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La progettazione delle opere di sistemazione dei pendii in aree franose, si svolge attraverso le seguenti fasi:
Indagini sul movimento franoso
Costruzione del modello geologico-tecnico della frana
Sulla base del modello ricavato si eseguono l’analisi di stabilità, per determinare il fattore di sicurezza. Si
definiscono le condizioni di stabilità e le cause del dissesto
Si ipotizzano differenti soluzioni di sistemazioni in funzione delle cause del dissesto e attraverso un’analisi costi-
benefici si stabilisce la scelta da utilizzare
ACQUE SUPERFICIALI
Occorre controllare il comportamento dei corsi d’acqua:
● A deflusso permanente
● A deflusso intermittente
Lo studio comporta misure di portata di corsi d’acqua e descrizione delle modalità di scorrimento delle acque
superficiali durante le piogge.
Occorre individuare le caratteristiche di:
● Ruscellamento diffuso o controllato
● Ristagni d’acqua
● Emergenze diffuse
● Sorgenti temporanee o permanenti
INDAGINI PRELIMINARI
Le indagini indirette possono essere usate quali indagini preliminari per la definizione dell’estensione sotterraneo
del corpo di frana, oppure possono essere utilizzate in appoggio alle misure condotte nei sondaggi
METODI GEOFISICI
● Geosismica a rifrazione
● Sondaggi elettrici verticali
Lo scopo delle indagini dirette:
● Determinare il volume della massa in movimento attraverso il riconoscimento della superficie di scivolamento
● Misurare le proprietà geotecniche di materiali
● Seguire i movimenti dell’ammasso in frana
● Misurare le pressioni interstiziali.
Il numero e la profondità dei sondaggi sono definiti solo dopo rilievo geomorfologico. La definizione delle
caratteristiche dell’insieme dei sondaggi dipende dall’estensione dal volume della frana.
Punti di indagine diretta dovrebbero essere posizionati lungo un allineamento in asse alla frana, o per frane più
grandi occorrono più allineamenti.
Misure nei fori di sondaggio:
● Misure di livello piezometrico: Al mattino e al termine della perforazione
● Misure geofisiche: controllo di temperatura e conduttività elettrica controlli nucleari
L’uso di metodi dipende dal tipo di materiale che costituisce l’ammasso.
Il monitoraggio geodetico è un controllo nel tempo sulle variazioni della forma della superficie del corpo di frana.
Ha lo scopo di:
● Definire il cinematismo del dissesto
● Seguire l’evoluzione dei movimenti nel tempo
● Correlare i movimenti alle possibili cause
Per determinare le variazioni: si determina la forma della frana ad un determinato orizzonte temporale iniziale e si
analizza la variazione nel tempo della frana
Rilievo topografico
Può essere effettuato mediante:
● Strumentazione topografica
● Rilievo fotogrammetrico d’aereo (Drone)
● Istituzioni di reti (GPS)
● Analisi di immagini
Per i movimenti superficiali si può usare:
● Reticolato regolare: per frane importanti e pendii regolari
● Capisaldi di riferimento: per frane meno importanti o con topografia accidentata
Misure inclinometriche
Consistono nella misura della deviazione dalla verticale di tubi inclinometrici infissi entro fori di sondaggio.
La forma della deformata inclinometrica permette di determinare la profondità della superficie di scivolamento.
Delle misure mediante integrazione numerica, si risale agli spostamenti, evidenziando le zone in movimento nel
sottosuolo. I rilievi sono effettuati con attrezzature munite di guide che sono calati in appositi tubi scanalati.
Un rilievo comporta l’esecuzione di circa quattro cicli di misure
Deformate inclinometriche
Ogni elaborazione di rilievi in chilometrici e confrontata con la deformata della lettura iniziale.
Gli spostamenti lungo la verticale possono essere riferiti alla testa della tubazione in clinometriche, oppure al fondo
foro (considerato fisso).
