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INDICE
Premessa 4
Il Rituale di Loggia 13
Purificazione di Novilunio 32
Operazione Mensile 36
Sacramentario 40
Il lavoro dell’Iniziato 42
Il Programma di studio 43
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PREMESSA
Del resto non è compito del Martinismo fare dei martinisti. La pratica, le
materie di studio, la guida sapiente del proprio Iniziatore, devono saper
“estrarre” dal neofita le sue potenzialità interiori, i carismi, per usare un termine
Paolino, che lo indirizzino in quelle Vie dell’iter iniziatico a lui più congeniali.
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TRASMISSIONE DEL GRADO DI INIZIATO INCOGNITO
(Sì da qui di seguito il Rituale a solo scopo di studio e di meditazione)
Fratello mio, questa sera prenderai posto tra i membri del secondo Grado del nostro Venerabile
Ordine in qualità di Iniziato. Grado, questo, effettivo e non più di probazione come il
precedente. Per questa ragione il Rituale prende oggi per te quel rilievo che non aveva avuto il
precedente.
Ti invito quindi ad unirti a me per santificare questo luogo, affinché, per la doppia virtù della
Parola e del Gesto, diventi il Tempio particolare dove si andrà a celebrare il mistero di questa
Ordinazione. Pertanto, sotto la forma che già adottarono i nostri Maestri, permettiamo ai simboli
di manifestarsi.
Che quest’Unico Chiarore, emanante da queste diverse Luci, ci manifesti la Potenza misteriosa
di Colui che sostiene questo Tempio Particolare che stiamo innalzando alla Gloria di Dio e di
suo Figlio, il Verbo Increato nostro Signore.
Questo Cero si accende in memoria di Coloro che ci hanno preceduto, che ora non sono più, ma
che sono sempre presenti tra noi, luminosi e viventi.
Dio Onnipotente ed Eterno, dinanzi al quale stanno, piene di rispetto, innumerevoli Armate
Angeliche, degnati di benedire e di santificare questa odorosa fumigazione e che, per mezzo del
penetrante profumo di questa resina benedetta, fuggano le potenze delle tenebre e gli spiriti del
male. Amen.
E Dio disse a Salomone: «Poiché tu non mi hai domandato né una lunga vita, né la ricchezza, né
la morte dei tuoi nemici, ma l’Intelligenza e la Saggezza per agire con giustizia, Io agirò
attraverso le tue parole e ti darò un cuore saggio e intelligente .….. »(1).
Ricevi, o Signore, secondo i voti del Filosofo Incognito, nostro Maestro, l'omaggio che Ti
rendono in questo luogo i Tuoi servitori qui presenti. Che questa Luce misteriosa illumini i
nostri spiriti ed i nostri cuori come illuminò un tempo le opere dei nostri Maestri. Che questi
Ceri illuminino, con il loro vivente chiarore, i Fratelli riuniti al Tuo appello, e che la loro
(1)
I Re, III, 11-12.
4
presenza sia una costante e vivente testimonianza della loro unione. Amen.
5
Silenzio, breve meditazione, quindi riprende:
In nome del Verbo Eterno ed Increato, per mezzo del quale ogni Luce ed ogni Verità si
manifesta, dichiaro aperta e valida questa riunione che avviene sotto gli auspici del nostro
Maestro, il Filosofo Incognito, al fine di perpetuare l'influenza mistica che Egli ci ha trasmesso.
Fratelli sedete.
Tutti si siedono.
L'Iniziatore riprende con la spiegazione dei Simboli:
Fratello mio, dopo centinaia d’anni la tradizione spirituale da cui veniamo possiede un
emblema, un Pentacolo riassumente tutta la sua dottrina, esprimente tutta la sua speranza e la
protezione di ogni sua attività. Questo segno è l’Esagramma. Attraverso i secoli dalla
Rosa+Croce Reale di Re Giacomo ai discepoli di Louis-Claude de Saint-Martin, attraverso i
Maestri Scozzesi di Sant’Andrea e gli Eletti Cohen dell’Universo di Martines de Pasqually, tutti
coloro che si richiamano all’esoterismo giudeo-cristiano, alla Cabala, alla Gnosi, hanno
conosciuto l’Esagramma di Salomone.
Poiché tale emblema è il riassunto della nostra dottrina secolare è necessario dartene il
significato.
Nel XVI secolo si vedevano fiammeggiare tra gli spazi degli angoli interni, trigoni di fiamme e,
coronato dall’emblema reale per eccellenza, era il simbolo segreto della pietra filosofale.
Quando l’Esagramma era usato da uno degli Ordini citati, aveva alle volte al centro una lettera
latina: la lettera H iniziale di Homo (uomo). Circondata da un cerchio, al centro
dell’esagramma (e talvolta coronata da lauro, sottolineante questo significato) la lettera H latina
diveniva esotericamente la Heta greca, lettera che si ritrovava negli elenchi dei soldati morti in
battaglia. In tal modo il nostro simbolo diveniva l’immagine dell’Uomo Decaduto, prigioniero
della Morte.
Ciò tendeva ad esprimere la dottrina di coloro che l’avevano preso per emblema, perché
l’Uomo, creato originariamente per essere il Reggente del Mondo ed il Guardiano dei Limiti, a
causa della sua prevaricazione divenne prigioniero di quella Materia che aveva avuto
inizialmente il compito di plasmare e di illuminare.
Successivamente, nel XVIII secolo, questo simbolo fu modificato e fu il nostro Maestro Louis-
Claude de Saint-Martin che, rivelandoci per la prima volta il nuovo aspetto di questo Pentacolo,
ce ne dà il significato tradizionale. Egli ci dice:
«Tutte le verità si trovano descritte nel cerchio diviso in sei parti. E le leggi geometriche ci
forniscono delle prove abbastanza convincenti da permetterci di distinguere la nostra origine da
quella della materia, per mostrarci la nostra superiorità su ogni natura fisica, nonché le nostre
relazioni dirette con il nostro Principio e la durata immortale del nostro essere che ha attinto la
Vita nell’Immortalità stessa.
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Perché il cerchio naturale si è formato in modo diverso dal cerchio artificiale dei geometri. Il
centro ha chiamato il triangolo superiore e il triangolo inferiore che, entrando in mutua reazione
tra loro, hanno manifestato la Vita.
È allora che l’uomo quaternario è apparso. Se ci si limitasse al metodo dei geometri, sarebbe del
tutto impossibile trovare questo quaternario nel cerchio senza impiegare delle linee sperdute e
superflue.
La natura non perde nulla, essa coordina tutte le parti delle sue opere, le une per le altre.
Perciò nel cerchio regolarmente tracciato da essa, si vede che i due triangoli unendosi
determinano l’emancipazione dell’uomo nell’Universo ed il suo posto al cospetto del Centro
Divino.
Si vede che la materia riceve la Vita soltanto per mezzo dei riflessi che scaturiscono dalla
contrapposizione che il vero prova da parte del falso, la luce da parte delle tenebre, e che la vita
di questa materia dipende sempre da due forze opposta.
Si vede egualmente che il quaternario dell’uomo abbraccia le sei regioni dell’Universo, e che in
queste regioni, essendo legate due per due, la potenza dell’uomo esercita un triplice effetto
quaternario in questo soggiorno della sua gloria.
