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Parlami di Dio
Dissi al mandorlo: "Parlami di Dio!" Dissi a un nemico: "Parlami di Dio!"
E il mandorlo fiorì. Ed egli mi tese la mano.
Dissi al povero: "Parlami di Dio!" Dissi alla Bibbia: "Parlami di Dio!"
E il povero mi offrì il suo mantello. E la Bibbia non cessò di parlare.
Dissi alla casa: "Parlami di Dio!" Dissi al cielo: "Parlami di Dio!"
E la casa mi aprì la sua porta. E il cielo mi indicò la terra e il crea-
Dissi a un bambino: "Parlami di Dio!" to.
E il piccino mi sorrise. Dissi a Maria: "Parlami di Dio!"
Dissi a un soldato: "Parlami di Dio!" E Maria rispose:
Ed egli lasciò cadere le armi. "Fa ciò che Lui dice".
Dissi ad un infermo: "Parlami di Dio!" Dissi a Gesù: "Parlami di Dio!"
Ed egli accettò con fede le sue infermità. E Gesù prego: "Padre, Padre No-
Dissi a mia madre: "Parlami di Dio!" stro!".
E mia madre mi baciò in fronte.
Dissi alla mano: "Parlami di Dio!" Amen
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 2
I santi del giorno:San Giuliano, martire; San
Maurilio di Angers, vescovo.
Non di solo pane Ventiquattresima settimana del tempo Ordinario - Numero 955 pagina 3
Una cifra enorme meditazione di don Luciano Vitton Mea - Parroco di Bovegno
Difficilmente l’uomo riesce a lato col lento passare dei gior- il padrone lo lasciò andare e
perdonare, a dimenticare, a ni, degli anni; frutto di tanti gli condonò il debito”. Chi di
condonare i torti e le offese piccoli compromessi, di tante noi, uscito dall’angolo recon-
subite. Gesù ci ricorda che fragilità, di velate ipocrisie, di dito della propria coscienza
l’unica strada che possiamo mormorii sussurrati a tante può prendere per il collo un
percorrere è quella del ricor- orecchie inopportune, di indi- fratello che gli deve la miseria
do, di entrare nella cella inte- ci puntati contro le altrui col- di cento denari? Nessuno. Alla
riore del nostro cuore, di in- pe. Miserie umane che si sono luce della divina pietà il perdo-
terpellare la coscienza che ci ingrossate, goccia dopo gaggi- no al fratello è un dato dovu-
ricorda i nostri debiti, i nostri a, peccato dopo peccato, o- to, una mera formalità. Altri-
conti, sempre e comunque in missione dopo omissione tan- menti corriamo il rischio di
rosso. E nel segreto di noi ta da diventare un fiume in trovarci nella cella del nostro
stessi prende corpo una scena, piena che ha trascinato ha val- egoismo per tutta l’eternità.
si narra un racconto, prende le la nostra dignità di figli. don Luciano
consistenza il volto di un Diecimila talenti. Troppo tan-
“tale” che ha le nostre stesse ti: non basta una vita per raci-
sembianze. Diecimila talenti; molarli, una borsa per conte-
una cifra enorme, immagina- nerli. Solo la pietà divina salda
bile. Nessuno di noi può pa- per noi il debito, il nostro de-
gare tale debito. Si è accumu- bito. “Impietositosi del servo,
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 4
Santi del giorno: San Materno di Colonia, ve-
scovo - sant'Alberto di Gerusalemme, vescovo.
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 5
La conversione che siamo chiamati a vivere a cura di don Luciano
“ Dio infatti ha tanto amato guardato invita il popolo Il sospetto perde così il
il mondo da dare il Figlio a non lasciarsi ingannare, suo veleno: in questa lu-
unigenito….” a dare nome a questa ce comprendiamo che
tentazione. Dio non vuole la morte
I serpenti che mordono
ma la vita dei suoi figli.
il popolo nel deserto ri- In Gesù, che innalzato
chiamano il serpente del sulla croce si offre al no- Questa è la conversione
peccato d’origine; rap- stro sguardo, ogni men- che siamo chiamati a vi-
presentano il sospetto zogna è sconfitta: in vere.
che da sempre l’uomo quell’uomo umiliato nel-
nutre nei confronti di la morte scorgiamo la
Dio: un Dio inaffidabile, forza di un amore che si
da mettere alla prova, dona totalmente perché
che percepiamo come possiamo veramente vi-
patrigno, non come un vere da figli amati e per-
padre. Il serpente innal- donati.
zato per poter essere
Preghiamo la
Parola Contemplo: Ascoltare la Parola
Aiutami a portare la Il Cristiano, anche crescendo negli accontentare del sentito dire:
croce, anni, rimane una persona che si è dobbiamo dialogare con lei a
quando sarò stanco, lasciata innamorare di Dio e di quattr’occhi: può bastare anche
quando mi sembrerà
inutile, Gesù Cristo e gusta le parole di uno scambio di saluti per comin-
quando mi sentirò so- Dio e di Gesù con gioia come se le ciare a farci un’idea dell’altro. La
lo.
