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Ogni risultato che ottieni - nella vita come nella musica - è condizionato dallo stato nel quale ti
trovi mentre lo persegui.
Se sei agitato o preoccupato difficilmente darai il meglio di te; quando invece sei determinato e
concentrato su ciò che fai, ti risulta più facile superare difficoltà e problemi.
Pensa alle ultime esibizioni pubbliche che hai fatto:
come era il tuo stato? come ti sentivi fisicamente? che tipo di pensieri avevi? che emozioni
provavi? in che modo queste emozioni hanno influenzato la tua esecuzione?
Una delle richieste più frequenti da parte delle persone con cui lavoro è: "Deborah, mi insegni a
controllare il mio stato d'animo per STARE BENE SEMPRE?"
Io voglio parlare di GESTIONE dello stato d'animo e non di CONTROLLO, perché siamo esseri umani
e non dei robot... Ma vi posso assicurare che, se acquisite questi strumenti e li mettete in pratica, la
maggior parte dei vs stati d'animo DIPENDERANNO DA VOI, li potrete GESTIRE.
Può essere utile?
Le persone che mi chiedono di voler controllare il loro stato d'animo, cosa vorrebbero?
VORREBBERO STARE BENE SEMPRE.... E' una richiesta legittima? si certo.... nella testa delle
persone c'è l'idea di voler stare sempre al top...
Attenzione all'AVVERBIO "SEMPRE"!
Personalmente sono convinta che non sia possibile ma soprattutto NON SIA UTILE. Perché?
la linea fissa per il cervello diventa NORMALITA' (anche se è uno stato di benessere) e NON
L'APPREZZIAMO PIU', non viviamo più quello stato di benessere...
Il cervello si ADATTA e non lo percepisce più come benessere...
Invece, quello che possiamo tendere a fare è: creare un andamento altalenante che vada verso l'alto,
in modo che gli ALTI di oggi diventino i BASSI di domani e gli ALTI di domani siano molto più alti degli
ALTI di oggi....
Dobbiamo essere consapevoli che probabilmente dopo i nostri momenti di massima performance,
seguirà un picco verso il basso, che servirà per ricaricarsi e andare ancora più in alto la prossima
volta.
In che cosa dobbiamo diventare ABILI?
Nella gestione della nostra fase in discesa e nel nostro picco più basso sapendo che, facendo
poi tutte le cose necessarie per ricaricare il nostro corpo e il nostro cervello, seguirà una nuova
risalita. Altra cosa che possiamo tendere a fare: rendere più brevi possibili i picchi più bassi e
allungare la durata dei picchi più alti....
Se ci pensiamo è lo stesso meccanismo che adotta il nostro corpo per andare in forma: all'inizio,
quando facciamo i primi esercizi fisici, ci fa male tutto, facciamo fatica... poi dopo un periodo in cui ci
riposiamo e poi ci rialleniamo, così per un pò di tempo, alla fine non abbiamo più gli stessi dolori e non
proviamo più la stessa fatica.... Il nostro corpo rigenera le energie che ha consumato e le potenzia!
Attraverso questo sistema noi entriamo in forma.
E' lo stesso meccanismo che utilizza la nostra MENTE in tutte le sue applicazioni.
La facciata che ci fanno vedere i media in Tv o al cinema è sempre quella bella e positiva... nessuno
ci dice che cosa queste persone hanno dovuto passare per arrivarci (sacrifici, sconfitte etc).
Esempio: se io sto sulle punte, da questa posizione non posso saltare, mentre se mi piego con le
ginocchia, poi salto più in alto...
E più scendo in basso con le ginocchia e più salto in alto!
Quando sto vivendo un momento di difficoltà, metaforicamente io mi piego sulla ginocchia e vado giù.
A questo punto ho una scelta: posso autocommiserarmi e restare giù...
Cosa succede se rimango giù per tanto tempo? Poi riesco a saltare? NO, mi vengono i crampi alle
gambe. Molti si crogiolano nel dolore "che sfiga, tutte a me capitano..."
