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1 Una prima descrizione organica della destinazione della Risiera, con l’attenzione
rivolta prevalentemente alla sorte delle vittime piuttosto che alla ricostruzione del
l’apparato repressivo che presiedeva alla gestione di questo campo, si trova nell’opu
scolo di C arlo Schiffrer , La Risiera, Trieste, sd (a cura dell’Associazione nazionale
famiglie caduti e dispersi in guerra - sez. prov. di Trieste).
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nazisti, tenuti nel dopoguerra, sia sul piano generale nell’ambito del pro
cesso celebrato a Norimberga contro i principali criminali nazisti dalla
Corte internazionale interalleata2, sia da un punto di vista più specifico
nell’ambito del processo intentato contro il gen. Ohlendorf e le 4 Einsatz-
gruppen operanti nei territori occupati dell’Unione Sovietica ad opera del
Tribunale militare americano di Norimberga3.
Già all’epoca del processo di Norimberga era emersa l’affermazione
che le Einsatzgruppen fossero state allestite prima ancora dell’invasione
della Polonia4. In realtà, le ricerche successivamente condotte ad opera
fra l’altro dellTnstitut fiir Zeitgeschichte di Monaco di Baviera, ricerche
miranti a fornire ausilio all’istruttoria dei processi avviati dopo il 1958,
hanno provato l’esistenza delle Einsatzgruppen in epoca assai anteriore:
già all’epoca dell’occupazione dell’Austria ( Anschluss del marzo del 1938)
e della Cecoslovacchia (marzo 1939) risulta l’impiego di Eìnsatzstàbe
della polizia di sicurezza 5.
Questi, destinati a intervenire al seguito delle truppe, dovevano assu
mere, come si esprime un documento citato dal Buchheim a proposito
del loro impiego in Cecoslovacchia, « il compito di garantire la sicurezza
della vita politica analogamente ai compiti che esso [lo SD] svolgeva nel
Reich » 6. Il riferimento analogico è importante perchè contribuisce a
chiarire l’ampiezza della sfera dell’attività degli Eìnsatzstàbe al di là dei
compiti di semplice epurazione razziale, che a taluni di essi furono, in
2 A parte gli atti del processo di Norimberga che citeremo dall’edizione originale
più innanzi, facciamo intanto riferimento qui al testo della sentenza riprodotto in
Der Nürnberger Prozess. Ausgewahlt und eingeleitet von P. A. Steiniger , Berlin, 1957,
vol. I; il riferimento specifico alle pp. 214 sgg.
3 Su cui si v. il materiale raccolto in Fall 9. Das Urteil im SS-Einsatzgruppenprozess
gefallt am 10. Aprii 1948 in Nürnberg vom Militàrgerichtshof I I der Vereinigten
Staaten von Amerika, Hrsgg. von K azimierz L eszczynski, mit einer Einleitung von
Dr. Siegmar Quilitzsch, Berlin, 1963.
4 La sentenza di Norimberga nella parte relativa alla Gestapo e allo SD ricorda
esplicitamente la partecipazione di Einsatzgruppen all’occupazione della Cecoslovacchia,
cfr. Der Nürnberger Prozess, voi. cit., p. 218. Ma nella letteratura si trovano ancora
affermazioni dalle quali si dedurrebbe che le Einsatzgruppen ebbero origine soltanto
in vista dell’invasione dell’Unione Sovietica: ciò accade in un’opera ormai vecchia
(anche se pionieristica) come quella di L. P oliakov, Il nazismo e lo sterminio degli
ebrei, Torino, 1960 (ma l’ed. or. è del 1954), p. 156, ma anche in opere assai più
recenti come quella di G eorge H. Stein , The Waffen SS Hitler’s Elite Guard at War
1939-1945, Ithaca, 1966, pp. 263 sgg. È importante rintracciare le origini più antiche
di queste formazioni speciali per avere conferma che non si trattava di corpi svilup
patisi occasionalmente o per esigenze contingenti derivanti dalla situazione bellica ma
piuttosto di corpi istituzionalmente legati all’apparato della polizia nazista, corpi parti
colarmente scelti dal punto di vista politico, formazioni appunto d’élite.
