Sei sulla pagina 1di 7

STUDI FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE DI OPERE DI INGEGNERIA CIVILE

La progettazione delle opere di sistemazione dei pendii in aree franose, si svolge attraverso le seguenti fasi:
 Indagini sul movimento franoso
 Costruzione del modello geologico-tecnico della frana
Sulla base del modello ricavato si eseguono l’analisi di stabilità, per determinare il fattore di sicurezza. Si
definiscono le condizioni di stabilità e le cause del dissesto
Si ipotizzano differenti soluzioni di sistemazioni in funzione delle cause del dissesto e attraverso un’analisi costi-
benefici si stabilisce la scelta da utilizzare

Il rilievo geomorfologico e idrogeologico di superficie: si esegue prima di impostare il successivo programma di


indagine
1. Definizione della forma dell’area in frana: I rilievi devono comprendere anche aree che hanno la possibilità di
essere coinvolte in un successivo allargamento del dissesto.
2. Rilievo geo litologico: descrizione degli affioramenti rocciosi e delle particolarità strutturali visibili in
affioramento
3. Manifestazioni superficiali del movimento franoso: Direzione delle striature indicanti il senso del movimento,
andamento delle fessure secondarie, depressioni e segni di rigonfiamento
4. Aspetti idrologici: Sorgenti, zone umide, ristagni, affioramenti di rocce permeabili, aree inondabili
5. Tipo e condizione della copertura vegetale: inclinazione degli alberi ad alto fusto, aree in via di denudamenti r
erosione
6. Condizioni di equilibrio dei corsi d’acqua: erosioni di fondo, erosioni laterali, sovralluviamenti

ACQUE SUPERFICIALI
Occorre controllare il comportamento dei corsi d’acqua:
● A deflusso permanente
● A deflusso intermittente
Lo studio comporta misure di portata di corsi d’acqua e descrizione delle modalità di scorrimento delle acque
superficiali durante le piogge.
Occorre individuare le caratteristiche di:
● Ruscellamento diffuso o controllato
● Ristagni d’acqua
● Emergenze diffuse
● Sorgenti temporanee o permanenti

INDAGINI PRELIMINARI
Le indagini indirette possono essere usate quali indagini preliminari per la definizione dell’estensione sotterraneo
del corpo di frana, oppure possono essere utilizzate in appoggio alle misure condotte nei sondaggi

METODI GEOFISICI
● Geosismica a rifrazione
● Sondaggi elettrici verticali
Lo scopo delle indagini dirette:
● Determinare il volume della massa in movimento attraverso il riconoscimento della superficie di scivolamento
● Misurare le proprietà geotecniche di materiali
● Seguire i movimenti dell’ammasso in frana
● Misurare le pressioni interstiziali.
Il numero e la profondità dei sondaggi sono definiti solo dopo rilievo geomorfologico. La definizione delle
caratteristiche dell’insieme dei sondaggi dipende dall’estensione dal volume della frana.
Punti di indagine diretta dovrebbero essere posizionati lungo un allineamento in asse alla frana, o per frane più
grandi occorrono più allineamenti.
Misure nei fori di sondaggio:
● Misure di livello piezometrico: Al mattino e al termine della perforazione
● Misure geofisiche: controllo di temperatura e conduttività elettrica controlli nucleari
L’uso di metodi dipende dal tipo di materiale che costituisce l’ammasso.
Il monitoraggio geodetico è un controllo nel tempo sulle variazioni della forma della superficie del corpo di frana.
Ha lo scopo di:
● Definire il cinematismo del dissesto
● Seguire l’evoluzione dei movimenti nel tempo
● Correlare i movimenti alle possibili cause
Per determinare le variazioni: si determina la forma della frana ad un determinato orizzonte temporale iniziale e si
analizza la variazione nel tempo della frana

