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p1⋅V1=p2⋅V2
Formule
Gas ideale
Indicando con
Un gas ideale, o gas perfetto[1] V0 il volume di una quantità
[2], è un gas descritto
fissata di gas alla temperatura di
Coefficiente di dilatazione
dall'equazione di stato dei gas prima legge di Gay-Lussac
perfetti, e che quindi rispetta la 0 C. e con V il suo volume alla Il parametro α è detto
legge di Boyle-Mariotte, la prima in una trasformazione isobara, ovvero temperatura Celsius t, la legge è coefficiente di dilatazione termica
legge di Gay-Lussac o legge di in condizioni di pressione e quantità di ed ha le dimensioni dell'inverso
espressa matematicamente dalla
Charles, e la seconda legge di sostanza costanti, il volume di un gas della temperatura perché il
Gay-Lussac, in tutte le condizioni relazione: prodotto α t è adimensionale.
ideale è direttamente proporzionale alla
di temperatura, densità e temperatura assoluta. Per un gas ideale α vale circa
pressione. 3,663 · 10−3 °C−1, pari a circa
V=V0(1+αt)
1/273 °C−1.
V=V0αT
Temperatura assoluta e
trasformazione isobara
Formule
p=p0(1+αt)
t in Celsius
Trasformazione isocora
In termodinamica una
Un gas ideale, o gas perfetto[1][2], è un gas descritto dall'equazione di stato dei gas perfetti, e che quindi rispetta la legge di
Boyle-Mariotte, la prima legge di Gay-Lussac o legge di Charles, e la seconda legge di Gay-Lussac, in tutte le condizioni di
temperatura, densità e pressione.
Equazione di stato
L'equazione di stato dei gas perfetti (o ideali), nota anche come legge dei gas perfetti, descrive le condizioni fisiche di un
"gas perfetto"
p*V = nRT
dove le variabili sono in ordine: la pressione, il volume, la quantità di sostanza, la costante dei gas e la
temperatura assoluta.
R = 8,314462618... J / mol K
n indica un insieme di entità elementari ed il suo valore è proporzionale al numero di entità contenute nel sistema. Le entità
possono essere: atomi, molecole, ioni, radicali o altro
Legge di Boyle
In termodinamica la legge di Boyle e Mariotte (o semplicemente legge di Boyle) afferma che in condizioni di
temperatura costante la pressione di un gas perfetto è inversamente proporzionale al suo volume, ovvero che il prodotto
della pressione del gas per il volume da esso occupato è costante:[1][2]
p⋅V=costante
p1⋅V1=p2⋅V2
Formule
Indicando con
V0 il volume di una quantità fissata di gas alla temperatura di
0 C. e con V il suo volume alla temperatura Celsius t, la legge è espressa matematicamente dalla relazione:
V=V0(1+αt)
V=V0αT
T indica la temperatura assoluta del gas
Coefficiente di dilatazione
in una trasformazione isocora in condizioni di volume costante, la pressione di un gas sia direttamente proporzionale alla
sua temperatura assoluta.
le relazioni costitutive definiscono diverse classi di materiali ideali che rappresentano un modello di comportamento per i materiali reali. Più precisamente, esse sono rappresentative di particolari
comportamenti ideali (elastico, plastico, viscoso)
Formule
Indicando con P0 la pressione di un gas alla temperatura di 0 °C e con P(t) la pressione ad una temperatura t > 0,
questa legge è espressa matematicamente dalla relazione:
p=p0(1+αt)
t in Celsius
p=p0αT
T in kelvin
Il parametro α è detto coefficiente di espansione dei gase vale per tutti i gas circa 3.663 × 10-3 °C −1, pari a circa
1/273 °C −1. (Le dimensioni di α sono °C −1perché il prodotto α t deve essere adimensionale).
Trasformazione isocora
In termodinamica una trasformazione isocòra è una variazione dello statodi un sistema durante la quale il volume
rimane costante
Temperatura
La temperatura di un corpo può essere definita come una misura dello stato di agitazione delle entità molecolari delle quali
è costituito
Calore
In termodinamica e in termochimica, il calore è definito come il contributo di energia trasformata a seguito di una reazione
chimica o nucleare e trasferita tra due sistemi o tra due parti dello stesso sistema, non imputabile ad un lavoro o ad una
conversione tra due differenti tipi di energia. Il calore quindi è una forma di energia trasferita
Gli effetti del passaggio di calore sono descritti dal primo principio della termodinamica nella sua forma più generale:
dove ΔE indica una variazione di qualsiasi forma di energia (ad esempio energia interna, cinetica, potenziale), Q indica il calore
e W indica il lavoro (per variazione di volume o isocoro). Le conseguenze del passaggio di calore possono quindi essere
principalmente di due tipi: variazione di energia o scambio di lavoro.
Calore latente
In termodinamica, il calore latente è la quantità di energiascambiata (sotto forma di calore) durante lo svolgimento di una
transizione di fase (o "passaggio di stato").[1] Ad esempio, il "calore latente di fusione" è l'energia massima corrispondente al
passaggio di un sistema (costituito da una a più sostanze chimiche) dallo stato solido a quello liquido.
Calore sensibile
In termodinamica, il calore sensibile è la quantità di calore che viene scambiata tra due corpi producendo una diminuzione
della differenza di temperatura tra i due corpi.[1] Questo calore continua ad essere scambiato finché vi è una differenza di
temperatura tra i due corpi non nulla, cioè finché non viene raggiunto l'equilibrio termico.
Dilatazione termica
La dilatazione termica è un fenomeno fisico che si realizza quando un corpo (liquido, gassoso o solido) aumenta di volume
all'aumentare della temperatura