E sapete cosa succede molto spesso? vanno ancora più giù.... sai quando si dice che se le attirano?
la sfiga chiama altra sfiga.... se non faccio nulla
Altra soluzione: vado giù per una situazione di difficoltà, sto giù un pò, imparo ciò che ho da imparare
(quelle situazioni tipicamente portano degli utili insegnamenti) e poi salto fuori più forte di prima,
proprio grazie a quegli insegnamenti.
Quindi, la scelta dipende sempre da NOI: rimanere giù o saltare?
Avere questa consapevolezza è già un ottimo punto di partenza....
Appena ci apriamo alla possibilità che ci sia una soluzione, il nostro cervello CERCA UNA
SOLUZIONE.
Primo messaggio che voglio trasmettervi è: potete vivere un momento di difficoltà? SI
Se rimanerci o uscirne il più presto possibile, quello dipende da noi.
ESEMPIO:
Vi è mai capitato di dover affrontare una prova importante, un esame, andarci anche ben preparati e
poi al momento cruciale fate scena muta oppure ve la fate sotto e avete la mente completamente
vuota?
Eppure eravate preparatissimi!
Magari poi uscite da quell'aula d'esame, senza parlare con nessuno, ve ne tornate a casa e vi dite:
"Cazzo, potevo dirgli questo... questo... questo"
Quindi, quelle informazioni ce le avevate dentro di voi!
Allora perché non avete tirato fuori quei concetti al momento giusto?
perché avevate il cervello "inquinato" da uno stato d'animo non utile!
Non esistono persone senza risorse, esistono STATI D'ANIMO SENZA RISORSE
Ognuno di voi ha tutte le risorse dentro di sé, dipende dallo stato d'animo in cui siamo la possibilità di
accedervi o no.
Si tratta di avere una porta aperta o chiusa nei confronti delle informazioni in entrata e delle possibili
risposte.
Proseguiamo la nostra esposizione dando un supporto teorico al fenomeno legato agli stati d’animo.
La velocità con cui la mente elabora le informazioni dipende da un liquido che abbiamo dentro il
nostro cervello (BRAIN JUICE).
E' come la carica della batteria che dipende dalla qualità del liquido.
Allo stesso modo la velocità con cui il nostro cervello elabora le informazioni dipende dalla
qualità del liquido che c'è nel nostro cervello.
La qualità del LIQUIDO che abbiamo nel cervello la scegliamo noi e dipende dal nostro stato
d'animo.
Immaginate come se nel nostro cervello ci fossero 2 pompette: quando viviamo stati d'animo non
potenzianti, nel nostro cervello spruzziamo NEUROINIBITORI, cioé peggioriamo la qualità di questa
soluzione. Quando invece viviamo stati d'animo positivi e funzionali, stiamo attivando l'altra pompetta,
quella che spruzza i NEUROECCITATORI.
Tornando all'esempio dell'esame di prima: con lo stato d'animo d'ansia e di paura, cosa stavi
spruzzando dentro il tuo cervello? neuroinibitori.... liquido cattivo... cervello meno lucido...
collegamenti lenti....
Perché poi la risposta è venuta in mente (quando ormai era troppo tardi)?
Perché è cambiato lo stato d'animo, quindi è cambiata la pompetta, cambiato il liquido,
neuroconnessioni veloci etc
Se i nostri stati d'animo dipendono dalla qualità del nostro succo cerebrale (BRAIN JUICE), la nostra
capacità di creare del buon succo è di fondamentale importanza.
Questa è CHIMICA
Le emozioni non sono nient'altro che un passaggio di sostanze chimiche nel nostro cervello
Voglio che IL MIO STATO dipenda esclusivamente da me e non da altri fattori esterni o persone
Fisiologia
A seconda di COME utilizzi il tuo corpo puoi influenzare e modificare il tuo STATO D'ANIMO
La nostra fisiologia determina il nostro stato d'animo.
Più diventi abile ad utilizzare al meglio la tua fisiologia più riesci a gestire nella maniera a te più
funzionale il tuo stato d’animo e con questo la tua capacità di agire e fare le cose che sei in grado
di fare!
