i
raggi cadessero in pieno sul libro.
Ma quest’atto produsse un effetto as-
solutamente imprevisto. I raggi delle nu-
merose candele (poiché ve n’erano molte)
penetrarono in una nicchia che una delle
colonne del letto aveva fino a quel mo-
mento tenuto nell’ombra più fitta. Scorsi
così nella vivida luce un quadro che prima
m’era affatto sfuggito. Era il ritratto di u-
na fanciulla, tenera eppur rigogliosa,
quasi donna ormai. Diedi al quadro
un’occhiata frettolosa, e poi chiusi gli oc-
chi. Perché lo facessi, neppure io, dappri-
ma, riuscii a comprenderlo. Ma mentre le
mie palpebre restavano chiuse, analizzai
rapidamente la ragione per cui le tenessi
serrate a quel modo. Era stato
un moto impulsivo per gua-
dagnar tempo e pensare: per
accertarmi che la vista non mi
avesse ingannato; per acquie-
tare la mia immaginazione,
prima di volgere un altro
sguardo, più calmo e sicuro.
Di lì a pochi momenti ripresi a
fissare il quadro.
Che ora vedessi giusto non
potevo né volevo dubitare;
poiché il primo bagliore delle
candele su quella tela pareva
aver dissipato il sognante stupore da cui i
miei sensi erano posseduti, riportandomi
di colpo alla lucidità del reale.
Il ritratto, l’ho detto, era quello di una
fanciulla. Solo la testa e le spalle, eseguite,
per usare la denominazione tecnica, alla
maniera di “vignette”molto simile allo sti-
le delle teste predilette da Sully. Le brac-
cia, il seno, fin le punte dei capelli irrag-
gianti si fondevano impercettibilmente
con l’ombra vaga ma densa che faceva da
sfondo. La cornice era ovale, riccamente
dorata e filigranata alla moresca. Come o-
pera d’arte, nulla poteva essere più ammi-
revole del dipinto in quanto tale. Ma non
era pensabile che a destare in me un’im-
pressione così subitanea e violenta fosse
stato l’alto livello dell’esecuzione o l’im-
Edgar Allan Poe Non era
pensabile che a destare in me
un’impressione così violenta
fosse stato l’alto livello
dell’esecuzione del ritratto
mortale bellezza del viso. E ancor meno e-
ra ammissibile che la mia immaginazio-
ne, strappata dal dormiveglia, avesse
scambiato la testa per quella di una per-
sona viva. M’avvidi subito che le peculia-
rità del disegno, della tecnica pittorica e
della cornice non potevano non dissipare
immediatamente tale idea, impedendo-
mi di indulgervi sia pure per un istante.
Riflettendo intensamente su questi punti,
rimasi per forse un’ora un po’ seduto, un
po’sdraiato, con gli occhi inchiodati sul ri-
tratto. Infine, scoperto il vero segreto del
suo effetto, mi abbandonai supino sul let-
to. Avevo scoperto che l’arcana magia del
dipinto stava nell’espressione così vivida,
così perfettamente conforme alla vita
stessa che mi lasciò dapprima sbalordito e
infine confuso, soggioga-
to, sgomento. Con profon-
do, reverente timore, rimi-
si il candelabro nella pri-
mitiva posizione. Sottratta
così alla vista la causa del
mio intenso turbamento,
cercai ansiosamente il vo-
lume che trattava dei di-
pinti e della loro storia. A-
pertolo al numero che de-
signava il ritratto ovale,
lessi le vaghe e strane pa-
role che seguono:
ITALIA l 19
LA
NOSTRA
INIZIATIVA
IN COLLABORAZIONE
con la casa editrice Garzanti,
per tutto il mese di agosto
pubblichiamo una serie
di racconti, brevi e talvolta
