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QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO

(art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n.6/2017)

MODULO SPECIALISTICO CATEGORIE 1-4-5


Data Ultimo Aggiornamento: 24/01/2019

Materia: 1. Normativa sull’autotrasporto

T_1_01019: Il trasporto di cose su strada con autoveicoli, rimorchi, semirimorchi, trattori


stradali può avvenire:
- Esatta: in conto proprio; per conto terzi; in esenzione di licenze, autorizzazioni o iscrizioni;
- Sbagliata: nell’interesse del conducente o dei propri familiari; nell’interesse dello Stato;
- Sbagliata: sempre liberamente, in esenzione di licenze, autorizzazioni o iscrizioni;
- Sbagliata: previa autorizzazione ovvero previo nulla osta del comune territorialmente competente.

T_1_01020: Ai sensi della l. n. 298/1974 non sono soggetti alla disciplina degli autotrasporti di
cose, i trasporti effettuati con:
- Esatta: gli autoveicoli adibiti a trasporto di cose in dotazione fissa alle forze armate, ai corpi armati dello Stato, al
Corpo dei vigili del fuoco, alla Croce rossa italiana e al Corpo forestale dello Stato, muniti delle particolari targhe
di riconoscimento;
- Sbagliata: gli autoveicoli per il trasporto di cose, con massa complessiva a pieno carico non superiore a 10
tonnellate;
- Sbagliata: gli autoveicoli per il trasporto di cose, con massa complessiva a pieno carico non superiore a 15
tonnellate;
- Sbagliata: gli autoveicoli che abbiano ottenuto una speciale esenzione dal comune territorialmente competente.

T_1_01021: L’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto
di cose per conto di terzi è stato istituito dalla l. n. 298/1974.
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso;
- Sbagliata: falso, è stato istituto dal d.lgs. n. 285/1992 (Nuovo codice della strada);
- Sbagliata: falso, è stato istituto dal D.M. n. 120/2014 (Regolamento per la definizione delle attribuzioni e delle
modalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei requisiti tecnici e finanziari delle imprese
e dei responsabili tecnici, dei termini e delle modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali).

T_1_01022: Sotto il profilo pubblicistico, quale legge regolamenta i servizi di autotrasporto?


- Esatta: la l. n. 298/1974;
- Sbagliata: il d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: il d.l. n. 101/2013;
- Sbagliata: il d.lgs. n. 81/2008.

T_1_01023: L’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto
di cose per conto di terzi è formato dall’insieme
- Esatta: degli albi provinciali;
- Sbagliata: degli albi regionali;
- Sbagliata: degli albi comunali;
- Sbagliata: degli albi speciali.

T_1_01025: Chi deve iscriversi all’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che
esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi?
- Esatta: le persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto terzi con qualsiasi mezzo e
tonnellaggio e a qualsiasi titolo;
- Sbagliata: le persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose in conto proprio o per conto terzi
con autoveicoli di massa complessiva superiore a 11,5 tonnellate;
- Sbagliata: le persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose in conto proprio con autoveicoli di
massa complessiva superiore a 6 tonnellate;
- Sbagliata: le persone fisiche e giuridiche che trasportano qualsiasi tipo di merce su strada.

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T_1_01026: Ai sensi dell’art. 1, comma 3 dalla l. n. 298/1974, l’Albo nazionale delle persone
fisiche e giuridiche che esercitano l'autotrasporto di cose per conto di terzi è condizione
necessaria:
- Esatta: per l'esercizio dell'autotrasporto di cose per conto di terzi;
- Sbagliata: per l'esercizio dell'autotrasporto di cose in conto proprio;
- Sbagliata: per il trasporto di merci in quantità eccedenti le 10 tonnellate;
- Sbagliata: per il trasporto di animali vivi.

T_1_01027: Quali tipi di iscrizione esistono all’interno dell’Albo nazionale degli


autotrasportatori di cose per conto terzi?
- Esatta: iscrizione limitata; iscrizione senza vincoli e limiti; iscrizione nella sezione speciale;
- Sbagliata: iscrizione nella sezione nazionale e iscrizione nella sezione regionale;
- Sbagliata: iscrizione in conto proprio; iscrizione in conto terzi;
- Sbagliata: iscrizione con autocarri; iscrizione con autovetture; iscrizione con motoveicoli.

T_1_01028: Le imprese estere possono essere iscritte all’Albo degli autotrasportatori di cose
per conto di terzi?
- Esatta: si, alle condizioni previste dell’art. 14 della l. n. 298/1974;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, ma solo se trasportino merci non pericolose;
- Sbagliata: no, fatto salvo il caso in cui siano espressamente autorizzate dal comune italiano in cui hanno la sede
operativa.

T_1_01030: Le imprese che intendono esercitare trasporto di merci su strada devono


iscriversi all’Albo provinciale degli autotrasportatori di cose per conto terzi, tenuto presso:
- Esatta: l’ufficio periferico della Motorizzazione civile competente per territorio rispetto alla sede principale
dell’impresa;
- Sbagliata: la Provincia competente per territorio rispetto alla sede principale dell’impresa;
- Sbagliata: la regione competente per territorio rispetto alla sede principale dell’impresa;
- Sbagliata: il comune competente per territorio rispetto alla sede principale dell’impresa.

T_1_01031: Ai sensi d.lgs. n. 284/2005, quale tra i seguenti compiti non viene svolto dal
Comitato centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori?
- Esatta: ricevere e istruire le domande delle imprese per l’iscrizione all’Albo degli autotrasportatori di cose per
conto di terzi e decidere sul loro accoglimento;
- Sbagliata: curare la formazione, la tenuta e la pubblicazione dell'Albo nazionale delle imprese di autotrasporto di
merci per conto di terzi;
- Sbagliata: attuare le direttive del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in materia di autotrasporto;
- Sbagliata: curare attività editoriali e di informazione alle imprese di autotrasporto, anche attraverso strumenti
informatici e telematici.

T_1_01033: Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è articolato, a livello centrale, in


- Esatta: due dipartimenti: Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici; Dipartimento per i
trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale;
- Sbagliata: un solo dipartimento: Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici;
- Sbagliata: tre dipartimenti: Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici; Dipartimento per i
trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale; Dipartimento per le calamità naturali;
- Sbagliata: quattro dipartimenti: Dipartimento per le infrastrutture, i sistemi informativi e statistici; Dipartimento per
i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale; Dipartimento per le calamità naturali; Dipartimento per
le autostrade.

T_1_01034: È incardinato nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e


dipende funzionalmente dal Ministro:
- Esatta: il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto;
- Sbagliata: la Direzione centrale per la Polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i Reparti speciali della
Polizia di Stato;
- Sbagliata: il Nucleo operativo ecologico (NOE) dei Carabinieri;
- Sbagliata: il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.

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T_1_01035: Ai sensi dell’art. 1 comma 94, della l. n. 147/2013, da chi sono svolte le funzioni
relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto
di terzi?
- Esatta: dagli Uffici periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: dalle province;
- Sbagliata: dalle regioni;
- Sbagliata: dai comuni.

T_1_01036: Ai sensi del D.P.C.M. 8 gennaio 2015 le funzioni in materia di tenuta degli Albi
provinciali, quali articolazioni dell’Albo nazionale degli autotrasportatori, sono attribuite:
- Esatta: agli uffici periferici della Motorizzazione civile;
- Sbagliata: alle province;
- Sbagliata: ai comuni;
- Sbagliata: alle regioni.

T_1_01037: Ai sensi del D.P.C.M. 8 gennaio 2015 di chi è la competenza a ricevere e istruire le
domande delle imprese per l’iscrizione all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di
terzi e a decidere sul loro accoglimento?
- Esatta: degli uffici della motorizzazione civile;
- Sbagliata: delle province;
- Sbagliata: del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: del Comando di Polizia locale.

T_1_01038: Ai sensi del D.P.C.M. 8 gennaio 2015 a chi compete la redazione dell’elenco di
tutti gli iscritti della provincia all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi,
l’esecuzione di tutte le variazioni e la relativa pubblicazione?
- Esatta: agli uffici della motorizzazione civile;
- Sbagliata: alla provincia;
- Sbagliata: al Comando di Polizia locale;
- Sbagliata: all’Ufficio tecnico del comune territorialmente competente.

T_1_01040: Ai sensi del D.P.C.M. 8 gennaio 2015, in seno ad ogni Direzione generale
territoriale del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, opera:
- Esatta: un comitato interprovinciale per l’Albo degli autotrasportatori, con funzioni consultive;
- Sbagliata: un comitato interprovinciale, con funzioni esecutive;
- Sbagliata: un comitato per l’Albo degli autotrasportatori, con funzioni di polizia;
- Sbagliata: un comitato provinciale, con funzioni di sorveglianza e controllo.

T_1_01041: Il comitato interprovinciale per l’Albo degli autotrasportatori di cui all’art. 3 del
D.P.C.M. 8 gennaio 2015:
- Esatta: esprime pareri, non obbligatori né vincolanti, in ordine alle materie relative all’esercizio dell’attività di
trasporto su strada;
- Sbagliata: svolge funzioni in materia di accertamento delle violazioni delle norme del d.lgs. n. 285/1992 (Nuovo
codice della strada);
- Sbagliata: decide sull’accoglimento delle domande di iscrizione all’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di
terzi;
- Sbagliata: svolge funzioni di vigilanza sull’operato degli uffici della motorizzazione civile.

T_1_01042: Gli uffici della Motorizzazione civile, ai fini del procedimento di iscrizione
all’Albo dei trasportatori di cose per conto di terzi, devono valutare la sussistenza, in capo
all’impresa richiedente e/o ai soggetti la cui valutazione è determinante, dei requisiti:
- Esatta: di onorabilità; idoneità professionale; idoneità finanziaria;
- Sbagliata: di ordine generale e di ordine speciale;
- Sbagliata: economico-finanziari; tecnico-organizzativi;
- Sbagliata: del possesso continuato e ininterrotto dei veicoli per tre anni e della capacità finanziaria.

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T_1_01043: Con riferimento alle imprese che intendono operare con veicoli fino a 1,5
tonnellate di massa, gli uffici della Motorizzazione civile, ai fini del procedimento di iscrizione
all’Albo dei trasportatori di cose per conto di terzi, devono valutare la sussistenza:
- Esatta: del solo requisito dell’onorabilità;
- Sbagliata: dei requisiti di onorabilità; idoneità professionale; idoneità finanziaria;
- Sbagliata: del solo requisito dell’idoneità professionale;
- Sbagliata: del solo requisito dell’idoneità finanziaria.

T_1_01044: Ai sensi dell’art. 9 del d.lgs. n. 284/2005, non rientra tra le attribuzioni del
Comitato centrale per l'Albo nazionale degli autotrasportatori:
- Esatta: curare il rilascio delle licenze per l’autotrasporto di merci per conto proprio;
- Sbagliata: svolgere funzioni di studio e di consulenza con specifico riferimento a progetti normativi, alla
risoluzione delle problematiche connesse con l'accesso al mercato dell'autotrasporto e alla professione di
autotrasportatore;
- Sbagliata: determinare la misura delle quote dovute annualmente dalle imprese di autotrasporto, in base a quanto
disposto dal decreto del Presidente della Repubblica 7 novembre 1994, n. 681;
- Sbagliata: verificare l'adeguatezza e regolarità delle imprese iscritte all’Albo;

T_1_01046: Il titolo II della l. n. 298/1974 (Disciplina degli autotrasporti di cose) regola il


trasporto di cose su strada effettuato:
- Esatta: con autoveicoli, motoveicoli, rimorchi e semirimorchi;
- Sbagliata: solamente con autoveicoli;
- Sbagliata: solamente con autocarri;
- Sbagliata: con autoveicoli, motoveicoli e velocipedi.

T_1_01047: Sono soggetti alla Disciplina degli autotrasporti di cose (Titolo II, l. n. 298/1974):
- Esatta: gli autoveicoli adibiti a trasporto in conto proprio;
- Sbagliata: gli autoveicoli adibiti a trasporto di cose in dotazione fissa alle forze armate, ai corpi armati dello Stato,
al Corpo dei vigili del fuoco, alla Croce rossa italiana e al Corpo forestale dello Stato, muniti delle particolari
targhe di riconoscimento;
- Sbagliata: gli autoveicoli di proprietà dell'amministrazione dello Stato, comprese le aziende autonome dello Stato,
delle regioni, dei comuni, delle province e loro consorzi, destinati esclusivamente al trasporto di cose necessarie al
soddisfacimento delle proprie esigenze interne;
- Sbagliata: gli autofurgoni destinati al trasporto di salme.

T_1_01048: È definito trasporto di cose in conto proprio il trasporto:


- Esatta: eseguito da persone fisiche ovvero da persone giuridiche, enti privati o pubblici, qualunque sia la loro
natura, per esigenze proprie, quando concorrano le condizioni indicate all’art. 31 dalla l. n. 298/1974;
- Sbagliata: eseguito solo da persone fisiche, per esigenze proprie, quando concorrano le seguenti condizioni indicate
all’art. 31 dalla l. n. 298/1974;
- Sbagliata: eseguito da persone giuridiche, per esigenze proprie o di terzi, quando concorrano le seguenti condizioni
indicate all’art. 31 dalla l. n. 298/1974;
- Sbagliata: eseguito da persone fisiche ovvero da persone giuridiche, enti privati o pubblici, qualunque sia la loro
natura, per esigenze di terzi, indipendentemente dal ricorrere delle condizioni indicate all’art. 31 dalla l. n.
298/1974;

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T_1_01049: Tra le condizioni che l’art. 31 dalla l. n. 298/1974 richiede affinché il trasporto,
come definito al primo comma dello stesso articolo, possa definirsi trasporto di cose in conto
proprio non figura:
- Esatta: che il trasporto rappresenti l’attività economicamente prevalente del soggetto;
- Sbagliata: che il trasporto avvenga con mezzi di proprietà o in usufrutto dei soggetti che lo esercitano o da loro
acquistati con patto di riservato dominio o presi in locazione con facoltà di compera oppure noleggiati senza
conducenti nel caso di veicoli di peso totale a pieno carico autorizzato sino a 6.000 chilogrammi, ed i preposti alla
guida ed alla scorta dei veicoli, se non esercitate personalmente dal titolare della licenza, risultino lavoratori
dipendenti;
- Sbagliata: che il trasporto non costituisca attività economicamente prevalente e rappresenti solo un'attività
complementare o accessoria nel quadro dell'attività principale del soggetto;
- Sbagliata: che le merci trasportate appartengano ai soggetti che effettuano il trasporto o siano dai medesimi
prodotte e vendute, prese in comodato, prese in locazione o debbano essere da loro elaborate, trasformate, riparate,
migliorate e simili o tenute in deposito in relazione ad un contratto di deposito o ad un contratto di mandato ad
acquistare o a vendere.

T_1_01050: Cosa devono riportare, ai sensi dell’art. 45 della l. n. 298/1974, i veicoli adibiti al
trasporto di cose sulla parte anteriore e posteriore?
- Esatta: una striscia diagonale disposta da destra a sinistra, dall'alto in basso, dell'altezza di centimetri 20,
variamente colorata per distinguere il genere di servizio a cui è destinato;
- Sbagliata: una tabella con l’indicazione della tipologia di merci trasportate e del relativo peso;
- Sbagliata: i dati del soggetto che effettua il trasporto;
- Sbagliata: una striscia retroriflettente recante la scritta “TRASPORTO DI COSE”.

T_1_01051: Ai sensi dell’art. 45 della l. n. 298/1974, i veicoli adibiti al trasporto di merci in


conto proprio devono riportare, sulla parte anteriore e posteriore:
- Esatta: una striscia diagonale disposta da destra a sinistra, dall'alto in basso, dell'altezza di centimetri 20, di colore
rosso;
- Sbagliata: una striscia diagonale disposta da destra a sinistra, dall'alto in basso, dell'altezza di centimetri 20, di
colore azzurro;
- Sbagliata: una striscia diagonale disposta da destra a sinistra, dall'alto in basso, dell'altezza di centimetri 20, di
colore variabile a seconda della tipologia di merci trasportata;
- Sbagliata: una striscia diagonale disposta da destra a sinistra, dall'alto in basso, dell'altezza di centimetri 20, di
colore bianco.

T_1_01052: Ai sensi dell’art. 83 del d.lgs. n. 285/1992 (fatto salvo il caso degli autoveicoli
aventi una massa complessiva a pieno carico non superiore a 6 tonnellate), la carta di
circolazione dei veicoli soggetti alla disciplina del trasporto di cose in conto proprio è
rilasciata sulla base della licenza per l'esercizio del trasporto di cose in conto proprio. La
norma chiarisce che:
- Esatta: su detta carta dovranno essere annotati gli estremi della licenza per l'esercizio dell'autotrasporto in conto
proprio;
- Sbagliata: la carta di circolazione può essere rilasciata non prima di un anno dal momento dell’ottenimento della
licenza;
- Sbagliata: laddove non vengano effettuati almeno tre trasporti nel corso di un anno, la carta di circolazione viene
ritirata;
- Sbagliata: nel caso vengano commesse tre infrazioni al Codice della strada, il titolare decade dalla licenza.

T_1_01053: L’art. 83, comma 3 del d.lgs. n. 285/1992, per gli ulteriori documenti di cui deve
essere munito il veicolo adibito al trasporto di cose in conto proprio, fa salve le disposizioni
stabilite dalle norme speciali in materia?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo se non siano in contrasto con lo stesso d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: no, in quanto il d.lgs. n. 285/1992 si pone come lex specialis.

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T_1_01054: Ai sensi dell’art. 6 del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1977,
n. 783, l'attività di trasporto di cose in conto proprio è da considerare complementare o
accessoria dell'attività principale dell’impresa richiedente la licenza qualora si verifichi, tra le
altre, la seguente condizione:
- Esatta: le cose da trasportare per le loro caratteristiche merceologiche abbiano stretta attinenza con l'attività
principale della impresa;
- Sbagliata: il soggetto richiedente abbia dichiarato che l’attività che ritiene preponderante non è quella relativa al
trasporto;
- Sbagliata: il numero di veicoli nella disponibilità dell’impresa richiedente non sia superiore a due;
- Sbagliata: il soggetto richiedente non sia iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali.

T_1_01055: In base all’art. 83, comma 2 del d.lgs. n. 285/1992, sono esentati dalla licenza per
l'esercizio dell'autotrasporto in conto proprio prevista dalla l. n. 298/1974 gli autoveicoli
aventi una massa complessiva a pieno carico:
- Esatta: non superiore a 6 tonnellate;
- Sbagliata: pari a 20 tonnellate;
- Sbagliata: superiore a 30 tonnellate;
- Sbagliata: inferiore a 3,5 tonnellate.

T_1_01056: Ai sensi del d.lgs. n. 285/1992, chiunque adibisce ad uso proprio per trasporto di
cose un veicolo senza il titolo prescritto o viola le prescrizioni o i limiti contenuti nella licenza
è punito:
- Esatta: con le sanzioni amministrative previste dall'articolo 46, primo e secondo comma, della l. n. 298/1974
(Trasporti abusivi);
- Sbagliata: con l’arresto;
- Sbagliata: ai sensi del codice penale;
- Sbagliata: ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152/2006 (attività di gestione di rifiuti non autorizzata).

T_1_01057: In tema di licenza per l'esercizio dell'autotrasporto di merci in conto proprio, il


trasporto con veicoli con massa complessiva superiore a 6 tonnellate:
- Esatta: richiede apposita licenza di trasporto di cose in conto proprio;
- Sbagliata: non è soggetto all’obbligo di licenza di trasporto di cose in conto proprio;
- Sbagliata: non è soggetto all’obbligo di licenza di trasporto di cose in conto proprio solo se il tragitto non eccede i
cinquanta chilometri;
- Sbagliata: richiede apposita licenza di trasporto di cose in conto proprio solo se il tragitto eccede i trenta chilometri.

T_1_01058: Ai sensi dell’art. 32 della l. n. 298/1974, l'esercizio dell'autotrasporto in conto


proprio è subordinato:
- Esatta: ad apposita licenza;
- Sbagliata: ad iscrizione nell’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi;
- Sbagliata: a nulla osta;
- Sbagliata: ad una previa comunicazione all’ufficio provinciale della motorizzazione civile e dei trasporti.

T_1_01059: La licenza per il trasporto di cose in conto proprio di cui all’art. 32 della l. n.
298/1974 è rilasciata per ciascun veicolo trattore?
- Esatta: si, essa è accordata per ciascun veicolo trattore ma si estende ai rimorchi e ai semirimorchi da essi trainati
che siano nella disponibilità della stessa impresa avente in disponibilità il veicolo a motore;
- Sbagliata: no, essa viene rilasciata all’impresa per tutti i veicoli nella sua disponibilità;
- Sbagliata: si, essa deve essere accordata per ciascun veicolo e per ciascun rimorchio o semirimorchio;
- Sbagliata: no, essa viene rilasciata con riferimento ad un determinato tipo di veicolo o di rimorchio o
semirimorchio e copre tutti i veicoli, rimorchi e semirimorchi che rientrano nel tipo.

T_1_01060: La licenza per il trasporto di cose in conto proprio per autoveicoli aventi portata
utile non superiore ai 3.000 chilogrammi è rilasciata:
- Esatta: su semplice presentazione di domanda in cui debbono essere precisate le esigenze di trasporto del
richiedente ed elencate le cose o le classi di cose da trasportare;
- Sbagliata: su presentazione di domanda, previo parere di apposita commissione;
- Sbagliata: su presentazione di domanda, previa indizione di una conferenza di servizi;
- Sbagliata: su presentazione di domanda, previo parere della commissione di cui all’art. 33 della l. n. 298/1974.

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T_1_01061: Il rilascio della licenza per il trasporto di cose in conto proprio per autoveicoli
aventi portata utile superiore a 3.000 chilogrammi avviene
- Esatta: su presentazione di domanda, previo parere della commissione di cui all’art. 33 della l. n. 298/1974;
- Sbagliata: previo superamento di una verifica iniziale della preparazione del richiedente;
- Sbagliata: su presentazione di domanda, purché il richiedente attesti di aver effettuato per un periodo non inferiore
a dieci anni attività di trasporto di cose in conto proprio;
- Sbagliata: su presentazione di domanda, previa indizione di una conferenza di servizi.

T_1_01062: La domanda per l’ottenimento della licenza per il trasporto di cose in conto
proprio può essere presentate anche prima dell'acquisto del veicolo?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo previa dimostrazione di motivate esigenze di celerità;
- Sbagliata: si, purché il richiedente rilasci all'ufficio provinciale della motorizzazione civile una cauzione; di
importo pari al valore del veicolo da acquistare.

T_1_01063: La l. n. 298/1974 contempla un’ipotesi di licenza provvisoria per il trasporto di


cose in conto proprio?
- Esatta: si, per le imprese di nuova costituzione, alle condizioni indicate all’art. 32, comma 8;
- Sbagliata: si, per le imprese che versano in condizione di grave difficoltà finanziaria, alle condizioni indicate all’art.
32, comma 8;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, per le imprese in stato di liquidazione, alle condizioni indicate all’art. 32, comma 7.

T_1_01064: Al rilascio della prima licenza ex art. 32 della l. n. 298/1974, fa seguito:


- Esatta: l’iscrizione in un elenco degli autotrasportatori di cose in conto proprio;
- Sbagliata: l’iscrizione nell’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi;
- Sbagliata: l’avvio della procedura finalizzata all’ottenimento della licenza definitiva;
- Sbagliata: l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

T_1_01065: Ai sensi dell’art. 33 della l. n. 298/1974, per i veicoli aventi portata utile superiore
a 3 tonnellate, da chi viene effettuato l’esame della domanda finalizzata all’ottenimento della
licenza per il trasporto di cose in conto proprio?
- Esatta: da una speciale commissione;
- Sbagliata: dall’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: dalla Direzione Generale per la motorizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: dall’incaricato della viabilità del comune territorialmente competente.

T_1_01066: Nel procedimento di rilascio della licenza per il trasporto di cose in conto proprio
per i veicoli aventi portata utile superiore a 3 tonnellate, cosa concerne il parere della
Commissione di cui all’art. 33 della l. n. 298/1974?
- Esatta: l'effettiva esistenza delle esigenze esposte nella domanda e l'adeguatezza del mezzo o dei mezzi di trasporto
indicati rispetto alle esigenze stesse;
- Sbagliata: l’opportunità di rilasciare la licenza, tenuto conto del numero di soggetti già in possesso di detta licenza
nel territorio regionale;
- Sbagliata: la tipologia di merci che sarebbe opportuno fosse oggetto del trasporto;
- Sbagliata: i requisiti morali del soggetto richiedente.

T_1_01067: La documentazione da allegare alla domanda per l’ottenimento della licenza per
il trasporto di cose in conto proprio è disciplinata:
- Esatta: dal decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1977, n. 783 (Ulteriori norme di esecuzione della
L. 6 giugno 1974, n. 298 , e successive modificazioni, concernente istituzione dell'albo nazionale degli
autotrasportatori di cose per conto di terzi, disciplina degli autotrasporti di cose e istituzione di un sistema di tariffe
a forcella per i trasporti di merci su strada);
- Sbagliata: dal d.lgs. n. 152/2006 (Norme in materia ambientale);
- Sbagliata: dal d.lgs. n. 285/1992 (Nuovo codice della strada);
- Sbagliata: da Linee guida adottate a livello provinciale.

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T_1_01068: Ai sensi dell’art. 36 della l. n. 298/1974 la licenza per il trasporto di cose in conto
proprio è revocata:
- Esatta: qualora sia accertato che le condizioni in base alle quali fu rilasciata sono venute meno;
- Sbagliata: qualora il titolare sia incorso in tre violazioni del Codice della strada negli ultimi sei mesi;
- Sbagliata: qualora il veicolo sia stato coinvolto in più di tre sinistri stradali, con danni a cose o a persone, negli
ultimi sei mesi;
- Sbagliata: ogni cinque anni.

