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19/03/2018

...Con Socrate e Platone si ha l'inizio della decadenza dell' uomo, di un uomo caratterizzato da questa volontà di verità

Nell'opera successiva intitolata "LE CONSIDERAZIONI INATTUALI" Nietzsche elabora un saggio che si intitola
"SULL' UTILITÀ E IL DANNO DELLA STORIA PER LA VITA", dove N. esprime tutte le sue considerazioni
(riguardo alla storia)
 storia che è prerogativa tipica dell'uomo, perché la STORIA è sinonimo di MEMORIA 
≠ gli animali non hanno storia perché non hanno memoria

Egli distingue 3 tipi di storia (= 3 diverse modalità con cui l'uomo si rapporta al passato):
1) - la storia ANTIQUARIA
2) - la storia MONUMENTALE
3) - la storia CRITICA

[ vd. titolo: evidentemente la storia può essere utile all'uomo ma anche dannosa ] 
1) la STORIA ANTIQUARIA risponde al bisogno dell'uomo di custodire, mantenere, trattenere il passato 

• Perché abbiamo questo bisogno di custodire il passato?


(La nostra identità è nel passato) e quanto più l'uomo custodisce il passato/le proprie radici, tanto più è consapevole della
propria identità e perciò forte nel presente.

Sequoia = quanto più sono profonde le radici, tanto è più solido l'albero

≠ un totalitarismo invece cerca di cancellare il passato! 

2) • Perché abbiamo bisogno del passato?


Il passato ci fornisce dei modelli, delle esperienze (buone, positive) da ripetere/imitare/riprodurre
e per questo anche la STORIA MONUMENTALE è utile alla vita

Fermarsi, limitarsi a custodire e imitare il passato è però anche dannoso, perché se ci fermassimo a questi due soli
atteggiamenti si incorrerebbe nella "saturazione di storia" 
 se tutto si fermasse qui, l'individuo sarebbe totalmente determinato dal passato, renderebbe l'individuo succube della
storia (come aveva teorizzato Hegel)

Nietzsche vuole liberare l'individuo da qualunque ordine prestabilito 


3) per questo è importante la STORIA CRITICA = è altrettanto necessario/importante l'oblio (là dove è necessario
dimenticare ≠ di memoria/ricordare), prendere le distanze dal passato perché l'uomo sia totalmente libero nel presente e
artefice/protagonista del suo destino

Perciò proprio per evitare il danno della storia è di vitale la storia critica (≠ da Hegel) 
Nietzsche vuole svincolare l'uomo da ogni determinismo storico  e renderlo protagonista del suo tempo, del suo presente

Come è importante il sogno ma anche la veglia, analogamente è importante per l'uomo ricordare (memoria) ma anche
dimenticare (oblio).

Con questo Nietzsche prende le distanze da una di quelle fondamentali presunte verità che hanno contrassegnato l'800 
 che ha sempre visto l'uomo come una variabile dipendente dalla storia
 l'uomo come totalmente definito dalla storia

L'altra presunta verità proclamata nell'800 è stata quella scientifica:


Nietzsche ha una posizione drastica anche nei confronti del positivismo, che lui contesta 
 nel senso che ciò di cui si sono sempre vantati i positivisti è stato quello di ritenersi ANTIDOGMATICI (= tutto ciò
che diciamo è verificato)/ è quella "divinizzazione dei fatti" (se un fatto è incontrovertibile)
≠ Nietzsche innanzitutto dimostra che anche il Positivismo è dogmatico, se dogma vuol dire porre una determinata verità
senza averla dimostrata 
• Quali dogmi?
Anche il Positivismo presuppone che 
1) la realtà abbia un ordine/ la natura sia determinata
2) il sapere scientifico sia positivo, buono, utile all'uomo

Ma soprattutto tanto i positivisti sostengono la divinità del fatto, tanto invece Nietzsche sostiene che "i fatti sono stupidi"
= senza senso 
 non esistono fatti, esistono solo interpretazioni 

• Cosa vuol dire questa posizione così rivoluzionaria? (non è relativismo attenzione!)


Non esistono fatti perché ogni fatto PRESUPPONE un punto di vista, un soggetto che lo guarda

 questa nuova lettura si chiama PROSPETTIVISMO:


Per cui la realtà secondo Nietzsche non può che essere conosciuta da un particolare punto di vista e in questa tesi (uno dei
punti di vista fondamentali del discorso) dobbiamo vedere il bisogno, l'esigenza che ha N. di affermare da un lato il fatto
che la realtà è qualcosa di caotico, magmatico,multiforme, indefinibile (dionisiaco) e dall'altra perciò il fatto che la realtà
non si lascia definire, comprendere "nella nostra piccola, quadrata ragione umana".

Freud per un verso, Nietzsche per un altro, quello che si sta mettendo radicalmente in discussione è l'uomo ragione, una
ragione in grado di comprendere la realtà.
I positivisti in nome dei fatti, della scienza pretendono di comprendere tutto il reale laddove il reale non si lascia
comprendere. 

 immediatamente viene fatto fuori tutto l'800

• Qual è invece l'atteggiamento propriamente scientifico per Nietzsche? 


Consiste  nella sistematica applicazione del SOSPETTO su qualunque verità.
Nietzsche è autore dell'opera "La gaia scienza" (la scienza per N. dev'essere gaia, gioiosa)
 proprio nell'ambito della "gaia scienza" verrà affermata la MORTE DI DIO.
Smantellata la presunta verità storica e verità scientifica, Nietzsche non si limita a criticare l'800 ma contesta anche tutta
la cultura occidentale a partire dalla VERITÀ MORALE.

• come contesta N. la verità morale (andando al di là del bene e del male)?

C'è uno scritto che si intitola "La genealogia della morale" è la ricerca delle origini della morale.
Solitamente la domanda morale si formula: Cos'è bene? Cos'è male? 
In Occidente:
Bene: lealtà, carità, altruismo...
Male: infedeltà, egoismo...

Nietzsche È bene (= favorevole all'uomo) ciò che è bene? 


Non è una domanda ma un SOSPETTO!

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