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SUORE DOROTEE DI CEMMO

PANE DI CASA
PENSIERI DI DIREZIONE SPIRITUALE

DELLE MADRI DELL’ISTITUTO ALLE SUORE

M. ILLUMINATA ALBERTI
(1882-1888)

1. Ebbi luminosi esempi nella defunta Venerata Madre, ma troppo io sono lungi dalla saggezza, forza e
santità di lei. Però dal canto mio farò di tutto, colla grazia del Signore di osservare e procurare che si
osservi la Santa Regola. Noi siamo contente e risposiamo tranquille nelle mani del Vescovo ché
sappiamo esser per noi quelle di Dio.

2. Colla divina grazia procurerò l’uguaglianza con tutte e tale da essere conosciuta e creduta dalle
sorelle e ricorderò che, sebbene indegna, debbo essere madre a tutte e a ciascuna.

3. Mi studierò d’acquistare una tranquilla fermezza nel governo e nel sostenere l’osservanza. Mi aiuti il
Signore ad essere tranquilla, senza ombra di risentimento e ferma senza incostanza e debolezza!

4. Sento anch’io enorme il peso della responsabilità, ma che debbiamo fare? Obbedire, diffidare di noi,
pregare, ma nel tempo stesso avere costante illimitata fiducia nel Signore. Sia Dio che regga in vece
nostra, sia egli che guidi, che fortifichi la nostra mano, che illumini l’occhio nostro!

5. Il campo in cui lavorare è ampio, e temiamo di non riuscire a coltivarlo a dovere perché ci vediamo
troppo povere di quelle segrete virtù e sante industrie che rendono veramente benedetto da Dio e
proficuo l’esterno apostolato.

6. Mi rimetto interamente alle disposizioni di V. Eccellenza, sicura che qual padre comune, avrà cura
anche del bene di questa povera ed ultima comunità, che non vorrei però seconda a nessuna in
attaccamento e filiale obbedienza alla S. V.

7. Il mio triennio è terminato il 23 corr. e si deve procedere all’elezione della nuova superiora. Non
abbiano riguardo alla mia anzianità ma provvedano liberamente al maggior bene della comunità.
Io sono contenta di essere deposta, anzi ne prego l’E.V. come di una grazia, perché sono vecchia e più
che tutto mi sento inabile a ben reggere.

MADRE AGNESE TOSETTI


(1900-1923)

8. Ringrazia il Signore della grazia grandissima della vocazione che è un complesso di tante altre grazie
tutte grandi! Prega, studiati di far bene, cioè con impegno la s. meditazione e le pratiche tutte di pietà
che sono il cemento dell’anima.

9. Devi stare ben attenta ad obbedire, altrimenti non piacerai mai al Signore e non gusterai la gioia della
vita religiosa. Vi auguro il vero spirito di umiltà, il solo che vi farà all’Istituto care.
MADRE ANTONIA BALLERINI
(1923-29; 1932-34)

10. Il Signore benedice sempre i sacrifici e il lavoro che si fa per Lui. Ringrazialo di cuore ed impara ad
avere sempre una grande fiducia e confidenza nella sua bontà.
11. Quando da parte nostra facciamo tutto il possibile, non manca mai l’aiuto e la benedizione del
Signore. Prendi le cose con quiete e pace. Non inquietarti mai nè agitarti nè avvilirti: fa quello che puoi
e poi lascia fare al Signore

12. Certo ti costeranno sudore gli sforzi che fai per esercitare la virtù e per vincerti...ma pensa che il
Signore ne terrà conto e ricorda sempre che il merito della virtù è di chi la esercita, non di chi la fa
esercitare.

13. So che soffri tanto per il tuo carattere chiuso... ma fatti coraggio e dà al Signore la serenità, non le
lacrime. Egli è il nostro Buon Padre che sa compatirci e che ci ama sempre. Abbi una grande confidenza
in lui e sta sicura che sarai una Sposa di Gesù, che, con la sua grazia sarà sempre fedele al suo amore.

14. L’unione dei cuori e delle volontà è l’unico mio desiderio, perché è dalla unione che verrà la santità
alla quale tutte dobbiamo aspirare e lavorare con generosità per raggiungerla.

15. Siate buone tanto tanto, voletevi bene perché sorelle e andate a gara a chi è più obbediente, più
umile, più generosa nel sacrifico del proprio io e nell’osservanza della nostra santa Regola.

16. Sta attenta a non lasciati vincere dalla tristezza per qualche osservazione o perché ti contraddicono.
E’ il diavolo che tenta di portarti via la pace, ma tu sta allegra e serena, agisci con spirito di fede, sicura
che il Signore benedice sempre ed è vicino all’anima umile e generosa nel mortificare l’amor proprio e
che in tutto cerca di fare la sua S. Volontà.

17. Vedi come è buono il Signore che ha voluto darti la soddisfazione della buona riuscita. Mostragli la
tua gratitudine con essere generosa in tutto e per tutto.

18. Sei la più giovane e quindi devi essere quella che porta l’allegria in casa. Sii buona, generosa nella
pratica osservanza della santa Regola e .... sempre allegra!

19. Quando si obbedisce si è sempre al posto giusto perché si è dove vuole il Signore.

20. Qualche cosa che contrasti il nostro amor proprio ci vuole, così abbiamo occasione di meritare. Tu
sii tanto buona da compatire, sopportare e tacere, sicura che il Signore ne terrà conto.

MADRE GIULIA (M. Maestra)


(1931 al 1938)

21. Procura di corrispondere con fedeltà a tutto ciò che ti sprona all’acquisto della virtù sia che venga
direttamente da Dio, sia per mezzo delle creature. Accogli tutto con gratitudine e con un “Deo gratias”.

22. Ti raccomando la carità: sii delicatissima nella pratica di questa virtù se vuoi che Gesù dimentichi le
tue mancanze.

23. Nei tuoi bambini fa di vedere gli angeli del paradiso. Ti aiuteranno a sollevare spesso il pensiero al
Signore e ti animeranno ad operare sempre per piacere a Gesù.

24. La carità sia la tua virtù prediletta e Gesù tanto buono ti farà gustare la gioia dei sacrifici compiuti
per suo amore. Per conservare la pace bisogna sacrificarci noi e non pretenderlo dagli altri. Bisogna
trangugiare l’amaro e sputare dolce. e questo costa molto alle volte, ma sì belle vittorie saranno
registrate nel libro della vita. a caratteri d’oro.