T_1_01069: Cosa consegue alla revoca della licenza per il trasporto di cose in conto proprio?
- Esatta: la cancellazione dall'elenco degli autotrasportatori di cose in conto proprio;
- Sbagliata: l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: l’applicazione di una multa;
- Sbagliata: la sospensione dall’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

T_1_01070: La normativa vigente prevede che venga svolta una verifica delle condizioni in
base alle quali è stata rilasciata la licenza per il trasporto di cose in conto proprio?
- Esatta: si, allo scadere di ciascun quinquennio dalla data di rilascio della licenza;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, dopo trenta anni dalla data di rilascio della licenza;
- Sbagliata: si, ma solo qualora vi sia fondato motivo di ritenere che le condizioni in base alle quali la licenza stessa è
stata rilasciata siano mutate.

T_1_01071: Ai sensi dell’art. 174, comma 15 del d.lgs. n. 285/1992, nel caso di ripetute
inadempienze relative alla normativa sui tempi di guida e di riposo per i conducenti che
effettuano il trasporto di persone e di merci su strada, tenuto conto anche della loro entità e
frequenza, l'impresa che effettua il trasporto di cose in conto proprio incorre nella
sospensione del titolo abilitativo o dell'autorizzazione al trasporto riguardante il veicolo cui le
infrazioni si riferiscono se:
- Esatta: a seguito di diffida rivoltale dall'autorità competente a regolarizzare in un congruo termine la sua posizione,
non vi abbia provveduto;
- Sbagliata: a seguito di diffida rivoltale dall'autorità competente a regolarizzare in un congruo termine la sua
posizione vi abbia provveduto immediatamente;
- Sbagliata: l’immatricolazione del veicolo sia avvenuta più di dieci anni prima;
- Sbagliata: il numero di infrazioni commesse sia superiore a tre nell’ultimo triennio.

T_1_01072: La revoca della licenza per il trasporto di cose in conto proprio può conseguire
alla violazione delle norme sui tempi di guida e di riposo?
- Esatta: si, nel caso previsto dall’art. 174, comma 16 del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo in caso di trasporto di merci pericolose;
- Sbagliata: no, fatto salvo il caso in cui la violazione rappresenti un illecito penale.

T_1_01073: Ai sensi dell’art. 35 della l. n. 298/1974, sulla licenza devono essere elencate le cose
o le classi di cose per le quali essa è rilasciata. Tale elencazione:
- Esatta: è tassativa e il trasporto di cose in essa non comprese è punito;
- Sbagliata: è esemplificativa;
- Sbagliata: è tassativa, ma il trasporto di cose in essa non comprese è sprovvisto di sanzione;
- Sbagliata: è esemplificativa, ma il trasporto di cose in essa non comprese è punito.

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T_1_01074: Ai sensi dell’art. 31 della l. n. 298/1974, per configurarsi come effettuato “in conto
proprio”, il trasporto eseguito da persone fisiche ovvero da persone giuridiche, enti privati o
pubblici per esigenze proprie, deve rispettare, tra le altre, la seguente condizione:
- Esatta: le merci trasportate devono appartenere alle stesse persone, enti privati o pubblici o devono essere dai
medesimi prodotte e vendute, prese in comodato, prese in locazione o devono essere da loro elaborate, trasformate,
riparate, migliorate e simili o tenute in deposito in relazione ad un contratto di deposito o ad un contratto di
mandato ad acquistare o a vendere;
- Sbagliata: le merci trasportate devono appartenere a soggetti terzi, con i quali il soggetto che effettua il trasporto
intrattenga stabili relazioni commerciali;
- Sbagliata: le merci trasportate non devono superare le due tonnellate di peso, anche tenuto conto del calo naturale
delle stesse;
- Sbagliata: le merci non devono percorrere una tratta superiore a 50 chilometri al giorno.

T_1_01075: L’elencazione delle cose trasportate e la dichiarazione prevista dall’art. 39 della l.


n. 298/1974, devono accompagnare:
- Esatta: ogni trasporto in conto proprio eseguito con autoveicoli aventi portata utile superiore a 3 tonnellate;
- Sbagliata: ogni trasporto in conto di terzi;
- Sbagliata: solo i trasporti in conto proprio eseguiti con autoveicoli aventi portata utile superiore a 6 tonnellate;
- Sbagliata: solo i trasporti in conto proprio laddove il percorso ecceda i cinquanta chilometri.

T_1_01077: Il documento di trasporto delle merci in conto proprio di cui all’art. 39, comma 1
della l. n. 298/1974
- Esatta: deve essere redatto in conformità all’allegato 1 del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre
1977, n. 783;
- Sbagliata: è predisposto dal titolare della licenza sulla base di Linee guida adottate a livello provinciale;
- Sbagliata: è contenuto nel d.lgs. n. 285/1992 (Nuovo Codice della strada);
- Sbagliata: è predisposto dai consigli comunali territorialmente competenti.

T_1_01078: Relativamente alla disciplina del trasporto in conto proprio, è consentito il


trasporto occasionale di cose varie non comprese tra quelle elencate nella licenza?
- Esatta: si, ai sensi dell’art. 10, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1977, n. 783,
purché le cose siano di proprietà del titolare della licenza o siano da questo prese in comodato o in locazione e il
loro trasporto si renda necessario per esigenze di carattere straordinario e non continuativo, strettamente attinenti
all'attività per la quale la licenza è stata rilasciata;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, sempre, previa comunicazione per iscritto all’amministrazione provinciale;
- Sbagliata: si, ai sensi dell’art. 10, comma 3 del decreto del Presidente della Repubblica 16 settembre 1977, n. 783,
purché le cose non siano di proprietà del titolare della licenza e il loro trasporto si renda necessario per esigenze di
carattere ordinario e continuativo relative all’attività per la quale la licenza è stata rilasciata.

T_1_01079: Quale tra le seguenti tipologie di esercizio non è definibile trasporto in conto
terzi?
- Esatta: il trasporto in conto proprio;
- Sbagliata: il servizio di noleggio con conducente per trasporto persone;
- Sbagliata: il servizio di linea per trasporto persone;
- Sbagliata: il servizio per trasporto di cose per conto terzi.

T_1_01081: Per quale motivo il servizio di piazza con autovetture con conducente o taxi è
considerato una tipologia di esercizio del trasporto in conto terzi?
- Esatta: perché il trasporto viene effettuato nell’interesse dei passeggeri dietro un corrispettivo in denaro;
- Sbagliata: perché il trasporto viene effettuato nell’interesse del proprietario del taxi dietro un corrispettivo in
denaro;
- Sbagliata: perché il servizio è svolto all’interno delle città;
- Sbagliata: perché unitamente ai passeggeri vengono trasportati anche i loro bagagli.

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T_1_01082: Quale tra i seguenti casi rientra in una delle tipologie di trasporto di merci in
conto terzi?
- Esatta: autocarro che trasporta merci sfuse in cassone aperto per conto di un soggetto diverso dall’intestatario della
carta di circolazione a seguito di pagamento in contanti;
- Sbagliata: trattrice agricola con rimorchio agricolo che sposta contenitori di frutta all’interno di un terreno per
conto di soggetti diversi dall’intestatario della carta di circolazione senza corrispettivo;
- Sbagliata: autocarro che trasporta merci imballate e sistemate su pallets in legno per conto del proprietario della
carta di circolazione;
- Sbagliata: ciclomotore che trasporta un passeggero diverso dall’intestatario della carta di circolazione.

T_1_01083: Il regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21
ottobre 2009 che stabilisce norme comuni sulle condizioni da rispettare per esercitare
l’attività di trasportatore su strada, si applica:
- Esatta: a tutte le imprese stabilite nell’Unione europea che esercitano o intendono esercitare la professione di
trasportatore su strada;
- Sbagliata: solo alle imprese italiane che esercitano o intendono esercitare la professione di trasportatore su strada;
- Sbagliata: a tutte le imprese, ovunque siano stabilite, che esercitano o intendono esercitare la professione di
trasportatore su strada;
- Sbagliata: a tutte le imprese stabilite nell’Unione europea che esercitano o intendono esercitare la professione di
trasportatore su strada, solo previo recepimento della disciplina attraverso un atto nazionale.

T_1_01084: Il regolamento (CE) n. 1071/2009 disciplina


- Esatta: l’accesso alla professione di trasportatore su strada e l’esercizio della stessa;
- Sbagliata: l’accesso alla professione di trasportatore su strada ovvero tramite ferrovia o via mare;
- Sbagliata: il trasporto stradale, ferroviario, marittimo;
- Sbagliata: l’accesso alla professione di trasportatore di merci in conto proprio.

T_1_01085: Ai sensi dell’art. 2 del regolamento (CE) n. 1071/2009 per «professione di


trasportatore di merci su strada» si intende:
- Esatta: la professione di un’impresa che esegue, mediante veicoli a motore singoli oppure insiemi di veicoli
accoppiati, il trasporto di merci per conto di terzi;
- Sbagliata: la professione di un’impresa che esegue, mediante veicoli a motore singoli oppure insiemi di veicoli
accoppiati, il trasporto di merci per conto di terzi ovvero in conto proprio;
- Sbagliata: la professione di un’impresa che esegue, mediante qualsiasi veicolo e qualsiasi mezzo, il trasporto di
merci;
- Sbagliata: il trasferimento di merci da un luogo, definito “di partenza” ad altro luogo, definito “di arrivo”.

T_1_01086: Ai sensi dell’art. 1, paragrafo 4 del regolamento (CE) n. 1071/2009, a meno che il
diritto nazionale disponga altrimenti, il Regolamento non si applica:
- Esatta: alle imprese che esercitano la professione di trasportatore su strada esclusivamente con veicoli a motore la
cui velocità massima autorizzata non superi i 40 km/h;
- Sbagliata: alle imprese che esercitano la professione di trasportatore di merci su strada esclusivamente per conto di
terzi;
- Sbagliata: alle imprese che esercitano la professione di trasportatore su strada esclusivamente con veicoli a motore
la cui velocità minima autorizzata superi i 40 km/h;
- Sbagliata: alle imprese che trasportano merci per conto di terzi qualora effettuino esclusivamente tragitti che non
eccedono i 60 chilometri al giorno.

T_1_01087: Ai sensi del d.l. n. 5/2012, art. 11, comma 6-bis, quali imprese sono incluse
nell'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 1071/2009?
- Esatta: le imprese che esercitano o che intendono esercitare la professione di trasportatore di merci su strada con
veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 tonnellate, o con complessi formati da questi veicoli;
- Sbagliata: le imprese che esercitano o che intendono esercitare la professione di trasportatore di merci su strada con
veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, o con complessi formati da questi veicoli;
- Sbagliata: tutte le imprese che esercitano o che intendono esercitare la professione di trasportatore di merci su
strada, a prescindere dalla massa complessiva dei veicoli che intendono utilizzare;
- Sbagliata: le imprese che esercitano o che intendono effettuare trasporti in conto proprio.

T_1_01088: Nell’ordinamento giuridico italiano sono incluse nell’ambito di applicazione del


regolamento (CE) n. 1071/2009, che stabilisce norme comuni sulle condizioni da rispettare per

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esercitare l’attività di trasportatore su strada, tutte le imprese che esercitano o che intendono
esercitare la professione di trasportatore di merci su strada?
- Esatta: no, solo le imprese che esercitano o che intendono esercitare la professione di trasportatore di merci su
strada con veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5 tonnellate, o con complessi formati da questi
veicoli;
- Sbagliata: si, ivi incluse le imprese che esercitano o che intendono esercitare la professione di trasportatore di merci
su strada con veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore a 1,5 tonnellate;
- Sbagliata: no, solo le imprese che esercitano o che intendono esercitare la professione di trasportatore di merci su
strada con veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, o con complessi formati da questi
veicoli;
- Sbagliata: no, solo le imprese che dispongono di veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 6
tonnellate.

T_1_01089: Ai sensi dell’art. 88 del d.lgs. n. 285/1992 (Nuovo codice della strada) un veicolo si
intende adibito al servizio di trasporto di cose per conto terzi quando
- Esatta: l'imprenditore si obbliga, dietro corrispettivo, a prestare i servizi di trasporto ordinati dal mittente;
- Sbagliata: il trasporto è eseguito da persone fisiche ovvero da persone giuridiche, enti privati o pubblici, qualunque
sia la loro natura, per esigenze proprie;
- Sbagliata: il soggetto che effettua il trasporto presta, a titolo gratuito, un servizio richiesto dal mittente;
- Sbagliata: il veicolo viene concesso in comodato d’uso gratuito al mittente affinché quest’ultimo ne faccia un
qualsiasi utilizzo.

T_1_01090: La ricezione e l’istruzione delle domande delle imprese per l’iscrizione all’Albo
provinciale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi spetta:
- Esatta: agli Uffici periferici della Motorizzazione civile;
- Sbagliata: alla polizia provinciale;
- Sbagliata: alla Polizia locale;
- Sbagliata: all’Albo nazionale gestori ambientali.

T_1_01091: Quali soggetti decidono sull’accoglimento delle domande delle imprese per
l’iscrizione all’Albo provinciale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi?
- Esatta: gli Uffici periferici della Motorizzazione civile;
- Sbagliata: gli uffici provinciali;
- Sbagliata: le autoscuole;
- Sbagliata: gli uffici tecnici comunali.

T_1_01092: Ai sensi dell’art. 3 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, per ottenere
l’autorizzazione per l’esercizio della professione, le imprese di trasporto merci su strada per
conto terzi devono:
- Esatta: dimostrare o aver dimostrato l’onorabilità, l’idoneità professionale e quella finanziaria con l’iscrizione
all’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi;
dimostrare o aver dimostrato una sede effettiva e stabile nonché, nei casi previsti dalla legge, ottemperare o aver
ottemperato a quanto disposto dall’art. 2, comma 227 della l. n. 244/2007;
- Sbagliata: prestare idonea garanzia finanziaria a favore dello Stato; corrispondere una quota annua
- Sbagliata: dimostrare di aver esercitato l’attività di trasporto di merci su strada per conto terzi per almeno un
triennio; prestare idonea garanzia a favore dello Stato; dimostrare di non aver subito condanne penali;
- Sbagliata: dimostrare di non aver cagionato sinistri stradali da cui siano derivati danni a cose o a persone
nell’ultimo quinquennio; dimostrare di poter disporre di un parco veicolare adeguato alle esigenze della propria
attività.

T_1_01093: Tra i requisiti per l’esercizio della professione di trasportatore su strada figura,
ai sensi dell’art. 3 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i
sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291:
- Esatta: la dimostrazione dell’onorabilità, dell’idoneità professionale e di quella finanziaria;
- Sbagliata: la dimostrazione della disponibilità di un numero di veicoli superiore a quattro;
- Sbagliata: la dimostrazione di avere un numero di dipendenti non inferiore a dieci;
- Sbagliata: la dimostrazione di non essere stato coinvolto in sinistri stradali da cui siano derivati danni a persone
nell’ultimo quinquennio.

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T_1_01094: L'esercizio dell'autotrasporto di cose con autoveicoli di massa complessiva fino a
1,5 tonnellate è soggetto all'iscrizione all'Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi
con la dimostrazione del solo requisito:
- Esatta: dell’onorabilità;
- Sbagliata: dell’idoneità professionale;
- Sbagliata: dell’idoneità finanziaria;
- Sbagliata: dello stabilimento.

T_1_01095: Esistono regole per il riconoscimento reciproco tra Stati Membri degli attestati e
documenti relativi ai requisiti per l’esercizio della professione di trasportatore su strada?
- Esatta: si, esse sono previste dal regolamento (CE) n. 1071/2009;
- Sbagliata: si, esse sono previste dal regolamento (CE) n. 1013/2006;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, sono previste esclusivamente regole per il riconoscimento reciproco tra Stati Membri delle licenze
per il trasporto in conto proprio.

T_1_01096: Ai sensi dell’art. 6, paragrafo 1 del dal regolamento (CE) n. 1071/2009, nel
determinare se un’impresa soddisfi il requisito dell’onorabilità, gli Stati membri prendono in
considerazione il comportamento
- Esatta: dell’impresa, dei suoi gestori dei trasporti e di qualsiasi altra persona interessata eventualmente individuata
dallo Stato membro;
- Sbagliata: del solo personale dipendente;
- Sbagliata: del solo gestore dei trasporti;
- Sbagliata: del responsabile della sicurezza dell’impresa.

T_1_01097: La normativa comunitaria prevede la possibilità della perdita del requisito


dell’onorabilità, quale requisito per l’esercizio della professione di trasportatore su strada?
- Esatta: si, tale possibilità è prevista dal regolamento (CE) n. 1071/2009;
- Sbagliata: no, il regolamento (CE) n. 1071/2009 prevede solo la rinuncia al requisito dell’onorabilità;
- Sbagliata: si, tale possibilità è prevista dal regolamento (CE) n. 1013/2006 come conseguenza della violazione delle
disposizioni in materia di trasporto di rifiuti pericolosi.
- Sbagliata: no, il regolamento (CE) n. 1071/2009 contempla esclusivamente la sospensione del requisito
dell’onorabilità;

T_1_01098: Ai sensi dell’art. 7 del dal regolamento (CE) n. 1071/2009, quando l’impresa
soddisfa il requisito dell’idoneità finanziaria?
- Esatta: quando è in grado in qualsiasi momento di ottemperare agli obblighi finanziari che le incombono nel corso
dell’esercizio contabile annuale;
- Sbagliata: quando dimostra il possesso delle conoscenze e delle attitudini pratiche necessarie per dirigere
un’impresa di autotrasporto.
- Sbagliata: quando dimostra l’assenza di specifici provvedimenti giurisdizionali, sanzioni amministrative a suo
carico;
- Sbagliata: quando ha una sede amministrativa in Italia;

T_1_01099: Ai sensi dell’art. 7 del regolamento (CE) n. 1071/2009, al fine di soddisfare il


requisito dell’idoneità finanziaria, l’impresa dimostra
- Esatta: di disporre ogni anno di un capitale e di riserve per un valore di almeno 9 000 EUR quando solo un
autoveicolo è utilizzato e di 5 000 EUR per ogni autoveicolo supplementare utilizzato;
- Sbagliata: di avere un capitale sociale almeno pari a 100 000 EUR;
- Sbagliata: di non trovarsi in stato di liquidazione;
- Sbagliata: di non avere riportato condanne penali per reati fiscali.

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T_1_01100: Ai sensi dell’art. 7 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, quali sono le
modalità per la dimostrazione della sussistenza del requisito dell’idoneità finanziaria?
- Esatta: attestazione rilasciata da un revisore contabile o garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa secondo
quanto stabilito dall’art. 7, comma 1 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi
informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291;
- Sbagliata: estratto conto degli ultimi tre mesi, secondo quanto stabilito dall’art. 7, comma 1 del decreto del Capo
Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291;
- Sbagliata: originale di una lettera di referenze bancarie;
- Sbagliata: autocertificazione, secondo quanto stabilito dall’art. 7, comma 1 del decreto del Capo Dipartimento per i
trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291.

T_1_01101: Ai sensi dell’art. 7 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, nel caso si
verifichino fatti che determinino la diminuzione e la perdita dell’idoneità finanziaria attestata,
quale obbligo grava sulle imprese di trasporto su strada o sui soggetti che hanno rilasciato le
attestazioni?
- Esatta: l’obbligo di darne comunicazione in forma scritta all’autorità competente, entro il termine di quindici giorni
da quando ne hanno avuto conoscenza;
- Sbagliata: l’obbligo di chiedere la cancellazione dal REN;
- Sbagliata: l’obbligo di chiedere la cancellazione dall’Albo degli autotrasportatori di cose per conti di terzi;
- Sbagliata: nessun obbligo.

T_1_01102: In base all’art. 5 del regolamento (CE) n. 1071/2009, non rientra tra le condizioni
finalizzate a soddisfare il requisito dello stabilimento, il fatto che l’impresa, nello Stato
membro in questione
- Esatta: abbia assunto almeno il 75% dei propri dipendenti con nazionalità di tale Stato;
- Sbagliata: disponga di una sede situata in tale Stato membro dotata di locali in cui conserva i suoi documenti
principali, in particolare i documenti contabili, i documenti di gestione del personale, i documenti contenenti dati
relativi ai tempi di guida e di riposo e qualsiasi altra documentazione;
- Sbagliata: una volta concessa un’autorizzazione, disponga di uno o più veicoli immatricolati o messi altrimenti in
circolazione in conformità della normativa dello Stato membro in questione, posseduti a titolo di proprietà o ad
altro titolo;
- Sbagliata: svolga in modo efficace e continuativo, con l’ausilio delle attrezzature amministrative necessarie e delle
attrezzature e strutture tecniche appropriate, le sue attività concernenti i veicoli nella propria disponibilità presso
una sede operativa situata nello Stato membro in questione.

T_1_01103: Ai sensi dell’art. 1 del decreto dirigenziale 25 gennaio 2012, non rientra tra le
condizioni necessarie a soddisfare il requisito dello stabilimento, il fatto che le imprese di
autotrasporto su strada per conto terzi:
- Esatta: abbiano la propria sede legale in territorio italiano;
- Sbagliata: dispongano di una sede effettiva e stabile situata nel territorio dello Stato italiano;
- Sbagliata: una volta concessa l’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore su strada per
conto di terzi, dispongano a idoneo titolo di almeno un autoveicolo rientrante nel campo di applicazione del
Regolamento (CE) 1071/2009;
- Sbagliata: Svolgano in modo efficace e continuativo le attività concernenti i veicoli di cui all’art. 1, lettera b) del
Decreto presso una sede operativa situata nel territorio dello Stato italiano.

T_1_01104: La disponibilità di una sede effettiva e stabile situata nel territorio dello Stato
italiano è dimostrata e mantenuta, per tutte le imprese:
- Esatta: con la disponibilità di uno o più locali adibiti ad uso ufficio, in proprietà, in usufrutto, in leasing, ovvero in
locazione o in comodato, purché, in questi ultimi due casi, tramite contratto regolarmente registrato;
- Sbagliata: con l’aver immesso in circolazione uno o più autoveicoli per l’esercizio dell’autotrasporto su strada per
conto di terzi;
- Sbagliata: con la prova che la maggior parte della corrispondenza dell’impresa è diretta presso la sede italiana.
- Sbagliata: con la disponibilità di almeno tre locali adibiti ad uso ufficio, in proprietà, in usufrutto, in leasing, ovvero
in locazione o in comodato, purché, in questi ultimi due casi, tramite contratto regolarmente registrato;

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T_1_01105: Ai sensi dell’art. 2, comma 4 del decreto dirigenziale 25 gennaio 2012, la
condizione della disponibilità dei veicoli è dimostrata:
- Esatta: con l’aver immesso in circolazione o con l’immissione in circolazione di uno o più autoveicoli, ai sensi
dell’articolo 9, commi 9, 10 e 12, del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi
informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, per l’esercizio dell’autotrasporto su strada per conto di terzi;
- Sbagliata: con la prova di avere la disponibilità almeno quattro autoveicoli con massa complessiva inferiore a 1,5
tonnellate;
- Sbagliata: con la prova di avere la disponibilità di più di quattro autocarri;
- Sbagliata: con l’aver immesso in circolazione o con l’immissione in circolazione di uno o più autoveicoli per
l’esercizio dell’autotrasporto su strada in conto proprio.

T_1_01106: Ai sensi dell’art. 2, comma 2 del decreto dirigenziale 25 gennaio 2012, l’impresa
deve conservare presso la sede effettiva e stabile situata nel territorio dello Stato italiano, tra
gli altri:
- Esatta: i documenti contabili, relativi alla gestione economica e patrimoniale la cui conservazione è prevista dalla
normativa vigente;
- Sbagliata: i documenti relativi al controllo della tracciabilità dei rifiuti;
- Sbagliata: il registro di carico e scarico dei rifiuti;
- Sbagliata: tutta la corrispondenza in entrata e in uscita da quella sede.

T_1_01107: Ai sensi dell’art. 8 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291 chi deve essere in
possesso del requisito dell’idoneità professionale affinché esso sia sussistente per l’impresa?
- Esatta: la persona che viene designata dall’impresa al fine di dirigere l’attività di trasporto;
- Sbagliata: necessariamente ed esclusivamente il titolare dell’impresa;
- Sbagliata: il responsabile dei lavori;
- Sbagliata: il responsabile della sicurezza.

T_1_01108: Ai sensi del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i
sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, in cosa consiste il requisito
dell’idoneità professionale?
- Esatta: nel possesso della conoscenza delle materie riportate nell’allegato 1, parte 1, del regolamento (CE) n.
1071/2009;
- Sbagliata: nella capacità di ottemperare in qualsiasi momento agli obblighi finanziari che le incombono nel corso
dell’esercizio contabile annuale;
- Sbagliata: nel possesso della conoscenza della sola materia del trasporto di merci su strada;
- Sbagliata: nella prova dell’avvenuta iscrizione nell’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.

T_1_01109: Ai sensi del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i
sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, come è accertato il requisito
dell’idoneità professionale?
- Esatta: con il superamento dell’esame scritto di cui all’articolo 8 del regolamento (CE) n. 1071/2009;
- Sbagliata: con autocertificazione;
- Sbagliata: attraverso la verifica dei titoli di studio;
- Sbagliata: attraverso l’accertamento del possesso della laurea in ingegneria.

