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tutto di cui tutti noi facciamo parte.

Cristo è uno solo ed assomma in sé ogni vocazione, “ha


fatto bene ogni cosa” dicevano di lui. Ognuno di noi riflette un aspetto della vita di Cristo,
della sua totalità. In ciò Egli è maestro, cioè indicatore di un percorso, modello dell’esi-
stenza, modello soprattutto di ascolto e di obbedienza a quel soffio divino che ci è dato.
Ogni vita cristiana è, così, un’esistenza teologica, un’esistenza cioè che ha in Dio la sua
condizione di possibilità, che trova in Dio la sua ragion d’essere, che ascolta in Dio le
profondità dei suoi desideri e delle sue aspirazioni.
Come scriveva s. Teresina: “Gesù è maestro dei maestri ... insegna senza il rumore Foglio informativo parrocchiale ad uscita settimanale.
delle parole, lui che è la Parola. Non l’ho mai sentito parlare, ma sento che Egli è in me, Ciclostilato in proprio ad uso interno.
ogni momento. Egli mi guida e mi ispira ciò che devo dire o fare. Proprio quando ne ho www.parrocchie.it/brenta/
bisogno scopro delle verità che prima non avevo mai compreso”. Questa è una esistenza Parrocchia SS.Vito e Modesto BRENTA
protesa al Signore, in ascolto, un’esistenza cristiana. Che vive non a caso, nel caso o per
caso. Che vive non giorno per giorno in ascolto di chissà quale parole, attendendo che VANGELO (Matteo 2,13-15.19-23) impeccabile; tutto doveva andare secondo
qualcuno lavori al posto suo o vada a prendere i figli a scuola al posto suo…. Un’esistenza IL BAMBINO E SUA MADRE le sue previsioni. Solo non aveva tenuto
con i piedi ben piantati per terra, che sa quali siano i propri doveri nei confronti di se stesso, I Magi erano appena partiti, quando un conto dell'imponderabile, quel quid che
della famiglia, della società e della Chiesa, una esistenza sempre pronta a convertirsi, a angelo del Signore apparve in sogno a sfugge a tutti i calcoli di probabilità. I
cambiare, a migliorare, a voltare il capo altrove, in ascolto di quel soffio. Disposta a scoprire Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con Magi gli erano sfuggiti di mano: Dio è
giorno per giorno la propria missione, anche e soprattutto quando si fa difficile. te il bambino e sua madre, fuggi in Signore della storia. Scatta il meccanismo
Cristiano credi in te stesso significa, da ultimo, partecipare alla costruzione del Regno Egitto e resta là finché non ti avvertirò: della vendetta. L'Egitto cominciava subito
di Dio, essere quella pietra viva che costruisce l’edificio spirituale, la Gerusalemme nuova, Erode infatti vuole cercare il bambino dopo la circoscrizione territoriale'di Erode;
il corpo vivo del Cristo nel tempo e nella storia. Ogni esistenza cristiana è parte della grande per ucciderlo”. Egli si alzò, nella notte, non doveva essere quindi molto, lontano
missione che il Padre ha affidato al Figlio e che il Figlio ha affidato a ciascuno di noi. prese il bambino e sua madre e si rifugiò “Dall’Egitto ho chiamato mio figlio” (0s
Questo si fa vivendo il momento presente, il momento attuale, senza scoraggiarsi pensando in Egitto, dove rimase fino alla morte di II.1): quello che il profeta dice riferendosi
al passato ed al futuro, ma tesi a costruire l’oggi di Dio. Il cristiano che conosce la volontà Erode, perché si compisse ciò che era alla liberazione di Israele dall'Egitto, Mat-
di Dio non conosce né la preoccupazione né l’astrazione. Nella consapevolezza che il mio stato detto dal Signore per mezzo del teo lo applica a Gesù, il Figlio Unigenito
piccolo oggi, costruito nella volontà del Signore, costruisce il Regno. Age quod agis fai bene profeta: “Dall'Egitto ho chiamato mio del Padre. La profezia si dilata; in Gesù
quello che stai facendo, con un occhio a te ed uno al mondo, alla comunità, a quanto ti figlio”. Morto Erode, ecco, un angelo del prende le dimensioni universali della fede
circonda. Con una consapevolezza, che è quella di essere migliori. Di sapere che il cristiano Signore apparve in sogno a Giuseppe in oltrepassando i dati ristretti e immediati di
è migliore, che il cristianesimo è migliore. Migliore sta a dire non superiore, migliore sta a Egitto e gli disse: “Alzati, prendi con te un popolo.