(1)
Il tuo trono è per sempre, Salmo 44, 7.
(2)
L. C. de Saint-Martin, I Numeri, cap. 20.
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È ancora per suo mezzo che apprendiamo che ogni essere corporale si reintegra nel suo Primo
Principio di Emanazione per mezzo dello stesso numero che l’ha prodotto... Ecco perché il
Senario è il simbolo della nostra dottrina».
Aggiungerei Fratello mio, che questo Pentacolo, così come è stato sviluppato dagli
insegnamenti del nostro Maestro Louis-Claude de Saint-Martin, in accordo con le istruzioni
iniziali che aveva ricevuto dal nostro Venerato Maestro Don Martines de Pasqually, nel suo
"Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri", esprime ancora e magnificamente tutta la nostra
Filiazione Iniziatica e tutta la sua dottrina.
Al centro, la Croce, Immagine dell’Uomo-Primo e della sua Potenza Quaternaria, Immagine del
suo Redentore e dell’Agente della sua Operazione, simbolo dell’unione definitiva dell’Uomo e
del suo Creatore. E questo è dunque il simbolo del Nuovo Testamento.
Intorno alla Croce, i due Ternari, Agenti della Creazione Universale, uniti per costituire il
“Sigillo di Salomone”, che è l’emblema dell’Antico Testamento ..….
Intorno ai due, il Cerchio, reminiscenza del Serpente cosmico, immagine della Conoscenza
Salvatrice, della Gnosi ……
In effetti, la nostra antica dottrina non è altro che questa Tradizione Universale che ti può offrire
- se saprai sufficientemente far luce nell’oscurità dei testi e comprendere il loro esoterismo - la
Chiave della Dottrina Occidentale, riassunta in due parole: Cabala e Gnosi……
Spetta a te adesso, Fratello mio, lavorare e sorvegliare il nuovo Giardino dell’Eden che in
questo giorno ti è affidato, come avvenne, in un tempo immemorabile, all’Uomo Primo ….
Fratello mio, al momento del tuo ricevimento al grado di Associato ti avevo affidato una prima
consegna, vale a dire la formula dell'Impegno di ammissione nel nostro Ordine.
È necessario che in questo giorno in cui ti ricevo al secondo Grado, che è in realtà il grado
efficiente ed effettivo di questa Iniziazione Unica e Totale che ci ha trasmesso il nostro Maestro
Louis-Claude de Saint-Martin, rinnovi una seconda volta la Promessa che avevi già
pronunciato.
Avvicinati dunque all’Altare, alza la mano destra sopra il Vangelo di San Giovanni e leggi ad
alta voce la conferma di questo Impegno solenne, già preso in occasione del tuo ricevimento
come Associato.
L’Associato si avvicina, riceve il testo della Promessa e la legge ad alta e comprensibile voce,
al termine la firma col proprio Nome profano e con quello Iniziatico.
L'Iniziatore si porta davanti all'Altare e di fronte al Candidato, quindi gli si rivolge dicendo:
Fratello mio, mi accingo ora a riceverti nel nostro Venerabile Ordine al suo secondo Grado ed in
qualità di Iniziato. Inginocchiati ……
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O Forza misteriosa che hai guidato e sorretto i Maestri Passati assistimi in quest’opera!
Entra in me, guida la mia parola, conduci le mie mani, impregna il mio cuore, vivifica i miei
centri, perché io sono Te. Amen.
Dopo aver intinto il pollice nell’olio preparato, lo unge tra le sopraciglia, alla gola e al
cuore. Si pone quindi davanti a lui con la Spada ed il Maglietto e continua:
Terminato, gli pone il Collare del grado al collo e gli consegna il nuovo Cordone.
Si volge in seguito verso il Cero dei Maestri Passati, dicendo:
Maestri Venerati che avete superato le porte ed effettuato l’ultimo viaggio, noi vi presentiamo e
vi raccomandiamo … (Nome Iniziatico) ... degnatevi di prenderlo sotto la vostra custodia e di
essere per lui delle Guide invisibili ma fedeli, affinché sotto la vostra vigile protezione, egli
possa giungere alla Reintegrazione finale.
Dio Onnipotente ed Eterno, che hai fatto passare a piedi asciutti il Mare infido al Tuo Popolo e
che hai condotto i tre Magi per mezzo della luce di una Stella, accorda a ... (Nome Iniziatico) …
Te ne supplichiamo, un percorso terrestre fortunato e tranquillo, affinché in compagnia del Tuo
Angelo giunga alla sua finale destinazione ed al Porto dell'Eterna Salvezza. Amen.
O Dio, che hai protetto il Tuo servo Abramo in tutte le sue peregrinazioni, dopo averlo condotto
fuori della città di Ur dei Caldei, Ti supplichiamo di vegliare su … (Nome Iniziatico) … Sii per
lui, o Signore, il protettore in questo suo inizio sulla Via della Luce, il sostegno nel suo viaggio,
l’ombra nella calura, il mantello contro la pioggia ed il freddo, il rifocillatore nelle fatiche, il
difensore nelle avversità, il bastone da viaggio nelle prove del cammino ed il porto salvifico
nelle tempeste di questa vita, affinché egli giunga felicemente, sotto la Tua guida e quella dei
Tuoi Angeli, al termine del suo itinerario e rientri sano e salvo nella Patria Celeste.
Ascoltaci dunque o Signore, Ti supplichiamo, e disponi il Tuo servitore … (Nome Iniziatico) …
a procedere fruttuosamente nella via liberatrice da questo mondo, affinché in mezzo alle
avversità del Cammino ed alle vicissitudini della vita, sia aiutato dal Tuo soccorso. Amen.
O Dio, Dispensatore Unico della Pace, Conservatore Potentissimo di tutte le cose, noi Ti
preghiamo affinché i nostri Fratelli restino, per un tempo immemorabile, fedeli alla Mistica ed
alle opere che hanno liberamente scelto ed accettato entrando nell’Ordine
Martinista e che, per mezzo della Tua Grazia, restino sottomessi alla Gerarchia ed alla
Disciplina di questo Ordine e che non vengano mai meno alle loro promesse.
Amen.
Dio Potentissimo ed Eterno che Ti sei degnato di rivelare la tua Gloria a tutte le
Nazioni, degnati di perpetuare le opere della tua Misericordia, affinché l’Ordine Martinista,
sparso in tutta la terra in vista della Reintegrazione Universale di tutti gli Esseri nelle
loro primitive Proprietà, Virtù e Potenze Spirituali, perseveri nelle sue tradizioni e nelle sue
opere con Fede ferma e ardente, così come nella confessione del tuo Santo Nome.
Per il Padre Creatore, il Figlio Riparatore, lo Spirito Santo Conservatore. Amen, Amen, Amen.
Fratelli sedete.
Spiega ora al neo Iniziato l'assegnazione del Nome Mistico accanto al Nome
Iniziatico dopodiché gli affida il Segno e la Batteria del Grado:
Gli Iniziati del nostro Venerabile Ordine hanno un Segno d'Ordine e una Batteria
(glieli spiega) e delle Parole di riconoscimento:
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L'Iniziatore sta un attimo in meditazione, poi dice alcune parole di commiato, quali gli
sembreranno opportune e di buon augurio per il neo Iniziato.