Esercizio
Torna con la mente ad un momento in cui hai sperimentato grande SICUREZZA! Torna ad una
situazione in cui hai vissuto in maniera forte queste sensazioni, immagina di rivivere questo momento.
Ora.
E adesso concentrati sulla sensazione e dimmi, come è la tua postura? E l’espressione sul tuo
volto? Come stai respirando? E come ti muovi?
questo, ci servirà tra poco :)
In questo caso immagino tu abbia vissuto qualcosa di simile a questo:
- Schiena ben eretta
- Spalle aperte e petto in fuori
- Respirazione profonda e marcata
- Sguardo dritto e fiero
- Gestualità decisa
Ogni volta che vivi e sperimenti uno stato d’animo, questo definisce anche una ben precisa
fisiologia;
sono sicuro che non hai mai visto una persona giù di corda saltare come un grillo o una persona
eccitata ed euforica starsene stravaccata sulla sedia, respirare in maniera quasi impercettibile e con
un’espressione da pesce lesso sulla faccia… Giusto?
Tutto ciò accade perché il nostro cervello è “programmato” in questo modo, cioè ad ogni stato
d’animo associa neurologicamente una specifica fisiologia.
Mi spiego meglio! Quando usi la tua fisiologia il tuo stato d’animo seguirà di conseguenza, la
tua fisiologia è in grado di generare e guidare lo stato d’animo che ti serve e che ti è più utile!
La fisiologia e lo stato d'animo devono stare sempre sullo stesso piano, perché con i nostri
movimenti mandiamo dei segnali al nostro cervello.
Quando cambi la tua fisiologia per cambiare il tuo stato d'animo, il tuo cervello sperimenta
un’incongruenza che non è in grado di gestire e allora ti dice “No, no, no, non ci siamo, così non è
corretto, torna giù”; e tu, che hai già capito come andrà a finire rispondi “Non ci penso neppure,
rimango qui!”. Lui allora insiste ancora e ti ribadisce “Torna giù, non vedi che così non può andare?”, e
tu “Nemmeno per sogno!” e così’ via per un po’ fino a che?
Fino a che, dopo un po’, il tuo cervello si “arrende” e per gestire l’incongruenza non ha altro da
fare che portare “su” lo stato d’animo ed allinearlo con la fisiologia che hai assunto!
Mi segui? Riesci ad immaginare la portata di una simile cosa?
ESERCIZIO - induco stato d'animo di relax e tranquillità
fai questo esercizio: mettiti in una posizione comoda, assumi una postura distesa e rilassata, se ti
aiuta chiudi gli occhi, respira in maniera profonda e tranquilla, lascia andare i pensieri e i tutti i tuoi
muscoli, e, quando sei pronto dimmi, qual è la sensazione che stai sperimentando?
È forse qualcosa del tipo: calma, relax, pace? Se hai fatto bene l’esercizio credo di averci preso!
Se volete cambiare il vostro stato d'animo, agire sulla vostra fisiologia è la prima cosa da fare.
ESERCIZIO
Avete in mente una cosa che dovrete realizzare nel prossimo futuro e che vi interessa? Bene fissatela
nella vostra mente.
Seduti, assumete la fisiologia di una situazione in cui siete assolutamente tristi senza risorse senza
possibilità di riuscita. Immaginatevi nella peggiore delle condizioni che avete mai provato, e dato che
immaginiamo possiamo fare anche peggio…. sforzatevi....
Vedetevi fare quella cosa e datevi un voto da 0 a 10 sulla fattibilità della cosa.
Interruzione di modulo
Assumete ora la fisiologia di una situazione in cui siete assolutamente determinati e sicuri di voi, con il
massimo delle risorse a vostra disposizione. Immaginatevi nella MIGLIORE delle condizioni che avete
mai provato, e dato che immaginiamo possiamo fare anche MEGLIO ….
Vedetevi fare quella cosa e datevi un voto da 0 a 10 sulla fattibilità della cosa.
