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649004
L’OSSERVATORE ROMANO
Anno CLIII n. 15 (46.259)
.
Incertezza sull’esito dell’operazione
contro i terroristi in Algeria
ALGERI, 18. Restano ancora incerti i
contorni dell’operazione lanciata ieri
dalle forze di sicurezza algerine nel
sito di In Amenas, dove si sono as-
serragliati i terroristi autori del se-
questro di un numero imprecisato di
lavoratori, anche stranieri. Secondo
l’agenzia algerina Aps, oltre la metà
dei 132 ostaggi stranieri sono liberi.
Il numero complessivo degli ostaggi
liberati è di 650, tra cui 573 algerini,
continua la stessa fonte. Diciotto ter-
roristi che avevano attaccato il sito
di In Amenas, nel Sahara algerino,
sono stati uccisi da forze speciali al-
gerine nell’operazione di ieri per li-
berare i dipendenti presi in ostaggio.
Lo ha detto una fonte della sicurez-
za algerina all’Afp, precisando che
del gruppo di assalitori facevano
parte una trentina di terroristi.
Il primo ministro francese, Jean-
Marc Ayrault, ha confermato che nel
sito algerino l’operazione contro i
terroristi che detengono gli ostaggi è
ancora in corso. Lo stesso premier
ha parlato di «diversi morti» fra gli
ostaggi, senza precisarne né numero
né nazionalità. «Mentre vi parlo —
ha detto Ayrault — lamentiamo la
morte di parecchi ostaggi. Non ne
conosciamo ancora con precisione il
numero né la nazionalità».
Anche il premier britannico,
David Cameron, ha confermato che
ci sono ancora terroristi con ostaggi
all’interno dell’impianto. Parlando
davanti ai Comuni, Cameron ha af-
fermato che la prima fase dell’inter-
vento delle forze algerine è termina-
ta «ma il complesso è molto grande
e stanno ancora ricercando i terrori-
sti che potrebbero avere altri ostaggi
in altre zone». Il premier ha spiega-
to di non poter fornire altre infor-
mazioni su un’operazione «ancora in
corso», tuttavia ha assicurato che i
cittadini britannici che potrebbero
essere ancora nelle mani del com-
mando jihadista sono «molto meno
di 30». Il nostro sostegno alla Fran-
cia in Mali è vitale, ha aggiunto, ma
si è detto «deluso» perché, sebbene
avesse chiesto alle autorità algerine
di avvertirlo nel caso un’azione fosse
pianificata, è stato informato del-
l’operazione militare soltanto quan-
do era già avviata.
Dal canto suo, il segretario alla
Difesa degli Stati Uniti, Leon Panet-
ta, parlando oggi a Londra, ha detto
che «i terroristi non troveranno ripa-
ro in Algeria, in Nord Africa o altro-
ve». Il premier Shinzo Abe ha inter-
rotto una missione nel sudest asiati-
co per rientrare nelle prossime ore
nella capitale giapponese in seguito
alla crisi degli ostaggi in Algeria.
Centinaia di lavoratori delle compa-
gnie petrolifere internazionali sono
Nove morti e migliaia di persone in fuga
Stato di emergenza a Jakarta
per le alluvioni
Il presidente indonesiano nel giardino allagato del palazzo presidenziale (Reuters)
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JAKARTA, 18. Una inondazione,
causata dalle piogge torrenziali,
ha messo in ginocchio Jakarta, la
capitale dell’Indonesia. Tutte le
principali strade sono state allaga-
te, provocando la paralisi del traf-
fico, oltre alla chiusura per ore
dell’aeroporto. Nove le vittime,
GIORNALE QUOTIDIANO
Si teme ancora per la sorte di numerosi ostaggi
stati sgomberati dall’Algeria ieri e
molti altri seguiranno. Lo ha detto
oggi la British Petroleum dopo l’at-
tacco agli impianti di In Amenas.
Nel frattempo, le reazioni dei Pae-
si di cui erano originari gli ostaggi
caduti in mano ai sequestratori di In
Amenas, tengono banco sui media
algerini. Il quotidiano riformista «El
Forze speciali algerine durante un addestramento (Reuters)
In applicazione degli accordi firmati con il Sudan ad Addis Abeba
Juba ritira le truppe dal confine
JUBA, 18. Il Sud Sudan ha iniziato
a ritirare le sue forze armate alla
frontiera con il Sudan. Lo schiera-
mento militare era stato deciso in
seguito alla disputa sui confini e su
alcune regioni rivendicate sia da
Khartoum sia da Juba. Lo hanno
reso noto fonti governative sudsu-
danesi, precisando che il ritiro sarà
completato entro il 4 febbraio, nella
speranza che anche il vicino Sudan
faccia lo stesso. «Con il ritiro il Go-
verno del Sud Sudan vuole dimo-
strare di avere rispettato gli accordi
di sicurezza firmati», ha precisato
una nota ufficiale da Juba. Nessun
commento è finora arrivato dalle
autorità di Khartoum. Si tratta, se-
condo la nota, di un primo passo
mentre migliaia di persone sono
in fuga. Il capo dello Stato, Susilo
Bambang Yudhoyono, è stato fo-
tografato nei giardini allagati del
palazzo presidenziale con i panta-
loni arrotolati alle ginocchia. Le
autorità hanno decretato lo stato
d’emergenza fino al 27 gennaio.
Unicuique suum
Città del Vaticano
Watan» sottolinea le «inquietudini
degli occidentali», a cominciare da
quella del premier britannico, David
Cameron, e del capo della Casa
Bianca (Obama ha avuto ieri sera un
colloquio telefonico con Cameron
sulla crisi degli ostaggi).
Intanto, nel Mali l’esercito ha ri-
preso il controllo totale di Konna,
verso il ritiro di dieci chilometri per
istituire la zona smilitarizzata.
Il ministro della Difesa sudsuda-
nese, John Kong Nyuon, ha ugual-
mente assicurato, nello stesso co-
municato, che il suo Governo ri-
spetterà la data fissata del 4 feb-
braio per istituire la zona smilitariz-
zata, particolarmente contestata e
popolata, conosciuta come «Miglio
14». Il ministro della Difesa di Juba
ha altresì rivolto un appello al Su-
dan «a mettere in opera misure si-
mili e senza condizioni rispettando
gli accordi di sicurezza e le altre in-
tese siglate in settembre e che getta-
no le fondamenta per una coopera-
zione reciproca e una pace durevole
tra i nostri popoli».
Il Santo Padre ha ricevuto questa
mattina in udienza Sua Eminenza
Reverendissima il Signor Cardi-
nale Manuel Monteiro de Castro,
Penitenziere Maggiore, con Sua
Eccellenza Monsignor Krzysztof
Józef Nykiel, Reggente della Pe-
nitenzieria Apostolica.
Il Santo Padre ha ricevuto que-
sta mattina in udienza le Loro
Eccellenze Reverendissime i Padre ha nominato Vescovo della
Monsignori:
— Gerhard Ludwig Müller, Ar-
civescovo-Vescovo emerito di Re-
gensburg, Prefetto della Congre-
gazione per la Dottrina della Fe-
de;
— Agostino Superbo, Arcive-
scovo di Potenza - Muro Lucano
- Marsico Nuovo (Italia), in visi-
ta «ad limina Apostolorum»;
— Salvatore Ligorio, Arcivesco-
vo di Matera-Irsina (Italia), in vi-
sita «ad limina Apostolorum»;
— Giovanni Ricchiuti, Arcive-
scovo di Acerenza (Italia), in visi-
ta «ad limina Apostolorum»;
Copia € 1,00 Copia arretrata € 2,00
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
città a sud della linea di demarcazio-
ne della zona di influenza dei movi-
menti estremisti e non lontano dalla
base militare di Sévaré. Lo hanno
annunciato le stesse forze armate in
un comunicato. Konna era finita
nelle mani degli estremisti di Ansar
Eddine all’inizio della scorsa setti-
mana. Lo scorso 16 gennaio Sidi
Mohamed Aboul Habib, portavoce
del gruppo tuareg salafita, era ap-
parso in un video in cui rivendicava
il controllo della città maliana.
Il ministro degli Esteri francese,
Laurent Fabius, in rappresentanza
del presidente François Hollande,
parteciperà domani al vertice straor-
dinario sul Mali della Comunità
economica degli Stati dell’Africa oc-
cidentale (Ecowas) ad Abidjan. Al
summit prenderà parte il presidente
maliano ad interim Dioncounda
Traoré. Parigi ha già dislocato sul
terreno militare, oltre ad aerei ed eli-
cotteri, anche 1.400 soldati che pre-
sto raggiungeranno il tetto di 2.500.
Sono arrivati oggi in Mali 50 soldati
togolesi e 50 nigeriani. Si tratta dei
primi militari dell’Ecowas.
La Francia ha fatto bene a inter-
venire militarmente nel Mali, ma la
Nato deve restarne fuori. Lo ha af-
fermato in un’intervista che pubblica
oggi la «Frankfurter Allgemeine
Zeitung» il segretario generale del-
l’Alleanza atlantica, Anders Fogh
Rasmussen, secondo il quale nel
Paese africano «era necessario agire
rapidamente». «Non vedo però — ha
sottolineato Rasmussen — un ruolo
per la Nato nel conflitto in Mali».
I due Paesi si sono trovati vicini
alla guerra nell’aprile dello scorso
anno a seguito di sanguinosi scontri
armati di confine tra gli eserciti.
Grazie alla mediazione dell’Unione
africana lo scorso settembre hanno
trovato un’intesa che ha permesso
al Sud Sudan di riprendere le
esportazioni al nord di petrolio.
La zona smilitarizzata al confine
costituisce uno dei principali punti
degli accordi siglati e che finora,
però, non erano stati attuati. L’inte-
sa era stata annunciata ad Addis
Abeba, dall’ex presidente sudafrica-
no, Thabo Mbeki, a suo tempo no-
minato mediatore dell’Unione afri-
cana. Il 4 e 5 gennaio scorso i presi-
denti del Sudan e del Sud Sudan
hanno rilanciato gli accordi.
NOSTRE INFORMAZIONI
— Francescantonio Nolè, Ve-
scovo di Tursi-Lagonegro (Italia),
in visita «ad limina Apostolo-
rum»;
— Gianfranco Todisco, Vescovo
di Melfi-Rapolla-Venosa (Italia),
in visita «ad limina Apostolo-
rum»;
— Vincenzo Carmine Orofino,
Vescovo di Tricarico (Italia), in
visita «ad limina Apostolorum».
Il Santo Padre ha concesso la
«Ecclesiastica Communio» richie-
staGli in conformità al canone 76
§ 2 del Cceo da Sua Beatitudine
Ibrahim Isaac Sidrak, canonica-
mente eletto Patriarca di Alessan-
dria dei Copti il 15 gennaio 2013
dal Sinodo di quella Chiesa Pa-
triarcale.
Dalle Chiese Orientali
Il Sinodo dei Vescovi della
Chiesa Copta Cattolica, riunitosi
a Moqattam (Il Cairo - Egitto)
dal 12 al 16 gennaio 2013, dopo
aver consultato il Santo Padre, ha
Per il Fondo monetario sono duecento milioni
Un mondo
di disoccupati
Christine Lagarde durante la conferenza stampa (Reuters)
WASHINGTON, 18. Duecento milio-
ni di persone senza lavoro, e due
su cinque sono giovani. Il dato è
stato diffuso ieri dal direttore gene-
rale del Fondo monetario interna-
zionale (Fmi), Christine Lagarde,
nella conferenza stampa di inizio
anno. «Bisogna concentrarsi sul-
l’economia reale coscienti che ab-
biamo bisogno di crescita per il la-
voro e di lavoro per crescere» ha
dichiarato l’ex ministro dell’Econo-
mia francese.
Di fronte alla dilagante disoccu-
pazione — ha evidenziato — «i re-
sponsabili dei Governi dovranno
compiere sforzi aggiuntivi, sia nelle
economie avanzate sia nei Paesi in
via di sviluppo». Per uscire dalla
crisi ed evitare «possibili ricadute»
è necessaria una crescita che sia
«inclusiva e bilanciata» e che inne-
schi un processo capace di coinvol-
gere tutti. In una parola, serve un
«circolo virtuoso», ha detto Lagar-
de, per unire crescita e lavoro.
A richiamare l’attenzione mon-
diale sul dramma della disoccupa-
zione è stato anche il presidente
del Consiglio Ue, Hermann Van
Rompuy. Occorre — ha sottolineato
— «invertire questa dinamica rapi-
damente, assicurando che gli ag-
giustamenti di bilancio siano il più
giusti possibile». Un numero cre-
scente di persone — ha detto —
«esce dal mercato del lavoro, ab-
bandona ogni formazione e si
accettato la rinuncia all’Ufficio
presentata da Sua Beatitudine il
Cardinale Antonios Naguib, Pa-
triarca di Alessandria dei Copti,
in conformità al Cceo canone
126 § 2.
Il medesimo Sinodo ha eletto
nuovo Patriarca di Alessandria
dei Copti Sua Eccellenza Reve-
rendissima Monsignor Ibrahim
Isaac Sidrak, finora Vescovo di
Minya.
Erezione di Eparchia
e relativa Provvista
Il Santo Padre ha elevato
l’Esarcato Apostolico per i fedeli
Ucraini di rito bizantino residenti
in Gran Bretagna ad Eparchia,
assegnando alla nuova circoscri-
zione il titolo di «Holy Family of
London» per i Bizantini Ucraini
ed ha nominato primo Vescovo
Eparchiale l’attuale Esarca, Sua
Eccellenza Reverendissima Mon-
signor Hlib Borys Sviatoslav
Lonchyna, M.S.U., trasferendolo
dalla Sede titolare vescovile di
Bareta.
sabato 19 gennaio 2013
espone alla marginalizzazione».
Questo rappresenta «un dramma
umano e un’urgenza sociale». Il
presidente ha quindi auspicato l’in-
versione di «questa dinamica rapi-
damente e in maniera duratura,
mobilitando tutte le nostre ener-
gie». A questo fine, ha aggiunto,
«è urgente coordinare meglio le
nostre politiche per l’occupazione,
assicurare il riconoscimento reci-
proco dei diplomi e assicurare che
le nostre misure siano giuste».
L’Organizzazione internazionale
del lavoro (Ilo) lancerà il suo rap-
porto annuale il prossimo martedì
22 gennaio. Lo studio presenterà le
ultime tendenze e previsioni a livel-
lo globale e regionale sui principali
indicatori del mercato del lavoro.
Inoltre, saranno annessi consigli e
strategie su come affrontare l’emer-
genza.
La trilogia di Benedetto XVI
su Gesù completata con il prologo
sui vangeli dell’infanzia
Davanti al solo uomo
che è
la misura per tutti
GERHARD LUDWIG MÜLLER A PAGINA 4
Provviste di Chiese
In data 18 gennaio, il Santo
Padre ha nominato Vescovo della
Diocesi di Dresden-Meissen (Re-
pubblica Federale di Germania)
Sua Eccellenza Reverendissima
Monsignor Heiner Koch, finora
Vescovo titolare di Ros Cré ed
Ausiliare di Köln.
In data 18 gennaio, il Santo
Diocesi di Thiès (Senegal) il Re-
verendo André Gueye, del clero
di Thiès, Professore di Filosofia
al Seminario Maggiore «Saint
Jean Marie Vianney» di Brin
(Diocesi di Ziguinchor).
Nomina di Arcivescovo
Coadiutore
In data 18 gennaio, il Santo
Padre ha nominato Arcivescovo
Coadiutore dell’Arcidiocesi me-
tropolitana di Armagh (Irlanda)
il Reverendo Monsignore Eamon
Martin, del clero della Diocesi di
Derry, finora ivi Amministratore
diocesano.
pagina 2
Analisti delusi dalla stima del pil
Il Dragone corre
meno
del previsto
PECHINO, 18. Il Dragone corre, ma
non troppo. Il prodotto interno
lordo (pil) della Cina è cresciuto
del 7,8 per cento nel 2012: un rit-
mo certo sostenuto, ma che risulta
nettamente inferiore a quello degli
anni precedenti.
La crescita del pil della Cina era
stata infatti del 9,3 per cento nel
2011 e del 10,4 per cento nel 2010.
