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75/R/201 3
INDICE
PREAM B OLO
CAPO I - Disp o s i z i o n i ge n e r a l i
Art. 1 - Ogget t o
Art. 2 - Ambito di applicazion e
Art. 3 - Definizioni
CAPO II - Istru zi o n i te c n i c h e
SEZIO NE I - Ade m p i m e n t i ed elab o r a t o tec n i c o dell a cop e r t u r a
Art. 4 - Adem pi m e n t i
Art. 5 - Elabor a t o tecnico della coper t u r a
Art. 6 - Adem pi m e n t i collega t i all’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a
SEZIO NE II - Mis u r e prev e n t i v e e prot e t t i v e
Art. 7 - Crite ri gene r ali di proge t t a zi o n e
Art. 8 - Percor si di acces so alla cope r t u r a
Art. 9 - Accessi alla cope r t u r a
Art. 10 - Transito ed esec uzion e dei lavori sulle cope r t u r e
Art. 11 - Caus e osta tive e rinvio alla l.r. 1/200 5
CAPO III - Nor m e final i e tran s i t o r i e
Art. 12 - Abrog azion e del d.p.g.r. 23 nove m b r e 2005, n. 62/R
EMANA
il segu e n t e regol a m e n t o
PREAM B OLO
Vista la legge region al e 3 genn aio 2005, n.1 (Nor m e per il gove r n o del territ o rio), e, in
particol a r e , l’articolo 82, com m a 15;
Visto il par e r e del Comit a t o tecnico di direzion e , espr e s s o nella sedu t a del 18 luglio 2013;
Visti i par e ri delle comp e t e n t i strut t u r e di cui all’articolo 17, com m a 4, del regol a m e n t o inter n o
della Giunt a region al e 18 marzo 2013, n. 3;
Vista la preli mi n a r e delibe r a zio n e della Giunt a region al e n. 740 del 9 sett e m b r e 2013 di
adozione dello sche m a di regol a m e n t o;
Visto il par e r e favorevole del Consiglio delle autono m i e locali espr e s s o nella sedu t a del 9
ottob r e 2013;
Visto il par e r e favor evol e con racco m a n d a z i o n e della Quar t a e della Sest a com mi ssion e
consilia r e, espr e s s o nella sedut a congi u n t a del 10 ottob r e 2013;
Visti gli ulteriori par e ri delle comp e t e n t i strut t u r e di cui all'a rticolo 17, com m a 4, del
regol a m e n t o inter n o della Giunt a region al e 18 marzo 2013, n. 3;
2. L’ambit o di applicazion e del regola m e n t o nece s sit a di una definizione più chiar a, con
par ticol a r e riferi m e n t o sia agli interv e n t i effet t u a bili sia alle soluzioni prog e t t u a li ammissi bili.
3. Occor r e una ridefinizion e dei compi ti che i vari sogge t ti sono tenuti a svolge r e per qua n t o
rigua r d a la pre dis po sizion e dell’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a .
4. E’ oppor t u n o proce d e r e all’abr o g a zio n e espr e s s a del decr e t o del Presid e n t e della giunt a
region al e 23 nove m b r e 2005, n.62 (Regol a m e n t o di attu a zio n e dell’articolo 82, com m a 16, della
legg e region al e 3 genn ai o 2005, n.1 “Nor m e per il gove r no del territ o rio” relativo alle istruzioni
tecnic h e sulle misur e preve n tiv e e prot e t tive per l’acce sso, il tran si to e l’esec uzion e dei lavori in
quot a in condizioni di sicur e zz a), allo scopo di evitar e dubbi inte r p r e t a t ivi in ordine alla
per d u r a n t e vigenz a di disposizioni del regol a m e n t o .
