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« O Eterno, non mi rimproverare nel tuo furore, non mi punire. Abbi pietà
di me, Signore, perché io languisco; guariscimi, Signore, perché le mie
ossa tremano. Anche l'anima mia è tremante e tu, Signore, fino a quando
sarai corrucciato? Deh torna a me, libera l'anima mia, salvami con la tua
misericordia: poiché chi muore non ha più ricordo di te, chi ti loderà nella
dimora dei morti? Il Signore è un giudice giusto e potente che minaccia
sempre il malvagio. Se costui non si converte, Iddio affila la sua spada,
tende l'arco, scocca su lui dardi mortali, dardi di fuoco. Il malvagio è in
doglie per partorire nequizie; ha concepito malizia e dà alla luce la
menzogna. E ha scavato una fossa, una fossa profonda; ma cade nella
fossa ch'egli stesso ha scavata. La sua malizia gli ricade sul capo e la sua
stessa violenza lo atterrerà. Io loderò l'Eterno per la sua giustizia, io
canterò il nome dell'Eterno, dell'Altissimo».
Questo salmo fu composto da David per chiedere a Dio la vittoria sul figlio
Assalonne, nonché il perdono dei suoi peccati. Recitandolo con fervore calma il
peccatore, gli toglie l'amarezza di avere offeso il Signore e la trasforma in mistico tripudio.
San Cassiodoro afferma che chiunque si trovasse coinvolto in un ingiusto processo e lo
recitasse tre volte con vero fervore, si renderebbe propizio il giudice mal prevenuto,
assicurandosi una sentenza favorevole. È anche conveniente recitarlo contro tutti i
tormenti e le amarezze dell'animo sette volte consecutive, invocando ciascuna volta il
nome di Dio nella forma seguente: « Io ti supplico, Jehova, padrone amoroso della salute
dei tuoi servi, che per la virtù dei tuoi santi nomi e per l'efficacia di questo salmo tu mi
liberi dai dolori e dalle afflizioni che mi tormentano ».
Infine, è efficace per curare le infermità della vista recitandolo sette volte al giorno e
invocando alla fine del salmo, per tre giorni di seguito, il nome divino che verrà scritto su
una foglia di lattuga, e con cui in precedenza sarà toccato l'occhio infermo.
Il nome divino è HAEL ed i caratteri corrispondenti sono riportati nella Figura 1, prima
linea. Il nome dell’intelligenza è ISY con il suo seguente talismano.
Salmo 31
« Beati quorum remissae sunt iniquitates »
« Beati coloro cui furono rimessi i peccati! Beato l'uomo cui l'Eterno non
computa l'iniquità e nel cui spirito non v'è frode! Mentre io tacevo, le ossa mi
si logoravano per l'affanno e siccome senza riposo la tua mano gravava sopra
di me, il mio succo vitale s'inaridiva come per siccità d'estate. Io t'ho
confessato il mio peccato, io non ho nascosto la mia iniquità, io ho detto:
Voglio confessarmi all'Eterno! E tu mi hai condonato la pena del peccato.
Ciascuno dunque t'invochi nel momento propizio e lo straripare delle acque
non potrà sommergerlo. Tu sei il mio riparo, tu mi preservi dall'avversità, tu
mi cingi di canti di liberazione. Io ti mostrerò la via che devi seguire, ti
consiglierò e terrò gli occhi aperti su te. Ma non essere come il cavallo o il
mulo, che non hanno intelletto, e che bisogna frenare sempre col morso e la
briglia per farli ubbidire. Molti affanni sono riservati all'empio, ma chi si
abbandona all'Eterno è protetto dalla grazia. Rallegratevi, o giusti,
nell'Eterno; giubilate voi tutti che avete la rettitudine nel cuore! ».
Serve per sapere se Dio abbia perdonato i nostri peccati, nonché contro i morsi dei nemici
o degli animali, specialmente con le parole: « ...che bisogna frenare sempre col morso e la
briglia per farli ubbidire », le quali vanno pronunciate con maggior fervore e
raccoglimento. Per progredire velocemente nello studio, per raggiungere posizioni
onorate, per fare in modo che una trattativa difficile o segreta si concluda bene, per avere
in sogno indicazioni per la buona sorte, scrivere il salmo assieme al nome e al carattere su
pergamena, portandolo indosso senza mai farlo vedere a nessuno e recitarlo tre volte
quando è necessario. Il Salmo ha virtù speciali per coloro che abbiano qualcosa da
occultare e temano d'essere scoperti, tenendo scritto sul petto il nome divino che è
HEMEL. Questo nome si scriverà una sola volta e non lo si pronuncerà mai. I caratteri che
lo formano sono riportati nella Figura 1, seconda linea. L’intelligenza è HELEM.
Salmo 37
« Domine, ne in furore tuo»
« Signore, ascolta la mia preghiera e il mio grido giunga sino a te. Non mi
celare il viso nel giorno della sventura, prestami orecchio, esaudiscimi. I miei
giorni svaniscono come fumo, le mie ossa si consumano come tizzoni, il mio
cuore è inaridito come l'erba e dimentico perfino di mangiare il mio pane.