Secondo i dati diffusi oggi dall’Uf-
ficio centrale di statistica di Pechi-
no, nel quarto trimestre dell’anno
la crescita è stata del 7,9 per cento,
indicando una leggera ripresa dopo
un anno di rallentamenti. I dati su-
perano le aspettative del Governo
di Pechino, che nelle più recenti
previsioni aveva parlato di un tasso
di crescita del 7,5 per cento. In ter-
mini assoluti, il pil della Cina è
stato nel 2012 di 8,28 trilioni di
dollari, aggiunge l’Ufficio di stati-
stica di Pechino. Meno di quanto
si attendevano gli esperti.
Dunque la grande crisi sta col-
pendo anche il Dragone. Come
sottolineano gli analisti, il forte svi-
luppo economico cinese degli ulti-
mi tre decenni si è basato in larga
parte sulla grande quantità di ma-
nodopera a basso costo, un aspetto
che ha incentivato la delocalizza-
zione produttiva di molte imprese
occidentali e giapponesi. La delo-
calizzazione è stata incoraggiata
anche da un crescente livello delle
infrastrutture e dei trasporti, da
una politica governativa favorevole
e — stando al giudizio di molto
Paesi occidentali — da una svaluta-
zione competitiva del renminbi.
Adesso, con lo scoppio della gran-
de crisi finanziaria, e soprattutto ol
venir meno di mercati fondamenta-
li come l’Europa e gli Stati Uniti,
qualcosa si è incrinato.
Secondo il «Wall Street Jour-
nal», per mantenere gli standard di
crescita lo Stato dovrà ridurre sem-
pre di più la propria partecipazione
nelle aziende, aumentando la con-
correnza e aprendo agli investimen-
ti esterni. Questo anche con
l’obiettivo di rilanciare il mercato
interno, ridurre il divario tra città e
campagne e dare maggiore slancio
a una ripresa mondiale che ancora
stenta. La Banca mondiale ha spie-
gato che l’economia cinese sta rag-
giungendo un «cruciale punto di
svolta» e deve muoversi verso una
vera economia di mercato.
Pressing
per combattere
la stagnazione
in Giappone
TOKYO, 18. Il pressing sulla Banca
centrale del Giappone (BoJ) si fa
sempre più forte: il ministro delle
Finanze, Taro Aso, ha infatti detto
oggi che un nuovo accordo tra Go-
verno e BoJ, atteso per la prossima
settimana, consoliderà gli sforzi per
battere la deflazione. «La cosa più
importante è rafforzare la coopera-
zione ed evitare recriminazioni reci-
proche in caso di fallimento del
target di inflazione al 2 per cento»,
ha detto Aso durante una confe-
renza stampa, dopo aver incontrato
il ministro dell’Economia, Akira
Amari.
Aso ha spiegato che il nuovo ac-
cordo sarà messo a breve nero su
bianco in un documento congiunto
da diffondere al termine del board
di politica monetaria della BoJ, in
programma il 21 e 22 gennaio pros-
simi, dal quale ci si attendono ulte-
riori misure di allentamento quan-
titativo. Il ministro ha però ribadi-
to che la politica monetaria da sola
non potrà risolvere la stagnazione
economica, se non sostenuta da ef-
ficaci misure fiscali e da una robu-
sta strategia di crescita. Le aspetta-
tive di un atteggiamento più ag-
gressivo della BoJ, allo scopo di
battere la deflazione e sostenere
l’economia nipponica, hanno spin-
to al rialzo la Borsa di Tokyo che,
con la frenata dello yen, ha termi-
nato oggi in rialzo del 2,86 per
cento.
L’OSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO
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Questa strategia risulta necessa-
ria soprattutto oggi. Il flusso degli
investimenti esteri diretti in Cina è
calato nel 2012 del 3,7 per cento
per la prima volta dal 2009. La
flessione — riporta il «Wall Street
Journal» — è il risultato dell’au-
mento dei salari e di altri costi di
produzione che stanno rendendo
poco per volta la Cina una terra
sempre meno appetibile per le im-
prese. L’andamento degli investi-
menti esteri in Thailandia e in In-
donesia, saliti rispettivamente del
63 per cento e del 27 per cento nel
2012, conferma l’inversione in atto.
C’è però un altro dato di cui oc-
corre tenere conto: la società cinese
invecchia e per la prima volta scen-
de il numero di persone in età la-
vorativa. Il tasso è infatti diminuito
nel 2012 di 3,45 milioni di unità a
937,27 milioni. I dati diffusi ieri
dall’Ufficio nazionale di statistica
mostrano anche la continua crescita
del tasso di urbanizzazione. La po-
polazione in età lavorativa, che co-
pre una fascia di età compresa tra i
15 e i 59 anni, è scesa al 69,2 per
cento della popolazione totale del
Paese, in calo di 0,6 punti percen-
tuali sul 2011. Il direttore dell’Uffi-
cio, Ma Jiantang, ha invitato le au-
torità a «prestare attenzione a que-
sto fenomeno» legato a cambia-
menti più profondi nella società.
Le Borse sorridono alla Spagna
Collocati 4,5 miliardi di euro in titoli di Stato
La Borsa di Madrid (Epa)
I Boeing
che non volano più
NEW YORK, 18. Il 787 Dreamliner si
conferma un incubo per Boeing.
Dopo gli anni di ritardo con cui è
arrivato sul mercato, ora il 787 resta
a terra negli Stati Uniti e in Giap-
pone. E il titolo del colosso
dell’aviazione continua a calare in
Borsa. Dopo quanto accaduto
all’aeroporto Narita di Tokyo (è sta-
ta accertata la perdita di carburante,
lo stesso problema si era verificato
giorni prima a Boston) le quotazio-
ni hanno proseguito il calo nelle
contrattazioni: Boeing ha perso fino
all’1,4 per cento. A pesare è la ri-
chiesta della Federal Administration
Aviation (Faa) alle compagnie aeree
GIOVANNI MARIA VIAN
direttore responsabile EDITRICE L’OSSERVATORE ROMANO
Carlo Di Cicco don Sergio Pellini S.D.B.
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
Segreteria di redazione
caporedattore
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
Gaetano Vallini
segretario di redazione
L’OSSERVATORE ROMANO sabato 19 gennaio 2013
Approvate dal dipartimento del Tesoro
Secondo l’Opec
cala
Nuove norme antievasione la domanda
di greggio
negli Stati Uniti VIENNA, 18. L’Opec (organizza-
zione dei Paesi esportatori di pe-
WASHINGTON, 18. Stretta all’evasio- trolio) prevede che la domanda di
ne fiscale negli Stati Uniti. Il Tesoro greggio nel 2013 sarà inferiore a
americano ha pubblicato nuove re- quanto inizialmente stimato.
gole per combattere il fenomeno, de- Questo — sottolinea l’organizza-
lineando un regime più forte: nel zione — soprattutto a causa
mirino ci sono anche gli asset che i dell’aumento della produzione
contribuenti americani hanno dei Paesi concorrenti. Il calo do-
all’estero. In base alle nuove norme, vrebbe realizzarsi nonostante i si-
gnificativi tagli alla produzione
le banche a livello mondiale dovran-
saudita negli ultimi due mesi e
no informare l’Internal Revenue Ser-
dovrebbe altresì consentire di ac-
vice (Irs), l’agenzia delle entrate
cumulare scorte. La produzione
americane, dei bilanci e delle attività richiesta dovrebbe quindi scende-
dei conti di cui sono titolari i citta-
re a 29,65 milioni di barili al gior-
dini statunitensi. Sono esonerati dal no, quasi 100.000 mila in meno
rispetto della norma alcuni fondi dei 30,37 milioni di barili al gior-
pensione e fondi comuni. no prodotti dal cartello nel mese
Intanto, ieri il segretario al Tesoro di dicembre.
uscente, Timothy Geithner, ha rico- Intanto, si registrano problemi
nosciuto che il sistema finanziario si all’orizzonte per le forniture di
trova in una forma migliore. «È più petrolio di inizio 2013, definite
forte perché c’è più capitale e perché «deludenti» in un’analisi di
le parti più deboli sono state spazza- Morgan Stanley, nella quale si
sottolineano le conseguenze nega-
te via dalla crisi e dalle ristruttura-
zioni che la crisi ha imposto» ha di- tive del nuovo rinvio della ripresa
delle esportazioni dal Sudan (che
chiarato Geithner in un’intervista al
«Wall Street Journal». Ieri Geithner nel primo trimestre dell’anno era-
no stimate a 58.000 barili giorna-
ha cenato con il suo successore alla
lieri). Ma sullo scenario pesano
guida del Tesoro, Jack Lew. I salva-
anche i problemi dello Yemen
taggi dell’Amministrazione america- (70.000 barili giornalieri), alle
na durante la crisi — ha aggiunto prese con i sabotaggi degli oleo-
Geithner — erano condannati a esse- dotti. In vista di un calo della do-
re impopolari: agli occhi esterni manda nel primo semestre l’Ara-
sembrava che il Governo «offrisse bia Saudita ha tagliato nel dicem-
aiuto a un piromane». Tuttavia, sarà bre scorso la produzione giorna-
la storia a giudicare il valore degli liera a nove milioni di barili al
sforzi fatti per uscire dalla crisi. Il segretario al Tesoro uscente Timothy Geithner (Reuters) giorno.
Positive le aste dei Bonos Si è aperta la corsa alla presidenza dell’Eurogruppo
Bruxelles cerca
il successore di Juncker
MADRID, 18. Buoni risultati in Borsa BRUXELLES, 18. Si apre la corsa per spiegargli in maniera sufficiente la
per la Spagna. Ieri il Paese ha fatto la successione a Jean-Claude sua “visione” della politica econo-
ancora una volta il pieno in un’asta, Juncker alla testa dell’Eurogruppo, mico-finanziaria dell’eurozona.
collocando sul mercato tutti i 4,5 il coordinamento europeo che riu- «Quando vado a votare nel mio
miliardi di euro in titoli di Stato nisce, a livello informale, i ministri Paese — ha detto il ministro
con scadenza 2015, 2018 e 2041 e dell’Economia e delle Finanze dei Moscovici — voglio conoscere il
Paesi dell’eurozona. Il ministro
con tassi in calo. Sulla scadenza programma del candidato». Senza
olandese delle Finanze Jeroen
2015 i rendimenti sono scesi al 2,713 contare che, secondo il titolare
Dijsselbloem, ufficializzerà oggi la
dal 3,358 per cento, per i Bonos al dell’Economia francese, non è an-
sua candidatura nell’incontro con
2018 il tasso è calato al 3,77 dal cora partita alcuna procedura uffi-
Juncker a Lussemburgo.
3,988 per cento dell’asta della setti- Quest’ultimo ha confermato ieri ciale per la selezione delle candida-
mana scorsa, mentre sulla scadenza l’intenzione di lasciare la presiden- ture alla successione del lussembur-
2041 il rendimento è sceso al 5,696 za dell’Eurogruppo alla fine del ghese Juncker.
dal 5,893 per cento di dicembre. La mese. Circola la voce di un possi-
domanda è risultata in leggero calo bile rinvio a febbraio della nomina
su tutte le scadenze rispetto alle del suo successore a causa della
analoghe aste precedenti. posizione assunta dalla Francia.
Intanto, un altro segnale positivo
per l’economia iberica arriva dal tu-
«Ho chiarito di volermi dimettere
a fine gennaio e rispetterò questo
La Corte
rismo: il numero di turisti che nel calendario, che è noto a tutti» ha suprema indiana
2012 hanno visitato la Spagna è cre- detto il premier lussemburghese,
sciuto del tre per cento a 57,9 milio- alcune ore dopo in un’intervista sul caso
alla «Frankfurter Allgemeine
ni di persone rispetto all’anno pre-
cedente. E per l’anno corrente — di- Zeitung» nella quale il ministro de- dei marò italiani
cono i dati — si stima una crescita gli Esteri francese, Pierre Moscovi-
dell’1,5 per cento. Il 2012 è stato re- ci, sembrava voler rimettere in di- NEW DELHI, 18. La Corte supre-
gistrato come il terzo anno con il scussione i tempi della scelta. I mi- ma indiana ha stabilito oggi che
nistri delle Finanze dell’eurozona i due marò italiani, accusati di
più alto numero di turisti dopo il
dovrebbero scegliere il successore aver ucciso due pescatori duran-
2006 e il 2007. Ma la crisi globale di Juncker lunedì prossimo, in oc-
te un servizio antipirateria su
ha influenzato anche questo settore, casione dell’Eurogruppo.
una nave italiana, avranno liber-
facendolo calare dell’8,7 per cento Nell’intervista al quotidiano te-
nel 2009. Dal 2010 il turismo sta vi- tà di movimento in India e il lo-
desco, Moscovici ha sostenuto
vendo un momento di ripresa, se- ro caso sarà affidato a un tribu-
l’ipotesi di un rinvio della nomina
condo quanto riferisce il ministro nale speciale a New Dehli. La
del presidente nell’Eurogruppo che
del Turismo, José Manuel Soria. La si riunirà a febbraio a Bruxelles, la- Corte suprema — si legge in un
Spagna è la seconda meta europea mentando che Dijsselbloem, in un comunicato di Palazzo Chigi —
dopo la Francia. recente incontro, non è riuscito a «ha riconosciuto le motivazioni
del ricorso del Governo italiano
contro la detenzione dei fucilieri
di Marina, Salvatore Latorre e
Massimiliano Girone, che po-
Se la crisi colpisce anche tranno ora lasciare lo Stato del
Kerala e recarsi a New Dehli».
il Cirque du Soleil In base alla sentenza della Corte
suprema, i fatti al centro della
statunitensi a «sospendere momen- OTTAWA, 18. La crisi colpisce anche La compagnia, nata come piccolo vicenda dei marò avvennero in
taneamente» i voli dei 787 Dreamli- il Cirque du Soleil, il circo nato in gruppo di artisti di strada a Mon- acque internazionali e la giuri-
ner fino a che non verrà dimostrato Canada, ma divenuto un fenomeno treal 29 anni fa, è diventata una sdizione non spettava alla magi-
che le batterie al litio, di cui l’aereo internazionale, che ha annunciato il realtà potentissima, nota in tutto il stratura del Kerala. Tuttavia, la
è dotato, sono sicure. Uno stop che, licenziamento di 400 dipendenti sui mondo e considerata l’istituzione Corte ha aggiunto che i due mi-
secondo gli osservatori, potrebbe litari non godevano di immunità
5.000 totali (il 9 per cento della for- che ha rivisitato il circo tradiziona-
costare caro a Boeing. Anche se si za lavoro), quasi tutti nella sede le. Dal 1984, il Cirque du Soleil ha sovrana nella loro funzione di
tratta di piccoli incidenti che carat-
centrale di Montreal, dove lavorano avuto più di 100 milioni di spetta- sicurezza sulla nave Enrica
terizzano ogni nuovo velivolo, la se-
circa 2.000 persone. La misura si è tori in quattro continenti. Guy Lali- Lexie. Il Governo italiano — re-
rie di problemi potrebbe tradursi in
cancellazioni di ordini da parte del- resa necessaria, secondo la compa- bertè, il fondatore e proprietario di cita la nota di Palazzo Chigi —
le compagnie aeree e, soprattutto, in gnia, a causa della rivalutazione del Cirque du Soleil (che combina resta «fiducioso che la magistra-
costi supplementari per correggere dollaro canadese, che ha azzerato spettacolari esercizi ginnici con fan- tura e le istituzioni federali in-
gli eventuali errori. Costi che ri- gli utili nonostante la crescita dei tastiche scenografie), ha comunque diane opereranno nel pieno ri-
schiano di ostacolare Boeing, che ricavi alla cifra record di oltre un fatto sapere alla stampa di non ave- spetto delle leggi internaziona-
punta ad accelerare la produzione e miliardo di dollari e i 14 milioni di re intenzione di vendere la compa- li». L’obbiettivo è «il rientro in
le consegne del suo gioiello. biglietti venduti lo scorso anno. gnia. Italia dei nostri due militari».
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sabato 19 gennaio 2013
Violente esplosioni ad Aleppo e Daraa
Nuove stragi in Siria
Si continua a combattere a Damasco e Homs
DAMASCO, 18. Ancora stragi nella
Siria segnata dal conflitto civile.
Una violenta esplosione è stata av-
vertita oggi nel centro di Aleppo: lo
riferisce la televisione di Stato, che
parla di «un numero imprecisato di
vittime» causato da alcuni razzi lan-
ciati da «un gruppo di terroristi».
