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Foglio informativo parrocchiale ad uscita settimanale. Ciclostilato in proprio ad uso interno. ANNO C Campane on line sul blog: oratoriobrenta.blogspot.

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Prima lettura (Dal secondo libro dei Maccabi 7,1-2.9-14) CI RISUSCITER A VITA NUOVA ED ETERNA Salmo responsoriale (Dal salmo 16) CI SAZIEREMO, SIGNORE, CONTEMPLANDO IL TUO VOLTO Seconda lettura (Dalla seconda lettera di S. Paolo apostolo ai Tessalonicsi 2,16-3,5) CI HA DATO UNA CONSOLAZIONE ETERNA VANGELO (Luca 20,27.34-38) DIO NON DEI MORTI, MA DEI VIVENTI In quel tempo, disse Ges ad alcuni sadduci, i quali dicono che non c risurrezione: I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono n moglie n marito: infatti non possono pi morire, perch sono uguali agli angeli e, poich sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mos a proposito del roveto, quando dice: Il Signore il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non dei morti, ma dei viventi; perch tutti vivono per lui. Pag. - 4 -

* La fede nella risurrezione il pomo della discordia tra farisei e sadduci. I sadduci, liberi pensatori, non credono allaldil: per essi tutto finisce con la morte. Con ostentata sottigliezza i sadduci presentano a Ges una domanda sotto laspetto di un caso ipotetico e fasullo. * Secondo la legge ebraica una donna, il cui marito muore senza figli, deve venir sposata dal fratello del defunto. I sadduci almanaccano su un caso; una donna vede per sei volte di seguito morire il proprio marito; dopo il settimo, muore lei. Ecco la domanda: a chi dei sette apparterr la donna nellaldil? La risposta di Ges finissima. Mostra prima di tutto che il caso propostogli e latteggiamento degli interroganti sciocco. Laldil un fatto; ma su un piano tutto diverso da quaggi. Lass unaltra cosa: non si pu parlare di prender moglie o di sposare un uomo. Dio sar visibile nella sua gloria; tutto il resto scolorir davanti a quella luce inondante.

* Nellaldil solo Dio ha significato; tutto il resto diventa completamente secondario. Ges spazza via le ridicolaggini degli avversari e richiama a ci che veramente decisivo: Dio. Dio un Dio vivente, che ha creato la vita e non permette che essa scompaia nel nulla. Dio un

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Dio vivente, che risuscita i morti e che d la vita eterna. Quando la Scrittura lo chiama Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, non parla di fatti storici passati, di uomini che non sono pi. Dio non un Dio di morti. Abramo, Isacco e Giacobbe sono ancora esseri reali!

Vivono nellaldil perch hanno ricevuto lesistenza da Dio, datore di vita. Figli della risurrezione: unesistenza tutta nuova. Dobbiamo riaccendere in noi la nostalgia del Paradiso; essere come alberi che hanno le loro radici in Cielo.

Parrocchia SANTI VITO e MODESTO - BRENTA calendario dal 10 al 17 novembre 2013

DOMENICA 10 Parrocchia ore 10.00 S.Messa per le Consorelle defunte ,, ore 15.00 Battesimo LUN 11 Parrocchia ore 17.00 S.Messa def.ti Pregnolato Guerrino e Giuliano Oratorio ore 20.45 Incontro Equipe PerCorso fidanzati Cuveglio ore 21.00 In Oratorio Incontro intervicariale sulla pastorale giovanile MAR 12 Caravate ore 10.00 riunione Presbiterio Vicariale MER 13 Parrocchia ore 17.00 S.Messa def.ti Todeschini Angela, Sala Giuseppe

PAGANESIMO E RELIGIONE

GIO 14 === VEN 15 === SAB 16 Parrocchia ore 17.30 Confessioni ,, ore 18.00 S.Messa def.ti Stella Antonio e Alice DOMENICA 17 Parrocchia ore 10.00 S.Messa def.to Bellotti Antonio

Si dice che il paganesimo una religione di gioia e il Cristianesimo di tristezza. Sarebbe altrettanto facile dimostrare che il paganesimo pura tristezza e il Cristianesimo pura gioia... Ogni cosa umana deve contenere tristezza e gioia. Quel che interessa il modo con cui le due cose ai bilanciano e si distribuiscono. E linteressante che il pagano sempre pi felice avvicinandosi alla terra e sempre pi triste avvicinandosi al cielo. La gaiezza del miglior paganesimo, una gaiezza esterna che lumanit riconoscente non dimenticher mai; ma essa riguarda i fatti, non lorigine della vita. Per i pagani le piccole cose sono dolci come i ruscelli zampillanti dalla montagna, grandi cose sono amare come il mare. Quando il pagano guarda al centro del cosmo resta agghiacciato. Dietro gli di che sono soltanto dispotici seggono i fati che sono mortiferi; anzi, peggio che mortiferi, sono morti...
Chesterton Pag. - 2 -

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