Dio Onnipotente ed Eterno che hai elevato i Tuoi Servitori, cioè coloro che chiamiamo ed
evochiamo nei nostri Lavori con il nome di Maestri Passati, alla dignità di Pontefici di una
Ecclesia Invisibile, facendoli partecipi della Missione dei Tuoi Discepoli, fa, o Signore, che essi
gioiscano con Loro della Gloria Eterna dei Tuoi Eletti e che la Luce che mai non si spegne,
splenda sempre su di Loro. Amen.
La Città non ha bisogno né del sole, né della luna per essere illuminata perché la Gloria di Dio la
rischiara, l'Agnello è la sua Lampada e lo Spirito è il suo Candeliere(1).
Perché come al levare del sole esteriore, gli oggetti del Mondo Visibile ci divengono poco a
poco palesi, così al levare del Sole Interiore, gli oggetti intellettuali del Mondo Spirituale ed
Invisibile giungono alla nostra conoscenza.
Come la luce esteriore ci illumina sulla via del nostro pellegrinaggio terrestre così la Luce
Interiore ci illumini sulla via della Reintegrazione
Ritira dunque la tua Anima ed il tuo Occhio Interiore da tutte quelle cose che non sono di Dio.
Chiudili alla notte degli errori e dei pregiudizi e non li aprire che al SOLE DEL MONDO
SPIRITUALE(2) .
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BREVE COMMENTO AL SALMO 133
“Quando si è posto in un vaso un profumo molto odoroso, si può ben vuotare il vaso sino in
fondo: esiste sempre un odore di questo profumo nel vaso anche quando il profumo non c’è
più" dice Ippolito a proposito della Gnosi basilidiana e del Salmo 133.
Il profumo è paragonato al Pneuma che, anche se Pneuma umano, non perde mai le Virtù che
egli ha. Nell'uomo che agisce nella comunità fraterna il Pneuma conserva l'odore del profumo
portato dall'Alto (Dalla testa di Aronne lungo la sua barba e la sua veste...).
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IL RITUALE DI LOGGIA
APERTURA DEI LAVORI
Fratello Esperto tutto è in ordine in questa Sala per l’Apertura dei nostri Lavori?
I Fratelli e le Sorelle sono tutti iniziati al Martinismo?
FRATELLO ESPERTO - Compie il giro della Sala nel modo consueto, passando davanti
all'Altare apre il Vangelo e vi pone sopra il Pentacolo e la Spada.
Ritornato al suo posto dice:
Saggissimo, i Fratelli sono ai loro posti, i Simboli sono presenti e la Loggia è chiusa ai Profani.
FILOSOFO INCOGNITO:
Fratello Iniziato e Fratello Associato, tutto è in ordine nella Regione del Sud e nella Regione del
Nord?
FRATELLO INIZIATO:
FRATELLO ASSOCIATO:
FILOSOFO INCOGNITO:
Fratelli miei, possiamo dunque aprire i nostri Lavori, ma prima vi invito ad unirvi a me per
santificare questa Sala, affinché, per la doppia virtù della Parola e del Gesto, diventi il Tempio
Particolare dove, senza alcuna profanazione dei nostri spiriti, possa avere luogo, per gli Uomini
di Desiderio, la Ricerca della Verità.
Che questo Unico Chiarore, emanante da queste diverse Luci, ci manifesti la Potenza di Colui
che sostiene questo Tempio Particolare che stiamo innalzando alla Sua Gloria, il Dio Riparatore,
alla Gloria di Suo Padre, il Dio Creatore, e alla Gloria dello Spirito che li unisce, il Dio
Conservatore.
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FILOSOFO INCOGNITO - Accende il Cero dei Maestri Passati dicendo:
Questo Cero si accende in memoria di Coloro che ci hanno preceduto, che ora non sono più, ma
che sono sempre presenti tra noi, luminosi e viventi.
SUPERIORE INCOGNITO:
Perché come disse il nostro Maestro Louis-Claude de Saint-Martin: “Noi sentiamo la necessità
che vi siano tra gli Uomini dei Segni Visibili, degli Agenti Sostanziali e degli Esseri Reali
rivestiti come noi di forme sensibili, ma che nello stesso tempo siano Esseri depositari di quelle
Virtù Prime che l’Uomo ha perduto e che cerca incessantemente intorno a sé”.
Che questo incenso salga a Te o Signore, come una volta, nel tuo Santo Tempio in
Gerusalemme, si elevavano le nostre mani nel sacrificio della sera.
SUPERIORE INCOGNITO:
“Perché il Culto futuro non assomiglierà certo ai sacrifici sanguinari che sono riportati nei Libri
degli Ebrei, ma farà conoscere sensibilmente all’uomo la severità della Giustizia ricordandogli
la penosa separazione che continuamente è costretto a fare in questo mondo da tutto ciò che è
estraneo alla sua vera natura, se non vuol permanere nell’illusione e nella morte”.
Saggissimo, queste parole sono del nostro Maestro Louis-Claude de Saint-Martin.
FILOSOFO INCOGNITO:
È allora in effetti, Fratello mio, che l’uomo Rigenerato e Puro potrà riscoprire l’accesso a quel
Tempio Imperituro di cui dovrà divulgare le meraviglie e da cui la prevaricazione l’ha fatto
bandire. Egli si avvicinerà di nuovo all’Arca Santa senza temere d’esserne respinto perché, più
potente di quella che gli Ebrei ci hanno tramandato, lascerà entrare nella sua Cinta solo coloro
che avrà definitivamente purificato.
SUPERIORE INCOGNITO:
“Perché l’uomo è un fuoco concentrato in un involucro grossolano e la sua legge, come quella
di tutti i fuochi, è di dissolverlo onde unirsi alla Sorgente dalla quale si è separato”.
Questo è l’insegnamento del nostro Maestro, Louis-Claude de Saint-Martin.
Che splenda dunque in questo Tempio e su questo Altare l’Esagramma perfetto, la “Corona del
Saggio”, simbolo dello Spirito liberato “sino a che non appaia il Giorno e la Stella del Mattino si
levi nei nostri cuori(1)”.
(1) II Pietro, 1, 19
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… (PAROLA) …
In nome del Verbo Eterno ed Increato, per mezzo del quale ogni Luce ed ogni Verità si
manifesta, dichiaro valida questa Assemblea, riunita sotto gli auspici del nostro Maestro, Louis-
Claude de Saint-Martin, al fine di perpetuare l’influenza mistica che egli ci ha trasmesso.
Breve silenzio ……
In nome dell’Ordine Martinista, in virtù dei poteri che mi sono stati conferiti, dichiaro
aperti i Lavori di questa rispettabile Loggia … (nome della Loggia) … sulla Collina
di.... (nome del luogo).....
Batte la Batteria.
Fratelli, sedete.
Fratelli è venuta l’ora di sospendere i nostri Lavori, ma ricordatevi che nessuno tra noi è mai
dispensato dal moltiplicare gli sforzi individuali e le Opere, ai fini della Realizzazione finale.