La chiave è proprio in questo atto di volontà, nella decisione, ogni volta ce ne sia la necessità,
di cambiare la tua fisiologia in maniera utile e congruente con lo stato d’animo che vuoi
sperimentare e il resto viene da sé.
"COME SE....."
Mi capita spesso che dei musicisti mi chiedano: “Deborah, come posso fare a non essere agitato o
teso prima di andare in scena e salire sul palco?”
Una delle mie prime risposte è: “COME TI COMPORTERESTI SE FOSSI ASSOLUTAMENTE
CERTO DI FARE UN'OTTIMA PERFORMANCE?”
Come staresti, come respireresti, quale sguardo avresti? Mi segui? Voglio che tu sia nelle condizioni
ideali per fare quello che devi fare e voglio che tu possa essere al meglio di te nei momenti importanti
e per essere al meglio di te occorre che tu ti senta al meglio e ti comporti nella esatta maniera come
se ti apprestassi ad ottenere il meglio.
Attento, questo non significa necessariamente che lo otterrai, a me interessa però che tutto il tuo
corpo e tutto te stesso vadano nella giusta direzione per esprimere tutto il tuo potenziale; poi se la
giuria del concorso decide di fare idoneo un altro musicista al posto tuo, tu non puoi farci nulla, ma
voglio che tu sia in grado di esprimerti al massimo delle tue possibilità!
Prima di ogni momento importante comportati “come se” avessi la certezza assoluta di
centrare il tuo obiettivo, “come se” avessi la totale sicurezza che le cose stanno per andare
come tu vuoi, mettiti in questo stato d’animo e nota come i tuoi risultati migliorano… ricorda
consapevolezza e flessibilità!
LA RESPIRAZIONE
La qualità della tua respirazione ha un impatto diretto sull’energia che il tuo corpo riesce a
sprigionare. Il tuo corpo si “nutre” di OSSIGENO ed in carenza di ossigeno soffre, si indebolisce e
rallenta.
Respirando in maniera superficiale e toracica riesci ad utilizzare la tua capacità polmonare per non
più dei due terzi circa! Se già non lo fai o non sei abituato a farlo impara perciò a respirare
utilizzando il diaframma, in maniera profonda e addominale.
ESERCIZIO
Puoi iniziare con questo esercizio, appoggia una mano sulla tua pancia e inspira facendo in modo che
la tua pancia spinga la tua mano “in fuori”, il più possibile,
poi, quando hai inspirato, espira l’aria facendo in modo che la tua mano ritorni indietro e si riavvicini
alla colonna vertebrale.
Per capire ancora meglio cosa intendo ti può aiutare fare delle espirazioni forzate in cui “butti fuori”
tutta l’aria che hai in corpo, così che si crei una sorta di “effetto vuoto” e sia più facile per te durante
l’inspirazione successiva utilizzare bene l’addome.
Appena finita l’espirazione forzata non dovresti idealmente essere neppure in grado di dire una parola
finché non riprendi fiato.
Navigando sulla rete puoi trovare diversi esercizi per allenare la tua respirazione addominale, oppure,
ancora meglio, fatti seguire da un esperto, vedrai che allenandoti, in poco tempo, riuscirai a migliorare
significativamente la qualità della tua respirazione e percepirai un aumento significativo della tua
energia.
Ci pensi? Ti rendi conto dell’importanza che può avere per te avere la consapevolezza e la
padronanza del tuo respiro?
MOVIMENTI, GESTI
Ci sono poi i movimenti, i gesti.
Muoviti con energia se vuoi sperimentare energia!
Muoviti con calma se vuoi sperimentare calma e tranquillità, con sicurezza se è questo che vuoi. Non
pensare di poterti trascinare in giro per il teatro o nella sala di audizioni ed essere una bomba!
Metti energia in quello che fai e quello che succederà automaticamente sarà che avrai più
energia a disposizione.
Abbiamo più di 80 muscoli nel nostro viso, allenati nell’utilizzarli per trasmettere le emozioni che
vivi, per vivere le emozioni che vuoi.
