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Studi Bruna Bianchi
contemporanea Bruno Bongiovanni
Giovanna Procacci
BATTAGLIE IN RUSSIA
EDIZIONI UNICOPLI
ISBN: 9788840020365
http://www.edizioniunicopli.it
Emilio Tirone*
*
Dottore di Ricerca in Storia dell'Europa, direttore dell'Archivio
dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito, Roma.
1
“[…] intendo riferirmi alla mancanza, nella maggioranza dei sol-
dati, di una coscienza chiara sulla necessità della campagna di Russia:
essi riguardavano la guerra antibolscevica piuttosto come la guerra
dell’alleato, anziché come la propria”. (AUSSME, fondo N1-11 diari sto-
rici seconda guerra mondiale, b. 1551, fasc. 4, s. fasc. 4, Promemoria del
Cappellano Capo dell’8^ A. (ARMIR) don Arrigo Pittonello, Morale dei
soldati e loro rapporti con i tedeschi in terra di Russia, p.1, trasmesso
con let. n. 2055 di SME Uf. Storico in data 18 maggio 1943 al Sotto Capo
di SM per le Operazioni.
190 Capitolo 12
2
Cfr. G. Messe, La guerra al fronte russo, Mursia, Farigliano (Cuneo)
20084, pp. 91, 97.
3
Il Gen. Giovanni Messe fu il Comandante del Corpo Italiano di Spe-
dizione in Russia (CSIR) da luglio 1941 a luglio 1942 e del XXXV C.A. (ex
CSIR), inquadrato nell’8^ A. (ARMIR), da luglio a ottobre 1942.
4
G. Messe, op. cit., p. 94.
5
Sulla costruzione dello stereotipo dell’italiano “buono” nella secon-
da guerra mondiale, cfr. F. Focardi, Il cattivo tedesco e il bravo italiano.
La rimozione delle colpe della seconda guerra mondiale, Laterza, Bari
20146.
6
Il primo grave massacro di cui si ha registrazione certa è quello di
Orlowo Iwanowskij, dove, durante la battaglia di Natale del 24-29 di-
cembre 1941, vennero trucidati 20 bersaglieri della 3a Divisione “Celere”,
che, feriti in combattimento, erano stati catturati presso un posto di me-
dicazione. Tra le vittime il S. Ten. Angelo Vidoletti, decorato di M.O.V.M.,
che cercò di fermare l’eccidio qualificandosi come Ufficiale (Cfr. in Grup-
po Medaglie d’Oro al Valor Militare, Le Medaglie d’Oro al Valor Militare,
La politica italiana verso la popolazione civile 191
13
Ivi, pp. 23-24.
14
Doc. 100/Sv. allegato in op. cit., Ministero Difesa - SME Ufficio
Storico, I servizi logistici …, p. 400.
15
Ibidem
16
Nell’organizzazione amministrativa russa i rajon a loro volta erano
raggruppati nelle oblast (provincie), unità amministrativa di cui ai fini
dell’organizzazione dell’occupazione non si tenne conto.
17
Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione
del Mar. d’Italia G. Messe, n. 233, in data 01 settembre 1945, Le truppe
italiane in Russia …, p. 3.
194 Capitolo 12
18
Il riferimento normativo era quello previsto dalla II Convenzione
circa le leggi e gli usi della guerra terrestre dell’Aja del 29 luglio 1899,
nello specifico dall’Annesso alla Convenzione, Regolamento concernente
le leggi e costumi della guerra terrestre – Sz. 3a Dell’Autorità militare
sul territorio dello Stato nemico (artt. 42-56).
19
«uno per l’Amministrazione Civile, un perito agrario, un tecnico
industriale, uno per la Sezione di Polizia Militare, coadiuvati da inter-
preti di russo e di tedesco». (Op. cit., Ministero Difesa - SME Ufficio Sto-
rico, I servizi logistici …, p. 179).
20
Ivi, p. 183.
La politica italiana verso la popolazione civile 195
21
AUSSME, L-13 fondo Messe, b. AA (2), fasc. 9, s. fasc. II, Relazio-
ne del Maggior Generale medico (già Direttore di Sanità del CSIR) Fran-
cesco Caldarola, in data 04 luglio 1945, Comportamento del servizio di
Sanità Italiano sul Fronte russo verso i prigionieri infermi e verso la
popolazione civile.
22
Op. cit., Ministero Difesa - SME Ufficio Storico, I servizi logistici …,
p. 182. Ved. anche AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, lettera
dello Stato Maggiore Generale, Uf. Operazioni prot. n. 10241/OP, in data
13/02/1945, Prigionieri di guerra russi (All. 2 alla cit. Relazione del Mar.
d’Italia G. Messe, n. 233 del 01 settembre 1945), p. 5.