Con questa speranza e con questo scopo, formiamo la Catena Fraterna che unisce al di là delle
Porte e al di là del Velo i Vivi e i Morti ……
È in questo istante, Fratelli miei, che conviene evocare il nostro Maestro Louis-Claude de Saint-
Martin, mediante l’eco delle sue parole: “Per queste vie mediane e secondarie, voi potrete
sempre ricevere il soccorso del Supremo Agente che, in tutte le epoche, è stato l’Artefice ed il
sostegno di questa Grande Opera e godere incessantemente delle consolazioni particolari per
ciascuno di voi. Se, per mezzo della vostra fiducia in questi soccorsi ed in queste consolazioni,
saprete elevarvi abbastanza da essere immediatamente investiti dalla Sua Potenza, vi sarà facile
comprendere quali saranno le vostre gioie ed i vostri successi “.
Si fa nuovamente silenzio ……
Quindi il FILOSOFO INCOGNITO riprende: Fratelli, rompiamo la Catena.
SUPERIORE INCOGNITO:
Saggissimo, non potremo interrompere i nostri lavori senza ricordare i benefici di cui la
Suprema Sorgente di ogni Spiritualità ci ha sempre e costantemente gratificato e senza inoltre
domandarLe umilmente di assicurarceli per sempre. Vi piaccia, dunque, a nome nostro e di tutti
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i Fratelli di questa Loggia, invocare questa feconda Saggezza che in ogni istante si trasforma in
proporzione alle nostre personalità.
Grande Artefice dei Mondi! Creatore Eterno! Tu che leggi nei nostri pensieri e nei nostri cuori,
conosci il desiderio sincero che ci anima, esso tende solo alla Tua Gloria ed al nostro vero Bene!
Degnati, perciò, Signore dei Signori, di ricompensarlo.
Sorgente Unica di Luce e di Verità, Oceano Infinito di Perfezione e di Potenza, occorrerebbe
essere Te per definirTi e comprenderTi. Noi adoriamo dunque la Tua Volontà nei Limiti che Tu
hai posto fra Te e la Tua creatura.
Non permetterci pertanto di essere sviati sino a voler portare un occhio curioso e colpevole nella
Tua Essenza, ma permettici di contemplarla attraverso il Velo con il quale la celi ai nostri occhi
mortali.
Noi Ti domandiamo con fiducia l’Intelligenza delle cose che ci circondano in questo Universo
Temporale, affinché, grazie ad essa, possiamo conoscere gli intimi rapporti stabiliti fra Te e
l’Uomo e, con questo soccorso, arrivare così sino a Te, al fine di renderTi l’omaggio puro e
sincero d’Amore, di Riconoscenza e di Sottomissione alla tua Volontà che tutte le Tue creature
Ti devono. Amen.
Dio Onnipotente ed Eterno che hai elevato i Tuoi Servitori - Coloro che chiamiamo ed
evochiamo nei nostri Lavori con il nome di Maestri Passati - alla dignità di Pontefici di una
Ecclesia Invisibile, facendoli partecipi della Missione dei Tuoi Eletti, fa, o Signore, che Essi
gioiscano con Loro della Gloria Eterna e che la Luce che mai non si spegne, splenda sempre su
di Loro. Amen.
SUPERIORE INCOGNITO:
“Uomini di Pace, Uomini di Desiderio, grande è lo splendore del Tempio nel quale un giorno
avremo diritto di prendere posto.
Un tale privilegio deve quanto meno stupirvi poiché già in questo mondo potete posarne le
Fondamenta, potete cominciare ad elevarlo e potete pure adornarlo, in ogni istante della vostra
esistenza. Ma per avere il diritto a questa sublime impresa, saggiate sovente il vostro essere,
onde assicurarvi che esso non respiri che per il regno della Verità e non per il vostro regno.
Questo è il Patto che, continuamente, il Saggio deve fare con se stesso. Conservate sempre una
nobile idea del Principio che vi anima, per credere che, dopo Colui che vi ha dato l’esistenza,
non vi è alcuna cosa più rispettabile di voi stessi. E ciò sarà un baluardo che vi difenderà da tutti
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gli attacchi, non solo di tutto ciò che è contrario alla vostra natura, ma anche da tutto ciò che non
è degno e non ha alcun rapporto con essa”.
Questo è sempre l’insegnamento del nostro Maestro Louis-Claude de Saint-Martin.
Fratello Iniziato e Fratello Associato, tutto è in ordine ed in pace nella Regione del Sud e nella
Regione del Nord?
FRATELLO INIZIATO:
FRATELLO ASSOCIATO:
FILOSOFO INCOGNITO:
FRATELLO ESPERTO:
FILOSOFO INCOGNITO:
Poiché è così, Fratelli, che in questo Tempio e su questo Altare venga velato l’Esagramma
perfetto, la “Corona del Saggio”, simbolo dello Spirito liberato “sino a che non appaia il Giorno
e la Stella del Mattino si levi nei nostri cuori”.
SUPERIORE INCOGNITO:
Che in questo Tempio e su questo Altare si veli l’Esagramma perfetto, la “Corona del Saggio”,
simbolo dello Spirito liberato “sino a che non appaia il Giorno e la Stella del Mattino si levi nei
nostri cuori”.
FRATELLO ESPERTO - Fa il giro del Tempio nel modo consueto, passando davanti
all'Altare chiude il Vangelo con dentro il Pentacolo e vi ripone sopra la Spada.
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FILOSOFO INCOGNITO:
Nel nome dell’Ordine Martinista, in virtù dei poteri che mi sono stati conferiti,
dichiaro chiusi i Lavori di questa Rispettabile Loggia ……. (nome della Loggia) … sulla
Collina di ... (nome della Colina)....
SUPERIORE INCOGNITO:
Saggissimo, i Lavori sono chiusi, i Simboli sono velati, questo luogo è restituito ai profani.
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COMMENTO AI LAVORI RITUALI DI GRUPPO
Innanzi tutto si ritiene opportuno dare alcune delucidazioni sul Rito, sul Rituale e quali
effetti essi creano sui presenti, una volta messi in moto.
Sentiamo quindi l'opinione di alcuni esperti in materia.
Il Boucher (1) afferma che i riti mettono in moto una sorta di impregnazione del subcosciente al
quale forniscono potenza ed efficacia reali.
Mircea Elide (2) osserva che i rituali parlano al subcosciente con il suo stesso linguaggio,
questo è il motivo per cui "il neofita non apprende, ma prova".
Un altro autore, G. Welter (3) a sua volta scrive: "Il rito è una cerimonia che, grazie a
parole ed a gesti tradiziona1i, ottiene l'effetto desiderato da colui che lo celebra .….. il rituale
richiede una successione di gesti e di parole strettamente regolamentati. È questa norma che ne
garantisce l'effetto".
P.V.Piobb(4) dice: "I riti e i rituali, usati nella magia cerimoniale, si distinguono per la
loro precisione. Derivando dalla teoria generale che è razionale e dovendo tenere conto del
determinismo universale il cui funzionamento è matematico, essi non consentono nessuna
mancanza, nessuna variante. Si è potuto costatare che, anche nelle cerimonie più alterate, i riti
essenziali sono sempre osservati rigorosamente e i rituali che li accompagnano conservano
sempre le parole più importanti .… la loro semplificazione non toglie nulla alla precisione,
purché conservi gli elementi essenziali della forma operatoria".