Sembra che più ci facciamo adulti, tendiamo a sorridere sempre di meno. I bambini ridono molto di
più degli adulti, e i neonati ridono ancora molto di più dei bambini. Che significa questo? Che
crescendo perdiamo la nostra naturale purezza e la nostra spontaneità e ci mettiamo sul volto una
maschera per non apparire quello che siamo? Ma non per questo dobbiamo rinunciare a sorridere in
ogni momento e in ogni situazione. Perché, ricordiamoci che anche un piccolo sorriso è un grande
dono che offriamo agli altri, e soprattutto a noi stessi.
E’ bello poter affrontare le questioni della vita con una certa dose di umorismo. Ci aiuterebbe a ridurre
la tensione, e può contribuire a neutralizzare i conflitti nei momenti difficili.
RICAPITOLANDO
Voglio riassumerti velocemente quello che abbiamo visto insieme:
1. Lo stato d’animo che vivi è strettamente collegato e interconnesso con la tua fisiologia, dove per
fisiologia intendiamo la postura, il respiro, le espressioni del volto e la gestualità;
2. Ogni volta che sperimenti uno stato d’animo questo si riflette in una specifica combinazione degli
elementi che costituiscono la tua fisiologia;
3. Come lo stato d’animo influenza e modifica la fisiologia, così la tua fisiologia può influenzare e
modificare il tuo stato d’animo;
4. Per gestire perciò al meglio il tuo stato d’animo non ti serve altro che imparare a gestire ed
utilizzare la tua fisiologia, il tuo corpo;
5. Modifica la tua postura, il tuo respiro, le tue espressioni facciali e i tuoi movimenti per vivere lo stato
d’animo che ti serve sperimentare nelle diverse situazioni;
6. Allena la tua consapevolezza per renderti conto di quando indugi in stati d’animo poco utili e
disfunzionali;
7. Utilizza la tua flessibilità per cambiare immediatamente la situazione e dirigere la tua fisiologia in
maniera più utile;
8. Prima di ogni momento importante comportati “come se” avessi la certezza assoluta di centrare il
tuo obiettivo;
9. Allenati ad entrare e uscire in diversi stati d’animo, in modo che, nelle situazioni difficili, tu sappia
farlo in maniera sempre più automatica e naturale;
10. Allenati a respirare utilizzando il diaframma e ossigena il tuo organismo, l’ossigeno è energia;
11. Muoviti esprimendo energia e vedrai che la tua energia si ricaricherà;
12. Ricordati di indossare il sorriso.
ALLENAMENTO PER CASA
Allenatevi ad entrare velocemente prima in uno stato di determinazione e sicurezza e poi, in qualche
secondo, in uno stato di completo relax...
E così di seguito per un pò.... così acquisirete la capacità e la flessibilità emozionale per entrare
nello stato d'animo più produttivo a seconda della necessità del momento.
Fate questo esercizio più e più volte al giorno, con le emozioni che volete sperimentare, per passare
ed entrare velocemente negli gli stati più utili per te.
Maggiore è la tua flessibilità emozionale, maggiore è la tua capacità di risposta, in ogni situazione.
Perciò, ogni volta che ti dovessi ritrovare in uno stato d’animo che non ti è utile, che non ti serve o che
non ti è produttivo per quello che stai facendo, hai la possibilità di cambiarlo semplicemente agendo
sulla tua fisiologia: sulla tua postura, sulla tua respirazione, sulle tue espressioni del viso e sulla tua
gestualità.
Ognuna di queste componenti è importante!
LA CABINA DI SUPERMAN
ESERCIZIO PER ENTRARE NELLO "STATO DI PERFORMANCE" in pochi
secondi
Esercizio fantastico per allenare la tua capacità di entrare nello “state”, o “flow”, intendo
quello stato o quegli stati che ti servono nei diversi momenti per permetterti di dare il meglio.
