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Govern o del ter ri to rio d.p.g.r.

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75/R/201 3

Decr e t o del Presid e n t e della Giunt a region al e 18 dice m b r e 2013, n. 75/R


Re g o l a m e n t o di att u a z i o n e dell’ar ti c o l o 82, co m m a 15, dell a le g g e regi o n a l e 3 ge n n a i o
20 0 5 , n. 1 (N or m e per il gov e r n o del territ o ri o ) . Abro g a z i o n e del reg o l a m e n t o
appr ov a t o con D.P.G.R.T. 62/ R/ 2 0 0 5
(Bollettino Ufficiale n. 61, par t e prim a, del 20.12.2 0 1 3 )

INDICE
PREAM B OLO
CAPO I - Disp o s i z i o n i ge n e r a l i
Art. 1 - Ogget t o
Art. 2 - Ambito di applicazion e
Art. 3 - Definizioni
CAPO II - Istru zi o n i te c n i c h e
SEZIO NE I - Ade m p i m e n t i ed elab o r a t o tec n i c o dell a cop e r t u r a
Art. 4 - Adem pi m e n t i
Art. 5 - Elabor a t o tecnico della coper t u r a
Art. 6 - Adem pi m e n t i collega t i all’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a
SEZIO NE II - Mis u r e prev e n t i v e e prot e t t i v e
Art. 7 - Crite ri gene r ali di proge t t a zi o n e
Art. 8 - Percor si di acces so alla cope r t u r a
Art. 9 - Accessi alla cope r t u r a
Art. 10 - Transito ed esec uzion e dei lavori sulle cope r t u r e
Art. 11 - Caus e osta tive e rinvio alla l.r. 1/200 5
CAPO III - Nor m e final i e tran s i t o r i e
Art. 12 - Abrog azion e del d.p.g.r. 23 nove m b r e 2005, n. 62/R

Il PRESIDENT E DELLA GIUNTA

EMANA

il segu e n t e regol a m e n t o

PREAM B OLO

Visto l’articolo 117, com m a 6, della Costit uzion e;

Visto l’articolo 42, com m a 2, dello Stat u t o;

Vista la legge region al e 3 genn aio 2005, n.1 (Nor m e per il gove r n o del territ o rio), e, in
particol a r e , l’articolo 82, com m a 15;

Visto il par e r e del Comit a t o tecnico di direzion e , espr e s s o nella sedu t a del 18 luglio 2013;

Visti i par e ri delle comp e t e n t i strut t u r e di cui all’articolo 17, com m a 4, del regol a m e n t o inter n o
della Giunt a region al e 18 marzo 2013, n. 3;

Vista la preli mi n a r e delibe r a zio n e della Giunt a region al e n. 740 del 9 sett e m b r e 2013 di
adozione dello sche m a di regol a m e n t o;

Visto il par e r e favorevole del Consiglio delle autono m i e locali espr e s s o nella sedu t a del 9
ottob r e 2013;

Visto il par e r e favor evol e con racco m a n d a z i o n e della Quar t a e della Sest a com mi ssion e
consilia r e, espr e s s o nella sedut a congi u n t a del 10 ottob r e 2013;

Rac c o l t a Nor m a t i v a della Re gi o n e Tosc a n a Tes t o ag g i o r n a t o al 18/ 1 2 / 2 0 1 3


Gover no del territ o ri o d.p.g.r. 2
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Visti gli ulteriori par e ri delle comp e t e n t i strut t u r e di cui all'a rticolo 17, com m a 4, del
regol a m e n t o inter n o della Giunt a region al e 18 marzo 2013, n. 3;

Vista la delibe r a zio n e della Giunt a region al e 9 dice m b r e 2013, n. 1062;

Consid e r a t o qua n t o segu e:

1. Si rend e nec e s s a r i o un aggior n a m e n t o dell’articol a t o a seguit o di alcun e import a n ti novità


nor m a tiv e interv e n u t e negli ultimi anni a livello stat al e, con par ticol a r e riferi m e n t o al decr e t o
legisla tivo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei cont r a t t i pubblici relativi a lavori, servizi e
fornit u r e in att u a zion e delle diret tive 2004/ 1 7/ CE e 2004/ 1 8/C E) e al decr e t o legislativo 9 aprile
2008, n. 81 (Attuazion e dell’articolo 1 della legge 3 agost o 2007, n.123, in mat e ri a di tutel a
della salut e e della sicur e zz a nei luoghi di lavoro).

2. L’ambit o di applicazion e del regola m e n t o nece s sit a di una definizione più chiar a, con
par ticol a r e riferi m e n t o sia agli interv e n t i effet t u a bili sia alle soluzioni prog e t t u a li ammissi bili.

3. Occor r e una ridefinizion e dei compi ti che i vari sogge t ti sono tenuti a svolge r e per qua n t o
rigua r d a la pre dis po sizion e dell’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a .

4. E’ oppor t u n o proce d e r e all’abr o g a zio n e espr e s s a del decr e t o del Presid e n t e della giunt a
region al e 23 nove m b r e 2005, n.62 (Regol a m e n t o di attu a zio n e dell’articolo 82, com m a 16, della
legg e region al e 3 genn ai o 2005, n.1 “Nor m e per il gove r no del territ o rio” relativo alle istruzioni
tecnic h e sulle misur e preve n tiv e e prot e t tive per l’acce sso, il tran si to e l’esec uzion e dei lavori in
quot a in condizioni di sicur e zz a), allo scopo di evitar e dubbi inte r p r e t a t ivi in ordine alla
per d u r a n t e vigenz a di disposizioni del regol a m e n t o .