Il rituale, pertanto, è un testo iniziatico il cui scopo consiste nell'inserire l'operante in una
"atmosfera", in un "piano" diverso da quello profano tramite la messa in azione di "energie", di
"forze" occulte, nel permettere "contatti" e "prese di coscienza" di quegli stessi piani nei quali
l'operante è riuscito a penetrare.
È un’operazione magica cui tutti i presenti devono collaborare affinché nulla turbi lo
sviluppo dell'Eggregoro, forza generata dallo psichismo di tutti i Fratelli presenti. Poiché
abbiamo citato l'Eggregoro riportiamo la definizione che ne dà il già citato Piobb: "Se alcune
persone si riuniscono in un luogo determinato emettendo forti ed identiche vibrazioni, con
pensieri della stessa natura, si creerà un vero essere animato da una forza buona o cattiva
secondo il genere dei pensieri emessi. Dapprima debole ed incapace di attività, pronto a
dissolversi se abbandonato a se stesso, questo essere collettivo (essere psichico) si delinea a
mano a mano che le riunioni aumentano, la sua forma diventa via via sempre di più netta ed
acquista una possibilità di azione sempre più grande".
Detto ciò vediamo ora di quali oggetti cultuali si compone l'Altare ed il loro significato
esoterico.
In un vecchio rituale martinista d’Iniziazione, il Filosofo Incognito si rivolgeva ad un
certo punto al candidato dicendogli: "Così com’è, questo schema esoterico realizzato nello
spazio, rappresenta quello che in Oriente è chiamato Mandala e che la Tradizione Occidentale
designa con il nome di Altare".
Il termine "Mandala" è di origine sanscrita e significa "cerchio". La sua raffigurazione
indica il cosmo. Giuseppe Tucci(5) scrive: "Il mandala è una sorta di cosmogramma, la
(1)
Jules Boucher, Simbologia massonica
(2)
Mircea Elide, Immagini e Simboli
(3)
G. Welter, Le credenze primitive
(4)
P.V. Piobb, Formulario di Alta Magia
(5)
Giuseppe Tucci, Teoria e pratica del Mandala
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rappresentazione dell'universo nelle sue linee essenziali, nel suo processo di emanazione e di
riassorbimento …… ".
Un altro autore assai noto, C.G. Jung (6) a sua volta, sostiene che esso contribuisca a
rafforzare l'essere interiore, a favorire una profonda meditazione, a stimolare la forma creatrice.
"Si ritiene che la forma rotonda del mandala sia il simbolo dell’integrità della natura, mentre
quella quadrata rappresenti la presa di coscienza dell’integrità".
Sono mandala i Quadri di loggia della Massoneria Azzurra, il Cerchio operatorio con gli
accessori rituali, ecc.
Si dovrà quindi avere grande cura, nel predisporre l'Altare e di mettere gli oggetti del
culto esattamente nei punti prescritti dal rituale e non a caso!
Il Rituale prescrive i seguenti oggetti:
- Tre Tappeti: nero, rosso, bianco.
- Le tre Luci.
- Il Cero dei Maestri Passati.
- Il Pentacolo dell'Ordine.
- Maschera, Mantello e Cordone.
- Incensiere.
- Spada o pugnale.
- Coppa dell'acqua.
- Il Vangelo.
Il Vangelo di San Giovanni, è presente in tutti gli Ordini Iniziatici. Per il suo alto
contenuto, è il depositario dell’esoterismo. Inoltre i suoi primi versetti costituiscono ciò che in
Oriente si chiama "mantram". Con questo termine si indica una tecnica orientale che designa un
testo scritto il quale, cantato o salmodiato, è suscettibile di creare effetti energetici.
Oltre al Vangelo di Giovanni, contengono "mantram" alcuni passi dell'Apocalisse, i Salmi di
Davide, il Cantico dei Cantici, i Proverbi di Salomone, ecc.
Il termine virtù qui deve essere preso nel senso originario latino virtus che significa
forza, potere.
(6)
C. G. Jung, L’uomo e i suoi simboli
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Il termine particolare deriva dal basso latino particularis a sua volta derivato da
particula, particella, piccola parte del Tempio Universale: in altre parole il Microcosmo di
fronte al Macrocosmo.
Similmente è il corpo dell'uomo "mondo particolare o piccolo mondo" ripetizione del
"Tempio generale, particolare e universale" come dice Martines de Pasqually.
Il Vangelo giovannita ci unisce fuori del tempo al "ciò che è fuori della mia bocca"
egizio, al "Logos" di Platone, al "Sacro Numero" pitagorico, all' "Ain-Soph" cabalistico ed al
"Fuoco" alchemico.
Il concetto di creazione è strettamente collegato al concetto del Divino da cui ha origine
il Verbo creatore. L'attributo divino è un appannaggio dell'Uomo, unico essere vivente dotato
della parola. Il Libro contiene la Parola, la Spada la manifesta così come la lingua, organo
materiale della voce, manifesta il Pensiero.
Il Filosofo Incognito accende il Cero dei Maestri Passati: " Questo cero si accende in
memoria di Coloro che ci hanno preceduto, che ora non sono più, ma che sono sempre
presenti tra noi, luminosi e viventi”.
Questa frase ricorda il primitivo "stato di gloria" del Primo Uomo, la sua caduta nella
materia e la "Reintegrazione degli Esseri nelle Primitive Proprietà, Virtù e Potenze Spirituali e
Divine" come c’insegna il Trattato sulla Reintegrazione degli Esseri di Martines de Pasqually.
Inoltre l’accensione di una fiamma non è fatta per motivi decorativi, simbolici o
semplicemente per avere della luce.
È l'applicazione dell'antica tradizione occidentale che ci descrive bene Robert Ambelain
secondo la quale nella notte di Ognissanti si accendono ceri nelle necropoli, sulle tombe dei
defunti. È l'uso zingaro di accendere su una tomba un cero benedetto al calare del sole e poi
portarlo a casa propria. A mezzanotte, i viventi possono entrare in rapporto con l'anima dei
morti risvegliata dal sonno.
Ciò è confermato dal Trattato talmudico "Ketuboth" che dice: "Gli spiriti dei morti
ritornano volentieri nei luoghi dove brilla una luce per loro". Pertanto, i ceri, una volta accesi,
21
diventano dei "condensatori di presenze invisibili", degli "operanti simpatici", dei "vults", come
dice sempre l’Ambelain - (dal latino vultus, immagine, volto).
I vari dialoghi tra il Filosofo Incognito e gli Ufficiali della Loggia sono brani estratti dal
libro Il Quadro naturale di Louis-Claude de Saint-Martin.
Ogni Loggia costituisce una catena, la quale si collega ad una catena più vasta formante
l'Eggregoro. Di questa catena ogni Fratello è una pila; l'insieme di più pile forma un generatore
di corrente. La potenza di questa corrente è proporzionale al numero ed alla qualità delle pile.
Le condizioni che rendono potente una catena sono: la solidarietà, la conoscenza, l'amore
fraterno. Ne debilitano l'efficacia: l'egoismo, l'opportunismo, l'ignoranza.
