Sebbene l'attitudine a manipolare emotivamente il partner sia appannaggio tanto delle donne
che degli uomini, la letteratura riporta una casistica quasi esclusivamente declinata al
maschile, dove il manipolatore è un uomo e la vittima una donna. Ciò a mio avviso è da
accreditarsi a tre fattori principali:
1) le donne più degli uomini ricorrono all'aiuto di un professionista per ritrovare il loro
equilibrio ed il loro benessere in situazioni relazionali disfunzionali;
2) L'attenzione dei media è focalizzata sulle donne e sugli episodi di violenza ed abuso che
le vedono coinvolte come vittime;
3) Le donne abusano fisicamente dei partner mediamente più raramente e provocando minori
danni, rispetto agli uomini.
Ovviamente esistono le eccezioni ma per brevità non ne parlerò in questa sede, attenendomi
alla casistica maggiormente riportata in letteratura.
Abbiamo già visto che, per dare vita ad una relazione manipolatoria e mantenerla nel tempo, è
necessario che la persona manipolata (precedetemente definita come "vittima") presenti
specifiche caratteristiche psicologiche; il partner manipolatore presenta a sua volta specifiche
caratteristiche e tratti psicologici.
CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEL MANIPOLATORE
TIPOLOGIE DI MANIPOLATORI
Nel suo libro "Come mi vuoi?", Robin Stern identifica e descrive tre tipologie di manipolatori
emotivi al maschile, ma che a mio avviso possono essere facilmente riportati anche al
femminile, con le dovute modifiche: