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ELEMENTI FINITI
Nicola Zavatta
𝒒11
𝑈𝑖
𝒒1 = 𝒒12 𝒒1𝑖 = Forze nodali (elemento 1)
𝑉𝑖
𝒒13
𝒖1
𝑢𝑖
𝒖1 = 𝒖2 𝒖𝑖 = 𝑣 Spostamenti nodali (elemento 1)
𝑖
𝒖3
Strutture discrete e metodo degli spostamenti
• Sotto l’ipotesi di elementi con comportamento lineare elastico, l’equazione che lega
forze e spostamenti nodali nel generico elemento e ha la forma:
𝒒𝑒 = 𝐊 𝑒 𝒖𝑒 + 𝒇𝑒
• Sotto l’ipotesi di elementi con comportamento lineare elastico, l’equazione che lega
forze e spostamenti nodali nel generico elemento e ha la forma:
𝒒𝑒 = 𝐊 𝑒 𝒖𝑒 + 𝒇𝑒
𝑒 𝑒
𝑲11 … 𝑲1𝑚
𝑒
𝐊𝑒 = ⋮ ⋱ ⋮ Le sottomatrici 𝑲11 , … 𝑲𝑒𝑚𝑚 hanno dimensione 𝑠 × 𝑠
𝑲𝑒𝑚1 … 𝑲𝑒𝑚𝑚
Strutture discrete e metodo degli spostamenti
• Sotto l’ipotesi di elementi con comportamento lineare elastico, l’equazione che lega
forze e spostamenti nodali nel generico elemento e ha la forma:
𝒒𝑒 = 𝐊 𝑒 𝒖𝑒 + 𝒇𝑒
𝑒 𝑒
𝑲11 … 𝑲1𝑚
𝑒
𝐊𝑒 = ⋮ ⋱ ⋮ Le sottomatrici 𝑲11 , … 𝑲𝑒𝑚𝑚 hanno dimensione 𝑠 × 𝑠
𝑲𝑒𝑚1 … 𝑲𝑒𝑚𝑚
Strutture discrete e metodo degli spostamenti
𝑛 𝑛 𝑛
𝑛 𝑛 𝑛
𝑛 𝑛
𝐊 𝑖𝑗 = 𝑲𝑒𝑖𝑗 𝒇𝑖 = 𝒇𝑒𝑖
𝑒=1 𝑒=1
Strutture discrete e metodo degli spostamenti
𝑛 𝑛 𝑛
𝑛 𝑛 𝑛
• Spesso può essere conveniente riferire forze e spostamenti a dei sistemi di riferimento
locali solidali con i singoli elementi:
𝒖′ = 𝑹𝒖
𝑹 è una matrice di rotazione (ortogonale, 𝑹𝑇 𝑹 = 𝑰)
Sistemi di riferimento locali e globali
• Spesso può essere conveniente riferire forze e spostamenti a dei sistemi di riferimento
locali solidali con i singoli elementi:
𝒖′ = 𝑹𝒖
𝑹 è una matrice di rotazione (ortogonale, 𝑹𝑇 𝑹 = 𝑰)
Dall’uguaglianza del lavoro nei due sistemi di
riferimento si ricava:
𝒒𝑇 𝒖 = 𝒒′𝑇 𝒖′ 𝒒′ = 𝑹𝒒
Sistemi di riferimento locali e globali
• Spesso può essere conveniente riferire forze e spostamenti a dei sistemi di riferimento
locali solidali con i singoli elementi:
𝒖′ = 𝑹𝒖
𝑹 è una matrice di rotazione (ortogonale, 𝑹𝑇 𝑹 = 𝑰)
Dall’uguaglianza del lavoro nei due sistemi di
riferimento si ricava:
𝒒𝑇 𝒖 = 𝒒′𝑇 𝒖′ 𝒒′ = 𝑹𝒒
𝒒′ = 𝑲′𝒖′ 𝒒 = 𝑹𝑇 𝑲′ 𝑹𝒖 𝑲 = 𝑹𝑇 𝑲′ 𝑹
Teoria dell’elasticità: stato piano di tensione