Ti guiderò nell’esercizio utilizzando lo stato della SICUREZZA E DELLA CERTEZZA, che è uno dei
più gettonati quando lavoro con i musicisti, ma sappi che potrai eseguire gli stessi passi di questo
esercizio per qualsiasi stato ti serva.
Alzati in piedi e immagina davanti a te una CABINA, la tua “cabina del potere”, se ti piace dalle anche
un colore, questa è la “tua cabina della sicurezza”.
Hai presente la cabina che usa CLARK KENT quando si trasforma in Superman? Ecco potrai
considerarla un po’ allo stesso modo, sarà la tua cabina per entrare in un super “state”, per accedere
al tuo potenziale e tutte le tue risorse.
Immagina di vedere te stesso dentro la cabina in uno stato di super sicurezza, di totale e
completa certezza.
Osserva ogni dettaglio, la postura, la posizione della testa, lo sguardo, la respirazione, le espressioni
del viso, osserva la tensione muscolare, nota come ti muovi, presta attenzione a se ci sono dei suoni.
Una volta che hai immagazzinato ogni singolo particolare, quando sei pronto, fai un passo avanti,
deciso, ed entra nella cabina, immagina di entrare dentro te stesso e sperimentare quella sensazione
di totale e completa sicurezza e certezza, immagina di ricoprire perfettamente ogni singolo millimetro
quadrato di te stesso quando sei totalmente e completamente sicuro.
Come sei con la schiena, come sono le tue spalle, come respiri quando sei così sicuro, come ti muovi,
qual è la tua espressione del volto, e come è il tuo sguardo?
Vedi le stesse cose, le stesse immagini che vedi quando sei completamente e totalmente sicuro.
Ascolta gli stessi suoni che ascolti, se ce ne sono, quando sei totalmente sicuro.
Ascolta le stesse cose che dici a te stesso quando sperimenti grandissima e totale sicurezza.
E adesso concentrati su questa sensazione di sicurezza, dove è localizzata nel tuo corpo?
Concentrati sul movimento che ha questa sensazione e… al mio 3 espandila in tutto il tuo corpo!
Pronto? 1, 2, …, 3. Ora!
Ora al mio tre raddoppia questa sensazione e fai in modo che ogni singola cellula del tuo corpo
sperimenti totale e completa sicurezza.
1, 2, …, 3. Così.
Ancora una volta, al mio 3 prendi questa sensazione e portala al massimo livello, voglio che tu
sperimenti una sicurezza mai sperimentata prima, che tutto il tuo corpo sia pervaso e inondato di una
sensazione di completa certezza e sicurezza.
1, 2, …, 3!
Così, bravissimo.
Adesso esci pure dalla tua cabina, fai un passo indietro, tira un bel respiro profondo e torna qui. Ora,
da questa posizione, fai di nuovo un passo avanti, rientra nella tua cabina e nota quanto ti è facile
riaccedere allo stato di sicurezza e certezza.
Ripeti l’esercizio più e più volte fino a quando ti basterà immaginare davanti a te la cabina, fare un
passo avanti ed accedere al tuo super “State” di sicurezza e certezza.
Una volta che assumi questa padronanza, immagina di essere in una situazione in cui prima ti saresti
trovato in difficoltà e in cui avresti avuto bisogno di sicurezza e nota come, solo facendo un passo
avanti dentro la tua cabina, le cose cambiano.
Quando fai tua la capacità di entrare ed uscire facilmente dallo stato, utilizzala prima delle tue
performance, in tutti i momenti di necessità e stupisciti degli straordinari risultati che riesci ad ottenere.
E’ una sorta di raggio laser che concentra la propria attenzione su una specifica categoria di
informazioni, in funzione della priorità del momento.
Il nostro SISTEMA ATTIVANTE RETICOLARE funziona come il focus di una macchina fotografica,
che mette a fuoco una cosa e sfoca le altre.
Esempio della telecamera alla festa !!
Nel nostro cervello ciò su cui poniamo l'attenzione diventa LA NOSTRA REALTÀ.