25. Fa di essere la religiosa nascosta, silenziosa, capace di abnegazione, dimentica di sè e che tiene
celati alle sorelle i suoi piccoli sacrifici e le violenze che fa a se stessa, perché ama il Signore e la sua
croce.

26. Se lavorerai per acquistare l’umiltà, il tuo lavoro per fare del bene alle anime sarà benedetto e avrà
ottimi risultati.

27. Industriati di fare del bene alle ragazze del lavoro e del ricreatorio. Vedi in ciascuna l’immagine di
Gesù per operare sempre con rettitudine.
28. Godo nel sentire che andate d’accordo, che vi volete bene; per questo Gesù vi guarderà con
compiacenza, sarà sempre in mezzo a voi e renderà dolce e soave quanto, guardato con occhio umano,
si presenta noioso e pesante.

29. Ripetete il fiat all’ombra della fede, di quella fede che ci ripete di continuo che Dio tutto ordina e
tutto dispone per il nostro meglio. Dio ci è padre amoroso e benefico sempre, anche quando ci percuote
con la desolazione e con il dolore. Coraggio! Dio vi ha visitate perché vi ama.

30. Ti raccomando di tenerti sempre l’ultima e di operare con rettitudine, cioè solo per piacere a Gesù e
a Gesù solo... Egli ti dica ciò che non mi è dato di dirti io... ascoltalo docilmente.

31. Lavoriamo per farci sante e presto sante. Per divenire tali bisogna che siamo molto severe con noi
stesse e molto buone con le altre. Nessun peso ci sembri gravoso e umiliante, avendo sempre con noi
Gesù che ci fa da Cireneo.

32. Santità e tristezza non stanno insieme: quando la grazia di Dio ride in un’anima, non può non avere
il suo riflesso sull’ amabile sorriso del volto. Quanto devono piacere a Gesù quelle religiose che, mentre
sentono dentro la guerra, si mostrano serene e dolci, perché sanno che Gesù vede e che si compiace
della loro vittoria!

33. Per fare del bene alla gioventù bisogna mostrarsi sempre liete e contente, in pace con tutti, affabili,
condiscendenti, dolcemente e allegramente serie.

34. E’ incominciata la novena del- l’Immacolata che dobbiamo fare con grande fervore, affinché la cara
Mamma ci ottenga da Gesù purezza e umiltà e la grazia di amarlo tanto e di farlo amare da quanti ci
attorniano.

35. Nella scuola di lavoro non aver di mira solo il materiale, anzi dà allo spirituale la preferenza. Quello
che non puoi fare con l’esortazione, fallo con la preghiera e più di tutto con il buon esempio, il quale
non solo muove, ma trascina.

36. Non perderti mai di animo. Cadessi le cento volte, altrettante rialzati tosto confidando nell’aiuto del
Signore che Egli non nega mai a nessuno e meno poi alle persone di buona volontà, nel numero delle
quali noi dobbiamo essere.

37. Cerca di essere generosa con il Signore e di fare tutto quello che, in quel momento, in quel modo,
con quello amore, egli ha diritto di chiedere alle sue spose. Non negargli nulla, se desideri ch’Egli pure
non neghi a te i suoi lumi, le sue carezze, le sue grazie in larga misura. Perché coltivare pensieri tristi,
mentre siamo sempre e ovunque sotto lo sguardo amorevole di Gesù?
38. Sforzati di espandere intorno a te la gioia. Essendo chiamate dalla divina Provvidenza a vivere
insieme, dobbiamo fare tutto quello che dipende da noi per renderci felici. Cerca perciò di evitare più
che puoi il modo brusco nelle tue parole, nel tuo portamento, nei tuoi modi.
39-. Circonda le tue ragazze di premure e fa di inserire nei loro cuori il santo timore di Dio e l’amore
alla purezza. Raccomandale ai loro Angeli Custodi e a S. Dorotea e non avere rispetti umani a parlare
loro chiaro.

40. Cerca di avere zelo prima di tutto per l’anima tua, poi per le giovani che ti sono affidate: ricorda che
questo è il fine del nostro Istituto.

41. Abbi tutto l’impegno per fare del bene alle ragazze, non badando a sacrifici e incorrispondenze e
raccomandale spesso ai loro Angeli Custodi perché, dove non arrivi tu, suppliscano loro.

42. Non pretendere di essere senza difetti, ti basti non far pace con essi e mancando, umiliati per non
lasciar tempo al tuo Angelo Custode di fare delle note oscure nel libro della vita.

43. La nostra rettitudine sia silenziosa e non si limiti ad offrire a Dio le preghiere e le azioni della
giornata, ma cerchi in ogni cosa Dio, solo Dio e sempre Dio e non il proprio piacere e la propria
soddisfazione.

44. L’amore di confidenza è la più grande forza per progredire nella virtù. Pretendere di volare senza
avere le ali, sarebbe gettarsi nell’abisso dello scoraggiamento. Ci è necessaria la confidenza nel Signore
e dobbiamo chiederla ogni mattina a Gesù.
45. Sii benigna, cordiale con le sorelle, tratta ognuna di loro come desideri essere trattata tu. Quando sei
costretta a dare qualche avvertimento o a fare qualche osservazione usa quel garbo e quello spirito di
carità come se tu stessi correggendo te stessa.

46. Tutte le mattine io ti rinchiudo nel Cuore di Gesù e tu vorrai uscirne? Solo in Gesù si trova ogni
conforto.

47. Opera in modo che Gesù ogni sera possa dirti: Figlia, sono contento di te.

MADRE LUIGINA TIGNONCINI


(1934-1946)

48. Fa conoscere Gesù che sempre cercava la gloria del Padre suo, che teneva per i più poveri, per i più
disprezzati, per i peccatori i primi suoi sguardi, le attenzioni più delicate. Quando lo si conosce così... e
vi si aggiungono le preferenze usate a noi non si può non amarlo e si vive pensandolo e cercandolo.

49. Ritengo più furbo il non curarmi di me quand’anche riuscissi a qualche cosa, per non vedere che
Dio: sia io un nulla o sia un qualche atomo, di me non vorrei tenere conto. Ho bisogno di vedere Gesù e
Lui solo e di occuparmi di Lui. Io non sarò che un trionfo della sua misericordia!

50. Il fermarsi su di sé, sia pure per scoprire nuove miserie, ci fa andare per vie troppo lunghe. Presto a
Gesù... scordandoci di noi, non contando che il tempo d’amarlo, di crescere in questa via dell’amore.

51. Se vogliamo un trapasso che nel dolore sia ardente d’amore, sforziamoci d’essere serene e generose
nel dolore oggi e sempre.