• Corpo assimilabile a una piastra piana (il corpo viene rappresentato tramite il
suo piano di simmetria)
• Carichi e i vincoli simmetrici rispetto al piano di simmetria del corpo
• Spessore piccolo rispetto alle dimensioni nel piano (ℎ < 10% dimensione
minima nel piano)
• Le tensioni fuori dal piano sono trascurabili: 𝜎𝑧 = 𝜏𝑥𝑧 = 𝜏𝑦𝑧 = 0
• Spostamenti, tensioni e deformazioni non variano lungo lo spessore
Teoria dell’elasticità: stato piano di tensione
𝜀𝑥 𝑥, 𝑦 𝜎𝑥 𝑥, 𝑦
𝑢 𝑥, 𝑦
𝒖 𝑥, 𝑦 = 𝜺 𝑥, 𝑦 = 𝜀𝑦 𝑥, 𝑦 𝝈 𝑥, 𝑦 = 𝜎𝑦 𝑥, 𝑦
𝑣 𝑥, 𝑦
𝛾𝑥𝑦 𝑥, 𝑦 𝜏𝑥𝑦 𝑥, 𝑦
Equazioni di congruenza ed equazioni costitutive
• Le deformazioni del corpo sono legate agli spostamenti tramite le seguenti equazioni di
congruenza (o compatibilità):
𝜕
𝜀𝑥 𝜕𝑥
0
𝜀𝑦 = 0 𝜕 𝑢
𝜕𝑦 𝑣
𝛾𝑥𝑦 𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
Equazioni di congruenza ed equazioni costitutive
• Le deformazioni del corpo sono legate agli spostamenti tramite le seguenti equazioni di
congruenza (o compatibilità):
𝜕
𝜀𝑥 𝜕𝑥
0
𝜀𝑦 = 0 𝜕 𝑢
𝜕𝑦 𝜺 = 𝑳𝒖
𝛾𝑥𝑦 𝑣
𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
Equazioni di congruenza ed equazioni costitutive
• Le deformazioni del corpo sono legate agli spostamenti tramite le seguenti equazioni di
congruenza (o compatibilità):
𝜕
𝜀𝑥 𝜕𝑥
0
𝜀𝑦 = 0 𝜕 𝑢
𝜕𝑦 𝜺 = 𝑳𝒖
𝛾𝑥𝑦 𝑣
𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
• Le tensioni sono legate alle deformazione tramite le equazioni costitutive del materiale:
𝜀𝑥 𝜎𝑥
1 1 −𝜈 0 𝜈
𝜀𝑦 = −𝜈 1 0 𝜎𝑦 𝜀𝑧 = − 𝜎𝑥 + 𝜎𝑦
𝛾𝑥𝑦 𝐸 0 0 2 1−𝜈 𝜏𝑥𝑦 𝐸
Ipotesi di materiale isotropo
Equazioni di congruenza ed equazioni costitutive
• Le deformazioni del corpo sono legate agli spostamenti tramite le seguenti equazioni di
congruenza (o compatibilità):
𝜕
𝜀𝑥 𝜕𝑥
0
𝜀𝑦 = 0 𝜕 𝑢
𝜕𝑦 𝜺 = 𝑳𝒖
𝛾𝑥𝑦 𝑣
𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
• Le tensioni sono legate alle deformazione tramite le equazioni costitutive del materiale:
𝜀𝑥 𝜎𝑥
1 1 −𝜈 0 𝜈
𝜀𝑦 = −𝜈 1 0 𝜎𝑦 𝜀𝑧 = − 𝜎𝑥 + 𝜎𝑦
𝛾𝑥𝑦 𝐸 0 0 2 1−𝜈 𝜏𝑥𝑦 𝐸
Ipotesi di materiale isotropo
𝜎𝑥 1 𝜈 0 𝜀𝑥
𝐸 𝜈 1 0
𝜎𝑦 = 𝜀𝑦
1 − 𝜈2 1−𝜈
𝜏𝑥𝑦 0 0 𝛾𝑥𝑦
2
Equazioni di congruenza ed equazioni costitutive
