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Gemma si era messa di un classico che pi non si


poteva, completo grigio tailleur e gonna appena sopra
al ginocchio eppure, attillata laddove serviva e con
qualche bottone della camicetta sapientemente
slacciato emanava un'aura maiala perfettamente
consona alla situazione. Il babbo le aveva tenuto gli
occhi addosso per tutto il tempo in cui furono
nell'ufficio del notaio. Marco indossava un
doppiopetto blu, si era guardato allo specchio nella
sala d'attesa e non si era piaciuto. Era comunque
quello che serviva. Doveva simulare l'abitudine ai
soldi, cos come con poche gocce di una costosa
essenza contava di coprire l'odore della miseria che
fin dalla tenere et impregnava la sua pelle.
Impaziente, durante la lettura dell'atto diede alcuni
scorsi al suo falso rolex ed il tempo sembrava non
trascorrere. - Cazzo!- esclam dentro il suo cervello
quando si rese conto che quella patacca si era fermata
nuovamente. Giunse il momento, forse anche grazie al
poco sangue rimasto disponibile al funzionamento del
cervello il babbo non ebbe ripensamenti dell'ultimo
istante. Prese la penna e deciso appose la sua firma.
Marco era raggiante, gli dolevano i muscoli della
faccia dallo sforzo di trattenere lo sghignazzo che gli
stava nascendo spontaneo. Guard Gemma, aveva gli
occhi colmi di gioia, come avrebbe voluto baciarla!

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Marco le aveva proposto di cenare insieme per
festeggiare la buona riuscita del bidone. Gemma
rifiut, aveva altri impegni, Hisham l'aspettava all'arci
di Arcore dove suonava col suo gruppo. Ma anche se
non avesse avuto altro in programma che sdraiarsi sul
divano e strafarsi di serie l'avrebbe comunque
rimbalzato. Era chiaro che quando Marco diceva cena
il suo cervello pensava al dopo e Gemma non era tipa
da mischiare il lavoro con la vita vera.
Rischiava di fare tardi ma doveva passare da casa, non
poteva certo presentarsi ad un concerto black metal in
completo grigio da donna manager. Scelse una
maglietta nera ornata dalla riproduzione dell'
immagine di copertina di reign in blood degli Slayer,
un paio di jeans neri e ai piedi anfibi. Prima di uscire
si diede un occhiata allo specchio, decisamente si
sentiva pi a suo agio.
Trov il posto piuttosto facilmente, non altrettanto
facile fu parcheggiare. Raggiunse l'ingresso dopo
qualche minuto di cammino, attaccata alla vetrina la
locandina col nome del gruppo Satan akbar. - Gemma!
- erano Elisa e Barbara che erano uscite a fumare, si
ferm con loro. Una volta dentro il concerto era gi
iniziato, si prese una birra, poi raggiunse la sala. Un
successo si sarebbe detto, c'erano almeno una trentina
di persone, oltre a Barbara e Elisa riconobbe Nicola
che doveva essere gi bello cotto visto che, un po'
patetico e un po' coraggioso, si lanciava in un pogo

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solitario. Hisham sul palco stava esagerando con la
voce gutturale. Lo guard bene in faccia, e cap, e le
stette anche un po' sui coglioni. Non perch fosse
contraria, cio per lei ognuno poteva fare quel cazzo
che voleva ma i tipi in barella proprio non li
sopportava. Gi il gioved prima aveva una faccia che
sembrava la pubblicit delle vacanze in Bolivia e si
era comportato proprio da stronzo. In breve concentr
in quell' incazzatura tutte le cose che le avevano dato
fastidio su cui al momento aveva soprasseduto,
evidentemente senza averle digerite. Arriv alla
conclusione che avrebbe fatto meglio a trovarsi un
altro uomo.
Marco non si era lasciato scoraggiare dal due di
picche di Gemma, era stato un gran giorno e doveva
festeggiare. Era passato da peck sperperando una
fortuna in una fantasia di formaggi e salumi sopraffini
e una bottiglia di barolo. Cos tra un boccone prelibato
ed una sorsata sublime, prese in mano il telefonino
desideroso di mettere alla prova l'ultima arrivata della
sua collezione di app. Uttane era il suo nome e,
appena sfiorata riemp lo schermo di fotografie di
donne in abiti discinti e pose sensuali. Marco le sfior
una ad una per ingrandirle ed esaminarle con
maggiore accuratezza. Non senza indugi la sua scelta
cadde su Samantha. Conferm la scelta e, giusto il
tempo di un sorso di barolo ed un boccone di pecorino
tartufato, ricevette un sms di conferma. - Sono da te

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tra mezz'ora Samantha - . A quel punto blocc la
tastiera e rovesci sullo schermo una polverina. Prese
il suo bancomat e lo us per sminuzzarla con cura e
disporla in due piccole strisce che presto avrebbe
aspirato grazie ad una banconota da cinquanta euro
arrotolata. Poco dopo suon il campanello, O
Samantha era in anticipo o lui aveva perso il senso del
trascorrere del tempo. Apr la porta, non somigliava
moltissimo alla fotografia, dal vivo era ancora pi
bella. La invit ad entrare e subito sent una vampata
di calore nella sua testa il cui epicentro era proprio in
mezzo alla sua fronte, dove un'ogiva appena sparata
da una pistola silenziata gli aveva fratturato la
scatola cranica ed era penetrata nel suo cervello.
Sopravvisse per pochissimi secondi, sufficienti
comunque a fargli provare il dolore dato da qualcosa
di rovente a contatto con la sua pelle.
Quando una luce crepuscolare stava annunciando
l'alba Gemma trov parcheggio proprio difronte al
portone di casa sua. - Che culo !- pens non sapendo
che si trattava dell'ultima goccia di fortuna che la sua
esistenza le aveva donato. Non aveva ancora aperto
completamente la porta quando la morte la venne a
trovare sotto forma di uno sparo. A differenza del suo
socio la sua aura vitale si era gi spenta quando un
caldo oggetto tocc la pelle del suo braccio
diffondendo nell'abitacolo un disgustoso odore di
carne bruciata.