5. Di non accoglie r e la racco m a n d a z i o n e cont e n u t a nel citat o par e r e della Quar t a e della Sest a
com mis sio n e consiliar e, poiché con la disposizion e di cui all'ar ticolo 2 com m a 4 si inten d e
preve d e r e come facolta tiva l'adozion e di pre si di fissi per alcun e tipologie di fabbric a ti (ad
ese m pi o fabbric a ti per ricove r o attr ez zi). Con tale disposizion e , fermo rest a n d o l'obbligo di
valut a r e il rischio di cadu t a dall'alto, si preve d e la possibilità di adot t a r e misur e alte r n a t i ve a
quelle fisse, che dovra n n o com u n q u e esse r e indicat e nell'ela b o r a t o tecnico della cope r t u r a .

Si appr ov a il pres e n t e regola m e n t o

CAPO I
Dis p o s i z i o n i ge n e r a l i
Art. 1
Ogge t t o
1. Il pres e n t e regola m e n t o, in attu azio n e dell’articolo 82, comm a 15, della legge region ale 3 genn aio
2005, n.1 (Nor m e per il gover n o del territo rio), definisce le istruzioni tecnic h e per i proge t ti relativi ad
interve n ti che rigu a r d a n o le coper t u r e di nuove costr uzio ni e di edifici esiste n ti, preve d e n d o l’applicazion e
di idone e misur e preve n tiv e e prote t tive atte a conse n ti r e, nei succe s sivi interve n ti, impian tistici o di
man u t e n zio n e , l’access o, il tran sito e l’esecuzion e dei lavori in quota in condizioni di sicur ezz a.
Art. 2
Ambito di applicazion e
1. Il pres e n t e regola m e n t o si applica nella proge t t a zio n e e realizzazion e di qualsiasi interv e n t o edilizio ed
impian tistico che inter e s si coper t u r e di nuove costr uzioni o di edifici esiste n ti ai sensi dell’articolo 1.
2. Il pres e n t e regola m e n t o si applica altre sì agli interv e n ti di cui al com m a 1 rient r a n ti nel cam po di
applicazion e del decr e t o legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contr a t ti pubblici relativi a lavori,
servizi e fornitu r e in attu a zion e delle diret tive 2004/1 7/CE e 2004/1 8/CE), qualor a rigu a r di n o le coper t u r e
di edifici pubblici. In tali casi la verifica circa l’applicazion e delle disposizioni di cui al pres e n t e
regola m e n t o è affidat a al respo n s a b ile del proce di m e n t o di cui all’articolo 10 del d. lgs. 163/20 0 6 .

Rac c o l t a Nor m a t i v a dell a Re g i o n e Tos c a n a Test o ag g i o r n a t o al 18/ 1 2 / 2 0 1 3


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3. Sono esclusi dall’ambit o di applicazion e del pres e n t e regola m e n t o :


a) gli interv e n ti di man u t e n zio n e ordin a ri a che rigua r d a n o le oper e di ripar a zion e, rinnova m e n t o e
sostituzion e delle finitur e degli edifici e quelle nece s s a ri e ad integ r a r e o mant e n e r e in efficienza gli
impianti tecnologici esiste n ti;
b) i pergol ati e le cope r t u r e di man ufa t ti aventi cara t t e r e tempo r a n e o ricon d u ci bili alle fattisp e cie di
cui all’articolo 80, comm a 2, lette r a b) della l.r. 1/2005;
c) le cope r t u r e che non espon g o n o ad un rischio di cadu t a dall’alto da un’altezz a mag gio r e di 2 met ri
misur a t a dal punto più elevato rispe t to al piano sottos t a n t e ;
d) gli interve n ti impian tistici diversi da quelli definiti all’articolo 3, comm a 1, lette r a d).
4. Le cope r t u r e prive di impian ti tecnologici di qualsivoglia tipologia, in cui il dislivello tra il punto più
elevato della coper t u r a ed il piano di camp a g n a natu r al e o artificiale sottost a n t e non sia supe rior e a 4
met ri, non nece ssit a n o di misur e preve n tiv e e prote t tive fisse o per m a n e n t i. In tali casi dovrà comu n q u e
esse r e red a t t o l’elabor a t o tecnico della coper t u r a di cui all’articolo 5 indica n t e le misur e sostitu tive a
quelle fisse o per m a n e n t i, da adott a r si per le succes sive man u t e n zio ni della cope r t u r a .
L’event u al e succe s siv a installazion e di impianti tecnologici di qualsivoglia tipologia compo r t a l’adozion e
di misur e preve n tive e prot et tive fisse o per m a n e n t i.