5 Così Hans Buchheim , Die SS. Das Herrschaftsinstrument-Bejehl und Gehorsam,
nell’opera Anatomie des SS-Staates, Olten-Freiburg, 1965, Bd. I, p. 81. Correttamente
anche nel fondamentale lavoro di A lwin R amme , Der Sicherheitsdienst der SS. Zu
seiner Funktion im faschistischen Machtapparat und im Besatzungsregime des soge-
nannten Generalgouvernement Polen, Berlin (DDR), 1970, pp. 98 sgg.
6 H. Buchheim , op. cit.
Einsatzkommandos della polizia di sicurezza 81
A sua volta l’Ufficio centrale della sicurezza del Reich, posto sino
all’inizio di giugno del 1942 alle dipendenze di Reinhard Heydrich, e
successivamente alle dipendenze di Ernst Kaltenbrunner, si articolava nei
seguenti uffici:
6
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9 Come risulta appunto dai documenti relativi alla ripartizione degli uffici dello
RSHA rispettivamente alle date del 1° marzo 1941 e del 1° ottobre 1943 (rispettiva
mente 185-L e 219-L) riprodotti in Der Prozess gegen die Hauptkriegsverbrecher vor
dem Internationalen Militargerichtsbof Nürnberg 14. November 1945 - 1. Oktober 1946,
Nürnberg, 1949, vol. XXXVIII (di seguito citato ITM).
10 H. Buchheim , op. cit., p. 82.
Einsatzkommandos della polizia di sicurezza 83
popolazione ebraica nelle città, ossia alla fase di ghettizzazione della perse
cuzione antisemita. Ma anche in questo ambito razziale dell’attività dei
gruppi speciali d’impiego era implicita la loro naturale utilizzazione per
più generali scopi di repressione antipartigiana. « Come motivazione per
il concentramento degli ebrei nelle città — si poteva leggere infatti nel
l’istruzione di Heydrich — deve valere il fatto che gli ebrei hanno preso
parte in maniera determinante ad aggressioni di franchi tiratori e ad atti
di saccheggio » 11.
In genere, soprattutto nella letteratura dei primi anni del dopoguerra
e negli stessi grandi processi per crimini nazisti, è stata sottolineata la
presenza e l’azione delle Einsatzgruppen principalmente nei territori occu
pati dell’Europa orientale: un « privilegiamento » che si spiega anche
troppo bene con il carattere abnorme della politica di repressione e di
sterminio fisico praticata dalle forze naziste in quell’area. Tuttavia noi
sappiamo anche che la pratica degli Einsatzstàbe o Einsatzkommandos o
Einsatzgruppen era una pratica generale, anche se diversificata poteva
essere la sfera della loro attività: ad esempio lo Einsatzstab Rosenberg,
che è quello più noto per la sua attività nell’Europa occidentale, fu lo
strumento soprattutto di enormi rapine di patrimoni culturali, di ricchezze
e di opere d’arte di proprietà ebraica112. Ma l’attività di liquidazione
fisica delle persone e dei gruppi etnici o razziali o politici non era neces
sariamente dissociata dall’attività di depredazione e di rapina, come dimo
strerà nel modo più evidente proprio l’operazione « Reinhard ». Si può
dire forse che all’inizio soprattutto nell’Europa orientale prevalse l’inte
resse alla liquidazione fisica del nemico, in un secondo momento — forse
anche per la mutata prospettiva intorno alla durata della guerra e per le
incipienti difficoltà dell’economia di guerra tedesca, oltre che per la mag
giore sistematicità dell’opera di espulsione degli ebrei dal consorzio civile —
la stessa depredazione dei patrimoni e dei beni economici ebraici assunse
dimensioni tali da qualificare in modo più pronunciato anche sotto questo
aspetto l’attività delle Einsatzgruppen.
