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Guido d’Arezzo
e il vescovo
Teodaldo, con un
monocordo
(A-Wn 51, c. 35v)
Monaco
benedettino, Guido
visse intorno
all’anno 1000
(991/2 ca. – dopo il
1033) soprattutto
tra Pomposa
(Ferrara) e
Arezzo, sua città
natale.
cit. in Giulio Cattin, Il Medioevo I,
vol. I parte II della Storia della
musica a cura della Società
Italiana di Musicologia, EDT,
Torino, 1979
Metodo di Guido d’Arezzo
il nome “solmisazione” deriva dalla contiguità delle note sol – mi nel passaggio dall’esacordo
naturale a quello molle e dall’esacordo duro a quello molle
Metodo attribuito a Guido per intonare un canto
premessa: avere la musica in notazione diastematica
1. individuare il semitono e
chiamarlo mi-fa
4. rinominare di conseguenza le
altre note
Ipotesi: forse perché proprio quelle sillabe erano già ben note ai
cantori in quanto avevano un significato esoterico.
UT RE MI FA SOL LA
SAN IO
RE
alfa e omega
LA SOL FA
UT
Jonas, il
resolutio in alchimia:
dissoluzione di una
IO SAN profeta Giona