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LE TUTELE GIURIDICHE DELLA

FRAGILITA’
Amministratore di sostegno
Caregiver familiare
Legge 104
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• L'amministratore di sostegno è una persona
nominata con decreto dal Giudice Tutelare che
ha il compito di assistere, sostenere e
rappresentare chi, per effetto di una
menomazione fisica o psichica, si trovi
nell'impossibilità, anche parziale o
temporanea, di provvedere in tutto o in parte
al compimento delle funzioni della vita
quotidiana.
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• Si tratta di una figura innovativa introdotta
con la Legge 6/2004 che ha lo scopo di
garantire una sorta di "protezione giuridica",
senza tuttavia limitarne in modo eccessivo la
capacità di agire, a chi versa in una situazione
di difficoltà a provvedere ai propri interessi
perché privo in tutto o in parte di autonomia.
CHI PUO’ CHIEDERE LA NOMINA
DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• lo stesso beneficiario (anche se minore, interdetto
o inabilitato);
• Il coniuge
• la persona stabilmente convivente
• i parenti entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o
sorelle, nonni, zii, prozii, nipoti e cugini;
• gli affini entro il 2°grado: cognati, suoceri, generi,
nuore;
• il pubblico ministero;
• il tutore o il curatore.
COME E QUANDO CHIEDERE LA NOMINA
DELLA ‘AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• Per poter procedere alla nomina di un
amministratore di sostegno non è sufficiente
che la persona sia incapace, ma occorre che vi
sia un interesse attuale e concreto al
compimento di atti per i quali è fondamentale
l'amministratore di sostegno e che il soggetto
interessato non sarebbe in grado di compiere
da solo.
A CHI RIVOLGERSI
• L’assistente sociale è in genere la figura
professionale che si occupa di raccogliere la
documentazione e presentare la domanda al
Giudice tutelare
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
ALL'UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE
Presso il Tribunale di __________

Il/la sottoscritto/a (ricorrente) ________________________, nato/a


a _____________________ il ________________ (C.F.
____________) e residente a _____________ (__) in via
__________________ n. _____, tel. ________________, cell.
_______________;
nella sua qualità di __________________ del signor / della signora
_______________ nato/a a _____________________ il
________________ (C.F. ____________) e residente a
_____________ (__) in via __________________ n. _____, tel.
________________, cell. _______________
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
PREMESSO
- che il/la predetto/a signor/signora (beneficiario)
____________________si trova nella impossibilità parziale/ totale/
temporanea/ permanente di provvedere ai propri interessi a causa
di infermità (oppure: di menomazione) fisica (oppure: psichica);
- che il/la signor/signora ______________ è affetto/a da
_________________ come risulta da documentazione medica e
pertanto non è in grado di provvedere autonomamente ai propri
interessi;
- che si rende quindi necessario provvedere alla nomina di un
amministratore di sostegno che possa rappresentare / assistere)
il/la signor/signora __________________ nel compimento degli atti
di seguito precisati;
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
CHIEDE
- l'applicazione della misura di protezione
dell'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ai sensi della legge
6/2004 nell'interesse del/della signor/ra
_________________ ed indica quale amministratore di
sostegno la persona del signor)
________________________, nato/a a
_____________________ il ________________ (C.F.
____________) e residente a _____________ (__) in via
__________________ n. _____, tel. ________________,
cell. _______________ affinché possa rappresentarlo e/o
assisterlo nel compimento dei seguenti atti senza necessità
di separata, ulteriore, autorizzazione:
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
- compiere gli adempimenti per l'assistenza e le cure socio
assistenziali del beneficiario;
- procedere all'acquisto e/o al pagamento dei beni essenziali
per le esigenze e la qualità della vita del beneficiario come
ad esempio alimentari, vestiario e medicinali;
- occuparsi del pagamento delle utenze e della
manutenzione della casa, nonché di ogni altra richiesta
connessa:
- riscuotere ogni beneficio economico, etc.)
- che trattandosi di infermità permanente la nomina avvenga a
tempo indeterminato
oppure
- che trattandosi di infermità temporanea la nomina venga
effettuata per mesi ___
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
A sostegno della domanda, si allega la seguente
documentazione:
1. Copia integrale del certificato di nascita del beneficiario;
2. Documentazione medica attestante l'infermità ovvero la
menomazione psicofisica del beneficiario che determinano
la sua incapacità parziale o totale di provvedere ai propri
interessi;
3. Documentazione relativa alla situazione patrimoniale del
beneficiario (redditi, pensione, stipendi, assegni di
accompagnamenti, rendite, conti correnti, titoli, estratti
conto, dichiarazione dei redditi, immobili, etc.);
4. Documenti attestanti l'eventuale opposizione dei parenti
prossimi alla domanda di amministrazione di sostegno;
FAC SIMILE DELLA DOMANDA
• A sostegno della presente richiesta il ricorrente, con riferimento
all'esperienza di vita quotidiana e alle relazioni sociali, sanitarie,
psicologiche,educative, indica:
• A) Le azioni che il beneficiario è in grado di compiere in modo autonomo:
• _______________________