52. Chi cerca Dio lo ama anche se il cuore è freddo... fa tanti sacrifici senza contarli e offrili a Gesù,
contenta che nessuno li veda.
53. Sono persuasa che, per grazia divina, la volontà può ardere anche se il cuore è secco... Il dolce
snerva, l’amaro è spesso più tonico. L’ascesa anche dura è tanto cara a chi ama. Per Gesù ascendiamo,
calcando, pestando... troveremo la luminosa realtà dell’amore.

54. Ti smarrisci troppo e, quando vedi i tuoi sbagli, non confidi più... poi melanconie, nostalgie,
tentazioni e un seguito di paure... tanto dannose. Una caduta deve avvicinarci di più a Gesù, ci deve far
pregare di più, ci deve animare a migliore energie...

55. Sii fedele, naviga nell’ amore, non temere... il nocchiero è Gesù!

56. Se il Signore tace, sii umile e paziente; fa meglio che puoi e dì: “Sia fatta la volontà di Dio”!

57. Non sperderti in vane paure, cerca Gesù e digli che ti faccia trovare la sua parola e che, prima
ancora, te la faccia cercare con umile semplicità.

58. Ricorda che Gesù non dimentica mai il paralitico della piscina che non ha nessuno e che attende
l’aiuto dall’alto.

59. Nel sacrificio siamo più unite a Gesù e diamo gloria a Lui. Preghiamo perché la prova non ci
scoraggi e neppure l’aridità, l’isolamento e la mancanza di aiuti spirituali. Egli ci faccia forti e degne di
più patire per procurargli più anime.

60. In alto il cuore e lo sguardo... Gesù nel Tabernacolo vuole che tu gli confidi tutto e creda nella sua
parola... e sii sempre amabile perché è bello essere una suora amabile... angelo della comunità!

61. Quanto è dolorosa questa situazione: la vita fisica è inerte, il cuore soffre, l’anima è avvolta in
fosche tenebre... terribili perché senza un raggio di calore... Di solito queste pene sono il preludio di
grandi gioie presso Gesù.... La sofferenza ci assicura che Gesù ci è vicino.

62. Andiamo a Gesù, andiamo al Tabernacolo anche se il sangue è freddo, anche se la testa bolle per ciò
che noi non vorremmo mai pensare. Gesù ha il conforto per i poveri, i dimenticati, i soli... e Lui
affidiamo tutto, tutto.

63. Le nozze con Gesù, amore delle anime, si fanno coi chiodi. Lasciamo che la sua passione ci
conquida.

64. Amiamo Gesù senza voler capire se l’amiamo... Le tentazioni i dubbi soffocano lo spirito, ma dopo
aver cercato Dio e il suo amor restiamo e in pace e stiamo all’obbedienza. Fortunata l’anima che cerca
avidamente Dio solo e il suo amore.

65. Difficoltà, paure... ecco la vita di prova per il cielo. La preghiera ci rinforzi in bontà e sia l’olio che
lucida e mollifica le nostre asprezze. In mezzo al verde della natura, l’anima nostra si elevi a Dio e
parlando con Lui trovi dolce riposo.

66. Pensa a lavorare con grande fiducia, senza alternative, senza malumori, guardando al Signore,
parlando a lui che sa rispondere senza parlare e sa consolare il cuore...

67. Accetta tutto dal Signore, sforzandoti di ricevere umilmente dal suo Cuore anche le ore buie...
Perché non amare tanto tanto il dolce Gesù? e di che possiamo lamentarci se siamo amate da Lui?

68. Non essere così sperduta da dimenticare il Padre e la Madre del cielo. Essi vedono il pianto di
un’anima, il supplizio di un cuore sopraffatto dall’angoscia e gli preparano tesori di grazia non mai
immaginati.
69. Il pilota del nostro aereo è Gesù. Rumoreggia il frastuono nell’aria e noi corriamo come gli uccelletti
al nido, il Cuore di Gesù. Come è bello il sereno dopo la tempesta e come dolce è la carità!

70. A te dico ciò che Gesù diceva ai suoi: Vai al largo, conduci la barchetta tua in alto, fidandoti del
Signore che ti parla con la sua voce interna e con la sicura parola dell’obbedienza.
71. Non fermarti a ciò che senti. E’ così poca cosa il sentimento! Disprezza il cattivo, usa il buono per
elevarti, ma conta sulla volontà, anche se fredda. E’ sulla roccia che crescono le stelle alpine e che
d’estate come d’inverno guardano il cielo. Anche tu, nella roccia della prova, guarda al Signore.

72. Ti do un ricordo: “Non attenderti che poco o nulla dalle creature, tutto però aspettati da Dio e
cercalo con tutto il tuo cuore.

73. Soprattutto c’è il Cuore di Gesù Sacramentato... noi siamo la lampada lontana che ha tanta tanta
nostalgia di Lui. Le sue braccia paterne ci accoglieranno quando il cuore ha bisogno di respirare in
un’atmosfera che senta di cielo... E poi Gesù non ci abbandona anche quando siamo cadute... il suo
sorriso e il suo perdono non tarderanno.

74. La via dell’abbandono quanto è cara, altrettanto si addentra nel dolore e ci fa compagne di Gesù. Ma
che cosa ci può recare danno se egli è con noi, se egli a noi si comunica con la bellezza del suo amore
infinito?

75. Approfitta di questi giorni d’ospedale per approfondire la vita d’infanzia spirituale della nostra cara
santa Teresa del Bambino Gesù.

76. Viviamo questa quaresima santa in spirito di amorevole penitenza e di fidente abbandono. Gesù ci
conservi un cuore di fanciullo e ideali santi.

77. Per nessun motivo vorrei avvertitamente far soffrire un’anima, tuttavia la verità va mantenuta e non
dobbiamo mai dire una cosa per un’altra per egoismo o per farci volere bene. E prudenza però tenerci al
nostro posto e, davanti a ciò che succede in altri, riteniamoci incapaci di giudicare ed in dovere di
compatire. Che cosa potremmo rispondere di quanto interiormente succede nell’altrui spirito, incapaci
come siamo di riferire le nostre stesse battaglie.

78. I dispiaceri ci sono, ma sappiamo che la natura vorrebbe sempre il gioco, la salute, l’affetto come il
bimbo... ma c’è un Padre che incoraggia il suo bimbo malato. Viviamo di Gesù, viviamo della nostra
comunione!