5. Di non accoglie r e la racco m a n d a z i o n e cont e n u t a nel citat o par e r e della Quar t a e della Sest a
com mis sio n e consiliar e, poiché con la disposizion e di cui all'ar ticolo 2 com m a 4 si inten d e
preve d e r e come facolta tiva l'adozion e di pre si di fissi per alcun e tipologie di fabbric a ti (ad
ese m pi o fabbric a ti per ricove r o attr ez zi). Con tale disposizion e , fermo rest a n d o l'obbligo di
valut a r e il rischio di cadu t a dall'alto, si preve d e la possibilità di adot t a r e misur e alte r n a t i ve a
quelle fisse, che dovra n n o com u n q u e esse r e indicat e nell'ela b o r a t o tecnico della cope r t u r a .
CAPO I
Dis p o s i z i o n i ge n e r a l i
Art. 1
Ogge t t o
1. Il pres e n t e regola m e n t o, in attu azio n e dell’articolo 82, comm a 15, della legge region ale 3 genn aio
2005, n.1 (Nor m e per il gover n o del territo rio), definisce le istruzioni tecnic h e per i proge t ti relativi ad
interve n ti che rigu a r d a n o le coper t u r e di nuove costr uzio ni e di edifici esiste n ti, preve d e n d o l’applicazion e
di idone e misur e preve n tiv e e prote t tive atte a conse n ti r e, nei succe s sivi interve n ti, impian tistici o di
man u t e n zio n e , l’access o, il tran sito e l’esecuzion e dei lavori in quota in condizioni di sicur ezz a.
Art. 2
Ambito di applicazion e
1. Il pres e n t e regola m e n t o si applica nella proge t t a zio n e e realizzazion e di qualsiasi interv e n t o edilizio ed
impian tistico che inter e s si coper t u r e di nuove costr uzioni o di edifici esiste n ti ai sensi dell’articolo 1.
2. Il pres e n t e regola m e n t o si applica altre sì agli interv e n ti di cui al com m a 1 rient r a n ti nel cam po di
applicazion e del decr e t o legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contr a t ti pubblici relativi a lavori,
servizi e fornitu r e in attu a zion e delle diret tive 2004/1 7/CE e 2004/1 8/CE), qualor a rigu a r di n o le coper t u r e
di edifici pubblici. In tali casi la verifica circa l’applicazion e delle disposizioni di cui al pres e n t e
regola m e n t o è affidat a al respo n s a b ile del proce di m e n t o di cui all’articolo 10 del d. lgs. 163/20 0 6 .
CAPO II
Ist r u z i o n i te c n i c h e
SEZIONE I
Adempi m e n t i ed elabor a t o tecnico della cope r t u r a
Art. 4
Ade m p i m e n t i
1. La confor mit à dell’elabo r a t o tecnico della coper t u r a alle misur e preve n tive e prote t tive indicat e nella
sezione II è attes t a t a dal coordin a t o r e della sicur ezz a o, in sua asse nz a, dal proge t tis t a all’atto di inoltro
della segu e n t e docu m e n t a zio n e :
a) istanze di per m e s s o di costr ui r e , anch e riferite a varia n ti in corso di oper a che compo r t a n o la
sospe n si o n e dei relativi lavori;
b) segn al azio ni certificat e di inizio attività edilizia (SCIA), anch e riferite a varianti in corso d’oper a
che compo r t a n o la sosp e n sio n e dei relativi lavori;
c) varianti in corso d’oper a che non compo r t a n o la sospe n sio n e dei relativi lavori, ai sensi
coper t u r a alle massim e sollecitazioni tras m e s s e dal dispositivo di ancor a g gi o in caso di cadu t a ,
comp r e n sive del coefficient e di sicur ezz a desu n t o dalle relative nor m e tecnic h e.
e) certificazion e del fabbrica n t e dei dispositivi di ancor a g g io installati secon d o le nor m e UNI di
riferim e n t o . Sono installabili i dispositivi di ancor a g g io apposit a m e n t e prog e t t a t i per il
collega m e n t o di compo n e n ti di un siste m a di protezion e individu ale contro le cadu t e in confor mit à
alla UNI EN 363 (es. linee di ancor a g gio e/o ganci di sicur e zz a da tetto, ancor a g gi punt u ali, ecc.)
che siano realizzati secon do le norm e tecnich e UNI di riferim e n t o .
