d. Afferenze sensitive non nocicettive 1. La via neospino-talamica: e. Gangli della base a. Si incrocia nel tronco encefalico b. Trasporta le sensibilità termiche e dolorifiche 7. Tra i farmaci efficaci nella terapia del dolore c. Si interrompe nella formazione reticolare neurogeno, non sono compresi: d. Si interrompe nei nuclei gracile e cuneato a. Antidepressivi triciclici e. Decorre nei cordoni anteriori del midollo spinale b. Antiepilettici c. Neurolettici 2. L’informazione sensitiva: d. FANS a. Non è sottoposta a modulazione da parte di vie e. Agonisti degli oppioidi discendenti b. Proietta unicamente a nuclei talamici specifici 8. Le sensibilità lemniscale può essere valutata c. Implica l’integrazione dei due sistemi lemniscale mediante: ed extra-lemniscale a. Stimoli termici d. Penetra nel midollo spinale attraverso le radici b. Stimoli vibratori anteriori c. Qualsiasi tipo di stimolazione meccanica e. Viaggia unicamente attraverso fibre mieliniche d. Stimoli chemocettivi di grosso calibro e. A+D
3. Un deficit sensitivo dissociato è tipico di: 9. L’estinzione sensitiva: a. Lesioni del nervo periferico a. È frequente nelle lesioni parietali b. Emisezione midollare b. Corrisponde all’adattamento alle stimolazioni c. Lesione della corteccia parietale ripetute d. Lesione delle radici c. Riguarda esclusivamente la sensibilità dolorifica e. Lesione del talamo d. Tutte le precedenti sono corrette e. A+B 4. Una lesione cordonale posteriore non determina la perdita di: 10. I neurotrasmettitori implicati nel controllo e a. Sensibilità termica nella modulazione della percezione nocicettiva b. Senso di posizione degli arti includono: c. Sensibilità vibratoria a. GABA d. Discriminazione tra due punti b. Encefaline e. Lesioni del talamo c. Serotonina d. Tutti i precedenti 5. Nelle lesioni talamiche e. A+B a. È disturbata prevalentemente la sensibilità profonda rispetto alla superficiale b. Solitamente non vi è dolore spontaneo c. Il deficit è omolaterale alla lesione d. Il deficit interessa invariabilmente l’intero emicorpo e. Non vi sono mai alterazioni motorie associate
6. La modulazione della sensibilità dolorifica non è esercitata da: a. Nuclei del rafe b. Talamo
SEMEIOLOGIA DELLA MOTILITÀ d. Influenzano, attraverso i nuclei talamici, soprattutto l’attività delle aree corticali motorie 11. La via finale comune è costituita da tutti i primarie segmenti eccetto: e. Ricevono proiezioni da pressoché tutta la a. Fibre muscolari corteccia telencefalica b. Neurone piramidale c. Motoneurone α 16. Le funzioni dei nuclei grigi centrali non d. Placca motrice comprendono: a. Controllo dell’inizio del movimento 12. Un’unità motoria presenta tutte le seguenti b. Controllo del tono posturale caratteristiche eccetto una: c. Controllo dell’esecuzione dei movimenti fini a. Contiene un numero variabile di fibre muscolari della parte distale degli arti b. Contiene fibre muscolari omogenee dal punto di d. Modulazione dell’attività di gruppi muscolari vista isto-chimico antagonisti c. Contiene un numero maggiore di fibre muscolari e. Controllo della preparazione del movimento se è di tipo rapido d. Non comprende i fusi neuromuscolari 17. Nel funzionamento dei nuclei grigi centrali: e. Tutte le sue fibre si contraggono a. Le proiezioni striato-pallidali sono inibitorie simultaneamente con modalità tutto o nulla b. La “via diretta” è composta da proiezioni dallo striato al talamo senza l’interposizione del 13. Una delle seguenti affermazioni riguardo al tono pallido muscolare è errata: c. Il corpo di Luys riceve afferenze eccitatorie del a. È basato sull’integrità del circuito gamma pallido esterno b. È soggetto a influenze facilitatorie e inibitorie d. I neuroni dopaminergici del locus niger dei centri sopraspinali esercitano azione eccitatoria sulla via indiretta c. È influenzato da lesioni del nervo periferico mediata dai recettori D2 d. È funzionalmente correlato al riflesso mio tattico 18. Il paleo cervelletto interviene nel: e. È spiccatamente sensibile a lesioni della via a. Controllo posturale ascendente paleospinotalamica b. Controllo della coordinazione motoria distale agli arti 14. La rigidità da decerebrazione c. Controllo dell’equilibrio a. Fa seguito a lesioni della via reticolo-spinale mesencefalica (laterale) 19. Un’amiotrofia può essere espressione di tutte le b. Determina ipertono estensorio dei 4 arti seguenti, eccetto: c. Costituisce un’esagerazione dei riflessi di a. Immobilizzazione prolungata evitamento b. Lesione del nervo motorio d. È indice di lesione del tronco a livello bulbo- c. Malattia muscolare primitiva pontino d. Lesione primitiva e. Non è correlata a modificazioni dell’attività moto neuronale gamma 20. Nelle lesioni neurogene si osservano tutti i seguenti reperti tranne: 15. Una delle seguenti affermazioni riguardo al a. Fascicolazioni nucleo caudato e al putamen è errata: b. Raggruppamento delle fibre muscolari a. Ricevono proiezioni dal locus niger c. Mioedema b. Inviano proiezioni al locus niger d. Ipotono muscolare c. Inviano proiezioni direttamente al talamo e. Reclutamento muscolare dell’EMG
21. Il riflesso rotuleo corrisponde al riflesso 27. Rispetto al tremore parkinsoniano, il tremore segmentario: cerebellare: a. D12 a. È di uguale frequenza b. L1 b. È più lento c. L4 c. Non parassita il movimento volontario d. S1 d. Risponde in maniera soddisfacente ai farmaci e. Non dipende da alcun metamero e. Si associa a ipotono
22. Una delle seguenti affermazioni riguardo al 28. Una lesione cerebellare di norma non interessa: segno di Babinski è errata: a. La motilità oculare a. Ha il medesimo substrato fisiologico b. Il tono muscolare dell’iperreflessia osteo-tendinea c. I riflessi posturali b. È un indice affidabile di lesione piramidale d. Le funzioni linguistiche c. È di norma fisiologico nel neonato e. La velocità del movimento d. Costituisce una liberazione del riflesso di difesa e. Può associarsi a triplice flessione dell’arto 29. Nella sindrome dell’uomo rigido: inferiore a. Di norma mancano disturbi dolorosi b. Spesso i sintomi sono lateralizzati 23. Una lesione piramidale in fase acuta si può c. È frequente l’associazione con la miastenia evidenziare dai seguenti reperti eccetto: d. La stimolazione tattile accenta i sintomi a. Ipostenia muscolare e. La velocità del movimento b. Ipertono spastico c. Deviazione della lingua 30. I riflessi esterocettivi non comprendono: d. Asimmatria della rima orale a. Riflesso addominale e. Segno di Babinski b. Riflesso di prensione c. Riflesso crema sterico 24. Non fa parte delle sindromi extrapiramidali: d. Riflesso plantare a. Sindrome parkinsoniana b. Atasia 31. La lesione piramidale può determinare tutte le c. Distonia seguenti eccetto: d. Ballismo a. Accentuazione dei riflessi addominali e. Corea b. Ipertonia dei muscoli anti-gravitari c. Clono del piede 25. I segni della sindrome parkinsoniana non d. Inversione dei riflessi tendinei comprendono: e. Triplice retrazione dell’arto inferiore a. Perdita del controllo posturale b. Rigidità 32. Il tremore essenziale: c. Ipomimia a. Si differenzia dal tremore parkinsoniano per la d. Atteggiamento in flessione presentazione simmetrica e. Tremore intenzionale b. Può evolvere verso un quadro parkinsoniano c. Risponde ai farmaci miorilassanti 26. Una lesione del nucleo caudato determina: d. Interessa tipicamente il capo a. Coreo-atetosi e. B+D b. Rigidità parkinsoniana c. Emiballismo d. Coma
SEMEIOLOGIA DEI NERVI CRANICI 39. Una lesione del nervo oculomotore comune può determinare tutti i seguenti segni tranne: 33. Le seguenti strutture fanno parte delle vie visive a. Ptosi palpebrale eccetto: b. Midriasi pupillare a. Chiasma ottico c. Paralisi del muscolo obliquo inferiore b. Corpo genicolato esterno (laterale) d. Paralisi del muscolo retto mediale c. Collicoli superiori e. Ridotta secrezione lacrimale d. Radiazioni ottiche e. Bastoncelli 40. Una lesione del nervo oculomotore può determinare tutti i seguenti segni tranne: 34. Una lesione delle vie visive di norma non a. Atteggiamenti viziati (compensatori) del capo determina: b. Diplopia a. Alterata percezione cromatica c. Deviazione coniugata dello sguardo b. Alterazioni del campo visivo d. Ptosi palpebrale c. Riduzione dell’acuità visiva e. Anisocoria pupillare d. Alterazione dei riflessi pupillari e. Diplopia 41. Le fibre che trasportano la sensibilità dolorifica del volto terminano: 35. Una lesione della corteccia visiva dell’emisfero a. Sul nucleo della radice discendente del V sinistro determina: b. Sul nucleo mesencefalico del V a. Ambliopia sinistra c. Sul nucleo del tratto solitario b. Quadrantanopsia laterale omonima sinistra d. Direttamente al talamo c. Emianopsia laterale omonima destra e. Sul nucleo principale del V d. Quadrantanopsia laterale omonima destra e. Emianopsia bi temporale 42. La paralisi periferica del nervo facciale può determinare i seguenti segni e sintomi tranne: 36. L’esame del campo visivo mediante perimetria: a. Perdita della sensibilità gustativa a. Esplora squisitamente la funzionalità retinica b. Iperacusia dal lato della lesione b. È utile solamente in caso di deficit mono-oculari c. Alterazione del riflesso corneale c. Può essere effettuato agevolmente anche nel d. Deviazione della rima orale paziente scarsamente collaborante e. Asimmetria del velo palatino d. Può evidenziare una quadrantanopsia laterale omonima in caso di lesioni delle radiazioni 43. Una paralisi periferica del nervo facciale può ottiche essere osservata in tutte le seguenti condizioni eccetto: 37. La cecità corticale: a. Sclerosi multipla a. È sinonimo di cecità isterica b. Infarto sottocorticale b. Può essere causata da lesioni bilaterali dei tratti c. Infarto pontino ottici d. Meningite batterica c. Implica la conservazione del riflesso foto motore e. Poliradicolonevrite d. Si accompagna a diplopia