• Le deformazioni del corpo sono legate agli spostamenti tramite le seguenti equazioni di
congruenza (o compatibilità):
𝜕
𝜀𝑥 𝜕𝑥
0
𝜀𝑦 = 0 𝜕 𝑢
𝜕𝑦 𝜺 = 𝑳𝒖
𝛾𝑥𝑦 𝑣
𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
• Le tensioni sono legate alle deformazione tramite le equazioni costitutive del materiale:
𝜀𝑥 𝜎𝑥
1 1 −𝜈 0 𝜈
𝜀𝑦 = −𝜈 1 0 𝜎𝑦 𝜀𝑧 = − 𝜎𝑥 + 𝜎𝑦
𝛾𝑥𝑦 𝐸 0 0 2 1+𝜈 𝜏𝑥𝑦 𝐸
Ipotesi di materiale isotropo
𝜎𝑥 1 𝜈 0 𝜀𝑥
𝐸 𝜈 1 0
𝜎𝑦 = 𝜀𝑦 𝝈 = 𝑫𝜺
1 − 𝜈2 1−𝜈
𝜏𝑥𝑦 0 0 𝛾𝑥𝑦
2
Equazioni di equilibrio
𝜏𝑥𝑦 = 𝜏𝑦𝑥
Soluzione: formulazione differenziale
1 + 𝜈 𝜕 𝜕𝑢 𝜕𝑣 𝑏𝑥
∇2 𝑢 + + + =0
1 − 𝜈 𝜕𝑥 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝐺
Equazioni di Navier
1 + 𝜈 𝜕 𝜕𝑢 𝜕𝑣 𝑏𝑦
∇2 𝑣 + + + =0
1 − 𝜈 𝜕𝑦 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝐺
Soluzione: formulazione differenziale
1 + 𝜈 𝜕 𝜕𝑢 𝜕𝑣 𝑏𝑥
∇2 𝑢 + + + =0
1 − 𝜈 𝜕𝑥 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝐺
Equazioni di Navier
1 + 𝜈 𝜕 𝜕𝑢 𝜕𝑣 𝑏𝑦
∇2 𝑣 + + + =0
1 − 𝜈 𝜕𝑦 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝐺
+
Condizioni al contorno (B.C.)
Soluzione: formulazione differenziale
1 + 𝜈 𝜕 𝜕𝑢 𝜕𝑣 𝑏𝑥
∇2 𝑢 + + + =0
1 − 𝜈 𝜕𝑥 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝐺
Equazioni di Navier
1 + 𝜈 𝜕 𝜕𝑢 𝜕𝑣 𝑏𝑦
∇2 𝑣 + + + =0
1 − 𝜈 𝜕𝑦 𝜕𝑥 𝜕𝑦 𝐺
+
Condizioni al contorno (B.C.)
Una soluzione alternativa può essere ottenuta formulando il problema elastico in termini
integrali (o variazionali):
• Si sostituiscono le equazioni differenziali con delle espressioni integrali definite su tutto
il dominio del corpo:
Soluzione: formulazione integrale (variazionale)
Una soluzione alternativa può essere ottenuta formulando il problema elastico in termini
integrali (o variazionali):
• Si sostituiscono le equazioni differenziali con delle espressioni integrali definite su tutto
il dominio del corpo:
Energia
Soluzione: formulazione integrale (variazionale)
Una soluzione alternativa può essere ottenuta formulando il problema elastico in termini
integrali (o variazionali):
• Si sostituiscono le equazioni differenziali con delle espressioni integrali definite su tutto