f) dichiar a zio n e di confor mit à dell’inst allato r e , rigu a r d a n t e la corr e t t a installazion e di dispositivi di
ancor a g gi o, linee di ancor a g gio e/o ganci di sicur ezz a da tetto, che deve conte n e r e almen o le
segu e n ti inform azioni:
1) installazion e secon d o le istruzioni fornite dal fabbrica n t e ;
2) effett u a zio n e dell’installazion e secon do il prog e t t o di cui alle lette r e c) e d);
3) fissag gio alla strut t u r a di suppo r t o secon do le modalit à indicat e dal proge t tis t a (es. num e r o di
bulloni, mate ri ali corre t ti, corr e t t o posizion a m e n t o );
4) mess a in esercizio secon do le inform azioni fornite dal fabbric a n t e ;
5) docu m e n t a zio n e fotogr afic a dei particola ri del fissag gio al suppo r t o di fondo, qualor a il
fissag gio non risult as s e più visibile dopo aver complet a t o l'installazion e.
g) man u al e d’uso di dispositivi di ancor a g g io, linee di ancor a g gi o e/o ganci di sicur ezz a da tetto
installati, con event u al e docu m e n t a zio n e fotogr afica;
h) prog r a m m a di man u t e n zio n e dei dispositivi di ancor a g g io, linee di ancor a g gi o e/o ganci di
sicur ezz a da tetto installati.
5. Con delibe r a zio n e della Giunt a region al e sono approv a t e disposizioni di attu a zion e del com m a 4.
Art. 6
Ade m p i m e n t i collegati all’elaborat o tecnico della copert ur a
1. Ferm o rest a n d o qua n to stabilito all’articolo 4, i conte n u ti dell’elabo r a t o tecnico della coper t u r a sono i
segu e n ti:
a) per le istanze di per m e s s o di costr ui r e e per le SCIA, anch e riferite a varian ti in corso d’oper a che
compo r ti no la sospe n sio n e dei relativi lavori, l’elabor a t o tecnico della cope r t u r a deve aver e alme no
i cont en u ti minimi di cui all’articolo 5, com m a 4, lette r e a) e b);
b) per le istanz e di sana to ri a di cui all’articolo 140 della l.r. 1/2005, comp r e n d e n t i interve n ti eseg uiti
sulle cope r t u r e , l’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a deve avere i conte n u ti di cui all’articolo 5,
com m a 4.
c) in sede di deposito della certificazion e di abita bilità o agibilità, l’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a
deve avere i conte n u ti di cui all’articolo 5, comm a 4.
2. Per le varian ti in corso d’oper a che non compo r tin o la sosp e n sio n e dei relativi lavori, di cui all’articolo
83 bis della l. r. 1/200 5, nonch é in tutti i casi in cui non siano state appo r t a t e modifiche al proge t t o
conte n u t o nel titolo abilitativo, anch e riferito all’ultim a variant e compo r t a n t e la sospe n sio n e dei relativi
lavori, la confor mit à dell’elabo r a t o tecnico e delle oper e eseg uit e sulle coper t u r e alle misur e preve n tive e
prot e t tiv e di cui alla sezione II è certificat a dal coordin a t o r e alla sicur ezz a in fase esec u tiva oppur e, nei
casi in cui tale figura non sia previst a, dal prog e t tis t a dell’inte rv e n t o o dal diret to r e dei lavori, unitam e n t e
alla comu nic azio n e di ultimazion e dei lavori.
3. L’elabo r a t o tecnico della coper t u r a , complet o di tutt a la docu m e n t a zio n e di cui all’articolo 5, comm a 4,
è conse g n a t o dal coordin a t o r e per l’esecuzion e dei lavori oppu r e, nei casi in cui tale figura non sia
previst a, dal prog e t ti st a dell’inte rv e n t o o dal dirett o r e dei lavori, al prop rie t a r io del fabbrica t o o ad altro
sogg et t o respo n s a b ile della gestion e e manu t e n zio n e dell’immo bile.