dire più buono. Buono per grazia di Dio, non per merito, ma più buono, migliore di altro. il bambino e sua madre e va' nella terra Erode muore nella Pasqua del 4 a.c. per cui
Migliore perché migliori gli altri. Migliore non perché gli altri restino peggiori, ma migliore d'Israele; sono morti infatti quelli che la data di nascita di Gesù dovrebbe venire
perché gli altri migliorino. Migliore come, ad esempio, è migliore l’insegnate che è cercavano di uccidere il bambino”. Egli retrodatata di 5 o 6 anni. Gli succede Ar-
chiamato a rendere migliori i propri allievi. Abbiamo un unico maestro, Cristo, però si alzò, prese il bambino e sua madre ed chelao, la cui fama di crudeltà era salita
ciascuno di noi è chiamato ad agire, nel compiere la propria missione, nell’essere se stesso entrò nella terra d'Israele. Ma, quando alle stelle a causa dei massacri della guerra
– un cristiano – in modo tale che altri comprendano e vivano. Gli scout dicono che quando venne a sapere che nella Giudea re- civile. Giuseppe ritorna dall’esilio, obbe-
passano in un luogo lo devono lasciare migliore di come lo hanno trovato, così è del gnava Archelao al posto di suo padre dendo all'Angelo del Signore (il “padre
cristiano se crede nel meglio che gli è stato consegnato in dono, se crede che, pur in vasi di Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito putativo” è il custode del piano di salvezza
creta, egli porta un tesoro inestimabile, la vita divina che lo abita e che deve e può poi in sogno, si ritirò nella regione della del Padre Celeste; il-capo-famiglia è umile
condividere con il mondo. Galilea e andò ad abitare in una città servitore); ma non torna più in Giudea. Va
Cristiano credi in te stesso, perché Dio “in Cristo incarnato, morto e risorto” crede in te. chiamata Nàzaret, perché si compisse a stabilirsi a Nazaret.
Oggi. S. Giovanni Grisostomo dice: “Il Cristo pasce agnelli. Finché saremo agnello del suo ciò che era stato detto per mezzo dei Che Gesù sia chiamato “Nazareno” dai
gregge vinceremo. Quando diventeremo lupi e ci disperderemo, perderemo”. profeti: “Sarà chiamato Nazareno”. profeti, non risulta. Si può spiegare indi-
Erode aveva fatto i calcoli nel modo più rettamente questo riferimento, rifacendosi

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a Giovanni 1,46. Natanaele, riportando zaret “Galilea delle genti” (4,15) il Regno Cristiano credi in te stesso
un pregiudizio abbastanza comune, dice di Dio si apre ai pagani; proprio da Naza-
Morte e vita si incontrano, dolore e speranza, il confine passa attraverso un soffio, che
di Nazaret: “Può venire qualcosa di ret, terra disprezzata, il "Sì" a Dio di una
non è parte della vita ma prova della vita. Il soffio che è volatile, passa, si perde e si spegne,
buono da Nazaret (= la Guardiana)?”. Fanciulla doveva spalancare sul mondo la
così come le nostre vite. Ma davvero è tutto qui, davvero la nostra vita è solo soffio,
Dire di uno che veniva da Nazaret equi- più grande finestra di Luce: “il Bambino
davvero si sta, come scriveva Ungaretti, “Come d’autunno sugli alberi le foglie”?
valeva dunque ritenerlo rude, sottosvilup- e sua Madre”.
Un cristiano dovrebbe sapere che non è così, che non siamo scatolette di carne con una
pato, disprezzato ... I profeti (cf Is 53,3)
scadenza. Il cristiano è animato da un soffio di vita e di speranza che viene da lontano e che
avevano visto il Messia come Servo sof-
non si perde, che, addirittura, si fa carne e sangue in lui, si fa vita. Anche nel dolore, anche
ferente e disprezzato. Ma proprio da Na-
nella fatica, anche nella croce.