Nelle stesse ore due autobombe so-
no esplose a Daraa.
Gli attivisti hanno denunciato che
quindici persone, tra le quali sette
bambine, sono state uccise ieri in un
raid aereo delle forze governative vi-
cino ad Husseiniyeh, un centro a
sud di Damasco che ospita in mag-
gior parte profughi palestinesi. Le
Le autorità libiche
impongono
il coprifuoco
a Bengasi
TRIPOLI, 18. Il premier libico, Ali
Zeidan, ha annunciato la procla-
mazione del coprifuoco notturno
a Bengasi, dopo l’escalation di
violenza nella città della Cirenai-
ca. Lo riferisce l’agenzia Lana.
Parlando in una conferenza stam-
pa a Tripoli, Zeidan ha precisato
che esercito e polizia imporranno
strette misure di sicurezza nelle
strade delle città, in particolare a
Bengasi, sottolineando però che
questa non diventerà una zona
militarizzata. Ancora martedì
scorso un poliziotto, Salah
Muftha Al Wazri, è rimasto ucci-
so nell’esplosione di una bomba
piazzata sotto la sua auto. Lo ri-
porta la stampa locale ricordando
che solo all’inizio della settimana
un altro agente, Jamal Khalil, era
stato ucciso da un ordigno lan-
ciato contro l’auto della polizia
su cui viaggiava. La polizia ha
poi fermato tre giovani, che sa-
rebbero stati sotto l’effetto di
droga. Per le scarse condizioni di
sicurezza nella città della Cirenai-
ca, l’Italia ha deciso di sospende-
re temporaneamente le attività
del consolato a Bengasi dopo il
fallito attentato di sabato scorso
al console Guido De Sanctis. In-
tanto, si è aperto ieri a Zintan ed
è stato subito rinviato al 2 mag-
gio il processo a carico di Saif Al
Islam Gheddafi, figlio dell’ex lea-
der libico Muammar Gheddafi.
Speranze
per la Repubblica
Centroafricana
BANGUI, 18. L’oppositore e avvo-
cato Nicolas Tiangaye è stato uf-
ficialmente nominato ieri primo
ministro del Governo di unità
nazionale della Repubblica Cen-
troafricana dopo il decreto firma-
to dal presidente François Bozi-
zé. All’investitura ufficiale, tenu-
tasi nella capitale Bangui, hanno
partecipato i rappresentanti dei
ribelli della Seleka, dell’opposi-
zione e della società civile. «Gli
auguriamo buona fortuna», ha
detto alla stampa locale il presi-
dente Bozizé poco prima di fir-
mare il decreto.
«Il difficile comincia ora» ha
dichiarato il nuovo premier
all’agenzia Afp. «Il problema che
il Governo deve risolvere urgen-
temente è la pacificazione del
Paese e la ristrutturazione
dell’esercito. Perché senza pace
non si ottiene niente. In seguito,
bisognerà condurre la Repubbli-
ca Centroafricana verso le elezio-
ni legislative e prendere delle mi-
sure economiche e sociali per su-
perare la crisi nel Paese». Il capo
dei ribelli di Seleka, Michel Djo-
todia, ha appoggiato la scelta
della nomina a premier di Tian-
gaye e ha chiesto la «liberazione
di tutti i prigionieri politici». Se-
condo l’accordo siglato l’11 gen-
naio scorso a Libreville, capitale
del Gabon, il presidente Bozizé
non può revocare il primo mini-
stro in carica per un periodo di
12 mesi. Dal canto suo, il premier
Tiangaye non potrà candidarsi
alle presidenziali previste nel
2016, come non potrà partecipare
alle elezioni lo stesso presidente
Bozizé, salito al potere con un
colpo di Stato nel 2003.
stesse fonti hanno poi reso noto che
più di cento civili sono morti nei
combattimenti che hanno interessa-
to l’area agricola di Basatin Al Ha-
sawiya, vicino a Homs. Durante
l’attacco — riferiscono gli attivisti —
le forze di Assad avrebbero incen-
diato le case dei residenti. Anche in
questo caso, molti bambini hanno
perso la vita.
Le violenze, dunque, dilagano in
tutto il Paese. Altre ventisei persone
sono morte ieri in diversi scontri se-
gnalati nella periferia di Damasco, e
in particolare nella cittadina di Da-
raya. Anche oggi combattimenti so-
no in atto nell’area della capitale, a
Latakia, Hama e Aleppo. La diplo-
mazia internazionale sta cercando
una strada per uscire dalla spirale
della violenza e per innescare un
processo di pace che possa condurre
a un nuovo Governo. Ma le posi-
zioni restano ancora distanti.
Peggiora, intanto, la situazione
dei profughi. Circa duemila siriani
si sono riversati in Giordania la
scorsa notte per sfuggire alle violen-
ze nel loro Paese, secondo fonti di
sicurezza di Amman. Il peggiora-
mento delle condizioni di sicurezza,
in particolare nelle città siriane della
provincia di Deraa vicino al confine,
ha provocato un aumento improvvi-
so del flusso di rifugiati, che entra-
no in Giordania al ritmo di un mi-
gliaio al giorno dall’inizio dell’anno.
Fra i duemila che hanno attraversa-
Ordigni inesplosi e residuati bellici infestano parte del territorio e mettono a rischio un milione di persone
Bambini a Kabul (Reuters)
Migliaia di civili in fuga nel Chocó per gli scontri tra narcos
Violenze in Colombia
BO GOTÁ, 18. Circa un migliaio di
colombiani, la metà bambini, abi-
tanti di piccoli e remoti centri abita-
ti del dipartimento occidentale del
Chocó, hanno dovuto lasciare le
proprie abitazioni per sfuggire ai
violenti scontri tra bande rivali di
narcotrafficanti, in lotta per il con-
trollo delle rotte della droga diretta
sul mercato statunitense.
Secondo l’ufficio del difensore ci-
vico, Jorge Armando Otálora, una
missione sul territorio ha constatato
che i civili, provenienti dai villaggi
di Togoromá, Pichimá Charambirá e
Venado, si sono rifugiati negli ulti-
mi giorni a Docordó, nel comune di
Litoral del San Juan.
Otálora ha confermato alla stam-
pa che i civili sono stati costretti al-
la fuga a causa dei combattimenti e
delle ripetute violenze tra i Los
Rastrojos e Los Urabeños, gruppi
armati che si ispirano agli squadroni
della morte di estrema destra nati a
L’OSSERVATORE ROMANO
Missione diplomatica del primo ministro giapponese in Vietnam, Thailandia e Indonesia
Abe nel sudest asiatico
HA NOI, 18. Il nuovo premier del Giappone, Shinzo
Abe, ha iniziato ieri una missione diplomatica nel sud-
est asiatico, la prima all’estero da quando — il 26 dicem-
bre scorso — è stato nominato capo del Governo. La
to la frontiera la scorsa notte vi so- prima tappa è stata in Vietnam, allo scopo di approfon-
no uomini, donne, civili feriti e dire la cooperazione economica bilaterale e la sicurezza
quelli che sembrano essere miliziani nella regione Asia-Pacifico. Abe, nell’incontro avuto con
dell’opposizione, secondo quanto la controparte vietnamita, Nguyen Tan Dung, ha garan-
precisato all’agenzia Ansa da fonti tito 500 milioni di dollari di nuovi prestiti, a conferma
della sicurezza. «L’esercito ha forni- del sempre più profondo legame tra Tokyo e Ha Noi,
to loro l’assistenza necessaria e li ha che vede il Giappone nel ruolo di primo fornitore di
avviati al campo profughi di Zataa-
ri» ha aggiunto la fonte.
Nel frattempo, l’Onu ha lanciato
un nuovo appello: saranno oltre un
milione i siriani in fuga dal conflitto
nel loro Paese entro i prossimi sei
mesi. Il quadro è stato reso noto dal
portavoce dell’Alto commissariato
dell’Onu per i rifugiati (Unhcr),
Dana Suleiman, nel corso di una
conferenza stampa in Libano. Se-
condo Suleiman, solo in Libano i ri-
fugiati siriani toccheranno la quota
di oltre 300.000 unità, considerando
che attualmente quelli registrati o in
attesa di farlo sono 206.000 e che il
loro numero cresce ogni settimana
di circa cinquemila unità. «Ma il
nostro obiettivo non è dare informa-
zioni sul numero esatto dei rifugiati
in Libano, ma aiutare queste perso-
ne fornendo loro l’aiuto necessario»
ha precisato il portavoce dell’agen-
zia delle Nazioni Unite. L’Unhcr
sta studiando un piano alternativo
che aggiorna regolarmente per far
fronte all’aumento del numero dei
rifugiati siriani. Il piano prevede «la
realizzazione di campi temporanei
in varie regioni del Libano». Il premier giapponese, a sinistra, con il presidente vietnamita Truong Tan Sang (Reuters)
Afghanistan minato
KABUL, 18. Un milione di persone
vivono in Afghanistan in zone infe-
state da mine. A rilanciare l’allarme
su mine, ordigni inesplosi e residuati
bellici che gravano come una costan-
te minaccia su un territorio da anni
segnato dalle violenze è il direttore
generale dell’Afghanistan Natural
Disaster Management Authority
(Andma), Daim Khan Kakar. Secon-
do le stime da lui fornite, sono 559 i
chilometri quadrati di terra afghana
che nascondono mine. Intanto nella
provincia occidentale di Herat altri
tre distretti sono stati dichiarati «si-
curi», ovvero ripuliti da mine o ordi-
gni inesplosi. I distretti «sicuri» so-
no quelli di Korkh, Chasht Sharif e
Oba. L’intera provincia, ha annun-
ciato Kakar durante una cerimonia a
Herat, potrà essere dichiarata «ripu-
lita» intorno al 2018. Per l’intero ter-
ritorio afghano, circa 640.000 chilo-
metri quadrati con molte aree disabi-
tate e una popolazione di 29 milioni
di unità, bisognerà aspettare almeno
fino al 2023.
Secondo le stime delle Nazioni
Unite, in Afghanistan dal 1989 (do-
po il ritiro sovietico dopo dieci anni
di presenza) sono state distrutte al-
meno 700.000 mine e oltre quindici
milioni di residuati bellici. Ma le mi-
ne continuano a mietere vittime. Lo
scorso dicembre dieci ragazze sono
rimaste uccise nella provincia meri-
dionale di Nangarhar in seguito
all’esplosione di una mina: stavano
raccogliendo legna da ardere.
Nel frattempo sul fronte pakistano
si segnala che la Corte suprema ha
Gli indigeni cileni Mapuche
rivendicano l’autodeterminazione
SANTIAGO, 18. Ha preso il via ieri a
seguito dello scioglimento — nel a Temuco, ottocento chilometri a
2006 — delle Autodifese unite della
sud di Santiago del Cile, la riunio-
Colombia (Auc), grazie a un contro-
ne dell’organizzazione indigena
verso processo di pace con il Gover- Consiglio di tutte le terre, l’organi-
no. Non è noto, al momento, se gli smo fondato nel 1990 che compren-
scontri abbiano causato vittime tra i de le maggiori comunità di indios
civili. Otálora ha esortato il ministro Mapuche. L’incontro — al quale
della Difesa di Bogotá, Juan Carlos partecipano oltre cinquecent0 diri-
Pinzón, a convocare un consiglio di genti nativi Mapuche — segue nuo-
sicurezza per affrontare la difficile vi episodi di violenza e tensioni so-
situazione degli sfollati, sollecitando ciali nella regione di La Araucanía,
l’Istituto colombiano del Benessere dove la popolazione indigena vive
familiare a fornire urgente assistenza in condizioni di estrema povertà.
ai minori. La riunione di Temuco, a cui era
Otálora ha rivolto anche un mo- stato invitato anche il presidente,
nito: lo Stato rischia di incorrere in
Sebastián Piñera, che ha deciso di
violazioni dei diritti umani se non non partecipare, è stata convocata
adotterà immediatamente misure dopo una serie di attacchi incendia-
per frenare le violenze ai danni della ri a latifondisti della regione, in un
popolazione civile del Chocó. contesto di tensione persistente tra
L’emergenza giunge mentre il la popolazione locale e le aziende
Governo è impegnato nel difficile agricole e forestali, che ne sfruttano
processo di pace con la guerriglia i territori.
delle Forze armate rivoluzionarie I Mapuche — che rappresentano
della Colombia (Farc). la popolazione indigena più nume-
pagina 3
aiuti e investimenti diretti, riaffermando il sostegno in
progetti come la costruzione di una centrale nucleare, di
autostrade, di impianti portuali e lo sviluppo delle atti-
vità per le terre rare, i minerali essenziali per i prodotti
hi-tech nipponici. Oltre a Dung, Abe ha incontrato il
presidente, Truong Tan Sang, e il segretario del Partito
comunista. Da Ha Noi, Abe si è poi spostato in Thai-
landia e in Indonesia. Pur confermando l’incontro
odierno con il presidente indonesiano, il premier nippo-
nico ha però deciso di anticipare il rientro a Tokyo per
seguire gli sviluppi della crisi degli ostaggi in Algeria.
Tra Iraq e Ue
accordo
di partnership
rinviato al 23 gennaio il dibattito ri- STRASBURGO, 18. La plenaria di
guardante il possibile coinvolgimen- Strasburgo ha approvato ieri, a
to del primo ministro, Raja Pervez larga maggioranza, l’accordo di
Ashraf, in un caso di corruzione risa- partnership fra l’Unione europea e
lente a quando era ministro dell’Ac- l’Iraq. Un accordo «storico» è sta-
qua e dell’Energia. In precedenza la to definito dal Parlamento euro-
Corte stessa aveva ordinato l’arresto peo, in quanto il primo in assolu-
del premier e di altre sedici persone. to con Baghdad. Tra gli obiettivi
Ieri, nel corso del dibattimento, dell’intesa il potenziamento della
sicurezza e della stabilità, e il co-
riferisce l’agenzia Ansa, è emerso che
stante sostegno alla transizione
il primo ministro non sarà per ora
democratica nel Paese. Secondo
arrestato perché non vi sono suffi-
l’accordo, rinnovabile di dieci an-
cienti prove contro la sua persona. Il
ni, i ministri si incontreranno ogni
presidente del massimo organismo
giudiziario, Iftikhar Muhammad anno per valutare i progressi com-
piuti su pace, democrazia e Stato
Chaudrhry, ha criticato il ritardo
delle indagini condotte dall’ufficio di diritto. Il testo approvato ieri,
riferisce l’agenzia Ansa, promuove
nazionale anti corruzione guidato
i diritti umani e le libertà fonda-
dall’ammiraglio Fasih Bokhari.
mentali e mira a combattere il ter-
Si segnala intanto che dopo quat-
rorismo e la proliferazione delle
tro giorni di proteste di decine di
armi.
migliaia di persone vicino al Parla-
Inoltre, in una risoluzione non
mento di Islamabad, sembra pro-
spettarsi la possibilità di un collo-
vincolante, approvata per alzata di
mano, i deputati esprimono forte
quio tra le autorità governative e
Tahirul Qadri, il leader del gruppo
preoccupazione per i continui atti
di violenza contro i civili, i gruppi
«Minhaj Ul Quran International»,
che guida la mobilitazione mirante a
vulnerabili e le comunità religiose,
e chiedono un’azione più incisiva
ottenere riforme. A condurre i nego- da parte delle autorità irachene
ziati per il Governo sarà una com- contro la violenza interetnica. Nel-
missione composta da quattro mem- lo stesso tempo propongono una
bri e guidata dall’ex premier Chau- presenza «pienamente operativa»
dhry Shujaat Hussain. Tahirul Qadri della delegazione Ue a Baghdad.
ha fatto sapere che i colloqui rappre- Dal territorio iracheno, intanto,
sentano l’ultima opportunità a di- giungono notizie di nuove violen-
sposizione del Governo di accettare ze. Ieri si sono registrati attacchi
le sue richieste e di «salvare la pa- (per il terzo giorno consecutivo)
ce». Altrimenti «sarà il popolo a de- che hanno colpito in particolare
cidere». Kirkuk: circa trenta le vittime.
Proteste
degli indios
rosa del Cile — protestano per otte- in Brasile
nere la restituzione delle terre con-
BRASILIA, 18. Insolita protesta de-
siderate di loro proprietà, rivendi-
gli indios brasiliani contro la de-
cando il riconoscimento del diritto
all’autodeterminazione, che gli molizione del museo a loro dedi-
spetterebbe — affermano — in quali- cato a Rio de Janeiro. Le autorità
tà di popolo, come prevede la Di- locali hanno ordinato la distruzio-
chiarazione sui Diritti dei popoli ne della struttura, per far spazio a
indigeni adottata dall’Assemblea un grande parcheggio attorno al
generale delle Nazioni Unite nel nuovo stadio Maracaná, in vista
dei campionati mondiali di calcio
settembre del 2007.
del 2014. E per difendere l’edificio
L’incidente più grave si è verifi-
— dove c’è l’antico Museu do Ín-
cato il 4 gennaio scorso a Vilcún,
quando due anziani agricoltori so- dio, attivo dal 1978, che custodisce
no morti nell’incendio della loro oltre 500.000 documenti di gran-
proprietà; un Mapuche, accusato di de valore storico sulla varie tribù
aver appiccato il fuoco alla struttu- indigene brasiliane — gli indios si
ra, sarà processato in base alla or- sono armati di arco e frecce, fa-
mai vecchia legge antiterrorista, tra cendo da scudi umani all’interven-
le forti critiche delle organizzazioni to delle gru. Lo Stato carioca,
a difesa dei diritti umani. L’attacco proprietario del terreno, non vuole
è avvenuto, tra l’altro, nell’anniver- però sentire ragioni: la struttura
sario dell’uccisione di un giovane va abbattuta per fare posto al par-
Mapuche da parte di un agente cheggio. Sul caso si è già mossa
delle forze di sicurezza. l’Unesco.
pagina 4
L’importanza della trilogia di Benedetto
Davanti al solo uomo
che è la misura per tutti
di GERHARD LUDWIG MÜLLER
on il prologo sui “rac-
C conti dell’infanzia”, Jo-
seph Ratzinger - Bene-
detto XVI completa la
sua trilogia su Gesù di
Nazaret, che la Chiesa professa co-
me unico mediatore fra Dio e gli uo-
mini (cfr. 1 Timoteo, 2, 5). Il primo
volume tratta del cammino di Gesù
«dal battesimo alla trasfigurazione»,
mentre il secondo conduce il lettore
dall’«ingresso in Gerusalemme fino
alla risurrezione».
Vale certamente la pena studiare
questa straordinaria opera di circa
novecento pagine. Chiunque deside-
ri sapere cosa si può aspettare da
Dio e qual è la situazione dell’uomo,
deve passare per Gesù di Nazaret.
Gesù, infatti, non è una qualunque
delle figure determinanti della storia
dell’umanità, bensì il solo uomo che
è la misura per tutti. Per mezzo di
lui, Dio è venuto da noi, in lui ci ha
accettati e ha rivelato a ogni essere
«Gesù fra i dottori» (miniatura quattrocentesca)
umano la sua vocazione più alta. È soggettiva a collegare i racconti alle narrazioni sui magi d’oriente e alla ragione limitare il piano salvifico dre dei credenti, l’uomo viene eleva- l’esegesi scientifica non serve ciò che
l’unico nome sotto il cielo per mez- dell’infanzia con la narrazione della sulla fuga in Egitto della sacra fami- e l’azione di Dio nella storia a ciò to e reso libero. I racconti dell’infan- è stato un tempo, ma colui che è il
zo del quale verremo salvati (cfr. Atti vita pubblica di Gesù e con la testi- glia. In un epilogo viene spiegato il che l’uomo considera possibile.
degli apostoli, 4, 12). Per questo la monianza della passione e della ri- racconto di Gesù, dodicenne, nel
Chiesa crede che in Cristo sono dati surrezione. Piuttosto, è il Dio uno e Tempio, che riveste una grandissima fiuta il fatto che Cristo sia nato dalla che conduce l’uomo alla sua piena suo nuovo libro, il Papa desidera
«la chiave, il centro e il fine di tutta trino a rivelarsi, nella fede della importanza dal punto di vista cristo- Vergine Maria è di natura filosofico- libertà.
la storia umana» (Gaudium et spes, Chiesa, come autore della Sacra logico. Qui, per la prima volta, Ge- dualistica e gnostica contraria alla
n. 10).
Composta da tre parti, l’opera
non è redatta secondo un ordine
cronologico, poiché i vangeli non
vogliono essere una biografia nel
senso di genere letterario. Quale te-
stimonianza della Chiesa, essi rivela-
no il significato salvifico di Cristo,
che è stato mandato dal Padre e la
cui vita sfocia nella morte e nella ri-
surrezione. Pertanto, i due volumi
sulla vita pubblica di Gesù e sulla
passione e la risurrezione costituisco-
no la parte più consistente della tri-
logia.
Anche se l’ultimo volume pubbli-
cato, sui racconti dell’infanzia di Ge-
sù in Matteo e in Luca, è molto più
breve, ciò non sminuisce l’importan-
za dei primi due capitoli dei suddet-
ti vangeli. I racconti dell’infanzia
non si dilungano in bei ricordi dei
primi anni di vita di una persona
che da adulta finisce al centro
dell’attenzione. Sono invece intima-
mente intrecciati con il Vangelo di
«Gesù Cristo, figlio di Dio» (Marco,
1, 1) per formare un’unità. Soprattut-
to, anche dal punto di vista lettera-
rio, rappresentano il passaggio
dall’Antico al Nuovo Testamento.
Costituiscono un importante cardine
tra le due parti della Scrittura e mo-
strano così l’unità della storia della
salvezza.
L’universo semantico del racconto
dell’annunciazione nasce dalla fede
del popolo di Dio, così come viene
testimoniata dall’Antico Testamento,
incompatibile con qualsiasi genere di
mitologia antica e moderna.
Anche se nei due Vangeli non tut-
ti i dettagli storici corrispondono e
la presentazione delle diverse scene
segue la concezione teologica del
singolo evangelista, non c’è però al-
cun dubbio sulla credibilità storica
dei racconti dell’infanzia. Il loro
centro storico-teologico è il concepi-
mento di Gesù per opera dello Spi-
rito Santo e la sua nascita dalla Ver-
gine Maria, sine virili semine. Si vie-
ne così condotti, in modo ben pon-
derato e chiaramente formulato dal
punto di vista intellettuale, verso il
mistero della persona di colui che è
«luce per illuminare le genti e gloria
del tuo popolo Israele» (Luca, 2,
32). È così che si esprime Simeone
nella presentazione del Signore nel
Tempio.
L’OSSERVATORE ROMANO sabato 19 gennaio 2013
XVI su Gesù completata con il prologo sui vangeli dell’infanzia
La peculiarità letteraria e teologica Testamento, nell’unica storia della la propria discendenza trascendente
dei Vangeli corrisponde all’unicità di salvezza. da Dio. Nel Tempio egli si trova
Gesù, che è giunta fino a noi attra- Sarebbe in contraddizione con la nella casa del «Padre mio». Nel
verso la testimonianza dei discepoli
e della Chiesa primitiva dopo la
Pasqua e la Pentecoste. Maria, sua
madre, e altri familiari sono collegati
I racconti di Matteo e Luca
peculiarità letteraria dei vangeli, tempio del suo corpo ora Dio è per
quale testimonianza della persona e sempre in mezzo a noi nella sua glo-
della missione di Gesù, se si volesse ria, nella sua misericordia e nel suo
portare alla luce un nucleo storico e amore.
lasciare tutto il resto a Per riconquistare l’unità intima
un’interpretazione esisten- della dogmatica e dell’esegesi, occor-
ziale libera. Alla luce della re superare la contrapposizione dua-
costituiscono un importante cardine fede, i racconti dell’infan- listica del razionalismo e dell’empiri-
zia di Gesù formano una smo nella filosofia moderna. La ra-
tra l’Antico e il Nuovo Testamento parte costitutiva del Vange- gione dell’uomo, nella sua esistenza
Mostrano così lo di Cristo. Il Bambino, fisico-mentale, ha sempre un orienta-
che per opera dello Spirito mento empirico-storico, e allo stesso
l’unità della storia della salvezza Santo nasce dalla Vergine tempo supera sempre ciò che può
Maria, salverà il popolo essere constatato in modo solo posi-
alla vita pubblica di Gesù e testi- dai suoi peccati (cfr. Matteo, 1, 21). tivistico. Anche il mondo concreto
moniati anche dalla Chiesa dei pri- La grande gioia, della quale deve es- viene reso accessibile dal punto di
mordi. È per questo che la loro testi- sere reso partecipe tutto il popolo, si vista linguistico e intellettuale, per
monianza della vita nascosta di fonda sul messaggio dell’angelo ai cui l’uomo è sempre ed essenzial-
Gesù, nei primi trent’anni della sua pastori: «Oggi vi è nato nella città di mente aperto alla ragione trascen-
vita, rientra nella tradizione su Gesù Davide un salvatore», che è messia, il dente di ogni realtà. Dio gli si può
e costituisce parte integrante della Signore (Luca, 2, 11). rivelare nel mondo e nella storia.
professione di Cristo da parte della Nei racconti dell’infanzia è possi- L’incarnazione del Verbo e il con-
Chiesa. Non è una costruzione let- bile riconoscere accenni di diversi cepimento di Gesù come uomo, per William-Adolphe Bouguereau, «Il canto degli angeli» (1881, particolare)
teraria basata su un’idea teologica generi letterari. Ma ciò non limita la opera dello Spirito Santo, non è un
loro volontà di mito e nemmeno una rarità biologi-
espressione storico- ca, bensì una verità storica. Infatti, che Dio potrebbe avvicinarsi troppo quello che hai detto», per ogni uo-
teologica. In quanto diversamente dalla gnosi, con il suo all’uomo. Dalla fede, invece, nasce la mo diventa evidente che è chiamato
Vangelo, sono profes- aspro dualismo tra spirito e materia, gioia per il fatto che Dio ha guarda- alla «libertà e alla gloria dei figli di
sione di Cristo, Fi- il creatore del cielo e della terra nel- to all’umiltà della sua ancella. Lad- Dio». Scrive il Papa: «È il momento
glio di Dio, che edifi- la sua azione salvifica abbraccia ogni dove si riconosce l’amore di Dio, dell’obbedienza libera, umile e insie-
cherà per tutti il re- dimensione del creato. Chi crede che non ci sono più paure e timori, per- me magnanima, nella quale si realiz-
gno di Dio. Così, nel Dio ha il potere sulla materia, com- ché siamo chiamati, e siamo, figli e za la decisione più elevata della li-
primo capitolo il Pa- prende anche la ragionevolezza della figlie di Dio. bertà umana. Maria diventa madre
pa inizia dalla do- fede nell’incarnazione del Verbo nel- Il messaggio dei vangeli non si mediante il suo “sì”» (p. 47).
manda circa l’origine la Vergine Maria, nella risurrezione esaurisce però nel dibattito sul tema Nella premessa l’autore definisce
di Gesù quale do- del corpo del Signore e nella transu- moderno di fede e ragione. La sua il suo libro sui racconti dell’infanzia
manda circa l’essere e stanziazione del pane e del vino nel- importanza attuale emerge piena- «una specie di piccola “sala d’ingres-
la missione, a partire la carne e nel sangue di Cristo nel mente nel rapporto tra l’azione di so” ai due precedenti volumi sulla fi-
dalla spiegazione di sacramento dell’altare. Dio e la risposta umana. La grazia gura e sul messaggio di Gesù di Na-
due genealogie. Pro- Quando qualche scettico mi do- zaret». Nella piena consa-
segue poi, nel secon- manda se davvero credo che il Figlio pevolezza dei problemi
do capitolo, con unigenito di Dio sia stato concepito
Attraverso il suo nuovo libro il Papa teologici e storici che si
l’esposizione dell’an- per opera dello Spirito Santo e nato desidera mostrarci cosa significa pongono quando si stu-
nuncio della nascita dalla Vergine Maria senza il contri- dia la Sacra Scrittura, «la
del Battista e di Ge- buto di un uomo, allora rispondo
che Gesù è il Dio con noi domanda circa il rapporto
sù, per trattare poi con convinzione e senza esitare: sì, del passato con il presen-
nel terzo capitolo la perché credo in Dio, per il quale di Dio agisce in modo tale da rivol- te fa immancabilmente parte della
nascita del Signore a nulla è impossibile. Il creato non gersi alla libertà dell’uomo e portar- stessa interpretazione». Poiché, se-
Betlemme e la sua sfugge dalla mano di Dio. Il Verbo la a compimento. condo la nostra fede, è Dio l’autore
presentazione nel eterno può farsi carne in una vergi- Proprio nella libera accettazione della testimonianza della sua azione
Tempio. ne. Ragionevoli sono la fede in Dio della Vergine Maria si rivela che lo salvifica, per mezzo di Gesù Cristo e
Nel quarto capito- e l’illimitatezza delle sue possibilità Spirito di Dio è sempre uno Spirito
lo il Papa si dedica d’azione. Sarebbe invece contrario di libertà e di amore. In Maria, ma- nello Spirito Santo, in ultima analisi
zia si mostrano in tutta la loro mo- Verbo, che si è fatto uomo e ha di-
Il motivo più profondo di chi ri- dernità laddove si tratta della grazia morato in mezzo a noi. Attraverso il
mostrarci che cosa significa che Ge-
Quando Maria dà all’angelo la ri- sù è l’Emmanuele, Dio con noi (cfr.
Scrittura nell’Antico e nel Nuovo sù stesso prende la parola, rivelando materia, ed è radicato nella paura sposta della sua vita «avvenga di me Matteo, 1, 23).
Toni musicali e animo umano secondo Athanasius Kircher
Il mondo intero sulle righe di un pentagramma
Anticipiamo stralci di uno degli articoli conte- ecc. Ma questo esprimere gli affetti (affectus che può raggiungere punte di intenso dolo- micità e forza, come pure sarà preferibile
nuti nel prossimo numero della rivista «La Ci- exprimere) proprio della musica non lo disto- re, fino a sfociare nell’indignazione. usare strumenti dalle sonorità potenti e
viltà Cattolica». glie dall’idea di fondo che essa ha come fine Esistono toni che inclinano l’uomo a desi- squillanti, come le trombe. Invece, se il vele-
principale glorificare Dio, che è fonte di derare virtù eroiche, o un’animosità che no produce animosità e collera, sarà necessa-
ogni armonia, e che proprio in essa si può spinge a imprese guerresche. Altri toni sug- rio suonare musiche con toni che inclinano
di CLAUDIO ZONTA geriscono all’animo affetti amorosi, quali alla serenità, usando strumenti dai timbri
scorgere un’impronta divina.
Nella Musurgia universalis, pubblicata nel Per Kircher, il modo di comporre la musi- possono essere la gelosia o la dissoluzione delicati, come quelli a pizzico.
