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AMIANTO:

criteri per una corretta


valutazione del rischio
amianto

Modena, 21 novembre 2017


Valutazione presenza di MCA
in ambienti:
Linee guida RER, Versar, Amleto

Maria Tarantino
Tecnico della Prevenzione
Az. USL di Modena

AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
Il Rischio Amianto non è rappresentato
semplicemente dalla presenza di manufatti contenti
amianto ma dalle fibre che possono disperdersi
nell'aria in caso di cattiva conservazione

AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
La normativa di riferimento

Dal 1965 al 2011 emessi oltre 120 provvedimenti relativi all’amianto o ad esso
correlati (esclusa la normativa regionale), per la maggior parte concentrati
dopo il 1986/87.

ma, in sintesi…

Legge 257/92 Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto


D.M. Sanità 06/09/1994 Normative e metodologie tecniche di
applicazione della legge 257/92 relativa alla cessazione dell'impiego
dell'amianto

AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
Obblighi connessi alla presenza di amianto
a carico proprietari / responsabili dell’attività
Soggetti obbligati:
D.M. 06/09/94 - valutazione, nomina responsabile, controllo, manutenzione
Il proprietario dell'immobile e/o il responsabile dell'attività che vi si svolge
L. 257/92 - comunicazione ad AUSL presenza amianto friabile e verifica annuale
Solo il proprietario dell’immobile

Campo di applicazione D.M 06/09/94


Strutture edilizie ad uso civile, commerciale o industriale aperte al pubblico o
comunque di utilizzazione collettiva in cui sono in opera manufatti e/o materiali
contenenti amianto dai quali può derivare una esposizione a fibre aerodisperse.

Nota: il discriminante non è la proprietà ma l’utilizzo pratico della struttura

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D.M. 06/09/1994

Riepilogo degli adempimenti

 Individuare i MCA e raccogliere le informazioni disponibili


 Valutarne lo stato di conservazione

 Individuare un responsabile
 Attuare programma di controllo e manutenzione in base alla VdR
 Solo per materiale friabile: comunicarne la presenza all’Az USL e
predisporre ispezione annuale

Strumenti
scheda conoscitiva all. 5 D.M. 6/9/94
Metodi di valutazione materiale contenente amianto:
Linee Guida regionali per le coperture
VERSAR, AMLETO
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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Linee guida per la valutazione dello stato di conservazione delle


coperture in cemento-amianto e per la valutazione del rischio

Strumento messo a punto dalla R. E-R per semplificare ed


uniformare il giudizio sullo stato di conservazione delle coperture,
sulla valutazione del rischio per la salute e per fornire indicazioni
sulle azioni conseguenti da adottare.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Nelle lastre in cemento-amianto utilizzate per le


coperture, l'amianto è inglobato in una matrice
cementizia non friabile

Con il passare degli anni le coperture si deteriorano


determinando affioramenti di fibre con conseguente
dispersione di fibre nell'aria

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Coperture corrose e/o in corrispondenza di rotture e


crepe delle lastre si possono verificare dispersioni di
fibre

Le fibre sono trasportate dal vento e dalle acque


piovane e si raccolgono nei canali di gronda finendo
negli scarichi delle acque

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

PRINCIPALI PARAMETRI VISIVI DA RILEVARE:

- friabilità del materiale: la matrice si sgretola facilmente


- condizioni della superficie: presenza di crepe, rotture,
sfaldamenti
- integrità della matrice: aree corrose, e affioramento di fibre
- trattamenti della superficie: verniciatura, incapsulamento,
……
- sviluppo di muffe e licheni
- presenza di materiale polverulento negli scoli e nelle
gronde
- presenza di stalattiti nei punti di gocciolamento

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

CONTESTO DELL'EDIFICIO

- Presenza di terrazzi, finestre, balconi contigui alla


copertura in cemento amianto

- vicinanza di zone con popolazione sensibile, scuole,


ospedali, …..

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

La decisione di bonificare o non e la scelta dei


tempi e dei modi, tengono conto sia del degrado
dei materiali e dei fattori di dispersione che
dell'area contigua alla copertura in cemento
amianto.

