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La parte inferiore della facciata risale al XIV secolo e riprende lo stile romanico-gotico di
tradizione toscana con tarsie marmoree dicromate e con la geometrica spartizione delle
superfici. La parte superiore della facciata invece è stata completata da Leon Battista
Alberti e ultimata da Giovanni Bettini (1456-1470).
Passando poi a esaminare altre parti della costruzione si possono stabilire ulteriori
relazioni. Se analizziamo nel piano superiore la misura del rosone rispetto a quella dei
tondi a intarsio che ornano il timpano e le volute laterali, vediamo che il diametro del
tondo inscritto nel timpano corrisponde alla metà di quella del rosone sommato alla sua
cornice. E ancora: la campata del portale è di altezza pari a una volta e mezzo la sua
larghezza (segue dunque un rapporto di 2/3).
La stretta applicazione di una serie continua di rapporti che denuncia il carattere non
medievale di questa facciata pseudo-rinascimentale, e ne fa il primogrande esempio di
eurythmia (armonia proporzionale) del Rinascimento.
La facciata presenta quindi due ordini separati dalla fascia centrale di quadrati, e nella
parte superiore troviamo un timpano triangolare con riferimenti all'età classica. Vediamo
in oltre le volute laterali che raccordano la parte inferiore con quella superiore con lo
scopo di attenuare la sproporzione tra l'altezza della navata centrale e quelle laterali.
Queste volute costituiscono un elemento innovativo che anticipa il Rinascimento maturo
e il Barocco.