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II

Paolo camminava per il quartiere in compagnia del


suo mal di denti. L'appuntamento era per le sei e
mezza, era in anticipo di un buon quarto d'ora quando
suon il citofono. - S - - ciao Carla, sono Paolo - -
ciao entra - . Carla ripose la cornetta del citofono e
inform il dottore Marco, arrivato il Figa - - vallo
a avvisare che ci sar un po' da aspettare - . Carla
entr nella sala d'aspetto e disse che le dispiaceva ma
l'intervento precedente aveva incontrato una serie di
problematiche e di conseguenza avrebbe dovuto
armarsi di pazienza. Sconsolato si rassegn ad
ammazzare l'attesa in compagnia di inutili riviste
abbondantemente stagionate. Con stupore trov
qualcosa di ancora fresco, l'ultimo numero di
cadaveri e papere. La copertina era decisamente
sbilanciata a favore dei primi. Alle papere erano
concessi solo due piccoli riquadri. Il primo era una
foto della celebre showgirl genovese Belin sdraiata
sulla sabbia beata tra i raggi del sole, con un titolo che
sibillinamente metteva in dubbio la genuinit della sua
prorompente femminilit : BELIN NOMEN OMEN?
Poco sotto in un altro riquadro era raffigurata l'attrice
Melania Lecchi , Mela per gli amici pi fortunati.
Ritratta in una posa che metteva in evidenza un culo
che neanche il miglior allievo della scuola di Cimabue
avrebbe saputo disegnare. Melania era probabilmente

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attrice ad honorem visto che ancora il mondo
attendeva la sua prova d'esordio. La sua notoriet nel
mondo dell'informazione-pettegolezzo era dovuta pi
che altro all'essere la fidanzata di Feliz Gustavo
Laconcia centravanti argentino fresco capocannoniere
della serie A. La didascalia era suddivisa su due righe,
confessioni intime di Melania era la prima, mentre la
seconda stampata in un corpo pi grande recitava
Feliz questo fuorigioco! Ammiccando ad una sua
probabile idiosincrasia riguardo il sesso anale. Forza
della suggestione, una volta letta la didascalia al figa
la bella Melania apparve un poco meno bella. Sebbene
a primo avviso non si sarebbe detto, tutto il resto della
copertina era dedicato alla cronaca nera. La foto
grande era un particolare di un avvenente fanciulla, il
culo, appena sottolineato da un sottilissimo perizoma,
sulla cui natica sinistra erano stati aggiunti in fase di
foto editing tre sei disegnati come fossero stati
marchiati a fuoco sulle carni. Il titolo grande era IL
MARCHIO DI SATANA , mentre il sottopancia
recitava quattro persone assassinate e marchiate a
fuoco col numero del diavolo. Sfogli le prime pagine,
soprassedendo su qualche strana rubrica, molta
pubblicit ed un pubbliredazionale sul tema dello
sbiancamento anale per darsi alla lettura del pezzo
principale. Cecilia Righetti, 66 anni, pensionata di
Civitanova Marche, Alessandro Manon 58 anni
imprenditore di Piove di Sacco, Marco Zanfrini 44

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anni, commerciante di Milano e la sua socia Gemma
Galbiati 29 anni cos'avevano in comune, nella vita
probabilmente nulla, ma nella morte tutto. Erano stati
assassinati e marchiati a fuoco col numero 666. E in
queste poche righe praticamente si esaurivano tutte le
informazioni che l'articolo offriva al lettore. Partiva
poi un lungo sproloquio sulle sette sataniche con una
lunga serie citazioni imprecise e di riferimenti a fatti
del passato completamente a sproposito. Il giornalista,
se cos vogliamo chiamarlo, aveva concretizzato la
sua frustrazione professionale condita da noia
esistenziale in un minestrone che andava da Charles
Manson alle belve di satana. Incurante degli ossimori
un pezzo inscritto in un riquadro introduceva il
personaggio di Hisham Kamel ex fidanzato di una
delle vittime definito satanista musulmano. Non
poteva mancare un articolo di sproloqui su musica e
adorazione del maligno, illustrato da una foto di un
Ozzy dei vecchi tempi, l'immagine della copertina di
Speak of the devil che il demone dell'ignoranza aveva
corredato di una didascalia che blasfemamente lo
indicava come Marilyn Manson. A quel punto Carla lo
distrasse dalla lettura perch Marco, suo amico fin
dall'infanzia ora anche suo dentista, si era finalmente
liberato e poteva visitarlo. - Ciao Figa, come ti va ? -
Nella cerchia dei suoi amici Paolo era considerato un
po' come il dio del vecchio testamento, nessuno ne
pronunciava il vero nome. Per tutti era Il Figa,

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soprannome che gli venne appioppato alle medie per
via della sua abitudine di intercalare pressoch ogni
frase del suo eloquio con la parola figa. - male , figa!-
disse indicando l'origine del suo dolore con l'indice
della mano destra. La carie era l, ben visibile, ma
prima di poterla otturare avrebbe dovuto prendersi una
settimana di antibiotici per far scendere l'ascesso,
congiuntamente agli antiinfiammatori e, solo se il
dolore fosse divenuto insopportabile degli
antidolorifici. Paolo gli antidolorifici non li compr
neppure, nel caso gli antiinfiammatori non fossero
bastati avrebbe avuto una scusa per versarsi un
generoso bicchiere da quella bottiglia di grappa
barricata che adornava la mensola sopra il tavolo della
sua cucina.