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Linee guida regionali per la valutazione delle coperture
in cemento-amianto

Si compongono di due schede valutative e di una tabella riepilogativa:

Scheda n°1: descrive la localizzazione ed il contesto in cui si trova il


manufatto ed evidenzia la vicinanza a finestre e balconi o luoghi con
presenza di persone (fattori di esposizione)

Scheda n°2: serve per valutare lo stato di conservazione della copertura


attribuendo un punteggio ai vari parametri che lo descrivono.

Tabella n°1: sulla base del punteggio realizzato (scheda 2) e delle


condizioni di esposizione (scheda1), elenca le azioni conseguenti da
adottare ed i tempi di realizzazione, nonché le operazioni di manutenzione e
bonifica più opportune.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Sopralluogo di esame e valutazione coperture secondo L.G regionali

Per il sopralluogo e le prove relative (scheda 2 L.G) sono necessari semplici


accorgimenti tecnici e materiali adatti.

In particolare:
 Munirsi di adatti mezzi di sollevamento per l’osservazione ravvicinata
Nota: le lastre per definizione non sono portanti.
 Non raschiare o danneggiare in alcun modo la copertura.
 Se lo stato di conservazione non è uniforme, effettuare la valutazione in più
punti, soggetti a diverse condizioni di esposizione agli agenti atmosferici o
ad altri fattori di disturbo.
 rivestire con incapsulante la zona fratturata per la prova compattezza
 Utilizzare i DPI, in particolare per materiali molto danneggiati e sbriciolati.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Prova di compattezza lastre in cemento amianto


(Scheda 2, punto 1 delle Linee Guida regionali)

 Staccare un angolo o bordo rappresentativo*, afferrandolo per alcuni cm


con una pinza e applicare una decisa forza di flessione.
 Se il materiale è compatto ed in buono stato, il frammento si staccherà di
colpo emettendo un suono secco, e i lembi non risulteranno piegati o deformati.
 Coperture usurate cederanno più gradualmente, eventualmente piegandosi un
poco prima della rottura, e il suono sarà più sordo.
 In casi di estremo degrado la lastra si piegherà e sfalderà facilmente.

* Gli angoli delle lastre sono di norma i punti più esposti al degrado e all’usura
(gocciolamenti, urti, deposito di materiali, ampia superficie libera in rapporto alla massa, ecc)
Di conseguenza la scelta della posizione ove effettuare la prova di compattezza dovrà
essere oculata, ripetendola se necessario in più zone. In alcuni casi è consigliabile effettuare
la prova sul bordo lineare della lastra

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Affioramento di fibre
(Scheda 2, punto 2 delle Linee Guida regionali)

Affioramento di fibre in corrispondenza di sfaldamenti superficiali.


I fasci di fibre visibili sulla superficie hanno generalmente un aspetto opaco e
necessitano di osservazione accurata (lente e buona illuminazione).
In corrispondenza delle fratture le fibre sono più facilmente identificabili.

Immagini: ARPA RE

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Sfaldamenti, crepe, rotture
(Scheda 2, punto 3 delle Linee Guida regionali)

Rottura della lastra e crepa nella superficie.


La parte a vista della frattura e il movimento e sfregamento relativo dei due lembi
della crepa favoriscono la liberazione di fibre. Danneggiamenti che interessano
complessivamente più del 10% della superficie richiedono la bonifica del manufatto.

Immagini: ARPA RE

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Materiale friabile o polverulento in grondaia
(Scheda 2, punto 4 delle Linee Guida regionali)

Materiali polverulenti nelle grondaie.


Le grondaie sono punti privilegiati per la diffusione delle fibre depositate.
In assenza di canali di gronda al punto 4 della scheda dovrà essere attribuito un punteggio almeno di “1”.

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Materiale friabile o polverulento in grondaia
(Scheda 2, punto 4 delle Linee Guida regionali)

Evidente materiale friabile e residui depositati

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Presenza di stalattiti
(Scheda 2, punto 5 delle Linee Guida regionali)

Stalattiti e accumulo di materiale dilavato dagli agenti atmosferici.


Le stalattiti sono formate da fasci di fibre di amianto, pulviscolo e polveri, residui vegetali e
particelle di conglomerato cementizio disgregato.