B) Le azioni che il beneficiario è in grado di compiere solo con l'assistenza
di un Amministratore di sostegno:
• _______________________

C) Le azioni che il beneficiario non è in grado di compiere
• _______________________

D) le principali spese e i principali bisogni del beneficiario
• _______________________
• pertanto, si indica in euro _____ mensili il limite di spese che
l'amministratore di sostegno può sostenere con le rendite del beneficiario.
CHI PUO’ ESSERE NOMINATO
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• Nella scelta, il giudice tutelare preferisce, ove
possibile, il coniuge che non sia separato
legalmente, la persona stabilmente convivente, il
padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, il
parente entro il quarto grado.
• Il giudice tutelare, quando ne ravvisa
l'opportunità, e nel caso di designazione
dell'interessato quando ricorrano gravi motivi,
può chiamare all'incarico di amministratore di
sostegno anche altra persona idonea
CHI PUO’ ESSERE NOMINATO
AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• Ai sensi dell'art. 408 c.c.: "Non possono
ricoprire le funzioni di amministratore di
sostegno gli operatori dei servizi pubblici o
privati che hanno in cura o in carico il soggetto
beneficiario".
COSA PUO’ FARE IL BENEFICIARIO
DELL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
• Ai sensi dell'art. 409 c.c.: "Il beneficiario
conserva la capacità di agire per tutti gli atti
che non richiedono la rappresentanza
esclusiva o l'assistenza necessaria
dell'amministratore di sostegno.
• Il beneficiario dell'amministrazione di
sostegno può in ogni caso compiere gli atti
necessari a soddisfare le esigenze della propria
vita quotidiana".
I POTERI DELL’AMMINISTRATORE DI
SOSTEGNO
• 1) atti di ordinaria amministrazione: (si pensi ad
esempio acquisto di beni mobili) per il
compimento dei quali l'amministratore non può
agire senza la preventiva autorizzazione del
giudice tutelare (a meno che il giudice nel
decreto non abbia disposto diversamente);
• 2) atti di straordinaria amministrazione: (si pensi
ad esempio alla compravendita di un bene
immobile; agire in giudizio…) per il compimento
dei quali è necessaria l'autorizzazione, con
decreto, dal giudice tutelare.
I DOVERI DELL’AMMINISTRATORE DI
SOSTEGNO
• Quanto ai doveri l'art. 410 c.c. stabilisce che, nello
svolgimento delle sue funzioni, l'amministratore di
sostegno deve rispettare una serie di doveri e
precisamente:
• tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario;
• deve tempestivamente informare il beneficiario circa gli atti
da compiere;
• deve informare il giudice tutelare in caso di dissenso con il
beneficiario stesso;
• è tenuto, altresì, a continuare nello svolgimento dei suoi
compiti per almeno dieci anni ad eccezione dei casi in cui
tale incarico è rivestito dal coniuge, dal convivente, dagli
ascendenti o dai discendenti.
I DOVERI DELL’AMMINISTRATORE DI
SOSTEGNO
• Il nostro legislatore ha, altresì, previsto che
l'amministratore di sostegno è tenuto
periodicamente - annualmente,
semestralmente… - in base alla cadenza
temporale prescritta dal giudice tutelare alla
presentazione al medesimo di una relazione che
attesti l'attività svolta e descriva,
dettagliatamente, le condizioni di vita personale e
sociale del beneficiario e rendere il conto della
propria gestione economica.
BENEFICI DELLA LEGGE 104
• Nella legge 104/92 articolo 3 comma 1, il legislatore,
ha voluto evidenziare il concetto di handicap, facendo
riferimento al grado effettivo di partecipazione sociale
della persona disabile sulla base delle difficoltà
soggettive, oggettive, sociali e culturali.
• E' persona handicappata colui che presenta una
minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o