38. I nervi oculomotori originano da: a. Ponte e bulbo b. Ponte e mesencefalo c. Mesencefalo dorsale e ventrale d. Ponte mediale e laterale e. Diencefalo 44. Le seguenti sono tutte caratteristiche della vertigine posizionale parossistica benigna eccetto: a. Acufeni b. Vertigine rotatoria c. Nistagmo esauribile rotatorio d. Evoluzione solitamente benigna e. Nausea e vomito
45. Nella paralisi del nervo ipoglosso: a. La lingua, nel cavo orale, è deviata verso il lato sano b. La lingua, in protrusione, è deviata verso il lato sano c. Si ha ipostenia del platisma d. Vi può essere riduzione della sensibilità gustativa e. Il trofismo linguale è di norma conservato
46. La sindrome del seno cavernoso può determinare un deficit dei nervi cranici: a. III, V, VII b. IV, VI, VII c. II, III d. III, IV, V, VI e. V (solo branca oftalmica)
47. Una vertigine intensa con importanti segni vegetativi è solitamente riscontrabile in tutte le seguenti condizioni, eccetto: a. Malattia di Ménière b. Neuronite vestibolare c. Sindrome vestibolare centrale d. Vertigine posizionale parossistica
48. Una diminuzione dell’acuità visiva è frequente in tutte le seguenti condizioni, eccetto: a. Neurite ottica retro bulbare b. Arterite temporale c. Intossicazione alcol-tabagica d. Lesione retrochiasmatica
SEMEIOLOGIA DELLE FUNZIONI VEGETATIVE 54. Un disturbo della funzione erettile può essere causato da: 49. Nel sistema nervoso autonomo: a. Disautonomia prevalentemente ortosimpatica a. L’acetilcolina è il neurotrasmettitore pre- b. Neuropatia diabetica gangliare sia dell’ortosimpatico che del c. Depressione parasimpatico d. Tutte le precedenti b. La fibra pre-gangliare ortosimpatica giunge in e. B+C prossimità dell’organo bersaglio c. I centri effettori vegetativi dell’ortosimpatico 55. Nella diagnosi differenziale di un’ipotensione sono situati nelle corna anteriori del midollo ortostatica vanno considerate le seguenti spinale toraco-lombare condizioni: d. Il nucleo del tratto solitario è un’importante a. Malattie neuro-degenerative stazione effettrice viscerale del parasimpatico b. Farmaci ad azione dopamino-simile 50. Dalla stimolazione del parasimpatico dipende: c. Lesioni del midollo spinale a. Il rilasciamento del detrusore vescicale d. Tutte le precedenti b. La miosi pupillare e. A+B c. L’attivazione delle ghiandole sudoripare d. L’accelerazione del ritmo cardiaco
51. Una lesione ipotalamica può determinare: a. Alterazioni della vigilanza b. Polidipsia c. Pubertà precoce d. Tutte le precedenti
52. Una lesione neurologica è in rapporto con le seguenti alterazioni vescicali: a. Ipotonia vescicale nelle lesioni del midollo lombare b. Deficit detrusorio nelle lesioni del midollo sacrale c. Vescica automatica nelle lesioni encefaliche d. Incontinenza nelle lesioni periferiche
53. La dissociazione del riflesso foto motore rispetto alla miosi da accomodazione è caratteristica di: a. Pupilla di Adie b. Sindrome di Claude-Bernard-Horner c. Pupilla di Argyll-Robertson d. Lesione del III nervo cranico e. Lesione dell’ortosimpatico
VIGILANZA, SONNO & COMA 61. Nel coma tossico-metabolico: a. Sono invariabilmente assenti segni neurologici 56. Il ritmo alfa dell’EEG normale: focali e. È presente anche nel sonno profondo b. La presenza di un EEG piatto non implica f. È prevalente sulle regioni posteriori dello scalpo irreversibilità del danno neurologico g. È di norma attenuato dalla chiusura degli occhi c. L’esordio è usualmente improvviso h. Consiste in un’attività ritmica tra 4 e 7 Hz d. Le alterazioni motorie di norma mancano i. È una manifestazione di desincronizzazione dei neuroni corticali 62. Nella scala del coma di Glasgow non viene tenuto conto di: 57. Il sonno paradosso: a. Reattività al dolore a. Comprende la maggior parte del sonno b. Diametro pupillare fisiologico c. Produzione verbale b. Si accompagna a ipertono muscolare d. Apertura degli occhi c. È correlato con l’attività onirica e. Presenza di segni di decerebrazione d. Rappresenta una patologia del sonno e. È presentato più spesso dopo una fase di sonno 63. La definizione di morte cerebrale: superficiale a. Implica la perdita delle funzioni del tronco encefalico 58. Le ipersonnie non comprendono: b. È l’evoluzione invariabile di uno stato vegetativo a. Narcolessia c. Indica una condizione potenzialmente b. Sindrome di Kleine-Levin reversibile c. Epilessia temporale d. Tutte le precedenti sono corrette d. Sindrome delle apnee ostruttive del sonno e. A+B
59. La presenza nel paziente in coma di pupille di 64. La narcolessia (si cura con modafinil e igiene del medio diametro areagenti è indicativa di: sonno): a. Sofferenza del tegmento mesencefalico a. È spesso legata ad alterazioni della secrezione di b. Impegno trans-tentoriale acetilcolina c. Lesione bulbare b. Comporta comparsa improvvisa di periodi di d. Lesione del tegmento pontino sonno ad onde lente e. Coma metabolico c. Si manifesta spesso nell’anziano d. Può manifestarsi con automatismi 60. Dalle alterazioni respiratorie presentate dal e. Può giovarsi della somministrazione di paziente in coma, il valore prognosticamente dopamino-agonisti più grave è rappresentato da: a. Respiro di Cheyne-Stokes 65. Un coma anossico può riconoscere le seguenti b. Respiro atassico (segno di sofferenza della cause, eccetto: porzione bulbare del tronco cerebrale) a. Intossicazione da CO c. Respiro apneustico b. Infarto miocardico acuto d. Iperventilazione neurogena centrale c. Shock ipovolemico d. Sovradosaggio di insulina e. B+D
NEUROFISIOLOGIA 6. Una lesione dell’emisfero parietale non dominante determina tutte le seguenti, tranne: 1. Un’afasia può essere genericamente definita a. Emisomatoagnosia come: b. Eminegligenza spaziale a. Una lesione dell’area di Broca c. Confusione destra-sinistra b. Perdita completa della produzione verbale d. Anosognosia c. Compromissione di una o più funzioni corticali che sono coinvolte nell’utilizzo dell’espressione 7. Le agnosie visive: verbale a. Sono legate a lesioni delle aree visive primarie d. Incapacità di generare un discorso coerente b. Si associano a conservazione dei riflessi pupillari c. Possono limitarsi ad un emicampo visivo 2. L’afasia di Wernicke: d. Possono associarsi ad afasia non fluente a. È un’afasia non fluente b. È causata da lesioni delle fibre arcuate 8. Una delle seguenti caratteristiche non fa parte c. Implica di rado alterazioni dell’espressione della sindrome di Korsakov: scritta a. Confabulazione d. Può associarsi a emianopsia o quadrantanopsia b. Amnesia retrograda laterale omonima c. Capacità di giudizio d. Apprendimento di nuove abilità 3. Un disturbo del linguaggio transitorio e e. Conservazione parziali di ricordi reversibile può essere presentato in tutte le seguenti condizioni eccetto: 9. Una sindrome amnesica può essere causata da a. Demenza una lesione delle seguenti strutture, eccetto: b. Attacco ischemico transitorio a. Ippocampo c. Crisi epilettica b. Corpi mammillari d. Emicrania c. Talamo anteriore d. Corteccia frontale 4. Le aprassie: a. Sono disturbi del movimento legati alla 10. Nelle sindromi frontali non è un segno riduzione della forza muscolare caratteristico: b. Sono causate da lesioni del solo emisfero a. Confabulazione dominante b. Deviazione coniugata dello sguardo c. Si accompagnano a tremore c. Disinibizione d. Talora possono interessare entrambi gli d. Alterato controllo sfinterico emisomi e. Perseverazione motoria
5. Nell’aprassia ideomotoria: 11. L’amnesia globale transitoria: a. Un gesto automatico può venire eseguito a. Costituisce una manifestazione epilettica normalmente b. Risparmia la memoria retrograda b. Il disturbo si manifesta nell’utilizzo di un oggetto c. È associata ad un aumentato rischio cerebro- c. La lesione è di solito frontale sinistra vascolare d. Vi è difficoltà nell’organizzare dei rapporti d. È seguita dal recupero totale delle funzioni spaziali fra gli oggetti mnesiche e. È associata a tipiche alterazioni EEG
12. La caratteristica peculiare dell’afasia di conduzione consiste in: a. Associazione con agrafia b. Associazione con agnosia visiva c. Conservazione della comprensione d. Compromissione della ripetizione e. Assenza di parafasia
13. L’agnosia uditiva: a. Consegue a lesioni bilaterali dell’area uditiva primaria b. Si associa spesso ad alterazioni dei potenziali evocati uditivi c. Può implicare disturbi della comprensione verbale d. È analoga alla sordità corticale
14. La memoria a breve termine: a. Normalmente consente il richiamo di una serie di 6 elementi b. È utilizzata per lo svolgimento di compiti sequenziali c. Comprende la memoria episodica d. Tutte le precedenti sono corrette e. A+B
15. Un disturbo precoce della memoria a breve termine caratterizza: a. La demenza da Alzheimer b. Sindromi frontali c. Demenza fronto-temporale d. Tutte le precedenti e. A+C
EPILESSIA 21. Nello stato di male epilettico generalizzato: a. Il ricovero in unità di terapia intensiva è 16. Durante una crisi generalizzata tonico-clonica: motivato dal rischio elevato di complicanze a. L’EEG può essere normale cardio-respiratorie b. Il paziente può mantenere il ricordo della crisi b. Una documentazione EEG deve precedere la c. Il paziente presenta pallore diffuso somministrazione di farmaci d. Durante la fase post-critica si può avere c. Il paziente può presentare ipotermia profonda ricomparsa di ipertono muscolare d. Il fenobarbital rappresenta il trattamento di e. La fase tonico-clonico evolve generalmente in prima scelta pochi minuti e. Tutte le precedenti sono errate
