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Sono D’Agostino Teresa iscritta al primo anno al corso di Laurea magistrale “Teorie e metodologie

dell’e-learning e della media education” facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli
Studi di Padova, il seguente compito è per l’insegnamento di Tecnologia dei media del Prof.
Cecchinato, ho scelto come citazione quella di Parisi:

”I ragazzi non accettano più di imparare dagli adulti. Fare entrare le nuove tecnologie digitali
nella scuola, sostituendo gli insegnanti con sistemi tecnologici per l’apprendimento dei
contenuti permetterebbe in qualche modo di aggirare questo problema. Gli insegnanti non
apparirebbero più ai ragazzi come la fonte delle conoscenze, e le modalità di apprendimento
somiglierebbero di più alle modalità di comunicare e di interagire a cui i ragazzi sono abituati
fuori della scuola. Forse allora la scuola apparirebbe ai ragazzi meno estranea di adesso”.

Secondo lo studioso D. Parisi fare entrare le nuove tecnologie nella scuola sostituendo la figura
dell’ insegnante con sistemi tecnologici per l’ apprendimento dei contenuti permetterebbe in
qualche modo di risolvere i problemi che attualmente persistono nella scuola di ogni ordine e grado
Dalle mie esperienze come insegnante di scuola primaria da alcuni anni posso affermare che e’
“assurdo’’ pensare di sostituire la figura dell’insegnante con un videogioco o un computer.
Per gli studenti, soprattutto nei primi anni della scuola primaria , ma anche per tutto il corso del
ciclo scolastico la figura dell’ insegnante rappresenta un importante punto di riferimento,si
stabilisce con esso un rapporto che potremmo definire speciale. Tutti noi infatti ricordiamo con
affetto e stima la nostra insegnante delle elementari e non solo. Sicuramente la tecnologia
multimediale all’interno della scuola e fuori dalla scuola ha apportato un cambiamento , un nuovo
modo di comunicare , di interagire con gli altri e di apprendere.Con le attività didattiche proposte al
computer, i vari videogiochi didattici ecc., siamo passati da un tipo di apprendimento simbolico -
ricostruttivo in cui l’ intero processo e’ cosciente , bisogna fare attenzione, concentrarsi leggere e
rileggere ad un tipo di apprendimento esperienziale che avviene in maniera incosciente, in cui non
si compie un particolare sforzo e ne’ si richiede una particolare attenzione . Questo tipo di
apprendimento e’ quello preferito dagli studenti di oggi dal quale si sentono più attratti e motivati.
Perché allora non sfruttare questa loro propensione ad essere più aperti a più canali comunicativi
adattando i sistemi di insegnamento, le metodologie e gli approcci didattici e anche al ruolo dell’
insegnante a questo tipo di apprendimento preferito dai nostri alunni? In ruolo dell’insegnante non
e’ da sostituire con un sistema tecnologico ma potrebbe diventare quello di un tutor individuale
(tutoring), ossia un docente che si impegna a coadiuvare lo studente per tutto il percorso di studi
attraverso l'organizzazione e la programmazione di incontri periodici e di incontri straordinari su
richiesta dello studente stesso. Il compito del tutor sarà di aiutare lo studente a definire e realizzare
le tappe del suo progetto formativo, favorire lo sviluppo coerente delle sue personali inclinazioni,
stimolarlo a gestire autonomamente e superare eventuali problemi di studio potrebbe seguire gli
alunni, incoraggiarli, gestire le situazioni più difficili e accompagnare la costruzione autonoma che
l’ allieva compie indirizzandosi verso direzioni più ricche e promettenti. Inoltre non condivido l’
affermazione dell’autore Parisi,il quale afferma che nel sistema scolastico tradizionale la scuola
apparirebbe estranea ai ragazzi. Penso che in un ambiente scolastico sereno in cui si stabiliscono
rapporti (umani) affettivi tra alunni e insegnanti, di collaborazione e solidarietà verso i compagni lo
studente si sentirebbe sicuramente più protetto e sereno rispetto all’ ambiente vissuto al di fuori
della scuola o davanti a uno strumento tecnologico e anche rispetto all’ ambiente familiare
soprattutto nelle situazioni familiari difficili o disagiate che spesso possono essere causa di
demotivazione, di ritardo di apprendimento, e instabilità di comportamento situazioni sempre più
presenti nelle scuole di oggi.

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