brevissimi, che terranno
compagnia ai nostri lettori sul
giornale della domenica.
Le piccole storie di Virginia
Woolf, Rudyard Kipling, Anton
Čechov, Heinrich von Kleist
ed Edgar Allan Poe sono
tratte dalle collane Grandi
Libri e Piccoli Grandi Libri
“Era una giovinetta di rara beltà, non
meno leggiadra che colma di gaiezza. E
funesta fu l’ora quando ella vide, e amò, e
sposò il pittore. Era costui uomo domi-
nato da un’unica passione, studioso, au-
stero, e che nella sua Arte già aveva una
sposa; ed ella era fanciulla di più che rara
beltà, non meno leggiadra che colma di
gaiezza; tutta luce e sorrisi, e giocosa co-
me un giovane cerbiatto: piena d’amore e
di tenerezza per tutte le cose, odiava solo
l’Arte che le era rivale; temeva solo la ta-
volozza e i pennelli e gli altri fastidiosi
strumenti che la privavano del volto
dell’amato. Fu dunque cosa terribile per
questa dama sentir parlare il pittore del
suo desiderio di ritrarre la giovane mo-
glie. Ma ella era umile e obbediente, e do-
cilmente, per molte settimane, sedette
nella buia sala della torre, dove solo
dall’alto la luce filtrava sulla pallida tela.
Ma il pittore si gloriava dell’opera sua che
procedeva ora dopo ora, giorno dopo
giorno. Ed era uomo di passioni, strava-
gante, forastico, perduto
in un suo fantasticare; co-
sì che non volle vedere che
la luce spettrale che cade-
va in quella torre solitaria
inaridiva salute ed animo
della sua sposa, la quale
andava illanguidendo in
modo visibile a tutti, tran-
ne che a lui. Ma ella sorri-
deva sempre, sempre:
senza lamentarsi, perché
vedeva che il pittore (di
cui grande era la fama)
traeva da quel suo impe-
gno un piacere fervido e
ardente, e giorno e notte
lavorava per ritrarre colei che tanto l’a-
ILLIBRO mava, e che tuttavia di giorno in giorno
diveniva più languida ed estenuata. E, in
verità, alcuni che avevano visto il ritratto
parlavano sommessamente della sua so-
miglianza come di meraviglia grande,
prova non meno dell’arte del pittore che
del suo profondo amore per colei che così
mirabilmente andava dipingendo. Ma
alla fine, avvicinandosi l’opera al suo
compimento, a nessuno fu più concesso
di accedere alla torretta; poiché il pitto-
re, invasato dall’ardore della sua creazio-
ne, di rado alzava gli occhi dalla tela, fos-
se anche per guardare il volto della sposa.
» Racconti del E non voleva vedere che i colori che sten-
mistero, fantasti- deva sulla tela erano tratti dalle guance
ci e grotteschi di colei che gli sedeva accanto. E quando
Edgar Allan Poe molte settimane furono trascorse e po-
Traduzione: chissimo restava da fare ancora – solo u-
Gabriele Baldini
e Luciana Pozzi
na pennellata sulla bocca e un tocco di
colore all’occhio, lo spirito di lei guizzò
Pagine: 544
Prezzo: 10.50 e
ancora come la fiamma entro il becco di
una lampada. E la pennellata fu data, e fu
Editore: Garzanti applicato il tocco di colore; e, per un at-
timo, il pittore ristette rapito davanti
all’opera che aveva portato a termine;
ma un attimo dopo, mentre ancora la
contemplava, tremò e impallidì e inorri-
dito, esclamando: ‘Questa è proprio la
Vita!’ bruscamente si volse a guardare
l’amata: Ella era morta!”.
20 l SECONDO TEMPO IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