T_1_01110: Ai sensi dell’art. 2, comma 227, della l. n. 244/2007, come si può ottenere l’accesso
al mercato dell’autotrasporto di merci?
- Esatta: mediante l’acquisizione, per cessione di azienda, di altra impresa di autotrasporto ovvero dell'intero parco
veicolare (di categoria non inferiore a Euro 5) di altra impresa che cessa l'attività di autotrasporto per conto di terzi,
oppure attraverso l’acquisizione ed immatricolazione di veicoli adibiti al trasporto di cose di categoria non inferiore
a Euro 5 e aventi massa complessiva a pieno carico non inferiore a ottanta tonnellate;
- Sbagliata: attraverso il pagamento una tantum di una quota di accesso;
- Sbagliata: mediante superamento di un concorso;
- Sbagliata: mediante dimostrazione di aver esercitato la professione di trasportatore di merci su strada
ininterrottamente per un periodo di dieci anni.

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T_1_01112: Non fa parte delle modalità attraverso le quali l’impresa ottiene l’accesso al
mercato dell’autotrasporto di merci:
- Esatta: la partecipazione ad una gara indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: l’acquisizione, per cessione di azienda, di altra impresa che cessi l’attività di autotrasporto di cose per
conto di terzi;
- Sbagliata: l’acquisizione dell'intero parco veicolare (di categoria non inferiore a Euro 5) di altra impresa che cessi
l'attività di autotrasporto per conto di terzi;
- Sbagliata: l’acquisizione ed immatricolazione di veicoli adibiti al trasporto di cose di categoria non inferiore a Euro
5 e aventi massa complessiva a pieno carico non inferiore a 80 tonnellate.

T_1_01113: Come chiarito nella Circolare del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n.
1/2008, nel caso in cui l’accesso diretto al mercato avvenga in forma associata, le imprese
consociate possono accedere al mercato:
- Esatta: prescindendo dal tonnellaggio afferente alla singola impresa, purché il consorzio o la cooperativa di
appartenenza abbia globalmente in disponibilità veicoli di massa complessiva non inferiore alle 80 tonnellate;
- Sbagliata: purché ciascuna impresa abbia acquisito in disponibilità ed immatricolato autoveicoli o complessi
veicolari per il trasporto di cose per una massa complessiva totale non inferiore a 80 tonnellate;
- Sbagliata: liberamente, senza necessità di rispettare, né singolarmente né in forma associata, i limiti minimi di
tonnellaggio previsti per l’accesso al mercato;
- Sbagliata: solo previa specifica autorizzazione della provincia territorialmente competente.

T_1_01114: Ai fini dell’accesso “diretto” al mercato dell’autotrasporto, quali sono i valori di


massa complessiva da computare, per raggiungere le 80 tonnellate, nel caso di autoveicoli
isolati con capacità di carico?
- Esatta: la massa complessiva legale risultante dalla carta di circolazione;
- Sbagliata: la massa complessiva stimata dall’impresa;
- Sbagliata: la massa complessiva legale risultante dalla carta di circolazione, cui va sottratto il peso degli
pneumatici, degli ammortizzatori, del cruscotto e dei dispositivi luminosi;
- Sbagliata: la massa complessiva risultante dalla carta di circolazione, cui va sottratto il 6%.

T_1_01115: In caso di accesso al mercato mediante cessione d’azienda (o di ramo aziendale),


l’impresa cedente deve effettuare la cancellazione dall’Albo degli autotrasportatori?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo se l’impresa cedente non aveva limitazioni di esercizio;
- Sbagliata: si, a meno che l’impresa cedente non avesse limitazioni di esercizio;

T_1_01116: In caso di accesso al mercato mediante cessione d’azienda (o di ramo aziendale),


se l’azienda che viene acquisita non aveva limitazioni di esercizio, il cessionario:
- Esatta: potrà esercitare l’attività con qualsiasi tipologia di autoveicolo;
- Sbagliata: potrà esercitare l’attività esclusivamente con veicoli di massa complessiva non superiore a 11,5
tonnellate;
- Sbagliata: non potrà esercitare l’attività di autotrasportatore;
- Sbagliata: potrà esercitare l’attività, ma con limitazioni di esercizio.

T_1_01117: In caso di accesso al mercato mediante cessione del parco veicolare, l’impresa
cedente:
- Esatta: deve effettuare la cancellazione dall’Albo degli autotrasportatori;
- Sbagliata: può continuare ad esercitare l’attività di autotrasportatore, ma solo con veicoli di massa complessiva non
superiore a 11,5 tonnellate;
- Sbagliata: non deve effettuare necessariamente la cancellazione dall’Albo degli autotrasportatori,
- Sbagliata: è soggetta ad una sanzione amministrativa pecuniaria.

T_1_01118: In caso di accesso “diretto” al mercato dell’autotrasporto, i requisiti richiesti alle


imprese:
- Esatta: Debbono essere mantenuti dalle stesse durante la loro attività;
- Sbagliata: Devono essere mantenuti dalle imprese per i primi tre anni, trascorsi i quali possono essere sostituiti da
requisiti meno stringenti;
- Sbagliata: Possono essere disattesi;
- Sbagliata: Non sono obbligatori, le imprese sono libere di scegliere se conformarsi o meno ad essi.

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T_1_01119: Al fine di facilitare la cooperazione degli Stati in materia di controlli, l’art. 16 del
Regolamento (CE) n. 1071/2009 ha imposto a ciascun Stato membro:
- Esatta: l’obbligo di istituire un Registro Elettronico Nazionale delle imprese di trasporto su strada che sono state
autorizzate ad esercitare la professione di trasportatore su strada;
- Sbagliata: l’obbligo di istituire regole comuni relativamente alla segnaletica stradale;
- Sbagliata: la facoltà di dettare norme comuni in materia di sanzioni connesse alla circolazione stradale;
- Sbagliata: l’istituzione di una Polizia stradale unica che operi su tutto il territorio dell’Unione europea.

T_1_01120: Le imprese che intendono esercitare l’attività di trasporto merci per conto di terzi
con veicoli o complessi veicolari con massa complessiva a pieno carico superiore a 1,5
tonnellate devono presentare:
- Esatta: domanda di autorizzazione all’esercizio della professione di trasportatore su strada ai sensi dell’art. 11,
paragrafo 1 del regolamento (CE) n. 1071/2009 e dell’art. 9 del decreto del Capo di dipartimento per i trasporti, la
navigazione e i sistemi informativi e statistici del 25 novembre 2011, n. 29;
- Sbagliata: domanda di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’art. 212 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: domanda di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura;
- Sbagliata: domanda di iscrizione all’elenco degli autotrasportatori di cose in conto proprio.

T_1_01121: L’autorizzazione per l’esercizio della professione di trasportatore su strada, ai


sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto del Capo di dipartimento per i trasporti, la navigazione
e i sistemi informativi e statistici del 25 novembre 2011, n. 291, è rilasciata:
- Esatta: dagli Uffici della Motorizzazione civile del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti competenti per
territorio in relazione alla sede principale dell’impresa richiedente o dagli organi individuati dalle regioni a Statuto
speciale;
- Sbagliata: dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
- Sbagliata: dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura territorialmente competente in base alla
sede legale dell’impresa richiedente;
- Sbagliata: dal comune territorialmente competente.

T_1_01122: Ai sensi dell’art. 9, comma 6 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, l’iscrizione nel
Registro Elettronico Nazionale (REN) comporta:
- Esatta: l’autorizzazione per l’esercizio della professione;
- Sbagliata: l’obbligo di pagare un canone annuo;
- Sbagliata: la cancellazione dall’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi;
- Sbagliata: la cancellazione dall’Elenco degli autotrasportatori di cose in conto proprio;

T_1_01123: Ai sensi dell’art. 11, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 1071/2009, qual è il
termine per l’istruzione della domanda di autorizzazione all’esercizio della professione di
trasportatore su strada da parte dell’autorità competente?
- Esatta: è il più breve possibile e non supera i tre mesi a decorrere dalla data in cui l’autorità competente riceve tutti
i documenti necessari per valutare la domanda, salvo proroga di un ulteriore mese in casi debitamente giustificati;
- Sbagliata: è di 240 giorni. L’autorità competente può prorogare detto termine di 60 giorni in casi debitamente
giustificati;
- Sbagliata: non deve superare i trenta giorni, senza possibilità di proroghe;
- Sbagliata: non può essere inferiore a 90 giorni. L’autorità competente può prorogare il termine in casi debitamente
giustificati.

T_1_01124: Ai sensi dell’art. 13, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 1071/2009, cosa accade
qualora l’autorità constati che l’impresa non soddisfa più uno o più dei requisiti per
l’esercizio della professione di trasportatore su strada?
- Esatta: l’autorità competente sospende o ritira l’autorizzazione ad esercitare la professione di trasportatore su
strada;
- Sbagliata: l’autorità competente ne informa le forze di polizia;
- Sbagliata: l’impresa può, fino a quando non provveda alla regolarizzazione della propria situazione, effettuare
trasporti solo in ambito provinciale;
- Sbagliata: l’autorità provvede a modificare l’autorizzazione rendendola “inattiva”.

T_1_01125: Ai sensi del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i
sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291 (art. 9, comma 7), ogni quanto tempo
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vengono eseguiti i controlli sulla permanenza in capo all’impresa dei requisiti per l’esercizio
della professione di trasportatore su strada?
- Esatta: almeno ogni cinque anni;
- Sbagliata: ogni anno;
- Sbagliata: ogni trenta anni;
- Sbagliata: almeno ogni sei mesi.

T_1_01126: Nell’ambito della disciplina del trasporto in conto terzi, cosa si intende con la
sigla REN?
- Esatta: registro Elettronico Nazionale;
- Sbagliata: regole di Entrata nel mercato Nazionale;
- Sbagliata: regolamento Europeo Natanti;
- Sbagliata: regole Europee in materia di Navigazione.

T_1_01127: Ai sensi dell’art. 4 del regolamento (CE) n. 1071/2009 l’impresa che esercita la
professione di trasportatore su strada indica almeno una persona fisica, il gestore dei
trasporti, che sia in possesso dei requisiti di:
- Esatta: onorabililtà; l’idoneità professionale;
- Sbagliata: capacità finanziaria;
- Sbagliata: moralità;
- Sbagliata: capacità finanziaria; idoneità tecnica.

T_1_01128: Ai sensi dell’art. 2 del regolamento (CE) n. 1071/2009 cosa si intende per «gestore
dei trasporti»?
- Esatta: qualsiasi persona fisica impiegata da un’impresa o, se l’impresa in questione è una persona fisica, questa
persona o, laddove previsto, un’altra persona fisica designata da tale impresa mediante contratto, che gestisce in
maniera effettiva e continuativa le attività di trasporto dell’impresa;
- Sbagliata: il soggetto che pone in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei
rifiuti da parte dell'impresa nel rispetto della normativa vigente e che vigila sulla corretta applicazione della stessa;
- Sbagliata: il titolare dell’impresa o, se l’impresa in questione è una persona fisica, questa persona che garantisce
all’impresa l’approvvigionamento delle materie prime necessarie all’esercizio della sua attività;
- Sbagliata: il soggetto delegato dal titolare dell’impresa a reclutare il personale da adibire al trasporto.

T_1_01129: In base all’art. 4, comma 1 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, il soggetto che svolge
le funzioni di gestore dei trasporti non può essere
- Esatta: un soggetto esterno all’impresa incaricato della revisione contabile del bilancio;
- Sbagliata: il titolare dell’impresa individuale o familiare o un collaboratore dell’impresa familiare;
- Sbagliata: un socio illimitatamente responsabile per le società di persone;
- Sbagliata: una persona, legata da un rapporto di lavoro subordinato, alla quale le relative attribuzioni sono state
espressamente conferite.

T_1_01130: Il gestore dei trasporti deve essere necessariamente una persona fisica interna
all’impresa.
- Esatta: falso, l’impresa può essere autorizzata dall’Autorità competente ad indicare una persona fisica residente
nella Comunità che soddisfi i requisiti di onorabilità ed idoneità professionale e che sia abilitata, per contratto, ad
esercitare le funzioni di gestore dei trasporti per conto dell’impresa, nel rispetto delle condizioni di cui all’art. 4,
paragrafo 2 del regolamento (CE) n. 1071/2009;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, deve essere necessariamente una persona fisica esterna all’impresa;
- Sbagliata: vero, in quanto il gestore dei trasporti può essere solamente il titolare dell’impresa.

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T_1_01131: Ai sensi dell’art. 11, comma 6-quater del d.l. n. 5/2012, i soggetti che svolgono le
funzioni di gestore dei trasporti ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.
1071/2009 (gestori “interi”), in possesso dei requisiti di onorabilità e di idoneità professionale,
possono essere designati a svolgere tali funzioni :
- Esatta: presso una sola impresa;
- Sbagliata: presso non più di quattro imprese;
- Sbagliata: presso un numero indeterminato di imprese;
- Sbagliata: al massimo presso dieci imprese.

T_1_01132: Il gestore dei trasporti può essere:


- Esatta: interno oppure esterno all’impresa;
- Sbagliata: solamente interno all’impresa;
- Sbagliata: solamente esterno all’impresa;
- Sbagliata: solamente il titolare dell’impresa.

T_1_01133: Ai sensi del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i
sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, la cessazione dell’attività di gestore
dei trasporti va comunicata?
- Esatta: si, dall’impresa che non disponga più del gestore dei trasporti, entro trenta giorni dal verificarsi dell’evento;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, dall’impresa che non disponga più del gestore dei trasporti, trenta giorni prima del verificarsi
dell’evento;
- Sbagliata: si, dal gestore dei trasporti novanta giorni dopo il verificarsi dell’evento.

T_1_01134: Ai sensi dell’art. 4, comma 4 del decreto del Capo Dipartimento per i trasporti, la
navigazione ed i sistemi informativi e statistici 25 novembre 2011, n. 291, cosa accade se entro
due mesi dalla comunicazione di cessazione dell’attività di gestore dei trasporti l’impresa che
non disponga più del gestore non provvede a designarne uno nuovo avente i requisiti di
onorabilità e di idoneità professionale?
- Esatta: l’autorità competente entro trenta giorni revoca l’autorizzazione ad esercitare la professione di trasportatore
su strada;
- Sbagliata: l’autorità competente entro un anno revoca l’autorizzazione ad esercitare la professione di trasportatore
su strada;
- Sbagliata: l’autorità competente commina una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: l’autorità competente dispone, come sanzione accessoria, la confisca dei veicoli dell’impresa.

T_1_01135: Le cooperative a proprietà divisa e i consorzi regolarmente costituiti il cui scopo


sociale sia quello di esercitare l'autotrasporto anche od esclusivamente con i veicoli in
disponibilità delle imprese socie sono iscritti nell’Albo degli autotrasportatori di cose per
conto di terzi?
- Esatta: si, essi sono iscritti in una sezione speciale istituita presso l’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di
terzi;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, in quanto essi non possono esercitare l’autotrasporto;
- Sbagliata: si, ma solo previa speciale autorizzazione da parte della provincia.

T_1_01136: Non rientrano tra i soggetti ai quali è consentita l'iscrizione nella sezione speciale
dell'albo alla quale sono iscritte le cooperative a proprietà divisa e i consorzi:
- Esatta: le associazioni non riconosciute che abbiano tra i propri associati persone fisiche, in numero non inferiore a
due, iscritte all'albo degli autotrasportatori e munite di almeno una licenza per il trasporto di cose in conto proprio;
- Sbagliata: le cooperative tra persone fisiche che abbiano tra i propri soci imprenditori, di numero non inferiore a
nove, iscritti all'albo degli autotrasportatori e muniti di almeno una autorizzazione ciascuno per il trasporto di cose
per conto di terzi;
- Sbagliata: le cooperative tra persone giuridiche che abbiano tra i propri soci imprese, di numero non inferiore a
cinque, iscritte all'albo degli autotrasportatori e munite ciascuna di almeno una autorizzazione per il trasporto di
cose per conto di terzi;
- Sbagliata: i consorzi che abbiano tra i soci imprese, di numero non inferiore a cinque, iscritte all'albo degli
autotrasportatori e munite ciascuna di almeno una autorizzazione per il trasporto di cose per conto di terzi.

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T_1_01137: In tema di esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante
consorzi e cooperative a proprietà divisa, le imprese associate possono accedere al mercato in
maniera “diretta” prescindendo dal tonnellaggio afferente alla singola impresa?
- Esatta: si, purché il consorzio o la cooperativa di appartenenza abbia globalmente nella propria disponibilità veicoli
di massa complessiva non inferiore 80 tonnellate;
- Sbagliata: si, purché il consorzio o la cooperativa di appartenenza abbia globalmente nella propria disponibilità
veicoli di massa complessiva non inferiore a 30 tonnellate;
- Sbagliata: si, anche se il consorzio o la cooperativa di appartenenza abbia globalmente nella propria disponibilità
veicoli di massa complessiva inferiore a 80 tonnellate.
- Sbagliata: no, ciascuna impresa associata deve avere nella propria disponibilità veicoli di massa complessiva non
inferiore a 80 tonnellate;

T_1_01138: In tema di accesso “diretto” al mercato dell’autotrasporto mediante consorzi e


cooperative a proprietà divisa, quale disciplina si applica alle imprese che recedono dal
consorzio o dalla cooperativa?
- Esatta: le regole di cui all’art. 2 comma 227 della l. n. 244/2007;
- Sbagliata: continuano ad applicarsi le regole dettate per i consorzi e le cooperative a proprietà divisa;
- Sbagliata: per i primi tre anni trova applicazione la disciplina per i consorzi e le cooperative a proprietà divisa,
trascorsi i tre anni si applicano le regole per l’iscrizione delle singole imprese di cui all’art. 2 comma 227 della l. n.
244/2007;
- Sbagliata: una disciplina ibrida, attinta per metà dalla l. n. 244/2007 e per metà dal decreto del Presidente della
Repubblica 19 aprile 1990, n. 155.

T_1_01139: In caso di esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante
consorzi e cooperative a proprietà divisa vanno dimostrati i requisiti per l’esercizio della
professione di trasportatore su strada?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo laddove il consorzio o la cooperativa abbia nella propria disponibilità veicoli di massa
complessiva non inferiore centoventi tonnellate;
- Sbagliata: si, ma solo laddove il consorzio o la cooperativa abbia nella propria disponibilità veicoli di massa
complessiva inferiore venti tonnellate;

T_1_01140: In caso di esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante
consorzi e cooperative a proprietà divisa la prova del requisito dell’onorabilità va riferita:
- Esatta: agli amministratori della cooperativa o del consorzio;
- Sbagliata: ai dipendenti della cooperativa o del consorzio;
- Sbagliata: a tutti i dipendenti delle imprese;
- Sbagliata: alle singole imprese consorziate o associate.

T_1_01141: In caso di esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante
consorzi e cooperative a proprietà divisa, a chi va riferita la prova del requisito dell’idoneità
finanziaria?
- Esatta: alle singole imprese associate;
- Sbagliata: al consorzio o alla cooperativa;
- Sbagliata: al gestore dei trasporti;
- Sbagliata: al dipendente con più anzianità di servizio.

T_1_01142: Come viene assolta la prova del requisito dell’idoneità professionale in caso di
esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante consorzi e cooperative a
proprietà divisa?
- Esatta: mediante la dimostrazione del possesso dell’attestato di idoneità professionale da parte di uno degli
amministratori ovvero attraverso la nomina a gestore dei trasporti di un soggetto che eserciti le medesime funzioni
presso una delle imprese consorziate o associate;
- Sbagliata: attraverso la nomina di un responsabile tecnico;
- Sbagliata: attraverso la nomina di un responsabile della sicurezza;
- Sbagliata: mediante la dimostrazione del possesso dell’attestato di idoneità professionale da parte di uno dei
dipendenti ovvero attraverso la nomina di un responsabile tecnico.

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T_1_01143: Relativamente al requisito dello stabilimento, come avviene la dimostrazione della
sede operativa in caso di esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante
consorzi e cooperative a proprietà divisa che esercitino esclusivamente con i veicoli delle
imprese consorziate o associate?
- Esatta: con riferimento alla sede operativa delle singole imprese;
- Sbagliata: con riferimento alla sede operativa della cooperativa o del consorzio;
- Sbagliata: con riferimento al luogo in cui arriva la corrispondenza della cooperativa e del consorzio;
- Sbagliata: con riferimento al comune di residenza della maggior parte dei dipendenti.

T_1_01144: Relativamente al requisito dello stabilimento, in caso di esercizio dell’attività di


trasporto di cose per conto di terzi mediante consorzi e cooperative a proprietà divisa che
esercitino anche con veicoli ad essi intestati, l’organismo associativo sarà tenuto a dimostrare
il possesso di una propria sede operativa?
- Esatta: si. Tale sede, inoltre, potrà essere indicata dalle imprese consorziate o associate come propria sede operativa
ai sensi dell'art. 2, comma 5, ultimo periodo, del decreto dirigenziale 25 gennaio 2012;
- Sbagliata: no, il possesso della sede operativa dovrà essere dimostrato solo dalle singole imprese;
- Sbagliata: si, ma tale sede non potrà in nessun caso essere indicata dalle imprese consorziate o associate come
propria sede operativa;
- Sbagliata: no, in quanto non è ammesso l’esercizio dell’attività di trasporto di cose per conto di terzi mediante
consorzi e cooperative a proprietà divisa.

T_1_01145: Ai fini dell’iscrizione al REN, in caso di esercizio dell’attività di trasporto di cose


per conto di terzi mediante consorzi e cooperative aventi lo scopo sociale di esercitare
esclusivamente con i veicoli delle imprese consorziate o associate, il requisito dello
stabilimento:
- Esatta: si ritiene concretizzato con i veicoli delle imprese componenti le predette strutture;
- Sbagliata: non deve essere assolto.
- Sbagliata: non può mai ritenersi concretizzato con i veicoli delle imprese componenti le predette strutture
- Sbagliata: non trova applicazione, in quanto non è ammesso l’esercizio dell’attività di trasporto di cose; per conto
di terzi mediante consorzi e cooperative a proprietà divisa;

T_1_01146: Relativamente all’esercizio dell’attività di autotrasporto in conto proprio con


veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, i tipi di disponibilità dei
veicoli:
- Esatta: sono dettati dalle disposizioni della l. n. 298/1974 che con l’articolo 31, comma 1 lettera a) ne limita le
forme ritenute ammissibili;
- Sbagliata: sono solo la proprietà e l’usufrutto;
- Sbagliata: non sono disciplinati da alcuna norma, quindi non esistono né obblighi né limiti;
- Sbagliata: sono solo il comodato e la locazione.

T_1_01147: Relativamente all’esercizio dell’attività di autotrasporto in conto proprio con


veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, non rientra tra le forme
di disponibilità dei veicoli:
- Esatta: il comodato;
- Sbagliata: la proprietà;
- Sbagliata: l’usufrutto;
- Sbagliata: l’acquisto con patto di riservato dominio.

T_1_01148: La proprietà può essere un titolo di disponibilità di un veicolo da adibire al


trasporto su strada di merci per conto terzi?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma solo se il veicolo ha una massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, in quanto un soggetto può adibire un veicolo di cui abbia la proprietà solamente ad uso proprio.

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T_1_01149: Tra i titoli di disponibilità di un veicolo da adibire al trasporto di cose per conto
terzi rientra il leasing?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma solamente se il contratto di leasing ha durata inferiore a 2 anni;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, un veicolo in leasing, appartenendo legalmente alla società di leasing, non può trasportare merci o
persone in conto terzi.

T_1_01150: Ai sensi della normativa vigente, un veicolo in usufrutto può essere adibito al
trasporto di merci per conto terzi?
- Esatta: si, l’usufrutto rientra tra i titoli di disponibilità ammessi per il trasporto di cose per conto terzi;
- Sbagliata: no, l’usufrutto non rientra tra i titoli di disponibilità consentiti per il trasporto di cose per conto terzi;
- Sbagliata: si, ma soltanto se il contratto di usufrutto ha ad oggetto almeno tre veicoli con massa complessiva a
pieno carico superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: no, in quanto ai sensi della normativa vigente i veicoli non possono essere oggetto di contratti di
usufrutto.

T_1_01151: Tra i titoli di disponibilità dei veicoli da adibire al trasporto di merci per conto di
terzi rientra l’acquisto con patto di riservato dominio?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma soltanto se si tratta di autoarticolati;
- Sbagliata: si, ma soltanto se si tratta di autotreni.

T_1_01152: Può un’impresa che effettua trasporto di merci per conto di terzi fare ricorso
esclusivamente ad autoveicoli nella propria disponibilità a titolo di comodato senza
conducente o di locazione senza conducente?
- Esatta: si, ma soltanto se il relativo contratto per almeno un veicolo abbia durata non inferiore a due anni;
- Sbagliata: si, ma soltanto se il relativo contratto per almeno un veicolo abbia durata superiore ad un anno;
- Sbagliata: si, ma soltanto se il relativo contratto per almeno un veicolo abbia durata superiore a cinque anni;
- Sbagliata: no.

T_1_01153: Nel caso di impresa che abbia effettuato l’accesso “diretto” al mercato mediante
acquisizione in disponibilità di autoveicoli aventi massa complessiva a pieno carico non
inferiore a 80 tonnellate (per le imprese che esercitano con autoveicoli aventi massa
complessiva oltre 3,5 tonnellate), ai fini della costituzione e della conservazione dell’accesso al
mercato, è ammessa la disponibilità dei veicoli a titolo di locazione o comodato?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto ove i veicoli in locazione o in comodato non superino la percentuale del 49% del parco
macchine disponibile all’azienda di trasporti;
- Sbagliata: si, ma soltanto laddove l’impresa abbia un fatturato medio annuo non inferiore a € 750.000,00.