La preparazione dell’invasione contro l’Unione Sovietica comportò
nella condotta bellica tedesca una svolta anche a proposito delle Einsatz
gruppen, non perchè — come abbiamo visto — il loro impiego rappre
sentasse una novità ma perchè la loro generalizzazione e in certo senso
istituzionalizzazione conferiva un carattere ben preciso a questi corpi della
polizia di sicurezza e sottolineava la natura di principio generale, non di
semplice occasionale ed eccezionale eccesso, conferito al metodo di liqui
dazione fisica degli avversari, alla condotta della guerra come guerra di
11 Testo integrale dello Schnellbrief di Heydrich del 21 settembre 1939 nella raccolta
Taschismus-Getto-Massenmord, Berlin, 1961, pp. i l sgg.
12 Su di esso fra i primi a richiamare l’attenzione fu il libro di L. P oliakov, op. cit.r
pp. 101 sgg.
84 Enzo Collottt
14 Fotocopia del testo dell’OKH del 26 marzo 1941 (Doc. no. NOKW-256) nell’Ar
chivio dell’Institut fiir Zeitgeschichte di Monaco di Baviera; inoltre H. Buchheim , op.
cit., pp. 84-86; ed ora anche E rich H esse , Der Sowjetrussische Vartisanenkrieg 1941-
1944 im Spiegel deutscher Kampfanweisungen und Befehle, Gottingen, 1969, pp. 34-36,
il quale però è mosso principalmente dal proposito di dissociare la Wehrmacht dalla
azione delle Einsatzgruppen dimenticando che in tanto queste potevano operare in
quanto vi era un preciso accordo con l’OKH (accordo che del resto lo Hesse cita!).
15 Se ne veda il testo integrale nella raccolta Verbrecherische Ziele - verhrecherische
Mittel! Dokumente der Okkupationspolitik des faschistischen Deutschlands auf dem
Territorium der UdSSR (1941-1944), Moskau, 1963, pp. 21-26.
16 II testo del Kommissarbefehl è stato pubblicato ripetutamente; nel caso specifico
ci siamo riferiti al testo riprodotto nel voi. Fall 12. Das Urteil gegen das Oherkom-
mando der Wehrmacht gefàllt am 28. Oktober 1948 in Nürnberg vom Militàrgerichts-
hof V. der Vereinigten Staaten von Amerika, Berlin, 1960, pp. 91-93.
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il complesso del resto del personale dei gruppi confermava la loro prove
nienza dalle diverse specialità delle forze di polizia nazista. Ecco ad
esempio la composizione dei membri della Einsatzgruppe A: provenienti:
34 per cento dalle Waffen-SS; 3,5 per cento dallo SD; 4,1 per cento
dalla polizia criminale; 9,0 per cento dalla Gestapo; 8,8 per cento dalla
polizia ausiliaria; 13,4 per cento da altre specialità della polizia22.
A sua volta il Ramm ha potuto dimostrare nel caso del governatorato
generale la posizione centrale tenuta dagli uomini dello SD nell’apparato
della polizia nazista, la loro origine fortemente legata alle organizzazioni
specificamente naziste, e la loro relativa autonomia dai comandanti della
polizia locale cui corrispondeva uno stretto rapporto di dipendenza dal
centro23.
Per concludere, sotto il profilo generale l’ultimo elemento che occorre
ricordare è la gerarchia di comando. Di norma le Einsatzgruppen dipende
vano dal locale comandante della polizia di sicurezza e per suo tramite
dallo RSHA. A sua volta il locale comandante della polizia di sicurezza
era parte del potere di polizia che in genere nei territori occupati era
soggetto a un Hoherer SS- und Polizeifiihrer. Poiché questi dipendevano
direttamente dal Reichsführer delle SS e capo supremo della polizia te
desca, e poiché essi potevano servirsi per compiti speciali di tutte le
forze della polizia e delle SS di stanza nel territorio soggetto alla loro
competenza, in tali casi i canali gerarchici e gli ordini nei confronti delle
Einsatzgruppen (e delle analoghe minori unità) passavano oltre che attra
verso lo RSHA anche attraverso la gerarchia del Reichsführer delle SS
e capo supremo della polizia tedesca (H im m ler)24. Questa circostanza
apparentemente attenuava l’autonomia della polizia di sicurezza che si
concretava nel suo far capo allo RSHA, ma di fatto il duplice legame con
l’apparato della polizia nazista — attraverso lo RSHA e attraverso il
Reichsführer delle SS — ne esaltava ulteriormente la funzione insostituibile
e di primo piano nel quadro della macchina repressiva. Questa fu appunto
la situazione che si venne a creare nel Litorale Adriatico, come specifi
cheremo ulteriormente più avanti.
