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Tipi di conversione
per miseria morale
per sostituzione
progressiva
drammatica
per esperienza religiosa
INTRODUZIONE
Tutte le religioni conoscono il fenomeno della conversione e utilizzano
la stessa parola per descriverlo, ma spesso con significati diversi. Tale
diversità ha delle implicazioni anche per l’ecumenismo e per il dialogo
interreligioso. Il fenomeno della conversione, essendo intrigante e complesso,
viene studiato da diverse discipline scientifiche. Così abbiamo studi
sociologici, psicologici, culturali, storici, e, naturalmente, studi teologici. In
questo studio intendiamo offrire una visione cristiana del processo della
conversione. Il nostra conferenza si articola in 4 parti: 1) Il contesto
dell’esperienza religiosa; 2) Il processo della conversione; 3) Diverse forme
della conversione; 4) Esito del processo della conversione: una nuova
immagine di Dio.
IL CONTESTO: L’ESPERIENZA RELIGIOSA
Antoine Vergote, il noto psicologo gesuita belga, definisce l'esperienza
religiosa semplicemente come una percezione intuitiva dei segni di Dio.
Possiamo definire la vita spirituale come una serie di esperienze vissute
tra loro collegate. La dinamica di base della vita spirituale consiste in un
continuo dialogo con Dio, in cui l'iniziativa parte sempre da Dio e l'uomo,
come essere aperto alla trascendenza, risponde a Dio che si automanifesta,
che si rivela. L'iniziativa divina può essere espressa in modo seguente: Dio
chiama l'uomo libero per nome a una missione per la salvezza nell'amore.
Quando si tratta della vita spirituale, queste affermazioni non sono astrazioni,
ma hanno le loro manifestazioni osservabili. La psicologia studia proprio
queste manifestazioni.
PROPOSTA DELLA SI HA L'INVITO A RISPOSTA UMANA:
GRAZIA SI HA L'ESPERIENZA DI
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John Henry Newman (Londra, 1801 - Edgbaston, Birmignham, 1890), ordinato pastore
anglicano, fu coadiutore della S. Clement Church di Oxford; rientrato in patria dopo un viaggio nel
Meditteraneo, entrò in una crisi dottrinale riguardo la teologia anglicana che si risolse in
un'adesione completa al cattolicesimo nel 1845.
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Il visconte Charles-Eugène de Foucauld de Pontbriand è nato a Strasburgo nel 1858 e morì
a Tamanrasset, Sahara algerino nel 1916. Dopo aver condotto vita brillante e dissipata, servì per
qualche tempo nell'esercito come ufficiale di cavalleria; dispensato dal servizio per indisciplina,
diede le dimissioni nel 1882. Tornato a Parigi, si convertì per influsso dell'abate Huvelin (1886), ed
entrò nella Trappa, che poi lasciò per condurre volontariamente un'umile e durissima esistenza in
Palestina. Spogliatosi di ogni suo avere, dopo l'ordinazione a sacerdote si stabilì in pieno Sahara, a
Tamanrasset, nell'Hoggar. Durante la prima guerra mondiale venne assassinato da predoni ribelli
senussiti.
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contentiamo di citare un breve passaggio nel quale egli stesso descrive l'esito
delle sue scoperte:
Non ho altro da dire riguardo al mio cambiamento di opinioni
religiose. Da un lato arrivai a poco a poco a vedere che la Chiesa
anglicana era formalmente dalla parte del torto e la Chiesa cattolica era
formalmente dalla parte della ragione; e che perciò non potevo trovare
giustificazioni valide per restare nella Chiesa anglicana né obiezioni
valide per non passare alla Chiesa di Roma. Non avevo ormai più nulla
da imparare: quel che mi mancava per convertirmi non era un ulteriore
cambiamento d'opinioni, ma che l'opinione stessa si tramutasse in una
chiara e ferma convinzione intellettuale. [...] Mi restava da fare un solo,
definitivo passo avanti con l'intelligenza, ed un solo, definitivo, passo
concreto. Il passo avanti dell'intelligenza lo feci quando fui
sinceramente in grado di dichiararmi sicuro delle conclusioni a cui già
da tempo ero arrivato. L'altro passo, obbligatorio dopo il conseguimento
di tale certezza, fu la mia sottomissione alla Chiesa cattolica. Questa
sottomissione avvenne dopo due interi anni dalla rinunzia alla mia
parrocchia, fatta nel settembre 1843.
La conversione progressiva si verifica nella vita di tutti i credenti che
sono cresciuti in un ambiente autenticamente religioso e hanno una vita
spirituale regolare. La vita sacramentale, le preghiere, gli esercizi spirituali, le
letture spirituali e tutti gli altri esercizi di pietà e di ascesi portano l'anima ad
una conoscenza sempre più profonda delle verità cristiane. Senza
accorgersene la persona cresce, e in essa si verificano cambiamenti
progressivi.
Conversione "drammatica"
Scosso in profondità da una situazione drammatica, l'uomo vede talvolta
frantumarsi la propria immagine del mondo e, nel crollo dei valori che davano
un significato alla sua vita, gli accade di affidarsi interamente a Dio, come
all'unico valore che resiste nella tragedia. Vanno sottolineate però due
circostanze: i drammi umani non si riducono mai ad una sola spiegazione,
perciò invece di condurre alla conversione religiosa, possono irrigidire l'uomo
nella sua ostilità verso la religione; d'altro canto, l'effetto della scossa emotiva
è spesso labile. L'esperienza drammatica o decisiva influisce assai meno della
riflessione personale; l'evento drammatico è operante solo se assunto
personalmente da un soggetto alla ricerca della sua verità.
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Edith Stein nacque il 12 ottobre 1891 a Breslavia, ultima di sette fratelli. Terminata la
scuola, studia filosofia sotto la guida di E. Husserl. Dopo la conversione entra nel Carmelo e
prende il nome di suor Teresa Benedetta della Croce. Per la sua origine ebraica viene arrestata da
Gestapo ed è morta probabilmente ad Auschwitz nel 1942.
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Durante una di queste visite nel periodo delle vacanze, entrambi i coniugi
dovettero assentarsi da casa per breve tempo, e prima di partire la signora Conrad-
Martius condusse la sua amica nella biblioteca invitandola a servirsene liberamente:
tutti i libri erano a sua disposizione. Edith stessa racconta: "Senza scegliere, presi il
primo libro che mi capitò sotto mano: era un grosso volume che portava il titolo Vita
di S. Teresa d'Avila, Scritta da Lei stessa. Ne cominciai la lettura e ne rimasi talmente
presa, che non l'interruppi finchè non fui arrivata alla fine del libro. Quando lo chiusi,
dovetti confessare a me stessa: *Questa è la verità!+". Conclude il suo biografo:
"All'orizzonte albeggiava, ma Edith non se ne accorgeva: Dio si era impadronito di
lei, ed ella non lo avrebbe più abbandonato".
ESITO DEL PROCESSO DELLA CONVERSIONE: UNA NUOVA IMMAGINE
DI DIO
Se la dinamica centrale dell’esperienza della conversione è la ricerca e il senso
di Dio, allora il suo esito deve necessariamente consistere nella scoperta di una nuova
immagine di Dio. Questo compito dura tutta la vita, perché ogni nuova situazione
richiede una nuova risposta sulla domanda, dov’è Dio in questa situazione? La
psicologia dell’esperienza religiosa, ma anche la psicologia pastorale, a questo punto
studia la qualità della diverse immagini di Dio. Il più noto studioso di questo campo è
il gesuita tedesco Karl Frielingsdorf.
IMMAGINI NEGATIVE DI DIO