La Chiesa ha praticato da sempre una globalizzazione alternativa: la GIUGNO 2022

globalizzazione dei santi, non ha aspettato economisti e sociologi per

realizzarla, da sempre i cristiani proclamano l’unità della famiglia umana, PREGHIERA VOCAZIONALE
l’uguaglianza di tutti davanti a Dio. I santi sono: uomini e donne, giovani,
anziani e bambini, ricchi e poveri, potenti e schiavi, colti e illetterati, preti,
suore e laici; modelli di vita, per mostrare come sia possibile seguire il
LA SPERANZA NELLA CREAZIONE LIBERATA
Vangelo nelle più diverse situazioni Preparare nel luogo della preghiera un mappamondo o un planisfero.
e condizioni di vita.
CANTO
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi:
tutte le greggi e gli armenti INTRODUZIONE
e anche le bestie della campagna, San Giovanni Paolo II scrisse: “La globalizzazione, a priori non è né buona
gli uccelli del cielo e i pesci del mare, né cattiva. Sarà ciò che le persone ne faranno. Essa, come ogni altro sistema,
ogni essere che percorre le vie dei mari. deve essere al servizio della persona umana, della solidarietà e del bene
comune.” E Papa Francesco avverte: “Occorre riconoscere che i prodotti
Come madre Annunciata anche noi della tecnica non sono neutri, perché creano una trama che finisce per
“ci lasciamo configurare a Cristo dallo Spirito Santo che, alimentando in condizionare gli stili di vita e orientano le possibilità sociali nella direzione
noi la vita divina, ci rende contemplative nell’azione apostolica, a lode
degli interessi di determinati gruppi di potere. Gli effetti si constatano nel
della Trinità e a salvezza dei fratelli” (RdV n° 34)
degrado dell’ambiente. La mancanza di preoccupazione per misurare i
O Signore, Signore nostro, danni alla natura e l’impatto ambientale delle decisioni, è solo il riflesso
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra! evidente di un disinteresse a riconoscere il messaggio che la natura porta
inscritto nelle sue stesse strutture. Se l’essere umano si dichiara autonomo
dalla realtà e si costituisce dominatore assoluto, la stessa base della sua
PREGHIERA DEI VESPRI esistenza si sgretola, perché «Invece di svolgere il suo ruolo di collaboratore
di Dio nell’opera della creazione, l’uomo si sostituisce a Dio e così finisce
A ogni suora, a tutte le Comunità e a tutta la Famiglia di Annunciata è col provocare la ribellione della natura».” (cfr LAUDATO SI’ 107 e 117)
affidata la responsabilità di trasmettere fedelmente alle nuove generazioni il
carisma dell’Istituto, approfondendolo, amandolo e incarnandolo nel L’uomo con la sua condotta perversa deturpa il Progetto di Dio
quotidiano. È il bene che Dio ha consegnato alla nostra Famiglia Religiosa. Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che
(cfr RdV n° 70) ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il
Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor
Alla sua intercessione chiediamo suo. Il Signore disse: “Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho
la grazia della fedeltà e della perseveranza. creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo,
Padre, Figlio e Spirito Santo... perché sono pentito di averli fatti”. [...] La terra era corrotta davanti a Dio e
piena di violenza. Dio guardò la terra ed ecco, essa era corrotta, perché
ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.
CANTO Gen 6, 5-7.11-12
Oggi è diventato contro-culturale scegliere uno stile di vita con obiettivi che
almeno in parte possano essere indipendenti dalla tecnica, dai suoi costi e
dal suo potere globalizzante e massificante. Di fatto la tecnica ha una
tendenza a far sì che nulla rimanga fuori dalla sua ferrea logica, e «l’uomo
che ne è il protagonista sa che, in ultima analisi, non si tratta né di utilità,
né di benessere, ma di dominio; dominio nel senso estremo della parola». Si
riducono così la capacità di decisione, la libertà più autentica e lo spazio
per la creatività alternativa degli individui.
(cfr LAUDATO SI’ 108)
Ma Dio Padre non abbandona l’umanità e con il ‘giusto’ Noè stabilisce
un’alleanza nuova.
“Quanto a me, ecco io stabilisco
la mia alleanza con voi
e con i vostri discendenti dopo di voi.
Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.” Gen 9, 9-13
L’uomo è stato chiamato (non “solo” creato, come le altre creature),
incaricato di prendere in mano e lavorare un mondo che è sì reale e
consistente, di fronte al suo Creatore, ma non ancora compiuto. Proprio per
questo, è assegnato all’uomo un compito da svolgere, come vocazione sua
propria; Dopo la caduta di Adamo, la relazione del creato con il Creatore è
stata sottomessa alla corruzione. Ma Gesù Cristo l’ha liberata. Questa è la
buona notizia che Paolo annuncia nella lettera ai Romani. La «nuova»
creazione ci attende; è in questa speranza che il cristiano vive, prega e loda
il Salvatore e Liberatore, sostenuto e guidato «interiormente» dallo Spirito
Santo.
Con Gesù non solo l’uomo, ma tutta la creazione è redenta.
Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili
alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della
creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione
infatti è stata sottoposta alla caducità - non per sua volontà, ma per volontà
di colui che l’ha sottoposta - nella speranza che anche la stessa creazione
sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della
gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme
e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che
possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando
l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti
siamo stati salvati.
Rom 8,18-24a
TEMPO DI SILENZIO
Leggere a due voci tra assemblea e lettore:
Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti:
hai posto una difesa contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
La cultura ecologica non si può ridurre a una serie di risposte urgenti e
parziali ai problemi che si presentano riguardo al degrado ambientale,
all’esaurimento delle riserve naturali e all’inquinamento. Dovrebbe essere
uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo,
uno stile di vita e una spiritualità.
(cfr LAUDATO SI’ 111)
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?
Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.