23
Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. AA (2), fasc. 9, s. fasc. II,
Relazione del Maggior Generale medico (già Direttore di Sanità del CSIR)
Francesco Caldarola, in data 04 luglio 1945, Comportamento ….
196 Capitolo 12
24
Cfr. AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, lettera del-
lo Stato Maggiore Generale, Uf. Operazioni prot. n. 10241/OP, in data
13 febbraio 1945, Sentenze emesse dal Tribunale Militare di Guerra del
Corpo Spedizione Italiano in Russia (All. 5 alla cit. Relazione del Mar.
d’Italia G. Messe, n. 233 del 01 settembre 1945).
25
Cfr. doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, lettera
dello Stato Maggiore Generale, Uf. Operazioni prot. n. 10241/OP, in data
13 febbraio 1945, Prigionieri …, pp. 5-6.
26
“La previsione di azioni di sabotaggio, che i sovietici avrebbero
potuto compiere con paracadutisti o partigiani, indusse il Comando di
Armata ad affidare all’Intendenza l’incarico di costituire appositi «Nu-
clei Cacciatori», formati con volontari tratti dalle unità territoriali alle
dipendenze del Servizio delle Tappe (Battaglioni Territoriali Mobili e
La politica italiana verso la popolazione civile 197
30
Ivi, p. 2.
31
Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione
del Mar. d’Italia G. Messe, n. 233, in data 01 settembre 1945, Le truppe
italiane …, p. 5.
32
AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione dell’Am-
basciatore d’Italia a Mosca Pietro Quaroni, telespresso n. 930/56, in data
11 maggio 1945, Prigionieri italiani nell’URSS (All. 3 alla cit. relazione n.
233 del 01 settembre 1945), p. 1.
33
Con comunicazione n. 22568/1 del 12/3/1942 diretta al Comitato
Internazionale della Croce Rossa, citata in ivi, p. 2.
34
Cfr. ivi, pp. 1-3.
La politica italiana verso la popolazione civile 199
35
Cfr. M. T. Giusti, op. cit., pp. 157-211.
36
Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione
del Mar. d’Italia G. Messe, n. 233, in data 01 settembre 1945, Le truppe
italiane …, p. 5.
37
Ivi, p. 7.
200 Capitolo 12
38
I btg. territoriali, che raggiunsero la cifra di 15, ebbero, oltre al com-
pito di sorveglianza dei campi di prigionia, anche il compito di movimen-
tare i carichi di materiali provenienti dall’Italia e di fornire sorveglianza e
sicurezza di uffici, depositi e magazzini dipendenti dall’Intendenza, delle
linee di comunicazione ferroviarie e delle annesse opere d’arte. Cfr. op.
cit., Ministero Difesa - SME Ufficio Storico, I servizi logistici …, p. 173.
39
Dniepropetrovsk e Stalino per il C.S.I.R. e Debalzevo, Kamen-
sk, Kantemirovka, Malcevskaja, Millerovo, Pantaleimonovka, Rossosc,
Rykovo, Stalino e Tcertkovo per l’ARMIR. Cfr.: Ivi, p. 187; Doc. cit., AUS-
SME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione del Mar. d’Italia
G. Messe, lettera dello Stato Maggiore Generale, Uf. Operazioni, prot. n.
10241/OP, in data 13 febbraio 1945, Prigionieri …, pp. 1-2.
40
Stato Maggiore dell’Esercito – Ufficio Storico, op. cit., Le opera-
zioni …, p. 43.
La politica italiana verso la popolazione civile 201
41
Cfr. op. cit. Ministero Difesa - SME Ufficio Storico, I servizi logi-
stici …, p. 190.
42
Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione
del Mar. d’Italia G. Messe, lettera dello Stato Maggiore Generale, Uf. Ope-
razioni, prot. n. 10241/OP, in data 13 febbraio 1945, Prigionieri …, p. 3.
202 Capitolo 12
«Il CSIR non si accorse mai di avere dei partigiani nelle sue retro-
vie, mentre la guerriglia più feroce imperversava nelle zone limitrofe.