1660, Athanasius Kircher cerca di analizzare ca è affine a ciò che generalmente si intende mondana. Altri toni ancora spingono l’uomo In questa analisi, al di là delle considera-
la musica da tutte le prospettive, proponen- per creazione artistica, cioè che il composi- a sentimenti nobili, di carattere gioioso, e ad zioni di natura medica legate alle conoscen-
do analisi di tipo fonico-uditivo, digressioni tore inventa un tema o un testo, e poi elabo- atteggiamenti onesti e virtuosi, come la ca- ze del tempo, l’aspetto interessante è l’anali-
stità e la temperanza. si del timbro sonoro, che contribuisce all’ef-
eziologiche sull’origine della musica, fino ad ra attorno a esso un discorso musicale, attin-
La relazione esistente tra i toni e l’animo fetto della musica sull’animo. Ogni strumen-
arrivare all’analisi della musica in se stessa. gendo in modo particolare alla propria espe- umano è molto evidente nel capitolo in cui
rienza, alla propria tecnica e alla propria to ha un timbro particolare, con caratteristi-
Sono presentati esempi musicali, con regole Kircher enuncia gli effetti terapeutici della che specifiche, e una medesima musica suo-
di composizioni, descrizioni dettagliate degli sensibilità.
strumenti musicali, la teoria degli affetti, per Dagli scritti di Kircher si deduce che il musica. Egli fa notare che, nel momento in nata su due strumenti differenti può provo-
cui una persona viene morsa da una taranto- care effetti differenti. Lo possiamo constata-
concludere con la tesi che il mondo intero è musurgo — con questo termine è designato il la, occorre utilizzare toni particolari, a se- re provando ad ascoltare un medesimo bra-
pervaso da un’intima armonia che rimanda a compositore, che è più propriamente colui conda della specie della tarantola. Se la per- no musicale suonato da strumenti quali il
Dio stesso, suo creatore e supremo orga- che si appresta a muovere gli animi degli sona è morsa da una tarantola di tipo «me- violino e la chitarra elettrica: l’effetto della
nista. ascoltatori — ha il compito di scegliere come lanconico», il cui veleno procura indolenza
musica sarà diverso o, meglio, sarà diversa
La ricerca di Kircher sull’unità dei saperi primo elemento l’affetto che vuole suscitare, e sonnolenza, sarà necessario suonare musi- l’intensità dell’emozione.
sembra trovare il suo compimento nell’ele- e poi, applicando le regole della composi- che composte da toni che procurano dina- Cercando di analizzare la musica da di-
zione musicale, determina il tema e lo svol-
gersi del brano musicale. Il tema infatti deve verse prospettive e in maniera scientifica, il
gesuita tedesco ha posto le basi per ulteriori
Ascoltiamo lo stesso brano suonato essere «particolarmente adatto», ossia scritto
studi sul rapporto tra suono e affetti umani,
in modo tale che tra parola espressa e affet-
da una chitarra elettrica e da un violino to non vi sia discrepanza, ma l’una dipenda
che attualmente vengono affrontati dalla fi-
losofia, dalla filosofia della musica, dalla
L’intensità dell’emozione dall’altro.
musicoterapia e dalle neuroscienze, da autori
La composizione allora risulterà ben scrit-
sarà completamente diversa ta se, nel momento in cui viene eseguita, sa-
come Martha Nussbaum, Enrico Fubini e
Robert Zatorre.
rà in grado di muovere quei sentimenti L’opera di Kircher fu stampata in più di
dell’ascoltatore che il musurgo inizialmente 1500 esemplari e fu distribuita anche a tutti i
mento musicale: forse è proprio la musica
ha inteso destare. L’esito dipenderà dalla gesuiti giunti a Roma da tutto il mondo per
l’elemento comune, o ciò che lega i vari am-
scelta del testo e dalle regole musicali che l’elezione del Superiore generale nel 1652.
biti del sapere, come dimostra l’ampia trat-
sottendono alle parole della composizione: Questo permise una diffusione del suo scrit-
tazione all’interno della Musurgia universalis.
Nel libro VII si nota maggiormente l’influsso «Suscitare l’affetto richiede abilità composi- to in tutti i continenti. L’opera non fu ap-
della spiritualità ignaziana sul pensiero mu- tiva e conoscenza scientifica, essendo la dot- prezzata tanto dai musicisti, forse complice
sicale di Kircher, e precisamente nei capitoli trina degli affetti qualcosa di intermedio tra anche la non sempre facile lettura e la com-
II, III e VI, nei quali si tratta degli intervalli
la musica con le sue regole, la poesia e la re- plessità di molti degli argomenti trattati,
musicali, dei luoghi propri della musica e torica con le loro regole». quanto dagli studiosi e dai missionari, come
delle forme musicali. Seguendo le conoscenze musicali dell’ep o- viene attestato da una lettera di Giovanni
Seguendo alcune teorie musicali già pre- ca, Kircher sviluppa l’idea, già ampiamente Montèl, un missionario gesuita giunto nelle
senti nel Rinascimento, Kircher ritiene che teorizzata da Vincenzo Galilei, che esistono Filippine nel 1654: «Qui a Manila sto stu-
la musica e il canto abbiano la capacità di dodici modi musicali, i quali hanno profon- diando il quarto anno di teologia e vedo
commuovere, ossia di muovere insieme i de relazioni con altrettanti stati d’animo con i miei occhi molte meraviglie che lei,
sentimenti umani. dell’uomo. Non diversamente, egli presenta Reverendo Padre, racconta nei suoi libri;
Secondo il suo personale modo di proce- dodici toni, che determinano, per così dire, uno dei quali, cioè la Musurgia, io sono sta-
dere, egli analizza la musica del suo tempo, altrettante aree di sentimento, quali, ad to il primo a portarlo nelle Indie, e non du-
sperimenta gli effetti che il suono produce esempio, l’elevazione dell’animo verso Dio, bito che sarà molto utile ai Padri delle mis-
sull’animo umano, si interroga sulla poten- o una gioia di carattere intimo, religiosa, o sioni, dove si insegna la musica pubblica-
zialità del ritmo, delle pause, degli intervalli un senso di mestizia e di commiserazione, Athanasius Kircher mente».
sabato 19 gennaio 2013
Uniti
nell’incoraggiare il dialogo
di ANDREA PALMIERI*
Nel 2012 è proseguito il cammino di
preparazione di una nuova sessione
plenaria della Commissione mista
internazionale per il dialogo teologi-
co tra la Chiesa cattolica e la Chiesa
ortodossa nel suo insieme. L’ultima
sessione plenaria della Commissione
mista ha avuto luogo a Vienna nel
2010. Al termine della riunione, è
stata accantonata l’idea di preparare
un documento comune sul primato
del vescovo di Roma nella comunio-
ne della Chiesa del primo millennio,
che avrebbe dovuto approfondire la
riflessione sull’affermazione centrale
del documento di Ravenna, Le con-
seguenze ecclesiologiche e canoniche del-
la natura sacramentale della Chiesa.
Comunione ecclesiale, conciliarità e au-
torità (2007), sulla necessità di un
primato nella Chiesa anche a livello
universale. Tale decisione è dovuta
alle difficoltà nel giungere a inter-
pretazioni condivise delle testimo-
nianze storiche, soprattutto patristi-
che e canoniche, sulla tematica. Nel-
la stessa sessione plenaria, i membri
si sono impegnati a proseguire il la-
voro della Commissione con la reda-
zione di un nuovo testo sulla rela-
zione teologica ed ecclesiologica tra
primato e sinodalità.
Seguendo le indicazioni della ple-
naria, è stato avviato il complesso
iter di redazione del nuovo docu-
mento. Nel giugno del 2011, si è riu-
nito a Rethymno, nell’isola di Creta,
un gruppo di redazione, per prepa-
rare un testo da sottoporre all’esame
del Comitato di coordinamento del-
la Commissione mista. Lo studio del
testo è iniziato durante una riunione
tenutasi a Roma nel novembre del
2011, dove però non è stato possibile
portare a compimento l’intero lavo-
ro. Il Comitato di coordinamento
della Commissione mista internazio-
nale si è riunito nuovamente dal 19
al 23 novembre 2012, a Parigi, grazie
alla generosa ospitalità offerta dal
metropolita di Francia, Emmanuel
Adamakis, del Patriarcato ecumeni-
co. Alla riunione, che era co–presie-
duta dal cardinale Kurt Koch, presi-
dente del Pontificio Consiglio per la
Promozione dell’Unità dei Cristiani,
e dal metropolita di Pergamo,
Ioannis Zizioulas, del Patriarcato
ecumenico, erano presenti sette
membri cattolici, mentre da parte
ortodossa partecipavano nove mem-
bri in rappresentanza del Patriarcato
ecumenico, del Patriarcato greco or-
todosso di Alessandria, del Patriar-
cato greco ortodosso di Gerusalem-
me, del Patriarcato di Mosca, del
Patriarcato di Serbia, del Patriarcato
di Romania, della Chiesa di Cipro e
della Chiesa di Grecia. Dopo una
lunga e accurata analisi del testo, il
Comitato di coordinamento è giunto
a un sostanziale consenso sul fatto
che la bozza di documento, emen-
data in più punti, possa essere pre-
sentata a una prossima sessione ple-
naria della Commissione mista.
Inoltre, trattandosi di un testo anco-
ra provvisorio, i membri del Comita-
to sono stati unanimi nello stabilire
che la bozza del documento resti
sotto embargo fino a quando la
Commissione non deciderà in meri-
to alla sua pubblicazione. Nel corso
della riunione di Parigi non è stato
possibile, per motivi pratici, fissare
date precise per la prossima sessione
plenaria della Commissione mista,
ma è stato proposto che tale riunio-
ne abbia luogo alla fine del 2013 o
all’inizio del 2014.
La conclusione del processo di re-
dazione del testo sulla relazione tra
primato e sinodalità, nella vita della
Chiesa a livello locale, regionale e
universale, rappresenta un risultato
certamente positivo, che si spera
possa offrire un quadro teologico e
ecclesiologico per affrontare in se-
guito la spinosa questione della mo-
dalità dell’esercizio del primato del
vescovo di Roma a livello universale
quando la piena comunione tra le
Chiese di Oriente e di Occidente sa-
rà finalmente ristabilita. La prepara-
zione di questo testo ha richiesto un
lungo e complesso lavoro in quanto,
attraverso una franca presentazione
delle proprie posizioni e un vivace
confronto mirato a chiarire i punti
essenziali, si è cercato di far emerge-
re quanto è possibile affermare insie-
me, cattolici e ortodossi, sul delicato
tema in oggetto, seguendo la meto-
dologia che la Commissione mista
internazionale si è data sin dalla sua
istituzione nel 1980, piuttosto che li-
mitarsi a esporre in modo compara-
tivo le differenze che ancora ci sepa-
rano. Questa scelta metodologica ha
presupposto uno sforzo, per così di-
re, teologicamente creativo, per tro-
vare, senza tradire in alcun modo la
dottrina di fede, nuovi modi di
I passi del cammino ecumenico con la Chiesa ortodossa
esporre insieme il patrimonio tradi-
zionale della Chiesa cattolica e della
Chiesa ortodossa, superando le con-
trapposizioni polemiche e apologeti-
che che nel corso dei secoli si sono
sviluppate da entrambe le parti.
Sarà innanzitutto la Commissione
mista internazionale nella sua prossi-
ma plenaria a valutare se tale passo
è stato adeguatamente realizzato
nella bozza di documento che sarà
presa in esame in quella sede. Da
questo punto di vista, non mancano
oggettivamente difficoltà, non solo
perché permane una certa diversità
nell’approccio alla tematica in og-
getto tra cattolici e ortodossi, ma
anche perché esistono diversi punti
di vista sulla questione all’interno
delle stesse delegazioni.
Un forte incoraggiamento a pro-
seguire il dialogo tra cattolici e orto-
dossi è stato espresso da Papa
Benedetto XVI nel suo messaggio al
Patriarca ecumenico Bartolomeo,
trasmesso da una delegazione uffi-
ciale della Santa Sede in occasione
della festa di sant’Andrea apostolo,
patrono del Patriarcato ecumenico
di Costantinopoli, celebrata lo scor-
so 30 novembre al Fanar in Istan-
bul. Il Santo Padre, consapevole dei
progressi finora compiuti ma anche
delle difficoltà tutt’ora esistenti, ha
ribadito l’importanza di procedere
insieme con fiducia nel cammino
che conduce al ristabilimento della
piena comunione: «In questo cam-
mino, grazie anche al sostegno assi-
duo e attivo di Vostra Santità, ab-
biamo compiuto tanti progressi, per
i quali le sono molto riconoscente.
Anche se la strada da percorrere può
sembrare ancora lunga e difficile, la
nostra intenzione di proseguire in
questa direzione resta immutata,
confortati dalla preghiera che nostro
Signore Gesù Cristo ha rivolto al
Padre: “siano anch’essi in noi una
cosa sola, perché il mondo creda”
(Giovanni, 17, 21)”».
Un motivo di grande speranza
per ulteriori progressi in questo dia-
logo viene, inoltre, dai recenti svi-
luppi relativi alla prossima convoca-
zione del grande sinodo pan-orto-
dosso. A questo proposito, il Pa-
triarca ecumenico, nel discorso rivol-
to alla delegazione della Santa Sede
al termine della celebrazione della
festa di Sant’Andrea, più sopra ri-
cordata, così si esprimeva: «La no-
stra santa Chiesa ortodossa si trova
nella lieta posizione di poter annun-
ciare che i preparativi per il suo san-
to e grande sinodo sono stati quasi
completati, sono nelle fasi finali e
presto verrà convocato. Si pronunce-
rà, tra le altre cose, sulle questioni
del dialogo tra l’ortodossia e le altre
Chiese, e prenderà decisioni adegua-
te nell’unità e nell’autenticità, al fine
di procedere verso l’unità di fede
nella comunione dello Spirito
Santo».
Quanto è stato realizzato nel cor-
so del 2012 acquista particolare sen-
so alla luce del cinquantesimo anni-
versario dell’apertura del concilio
Vaticano II che, come è noto, ricor-
reva lo scorso 11 ottobre. Il Vaticano
II, infatti, ha dato inizio a un perio-
do nuovo nelle relazioni tra la Chie-
sa cattolica e la Chiesa ortodossa e
in tal modo ha aperto la strada
all’istituzione della Commissione
mista internazionale per il dialogo
teologico. Significativamente, Papa
Benedetto XVI, salutando i membri
della delegazione del Patriarcato
ecumenico giunti a Roma per parte-
cipare alle celebrazioni in onore dei
santi Pietro e Paolo, patroni della
città e della Chiesa di Roma, lo
L’OSSERVATORE ROMANO
scorso 29 giugno, affermava: «È
proprio in concomitanza con questo
concilio, al quale, come ben sapete,
erano presenti alcuni rappresentanti
del Patriarcato ecumenico in qualità
di delegati fraterni, che ebbe inizio
una nuova importante fase delle re-
lazioni tra le nostre Chiese. Voglia-
mo lodare il Signore innanzitutto
per la riscoperta della profonda fra-
ternità che ci lega, e anche per il
cammino percorso in questi anni
dalla Commissione mista internazio-
nale per il dialogo teologico tra la
Chiesa cattolica e la Chiesa ortodos-
sa nel suo insieme, con l’auspicio
che anche nella fase attuale si possa-
no fare dei progressi». Un segno
particolarmente eloquente della pro-
fondità delle relazioni che legano la
Chiesa cattolica e la Chiesa ortodos-
sa è stata sicuramente la presenza
del Patriarca ecumenico Bartolomeo
accanto a Papa Benedetto XVI sul
sagrato della basilica di San Pietro
in Vaticano durante la celebrazione
eucaristica, la mattina dell’11 ottobre
2012, in occasione della commemo-
razione del cinquantesimo anniver-
sario dell’apertura del concilio Vati-
cano II e dell’inizio dell’Anno della
fede. Nel saluto che il Patriarca ecu-
menico rivolgeva al Santo Padre e a
tutti i presenti, prima della conclu-
sione della messa, tra le altre cose
egli osservava che «nel corso degli
ultimi cinque decenni, le conquiste
raggiunte da questa assemblea sono
state varie. Abbiamo contemplato il
rinnovamento dello spirito e il “ri-
torno alle origini” attraverso lo stu-
Il via a Niš alle celebrazioni per il 1700° anniversario dell’Editto di Milano
Un messaggio ancora valido
NIŠ, 18. In Serbia le celebrazioni
per il millesettecentesimo anniver-
sario dell’Editto di Milano sono
cominciate ieri sera al Teatro nazio-
nale di Niš (l’antica Naissus, dove
nacque Costantino I) con un con-
certo del coro del monastero di
Sretenje. Erano presenti, fra gli al-
tri, il Patriarca della Chiesa orto-
dossa serba, Irinej, numerosi vesco-
vi, il capo dello Stato, Tomislav
Nikolić, il primo ministro Ivica
Dačić, l’ambasciatore italiano a
Belgrado, Armando Varricchio, e il
suo collega russo Alexander
Chepurin. Nel suo intervento,
Nikolić ha sottolineato come la
Serbia segua ancora i principi
dell’Editto di Milano, garantendo a
tutti piena libertà religiosa. Un
messaggio dunque ancora valido
attraverso i secoli quello lanciato
nel 313 da Costantino, imperatore
d’Occidente, e da Licinio, impera-
tore d’Oriente, con l’obiettivo di
porre fine a tutte le persecuzioni
religiose e proclamare la neutralità
dell’impero nei confronti di qual-
siasi fede.
