Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Ludwig van Beethoven nacque a Bonn nel 1770, passó gli anni della sua
infanzia nella sua città natale. Durante gli anni della giovinezza si trasferì a
Vienna dove rimase fino all’anno della sua morte nel 1827. Beethoven
operò durante il periodo della rivoluzione francese e dell’impero
napoleonico che condussero a sconvolgimenti politici, sociali e culturali
che influenzarono il pensiero filosofico del tempo.
Il momento cruciale del suo metodo compositivo era scrivere alcune frasi
brevi, piccoli motivi melodici e a volte l'intera struttura della
composizione all'interno dei suoi appunti. Ciò che rendeva uniche nel suo
genere e interessanti al pubblico le sue opere, erano i continui tentativi di
perfezionamento per ogni singola composizione, al contrario di altri artisti
che invece stendevano direttamente le proprie opere in partitura, senza
prima modificarle. Era comune in quest’epoca , utilizzare pagine di opere
precedenti in nuove composizioni, ma questa era una pratica che non
veniva adottata da Beethoven.
Il suo genio gravava sulle spalle di qualsiasi altro compositore del suo
tempo, in quanto egli era ritenuto il compositore più influente del
diciannovesimo secolo. Egli fu il compositore che produsse un corpus di
opere piuttosto esteso rispetto ai compositori di tutta la storia della
musica, ereditiamo dal suo patrimonio circa 600 opere. Di queste molte
sono simili tra di loro e peccano di originalità in quanto molte di queste
vennero scritte frettolosamente, presumibilmente poiché il tempo in cui
egli le scrisse fu breve.
Biografia di Ludwig van Beethoven
Il primo periodo va dal 1782 al 1802. Negli anni della giovinezza a Vienna,
egli si rese conto della moltitudine di pianisti e studenti di pianoforte,
inoltre il pianoforte era lo strumento a cui era legata la sua carriera
artistica ed era a lui di ispirazione, quindi non gli fu difficile creare
composizioni specifiche per il pianoforte, considerando anche il mercato
che queste avrebbero avuto. Nelle sonate per pianoforte egli forzò le
potenzialità tecniche dello strumento ai loro limiti estremi, così da creare
sonorità pressoché orchestrali e insolite. L’arricchimento della scrittura di
Beethoven avvenne quando i fabbricanti si dedicarono a perfezionare la
meccanica dello strumento e ad estenderne la tastiera. Durante questo
periodo tra le sue composizioni troviamo trii per violino, violoncello e
pianoforte che si caratterizzano per l'estensione dei movimenti in cui si
suddividono. Il progetto più ambizioso di questo primo periodo fu la
composizione di sei Quartetti d’archi, che pur seguendo la tradizionale
articolazione formale, presentano tendenze sperimentali.