5. In relazion e ai lavori da effett u a r e le misur e prog e t t a t e ed installat e ai sensi del pres e n t e regola m e n t o
devono esse r e adott a t e ed utilizzat e nel rispet t o di qua n to previsto dagli articoli 15, 111 e 115 del decr e t o
legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazion e dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n.123, in mate ri a di
tutela della salut e e della sicur ezz a nei luoghi di lavoro).
6. Le oper e e i man ufa t ti costitu e n ti compo n e n ti esse nziali del siste m a antica d u t a , nella misur a
strett a m e n t e nece s s a ri a a gar a n ti r e l’acces so, il tran sito e l’esec uzion e dei lavori sulle coper t u r e in
condizioni di sicur ezz a, non sono consid e r a t e nelle verifich e di confor mit à urba nis tico- edilizia riferite a
para m e t r i quali il volume, la supe rficie utile o l’altezza massim a delle costr uzioni.
Art. 3
Definizioni
1. Ai fini del pres e n t e regola m e n t o si inten d e:
a) per cope r t u r a , la delimitazion e supe rior e di un edificio, o di altro man ufa t t o edilizio comu n q u e
deno mi n a t o, provvisto o meno di tam p o n a m e n t i later ali, atta ad assicu r a r e protezion e dagli agen ti
atmosfe rici, costituit a da una stru t t u r a porta n t e e da un manto supe rficiale ester n o. La coper t u r a
assu m e divers e deno mi n a zio ni in ragion e della sua configur a zio n e strut t u r a l e e morfotipologic a,
ovvero in relazion e al mate ri ale usato per la strut t u r a o per il manto superficiale;
b) per coper t u r a calpe s t a b ile, la porzion e di coper t u r a , acces sibile in caso di manu t e n zio n e, calcolat a
per carichi di esercizio minimi in gra do di soste n e r e sia il peso delle perso n e che degli event u ali
mat e ri ali deposit a ti, confor mi a quelli indicati nel decr e t o 14 genn aio 2008 del Ministe r o delle
Infrast r u t t u r e (Approvazion e delle nuove norm e tecnic h e per le costr uzioni- tabella 3.1.II,
cate go ri a H);
c) per supe rficie vetra t a antisfond a m e n t o , quella realizzat a in vetro stratifica to classificato come
vetro antica d u t a nel vuoto secon d o la UNI EN 1260 0 rispon d e n t e alla class e minim a 1 (B)1;
d) per interve n ti impiantis tici, l’installazion e, la trasfor m a zio n e, l’amplia m e n t o e la strao r di n a ri a
man u t e n zio n e di:
1) impian ti di prod uzio n e, trasfor m a zio n e , tras po r t o, distrib uzio n e , utilizzazion e dell’ene r gi a
elett ric a, comp r e si impian ti da fonti di ener gi a rinnova bili (FER);
2) impian ti di protezion e contro le scaric h e atmosfe ric h e;
3) impian ti di riscald a m e n t o , climatizzazion e, condizion a m e n t o , refrige r a zio n e di qualsia si natu r a
o specie, comp r e si impian ti da fonti di ene r gi a rinnova bili (FER), comp r e s e le oper e di
evacu azion e dei prodotti della comb u s tio n e e delle cond e n s e .
e) per perco r s o di acces so alla cope r t u r a , il tragitto che un oper a t o r e deve compie r e inter n a m e n t e od
este r n a m e n t e al fabbric a t o per raggiu n g e r e il punto di acces s o alla coper t u r a ;
f) per access o alla cope r t u r a , il punto, raggiu n gi bile media n t e un perco r s o, in gra do di conse n ti r e il
trasfe ri m e n t o in sicur ezz a di un oper a t o r e e di event u ali mat e ri ali ed uten sili da lavoro sulla
cope r t u r a ;
g) per tran sito ed esec uzion e di lavori sulla coper t u r a , la possibilità di spost a m e n t o e di lavoro in
sicur ezz a sulla porzion e di coper t u r a ogge tt o dell’inte rv e n t o, atta a gara n ti r e la raggiu n gi bilità di
tutte le sue compo n e n t i a fini man u t e n tivi;
h) per cope r t u r a raggiu n gi bile per le oper e di manu t e n zi o n e in sicur e zz a, la porzion e di coper t u r a
dotat a di misur e preve n tiv e e prote t tive fisse o per m a n e n t i sulla quale è possibile effett u a r e gli
interv e n ti impiantistici e le man u t e n zio ni senza pericolo di cadu t a per la perso n a che vi debb a