Non può quindi mettersi in catena chi non è in armonia con se stesso e con gli altri, né coloro
che sono fisicamente o psichicamente deboli: indisposti, donne nel periodo mestruale, ecc.
Nel fare la Catena, Fratelli e Sorelle devono alternarsi, inoltre gli uomini incrociano le
braccia – destra sulla sinistra – mentre le donne le allargano. Ciò avviene perché l’essere umano
agisce sul piano della dualità, dove tutto è complementare. Egli, infatti, vi si manifesta in modo
distinto: maschio e femmina. I vortici d’energia dei due esseri sono pertanto contrari affinché
nella diversità delle polarità si manifesti la legge dell'attrazione perciò "i due diventino uno", in
altre parole ricerchino sempre l'unità primitiva. La catena d’unione, per un fluire libero delle
energie, deve tener conto della legge degli opposti.
La catena si spezza con una triplice pressione delle mani ed un triplice oscillamento delle
braccia.
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RITO GIORNALIERO DI CATENA
PREMESSA
Il Rito va eseguito nel proprio Oratorio. Ciascun membro dell'Ordine deve fare ogni
sforzo per disporre nella propria abitazione o in altro luogo accessibile, di una stanza o angolo
ad uso esclusivo della propria operatività.
1) Una tovaglia bianca quadrata di fibra naturale (lato m. 0,635 = cubito piramidale).
2) Una candela posta ad Est.
3) Il Pentacolo dell'Ordine posto davanti alla candela.
Può essere omesso se esso è disegnato al centro della tovaglia.
4) Lo spegnitoio per la candela e i fiammiferi.
5) Un braciere con coperchio e carboncini.
6) Incenso: usare incenso e mirra in parti uguali.
7) Il proprio sacramentario, dove è stato trascritto a mano il presente Rituale.
8) Carta bianca pulita, per tracciare il Pentacolo.
9) Inchiostro rosso.
Si ricorda che tutti gli oggetti rituali vanno preventivamente fatti consacrare dal proprio
Iniziatore o da un Superiore Incognito III da lui designato.
Qualora non fosse possibile utilizzare l'apparato rituale e comunque per coloro che sono
più portati per una Via interiore, il Rito può essere svolto in forma semplificata e anche in
ambiente profano. Si richiede la capacità di estraniarsi da ciò che circonda e avere la giusta
concentrazione per determinare l’apertura Eggregorica.
Questa "forma abbreviata" è sintetizzata al termine del presente Rituale.
NOTE FONDAMENTALI
Il Rito va sempre eseguito, salvo in caso di indisposizione personale tale da non avere
la necessaria serenità interiore per un proficuo collegamento eggregorico.
Le Sorelle durante il loro periodo mestruale si limitino alla sola recita dei Salmi.
Per avere maggior forza dalla Catena orante e seguendo le indicazioni di Martines de
Pasqually, è preferibile scegliere una delle ore in cui è diviso il giorno: 00-01, 06-07, 12-13, 18-
19 (sempre ora solare).
Una volta stabilita l'ora, è meglio non cambiarla (educazione della volontà).
L'esecuzione del rito è compatibile con altre pratiche di sviluppo spirituale, purché siano
in sintonia con i fini dell’Ordine.
Il Rituale di catena si compone di una parte centrale composta dai Salmi (che è sempre
consigliabile dire in latino o, se ciò crea delle difficoltà di pronuncia e di comprensione, in
lingua italiana) e da delle Preghiere: alcune fisse, altre facoltative, altre secondo le proprie
necessità.
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Gli elementi del Rito sono:
1) CROCE ESSENICA
La Croce Essenica è composta di cinque Nomi letterali della manifestazione della Virtù Intelligente, secondo
l'antica tradizione segreta della Cabala.
Il praticante porta successivamente la mano destra alla fronte, all'ombelico, alla spalla sinistra, alla spalla destra e
al cuore, pronunciando le cinque Parole che cambiano di posto in coincidenza con gli Equinozi ed i Solstizi (si
spostano cioè di un quarto di cerchio, in senso orario). Salvo diversa indicazione, si esegue rivolti ad Oriente.
1
|
Spalla sx -- 3 -- 5 -- 4 -- Spalla dx
|
2
EHIEH
|
EL --- SCHADAY --- JAH
|
AGLA
dall’Equinozio di Primavera
Sole in Ariete
Fuoco
EL
|
AGLA --- SCHADAY --- EHIEH
|
JAH
AGLA
|
JAH --- SCHADAY --- EL
|
EHIEH
dall’Equinozio d'Autunno
Sole in Bilancia
Aria
JAH
|
EHIEH --- SCHADAY --- AGLA
|
EL
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2) PENTACOLO
3) BATTERIA
4) IL SEGNO
ESECUZIONE
25
2° PARTE – SALMI
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3° PARTE – OPERATIVA
(Dalle Preghiere degli Eletti Cohen, ms. n° 5526 della Biblioteca di Lione)
Oh Tu, Spirito Divino! Spirito di Forza, di Saggezza e di Luce, Possente Essere con cui
desidero unirmi nel modo più intimo! Ti chiamo e Ti invoco! Vieni in mio aiuto, guidami
oggi sulla via della salvezza. Animami del Divino Amore di cui sei acceso, non mi far
mancare il Tuo Intelletto, dammi le armi di cui necessito per vincere i miei nemici spirituali.
Guida i miei passi verso la Verità; mi abbandono in totale fiducia alla Tua guida.
Verbo Divino che Ti degnasti di inviare i tuoi Angeli per difenderci e per guidarci,
accordami di poter trarre profitto dalle loro potenti operazioni e di essere preservato da ogni
caduta in questo giorno. Fammi conoscere intimamente lo Spirito al quale mi affidasti. Ti
chiedo questa grazia per il tuo Prezioso Sangue che è il sigillo della mia riconciliazione.
Amen.
Pausa ……
O Signore, rivolgi uno sguardo propizio su questa famiglia di Fratelli, riscattata dal
prezioso sangue del tuo Cristo, che ti è consacrata in modo particolare con l'invocazione del
tuo Santissimo Nome, prosternata con il cuore e con lo spirito ai piedi del tuo Santuario,
difendila dalle seduzioni dei suoi nemici temporali e spirituali.
Onnipotente Signore Iddio! Tu che tramite la mediazione del Cristo hai rivelato la tua
Gloria a tutte le nazioni, conserva le opere della tua Misericordia, affinché
l'Ordine Martinista diffuso su tutta la terra, perseveri con fede immutata la
confessione del tuo Santissimo Nome.
Dio Onnipotente ed Eterno! Il cui Spirito di doppia potenza santifica e governa la
Creazione Universale, Generale e particolare, esaudisci le umili preghiere che Ti
rivolgiamo tutti in quest'ora, per tutte le classi e per tutti i membri dell'Ordine, affinché con
l'assistenza della tua Grazia, possiamo riunirci tutti nel cerchio della Tua Immensità dalla
quale siamo emanati.
Amen.
Ci hai dato, Signore, un fedele Eletto che agirà secondo il Tuo Cuore. Onnipotente Dio!