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III

Gennaro era un autista coscienzioso, alla guida non


parlava mai al cellulare e cercava di restare sempre
vigile e concentrato sulla strada, guard quindi
l'orologio sul cruscotto solo con la coda dell'occhio. E,
sebbene gli occhi siano sferici e non abbiano code
cos come le bocce non hanno manici, lesse l'orario e
fu preso da un senso di sconforto. Proprio in quel
momento, nel gelo della lontana Russia, stava
iniziando la partita di champions del Napoli e lui non
poteva nemmeno accendere la radio. Invero nulla gli
impediva materialmente di allungare la mano e
premere il pulsante ma il volume dei canti gli avrebbe
impedito di sentire la telecronaca. Cinquantaquattro
suore del convento delle carmelitane scalze di
Marostica di ritorno dal pellegrinaggio a Lourdes non
avevano smesso un attimo di intonare i loro inni al
signore. Dopo ore di guida Gennaro non ne poteva
pi. Persa ormai da ore l'integrit metaforica delle
proprie gonadi sentiva vacillare anche la sua fede e
crescere dentro di lui il desiderio di bestemmiare. La
voce delle monache sembrava destinata a durare fino
alla fine dei giorni, solo un miracolo avrebbe potuto
farle smettere. E un miracolo stava chiedendo nel
silenzio del pensiero al santo che gli aveva concesso
il nome. E la risposta soffi nel vento. Un vento
improvviso, una raffica di inusitata intensit sollev

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un grosso detrito da quello che fu un tempo il
padiglione del qatar all'expo e lo deposit nel bel
mezzo dell'autostrada. Gennaro fren in tempo per
evitare l'impatto. suor Daniela , suor Maria Cristina ,
suor Angela, suor Carmela, suor Elisabetta nonch la
madre badessa suor Cristina che cantavano ritte in
piedi caddero in avanti con una serie di capitomboli
spettacolari. In attesa delle ambulanze Gennaro accese
l'autoradio, a volume molto basso ma sufficiente per
ascoltare la descrizione dello spettacolare gol di
Hamsik. Tra se e se ringrazi il santo.

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IV

Un colpo di tosse moltiplicato da un eco artificiale


introdusse sweet leaf. La canzone che i Black Sabbath
avevano dedicato all'arbusto pi amato del pianeta e
che Paolo aveva scelto come suoneria del suo
cellulare. Cominci a risuonare nella stanza nel
preciso istante in cui accese il suo joint. Rispose con
dolore, sovrappensiero aveva avvicinato il dispositivo
al volto dalla parte dell'ascesso. Era Giulia, gli parl
di una strana storia di suore da ingessare che non cap
bene ma di cui afferr la morale. Avrebbe fatto tardi in
ospedale.
Si mise al computer, quella sera giocava il Napoli in
champions, non che gliene fregasse pi di tanto,
l'avrebbe comunque distratto dal mal di denti. Digit
qualche lettera e dalla sua cronologia comparve l'url
completo, non raggiungibile, prov un altro sito e poi
un altro... niente. Non era difficile capire cosa fosse
successo, la macchina della giustizia si era messa in
moto. I bravi cittadini potevano ora sentirsi sicuri
giacch nel paese in cui gli assassini di piazza Fontana
invecchiano sereni nelle loro case e i picchiatori di
Genova inanellano promozioni Roja directa era stato
bannato. Come mouse pad stava usando Cadaveri e
Papere che distrattamente aveva infilato in tasca dal
dentista. A fianco giaceva il plico con il bilancio del
condominio. Era un po come una metafora

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concretizzata, infatti come leggendo il plico redatto
dall'amministratore sapeva che c'era un inculata
nascosta da qualche parte ma non sapeva dove,
leggendo l'articolo sui delitti satanici sapeva che era
solo un sacco di minchiate ma non sapeva spiegare
razionalmente il perch. Guard il browser e digit
alcune parole chiave. Cominci dalle immagini ed in
breve trov la foto del marchio a fuoco notando che
non si limitava ai canonici tre sei. Storse il naso prima
a destra, poi a sinistra poi accarezz il mento con
pollice e indice della mano destra. Quindi schiocc le
dita, pronunci un ah e scarabocchi qualcosa su un
foglio di carta. Pass poi ai link delle news. Lesse e
rilesse in pratica sempre lo stesso articolo salvo la
scelta di avverbi e aggettivi. Fino a un giornale locale
delle Marche dove trov una frase che lo indusse a
vergare il secondo appunto. Dopo di che il caso delle
due vittime di Milano sembrava seguire a ruota. Per
capire cosa centrasse l'imprenditore veneto gli venne
in aiuto un video. Era lo spezzone di una trasmissione
televisiva dove si riprendevano i funerali con
ricchezza di impietosi primi piani degli affranti
parenti. Pi i contorni del caso si facevano pi nitidi
pi invece diveniva sfocata la realt della sua stanza.
Non avrebbe dovuto bere grappa sotto antibiotici ma
si sa che nella vita sono molte le cose che facciamo e
che non avremmo dovuto fare. La testa si fece pesante
e il sonno lo colse ancora seduto sulla sedia. Lo

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risvegli Giulia, diverse ore dopo. Aveva fatto le ore
piccole assistendo le pie sorelle che un destino
beffardo aveva voluto infortunate sulla via del ritorno
da un pellegrinaggio a Lourdes. Paolo si rialz ancora
confuso, Giulia not il culo marchiato della copertina
della rivista su cui aveva tenuto la testa appoggiata e
comment ti dai a letture intellettuali vedo - - me lo
sono infilato in tasca per sbaglio dal dentista - - si,si,
dicono tutti cos... se ti interessa tanto conosco uno
che ci scrive, eravamo al liceo assieme, anzi, se vieni
con me alla festa di Lucia gioved te lo presento - -
sar mica un certo Guidetti per caso ?- era la firma
degli sproloqui satanici si, proprio lui perch- -
perch un pirla - sentenzi il figa ah, questo lo so
da un sacco di anni Chios Giulia.