Rilievo topografico
Può essere effettuato mediante:
● Strumentazione topografica
● Rilievo fotogrammetrico d’aereo (Drone)
● Istituzioni di reti (GPS)
● Analisi di immagini
Per i movimenti superficiali si può usare:
● Reticolato regolare: per frane importanti e pendii regolari
● Capisaldi di riferimento: per frane meno importanti o con topografia accidentata

Aspetti Idro geologici


Dopo la gravità, l’acqua è il più importante fattore di instabilità di un pendio. Le fonti di errore sono:
● Tecniche di sondaggio
● Dipendenza dalla stagione
Acque sotterranee
Si tratta dell’acqua libera di muoversi nel sottosuolo. È opportuno controllare i livelli piezometrici, in accordo con la
modulazione stagionale dettata dall’andamento climatico locale.
Il monitoraggio deve essere per questa ragione perlomeno annuale. Sono necessarie osservazioni più prolungate
per l’influenza sul movimento franoso di eventi idrologici estremi o di prolungati periodi di siccità.

Misure inclinometriche
Consistono nella misura della deviazione dalla verticale di tubi inclinometrici infissi entro fori di sondaggio.
La forma della deformata inclinometrica permette di determinare la profondità della superficie di scivolamento.
Delle misure mediante integrazione numerica, si risale agli spostamenti, evidenziando le zone in movimento nel
sottosuolo. I rilievi sono effettuati con attrezzature munite di guide che sono calati in appositi tubi scanalati.
Un rilievo comporta l’esecuzione di circa quattro cicli di misure
Deformate inclinometriche
Ogni elaborazione di rilievi in chilometrici e confrontata con la deformata della lettura iniziale.
Gli spostamenti lungo la verticale possono essere riferiti alla testa della tubazione in clinometriche, oppure al fondo
foro (considerato fisso).

Clima e condizioni metereologiche


I fattori che influiscono sui processi di frana sono:
● Precipitazioni
● Temperatura
● Evaporazione
● Vento
● Precipitazioni nevose
● Umidità relativa
● Pressione barometrica
Ricognizione degli interventi umani sul pendio prima dell’evento franoso:
● Terrazzamenti agricoli
● Scarsi per nuovi impianti agricoli
● Modifiche di piccoli corsi d’acqua per irrigazione o drenaggio
● Scavi minerali
● Tagli stradali
● Movimento di terra

Opere in sotterraneo
Fra strutture civili realizzate nel sottosuolo nel campo dell’ingegneria stradale, ferroviaria, mineraria e idraulica. Si
distinguono:
● Gallerie naturali: rocce terreni inglobano la galleria
● Gallerie artificiali: si procede prima a scavo di trincea ed eventuale ricopertura completa successiva
● Trafori: gallerie che attraverso uno spartiacque
● Cunicoli: esplorativi o drenanti
● Caverne: cavità di grandi dimensioni
● Pozzi: scavi circolari subverticali

Indagini geognostiche per la progettazione di gallerie:


● Analisi bibliografica e foto aeree per definire i rapporti stratigrafici e tettonici
● Rinnovamento geologico: lungo la principale direttrice
● Rilievi geomeccanici di dettaglio: valutazione dello stato di fratturazione degli ammassi rocciosi e le loro qualità.
● Studio geomorfologico: eventuali dissesti
● Studio idrogeologico
● Studio sismico e climatico
Ne consegue la scelta del tracciato, lungo la quale si costruisce un profilo geologico:
● Parallelo all’asse della galleria, contenenti informazioni sugli aspetti già strutturali e idrogeologici delle
formazioni, acuta della galleria
● Riguardante le principali problematiche realizzativa come
○ Instabilità delle pareti di scavo
○ Venuto ed acqua
○ Presenza di gas
○ Alte temperatura