Opere in sotterraneo
Fra strutture civili realizzate nel sottosuolo nel campo dell’ingegneria stradale, ferroviaria, mineraria e idraulica. Si
distinguono:
● Gallerie naturali: rocce terreni inglobano la galleria
● Gallerie artificiali: si procede prima a scavo di trincea ed eventuale ricopertura completa successiva
● Trafori: gallerie che attraverso uno spartiacque
● Cunicoli: esplorativi o drenanti
● Caverne: cavità di grandi dimensioni
● Pozzi: scavi circolari subverticali
Sovrascorrimenti: problematiche analoghe a quelle delle faglie: il basso angolo di inclinazione dell’elemento
tettonico comporterà il reperimento di materiale scadente alla cute di scavo per tratti di particolare lunghezza
PROBLEMATICHE GEOMORFOLOGICHE
Gallerie superficiali: Le coperture sono costantemente ridotte, ma i superiori a qualche diametro di galleria.
L’equilibrio delle pareti è influenzato dalla ridotta copertura in gioco e dalla presenza di materiali sciolti e eventuali
di sesti
Gallerie profonde: Coperture dell’ordine di qualche centinaio di metri. Le problematiche sono:
● Convergenza elevata la quota di scavo con fenomeni di plasticizzazione
● Bruschi detensionamenti negli ammassi rocciosi con possibile violenta proiezione di materiale in galleria
● Elevate temperature. Il gradiente geotermica può subire delle variazioni: aumenta dove si hanno bacini
magmatici o acque termali E diminuisce in presenza di acque sotterranee.
Problematiche idrogeologiche
Presenza di:
● Materiale dotato di elevata permeabilità
● Bruschi cambi di permeabilità
● Dislocazioni tettonica
● Corpi soggetti a fenomeni carsici
● Sinclinali
● Alveoli sepolti di faglia
Interrimento dell'invaso
La vita media di un bacino artificiale dipende dal suo inserimento e quindi del trasporto solido, che dipende da:
● Natura lito logica delle rocce
● Grado di alterazione delle rocce
● Regime idrologico del corso d’acqua interessato dall’opera di sbarramento
● Climatologia: regime delle precipitazioni e delle temperature
● Tipo di vegetazione: copertura erbosa trattiene il terreno mentre il bosco rallenta la caduta dell’acqua
● Morfologia dei versanti
Disposizione dei piani di stratificazione, scisto sita o fatturazione degli ammassi rocciosi
● Condizioni strutturali favorevoli:
○ Ammassi rocciosi massicci, senza discontinuità
○ Piani di discontinuità inclinati verso monte
○ Strati verticale o subverticali perpendicolari all’asse vallivo
● Condizioni strutturali sfavorevoli:
○ Annie di stratificazione o di frattura azione immergenti verso il fondovalle
● Condizioni strutturali intermedia:
○ Piani di stratificazione di fatturazione paralleli all’asse della valle
○ Piani di stratificazione di fatturazione orizzontale
PROGETTAZIONE DI STRADE
Le analisi sono composte da:
● Studio geologico: teologia rocce e terre sciolte
● Studio geomorfologico: valutazione del grado di stabilità dei versanti
● Studio del clima
● Studio idrologico: evoluzione dei corsi d’acqua
● Studio idrogeologico: ricostruzione della circolazione idrica sotterraneo
● Valutazione di impatto ambientale: Interazioni entrare in progetto e ambiente circostante
● Indicazioni circa l’apertura delle cave di prestito
Problematiche geologiche specifiche in funzione della morfologia dell’aria in cui il tracciato stradale si sviluppa.
Strade in area di pianura: nelle strade di pianura il tracciato non è soggetto a particolari condizionamenti di tipo
morfologico. Diventano importanti fattori di tipo propriamente geologico, legati alla natura del sottosuolo,
generalmente costituito da materiale alluvionale.
Si devono eseguire una serie di prove geotecniche, sia in sito che in laboratorio, per determinare la capacità
portante dei terreni.