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Storia

La Germania di Hitler alle porte della Seconda guerra mondiale


Hitler salì al potere nel 1933 già a partire dal 36 cominciò a realizzare il suo piano espansionistico:
desiderava conquistare i territori circostanti la Germania perché riteneva che la nazione necessitasse
di maggiore spazio vitale ossia un territorio più vasto su cui sviluppare il terzo Reich così come
pensato dal dittatore. A partire dal 1936 Hitler invade la Renania ossia una regione tedesca; lo
stesso anno mette in atto la prima manovra concreta per lo sterminio dei cittadini di religione
ebraica, apre infatti il primo lager (campo di concentramento e lavoro) a dacau.
Nel 1938 Hitler invade L Austria la quale diventa parte dell’impero germanico. Lo stesso anno il
dittatore spinge le truppe tedesche fini alla regione dei Sudeti in Cecoslovacchia: nella regione
vivevano ben tre milioni di tedeschi e Hitler considerava quella zona sua di diritto. La
Cecoslovacchia però non intendeva cedere il territorio dei Sudeti tanto facilmente opponendosi a
Hitler: per evitare il rischio di una guerra venne organizzata una conferenza (conferenza di Monaco)
durante la quale si sarebbe dovuto decidere il destino della regione cecoslovacca. La conferenza
ebbe un esito incredibile; ad essa parteciparono Germania, Francia e Gran Bretagna con Mussolini
che faceva il mediatore, la Cecoslovacchia non fu nemmeno chiamata in causa e si decise a tavolino
di cedere i Sudeti a Hitler. La decisione fu presa da Francia e Gran Bretagna pensavano così di
soddisfare Hitler e fermare L’avanzata in Europa. Ciò non avverrà infatti L’anno dopo, nel 1939
Hitler invaderà altre 2 regioni della Cecoslovacchia ossia la Boemia e la Moravia. A questo punto
Hitler era pronto a invadere la Polonia e, consci delle intenzioni di Hitler, Francia e Inghilterra,
temendo una guerra, si alleano alla Polonia cosicché una volta attuata. L’invasione di Hitler loro
sarebbe intervenuti per fermarlo. Anche Hitler si sta però preparando alla guerra.
Le sue ultime mosse prima di attaccare la Polonia saranno mirate a stringere alleanze: già dal 1935
Hitler cercò alleati, inizialmente con l’Italia è subito dopo con il Giappone stringendo un patto di
amicizia chiamato asse Roma Berlino Tokyo (per questa ragione durante la Seconda guerra
mondiale Italia Germania e Giappone saranno chiamati paesi dell’asse e saranno contrapposti ai
paesi alleati comprendenti Francia Gran Bretagna USA e Russia). L’accordo è del 1937, l’anno
dopo cominceranno le deportazioni nei campi di concentramento in Germania.
Nel 1939 Italia e Germania rafforzano una ulteriore alleanza firmando il drammatico patto
d’acciaio, un accordo con cui l’Italia era obbligata ad entrare in guerra a fianco della Germania
anche se questa attaccasse un altro stato e non solo in caso la Germania venisse attaccata da un altro
stato; grazie al patto d’acciaio Hitler chiederà a Mussolini di introdurre le leggi razziali il quale
accetterà di buon grado. L’accordo più inaspettato sarà stipulato dalla Germania con i loro acerrimi
nemici ovvero Unione Sovietica. Il patto Molotov-Ribbentrop prevede la spartizione della Polonia
tra Unione Sovietica e Germania una volta invasa ma soprattutto un patto di non aggressione tra le
due nazioni; ciò testimonia che Hitler era già pronto a scatenare una guerra mondiale. Il primo
settembre 1939 i nazisti invadono la Polonia: essa è obbiettivo di Hitler in quanto dopo la Prima
guerra mondiale diventa uno stato indipendente sottraendo territori all’ex impero germanico. La
Polonia da anni è alleata a Francia e Gran Bretagna le quali dichiarano guerra alla Germania: ha
inizio la Seconda guerra mondiale. Nel 1939 anche la Russia attuerà il suo personale piano di
invasione guidata da Stalin, al potere dal 1924, attaccando la Polonia orientale, Finlandia, Estonia,
Lettonia e Lituania (paesi baltici).
1940

La Germania invade l’Olanda, Belgio, Danimarca e Norvegia arrivando infine in Francia: il 14