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oper a r e . Il requisito di raggiu n gi bilità è conse g ui to laddove l’oper a t o r e sia in grado,


indipe n d e n t e m e n t e dalla possibilità di calpes t a r e l’inter a supe rficie di coper t u r a , di acce d e r e
man u al m e n t e a tutte le sue compo n e n t i per effett u a r e le oper e impiantis tich e o man u t e n tive;
i) per elabor a t o tecnico della coper t u r a , il docu m e n t o tecnico, con i conte n u ti di cui all’articolo 5,
conte n e n t e l’individu azion e dei rischi, delle misur e preve n tive e prot et tive in dotazion e dell’oper a e
di quelle ausiliarie, al fine di gara n ti r e l’esec uzio n e in sicur ezz a dei preve dibili interve n ti
succe s sivi sulla cope r t u r a ;
j) per siste m a di arr e s t o cadu t a , il siste m a di protezion e individu al e contro le cadut e dall’alto
comp r e n d e n t e un’imb r a c a t u r a per il corpo, un sottosist e m a di collega m e n t o ai fini dell’arr e s t o
cadu t a e un punto di ancor a g gi o, secon do quan t o previsto dalla norm a UNI EN 363;
k) per dispositivo di protezio n e individu al e (DPI) contro le cadu t e dall’alto, il dispositivo, nonch é ogni
compl e m e n t o o access o rio, atto ad assicu r a r e una perso n a ad un punto di ancor a g gi o in modo da
preve ni r e o arr e s t a r e in condizioni di sicur e zza una cadut a dall’alto, secon do quan t o previsto dalla
norm a UNI EN 363;
l) per dispositivo di ancor a g gi o, l’eleme n t o o la serie di elem e n ti o compo n e n ti conte n e n t e uno o più
punti di ancor a g gi o destin a t o ad esse r e utilizzato per il collega m e n t o di compo n e n t i di un siste m a
di prot ezion e individu ale contro le cadut e dall’alto in confor mit à alla nor m a UNI EN 363;
m) per punto di ancor a g gi o, il punto di un siste m a di ancor a g g io destin a t o all'att ac c o dei dispositivi
di prot ezion e antica d u t a ;
n) per ancor a g gi o stru tt u r a l e , l’elem e n t o o gli elem e n ti fissati in modo per m a n e n t e ad una stru t t u r a ,
proge t t a ti per esse r e utilizzati in combin a zion e con un siste m a di prot ezion e individu ale
antica d u t a ;
o) per linea di ancor a g g io, la linea flessibile o rigida tra ancor a g gi di est re m it à, alla quale può esse r e
applicat o il dispositivo di prot ezion e individu ale media n t e un conn e t t o r e o un punto di ancor a g gi o
scorr evole;
p) per gancio di sicur ezz a da tetto, l’eleme n t o da costr u zion e posto sulla superficie di un tetto a falde
per assicu r a r e le perso n e e per fissar e carichi princip al m e n t e utilizzati per la man u t e n zio n e e la
ripa r a zio n e dei tetti, secon d o qua n to previsto dalla norm a UNI EN 517;
q) per scalino posapi e d e, i piani di cam mi n a m e n t o , le pass e r e lle, gli elem e n ti che conse n t o n o di star e
in piedi o cam mi n a r e con uno o più suppo r ti fissati per m a n e n t e m e n t e media n t e siste mi di fissag gio
combi n a ti alla stru tt u r a port a n t e di un tetto a falde, secon d o qua nt o previsto dalla nor m a UNI EN
516;
r) per reti di sicur ezz a antica d u t a , le reti certificat e ed installat e secon do le norm e UNI EN 1263- 1 e
UNI EN 1263- 2;
s) per elem e n t o fisso, un elem e n t o inamovibile stabilm e n t e ancor a t o all’edificio, che non può esse r e
rimosso se non interv e n e n d o con una demolizion e parziale o totale della stru t t u r a a cui viene
fissato;
t) per elem e n t o per m a n e n t e , un elem e n t o costitu e n t e dotazion e stabile dell’edificio che può esse r e
rimosso e posizion at o al mom e n t o della sua effettiva utilizzazion e quale una scala, un par a p e t t o, un
dispositivo di ancor a g g io o altro dispositivo di prot ezion e collettiva non fisso;
u) per proge t ti st a, il tecnico abilitato incaric a t o della proge t t a zio n e dell’inte rv e n t o edilizio sogge t t o a
SCIA o a per m e s s o di costr uir e; per gli interve n ti costitu e n ti attività edilizia libera e per gli
interve n ti impiantistici di cui alla lette r a d), il tecnico abilitato alla proge t t a zio n e incaric a t o degli
ade m pi m e n ti di cui al pres e n t e regola m e n t o .