NATURA LITOLOGICA E ASSETTO GEOLOGICO STRUTTURALE


Terreni sciolti: Si possono avere fenomeni di convergenza del cavo.si possono avere quindi deformazioni di tipo
duttile con “estrusione” del fronte stesso, ossia con fuoriuscita di materiale dal fronte di scavo a causa della scarsa
rigidezza del nucleo di avanzamento
Materiali lapidei: le problematiche geologiche dipendono da natura litologica e stato di fratturazione. I casi sono:
● Rocce massive: poco fratturate, condizione favorevole allo scavo
● Ammassi stratificati e fratturati:
○ Strati orizzontali: Se lo spessore degli strati è elevato, il comportamento è analogo a
quello degli ammassi no stratificati
Se lo spessore degli strati e ridotto saranno frequenti episodi di instabilità in calotta,
per flessione rottura di strati in capaci di auto sostenersi e quindi destinati al crollo
○ Strati inclinati: le condizioni di equilibrio variano in funzione della direzione dell’asse
della galleria rispetto all’orientazione degli
strati
○ Galleria parallela alla direzione degli strati:
problemi in caso di inclinazione degli strati
superiori e 45°
○ Galleria perpendicolare alla direzione degli strati: si avrà una variazione di resistenza in funzione della
natura e dello spessore degli strati di volta in volta intercettati
○ Strati subverticali: condizioni favorevoli se la
galleria è perpendicolare alla direzione degli
strati (effetto trave)
○ Ogni singolo strato attraversato potrei esibire
condizioni di auto Porzano sta scaricando
lateralmente il carico gravante sulla calotta.
○ Con il diminuire dell’angolo della direzione
della galleria con la stratificazione, le
condizioni diverranno sempre più sfavorevoli, con strati la cui importanza è affidata alla resistenza al taglio
presente lungo i giunti
● Pieghe: le pieghe ospitano tensioni residue di validità: si avranno sforzi di compressione in corrispondenza del
nucleo e di trazione nella cerniera.se le pieghe sono situate a grandi profondità, gli sforzi intenzionali in gioco
sono elevati, avendo così una Violenta proiezione nei blocchi di roccia contigui alla cavità
○ Sinclinale: forti spinte laterali sui fianchi e venute d’acqua
○ Anticlinale: attraversamento in zona di cerniera
○ Fianco di una piega: Pressioni di simmetriche
● Faglie: le rocce sono più o meno cataclasite. Le condizioni di auto portanza sono scarse o nulla. Il materiale può
arrivare ad avere un comportamento assimilabile a quello di un materiale sciolto. Le foglie costituiscono vie
preferenziali per l’acqua sotterranea per il gas, quindi in galleria è possibile reperimento di venute l’acqua

Sovrascorrimenti: problematiche analoghe a quelle delle faglie: il basso angolo di inclinazione dell’elemento
tettonico comporterà il reperimento di materiale scadente alla cute di scavo per tratti di particolare lunghezza

PROBLEMATICHE GEOMORFOLOGICHE
Gallerie superficiali: Le coperture sono costantemente ridotte, ma i superiori a qualche diametro di galleria.
L’equilibrio delle pareti è influenzato dalla ridotta copertura in gioco e dalla presenza di materiali sciolti e eventuali
di sesti
Gallerie profonde: Coperture dell’ordine di qualche centinaio di metri. Le problematiche sono:
● Convergenza elevata la quota di scavo con fenomeni di plasticizzazione
● Bruschi detensionamenti negli ammassi rocciosi con possibile violenta proiezione di materiale in galleria
● Elevate temperature. Il gradiente geotermica può subire delle variazioni: aumenta dove si hanno bacini
magmatici o acque termali E diminuisce in presenza di acque sotterranee.