17. Nell’inquadramento diagnostico delle crisi 22. Le epilessia benigne dell’infanzia comprendono: epilettiche generalizzate: a. Sindrome di Lennox–Gastaut a. Una sincope vagale è ben differenziabile, in b. Piccolo male dell’infanzia quanto non si accompagna a convulsioni c. Epilessia mioclonica giovanile b. L’EEG intercritico è quasi sempre patologico d. Epilessia a parossismi rolandici c. Una corretta diagnosi necessita di una e. Convulsione febbrili registrazione EEG durante la crisi d. La generalizzazione secondaria può implicare un 23. In presenza di convulsioni febbrili del bambino, danno cerebrale focale tutte le seguenti affermazioni sono corrette, e. In una crisi di assenza l’atipia della stessa è data eccetto: dalla comparsa di automatismi motori a. Una causa genetica è talora genetica b. Una terapia anti-epilettica non è sempre 18. La fenomenologia delle crisi parziali non indicata comprende: c. Vi è la possibilità di evoluzione in stato di male a. Un senso di depersonalizzazione d. La rachicentesi è sempre diagnostica b. Disturbi del linguaggio e. La loro comparsa è rara prima dei 6 mesi c. Parestesie d. Dispercezioni uditive 24. La sindrome di Lennox-Gastaut è caratterizzata e. Perdita del tono muscolare dai seguenti aspetti eccetto: a. Presenza di assenze tipiche 19. Le crisi parziali complesse si differenziano dalle b. Esordio tra i 2 e i 6 anni crisi parziali semplici per: c. Crisi frequenti e poco sensibili alla terapia a. Maggiore diffusione della fenomenologia clinica d. Tracciato EEC lento inframezzato da punte di b. Presenza di alterazione della coscienza ampiezza elevata (Sdr di West) c. Presenza di fenomeni dispercettivi e. Evoluzione verso altre forme di epilessia nell’età d. Presenza di automatismi motori adulta e. Generalizzazione secondaria 25. Il farmaco di prima scelta per il trattamento 20. L’EEG di un paziente epilettico: dell’epilessia tipo “piccolo male” è: a. Può essere normale durante una crisi a. Valproato di sodio b. Mostra alterazioni tipiche nelle epilessie a b. Fenobarbital genesi temporale profonda c. Carbamazepina c. Andrebbe acquisito simultaneamente a d. Difenilidantoina registrazioni video e. Sono tutti ugualmente efficaci d. Può avere valore diagnostico nel discriminare crisi secondariamente generalizzate
26. La somministrazione endovenosa di farmaci c. Costituenti del citoscheletro anti-epilettici d. Canali ionici a. È indicata come dose di carico all’inizio della e. Componenti della membrana pre-sinaptica terapia b. È indicata nell’adulto con una crisi generalizzata 31. Le crisi epilettiche correlate all’alcol: Sono tonico-clonica per sopprimerla rapidamente generalizzate, fotosensibili precedenti il delirium c. È sempre da evitare in quanto può indurre a. Si presentano solitamente nella fase conclamata arresto respiratorio del delirium tremens d. Può essere considerata qualora il paziente rifiuti b. Non vengono trattate in quanto farmaco- la terapia per os resistenti e. Implica frequentemente un attento c. Sono caratteristicamente provocate da monitoraggio dei parametri vitali mancanza di sonno d. Sono frequentemente parziali, talora con 27. L’uso di anti-epilettici in associazione: generalizzazione secondaria a. È indicato se al dosaggio standard di un farmaco e. Tutte le precedenti sono errate non si riesce ad ottenere un livello plasmatico adeguato 32. La fisiopatologia delle crisi generalizzate non b. È usuale come prima linea di trattamento nei convulsive implica: pazienti con crisi miste a. Presenza di alterazioni diffuse corticali c. È necessario qualora il paziente in monoterapia b. Presenza di alterazioni strutturali presenti un’ulteriore crisi dell’ippocampo d. Necessita di un monitoraggio attento dei livelli c. Presenza di mutazioni a carico dei recettori plasmatici dei farmaci GABA-ergici d. Presenza di alterazioni dei circuiti riverberanti 28. Negli stati di male epilettico cortico-talamo-corticali a. Lo stato di coscienza è sempre alterato e. Tutte le precedenti sono corrette b. Vi possono essere segni focali c. La risoluzione è spesso spontanea 33. La gestione del rischio teratogeno nella terapia d. Tutte le precedenti sono errate dell’epilessia implica: e. A+B a. La riduzione posologica dei farmaci a gravidanza accertata 29. Una sindrome epilettica è: b. La supplementazione sistematica di tiamina a. L’insieme delle manifestazioni che si (Vitamina B1) accompagna alla crisi c. Il frequente monitoraggio elettro- b. Una condizione in cui un paziente presenta crisi encefalografico di un medesimo tipo d. Una contraccezione efficace nella donna c. Un’entità nosologica definita dal punto di vista epilettica fertile eziopatologico e clinico e. Tutte le precedenti sono errate d. Una malattia in cui le crisi compaiono dall’infanzia e. Un’entità clinica a trasmissione genetica identificata nella quale l’epilessia costituisce la manifestazione cardine
30. Le strutture cellulari più frequentemente coinvolte da anomalie genetiche nell’epilessia: a. Complessi ribosomi ali b. Recettori GABA-ergici CEFALEE & ALGIE FACCIALI 39. Nella nevralgia del trigemino una delle seguenti affermazioni è errata: 34. Le strutture algogene del distretto cranio- a. È possibile un’opzione terapeutica chirurgica se facciale non comprendono: la terapia farmaceutica è inefficace a. Seni venosi b. Sono necessari studi di neuro-imaging per b. Corteccia cerebellare escludere cause lesionali c. Arterie meningee c. Alcuni anti-epilettici possono controllare i d. Globo oculare sintomi in modo soddisfacente e. Dura madre d. Si ipotizza in alcuni casi una genesi a livello del tronco encefalico 35. L’aura emicranica: e. L’evoluzione mostra usualmente un graduale e a. Caratterizza la maggior parte delle emicranie costante peggioramento nel corso degli anni b. Può avere manifestazioni bilaterali c. Nella forma visiva è solamente rappresentata 40. Condizioni patologiche che possono dall’alterazione della percezione delle forme determinare una nevralgia trigeminale d. Prelude costantemente alla comparsa di dolore sintomatica non comprendono: e. È associata ad una lesione organica della a. Sclerosi multipla corteccia cerebrale b. Neurinoma dell’acustico c. Trombosi del seno cavernoso 36. L’arterite temporale: d. Aneurisma cerebrale a. Colpisce preferibilmente donne intorno ai 40-50 e. Epilessia temporale anni b. Si associa a cefalea violenta e invalidante 41. I farmaci usati nella profilassi dell’emicrania non c. Risponde favorevolmente ai farmaci anti- comprendono emicranici (in particolare FANS) a. Corticosteroidi d. È esacerbata dall’ortostatismo b. Beta-bloccanti e. È associata a segni neurologici focali c. Antidepressivi triciclici d. Calcio antagonisti 37. La presenza di segni neurologici focali in un e. Antiepilettici paziente con emicrania a. Può suggerire una genesi sintomatica 42. La cefalea a grappolo: b. Può rappresentare un epifenomeno a. Prevale nel sesso maschile dell’emicrania in assenza di lesioni cerebrali b. Può rispondere ai triptani c. Implica un approfondimento diagnostico c. È stata associata a mutazioni del gene mediante neuro-imaging dell’insulina (è associata a quella dell’ipocretina) d. Tutte le precedenti sono corrette d. Tutte le precedenti sono corrette e. Tutte le precedenti sono errate e. A+B
38. La forma più comune di sindrome cefalgica nella 43. Il trattamento di prima scelta della nevralgia popolazione generale è rappresentata da: trigeminale è rappresentato da: a. Emicrania senza aura a. Gabapentin b. Emicrania con aura b. Radioterapia mirata c. Cefalea tensiva c. Alcolizzazione del ganglio di Gasser d. Cefalea a grappolo d. Carbamazepina e. Emicrania sintomatica e. FANS
PATOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO 49. Una sofferenza del nervo sciatico non determina: 44. Nelle fibre nervose mieliniche: a. Abolizione del riflesso patellare a. Una cellula di Schwann fornisce la guaina b. Steppage mielinica per numerosi assoni c. Segno di Lasegue b. La velocità di conduzione può raggiungere i 150 d. Ipoestesia del dorso del piede m/s e. Ipostenia dei muscoli ischio crurali c. La mielinizzazione incrementa la velocità di trasporto assonale 50. Un deficit stenico a carico dei muscoli tricipite d. La velocità di conduzione è maggiore nelle fibre brachiale è proprio della lesione del nervo: motorie rispetto alle sensitive a. Muscolo-cutaneo e. La velocità di conduzione aumenta in funzione b. Circonflesso del diametro della fibra c. Radiale d. Mediano 45. Nella degenerazione walleriana: e. Ulnare a. Il danno che si osserva è legato a progressione disto-prossimale della degenerazione assonale 51. La lesione del nervo ulnare determina: b. La rigenerazione è facilitata dalla presenza di a. Deficit della pronazione residui delle cellule di Schwann b. Deficit dell’opposizione del pollice c. Si osservano blocchi focali della conduzione c. Deficit dell’opposizione del quinto dito nervosa d. Deficit dell’estensione delle dita d. Si osserva necrosi del soma cellulare e. Solo disturbi sensitivi e. È spesso presente re innervazione collaterale 52. La mano in atteggiamento “da benedizione” è 46. Le caratteristiche delle polinevriti comprendono tipica di: tutte le seguenti eccetto: a. Sindrome del tunnel carpale a. Distribuzione disto-prossimale del deficit b. Paralisi prossimale del nervo mediano b. Simmetria del deficit c. Artrite reumatoide c. Interessamento di più tipi di fibre nervose d. Paralisi parziale del nervo radiale d. Eziopatogenesi tossica o degenerativa e. Radicolopatia T1 e. Risparmio della componente vegetativa 53. La meralgia parestesica rappresenta un segno di 47. Il segno di Tinel si ritrova in: lesione di: a. Lesioni radicolari a. Nervo otturatorio b. Polinevriti infiammatorie b. Nervo femorale c. Neuropatie da intrappolamento c. Nervo femoro-cutaneo d. Non è specifico di lesioni del nervo periferico d. Nervi intercostali e. Polineuropatie dismetaboliche e. Tutte le precedenti sono corrette
48. Un deficit motorio a carico dei muscoli peronei 54. Possono essere responsabili di una neuropatia si ha nelle lesioni: assonale: a. L4 a. Clorochina b. L5 b. Interferone c. S1 c. Isoniazide d. S2 d. Amiodarone e. Tutte le precedenti sono corrette
