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Cap. 3 - GLI INTERVENTI SUL MERCATO AGRICOLO DALLE ORIGINI SINO ALLA RIFORMA DEL 2013
L’intervento comunitario nel mercato dei prodotti agricoli: L’OCM, le quote produttive, i diritti a produrre
L’UE è intervenuta sui mercati agricoli mediante la creazione dell’Organizzazione Comune di Mercato (OCM) e
con l’erogazione degli aiuti diretti agli agricoltori operanti nel mercato interno dei prodotti agricoli.
Il diritto UE distingue i prodotti agricoli in:
- Commodities (o prodotti di massa): Sono prodotti di massa che finiscono all’impresa di trasformazione
(cereali, semi oleosi, foraggi);
- Prodotti di pregio: Sono prodotti che si presentano sul mercato per essere acquistati come tali dal
consumatore finale (frutta, verdura, agrumi).
Il legislatore UE ha differenziato il suo intervento e ha raggiunto soglie elevatissime di protezione per le
commodities agricole, mentre per i prodotti di pregio ha utilizzato strumenti commerciali (ad es. DOP).
L’OCM è disciplinata dal reg. 1308/2013 ma non opera per tutti i settori agricoli e in alcuni casi l’intervento sul
mercato si realizza con l’applicazione di regole comuni in materia di concorrenza.
La riforma della PAC del 2003 e il c.d. health check del 2008
La PAC è stata di nuovo riformata con il reg. 1782/2003 che ha mitigato il meccanismo del disaccoppiamento
totale. Con il termine disaccoppiamento (decoupling) si fa riferimento al fatto che gli aiuti, con la riforma del
2003, sono erogati agli agricoltori a prescindere dai prodotti agricoli ottenuti (quantità e tipologia).
L’Accordo agricolo vede con sfavore gli aiuti accoppiati (aiuti erogati al produttore in funzione della natura e
della quantità del prodotto) perché li considera distorsivi del mercato e della concorrenza; quelli disaccoppiati
sono più accettabili perché sono aiuti al reddito dell'agricoltore e quindi sganciati dalle produzioni ottenute.
Il reg. 1782/2003, in seguito ad una verifica del suo “stato di salute” (health check) è stato abrogato e sostituito
dal reg. 73/2009 e poi dal reg. 1307/2013.
La PAC 2014-2020
Nel 2013 è stato raggiunto un accordo politico per la PAC del periodo 2014-2020. In seguito a questo accordo
sono stati adottati una serie di regolamenti (reg. 1305/2013, reg. 1306/2013, reg. 1307/2013, reg. 1308/2013).
Il reg. UE 1306/2013 sul finanziamento della PAC, sui controlli e sulla condizionalità
Il reg. 1306/2013 disciplina i due fondi agricoli (FEAGA e FEASR) e la loro gestione finanziaria. Stabilisce che gli
Stati devono istituire un sistema di consulenza agli agricoltori sulla conduzione del terreno e dell’azienda: gli
agricoltori possono godere di questo servizio ma non sono obbligati. Inoltre prevede un sistema integrato di
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gestione e di controllo finalizzato alla verifica del rispetto della normativa sui regimi di sostegno.
Gli Stati devono effettuare controlli amministrativi per accertare l’ammissibilità degli aiuti. In caso di mancato
rispetto dei criteri di ammissibilità, degli impegni o altri obblighi relativi alle condizioni di concessione dell’aiuto
o de sostegno, si dispone il non pagamento dell’aiuto o la sua revoca e gli Stati membri irrogano sanzioni
amministrative.
Condizionalità: Per ricevere i pagamenti (ex regg. 1307/2013, 1308/2013) e alcune misure di sostegno (ex reg.
1305/2013), i beneficiari devono rispettare i criteri di gestione obbligatoria in materia di sanità pubblica, salute
delle piante e degli animali, ambiente e benessere degli animali, e tutte le norme, stabilite dai singoli Stati
membri, per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali. Il mancato rispetto di
questi criteri provoca una sanzione amministrativa a carico dei beneficiari consistente nella riduzione degli
oneri e nell'esclusione dai pagamenti assoggettati alle regole di condizionalità.
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La cessione del diritto all’aiuto non dà automaticamente diritto ad ottenere il pagamento corrispondente infatti
il credito sorge in capo al cessionario a seguito dell’abbinamento del titolo con ettari ammissibili e a seguito
della presentazione della domanda di pagamento.
L’AGEA e il SIAN
La disciplina relativa agli interventi sul mercato agricolo e sui pagamenti diretti agli agricoltori necessita per la
sua attuazione, di organismi pagatori statali. In Italia, un ruolo centrale è esercitato dal Agenzia per le
erogazioni in agricoltura (AGEA). L’AGEA svolge funzioni di coordinamento e, nelle Regioni che non si sono
dotate di propri organismi pagatori, svolge anche funzioni di organismo pagatore dello Stato italiano per
l’erogazione di aiuti. Distinzione tra organismi pagatori e organismi di coordinamento:
- Organismi pagatori: Vengono istituiti dalle Regioni, erogano le somme previste dall’UE a sostegno delle
attività agricole e sono responsabili della correttezza delle operazioni di erogazione;
- Organismi di coordinamento: Raccoglie tutte le informazioni occorrenti per le comunicazioni alla
Commissione europea e rappresenta lo Stato italiano per ogni funzione relativa al FEAGA.
L’AGEA e gli organismi pagatori regionale possono utilizzare, nello svolgimento delle loro funzioni, il
telerilevamento previsto dal diritto UE e dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).
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Il reg. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale nella PAC 2014-2020
Il reg. 1305/2013 disciplina il sostegno dell’UE a favore dello sviluppo rurale finanziato dal FEASR, definisce gli
obiettivi che la politica di sviluppo rurale contribuisce a conseguire e le misure di sviluppo rurale.
Gli obietti dell’intervento dell’UE sono: stimolare la competitività del settore agricolo; garantire la gestione
delle risorse naturali; realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali.
Ciascuno Stato membro deve presentare un programma di sviluppo rurale (PSR) (unico a livello nazionale o
diversi programmi regionali) nel quale stabiliscono quali misure previste dal regolamento si intendono
adottare. Il programma deve essere approvato dalla Commissione.