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V

Sottili fasce di luce si facevano strada tra gli elementi


della tapparella. Uno di questi colpendo gli occhi
addormentati di Paola forz l'aprirsi delle palpebre
come fosse la mano di uno spettro. Apr gli occhi,
sollev la sua testa glabra e recit quello che ormai
da mesi era il suo personale rito di saluto ad ogni
nuovo giorno. Alz entrambe le mani all'altezza della
faccia e ne raccolse tutte le dita eccezzion fatta per i
medi e ad alta voce pronunci la formula canonica. -
Sono ancora viva , figlio di puttana, sono ancora
viva!!- . Poco dopo, difronte allo specchio osserv
quello che era diventato il suo volto nella ricerca di un
segno, un qualsiasi segno di miglioramento che
potesse riattizzare la fiamma della sua speranza.
Qualcosa vide, prima di vederla la sent col tatto. La
sua testa restitu alla mano bagnata che la carezzava
per lavarla una sensazione di ruvidit. Accese i faretti
e si controll con precisione. Era vero. I bulbi piliferi
della sua cute erano tornati a farsi vedere. Le stavano
ricrescendo i capelli!. Rinfrancata nello spirito, al
tavolo della colazione roll un sostanzioso cannone
con la sua cannabis terapeutica per combattere
l'inappetenza. E funzion, riusc a bersi tutta intera la
sua tazza di cafflatte corroborata da ben quattro fette
biscottate spalmate di marmellata di ciliege. Il suo

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stomaco accolse il tutto con benevolenza evitandole
del tutto quella sensazione di nausea che spesso
seguiva i suoi pasti. Due indizi fanno una prova si
disse. Stava migliorando non v'era dubbio. Prese di
nuovo in mano la scatola della sua terapeutica e, per
festeggiare ne tir su una puramente ludica.
Decise di uscire, cos senza uno scopo. Accuratamente
si spalm il fondotinta e indoss la parrucca. La sua
malattia doveva restare un segreto. Sarebbe
interpretata come un segnale di debolezza della
famiglia. Giuseppe non era in grado di prendere il suo
posto. Si, era suo figlio e gli voleva bene ma non
aveva la stoffa, sempre in mezzo a quei cazzo di libri.
Se non l'avesse visto scambiarsi lingue con quella
sciaquetta della figlia di Michele avrebbe addirittura
pensato che gli stava crescendo ricchione. Poi in
quartiere lo sapevano tutti, aveva ormai passato i
diciott'anni e non aveva mai sparato a nessuno. No,
non sarebbe stato capace di farsi rispettare. Nunzio si,
nunzio era tale e quale a suo padre, un vero
figghiebottana avrebbe detto se non stesse cogitando
circa il frutto del suo ventre. Ma nunzio era ancora
troppo giovane e lei doveva vivere.
Era una bella giornata, come a ricordare che anche a
Milano splende il sole. Paola camminava per le vie
del quartiere e chi la conosceva la salutava con
deferenza, mentre la gran parte dei buoni cittadini
semplicemente la ignoravano, ignoravano cio il

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potere che quella signora di di mezz'et sobriamente
elegante celava sotto la maschera della sua normalit.
Le gambe rispondevano bene, non si sentiva stanca e
non avvertiva tremolii, decise di avventurarsi fino al
parco. Due cigni placidi galleggiavano sull'acqua del
laghetto artificiale. Paola non aveva mai visto dei
cigni a Bruzzano, lo prese come un segno. Si, un
segno di buon auspicio pensava sulla via del ritorno
tra gli alberi del parco. Vivr url silenziosa nella sua
testa e, in quel preciso momento, nella sua testa entr
anche una piccola ogiva in piombo. Un ombra furtiva
sbuc da dietro un cespuglio, spar un solo colpo,
silenziato, preciso nella nuca di Paola e, prima di
darsi alla fuga la tocc con un qualcosa, una specie di
piccola scatola, un dispositivo elettrico con cui le
impresse un marchio nelle carni. Decisamente era un
segno.

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VI

Giulia era stata inghiottita dal Malestrom delle


vecchie amiche eccezionalmente riunite per
festeggiare la prima fra di loro a raggiungere il mezzo
secolo. Il figa si era unito al manipolo di coraggiosi
che, con spirito di abnegazione e sprezzo del pericolo,
montavano la guardia al tavolo del vino. La torta era
andata gi da un pezzo quando arriv un ritardatario,
dopo gli auguri rituali all'ospite conditi con ipocriti
complimenti prese a versarsi un bicchiere. - Marco,
Marco Guidetti, quanto tempo ...- i due si strinsero la
mano libera dal bicchiere anni, c'eravamo beccati
all'ospedale ti ricordi? - - si si , . a proposito tuo
padre ...come st? - - Lui benone, guarito del tutto,
ormai ha solo la visita di controllo una volta l'anno.
Pensa sta cos bene che si vuole sposare la badante -
- ti capisco, l'aveva fatto anche il mio. Adesso per se
ne andato e se ne andata anche la casa ci sta lei col
suo nuovo marito.- - Ah guarda a quello non ci penso
neanche, grazie a dio esistono sti cazzo di satanisti
che mi danno da mangiare - - Ah gi che scrivi su quel
giornale di culi e omicidi - - cadaveri e papere?-
interruppe il figa che senza attendere conferma
prosegu il discorso l'ho letto dal dentista, la
copertina non era male ma vi vedo un po troppo
sbilanciati sulla teoria dei satanisti - - b qualcosa di