Addio a Jack Sherman Il Barça punta su Lautaro

A 64 anni, si è spento il primo chitarrista In attesa di sciogliere la questione Messi,
dei Red Hot Chili Peppers, che aveva i blaugrana di Koeman punterebbero
suonato nell’album eponimo di esordio a Lautaro Martinez (il “Toro” dell’Inter)
e nel primo tour americano della band e a Eric Garcia del Manchester City

L’INTERVISTA
I Alessandra Ferri La star mondiale della danza, prima ballerina a Londra
a soli 19 anni, il 27 agosto è in Calabria sul palco di Armonie d’Arte Festival

T
» Alessandro Ferrucci
otò, modestamente, principe
della risata lo nacque; e senza
falsa modestia, paragoni, giu-
stificazioni, magari il buon ri-
fugio del “se lo dicono gli al-
tri”, anche Alessandra Ferri
individua nei geni la grazia
della sua vita: “Da sempre
penso solo alla danza. Da
sempre. (Abbassa leggermen-
te il tono) Io sono nata balle-
rina e quando da bambina ar-
rivava l’estate, aspettavo sotto
l’ombrellone la fine dei giorni
di vacanza per poter tornare a
indossare le scarpette e ritro-
varmi sulle punte”.
E così già ragazzina entra
alla Scala; già adolescente la-
scia Milano per la Royal Bal-
A BORGIA let School di Londra; già di-
IN SCENA FINO ciannovenne diventa prima
AL 28 AGOSTO ballerina; già 22enne si tra-
sferisce all’American Ballet
Theatre di New York, sotto il
consiglio di sua divinità Mi-
khail Baryshnikov.
È tutto un già.
Anche quando parla sem-
bra tutto semplice, naturale,
senza trucco dentro e fuori (“li
IL PARCO utilizzo solo in scena, altri-
Archeologico menti preferisco stare sen-
Scolacium za”); quando parla preferisce
di Roccelletta

SONO NATA
guardare negli occhi l’interlo-
di Borgia, in cutore, danzare con chi ha da-
provincia di vanti, capire se il partner
Catanzaro, concesso dell’occasione è affidabile o
dal Mibac, resta lo meno, quindi rifiuta il sem-
scenario, il contesto plice telefono anche se vive a
suggestivo di Londra (“Almeno in video...”),
“Armonie d’Arte altrimenti non è a suo agio.
Festival” questa sera Come va in Inghilterra?
in scena la danza con

SULLE PUNTE
la “Compagnie Hervé
Koubi”; martedì
tocca alla leggenda
del pianoforte,
Martha Argerich; con
lo spettacolo “I
Messaggeri”,
mercoledì arriva per
la prima volta Emma
Dante, mentre