Aiutami a portare la ascoltasse per la prima volta. cosa straordinaria del nostro dialo-
croce, E’ questo il mistero della cono- gare con lui è che se all’inizio
quando avrò voglia di scenza della parola di Dio. sembriamo noi a parlare con Dio,
scappare,
quando non capirò il E’ bello fare anche nella nostra ad un certo punto ci troviamo a
senso di quello che preghiera questa esperienza parlare con Lui, ed infine scopria-
faccio. d’intimità: sentirete il respiro del mo che pregare è ascoltare Dio
Fammi sentire, Signo-
re, che cammini sem- Signore, il rumore dei suoi passi che parla con noi.
pre accanto a me nel nostro giardino. Per conoscere (Martini C.M., Aprirsi, p.38)
e mi aiuti a portarla.
bene una persona non ci si può
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 6
Santi del giorno: Sant'Albino
di Lione Vescovo;
santa Caterina Fieschi Adorno da Genova, vedo-
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 7
Solo una madre può capire meditazione di don Luciano
Vi è un solo imperativo cattivo figliolo, se era bello no, non tollerano; perché
nel vocabolario divino: o brutto, sano o malato, non hanno ancora soffer-
“Bisognava far festa per- intelligente o ricoperto da to, non hanno ancora per-
ché questo tuo fratello era un’altra grazia che la gret- so.
morto ed è tornato in vita, tezza umana non ricono- Un Dio felice il nostro?
era perduto ed è stato ri- sce o non sa capire. Era Certamente si! Ma io pre-
trovato”. E quale festa. figlio, il loro bambino, e ferisco immaginarlo, sulla
Solo chi ha provato sulla per una mamma, un papà strada, fuori, alla ricerca,
propria pelle la perdita di rimane tale, sempre. La con un volto dolce e buo-
un figlio può capire il pe- fede aiuta a portare il peso no ma velato da sottile ma-
so, la portata, di queste di una tale perdita, la tom- linconia. Nostalgia di figli
parole. Solo il cuore di una ba vuota di Cristo risorto che ancora mancano, lon-
mamma e di un papà che diventa olio di speranza, tani o vicini, ma comun-
porta l’effige, il marchio, il ma il cuore porta il velo que persi.
peso insopportabile di un della malinconia, la sottile E la mia speranza: che a-
proprio figliolo irrimedia- patina di una crepuscolare spetti il mio ritorno.
bilmente perso, per sem- tristezza. Ecco perché il don Luciano
pre nascosto sotto una la- figlio maggiore non capi-
pide, può capire. Non im- sce, ecco perché tanti
porta se era un bravo o “giusti” non comprendo-
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 8
Santa Ludmilla, martire;
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Santi del giorno:
sant’Andrea Kim Taegon, martire. Mercoledì
“La misura dell’amore è amare senza misura.” Settembre
24^ settimana tempo ordinario
(Sant’Agostino)
TO
I santi del giorno: Cornelio e Cipriano
Parola di Dio La misericordia non sminuisce la verità, ma la rende
in briciole più luminosa e indica il cammino per raggiungerla. È
questo il messaggio, ancora attualissimo, che oggi ci
giunge dalle figure di Cornelio, Papa, e Cipriano, ve-
scovo, martiri del III secolo. All’epoca per molti cri-
La grandezza di ciò che si fa stiani non era facile resistere alle persecuzioni. Ma co-
sta nell’amore me comportarsi con coloro che avevano rinnegato la
Pagina curata da Don Luciano V. M.
fede e che, una volta cessato il pericolo, chiedevano di
essere riammessi alla comunione? Il problema rischia-
“..se anche dessi in cibo tutti i miei beni
ma non avessi la carità a nulla mi servi-
va di compromettere l’unità della Chiesa, come dimo-
rebbe…..” stra l’elezione di un antipapa, Novaziano, sostenitore
( 1 Cor 12,31-13,13) del rigorismo. Cornelio, che fu Papa dal 251 al 253, e
Cipriano, vescovo di Cartagine, si ritrovarono in sin-
Tocchiamo qui il cuore e tonia sulla via dell’accoglienza, accompagnata da un
l’essenza della fede cristiana. A percorso di penitenza. A unirli fu anche il martirio,
volte siamo presi da tanti desi- Cornelio nel 253, Cipriano nel 258.
deri, anche grandi, per Dio.
Vorremmo fare chissà che co-
sa per lui e per il suo regno.
San Paolo ci dice che tutto ciò
ha senso soltanto nella misura
in cui è animato dall’amore.
Altrimenti anche l’impresa più Vangelo Lc 7,31-35
grande, persino dare la vita per
Cristo, se non è animata In quel tempo, il Signore disse: «A chi posso paragonare la
dall’amore è sterile. Quante gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bam-
cose facciamo o crediamo di bini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi
fare per Dio? E quante di esse
facciamo con amore? Un gior- abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo can-
no probabilmente resteremo tato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Gio-
davvero stupiti nel capire vanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi
quante cose in più avremmo dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell'uomo, che
potuto fare per amore e con mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un
amore e non abbiamo fatto.