Sentimenti di ansia e frustrazione (così come le sensazioni in genere) non dipendono da ciò che
troviamo all’esterno (ovviamente ne vengono influenzate, attenzione) ma dipendono da ciò che
facciamo col nostro cervello.
Cosa accade nel momento in cui la nostra mente si focalizza su una cosa specifica?
Quando siamo concentrati su una cosa in particolare, accadono macrocose attorno a noi di cui non
abbiamo neanche la percezione
Un cacciatore in agguato, un bimbo immerso nei suoi giochi o che ascolta una storia, un atleta nel
momento della sua massima performance, un grande musicista che suona profondamente ispirato....
COSA HANNO IN COMUNE QUESTE PERSONE?
Ognuno di loro sta concentrando tutte le sue energie psicofisiche in QUEL PRECISO ISTANTE,
nessun altro pensiero, sensazione fisica o intervento estraneo è in grado di distoglierli dall'obiettivo
che li attrae!
Questa cosa non gli richiede sforzo o fatica, anzi, gli dà una grande carica di energia!
Questa è la MAGIA DELLA MOTIVAZIONE: quello che fai, non solo non ti stanca, ma addirittura ti
RICARICA DI ENERGIA.
Quando suoni o canti HAI BISOGNO DI RESTARE PRESENTE MOMENTO PER MOMENTO nel
fluire della MUSICA.
E' importante imparare ad indirizzare l'attenzione, il focus mentale.
Ogni volta che ti fermi a riflettere su qualcosa che è già accaduto o su qualcosa che deve ancora
avvenire, NON SEI NEL "QUI ED ORA", quindi NON SEI ATTENTO.
Es: stai suonando e improvvisamente fai un errore; continui a suonare ma pensi all'errore che hai
appena fatto... "proprio lì dovevo sbagliare? se ne saranno accorti? perché ho sbagliato?"
In questo modo non sei presente a ciò che stai facendo ma sei fermo nel passato....
Oppure: stai suonando e pensi già al passaggio difficile che sta per arrivare: "tra poco arriva quel
passaggio... speriamo che venga bene... l'avrò studiato abbastanza? e se lo sbaglio?!"
Anche in questo caso non sei presente a ciò che stai facendo ma sei totalmente proiettato nel futuro!
Mentre devo fare una cosa invece le domande COME sono molto funzionali.
Spostano il focus sulle SOLUZIONI e attingono ad energie propositive, proattive. Generano un
atteggiamento orientato alla soluzione.
Consideriamo anche che esistono eventi, processi, cose sulle quali non abbiamo il controllo e dei
quali è inutile PREOCCUPARSI.
La scelta di quando fare queste domande e soprattutto quanto tempo dedicarci è fondamentale.
Ad esempio in un momento importante della gara o della stagione, se capita un imprevisto, alcuni
atleti (o allenatori) potrebbero chiedersi: “perché è capitato proprio adesso?” Probabilmente riesci
ad intuire che le risposte andranno verso il “perché sono stato disattento”, “perché non ero
concentrato”... o alle più fatalistiche “perché sono sfigato...”, “perché non sono destinato a vincere” o
cose simili.
Se una persona rimane solo su questi tipi di perché, lo stato d’animo ne viene fortemente influenzato
ed inizia un circolo vizioso che porta nei casi estremi a bloccarsi totalmente. Questo è uno dei motivi
per cui capita di vedere degli atleti, anche di caratura internazionale, bloccarsi e magari scegliere di
finire in anticipo la carriera in uno sport in cui avrebbero avuto ancora tanto da dire!
Attenzione bene, te lo ripeto: non c’è nulla di male a chiedersi i perché. Anzi, credo che l’autoanalisi
sia utilissima... fai semplicemente attenzione al tipo di perché ti chiedi perché, dopo che ti sei fatto una
domanda, la tua mente continua a cercare una risposta... e non la smette di cercare finché non la
trova.
La cosa importante infatti è che l’eventuale domanda perché, una volta trovata la cosa da migliorare,
sia seguita da una domanda COME, focalizzata sulle soluzioni, in modo che ti possa adoperare
per uscire da una situazione di difficoltà.