79. Come è sereno lasciar andare eventi e cose e buttarci nel Cuore del Padre!

80. Umile e fidente elevati in quell’atmosfera dove le creature ci lasciano sole, ma dove si trova Gesù
con il suo Cuore buono, sincero, ardente d’amore. Viviamo così per non smarrirci nella via dell’umile,
trepida, ma sicura attesa.

81. Il perdono di Gesù ha la soavità del suo bacio. Come è bella, come è cara la voce di Gesù!
Offriamolo spesso al suo divin Padre e nessuna cosa ci strappi dal suo Cuore sempre tenerissimo.
82. Guarda con più intenso amore Gesù che tiene così bene il posto dei Cari nostri, lasciandoceli anche
vedere beati nel suo stesso Cuore. Presto noi pure andremo con loro e che non ci sia vergogna trovarci,
noi religiose, con minor amore.

83. Guarda a Gesù e nel suo Cuore troverai sempre la pace, la gioia, la forza. Non perderti di coraggio
per certi scatti di temperamento. Tali cose succedono a tutti, dì piuttosto: “incomincio” Ti raccomando
vivamente la serenità ed il lavoro spirituale. Chi ha Gesù, ha tutto.
84. Respiriamo Cristo! Riceviamolo, doniamolo, amiamolo nella dolce accettazione della sua croce che
purifica la nostra anima, alla luce del suo Cuore che ci domanda tanta fattiva bontà, tanto amore nelle
nostre dolorose tenebre spirituali.

85. Faticando amiamo Dio e accettiamo con un amore senza misura ogni ritorno giornaliero spesso
monotono, ma irradiato dalla Messa e dalla Comunione anche quando sentissimo nulla.
86. Una comunione fatta con entusiasmo e fervore sensibile è uguale a quella fatta con grande aridità.
Bisogna guardarsi dai trucchi!

87. Sapendo che Dio è onnipotente e buono e che ama venirci in aiuto... andiamo verso di lui come il
bimbo va verso la madre.

88. L’unione con Dio non è solo lo stato di grazia, ma è un’unione più stretta, più intima, più profonda
che si stabilisce in modo continuo in noi e che diventa il principio di tutte le nostre opere.

89. Lasciati ammaestrare, sgridare, accarezzare da Gesù per avere, con la sua grazia, la generosità di
lasciarti un giorno anche svenare per Lui.

90. Se la tua volontà si mantiene fedele, Gesù farà qualche bella cosa nel tuo cuore e la farà da
magnifico!

91. Lascia odorare il tuo giglio ai piedi di Gesù, portaglielo nelle tue comunioni e pregalo che ti aiuti a
diventare un’anima tutta eucaristica.

92. I pericoli del mondo sono tanti... tu però unisci alla diffidenza di te, che ti farà temere il pericolo, un
grande coraggio: “Tutto posso in Gesù che mi conforta!”

93. A Gesù, che ti è tanto vicino, chiedi l’amore capace di sacrificio e di rinunce. Confida nel Divin
Cuore e là deponi le tue preoccupazioni... è Lui il direttore più caro che accoglie, capisce e solleva dallo
sbigottimento e dalla miseria.

94. Ricorda che nella vita religiosa non si va avanti per via di ragione. Nel chiostro non si ragiona, si
ama e per amore si abbraccia il sacrificio.

95. Come sono belle le giornate piene di noia o vivificate da un’umiliazione, quando nel cuore, nel
pensiero, negli occhi c’è Gesù!

96. Il mio sapere voglio sia pregno di umiltà: non badare a come si comportano gli altri, pensa alla tua
riuscita e affidala alla Vergine.

97. Io indico sempre ciò che costa e voglio suore “tesoro”, cioè persone che affinano l’intelligenza,
tagliando il proprio io. Di queste ha bisogno l’Istituto e rinuncia ad altri tipi.

98. Poco a poco la parola che accarezza e il fumo cercato, si dissipano e a te rimane la tela di ragno.
Allora, disingannata per il tuo meglio, capirai come Gesù pensa a tutto, che è Lui che prepara alla nostra
anima il pane quotidiano e che, amandolo, non bisogna cercare qui o là né la persona né la scienza che
ci accontenti, ma Gesù, padrone dei cuori e della scienza.

99. Tutto bello ciò che viene da casa e dai parenti... no! Gesù ti vuole più generosa. Ecco il perché non
mediti, non fai bene la comunione... e ti areni.
La santità è proprio fatta per te, quando capirai di dover amare Gesù più della mamma e di ogni altra
creatura...
100. Che Gesù ti formi la testa di suora... Se tu sapessi che cosa vuol dire! Dio te ne doni la luce e te ne
faccia la grazia!

101. Di poco si cura un’anima che va dritta a Dio. Cerco il Dio che amo e quindi parlo e taccio con
abbastanza in-differenza a tutto se non alla sua volontà.

102. La prima riuscita desiderabile è l’amicizia di Gesù, la prima approvazione il suo sorriso, il suo
sguardo su di me, piccola, debole, ma a lui cara
103. Ogni giorno sia come il primo giorno della tua conversione... Incomincia oggi, domani,
dopodomani con il fervore più vivo, disponendoti a ricevere lo Spirito dell’amore.

104. Come più giovane, sii il raggio di sole per tutte. Gesù ti insegni la prudenza degli umili e l’amore
dei santi!

105. Comincia la tua spirituale primavera con zolle d’amore fecondo, con profumi d’umiltà, con
affettuosa ed efficace comprensione dei dolori di Gesù.

106. Tutto si vince se si conta su Dio in noi. E poi c’ é La Madonna, c’é S. Giuseppe, c’è il nostro
Angelo Custode, ci sono le Madri defunte, un piccolo esercito che lega le mani a Gesù e lo fa sorridere
di gioia, mentre ci dona, con il suo Cuore, la pienezza della sua bontà.

107. Chi ama Dio ha un sorriso limpido che talora dona molto alla parola, anche se non la surroga.

108. Mentre studi, hai Gesù vicino? Mentre vai nobilitando l’amore per le creature, ti avvicini di più alle
preziose catene di Cristo? Suda sui libri per Lui e confortalo nel sudore del suo preziosissimo Sangue.

109. Non inorgoglirti dei tuoi piccoli trionfi... Lo sai che è da ignoranti? A Gesù spiace questo tuo
sciocco orgoglio.

110. Il Signore ti faccia sempre più ardente d’amore per Lui e per la sua Chiesa... nonché per il nostro
Istituto
SOEURS DOROTHÉE DE CEMMO

LE PAIN DE LA MAISON
QUELQUES REFLEXIONS À LA DIRECTION

SPIRITUELLE DES MÈRES DE L’INSTITUT AUX SOEURS

MÈRE ILLUMINATA ALBERTI (1882-88

1. J’ai eu des exemples lumineux de la part de notre feue vénérée Mère, mais je suis trop loinde sa
sagesse, sa force et sa sainteté. De ma part je ferai tout, avec la grâce de Dieu, pour notre S. Règle. Nous
sommes contentes et tranquilles dans les mains de notre Evêque, car nous savons qu’elles sont pour
nous les mains de Dieu.