T_1_01154: Nel caso di impresa che abbia effettuato l’accesso “diretto” al mercato mediante
acquisizione in disponibilità di autoveicoli aventi massa complessiva a pieno carico non
inferiore a 80 tonnellate (per le imprese che esercitano con autoveicoli aventi massa
complessiva oltre 3,5 tonnellate), in caso di perdita del requisito della massa complessiva delle
80 tonnellate, eventuali veicoli in locazione o in comodato potranno sostituire quelli la cui
indisponibilità ha determinato la perdita stessa del requisito?
- Esatta: no,
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto se i veicoli in comodato o in locazione abbiano una massa complessiva a pieno carico di
almeno 80 tonnellate;
- Sbagliata: si, ma soltanto se l’impresa si impegna ad acquistare almeno un altro veicolo con massa massima
complessiva non inferiore a 80 tonnellate.

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T_1_01155: Un’impresa di trasporti può avere la disponibilità di veicoli per il trasporto di
cose, aventi massa complessiva a pieno carico inferiore a 6 tonnellate, a titolo di locazione
senza conducente?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no, i veicoli di cui l’impresa abbia la disponibilità a titolo di locazione senza conducente adibiti al
trasporto di cose in conto terzi devono avere una massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, i veicoli di cui l’impresa abbia la disponibilità a titolo di locazione senza conducente adibiti al
trasporto di cose in conto terzi devono avere una massa complessiva a pieno carico superiore a 80 tonnellate.

T_1_01156: In tema di disponibilità dei veicoli da adibire a trasporto su strada di merci per
conto di terzi, l’impresa può avere la disponibilità a titolo di locazione per uso proprio di
veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 t immatricolati in uso di
terzi per finalità di locazione di cui all’art. 82 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della
strada, comma 5 lettera a)?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, soltanto per contratti superiori a trenta giorni;
- Sbagliata: si, soltanto per contratti inferiori a trenta giorni.

T_1_01157: Con riferimento al trasporto di merci per conto di terzi, veicoli di massa
complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate immatricolati per uso proprio
possono essere concessi in locazione ad altro soggetto che li utilizza per uso proprio?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no, ad eccezione dei veicoli delle forze armate;
- Sbagliata: si, soltanto se si tratta di veicoli aventi almeno quattro assi.

T_1_01158: Con riferimento al trasporto di merci per conto di terzi, un veicolo di massa
complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate, immatricolato per uso proprio e munito di
licenza in conto proprio può essere concesso in locazione ad altro soggetto che lo utilizza per
uso proprio?
- Esatta: no;
- Sbagliata: no, ad eccezione delle imprese con più di 15 dipendenti;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto per le imprese con un fatturato medio annuo superiore ad € 750.000,00.

T_1_01159: Nell’ambito dell’esercizio dell’attività di autotrasporto di cose per conto di terzi, è


ammessa la disponibilità a titolo di locazione per trasporto di merci per conto terzi di un
veicolo, di qualsiasi massa complessiva, immatricolato per uso proprio?
- Esatta: no, non è ammessa;
- Sbagliata: si, è ammessa;
- Sbagliata: no, ad eccezione dei veicoli locati in flotte;
- Sbagliata: si, soltanto se si tratta di autocarri.

T_1_01160: Nell’ambito del trasporto di merci per conto di terzi, di quali dei seguenti veicoli è
ammessa la disponibilità a titolo di locazione senza conducente?
- Esatta: veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate immatricolati per uso di terzi
per locazione, in locazione per il trasporto di merci per conto di terzi;
- Sbagliata: veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate immatricolati per uso
proprio, in locazione per uso proprio;
- Sbagliata: veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate immatricolati per uso proprio e
muniti di licenza in conto proprio, in locazione per uso proprio;
- Sbagliata: veicoli di qualsiasi massa complessiva immatricolati per uso proprio, in locazione per trasporto di merci
per conto di terzi.

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T_1_01161: Nell’ambito dell’esercizio dell’attività di autotrasporto di cose per conto di terzi,
di quali dei seguenti veicoli non è ammessa la disponibilità a titolo di locazione senza
conducente?
- Esatta: Veicoli di qualsiasi massa complessiva, immatricolati per uso di terzi, per trasporto di merci per conto di
terzi, in locazione a soggetti che intendono utilizzarli per uso proprio;
- Sbagliata: Veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate immatricolati per uso di
terzi per locazione, in locazione per il trasporto di merci per conto terzi;
- Sbagliata: Veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate immatricolati per uso di
terzi per locazione, in locazione per uso proprio;
- Sbagliata: Veicoli di qualsiasi massa immatricolati per uso di terzi, per trasporto di merci per conto di terzi, in
locazione per il trasporto di merci per conto di terzi.

T_1_01162: Veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate,


immatricolati in uso di terzi per finalità di locazione previste dall’art. 82, comma 5, lettera a)
del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada possono essere concessi in locazione ad altra
impresa che li utilizza per il trasporto di merci per conto di terzi?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solamente se l’impresa locataria opera all’interno del territorio di una sola regione;
- Sbagliata: si, ma solamente se l’impresa locataria opera all’interno del territorio di una sola provincia.

T_1_01163: Nell’ambito dell’esercizio dell’attività di autotrasporto, veicoli di qualsiasi massa


immatricolati per uso di terzi per trasporto di merci per conto terzi a norma dell’art. 82,
comma 5, lettera d) del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada possono essere concessi
in comodato ad imprese che intendono utilizzarli per conto di terzi?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto se oggetto del comodato sono autovetture;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ad eccezione degli autocarri.

T_1_01164: Ai sensi dell’art. 84, comma 3, del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada, le
imprese italiane di autotrasporto per conto di terzi possono utilizzare, mediante contratto di
locazione, solo autocarri, rimorchi e semirimorchi, autotreni ed autoarticolati:
- Esatta: in proprietà di altra impresa italiana iscritta all'Albo degli autotrasportatori e titolare di autorizzazioni;
- Sbagliata: in proprietà di altra impresa italiana iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali e titolare di licenze;
- Sbagliata: nella disponibilità di altra impresa italiana o con sede in uno Stato membro dell’Unione europea, purché
in regola con l’assolvimento degli oneri contributivi;
- Sbagliata: nella disponibilità di altra impresa in possesso dei requisiti di onorabilità e di idoneità tecnica e
finanziaria.

T_1_01165: Nell’ambito dell’esercizio dell’attività di autotrasporto di cose, di quali dei


seguenti veicoli è ammessa la disponibilità a titolo di comodato senza conducente?
- Esatta: veicoli di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6 tonnellate immatricolati per uso proprio,
in comodato per uso proprio;
- Sbagliata: veicoli di qualsiasi massa complessiva immatricolati per uso di terzi, per trasporto di merci per conto di
terzi, in comodato per uso proprio;
- Sbagliata: veicoli di qualsiasi massa complessiva, immatricolati per uso proprio in comodato per trasporto di merci
in conto di terzi.
- Sbagliata: veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 6 tonnellate immatricolati per uso proprio e
muniti di licenza in conto proprio, in comodato per uso proprio;

T_1_01166: Nell’ambito dell’esercizio dell’attività di autotrasporto di cose, è ammessa la


disponibilità di un veicolo di massa complessiva a pieno carico inferiore o uguale a 6
tonnellate immatricolato per uso proprio, in comodato per uso proprio?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ad eccezione delle imprese in accomandita semplice;
- Sbagliata: si, se il veicolo è utilizzato in via occasionale.

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T_1_01167: Un veicolo, a prescindere dalla massa complessiva, immatricolato per uso proprio
può essere concesso in comodato ad altra impresa che intende utilizzarlo per uso di terzi per
trasporto di merci per conto di terzi?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: si, ma solo se il veicolo ha massa complessiva a pieno carico superiore a 11,5 tonnellate;
- Sbagliata: si, ma solo se il comodante non ha limitazioni di esercizio.

T_1_01168: A cosa è condizionata la locazione dei veicoli adibiti a trasporto di cose?


- Esatta: alla loro massa e all’uso cui vengono destinati dal locatario;
- Sbagliata: alla loro massa e alla ragione sociale del locatario;
- Sbagliata: alla ragione sociale del locatario e al numero di veicoli oggetto del contratto di locazione;
- Sbagliata: alla loro massa e al numero di assi.

T_1_01169: Ai sensi della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 16 marzo
2015, prot. n. 5681, il contratto di locazione dei veicoli utilizzati per il trasporto di merci per
conto di terzi o per uso proprio a fini “commerciali” deve essere redatto in forma scritta. Non
sono elementi essenziali del contratto:
- Esatta: gli estremi dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: il nome dell'impresa locatrice e di quella locataria;
- Sbagliata: la data e la durata del contratto;
- Sbagliata: i dati di identificazione del veicolo locato.

T_1_01170: Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea prevede l’emanazione di


norme comuni per i trasporti internazionali in partenza dal territorio di uno Stato membro o
a destinazione di questo, o in transito sul territorio di uno o più Stati membri?
- Esatta: si, all’art. 91;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, in quanto non sono ammessi trasporti internazionali che coinvolgono il territorio di più di uno Stato
membro;
- Sbagliata: no, è prevista solo l’emanazione di norme comuni per i trasporti internazionali in partenza dal territorio
di uno Stato membro e in arrivo nel territorio di un altro Stato membro.

T_1_01171: Il regolamento (CE) n. 1072/2009, che fissa norme comuni per l’accesso al
mercato internazionale del trasporto di merci su strada, si applica:
- Esatta: ai trasporti internazionali di merci su strada per conto terzi per i percorsi effettuati nel territorio della
Comunità;
- Sbagliata: ai soli trasporti nazionali di merci su strada;
- Sbagliata: a qualsiasi movimentazione di merci;
- Sbagliata: ai soli trasporti internazionali effettuati al di fuori del territorio degli Stati membri.

T_1_01172: Non rientrano tra i tipi di trasporto che ai sensi del regolamento (CE) n.
1072/2009 sono esentati da licenza comunitaria e da ogni autorizzazione di trasporto:
- Esatta: i trasporti di merci con autoveicoli la cui massa massima a carico ammissibile, compresa quella dei
rimorchi, superi le 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: i trasporti postali effettuati nell’ambito di un regime di servizio universale;
- Sbagliata: i trasporti di veicoli danneggiati o da riparare;
- Sbagliata: i trasporti di merci con autoveicoli la cui massa massima a carico ammissibile, compresa quella dei
rimorchi, non superi le 3,5 tonnellate.

T_1_01173: Ai sensi dell’art. 2 del regolamento (CE) n. 1072/2009 non rientrano nella
definizione di «trasporti internazionali»:
- Esatta: gli spostamenti dei veicoli a carico tra paesi terzi, anche senza transito nel territorio di uno o più Stati
membri;
- Sbagliata: gli spostamenti dei veicoli a carico i cui punti di partenza e d’arrivo siano situati in due Stati membri
diversi, con o senza transito in uno o più Stati membri o paesi terzi;
- Sbagliata: gli spostamenti dei veicoli a carico da uno Stato membro verso un paese terzo e viceversa, con o senza
transito in uno o più Stati membri o paesi terzi;
- Sbagliata: gli spostamenti dei veicoli a carico tra paesi terzi, con transito nel territorio di uno o più Stati membri.

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T_1_01174: Ai sensi del regolamento (CE) n. 1072/2009, per effettuare i trasporti
internazionali, come definiti all’art. 2 del Regolamento, è necessario:
- Esatta: il possesso di una licenza comunitaria e, qualora il conducente sia cittadino di un paese terzo, anche di un
attestato di conducente;
- Sbagliata: solamente la disponibilità di un autocarro con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: soltanto un’autocertificazione circa il possesso dei requisiti previsti dalla normativa dell’Unione europea;
- Sbagliata: il possesso di un’autorizzazione e, qualora il conducente non sia cittadino di uno Stato dell’Unione
europea, anche del superamento di un esame che attesti la conoscenza della lingua inglese.

T_1_01175: Chi rilascia la licenza comunitaria di cui al regolamento (CE) n. 1072/2009?


- Esatta: la licenza comunitaria è rilasciata dalle autorità competenti dello Stato membro di stabilimento;
- Sbagliata: la licenza comunitaria è rilasciata dalla Commissione europea;
- Sbagliata: la licenza comunitaria è rilasciata dal Parlamento europeo;
- Sbagliata: la licenza comunitaria è rilasciata dal Consiglio europeo.

T_1_01176: Ai sensi dell’art. 5 del regolamento (CE) n. 1072/2009, da chi è rilasciato


l’”attestato di conducente”?
- Esatta: dalle autorità competenti dello Stato membro di stabilimento del trasportatore;
- Sbagliata: dalla Commissione europea;
- Sbagliata: dalle autorità competenti dello Stato membro in cui il conducente ha la propria residenza;
- Sbagliata: dalle autorità competenti dello Stato membro di transito.

T_1_01177: Ai sensi dell’art. 4 del regolamento (CE) n. 1072/2009, a chi è rilasciata la licenza
comunitaria disciplinata dal Regolamento stesso?
- Esatta: a qualsiasi trasportatore di merci su strada per conto terzi stabilito in uno Stato membro dell’Unione europea
e abilitato in detto Stato membro ad effettuare trasporti internazionali di merci su strada;
- Sbagliata: ai soli trasportatori di merci su strada in conto proprio stabiliti in uno Stato membro dell’Unione europea
e abilitati in detto Stato membro ad effettuare trasporti internazionali di merci su strada;
- Sbagliata: ai trasportatori di merci su strada, per idrovie interne e per via ferroviaria, sia in conto proprio che in
conto terzi;
- Sbagliata: ai soggetti che effettuano trasporti, in conto proprio o in conto terzi, sia all’interno del territorio
dell’Unione europea, sia al di fuori di tale territorio.

T_1_01178: In base al regolamento (CE) n. 1072/2009, in caso di grave infrazione della


normativa comunitaria in materia di trasporti su strada commessa o accertata in qualsiasi
Stato membro, lo Stato di stabilimento del trasportatore può irrogare sanzioni?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, solamente lo Stato in cui è avvenuta l’infrazione può comminare sanzioni;
- Sbagliata: no, le sanzioni non possono essere irrogate né dalle autorità dello Stato di stabilimento del trasportatore,
né dalle autorità dello Stato in cui è avvenuta l’infrazione.

T_1_01179: Nell’ambito dell’autotrasporto nell’Unione europea, cosa si intende per


“cabotaggio stradale”?
- Esatta: l’ammissione ai trasporti nazionali di merci su strada in uno Stato membro UE di vettori non residenti che
eseguono quindi trasporti interni in un Paese UE (o SEE) diverso da quello in cui essi sono stabiliti;
- Sbagliata: il trasporto tra Stati di continenti diversi;
- Sbagliata: la movimentazione che si avvale di più modalità di trasporto;
- Sbagliata: i trasporti di cose fra Stati membri dell'Unione europea o aderenti all'accordo sullo spazio economico
europeo nei quali l'autocarro, il rimorchio, il semirimorchio con o senza veicolo trattore, la cassa mobile o il
contenitore (di 20 piedi e oltre) effettuano la parte iniziale o terminale del tragitto su strada e l'altra parte per
ferrovia, per via navigabile o per mare.

T_1_01180: Nell’ambito del trasporto di merci, la sigla CEMT indica:


- Esatta: la Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti;
- Sbagliata: il Comitato esterno della mobilità Transfrontaliera;
- Sbagliata: la Cooperazione Europea per la movimentazione e i trasporti.
- Sbagliata: il Codice Europeo per la Mobilità e i trasporti;

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T_1_01181: Il quadro giuridico fissato dalla CEMT si applica:
- Esatta: nell’area geografica formata dai Paesi membri effettivi della CEMT;
- Sbagliata: negli Stati membri dell’Unione europea;
- Sbagliata: solo all’interno del territorio dello Stato Italiano;
- Sbagliata: ai soli trasporti tra lo Stato italiano e Città del Vaticano.

T_1_01183: La CEMT prevede un regime di:


- Esatta: liberalizzazione; autorizzazioni senza contingentamento; autorizzazioni contingentate;
- Sbagliata: liberalizzazione di tutti i trasporti nell’area geografica dei Paesi CEMT;
- Sbagliata: divieti relativi a tutti i trasporti nell’area geografica dei Paesi CEMT;
- Sbagliata: dazi doganali.

T_1_01184: Sono previsti trasporti liberalizzati in ambito CEMT?


- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, in quanto in base al Manuale d’uso non ci sono trasporti liberalizzati;
- Sbagliata: si, in quanto in base al Manuale tutti i trasporti tra Paesi all’area CEMT sono liberalizzati.

T_1_01185: Come possono essere eseguiti i trasporti con i Paesi terzi estranei all’Unione
europea e alla CEMT?
- Esatta: in regime di autorizzazione bilaterale;
- Sbagliata: con autorizzazione multilaterale CEMT;
- Sbagliata: non possono mai essere eseguiti;
- Sbagliata: sempre in maniera libera, senza alcun titolo autorizzativo.

T_1_01186: Le autorizzazioni multilaterali contingentate CEMT sono valide per i trasporti da


un Paese CEMT verso un Paese non membro e viceversa?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, ma solo se il tragitto non supera i 500 chilometri;
- Sbagliata: si, ma solo se si tratta di Stati confinanti con un Paese CEMT.

T_1_01188: La Convenzione di Ginevra sul contratto di trasporto internazionale di merci su


strada (CMR) del 1956 si applica:
- Esatta: ai contratti per il trasporto a titolo oneroso di merci su strada per mezzo di veicoli quando il luogo di
ricevimento della merce e il luogo previsto per la consegna indicati nel contratto sono situati in due paesi diversi, di
cui almeno uno sia parte della Convenzione;
- Sbagliata: ai contratti per il trasporto a titolo gratuito di merci su strada per mezzo di autocarri quando il luogo di
ricevimento della merce e il luogo previsto per la consegna indicati nel contratto sono situati in due paesi diversi,
entrambi parti della Convenzione;
- Sbagliata: ai trasporti stradali, ferroviari e marittimi che interessano il territorio di due o più Stati contraenti;
- Sbagliata: a tutti i contratti di trasporto, a titolo gratuito oppure a titolo oneroso, stipulati tra cittadini di Stati
contraenti.

T_1_01189: Ai sensi della Convenzione di Ginevra sul contratto di trasporto internazionale di


merci su strada (CMR) del 1956 se, su una parte del percorso, il veicolo sul quale si trovano le
merci è trasportato, senza che queste ne siano scaricate, per mare, per ferrovia, per via
navigabile interna, o per via aerea, la Convenzione:
- Esatta: si applica all'intero trasporto;
- Sbagliata: si applica alla sola parte del percorso nella quale il veicolo non è trasportato per mare, per ferrovia, per
via navigabile interna, o per via aerea;
- Sbagliata: si applica alla sola parte del percorso nella quale il veicolo è trasportato per mare, per ferrovia, per via
navigabile interna, o per via aerea;
- Sbagliata: non si applica.

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T_1_01190: In generale, i titoli autorizzativi al trasporto previsti dagli accordi bilaterali tra
Stati:
- Esatta: valgono solo nel territorio degli Stati contraenti;
- Sbagliata: valgono anche al di fuori del territorio degli Stati contraenti;
- Sbagliata: valgono solo al di fuori del territorio degli Stati contraenti;
- Sbagliata: valgono ovunque.

T_1_01191: Le fonti del diritto dei trasporti internazionali sono costituite:


- Esatta: dalle direttive e dai regolamenti dell’Unione europea (per i trasporti all’interno dell’Unione europea); dagli
accordi multilaterali o bilaterali;
- Sbagliata: dai soli regolamenti UE;
- Sbagliata: dalle sole consuetudini internazionali;
- Sbagliata: dalle sole norme del diritto cogente.

T_1_01192: Nel trasporto internazionale:


- Esatta: le cose vengono trasferite da uno Stato ad un altro, con o senza transito in altri Paesi;
- Sbagliata: le cose vengono trasferite all’interno del territorio di un solo Stato;
- Sbagliata: le cose vengono trasportate ricorrendo, piuttosto che a una sola modalità di trasporto, alla combinazione
di varie tipologie di trasporto;
- Sbagliata: i veicoli con i quali si esegue il trasporto vengono imbarcati su altri mezzi di trasporto.

T_1_01193: In generale, il trasporto internazionale:


- Esatta: va autorizzato prima e accompagnato durante l’esecuzione dal titolo richiesto, fatti salvi i casi di
liberalizzazione;
- Sbagliata: non richiede titoli autorizzativi e non è soggetto ai controlli delle forze di polizia nazionali;
- Sbagliata: può essere eseguito in maniera totalmente libera, sia per quanto riguarda i veicoli, sia per quanto riguarda
le merci trasportate,
- Sbagliata: avviene nel solo rispetto della normativa dell’Unione europea e non di convenzioni internazionali o di
accordi bilaterali tra Stati.

T_1_01194: Gli accordi bilaterali sull’autotrasporto, in genere regolamentano:


- Esatta: il trasporto fra e nel territorio dei due Paesi firmatari;
- Sbagliata: il trasporto, qualora in conducente abbia nazionalità di uno dei due Stati firmatari;
- Sbagliata: le norme sulla circolazione stradale;
- Sbagliata: il trasporto al di fuori dei confini degli Stati firmatari.

T_1_01195: Nell’ambito del trasporto internazionale di merci si parla di “trasporto di


transito”:
- Esatta: quando si attraversa il territorio dell’altra parte contraente con destinazione o provenienza da un Paese terzo,
senza carico i scarico nel territorio attraversato;
- Sbagliata: quando ha il punto di partenza nel territorio di uno dei due Paesi e il punto di arrivo nell’altro;
- Sbagliata: quando per la movimentazione ci si avvale di più modalità di trasporto;
- Sbagliata: quando il trasporto presuppone l’attraversamento di una o più frontiere.

T_1_01196: Il trasporto intermodale può essere definito come:


- Esatta: il movimento di merci in una stessa unità di carico o veicolo stradale, che utilizza successivamente due o
più modi di trasporto senza movimentazione delle merci stesse nel cambiare modalità;
- Sbagliata: il trasporto internazionale di merci che avvenga nel territorio di tre o più Stati;
- Sbagliata: il movimento di merci che prevede almeno tre diverse modalità di trasporto, da utilizzare nel seguente
ordine: stradale, ferroviario, stradale;
- Sbagliata: il trasporto di merci da un punto ad un altro di un porto o di un aeroporto.

T_1_01197: L’intermodalità può essere definita come:


- Esatta: una caratteristica di un sistema di trasporto in cui almeno due modi differenti sono utilizzati in modo
integrato al fine di completare una sequenza di trasporto porta a porta;
- Sbagliata: una caratteristica di un sistema di trasporto le cui modalità sono definite contrattualmente dalle parti;
- Sbagliata: la movimentazione di beni da un punto a un altro di un porto;
- Sbagliata: Una caratteristica di un sistema di trasporto in cui la movimentazione delle merci avviene da un punto
all’altro di un aeroporto.

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T_1_01198: Nel trasporto intermodale le unità di carico all’interno delle quali restano
contenute le merci per l’intero atto di trasporto sono principalmente:
- Esatta: container e casse mobili;
- Sbagliata: colli;
- Sbagliata: big bag;
- Sbagliata: veicoli a motore.

T_1_01199: La caratteristica del trasporto intermodale consiste


- Esatta: nel ripartire la distanza complessiva in tratte parziali, ciascuna da percorrere con uno specifico vettore, in
modo da minimizzare il costo complessivo del trasporto;
- Sbagliata: nell’internalizzazione dei costi esterni del trasporto;
- Sbagliata: nell’effettuare l’attività di trasporto solamente con le dotazioni già a disposizione dell’impresa;
- Sbagliata: nell’affidare il trasporto a conducenti che fanno già parte dell’organico dell’impresa.

T_1_01200: La Convenzione di Ginevra del 24 maggio 1980 sul trasporto multimodale di


merci è operativa?
- Esatta: no, in quanto non ha raggiunto il richiesto numero di ratifiche per entrare in vigore;
- Sbagliata: si, dal 1980;
- Sbagliata: no, è stata operativa fino al 31 dicembre 2009;
- Sbagliata: si, tuttavia l’Italia non l’ha ratificata.

T_1_01201: Con la Convenzione di Ginevra del 24 maggio 1980 sul trasporto multimodale di
merci si è cercato di dettare:
- Esatta: un regime uniforme per il trasporto multimodale;
- Sbagliata: un regime uniforme per il trasporto transoceanico;
- Sbagliata: un regime uniforme e complesso per il trasporto marittimo;
- Sbagliata: un regime uniforme per il trasporto transfrontaliero di rifiuti.

T_1_01202: Il pannello inamovibile di colore blu avente dimensioni 50 x 40 cm con impressa


la lettera “c” minuscola di altezza 20 cm di colore bianco, deve essere apposto sui veicoli
- Esatta: adibiti esclusivamente al trasporto combinato;
- Sbagliata: che trasportano merci pericolose;
- Sbagliata: che trasportano rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: adibiti esclusivamente al trasporto internazionale di merci.

T_1_01203: Tra i documenti elencati di seguito, quale non è oggetto di controllo su strada da
parte delle forze di polizia in un veicolo che effettua trasporto di merci in conto terzi?
- Esatta: verbale di installazione del cronotachigrafo;
- Sbagliata: carta di circolazione;
- Sbagliata: contratto di locazione del veicolo, ove ricorra;
- Sbagliata: iscrizione all’Albo degli autotrasportatori.

T_1_01204: La Carta del Conducente può essere oggetto di controllo da parte delle forze di
polizia?
- Esatta: si, nel caso in cui il veicolo sia munito di tachigrafo digitale;
- Sbagliata: si, nel caso in cui il veicolo sia munito di tachigrafo analogico;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, mai.