progressiva, che è causa di difficoltà di
apprendimento,di relazione o di integrazione lavorativa
e tale da determinare un processo di svantaggio sociale
o di emarginazione.
BENEFICI DELLA LEGGE 104
• I benefici possono essere usati direttamente dal
disabile che lavora (esempio malati oncologici):
• I lavoratori disabili gravi, hanno diritto a due
tipi di benefici alternativi tra loro:
– Riposi di 1 o 2 ore al giorno, a seconda della durata
dell’orario lavorativo;
– 3 giorni di permesso 104 retribuito al mese, che
possono però anche essere frazionati in ore.
BENEFICI DELLA LEGGE 104
• Il congedo straordinario è un periodo di
assenza dal lavoro retribuito concesso ai
lavoratori dipendenti che assistano familiari
con disabilità grave ai sensi dell’articolo 3,
comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104.
BENEFICI DELLA LEGGE 104.
A CHI E’ RIVOLTO
• coniuge convivente o la parte dell’unione
civile convivente della persona disabile in
situazione di gravità;
• padre o madre, anche adottivi o affidatari,
della persona disabile in situazione di gravità
in caso di mancanza, decesso o in presenza di
patologie invalidanti del coniuge convivente o
della parte dell’unione civile convivente;
BENEFICI DELLA LEGGE 104.
A CHI E’ RIVOLTO
• figlio convivente della persona disabile in
situazione di gravità, esclusivamente nel caso
in cui il coniuge convivente o la parte
dell’unione civile convivente ed entrambi i
genitori del disabile siano mancanti, deceduti
o affetti da patologie invalidanti;
BENEFICI DELLA LEGGE 104.
A CHI E’ RIVOLTO
• fratello o sorella convivente della persona
disabile in situazione di gravità, nel caso in cui
il coniuge convivente o la parte dell’unione
civile convivente, entrambi i genitori e i figli
conviventi del disabile siano mancanti,
deceduti o affetti da patologie invalidanti;
• parente o affine entro il terzo grado
convivente della persona disabile in situazione
di gravità
BENEFICI DELLA LEGGE 104.
A CHI E’ RIVOLTO
Non possono richiedere il congedo
straordinario:
– i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari;
– i lavoratori a domicilio;
– i lavoratori agricoli giornalieri;
– i lavoratori autonomi;
– i lavoratori parasubordinati;
– i lavoratori con contratto di lavoro part-time
verticale, durante le pause di sospensione
contrattuale.
BENEFICI DELLA LEGGE 104.
DECORRENZA E DURATA
La domanda ha validità a decorrere dalla sua
presentazione. È possibile richiedere fino a un
massimo di due anni di congedo straordinario
nell'arco della vita lavorativa: tale limite è
complessivo fra tutti gli aventi diritto per ogni
disabile grave. Pertanto chi ha più di un
familiare disabile può beneficiare del congedo
per ciascuno di essi, ma non potrà comunque
mai superare i due anni.
NOVITA’ INTRODOTTE DAL TESTO
UNICO 2018 IN ESAME AL SENATO
• Questo testo unico nato dalla fusione di 3 ddl che
hanno come obiettivo comune, nuove misure a
sostegno di chi deve assistere il familiare disabile
attraverso il riconoscimento di nuove agevolazioni,
detrazioni e bonus assistenza per anziani e disabili.
• Il bonus disabili 2018, è una nuova agevolazione che
rientra tra le misure previste dal nuovo Testo Unico,
il cui testo è ora all'esame del Senato e che ha come
obiettivo, il sostegno dei caregivers familiari.
ATTUALE FIGURA DEL CAREGIVER
• È la persona che si occupa dell’anziano o del
disabile ed è la persona di riferimento per
l’equipe.
• Il nome e il recapito viene segnato sulla prima
pagine della cartella di assistenza domiciliare.
• Il Testo unico dl 2018 sulla disabilità definisce
la figura del caregiver familiare in maniera
molto precisa e individua anche degli
strumenti di sostegno economici e normativi
CAREGIVER FAMILIARE
• Il caregiver (familiare assistente) è una