giugno Parigi cade e viene occupata dai nazisti, un fatto gravissimo senza precedenti. L’intera
Francia viene divisa in 2: a nord vi sarà. L’occupazione tedesca e tutto il territorio settentrionale
della Francia saranno sotto il comando di Hitler; la parte sud sarà governata da un governo francese
che collaborava coi nazisti sotto il governo del generale Pétain con capitale a Vichy. Il generale De
Gaulle, sostenitore della democrazia in Francia, antinazista e politico francese fugge a Londra per
dirigere la resistenza antinazista fondando il coltato francese di liberazione nazionale.
Il 10 giugno l’Italia, fino ad ora neutrale entra in guerra a fianco della Germania dichiarando guerra
a Francia e Gran Bretagna. Mussolini, sicuro della vittoria di Hitler entra nel conflitto per potersi
spartire territori e bottino una volta terminate le ostilità. L’esercito italiano è però impreparato:
cerca di strappare l’isola di Malta alla Gran Bretagna fallendo; poco dopo attacca i possedimenti,
sempre della Gran Bretagna in Africa fallendo di nuovo. Fallisce ancora in Grecia. L’asse Roma
Berlino Tokyo stipulato nel 1937 è solo un patto di amicizia e collaborazione tra le nazioni e nel
1940 sarà rafforzato dal patto tripartito con cui il Giappone si allea a Germania e Italia, non
entrando ancora in guerra. Nei mesi di agosto e settembre. L’aviazione tedesca (Luftwaffe) si
scontrerà contro la Royal Air Force (RAF) ossia l’aviazione britannica sui cieli d’Inghilterra
combattendo la celebre e sanguinaria battaglia d’Inghilterra. Gli inglesi avranno la meglio sui
tedeschi ricacciandoli a casa.
1941

La Germania interviene a sostegno delle truppe italiane in Africa e sui Balcani. L’Italia si dimostra
continuamente inadeguata e necessita l’intervento è il sostegno continuo da parte dei nazisti. Nel
giugno del 1941 Hitler tradisce il patto Molotov-Ribbentrop, stretto con la Russia nel 1939 esso
prevedeva la spartizione della Polonia tra Russia e Germania e la non aggressione tra i 2 paesi.
Hitler mette in atto, invece un’altra strategia che ha come obbiettivo l’invasione della Russia dal
nome di piano Barbarossa. A causa dell’invasione nazista i Russi perdono le nazioni conquistate dal
1939. Il 1941 è anche l’anno dell’attacco giapponese alla base militare americana Pearl Harbour.
Gli Stati Uniti per questo motivo entreranno in guerra a fianco degli alleati.
Grazie all’attacco rivolto verso gli Stati uniti si aprirà un nuovo fronte di guerra sull’oceano
Pacifico che vedrà scontrarsi Giappone e USA. L’attacco a Pearl Harbor non è stato causale:
Giappone è legato con il patto Tripartito a Germania e Italia ma i suoi rapporti con gli Stati Uniti
cominciano già a incrinarsi anni prima facendo spostare l’attenzione del Giappone verso alleati con
differenti visioni sociali e politiche.

1942

L’anno vede svilupparsi il conflitto tra Stati Uniti e Giappone sul Pacifico. Questo sarà anche un
anno fondamentale per gli scontri e il confronto tra la Gran Bretagna e la Germania; i due eserciti si
scontreranno in Africa territori in cui gli inglesi otterranno la fondamentale vittoria di El Alamein in
Egitto grazie la quale riusciranno a respingere definitivamente le armate italiane e tedesche
dall’Africa, riconquistando i territori persi; sarà questa la storica battaglia che vedrà scontrarsi due
delle figure militari più forti e famose della seconda guerra mondiale: dalla parte tedesca il generale
Erwin Rommel detto “la volpe del deserto” contro un altrettanto famoso generale Mont Gomery da
parte inglese.
1943

Il 1943 è un anno certamente ricco di eventi: a febbraio i sovietici respingono definitivamente le