T_1_01205: Cosa ha inteso determinare il Ministero delle infrastrutture e dei traporti con il
decreto del 22 febbraio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° marzo 2006 n. 50?
- Esatta: un modello di lista di controllo, per favorire e rendere uniformi le procedure dei controlli sulla regolarità
amministrativa di circolazione dell’autotrasporto di merci per conto di terzi, effettuati dagli organi incaricati
dell’espletamento dei servizi di polizia stradale;
- Sbagliata: una lista delle forze di Polizia titolate ad effettuare il controllo su strada dei veicoli che effettuano il
trasporto di merci per conto di terzi;
- Sbagliata: un modello di lista dei controlli da effettuare ad opera del conducente dei veicoli adibiti al trasporto di
merci per conto di terzi prima della partenza.
- Sbagliata: un modello di cronotachigrafo digitale da installare sui veicoli che effettuano trasporto di merci per
conto di terzi;

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T_1_01206: In un trasporto di merci per conto di terzi in ambito nazionale, per quale tra i
seguenti documenti può essere omesso il controllo da parte delle forze di Polizia?
- Esatta: per la documentazione relativa al regime Tir;
- Sbagliata: per il certificato assicurativo del veicolo;
- Sbagliata: per il contratto di noleggio del veicolo, ove ne ricorra il caso;
- Sbagliata: per il cronotachigrafo e i fogli di registrazione.

T_1_01207: In un trasporto di merci per conto terzi in ambito nazionale, è indispensabile


avere a bordo il documento che attesta l’iscrizione all’Albo degli autotrasportatori?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solamente se il trasporto avviene all’interno della provincia di iscrizione;
- Sbagliata: no, fatto salvo il caso in cui il conducente non sia dipendente dell’azienda che possiede il veicolo che
effettua il trasporto.

T_1_01208: Quale certificato deve avere a bordo il conducente di un veicolo che effettua un
trasporto di merci in regime ADR, nel caso in cui le disposizioni dell’ADR ne prevedano la
redazione?
- Esatta: il certificato di formazione del conducente di cui al punto 8.2.1. dell’ADR;
- Sbagliata: il certificato di nascita;
- Sbagliata: il passaporto dei bovini trasportati;
- Sbagliata: il passaporto del conducente.

T_1_01209: In un trasporto di merci per conto terzi in ambito comunitario, l’Attestato del
Conducente è un documento obbligatorio da tenere a bordo del mezzo?
- Esatta: si, solo se il conducente non è cittadino di uno Stato membro dell’Unione europea;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, solo se il conducente è comunitario.

T_1_01210: In occasione di quale tra le seguenti modalità di trasporto di merci è necessario


avere a bordo il libretto di viaggio?
- Esatta: autotrasporto in ambito CEMT;
- Sbagliata: autotrasporto in ambito comunitario;
- Sbagliata: autotrasporto nazionale;
- Sbagliata: autotrasporto extracomunitario.

T_1_01211: Quando è necessario per il conducente di un autoveicolo possedere la Carta di


Qualificazione del Conducente?
- Esatta: la Carta di Qualificazione del Conducente è necessaria per tutti i conducenti che effettuano
professionalmente l'autotrasporto di persone e di cose su veicoli per la cui guida è richiesta la patente delle
categorie C1, C, C1E, CE D1 D;
- Sbagliata: sempre;
- Sbagliata: la Carta di Qualificazione del Conducente è obbligatoria nel caso in cui i conducenti che effettuano
professionalmente l'autotrasporto di persone e di cose su veicoli, effettuano un trasporto internazionale;
- Sbagliata: mai.

T_1_01212: Su quale strumento vengono annotati automaticamente i tempi di viaggio e di


riposo di un veicolo avente massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate che
effettua trasporto di merci?
- Esatta: sul cronotachigrafo;
- Sbagliata: sul tassametro;
- Sbagliata: sulla ricevuta rilasciata al casello autostradale;
- Sbagliata: sul navigatore satellitare.

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T_1_01213: Qual è il tempo massimo di guida, oltre il quale bisogna effettuare una
interruzione, per i conducenti professionali che effettuano un trasporto in ambito nazionale su
di un autoveicolo con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate?
- Esatta: 4,5 ore seguite da 45 minuti di interruzione;
- Sbagliata: 3 ore seguite da 30 minuti di interruzione;
- Sbagliata: 6 ore seguite da un’ora di interruzione;
- Sbagliata: 8 ore seguite da un’ora di interruzione.

T_1_01214: Per i conducenti professionali che effettuano un trasporto in ambito nazionale, è


obbligatorio effettuare una interruzione della guida di 45 minuti dopo aver guidato per 4,5
ore?
- Esatta: si, se il veicolo ha una massa complessiva a pieno carico superiore di 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: si, se il veicolo possiede 9 posti a sedere compreso quello del conducente;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, mai.

T_1_01215: Il soggetto munito di licenza di trasporto in conto proprio che effettua un


trasporto di cose in conto terzi senza essere iscritto all’Albo degli autotrasportatori, incorre
ugualmente nella violazione di cui all’art. 26, comma 1, della l.n. 298/1974?
- Esatta: si, la fattispecie summenzionata è considerata sempre esercizio abusivo dell’attività di autotrasporto di cose
per conto di terzi;
- Sbagliata: si, ma soltanto se la licenza di trasporto in conto proprio è rilasciata da uno Stato estero,
- Sbagliata: no, la fattispecie summenzionata ricade nell’ipotesi, meno grave, di trasporto in maniera difforme dalle
prescrizioni;
- Sbagliata: no, ad eccezione dei casi in cui il trasporto effettuato con licenza in conto proprio sia internazionale.

T_1_01216: In che tipo di sanzione incorre un conducente professionale che non tiene a bordo
del veicolo condotto i documenti idonei a dimostrare il titolo in base al quale presta servizio
presso il vettore?
- Esatta: in una sanzione pecuniaria;
- Sbagliata: in una sanzione detentiva;
- Sbagliata: nel sequestro del veicolo adibito al trasporto;
- Sbagliata: nel fermo del veicolo adibito al trasporto.

T_1_01217: Il conducente che adibisce un veicolo a taxi senza la prescritta licenza incorre:
- Esatta: nella sospensione della patente e nel sequestro per la confisca del veicolo adibito a taxi;
- Sbagliata: in una sanzione pecuniaria;
- Sbagliata: in una denuncia all’Autorità giudiziaria;
- Sbagliata: nel cosiddetto ‘ergastolo della patente’.

T_1_01218: Il cronotachigrafo può essere usato, dalle forze di Polizia, per accertare il
superamento del limite di velocità ed elevare relativo processo verbale?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, soltanto in caso di violazione commessa in autostrada;
- Sbagliata: no, ad eccezione dei casi in cui il veicolo sia coinvolto in un incidente stradale.

T_1_01220: Esistono sistemi con i quali le forze di Polizia Stradale possono determinare i
periodi di guida o di riposo dei conducenti professionali?
- Esatta: si, il cronotachigrafo;
- Sbagliata: si, il tassametro;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, ad eccezione dei conducenti dei veicoli di emergenza.

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T_1_01221: Secondo il d.lgs. n. 285/1992 a chi spetta ‘in via principale’ l’espletamento dei
servizi di Polizia Stradale?
- Esatta: alla specialità Polizia Stradale della Polizia di Stato;
- Sbagliata: alle Guardie Zoofile Volontarie;
- Sbagliata: alla Guardia di Finanza;
- Sbagliata: alle Guardie Giurate.

T_1_01222: È concesso agli organi preposti di Polizia Stradale di ispezionare la


documentazione relativa al carico trasportato?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma esclusivamente nell’ipotesi in cui non sia possibile ispezionare la merce visivamente;
- Sbagliata: no, ad eccezione dei documenti scritti in lingua inglese.

T_1_01223: È concesso agli agenti di Polizia Stradale ordinare la non prosecuzione della
marcia di un veicolo che effettua il trasporto di merci?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, nel caso in cui il veicolo in questione abbia un faro anabbagliante guasto;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, ad eccezione del caso in cui il veicolo sia in riserva di carburante.

T_1_01225: Quale sanzione si applica al soggetto che guida con patente o con altra
abilitazione professionale di cui all'articolo 116, commi 8, 10, 11 e 12 del d.lgs. n. 285/1992,
Nuovo Codice della strada , scaduti di validità?
- Esatta: una sanzione amministrativa pecuniaria, oltre alla sanzione amministrativa accessoria prevista dall’art. 126,
comma 11 del Nuovo Codice della strada;
- Sbagliata: la reclusione, oltre alla sanzione amministrativa accessoria prevista dall’art. 126, comma 11 del Nuovo
Codice della strada;
- Sbagliata: la pena di cui all’art. 582 del Codice penale (Lesione personale);
- Sbagliata: la pena di cui all’art. 482 del Codice penale (Falsità materiale commessa dal privato).

T_1_04038: L’accesso al mercato dell'autotrasporto di merci può avvenire solo in maniera


“indiretta”?
- Esatta: no, esso può avvenire anche in maniera “diretta”, cioè attraverso l’acquisizione ed immatricolazione di
veicoli adibiti al trasporto di cose di categoria non inferiore a Euro 5 e aventi massa complessiva a pieno carico non
inferiore a ottanta tonnellate;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no, esso può avvenire anche in maniera “diretta”, cioè attraverso la presentazione di una domanda rivolta
direttamente al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: si, esso può avvenire esclusivamente mediante l’acquisizione, per cessione di azienda, di altra impresa di
autotrasporto.

T_1_04121: Ai sensi dell’art. 1, comma 123, della legge 4 agosto 2017, n. 124, gli adempimenti
connessi all'esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli
ferrosi e non ferrosi
- Esatta: possono essere soggetti a modalità semplificate;
- Sbagliata: sono soggetti ad autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti;
- Sbagliata: sono soggetti a valutazione d'impatto ambientale e sanitario;
- Sbagliata: devono essere effettuati con maggior rigore e sono sempre soggetti alla normativa Sistri

T_1_04122: Ai sensi dell’art. 1, comma 124, della legge 4 agosto 2017, n. 124, l'Albo nazionale
gestori ambientali individua le modalità semplificate d'iscrizione per l'esercizio di quale delle
seguenti attività?
- Esatta: dell’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi;
- Sbagliata: dell’attività di recupero e smaltimento di materiali contenenti amianto (MCA);
- Sbagliata: dell’attività di trattamento di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: dell’attività di trasporto di rifiuti urbani nella Regione Campania.

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T_1_04123: Con riferimento all’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti di metalli ferrosi e
non ferrosi, al fine di poter usufruire dell'iscrizione all’Albo con modalità semplificate, è
necessario rispettare
- Esatta: quantitativi annui massimi di rifiuti non pericolosi raccolti e trasportati nella quantità massima di 400
tonnellate;
- Sbagliata: standard qualitativi delle operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi
raccolti e trasportati;
- Sbagliata: valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC) nei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi
raccolti e trasportati;
- Sbagliata: limiti di ricavi connessi alle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi.

T_1_04124: Il Decreto 1° febbraio 2018 del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare definisce:
- Esatta: le modalità semplificate relative agli adempimenti per l'esercizio delle attività di raccolta e trasporto dei
rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi;
- Sbagliata: l’esclusione dall’obbligo di tenuta e compilazione del registro di carico e scarico rifiuti per le attività di
raccolta e trasporto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Sbagliata: l’esonero per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi dalla
compilazione del formulario di identificazione;
- Sbagliata: le procedure semplificate per l’ottenimento dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento
e di recupero dei rifiuti (ai sensi dell’art. 208 del D. Lgs. n. 152/2006) per le attività di raccolta e trasporto dei
rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi.

T_1_04125: Con riferimento alla tenuta del registro di carico e scarico rifiuti relativo alle
attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi, cosa
definisce il Decreto 1° febbraio 2018 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare?
- Esatta: modalità semplificate;
- Sbagliata: la totale esenzione;
- Sbagliata: la riduzione delle garanzie finanziarie da prestare ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione unica per i
nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti (ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. n. 152/2006);
- Sbagliata: sanzioni amministrative e penali da comminare in caso di violazione delle disposizioni in materia di
Sistri.

T_1_04126: Con riferimento alla raccolta di rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non
ferrosi effettuata presso più produttori o detentori svolta con lo stesso veicolo, ai sensi del
Decreto 1° febbraio 2018 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
quali delle seguenti affermazioni è falsa?
- Esatta: i rifiuti non devono essere accompagnati dal formulario di identificazione
- Sbagliata: l'attività di raccolta deve concludersi nell'ambito della giornata in cui ha avuto inizio;
- Sbagliata: i rifiuti devono essere accompagnati dal formulario di identificazione conforme al modello di cui
all'allegato «A» del Decreto o dal formulario di cui all’art. 193 del d.lgs. 152 del 2006;
- Sbagliata: durante l'attività di raccolta e trasporto il trasportatore emette quattro copie del formulario di
identificazione.

T_1_04127: Quale delle seguenti semplificazioni in tema di tenuta del registro di carico e
scarico è prevista dal Decreto 1° febbraio 2018 del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, recante Modalità semplificate relative agli adempimenti per l'esercizio
delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi?
- Esatta: possibilità di adempiere all'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico mediante la conservazione in
ordine cronologico per cinque anni dei formulari di identificazione rifiuti;
- Sbagliata: esonero dall'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico per le imprese con più di dieci dipendenti;
- Sbagliata: riduzione delle garanzie finanziarie da prestare alla Camera di commercio, industria, artigianato e
agricoltura in fase di vidimazione del registro di carico e scarico;
- Sbagliata: possibilità di utilizzare registri di carico e scarico rifiuti non vidimati.

T_1_04128: Ai fini del Decreto 1° febbraio 2018 del Ministero dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare, recante Modalità semplificate relative agli adempimenti per l'esercizio

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delle attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi di metalli ferrosi e non ferrosi,
cosa si intende per “raccolta e trasporto occasionale”?
- Esatta: l'attività svolta per non più di quattro giornate annue, anche non consecutive, e che non superi le cento
tonnellate annue complessive;
- Sbagliata: l’attività effettuata da soggetti diversi dal produttore dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: l’attività di trasporto effettuata con mezzi nella disponibilità dell’impresa tramite contratto di comodato;
- Sbagliata: l’attività di trasporto che sia strettamente strumentale al trasferimento dei rifiuti presso un impianto di
trattamento.

T_1_04129: Cosa prevede il Decreto 1° febbraio 2018 del Ministero dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare relativamente alle associazioni di volontariato e agli enti
religiosi che intendono svolgere attività di raccolta e trasporto occasionale di rifiuti non
pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi di provenienza urbana?
- Esatta: che essi operano d'intesa con i comuni territorialmente competenti e previa iscrizione all'Albo nazionale
gestori ambientali, il quale individua apposite modalità che consentano la temporanea iscrizione dei veicoli
concessi in uso in conformità alle norme che disciplinano l'autotrasporto di cose;
- Sbagliata: che esse sono sempre esonerati iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali. In tal caso il formulario
di trasporto è sostituito da una bolla di trasporto;
- Sbagliata: che essi operano d'intesa con la Diocesi del territorio in cui avviene il trasporto;
- Sbagliata: che il comune territorialmente competente definisce le modalità che consentono di sostituire l’iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali con l’iscrizione presso apposito elenco comunale.

T_1_04130: Cosa individua la delibera del Comitato nazionale dell’Albo n. 4 del 4 giugno
2018?
- Esatta: la sottocategoria 2-ter per l’iscrizione all’Albo, con procedura semplificata, delle associazioni di
volontariato ed enti religiosi che intendono svolgere attività di raccolta e trasporto occasionali di rifiuti non
pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi di provenienza urbana di cui all’articolo 5, comma 1, del D.M.
1° febbraio 2018;
- Sbagliata: la sottocategoria 2-quater per l’iscrizione all’Albo, con procedura ordinaria, dei gestori degli impianti di
recupero di rifiuti pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi di provenienza urbana;
- Sbagliata: la sottocategoria 2-ter per l’iscrizione all’Albo, con procedura aggravata, dei gestori degli impianti di
smaltimento di rifiuti pericolosi di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Sbagliata: la sottocategoria 5-bis per l’iscrizione all’Albo dei soggetti che svolgono attività di recupero in forma
semplificata di rifiuti non pericolosi costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi di provenienza urbana.

T_1_04131: Quale delle seguenti sottocategorie per l’iscrizione all’Albo è stata individuata
con Delibera del Comitato nazionale n. 2 del 24 aprile 2018?
- Esatta: la sottocategoria 4-bis, imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi
costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi ai sensi dell’art. 1, comma 124, della legge 4 agosto 2017, n. 124;
- Sbagliata: la sottocategoria 3-bis, imprese che effettuano attività di recupero e smaltimento di rifiuti non pericolosi
costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi ai sensi dell’art. 1, comma 124, della legge 4 agosto 2017, n. 124;
- Sbagliata: la sottocategoria 6-bis, imprese che effettuano attività di recupero in forma semplificata di rifiuti
pericolosi costituiti da oli minerali usati;
- Sbagliata: la sottocategoria 5-bis, imprese che effettuano attività di smaltimento di rifiuti pericolosi costituiti da oli
e grassi animali e vegetali esausti ai sensi dell’art. 1, comma 124, della legge 4 agosto 2017, n. 124.

T_1_04132: Ai sensi della Delibera n. 8 del 12 settembre 2017 del Comitato nazionale
dell’Albo (Modifiche e integrazione alla deliberazione n. 5 del 3 novembre 2016, recante
criteri e requisiti per l'iscrizione all'Albo, con procedura ordinaria, nelle categorie 1, 4 e 5)
qual è la dotazione minima di veicoli per l’iscrizione in Categoria 1, raccolta e trasporto di
rifiuti urbani nella classe D?
- Esatta: 30 tonnellate (portata utile complessiva dei veicoli);
- Sbagliata: 100 chilogrammi (portata utile complessiva dei veicoli);
- Sbagliata: 1000 tonnellate (portata utile complessiva dei veicoli);
- Sbagliata: non esiste dotazione minima, ma solo limite massimo (pari a 50 unità).

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T_1_04133: Quale delle seguenti disposizioni è contenuta nell’art. 194-bis del D.Lgs. n.
152/2006?
- Esatta: gli adempimenti relativi alle modalità di compilazione e tenuta del registro di carico e scarico e del
formulario di trasporto dei rifiuti possono essere effettuati in formato digitale;
- Sbagliata: sono esclusi dagli adempimenti relativi alla compilazione e tenuta del registro di carico e scarico e del
formulario di trasporto dei rifiuti gli enti e imprese che svolgono a titolo professionale attività di raccolta e
trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: sono esclusi dagli adempimenti relativi al Sistri gli enti e imprese che svolgono a titolo professionale
attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: l’obbligo di tenuta del registro di carico e scarico e di compilazione del formulario di trasporto dei rifiuti
è sospeso fino alla piena operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).

T_1_04134: Quale delle seguenti disposizioni è contenuta nell’art. 194-bis del D.Lgs. n.
152/2006?
- Esatta: è consentita la trasmissione della quarta copia del formulario di trasporto dei rifiuti anche mediante posta
elettronica certificata;
- Sbagliata: non è consentita la trasmissione della quarta copia del formulario di trasporto dei rifiuti mediante posta
elettronica certificata;
- Sbagliata: è consentita la trasmissione della quarta copia del formulario di trasporto dei rifiuti anche mediante posta
elettronica ordinaria (PEO);
- Sbagliata: è esonerato dalla trasmissione della quarta copia del formulario di trasporto dei rifiuti il traportatore di
rifiuti speciali, purché non pericolosi.

T_1_04135: Con Circolare n. 1235 del 4 dicembre 2017 (Trasporto intermodale dei rifiuti)
l’Albo nazionale gestori ambientali ha chiarito che, in caso di trasporto intermodale di rifiuti,
l’impresa che esegue la parte terminale del trasporto su strada può essere impresa diversa da
quella che esegue la parte iniziale.
- Esatta: vero, purché vengano rispettate le condizioni ivi indicate, tra le quali figura quella che impone che i codici
EER relativi ai rifiuti trasportati siano contemporaneamente presenti nelle iscrizioni delle due imprese di
autotrasporto;
- Sbagliata: vero, purché vengano rispettate le condizioni ivi indicate, tra le quali figura quella che prevede che le
imprese non siano iscritte all’Albo nazionale gestori ambientali o, quantomeno, non siano iscritte nella medesima
categoria d’iscrizione;
- Sbagliata: falso, a meno che il trasporto non riguardi esclusivamente rifiuti speciali non pericolosi;
- Sbagliata: falso, l’impresa che esegue la parte terminale del trasporto su strada non può mai essere impresa diversa
da quella che esegue la parte iniziale.

Materia: 2.1 Norme generali

T_2_01226: L’Albo nazionale gestori ambientali è istituito presso:


- Esatta: il Ministero dell'ambiente e tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
- Sbagliata: il Ministero dello Sviluppo Economico;
- Sbagliata: il Ministero delle Politiche Agricole alimentari e Forestali.

T_2_01227: L’Albo nazionale gestori ambientali è articolato:


- Esatta: in un Comitato nazionale ed in Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: in un Comitato nazionale ed in Comitati regionali;
- Sbagliata: in una Sezione nazionale ed in Sezioni provinciali;
- Sbagliata: in un Comitato nazionale ed in sezioni comunali.

T_2_01228: Le Sezioni regionali e provinciali in cui si articola l’Albo nazionale gestori


ambientali sono istituite, ai sensi dell’art. 212, comma 1 del d.lgs. n. 152/2006, presso:
- Esatta: le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura dei capoluoghi di regione e delle province
autonome di Trento e di Bolzano;
- Sbagliata: le regioni e le provincie;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: il Comitato nazionale di cui all’art. 212, comma 1 del d.lgs. n. 152/2006.

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T_2_01229: Le Sezioni regionali e provinciali dell'Albo nazionale gestori ambientali sono
istituite, ai sensi dell’art. 212, comma 3 del d.lgs. n. 152/2006, con decreto del:
- Esatta: ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
- Sbagliata: ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: ministro dello sviluppo economico;

T_2_01230: L'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è requisito:


- Esatta: per lo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti, di bonifica dei siti, di bonifica dei beni
contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: solo per lo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: per l'esercizio delle operazioni di recupero di rifiuti;
- Sbagliata: per la realizzazione e gestione degli impianti di smaltimento e di recupero di rifiuti.

T_2_01231: L’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: Deve essere rinnovata ogni cinque anni;
- Sbagliata: Deve essere rinnovata ogni venti anni;
- Sbagliata: Deve essere rinnovata ogni trenta anni;
- Sbagliata: Non deve essere rinnovata.

T_2_01232: Gli enti e le imprese iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali per le attività di
raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi sono esonerati dall'obbligo di iscrizione per le attività
di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi?
- Esatta: si, a condizione che tale ultima attività non comporti variazione della classe per la quale le imprese sono
iscritte;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: si, a condizione che non effettuino più attività di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi.

T_2_01233: I produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e
trasporto dei propri rifiuti, non sono soggetti alle disposizioni di cui ai commi 5, 6, e 7 dell’art.
212 del D.Lg. 3 aprile 2006, n. 152 a condizione che:
- Esatta: tali operazioni costituiscano parte integrante ed accessoria dell'organizzazione dell'impresa dalla quale i
rifiuti sono prodotti;
- Sbagliata: effettuino operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti non pericolosi in quantità non eccedenti
trenta chilogrammi o trenta litri al giorno;
- Sbagliata: i rifiuti oggetto delle operazioni di raccolta e trasporto rientrino tra quelli per cui è prevista apposita
deroga;
- Sbagliata: tali operazioni rispettino i limiti temporali previsti dalla normativa di settore.

T_2_01234: I produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e


trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta
litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del d.lgs. n. 152/2006, si iscrivono all’Albo
nazionale gestori ambientali?
- Esatta: si, sulla base di una comunicazione presentata alla sezione regionale o provinciale territorialmente
competente;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, si iscrivono nella categoria 9 dell’Albo;
- Sbagliata: si, sulla base di una comunicazione presentata al Comitato nazionale dell’Albo.

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T_2_01235: I produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e
trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano
operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta
chilogrammi o trenta litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: si iscrivono nella categoria 2-bis dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: non si iscrivono all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: si iscrivono all’Albo nazionale gestori ambientali solo dopo aver maturato dieci anni di esperienza nel
settore del trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: non si iscrivono all’Albo nazionale gestori ambientali salvo che commettano, nel corso di un triennio, tre
violazioni delle norme del Codice della Strada.

T_2_01236: Ai sensi dell’art. 212, comma 10 del d.lgs. n. 152/2006, l'iscrizione all' Albo
nazionale gestori ambientali per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi, per
l'attività di intermediazione e di commercio dei rifiuti senza detenzione dei medesimi, è
subordinata:
- Esatta: alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato;
- Sbagliata: al rilascio di un nulla osta della provincia territorialmente competente;
- Sbagliata: al previo ottenimento dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei
rifiuti ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: all’ottenimento dell’Autorizzazione Unica Ambientale (A.I.A.).

T_2_01237: Ai sensi dell’art. 212, comma 10 del d.lgs. n. 152/2006 gli importi e le modalità per
la prestazione delle garanzie finanziarie a favore dello Stato cui è subordinata l'iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali sono stabiliti:
- Esatta: con uno o più decreti del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il
Ministero dell'economia e delle finanze;
- Sbagliata: con uno o più decreti del Ministro dell'economia e delle finanze;
- Sbagliata: con uno o più decreti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti;
- Sbagliata: con uno o più decreti del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'economia
e delle finanze.

T_2_01238: Non rientrano tra le imprese e gli enti che devono essere iscritti all'Albo nazionale
gestori ambientali, ai sensi dell’art. 212 comma 5 del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: le imprese che svolgono attività di recupero e smaltimento di rifiuti;
- Sbagliata: le imprese che effettuano attività di bonifica dei siti;
- Sbagliata: le imprese che effettuano attività di bonifica dei beni contenenti amianto;
- Sbagliata: le imprese che effettuano attività di commercio e intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti
stessi.