Problematiche idrogeologiche
Presenza di:
● Materiale dotato di elevata permeabilità
● Bruschi cambi di permeabilità
● Dislocazioni tettonica
● Corpi soggetti a fenomeni carsici
● Sinclinali
● Alveoli sepolti di faglia

Interazione fra quota della galleria e falda idrica


In presenza di ammassi rocciosi classificati si possono avere venute d’acqua di gente portata se invece la galleria si
snoda al di sotto della falda gli afflussi idrici possono diventare così rilevanti da rendere difficile l’avanzamento

Problematiche connesse reperimento di gas


Il reperimento di gas durante gli scavi può dare origine a situazioni rischiose soprattutto se il gas impressione. La
presenza di gas dipende dal
● Natura litologica delle formazioni intercettate
● Presenza di fratture beanti

Problematiche connesse al rinvenimento di acqua aggressive


Durante gli scavi è possibile intercettare acque in grado di aggredire chimicamente i calcestruzzi (pH minore di 6,5)
e quindi, il disfacimento del rivestimento definitivo dell’opera
Il rinvenimento dipende dei caratteri lito logici delle formazioni attraversate dalle acque che raggiungono la galleria
Problematiche connesse rinvenimento di materiali rigonfianti
Materiali che, una volta privati del loro naturale confinamento, a seguito dell’apertura della cavità, tendono ad
aumentare di volume. Ciò avviene a seguito di fenomeni di adsorbimento di acqua, anche di umidità presente
nell’aria.
I fenomeni di stabilità che variano di entità, si manifestano attraverso una progressiva chiusura delle pareti di scavo
DIGA
Opera di sbarramento, a una valle ho un corso d’acqua, che determina la formazione di un lago artificiale
Scopi dell’opera:
● Creare una riserva d’acqua: produzione di energia, irrigazione, uso potabile
● Regolare le portate fluviali
● Intercettare il corso di un fiume
● Trattenere il materiale solido trasportato dal corso d’acqua
Il geologo applicato devi rispondere a domande come:
● Qual è lo spessore di materiale che deve essere rimosso per raggiungere un terreno di fondazione idoneo
per la diga
● Quali sono le rocce che costituiscono la fondazione quando sono affette da alterazione
● Proprietà tecniche
● Qual è la struttura geologica della roccia di fondazione, è la loro permeabilità
● Se la roccia derivante dagli scavi può essere utilizzato per riempimento della diga

Problemi teologici relative alle dighe


Impermeabilità dell’invaso: Le acque che si raccolgono a monte dello sbarramento non devono poter sfuggire
lateralmente o dal fondo. A causa delle perdite e la permeabilità dei materiali costituenti il sottofondo della zona
che ospiterà il serbatoio
Tenuta di un vaso. Dipende da
● Presenza di condotti carsici
● Presenza di antiche con che lacustre,
● Andamento della superficie freatica, che si deve innalzare sui lati della conca l’invaso e deve avere
spartiacque sotterranei
● Presenza di pali o alvei al fianco degli alveoli attuali, rimasti sepolti sotto depositi recente e caratterizzati da
elevata permeabilità

Stabilità delle sponde dei versanti che sovrastano l’invaso lo sbarramento


Nella zona di effettuazione del lago, soggetta a periodiche inondazioni, l’acqua può influire negativamente
sull’equilibrio. In fase di invaso: aumenta il peso specifico apparente dei terreni, si eliminano le tensioni superficiali,
si possono provocare fenomeni di dissoluzione
In fase di svuotamento, in terreni poco permeabili, si possono creare delle sovrappressioni che diminuiscono gli
sforzi efficaci e quindi la resistenza taglio del terreno.
Nella zona soprastante livello di massima in vaso, i pendii incombenti sulla diga sono soggetti alla sola azione degli
agenti meteorici ed essi vanno evidenziate: le potenziali frane, Caduti di massi di dimensioni notevoli olearie
valanghe

Interrimento dell'invaso
La vita media di un bacino artificiale dipende dal suo inserimento e quindi del trasporto solido, che dipende da:
● Natura lito logica delle rocce
● Grado di alterazione delle rocce
● Regime idrologico del corso d’acqua interessato dall’opera di sbarramento
● Climatologia: regime delle precipitazioni e delle temperature
● Tipo di vegetazione: copertura erbosa trattiene il terreno mentre il bosco rallenta la caduta dell’acqua
● Morfologia dei versanti