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Presenza di stalattiti
(Scheda 2, punto 5 delle Linee Guida regionali)

Stalattiti formatesi nei punti di gocciolamento

Parametro pratico per le dimensioni delle stalattiti (indicativo e non vincolante)

 Piccolissime e piccole da qualche mm a poco più di 1 cm


 Consistenti oltre 1 – 1,5 cm e fino ad oltre 5 / 6 cm
Nota: valutare anche la quantità e diffusione delle stalattiti, eventuali rimozioni o pulizie
effettuate, la presenza di polveri e residui in gronda, ecc…

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Azioni conseguenti allo stato di conservazione della
copertura e al contesto in cui è ubicata

Somma Giudizio (*) Azioni conseguenti


(*) Lato peggiore

Valutare lo stato della copertura,almeno ogni 3 anni, e


5 - 10 Discreto adottare una specifica procedura operativa per i lavori di
manutenzione ordinaria e straordinaria, ed in generale
per qualsiasi operazione di accesso, al fine di evitare il
disturbo delle lastre

Valutare lo stato della copertura annualmente e


11 - 20 Scadente comunque prevedere un intervento di bonifica ** da
effettuarsi entro 3 anni.
Nel caso di contiguità del manufatto a luoghi con
presenza di persone e/o in vicinanza con scuole o luoghi
di cura prevedere la bonifica entro 1 anno.

Prevedere un intervento di bonifica ** entro 18 mesi,


21 - 27 Pessimo privilegiando la rimozione come soluzione d'eccellenza.
Nel caso di contiguità del manufatto a luoghi con
presenza di persone e/o in vicinanza con scuole o luoghi
di cura prevedere la bonifica entro 6 mesi, fatti salvi
tempi più brevi secondo giudizio dell'Organo di controllo.
In questi casi si propone di fare ricorso all'ordinanza
emessa dall'Autorità Sanitaria Locale.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

PUNTI DI FORZA

- Strumento chiaro e di facile applicazione


- Possibile comparazione dei risultati
- Rende accessibile la valutazione ai privati e in genere per i proprietari di coperture
di piccola superficie

CRITICITA'

- Possibili valutazioni soggettive per alcune voci


-Punteggio da assegnare in assenza di grondaie
- Migliorabile la valutazione dei possibili fattori di disturbo o danneggiamento e
dell'accessibilità alle persone.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio

VERSAR

La società americana Versar (Springfield, Virginia), ha introdotto nel


1987 un sistema di valutazione del rischio, basato su un modello
bidimensionale, per la definizione delle priorità di intervento.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar

Il metodo è applicabile a vari tipi di materiali contenenti amianto, sia


friabili, sia compatti, presenti all’interno di ambienti confinati.

Gli indicatori considerati fanno capo a due distinte tipologie di parametri:


fattori di danno e fattori di esposizione.

A ciascun parametro viene attribuito un punteggio stabilito in modo da


limitare la variabilità dovuta alla soggettività del rilevatore.

La valutazione deve essere condotta distintamente per ciascun


locale o area con caratteristiche omogenee dell’edificio esaminato.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


FATTORI DI DANNO
1- Danno Fisico
Indica il grado di danneggiamento del materiale e si divide in 4 livelli.

Danno Punteggio

Elevato 5

Moderato 4

Basso 2

Nessuno 0

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar

2- Danno da acqua

Indica se il materiale ha subito danneggiamenti da acqua. Si divide in 2 livelli.

Danno Punteggio

SI 3

NO 0

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


3 – Vicinanza ad elementi soggetti a manutenzione

E' la stima della probabilità che il materiale venga danneggiato durante attività di
manutenzione, ed è basata sulla distanza del materiale in amianto rispetto
all'elemento in manutenzione. Si divide in 3 livelli.

Distanza Punteggio
< 30 cm 3

da 30 a 150 cm 2

> 150 cm 0

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


4 – Tipo di materiale
Vengono prese in considerazione 5 tipologie di materiale.

Materiale Punteggio Struttura


Superfici coibentate poco estese e poco
Tubazioni 0 soggette a vibrazione

Caldaie, serbatoi di Superfici coibentate più estese e poco


riscaldamento
1 soggette a vibrazioni

Sistemi di ventilazione Rivestimenti isolanti di impianti molto


3 soggetti a vibrazioni. Frequenti interventi
di condizionamento di manutenzione

Rivestimenti tipo materiale a spruzzo.