T_2_01239: Ai sensi dell’art. 212, comma 10 del d.lgs. n. 152/2006, per le imprese registrate ai
sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 e per le imprese in possesso della certificazione
ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001, le garanzie finanziarie da prestare per
l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: sono ridotte;
- Sbagliata: sono aumentate;
- Sbagliata: sono raddoppiate;
- Sbagliata: sono escluse.

T_2_01240: Ai sensi dell’art. 212, comma 10 del d.lgs. n. 152/2006, le garanzie finanziarie
prestate per l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, sono ridotte:
- Esatta: per le imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 e per le imprese in possesso della
certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: Per le imprese in possesso dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei
rifiuti;
- Sbagliata: Per le imprese in possesso dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei
rifiuti e per le imprese in possesso di autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.);
- Sbagliata: Solo per le imprese in possesso di autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.).

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T_2_01241: Ai sensi dell’art. 212, comma 13 del d.lgs. n. 152/2006 l'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali ed i provvedimenti di sospensione, di revoca, di decadenza e di
annullamento dell'iscrizione sono deliberati:
- Esatta: dalla Sezione regionale dell'Albo della regione ove ha sede legale l'impresa interessata;
- Sbagliata: dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: dal Ministero dello Sviluppo Economico;
- Sbagliata: dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

T_2_01242: Ai sensi dell’art. 212, comma 13 del d.lgs. n. 152/2006 l'accettazione, la revoca e lo
svincolo delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato sono
deliberati:
- Esatta: dalla Sezione regionale dell'Albo della regione ove ha sede legale l'impresa interessata;
- Sbagliata: dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: dal Ministero dello Sviluppo Economico;
- Sbagliata: dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

T_2_01243: Ai sensi dell’art. 212, comma 14 del d.lgs. n. 152/2006, avverso i provvedimenti
delle Sezioni regionali dell'Albo nazionale gestori ambientali, gli interessati possono proporre
ricorso:
- Esatta: al Comitato nazionale dell'Albo;
- Sbagliata: al Prefetto territorialmente competente;
- Sbagliata: all’autorità giudiziaria;
- Sbagliata: sia al Prefetto territorialmente competente che all’autorità giudiziaria.

T_2_01244: Le attribuzioni e le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali


sono definite:
- Esatta: con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il parere del Comitato nazionale;
- Sbagliata: con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti;
- Sbagliata: con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministero dello Sviluppo
Economico;
- Sbagliata: con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro
della giustizia.

T_2_01245: Gli oneri per il funzionamento del Comitato nazionale e delle Sezioni regionali e
provinciali dell’Albo nazionale gestori ambientali sono coperti:
- Esatta: con le entrate derivanti dai diritti di segreteria e dai diritti annuali d'iscrizione;
- Sbagliata: con l’indebitamento;
- Sbagliata: con i maggiori ricavi futuri;
- Sbagliata: con finanziamenti.

T_2_01246: Ai sensi dell’art. 212, comma 19 del d.lgs. n. 152/2006, alle domande di iscrizione
e agli atti di competenza dell'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: non si applica la disciplina regolamentare dei casi in cui, ai sensi degli articoli 19 e 20 della l. n. 241/1990,
l'esercizio di un'attività privata può essere intrapreso sulla base della denuncia di inizio dell'attività;
- Sbagliata: non si applicano le disposizioni del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: non si applica la normativa dell’Unione europea;
- Sbagliata: non si applicano le norme del codice civile.

T_2_01247: Quali dei seguenti soggetti non devono iscriversi all'Albo nazionale gestori
ambientali?
- Esatta: gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, produttori iniziali di rifiuti, per il trasporto
dei propri rifiuti effettuato all'interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del
conferimento degli stessi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1
dell'articolo 183;
- Sbagliata: i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che trasportano i propri rifiuti;
- Sbagliata: i soggetti che svolgono attività di raccolta di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: i soggetti che svolgono attività di trasporto di rifiuti non pericolosi.

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T_2_01248: Sono esclusi dall'obbligo di iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, produttori iniziali di rifiuti, per il trasporto
dei propri rifiuti effettuato all'interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del
conferimento degli stessi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1
dell'articolo 183;
- Sbagliata: i soggetti che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: i soggetti che svolgono attività di bonifica dei siti e di bonifica dei beni contenenti amianto;
- Sbagliata: i soggetti che svolgono attività di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti
stessi.

T_2_01249: Ai sensi della normativa vigente è sanzionabile lo svolgimento di attività di


raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della prescritta iscrizione all’Albo nazionale gestori
ambientali?
- Esatta: si, ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: no, è perfettamente lecito;
- Sbagliata: si, ma solo se i rifiuti raccolti e trasportati sono pericolosi;
- Sbagliata: si, ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152/2006, a meno che il soggetto non fornisca prova di aver
adempiuto ad un obbligo equivalente a quello di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

T_2_01250: In caso di svolgimento di attività di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza della


prescritta iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: si incorre nell’illecito di cui all’art. 256 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: si incorre nell’illecito di cui all’art. 256 del d.lgs. n. 152/2006 solo se si trasportano rifiuti urbani;
- Sbagliata: si incorre nell’illecito di cui all’art. 256 del d.lgs. n. 152/2006, fatto salvo il caso in cui la raccolta e il
trasporto riguardino rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: è sufficiente ottenere un esonero dall’obbligo di iscrizione da parte del comune territorialmente
competente.

T_2_01251: Ai sensi del D.M. n. 120/2014 l’iscrizione all'Albo è articolata in:


- Esatta: categorie corrispondenti alle attività di cui all'articolo 8, comma 1 dello stesso Decreto;
- Sbagliata: scaglioni, in base al fatturato dell’anno precedente l’iscrizione;
- Sbagliata: sezioni, in base al luogo di esercizio dell’attività;
- Sbagliata: gradi, in base all’anzianità di iscrizione.

T_2_01252: Tra le categorie di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali figura la:
- Esatta: categoria 1: raccolta e trasporto di rifiuti urbani;
- Sbagliata: categoria 11: raccolta e trasporto di rifiuti da manutenzione;
- Sbagliata: categoria 7: raccolta e trasporto di fanghi;
- Sbagliata: categoria 3: raccolta e trasporto di rifiuti destinati a impianti di recupero.

T_2_01253: A quale dei seguenti soggetti non devono essere comunicati i provvedimenti
disciplinari adottati nei confronti degli iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: al comune territorialmente competente;
- Sbagliata: all'iscritto;
- Sbagliata: alla provincia territorialmente competente;
- Sbagliata: alla camera di commercio.

T_2_01254: Tra le categorie di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali rientra la:
- Esatta: categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: categoria 12: smaltimento di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: categoria 13: recupero di rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: categoria 9: recupero di rifiuti derivanti dalla raccolta differenziata.

T_2_01255: Non rientra tra le categorie di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: categoria 12: smaltimento di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: categoria 8: intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: categoria 9: bonifica di siti;
- Sbagliata: categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi.

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T_2_01257: Ai sensi dell’art. 9 del D.M. n. 120/2014, la categoria 4 (raccolta e trasporto di
rifiuti speciali non pericolosi) è suddivisa in classi, in funzione:
- Esatta: delle tonnellate annue di rifiuti gestiti;
- Sbagliata: dell’ambito territoriale di intervento;
- Sbagliata: del luogo della sede legale dell’impresa o ente;
- Sbagliata: del numero di dipendenti.

T_2_01258: Ai sensi del D.M. n. 120/2014, il responsabile tecnico ha il compito di:


- Esatta: porre in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte
dell'impresa nel rispetto della normativa vigente e vigilare sulla corretta applicazione della stessa;
- Sbagliata: garantire all’impresa l’approvvigionamento delle materie prime necessarie all’esercizio della sua attività;
- Sbagliata: curare i rapporti tra l’impresa e gli enti pubblici;
- Sbagliata: curare i rapporti tra l’impresa e l’Agenzia delle Entrate.

T_2_01259: Ai sensi dell’art. 12 del D.M. n. 120/2014, i requisiti del responsabile tecnico
consistono in:
- Esatta: idonei titoli di studio; esperienza maturata in settori di attività per i quali è richiesta l'iscrizione; idoneità di
cui all'articolo 13 del D.M. n. 120/2014 (Formazione del responsabile tecnico);
- Sbagliata: laurea in ingegneria; iscrizione all’albo degli ingegneri;
- Sbagliata: diploma di geometra e iscrizione ad un albo professionale;
- Sbagliata: laurea magistrale in giurisprudenza ed iscrizione all’Albo degli avvocati.

T_2_01260: Come viene attestato il requisito della “idoneità” del responsabile tecnico
richiesto all'articolo 12, comma 4, lettera c), del D.M. n. 120/2014?
- Esatta: mediante una verifica iniziale della preparazione del soggetto e, con cadenza quinquennale, mediante
verifiche volte a garantire il necessario aggiornamento;
- Sbagliata: mediante un’autocertificazione;
- Sbagliata: attraverso un controllo a campione;
- Sbagliata: attraverso la prova dell’iscrizione ad un albo professionale.

T_2_01261: La domanda d'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è presentata:


- Esatta: alla sezione regionale o provinciale nel cui territorio di competenza è stabilita la sede legale dell'impresa o
dell'ente;
- Sbagliata: al Comitato nazionale dell’Albo;
- Sbagliata: al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione generale per i rifiuti e
l'inquinamento;
- Sbagliata: al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

T_2_01262: Ai sensi dell’art. 15 del D.M. n. 120/2014, chi delibera sull'accoglimento o sul
rigetto della domanda di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: la sezione regionale o provinciale;
- Sbagliata: il Comitato nazionale dell’Albo;
- Sbagliata: la Provincia;
- Sbagliata: gli Uffici della motorizzazione civile.

T_2_01263: Con riferimento al procedimento di iscrizione all’Albo nazionale gestori


ambientali (ai sensi dell’art. 15 del D.M. n. 120/2014), entro quanto tempo la sezione regionale
o provinciale deve concludere l’istruttoria?
- Esatta: entro sessanta giorni dalla ricezione della domanda d'iscrizione;
- Sbagliata: entro tre mesi dalla ricezione della domanda d’iscrizione;
- Sbagliata: non prima di novanta giorni a partire da momento in cui la sezione avvia l’istruttorio stessa;
- Sbagliata: entro centoventi giorni dall’invio della domanda di iscrizione.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 39 di 117
T_2_01264: Nell’ambito del procedimento di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali
(ai sensi dell’art. 15 del D.M. n. 120/2014), il termine per la conclusione dell’istruttoria può
essere interrotto?
- Esatta: si, per non più di una volta, se risulti necessario acquisire ulteriori elementi oppure se la documentazione
presentata a corredo della domanda non sia completa;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, per non più di una volta se la sezione competente non riesca a terminare l’istruttoria nei tempi previsti
dalla normativa;
- Sbagliata: si, infinite volte, in base ad una scelta discrezionale della sezione competente.

T_2_01265: Le imprese e gli enti indicati all’art. 16 del D.M. n. 120/2014 (Procedure
d'iscrizione semplificate) si iscrivono all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: sulla base di una comunicazione presentata alla sezione regionale o provinciale territorialmente competente;
- Sbagliata: sulla base di una domanda rivolta al Comitato nazionale dell’Albo;
- Sbagliata: sulla base di una segnalazione rivolta agli Uffici della motorizzazione civile;
- Sbagliata: sulla base di un nulla osta del comune territorialmente competente.

T_2_01266: Nell’ambito delle procedure di iscrizione semplificate, chi effettua la


comunicazione delle aziende speciali, dei consorzi di comuni e delle società di gestione dei
servizi pubblici di cui al d.lgs. n. 267/2000?
- Esatta: il comune o uno dei comuni o il consorzio di comuni nel cui interesse è svolta l'attività;
- Sbagliata: un soggetto delegato, in possesso dei requisiti di onorabilità e idoneità finanziaria;
- Sbagliata: il soggetto di volta in volta scelto dalla azienda speciale, dal consorzio di comuni o dalla società di
gestione, in quanto la normativa vigente non prevede nulla a riguardo;
- Sbagliata: il gestore dei trasporti.

T_2_01267: Nell’ambito delle procedure di iscrizione semplificate (art. 16 del D.M. n.


120/2014), entro quanto tempo le sezioni regionali e provinciali deliberano l’iscrizione?
- Esatta: entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione completa della prevista documentazione;
- Sbagliata: entro sessanta giorni dalla ricezione della comunicazione;
- Sbagliata: entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda di iscrizione;
- Sbagliata: entro centoventi giorni dal ricevimento della comunicazione.

T_2_01268: L'incarico di responsabile tecnico può essere ricoperto da un soggetto esterno


all'organizzazione dell'impresa?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo per imprese con meno di dieci dipendenti;
- Sbagliata: no, salvo deroga del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali.

T_2_01270: Le imprese e gli enti sono cancellati dall'Albo nazionale gestori ambientali con
provvedimento delle Sezioni regionali e provinciali qualora:
- Esatta: l'iscritto, in regola con il pagamento del diritto annuale d'iscrizione, ne faccia domanda;
- Sbagliata: l’iscritto non ottenga entro un anno dalla presentazione della domanda l’autorizzazione unica per i nuovi
impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti;
- Sbagliata: l’iscritto non ottenga entro un anno dalla presentazione della domanda l’autorizzazione integrata
ambientale (A.I.A.);
- Sbagliata: la cancellazione sia deliberata dal Consiglio comunale del comune territorialmente compente.

T_2_01272: Ai sensi del D.M. n. 120/2014, non è causa di cancellazione dall'Albo nazionale
gestori ambientali:
- Esatta: la condanna per reati in materia fiscale;
- Sbagliata: il venir meno di uno o più requisiti di cui all'articolo 10, comma 2, del D.M. n. 120/2014, ad eccezione di
quanto previsto dalla lettera g) del medesimo comma;
- Sbagliata: la cancellazione dal registro delle imprese;
- Sbagliata: l’accertamento di reiterate violazioni delle prescrizioni di cui all'articolo 19, comma 1, lettera a), del
D.M. n. 120/2014.

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T_2_01273: Il rinnovo dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: va effettuato ogni cinque anni, a decorrere dalla data di efficacia dell'iscrizione;
- Sbagliata: non è previsto dalla normativa vigente;
- Sbagliata: è necessario solo quando si verifichino delle variazioni sostanziali nei requisiti di iscrizione;
- Sbagliata: è facoltativo.

T_2_01274: L’Albo nazionale gestori ambientali è soggetto:


- Esatta: a pubblicazione informatica;
- Sbagliata: solo a pubblicazione cartacea;
- Sbagliata: a nessuna forma di pubblicazione;
- Sbagliata: ad affissione in luogo pubblico.

T_2_01275: Ai sensi dell’art. 194 del d.lgs. n. 152/2006, le imprese che effettuano il trasporto
transfrontaliero dei rifiuti, per la tratta sul territorio italiano, sono tenute all'iscrizione
all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, solo quando oltre al trasporto transfrontaliero di rifiuti effettuino anche altre tipologie di attività;
- Sbagliata: no, perché in tal caso esiste un differente regime autorizzatorio.

T_2_01276: Ai sensi dell’art. 194 del d.lgs. n. 152/2006, l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali, qualora effettuata per il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri:
- Esatta: non è subordinata alla prestazione delle garanzie finanziarie di cui al comma dell’art. 212, comma 10 del
d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: non è necessaria;
- Sbagliata: è necessaria solo qualora il trasporto abbia ad oggetto rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: non è necessaria, a meno che il trasporto riguardi rifiuti speciali.

T_2_01277: In base all’art. 212, comma 5 del d.lgs. n. 152/2006, il Consorzio Nazionale per il
riciclaggio di rifiuti di beni in Polietilene:
- Esatta: è esonerato dall'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali limitatamente alle attività di
intermediazione e commercio senza detenzione di rifiuti previste nell’art. 234 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: è soggetto, senza eccezioni, all'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: è soggetto, senza eccezioni, all'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali ma non è
tenuto a prestare le garanzie finanziarie;
- Sbagliata: è soggetto all'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali ma l’importo delle garanzie
finanziarie cui è subordinata l’iscrizione è ridotto del 50%.

T_2_01278: Ai sensi dell’art. 212, comma 5 del d.lgs. n. 152/2006, è esonerato dall'obbligo di
iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, limitatamente alle attività di intermediazione
e commercio senza detenzione di rifiuti previste nell’art. 236 del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati;
- Sbagliata: un soggetto che svolga attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: un soggetto che svolga attività di bonifica dei siti e di bonifica dei beni contenenti amianto;
- Sbagliata: un soggetto che svolga attività di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti
stessi.

T_2_01279: Ai sensi dell’art. 212, comma 5 del d.lgs. n. 152/2006, il Consorzio nazionale
imballaggi:
- Esatta: è esonerato dall'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali limitatamente alle attività di
intermediazione e commercio senza detenzione di rifiuti previste nell’art. 224 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: è soggetto, senza eccezioni, all'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: è soggetto all'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali e l’importo delle garanzie
finanziarie cui è subordinata l’iscrizione è aumentato del 50%;
- Sbagliata: è soggetto all'obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali ma l’importo delle garanzie
finanziarie cui è subordinata l’iscrizione è ridotto del 50%.

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T_2_01280: Ai sensi dell’art. 10 del D.M. n. 120/2014, rientrano tra i requisiti per l'iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: l’essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore
dei lavoratori;
- Sbagliata: l’aver ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.);
- Sbagliata: l’aver ottenuto l’autorizzazione unica ai sensi del d.lgs. n. 28/2011;
- Sbagliata: non aver riportato condanne passate in giudicato per delitti, anche non colposi, contro il patrimonio.

T_2_01281: Ai fini dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali l’art. 10 del D.M. n.
120/2014 non richiede che i soggetti:
- Esatta: siano gestori di impianti di smaltimento e recupero di rifiuti autorizzati ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. n.
152/2006;
- Sbagliata: siano cittadini italiani o cittadini di Stati membri della UE o cittadini di un altro Stato, a condizione che
quest'ultimo riconosca analogo diritto ai cittadini italiani;
- Sbagliata: siano iscritti al registro delle imprese o al repertorio economico amministrativo, ad eccezione delle
imprese individuali che vi provvederanno successivamente all'iscrizione all'Albo, o in analoghi registri dello Stato
di residenza, ove previsto;
- Sbagliata: non siano in stato di interdizione o inabilitazione ovvero di interdizione temporanea dagli uffici direttivi
delle persone giuridiche e delle imprese.

T_2_01282: Il possesso dei requisiti di idoneità tecnica e di capacità finanziaria di cui all’art.
11 del D.M. n. 120/2014 è necessario ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori
ambientali?
- Esatta: si, così dispone l’art. 10, comma 2 lettera h) del D.M. n. 120/2014;
- Sbagliata: si, ma solo per l’iscrizione di imprese e enti che trasportano e raccolgano rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: no, è sufficiente il possesso di requisiti morali;
- Sbagliata: no, l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali non è subordinata al possesso di specifici requisiti.

T_2_01283: Ai sensi dell’art. 10, comma 4 del D.M. n. 120/2014, le imprese e gli enti che fanno
richiesta di iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali devono nominare almeno:
- Esatta: un responsabile tecnico;
- Sbagliata: un responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia;
- Sbagliata: un responsabile dei lavori;
- Sbagliata: un responsabile della sicurezza.

T_2_01284: Ai sensi dell’art. 11 del D.M. n. 120/2014, non rientrano tra i requisiti di idoneità
tecnica:
- Esatta: la regolarità contributiva;
- Sbagliata: la qualificazione professionale dei responsabili tecnici;
- Sbagliata: un'adeguata dotazione di personale;
- Sbagliata: l'eventuale esecuzione di opere o lo svolgimento di servizi nel settore per il quale è richiesta l'iscrizione o
in ambiti affini.

T_2_01285: L’art. 16 del D.M. n. 120/2014, con riferimento alle imprese e agli enti di cui
all'articolo 212, comma 8, del d.lgs. n. 152/2006, disciplina:
- Esatta: le procedure semplificate d'iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: le procedure per la prestazione delle garanzie finanziarie;
- Sbagliata: le procedure per conseguire l’attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’articolo 15,
comma 3, lettera a), del decreto Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno 2014, n.
120;
- Sbagliata: le procedure per ottenere la riduzione degli importi delle garanzie finanziarie a favore delle imprese
registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 e delle imprese in possesso della certificazione ambientale ai
sensi della norma Uni En Iso 14001.

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T_2_01287: La normativa vigente prevede procedure d'iscrizione semplificate all’Albo
nazionale gestori ambientali?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma solamente per i trasportatori che abbiano maturato 10 anni di anzianità di iscrizione nell’Albo
nazional gestori ambientali;
- Sbagliata: no, in quanto le norme che disciplinavano le procedure semplificate sono state abrogate dal d.lgs. n.
152/2006;
- Sbagliata: no, non esistono procedure d'iscrizione semplificate.

T_2_01288: L’impresa che intende trasportare ai centri raccolta disciplinati dal D.M. 8 aprile
2008 i rifiuti speciali prodotti dalla propria attività, è sottoposta all’iscrizione all’Albo ai sensi
dell’articolo 212, comma 8, del d.lgs. n. 152/2006, anche qualora i rifiuti stessi siano stati
assimilati ai rifiuti urbani?
- Esatta: si, in quanto l’art. 212, comma 8, del d.lgs. n. 152/2006 non opera alcuna distinzione tra i rifiuti speciali e i
rifiuti speciali assimilati ai rifiuti urbani e non prevede deroghe all’obbligo d’iscrizione all’Albo per il trasporto di
questi ultimi effettuato dal produttore iniziale;
- Sbagliata: no, così come disposto dall’art. 212, coma 8 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: l’iscrizione è facoltativa;
- Sbagliata: no, in quanto l’art. 212, comma 8 non disciplina l’iscrizione all’Albo ma l’autorizzazione unica per i
nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti.

T_2_01289: Ai sensi dell’art. 266, comma 5 del d.lgs. n. 152/2006, le disposizioni di cui all’art.
212 dello stesso Decreto non si applicano
- Esatta: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti effettuate dai soggetti abilitati allo svolgimento delle attività
medesime in forma ambulante, limitatamente ai rifiuti che formano oggetto del loro commercio;
- Sbagliata: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi effettuate da imprese registrate ai sensi del
regolamento (CE) n. 761/2001;
- Sbagliata: alle attività di recupero effettuate da imprese in possesso della certificazione ambientale ai sensi della
norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi destinati a impianti di recupero.

T_2_01291: Ai sensi dell’art. 15, comma 3, del D.M. n. 120/2014, nell’ulteriore


documentazione che le imprese e gli enti che intendono effettuare attività di raccolta e
trasporto di rifiuti su strada devono porre a corredo della domanda di iscrizione all’Albo
nazionale gestione ambientali non figura:
- Esatta: la copia conforme del certificato di assicurazione dei veicoli;
- Sbagliata: l’attestazione dell'idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: la copia conforme all'originale della carta di circolazione dei veicoli;
- Sbagliata: la documentazione attestante l'iscrizione al Registro elettronico nazionale delle imprese che esercitano la
professione di trasportatore su strada istituito ai sensi del regolamento (Ce) n. 1071/2009 oppure, per le imprese e
gli enti la cui attività di trasporto non rientra nel campo di applicazione dello stesso Regolamento, il possesso delle
licenze o dei titoli previsti dalla vigente normativa.

T_2_01292: L’attestazione dell'idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da


trasportare, che le imprese e gli enti che intendono effettuare esclusivamente attività di
trasporto transfrontaliero di rifiuti su strada devono porre a corredo della domanda di
iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, ai sensi del D.M. n. 120/2014, è redatta:
- Esatta: dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: da un ingegnere, o un chimico, iscritto al relativo albo professionale;
- Sbagliata: dal responsabile dei lavori dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: dal responsabile della sicurezza dell'impresa o dell'ente.

T_2_01293: Ai sensi dell’art. 15, comma 3, lettera a), del D.M. n. 120/2014, da chi è redatta
l’attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto per le imprese e gli enti che intendono
effettuare attività di raccolta e trasporto di rifiuti su strada?
- Esatta: dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: dal titolare dell’impresa o dell’ente;
- Sbagliata: da una società di consulenza di fiducia del titolare dell’impresa o dell’ente;
- Sbagliata: dal legale rappresentante dell’impresa o dell’ente.

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T_2_01294: Ai sensi del D.M. n. 120/2014 quali soggetti sono tenuti a corredare la domanda di
iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali con l’attestazione dell’idoneità dei mezzi di
trasporto?
- Esatta: le imprese e gli enti che intendono effettuare attività di raccolta e trasporto di rifiuti su strada; le imprese e
gli enti che intendono effettuare esclusivamente attività di trasporto transfrontaliero di rifiuti su strada;
- Sbagliata: le imprese che intendono effettuare attività di raccolta e trasporto di rifiuti via mare;
- Sbagliata: le imprese e gli enti che intendono effettuare attività di recupero e smaltimento di rifiuti;
- Sbagliata: le imprese e gli enti che intendono effettuare attività di intermediazione senza detenzione.

T_2_01295: Ai sensi dell’art. 15, comma 4 del D.M. n. 120/2014, nell’ulteriore


documentazione che le imprese e gli enti che intendono effettuare esclusivamente attività di
trasporto transfrontaliero di rifiuti su strada devono porre a corredo della domanda
d'iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, figura:
- Esatta: l’attestazione, redatta dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente, dell'idoneità dei mezzi di trasporto in
relazione ai tipi di rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: l’attestazione del possesso dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero
dei rifiuti ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: la copia conforme del nulla osta rilasciato dallo Stato in cui l’impresa o l’ente ha la propria sede legale;
- Sbagliata: la perizia giurata dell'idoneità dei mezzi di trasporto.