‘‘
giovedì è il giorno
della Ferri

Sono tornata da poco, prima
stavo a Milano; comunque
BIOGRAFIA qui è strano, c’è una grossa
ALESSANDRA differenza, prendono tutto al-
FERRI
È nata a Milano nel
la leggera, le persone non vi-
vono la nostra paura.
1963; a dieci anni
Mentre in Italia...
entra alla Scuola Sono arrivata il 20 marzo nel
di Ballo del Teatro pieno dell’incubo, e attrezza-
alla Scala; a 15 vince
una borsa di studio
ta: vista l’incertezza sul pros-
simo futuro, avevo imbarcato
assegnata dal British
Council; nel 1980
la sbarra, solo che me l’hanno
persa e poi ritrovata. Meno
entra a far parte
della compagnia del
male.
Quante ore si allena al
Royal Ballet; a soli
diciannove anni
giorno?
In casa almeno due ore, due
è prima ballerina. ore e mezza; poi da giugno ho
Nel 1985, su invito di avuto accesso a una sala di
Mikhail Baryshnikov, danza, e per fortuna sono riu-
si trasferisce scita a mantenermi, soprat-
all'American tutto sul piano mentale.
Ballet Theatre Cosa temeva?
Di perdere la motivazione
quotidiana: quando ti annul-
lano la stagione, e non mi era
mai successo, è faticoso tro-
vare i giusti stimoli.
Ci vuole disciplina...
Per me è una passione, non un sica, non molti si rendono I suoi amici? no nata con un qualche cosa
lavoro; (cambia tono)il talen- conto delle difficoltà, e forse Erano tutti nell’ambito della dentro, da sempre, non ho
to è composto l’unico metro per spiegare danza, sono cresciuta dentro mai voluto impegnarmi in al-
da vari tasselli, quanto è impervio il percorso, la Scala. tro e la mia famiglia non era
A una caviglia come la predi-
sposizione fisica
è l’età: è fondamentale inizia-
re da giovanissimi.
A 10 anni, oltre a danzare,
cosa?
neanche particolarmente in-
teressata alla danza o al tea-
mancano due
e psicologica, o E... (Sorride) Non ho hobby; se u- tro.
l’umiltà davanti Quando sono entrata alla no ha una passione così gran- Però a un certo punto ha
al proprio talen- Scala avevo dieci anni e all’au- de, diventa la tua vita: quan- smesso.
legamenti to, per mante-
n e r e l o “ s t r u-
dizione siamo passati in dodi-
ci su duecento, e appena in
do me ne distacco, soffro, sto
male, sento sacrificata un’e-
E per tanto tempo mi sono
chiesta “come mai?”.
e cartilagine, men to” ac cor-
dato.
due siamo arrivati in compa-
gnia; (sorride) poi per rag-
norme parte di me.
Sì, ma a 10 anni?
Risposta?
Tanti motivi: un po’ ero stan-
non sanno Quindi?
La disciplina ci
giungere il mio livello parlia-
mo di una scrematura su mi-
Volevo ballare, le mie energie
erano su quello: quando
ca, il mio corpo sentiva il bi-
sogno di uno stop, e in quegli
come cammino vuole, ferrea,
come la capaci-
gliaia di ballerini. ( Pa us a)
Chi arriva è perché vive la pas-
chiudeva la scuola e seguivo
mia mamma a Milano Marit-
anni non mi sono mai allena-
ta.
tà di focalizzar- sione per la danza non per lo tima, non ne potevo più, stavo Mai?
si, però rientra spettacolo. sul lettino e immaginavo bal- Per me ballare è qualcosa che
all ’interno del- A quindici anni ci vuole letti. trascende, non perché mi pia-
la passione, carattere per lasciare la La sua prima coreogra- ce muovermi, ma come asso-
senza pensare Scala... fia. luta esigenza interiore; dan-
solo al risultato È vero, e non è stato facilissi- A 3 o 4 anni mamma metteva zare in casa diventa depri-
finale, che è lo mo, soprattutto lasciare la i dischi, Giulietta e Romeo o Il mente, un livello amatoriale
spettacolo. mia famiglia, ma ho seguito il lago dei cigni, e io ballavo sot- che non mi appartiene, e ho
Quotidianità... mio sogno; già d’allora e an- to a un tavolo, creavo delle ceduto solo in questi mesi per
È un rapporto che sviluppi che dopo, non mi sono mai storie, magari diventavo la il Covid; (ci pensa e sorride)
con te stessa; è estremamente fermata a uno stadio, mai a- principessa; quando si parla mi correggo: anni fa ho balla-
difficile ballare la danza clas- dagiata. di destino e indole, è vero: so- to in casa con le mie figlie, ma
 IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020 SECONDO TEMPO l 21

Scott, il brano per “Tenet” All’asta gli occhiali di Gandhi

Svelato nel trailer finale dell’atteso film Appartenuti al Mahatma da giovane
di Christopher Nolan, il rapper Travis in Sudafrica, sono stati battuti all’asta
Scott ha condiviso il nuovo singolo “The al prezzo record di 260 mila sterline
Plan”, scritto per la colonna sonora in Inghilterra, alla East Bristol Auctions

‘‘
erano piccole, oggi mi man- rie tv “Sex and the city”? mia esigenza, e non per la car-
derebbero a quel paese. No, perché era già una star di riera o gli altri. Ed è stato pe-
Ha sperato seguissero la Hollywood, aveva girato Due ricoloso, andare in scena era
sua strada? vite, una svolta, era in- diventato angosciante, non

Baryshnikov?
No, assolutamente. Ripeto: o serito in quella dimen- credevo possibile soddisfare
hai la passione e devi farlo, sei sione; lui è sempre sta- le attese di tutti e mi sono sen-
costretto, o meglio evitare, to così. tita sola.
non le avrei volute come sal- Lei nella New York Come l’ha superato?