Il 2 dicembre scorso il vescovo
di Niš, Jovan, aveva celebrato la
divina liturgia nella chiesa dei santi
Costantino ed Elena, conclusa con
un ringraziamento a tutti i parteci-
panti al progetto, intitolato «La
Parola di Dio alla città di Costanti-
no», lanciato dalla diocesi ortodos-
sa e dalla Società biblica serba. In
occasione del rito sono state distri-
buite ai fedeli più di novecento co-
pie della sacra Scrittura. Due mesi
prima, il 4 ottobre 2012, era stata la
metropolia di Zagabria-Lubiana
dio liturgico, la ricerca biblica e la
dottrina patristica. Abbiamo apprez-
zato lo sforzo graduale di liberarsi
dalla rigida limitazione accademica
all’apertura del dialogo ecumenico
che ha condotto alle reciproche
abrogazioni delle scomuniche, lo
scambio di auguri, la restituzione
delle reliquie, l’inizio di dialoghi im-
portanti e le visite reciproche nelle
nostre rispettive sedi». L’impegno
profuso, nel corso dell’anno che da
poco si è concluso, per il prosegui-
mento del prezioso lavoro della
Commissione mista internazionale
può essere considerato, dunque, co-
me un piccolo passo in avanti nel
lungo viaggio verso la piena comu-
nione visibile tra la Chiesa cattolica
e la Chiesa ortodossa. Anche se la
strada appare non priva di ostacoli,
dobbiamo rallegrarci del fatto che
questo cammino continua. La con-
statazione della sincera disponibilità
dei cattolici e degli ortodossi di pro-
seguire in questa direzione e la pro-
fonda fiducia nell’opera della grazia
che agisce nella nostra storia per-
mettono di mantenere viva anche
oggi la speranza, coltivata dai padri
conciliari, «che, tolta la parete che
divide la Chiesa occidentale
dall’orientale, si avrà finalmente una
sola dimora solidamente fondata
sulla pietra angolare, Cristo Gesù, il
quale di entrambe farà una cosa so-
la» (Unitatis redintegratio, n. 18).
*Sotto-Segretario del Pontificio
Consiglio per la Promozione
dell’Unità dei Cristiani
(entità sotto la giurisdizione della
Chiesa ortodossa serba) a celebrare
la divina liturgia in vista del 1700°
anniversario dell’Editto di Milano.
Le iniziative per il «Giubileo di
Costantino» (che la Chiesa orto-
dossa considera santo e “simile agli
apostoli”) hanno compreso anche
una serie di conferenze: quella dal
In Russia una cappella ai Santi Innocenti
Non solo Erode
EKATERINBURG, 18. Quando, nel lu-
glio dell’anno scorso, in una foresta
non lontana da Ekaterinburg, ven-
nero scoperti, nascosti in alcuni bi-
doni, duecentocinquantuno embrio-
ni umani di età compresa fra le
ventidue e le ventisei settimane, la
popolazione reagì con sdegno e
raccapriccio. Le istituzioni sanitarie
locali li definirono «scarti medico-
biologici non di un solo ospedale
ma di almeno tre cliniche di Ekate-
rinburg», capoluogo della provincia
di Sverdlovsk, in Russia. “Scarti”
abbandonati lì probabilmente dalla
ditta incaricata della raccolta e del-
lo smaltimento dei rifiuti ospedalie-
ri. Ecco perché, una settimana fa, è
stata accolta con particolare consen-
so (quasi si trattasse di una ripara-
zione dopo un atto sacrilego) la be-
nedizione di una cappella dedicata
ai Santi Innocenti di Betlemme. La
cerimonia, riferisce Orthodoxie.com
citando Pravoslavie.ru, è stata pre-
sieduta dal metropolita di Ekaterin-
burg e Verkhoturye, Cirillo, rappre-
sentante del Patriarcato di Mosca.
«Siamo abituati — ha detto durante
la liturgia — ad accusare solo il re
Erode per l’assassinio dei santi In-
nocenti di Betlemme, ma c’erano
anche coloro che hanno obbedito
con zelo a quest’ordine disumano.
Oggi gli uomini non osservano le
leggi divine e le leggi umane sono
corrotte, perché la violazione delle
leggi divine causa il disprezzo delle
più elementari norme della morale
e dell’etica».
La cappella è stata eretta sul ter-
ritorio della chiesa della Trasfigura-
zione del Signore. I fondi destinati
alla sua costruzione sono stati rac-
colti, in due anni, da “difensori del-
la vita” che volevano innalzare un
monumento ai bambini uccisi nel
ventre materno; ma quando Cirillo
è venuto a conoscenza dell’iniziati-
va, ha proposto loro di erigere
un’ampia cappella. Il luogo della
sua costruzione non è stato scelto a
caso. Nella chiesa della Trasfigura-
zione si celebrano infatti ogni mar-
tedì riti di intercessione ai santi In-
nocenti per coloro che si sono pen-
titi di aver abortito o di aver procu-
rato un’interruzione volontaria di
gravidanza; inoltre è attivo un ser-
vizio sociale grazie al quale si aiuta-
no non solo le persone senza fissa
dimora e che si trovano in difficili
condizioni di vita ma anche le fa-
miglie numerose, le madri single e
le donne incinte. D’ora in poi è sta-
to stabilito che collaboratori del
centro in difesa dei bambini, deno-
minato «Kolybel’» (la culla), si ra-
duneranno permanentemente ac-
canto alla cappella per dare soste-
gno e assistere le donne in gravi-
titolo «L’Editto di Milano (313-
2013): una base per la libertà di re-
ligione o di credo?», a maggio, a
Novi Sad, ha radunato teologi e
storici di differenti confessioni.
Le celebrazioni si concluderanno
a ottobre. In settembre è prevista
la visita del cardinale arcivescovo
di Milano, Angelo Scola.
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danza che non sono convinte
dell’opportunità di mettere al mon-
do un figlio. In dieci anni di esi-
stenza, i membri dell’associazione
sono riusciti a salvaguardare la vita
di quattrocento bambini. Nel cen-
tro si può altresì ricevere un consul-
to da uno psicologo, un legale, un
assistente sociale, parlare con un
prete, ricevere aiuto materiale.
La cappella dei Santi Innocenti
resterà aperta, come la chiesa, dalla
mattina alla sera, e vi sarà installata
presto un’apposita icona. All’inter-
no verranno celebrati i riti di inter-
cessione per le donne che si sono
pentite di aver abortito e per quelle
che avevano questa intenzione e so-
no tornate sui propri passi.
Secondo statistiche ufficiali, ogni
anno in Russia vengono praticati
dai cinquecentomila al milione di
aborti illegali ma per Elena
Mizulina, presidente del Comitato
della Duma per le questioni della
famiglia, delle donne e dei bambi-
ni, citata dal quotidiano «Avveni-
re», sarebbero molti di più, dai cin-
que ai sei milioni. La Mizulina ha
fra l’altro denunciato che nel Paese
agisce una vera e propria industria
in grado di fornire materiale aborti-
vo alle aziende farmaceutiche e a
quelle che producono cosmetici.
La benedizione della cappella a
Ekaterinburg è giunta pochi giorni
dopo l’intervento del Patriarca di
Mosca, Cirillo, che il 7 gennaio
(Natale ortodosso), visitando una
clinica nella capitale russa, ha di-
chiarato che è anche dal numero
degli aborti che si giudica lo stato
morale di una società. L’interruzio-
ne volontaria di gravidanza — ha
sottolineato — «è un crimine contro
l’uomo, contro la persona. Se in
ogni clinica si persuadessero le
donne a lasciar nascere il loro bam-
bino, se i medici facessero di tutto
affinché il piccolo venga al mondo
e aiutassero la mamma a occuparsi
del figlio, anche in caso di salute
complicata, allora credo che il clima
morale nella nostra società cambie-
rebbe di pari passo», ha concluso il
primate della Chiesa ortodossa rus-
sa. Cirillo, sempre in occasione del
Natale, ha fatto un altro appello, in
diretta tv, legato stavolta ai bambini
abbandonati negli orfanotrofi. Il
Patriarca ha espresso la necessità
«per il nostro popolo di adottare
gli orfani, con gioia e uno speciale
senso di gratitudine a Dio, dando
loro non solo rifugio ed educazione
ma anche amore». Secondo alcune
stime, ci sarebbero in Russia più di
650.000 bambini “orfani”, compresi
quelli rifiutati dai genitori alla na-
scita o successivamente tolti alle fa-
miglie con gravi problemi.
Vaticano II
e famiglia
patrimonio comune
di cristiani ed ebrei
TORINO, 18. L’importanza storica
del concilio Vaticano II e la sacrali-
tà della famiglia, «cellula essenziale
della società»: visioni che accomu-
nano cristiani ed ebrei, ribadite a
Torino in occasione della giornata
del dialogo e della riflessione ebrai-
co-cristiana dedicata quest’anno
proprio alla famiglia. Nella sede
della Comunità ebraica, alla presen-
za del vicepresidente dell’Unione
delle comunità ebraiche italiane,
Giulio Disegni, c’è stata mercoledì
la visita ufficiale dell’arcivescovo
Cesare Nosiglia. Ad accoglierlo, tra
gli altri, il presidente della comuni-
tà torinese, Beppe Segre, e rav Al-
berto Somekh, a lungo soffermato-
si, nel suo intervento, sul concetto
di «santità della famiglia» secondo
la visione ebraica del mondo. Mon-
signor Nosiglia ha sottolineato l’im-
portanza dell’incontro come realtà
concreta capace di dare realizzazio-
ne ai principi di vicinanza spiritua-
le, ribadendo poi come il Vaticano
II abbia segnato una svolta centrale
nei rapporti tra le due religioni e
aperto la strada a una fase di rifles-
sione e di richiesta di perdono al
mondo ebraico da parte della Chie-
sa. «Questa visita — ha affermato
Segre — costituisce un passo di quel
cammino straordinario di confronto
e di amicizia che si è sviluppato ne-
gli ultimi decenni, a partire dalla
dichiarazione Nostra aetate che ha
ricordato il patrimonio spirituale
comune a cristiani e a ebrei e avvia-
to un dialogo fraterno».
pagina 6
Sul «Daily Telegraph» una petizione del clero britannico contro la proposta governativa sulle unioni omosessuali
La verità sul matrimonio
LONDRA, 18. Non si placa la polemi-
ca contro la decisione del Governo
britannico di procedere alla ridefini-
zione per legge del matrimonio, che
aprirebbe anche alla celebrazione
delle unioni tra persone dello stesso
sesso nei luoghi di culto, a eccezio-
ne di quelli anglicani. L’iniziativa
sta incontrando la forte opposizione
della comunità cattolica, che ha re-
centemente visto oltre un migliaio
di rappresentanti del clero aderire,
con la loro firma, a un appello ri-
volto al Parlamento per bloccare la
proposta. L’appello è contenuto in
una lettera pubblicata dal quotidia-
no «The Daily Telegraph» ed è sta-
ta siglata da 1.067 fra preti e vesco-
vi. La proposta, è spiegato, di modi-
ficare la naturale definizione di ma-
trimonio, che diventerebbe così un
atto di unione tra due persone e
non tra un uomo e una donna,
comporterà delle conseguenze legali
andando a incidere pesantemente
sulle attività educative della Chiesa.
I cattolici, si ricorda, «partecipano
pienamente alla vita del Paese», ma
se la proposta di legge dovesse esse-
re approvata, si puntualizza, «avrà
molte conseguenze legali, limitando
severamente la capacità di insegnare
la verità sul matrimonio nelle scuo-
le, negli istituti caritativi e nei luo-
ghi di culto». Per i rappresentanti
del clero «non ha senso infatti so-
stenere che i cattolici e altri possono
ancora impartire i loro insegnamenti
sul matrimonio nelle scuole e in al-
tre realtà se, allo stesso tempo, sono
costretti a rispettare il contrario».
La proposta dovrebbe essere
avanzata per la discussione in Parla-
mento tra la fine del corrente mese
e l’inizio di febbraio. L’intenzione è
quella di legalizzare i “matrimoni”
tra persone dello stesso sesso entro
il 2015. La Coalition for Marriage,
che si batte per il matrimonio natu-
rale, formata da organizzazioni reli-
giose e laiche ha già raccolto oltre
600.000 firme per bloccare l’iniziati-
va. In una nota dell’episcopato cat-
tolico dello scorso dicembre si defi-
nisce «caotico» l’intero processo le-
gislativo. Il Governo ha voluto pun-
tualizzare che nessuna comunità re-
ligiosa (per quella anglicana è stato
previsto un espresso divieto) sarà
costretta a celebrare le unioni omo-
sessuali all’interno dei propri luoghi
di culto, ma le organizzazioni con-
trarie hanno espresso scetticismo,
osservando il pericolo che il loro ri-
fiuto possa ingenerare nelle persone
la volontà di muovere contestazioni
nei tribunali. Nella nota dell’episco-
pato si osserva che, decidendo di
procedere con la proposta, «il Go-
verno ha scelto di ignorare le opi-
nioni di 600.000 persone che hanno
firmato una petizione perché voglio-
no che l’attuale definizione di matri-
monio resti immutata». L’episcopa-
to chiede quindi al Governo un ri-
pensamento: «Non è ancora troppo
tardi per fermare questa legge».
Nella lettera degli oltre mille rap-
presentanti del clero si rinnova l’ap-
Dopo la decisione del Tribunale costituzionale di depenalizzare i rapporti sessuali tra minori
Il Perú si interroga sul futuro dei giovani
LIMA, 18. Critiche e preoccupazione
sono state espresse dalla Chiesa cat-
tolica in Perú per la recente decisio-
ne del Tribunale costituzionale (Tc)
che ha depenalizzato i rapporti ses-
suali tra i minori (dai 14 ai 18 anni).
Nello specifico è stato abrogato l’ar-
ticolo del codice penale in vigore
dal 2006 che condannava dai 25 ai
30 anni di carcere gli adulti che in-
trattenessero relazioni sessuali con
minori di età, consenzienti o meno.
La motivazione è il riconoscimento
della libertà sessuale anche dei mi-
nori come parte dei diritti allo svi-
luppo di una personalità adulta. La
nuova legge depenalizza chiaramen-
te i rapporti volontari, mentre la
violenza rimarrà comunque denun-
ciabile e punibile per legge.
Martedì 22 gennaio, alle ore 17, all'al-
tare della cattedra della Basilica Papale
Vaticana sarà celebrata la Santa Messa
«in die trigesima» in suffragio di
Monsignor
RAFFAELE VARCA
Canonico vaticano
Vicariato della Città del Vaticano
pello, ora che la proposta si appre-
sta a giungere alla discussione delle
aule parlamentari. «Sollecitiamo i
membri del Parlamento — si sottoli-
nea — a non aver paura di rifiutare
questa normativa, ora che le sue
conseguenze appaiono chiare». Il
matrimonio, si ricorda, «è possibile
solo tra un uomo e una donna ed è
il fondamento della nostra società».
Il vescovo di Portsmouth, monsi-
gnor Philip Anthony Egan, ha com-
mentato che coloro che si oppongo-
no alla legge «potranno essere accu-
sati di bigottismo o di omofobia»;
mentre un sacerdote, Andrew
Pinsent, ha aggiunto «che vi è
preoccupazione per quello che sta
accadendo, a causa di leggi che vio-
lano l’obiezione di coscienza». Alla
voce dei cattolici inglesi si unisce
quella dei cattolici scozzesi. Nel
marzo scorso una forte presa di po-
sizione era giunta dal cardinale
Dichiarazione del consiglio permanente dell’episcopato
Appello
al Parlamento francese
La manifestazione del 13 gennaio a Parigi (Reuters)
PARIGI, 18. «Soluzioni e formulazioni che siano rispettose del carattere
eterosessuale del matrimonio, della filiazione e delle persone omosessua-
li»: a chiederle, in un comunicato, è la Conferenza episcopale in Francia,
in vista del dibattito parlamentare che sarà avviato a fine mese sul dise-
gno di legge che vorrebbe equiparare al matrimonio le unioni tra perso-
ne dello stesso sesso e riconoscere alle coppie omosessuali anche il dirit-
to all’adozione di bambini. Nel testo, a cura del Consiglio permanente, i
vescovi sottolineano in particolare la necessità per le autorità statali di
tenere in considerazione l’opinione di coloro che si oppongono alla leg-
ge guardando, si osserva, «all’ampiezza eccezionale della manifestazione
di domenica 13 gennaio», che ha visto sfilare «persone di tutte le opinio-
ni, religioni o senza credo religioso». I presuli aggiungono anche l’invito
ai fedeli «a proseguire la riflessione su questi temi fondamentali».