2. Avec la grâce divine, je chercherai d’avoir une même manière de sentir et d’agir avec toutes les
Soeurs, afin qu’elles me voient et me croient sincère. Je n’oublierai pas que, indigne que je sois, je dois
être pour toutes et pour chacune une vraie mère.

3. Je m’efforcerai d’acquérir une fermeté paisible dans le gouvernement de la communauté et dans


l’engagement pour la fidélité à la Règle. Que Dieu m’aide à vivre tranquille sans aucun ressentiment et
ferme sans faiblesse.

4. Moi aussi je sens l’énorme poids de la responsabilité, mais que faire? il faut obéir, nous méfier de
nous-mêmes, prier et, en même temps, cultiver une confiance constante et éclairée dans le Seigneur.
Que Dieu soit celui qui gouverne à notre place, celui qui nous guide et donne force à notre main et
lumière à nos yeux!

5. Le champ que nous devons cultiver est grand et nous craignons de n’ être pas capables de le bien
faire, car nous nous voyons trop pauvres des vertus secrètes et des saintes initiatives qui rendent
l’apostolat vraiment fécond et béni par le bon Dieu.

6. Je me remts totalement aux dispositions de V. Excellence. Je suis sûre que, comme Père de tout le
monde, vous aurez aussi souci du bien de notre pauvre communauté, qui,bien qu’elle soit la dernière, ne
veut pas être seconde à aucune autre en obéissance et en amour filial.

7. Mon triennat est terminé le 23 courant et l’on doit procéder à l’élection de la nouvelle supérieure. N’
ayez pas d’égard pour mon ancienneté, mais pourvoyez librement au plus grand bien de la communauté.
Je suis contente d’etre déposée de la charge, mieux, je le demande à son Excellence l’Eveque comme
une grâce car je suis vieille et surtout car je me sens incapable à bien gouverner.

MÈRE AGNES TOSETTI


(1900-1923)

8. Remercie le Seigneur pour la grâce très grande de la vocation; elle est un ensemble de beaucoup
d’autres grâces aussi grandes. Prie, efforce-toi de bien faire, c’est-à-dire avec soin, l’oraison mentale et
les autres exercices de piété qui sont le ciment de l’âme.

9. Tu dois toujours être prête à obéir, autrement ne plairas jamais au Seigneur et ne goûteras pas la joie
de la vie religieuse. Je te souhaite un vrai esprit d’humilité, le seul qui te rendra chère à notre famille
religieuse

MÈRE ANTONIA BALLERINI


(1923-29; 1932-34)

10. Notre Seigneur bénit toujours les sacrifices et le travail qu’on fait pour lui. Remercie-le de tout ton
coeur et apprends à avoir toujours une grande confiance et familiarité avec sa bonté.

11. Lorsque, de notre côté, nous faisons tout notre possible, l’aide et la bénédiction de Dieu ne nous
manquent jamais. Prends donc les choses avec paix et calme... Ne t’inquiète pas, ne t’agite pas, ne te
décourage jamais. Fais ce qui t’est possible et puis laisse faire le reste au Seigneur

12. Je sais que tu as une grande peine à cause de ton caractère renfermé... mais courage! Cherche à
donner au Seigneur ta sérénité au lieu de tes larmes. Lui est notre Père qui nous comprend et aime.

13. Aie une grande confiance en Jésus et sois sûre que tu seras son épouse car il sera toujours fidèle à
son amour.

14. Mon seul désir c’est l’union des coeurs et des volontés, car c’est de l’union que viendra la vraie
sainteté à laquelle nous devons aspirer et travailler avec générosité pour l’atteindre.

15. Soyez sages, très sages, aimez vous les unes les autres car vous êtes soeurs et rivalisez dans la vertu
d’obéissance, d’humilité, de générosité dans le sacrifice de l’amour propre et dans l’observance de notre
sainte Règle.

16. Ne te laisse pas vaincre par la tristesse lors que tu as reçu une correction ou tu as été contredite.
C’est le diable qui tente de t’enlever la paix, mais tu dois rester sereine, agir avec foi et rester sûre que
Dieu est toujours bénissant et proche de l’âme humble et généreuse qui sait vaincre l’amour propre et
chercher en toute chose sa sainte volonté

17. Vois comme est bon le Seigneur! Il a voulu te donner la joie d’une bonne réussite. Démontre ta
réconnaissance en étant généreuse en tout et par tout.

18. Tu es la plus jeune, donc tu dois être la personne qui répand joie dans la maison. Que tu sois bonne,
généreuse dans la concrète fidélité à notre Règle... et toujours joyeuse!

19. Lorsque nous obéissons, nous nous trouvons toujours à notre juste place, étant où le Seigneur nous a
placés

20. C’est nécessaire qu’il y ait quelque chose qui s’oppose à notre orgeuil et ainsi nous avons l’occasion
de mériter. Sois assez bonne pour savoir comprendre, souffrir et te taire, étant sûre que Dieu en tiendra
compte

M. GIULIA, M.Maîtresse
(1921-1938)

21. Tâche de repondre fidélement à tout ce qui t’engage à la vertu, soit que cela vienne directement de
Dieu, soit des personnes. Accepte tout avec réconnaissance, en disant: “Deo gratias”.

22 Je te recommande la charité: sois très délicate dans cette vertu, si tu veux que Jésus oublie tes fautes.
23. Cherche de voir en tes enfants les anges du paradis. Ils t’aideront à élever souvent ta pensèe vers le
Seigneur et t’encourageront à toujours travailler pour faire plaisir à Jésus.

24. Que ta charité soit ta vertu préférée et le bon Jésus te fera goúter la joie des sacrifices ac complis
pour son amour. Si nous voulons conserver la paix, c’est nous qui devons nous sacrifier, pas l’exiger des
autres. Il faut avaler amer et cracher doux. Cela souvent coûte beaucoup mais ces victoires si éclatantes
seront. inscrites en lettres d’or dans le livre de la vie

25. Cherche d’être une soeur cachée, silencieuse, capable d’abnégation, oublieuse de soi-même, qui sait
tenir cachés ses petits sacrifices car elle aime le Seigneur et sa croix.