55. La neuropatia alcolica: 60. La neuropatia sensitivo-motoria ereditaria di a. Ha caratteristiche simile della neuropatia del tipo 1 (CMT1) è caratterizzata da: beri beri a. Esordio nell’età adulta b. È spesso asimmetrica b. Prevalente interessamento sensitivo c. Ha un decorso lentamente progressivo c. Ereditarietà autosomica dominante indipendentemente dalla cessazione dell’alcol d. Degenerazione mielinica a “grani di rosario” d. È legata a degenerazione walleriana delle fibre e. Ipertrofia dei tronchi nervosi nervose 61. L’abolizione del riflesso tricipitale caratterizza le 56. Una delle seguenti affermazioni riguardo alla sofferenze della radice: neuropatia diabetica è errata: a. C5 a. Prevale nei pazienti di età avanzata b. C6 b. Si associa frequentemente a disturbi trofici della c. C7 cute degli arti d. C8 c. Può essere simmetrica o asimmetrica e. D1 d. Riconosce un’eziopatogenesi multifattoriale e. Colpisce solo eccezionalmente i nervi cranici 62. Una delle seguenti condizioni non fa parte della sindrome lesionale del plesso brachiale 57. Il blocco esercitato dalla tossina botulinica superiore (Duchenne-Erb) avviene a livello di: a. Deficit dell’abduzione della spalla a. Interneuroni spinali b. Scapolata alata b. Cellule delle corna anteriori c. Deficit di adduzione del pollice c. Assoplasma d. Deficit del sollevamento della scapola d. Giunzione neuromuscolare e. B+C e. Miofibrille 63. Un deficit della muscolatura interossea della 58. Nelle poliradicolonevriti infiammatorie: mano caratterizza le lesioni: a. Il quadro di dissociazione albumino-citologica a. Del nervo radiale nel liquor compare precocemente b. Del nervo ulnare b. I nervi cranici sono risparmiati c. Del nervo mediano c. Sono comprese forme associate a d. Tutte le precedenti sono corrette connettivopatie e. B+C d. I corticosteroidi sono il trattamento di prima scelta nella forme acute 64. La polinevrite alcolica si caratterizza per: a. Interessamento prevalentemente prossimale 59. La sindrome POEMS: b. Manifestazioni dolorose a. Fa parte delle neuropatie tossico-metaboliche c. Conservazione dei riflessi tendinei b. Fa parte delle neuropatie associate a para- d. Manifestazioni atassiche proteinemie e. B+D c. Fa parte delle neuropatie ereditarie d. È una forma particolare di neuropatia diabetica 65. L’evoluzione della neuropatia diabetica: e. È una forma di neuropatia associata a sclerosi a. Può essere variabile in relazione all’età multipla d’esordio b. Può essere modificata dai farmaci anti-epilettici c. Avviene spesso in senso disto-prossimale d. Può essere controllata da una terapia dietetica appropriata e. Tutte le precedenti sono corrette
66. Le caratteristiche di una CIDP non comprendono: a. Alterazioni neuropatologiche a “bulbo di cipolla” b. Coesistente interessamento vegetativo c. Areflessia diffusa d. Resistenza alla terapia steroidea e. Iperproteinorrachia
PATOLOGIE MIDOLLARI 72. Lesioni ischemiche del midollo spinale avvengono più frequentemente nel tratto: 67. Nelle compressioni lente del midollo spinale, un a. Cervicale reperto tipico è costituito da: b. Giunzione bulbo-midollare a. Paralisi spastica a livello della lesione c. Dorsale b. Dolore radicolare a livello della lesione d. Lombo-sacrale c. Paraplegia flaccida al di sotto della lesione d. Ipoestesia prevalentemente cordonale 73. L’arteria di Adamkiewicz: posteriore a. Irrora la parte anteriore del midollo spinale e. Relativa integrità del riflesso plantare in cervico-dorsale flessione b. Prosegue verso il basso lungo il decorso delle spinali anteriori 68. Una paralisi flaccida amiotrofica degli arti c. Fornisce un collegamento anastomotico fra i inferiori è tipica di: vasi midollari e le arterie epidurali a. Emisezione midollare d. Fornisce l’apporto ematico al tratto dorso- b. Mielopatia cervicale lombare del midollo spinale c. Mielopatia dorso-lombare d. Sindrome della cauda equina 74. L’occlusione acuta delle arterie spinali e. Sciatalgia determina più frequentemente: a. Paraplegia 69. La sede più frequente delle compressioni b. Emianestesia dissociata midollari da metastasi ossee vertebrali è nel c. Perdita della sensibilità vibratoria tratto: d. Anestesia “sospesa” a. Cervicale e. Nessuna delle precedenti condizioni b. Dorsale c. Lombare 75. La dissociazione siringomielica: d. In qualsiasi tratto con la medesima probabilità a. È sempre simmetrica b. Consiste nella perdita della sensibilità di 70. Le cause più frequenti delle compressioni posizione a livello della lesione intramurali del midollo spinale sono: c. Può essere accompagnata da dolore spontaneo a. Infezioni d. Si localizzano solitamente in corrispondenza b. Ernie discali degli arti inferiori c. Neoplasie benigne e. Non comprende alterazioni motorie d. Neoplasie maligne 76. Una sindrome siringomielica può essere causata 71. Lesioni compressive della cauda equina non da: determinano: a. Tumori midollari a. Dolore sciatalgico b. Ischemie midollari b. Anestesia dissociata c. Meningiti c. Alterata funzione vescicale d. Sclerosi multipla d. Ipoestesia a sella e. Tutte le precedenti e. Possibile interessamento asimmetrico
77. L’impressione basilare: 82. Una mielite in corso si connetivopatia si a. Consiste nella discesa delle tonsille cerebellari al caratterizza, rispetto alla sclerosi multipla, per: di sotto del margine inferiore del forame magno a. Pattern liquorale b. Dà sintomi a partire dall’adolescenza b. Localizzazione e morfologia delle lesioni c. Di norma non è accompagnata da dolore c. Scarsa risposta alla terapia steroidea d. Può mimare una mielopatia cervicale d. Modalità di decorso e. Può essere stimata in maniera esaustiva e. A+B mediante TAC
78. I tumori del rachide: a. Sono rappresentati da metastasi nel 25% circa dei casi b. Sono intramidollari circa nella metà dei casi c. Se extramidollari hanno più frequentemente
localizzazione laterale d. Tutte le precedenti sono errate
79. Nella mielopatia spondiloartrosica: a. Possono insorgere problemi di diagnosi differenziale con una malattia del motoneurone b. I disturbi sfinterici sono quasi sempre presenti c. La compressione diretta gioca un ruolo secondario d. La presenza del segno di Lhermitte orienta verso una genesi demielinizzante e. A+C
80. Nella patogenesi della siringomielia non entrano in gioco: a. Alterazioni anatomiche della cerniera atlo- occipitale b. Patologie neoplastiche intramidollari c. Anomalie della circolazione liquorale d. Blocchi liquorali post-infettivi e. Traumi cervicali
81. Un infarto midollare coinvolge con maggiore frequenza: a. Il cono midollare b. I cordoni posteriori c. La regione anteriore d. La regione centro-midollare e. A+C
SCLEROSI MULTIPLA 88. Nella diagnostica della SM: a. L’esame del liquor è diagnostico allorché mostra 83. Nella sclerosi multipla, le lesioni: quadri di franca dissociazione albumino- a. Interessano gli emisferi cerebrali in maniera citologica (iperproteinorrachia con cellularità simmetrica normale) b. Risparmiano il nervo ottico b. I potenziali evocati possono evidenziare un c. Interessano preferenzialmente le regioni eventuale interessamento del SNP periventricolari c. I potenziali evocati acustici sono i meno sensibili d. Coinvolgono massivamente la sostanza grigia come resa diagnostica e. Possono estendersi ai nervi spinali d. Un’alterazione dei potenziali evocati visivi può essere presente anche in assenza di sintomi 84. La placca di demielinizzazione: clinici a. Presenta infiltrati di cellule infiammatorie nelle e. La diagnosi non può essere fatta se alla RMN prime fasi non si evidenziano lesioni b. Assume costantemente il mezzo di contrasto (gadolinio) in RMN 89. Nella patogenesi della SM: c. È formata da grovigli assonali a. È stata osservata, in alcuni casi familiari, una d. Evolve con la rigenerazione completa della trasmissibilità genetica mendeliana mielina b. È stata recentemente esclusa un’associazione e. Presenta reazione gliale prevalentemente nella presunta con l’aplotipo HLA-Dw2 regione centrale c. L’influenza dei fattori ambientali è dimostrata dalla maggior frequenza nelle zone a clima caldo 85. La maggior parte dei pazienti con SM presenta d. Fattori esogeni potrebbero essere correlati allo un andamento di malattia: sviluppo di focolai epidemici a. Benigno e. Tutte le precedenti sono errate b. Remittente puro c. Remittente con progressione secondaria d. Primariamente progressivo 90. I seguenti disturbi oculari sono frequentemente presenti nella SM, eccetto uno: 86. Un ruolo favorente la comparsa di una poussée a. Perdita dell’acuità visiva (neurite ottica) è stato ipotizzato per i seguenti fattori eccetto b. Nistagmo (fa parte dei sintomi cerebellari) uno: c. Deficit di accomodazione a. Interventi chirurgici d. Diplopia (per via dell’oftalmoplegia b. Vaccinazioni internucleare) c. Sforzi fisici d. Puerperio 91. I seguenti sono segni di interessamento del tronco cerebrale nella SM tranne uno: 87. Nella diagnostica della SM, la RMN: a. Segno di Lhermitte a. Non offre reali vantaggi rispetto alla TAC b. Nistagmo b. È in grado di evidenziare le lesioni in oltre il 90% c. Diplopia dei pazienti d. Paralisi del facciale periferica c. Mostra le placche come aree di diminuito e. Nevralgia trigeminale segnale nelle sequenze T2 d. Può evidenziare placche anche a livello del midollo spinale e. Non permette di differenziare placche attive da lesioni quiescenti
92. Una delle seguenti patologie non viene considerata nella diagnosi differenziale della SM: a. Sarcoidosi b. Sindrome di Guillain-Barré c. Lupus eritematoso d. Infezioni virali nel SNC e. Borreliosi
93. Nel trattamento della SM a. La somministrazione cronica di cortisone può migliorare l’andamento delle forme progressive b. L’interferone Beta si è dimostrato inefficace nel rallentare l’evolutività della malattia c. Gli anticolinergici migliorano la ritenzione urinaria d. La carbamazepina può essere utile nel trattamento di manifestazioni nevralgiche
94. È raro che la SM determini: a. Disturbi afasici b. Deficit attentivi c. Depressione d. Anomalie dell’equilibrio e. Crisi epilettiche
95. Le caratteristiche cliniche della neuromielite ottica (malattia di Devic) non comprendono: a. Maggiore frequenza nelle popolazioni orientali b. Placche midollari a prevalente localizzazione sacrale c. Assenza di bande oligoclonali nel liquor d. Evoluzione generalmente più aggressiva rispetto alla SM e. Ipercellularità liquorale