4. L’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a è messo a disposizion e dei sogge t ti che acced o n o alla coper t u r a in
occasio n e di ogni succe s sivo interv e n t o impian tistico o di man u t e n zio n e da eseg ui r si sulla med e si m a . A
tale ade m pi m e n t o provved e il prop rie t a r io dell’immo bile, o event u al e altro sogge t t o respo n s a b ile della
gestion e e della manu t e n zio n e del med e si m o. Esso è inoltre aggior n a t o in occasion e di succe s sive
modifich e al siste m a antica d u t a , e, in caso di pass a g gio di propri e t à , è conse g n a t o al nuovo propri e t a r io o
altro sogge t t o respo n s a bil e della gestion e e man u t e n zio n e dell’immobile. Nei casi in cui sia previst a la
red azio n e del fascicolo di cui all’articolo 91, comm a 1, lette r a b), del d.lgs. n. 81/20 0 8 l’elabo r a t o tecnico
ne costituisc e part e integ r a n t e . Nel caso di affitto dell’immo bile il propri e t a ri o è tenu to alla conse g n a
dell’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a al cond u t t o r e dell’immo bile.
5. Il propri e t a ri o dell’immobile, o event u al e altro sogg e t t o respo n s a b ile della sua gestion e e
man u t e n zio n e , è tenut o a gar a n ti r e nel tem po la perfett a funzion alità del siste m a di sicur ezz a antica d u t a ,
mant e n e n d o aggior n a t o il regist ro di controllo dei dispositivi installati pres so l’immobile secon d o qua n to
riport a t o nel manu al e di uso e progr a m m a di man u t e n zio n e di cui all’elabo r a t o tecnico della coper t u r a .
SEZION E II
Misur e preve n t ive e prot e t tive
Art. 7
Criteri gen erali di proge t t a zi o n e
1. Nei casi di cui all’articolo 2, sono proge t t a t e e realizzat e, nel rispe t to dei criteri di cui al pres e n t e
articolo, misur e preve n tiv e e prote t tive al fine di poter eseg uir e succes sivi interv e n ti impianti stici o di
man u t e n zio n e sulla coper t u r a in condizioni di sicur ezz a. Tali misur e preve n tive e prot e t tive sono
finalizzat e a mett e r e in sicur e zz a:
a) il perco r s o di acces so alla coper t u r a ;
b) l’acces so alla cope r t u r a ;
c) il tran sito e l’esec uzio n e dei lavori sulla cope r t u r a .
2. I perco r si devono esse r e di tipo fisso o per m a n e n t e e gli acce ssi devono esse r e di tipo fisso.
3. Il tran sito e l’esecuzion e degli interv e n ti impiantis tici o di manu t e n zio n e sulle coper t u r e devono esse r e
gara n ti ti attr av e r s o elem e n ti prot et tivi di tipo fisso o per m a n e n t e .
4. Nei casi di interv e n ti su coper t u r e esiste n ti, nei quali non sia possibile adott a r e misur e di tipo fisso o
per m a n e n t e a caus a di cara t t e r i s tic h e stru t t u r a li insufficien ti a gar a n ti r e l’ancor a g g io dei siste mi
antica d u t a , o per contr a s t o con presc rizioni regola m e n t a r i o con norm e di tutela rigua r d a n t i l’immobile
inter e s s a t o dall’inte rv e n t o, nella relazion e tecnic a di cui all’articolo 5, com m a 4, lette r a b), devono esse r e
specificat e le motivazioni per le quali tali misur e risult a n o non realizza bili. Devono altr esì ess er e indicat e
le idone e misur e di tipo provvisorio previst e in sostituzion e, tali comu n q u e da gar a n ti r e l’esecuzion e degli
interv e n ti impian tis tici o di manu t e n zio n e della coper t u r a in condizioni di sicur ezz a.