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pi di una teoria, concretamente marchiato a fuoco- -
l'atto di marchiare a fuoco il bestiame in inglese si
chiama branding e proprio di questo si tratta, di
marketing non di satanismo, sempre ammesso che tra
le due cose esista una reale differenza- Il figa fece una
pausa compiacendosi della frase che aveva appena
prodotto e decise che l'avrebbe rivenduta anche al bar.
- Ora ho capito, tu sei Paolo, il fidanzato di Giulia
quello che ha lavorato con la polizia nel caso Elghat e
in quello dello svizzerone - - Non ho mai lavorato con
la polizia, avevo semplicemente una fidanzata
poliziotta e le ho dato una mano- Marco ricordava
quei casi e ricordava anche di quel privato cittadino
che aveva indirizzato le indagini per il giusto verso e
questo accese in lui interesse per la sua opinione. -
Scusa gli chiese - Ma in che senso marketing - vedi,
la prima morta, la sciura marchigiana prestava soldi a
strozzo, i due della settimana scorsa erano due
tirapacchi mentre quella di ieri l'altro era una boss
della 'ndrangheta. Per quanto riguarda l'imprenditore,
il veneto, ho visto il filmato del funerale, i figli erano
in barella totale, ce l'avevano scritto sulla faccia. Tutto
questo per dire che per tutti loro probabilmente c'era
qualcuno che li avrebbe volentieri visti morti. A
questo punto prova ad immaginare una di queste
startup innovative della webeconomy, un sito non
indicizzato, una di quelle cose che voi giornalisti
chiamate dark web dove poter ingaggiare un sicario.

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Una cosa pulita, basta avere una connessione anonima
e un conto in banca a Panama o alle Kaiman, un
bonifico estero su estero da conto anonimo a conto
anonimo, magari in bitcoin, ed fatta. Cosa manca?
la fiducia! Chi metterebbe migliaia di euro in un
conto anonimo spinto a farlo da un sito ancora pi
anonimo? Ed ecco che entra in gioco il marketing- -
vuoi dire che secondo t c' in giro un uomo che
marchia i suoi omicidi per farsi pubblicit?- -Non ho
detto questo, non ho mai parlato di un uomo. Hai
presente il marchio, c' qualcosa oltre i tre sei - si,
una croce greca e una barra verticale... - - pi uno, sei
sei sei pi uno quindi uno pi del diavolo, il sicario
una donna!-

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VII

Non c'era pi tempo per ripensamenti, ormai aveva


passato il Rubicone. In bicicletta, lungo ponte Tiberio
in direzione Rimini centro. La sciarpa proteggeva il
suo volto dall' aria gelida di una Domenica mattina di
fine autunno. Portava la pettorina rossa dei ciclisti
della ecodelivery 168 dove 168 stava per 7x24.
Passato il ponte servivano poche pedalate per
raggiungere la destinazione. Il sole era gi sorto, ma
ancora basso sull'orizzonte non riusciva a portare luce
tra i vicoli deserti. Nessuno pot vedere quell' ombra
scavalcare il cancello, portarsi nel retro della casa
dove forzare la serranda del garage non fu un
problema.
Puntuale alle otto Tommaso sal in macchina per
accompagnare la sua Nadia a messa alla chiesa
ortodossa. Usc dalla rimessa e si ferm nel cortile per
far salire la sua amata. Ma non avrebbe schiacciato il
tasto del telecomando del cancello. Un dito pi veloce
del suo premette un grilletto, due volte, perforando le
nuche dei due sfortunati. L'arma era silenziata, il
cortile non era visibile dalla strada. Ci fu tutto il
tempo per marchiare i due cadaveri e allontanarsi
senza fretta. Segu puntualmente tutte le tappe che
aveva predisposto per andarsene sicch nessuno
avrebbe potuto mettere in collegamento la persona che

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saliva sul treno alla stazione di Riccione con l'ombra
assassina di quel mattino a Rimini. Era un regionale, a
Bologna avrebbe cambiato col freccia rossa. Avrebbe
cenato in famiglia. A Forl sal una coppia di anziani.
Si accomodarono senza ne litigare ne insultarsi come
spesso fanno le coppie pluridecennali. Una volta
seduti si presero per mano. Per un istante nel volto
dell'uomo riconobbe i lineamenti di Tommaso. Era
solo un' allucinazione da troppa tensione. Aveva
proprio bisogno di una vacanza.

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VIII

L'espressione vedo rosso pare derivi dal mondo della


corrida. Laddove il toro scarica la sua potenza contro
la muleta scarlatta invece che, come dovrebbe, contro
i testicoli del toreador. Allo stesso modo pare che i tori
siano daltonici tanto da rendere insensata la metafora.
Senso che riacquista quando il colore rosso appare
minaccioso sulla bianca ceramica della tazza del
cesso. E rosso aveva visto un giorno Primo Zanotti
giusto in quell'istante prima di tirare lo sciacquone.
Da quel momento ebbe a che fare con la macchinosit
di una sanit lombarda la cui eccellenza, tanto
sbandierata nelle interviste dei politici in televisione,
riesce cos bene a nascondersi dalla vista degli utenti.
Fu il tempo degli esami, dei referti e delle visite a
fargli riassaggiare il freddo dell' inverno che da anni
ormai era abituato a scansare. A dicembre inoltrato
.dopo che la tecnologia diagnostica aveva violato le
sue intimit, ebbe una risposta. Era una risposta
tranquillizzante che declassava le sue perdite ematiche
ad una banale questione di emorroidi e decise di
festeggiare. Quella sera stessa offr un paio di giri di
birra. Sorseggiando la sua stout spieg ad Anna che
glielo aveva chiesto che si, sarebbe partito al pi
presto ma tra una cosa e l'altra non aveva organizzato
nulla. Tiziana , la rossa, aveva preso in gestione un