MALATTIE DEGENERATIVE DEL MOTONEURONE 101.L’associazione di demenza alla SLA: a. È riscontrabile in circa il 50% dei pazienti 96. Nella sclerosi laterale amiotrofica (SLA): b. Può comportare anomalie specifiche sul a. La presenza di fascicolazioni è correlata con la cromosoma 9 degenerazione piramidale c. È costante nelle forme familiari b. L’amiotrofia si manifesta precocemente a livello d. È rappresentata solitamente da forme di tipo dei muscoli bulbari e dei cingoli Alzheimer c. I riflessi tendinei sono di norma ridotti o aboliti e. B+C nei distretti colpiti d. L’elettromiografia mostra velocità di conduzione 102.Alterazioni a livello del gene SMN1 possono periferica normali essere riscontrate: e. Disturbi sensitivi sono costantemente assenti a. Nella malattia di Steinert b. Nelle SLA sporadiche 97. Nella SLA: c. Nelle SLA familiari a. Si possono osservare parestesie d. Nelle amiotrofie spinali progressive dell’adulto b. L’oculomozione è tardivamente compromessa e. B+D c. L’amiotrofia esordisce nei distretti prossimali d. La voce nasale è un segno precoce di interessamento dell’ipoglosso e. Le fascicolazioni appaiono tardivamente a livello della lingua
98. La variante della SLA con la prognosi più grave è: a. La forma classica b. La forma pseudopolinevritica c. La forma bulbare d. Sono tutte altrettanto gravi
99. Nella diagnosi della SLA: a. L’esame del liquor è fondamentale b. La coesistenza di deterioramento cognitivo è indicativa di un’eziologia su base genetica c. La presenza di anticorpi antigangliosidi è un reperto tipico d. La RMN non non rientra fra gli accertamenti essenziali e. L’EMG mostra velocità di conduzione dei nervi periferici nella norma
100.Tra le amiotrofie spinali progressive: a. Si comprendono forme a eredità unicamente autosomica b. La malattia di Kugelberg-Welander è caratterizzata da morte nella seconda infanzia c. Vi sono forme associate a ipogonadismo d. Possono insorgere problemi di diagnosi differenziale nei confronti di miopatie metaboliche
MALATTIE DEI NUCLEI DELLA BASE 108.La somministrazione di L-DOPA e inibitori della DOPA-decarbossilasi: 103.Nella malattia di Parkinson: a. Induce uno stabile e durevole controllo dei a. Si nota una degenerazione del locus niger a sintomi nella maggior parte dei casi carico prevalentemente della pars compacta b. Andrebbe sempre fatta in associazione ad anti- b. L’esordio è di regola simmetrico colinergici c. I sintomi sono evidenti quando la degenerazione c. Andrebbe sempre fatta in monoterapia del locus niger determina una riduzione dei d. È più efficace sulla bradicinesia che sul tremore neuroni del 50% d. Talora si osservano corpi di Lewy 109.Tra i farmaci usati nel trattamento della e. L’interessamento di altre aree pigmentate del malattia di Parkinson non sono compresi: sistema nervoso centrale è eccezionale a. Dopamino-agonisti b. Inibitori delle COMT 104.I corpi di Lewy sono formati da: c. Anti-colinergici a. α-sinucleina nativa d. Inibitori delle MAO-B b. α-sinucleina mutata e. Serotoninergici c. Parkina nativa d. Parkina mutata 110.Gli effetti collaterali della L-DOPA non e. Grovigli neuro fibrillari comprendono: a. Sierosite 105.Il tremore parkinsoniano: b. Allucinazioni a. È accentuato nello stress intellettivo c. Ipotensione ortostatica b. Frequentemente interessa il capo d. Nausea c. Scompare nel mantenimento di posture e. Movimenti involontari d. È rapido e irregolare e. Si accompagna a dismetria 111.Le discinesie nella malattia di Parkinson: a. Sono spesso presenti come sintomo di esordio 106.I disturbi motori nella malattia di Parkinson non b. Rappresentano un fenomeno di iperdosaggio includono: della L-DOPA a. Riduzione dei pendolamenti degli arti superiori c. Sono controllate da un progressivo aumento nella marcia posologico di L-DOPA b. Ipertonia flessoria d. Sono sinonimo del fenomeno “on-off” c. Acatisia d. Lateropulsione nella marcia 112.L’approccio chirurgico al trattamento della e. Micrografia malattia di Parkinson: a. È una valida alternativa al trattamento 107.L’alterazione alla base della malattia di farmacologico a lungo termine Parkinson implica: b. Può prevedere il trapianto di cellule di natura a. Degenerazione del locus niger, pars reticolata embrionaria b. Disinibizione dei nuclei talamici ventrali c. Può prevedere la stimolazione del nucleo c. Effetto diretto dei nuclei talamici ventrali subtalamico sull’area motoria primaria d. Può prevedere la stimolazione del locus niger, d. Aumento dell’azione inibitoria del pallido pars compacta interno e. Può prevedere la lesione stereotassica del neo striato
113.Sindromi parkinsoniane possono presentarsi in 118.La resistenza alla L-DOPA caratterizza associazione a: solitamente: a. Disturbi cerebellari a. La paralisi nucleare progressiva b. Impotenza b. La malattia a corpi di Lewy c. Disturbi dell’oculomozione c. La degenerazione corticobasale d. Demenza frontale d. Tutte le precedenti e. Tutte le precedenti e. A+C
114.Sindromi parkinsoniane su base esotossina 119.La corea di Huntington: possono essere indotte dai seguenti, tranne: a. Ha eredità autosomica recessiva a. Neurolettici b. È moderatamente disabilitante nel corso degli b. Triciclici anni c. Monossido di carbonio c. È causata dalle proiezioni strio-pallidali d. Antivertiginosi d. Può essere arrestata da farmaci neurolettici e. Tutti i precedenti possono indurre e. Esordisce in genere prima dei 25 anni parkinsonismo
115.Le forme ereditarie della malattia di Parkinson: a. Sono prevalentemente autosomiche dominanti b. Vanno sospettate nei casi ad esordio prima dei 50 anni c. Sono caratteristiche per la prevalenza di tremore d. Vedono solitamente coinvolti meccanismi eccito tossici e. B+C
116.Gli effetti collaterali dei farmaci dopamino- agonisti non comprendono: a. Sintomi vegetativi b. Fibrosi valvolare cardiaca c. Maggior frequenza di fluttuazione motoria d. Allucinazioni e. Interazioni negativa con la L-DOPA
117.Le complicanze psichiatriche comportamentali della malattia di Parkinson solitamente comprendono tutte le seguenti eccetto: a. Comportamenti compulsivi b. Deliri e allucinazioni c. Stato confusionale d. Depressione e. B+C
ATASSIE CEREBELLARI EREDITARIE & SPORADICHE 125.Le neoplasie più frequentemente correlate a degenerazione cerebellare paraneoplastica non 120.Nell’atassia di Friedrich: comprendono: a. La patogenesi è legata a una mutazione a. Carcinoma gastrico puntiforme del gene per la fratassina b. Carcinoma testicolare b. L’interessamento è a carico dei fasci spino c. Carcinoma ovarico cerebellari e dei cordoni laterali d. Carcinoma polmonare c. Si associano disturbi endocrini e cardiaci e. Linfoma d. I riflessi tendinei possono essere paradossalmente conservati e. La diagnosi è esclusivamente clinica
121.Le atassie cerebellari familiari: a. Sono esclusivamente autosomiche dominanti b. Sono eterogenee come età d’esordio c. Coinvolgono prevalentemente gli emisferi cerebellari d. Sono clinicamente ben distinguibili dalle forme sporadiche
122.Nelle atassie cerebellari autosomiche dominanti (ADCA) tutte le seguenti affermazioni sono corrette eccetto: a. Si osserva un’ampia eterogeneità genetica b. Alcune forme sono legate ad anomala espansione trinucleotidica c. La differenziazione da una malattia di Huntington può essere difficoltosa d. Vi possono essere manifestazioni epilettiche e. Disturbi sensitivi sono presenti in un terzo dei casi
123.Nell’atrofia olivo-ponto-cerebellare possono essere interessate tutte le seguenti strutture tranne: a. Tegmento pontino b. Sostanza nera c. Corteccia encefalica d. Gangli della base e. Midollo spinale
124.Le atassie cerebellari ereditarie: a. Se autosomiche sono costantemente recessive b. Sono fenotipicamente molto simili c. Se a ereditarietà recessiva tendono a esordire più precocemente d. Hanno in genere prognosi benigna e. Tutte le precedenti sono errate
PATOLOGIA VASCOLARE CEREBRALE 130.In un TIA: a. La durata inferiore alle 24 ore implica l’assenza 126.I territori vascolari dell’arteria cerebrale media di lesioni organiche del parenchima cerebrale comprendono: b. Non vi è indicazione all’esecuzione di una TAC f. Putamen c. Una cecità monocoltura transitoria può essere g. Ipotalamo espressione di interessamento del territorio h. Corpo calloso vertebro-basilare i. Circonvoluzione del cingolo d. La presentazione di un TIA costituisce un fattore j. Talamo di rischio importante per un successivo infarto cerebrale 127.Il poligono di Willis è formato dalle seguenti e. La sincope è una manifestazione frequente arterie, eccetto: a. Comunicante anteriore 131.Le seguenti possono essere manifestazioni di b. Cerebrale posteriore un TIA del territorio vertebro-basilare, tranne: c. Corioidea anteriore a. Amaurosi transitoria d. Comunicante posteriore b. Atassia cerebellare e. Carotide interna c. Drop-attack d. Disartria 128.Supplenze all’apporto ematico intracranico e. Ipostenia bilaterale possono essere date dai seguenti vasi, tranne: a. Arteria oftalmica 132.Nell’infarto cerebrale: b. Arterie sottopiali a. La TAC in acuto mostra chiaramente c. Arterie mascellari l’estensione dell’infarto d. Arteria succlavia b. La trasformazione cicatriziale fa seguito a fenomeni cicatriziali 129.La regolazione del flusso ematico cerebrale c. Crisi epilettiche precoci sono frequenti (FEC) d. Disturbi della vigilanza sono secondari a lesioni a. Implica un aumento del FEC in seguito a estese dei lobi frontali ipocapnia e. L’interessamento prevalentemente dell’arto b. Implica una riduzione del FEC in seguito ad inferiore è associato all’interessamento acidosi dell’arteria cerebrale anteriore c. Tende a mantenere costante il FEC a fronte di variazioni del tasso metabolico cerebrale 133.La penombra ischemica è: d. È simile a quanto avviene a livello del distretto a. Il periodo in cui i sintomi prodromici annunciano splancnico la comparsa di un infarto cerebrale e. È indipendente dalle influenze del SNA b. L’area di sofferenza ischemica parziale del sull’albero vascolare parenchima visibile alla TAC cerebrale in fase acuta c. L’area nella quale si ha ipoperfusione di grado tale da compromettere reversibilmente la funzionalità dei neuroni d. La sintomatologia visiva che accompagna un infarto cerebrale