Secondo il presidente della com-
missione vita e famiglia della Confe-
renza episcopale peruviana e arcive-
scovo di Piura, monsignor José An-
tonio Eguren Anselmi, «depenaliz-
zare le relazioni sessuali con adole-
scenti aumenta il rischio di gravi-
danze in giovane età». Il presule ha
attaccato i produttori e i commer-
cianti di farmaci contraccettivi e ha
accusato le autorità di esporre i mi-
nori a un maggiore rischio di vio-
lenze. Per l’arcivescovo di Piura si
tratta di un attacco alla patria pote-
stà, «poiché obbliga i genitori a
provvedere per i figli ai servizi di
salute sessuale e riproduttiva». La
sentenza permette infatti ai minori
di età di accedere ai servizi sanitari
di prevenzione ed educazione ses-
suale e riproduttiva anche senza il
consenso dei genitori.
Anche l’arcivescovo di Lima, car-
dinale Juan Luis Cipriani Thorne,
ha deplorato la decisione del Tribu-
nale costituzionale e ha proposto
all’opinione pubblica e alle autorità
peruviane un programma concreto
che difenda la famiglia e protegga
l’educazione dei valori nei bambini
e negli adolescenti.
Il porporato, inoltre, ha messo in
guardia i genitori e li ha esortati ad
assumersi le responsabilità e il ruolo
di educatori primari dei loro figli:
«Stiamo smantellando la famiglia,
la responsabilità, la fede e l’educa-
zione religiosa — ha avvertito il car-
L’OSSERVATORE ROMANO
Keith Michael Patrick O’Brien, arci-
vescovo di Saint Andrews and
Edinburgh. In un articolo pubblica-
to dal «The Sunday Telegraph», il
porporato aveva affermato che «nes-
sun Governo può far valere l’autori-
tà morale per smantellare la defini-
zione universalmente riconosciuta di
matrimonio». Anche tra i non catto-
lici il fronte del “no” alla proposta
del Governo gode di ampia adesio-
ne. L’ex arcivescovo di Canterbury,
Lord George Carey, è tra i rappre-
sentanti anglicani più attivi, che pe-
raltro ha contribuito a lanciare la
Coalition for Marriage. In una lette-
ra inviata al primo ministro David
Cameron, il presule ha osservato
che la legge «porterà a gravi contra-
sti e di ampio respiro tra le istituzio-
ni religiose e le autorità civili». Per
Lord George Carey, il matrimonio
fra omosessuali è un grave oltraggio
culturale.
dinale — stiamo solo promuovendo
comportamenti spontanei ed egoisti-
ci. Non è così che si risolvono i pro-
blemi, dobbiamo fare di più per
promuovere la famiglia». Inoltre,
l’arcivescovo di Lima, ricordando
con rammarico che una legge simile
è stata introdotta di recente anche
in Spagna, ha esortato i genitori, e
in particolare i papà, a lavorare di
meno e a dedicare più tempo ai loro
figli e ha invitato i datori di lavoro
a concedere più tempo libero ai ge-
nitori per permettere loro di trascor-
re più ore con la famiglia e poter
accompagnare i figli durante le loro
attività».
Già lo scorso giugno la Conferen-
za episcopale peruviana aveva criti-
cato la proposta di legge che propo-
neva di depenalizzare i rapporti ses-
suali tra i minori. In numerose occa-
sioni i vescovi avevano rimarcato la
responsabilità dei genitori nell’edu-
cazione sessuale dei minori e degli
adolescenti, invitando le autorità pe-
ruviane «ad avere un atteggiamento
responsabile dinanzi ai diritti degli
adolescenti».
La Chiesa in Perú ha più volte
chiesto di fermare questa proposta
di legge perché provocherebbe «un
inizio precoce dell’attività sessuale
nei bambini, aumenterà la paternità
non-responsabile e l’aborto, creando
nuove situazioni di ingiustizia, sfrut-
tamento e abusi della gioventù,
nonché la perdita di valori necessari
sabato 19 gennaio 2013
Una sentenza della Corte suprema dell’Alabama fa sperare i pro-life
Il nascituro è meritevole
di tutela giuridica
MONTGOMERY, 18. Una decisione
della Corte suprema dell’Alabama
che ha riconosciuto il nascituro co-
me persona meritevole di tutela giu-
ridica potrebbe avere implicazioni
significative per porre fine all’aborto
negli Stati Uniti. È quanto afferma-
no i sostenitori pro vita dell’Alaba-
ma dopo che l’11 gennaio scorso
l’Alta corte aveva stabilito che i
bambini non ancora nati sono tute-
lati dalla legge sui pericoli chimici
dello Stato. Il caso riguardava due
donne che hanno messo a rischio i
loro bambini non ancora nati attra-
verso l’uso di sostanze illegali du-
rante la loro gravidanza. Una delle
donne ha ammesso di aver fumato
la metanfetamina tre giorni prima
della nascita prematura del figlio. Il
bambino morì 19 minuti dopo il
parto a causa di «un’intossicazione
acuta da metanfetamina».
Secondo la legge dell’Alabama,
esporre un bambino a pericoli chi-
mici attraverso l’assunzione di so-
stanze è reato. Gli avvocati della
donna hanno sostenuto che la legge
relativa al pericolo chimico non si
applica ai bambini non ancora nati.
Tuttavia, la Corte non è stata d’ac-
cordo e ha osservato che «l’unica ma che «tutti gli uomini sono Mentre la sentenza dell’11 gennaio
non è direttamente applicabile alle
area nella quale vengono negati ai egualmente liberi e indipendenti,
che essi sono dotati dal loro Creato- norme sull’aborto, i sostenitori pro
bambini non nati la protezione lega-
re di alcuni diritti inalienabili, fra i vita si sentono incoraggiati da que-
le è l’aborto».
quali la vita, la libertà e la ricerca sta sentenza e affermano che po-
La Corte ha osservato che qua-
della felicità». trebbe contribuire al crescente rico-
ranta Stati e il District of Columbia
noscimento del nascituro come per-
«prevedono un indennizzo per mor- Soddisfazione per tale decisione è
sona umana con diritti giuridici.
te ingiusta di un bambino non an- stata espressa anche dal procuratore
cora nato quando le lesioni ne cau- «Nel diritto sulle lesioni persona-
generale dell’Alabama Luther Stra-
sano la morte prima della sua na- li, criminali e immobiliari — ha spie-
no. «La Corte — ha dichiarato — ha
scita». gato Mathew Staver, presidente di
ratificato la nostra tesi, secondo la
La Suprema corte ha sottolineato Liberty Counsel, un’organizzazione
quale la politica pubblica del nostro no profit — la tendenza è stata quel-
che sostenere la protezione legale
Stato ha il compito di proteggere la la di riconoscere il nascituro come
per i non nati era coerente con il
diffuso riconoscimento giuridico che vita, sia nata che non ancora nata. un essere umano con tutela legale,
i bambini non ancora nati sono per- Il fatto che la Corte suprema non solo come essere umano poten-
sone con diritti che dovrebbero es- dell’Alabama abbia affermato il va- ziale. Le cause di aborto della Su-
sere protetti dalla legge. Inoltre, ha lore di ogni vita compresa quella dei prema corte sono un’aberrazione del
preso atto che la decisione è in linea bambini non nati, la cui vita è la diritto e sono casi isolati e un gior-
con la dichiarazione dei diritti della più indifesa in assoluto, è una gran- no l’isola sulla quale si trovano spa-
Costituzione dello Stato che procla- de vittoria». rirà».
Prosegue con forza l’impegno dei vescovi cattolici in Irlanda contro l’aborto
Ogni vita umana
ha una dignità unica e insostituibile
DUBLINO, 18. L’episcopato cattolico Governo di ridefinire l’attuale legge che potrà essere letta durante le ce-
in Irlanda prosegue con decisione e sull’aborto. Alcuni partiti politici lebrazioni religiose nelle prossime
forte impegno lo sforzo di sensibi- hanno infatti premuto l’Esecutivo a settimane.
lizzazione della società sui temi eti- riaprire il dibattito sul tema, a se- L’arcivescovo di Dublino richia-
ci. L’arcivescovo di Dublino, Diar- guito del decesso avvenuto nei mesi ma inoltre l’attenzione di tutti i sa-
muid Martin esorta — in un comu- scorsi di una donna, Savita Halap- cerdoti a porre particolarmente l’ac-
nicato pubblicato nel sito dell’arci- panavar, e del bambino che aveva cento nelle loro riflessioni sui princi-
diocesi — le comunità parrocchiali a nel suo grembo, dopo che i medici pi basilari dell’insegnamento della
sostenere l’incontro pubblico pro- si sarebbero rifiutati di praticare Chiesa cattolica in tema di tutela
mosso dai gruppi pro-life per il 19 l’aborto. A indurre le autorità a ri- della dignità umana e difesa della
gennaio nella capitale, allo scopo di flettere su una nuova normativa sa- vita. «Il messaggio cristiano — si
protestare contro l’intenzione del rebbe stato anche il richiamo da legge fra l’altro nel comunicato
parte della Corte europea dei diritti dell’arcidiocesi — è un messaggio di
dell’uomo, secondo cui l’aborto de- vita. Si tratta, come ogni vita uma-
ve essere consentito per legge in ca- na, di un riflesso della vita stessa di
so di rischi di vita della madre. Dio e la dottrina cattolica afferma
L’incontro pubblico, dal titolo chiaramente che ogni vita umana ha
«Unite for Life Vigil», si sottolinea, una dignità unica e insostituibile».
«avviene in un momento decisivo
per il nostro Paese». Il Governo, è
Nel sito si ricorda poi l’impegno
della Chiesa nel fornire assistenza
spiegato, «ha deciso di legiferare alle donne che si trovano nella con-
nella formazione di uomini e donne sull’aborto entro i primi mesi del dizione di affrontare scelte difficili
responsabili». Non solo, con questa 2013 e questa è una prospettiva dav- che comportano sofferenza psicolo-
decisione, sottolinea monsignor vero agghiacciante». gica e fisica: «La compassione e il
Eguren Anselmi, il Tribunale costi- Nel sito dell’arcidiocesi di Dubli- sostegno alle donne in situazioni
tuzionale rischia di «indebolire il no è anche pubblicata una preghiera difficili appartiene all’essenza del-
tessuto sociale e i nostri adolescenti per il bambino nel grembo materno l’insegnamento cattolico».
che sono il futuro della società pe-
ruviana».
La domanda di abrogazione della
legge è stata presentata da diecimila
cittadini che hanno firmato una pe-
tizione. Secondo i promotori, che
hanno chiesto alle istituzioni scola-
stiche e sanitarie di lavorare
sull’educazione sessuale e sull’auto-
stima, due fattori fondamentali nella
prevenzione alla violenza, la depe-
nalizzazione è una via di emancipa-
zione per i giovani del Perú.
Intanto, sono numerose le inizia-
tive nel Paese volte a proteggere i
minori dal rischio prostituzione. Di
recente è stato avviato il programma
Llachay che ha l’obiettivo di resti-
tuire i diritti a bambini e adolescen-
ti di strada che vivono in situazioni
a rischio, 6.365 minori di tutto il Pe-
rú verranno assistiti nei prossimi
mesi. L’iniziativa governativa è par-
tita da Lima e Iquitos dove il pro-
blema è particolarmente grave. A
breve il programma verrà avviato ad
Arequipa, Ica, Cusco, Chincha,
Abancay, Juliaca, Huánuco, Huan-
cavelica, Pasco, Ayacucho, Moque-
gua e Tacna.
sabato 19 gennaio 2013
Conclusi i lavori della Cnewa a Roma
Per un futuro di pace
in Medio Oriente
L’invito a riscoprire la fede nel la-
voro caritativo è stato rivolto dal
cardinale Leonardo Sandri, prefetto
della Congregazione per le Chiese
Orientali, ai partecipanti all’incon-
tro della Catholic Near East Welfa-
re Association (Cnewa), conclusosi
venerdì 18 gennaio. Il porporato ha
celebrato in mattinata la messa alla
tomba dell’apostolo Pietro nelle
Grotte Vaticane, prima della chiu-
sura dei lavori, avvenuta nel pome-
riggio.
In precedenza monsignor John
E. Kozar, segretario generale della
Cnewa, aveva tracciato un quadro
ampio e particolareggiato dell’im-
pegno caritativo dell’associazione,
ricordando soprattutto la situazione
di alcune popolazioni che benefi-
ciano degli aiuti: i poveri di Gaza
che cercano di tenere acceso un
barlume di speranza; il milione e
oltre di iracheni che sono fuggiti
dalla patria a causa delle persecu-
zioni; le famiglie copte bisognose di
un lavoro in Egitto; i siriani che
aspirano alla pace.
Dopo aver ricordato che la
Cnewa si occupa insieme con la
Congregazione per le Chiese
Orientali di assistere le comunità
ecclesiali dell’area — anche attraver-
so le scuole aperte a tutti fin nelle
zone più sperdute, l’aiuto ai bambi-
ni abbandonati e agli anziani soli,
ai malati e alle vittime delle guerre
civili, ai seminaristi e alle novizie —
il prelato ha sottolineato come la
collaborazione con il dicastero si
estenda a vari Paesi: Egitto, Libano,
Giordania, Siria, Iraq, Israele e Pa-
lestina. Fuori dai confini mediorien-
tali, la Cnewa è attiva e sostiene le
Chiese orientali in Eritrea, India,
Armenia, Bielorussia, Ucraina ed
Etiopia. Dovunque, ha detto il rela-
tore, le Chiese Orientali «soffrono
e chiedono il nostro aiuto, la Cne-
wa risponde, in collaborazione con
la Congregazione».
Un altro aspetto importante
dell’azione della Cnewa è l’invito a
«imparare e apprezzare l’altro “pol-
mone” della Chiesa», quello orien-
tale appunto. Il prelato ha fatto un
paragone con le devastazioni sulla
costa nord-est degli Stati Uniti
d’America, dovute al passaggio
dell’uragano Sandy, ricordando che
nonostante le difficoltà la popola-
zione ha reagito e ha superato
l’emergenza. Allo stesso modo, ha
detto, «quasi ogni giorno in Medio
Oriente la gente si trova ad affron-
tare una forza di gran lunga supe-
riore alla distruzione di un uraga-
no: si trova ad affrontare le tempe-
ste del conflitto, delle ostilità,
dell’odio, della povertà, dell’ingiu-
stizia e della persecuzione religiosa
e politica. A volte, ci sono poche
speranze di sopravvivenza, per non
parlare della possibilità di ricostrui-
re la propria vita e di guardare a un
futuro di pace».
Eppure, in questi drammi c’è
sempre la speranza. «La Chiesa cat-
tolica — ha aggiunto — in questa
parte del mondo, in particolare la
famiglia delle Chiese orientali, è
piccola di numero, ma profonda-
mente radicata nella storia, nella
cultura e nel tessuto della società in
Medio Oriente. È la presenza della
Chiesa che offre ai poveri, agli op-
pressi e alle vittime delle tempeste
quotidiane della vita un segno di
speranza, dove non ci sarebbe altro
che lotta, paura e disperazione».
Un invito alla speranza riecheg-
giato anche nell’omelia del cardina-
le Sandri. «La fede del nostro bat-
tesimo — ha detto il porporato du-
rante la messa — è il legame di fra-
ternità con Cristo che ci apre a
Dio». Il porporato ha fatto partico-
lare riferimento all’Anno della fede,
che «stimola a riappropriarsi del
prezioso tesoro del battesimo rice-
vuto nella fede della Chiesa. Non
una fede qualsiasi — ha spiegato —
ma quella della Chiesa, che è la
stessa degli apostoli. Ecco la garan-
zia per noi».
Proprio a ragione della fede, i
cristiani sono invitati a essere il se-
gno della carità di Cristo. «Tramite
noi — ha detto il cardinale Sandri —
egli vuole avvicinare ogni uomo per
offrire la “grande speranza di Dio”.
Nella vita di ogni giorno segnata
da innumerevoli ansietà e proble-
matiche personali e sociali, tra le
serie povertà materiali e spirituali
che il nostro tempo sperimenta in
ogni continente, specie nelle grandi
aree metropolitane avanzate e talora
tremendamente prive di fede, di ca-
rità e di speranza, gli uomini e le
donne di ogni età, ceto, religione e
cultura attendono la qualificante
proposta della fede cristiana, con il
conforto e la pace che essa genera».
Sarà proprio la carità, infatti, «ad
aprire tutte le porte — ha concluso
— per dare solidità al presente e
speranza per il futuro vincendo le
incertezze con la certezza dell’eter-
nità irrinunciabile al cuore umano».