26. Si tu travailles pour acquérir l’humilité, ton travail pour sauver les âmes sera bénit et aura de très
très bons résultats.

27. Fais ton possible pour aider à la formation spirituelle des jeunes qui frequent l’école d’ouvrage et le
patronage. Regarde en chacune d’elles l’image de Jésus et tu agiras toujours avec droiture.

28. Je suis heureuse d’entendre que vous vous entendez bien et que vous aimez. Pour cela Jésus vour
regarde avec satisfaction et il sera toujours parmi vous. Il rendra douces et suaves même les choses qui,
au regard d’un oil humain, sont ennuyeuses.

29. Repétez le “fiat” dans la foi, de cette foi qui nous dit que Dieu tout ordonne et tout dispose pour
notre bien. Dieu est un Père amoureux même lorsqu’il nous frappe avec la douleur. Courage! Dieu vous
a visitées car il vous aime.

30. Juge-toi la dernière de la communauté et travaille avec droiture, c’est à -dire seulement pour plaire à
Jésus seul. Ecoute-le et il te dira ce que je n’ai pas pu te communiquer.

31. Travaillons pour nous faire saintes et bien tôt saintes. Pour devenir telles il faut que nous soyons très
exigentes avec nous mêmes et très bonnes avec les autres Ayant toujours Jésus qui se fait pour nous un
bon Cyrénéen, aucun poids nous semble lourd et humiliant.

32. La sainteté et la tristesse ne marchent pas ensemble. Si la grâce de Dieu rayonne dans une âme, elle
ne peut n’avoir pas une reverbération dans l’aimable sourire de son visage. Combien elles plaisent à
Jésus les religieuses qui, combattant en elles-mêmes, se montrent sereines et douces à l’estérieur, car
elles savent que Jésus voit et réjouit de leur victoite.

33. Pour faire du bien à la jeunesse il faut toujours se montrer joyeuses, en paix avec tous, aimables,
complaisantes et doucement et gaiement sérieuses.

34. On a commencé la neuvaine de la fête de l’Immaculée Conception. Nous devons la vivre avec
grande ferveur afin que notre Mère nous obtienne de Jésus la pureté, l’humilité et la grâce de l’aimer
beaucoup et de le faire aimer à tous ceux qui nous entourent.

35. Dans le travail manuel ne vise pas seulement au materiel, mais aussi donne préférence à le vie
spirituelle. Ce que tu ne peux pas faire par les paroles, fais-le par la prière et surtout par le témoignage,
lequel ne seulement meut, mais traîne.
36. Ne te décourage jamais. Si tu tombes maintes fois, lève-toi en confiant dans la aide du Seigneur.
Puisqu’il ne la refuse à personne et moins encore aux personnes de bonne volonté, parmi lesquelles nous
faisons membres.

37. Cherche d’être généreuse avec le Seigneur et de faire tout ce qu’il, en ce moment là, a droit de
demander à ses épouses. Ne lui refuse rien, si tu désires qu’il ne te nie ses caresses sans mesures.
Pourquoi cultiver des pensées tristes alors que nous sommes toujours et partout sous le regard amoureux
de Jésus?

38. Efforce-toi d’étendre autour de toi la joie. Puisque nous sommes appellées par la divine Providence
à vivre ensemble, nous devons faire tout ce qui depend de nous pour nous rendre heureuses. Cherche
donc d’éviter, par ton possible, les manières brusques dans tes paroles et dans ta conduite.

39. Entourne tes filles d’attention et cherche d’introduire dans leurs coeurs la crainte de Dieu et l’amour
à la purité. Confie-les à leurs Anges Gardiens et à Sainte Dorothée N’aie pas honte de leur dire la vérité.

40. Avant tout cherche d’avoir le zèle pour ta vie spirituelle, depuis pour les jeunes qui te sont confiées.
Rappelle que celui-ci est l’objectif de notre Famille religieuse

41. Engage-toi pour le bien de tes filles, sans rien prétendre. Confie-les souvent à leurs Anges afin qu’ils
puissent intercéder pour toi.

42. Ne prétends pas être sans défauts: il suffit de ne pas les réconcilier avec toi. Humilie toi afin que ton
Ange puisse t’excuser devant Dieu.

43. Que notre droiture soit silensieuse et ne se limite pas seulement à offrir à Dieu les prières et les
actions du jour, mais qu’elle cherche Dieu en toute chose, seulement Dieu, toujours Dieu et non le
propre plaisir et la propre satisfaction.

44. L’amour confiant est la force plus puissante pour progresser dans la vie spirituelle. Prétendre de
voler sans avoir des ailes serait se jeter dans l’âbime du découragement. Nous avons besoin d’une
grande confiance en notre Seigneur et nous devons la demander tous les matins.

45. Sois bonne et cordiale avec tes soeurs: traite-les comme tu voudrais être traitée. Si tu es contrainte
de donner un avertissement employe la délicatesse comme si tu en étais en train de te corriger toi-même.

46 Travaille de manière que tous les soirs Jésus puisse te dire: Je suis content de toi!

47. Tous les matins je te renferme dans le Coeur de Jésus et voudras tu en sortir? En lui ta joie!

MÈRE LUIGINA TIGNONCINI


(1934-46)

48. Fais connaître Jésus qui ne cherchait que la gloire de son Père. Il tenait pour les plus pauvres, les
plus méprisés. Ses premiers regardes et son attention particulière sont aux pécheurs. Quand on le
connait ainsi et on joigne les préférences qu’il a eu pour nous, on ne peut ne l’aimer et on vit en le
cherchant.

49. Je retiens plus rusé le fait de ne pas avoir soin de moi, même si je réussis à quelque chose. Que je
sois un rien ou un quelque atome, je ne voudrais pas compter sur moi. J’ai besoin de voir Jésus, lui seul
et de m’occuper de Lui. Je ne se serai qu’une victoire de sa miséricorde.
50. Le fait de se fermer sur soi, soit pour decouvrir nos nouvelles misères, nous fait aller sur des routes
très longues. Vite à Jésus... en oubliant nous mêmes, ne comptant que le temps de l’aimer, de croître en
cette voie d’amour.

51. Si nous désirons une mort qui, bien que douleureuse, soit enflammée d’amour, efforçons nous
d’être, aujourd’hui et toujours, sereines et généreuses dans nos peines.

52. Celui qui cherche Dieu, l’aime même si son coeur est froid. Fais beaucoup de sacrifices sans les
compter et offre-les à Jésus, contente que personnes ne les voit.