Somiglio al pellicano del deserto, sono come il gufo tra le rovine, non dormo
più e sono come il passero solitario sul tetto. Da mane a sera i miei nemici
m'oltraggiano e il mio nome serve d'imprecazione ai miei avversari, furibondi
contro di me. Invece di pane mangio cenere e mescolo con lacrime la mia
bevanda, perché nell'ira tua tu mi hai preso e gettato lontano da te. E i miei
giorni son come l'ombra che s'allunga e io sono inaridito come l'erba. Ma tu,
Eterno, ti leverai ed avrai pietà di Sion, perché n'è tempo. L'ora è suonata e i
tuoi servi hanno care le pietre e la sua polvere intenerisce i loro cuori. E
quando l'Eterno avrà riedificato Sion, allora le nazioni temeranno il nome
dell'Eterno e tutti i re della terra la sua gloria. Questo sarà scritto per la
generazione futura e il popolo ne loderà l'Eterno. Egli ha fiaccato la mia forza
e ha abbeverato i miei giorni. Io dico: Signore, non mi portare via nel mezzo
della mia vita! Tu creasti la terra e i cieli sono opera tua. Essi periranno, ma
tu resterai; essi si logoreranno come un abito, ma tu sei sempre lo stesso e gli
anni tuoi non avranno mai fine. I figli dei tuoi servi abiteranno Sion e la
loro prole sarà resa stabile dinanzi a te ».
Questo è il salmo di David per la tribù di Israele, che doveva essere liberata dalla
venuta del Cristo, come è scritto nel Secondo Libro dei Maccabei. È il quarto dei salmi
penitenziali, che sono sette in tutto. San Girolamo assicura che recitato quotidianamente
consola ogni afflizione. Per ottenere l’effetto scrivere il salmo assieme al nome e al
carattere su pergamena di venerdì all’alba, con inchiostro rosso, poi piegarla e metterla
assieme a nove chicchi di grano e un nocciolo di oliva o ciliegia dentro un sacchetto di
stoffa verde da tenere sempre al collo e recitare il salmo ogni giorno.
Il nome divino è SILLU e i caratteri sono trascritti nella Figura 1, linea quinta.
L’Intelligenza è
FILTY.
Salmo 129
« De profundis clamavi ad te, Domine »
Questo salmo si cantava in favore dei peccatori per cancellare l'orma dei loro peccati. San
Girolamo assicura che David fu convertito per la sua virtù, come lo fu l'apostolo San Paolo
e il popolo liberato da Dio. Sant'Agostino chiama questa orazione « davvero penitenziale
», per la sua utilità in favore dei defunti, sopra tutti gli altri salmi. È da raccomandarsi
contro le violenze e le tentazioni e lo stesso Sant'Agostino assicura che redime dai peccati.
Serve a rivelarci i sogni scrivendo il nome e i caratteri su tre foglie di limone, che si
collocheranno sotto il guanciale, dicendo poi tre volte il salmo e tre volte: « Io ti prego
Hassar, perché tu mi dia questa notte la risposta che bramo ».
Il nome divino è STILIE e i caratteri sono segnati sulla sesta linea della Figura 1.
L’Intelligenza è HASSAR ed ecco il suo talismano.
Salmo 142
« Domine, exaudi orationem meam »
« Signore, ascolta la mia prece, porgi orecchio alle mie suppliche. Per la tua
fedeltà, per la tua giustizia, rispondimi! Non venire a giudizio col tuo servo,
perché nessun vivente è giusto in tuo paragone. Il nemico insidia l'anima mia,
ha atterrata e calpestata la mia vita, mi relega fra le tenebre come coloro che
son morti da tempo; e il coraggio mi vien meno e il cuore mi è tutto abbattuto
nel petto. Io vado ricordando i giorni passati, vado meditando quanto tu hai
fatto e rifletto sull'opera delle tue mani. E stendo le palme verso di te e l'anima
mia, come una terra inaridita, anela a te. Affrettati a rispondermi. Signore! Lo
spirito mi vien meno. E non mi nascondere il volto! Diventerei come coloro che
scendono nella tomba. Fammi sentire la tua bontà fin dal mattino, o tu in cui
confido; fammi conoscere la via per cui debbo andare, o tu cui elevo l'anima
mia. Liberami dai nemici, Signore! In te cerco rifugio! Tu sei il mio Dio e tu
insegnami a fare il tuo volere! Il tuo spirito buono mi scorti pianamente in
terra. Per amore del tuo nome, o Signore, ridammi la vita! Per la tua giustizia
libera l'anima mia dall'affanno e per la tua bontà confondi i miei nemici e fa
perire tutti gli oppressori dell'anima mia. Poiché io sono il tuo servo ».
Perché ci servisse d'esempio, Dio disse a David che non sarebbe stato liberato dai suoi
nemici, né sarebbe mai entrato nel suo regno, sinché non avesse composto questo salmo,
che è chiamato « la prece lacrimosa di David ». La sua virtù ci guida, grazie allo spirito
di Dio, a tutti i luoghi gloriosi e colmi di beni spirituali e temporali.
San Girolamo assicura che questo salmo è salutare all'anima ed al corpo in modo più
efficace che ogni altro. È penitenziale e di gran virtù.
È ottimo per chi viaggia sia per mare che per terra e per coloro i quali ambiscono dignità e
onori. Occorre recitare ogni giorno questo salmo al levare del Sole per sette volte di
seguito, tracciare su pergamena vergine il nome ed i caratteri della Figura 1, linea settima,
e portarla sul cuore entro uno scapolare o cucita sugli abiti o chiusa entro un sacchetto di
stoffa blu. È efficace a chi ama star lontano dal mondo, a chi vuoi sposarsi, a far ottenere
quanto si desideri, a intercedere per chi è in prigione. Il nome divino è DAVID.
L’Intelligenza è RUSNAN ed ecco il talismano.
Nota: scrivere su una pergamena la frase iniziale del salmo ed il nome divino, portare
addosso la pergamena.