T_2_01296: Ai sensi dell’art. 1, comma 2 della delibera del Comitato nazionale dell’Albo
nazionale gestori ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN, l’attestazione
dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’articolo 15, comma 3, lettera a), del D.M. n.
120/2014 non è dovuta:
- Esatta: per i veicoli classificati trattori stradali ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: per i veicoli classificati autovetture ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: per i veicoli classificati autocarri ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: per i veicoli classificati autoarticolati ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. n. 285/1992.

T_2_01297: Ai sensi dell’art. 1, comma 2 della delibera del Comitato nazionale dell’Albo
nazionale gestori ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN, per i veicoli
classificati trattori stradali ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. n. 285/1992, non è dovuta:
- Esatta: l’attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’articolo 15, comma 3, lettera a) del D.M. n.
120/2014;
- Sbagliata: la prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato di cui all’art. 212, comma 10 del d.lgs.
n. 152/2006;
- Sbagliata: la prestazione delle garanzie finanziarie di cui all’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: l’attestazione comprovante il pagamento del diritto di segreteria.

T_2_01298: Ai sensi dell’art. 1, comma 3 della delibera del Comitato nazionale dell’Albo
nazionale gestori ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN, l’attestazione
dell’idoneità dei mezzi di trasporto relativa a più di un veicolo o carrozzeria mobile può essere
redatta in un unico documento?
- Esatta: si, purché vengano riportati, per ciascun veicolo o carrozzeria mobile, tutti gli elementi contenuti nel
modello di cui all’allegato “A” alla Delibera citata;
- Sbagliata: no, mai.
- Sbagliata: no, l’attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto relativa a più di un veicolo o carrozzeria mobile
deve essere redatta in altrettanti documenti;
- Sbagliata: si, ancorché non vengano riportati, per ciascun veicolo o carrozzeria mobile, tutti gli elementi contenuti
nel modello di cui all’allegato “A” alla Delibera citata.

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T_2_01299: Ai sensi dell’art. 1, comma 4 della delibera del Comitato nazionale dell’Albo
nazionale gestori ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN, nel caso di
carrozzerie mobili, l’attestazione del responsabile tecnico deve essere redatta per almeno una
delle carrozzerie mobili che si intendono utilizzare. In tal caso l’impresa o l’ente può
utilizzare:
- Esatta: Tutte le carrozzerie mobili che abbiano le stesse caratteristiche della carrozzeria mobile oggetto
dell’attestazione;
- Sbagliata: Solo la carrozzeria mobile cui si riferisce specificamente l’attestazione e non le carrozzerie mobili che
abbiano semplicemente le stesse caratteristiche di quella oggetto dell’attestazione;
- Sbagliata: Tutte le carrozzerie mobili dello stesso colore della carrozzeria mobile oggetto dell’attestazione;
- Sbagliata: Tutte le carrozzerie mobili simili alla carrozzeria mobile oggetto dell’attestazione.

T_2_01300: L’attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’articolo 15, comma 3,
lettera a) del D.M. n. 120/2014 deve riportare:
- Esatta: gli elementi contenuti nello schema di cui all’allegato “A” della delibera del Comitato nazionale dell’Albo
nazionale gestori ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN;
- Sbagliata: gli elementi contenuti nell’allegato “A” alla Parte Quarta del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: gli elementi contenuti nell’allegato “1” al d.lgs. n. 28/2011;
- Sbagliata: gli elementi contenuti nella tabella allegata al d.lgs. n. 285/1992.

T_2_01301: Come previsto nello Schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di
cui all’allegato “A” della delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori
ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot.n. 06/ALBO/CN, il sottoscrittore deve attestare,
sotto la rubrica “caratteristiche del veicolo/carrozzeria mobile”:
- Esatta: la classificazione veicolo;
- Sbagliata: il colore del veicolo;
- Sbagliata: di non aver commesso, negli ultimi tre anni, violazioni del Codice della strada;
- Sbagliata: di non aver riportato condanne definitive per reati contro il patrimonio.

T_2_01302: Secondo lo Schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui


all’allegato “A” della delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali
n. 6 del 9 settembre 2014 Prot.n. 06/ALBO/CN, il sottoscrittore non deve attestare, sotto la
rubrica “caratteristiche del veicolo/carrozzeria mobile”:
- Esatta: il colore del veicolo;
- Sbagliata: l’anno prima immatricolazione;
- Sbagliata: la revisione;
- Sbagliata: la targa.

T_2_01304: Ai fini della dichiarazione di idoneità dei veicoli, il modello di cui all’allegato “A”
alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 6 del 9
settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN non prevede che il sottoscrittore abbia:
- Esatta: verificato che il veicolo non sia stato coinvolto in sinistri nei tre anni precedenti;
- Sbagliata: verificato le caratteristiche del veicolo/carrozzeria mobile;
- Sbagliata: effettuato le prove di funzionamento dei dispositivi delle trasmissioni elettriche, idrauliche e
pneumatiche, delle attrezzature ausiliarie necessarie per il carico e lo scarico dei rifiuti;
- Sbagliata: verificato che il veicolo/carrozzeria mobile dispone delle attrezzature d’emergenza, dell’etichettatura
fissa, dei pannelli e dei segnali previsti dal Codice della Strada e dalla disciplina sul trasporto dei rifiuti, dei
dispositivi di sicurezza indipendenti da errore umano.

T_2_01305: Lo schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’allegato


“A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 6 del 9
settembre 2014 Prot.n. 06/ALBO/CN prevede, laddove i veicoli siano destinati al trasporto di
cose in conto proprio, che il sottoscrittore dichiari:
- Esatta: che la codifica dell’attività economica e la codifica delle cose o elenchi di cose riportate nella licenza in
conto proprio, coincidono esattamente con le attività di trasporto dei rifiuti che l'interessato intende svolgere;
- Sbagliata: che il veicolo non verrà più destinato al trasporto di cose in conto proprio;
- Sbagliata: che il veicolo verrà destinato al solo trasporto di persone;
- Sbagliata: che il veicolo non sia stato coinvolto in sinistri negli ultimi tre anni.

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T_2_01306: Lo schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’allegato
“A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 6 del 9
settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN prevede, laddove i veicoli siano destinati al trasporto di
cose in conto proprio, che il sottoscrittore dichiari:
- Esatta: che il veicolo immatricolato ad uso proprio esegue trasporti funzionali all’attività dell’impresa come risulta
dall’iscrizione al Registro delle Imprese (per i veicoli aventi massa complessiva fino a 6000 kg);
- Sbagliata: che il veicolo è di sua piena ed esclusiva proprietà;
- Sbagliata: che il veicolo non ha circolato negli ultimi tre anni;
- Sbagliata: che il veicolo non ha causato danni a terzi né è stato coinvolto in sinistri negli ultimi cinque anni.

T_2_01307: Le dichiarazioni e le attestazioni contenute nello schema di attestazione


dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui all’allegato “A” alla delibera del Comitato nazionale
dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN sono
rese ai sensi degli artt. 47, 48 e 38 del D.P.R. 445/2000?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo per la parte relativa alle caratteristiche del veicolo;
- Sbagliata: si, tranne che per la parte relativa alle caratteristiche del veicolo.

T_2_01308: Nelle Note dello schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui
all’allegato “A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n.
6 del 9 settembre 2014 Prot.n. 06/ALBO/CN è chiarito che qualora le tipologie dei rifiuti da
trasportare rientrino nel campo di applicazione della disciplina sul trasporto delle merci
pericolose (ADR):
- Esatta: il trasporto debba avvenire con le modalità di cui all’articolo 168 del Codice della Strada (Disciplina del
trasporto su strada dei materiali pericolosi) e del d.lgs. n. 35/2010 (Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa
al trasporto interno di merci pericolose);
- Sbagliata: il sottoscrittore debba allegare alla dichiarazione di idoneità una perizia giurata sull'idoneità dei mezzi di
trasporto;
- Sbagliata: il trasporto debba avvenire nel rispetto del d.lgs. n. 28/2011 (Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla
promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE);
- Sbagliata: il trasporto debba avvenire nel rispetto della normativa riguardante il trasporto marittimo.

T_2_01309: La Nota 1 dello schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui
all’allegato “A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n.
6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN, nel definire le caratteristiche delle carrozzerie,
qualora le tipologie di rifiuti da trasportare non rientrino nel campo di applicazione delle
merci pericolose (ADR), chiarisce che i rifiuti allo stato liquido e fangoso possono essere
trasportati con:
- Esatta: cisterne per spurgo pozzi neri (approvate dai competenti uffici dell’UMC e munite di idoneo titolo
autorizzativo) ovvero cisterne attrezzate con idonee apparecchiature per il carico e lo scarico;
- Sbagliata: autobetoniere;
- Sbagliata: veicoli furgonati o cassonati, a condizione che i rifiuti vengano confinati all’interno di appositi
imballaggi in cattivo stato di conservazione;
- Sbagliata: trattori stradali.

T_2_01310: La Nota 1 dello schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di cui
all’allegato “A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n.
6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN, nel definire le caratteristiche delle carrozzerie,
qualora le tipologie di rifiuti da trasportare non rientrino nel campo di applicazione delle
merci pericolose (ADR), chiarisce che i rifiuti solidi, granulari o pulvirulenti possano essere
trasportati con carrozzerie aventi, tra le altre, le seguenti caratteristiche:
- Esatta: essere facilmente bonificabili (es.: mediante getti di acqua e vapore, etc.);
- Sbagliata: consentire l’immediato controllo visivo dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: essere verniciate con colori iridescenti;
- Sbagliata: essere resistenti agli urti.

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T_2_01311: Nella Nota 2 dello schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di
cui all’allegato “A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori
ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN si prevede che in allegato
all’attestazione di idoneità dei veicoli il responsabile tecnico riporti, per ciascun veicolo e per
ciascuna categoria d’iscrizione:
- Esatta: i rifiuti di cui all’elenco europeo dei rifiuti in ordine numerico crescente, con descrizione per i codici che
terminano con le cifre 99;
- Sbagliata: i dati relativi all’immatricolazione e alla copertura assicurativa del veicolo;
- Sbagliata: una sommaria descrizione dei rifiuti;
- Sbagliata: gli estremi dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti ai sensi
dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006.

T_2_01312: Nella Nota 2 dello schema di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto di
cui all’allegato “A” alla delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori
ambientali n. 6 del 9 settembre 2014 Prot. n. 06/ALBO/CN la sigla (SNP) indica un rifiuto:
- Esatta: SOLIDO NON PULVIRULENTO;
- Sbagliata: SENZA NESSUNA PERICOLOSITÀ;
- Sbagliata: SOLIDO NON PERICOLOSO;
- Sbagliata: SOLVENTE NON PLASTICO.

T_2_01313: In base alle norme del d.lgs. n. 152/2006 è possibile definire il formulario di
identificazione come:
- Esatta: il documento che, in via generale, deve accompagnare i rifiuti durante il trasporto effettuato da enti o
imprese;
- Sbagliata: il documento che viene rilasciato dal venditore in caso di compravendita di rifiuti;
- Sbagliata: il documento che viene compilato e rilasciato dall’impianto di destinazione dei rifiuti;
- Sbagliata: la scheda, compilata e conservata presso la sede del produttore, nella quale vengono annotati i dati di
tutti i soggetti di cui il produttore si avvale nella gestione dei propri rifiuti.

T_2_01314: Nel settore del trasporto dei rifiuti viene comunemente definito FIR:
- Esatta: il formulario di identificazione dei rifiuti di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: la cessazione della qualifica di rifiuto di cui all’art. 184-ter del D.lgs. n. 152/2006.
- Sbagliata: il fenomeno di irrigidimento dei rifiuti di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: la fonte di inquinamento delle falde;

T_2_01315: Il FIR è un documento che serve a garantire:


- Esatta: la tracciabilità del flusso dei rifiuti nelle varie fasi del trasporto;
- Sbagliata: la non pericolosità per l’ambiente dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: la contabilizzazione dei rifiuti in entrata e in uscita dall’impianto di trattamento;
- Sbagliata: una maggiore velocità nei controlli della documentazione del veicolo da parte delle forze di polizia.

T_2_01316: Il formulario di identificazione di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006 non può
mai essere sostituito da altri documenti.
- Esatta: Falso, per i rifiuti oggetto di spedizioni transfrontaliere, il FIR è sostituito, anche con riguardo alla tratta
percorsa su territorio nazionale, dai documenti previsti dalla normativa comunitaria di cui all'articolo 194 del d.lgs.
n. 152/2006;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, il FIR può essere sempre sostituito da altri documenti, a discrezione del produttore del rifiuto;
- Sbagliata: falso, per i rifiuti non pericolosi il FIR può essere sostituito da una semplice Nota di accompagnamento,
come espressamente previsto dall’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006.

T_2_01317: Ai sensi dell’art. 266, comma 5, del d.lgs. n. 152/2006, le disposizioni di cui all’art.
193 dello stesso Decreto non si applicano:
- Esatta: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti effettuate dai soggetti abilitati allo svolgimento delle attività
medesime in forma ambulante, limitatamente ai rifiuti che formano oggetto del loro commercio;
- Sbagliata: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: alle attività di recupero effettuate da imprese in possesso della certificazione ambientale ai sensi della
norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi destinati a impianti di recupero.

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T_2_01319: Il formulario di identificazione dei rifiuti di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006,
in linea generale, deve accompagnare il trasporto:
- Esatta: sia di rifiuti pericolosi che non pericolosi;
- Sbagliata: dei soli rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: dei soli rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: dei soli rifiuti urbani quando il trasporto sia effettuato dai soggetti che gestiscono il servizio pubblico di
raccolta.

T_2_01320: Il formulario di identificazione dei rifiuti di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006
deve accompagnare il trasporto di rifiuti:
- Esatta: sia destinati ad impianti di recupero, sia destinati ad impianti di smaltimento;
- Sbagliata: che siano destinati ai soli impianti di recupero, con esclusione dei rifiuti destinati a smaltimento;
- Sbagliata: che siano destinati ai soli impianti di smaltimento, con esclusione dei rifiuti destinati a operazioni di
recupero;
- Sbagliata: derivanti da attività di manutenzione, solo qualora siano trasportati presso la sede dell’impresa di
manutenzione. In tutti gli altri casi è sufficiente l’emissione di un Documento di trasporto.

T_2_01321: I formulari di identificazione devono essere:


- Esatta: numerati e vidimati dagli uffici dell'Agenzia delle entrate o dalle Camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura o dagli uffici regionali e provinciali competenti in materia di rifiuti;
- Sbagliata: conservati presso la struttura competente del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare;
- Sbagliata: conservati presso gli uffici dell'Agenzia delle entrate;
- Sbagliata: trasmessi con cadenza mensile alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

T_2_01322: Il formulario di identificazione di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006 sostituisce:
- Esatta: la scheda di accompagnamento di cui all'articolo 13 del d.lgs. n. 99/1992, relativo all'utilizzazione dei
fanghi di depurazione in agricoltura;
- Sbagliata: l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’art. 212 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: l’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti di cui all’art. 208 del
d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: la tenuta del registro di carico scarico.

T_2_01323: Ai sensi dell’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione oggi vigente, il
formulario di identificazione non deve accompagnare:
- Esatta: il trasporto di rifiuti urbani effettuato dal gestore del servizio pubblico;
- Sbagliata: il trasporto di rifiuti, anche pericolosi, in modeste quantità;
- Sbagliata: il trasporto di rifiuti speciali non pericolosi;
- Sbagliata: il trasporto di rifiuti pericolosi.

T_2_01324: Ai sensi dell’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione oggi vigente, il
formulario di identificazione non deve accompagnare:
- Esatta: i trasporti di rifiuti non pericolosi effettuati dal produttore degli stessi in modo occasionale e saltuario che
non eccedano la quantità di trenta chilogrammi o trenta litri;
- Sbagliata: i trasporti di rifiuti pericolosi, da chiunque effettuati, che non eccedano la quantità di trenta chilogrammi
o trenta litri;
- Sbagliata: i trasporti di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: i trasporti non effettuati nell’ambito di un’attività imprenditoriale.

T_2_01325: La normativa vigente prevede dei casi in cui il trasporto di rifiuti non deve essere
accompagnato dal formulario di identificazione di cui all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006?
- Esatta: Si, ad esempio l’obbligo di FIR non si applica al trasporto di rifiuti derivanti da attività agricole e agro-
industriali, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2135 c.c., qualora sia effettuato dal produttore dei rifiuti stessi in modo
occasionale e saltuario e sia finalizzato al conferimento al gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani
con il quale sia stata stipulata una convenzione, e purché tali rifiuti non eccedano la quantità di trenta chilogrammi
o di trenta litri
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ad esempio l’obbligo di FIR non si applica al trasporto di rifiuti pericolosi derivanti da attività
sanitarie;
- Sbagliata: Si, ad esempio l’obbligo di FIR non si applica al trasporto di rifiuti pericolosi derivanti dalle attività di
recupero e smaltimento di rifiuti, effettuato dal produttore dei rifiuti stessi in modo occasionale e saltuario e
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finalizzato al conferimento al gestore del servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani con il quale sia stata
stipulata una convenzione, purché tali rifiuti non eccedano la quantità di trenta chilogrammi o di trenta litri.

T_2_01326: Ai fini dell’applicazione delle norme in materia di rifiuti del d.lgs. n. 152/2006 non
si considera trasporto:
- Esatta: la movimentazione dei rifiuti esclusivamente all'interno di aree private;
- Sbagliata: il trasferimento dei rifiuti dal produttore all’impianto di trattamento;
- Sbagliata: il trasporto di rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: il trasporto di rifiuti tra due impianti siti a meno di 30 chilometri l’uno dall’altro.

T_2_01327: Ai sensi dell’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, dal
formulario di identificazione devono risultare almeno i seguenti dati:
- Esatta: nome e indirizzo del produttore e del detentore; origine, tipologia e quantità del rifiuto; impianto di
destinazione; data e percorso dell'istradamento; nome ed indirizzo del destinatario;
- Sbagliata: nome e indirizzo del produttore del rifiuto; nome ed indirizzo del detentore del rifiuto; tipologia di
veicolo utilizzato per il trasporto; tempo previsto per il trasporto; eventuali intermediari nella gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: natura e quantità di rifiuti trasportati; operazioni cui saranno sottoposti i rifiuti nell’impianto di
destinazione; eventuali perdite del carico trasportato.
- Sbagliata: tipo, modello e targa del veicolo utilizzato per il trasporto; nome e indirizzo del conducente; estremi del
certificato di assicurazione del veicolo; data di prima immatricolazione del veicolo

T_2_01328: In quante copie deve essere redatto il FIR?


- Esatta: quattro;
- Sbagliata: uno;
- Sbagliata: tre;
- Sbagliata: due.

T_2_01329: La normativa vigente impone l’obbligo di conservazione delle copie del


formulario?
- Esatta: si, per cinque anni;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, per dieci anni;
- Sbagliata: no, la conservazione delle copie è rimessa alla scelta dei soggetti coinvolti.

T_2_01330: Quali soggetti devono acquisire le copie del formulario?


- Esatta: una copia deve rimanere presso il produttore o il detentore; le altre tre copie, controfirmate e datate in arrivo
dal destinatario, sono acquisite una dal destinatario e due dal trasportatore, che provvede a trasmetterne una al
detentore;
- Sbagliata: una copia deve rimanere presso il produttore; le altre due copie sono acquisite una dal destinatario e una
dal trasportatore;
- Sbagliata: una copia deve rimanere presso il produttore o il detentore mentre l’altra è acquisita dal trasportatore;
- Sbagliata: una copia deve rimanere presso il produttore o il detentore mentre l’altra è acquisita dal destinatario.

T_2_01331: Le tre copie del formulario che non restano presso il produttore o detentore (due
delle quali vengono acquisite dal trasportatore e una dal destinatario) devono essere:
- Esatta: controfirmate e datate in arrivo dal destinatario;
- Sbagliata: solamente firmate e datate dal trasportatore.
- Sbagliata: non compilate;
- Sbagliata: solamente firmate e datate in uscita dal produttore o detentore;

T_2_01332: Cosa deve fare il produttore in caso di mancata ricezione della quarta copia del
formulario nel termine previsto?
- Esatta: deve darne comunicazione alla provincia al fine dell’esclusione della responsabilità ai sensi dell’art. 188 del
d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: deve sollecitare telefonicamente il soggetto responsabile;
- Sbagliata: deve presentare denuncia;
- Sbagliata: deve compilare un documento che sostituisca la copia del formulario non pervenuta.

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T_2_01333: Ai sensi dell’art. 188 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione oggi vigente, la
responsabilità del detentore per il corretto recupero o smaltimento dei rifiuti è esclusa anche:
- Esatta: in caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati alle attività di recupero o di smaltimento, a
condizione che il detentore abbia ricevuto il formulario di cui all'articolo 193 controfirmato e datato in arrivo dal
destinatario entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore, ovvero alla scadenza del predetto
termine abbia provveduto a dare comunicazione alla provincia della mancata ricezione del formulario;
- Sbagliata: in caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati alle attività di recupero o di smaltimento, a
prescindere dalla ricezione della copia del formulario di cui all'articolo 193 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: in caso di conferimento dei rifiuti ad un qualsiasi soggetto che svolga attività di recupero o di
smaltimento;
- Sbagliata: solo qualora i rifiuti subiscano un trattamento idoneo ad eliminarne le caratteristiche di pericolosità.

T_2_01334: In base all’art. 193, comma 11 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente,
in caso di micro-raccolta di rifiuti è previsto l’obbligo del formulario di identificazione?
- Esatta: si, e nel formulario di identificazione devono essere indicate, tutte le tappe intermedie previste;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo nel caso di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: no, in quanto la micro-raccolta è sottratta all’applicazione delle norme in materia di rifiuti.

T_2_01335: Relativamente al modello e ai contenuti del formulario di identificazione, fino


all’emanazione dell’apposito decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare di cui all’art. 193, comma 6 del d.lgs. n. 152/2006, si applicano:
- Esatta: le disposizioni di cui al D.M. n. 145/1998;
- Sbagliata: le linee guida dettate a livello regionale;
- Sbagliata: le prescrizioni previste dai comuni territorialmente competenti;
- Sbagliata: i principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità.

T_2_01336: I formulari di identificazione devono essere vidimati?


- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, a meno che non accompagnino il trasporto di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: si, devono essere numerati e vidimati da un’apposita struttura del comune territorialmente competente.

T_2_01337: Ai sensi dell’art. 193, comma 3, del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente,
come devono essere imballati ed etichettati i rifiuti pericolosi durante la raccolta e il
trasporto?
- Esatta: in conformità alle norme vigenti in materia;
- Sbagliata: in deroga alle norme vigenti in materia;
- Sbagliata: secondo le modalità scelte dal trasportatore, anche in deroga alle norme vigenti;
- Sbagliata: secondo le linee guida definite a livello regionale.

T_2_01338: È vera l’affermazione per cui, ai sensi del D.M. n. 145/1998, i formulari di
identificazione costituiscono parte integrante dei registri di carico e scarico dei rifiuti prodotti
o gestiti?
- Esatta: si, e a tal fine gli estremi identificativi del formulario dovranno essere riportati sul registro di carico e
scarico in corrispondenza all'annotazione relativa ai rifiuti oggetto del trasporto, ed il numero progressivo del
registro di carico e scarico relativo alla predetta annotazione deve essere riportato sul formulario che accompagna il
trasporto dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: no, e non esiste alcuna forma di raccordo tra la compilazione del FIR e la compilazione del registro di
carico scarico;
- Sbagliata: no, anche se il Decreto citato prevede che gli estremi identificativi del formulario siano riportati sul
registro di carico e scarico in corrispondenza all'annotazione relativa ai rifiuti oggetto del trasporto;
- Sbagliata: si, anche se non esiste alcuna forma di raccordo tra la compilazione del FIR e la compilazione del
registro di carico scarico.

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T_2_01339: Ai sensi del D.M. n. 145/1998, i formulari di identificazione:
- Esatta: sono predisposti dalle tipografie autorizzate dal Ministero delle finanze e gli estremi dell'autorizzazione alle
tipografie devono essere indicati su ciascuno dei predetti stampati, unitamente ai dati identificativi della tipografia;
- Sbagliata: sono stampati dal produttore o detentore dei rifiuti attraverso il sito del Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: possono essere, oltre che compilati, anche redatti a mano, purché contengano i campi necessari previsti
dal D.M. n. 145/1998;
- Sbagliata: possono essere predisposti da qualsiasi tipografia.

T_2_01340: Il formulario di identificazione sostituisce tutti gli altri documenti di


accompagnamento dei rifiuti trasportati?
- Esatta: non tutti. In particolare, non sostituisce la documentazione relativa al trasporto di merci pericolose prevista
dalla normativa ADR;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no. Al contrario, non sostituisce nessun documento di accompagnamento dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: si, tranne il modello F di cui al D.M. 16 maggio 1996, n. 392.

T_2_01341: Il modello di formulario di identificazione di cui al D.M. n. 145/1998 contiene uno


spazio dedicato alle annotazioni?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, infatti la compilazione dello spazio dedicato alle annotazioni è obbligatoria;
- Sbagliata: no, eventuali annotazioni possono essere riportate a margine;
- Sbagliata: no, in quanto non è possibile inserire eventuali annotazioni.