53. Je suis convaincu que, par la grâce divine, la volonté peut brûler même quand le coeur est sec. Le
doux énerve, l’amour est souvent tonique. La roude montée est chère à celui qui aime.

54. Tu t’égares trop quand tu vois tes fautes, tu perds confiance... alors les mélanconies, les nostalgies,
les tentations et une suite de peurs... dangéreuses... Une chute doit nous plus approcher à Jésus, nous
faire prier et nous encourager à ameliorer nos forces.

55. Sois fidèle, navigue dans l’amour, n’aie pas peur: le maître d’équipage est Jésus!

56. Si le Seigneur se tait, sois humble et patiente, fais le mieux possible et dis: Que la volonté de Dieu
soit faite!

57. Ne t’égare pas dans des peurs inutiles. Cherche Jésus et prie-le qu’il te fasse trouver sa parole et,
d’abord, qu’il te la fasse réchercher avec humilité et simplicité.

58. Souviens-toi que Jésus n’oublie jamais le paralytique de la piscina qui n’a personne et qui attend
l’aide d’en haut.

59. Dans le sacrifice nous sommes plus unies à Jésus et nous Lui rendons gloire. Prions afin que ni la
preuve, ni la sécheresse, ni la solitude ni le manque d’aide spirituelle ne nous découragent Qu’il fasse de
nous personnes fortes et dignes de souffrir pour Lui en sauvant les âmes.

60. Le coeur et les yeux en haut!..Jésus dans le Tabernacle désire que tu Lui confie tout et que tu crois
dans sa parole.... Sois toujours aimable car il est beau d’être une soeur aimable... un ange de la
communauté.

61. Combien est douleureuse cette situation: la force phisique est inerte, le coeur souffre, l’âme est
parfois enveloppée par de ténèbres terribles, sans rayon de chaleur! D’habitude ces peines sont le
prélude de grandes joies auprès de Jésus. La souffrance nous assûre que Jésus est près de nous

62. Allons à Jésus, allons au Tabernacle même si le sang est froid et que la tête bouille de pansées que
nous ne voudrions jamais avoir. Jésus est le réconfort pour les pauvres
abandonnés, pour les personnes délaissées... A Lui nous confions tout, tout!

63. On s’épouse à Jésus, amour des âmes, par les clous. Laissons que sa passion nous séduise!

64. Aimons Jésus, n’exigions pas de savoir si nous l’aimons. Les tentations, les doutes étouffent l’esprit,
mais, après avoir cherché Dieu, nous demeurons en paix et nous nous abandonnons tranquilles à
l’obéissance. Bienheureux celui qui cerche seulement Dieu et son amour!

65. Les difficultés et les peures sont les preuves de la vie pour gagner le ciel. La prière nous accroît en
bonté et qu’elle soit l’huile qui resplendisse et adoucisse nos aspérités. Au milieu de la nature
verdoyante, l’âme s’élève à Dieu et, en parlant avec lui, elle touve un doux repos.
66. Pense à travailler avec confiance, sans aucun choix, sans mécontement, en regardant à Dieu et en
parlant avec Lui qui sait consoler le coeur.

67. Accepte tout du Seigneur, en t’efforçant d’accueillir humblement de son Coeur les heures sombres.
Porquoi ne pas aimer de tout notre coeur le doux Jésus et de quoi pouvons nous nous plaindre si nous
sommes aimées par Lui?

68. Ne sois pas étourdie jusqu’à oublier le Père et la Mère du ciel. Ils voient les larmes d’un’âme et lui
préparent des trésors de grâce qu’elle avait jamais pensés.

69. Notre pilote est Jésus. Gronde son vacarme dans l’air et comme de petits oiseaux nous nous
réfugions dans notre nid, le coeur de Jésus. Qu’il est beau le serein après la tempête!

70. Je te dis la même chose de Jésus à ses apôtres: prends le large et amène ta barque au loin, en te
confiant en Dieu qui te parle à l’intérieure et par l’obéissance.

71. Ne t’arrête pas à tes sentiments: Dédagne le méchant, emploie le bon, mais compte sur la volonté
même lorsqu’elle est froide. Il est sur la roche que l’edelweiss croit en été comme en hiver il regarde le
ciel.

72. Je te donne un souvenir: ne t’attends que peu ou rien des créatures, mais tout de Dieu. Cherche-le
avec tout ton coeur.

73. Il y a surtout le Coeur de Jèsus dans le Sacrement, et nous sommes une vague lumière qui a
beaucoup de nostalgie pour Lui. Ses bras paternels nous accueilleront toutes les fois que notre coeur
aura besoin de respirer dans une atmosphère céleste. Et puis... Jésus ne nous abandonne pas, même
quand nous tombons. Son sourire et son pardon ne tarderont point.

74. La voie d’abandon nous fait pénétrer dans les doureurs de Jésus et nous rend ses compagnons.
Qu’est ce qui peut nous déranger, s’il est avec nous, s’il se communique à nous par la beauté de son
immense amour?

75. Profite de ces jours d’ hospitalisation pour approfondire le vie de l’enfance spirituelle de notre chère
Sainte Thérèse de l’Enfant Jésus.

76. Vivons ce saint câreme en esprit de pénitence et de confiant abandon. Que Jésus nous garde un
coeur d’enfant et qu’il nourisse nos saintes aspirations!

77. Je ne voudrais aucune motif pour faire souffrir quelqu’un, toutefois il faut respecter la vérité et nous
ne devons jamais dire une chose au lieu d’une autre à cause de notre égoïsme. Cepandant c’est prudent
de nous tenir à notre place. Devant ce qui peut arriver aux autres retenons nous incapables de juger et
n’oublions pas le devoir de compatir. Comment pouvons nous parler de ce qui arrive dans l’intériorité
d’une personne, alors que nous ne sommes pas capables d’exprimer nos propres luttes?

78. Comme des petites enfants gâtées nous désirerions avoir toujours une bonne santé et beaucoup
d’amour, au contraire nous éprouvons souvent de la peine. Mais il y a le Père qui encourage son petit
enfant malade. Vivons de Jésus, vivons de notre communion eucharistique!

79. Qu’il est doux de laisser courir les choses et les événements et nous jeter dans le coeur du Père!

80. Elève-toi, humble et confiante, vers l’atmosphère où les créatures nous laissent seules, mais où on
trouve Jésus, son Coeur bon, sincère enflammé d’amour. Vivons ainsi pour ne pas nous égarer dans la
route d’une attente humble, anxieuse, mais sûre.
81. Le pardon de Jésus a la douceur de son baser. Qu’elle est douce et chère sa voix! Offrons souvent le
Fils à son Père et que rien ne nous arrache à son Coeur très indulgent.