il dominio del corpo:
1 1 1
𝑈 = න ℎ𝝈 𝜺 dΩ = න ℎ𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න ℎ𝒖𝑇 𝑳𝑇 𝑫𝑳𝒖 dΩ
𝑇 𝑇
ℎ: spessore piastra
2 Ω 2 Ω 2 Ω
Soluzione: formulazione integrale (variazionale)
Una soluzione alternativa può essere ottenuta formulando il problema elastico in termini
integrali (o variazionali):
• Si sostituiscono le equazioni differenziali con delle espressioni integrali definite su tutto
il dominio del corpo
1 1 1
𝑈 = න ℎ𝝈 𝜺 dΩ = න ℎ𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න ℎ𝒖𝑇 𝑳𝑇 𝑫𝑳𝒖 dΩ
𝑇 𝑇
ℎ: spessore piastra
2 Ω 2 Ω 2 Ω
𝑊 = න ℎ𝒖𝑇 𝒃 dΩ + න ℎ𝒖𝑇 𝒕 dΓ
Ω Γ
Una soluzione alternativa può essere ottenuta formulando il problema elastico in termini
integrali (o variazionali):
• Si sostituiscono le equazioni differenziali con delle espressioni integrali definite su tutto
il dominio del corpo
1 1 1
𝑈 = න ℎ𝝈 𝜺 dΩ = න ℎ𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න ℎ𝒖𝑇 𝑳𝑇 𝑫𝑳𝒖 dΩ
𝑇 𝑇
ℎ: spessore piastra
2 Ω 2 Ω 2 Ω
𝑊 = න ℎ𝒖𝑇 𝒃 dΩ + න ℎ𝒖𝑇 𝒕 dΓ
Ω Γ
1
Π = Ω ℎ𝒖𝑇 𝑳𝑇 𝑫𝑳𝒖 dΩ − Ω ℎ𝒖𝑇 𝒃 dΩ − Γ ℎ𝒖𝑇 𝒕 dΓ
2
1 𝑇
= 𝒖 𝑲𝒖 + 𝒖𝑇 𝒇
2
𝜕Π
= 𝑲𝒖 + 𝒇 = 0
𝜕𝒖
Metodo di Rayleigh-Ritz
• Per poter calcolare l’energia potenziale, si approssimano gli spostamenti 𝒖 con una
combinazione lineare di funzioni note (scelte a priori):
𝑛
𝒖 = 𝑎𝑖 𝑓𝑖
𝑖=1
Metodo di Rayleigh-Ritz
• Per poter calcolare l’energia potenziale, si approssimano gli spostamenti 𝒖 con una
combinazione lineare di funzioni note (scelte a priori):
𝑛
Le funzioni 𝑓𝑖 sono scelte in modo tale da soddisfare
𝒖 = 𝑎𝑖 𝑓𝑖
le condizioni al contorno sull’intero dominio del corpo
𝑖=1
Metodo di Rayleigh-Ritz
• Per poter calcolare l’energia potenziale, si approssimano gli spostamenti 𝒖 con una
combinazione lineare di funzioni note (scelte a priori):
𝑛
Le funzioni 𝑓𝑖 sono scelte in modo tale da soddisfare
𝒖 = 𝑎𝑖 𝑓𝑖
le condizioni al contorno sull’intero dominio del corpo
𝑖=1
𝜕Π
𝜕𝑎1
⋮ =0 Risolvendo il sistema si calcolano i coefficienti incogniti 𝑎𝑖
𝜕Π
𝜕𝑎𝑛
Metodo di Rayleigh-Ritz
• Per poter calcolare l’energia potenziale, si approssimano gli spostamenti 𝒖 con una