Stabilità del substrato di fondazione della diga


Rocce molto fragili o soggetti a fenomeni carsici possono dar luogo a cedimenti o crolli localizzati, causando lesioni
e lo sbarramento
La disomogeneità lito logica nelle proprietà tecniche possono determinare deformazioni differenziali nella struttura

Disposizione dei piani di stratificazione, scisto sita o fatturazione degli ammassi rocciosi
● Condizioni strutturali favorevoli:
○ Ammassi rocciosi massicci, senza discontinuità
○ Piani di discontinuità inclinati verso monte
○ Strati verticale o subverticali perpendicolari all’asse vallivo
● Condizioni strutturali sfavorevoli:
○ Annie di stratificazione o di frattura azione immergenti verso il fondovalle
● Condizioni strutturali intermedia:
○ Piani di stratificazione di fatturazione paralleli all’asse della valle
○ Piani di stratificazione di fatturazione orizzontale

PROGETTAZIONE DI STRADE
Le analisi sono composte da:
● Studio geologico: teologia rocce e terre sciolte
● Studio geomorfologico: valutazione del grado di stabilità dei versanti
● Studio del clima
● Studio idrologico: evoluzione dei corsi d’acqua
● Studio idrogeologico: ricostruzione della circolazione idrica sotterraneo
● Valutazione di impatto ambientale: Interazioni entrare in progetto e ambiente circostante
● Indicazioni circa l’apertura delle cave di prestito
Problematiche geologiche specifiche in funzione della morfologia dell’aria in cui il tracciato stradale si sviluppa.

Strade in area di pianura: nelle strade di pianura il tracciato non è soggetto a particolari condizionamenti di tipo
morfologico. Diventano importanti fattori di tipo propriamente geologico, legati alla natura del sottosuolo,
generalmente costituito da materiale alluvionale.
Si devono eseguire una serie di prove geotecniche, sia in sito che in laboratorio, per determinare la capacità
portante dei terreni.

Strade in aree montuose:


Strade di fondovalle: Problemi inerenti la stabilità dei versanti adiacenti la sede stradale e la scelta delle opere di
stabilizzazione eventualmente necessarie.
Poiché questo tipo di strada è strettamente vincolato alla morfologia del fondovalle, il tracciato si sviluppa in
prossimità dei corsi d’acqua, per i quali è necessario eseguire studi sul grado di erosione delle loro sponde
Strade a mezza costa: instabilità dei versanti siamo a monte che a valle della sede stradale. Sia un eventuale
sfaldamento operato dei corsi d’acqua che scorrono sul fondovalle.
Le lezioni di alta montagna non vanno sottovalutati i problemi connessi all’eventualità che si verificano fenomeni
valanghivi
Strade in cresta: problemi geologici connessi alla natura del sottofondo e ai fenomeni di erosione accelerata che
possono interessare i versanti.

La stabilità di un tracciato stradale dipendono da una serie di fattori legati a:


● Condizioni geologiche: le caratteristiche geologiche interessate dal tracciato, possono determinare situazioni di
stabilità lungo la strada si relaziona le condizioni dei versanti, per le strade in montagna, si relazione al terreno
di fondazione. Occorre valutare la pendenza dei versanti e l’orientazione delle principali discontinuità presenti.
Occorre valutare anche la composizione litologica dei terreni
● Condizioni idrogeologiche: le acque sotterranee possono creare problemi nelle aree di pianura, dove la falda
ha una profondità ridotta. In presenza di terreni fini, si può verificare il fenomeno della risalita e quindi la
saturazione del materiale.
In estate per effetto dell’evaporazione dell’acqua, i materiali diminuiscono di volume e sia la formazione di
crepe e fessure, che costituiscono vie preferenziali per l’infiltrazione delle acque superficiali. Nelle aree
soggette a basse temperature invernali il congelamento dell’acqua determina un aumento di volume con
conseguenze negative sul solido stradale.

Potrebbero piacerti anche