82. Regarde d’un amour plus fort Jésus qui tient très bien la place de nos chers défunts, où nous les
voyons heureux dans son Coeur. Bientôt nous aussi irons les rejoindre et qu’il n’arrive pas de nous
trouver, nous religieuses, moins riches d’amour qu’eux!

83. Regarde Jésus et tu touveras toujours dans son Coeur la paix, la joie, la force. Ne te décourage pas à
cause des mouvements de colère dus à ton tempérament. Dis plutôt: “maintenant je commence!”.Vive
tranquille et engage-toi généreusement dans la vie spirituelle. Possède Jésus et tu posséras tout.

84. Respirons Christ! Recevons-le, donnons-le, aimons-le par la douce acceptation de sa croix.
Laissons-nous illuminer par son Coeur qui requiert notre amour dans nos douloureuses ténèbres
spirituelles.

85. Aimons Dieu dans nos fatigues et acceptons par amour l’aube de chaque jour souvent monotone,
toutefois éclairée par l’Eucharistie, même si nous sommes arides

86. Une communion joyeuse a la même valeur d’une faite en séchersse. Prennons garde aux trucs! Toi
aussi, dans la preuve, regarde au Seigneur!

87. Allons vers Dieu comme l’enfant va vers sa maman, car nous savons qu’il est bon et tout puissant et
qu’il veut nous aider.

88. L’union avec Dieu n’est pas seulement l’état de grâce; elle est une communion plus profonde et plus
intime qui s’établit de façon continue entre lui et nous et qui devient le principe de toutes nos actions.

89. Laisse-toi instruire par Jésus, te gronder, te caresser, pour te laisser un jour même saigner pour Lui.

90. Si la volonté reste fidèle à Jésus, il fera des merveilles dans ton coeur et il les fera magnifiques.

91. Laisse que Jésus goûte la parfum de ton lis. Offre-le Lui pendant tes communions et prie-le afin
qu’il t’aide à devenir une âme vraiement eucharistique

92. Les périls du mond sont beaucoup, pour cela tu dois unir à la méfiance de toi-même qui te fera
craindre le péril, un grand courage pour savoir dire: Je tout peux en Jésus qui est mon réconfort!

93. Demande à Jésus, qui est toujours près de toi, un amour capable d’affronter le sacrifice et le
renoncement. Confie-toi dans le Coeur Divin et là dépose tes préoccupations. C’est Lui le maître plus
cher qui accueille, comprend et relève de l’étourdissement et de la misère.

94. Souviens-toi que le vie religieuse ne marche pas par la voix de la raison. Dans le couvent on ne
raisonne pas, on aime et par amour on embrasse le sacrifice.

95. Qu’elles sont belles les journées lourdes d’ennui ou rendues vives par une humiliation, lorsque dans
notre coeur, nos pensées, nos yeux il y a seulement Jésus!

96. Je veux que mon savoir soit imprégné de humilité. Je ne veux pas regarder à la conduite des autres,
mais penser à ma réussite et la confier à la Vierge Sainte.

97. J’indique toujours ce qui est plus coûteux je veux des soeurs qui soient des “trésors”. c’est à dire
des personnes qui, affinant leur intelligence, savent vaincre leur propre moi. Notre Famille religieuse a
besoin de ce genre. de religieuses et renonce à d’autres genres.
98. Peu à peu le parole flatteuse et la fumée de l’orgueil recherchée se dissipent et à toi il ne restera que
la toile d’araignée. Alors, détrompée pour ton mieux, tu comprendras que c’est Jésus qui pense a tout.
C’est Lui qui donne à l’âme le pain de chaque jour et il ne faut pas, si nous l’aimons, chercher d’ici ou
de là, ni la personne, ni le savoir pour avoir la joie, mais Jésus, le Seigneur des coeurs et de la science

99. Qu’il est beau tout ce qui vient de ta maison et de tes parents! Non!..Jésus te désire plus généreuse.
Voilà pourquoi tu ne fais pas bien l’oraison mentale et la communion eucharistique et tu t’enlise... Si tu
comprends le devoir d’aimer Jésus plus que ta maman et toute autre personne, la sainteté sera pour toi.
100. Que Jésus te forme une tête de... soeur! Si tu savais ce que cela signifie!... Que Dieu t’en donne la
lumière et la grâce!

101. Une âme qui marche droit vers Dieu n’a que peu de souci. Je cherche le Dieu que j ’aime et, par
conséquent, je parle et me tais, indifférente envers tout, sauf ce qui est sa volonté.

102. La première réussite que je dois désirer c’est l’amitié avec Jésus, la première approbation son
sourire et son regard sur moi. Si petite que je sois, je suis bien aimée par Lui.

103. Que chaque jour soit comme le premier de ta conversion. Commence aujourd’hui, demain, après-
demain, avec la ferveur la plus vive, toujours disponible à recevoir la grâce de l’Esprit Saint.

104. Puisque tu es la plus jeune, sois le rayon de soleil pour toutes tes soeurs Que Jésus t’apprenne la
prudence des humbles et l’amour des saints.

105. Donne commencement à ton printemps spirituel par des mottes d’amour fécond, par des parfumes
d’humilité et une affectueuse et efficace compréhension des douleurs de Jésus.

106. On peut tout vaincre si l’on s’ appuye sur Dieu qui est en nous. Il y a aussi la Sainte Vierge, S.
Joseph, notre Ange Gardien, nos Soeurs défuntes. Ils forment une petite armée qui, en liant les mains de
Jésus, le font sourire de joie, tandis qu’il nous donne la plénitude de bonté de son Coeur.

107. Celui qui aime Dieu a un sourire limpide qui donne beaucoup à la parola, même s’il ne peut pas la
remplacer.

108. Pendant que tu étudies as-tu Jésus près de toi? Pendant que tu vas rendre plus spirituel l’amour aux
créatures, t’ approches-tu aux précieuses chaînes du Christ? Allons! Sue sur les libres pour Lui et donne
Lui un peu de réconfort dans la sueur de son très précieux Sang.

109. Ne t’enorgueillis pas de tes petites voctoires. Ne sais-tu pas que cela est le propre des idiots? Jésus
n’aime pas ton sot orgueil.

110. Que notre Seigneur fasse de toi une soeur toujours enflammée d’mour pour Lui et pour son Eglise,
ainsi que pour notre Famille religieuse

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