134.La sindrome laterale postero-laterale (di 138.Nella diagnostica delle ischemie cerebrali: Wallemberg) non comprende: a. L’angiografia cerebrale è l’esame di prima scelta a. La sindrome di Calude Bernard Horner nel sospetto di stenosi carotidee omolaterale alla lesione b. La genesi embolica è la più probabile nel b. Nistagmo rotatorio paziente anziano c. Emianestesia dolorifica degli arti contro laterali c. Una valvulopatia cardiaca è la causa più alla lesione frequente di ictus embolico d. Emisindrome piramidale contro laterale alla d. Il reperto di un soffio carotideo all’auscultazione lesione è un fedele indicatore di stenosi sintomatica e. Disfonia e. L’ecocardiogramma trans-esofageo è necessario per evidenziare un’ateromatosi dell’arco aortico 135.La lacune cerebrali: a. Sono la sequela a distanza di un infarto lobare 139.Alterazioni della coagulabilità ematica associate b. Sono spesso singole a ischemia cerebrale possono essere presenti c. Possono associarsi a disturbi delle funzioni nelle seguenti condizioni eccetto: superiori a. Moya-moya d. Si localizzano spesso nel corpo calloso b. Connettivopatie e. Hanno eziologia distinta rispetto agli infarti da c. Deficit di proteina S occlusione dei grossi vasi d. Contraccettivi orali e. Iperfibrinogenemia 136.La sede meno frequente di stenosi aterosclerotica dei vasi che suppliscono 140.Una delle seguenti malattie ematologiche non l’encefalo è: costituisce un fattore di rischio per ischemia a. La biforcazione carotidea cerebrale: b. Il sifone carotideo a. Policitemia c. L’apice della basilare b. Anemia mediterranea d. L’origine della basilare c. Mutazione del Fattore V di Leyden e. L’origine della carotide comune d. Sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi e. Deficit di anti-trombina III 137.Tra le cardiopatie associate in termini di patogenesi ad accidenti vascolari cerebrali: 141.Nella terapia degli accidenti ischemici cerebrali: a. Il rischio associato alla fibrillazione atriale in a. L’ASA ad alte dosi è più efficace nella pazienti con cardiopatia ischemica giustifica prevenzione delle recidive rispetto ad una dose l’instaurazione di un trattamento anti- bassa coagulante b. La terapia anti-coagulante è da prendere in b. Il prolasso mitralico è responsabile di circa il considerazione nelle cardiopatie emboligene 10% degli accidenti cardi vascolari nel giovane c. La terapia dell’edema cerebrale si basa c. Le manifestazioni più frequenti sono costituite sull’utilizzo di cortisonici da un TIA d. L’endoarteriectomia carotidea è indicata di d. Embolie paradosse sono più frequentemente fronte a stenosi sintomatiche comprese tra il associate alla pervietà del dotto di Botallo 40% e il 70%
142.La terapia trombo litica dell’ischemia cerebrale: 146.Un attacco ischemico cerebrale minore di 24 a. È indicata per accelerare il recupero di un TIA ore: b. È controindicata nei pazienti che presentano a. Per definire non comporta la formazione di alterazioni della vigilanza lesioni cerebrali c. È efficace se iniziata entro 6 ore dall’inizio dei b. È sempre evidenziabile mediante RMN in sintomi diffusione d. Ha un effetto favorevole sulla mortalità, ma non c. Può essere correttamente definito come TIA se sul deficit residuo la durata dei sintomi non oltrepassa l’ora e. Deve precedere l’esecuzione di una TAC in d. Infrequentemente interessa il territorio quanto può indurre artefatti vertebro-basilare e. Tutte le precedenti sono errate 143.Nelle emorragie cerebrali: a. La presentazione clinica permette una facile 147.I fattori prognostici negativi per la differenziazione rispetto agli interventi ischemici presentazione di un ictus successivamente ad b. La localizzazione talamica può associarsi a un TIA non comprendono: disturbi dell’oculomozione a. Glicemia basale > 160 mg/dl c. La prognosi è legata principalmente b. PA diastolica > 90 mmHg all’estensione dell’emorragia c. Durata da 30 a 59 minuti d. La RMN è preferibile alla TAC per evidenziare d. Presentazione con disturbo afasico l’area emorragica e. Età > 70 anni e. La cefalea è presente nel 70-80% dei casi 148.Gli ictus a genesi cardio-embolica: 144.Uno dei seguenti segni e sintomi non è a. Sono causa infrequente di ictus giovanile caratteristico dell’emorragia meningea (sub b. Richiedono l’esecuzione sistematica di aracnoidea) all’esordio: ecocardiogramma trans esofageo a. Cefalea c. Sono frequentemente associati a prolasso b. Vomito a getto mitralico c. Rigidità nucale d. Mostrano frequentemente una trasformazione d. Iperpiressia emorragica e. Disturbo di vigilanza e. B+D
145.Segni che suggeriscono la presenza di un 149.Tra le cause di ictus giovanile non è compresa: aneurisma intracranico integro comprendono i a. Dissecazione vertebrale seguenti, eccetto: b. Arterite a. Deficit di nervi cranici c. Angiopatia amiloide b. Atrofia ottica d. Presenza di anticorpi anti-fosfolipidi c. Cefalea e. Fibrillazione atriale d. Alterazioni endocrine e. Movimenti involontarie
150.Nella fase acuta dell’ictus ischemico: a. L’ipertensione va corretta se i valori di PAS > 210 mmHg b. Una terapia anti-coagulante va iniziata sistematicamente in presenza di fibrillazione atriale c. La trombo lisi endovenosa va attuata se si osservano eventuali segno di regressione d. La somministrazione di fenobarbital a scopo neuro protettivo può essere presa in considerazione e. Tutte le precedenti sono errate
151.Il trattamento chirurgico delle emorragie cerebrali è indicato nelle: a. Emorragie intratumorali b. Emorragie parietali profonde di piccole dimensioni c. Emorragie del putamen d. Emorragie in fossa posteriore e. Emorragie con inondamento ventricolare
LA SCATOLA CRANICA & IL SUO CONTENUTO d. È indicata la decompressione chirurgica in urgenza 152.L’ostruzione del flusso liquorale a livello delle e. La rachicentesi è di aiuto per confermare cisterne della base determina: l’erniazione a. Idrocefalo non comunicante b. Idrocefalo comunicante 158.Riguardo alle metastasi cerebrali: c. Ampliamento degli spazi sub aracnoidei a. La molteplicità a livello cerebrale è infrequente d. Ridotta produzione di liquor b. La sede di origine più frequente è a livello del e. Aumentata produzione di liquor tubo gastro-enterico c. La frequenza relativa è di poco inferiore ai 153.Alterazioni della percezione dello schema tumori cerebrali primitivi corporeo possono essere presenti in tumori a d. La comparsa della metastasi permette di livello di: identificare il tumore primitivo nel 90% dei casi a. Lobo frontale e. Meno della metà sono asintomatiche b. Lobo parietale c. Lobo temporale 159.Riguardo agli adenomi ipofisari: d. Lobo occipitale a. Alcuni possono produrre manifestazioni acute e. Regione della base cranica b. La maggior parte è data da tumori maligni c. La maggior parte è data da tumori GH- 154.I segni e i sintomi clinici dell’idrocefalo secernenti normoteso non comprendono: d. Alterazioni della funzione sessuale sono più a. Alterazioni dell’equilibrio spesso legate a iperproduzione di b. Atassia della marcia gonadotropine c. Disturbi minzionali d. Allucinazioni uditive 160.I tumori della fossa posteriore: e. Decadimento cognitivo a. Sono rappresentanti prevalentemente da astrocitomi indifferenziati 155.Un’epilessia può essere sintomatica dei b. Sono in genere sensibili alla radioterapia seguenti tipi di tumore cerebrale, eccetto: c. Sono rappresentati prevalentemente da a. Glioblastoma ependimomi b. Astrocitoma d. Determinano solitamente segni neurologici c. Ependimoma focali come manifestazioni d’esordio d. Meningioma 161.I linfomi cerebrali: 156.La cefalea nell’ipertensione endocranica a. Sono molto frequentemente multifocali a. È in genere violentissima b. Sono spiccatamente sensibili alla radioterapia b. Si accompagna a manifestazioni epilettiche c. Sono eccezionali nei soggetti non c. È più intensa nelle ore pomeridiane immunodepressi d. Ha localizzazione diffusa d. Hanno spesso localizzazione periventricolare e. Può mimare un attacco emicranico e. Tipicamente non assumono il mezzo di contrasto 157.Di fronte ad un’imminente erniazione cerebrale: a. È opportuno il monitoraggio clinico dell’oculomozione b. L’aumento della PCO2 può favorire il recupero c. Il papilledema rappresenta un segno precoce 162.Gli ausili terapeutici nelle neoplasie cerebrali 167.Gli oligodendrogliomi si caratterizzano per: non comprendono: a. Esordio in età giovanile a. Terapia anti-edemigena osmotica b. Frequenti calcificazioni intralesionali b. Terapia anti-epilettica c. Elevato pleomorfismo istologico c. Chemioterapia d. Tutte le precedenti sono corrette d. Ossigenoterapia iperbarica e. B+C e. Tutti i presidi citati sono utili
163.Le manifestazioni cliniche della neurofibromatosi di tipo 1 (di Recklinghausen) non comprendono: a. Macchia caffelatte b. Glioma del mervo ottico c. Schwannoma del nervo vestibolare (tipici della neurofibromatosi di tipo 2) d. Displasia ossea e. Lipomi cutanei
164.L’ipertensione endocranica benigna o pseudotumor cerebri: a. Condivide aspetti di trattamento con l’idrocefalo normoteso b. Può essere conseguente a sovradosaggio di vitamina D c. Ha evoluzione benigna d. È spesso legata a iperproteinorrachia e. A+C
165.Le metastasi cerebrali: a. Se plurime possono essere trattate con successo mediante pan irradiazione encefalica b. Sono spesso radio resistenti c. Rappresentano circa la metà delle neoplasie intracraniche d. Non trovano indicazione chirurgica e. Tutte le precedenti sono errate
166.Le caratteristiche degli astrocitomi di baso grado (I e II) non comprendono: a. Esordio in età adulta e giovane-adulta b. Aspetto cistico delle lesioni c. Scarsi aspetti neo-angiogenetici d. Assenza di impregnazione contrasto grafica e. Possibile esordio con crisi epilettiche