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piccolo ristorante su un isola tailandese, e gli aveva
scritto di andarla a trovare. Poi non lo sapeva,
qualcosa avrebbe deciso strada facendo.- Tiziana? - lo
interruppe il Figa attento a non perderci la testa! -
-bastardo- rispose amichevolmente e nel mentre
faceva toccare i due bicchieri e prendeva un sorso.
-Ma con lei come sei messo?.. c' trippa per gatti? - -
mah non si pu mai sapere, passato un sacco di
tempo, pi che altro lo spero, sai negli ultimi tempi la
cosa pi vicina al sesso che mi capitata stata la
colonscopia !- .
Nel locale era accesa la televisione, passavano video
musicali con le news a scorrere in sottopancia. Una di
queste parve turbare il Figa figa no!- url questo
non me lo doveva fare sto stronzo!!!- -cazz'
successo? Figa - - eh figa, una storia lunga e la birra
quasi vuota, prendimene un'altra pinta che te la
spiego Cos non appena Primo fu di ritorno col
bicchiere il figa ripropose la sua lectio magistralis sui
cosiddetti delitti dei satanisti, non scordando di
inserire la frase su marketing e satanismo che tanto gli
sembrava riuscita. - e io tutte queste storie le ho
raccontate ad un cazzone di giornalista tanto per
mettergli la pulce nell' orecchio e questo stronzo che
fa? se ne approfitta per i cazzi suoi. Il padre si voleva
sposare la badante e lui sarebbe rimasto a becco
asciutto e cosa succede? Il padre e la fidanzata sono
morti e marchiati. E il peggio che praticamente l'ho

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aiutato io!!- - Minchia ! Figa, ma... quegli sbirri dell'
Avellino non li vedi pi?- - no, da quando rischiano la
C non si fanno pi vivi - - e adesso? - - e adesso un
cazzo! Cio, non lo so.... figa! Beviamoci sopra -

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IX

Il vice sostituto procuratore Calandra aveva appena


terminato la lettura della copia del fascicolo sul caso
Manon che gli era stata trasmessa dalla procura
competente. Anche qui, come in tutti gli altri casi,
c'era chi grazie a quella morte traeva guadagno. Certo
non fosse per quel marchio le indagini avrebbero
preso una strada ben definita. E se quel marchio fosse
solo un depistaggio? Avremmo a che fare con un killer
professionista o forse un organizzazione tipo anonima
omicidi che marca le sue vittime per depistare le
indagini o meglio per firmare i propri omicidi. Decise
che doveva lavorare attorno a questa intuizione,
cercare indizi, riscontri. Certo, ma da domani, ora non
era pi lucido dopo lunghe ore passate tra gli
incartamenti. Doveva staccare, distrarsi e dormire.
Lasci gli uffici di palazzo di giustizia che era gi
notte. Prima di uscire telefon a Samantha, era libera.
Il tempo di passare al bancomat e si diresse da lei. Era
ormai un cliente abituale e Samantha lo salut con
grande affetto. Gli offr da bere, poi lo fece spogliare
e cominci a massaggiarlo, cominciando dalle spalle
per poi raggiungere il resto del corpo e, quando le
mani non le bastarono pi si aiut con la bocca. Lo
accolse dentro di se in una smorzacandela per poi
distaccarsi e offrirsi prona per essere penetrata

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contronatura. La mano sinistra dell'uomo di legge tir
un sonoro schiaffo sulla chiappa della giovane donna.
La vibrazione percorse tutto il braccio trasformandosi
in una specie di formicolio.
Non le era mai capitato prima di dover chiamare
l'ambulanza sul lavoro. Sinceramente sperava di non
dover essere mai pi costretta a rifarlo. Si era presa un
bello spavento. Era sconvolta. Per calmarsi bevve
qualche bicchiere di Gin e, finalmente si addorment.
Solo il mattino dopo apprese dal giornale radio che il
vicesostitutoprocuratore della repubblica Antonio
Calandra, titolare dell'inchiesta sui delitti dei satanisti,
era stato ricoverato d' urgenza al Policlinico per un
infarto.

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X

Primo si era svegliato presto e si era concesso una


lunga nuotata. Quindi, passeggiando sul bagnasciuga,
lasciava asciugare la sua pelle dalle gocce che un
mare piatto come un tavolo da bigliardo aveva
lasciato sulla sua pelle. Il sole del mattino tingeva le
acque di un luccicante azzurro e rendeva abbagliante
la bianca sabbia della spiaggia. Il paesaggio era una
vera sinfonia. Sinfonia disturbata da una frase
dissonante. Quel suono gutturale che la sera prima
aveva ascoltato pronunciato dalla bocca di Tiziana:
Gunter. Quel suono designava una persona nata nella
citt martire di Dresda che, un giorno di molti anni
prima, infilandosi tra le macerie di un muro rivelatosi
pi fragile di quanto si pensasse, fece quello che fino
allora gli era stato proibito, viaggi e tre decadi dopo
non si era ancora fermato. Faceva l'istruttore di diving
sull'isola ed era lui in quel momento a detenere il
lasciapassare per attraversare la selva scarlatta di
Tiziana. Giusto un attimo prima che il fluire dei suoi
pensieri lo portasse a rimpiangere i vopos di Honeker
e la loro benemerita missione di trattenere i Gunter
all'interno dei loro confini, venne richiamato da una
voce. Una voce infantile che nel suo idioma natio gli
chiedeva di passargli la palla. Pens di colpire la sfera
di gomma di prima intenzione ma si trattenne, pens

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che nella sua vita aveva gi fatto sufficiente scorta di
brutte figure e non era il caso di rischiarne di ulteriori.
Stopp la palla e la colp con un rassicurante piatto
verso il piccolo italiano. Che poi erano due. Uguali. -
Grazie- dissero in coro i due gemelli Prego
rispose Primo. I due confortati dal suono della loro
lingua cercarono di coinvolgere il restio passante nel
loro gioco. In effetti ci che serviva loro era un
portiere che difendesse la porta mentre loro due si
sfidavano con mosse che nessun arbitro al mondo
avrebbe giudicato legali.- Dai, lasciate in pace il
signore- intim la madre alzando lo sguardo dal
romanzo che stava leggendo e.... per innamorarsi
basta un ora cantava Loretta Goggi nella su Maledetta
primavera, ma eravamo ai tropici dove la primavera
non esiste, e a Primo bastarono pochi secondi. Si
dichiar quindi entusiasta di collaborare con le due
piccole pesti. Poco dopo la donna si alz egli parl. -
Vado a farmi una nuotata mi dai un occhio alle
creature?- e, senza aspettare risposta, si mosse verso il
mare. Primo stette a osservarla mentre entrava in
acqua, o forse semplicemente le stava guardando il
culo. Sta di fatto che si distrasse e sub un gol
decisamente evitabile. - Sei proprio scarso gli disse
impietoso il gemello sconfitto, - non ti preoccupare,
tra qualche anno anche tu imparerai ad essere cos
scarso -