Soffitti e pareti 4 Materiale molto friabile, zone molto
estese.

Da valutare secondo i criteri precedenti


Altri 0 – 4
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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


5 – Potenzialità di contatto
Deve essere valutata l'accessibilità del materiale in funzione della distanza del
pavimento (< o > di 3 metri) e deve essere stimata la probabilità di danneggiamento
da parte degli occupanti. Ci sono 6 livelli.

Distanza Danno Punteggio

<3m Alto potenziale 8

<3m Moderato potenziale 5

<3m Basso potenziale 2

>3m Alto potenziale 5

>3m Moderato potenziale 3


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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


6 – Contenuto di amianto
Determinare il contenuto di amianto all'interno del materiale, tramite analisi o da
dati di letteratura. Ci sono 3 livelli.

Valori Punteggio

1>% <30 1

30> % < 50 3

> 50 % 5

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


FATTORI DI ESPOSIZIONE
1- Friabilità
Si divide in 4 livelli.

Danno Punteggio Tipolgia

Elevata 6 Materiale facilmente


sbiciolabile con le mani

Moderata 3 Materiale frantumabile con


forte pressione manuale

Bassa 1 Di difficile frantumazione


con le mani

Non 0 Non è possibile frantumarlo


friabile con le mani

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


2 - Estensione della superficie
Si divide in 4 livelli.

Estensione Punteggio

meno di 1 mq 0

tra 1 e 10 mq 1

tra 10 e 100 mq 2

più di 100 mq 3

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


3 - Pareti
Il parametro di riferisce alla potenzialità delle pareti di trattenere fibre di amianto in
base alle caratteristiche della superficie. Si divide in 4 livelli.

Superficie Punteggio Tipologia

Ruvide 4 Pareti a stucco, a bocciarda, pietre


naturali ruvide

Porose 3 Calcestruzzo non verniciato, muri


grezzi....,

Moderatamente 2 Pannellature in legno non rifinite,


porose bambù,mattoni lisci, …....

Lisce 1 Intonaco dipinto, vetri, specchi,


…....

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Criterio di valutazione del rischio Versar


4 - Ventilazione
Il parametro di riferisce a materiale friabile in prossimità di bocchette di
ventilazione. Possono essere considerati più condizioni e quindi attribuire più di un
punteggio. Si divide in 4 livelli.

Ventilazione Punteggio Zona

SI 1 Il materiale si trova in prossimità di


bocchette di ventilazione

NO 0 Il materiale non si trova in prossimità


di bocchette di ventilazione

Immissione 4 Le fibre possono essere trascinate


(aspirazione) all'interno del sistema di ventilazione

Emissione 2 Le fibre possono essere diffuse


nell'ambiente

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Criterio di valutazione del rischio Versar


5 – Movimento dell'aria
Il parametro prende in esame il movimento dell'aria provocato da porte, finestre,
sistemi di ventilazione, … che contribuiscono a mantenere in sospensione le fibre.
Si divide in 3 livelli.

Danno Punteggio

Elevato 5

Moderato 2

Basso 0

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Criterio di valutazione del rischio Versar


6 – Attività
Il parametro prende in esame il tipo di attività che si svolge relazionato alla
possibilità di danneggiamento del materiale e all'assorbimento attraverso la
respirazione da parte degli occupanti. Si divide in 3 livelli.

Danno Punteggio Locale

Elevata 5 Palestre, sale da


concerto

Moderata 2 Aule scolastiche,


servizi, ….

Bassa 0 Biblioteche, uffici

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Criterio di valutazione del rischio Versar


7 – Pavimenti
Il parametro si riferisce alla potenzialità del pavimento di trattenere fibre di amianto
e in seguito liberarle, a seconda delle caratteristiche strutturali del materiale. Si
divide in 4 livelli.

Materiale Punteggio

Tappeti, moquette 4

Mattonelle, piastrelle 2

Calcestruzzo 1

Altri 1-4

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Criterio di valutazione del rischio Versar


8 – Barriere
Il parametro si riferisce alla presenza di barriere che limitano l'accessibilità ma non
impedisce la dispersione di fibre. Si divide in 5 livelli.