TRAUMI CRANICI 172.Tra le sequele di un trauma cranico: a. L’epilessia post-traumatica in genere insorge 168.La commozione cerebrale definisce: entro 2 anni dal trauma a. Un trauma cranico con lacerazione b. La cefalea post-traumatica ha insorgenza parenchimale prevalentemente notturna (è al mattino) b. Un trauma con frattura della teca cranica c. Una sindrome post-commotiva può essere c. La comparsa di un’alterazione dello stato di esclusa in assenza di alterazioni agli coscienza in seguito a trauma cranico accertamenti strumentali d. La labilità del controllo vegetativo che può d. La presenza di segni neurologici focali è seguire a un trauma cranico correlata ad una prognosi sfavorevole e. Tutte le precedenti sono errate e. Tutte le precedenti sono corrette
169.Nella valutazione clinica del traumatizzato 173.L’evacuazione chirurgica di una emorragia cranico è particolarmente importante la intracranica va effettuata con la massima valutazione dei seguenti segni, eccetto: tempestività in caso di: a. Motilità pupillare a. Emorragia sub-aracnoidea b. Orientamento spaziale b. Emorragia sub-durale c. Movimenti oculari riflessi c. Ematoma intraparenchimale d. Reattività al dolore d. Ematoma extra-durale e. Tono muscolare e. C+D
170.L’ematoma subdurale: 174.La sindrome post-commotiva a. Può comparire a distanza di molti giorni da un a. Comprende solitamente insonnia e vertigini traumatismo b. È quasi sempre correlata ad aspetti medico- b. È più frequente nei pazienti con malattie legali croniche c. Non comporta crisi epilettiche c. Può essere bilaterale d. Richiede una terapia medica d. È causato dalla rottura dei vasi venosi A+C e. Tutte le precedenti sono corrette
171.L’evacuazione chirurgica tempestiva trova la principale indicazione in: a. Ematoma extra durale b. Ematoma subdurale c. Emorragia meningea d. Ematoma intraparenchimale e. Tutte le precedenti sono errate
MALATTIE INFETTIVE & TRASMISSIBILI 180.Crisi epilettiche sono frequentemente presenti in corso di: 175.La meningite da Haemophilus influentiae: a. Cisticercosi cerebrale a. È comune nell’anziano b. Malaria cerebrale b. È spesso secondaria a localizzazioni mastoidee c. Tripanosomiasi cerebrale (pneumococco) d. Meningite amebica c. Si associa a trombosi dei seni venosi (da e. A+B stafilococco) d. Si associa a porpora (meningococco) 181.Infezioni virali del SNC: e. Tutte le precedenti sono errate a. Sono legate al tropismo virale per diversi tipi di cellule 176.I segni clinici di una meningite purulenta non b. Riconoscono le stesse vie d’accesso degli agenti comprendono: batterici a. Segno di Kernig c. Sono facilmente diagnosticabili mediante b. Coma indagini sul liquor c. Rigor nucale d. Tutte le precedenti sono corrette d. Vomito a getto e. Movimenti coreici 182.Nell’Herpes zoster: a. Vi può essere disseminazione 177.Negli ascessi cerebrali: b. La localizzazione del virus è a livello dei gangli a. L’empiema della colecisti rappresenta simpatici frequentemente un focolaio di partenza c. L’evoluzione clinica è monobasica b. Spesso la localizzazione è multipla d. I nervi cranici sono risparmiati c. Il quadro clinica può simulare un tumore e. Segni meningei sono assenti cerebrale d. La ricerca di indici umorali di flogosi è spesso 183.Lesioni della sostanza bianca con infiltrati dirimente linfocitari perivenosi sono caratteristici di: e. La rachicentesi può costituire un valido ausilio a. Encefalite post-morbillosa diagnostico b. Sindrome di Reye c. Encefalite erpetica 178.La meningite tubercolare può essere d. Encefalomielite acuta disseminata differenziata dalle meningiti purulente in base a: e. Tutte le precedenti sono errate a. Ipoglicorrachia b. Modalità d’esordio 184.La presentazione con focolai emorragici del c. Deterioramento della vigilanza parenchima cerebrale è tipica di: d. Tutte le precedenti a. Encefalite da CMV e. Tutte le precedenti sono errate b. Encefalite erpetica c. Panencefalite sclerosante subacuta 179.Riguardo alle complicanze neurologiche della d. Envcefalite da HIV sifilide: e. Encefalomielite acuta disseminata a. La pupilla di Argyll-Robertson presenta tipicamente midriasi e irregolarità del margine b. La sindrome sensitiva coinvolge prevalentemente la sensibilità dolorifica c. Demenza progressiva e delirio caratterizzano la manifestazione meningitica secondaria d. Possono essere presenti modificazioni articolari e. La sierologia su liquor può essere negativa 185.La pan encefalite sclerosante subacuta: 190.Indipendentemente dalle classi di età, gli agenti a. È una frequente complicanza dell’infezione da patogeni delle meningiti batteriche sono, in HIV ordine di frequenza: b. È frequentemente preceduta da un’infezione a. N. meningitidis, S. pneumoniae, L. erpetica labiale o genitale monocytogenes c. Riconosce una modalità di trasmissione da parte b. H. influentiae, S. pneumoniae, N. meningitidis di insetti c. S. pneumoniae, N. meningitidis, L. d. Si presenta con interessamento prevalente della Monocytogenes sostanza bianca d. N. meningitidis, H. influentiae, S. pneumonia e. Può manifestarsi con mioclonie e. S. pneumonia, H. influentiae, N. meningitidis
186.In corso di AIDS: 191.La leucoencefalopatia multifocale progressive a. La comparsa di demenza è associata a (PML): sofferenza diffusa corticale a. È causata da un virus diffusamente presente b. Tra le infezioni opportunistiche del SNC nella popolazione prevalgono le infezioni batteriche b. Determina lesioni cerebrali solitamente captanti c. La presenza di lesioni focali alla RMN è di il mezzo di contrasto in RMN difficile definizione diagnostica c. È stata inizialmente descritta nell’infezione da d. Lesioni del SNP sono infrequenti HIV e. Gli studi liquorali sono di scarsa utilità d. Risponde alla terapia antiretrovirale e. A+C 187.La più frequente manifestazione a carico del sistema nervoso periferico in corso di infezione 192.Le neuropatie periferiche HIV-correlate: da HIV è: a. Si presentano più frequentemente con quadri di a. Polineuropatia motoria mononeuriti multiple b. Polineuropatia sensitiva b. Mostrano prevalentemente interessamento c. Radicolopatia sensitivo d. Polineuropatia infiammatoria demielinizzante c. Tipicamente risparmiano i nervi cranici e. Neuropatie dei nervi cranici d. Spesso sono causate dai farmaci inibitori delle proteasi 188.Le caratteristiche biologiche e cliniche delle e. Tutte le precedenti sono corrette encefalopatie da prioni non comprendono: a. Atassia cerebellare 193.Nella malattia di Creutzfeldt-Jakob: b. Mioclonie a. I polimorfismi del codone 129 del gene della PrP c. Disautonomia hanno valore diagnostico d. Parestesie migranti b. La presenza di elevati valori di proteina 14-3-3 e. Alterazioni della vigilanza permette di escludere altre patologie c. La RMN evidenzia prevalentemente anomalie 189.La forma variante della malattia di Creutzfelt- corticali e talamiche Jakob descritta in U.K. si differenzia dalla forma d. L’EEG è utile per evidenziare anomalie classica per: epilettiche a. Mutazione del codone 129 del gene della PrP e. Tutte le precedenti sono errate b. Prevalenza di segni extrapiramidali c. Evoluzione più rapida d. Tutte le precedenti sono corrette e. Tutte le precedenti sono errate
DEMENZA & CONFUSIONE MENTALE ACUTA 199.Una demenza a esordio precoce (giovanile) può porre problemi di diagnosi differenziale nei 194.Il termine “demenza” implica: confronti di: a. Il riscontro di una compromissione globale e a. Encefalopatie metaboliche progressiva delle funzioni superiori b. Demenza da corpi di Lewy b. La coesistenza di alterazioni sensitivo-motorie c. Malattia di Pick c. La presenza di lesioni alla neocorteccia d. Demenza multi-infartuale cerebrale e. Malattia di Parkinson d. L’irreversibilità del processo patologico e. Tutte le precedenti sono corrette
200.I farmaci in grado di indurre uno stato 195.Nello stato di confusione mentale: confusionale includono: a. L’evoluzione è solitamente peggiorativa in a. Benzodiazepine diversi giorni b. Antidepressivi b. Disturbi allucinatori sono occasionalmente c. Anti-parkinsoniani presenti d. A+B+C c. La prognosi è spesso incerta e. A+B d. L’eziologia traumatica è infrequente 201.Il MCI si differenzia dalla demenza conclamata 196.Le placche senili: per: a. Sono inclusi intracitoplasmatici argentofili a. Assenza di disturbo mnesici b. Sono formate da isoforme anomale della b. Evoluzione costantemente benigna proteina tau c. Presenza di disturbi del linguaggio c. Sono presenti anche nell’invecchiamento d. Precoce comparsa di disorientamento spaziale fisiologico e. Mancanza di interferenza nelle attività quotidiane d. Tutte le precedenti sono corrette
e. Tutte le precedenti sono errate 202.Nella demenza da corpi di Lewy:
a. I neurolettici sono di regola controindicati 197.Nella malattia di Alzheimer: b. Una sindrome parkinsoniana può precedere la a. La TAC cerebrale può avere valore comparsa della demenza patognomonico c. Sono frequenti le cadute b. L’evoluzione clinica può mostrare fluttuazioni d. Tutte le precedenti sono corrette c. La presenza di segni neurologici focali è e. A+C scarsamente influente ai fini di diagnosi
d. L’EEG è fondamentale 203.Il flapping tremor: e. La diagnosi non può in alcun caso prescindere a. È un’esagerazione del tremore extra-piramidale dal riscontro autoptico b. Si può osservare in corso di ipossia 198.Il disturbo cognitivo lieve (mild congnitive c. È comune nel coma ipoglicemico impairment, MCI): d. Precede spesso la comparsa di crisi epilettiche a. Ha un rischio di evoluzione verso una malattia di e. Tutte le precedenti sono errate Alzheimer nel 20% circa dei soggetti b. Si manifesta spesso con disturbi delle facoltà