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XI

Il dottor Calatroni scese dalla macchina qualche


minuto in anticipo sull'inizio del suo turno. Non era
andato in mensa, aveva mangiato a casa, con Claudia,
poi avevano anche fatto l'amore. Quattro minuti di
guida lungo una strada stretta contornata da vigneti ed
eccolo al lavoro. Bened una volta di pi la sua scelta
di lasciare Milano per i colli dell'oltrep da cui molti
anni prima i suoi genitori erano discesi. Nel cortile
alcuni dei suoi pazienti postinfartuati in riabilitazione
stavano parlando in cerchio, muovendo nervosamente
le mani orfani di quella sigaretta che il loro stato di
salute gli aveva ormai definitivamente vietato.
Giovanni, in viticoltore della zona a cui la paura della
morte non aveva spento lo spirito, aveva una
domanda. - Dutur, che l me disa, fum podi mia fum,
bev podi mia bev,- - ma non vero- interruppe il
dottore un bicchiere di vino a pasto ...- - dutur, un
bicer l' mia bev ma vurevi d... la brugna ?- - No,
quella non fa male anzi, senza esagerare pu anche
aiutare la guarigione- - dutur alura digal a la me dona
che l'ha da dam la madsena un po pus suvent... -
Risero tutti tranne uno, il magistrato, che non
conosceva l'idioma locale. - Ma invece un caff? -
chiese mah un paio al giorno non fanno male ma di
pi si. Nel suo caso dottor Calandra le consiglerei di

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stare lontano dagli assassini, satanismo o marketing
che sia- -marketing?- - si, un discorso che ho sentito
fare da un tipo bizzarro, in effetti l'attuale compagno
della mia ex moglie, l'ho sentito ad una festa parlare
con un giornalista che si occupava del caso, quello a
cui poi hanno ucciso il padre - . Mentre erudiva il
magistrato sulla teoria del Figa non pot fare a meno
di pensare a Giulia e concludere che in fondo era stato
meglio cos. Se non si fossero mai lasciati lui ora
starebbe ancora vivendo a Milano, sempre che quella
che fanno l si possa veramente chiamare vita.
Pi tardi il dottor Antonio Calandra vice sostituto
procuratore presso il tribunale di Milano, ora in
malattia, scrisse un messaggio su what's up
all'ispettore Colantuono : non satanismo,
marketing . L'ispettore Colantuono lesse il messaggio
in metropolitana e per un attimo pens che l'infarto
del dottor Calandra avesse avuto qualche strascico a
livello celebrale poi vide comparire altre righe.
Bisogna contare i peli del culo al Guidetti, ai suoi
computer al suo conto in banca scoprire se ha ritirato
soldi o ha preso bit coin .

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XII

- Mamma, ma a te piace Primo?- Claudia,


imbarazzata, si prese qualche istante per ricercare le
parole pi adatte a dare una risposta non risposta e
Luca, l'altro gemello ne approfitt per inserirsi in quel
lasso di silenzio. - A lui te piaci, ti guarda sempre - - a
si? - - si, si, si girava a guardarti e prendeva gol da
stupido - - e io ho vinto- intervenne di nuovo Paolo
non vero, quello non valeva abbiamo pareggiato - -
si si, quando perdi tiri sempre fuori delle scuse il
tono della voce dei due settenni stava cominciando a
crescere e Claudia mise in campo la sua autorit
genitoriale per placarli e indirizzarli al sonno. Non fu
semplice e dovette prometter loro che il giorno dopo
sarebbe stata in porta lei per la rivincita. Primo la
attese pazientemente sul terrazzo sorseggiando una
birra. Aveva preparato uno spinello con la gangia
locale e lo aveva posato sul tavolino. Claudia, appena
tornata dalla missione gemelli a nanna, prese la
sigaretta, la accese e diede una lunga tirata. - Ne
avevo proprio bisogno! Quei due sono tutta la mia
vita, farei qualsiasi cosa per loro, ma la fatica tanta -
Primo, che non era mai stato padre, stava per
pronunciare qualche frase di accondiscendente
circostanza ma non ne ebbe il tempo. Le labbra di
Claudia si serrarono sulle sue dando la pi esaustiva

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delle risposte al dubbio che Primo si portava dentro
dal mattino alla spiaggia. Dismessi i panni della brava
mamma e dismessi i panni in tutti i sensi, Claudia
liber tutta l'energia della sua passione. In poche
mosse ridusse il compagno alla passivit guardandolo
negli occhi mentre ne accoglieva il membro in bocca,
carezzandolo col movimento delle sue labbra carnose.
Primo riusc a godersi la vista di quei due occhi pi
splendenti di tutti gli astri del firmamento solo per
pochi istanti. Presto il suo piacere esplose e Claudia lo
accolse voluttuosa attenta a non sprecarne nemmeno
una goccia. Primo, permeato di tenerezza, prese il suo
volto tra le mani, percep la vibrazione della
deglutizione, si avvicin e la baci. La sua lingua
trov in lei un retrogusto di lui e, come tutte le volte
che gli era successo nella vita si stup nel percepirlo
salato. Poi i suoi baci partirono per un viaggio sul suo
corpo, un viaggio fino all'origine della vita. Che prese
avidamente a leccare fino a ridestare gli spiriti del
piacere che l trovano giaciglio.
Quando il respiro di Claudia cominci a mutarsi in
musica cantando i colori del piacere, il sangue di
Primo stava tornando laddove il sentimento dell'
amore lo preferiva. Lui si alz per poterla prendere
ma lei fu pi lesta nel rovesciarlo e smorzare la
candela del suo desiderio. Restarono poi abbracciati
rilassati, finch lei non lo scosse dai, alzati, meglio
che non dormi qua Primo si alz e not la mezza