combinazione lineare di funzioni note (scelte a priori):
𝑛
Le funzioni 𝑓𝑖 sono scelte in modo tale da soddisfare
𝒖 = 𝑎𝑖 𝑓𝑖
le condizioni al contorno sull’intero dominio del corpo
𝑖=1
𝜕Π
𝜕𝑎1
⋮ =0 Risolvendo il sistema si calcolano i coefficienti incogniti 𝑎𝑖
𝜕Π
𝜕𝑎𝑛
𝜕𝜎𝑥 𝜕𝜎𝑥
𝐴 𝜎𝑥 + 𝑑𝑥 − 𝐴𝜎𝑥 + 𝑝𝑑𝑥 = 0 𝐴 = −𝑝
𝜕𝑥 𝜕𝑥
Esempio: metodo differenziale
𝜕𝜎𝑥 𝜕𝜎𝑥
𝐴 𝜎𝑥 + 𝑑𝑥 − 𝐴𝜎𝑥 + 𝑝𝑑𝑥 = 0 𝐴 = −𝑝
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕
𝐴 𝐸𝜀𝑥 = −𝑝 applicando l’equazione costitutiva
𝜕𝑥
𝜕 𝜕𝑢
𝐸𝐴 = −𝑝 applicando l’equazione di congruenza
𝜕𝑥 𝜕𝑥
Esempio: metodo differenziale
𝜕𝜎𝑥 𝜕𝜎𝑥
𝐴 𝜎𝑥 + 𝑑𝑥 − 𝐴𝜎𝑥 + 𝑝𝑑𝑥 = 0 𝐴 = −𝑝
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕
𝐴 𝐸𝜀𝑥 = −𝑝 applicando l’equazione costitutiva
𝜕𝑥
𝜕 𝜕𝑢
𝐸𝐴 = −𝑝 applicando l’equazione di congruenza
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕2𝑢 𝑝 𝑝 𝑥2
=− 𝑢 𝑥 =− + 𝐶1 𝑥 + 𝐶2
𝜕𝑥 2 𝐸𝐴 𝐸𝐴 2
Esempio: metodo differenziale
𝜕𝜎𝑥 𝜕𝜎𝑥
𝐴 𝜎𝑥 + 𝑑𝑥 − 𝐴𝜎𝑥 + 𝑝𝑑𝑥 = 0 𝐴 = −𝑝
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕
𝐴 𝐸𝜀𝑥 = −𝑝 applicando l’equazione costitutiva
𝜕𝑥
𝜕 𝜕𝑢
𝐸𝐴 = −𝑝 applicando l’equazione di congruenza
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕2𝑢 𝑝 𝑝 𝑥2
=− 𝑢 𝑥 =− + 𝐶1 𝑥 + 𝐶2
𝜕𝑥 2 𝐸𝐴 𝐸𝐴 2
B.C. 𝑢 0 =0 𝐶2 = 0
ቐ 𝜕𝑢 ቐ 𝑝
𝐹 𝐿 = 𝐸𝐴 𝐿 =0 𝐶1 = 𝐿
𝜕𝑥 𝐸𝐴
Esempio: metodo differenziale
𝜕𝜎𝑥 𝜕𝜎𝑥
𝐴 𝜎𝑥 + 𝑑𝑥 − 𝐴𝜎𝑥 + 𝑝𝑑𝑥 = 0 𝐴 = −𝑝
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕
𝐴 𝐸𝜀𝑥 = −𝑝 applicando l’equazione costitutiva
𝜕𝑥
𝜕 𝜕𝑢
𝐸𝐴 = −𝑝 applicando l’equazione di congruenza
𝜕𝑥 𝜕𝑥
𝜕2𝑢 𝑝 𝑝 𝑥2
=− 𝑢 𝑥 =− + 𝐶1 𝑥 + 𝐶2
𝜕𝑥 2 𝐸𝐴 𝐸𝐴 2
B.C. 𝑢 0 =0 𝐶2 = 0 𝑝 𝑥
𝑝 𝑢 𝑥 = 𝑥 𝐿−
ቐ 𝜕𝑢 ቐ 𝐸𝐴 2
𝐹 𝐿 = 𝐸𝐴 𝐿 =0 𝐶1 = 𝐿
𝜕𝑥 𝐸𝐴
Soluzione esatta
Esempio: metodo integrale
1 𝐿 𝐿
Π = න 𝐴𝐸𝜀𝑥2 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione costitutiva
2 0 0
2
1 𝐿 𝜕𝑢 𝐿
Π = න 𝐴𝐸 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione di congruenza
2 0 𝜕𝑥 0
Esempio: metodo integrale
1 𝐿 𝐿
Π = න 𝐴𝐸𝜀𝑥2 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione costitutiva
2 0 0
2
1 𝐿 𝜕𝑢 𝐿
Π = න 𝐴𝐸 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione di congruenza