Cristiano credi in te stesso significa, fondamentalmente questo: cristiano sii chi sei, nel
profondo, vivi la vita che Dio ti ha donato facendo esplodere in te ed attorno a te il soffio
PARROCCHIA DEI SANTI VITO E MODESTO - BRENTA vitale che hai ricevuto nel battesimo, che ricevi di domenica in domenica nell’eucarestia,
che hai ricevuto nei sacramenti della cresima, del matrimonio, dell’ordinazione sacerdotale.
calendario liturgico dal 27 dicembre 2010 al 2 gennaio 2011
Che recuperi nel sacramento del perdono. Viviamo un tempo di paure e di ansie, un tempo
in cui i nostri gesti ed in nostri pensieri continuamente sconfessano quella parola che il
Signore ci ha consegnato nel vangelo di Matteo “Non affannatevi dunque per il domani,
LUN 27 la Santa Messa è sospesa perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.”
Cacciamo da noi stessi e dalla nostra vita il soffio vitale, la voce del Signore che giorno per
giorno mostra la strada, conduce per la valle oscura, porta a nuovi pascoli, guida ad acque
tranquille.
MAR 28 la Santa Messa è sospesa Cristiano credi in te stesso significa credere e vivere non come se Dio esistesse, ma
nella luce e nella forza di Dio che ci è partecipata di momento in momento, anche al buio,
anche quando non ci sembra possa accadere. L’uomo dell’Antico testamento viveva
MER 29 Parrocchia ore 18.00 S. Messa def.to TODESCHINI ANTONIO davanti a Dio, e questo era già cosa molto buona. Viveva continuamente rivolto a lui, Lui
ringraziava per i frutti della terra, per gli armenti, ogni manifestazione della natura era
manifestazione di Dio. E questo era sano, molto sano. Ma non sufficiente perché faceva di
Dio una sorta di padrone, buono finché volete ma pur sempre padrone…. Con Gesù ed in
GIO 30 la Santa Messa è sospesa Gesù le cose cambiano e molto, totalmente. Non vi chiamo più servi ma amici. E forse
anche qualche cosa di più perché siamo, in Lui e grazie a Lui, carne e sangue di Dio stesso.
Là dove Dio ha condiviso la nostra carne anche noi siamo chiamati a condividere la sua
VEN 31 Parrocchia ore 18.00 S. Messa def.to MARTIGNONI ENRICO carne, che è il soffio di Dio, che è la vita di Dio! Credere questo significa credere che siamo
parte di Dio, credere che siamo inseriti, nel cuore della Trinità. Che siamo parte di quel
e canto di ringraziamento
movimento straordinario che lega il Padre con il Figlio nello Spirito. Che siamo al centro di
un vortice di amore e di vita che vince ogni morte.
Questa è la nostra vocazione prima ed ultima, totale, nella quale poi ognuno trova la
SABATO 1 GENNAIO: solennità MARIA SS. MADRE DI DIO sua particolare strada, il suo particolare percorso, il suo modo di essere e di vivere in questo
Parrocchia ore 10.30 S. Messa def.to EZZATI GIUSEPPE spirito, anzi nello Spirito. Il cristiano ha smarrito questo senso di Dio, questa vocazione
fondamentale e fondate, e dunque ha smarrito anche se stesso. Perché ogni cristiano è
creato in Cristo ed in vista di Cristo come scrive Paolo ai Filippesi. Dio Padre lo crea
pensando al Figlio e, messo nel tempo e nello spazio, puntando ad aiutarlo a diventare come
DOMENICA 2 GENNAIO:II DOPO NATALE (anno A) il Figlio. Questo è la nostra straordinaria, bellissima eredità e missione. Di ognuno di noi,
Parrocchia ore 10.30 S. Messa def.to VISCONTI ALBERTO là nello stato di vita in cui si trova. Perché non si tratta di mollare tutto e ritirarsi in un
eremo, si tratta invece di vivere in pienezza la propria specifica vocazione come parte di un

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