È il più
timbanchi. anni ’80, così giova- Molto mi ha aiutato l’incon-
Secondo alcuni i talent ne. tro con Fabrizio (Ferri, cele-
hanno permesso ai ragaz- Non mi sono trovata bre fotografo e suo ex mari-

grande di
zi di avvicinarsi alla dan- subito bene, provenivo to); la nostra unione, le nostre
za, per altri l’hanno svili- da una situazione mol- figlie, mi hanno permesso di
ta... to protetta come quella liberarmi degli altri.
Sono vere entrambe le tesi: è londinese, dove ci co- Come ha vissuto la gravi-

tutti, con lui

reale il coinvolgimento di noscevamo tutti sin da danza?
tanti giovani, ma la danza è quando eravamo ra- È stato interessante perché
un’arte molto raffinata, e non gazzi; quando sono ar- ho una padronanza incredi-

ho capito
basta sapersi muovere; (resta rivata negli Stati Uniti, bile del mio corpo, sono in
In coppia in silenzio) in inglese distin- sia la città che la com- grado di comandare qualsiasi
In alto a destra guono tra e nt e rt a i nm e n t e pagnia, erano porti di muscolo, anche il più piccolo
con Federico art, e questi programmi pun- mare, un caos pazze- e nascosto; invece in quel mo-

cos’è la
Bonelli; a seguire tano solo sull’intrattenimen- sco, con colleghi che mento mi era impossibile.
con Sting e con to, per me è arte e va celebrata provenivano da ogni Comunque è il post-gravi-
Roberto Bolle solo in un tempio, che è il tea- lembo del pianeta. danza la fase più dura per una

