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APPROVVIGIONAMENTO
FILTRAZIONE
Parte II
Ing. Michele Torregrossa
TIPOLOGIE DI FILTRI
In base alle caratteristiche costruttive e di funzionamento, sono possibili
numerose classificazioni dei filtri di volume.
In linea di massima, si può dire che i filtri lenti (tutti aperti) hanno ancora
un notevole interesse, tanto per gli indubbi pregi che essi presentano,
quanto per il fatto che numerose sono le sue applicazioni tuttora in
esercizio.
Il loro dimensionamento può essere eseguito per valori del carico idraulico
di 3-10 m/giorno,
m/giorno che per filtri di sgrossatura può raggiungere anche 20-
30 m/giorno.
m/giorno
4
FILTRI LENTI
5
FILTRI LENTI
6
FILTRI LENTI
7
FILTRI LENTI
8
FILTRI LENTI
9
FILTRI LENTI
10
FILTRI LENTI
11
FILTRI LENTI
Costituzione strato filtrante-drenante
12
FILTRI LENTI
13
FILTRI LENTI
Funzionamento
14
FILTRI LENTI
18
FILTRI LENTI
Pulizia periodica
19
FILTRI LENTI
Pulizia periodica
20
FILTRI LENTI
Pulizia periodica
Sottodreno
21
FILTRI LENTI
22
FILTRI LENTI
23
FILTRI LENTI
Il lavaggio del filtro avviene mediamente una volta al mese; mese dopo il
lavaggio si richiedono alcuni giorni per la riutilizzazione del filtro, al fine
di consentire la formazione della pellicola biologica.
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FILTRI LENTI
Dimensionamento
Q
A=
[(a ⋅ v ) + b]
[m ]
2
dove:
a = ore di funzionamento al giorno;
b = 0 per funzionamento continuo;
b = 0.5 per 8 ore di funzionamento ininterrotto al giorno;
b = 0.7 per 16 ore di funzionamento ininterrotto al giorno.
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FILTRI LENTI
Dimensionamento
Q
Q
v= n = [m/h ]
A A
n
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FILTRI LENTI
Particolari costruttivi
Dispositivo di scarico
Dispositivo di alimentazione
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FILTRI LENTI
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FILTRI RAPIDI
CLASSIFICAZIONE
- filtri in pressione.
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
I filtri sono realizzati con vasche rettangolari o quadrate, generalmente
in cemento armato.
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
In tale situazione viene generata a valle del filtro una perdita di carico
localizzata variabile nel tempo, che risulta massima all’istante iniziale di
funzionamento del filtro (cioè subito dopo la sua pulizia), e decrescente
fino a un valore minimo o nullo, nel corso del progressivo intasamento del
filtro.
36
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtro in esercizio
37
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Ugelli
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Ugelli
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Ugelli
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Ugelli
Come prima accennato, nel caso dei filtri dual-media,media o di quelli meno
usuali a tre strati, al di sopra della sabbia è previsto uno strato di mezzo
filtrante a granulometria superiore, che deve avere un peso specifico
minore, al fine di non invertire la sua posizione durante la fase di lavaggio
del filtro.
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Controlavaggio
Controlavaggio
Clapet
Filtro in esercizio
Filtro in esercizio
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Chiariflocculazione
Filtrazione
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Una crescente applicazione si riscontra per una tipologia di filtri,
riconducibili alla categoria dei filtri rapidi aperti, in cui sia garantito il
funzionamento continuo o semicontinuo,
semicontinuo senza quindi la necessità della
periodica messa fuori esercizio per la fase di controlavaggio.
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FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtri rapidi a rigenerazione continua della sabbia con struttura in c.a.