5. Fer mo rest a n d o l’obbligo di preve ni r e il rischio di cadut a con le modalità di cui al pres e n t e
regola m e n t o, event u ali parti della coper t u r a non calpe st a b ili per il rischio di sfond a m e n t o della supe rficie
di calpe s tio devono esse r e comu n q u e raggiu n gi bili, prote t t e ed adeg u a t a m e n t e segn al a t e .
6. Negli interv e n ti impianti stici compo r t a n ti l’installazion e sulle cope r t u r e calpes t a bili di pan n elli solari
devono esse r e repe ri ti appositi spazi di dime n sioni sufficienti a conse n ti r e l’installazion e e l’uso di un
siste m a antica d u t a gar a n t e n d o la manu t e n zio n e in sicur e zz a della cope r t u r a e delle sue dotazioni. Tale
disposizion e non si applica nei casi di adozione di dispositivi di prot ezion e collettiva per m a n e n t i.
7. L’obbligo di utilizzo di siste mi antica d u t a deve esse r e evide nzia to con idone a cart ellonistic a nella zona
di acces so alla coper t u r a .
Art. 8
Percorsi di access o alla copert u ra
1. I perco r si di access o alla cope r t u r a posso no esse r e inter ni o este r ni. La loro configu r a zion e deve
conse n ti r e il pass a g gio degli oper a t o ri, dei loro uten sili da lavoro e dei mat e ri ali in condizioni di sicur ezz a.
2. Lungo l’intero sviluppo dei perco r si è neces s a r i a l’adozion e delle segu e n ti misur e:
a) gli ostacoli fissi, che per ragioni tecnich e non posso no esse r e elimina ti, devono esse r e chiar a m e n t e
segn al a ti e, se del caso, prote t ti in modo da non costituir e pericolo;
b) ove sia preve dibile un utilizzo del perco r s o in condizioni di scar s a o asse n t e illumin azion e nat u r al e,
deve esse r e gar a n tit o un illumin a m e n t o confor m e alla norm a UNI EN 12464- 1 e UNI EN 1246 4- 2. I
corpi illumin a n ti devono esse r e installati in modo da preve nir e i rischio d’urto;
c) deve esse r e previsto un dimen sio n a m e n t o in relazion e ai carichi di esercizio, tene n d o conto dei
preve dibili ingom b ri di mate ri ali ed uten sili da trasp o r t a r e , con una largh ezz a non inferior e a 0,60
met ri per il solo tran sito dell’oper a t o r e ;
d) deve esse r e gar a n tit a un’altezz a libera supe rior e a 1,80 metri rispet t o al piano di calpes tio. In
pres e n z a di vincoli costr u t tivi non elimina bili, tale altezza può esse r e ridott a limitat a m e n t e ad un
unico e breve trat to;
e) i perco r si orizzont ali o inclinati devono esse r e prote t ti contro il rischio di cadu t a nei lati
prospicie n ti il vuoto o espos ti verso supe rfici sfond a bili;
f) i perco r si verticali devono esse r e realizzati trami t e le segu e n ti stru t t u r e :
1) scale per il trasfe ri m e n t o in quota opport u n a m e n t e vincolat e alla zona di sbarc o;
2) app a r e c c h i di solleva m e n t o certificati anch e per il trasfe ri m e n t o di perso n e in quot a;
3) ponte g gi;
g) i perco r si verticali costituiti da scale fisse devono esse r e predis po s ti secon d o il segu e n t e ordine di
priorit à:
1) scale fisse a gradini a ramp e con sviluppo rettilineo;
CAPO III
Nor m e final i e tra n s i t o r i e
Art. 12
Abrogazion e del d.p.g.r. 23 nove m b r e 2005, n. 62/R
1. Il decr e t o del Presid e n t e della giunt a region ale 23 nove m b r e 2005, n.62 (Regola m e n t o di attu azio n e
dell’articolo 82, com m a 16, della legge region al e 3 genn aio 2005, n.1 “Norm e per il gover no del territo rio”
relativo alle istruzioni tecnic h e sulle misur e preve n tiv e e prote t tive per l’acces so, il tran sito e l’esec uzion e
dei lavori in quot a in condizioni di sicur e zz a) è abrog a t o.