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Sad song
Era la prima volta che saliva a casa mia. Bevemmo ancora qualcosa, ci raccontammo qualche
storia. Il mondo fuori ci stava riservando qualche brutta sorpresa ma noi non volevamo
entrarci.
I’m gonna stop wasting my time somebody else would broken all the arms
sad song sad song . Nat aveva qualche strano casino in ballo non mi volle spiegare nei dettagli
di cosa si trattasse, malgrado le mie insistenze. - è meglio se rimaniamo un poco estranei - - se
lo dici tu - dopo di che le bocche furono troppo vicine per profferir parola.
Il corpo spesso può dire ciò che le parole non sanno, e così stemmo zitti per un bel pò e
lasciammo i nostri corpi accarezzarsi, sentirsi, assaggiarsi. Fummo così uniti da perdere la
pecezione dei propri limiti, non sapevamo più dove iniziava l’uno e finiva l’altra. Ci sentivamo
bene, sicuri. Forse sicuri non lo eravamo del tutto e me ne accorsi il giorno dopo quando,
mentre stavo affettando il salame suonò il campanello. Andai ad aprire un uomo grande
grosso, reso nervoso da una nottata senza sonno mi puntò contro una pistola e fece fuoco.
Non mi colpì perchè la canna aveva toccato la maniglia della porta che io avevo appena
richiuso con tutta la fretta di cui ero capace. Avevo ancora il coltello del salame in mano e lo
usai. Colpii più e più volte quel corpo finchè non capii che non si sarebbe più mosso.
Poratmmo il cadavere nella vasca da bagno e lo facemmo in piccoli pezzetti, ne riempimmo
tre sacchi neri e li portammo in strada sotto una pila di loro simili. Sicuramente quel tale aveva
qualcosa a che fare con le paure e le inquietudini di Nat , a proposito il nome vero era
Natalina, di sicuro lo conosceva ma non mi disse niente, neanch’io le chiesi niente. Tornammo
a casa e, ancora sporchi di sangue, facemmo l’ amore. Anche dopo non chiesi nulla riguardo a
quel tale che avevo accoppato, era tutto così bello... non volevo rovinare ... anzi, se fosse
servito sarei stato disposto anche ad ammazzare qualcun altro. Il coltello è sempre li, dietro la
porta, non si sa mai.