2 0 𝜕𝑥 0
1 𝐿 𝐿
Π = න 𝐴𝐸𝜀𝑥2 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione costitutiva
2 0 0
2
1 𝐿 𝜕𝑢 𝐿
Π = න 𝐴𝐸 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione di congruenza
2 0 𝜕𝑥 0
1 𝐿 𝐿
Π = න 𝐴𝐸𝜀𝑥2 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione costitutiva
2 0 0
2
1 𝐿 𝜕𝑢 𝐿
Π = න 𝐴𝐸 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione di congruenza
2 0 𝜕𝑥 0
𝜕Π 𝐿2 𝑝𝐿
= 𝐴𝐸𝐿𝑎1 − 𝑝 = 0 𝑎1 =
𝜕𝑎1 2 2𝐸𝐴
Esempio: metodo integrale
1 𝐿 𝐿
Π = න 𝐴𝐸𝜀𝑥2 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione costitutiva
2 0 0
2
1 𝐿 𝜕𝑢 𝐿
Π = න 𝐴𝐸 d𝑥 − න 𝑝𝑢 d𝑥 applicando l’equazione di congruenza
2 0 𝜕𝑥 0
𝑝𝐿
𝜕Π 𝐿2 𝑝𝐿 𝑢 𝑥 = 𝑥
= 𝐴𝐸𝐿𝑎1 − 𝑝 = 0 𝑎1 = 2𝐸𝐴
𝜕𝑎1 2 2𝐸𝐴
Soluzione approssimata
Confronto tra metodo differenziale e integrale
• Soluzione: si discretizza il dominio suddividendolo in elementi più semplici su cui sia più
facile approssimare gli spostamenti (metodo degli elementi finiti)
• Su ciascun elemento si cerca una soluzione approssimata utilizzando il metodo di
Rayleigh-Ritz
Metodo degli Elementi Finiti
• In generale esistono vari tipi di elementi, che differiscono per geometria (triangolari,
quadrangolari, ecc.) e numero di nodi:
FEM: spostamenti e deformazioni
• Poiché elementi diversi interconnessi hanno dei nodi in comune, la congruenza degli
spostamenti ai nodi è automaticamente soddisfatta.
FEM: spostamenti e deformazioni
• Poiché elementi diversi interconnessi hanno dei nodi in comune, la congruenza degli
spostamenti ai nodi è automaticamente soddisfatta.
• Il campo di spostamento all’interno di ciascun elemento è approssimato a partire dagli
spostamenti nodali 𝑢𝑖 tramite delle funzioni dette funzioni di forma:
𝑛
𝑛=3 𝑢 𝑥, 𝑦 = 𝑁𝑖 𝑥, 𝑦 𝑢𝑖
𝑖=1
𝑛
𝑣 𝑥, 𝑦 = 𝑁𝑖 𝑥, 𝑦 𝑣𝑖
𝑖=1
FEM: spostamenti e deformazioni
• Poiché elementi diversi interconnessi hanno dei nodi in comune, la congruenza degli
spostamenti ai nodi è automaticamente soddisfatta.
• Il campo di spostamento all’interno di ciascun elemento è approssimato a partire dagli