Tipologia Punteggio

Controsoffittature 1

Trattamenti incapsulanti 2

Griglie o grate 3

Nessuna barriera 4

Altre 1-4

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Criterio di valutazione del rischio Versar


9 – Popolazione
Il parametro si riferisce alla popolazione esposta per almeno 40 ore/sett.
Si divide in 5 livelli.

Popolazione Punteggio

Da 1 a 9 1

Da 10 a 200 2

Da 200 a 500 3

Da 500 a 1000 4

Più di 1000 5

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Criterio di valutazione del rischio Versar

Il livello di rischio viene dato da un algoritmo


bidimensionale, nel quale sono valutati separatamente gli
indicatori delle condizioni del materiale (Fattore di
DANNO) da quelli relativi all'esposizione degli individui
(Fattore di ESPOSIZIONE).

La coppia di valori ottenuta, sommando i punteggi attribuiti


a ciascun gruppo di indicatori, individua un punto in un
grafico suddiviso in sei zone che rappresentano differenti
condizioni di rischio.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

Indice Versar – grafico del pericolo

Le sei zone del grafico


corrispondono a sei tipi di
azioni:
Zona 6: nessun intervento
immediato;
Zona 5: monitoraggio periodico;
Zona 4: restauro (incapsulamento
o confinamento) delle aree più
danneggiate;
Zona 3: rimozione in accordo con
i programmi di ristrutturazione e
manutenzione dello stabile;
Zona 2: rimozione prima possibile;
Zona 1: rimozione immediata.

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AMLETO
Amleto è un nuovo algoritmo sviluppato nel corso del 2013 dal
Centro Regionale Amianto Lazio, in collaborazione con il Centro
Regionale Amianto –ARPA Emilia Romagna e l’ISPO (Istituto per
lo Studio e la Prevenzione Oncologica) della Regione Toscana.

è un algoritmo basato su un modello bidimensionale che


ha lo scopo di fornire uno strumento operativo, di facile
applicazione, per ricavare indicazioni sul comportamento da
tenere nei confronti di materiali in cemento contenenti
amianto “a vista”, valutandone lo stato di conservazione ed il
contesto in cui sono ubicati.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

AMLETO
Lo strumento si dimostra particolarmente utile per la
definizione delle azioni che devono essere intraprese
(monitoraggio e/o bonifica) dal proprietario e/o dal
responsabile dell’attività che si svolge nei locali interessati
dalla presenza di questi materiali contenenti amianto (MCA).

Il metodo è applicabile principalmente alle coperture in cemento –


amianto (CA).
Gli indicatori considerati fanno capo a due distinte tipologie di parametri:

lo stato di conservazione del materiale

il contesto in cui è inserito l’edificio.

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AMLETO
La scheda n°1 descrive la
localizzazione ed il contesto in cui si
trova la copertura in CA ed evidenzia
la vicinanza a finestre e balconi o
luoghi con presenza di persone.

La scheda n°2 serve per valutare lo


stato di conservazione della copertura
attribuendo un punteggio ai vari
parametri

Scheda

AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

AMLETO

AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
Strumenti per il percorso di valutazione
del rischio

AMLETO
Procedura di calcolo:
- Sommare i punteggi attribuiti ai
parametri che descrivono il contesto in
cui è ubicata la copertura.
- Sommare i punteggi attribuiti ai
parametri che descrivono lo stato di
conservazione della copertura
- Riportare i due valori nel grafico.
La coppia di valori così ottenuta
individua un punto sul piano del grafico
che cade in una delle quattro zone del
grafico a cui corrispondono le azioni da
intraprendere.

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Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

AMLETO

AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio amianto in ambienti di vita e di lavoro
Strumenti per il percorso di valutazione del rischio

AMLETO

Interpretazione dei risultati:


Zona A – Monitoraggio e controllo periodico (1 volta l’anno)
Zona B – Rimozione da programmare (entro 3 anni). Le aree
danneggiate dovrebbero essere sistemate con interventi
limitati, controllo periodico delle aree al fine di evitare danni
ulteriori (1 volta l’anno)
Zona C – Rimuovere prima possibile. La rimozione può essere
rimandata alla prima occasione utile ma non protratta nel
tempo (entro 1 anno)
Zona D – Rimozione immediata (entro 6 mesi)

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