truppe di Hitler e l’ARMIR (è il nome dato da Mussolini al contingente italiano mandato a
combattere in Russia, infatti ARMIR significa Armata Italiana In Russia) nella battaglia Stalingrado
(attuale San Pietroburgo). Le truppe abbandonano le terre sovietiche.
Un altro evento che segnò l’andamento della Seconda guerra mondiale sarà la decisione degli
angloamericani di attaccare per conquistare le colonie francesi in nord Africa: nonostante la Francia
sia alleata con Inghilterra e Stati Uniti ora è occupata dai nazisti e anche le sue colonie in Africa
sono utilizzate come punto d’appoggio dei tedeschi per controllare il mediterraneo. Gli
angloamericani decidono di conquistare il Marocco e l’Algeria per ottenere anch’essi il controllo
del mediterraneo: gli americani decidono di mettere a segno un colpo che modificherà radicalmente
le sorti della guerra. Dalle coste dell’Africa decidono di attraversare il mediterraneo e sbarcare in
Sicilia attaccando l’Italia fascista. Lo sbarco in Sicilia avverrà nel mese di luglio e otterrà risultati
inaspettati: gli italiani stanchi della guerra vogliono la fine del fascismo; il 25 luglio gli organi
fascisti votano la sfiducia a Mussolini il quale viene arrestato. Il re Vittorio Emanuele terzo dal
governo in mano al generale Badoglio il quale l’8 settembre firmerà l’armistizio con i paesi alleati.
L’Italia esce dalla guerra. La reazione dei tedeschi fu immediata e spietata: invasero infatti il nord e
il centro Italia liberando inoltre Mussolini dalla sua prigionia. Il Duce si rifugia nella città di salò sul
lago di Garda raggruppando intorno a sé tutti i fascisti ancora a lui fedeli riorganizzando le truppe
fasciste ora appoggiate dalle truppe naziste e fonda la repubblica sociale italiana (R.S.I.) una sorta
di continuazione dello stato fascista. L’Italia a questo punto risulta divisa in 2 : a nord il territorio è
controllato dai nazi-fascisti, il territorio sarà sotto il controllo di Mussolini e avrà il nome di
repubblica sociale italiana mentre a sud abbiamo il rinato Regno d’Italia, nelle mani del re e del
generale Badoglio con capitale a Brindisi (viene spostata da Roma perché giudicata punto strategico
troppo importante). L’Italia è quindi divisa in queste due parti a nord l’R.S.I. mentre a sud il Regno
d’Italia, zone divise da una linea immaginaria, chiamata linea gotica che parte da Massa-Carrara
attraversa il centro Italia e arriva fino ad Ancona. L’Italia è divisa in due anche socialmente, infatti i
sostenitori del R.S.I. Favorevoli a Hitler e Mussolini prendono il nome di Repubblichini mentre i
sostenitori del Regno d’Italia, della repubblica, e completamente contrari al fascismo e la invasione
fascista saranno i partigiani i quali andranno a formare una sorta di esercito irregolare che presidierà
i territori del sud Italia attaccando le truppe nazi-fasciste e spingendosi sempre più a nord. Il loro
obbiettivo era liberare l’Italia intera; erano composti da gente qualunque, non addestrata quindi tra
cui agricoltori, artigiani, operai, ma anche laureati giovani e di tutte le età. Si davano dei
soprannomi per non farsi riconoscere.
Nel novembre i leader delle nazioni alleate avranno un incontro a Teheran: Roosevelt, Churchill e
Stalin si incontrano per decidere una strategia per sconfiggere il nazismo. Decideranno di attaccare
la Germania contemporaneamente da due fronti, la Russia attaccherà da est mentre l’America
assieme la Gran Bretagna da ovest grazie allo sbarco in Normandia.
1944

In Italia la situazione vede gli alleati mettere a segno importanti vittorie, nel giugno, infatti,
risalgono la penisola fino a invadere Roma. Nel frattempo, si forma il Comitato di Liberazione
Nazionale (C.L.N.) ossia l’unione dei partiti politici superstiti, ovviamente antifascisti i quali
formano una nuova unità politica che coordina l’attività dei partigiani: dal C.L.N. si proverranno in
futuro alcuni dei politici più importanti della futura Italia repubblicana e autori della nostra
costituzione. Vittorio Manuele III lascia il trono in favore dell’erede Umberto I e il governo passa
dalle mani di Badoglio a quelle di Bonomi.
Il 6 giugno il generale delle truppe statunitensi Eisenhower guida l’esercito angloamericano nello
sbarco in Normandia così come deciso nell’accordo di Teheran. Un milione di soldati americani
attacca Hitler.
Da questo momento in poi la situazione per la Germania precipita molto velocemente: il 19 agosto
Parigi insorge riuscendo ad avere la meglio sull’esercito tedesco. Degaulle rientra in Francia dal suo
esilio a Londra e a metà settembre la Francia è libera.

1945

Le sorti della guerra sono ormai decise: la Germania ormai stretta in una morsa può solo capitolare
nonostante Hitler creda ancora nella vittoria sugli alleati. A febbraio i leader alleati si incontreranno
nuovamente in una conferenza a Yalta in Crinea quando il destino della Germania è ormai segnato e
si sentono quindi autorizzati a deciderne la spartizione al termine della guerra. La Germania sarà
divisa in 4 tra i vincitori sulla base dei territori occupati al momento della fine della guerra; alla fine
la Germania sarà divisa in 2 a est alla Russia a ovest agli Stati Uniti. Dal 7 marzo L armata rossa di
Stalin occupa e libera Polonia, Cecoslovacchia e Ungheria arrivando infine in Germania. A inizio
l’ultima grande battaglia Europea della Seconda guerra mondiale tra russi e nazisti, la battaglia di
Berlino. Hitler ha ancora fiducia nella vittoria tedesca e la morte del presidente Roosevelt supporta
le sue credenze. Il nuovo presidente americano sarà Hanry Truman. Il 25 aprile i sovietici entrano a
Berlino, il 30 aprile Hitler si toglie la vita. Il 2 maggio la Germania firma la resa.
Gli alleati proseguono la loro avanzata anche in Italia, sfondano la linea gotica e liberano Milano. Il
25 aprile si festeggia la liberazione dal nazi- fascismo. Il 27 aprile Mussolini viene catturato in fuga
ad Ongo e il 28 è fucilato ed esposto in piazza Loreto. Il 7 maggio la Germania firma la resa
incondizionata.
La Seconda guerra mondiale in Europa è finita nonostante gli eserciti vincitori proseguono
nell’accaparrarsi i beni degli sconfitti. Nel Pacifico però la guerra prosegue, il Giappone infatti non
vuole cedere, il presidente da un ultimatum ma nulla cambia. Arriva così la decisione di sganciare
due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki le quali vengono rase al suolo. Il 2 settembre il
Giappone firma la resa. Termina così la Seconda guerra mondiale.

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