Abbi pietà del Tuo Eletto, il Fr. …… che ci hai dato come Gran Maestro per governare in
questa contrada i vari Templi che abbiamo innalzato a Tua Gloria. Conduci le sue opere
con la Tua Vivificante Luce, affinché egli possa compiere con le potenze che gli hai
concesso, l'augusto ministero al quale lo hai chiamato. Fa provare a tutti noi i frutti dei suoi
lavori spirituali e guidalo al termine della sua vita, con tutti i suoi figli, all'eterna Gloria che
Tu riservi ai Tuoi Amati Eletti. Amen.
Presta l'orecchio, Signore, alle nostre preghiere con le quali imploriamo la Tua
Misericordia, affinché Ti degni di porre nella Regione della Pace e della Luce, tra i Tuoi
Amati Eletti e i Tuoi Santi, il nostro Potentissimo e Sovrano Gran Maestro Martinez de
Pasqually, i suoi discepoli Louis- Claude de Saint-Martin, Jean-Baptiste Willermoz e tutti i
Maestri Passati a loro succeduti. Amen.
O Dio! Agli ordini del quale tutti i momenti della nostra vita trascorrono rapidamente,
ascolta le preghiere che Ti rivolgiamo per i nostri Fratelli ammalati (o per il nostro Fr/Sr.
…… malato/a). Imploriamo per loro (per lui/lei) l'aiuto della Tua Misericordia, affinché
possiamo ben presto rallegrarci e ringraziarti per la guarigione di coloro (di colui/colei) il
cui pericolo ci fa gemere. Ti scongiuriamo per le sante piaghe del nostro Divino Riparatore.
Amen.
O Dio pronto a perdonare e che desideri solo salvare tutti gli uomini, supplichiamo la
Tua Clemenza affinché per l’intercessione di tutti i tuoi Eletti, Tu faccia partecipare i
Fratelli defunti del nostro Ordine all'Eterna Beatitudine. Amen.
O Dio che ci hai comandato di onorare i nostri genitori, abbi misericordia per le anime di
mio padre e di mia madre; perdona i loro peccati e fa che possa vederli un giorno
nell'Eterna Beatitudine. Amen.
Ti prego, Signore, di assolvere i miei fratelli, le mie sorelle e tutti i miei parenti dalla
pena dovuta alle loro offese, affinché anche essi possano riconciliarsi con Te. Amen.
O Dio Creatore e Redentore, rimetti i peccati a tutti i Tuoi servi e a tutte le Tue serve
affinché anch’essi possano ricevere, con le nostre preghiere, la riconciliazione con Te.
Amen.
Dio Onnipotente ed Eterno che tieni nella Tua mano la sorte delle Nazioni e la testa dei
suoi Governanti, guarda con occhio favorevole a questa nostra Italia. Manda copiose
benedizioni su coloro che ci governano e allontana da loro gli adulatori e i cattivi
consiglieri. Fa che essi lavorino sempre per il benessere del popolo. Tutti noi Ti
scongiuriamo per l’intercessione dell’Angelo protettore della nostra cara Italia. Amen.
Inserire altre eventuali Preghiere suggerite, secondo le necessità del momento, dalla
Gran Maestranza, dal proprio Iniziatore o da necessità personali.
Silenzio ……..
Giunti a questo punto dire tre volte, con il più profondo rispetto:
Concludere dicendo:
Che il Santissimo Nome di Dio sia benedetto ora e per tutta l'Eternità!
Che la benedizione del Dio di Abramo, del Dio di Isacco e del Dio di Giacobbe, discenda
su tutti noi e vi dimori in eterno. Amen.
Silenzio ……
4° PARTE – CHIUSURA
- Segno.
- Batteria.
- Combustione del Pentacolo alla fiamma della candela o, se era stato tracciato sulla mano
sinistra, farvi sopra il gesto di cancellarlo.
- Croce Essenica.
- Spegnere la candela.
- Coprire il braciere.
- Togliersi il Cordone e l’Alba, se indossata.
- Arieggiare la stanza e uscire in silenzio.
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RITO GIORNALIERO
IN FORMA BREVE
I Salmi vanno comunque imparati a memoria; per le Preghiere, se non si ha il foglio sottomano,
recitarle con parole proprie, una volta appreso il modo e gli scopi per cui vanno dette.
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Salmi in lingua corrente, versione della C.E.I.
(Va bene naturalmente anche un’altra versione)
Salmo 1
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PURIFICAZIONE DI NOVILUNIO
Il Novilunio sarà dedicato esclusivamente alla purificazione individuale.
Si intende per “giorno” di Novilunio l’arco di 24 ore che precede la fase (consultare un
calendario con le fasi lunari).
In tale arco di tempo si deve compiere il digiuno rituale purificatorio mangiando una sola volta e
adottando il regime vegetariano; le bevande possono sostituire il cibo.
Si completa la purificazione, astenendosi dall'attività sessuale, eliminando le sostanze eccitanti
(tabacco, caffè, alcool, ecc.) e, per quanto possibile, restando in silenzio.
Alle ore 22,00, prima della fase, è obbligatorio un bagno intero tiepido fatto con intento
purificatorio.
Fatto il bagno, si recita il seguente rituale nel luogo in cui ci si trova o nel luogo dove ci
s’intrattiene abitualmente per il Rito giornaliero.
IL RITO
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Ne proiicias me a facie tua
Et spiritum sanctum tuum ne auferas a me;
Redde mihi laetitiam salutaris tui
Et spiritu principali confirma me.
Docebo iniquos vias tuas,
Et impii ad te convertentur.
Libera me de sanguinibus, Deus, Deus salutis meae,
Et exsultabit lingua mea iustitiam tuam.
Domine, labia mea aperies,
Et os meum annuntiabit laudem tuam.
Quoniam si voluisses sacrificium, dedissem utique:
Holocaustis non delectaberis.
Sacrificium Deo spiritus contribulatus:
Cor contritum et humiliatum, Deus, non despicies.
Benigne fac, Domine, in bona voluntate tua Sion,
ut aedificentur muri Ierusalem.
Tunc acceptabis sacrificium iustitiae, oblationes et holocausta;
tunc imponent super altare tuum vitulos.
Coprire l’Incensiere
Fare su di sé la Croce Essenica.
Togliersi il Cordone e l’Alba, se indossata.
Arieggiare il locale e uscire in silenzio.
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Versione dei Salmi in lingua corrente
versione della C.E.I. (va bene anche un’altra versione cui si è abituati).
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Salmo 130 (129) - De profundis
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OPERAZIONE MENSILE
PRELIMINARI
Scopo del presente rituale è l’evocazione eggregorica e l’inizio della pratica per la
purificazione dell’aura terrestre.
Qualora si verificassero eventi particolari (calamità, guerre, epidemie, ecc.) tale rituale sarà
opportunamente integrato e saranno date precise disposizioni per la sua esecuzione.
TEMPO
Secondo le indicazioni di Martines de Pasqually, il Rito va effettuato alla sera alle ore 22 di
un giorno a scelta compreso tra quello successivo il novilunio e il primo quarto.
LUOGO
L’operazione va eseguita nel proprio Oratorio o nel locale abitualmente usato per lo studio e
la meditazione. In mancanza del medesimo si provvederà a tenere chiuso il luogo prescelto
per almeno 12 ore, ricambiando l’aria.