persona che aiuta, in maniera gratuita e
quotidiana, un proprio parente di primo
grado non autosufficiente fisicamente e/o
mentalmente. La gratuità e la disponibilità
h/24 è la principale differenza fra un caregiver
e la classica figura del/della badante così come
comunemente è intesa
CAREGIVER FAMILIARE
• Nello svolgimento di questa amorevole
attività, il familiare assistente può operare in
maniera diretta (lavare, vestire, cucinare, …)
o indiretta (adempiere agli obblighi
amministrativi) il proprio congiunto, così come
adottare tecniche di sorveglianza
attiva (intervenire in caso di pericolo per
l’assistito o gli altri) o passiva (paziente a letto
che ha bisogno di controllo).
CAREGIVER FAMILIARE
• Tanto è importante la figura del caregiver che
l’ultima Legge di Bilancio ha inserito questa
mansione fra i lavori gravosi in modo che questa
particolare categoria di persone, a tutti gli effetti
lavoratori, possano accedere a un indennizzo di
tipo pensionistico.
• Il bonus disabili 2018, è una nuova agevolazione
che rientra tra le misure previste dal nuovo Testo
Unico, il cui testo è ora all'esame del Senato e che
ha come obiettivo, il sostegno dei caregivers
familiari.
NOVITA’ DEL TESTO UNICO 2018
• Il bonus disabili 2018 di 1900 euro l’anno, che
a seconda dei casi, sarà sotto forma di:
– contributo economico di 1.900 euro per chi
assiste un familiare over 80;
– detrazione fiscale da 1900 euro per chi assiste
familiare disabile avente un'età pari o superiore
agli ottanta anni;
NOVITA’ DEL TESTO UNICO 2018
• Inoltre per i Caregiver familiari sono previste altre
agevolazioni:
– nuovi contributi previdenziali figurativi per la pensione;
– possibilità per il cavergiver di chiedere il part time e
telelavoro da casa;
– Riconoscimento della qualifica di caregiver familiare;
– Tutela per malattie e assicurazione del caragiver;
– Permessi Legge 104 per i caregiver familiari e i co.co.co.;
– Ferie solidali per i caregivers.
NOVITA’ DEL TESTO UNICO 2018
• Bonus disabili 2018 detrazione fiscale di 1900 euro
per chi assiste un familiare ottantenne: in questo
caso, il bonus è riconosciuto al caregiver che assiste
un familiare disabile ottantenne entro il terzo grado
di parentela, qualora sia senza reddito o abbia un
reddito ISEE inferiore a 25.000 euro l'anno. In
questo caso, il bonus è erogato sotto forma di
detrazione fiscale, ossia, in diminuzione dell'IRPEF
pari al 19% delle spese sostenute per l’assistenza,
fino a un tetto massimo di 10mila euro annui.
NOVITA’ DEL TESTO UNICO 2018
• se il caregivers non ha reddito o risulta parzialmente
o totalmente incapiente, ovvero, se l’imposta, supera
il valore della detrazione, si ha diritto a ricevere
il bonus disabili di 1900 euro dall’Inps in denaro a
titolo di rimborso spese. Il bonus spetta per 1 anno.
NOVITA’ DEL TESTO UNICO 2018
• Il bonus, sotto forma di detrazione o contributo
economico, spetta alle persone in possesso dei
seguenti requisiti bonus disabili 2018 di 1900 euro:
– Possedere i requisiti dei Caregivers familiari, ossia, a coloro
che si prendono cura di un parente entro il terzo grado di
parentela;
– Il requisito fondamentale per ottenere il bonus disabili è
che l'assistenza deve essere fatta nei confronti di un
familiare disabile di almeno 80 anni, pari o superiore;
– Il bonus disabili 2018, spetta come detrazione fiscale o
contributo economico erogato dall'Inps;
SITUAZIONE ATTUALE
• Attualmente è stato approvato
solo il Fondo per il sostegno del
ruolo di cura e di assistenza del
caregiver familiare nella Legge
di Bilancio 2018
• ma l’applicabilità definitiva è
ancora in discussione in quanto
tra l’altri i 3 ddl hanno delle
differenze che il Testo Unico
non ha superato

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