Si aveva veramente l’impressione di operare in un Paese amico. A tale
risultato si era pervenuti attraverso la generosità con la quale, nono-
stante le draconiane disposizioni tedesche, avevamo sempre trattato i
prigionieri russi, l’assistenza materiale e morale che i comandi italiani
non negarono mai alle popolazioni, l’azione capillare del soldato ita-
liano, ispirata, a nobiltà di sentimenti e a superiore civiltà, la severità
della nostra giustizia militare nel perseguire reati e colpe, e l’energica
azione preventiva dei nostri comandi, intesa a stroncare ogni abuso
e ogni forma di violenza44» Inoltre, a riprova dell’incidenza del cor-
retto comportamento anche sul piano operativo, cita lo stesso Messe:
«le notizie dell’umano trattamento usato dagli italiani ai prigionieri
si diffuse ben presto anche nelle linee nemiche col risultato che nello
spazio di 15 giorni (25 agosto -10 settembre) oltre 800 disertori russi
si presentarono alle nostre linee sul Don. Di tali disertori circa 200,
appartenenti al territorio occupato, furono rinviati alle loro case con
un certificato bilingue (italiano-tedesco)45».
La profonda diversità di comportamento tra Tedeschi e Ita-
liani sul fronte russo, nei riguardi non solo dei prigionieri ma
43
Cfr. Dalle memorie del generale Reinhard Gehlen sul problema
del mancato sfruttamento dell’anticomunismo dei russi, riportato in G.
Marchiani - G. Stella, Prigionieri italiani nei campi di Stalin, Società Edi-
trice Emiliana, Rimini 1992., pp.216-217. (R. Gehlen fu il Capo del Servi-
zio Informazioni della Wehrmacht del Fronte Orientale).
44
G. Messe, op. cit., pp. 91-92.
45
Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione
del Mar. d’Italia G. Messe, n. 233, in data 01 settembre 1945, Le truppe
italiane …, p. 9.
La politica italiana verso la popolazione civile 203
46
Cfr. l’interessante saggio di G. Scotoni, Il nemico fidato. La guerra
di sterminio in URSS e l’occupazione alpina sull’Alto Don, ed. Panorama,
2013.
47
Cfr. B. Omer, Fronte orientale. Le truppe tedesche e l’imbarbari-
mento della guerra (1941-1945), il Mulino, Rastignano (BO), 2003.
48
Cfr.: F. Cappellano, Il comportamento delle truppe italiane sul
fronte orientale (1941-1943), in «I quaderni della Rivista Aeronautica»,
n.1 del 2006, pp. 153-171; B. Di Martino, Dibattito storico e pregiudiziali
ideologiche. La questione dei crimini di guerra italiani in Russia, in «I
quaderni della Rivista Aeronautica», n.1 del 2006, pp. 144-152.
49
Cfr. T. Schlemmer, Invasori, non vittime. La campagna italiana di
Russia 1941-1943, Roma-Bari, Laterza 2009.
204 Capitolo 12
50
Cfr. M. T. Giusti, La Campagna di Russia. 1941-1943, il Mulino,
Persiceto (BO), 2016, pp. 9-10, 191-199.
51
Cfr. J. Evola, Sulle differenze tra concezione fascista e nazista del-
lo Stato, in «Lo Stato» aprile 1941, (rivista di scienze politiche, giuridiche
ed economiche, 1930-1943).
La politica italiana verso la popolazione civile 205
52
AUSSME, fondo N1-11, b. 1551, fasc. 3, Relazione sul viaggio ef-
fettuato nel settore del gruppo Armate germaniche del Nord, a firma
del Magg. Marco Perego, senza data (presumibile tra fine estate- inizio
autunno 1941), doc. classificato Segreto, pp. 13-14.
53
“La questione del contegno delle truppe italiane in Russia nei con-
fronti della popolazione e dei prigionieri si pose in forma ufficiale col te-
lespresso del Ministero Esteri n. 90703 del 22 gennaio 1945 […] e con la
risposta da me redatta in data 13 febbraio allorché ricoprivo la carica di
Capo di Stato Maggiore Generale […].” (Doc. cit., AUSSME, L-13 fondo
Messe, b. S (20), fasc. S5, Relazione del Mar. d’Italia G. Messe, n. 233, in
data 01/09/1945, Le truppe italiane in Russia …, p. 1)
206 Capitolo 12
54
Cfr. A. Marcheggiano, Diritto Umanitario e sua introduzione nella
regolamentazione dell’Esercito Italiano, Vol. I (Leggi ed usi di guerra),
Stato Maggiore Esercito – Ufficio Storico, Roma 1990.
55
M. T. Giusti, op. cit., pp. 202-208.
La politica italiana verso la popolazione civile 207
Fonti Bibliografiche
56
ved. note 2,4 e 5.
208 Capitolo 12
Prigionieri russi catturati dalle truppe italiane del XXXV Corpo d’Ar-
mata, 1942 (AUSSME, Fondo Messe).
210 Capitolo 12