Il locale deve essere al buio.
ALIMENTAZIONE
Nelle 24 ore precedenti, regime vegetariano, non bere alcolici, eliminare gli eccitanti e
sospendere il fumo.
SESSO E INTERDIZIONI
VESTIARIO
Alba, Cordone, Collare, Calzari. Nessun metallo (neppure il Gioiello del Collare).
Esotericamente nudi.
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OGGETTI
PRELIMINARI
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IL RITO
Accendere la candela di servizio, spegnere ogni altra forma di luce, e con essa entrare nel
Tappeto.
Inginocchiarsi sedendosi sopra i talloni (posizione egizia) o porsi nella posizione del loto; la
faccia rivolta verso il Cero posto ad Oriente.
O Luce pura, simbolo della mia anima a cui l’Eterno ha confidato la sorveglianza del mio
pensiero, della mia volontà, della mia azione e della mia parola, fa che per il tuo Fuoco radioso
io sia purificato.
Tracciare su carta il Pentacolo martinista, posizionarlo accanto al Cero e procedere alla sua
visualizzazione.
Che l’incenso offerto sia l’immagine della purezza della mia parola e delle mie intenzioni.
Riportare la mano sulla coscia, palme in alto, stare un attimo in meditazione, poi:
O Eterno, che desideri la salvezza degli uomini, Ti prego di accordare ai Fratelli dell’Ordine, ai
loro parenti, ai Maestri passati, l’eterna beatitudine con il ritorno alle origini celesti. Amen.
Altra breve meditazione poi, alzando in avanti la mano destra aperta, dire il Sl 67 (68) 1-5:
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Oppure in italiano:
Si possono qui inserire altre preghiere per i vari scopi della vita, a scelta dell’operatore, su
consiglio del proprio Iniziatore o su disposizione dell’Ordine.
Infine col capo abbassato, le mani sulle ginocchia, meditare ed ascoltare il silenzio, poi:
Potenze, Forze Sante che mi avete assistito, degnatevi di continuare ad effondere su di me e sui
miei Fratelli la vostra protezione. Amen.
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SACRAMENTARIO
Togliendo i metalli
Ti supplico o Dio Santissimo, affinché la mia anima sia salvaguardata da tutti gli
attaccamenti materiali durante questa cerimonia e per il resto della mia vita, così come io
spoglio il mio corpo dai suoi metalli. Amen.
Indossando l’Alba
Mondami, o Signore, e purifica il mio cuore, affinché lavato nel sangue dell’Agnello,
possa gioire un giorno delle gioie eterne. Degnati, o Signore, di spegnere in me l’ardore delle
passioni, affinché la Virtù della Forza e la Purezza dimorino in me. Amen.
Calzando i Sandali
O Signore, beati coloro che sono integri nelle loro vie e marciano secondo i tuoi Voleri.
Possano le mie azioni essere regolate come i miei passi, per poter osservare pienamente i tuoi
Precetti ed i tuoi Comandamenti, o Dio Onnipotente. E gli uni come gli altri, mi conducano
vittorioso nella Sfera Primordiale da cui sono uscito per colpa mia. Amen.
Mettendo il Cordone
Permetti o Dio Santissimo, di cingere questo Cordone simbolo di pazienza e di difesa. Che
esso isoli sempre gli istinti del mio corpo inferiore, affinché essi non osino mai
prendere il sopravvento sul mio Principio Superiore. Amen.
Mettendo il Collare
Accordami o Signore delle Armate del Cielo, di conservare sempre in onore e fedeltà questo
ornamento prezioso della mia riconciliazione.
E che, Collare di combattimento vendicatore, rimanga per miei atti, simbolo della tua vittoria.
Per IHWJH nostro Signore. Amen.
Stendendo il Tappeto
Dio Eterno, Saggio e Forte, degnati di discendere in questo Luogo, santificalo con la tua
Presenza e con la tua Maestà, affinché la Purezza, la Castità e la Pienezza della tua Legge vi
risiedano. Amen.
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TECNICHE DI SVILUPPO PERSONALE
Queste tecniche sono raccomandate ai Fratelli e alle Sorelle che prediligono una
“Via interiore” o a coloro che non vogliono o non possono eseguire la Rituaria
operativa proposta nei quaderni dell’Ordine.
Se questo non viene fatto con metodo, costanza, volontà e umiltà, ogni sforzo
sarà inutile.
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IL LAVORO DELL’INIZIATO
Nel presentare il secondo ciclo di studio, sarà opportuno suggerirti che tutti gli argomenti che ti
accingi a studiare debbono esser visti sotto i molteplici aspetti che essi presentano. Su ciascun
argomento devi scegliere quell'opinione che maggiormente risponde ai tuoi bisogni, devi
esaminare gli aspetti favorevoli, quelli contrari, e giungere ad una sintesi che deve essere la tua
sintesi. Questa è quello che c’interessa.
Quando avrai scorso il programma sarai colpito dalla sua vastità, tuttavia è logico ritenere che
un occultista debba conoscere da vicino, prima teoricamente poi praticamente, la via che si
accinge a praticare per non crearsi illusioni dannose e per non restare travolto alla prima ondata.
Ricorda comunque che nel vasto e confuso campo dell'occultismo, di facile e comune accesso
per chiunque, esiste un nucleo occulto che alimenta questo campo così come dall’Assoluto
immanifesto si sprigiona la sfera della manifestazione sensibile ed accessibile a chiunque.
Questo nucleo è l'esoterismo iniziatico e misterico, che ha una sua rigida logica e coesione, che
ha delle leggi proprie sempre più semplici e sempre più possenti man mano che si ascende. Non
sono naturalmente possibili accettazioni parziali; per questo raccomandiamo un lavoro iniziale
seriamente condotto, perché poi si potrebbe bloccare tutto il meccanismo perdendo infine il filo
conduttore. Come una carta moneta o è tutta falsa o è tutta vera, così avviene per questa nostra
conoscenza e questo nostro sapere.
Inutile aggiungere ancora che il tuo Iniziatore sarà sempre pronto a sorreggerti con la propria
esperienza là dove se ne presenti la necessità. Rivolgiti dunque a lui con piena fiducia senza
tuttavia pretendere con ciò, di eliminare quello sforzo necessario per apprendere e per praticare.
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Il PROGRAMMA DI STUDIO
1. Martinismo Studio della dottrina martinista attraverso Martines de Pasqually, Louis-Claude
de Saint-Martin e Jean-Baptiste Willermoz. Loro biografie.
Libro da studiare: “Il Quadro naturale” di Saint-Martin.
Studio della rituaria contenuta nel presente Quaderno.
2. Simbologia e Tradizione
I Misteri nella Tradizione mediterranea: Orfeo, Mitra, Osiride, ecc.
I Tarocchi.
7. Sviluppo Conoscenza e messa in pratica delle tecniche date nel presente Quaderno o
indicate dal proprio Iniziatore. Uso del Diario personale.
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EDIZIONE PRIVATA FUORI COMMERCIO
Riservata ai soli membri dell’Ordine
Stampato in proprio
Testo aggiornato al 15 Ottobre 2005
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