Un ultimo elemento pare significativo a confermare il rapporto orga
nico e funzionale esistente tra le Einsatzgruppen e l’apparato terroristico
e poliziesco del Reich nazista. Già nella sentenza del processo celebrata
dalla Corte internazionale di Norimberga, che proclamò il carattere cri
minale non solo dell’attività della Gestapo, dello SD e delle SS ma di
questi stessi corpi come complesso organizzativo e di persone, tra gli
22 E. N eusüss -H unkel, op. cit., p. 99; per il restante 20 per cento del personale
pare si trattasse di appartenenti alla polizia d’ordine.
23 A. R amm , op. cit., pp. 159-169.
24 E. N eusüss -H unkel , op. cit., pp. 101-103; H. Buchheim , op. cit., p. 87; per il
•caso specifico del Governatorato generale A. R amm , op. cit., pp. 144-148.
88 Enzo Collotti
29 Testo del protocollo di Wannsee in ITM, vol. XVII, pp. 110 sgg.
30 Easchismus-Getto-Massenmord, cit., p. 300 nota.
3' Affidavit SS-67 in ITM, vol. XLII, pp. 563-65.
32 Testo dell’impegno scritto, in data 18 luglio 1942, a mantenere il segreto che gli
uomini dell’A.R. erano tenuti a firmare nel voi. Faschismus-Getto-Massenmord, cit.,
p. 300.
33 Lettera dello SS-Oberfiihrer Viktor Brack cit. in H. Buchheim , op. cit., p. 147;
testo integrale della lettera nel voi. SS im Einsatz, Berlin, 1964, pp. 171-172.
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occupati, nel Litorale Adriatico le forze di polizia vennero poste alle di
pendenze di due Ho here SS- und Polizeifiihrer, che erano a loro volta alle
dirette dipendenze del Reichsfiihrer delle SS e capo supremo della polizia
Heinrich Himmler. Il primo di questi Hòhere SS- und Polizeifiihrer era
competente per la provincia di Lubiana (gen. Erwin Roesener); il secondo,
per le altre cinque province (ossia per le province già esistenti nell’ordina
mento italiano anteriormente all’invasione della Jugoslavia), fu nominato
appunto nella persona del Globocnik47. I due capi della polizia e delle SS
del Litorale Adriatico rientravano formalmente nell’area di competenza
del capo supremo delle SS e della polizia in Italia, gen. W olff48. Come
Hòherer SS- und Polizeifiihrer Globocnik aveva alle sue dipendenze tutte
le speciabtà delle forze di polizia presenti nella regione, dalla polizia d’or
dine alla polizia di sicurezza49.
34 Cfr. E nzo C ollotti. « Occhio per occhio, dente per dente! ». Un ordine di re
pressione tedesco nel Litorale Adriatico, in 11 movimento di liberazione in Italia,
gennaio-marzo 1967, n. 86, pp. 27-44; pubblica il Korpsbefehl Nr. 9 del gen. Kübler
del 24 febbraio 1944.
55 SS-Kriegsberichter D r . H anns Schneider-Bosgard, Bandenkampf in der Opera-
tionszone Adriatisches Kiistenland, Triest, Deutscher Adria-Verlag, s.d.; su di esso
cfr. in particolare T eodoro Sala, La crisi finale nel litorale adriatico 1944-1945, Udine,
1962, cap. VI. Ma si tratta di un documento che attende ancora uno studio analitico
complessivo nel quadro della politica tedesca in questa zona.