Per questo è importante valo- amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata
rizzare soprattutto gli eventi riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».
quotidiani; non è importante la
grandezza di quello che si fa,
ma con quanto amore lo si fa.
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 9
I figli della Sapienza a cura di don Luciano Vitton Mea
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 10
Santi del giorno: Santa Ildegarda di Bingen;
Santa Colomba di Cordova, martire -
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 11
Guardare il prossimo con gli occhi del cuore pagina curata da Don Luciano
“Vedi questa donna? Mi ha polvere del pregiudizio Rendici cauti nel giudi-
bagnato i piedi con le lacrime che tutto offusca ed in- zio, profondamente ri-
e li ha asciugati con i suoi vecchia. spettosi nell’accostarci
capelli…..” Rendi., ti prego, il nostro alla realtà dell’altro.
“….Le sono perdonati i suoi cuore limpido e brillante, E soprattutto, mio Si-
molti peccati, poichè ha molto pulito e profumato, ac- gnore, rendici grati, con-
amato.” cogliente come una casa sapevolmente ed infinita-
in un bel giorno di pri- mente grati.
Donaci Signore, di guar- mavera. Possa la gratitudine per il
dare il nostro prossimo Donaci occhi che sappia- tuo amore muovere i
con gli occhi del cuore. no vedere al di là delle nostri cuori, dilatarli,
Fa’ che spalanchiamo le apparenze; orecchie che perché sappiano acco-
finestre perché il tuo sappiano ascoltare i mo- gliere, guarire, consolare,
santo soffio spazzi, lavi, vimenti dei cuori. accompagnare, carezza-
sollevi e pulisca dalla re.
Preghiamo la
Parola Ricerca di Dio dinamica consiste la nostra vita
Il nostro cuore umano vive spirituale, che non è quindi una
sempre la ricerca di Dio; cerca e progressiva di luci, bensì un
“Io nella tua fedeltà non trova, trova e gli sembra di procedere per luci e per ombre,
ho confidato; esulte- nuovo di perdere, per cui torna dove le ombre hanno il senso di
rà il mio cuore nella a cercare e poi ritrova. accrescere la tensione verso la
tua salvezza, canterò Il Signore ama la tensione co- luce.
al Signore, che mi stante del cuore umano, e si na- (Martini C.M., Aprirsi, p.11)
ha beneficato” (Sal sconde per farsi trovare.
13,6): con le parole
Il suo è il gioco dell’amore.
del Salmo esprimo
Dio, che non possiamo mai ve-
la mia lode al Signo-
dere totalmente, pienamente,
re della storia.
svelatamente, ci si rivela in par-
te, ma per farsi cercare ancora, e
si nasconde perché lo cerchia-
mo con più desiderio: in questa
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 12
Santi del Giorno: Sant'Eustorgio I di Milano,
vescovo; beato Giuseppe Kut, sacerdote.
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 13
La rete che fa compiere buona pesca Meditazione curata da don Luciano
“Gesù se ne andava per città e nelle persone la capacità la creatività nella solida-
villaggi…… d’amore. rietà.
C'erano con lui i Dodici e alcu- Gesù persona libera A tutti insegna a valoriz-
ne donne che erano state guarite nell’accoglienza, ha un zare l’altro, le sue capaci-
da spiriti cattivi ……”
riguardo speciale per le tà, a non svilirlo per por-
Alcune donne: escluse donne, le capisce molto re al centro se stessi: è la
da una società chiusa, bene, forse perché “per rete che fa compiere
poste ai margini ma ca- definizione” portatrici di buona pesca; solo unen-
paci di accudimento, af- vita, forse perché tipica- do i talenti, facendo rete,
fetto, sollecitudine, verso mente femminile è il lin- serviremo il regno.
Colui che non fa - ed in- guaggio del servizio e
segna a non fare- distin- della cura, del sacrificio per.
zioni di condizione uma-
Egli insegna a loro, a noi,
na e considera invece
la libertà e l’universalità
nel dono, il coraggio del-
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 14
I santi del giorno: Sant'Abbone di Metz, ve-
scovo; santa Maria de Cervellon, monaca.
TO
Non di solo pane Ventiquattresima settimana Tempo Ordinario - Numero 955 pagina 15
Scheda del n°923
di Non di solo Pa-
ne
Coordinatrice
Fiorella Elmetti
Anno XXII - n. 955
Redazione
Domenica 13 settembre 2020 don Luciano Vitton Mea,
Chiuso il 07/09/2020 don Carlo Moro, don Fabio Marini,
don Diego Facchetti, Fiorella Elmetti,
Numero copie 950
Tiziana Guerini, Cristina Sabatti e Marina Tanfoglio
Stampato in proprio
Grafica e stampa
don Luciano Vitton Mea
333/3390059
don Luciano Ideato da
don Luciano Vitton Mea
Vi troverai:
Ogni giorno una meditazione dei più grandi maestri di spiritualità