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BASKET

1. EDUCAZIONE INNAZITUTTO:

• Ognuno rappresenta la squadra, genitori compresi, per cui tutti devono rispettare le regole di comportamento;

• I genitori sulle tribune devono assolutamente evitare di inveire contro gli arbitri e gli avversari, poiché si rischia di far perdere la propria
squadra per squalifica.

2.RISPETTO DELL’IMPEGNO PRESO:

• Arrivare puntuali agli allenamenti;

• Avvisare per tempo l’allenatore dell’assenza.

3.RISPETTO DI CHI E’ IN CAMPO

• Usare educazione con tutti, avversari ed arbitri

• Ricordare che si fa parte di una squadra nella quale bisogna dare il massimo, aiutandosi a vicenda;

• Accettare i limiti e gli errori dei compagni ed aiutarli se sono in difficoltà.

• A fine partita salutare tutti con cordialità.

4.RISPETTO PER I LUOGHI:

• Rispettare e lasciare in ordine palestra e spogliatoi sia quelli della nostra società sia quelli delle società che ospitano.
5.ALLENAMENTI:
• Durante Gli allenamenti e le partite si deve osservare sempre ed in qualsiasi situazione, un atteggiamento leale,
corretto e rispettoso nei confronti di allenatori, compagni, avversari, arbitri e pubblico. Non sono tollerati
comportamenti violenti o comunque contrari alla lealtà sportiva;

• La società prenderà provvedimenti disciplinari contro chi non rispetti tali norme di comportamento, ed si ritiene
AUTORIZZATA in casi estremi, a sospendere l’atleta dall’attività sportiva, e/o allontanare dalla Palestra le
persone/accompagnatori, che manchino di rispetto ed in qualunque modo, ad atleti, arbitri ,allenatori etcc.;

• Sconfitte e vittorie devono sempre essere prese in modo costruttivo;

• Il Basket è e deve rimanere uno sport in cui l’agonismo deve sempre essere accompagnato dal rispetto e
dall’educazione.
«gioco corretto»
Il riconoscimento del fair play da parte della politica e delle istituzioni è avvenuto
gradualmente, man mano che il concetto si radicava sempre di più nella mentalità degli
organismi di governo dello sport. Ed è così che nel 1992, durante la Conferenza di Rodi, il
Consiglio d’Europa, costituito per l’occasione dai ministri dello sport, approva il Codice
Europeo di etica Sportiva. Si tratta di un documento che, pur non fissando regolamenti
precisi, prevede un quadro etico di riferimento con l’obiettivo di diffondere una mentalità
sportiva, che sia condivisa in ogni attività. In questo contesto, il fair play, come sintesi delle
considerazioni etiche, si trova al centro di tutto il codice, come elemento necessario e non
accessorio: deve guidare l’approccio allo sport che vede come principi cardine lotta ai brogli,
al doping, alla violenza verbale e fisica, alle discriminazioni. Un criterio guida, quindi, a cui
tutti coloro che promuovono esperienze sportive per giovani e bambini devono attribuire la
massima priorità. Praticare uno sport con fair play significa avere l’opportunità di conoscersi
più a fondo, di fissare e raggiungere obiettivi attraverso l’impegno e la costanza, di integrarsi
con gli altri ed interagire, di divertirsi e dimostrare le proprie abilità tecniche.

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