A tenerli sarà il cardinale Ravasi alla presenza del Papa
Esercizi spirituali quaresimali
su volto di Dio e volto dell’uomo nei salmi
«Ars orandi, ars credendi. Il volto di Dio e il volto dell’uomo nella pre-
ghiera salmica». È il tema degli esercizi spirituali, che si terranno in Vatica-
no, da domenica 17 a sabato 23 febbraio, ai quali parteciperà Benedetto
XVI. Le meditazioni saranno dettate dal cardinale Gianfranco Ravasi, presi-
dente del Pontificio Consiglio della Cultura. Saranno introdotte da una ri-
flessione sui verbi della preghiera: «Respirare, pensare, lottare, amare». Al-
la base di questi esercizi ci sarà il Salterio biblico. Parole umane e ispirazio-
ne divina dei salmi accompagneranno la riflessione in un duplice itinerario:
ascensionale, verso il mistero, e discensionale, alla scoperta della luce divi-
na che illumina il volto dell’uomo. Gli esercizi si terranno nella cappella
Redemptoris Mater del Palazzo Apostolico. Oltre al Pontefice, saranno
presenti i membri della Curia romana.
Le nomine di oggi riguardano la
Chiesa in Egitto, Gran Bretagna,
Germania, Senegal e Irlanda.
Ibrahim Isaac Sidrak
patriarca
di Alessandria dei Copti
(Egitto)
Nato il 19 agosto 1955 a Beni-Cli-
ker, nell’eparchia di Assiut, dopo gli
studi di filosofia e teologia presso il
seminario maggiore copto di Maadi,
al Cairo, è stato ordinato presbitero
il 7 febbraio 1980 e incardinato
nell’eparchia patriarcale. In seguito
ha esercitato per due anni il ministe-
ro al Cairo, nella parrocchia del-
l’Arcangelo Michele a Hadayek-el-
Kobba e El Moleha. Inviato a Ro-
ma, ha studiato alla Pontificia Uni-
versità Gregoriana, conseguendovi il
dottorato in teologia dogmatica. Ri-
tornato in patria ha insegnato la
stessa materia nel seminario patriar-
cale di Maadi. Dal 1990 fino al giu-
gno 2001 è stato rettore dello stesso
seminario e direttore dell’Istituto ca-
techistico di Sakakini, al Cairo, non-
ché segretario generale dell’ufficio
per l’insegnamento catechistico nella
Chiesa copta cattolica. Agli inizi del
2002 è stato parroco della cattedrale
patriarcale del Cairo. Eletto vescovo
di Minya dei Copti il 5 ottobre
2002, è stato consacrato il successivo
15 novembre.
L’OSSERVATORE ROMANO
La prolusione del cardinale Angelo Amato all’apertura dello Studium del dicastero
Gli orafi delle cause dei santi
Orafi che con pazienza e perizia ri-
puliscono dalle impurità, lavorano
con estrema delicatezza e restituisco-
no al vero splendore i metalli pre-
ziosi. Con questa suggestiva imma-
gine il cardinale prefetto Angelo
Amato ha descritto il lavoro di
quanti collaborano alla Congrega-
zione delle Cause dei Santi. Lo ha
fatto nella prolusione con la quale
ha inaugurato nei giorni scorsi l’an-
no accademico dello Studium del
dicastero per il discernimento dei
candidati alla santità, presso la Pon-
tificia Università Urbaniana.
«I santi — ha detto il porporato —
sono i veri tesori della Chiesa». Per
questo, coloro che frequentano lo
Studium devono essere consapevoli
di avere «tra le mani un capitale spi-
rituale di inestimabile valore per il
mondo e per la Chiesa. La vostra
competenza professionale unita alla
saggezza valutativa ha lo scopo di
consegnare alle diocesi, alle congre-
gazioni religiose e, in ultima istanza,
alla Chiesa intera il dono di esisten-
ze evangeliche preziose, che sono
autentici gioielli umani e spirituali,
degni di adornare la corona di glo-
ria di Cristo e la veste preziosa della
Chiesa sua sposa».
Una grande responsabilità che ri-
chiede impegno e perizia, perché —
ha continuato rivolgendosi agli stu-
denti — «trattate non cose sante, ma
esistenze sante, da studiare, analiz-
zare e valutare con rispetto e accura-
tezza alla luce della verità e anche
della grazia dello Spirito Santo, la
carità divina trinitaria, vero artefice
della santità nella Chiesa».
Proprio attraverso l’iter formativo
proposto nel corso delle lezioni è
possibile comprendere la natura e la
finalità della Congregazione, che —
ha spiegato il cardinale prefetto —
«si occupa non solo delle cause rela-
tive al discernimento delle virtù eroi-
che, del martirio o dei miracoli dei
servi e delle serve di Dio, ma anche
delle cause concernenti le canonizza-
zioni equipollenti e il dottorato».
Il porporato ha ricordato in pro-
posito che proprio lo scorso anno è
Nomine episcopali
Hlib Borys Sviatoslav
Lonchyna, primo vescovo
di Holy Family of London
degli Ucraini
(Gran Bretagna)
Nato il 23 febbraio 1954 a Steu-
benville, Ohio, Stati Uniti d’Ameri-
ca. Nel 1975 è entrato nel monastero
dei monaci studiti ucraini di Grotta-
ferrata, dove ha emesso i voti perpe-
tui il 19 dicembre 1976. Ha ricevuto
l’ordinazione sacerdotale il 3 luglio
1977. Ha frequentato l’Università
Urbaniana dove ha conseguito la li-
cenza in teologia biblica, nonché il
Pontificio Istituto Orientale, lau-
reandosi in teologia liturgica orien-
tale nel 2001. L’11 gennaio 2002 è
stato nominato, da Giovanni Paolo
II, vescovo titolare di Bareta e ausi-
liare di Lviv degli Ucraini. È stato
consacrato il 27 febbraio 2002. Il 14
gennaio 2003 è stato nominato visi-
tatore apostolico per i fedeli greco-
cattolici ucraini in Italia e procura-
tore dell’arcivescovo maggiore a Ro-
ma. Dal 4 marzo 2004 ha svolto
l’ufficio di visitatore apostolico an-
che in Spagna e Irlanda. Il 25 mar-
zo 2006 è rientrato in Ucraina con
l’incarico di seguire la vita consacra-
ta, pur mantenendo l’impegno di vi-
sitatore apostolico in Italia, Spagna
e Irlanda fino al 2009. Il 2 giugno
di quell’anno è stato infatti nomina-
to amministratore apostolico «sede
vacante» dell’esarcato ucraino di
stata celebrata una canonizzazione
equipollente e sono stati proclamati
due nuovi dottori della Chiesa uni-
versale. Benedetto XVI ha infatti
esteso alla Chiesa universale il culto
liturgico di santa Ildegarda di Bin-
gen, badessa benedettina vissuta nel
XII secolo. La canonizzazione equi-
pollente di santa Ildegarga non è
l’unica, come attesta il cardinale
Prospero Lambertini — futuro Papa
Benedetto XIV — nella sua opera La
Beatificazione dei Servi di Dio e la
Canonizzazione dei Beati. A questo
proposito, il porporato ha annuncia-
to che l’opus magnum di Benedetto
XIV, «ancora oggi fonte insostituibile
per il nostro lavoro», verrà pubbli-
cata dalla Congregazione in una
edizione bilingue, nell’originale lati-
Centonove
studenti
da trentaquattro
Paesi
Istituito il 2 giugno 1984, lo
Studium ha come scopo la
formazione di quanti
intendono occuparsi delle
cause dei santi sia nella fase
diocesana, sia nella fase
romana. Il corso di
quest’anno, il ventinovesimo
della serie, è iniziato il 14
gennaio con la parte teologica,
che si conclude il 28 dello
stesso mese. Dal 29 gennaio al
13 febbraio si svolge la parte
storico-agiografica, mentre dal
14 febbraio al 21 marzo si tiene
la parte giuridica. Quest’anno
al corso dello Studium —
come spiega il segretario
monsignor Antonio Manuel
Saldanha e Albuquerque — ci
sono 109 iscritti: 6 provengono
dall’Africa, 26 dall’America, 11
dall’Asia e 66 dall’Europa.
Sono rappresentate ben 34
nazioni: Argentina, Belgio,
Brasile, Burkina Faso, Canada,
Colombia, Corea del Sud,
Croazia, Cuba, El Salvador,
Francia, Irlanda, India, Italia,
Kenya, Libano, Lituania,
Malta, Messico, Nigeria,
Paraguay, Perú, Polonia,
Portogallo, Repubblica
Democratica del Congo,
Slovacchia, Romania, Spagna,
Thailandia, Tanzania, Stati
Uniti d’America, Ucraina,
Ungheria e Venezuela. 31
studenti sono sacerdoti
diocesani, 18 sacerdoti
religiosi, 4 sacerdoti di società
di vita apostolica, 2 diaconi
diocesani, un diacono
religioso, un sub-diacono di
rito orientale, 20 religiose, una
laica consacrata, 27 laici e 4
seminaristi.
Gran Bretagna, di cui il 14 giugno
2011 è divenuto esarca apostolico.
Heiner Koch
vescovo di Dresden-Meissen
(Repubblica Federale
di Germania)
Nato a Düsseldorf, nell’arcidiocesi
di Köln, il 13 giugno 1954, ha com-
piuto gli studi filosofici e teologici
presso la Facoltà teologica dell’Uni-
versità di Bonn. Ordinato sacerdote
il 13 giugno 1980 a Colonia, fino al
1983 ha ricoperto l’incarico di vice
parroco di San Martino a Kaarst.
Dal 1983 al 1985 è stato cappellano
per i giovani nel decanato di Neuss
e dal 1984 al 1989 incaricato della
pastorale universitaria a Düsseldorf.
Al contempo è stato vicario coope-
ratore nella parrocchia di San Paolo
in tale città, conseguendo anche il
dottorato in teologia. Nel 1989 è
stato nominato rettore della chiesa
di Santa Maria Assunta a Colonia e
nel 1992 direttore dell’ufficio pasto-
rale della curia arcivescovile di
Köln. Dal 1998 è canonico del capi-
tolo metropolitano di Köln. Nel
2002 è stato nominato anche pro-vi-
cario generale e segretario generale
del comitato organizzatore della XX
Giornata mondiale della gioventù —
la prima con Benedetto XVI — svol-
tasi a Colonia nell’agosto 2005.
Eletto vescovo titolare di Ros Cré e
ausiliare di Köln il 17 marzo 2006,
no e in lingua italiana. Si tratta del-
la prima traduzione di questo testo
in una lingua volgare. Sono previsti
dieci volumi, dei quali tre già pub-
blicati e curati da padre Vincenzo
Criscuolo, relatore generale e docen-
te dello Studium.
Il prefetto ha poi ricordato che il
7 ottobre 2012 Benedetto XVI, in
apertura del Sinodo dei vescovi de-
dicato al tema «La nuova evangeliz-
zazione per la trasmissione della fe-
de cristiana», ha proclamato dottori
della Chiesa i santi Giovanni d’Ávila
e Ildegarda di Bingen. Con loro il
numero dei dottori della Chiesa ha
raggiunto quota 35. E tra questi ci
sono quattro donne.
Anche per le cause di canonizza-
zione equipollente e di dottorato, ha
precisato il porporato, «occorre pre-
parare accurate e spesso ponderose
Positiones, che richiedono meticolose
ricerche storiche, acume interpretati-
vo e conoscenza approfondita della
tradizione canonica specifica, pre-
sente soprattutto, nel già citato opus
magnum di Benedetto XIV, autorità
indiscussa in questo campo».
Sottolineando l’importanza dello
studio delle cause, il prefetto ha det-
to che esso «è un prezioso contribu-
to all’elevazione dell’umanità da un
punto di vista religioso, ma anche
umano e sociale. I santi, infatti, so-
no il lievito spirituale dell’umanità».
Martiri, confessori, venerabili, beati,
santi, dottori della Chiesa, «non so-
no quadri di musei o di antiche di-
Albrecht Dürer, «Adorazione della Santissima Trinità» (1511, Kunsthistorisches Museum, Vienna)
ha ricevuto l’ordinazione episcopale
il successivo 7 maggio.
André Gueye
vescovo di Thiès (Senegal)
Nato il 6 gennaio 1967 a Pallo-
Youga, nella città di Thiès, ha com-
piuto gli studi filosofici prima nel
seminario maggiore di Sebikhotane,
arcidiocesi di Dakar, e poi in quello
di Brin, diocesi di Ziguinchor. Ha
svolto il triennio teologico a Roma,
ospite del Pontificio Collegio Urba-
no, e alunno dell’Università Urba-
niana. Ordinato sacerdote il 27 giu-
gno 1992 nella cattedrale di Thiès,
fino al 1997 è stato vicario parroc-
chiale di Saint Croix, a Bambey, poi
vicario parrocchiale della cattedrale
Sainte Anne di Thiès (1997-2000),
quindi vicario domenicale della stes-
sa (2000-2004) e parroco per un
biennio di Sainte Croix a Bambey.
Dal 2006 era insegnante di filosofia
al seminario maggiore Saint Jean
Marie Vianney di Brin, in diocesi di
Ziguinchor.
Eamon Martin, arcivescovo
coadiutore di Armagh
(Irlanda)
Nato a Derry, il 30 ottobre 1961,
dopo l’educazione elementare presso
la Saint Patrick’s primary school a
Pennyburn, Derry, e quella media
presso il Saint Columb’s College di
pagina 7
more abbandonate, ma sono esisten-
ze vive, che ispirano ancora oggi la
Chiesa a evitare la paralisi del bene
e a mantenere l’ottimismo della fe-
de, dell’amore alla vita e della spe-
ranza».
Proprio nei santi, del resto, la
«nave della Chiesa trova le guide si-
cure, che, ancorate in cielo, l’aiutano
a non naufragare nel mare della sto-
ria, ma a raggiungere il porto sicuro
della Gerusalemme celeste. Per que-
sto la Chiesa ha bisogno dei santi. E
la Chiesa fa i santi perché i santi
cambiano il mondo e la glorificano
davanti a Dio e al mondo». Essi in-
fatti «immettono nella storia
dell’umanità l’energia pulita
dell’amore, del perdono, della fratel-
lanza, della mitezza e della pace».
Con la loro grande bontà «rendono
più ospitale la città dell’uomo e più
luminosa la città di Dio, che è la
Chiesa. I santi cambiano il mondo,
ma anche la Chiesa, resa più evan-
gelica e più credibile dalla loro testi-
monianza».
Ecco la dimensione più vera e
universale dell’esperienza delle bea-
tificazione e delle canonizzazioni:
chi sale agli onori degli altari viene
onorato non solo dalla Chiesa, ma
anche considerato eroe e modello
«di sana umanità». Con l’effetto —
ha concluso il porporato — di pro-
durre una lunga onda di un vero ri-
lancio evangelico non solo nella
Chiesa, ma anche nella società.
Derry, ha compiuto la formazione al
sacerdozio nel Saint Patrick’s Colle-
ge di Maynooth, ottenendo un bac-
calaureato in materie scientifiche e
in teologia. Ordinato sacerdote, per
la diocesi di Derry, il 28 giugno
1987, è stato curato della cattedrale
di Saint Eugene, Derry, fino al 1989.
Poi ha completato gli studi di spe-
cializzazione per l’insegnamento
presso la Queen’s University di Bel-
fast. Dapprima insegnante e poi
preside del Saint Columb’s College
di Derry, tra i due incarichi ha con-
seguito un master in amministrazio-
ne educativa presso l’università di
Cambridge in Inghilterra. Dal 2008
al 2010 è stato segretario generale
della Conferenza episcopale irlande-
se. Nel 2010-2011 è stato vicario ge-
nerale della diocesi di Derry e, alle
dimissioni del vescovo Séamus
Hegarty, ne è divenuto amministra-
tore diocesano.
Il nunzio apostolico
in Kenya
A pagina 8 dell’edizione di vener-
dì 18 gennaio, per una svista, abbia-
mo erroneamente attribuito all’arci-
vescovo Charles Daniel Balvo la
qualifica di nunzio apostolico in Ni-
geria. In realtà — come riportato
correttamente in prima pagina sotto
la rubrica «Nostre Informazioni» —
il rappresentante pontificio è stato
designato alla nunziatura apostolica
in Kenya.