CAPO II
Ist r u z i o n i te c n i c h e

SEZIONE I
Adempi m e n t i ed elabor a t o tecnico della cope r t u r a
Art. 4
Ade m p i m e n t i
1. La confor mit à dell’elabo r a t o tecnico della coper t u r a alle misur e preve n tive e prote t tive indicat e nella
sezione II è attes t a t a dal coordin a t o r e della sicur ezz a o, in sua asse nz a, dal proge t tis t a all’atto di inoltro
della segu e n t e docu m e n t a zio n e :
a) istanze di per m e s s o di costr ui r e , anch e riferite a varia n ti in corso di oper a che compo r t a n o la
sospe n si o n e dei relativi lavori;
b) segn al azio ni certificat e di inizio attività edilizia (SCIA), anch e riferite a varianti in corso d’oper a
che compo r t a n o la sosp e n sio n e dei relativi lavori;
c) varianti in corso d’oper a che non compo r t a n o la sospe n sio n e dei relativi lavori, ai sensi

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dell’articolo 83 bis della l.r. 1/2005.


2. Nel caso di interve n ti di man u t e n zio n e strao r di n a r i a costitu e n ti attività edilizia libera e di interve n ti
impiantis tici di cui all’articolo 3, comm a 1, lette r a d), la confor mit à dell’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a
alle misu re preve n tive e prot e t tive indicat e nella sezion e II è attes t a t a al com mit t e n t e dal coordin a t o r e
della sicur ezz a o, in sua asse nz a , dal prog e t tis t a . Copia dell’elabo r a t o e dell’att e s t a zio n e è prodot t a
all’am mi nist r a zio n e comu n al e solo su espr e s s a richies t a di ques t’ultim a nell’am bito delle attività
istituzion ali di vigilanza e controllo.
3. In caso di istanze di sanat o ri a propos t e ai sensi dell’articolo 140 della l. r. 1/200 5, la conformit à delle
oper e realizzat e sulla cope r t u r a alle misur e preve n tiv e e prote t tive di cui alla sezion e II è atte st a t a dal
profes sionis t a abilitato in qualità di tecnico rilevato r e, che produ c e a suppo r t o l’elabor a t o tecnico della
cope r t u r a di cui all’articolo 5.
4. Nel caso di interv e n ti edilizi per i quali debb a esse r e certificat a l’abita bilità o l’agibilità ai sensi della
vigent e norm a tiv a region ale, il professio nist a abilitato, al mom e n t o del deposito dell’atte s t a zio n e di cui
all’articolo 86, comm a 3 della l. r. 1/200 5, alleg a la certificazion e di confor mit à delle oper e eseg uit e sulla
cope r t u r a alle misur e preve n tive e prot et tive di cui alla sezione II.
5. Per gli immobili e le aree sogge t ti a tutela ai sensi del decr e t o legislativo 22 genn aio 2004, n. 42
(Codice dei beni cultur ali e del paes a g gi o, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n.137) sono
fatte salve le disposizioni ivi previst e.
Art. 5
Elaborat o tecnico della copert ur a
1. L’elabor a t o tecnico della coper t u r a è reda t t o in fase di prog e t t a zio n e.
A tale ade m pi m e n t o provve d e, nei casi di cui all’articolo 90, comm a 3, del decr e t o legislativo 9 aprile
2008, n. 81, il coordin a t o r e per la prog e t t a zio n e avent e gli obblighi di cui all’articolo 91 del d.lgs. 81/200 8.
Nei casi in cui tale figura non sia previst a, provved e il prog e t tis t a dell’inte rv e n t o.
2. L’elabor a t o tecnico della cope r t u r a è aggior n a t o e comple t a t o , ai sensi del com m a 4, lette r e c), d), e),
f), g), ed h) entro la fine dei lavori. A tali ade m pi m e n t i provved e il coordin a t o r e per l’esec uzion e dei lavori
avent e gli obblighi di cui dell’articolo 92 del d.lgs. 81/20 0 8 oppu r e, nei casi in cui tale figura non sia
previst a, il diret to r e dei lavori.
3. Per i lavori affidati dai sogg e t ti di cui all’articolo 2 del d.lgs. 163/2 0 0 6 l’elabor a t o tecnico della
cope r t u r a fa part e del prog e t t o esec u tivo ai sensi dell’articolo 93, com m a 5, del d.lgs. 163/20 0 6.
4. L’elabor a t o tecnico della coper t u r a deve aver e i segu e n ti conte n u ti:
a) elabor a ti grafici in scala adeg u a t a , in cui siano indicati:
1) l’are a di interv e n t o;
2) l’ubicazion e e le cara t t e r i s tic h e dime n sion ali dei perco r si e degli accessi;
3) il posiziona m e n t o degli elem e n ti prot e t tivi e dei dispositivi antic ad u t a per il tran sito e
l’esec uzio n e dei lavori in coper t u r a ;
4) i dispositivi di protezion e collettiva e/o individu ali previsti;
5) l’altezza liber a di cadut a su tutti i lati espos ti ad arr e s t o cadu t a;
6) i bordi e le aree di lavoro sogge t ti a tratt e n u t a , ad arre s t o cadut a, a man u t e n zio n e oper a t a dal
basso;
7) le are e della coper t u r a non calpes t a bili;
8) le are e liber e in grad o di ospita r e le soluzioni provvisorie presc elt e;
9) le misur e relative al recup e r o in caso di cadu t a .
b) relazion e tecnica illustr a tiv a delle soluzioni proge t t u ali, nella quale sia evidenziat o in modo
punt u al e il rispet t o delle misur e preve n tive e prot e t tive di cui alla sezione II; nel caso di adozione
di misur e preve n tive e prot et tive di tipo provvisorio di cui all’articolo 7, comm a 4, la relazion e
esplicit a le motivazioni che impedisco n o l’adozione di misur e di tipo fisso o per m a n e n t e , nonch é le
cara t t e r i s tic h e delle soluzioni alter n a tive previst e nel proge t t o;
c) plani m e t ri a di dett a glio della coper t u r a in scala adeg u a t a , nella quale siano evide nzia ti gli
elem e n ti di cui al comm a 4, lette r a a), specifica n d o per ciascu n o dei dispositivi di ancor a g gi o, linee
di ancor a g gi o o ganci di sicur ezz a da tetto utilizzati, la norm a UNI di riferim e n t o, il tipo di
appa r t e n e n z a , il modello, il fabbric a n t e ed il num e r o massim o di utilizzato ri conte m p o r a n e i,
nonch é la manu t e n zio n e periodica previst a;
d) relazion e di calcolo, reda t t a da un professio nist a abilitato al calcolo stru t t u r a l e, conte n e n t e la
verifica del siste m a di fissag gio e l’accer t a m e n t o della resist e n z a degli elem e n ti strut t u r ali della

