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LA CIVILTA’ ETRUSCA

Fra le popolazioni preromane emerge quella etrusca. Già gli antichi se ne chiedevano l’origine.
Erodoto, storico greco riportava che gli etruschi guidati da Tirreno sarebbero trasmigrati in Italia
dall’Asia Minore. Un altro storico Dionigi di Alicarnasso ne sosteneva l’autoctonia e, quindi
l’origine locale. Secondo altri gli etruschi sarebbero scesi in Italia dal Nord, passando attraverso le
Alpi. Sono tesi, che hanno un loro fondamento , ma nessuna è completamente convincente. Gli
Etruschi, qualunque sia la loro origine erano stanziate nella regione che da essi prese il nome di
Etruria, compresa fra l’Arno a Nord e il corso del Tevere a sud, in quella regione che oggi è formata
dalla Toscana (il cui nome deriva da Tuscia, come i latini chiamavano l’Etruria), dall’Umbria
occidentale e dal Lazio settentrionale. Nel momento della loro massima potenza(VII-VI secolo a. C.)
estesero il loro dominio a sud, fino in Campania e al nord, al di là dell’Appennino, dove sono
etrusche le città di Felsina (Bologna), Mutina (Modena), Arimna (Rimini), Manthva (Mantova). Con
la cacciata dell’ultimo re etrusco Tarquinio il Superbo, (fine del VI secolo a.C.), sconfitti dai greci
nella battaglia navale di Cuma, invasa dai celti la val Padana, anche essi entrarono nell’orbita
romana. Politicamente anche all’epoca della loro massima potenza, gli etruschi non costituirono
uno stato unitario, anzi ogni città costituisce uno stato autonomo, simile alle polis greche. I centri
abitati sorgono in cima a colli e sono protetti da mura. Basta ricordare alcuni esempi ancora
esistenti : Fiesole, Cortona, Chiusi, Perugia, Volterra, Tarquinia ed altri.

ARTE E RELIGIONE ETRUSCHE

L’arte etrusca è strettamente legata alla religione. Diversamente dai greci, come libera attività
dello spirito, serve per assecondare il volere degli dei. Gli Etruschi avevano una visione cupa della
morte: non la certezza degli Egizi, non il rapporto confidenziale dei Greci. Essi vedevano gli dei
come esseri misteriosi, mostruosi, potenzialmente nemici, tremende divinità infernali. Per questo
credevano che la tomba fosse un riparo sicuro, corredata da utensili e offerte come una casa.
Dunque una concezione pessimistica della vita e fortemente angosciosa della morte. La religione
diventa molto rilevante come anche il potere dei sacerdoti. Essi infatti avevano la fama di praticare
la “divinazione” cioè saper comprendere attraverso segni della natura il volere degli dei.

L’ARCHITETTURA CIVILE

Le città etrusche erano circondate da mura, sapientemente costruite a secco, senza leganti, malta
cementizia che sarà poi romana. Le pietre erano poste a filari isodomi, (pietre della stessa altezza e
profondità) che sarà perfezionata dai romani come opus quadratum. (foto sul libro). Essi hanno
usato l’arco come componente essenziale di una apertura, come gli archi di entrata delle città. Ma
non sono stati i primi a usarli, molti secoli prima l’avevano già usati gli egizi, gli assiri e i babilonesi,
solo che gli etruschi sono stati i primi a utilizzarli nelle loro città. (vedere arco della Porta della città
di Volterra).

SISTEMA COSTRUTTIVO DI UN ARCO

Vedere foto inviata.


IL TEMPIO ETRUSCO

Dei templi oggi ci resta ben poco: per lo più il solo basamento in pietra. Erano costruiti con
materiale facilmente deperibile, leggero,i l tetto a due spioventi era in legno con ornamentazioni
fittili (in terracotta). Dalla descrizione di Vitruvio conteneva tre naos preceduti da un pronao
tetrastilo, contenente otto colonne e da una scalinata. Le colonne tuscaniche(vedere foto) a
differenza di quelle doriche non poggiavano sullo stilobate, ma sul plinto sormontato dal toro. Il
diametro al sommoscapo è ¾ di quello all’imoscapo, senza entasis. I motivi decorativi sono gli
acroteri, le antefisse realizzati in terracotta dipinta. Potevano avere delle raffigurazione
mostruose, legate sempre alle ritualità religiose, per protezione contro le divinità infernali.

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