FOTO ANSA tro, e in un certo modo e a un
certo livello.
Primo articolo della Co-
stituzione secondo Ales-
sandra Ferri.
Il rispetto; (ci pensa) l’ugua-
glianza e il rispetto.
Litiga mai?
Raramente, molto raramen-
te: non mi piace, mi spaven-
ta.
Tra odio e indifferenza?
L’odio lo tengo lontano,
preferisco osservare e
prendere le distanze.
Per molti attori il
palco allevia o an-
nulla ogni dolo-
re fisico e
mentale.
Ho visto artisti
malati di Parkin-
son salire su quelle
assi e per un’ora an-
nullare il tremolio.
Si trascende. (Sorri-
de, lieve) Ho una caviglia
che mi dà molti problemi,
mancano due legamenti e
la cartilagine, e i fisiotera-
pisti si stupiscono anche solo
nel vedermi camminare.
Oltre i limiti.
Adesso per il Covid non si po-
trà più ballare se c’è la febbre,
perfezione
ma veramente ho assistito a
delle magie, con ballerini do-
loranti, malati, anche solo
raffreddati, salire sul palco e
non sentire altro che l’ar te
pervadere le loro emozioni.
H a d a n z a t o c o n B a-
ryshnikov.
Misha è stato per me un gran-
dissimo maestro, il più gran-
de al mondo, e ho toccato con
gli occhi la sua serietà, cosa si
aspettava da se stesso, la per-
fezione; quando l’ho cono-
sciuto io avevo 21 anni e lui
36...
Ed era bellissimo.
Lo è tuttora, poi è affascinan-
te; guardando lui ho compre-
so che non basta il solo talen-
to.
L’ha stupita quando è di-
ventato una star della se-
Altra filosofia.
Per loro c’era un’idea di
selezione naturale: chi
è bravo regge, lo spet-
tacolo poteva andare
bene o male, senza al-
cuna seconda chance.
Scuola dura.
Durissima, e pure New
York adottava la stessa
filosofia: la gente vive-
va solo per lavorare,
per riuscire, per raggiungere
il proprio obiettivo, era più
importante sopravvivere che
vivere.
E lei?
È stato più duro il passaggio
da Londra a New York che da
Milano a Londra, e nonostan-
te l’età; (cambia tono) e poi, a
quel tempo, la Grande Mela
era pericolosa, specialmente
dove era la sede della compa-
gnia.
Ha mai rischiato di per-
dersi?
Verso i 23 o 24 anni ho comin-
ciato a sentire la pressione ri-
spetto alle attese; da me si a-
spettavano sempre qualcosa
di speciale e ho iniziato a per-
dere la consapevolezza.
Quale consapevolezza?
Che devo ballare perché è una
ballerina.
Cosa c’è sempre nella sua
valigia?
Le scarpette da punta, senza
mi sento persa.
Un personaggio lettera-
rio che ama.
Carmen e per la sua indipen-
denza, pure davanti la mor-
te.
Legge l’oroscopo?
Non più, me ne sono liberata:
preferisco credere di potermi
creare la quotidianità.
Un vizio.
Sono un po’ pigra; se non bal-
lo, posso stare ore in casa a be-
re tè e leggere.
Scaramanzia.
Davanti al gatto nero mi fer-
mo sempre, e pure le scale,
non ci passo sotto; mentre a
teatro non lo sono, altrimenti
è un inferno.
Lei chi è?
Una donna autentica nella
sua forza e fragilità, e voglio
essere entrambe.
(Canta Fiorella Mannoia
in “Quello che le donne non di-
cono”: “Siamo così, dolcemen-
te complicate, sempre più e-
mozionate, delicate...”)
@A_Ferrucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22 l SECONDO TEMPO
CALCIO Dopo la sconfitta con il Siviglia in Europa, attesa per l’incontro di martedì
tra l’allenatore e la società nerazzurra. Con l’ex juventino pronto a sostituirlo
Dall’Inter fino ad Allegri:
tutti appesi all’“io” di Conte
» Roberto Beccantini
“D
evo pensare alla mia
famiglia”. I comizi di
Antonio Conte sono
torrenziali, si piace
così, gli piacciono così. Il tocco al
focolare, però, mancava: retaggio
probabile di lettere minatorie, di
atmosfere noir. Rimane la sindro-
me del “Padreternismo”: colpa no-
stra. Abbiamo trasformato gli alle-
natori in entità talmente superiori
da declassare i giocatori al rango di
burattini. Romelu Lukaku si man-
gia il gol del 3-2 e confeziona l’au-
torete del 2-3? Farina del mister,
sempre e comunque: nel caso spe-
cifico, se mai, ha avuto il torto di ri-
tardare i cambi che la pandemia a-
veva moltiplicato, come i pani e i
pesci del vangelo, da tre a cinque.
Conte. L’Inter. L’Europa League
tornata, per la sesta volta, al Sivi-
glia degli scarti, Ever Banega ex In-
ter e Suso ex Milan. Eppure il bilan-
cio proprio da buttare non è: boc-
ciatura in Champions, semifinali-
sta di Coppa Italia, secondo posto
in campionato, finalista in Europa
League. I cinesi di Suning versano
ad Antonio 12 milioni netti l’anno:
scadenza, fra due stagioni. Nessun
dubbio che si tratti di un signor tec-
nico. Non certo di un tecnico signo-
re. L’Inter si fa rimontare a Dor-
tmund, nel girone di Champions, e
lui comincia: “Mi avevano promes-
so determinate cose, mi ero fidato,
ho sbagliato; non posso pretendere
la luna da ragazzi che arrivano da
Cagliari (Nicolò Barella) o Sassuo-
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020
lo (Stefano Sensi)”. So- film già visti all’epoca di
gnava Arturo Vidal, E- Luciano Spalletti. No-
din Dzeko. Gli hanno INGAGGIO mi, meno di zero. Con
dato Christian Eriksen. Beppe Marotta, fra pa-
Sconfitto da Maurizio
I cinesi rentesi, aveva lavorato
Sarri sia a San Siro sia al- gli versano alla Juventus. Steven
lo Stadium, tirò una ri- 12 milioni netti Zhang lo affronterà
ga: “Il campo non men- martedì. Non ne può
te, Juventus ancora di l’anno: più. Di licenziarlo non se
un altro pianeta”. Ma il scadenza fra ne parla: mica fesso. Pa-
record l’ha battuto la ce, dimissioni o transa-
notte di Bergamo, dopo due stagioni zione. Marotta tiene in
la lezione inflitta ai caldo Massimiliano Al-
“dentisti” dell’Atalanta. legri, come nel 2014,
Ultima di campionato: quando il salentino ave-
se non c’era nulla da celebrare, c’era va piantato la squadra all’alba del
poco da censurare. Invece: “Questi ritiro. Distratto ai tempi del ciclone
82 punti sono solo miei e del grup- scommesse di Bari e Siena. Bravo
po. Qualcuno è salito sul carro e nel domare le ruggini del lockdo-
non doveva”. I bersagli? La società, wn. Apriscatole. Rompiscatole.
il mercato, le talpe che tramano, Un’ira di “io”. Addio? Antonio Conte potrebbe lasciare l’Inter ANSA
IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020 SECONDO TEMPO l 23