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coper t u r a alle massim e sollecitazioni tras m e s s e dal dispositivo di ancor a g gi o in caso di cadu t a ,
comp r e n sive del coefficient e di sicur ezz a desu n t o dalle relative nor m e tecnic h e.
e) certificazion e del fabbrica n t e dei dispositivi di ancor a g g io installati secon d o le nor m e UNI di
riferim e n t o . Sono installabili i dispositivi di ancor a g g io apposit a m e n t e prog e t t a t i per il
collega m e n t o di compo n e n ti di un siste m a di protezion e individu ale contro le cadu t e in confor mit à
alla UNI EN 363 (es. linee di ancor a g gio e/o ganci di sicur e zz a da tetto, ancor a g gi punt u ali, ecc.)
che siano realizzati secon do le norm e tecnich e UNI di riferim e n t o .
f) dichiar a zio n e di confor mit à dell’inst allato r e , rigu a r d a n t e la corr e t t a installazion e di dispositivi di
ancor a g gi o, linee di ancor a g gio e/o ganci di sicur ezz a da tetto, che deve conte n e r e almen o le
segu e n ti inform azioni:
1) installazion e secon d o le istruzioni fornite dal fabbrica n t e ;
2) effett u a zio n e dell’installazion e secon do il prog e t t o di cui alle lette r e c) e d);
3) fissag gio alla strut t u r a di suppo r t o secon do le modalit à indicat e dal proge t tis t a (es. num e r o di
bulloni, mate ri ali corre t ti, corr e t t o posizion a m e n t o );
4) mess a in esercizio secon do le inform azioni fornite dal fabbric a n t e ;
5) docu m e n t a zio n e fotogr afic a dei particola ri del fissag gio al suppo r t o di fondo, qualor a il
fissag gio non risult as s e più visibile dopo aver complet a t o l'installazion e.
g) man u al e d’uso di dispositivi di ancor a g g io, linee di ancor a g gi o e/o ganci di sicur ezz a da tetto
installati, con event u al e docu m e n t a zio n e fotogr afica;
h) prog r a m m a di man u t e n zio n e dei dispositivi di ancor a g g io, linee di ancor a g gi o e/o ganci di
sicur ezz a da tetto installati.
5. Con delibe r a zio n e della Giunt a region al e sono approv a t e disposizioni di attu a zion e del com m a 4.
Art. 6
Ade m p i m e n t i collegati all’elaborat o tecnico della copert ur a
1. Ferm o rest a n d o qua n to stabilito all’articolo 4, i conte n u ti dell’elabo r a t o tecnico della coper t u r a sono i
segu e n ti:
a) per le istanze di per m e s s o di costr ui r e e per le SCIA, anch e riferite a varian ti in corso d’oper a che
compo r ti no la sospe n sio n e dei relativi lavori, l’elabor a t o tecnico della cope r t u r a deve aver e alme no
i cont en u ti minimi di cui all’articolo 5, com m a 4, lette r e a) e b);
b) per le istanz e di sana to ri a di cui all’articolo 140 della l.r. 1/2005, comp r e n d e n t i interve n ti eseg uiti
sulle cope r t u r e , l’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a deve avere i conte n u ti di cui all’articolo 5,
com m a 4.
c) in sede di deposito della certificazion e di abita bilità o agibilità, l’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a
deve avere i conte n u ti di cui all’articolo 5, comm a 4.
2. Per le varian ti in corso d’oper a che non compo r tin o la sosp e n sio n e dei relativi lavori, di cui all’articolo
83 bis della l. r. 1/200 5, nonch é in tutti i casi in cui non siano state appo r t a t e modifiche al proge t t o
conte n u t o nel titolo abilitativo, anch e riferito all’ultim a variant e compo r t a n t e la sospe n sio n e dei relativi
lavori, la confor mit à dell’elabo r a t o tecnico e delle oper e eseg uit e sulle coper t u r e alle misur e preve n tive e
prot e t tiv e di cui alla sezione II è certificat a dal coordin a t o r e alla sicur ezz a in fase esec u tiva oppur e, nei
casi in cui tale figura non sia previst a, dal prog e t tis t a dell’inte rv e n t o o dal diret to r e dei lavori, unitam e n t e
alla comu nic azio n e di ultimazion e dei lavori.
3. L’elabo r a t o tecnico della coper t u r a , complet o di tutt a la docu m e n t a zio n e di cui all’articolo 5, comm a 4,
è conse g n a t o dal coordin a t o r e per l’esecuzion e dei lavori oppu r e, nei casi in cui tale figura non sia
previst a, dal prog e t ti st a dell’inte rv e n t o o dal dirett o r e dei lavori, al prop rie t a r io del fabbrica t o o ad altro
sogg et t o respo n s a b ile della gestion e e manu t e n zio n e dell’immo bile.
4. L’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a è messo a disposizion e dei sogge t ti che acced o n o alla coper t u r a in
occasio n e di ogni succe s sivo interv e n t o impian tistico o di man u t e n zio n e da eseg ui r si sulla med e si m a . A
tale ade m pi m e n t o provved e il prop rie t a r io dell’immo bile, o event u al e altro sogge t t o respo n s a b ile della
gestion e e della manu t e n zio n e del med e si m o. Esso è inoltre aggior n a t o in occasion e di succe s sive
modifich e al siste m a antica d u t a , e, in caso di pass a g gio di propri e t à , è conse g n a t o al nuovo propri e t a r io o
altro sogge t t o respo n s a bil e della gestion e e man u t e n zio n e dell’immobile. Nei casi in cui sia previst a la
red azio n e del fascicolo di cui all’articolo 91, comm a 1, lette r a b), del d.lgs. n. 81/20 0 8 l’elabo r a t o tecnico
ne costituisc e part e integ r a n t e . Nel caso di affitto dell’immo bile il propri e t a ri o è tenu to alla conse g n a
dell’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a al cond u t t o r e dell’immo bile.
5. Il propri e t a ri o dell’immobile, o event u al e altro sogg e t t o respo n s a b ile della sua gestion e e
man u t e n zio n e , è tenut o a gar a n ti r e nel tem po la perfett a funzion alità del siste m a di sicur ezz a antica d u t a ,
mant e n e n d o aggior n a t o il regist ro di controllo dei dispositivi installati pres so l’immobile secon d o qua n to
riport a t o nel manu al e di uso e progr a m m a di man u t e n zio n e di cui all’elabo r a t o tecnico della coper t u r a .