spostamenti nodali 𝑢𝑖 tramite delle funzioni dette funzioni di forma:
𝑛
𝑛=3 𝑢 𝑥, 𝑦 = 𝑁𝑖 𝑥, 𝑦 𝑢𝑖
𝑖=1
𝑛
𝑣 𝑥, 𝑦 = 𝑁𝑖 𝑥, 𝑦 𝑣𝑖
𝑖=1
𝑢 𝑥, 𝑦 𝑢𝑖 𝑁𝑖 𝑥, 𝑦 0
• In forma matriciale: 𝒖= 𝒖𝑖 = 𝑣 𝑵𝑖 =
𝑣 𝑥, 𝑦 𝑖 0 𝑁𝑖 𝑥, 𝑦
𝒖1
𝒖 = 𝑵1 … 𝑵𝑛 ⋮ = 𝑵 𝑥, 𝑦 𝒖𝑒
𝒖𝑛
Vettore degli spostamenti nodali
Matrice delle funzioni di forma
FEM: spostamenti e deformazioni
𝜕
𝜀𝑥 𝑥, 𝑦 𝜕𝑥
0
𝜕 𝑢 𝑥, 𝑦
𝜺 𝑥, 𝑦 = 𝜀𝑦 𝑥, 𝑦 = 0 𝜕𝑦 = 𝑳𝒖
𝑣 𝑥, 𝑦
𝛾𝑥𝑦 𝑥, 𝑦 𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
FEM: spostamenti e deformazioni
𝜕
𝜀𝑥 𝑥, 𝑦 𝜕𝑥
0
𝜕 𝑢 𝑥, 𝑦
𝜺 𝑥, 𝑦 = 𝜀𝑦 𝑥, 𝑦 = 0 𝜕𝑦 = 𝑳𝒖
𝑣 𝑥, 𝑦
𝛾𝑥𝑦 𝑥, 𝑦 𝜕 𝜕
𝜕𝑦 𝜕𝑥
𝜺 𝑥, 𝑦 = 𝑳𝑵 𝑥, 𝑦 𝒖𝑒 = 𝑩 𝑥, 𝑦 𝒖𝑒
Π = Π𝑒
𝑒=1
FEM: energia potenziale totale
Π = Π𝑒
𝑒=1
Π = Π𝑒
𝑒=1
1
𝑈𝑒 = න 𝝈𝑇 𝜺 dΩ
2 Ω𝑒
𝑊𝑒 = න 𝒖𝑇 𝒃 dΩ + න 𝒖𝑇 𝒕 dΓ
Ω𝑒 Γ𝑒
FEM: energia potenziale totale
1 𝑇
1 𝑇
1 𝑇 𝑇
1 𝑇
𝑈𝑒 = න 𝝈 𝜺 dΩ = න 𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න 𝒖𝑒 𝑩 𝑫𝑩𝒖𝑒 dΩ = 𝒖𝑒 𝑲𝑒 𝒖𝑒
2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2
FEM: energia potenziale totale
1 𝑇
1 𝑇
1 𝑇 𝑇
1 𝑇
𝑈𝑒 = න 𝝈 𝜺 dΩ = න 𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න 𝒖𝑒 𝑩 𝑫𝑩𝒖𝑒 dΩ = 𝒖𝑒 𝑲𝑒 𝒖𝑒
2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2
1 𝑇
1 𝑇
1 𝑇 𝑇
1 𝑇
𝑈𝑒 = න 𝝈 𝜺 dΩ = න 𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න 𝒖𝑒 𝑩 𝑫𝑩𝒖𝑒 dΩ = 𝒖𝑒 𝑲𝑒 𝒖𝑒
2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2
• Il lavoro compiuto dai carichi applicati sull’elemento può invece essere scritto:
𝑛
1 𝑇
1 𝑇
1 𝑇 𝑇
1 𝑇
𝑈𝑒 = න 𝝈 𝜺 dΩ = න 𝜺 𝑫𝜺 dΩ = න 𝒖𝑒 𝑩 𝑫𝑩𝒖𝑒 dΩ = 𝒖𝑒 𝑲𝑒 𝒖𝑒
2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2 Ω𝑒 2
• Il lavoro compiuto dai carichi applicati sull’elemento può invece essere scritto:
𝑛
𝜕Π = 𝜕Π𝑒 = 0
𝑒=1
𝐸 𝐸
𝑲𝑒 𝒖𝑒 − 𝒇𝑒 = 0
𝑒=1 𝑒=1
FEM: risoluzione del sistema completo
𝜕Π = 𝜕Π𝑒 = 0
𝑒=1
Equazione di equilibrio del sistema completo
𝐸 𝐸
𝑲𝑒 𝒖𝑒 − 𝒇𝑒 = 0 𝐊𝐮𝑒 − 𝐟 = 0
𝑒=1 𝑒=1
FEM: risoluzione del sistema completo
𝜕Π = 𝜕Π𝑒 = 0
𝑒=1
Equazione di equilibrio del sistema completo
𝐸 𝐸
𝑲𝑒 𝒖𝑒 − 𝒇𝑒 = 0 𝐊𝐮𝑒 − 𝐟 = 0
𝑒=1 𝑒=1
• Conoscendo gli spostamenti nodali del corpo, 𝐮𝑒 , è possibile calcolare gli spostamenti
𝒖 𝑥, 𝑦 in qualsiasi punto del dominio tramite le funzioni di forma