I DISEGNI DI DISEGNI ATTICISTI MILITANTI 7

Non sono l’Uomo d’Acciaio. La sconsolante rivelazione mi induce a prendermi una vacanza sennò mi spappolo. Ma per i miei
aficionados l’Antologia d’Agosto ripropone i migliori Hits della stagione. Nuovo entusiasmo raccolsero i miei Atticisti Militanti
alle prese con l’orrendo atteggiamento leghista nei confronti dei poveri immigrati, un po’ ineleganti, diciamocelo.
24 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Domenica 23 Agosto 2020

\/
IMBARAZZO DEI DEM
Funerale anomalo
di fratello Trump:
alla Casa Bianca

A
nche un funerale ti può fa-
re perdere, o guadagnare,
voti. Ma costruire una po-
lemica sul funerale del fratello del
tuo rivale forse te ne fa solo per-
dere. Probabilmente pure per
questo, Joe Biden, Kamala Har-
ris e tutti i maggiorenti democra-
tici si sono astenuti dall’entrare
nel brusio dei social sulla decisio-
ne del presidente Donald Trump
di fare svolgere alla Casa Bianca
la cerimonia funebre, privata, di
suo fratello Robert Trump, scom-
parso una settimana fa. Al rito,
venerdì, nella East Room, l’ala
privata della residenza presiden-
ziale, erano state invitate circa
200 persone. C’erano la first lady
Melania e tutti i membri della fa-
miglia Trump, ma non Mary, la

nipote figlia del fratello maggiore

Fred jr, deceduto nel 1981: Mary è
in guerra con gli zii per un libro
che lava in pubblico i panni di fa-
miglia. Robert, 71 anni, era il mi-
nore dei cinque Trump – ci sono
pure due sorelle –: amava muo-
versi dietro le quinte, anche se era
stato vice-presidente della
Trump Organization.
Le polemiche riguardavano i
costi del funerale – la Casa Bianca
ha però precisato che tutte le spe-
se sono state sostenute dal presi-
dente – e l’opportunità della deci-
sione, su cui l’ente che cura l’im-
magine della Casa Bianca non a-
veva obiezioni. Ad accendere le
polemiche, un tweet dell’attrice
Mia Farrow: “Mi spiace per la per-
dita dei Trump, ma perché i con-
tribuenti dovrebbero finanziare il
funerale?”. Fra i ‘like’, quello della
figlia di Frank Sinatra, Nancy.
L’ultima salma portata alla Ca-
sa Bianca per un rito funebre fu
quella di John F. Kennedy assas-
sinato nel novembre 1963. Il pri-
mo presidente il cui funerale fu
celebrato nella East Room fu Wil-
liam Harrison, nel 1841; poi ci fu-
rono Zachary Taylor nel 1950 e A-
braham Lincoln, nel 1865. L’ulti-
ma volta che entrò alla Casa Bian-
ca la salma d’un privato cittadino
fu nel 1936: Louis Howe, consi-
gliere di Franklin Delano Roose-
velt e di sua moglie Eleanor.
GIAMPIERO GRAMAGLIA