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SEZION E II
Misur e preve n t ive e prot e t tive
Art. 7
Criteri gen erali di proge t t a zi o n e
1. Nei casi di cui all’articolo 2, sono proge t t a t e e realizzat e, nel rispe t to dei criteri di cui al pres e n t e
articolo, misur e preve n tiv e e prote t tive al fine di poter eseg uir e succes sivi interv e n ti impianti stici o di
man u t e n zio n e sulla coper t u r a in condizioni di sicur ezz a. Tali misur e preve n tive e prot e t tive sono
finalizzat e a mett e r e in sicur e zz a:
a) il perco r s o di acces so alla coper t u r a ;
b) l’acces so alla cope r t u r a ;
c) il tran sito e l’esec uzio n e dei lavori sulla cope r t u r a .
2. I perco r si devono esse r e di tipo fisso o per m a n e n t e e gli acce ssi devono esse r e di tipo fisso.
3. Il tran sito e l’esecuzion e degli interv e n ti impiantis tici o di manu t e n zio n e sulle coper t u r e devono esse r e
gara n ti ti attr av e r s o elem e n ti prot et tivi di tipo fisso o per m a n e n t e .
4. Nei casi di interv e n ti su coper t u r e esiste n ti, nei quali non sia possibile adott a r e misur e di tipo fisso o
per m a n e n t e a caus a di cara t t e r i s tic h e stru t t u r a li insufficien ti a gar a n ti r e l’ancor a g g io dei siste mi
antica d u t a , o per contr a s t o con presc rizioni regola m e n t a r i o con norm e di tutela rigua r d a n t i l’immobile
inter e s s a t o dall’inte rv e n t o, nella relazion e tecnic a di cui all’articolo 5, com m a 4, lette r a b), devono esse r e
specificat e le motivazioni per le quali tali misur e risult a n o non realizza bili. Devono altr esì ess er e indicat e
le idone e misur e di tipo provvisorio previst e in sostituzion e, tali comu n q u e da gar a n ti r e l’esecuzion e degli
interv e n ti impian tis tici o di manu t e n zio n e della coper t u r a in condizioni di sicur ezz a.
5. Fer mo rest a n d o l’obbligo di preve ni r e il rischio di cadut a con le modalità di cui al pres e n t e
regola m e n t o, event u ali parti della coper t u r a non calpe st a b ili per il rischio di sfond a m e n t o della supe rficie
di calpe s tio devono esse r e comu n q u e raggiu n gi bili, prote t t e ed adeg u a t a m e n t e segn al a t e .
6. Negli interv e n ti impianti stici compo r t a n ti l’installazion e sulle cope r t u r e calpes t a bili di pan n elli solari
devono esse r e repe ri ti appositi spazi di dime n sioni sufficienti a conse n ti r e l’installazion e e l’uso di un
siste m a antica d u t a gar a n t e n d o la manu t e n zio n e in sicur e zz a della cope r t u r a e delle sue dotazioni. Tale
disposizion e non si applica nei casi di adozione di dispositivi di prot ezion e collettiva per m a n e n t i.
7. L’obbligo di utilizzo di siste mi antica d u t a deve esse r e evide nzia to con idone a cart ellonistic a nella zona
di acces so alla coper t u r a .
Art. 8
Percorsi di access o alla copert u ra
1. I perco r si di access o alla cope r t u r a posso no esse r e inter ni o este r ni. La loro configu r a zion e deve
conse n ti r e il pass a g gio degli oper a t o ri, dei loro uten sili da lavoro e dei mat e ri ali in condizioni di sicur ezz a.
2. Lungo l’intero sviluppo dei perco r si è neces s a r i a l’adozion e delle segu e n ti misur e:
a) gli ostacoli fissi, che per ragioni tecnich e non posso no esse r e elimina ti, devono esse r e chiar a m e n t e
segn al a ti e, se del caso, prote t ti in modo da non costituir e pericolo;
b) ove sia preve dibile un utilizzo del perco r s o in condizioni di scar s a o asse n t e illumin azion e nat u r al e,
deve esse r e gar a n tit o un illumin a m e n t o confor m e alla norm a UNI EN 12464- 1 e UNI EN 1246 4- 2. I
corpi illumin a n ti devono esse r e installati in modo da preve nir e i rischio d’urto;
c) deve esse r e previsto un dimen sio n a m e n t o in relazion e ai carichi di esercizio, tene n d o conto dei
preve dibili ingom b ri di mate ri ali ed uten sili da trasp o r t a r e , con una largh ezz a non inferior e a 0,60
met ri per il solo tran sito dell’oper a t o r e ;
d) deve esse r e gar a n tit a un’altezz a libera supe rior e a 1,80 metri rispet t o al piano di calpes tio. In
pres e n z a di vincoli costr u t tivi non elimina bili, tale altezza può esse r e ridott a limitat a m e n t e ad un
unico e breve trat to;
e) i perco r si orizzont ali o inclinati devono esse r e prote t ti contro il rischio di cadu t a nei lati
prospicie n ti il vuoto o espos ti verso supe rfici sfond a bili;
f) i perco r si verticali devono esse r e realizzati trami t e le segu e n ti stru t t u r e :
1) scale per il trasfe ri m e n t o in quota opport u n a m e n t e vincolat e alla zona di sbarc o;
2) app a r e c c h i di solleva m e n t o certificati anch e per il trasfe ri m e n t o di perso n e in quot a;
3) ponte g gi;
g) i perco r si verticali costituiti da scale fisse devono esse r e predis po s ti secon d o il segu e n t e ordine di
priorit à:
1) scale fisse a gradini a ramp e con sviluppo rettilineo;