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FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtri rapidi continui a celle
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtri rapidi continui a celle
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtri rapidi continui a celle
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtri rapidi continui a celle con vasca prefabbricata
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
Filtri rapidi continui a celle con vasca prefabbricata
FILTRI RAPIDI A GRAVITA’
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FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
torrino Funzionamento
Funzionamento
d’alimentazione
ingresso
acqua da
filtrare
uscita acqua
filtrata
tubazione di scarico
acque di
serbatoio stoccaggio controlavaggio
acqua per
controlavaggio
letto filtrante
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di alimentazione
alimentazione
torrino
d’alimentazione
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di filtrazione
filtrazione
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di accumulo
accumulo acqua
acqua per
per controlavaggio
controlavaggio
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di scarico
scarico acqua
acqua filtrata
filtrata
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: perdita
perdita di
di carico
carico nel
nel letto
letto filtrante
filtrante
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: innesco
innesco controlavaggio
controlavaggio
3
2 4
1 5
vuoto
0 6
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: innesco
innesco controlavaggio
controlavaggio
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: inizio
inizio controlavaggio
controlavaggio
3
2 4
1 5
vuoto
0 6
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: inizio
inizio controlavaggio
controlavaggio
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di controlavaggio
controlavaggio
3
2 4
1 5
vuoto
0 6
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di controlavaggio
controlavaggio
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: disinnesco
disinnesco del
del sifone
sifone
3
2 4
1 5
vuoto
0 6
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
Funzionamento:
Funzionamento: fase
fase di
di filtrazione
filtrazione
3
2 4
1 5
vuoto
0 6
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
94
FILTRI RAPIDI AUTOMATICI A GRAVITA’
aa doppio
doppio letto
letto
FILTRAZIONE CONTROLAVAGGIO95
FILTRI RAPIDI IN PRESSIONE
(a) (b)
FILTRI RAPIDI IN PRESSIONE
Filtri in pressione verticali
98
FILTRI RAPIDI IN PRESSIONE
Filtri in pressione verticali
99
FILTRI RAPIDI IN PRESSIONE
Filtri in pressione verticali
100
FILTRI RAPIDI IN PRESSIONE
Filtri in pressione verticali
CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEI FILTRI RAPIDI
Spesso nella pratica di fa riferimento a criteri di dimensionamento
empirici o a dati di esperienza da sottoporre a verifica su pilota.
L = L*+ L’
tcontrolavaggio ≤ tperforazione
Una relazione empirica orientativa usata talora per calcolare l’altezza
minima filtrante (L*), valida per D10≤1,2 mm è quella proposta da
Hakamura:
L* = [580/(1-n0)]·D10
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
E' probabilmente l'esempio di filtrazione più grossolana, fra tutte quelle
possibili; infatti l'effetto filtrante è qui demandato esclusivamente alla
capacità del mezzo filtrante di intercettare tutte le particelle aventi una
dimensione media superiore a quella dei fori.
A tale scopo vengono adoperati tessuti metallici o in fibra sintetica, di
solito montati su tamburi rotanti, la cui alimentazione avviene a superficie
libera per gravità; meno frequenti sono le modalità di alimentazione in
pressione.
Stacciatura a tamburo
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura a tamburo
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
I microstacci hanno applicazioni di notevole interesse nella
potabilizzazione delle acque; il loro dimensionamento può eseguirsi
imponendo un carico idraulico superficiale prossimo a 50 m3/m2xora,
xora
applicato alla superficie realmente immersa (quindi circa 35 m3/m2xora,
xora
estesa all'intera superficie).
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
Filtri a tela
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
Filtri a tela
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
Filtri a tamburo
Stacciatura e microstacciatura
Filtri a tamburo
Le particelle sono
accuratamente separate
dall’acqua, grazie alla speciale
struttura degli elementi
filtranti.
Stacciatura e microstacciatura
Filtro a tamburo
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
Filtro a tamburo
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Stacciatura e microstacciatura
Filtro a tamburo
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Filtri pre-coat
In questo caso l'azione filtrante
è esaltata dalla formazione di un
"prerivestimento" (precoat),
ottenuto facendo depositare sulla
superficie esterna degli elementi
filtranti i solidi contenuti in una
sospensione concentrata; come
materiale di apporto sono
adoperati fibre di cellulosa,
cellulosa terre
di diatomee (con diametro medio
di 5-100 µm), carboni attivi, attivi
resine scambiatrici,
scambiatrici etc.
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Filtri pre-coat
Gli elementi filtranti possono avere forma a
candela o a piastra, in materiale munito di fori
(acciaio), o poroso (gres, resina).
Filtri pre-coat
Tubi di supporto
Intorno a ciascun elemento è avvolto un filo
metallico, che agevola l'adesione del materiale
di rivestimento.
FILTRAZIONE DI SUPERFICIE
Filtri pre-coat
Filtri pre-coat
Filtri pre-coat
Il progetto dei filtri precoat viene di solito eseguito per valori dei carichi
idraulici di 60-180 m/giorno,
m/giorno riferiti all'intera superficie filtrante.
Fine
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