Tiziano è l’unico artista dopo Michelangelo che riesce a rappresentare la parabola
stilistica del 500. E’ animato da costante spirito di rinnovamento e sperimentazione e mentre nelle composizioni di Giorgione si indica paesaggio e sentimenti, Tiziano è abile a abbandonare il lirismo e apre la strada alla creazione di immagini piene di forza che suscitano emozioni. La sua arte soddisfa gli interessi eruditi e raffinati di nobili committenti grazie all’immediato impatto visivo.
AMOR SACRO E AMOR PROFANO
Il dipinto è un olio su tavola e si trova a Roma nella Galleria Borghese. Questo titolo è stato assegnato dipinto alla fine del 18º secolo fu realizzato per illustri sponsali. Il quadro propone una scena ambientata in un luminosissimo paesaggio Giorgionesco. In primo piano seduti sull'orlo di un sarcofago trasformato in fonte ci sono due donne di incantevole bellezza. Il catafalco sta indicare l'acqua quindi la vita ed è decorato con un monocromo e ricorda i bassi rilievi classici. La figura sinistra indossa una sontuosa veste guanti e gioielli, ha il capo coronato di mirto e tiene in mano alcune rose mentre con il braccio sinistro si appoggia ad un'urna. Questa figura sta a indicare l'amore profano. La figura destra coperta solo da una striscia di tessuto bianco è da un manto di raso rosso guarda la vicina e regge con la mano sinistra un piccolo braciere ardente. Tra di loro ci sta un putto alato che agita l'acqua, le due donne si incarnano in amore terrestre e celeste richiamato alle teorie della filosofia neoplatonica che esaltava la superiorità di una corrispondenza spirituale rispetto alla passione. La donna vestita in abiti quasi nuziali sarebbe la Venere Terrena: forza generatrice della natura, l'altra sarebbe la Venere Celeste infatti posta più alto indica la retta via ed è simbolo di purezza sincerità. Molti pensano che il piccolo putto sia Cupido che svolgerebbe il ruolo di mediatore fra terra e cielo. A questi due tipi di amore entrambi positivi si contrappone l'amore carnale raffigurato nel bassorilievo sul sarcofago con i cavalli e Marte che punisce Adone simbolo del tradimento coniugale. Alle due donne ci sono due paesaggi diversi: a destra paesaggio europeo il quale possiamo notare dall'inclinazione dei tetti e siedono i cavalli con cavalieri che si riuniscono. A sinistra sia un paesaggio italiano identificato dall’architettura, si vede un cavaliere che sta prendendo la strada ed due conigli che sono sproporzionati. Nonostante i canoni Giorgioneschi il paesaggio punta nell'utilizzo della pittura tonale che rende brillantissima la veste di raso e la pelle della figura a destra. La carica emotiva del dipinto esalta la semplicità di Tiziano di stabilire un contatto diretto con l'osservatore attraverso anche la frontalità e le grandi dimensioni, questa è un'opera con riferimenti classici di un Rinascimento ormai maturo. La simmetria è sottolineata dall'asse orizzontale del catafalco.