RICORDATI SEMPRE CHE LA MENTE NON RICONOSCE COMANDI IMPARTITI SOTTO FORMA
DI NEGAZIONE !!!! QUINDI PARLATI SEMPRE IN POSITIVO :)
INCANTESIMI (o MANTRA)
Spesso utilizziamo frasi frequenti e ricorrenti con noi stessi, possiamo definirli INCANTESIMI.
Perché uso questa parola?
Avete presente i mantra che vengono recitati? si parla di meditazione, religione … come mai si
recitano?
Tali operazioni consentono alla mente di accedere ad uno stato particolare … funzionale.
Gli incantesimi rappresentano un uso attivo della
neurologia e della fisiologia a differenza delle credenze che sono memorie passive radicate in noi
stessi.
Le credenze sono informazioni immagazzinate, mentre gli incantesimi sono eventi fisiologici attivi
Spesso le persone si rendono conto di non credere veramente a quello che stanno dicendo, ma
continuano ad utilizzare i propri incantesimi come se niente fosse dicendo a se stesse: "Tanto so che
non è realmente così".
"Ciò che pronunci costantemente con forte intensità emotiva, tu proverai, creerai, e diverrai.
Le parole che pronunci con convinzione emotiva diventano la vita che vivi: il tuo paradiso oppure il tuo
inferno."
ANTHONY ROBBINS
Tutte le regole che abbiamo visto nella giornata della comunicazione valgono a maggior ragione per il
nostro dialogo interno.
Siate inflessibili sul tipo di messaggio che vi date quotidianamente in riferimento ad ogni cosa che
dovete/volete affrontare.
Ricordiamo le parole da non utilizzare …
Alleniamoci a formulare comandi in positivo per tutte le azioni, decisioni, comportamenti che vogliamo
intraprendere.
RICAPITOLANDO
Riassumendo quindi, per gestire al meglio il tuo stato d’animo tramite il tuo focus:
1. Quando sei in un momento importante fai in modo che la tua mente sia nel presente
2. Fatti domande potenzianti: se ti serve sapere il perché va bene, ma poi concentrati sul COME e
sul COSA puoi fare per migliorare una situazione;
3. Sempre nei momenti importanti, per evitare che la tua mente si focalizzi su pensieri negativi,
concentrati su ciò che stai facendo o semplicemente sulla parte del tuo corpo con più comfort in
quel momento;
4. Usa espressioni positive, dicendo ciò che vuoi (e non ciò che non vuoi): nello specifico allena il
tuo cervello a riconoscere ciò che vuole ripetere (ad esempio il gesto perfetto) e a rimpicciolire ed
allontanare ciò che non vuole ripetere (ad esempio l’errore);
5. Usa il potere della tua mente per tornare ad un ricordo in cui hai provato uno stato mentale ed
emozionale che ti può essere utile (sicurezza, tranquillità, lucidità, entusiasmo, ecc.) e immagina
che stia accadendo ora: vedi, ascolta e prova la sensazione.
Questo lavoro si chiama di allenamento mentale... quindi serve allenarlo, così come fai con la
tecnica e il fisico. Altrimenti, se bastasse una sola volta per imparare tutto e riuscire ad applicarlo
facilmente, si sarebbe chiamato “miracolo” mentale...
Perciò, come dicevo, ora tocca a te. Per il prossimo mese, allenati ogni giorno a gestire la tua
fisiologia e il tuo focus mentale. Allena il tuo corpo a stare nella postura che esprime lo stato che
vuoi creare dentro di te, e allena il tuo focus mentale ad essere concentrato su pensieri utili e positivi:
sei tu che crei il tuo stato in ogni momento... non dipende dall’esterno, dipende da te!
Questa è la più forte e utile convinzione che puoi prendere da questo incontro.
In questo modo puoi tenerti la responsabilità del tuo stato! Come mi piace ripetere alle persone
con cui lavoro: non ha senso dare le chiavi della tua felicità in mano a qualcun’altro... tienile bene
strette nelle tue!