mnesiche c. Rappresenta una manifestazione dell’invecchiamento fisiologico d. Impone un intervento terapeutico precoce e. Tutte le precedenti sono corrette 204. L’anossia cerebrale: 209.Un’aprassia ideomotoria può essere a. È un evento infrequente in quanto la tipicamente presente in: circolazione cerebrale ha ampie capacità di a. Encefalopatia di Gayet-Wernicke autoregolazione del flusso b. Malattia di Marchiafava-Bignami b. Determina lesioni irreversibili entro pochi c. Mielolisi centrale del ponte secondi d. Sindrome di Korsakov c. Implica sempre una riduzione del flusso ematico e. Tutte le precedenti sono corrette cerebrale 210.L’ebbrezza patologica: d. Può determinare sintomi neurologici focali a. Ha modalità di presentazione caratteristiche b. Si può accompagnare a ipoglicemia 205.Un’encefalopatia metabolica in un paziente c. È più frequentemente caratterizzata da sintomi neoplastico è più frequentemente causata da: depressivi a. Ipoglicemia d. Deve essere esclusa se il paziente presenta b. Iponatriemia allucinazioni c. Ipernatriemia e. Tutte le precedenti sono errate d. Ipossiemia e. Ipernatriemia 211.Crisi convulsive negli alcolisti: a. Possono verificarsi in seguito ad astinenza 206.L’encefalopatia ipotiroidea: b. Non sempre implicano la necessità di a. Consegue agli effetti indiretti sull’encefalo delle trattamento farmacologico alterazioni metaboliche sistemiche causate c. Possono preludere al delirium tremens dall’ipotiroidismo d. Possono verificarsi in seguito a intossicazione b. Si manifesta frequentemente con crisi acuta da alcol epilettiche in un contesto di rallentamento e. Tutte le precedenti sono corrette psicomotorio c. Si accompagna a iperventilazione e ipocapnia 212.Nell’encefalopatia di Gayet-Wernicke: d. Può accompagnarsi ad atassia a. Si osserva frequentemente lesione dei collicoli e. Tutte le precedenti sono corrette superiori b. La somministrazione di glucosio determina un 207.L’encefalopatia epatica: drastico miglioramento della sintomatologia a. Può essere scatenata da intossicazione alcolica c. La sindrome amnesica precede solitamente i acuta disturbi dell’equilibrio b. Comprende solitamente manifestazioni d. La diagnosi è facile una volta accertato lo stato epilettiche di dipendenza da alcol c. È associata ad alterazioni tipiche dell’EEG e. La presenza di sindrome amnesica modifica la d. È associata ad acidosi respiratoria prognosi in modo significativo e. Risponde favorevolmente alla terapia con benzodiazepine
208.Il delirium tremens: a. È una grave complicanza dall’intossicazione acuta da alcol b. Ha frequentemente evoluzione infausta c. Viene trattato con somministrazione di neurolettici e vitamina B1 d. Evolve gradualmente nell’arco di alcuni giorni e. Ha nelle convulsioni la manifestazione cardine
ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL SISTEMA 218.Ritardo mentale e macro-orchidismo sono NERVOSO associati in: a. Sindrome dell’X fragile 213.La comparsa del riflesso cutaneo-plantare in b. Sindrome di Little flessione avviene di norma: c. Trisomia 21 a. Dalla nascita d. Lissencefalia b. A 3 mesi e. Distrofia miotonica c. A 6 mesi d. A 9 mesi 219.Nella spina bifida: e. Dopo il primo anno a. Il rischio è aumentato nelle encefalomieliti virali
b. Può essere prevenuta dalla supplementazione di 214.La presenza di un ritardo dello sviluppo cobalamina neurologico va sospettata se: c. Il dosaggio nel sangue materno della β2- a. Alla nascita il riflesso di Moro è assente macroglobulina ha valore predittivo b. Vi sono caratteristiche anomalie dell’EEG d. Il trattamento chirurgico va sospettato c. È presente ipotono muscolare a 3 mesi precocemente d. A 12 mesi non vi è acquisizione della stazione e. Tutte le precedenti sono errate eretta
e. A 15 mesi non vi è acquisizione di un linguaggio 220.Le manifestazioni associate alla malformazione minimamente strutturato di Chiari comprendono tutte le seguenti tranne:
a. Disfagia 215.Il mielomeningomiele si associa a: b. Cefalea a. Alterata sintesi di alfafetoproteina c. Disturbi dell’oculomozione b. Anencefalia d. Sincope c. Ipostenia sospesa degli arti superiori e. Disfonia d. Lesioni della cauda equina
e. Tutte le precedenti sono corrette
216.In un idrocefalo congenito: a. Si possono associare malformazioni della cerniera atlo-occipitale b. Alterazioni neurologiche sono presenti alla nascita c. La causa è sempre mal formativa d. Una causa frequente è costituita dall’atrofia del parenchima cerebrale e. L’evoluzione spontanea è per lo più benigna
217.La presenza di un nevo angiomatoso dell’emivolto è caratteristica di: a. Anomalia di Dandy-Walker b. Sifilide congenita c. Sindrome dell’X fragile d. Rosolia congenita e. Nessuna delle precedenti
MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE DELLE ANOMALIE EREDITARIE DEL METABOLISMO 227.Le mitocondriopatie a. Si caratterizzano per la trasmissione puramente 221.La leucodistrofia metacromatica è una malattia materna da accumulo di: b. Interessano frequentemente i fasci piramidali a. Cerebrosidi c. Si manifestano frequentemente con crisi b. Gangliosidi epilettiche c. Sulfatidi d. Sono diagnosticate mediante RMN d. Colesterolo e. Tutte le precedenti sono errate e. Pigmenti
228.Un’alterazione del trasporto degli aminoacidi 222.Un habitus marfanoide può essere presentato neutri caratterizza la: in: a. Sindrome di Marfan a. Omocistinuria b. Sindrome di Lesch-Nyan b. Malattia di Hartnup c. Malattia di Hartnup c. Fenilchetonuria d. Fenilchetonuria d. Malattia dello sciroppo d’acero e. Omocistinuria e. Nessuna delle precedenti
223.Le malattie da accumulo di lipidi:
a. Si manifestano abitualmente nell’infanzia b. Hanno solitamente un’ereditarietà dominante c. Spesso determinano disturbi cerebellari d. Sono facilmente differenziabili da altre patologie neurologiche
224.I gangliosidi sono formati da: a. Ceramide + sfingosina b. Ceramide + acido grasso c. Ceramide + esoso + acido grasso d. Ceramide + esoso + acido sialico e. Ceramide + acido sialico + colina
225.L’accumulo da acido fitanico è una caratteristica di: a. Adrenomieloneuropatia b. Malattia di Refsum c. Ceroido-lipofuscinosi d. Malattia di Tay-Sachs e. Sindrome di Lesch-Nyhan
226.La malattia di Wilson: a. Si caratterizza per il deposito di rame a livello cerebrale e splenico (fegato e gangli della base) b. È causata da alterata sintesi di cerulo plasmina c. È ereditata con modalità autosomica dominante d. Si presenta con alterazioni motorie di tipo extra- piramidale e. Esordisce solitamente intorno ai 40 anni
MALATTIE DEL MUSCOLO & DELLA GIUNZIONE 234.Dolori muscolari da sforzo caratterizzano: NEUROMUSCOLARE a. Glicogenosi b. Miopatie tireotossiche 229.Nelle miopatie primitive: c. Miopatia iperparatiroidea a. L’amiotrofia procede di pari passo con il deficit d. Paralisi periodica familiare motorio e. Nessuna delle precedenti b. I cingoli sono precocemente interessati c. Spesso sono presenti fascicolazioni 235.L’ipertermia maligna: d. L’elettromiografia mostra potenziali muscolari a. È frequente nei pazienti con miopatie polibasici e di ampiezza marcatamente aumentata mitocondriali e. Si osserva spesso aumento della creatininemia b. Può essere scatenata dai barbiturici c. Risponde favorevolmente a farmaci 230.Nella distrofia muscolare di Duchenne: stabilizzatori di membrana a. La malattia è evidente alla nascita d. È prontamente reversibile alla sospensione b. I cingoli vengono colpiti contemporaneamente dell’anestesia c. La deambulazione autonoma viene persa a circa e. Ha una modalità di trasmissione autosomica 18-20 anni dominante d. Le CPK sono aumentate di circa 10 volte i valori normali 236.Riguardo all’ipertermia maligna: e. La portatrice sana può presentare deficit a. Il dosaggio delle CPK rappresenta un utile indice motorie predittivo b. La biopsia muscolare non fornisce indicazioni 231.Nell’ambito delle distrofie muscolari: utili a. Si comprendono malattie con differenti c. I familiari dei pazienti affetti mostrano un modalità ereditarie rischio lievemente superiore alla media della b. La diagnosi è basata sul reperto popolazione elettromiografico d. Tutti gli anestetici sono ugualmente a rischio c. Il quadro clinico permette generalmente una e. La clinica è dominata da una paralisi flaccida diagnosi accurata irreversibile d. Tutte le precedenti sono corrette e. Tutte le precedenti sono errate 237.In un paziente con polimiosite: a. Non è infrequente l’associazione con tumori 232.Alterazioni a carico dei sarcoglicani possono b. Spesso si associano collagenosi essere riscontrate in: c. L’amiotrofia è marcata a livello del cingolo a. Distrofia di Becker scapolare b. Miopatie distali d. La terapia è basata sull’uso di miorilassanti c. Distrofie scapolo-peroneali e. Tutte le precedenti sono corrette d. Distrofie dei cingoli e. Nessuna delle precedenti 238.Il fenomeno miastenico è caratterizzato da: a. Aumento dell’attività spontanea dell’unità 233.Alterazioni poliendocrine sono presenti in: motoria a. Distrofia dei cingoli b. Ipostenia a riposo seguita da recupero dopo b. Distrofia muscolare con miotonia sforzo c. Tutte le distrofie legate al cromosoma X c. Intolleranza allo sforzo d. Paralisi periodica familiare d. Progressiva riduzione di ampiezza dei potenziali e. Distrofia facio-scapolo-omerale muscolari dopo stimolazione ripetuta e. Incapacità di contrarre il muscolo dopo riposo prolungato 239.Riguardo alla terapia della miastenia: a. La timectomia induce un pronto miglioramento dei sintomi b. Spesso è sufficiente una terapia con anticolinesterasici correttamente dosata c. La somministrazione di amino glicosidici può essere utile per controllare la fluttuazione dei sintomi d. Gli steroidi possono peggiorare i sintomi
240.Aritmie cardiache sono frequentemente associate a: a. Distrofia di Duchenne b. Distrofia di Emery-Dreyfuss c. Malattia di Steinert d. Tutte le precedenti e. A+C
241.La miosite da corpi inclusi: a. È frequente fra le miopatie b. Raramente esordisce prima dei 40 anni c. Tende a evolvere in maniera torpida d. Tutte le precedenti sono corrette e. B+C
242.Il trattamento della miastenia grave: a. Prevede l’utilizzo sistematico della timectomia b. Può richiedere il ricorso ad anticolinergico c. Può comportare aggravamenti transitorie d. Può essere praticato con successo con cortisone a bassa dose e. C+D