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canna che si era spenta simultaneamente a
all'accendersi del fuoco della loro passione. La prese e
la riaccese. Claudia al suo fianco lo morse su una
spalla fino a fargli male. - ahi! Che cazzo fai !- - mi
piace lasciare il mio marchio - . Il corpo di Primo
venne attraversato da un brivido di freddo che a
trentaquattro gradi celsius di temperatura ambiente era
quantomeno anomalo. Sulla via del ritorno Primo
cercava di scacciare la sua intuizione dalla mente
attraverso tutti i ragionamenti razionali possibili. Non
era possibile, o perlomeno cos improbabile da
rasentare l'impossibile. Era un pensiero assurdo,
totalmente irrazionale, ma non riusciva a liberarsene.
Nella sua testa risuonava il ricordo delle parole del
Figa non una croce, un pi, 666 pi uno, uno o
meglio una pi del diavolo, l'assassino una donna!- .
Dorm poche ore, poi and al porto e lasci l'isola e,
tempo un paio di giorni, anche il paese.

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XIII

Erano giorni che non smetteva di piovere. Come se


un dio annoiato avesse deciso di ingannare l'eternit
scatenando le cataratte celesti in un secondo diluvio
universale. Marcello si annoiava chiuso in casa,
guard Anna, sua moglie da diciotto lunghi anni e
desider di fare all'amore. Con Irina. Con un tempo
come quello aveva bisogno di una buona scusa per
allontanarsi da casa senza destare sospetti. Riascolt
la suoneria del suo telefono e finse di rispondere ad
una chiamata. Si accert che sua moglie lo sentisse
quando diceva ma dio bono sta a diluvi poi
rimase in silenzio fingendo ascolto e, con aria
rassegnata, rispose al suo interlocutore immaginario
vabb dai, m vengo - . Poi rivolto alla moglie
sembra che successo un casino gi al cantiere mi
tocca di and a ved - - sta attento co' ste strade... -
-nun te preoccup vado pianino e c'ho pure il quattro
per quattro - .
Non aveva percorso che un paio di chilometri quando
un alberello caduto sulla carreggiata ne interruppe la
marcia. Non era molto grande avrebbe potuto
spostarlo senza problemi, si sarebbe infradiciato, e
questo gli stava un po sul cazzo. Non riusc a vedere
che, nascosta dietro la siepe, una nera sagoma
attendeva solo il momento in cui Marcello si fosse

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abbassato verso l'albero defunto per colpirlo.
Entrambi ignoravano che le copiose piogge di quei
giorni avevano rimesso in moto una vecchia frana.
Tonnellate di fango e detriti premevano non molti
metri sopra le loro teste, contro un muretto a secco il
cui punto di rottura era ormai prossimo.
Ci volle parecchio prima che un'altra vettura
percorresse la stessa strada e desse l'allarme. I
soccorsi impiegarono diverse ore per scavare tra il
fango e recuperare il cadavere di Marcello. Solo il
mattino dopo scoprirono che l'uomo non aveva
abbandonato le sue spoglie mortali per la frana. La
sua faccia era marchiata a fuoco, la sua nuca era
forata.
Malgrado la pioggia e gli scavi i rilievi tecnici sul
luogo del delitto non furono inutili. Venne infatti
rinvenuto un dente. L'assassino era probabilmente
stato colpito in faccia da una pietra o qualche altro
detrito, facendo cos ai suoi cacciatori il prezioso dono
del suo DNA.

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XIV

Questa volta gli uomini della legge avevano un'idea.


Alla ricerca di indizi sequestrarono tutti i computers e
gli smatphones della famiglia e, dopo averli esaminati
scoprirono qualcosa. Ci vollero un paio di settimane
prima che una gazzella dei carabinieri si presentasse
alla porta dell' inconsolabile vedova chiedendole di
seguirli. Nel giro di pochi giorni anche il giornalista
Guidetti venne fermato dal aeroporto di Malpensa.
Mente la guardia civil spagnola si dovette incaricare
del giovane Manon, prelevato dalla sua villa a
Formentera in chiaro stato di alterazione.
L ' impresa era chiusa. Aveva gi buttato l'arma e il
marchiatore elettrico. Apr il computer da lavoro e si
connesse per l'ultima volta alla sua costosissima
connessione superanonima per lanciare la routine che
avrebbe cancellato il suo sito. Poi estrasse l ' SSD dal
portatile, prese un martello e lo ridusse in polvere. Poi
port anche il pc in discarica, nemmeno il mac adress
sarebbe rimasto a collegarla al portale della morte.
Malgrado ci, due giovinastri in felpa col cappuccio e
jeans a mezzo culo la incrociarono davanti al portone
di casa sua e, mostrandole una pistola ed un tesserino
della questura le chiesero di seguirla.
Il percorso che port la legge alla sua meta invero fu
piuttosto casuale. Il laboratorio a cui fu affidato il
dente per l'estrazione del DNA era, per un capriccio

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del fato, lo stesso in cui, sette anni prima, venne
analizzato quello di due bellissimi gemelli che un
padre indegno non voleva riconoscere.
Agli operatori non parve vero di avere un parziale
riscontro solo vagliando il loro database interno.
Presto la notizia si diffuse. Claudia Senesi 38 anni, di
Milano, madre di due gemelli, era stata arrestata quale
presunta esecutrice dei cosiddetti omicidi satanici.
Non esisteva nessuna setta di fanatici assassini, si
trattava semplicemente di un 'agenzia omicidi . I bravi
cittadini potevano tirare un respiro di sollievo, e
soprattutto uno , Primo Zanotti. Non avesse avuto
questa conferma si sarebbe probabilmente mangiato i
coglioni a vita per essere fuggito da una donna
fantastica in un paradiso tropicale.

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