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2) scale retr a t tili fisse a gra dino;


3) scale fisse a chiocciola;
4) scale fisse a pioli con inclinazion e minor e o ugu ale a 75°;
5) scale fisse a pioli con inclinazion e supe rior e a 75°.
3. Per particola ri e docu m e n t a t e esige nz e di natu r a tecnic a, ovvero al fine di gar a n ti r e il rispe t to di
event u ali nor m e di tutela rigu a r d a n t i l’immobile, è amm e s s o il ricorso ad apposit e scale porta tili,
costitu e n ti dotazion e per m a n e n t e dell’edificio, solida m e n t e vincolabili alla zona di sbar co e di altezza tale
da sporg e r e a sufficienz a oltre il livello di access o, salvo che altri dispositivi gara n ti sc a n o una pres a sicur a
all’ope r a t o r e . In tali casi nell’elabo r a t o tecnico della cope r t u r a è indicato il vano dell’edificio nel quale
dett e scale porta tili sono custodit e.
4. Nei casi in cui sussist a n o dimos t r a t i impedi m e n t i alla realizzazion e di perco r si fissi o per m a n e n t i,
ovvero laddove la realizzazion e dei med e si mi risulti in contr a s t o con norm e di tutela rigua r d a n t i
l’immobile, devono esse r e individu a ti spazi in grado di ospita r e le soluzioni provvisorie presc elt e.
5. Per il rag giu n gi m e n t o di acces si inter ni ed este r ni compo r t a n t e il supe r a m e n t o di un dislivello inferior e
a 2 met ri è ammissibile il ricorso ad idone e soluzioni tem po r a n e e .
6. I perco r si verticali con esclusiva funzion e di acces so alla coper t u r a devono esse r e muniti di
sbar r a m e n t o che ne impe disc a l’utilizzo ai sogg e t ti non autorizza ti.
Art. 9
Acces si alla copert u ra
1. La cope r t u r a deve esse r e dotat a alme no di un acces s o, inter n o od este r n o, in gra do di gar a n ti r e il
pass a g gio ed il trasfe ri m e n t o di un oper a t o r e e di mate ri ali ed uten sili in condizioni di sicur ezz a.
2. Un access o inter n o deve posse d e r e le segu e n ti cara t t e r i s tic h e :
a) ove sia costituito da una aper t u r a verticale, la stess a deve aver e una largh ezz a liber a minima di
0,70 met ri ed un’altezza liber a minim a di 1,20 metri. Limitat a m e n t e agli interv e n ti da eseg uir si su
edifici esiste n ti, qualor a per dimost r a ti impe dim e n t i di natu r a tecnic a ovvero per contr a s t o con
norm e di tutela rigua r d a n t i l’immobile non sia possibile gara n ti r e il rispet t o delle dime n sioni
minime pres c ri tt e e vi siano altre sì dimost r a ti impedi m e n ti alla realizzazion e di un acces s o este r n o
confor m e alle disposizioni di cui al pres e n t e regola m e n t o , sono amm e s s e ape rt u r e di dimen sioni
inferiori, nel rispe t to dei limiti dime n sion ali di cui alla letter a b) e tali comu n q u e da gar a n ti r e il
pass a g gio di perso n e e mate ri ali;
b) ove sia costituito da una ape r t u r a orizzont al e od inclinat a, la stess a deve esse r e dime n sion a t a sui
preve di bili ingom b ri di mat e ri ali ed utensili da tras po r t a r e ; se di form a rett a n g ol a r e , l’aper t u r a
deve aver e una supe rficie libera di pass a g gio non inferior e a 0,50 metri qua d r a ti, con lato inferior e
di larg h ezz a minim a di 0,70 metri;
c) i serr a m e n t i delle ape r t u r e di access o non devono pres e n t a r e parti taglien ti o eleme n ti spor g e n ti
ed il siste m a di aper t u r a dell’ant a deve esse r e agevole e sicuro;
d) l’access o da aper t u r e orizzont ali o inclinat e non deve compo r t a r e la rimozion e dell’ant a dalla sede
in cui è incer ni e r a t a allo stipite; il siste m a di conn e s sio n e dell’ant a allo stipite deve esse r e tale da
impedi re il distacc o accide n t a l e dell’ant a in posizione di ape r t u r a ; l’anta deve inoltre esse r e
provvista di mecc a ni s m o tale da evitar e l’investim e n t o improvviso ed incont rolla to del sogge t t o che
la apre.
3. Un acces so este r n o deve esse r e inequivoc a bil m e n t e riconos cibile per il raggiu n gi m e n t o di siste mi di
acce ss o fissi, per m a n e n ti o mobili. Nelle cope r t u r e piane, esso deve esse r e adeg u a t a m e n t e prot et t o da
par a p e t t i con cancellet to apribile verso l’inter n o. Nelle coper t u r e inclinat e, esso deve esse r e dotato di un
ancor a g gi o facilme n t e raggiu n gi bile al quale l’oper a t o r e , prim a di acce d e r e alla cope r t u r a , poss a
agg a n ci a r e il dispositivo di prot ezion e individu al e e colleg a r si ad un siste m a di ancor a g gi o pres e n t e sul
tetto.
Art. 10
Transito ed esec u zi o n e dei lavori sulle copert ur e
1. Al fine di gar a n ti r e un adeg u a t o livello di sicur ezz a dur a n t e il tran sito e la sosta sulla coper t u r a , a
partir e dal punto di access o, devono esse r e previsti elem e n ti fissi di protezion e ed elem e n ti che
favorisco no l’utilizzo di dispositivi di sicur ezz a nonc h é la posa in oper a di event u ali ulteriori dispositivi.
2. Il tran sito sulle cope r t u r e deve gara n ti r e, a partir e dal punto di acces so, il pass a g gio e la sosta in
sicur ezz a per interve n ti impian tistici o di man u t e n zio n e media n t e elem e n ti prot e t tivi quali:
a) para p e t ti;
b) linee di ancor a g g io;

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c) dispositivi di ancor a g g io;


d) ganci di sicur ezz a da tetto;
e) reti di sicur ezz a antica d u t a ;
f) impalca ti;
g) pass e r e lle o and a toi e per il tran sito di perso n e e mate ri ali;
h) scalini posapi e d e;
i) piani di cam mi n a m e n t o .
3. Nella scelta degli elem e n ti prote t tivi di cui al com m a 2 deve esse r e consid e r a t a la frequ e n z a degli
interv e n ti di manu t e n zio n e previsti, privilegia n d o i siste mi collettivi di prot ezion e rispet t o a quelli
individu ali.
4. L’impiego di dispositivi di ancor a g g io punt u ali o ganci di sicur ezz a da tetto è conse n ti to solo per brevi
spost a m e n t i o laddove le linee di ancor a g gi o risultino non installabili per le carat t e ri s tic h e dimen sio n ali,
stru tt u r ali o morfologich e delle cope r t u r e , ovvero per contr a s t o con nor m e di tutela rigu a r d a n t i l’immobile
inter e s s a t o dall’inte rv e n t o .
5. Laddove le carat t e ri s tic h e della coper t u r a lo conse n t a n o , in attu a zion e dei principi gene r a li di tutela di
cui all’articolo 15 del d.lgs 81/200 8 e della nece s sit à di eseg uir e event u ali oper azio ni di salvat a g gio,
assist e n z a e recu p e r o in caso di cadut a, la scelta dei dispositivi di ancor a g gi o deve esse r e rivolta verso
quelle tipologie di dispositivi che conse n t o n o l’utilizzo conte m p o r a n e o da part e di più perso n e.
Art. 11
Cause ostative e rinvio alla l.r. 1/2005
1. La manc a t a pres e n t a zio n e degli elabo r a ti di cui all’ articolo 5, com m a 4, lette r e a) e b) costituisc e
caus a ostativa al rilascio del per m e s s o di costr uir e e all’efficacia della SCIA ai sensi dell’articolo 82
comm a 14 della l.r. 1/2005.

CAPO III
Nor m e final i e tra n s i t o r i e
Art. 12
Abrogazion e del d.p.g.r. 23 nove m b r e 2005, n. 62/R
1. Il decr e t o del Presid e n t e della giunt a region ale 23 nove m b r e 2005, n.62 (Regola m e n t o di attu azio n e
dell’articolo 82, com m a 16, della legge region al e 3 genn aio 2005, n.1 “Norm e per il gover no del territo rio”
relativo alle istruzioni tecnic h e sulle misur e preve n tiv e e prote t tive per l’acces so, il tran sito e l’esec uzion e
dei lavori in quot a in condizioni di sicur e zz a) è abrog a t o.

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