PROGRAMMITV

09:00 Tg 1 07:20 Jane the Virgin 06:30 Rai - News24 08:02 Nati ieri 07:59 Tg5 07:40 Cartoni animati 07:00 Omnibus News 19:05 Criminal
09:04 Linea Blu 09:25 Protestantesimo 10:15 Solidali d'Italia 10:00 Detective Extralarge 08:47 Documentario 09:42 The 100 07:30 Tg La7 21:00 100x100Cinema
09:40 Paesi che Vai... 09:55 Sulla Via di Damasco 11:05 Cultura: Pantelleria 12:00 Tg4 10:00 Santa messa 12:25 Studio aperto 08:00 In onda 21:15 Tutto il mio folle amore
10:30 A Sua immagine 10:25 Tg2 Dossier 12:00 Tg3 12:32 Poirot 13:40 E-Planet 08:55 Camera con vista 23:00 Spectre
11:25 La Valle delle 12:20 Quante Storie 10:50 Mediashopping
10:55 Santa Messa Rose Selvatiche 13:00 Radici 14:29 Il medico e lo stregone 11:20 Le Storia di mela verde 14:05 Taken 09:20 Bugie bianche 01:30 Se son rose
12:20 Linea Verde 13:00 Tg 2 14:15 Tg3 17:00 Bellifreschi 13:00 Tg5 15:55 I Gemelli 11:30 Il commissario Cordier 03:05 La figlia della sciamana
13:30 Tg1 14:00 Squadra Speciale Lipsia 14:30 La guerra dei Roses 18:58 Tg4 13:40 L'arca di Noè 18:00 Camera Café 13:30 Tg La7 04:50 Criminal
14:00 Da noi... a ruota libera 14:45 Ciclismo 16:20 Kilimangiaro 19:35 Hamburg distretto 21 18:22 Studio aperto 14:00 Uozzap
17:15 Squadra Speciale Lipsia 18:10 Last Cop 14:05 Uuna Vita
16:20 Music quiz 20:30 Stasera Italia Weekend 19:00 Dr House 15:20 Un giorno in pretura
17:30 Tg 1 18:15 N.C.I.S. 19:00 Tg3 16:11 Incompreso 20:40 C.S.I. 17:30 Amore mio aiutami 18:30 Little Big Italy
21:25 La Repubblica
18:45 Reazione a catena 18:52 Ritorno di un soldato 20:00 Blob delle donne 18:45 The Wall 21:30 17 Again 20:00 Tg La7 21:25 Rugantino
20:00 Tg1 19:41 Il prescelto 20:30 Sapiens Doc 00:00 Festival Bar 20:00 Tg5 23:35 Bugiardo bugiardo 20:35 Uozzap 23:30 Er più: storia d’amore e
20:30 Tg2 21:25 Il segreto dei suoi occhi 20:28 Paperissima Sprint di coltello
20:35 Techetechetè 21:05 Hawaii Five 23:30 Tg3 02:04 Tg4 01:25 E-Planet 21:15 Atlantide
21:25 Non dirlo al mio capo 21:50 N.C.I.S. 23:45 Hic Sunt Leones 02:26 L’Estate 21:00 Champions League 01:57 Studio aperto 00:45 Tg La7 00:50 Operazione N.A.S.
23:45 Speciale Tg1 22:40 Bull 00:35 Fuori Orario 03:53 Odissea Nuda 00:00 Se Dio vuole migliorerà 02:09 Sport Mediaset 00:55 Uozzap 01:45 Delitti a circuito chiuso