T_2_01342: La normativa vigente prevede sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi


connessi al formulario di identificazione?
- Esatta: si, l’art. 258, comma 4 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, punisce chiunque effettua il
trasporto di rifiuti senza il formulario di cui all'articolo 193 ovvero indica nel formulario stesso dati incompleti o
inesatti;
- Sbagliata: no, trovano applicazione, per analogia, le norme che prevedono sanzioni per la tenuta incompleta del
registro di carico e scarico;
- Sbagliata: si, il d.lgs. n. 152/2006 punisce il trasportatore che omette di trasmettere la quarta copia del formulario al
detentore entro tre mesi;
- Sbagliata: no.

T_2_01343: In caso di trasporto di rifiuti non pericolosi senza il formulario di cui all'articolo
193 ovvero di indicazione nel formulario stesso di dati incompleti o inesatti, il d.lgs. n.
152/2006, all’art. 258, comma 4, nella formulazione vigente, prevede:
- Esatta: una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: la reclusione;
- Sbagliata: una sanzione penale;
- Sbagliata: un’ammenda.

T_2_01344: L’art. 25-undecies, comma 2, del d.lgs. n. 231/2001 prevede, al ricorrere delle
condizioni ivi indicate, per la violazione dell'articolo 258, comma 4, secondo periodo del d.lgs.
n. 152/2006:
- Esatta: l’applicazione di una sanzione pecuniaria in capo all’ente (come individuato all’art. 1 del d.lgs. n.
231/2001);
- Sbagliata: un obbligo risarcitorio in capo all’ente (come individuato all’art. 1 del d.lgs. n. 231/2001);
- Sbagliata: l’applicazione di pene detentive in capo all’ente (come individuato all’art. 1 del d.lgs. n. 231/2001);
- Sbagliata: l’applicazione una pena detentiva o, in alternativa, di una pena pecuniaria in capo all’ente (come
individuato all’art. 1 del d.lgs. n. 231/2001).

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 51 di 117
T_2_01345: Ai sensi dell’art. 188 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, in caso di
conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati alle attività di recupero o di smaltimento, la
responsabilità del detentore per il corretto recupero o smaltimento dei rifiuti è esclusa la
condizione che egli:
- Esatta: abbia ricevuto il formulario di cui all'articolo 193 controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro tre
mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore, ovvero alla scadenza del predetto termine abbia
provveduto a dare comunicazione alla provincia della mancata ricezione del formulario;
- Sbagliata: abbia ricevuto il formulario di cui all'articolo 193 controfirmato e datato in arrivo dal destinatario entro
un anno dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore, ovvero alla scadenza del predetto termine abbia
provveduto a dare comunicazione alla provincia della mancata ricezione del formulario;
- Sbagliata: abbia ricevuto conferma telefonica dal gestore dell’impianto di destinazione circa l’avvenuto recupero o
smaltimento dei rifiuti;
- Sbagliata: abbia compilato correttamente il formulario di cui all'articolo 193.

T_2_01346: Sul registro di carico e scarico di cui all’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006 devono
essere annotate:
- Esatta: le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti;
- Sbagliata: le informazioni sulle caratteristiche delle sostanze immesse in atmosfera;
- Sbagliata: le generalità del trasportatore e del gestore dell’impianto di destinazione dei rifiuti;
- Sbagliata: le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative delle sostanze scaricate nelle acque
superficiali.

T_2_01347: Rientrano tra i soggetti che, in base alla formulazione vigente dell’art. 190 del
d.lgs. n. 152/2006, sono gravati dall’obbligo di tenere un registro di carico e scarico, da
utilizzare ai fini della comunicazione annuale al Catasto:
- Esatta: le imprese che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: i trasportatori di merci pericolose.
- Sbagliata: i soli produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: i soli soggetti che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi;

T_2_01348: In base all’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, non sono
gravati dall’obbligo di tenere un registro di carico e scarico:
- Esatta: i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da attività agricole e agro-industriali, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 2135 cod. civ.;
- Sbagliata: i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione;
- Sbagliata: le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti;
- Sbagliata: i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti.

T_2_01349: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, hanno
l’obbligo di tenere un registro di carico e scarico:
- Esatta: i soggetti che producono rifiuti non pericolosi rappresentati da rifiuti da lavorazioni industriali; rifiuti da
lavorazioni artigianali; rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla
potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;
- Sbagliata: i soggetti che producono rifiuti non pericolosi rappresentati da rifiuti da attività commerciali;
- Sbagliata: i soggetti che producono rifiuti non pericolosi rappresentati da rifiuti da attività di servizio;
- Sbagliata: i soggetti che producono rifiuti non pericolosi derivanti da attività sanitarie.

T_2_01350: Lo schema di registro carico e scarico attualmente in vigore è contenuto nel:


- Esatta: D.M. n. 148/1998;
- Sbagliata: d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: D.M. n. 120/2014;
- Sbagliata: D.M. n. 52/2011.

T_2_01351: Quanti modelli di registro di carico e scarico dei rifiuti sono riportati nel D.M. n.
148/1998 contiene:
- Esatta: due: uno contenuto nell’allegato A, l’altro nell’allegato B;
- Sbagliata: uno, contenuto nell’allegato A;
- Sbagliata: tre, contenuti, rispettivamente, negli allegati A, B e C;
- Sbagliata: dieci, contenuti nell’allegato A, nei punti da 1 a 10.

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T_2_01352: Il modello di registro carico e scarico contenuto nell’allegato A al D.M. n.
148/1998 si applica ai:
- Esatta: produttori, recuperatori, smaltitori, trasportatori, intermediari e commercianti con detenzione
- Sbagliata: soli produttori
- Sbagliata: soli recuperatori
- Sbagliata: gestori di impianti autorizzati allo scarico nel suolo

T_2_01353: Il modello di registro carico e scarico contenuto nell’allegato B al D.M. n.


148/1998 si applica:
- Esatta: alle società commerciali o di intermediazione che non detengono i rifiuti;
- Sbagliata: alle imprese in possesso della certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: alle imprese che esercitano attività di bonifica di beni contenenti amianto;
- Sbagliata: alle imprese che effettuano attività di bonifica dei siti.

T_2_01354: Il d.lgs. n. 152/2006 prevede una tempistica entro la quale compilare i registri di
carico e scarico?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo per i produttori;
- Sbagliata: no, fatta eccezione che per i soggetti che effettuano la raccolta e il trasporto di rifiuti.

T_2_01355: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, entro
quanto tempo i produttori obbligati alla tenuta del registro di carico e scarico devono
effettuare le annotazioni?
- Esatta: almeno entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo;
- Sbagliata: entro quaranta giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo;
- Sbagliata: almeno entro un mese dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo;
- Sbagliata: entro due ore dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo.

T_2_01356: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, entro
quanto tempo i soggetti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti devono
effettuare le annotazioni sul registro di carico e scarico?
- Esatta: entro due giorni lavorativi dalla presa in carico dei rifiuti;
- Sbagliata: entro due mesi dalla presa in carico dei rifiuti;
- Sbagliata: entro dieci giorni dall’avvenuto recupero/smaltimento dei rifiuti;
- Sbagliata: entro quaranta giorni dall’avvenuto recupero/smaltimento dei rifiuti.

T_2_01357: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, entro
quanto tempo i soggetti che effettuano la raccolta e il trasporto di rifiuti devono effettuare le
annotazioni sul registro di carico e scarico?
- Esatta: almeno entro dieci giorni lavorativi dalla effettuazione del trasporto;
- Sbagliata: dieci giorni lavorativi prima dell’effettuazione del trasporto;
- Sbagliata: un anno dopo l’effettuazione del trasporto;
- Sbagliata: entro un lasso di tempo da essi stessi giudicato congruo.

T_2_01358: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, il registro
tenuto dagli stabilimenti e dalle imprese che svolgono attività di smaltimento e di recupero di
rifiuti deve, inoltre, contenere:
- Esatta: l'origine, la quantità, le caratteristiche e la destinazione specifica dei rifiuti; la data del carico e dello scarico
dei rifiuti ed il mezzo di trasporto utilizzato; il metodo di trattamento impiegato;
- Sbagliata: gli estremi dell’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti di cui
all’art. 208 del D.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: gli estremi della certificazione ambientale ottenuta ai sensi della vigente norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: un riferimento alle garanzie finanziarie di cui all'articolo 208, comma 11, del D.lgs. n. 152/2006.

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T_2_01359: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, dove
devono essere tenuti i registri di carico e scarico?
- Esatta: presso ogni impianto di produzione, di stoccaggio, di recupero e di smaltimento di rifiuti, nonché presso la
sede delle imprese che effettuano attività di raccolta e trasporto, nonché presso la sede dei commercianti e degli
intermediari;
- Sbagliata: presso le Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura;
- Sbagliata: presso la sede dell’impianto oppure, laddove non sia possibile, presso un altro sito scelto dal soggetto
obbligato;
- Sbagliata: presso un luogo scelto dal soggetto obbligato alla tenuta del registro.

T_2_01360: Ai sensi dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, per quanto
tempo devono essere conservati i registri di carico e scarico integrati con i formulari di
identificazione di cui all'articolo 193 del d.lgs. n. 152/2006?
- Esatta: per cinque anni dalla data dell'ultima registrazione, fatta eccezione per i registri relativi alle operazioni di
smaltimento dei rifiuti in discarica;
- Sbagliata: a tempo indeterminato;
- Sbagliata: per dieci anni dalla data dell'ultima registrazione, fatta eccezione per i registri relativi alle operazioni di
raccolta e trasporto;
- Sbagliata: per venticinque anni.

T_2_01361: Cosa prevede l’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente, in
merito alla conservazione dei registri di carico e scarico relativi alle operazioni di smaltimento
dei rifiuti in discarica?
- Esatta: prevede che debbano essere conservati a tempo indeterminato ed al termine dell'attività consegnati
all'autorità che ha rilasciato l'autorizzazione;
- Sbagliata: prevede che debbano essere conservati per cinque anni;
- Sbagliata: non contiene alcuna disposizione in merito;
- Sbagliata: prevede che debbano essere conservati per un periodo di tempo giudicato congruo dal soggetto
obbligato.

T_2_01362: Il comma 4 dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione vigente,
prevede, per i soggetti la cui produzione annua di rifiuti non ecceda le dieci tonnellate di
rifiuti non pericolosi e le due tonnellate di rifiuti pericolosi:
- Esatta: la possibilità di adempiere all'obbligo della tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti anche tramite le
organizzazioni di categoria interessate o loro società di servizi;
- Sbagliata: l’esonero dalla tenuta dei registri di carico e scarico;
- Sbagliata: la possibilità di presentare domanda alla competente struttura del Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare per essere esonerati dall’obbligo di tenuta del registro di carico e scarico;
- Sbagliata: la possibilità di utilizzare registri di carico e scarico non vidimati

T_2_01363: Le informazioni contenute nel registro di carico e scarico devono essere rese
disponibili all'autorità di controllo?
- Esatta: si, in qualunque momento, laddove ne faccia richiesta;
- Sbagliata: no, in quanto rientrano nelle informazioni coperte da segreto industriale;
- Sbagliata: si, ma solo previo esperimento di una procedura che impone l’invio, almeno quindici i giorni prima del
controllo, di osservazioni scritte da parte dell’autorità;
- Sbagliata: si, ma solamente se si riferiscono a rifiuti pericolosi.

T_2_01364: Da quale soggetto sono numerati e vidimati i registri di carico e scarico?


- Esatta: dalle Camere di commercio territorialmente competenti;
- Sbagliata: dal Comitato nazionale dell'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: dallo stesso soggetto obbligato alla tenuta del registro;
- Sbagliata: da qualsiasi soggetto giudicato idoneo dall’obbligato alla tenuta del registro.

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T_2_01365: Ai sensi dell’art. 190, comma 6-bis del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione
vigente, per le attività di gestione dei rifiuti costituiti da rottami ferrosi e non ferrosi, gli
obblighi connessi alla tenuta dei registri di carico e scarico si intendono correttamente
adempiuti:
- Esatta: anche qualora vengano utilizzati i registri IVA di acquisto e di vendita, secondo le procedure e le modalità
fissate dall'articolo 39 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;
- Sbagliata: purché vengano meramente annotati, anche in formato elettronico editabile, i dati di cui al comma 1
dell’art. 190 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: laddove il soggetto obbligato alla tenuta del registro invii un’autocertificazione all’autorità di controllo;
- Sbagliata: se il soggetto obbligato alla tenuta del registro sia iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali.

T_2_01367: Ai sensi del D.M. n. 148/1998 sulla prima pagina del registro di carico e scarico di
cui all’allegato “A” sono riportate le voci:
- Esatta: ditta; attività svolta; tipo di attività; registrazione; caratteristiche del rifiuto;
- Sbagliata: ditta di trasporto; impianto di smaltimento;
- Sbagliata: generalità del conducente; estremi dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: ditta; Eventualità certificazione di qualità ambientale.

T_2_01368: Ai sensi del D.M. n. 148/1998 sulla prima pagina del registro di carico e scarico di
cui all’allegato “B” devono essere riportati:
- Esatta: i dati anagrafici relativi all'impresa; l’elencazione di tutte le possibili caratteristiche proprie del rifiuto, con
riferimento allo stato fisico ed alle classi di pericolo;
- Sbagliata: i dati che il soggetto obbligato alla tenuta del registro giudichi utili;
- Sbagliata: tutti i dati nella disponibilità del soggetto obbligato alla tenuta del registro;
- Sbagliata: i dati anagrafici dell’impresa; le generalità del trasportatore; eventuali certificazione di qualità
ambientale.

T_2_01369: Ai sensi dell’art. 266, comma 5 del D.lgs. n. 152/2006, le disposizioni di cui all’art.
190 non si applicano:
- Esatta: alle attività di raccolta e trasporto di rifiuti effettuate dai soggetti abilitati allo svolgimento delle attività
medesime in forma ambulante, limitatamente ai rifiuti che formano oggetto del loro commercio;
- Sbagliata: alle attività di commercio e intermediazione di rifiuti senza detenzione effettuate da imprese in possesso
della certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: alle imprese e agli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi, quando la produzione annua non ecceda le
30 tonnellate;
- Sbagliata: ai soggetti in possesso di autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei
rifiuti di cui all’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006.

T_2_01371: L’art. 258, comma 2 del d.lgs. n. 152/2006, punisce chiunque omette di tenere
ovvero tiene in modo incompleto il registro di carico e scarico di cui all’art. 190, comma 1 del
d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: con una sanzione penale;
- Sbagliata: con una pena detentiva;
- Sbagliata: con un richiamo verbale.

T_2_01379: Ai sensi dell’art. 188-bis del d.lgs. n. 152/2006 la tracciabilità dei rifiuti:
- Esatta: deve essere garantita dalla loro produzione sino alla loro destinazione finale;
- Sbagliata: è rimessa a iniziative individuali;
- Sbagliata: è realizzata per mezzo dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: è un concetto ormai desueto.

T_2_01794: Il formulario di identificazione per il trasporto dei rifiuti nello spazio riservato al
produttore richiede che venga indicata quale luogo di produzione del rifiuto?
- Esatta: L’unità locale in cui effettivamente è stato prodotto il rifiuto;
- Sbagliata: Una qualsiasi unità produttiva del produttore anche se effettivamente il rifiuto è stato prodotto presso
altro luogo dello stesso produttore, diverso dalla sede legale;
- Sbagliata: Non viene richiesto l’indirizzo dell’unità locale luogo di produzione del rifiuto, ma è sufficiente indicare
solamente la ragione sociale del produttore;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta;

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T_2_01795: Il formulario di identificazione per il trasporto dei rifiuti nello spazio riservato al
produttore richiede che venga indicata quale luogo di produzione del rifiuto?
- Esatta: L’unità locale in cui effettivamente è stato prodotto il rifiuto;
- Sbagliata: La sede legale del produttore anche se effettivamente il rifiuto è stato prodotto presso una diversa
un’unità locale dello stesso;
- Sbagliata: L’unità locale del destinatario del rifiuto;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta;

T_2_01796: Qual è l’unità locale che deve essere indicata nella sezione
“Produttore/Detentore” del formulario?
- Esatta: L’unità locale in cui effettivamente è stato prodotto il rifiuto;
- Sbagliata: L’unità locale del produttore dove viene tenuto il registro di carico e scarico, anche se effettivamente il
rifiuto è stato prodotto presso un’unità locale dello stesso, diversa dalla sede legale;
- Sbagliata: L’unità locale del produttore nella cui circoscrizione territoriale è avvenuta la produzione del rifiuto;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta;

T_2_01797: Qual è l’unità locale che deve essere indicata nella sezione
“Produttore/Detentore” del formulario?
- Esatta: L’unità locale in cui effettivamente è stato prodotto il rifiuto;
- Sbagliata: La sede legale del produttore anche se effettivamente il rifiuto è stato prodotto presso una diversa
un’unità locale dello stesso;
- Sbagliata: L’unità locale del produttore nella cui circoscrizione territoriale è avvenuta la produzione del rifiuto;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta;

T_2_01798: In caso il mezzo di trasporto debba trasbordare i rifiuti in un altro veicolo (guasto
tecnico, trasporto intermodale, ecc.) cosa deve essere riportato nel formulario?
- Esatta: Dovranno essere riportati i motivi del trasbordo ed i dati del nuovo mezzo e gli estremi del trasportatore, se
variato, compreso il numero e la data di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, il nominativo del conducente e la
firma;
- Sbagliata: Esclusivamente la targa del nuovo mezzo;
- Sbagliata: Esclusivamente la motivazione del trasbordo;
- Sbagliata: Il trasbordo può essere eseguito in qualsiasi mezzo senza particolari segnalazioni, purchè questo sia
dotato di licenza conto terzi e i trasportatori siano regolarmente iscritti e autorizzati per il trasporto;

T_2_01799: In caso il mezzo di trasporto debba trasbordare i rifiuti in un altro veicolo (guasto
tecnico, trasporto intermodale, ecc.) cosa deve essere riportato nel formulario?
- Esatta: Dovranno essere riportati i motivi del trasbordo ed i dati del nuovo mezzo e gli estremi del trasportatore, se
variato, compreso il numero e la data di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali, il nominativo del conducente e la
firma;
- Sbagliata: Esclusivamente il nominativo del nuovo trasportatore;
- Sbagliata: Dovranno essere riportati i motivi del trasbordo, confermare l’oggetto del trasporto e le modalità di
imballaggio del rifiuto, oltre a indicare data e ora in cui è stato informnato il destinatario finale del rifiuto del
cambio di veicolo;
- Sbagliata: Il trasbordo può essere eseguito in qualsiasi mezzo senza particolari segnalazioni, purchè idoneo al
trasporto dei rifiuti.

T_2_01800: Qualora il trasportatore effettui il carico sullo stesso mezzo di rifiuti con due
codici dell’E.E.R. differenti, devono sempre essere compilati due formulari distinti?
- Esatta: Sì, sempre;
- Sbagliata: No, mai;
- Sbagliata: Sì, nel caso si tratti di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: E’ facoltà lasciata al soggetto che compila il formulario;

T_2_01801: Qualora il trasportatore effettui il carico sullo stesso mezzo di rifiuti con due
codici dell’elenco rifiuti differenti, devono sempre essere compilati due formulari distinti?
- Esatta: Sì, sempre;
- Sbagliata: No, mai;
- Sbagliata: No, è possibile avere un unico formulario perché in questo caso produttore, trasportatore e destinatario
sono i medesimi per ambedue i codici dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: Dipende da come è configurato il software gestionale per la compilazione e la stampa dei formulari;

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T_2_01802: Qualora il trasportatore effettui il carico sullo stesso mezzo di rifiuti con due
codici dell’elenco rifiuti differenti, devono sempre essere compilati due formulari distinti?
- Esatta: Sì, sempre;
- Sbagliata: No, mai;
- Sbagliata: Si, ma se e solo se si tratta di rifiuti identificati dallo stesso codice;
- Sbagliata: Si, ma se e solo se si tratta esclusivamente di rifiuti pericolosi e non pericolosi identificati dai codici a
specchio.

T_2_01803: Quale copia del formulario deve rimanere all’intermediario?


- Esatta: Una fotocopia del formulario;
- Sbagliata: La prima;
- Sbagliata: La quarta;
- Sbagliata: Una copia conforme rilasciata dall’impianto di destino;

T_2_01804: Quale copia del formulario deve rimanere all’intermediario?


- Esatta: Una fotocopia del formulario;
- Sbagliata: Nessuna;
- Sbagliata: Nessuna, basta la pagina del Registro di Carico e scarico;
- Sbagliata: Una autodichiarazione sottoscritta dal trasportatore e dall’impianto di destino di aver accettato il rifiuto.

T_2_01805: Qualora il trasportatore di un rifiuto sia costretto a cambiare il destinatario, cosa


deve essere indicato nel formulario?
- Esatta: Nelle annotazioni deve essere riportato il nuovo percorso, il nuovo destinatario, e i motivi della variazione;
- Sbagliata: Non serve riportare niente, in quanto nella parte finale sarà il nuovo destinatario che firma per
accettazione del carico;
- Sbagliata: E’ necessario barrare quanto scritto sul campo “destinatario” e scrivere sopra i dati di quello nuovo;
- Sbagliata: Nelle annotazioni è sufficiente indicare la motivazione per la quale il destinatario è impossibilitato a
ricevere il rifiuto;

T_2_01806: E’ vera l’affermazione per cui la data di emissione del formulario deve essere
uguale per tutte e quattro le copie?
- Esatta: Sì
- Sbagliata: Non è detto; in quanto la data di emissione viene riportata da ognuno dei tre soggetti che movimentano il
rifiuto: produttore, trasportatore e destinatario. Ciascuno indica la data in cui interviene per la parte di propria
competenza;
- Sbagliata: Solo se l’emissione del formulario avviene il giorno stesso di inizio del trasporto;
- Sbagliata: No, non devono mai essere uguali;

T_2_01807: E’ vera l’affermazione per cui la data di emissione del formulario deve essere
uguale per tutte e quattro le copie?
- Esatta: Sì
- Sbagliata: Non è un dato obbligatorio riportare la data di emissione del formulario..
- Sbagliata: No
- Sbagliata: Non è detto; in quanto la data di emissione viene riportata da ognuno dei tre soggetti che movimentano il
rifiuto: produttore, trasportatore e destinatario. Ciascuno indica la data in cui interviene per la parte di propria
competenza;

T_2_01808: Data di emissione del formulario e data di inizio trasporto devono coincidere?
- Esatta: Non è necessario, in quanto la data di emissione è quella di compilazione del formulario, e quindi può anche
essere antecedente alla data di inizio del trasporto;
- Sbagliata: Sì, necessariamente;
- Sbagliata: Non devono coincidere, in quanto il formulario deve essere compilato almeno il giorno prima di quello
in cui avviene l’inizio del trasporto;
- Sbagliata: Devono sempre coincidere in quanto il formulario deve essere compilato il giorno stesso del trasporto;

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T_2_01809: Durante l’effettuazione del trasporto, è consentito che il formulario manchi di
questa informazione:
- Esatta: Del “numero di registro”;
- Sbagliata: Del “destinatario”, qualora l’impianto, regolarmente autorizzato, coincida con il trasportatore stesso;
- Sbagliata: Della “quantità” di rifiuto, qualora non si disponga di strumento di pesatura nel sito di partenza;
- Sbagliata: “Data e ora di inizio trasporto”;

T_2_01810: Al punto 4 del formulario “Caratteristiche”, alla voce “Descrizione” deve essere
indicato:
- Esatta: l’aspetto esteriore dei rifiuti che consente di identificare il rifiuto con il massimo grado di accuratezza,
tenuto conto che la descrizione del CER non è sempre esaustiva;
- Sbagliata: esclusivamente la descrizione del codice così come riportata nell’elenco dei rifiuti;
- Sbagliata: esclusivamente i codici che terminano con le cifre “99”;
- Sbagliata: lo stato fisico del rifiuto;

T_2_01811: In caso di impossibilità di indicare con precisione il peso del rifiuto oggetto del
trasporto per assenza di un sistema di pesatura, è possibile barrare esclusivamente la casella
relativa alla voce “peso da verificarsi a destino”?
- Esatta: Non è sufficiente; dovrà comunque essere indicato il peso stimato dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: Sì è sufficiente barrare la casella relativa alla voce “peso da verificarsi a destino”;
- Sbagliata: Non è possibile effettuare la movimentazione dei rifiuti, in assenza di un sistema di pesatura alla
partenza;
- Sbagliata: E’ possibile indicare come peso la portata del mezzo utilizzato e barrare la casella relativa alla voce
“peso da verificarsi a destino”;

T_2_01812: Come si gestisce il caso in cui si prevede la possibilità che il peso dei rifiuti sia
soggetto a variazione durante il trasporto?
- Esatta: Oltre ad indicare comunque la quantità dei rifiuti trasportati, si dovrà contrassegnare la casella relativa alla
voce “peso da verificarsi a destino”;
- Sbagliata: Non è consentita mai questa eventualità;
- Sbagliata: Nelle annotazioni si riporta la previsione che il peso dei rifiuti trasportati può variare durante la
movimentazione, indicandone i motivi;
- Sbagliata: Non è richiesta nessuna indicazione in tal senso, sarà il peso verificato presso l’impianto di destinazione
a dare risalto della variazione di peso avvenuta;

T_2_01813: Cosa si intende per “firma del trasportatore” nel formulario?


- Esatta: La sottoscrizione da parte della persona fisica che effettua il trasporto e ne assume la relativa responsabilità;
- Sbagliata: La firma del legale rappresentante o titolare dell’impresa che effettua il trasporto;
- Sbagliata: La firma del “responsabile tecnico” individuato nell’iscrizione all’Albo Gestori Ambientali dell’impresa
che effettua il trasporto;
- Sbagliata: La firma del “preposto” individuato nell’iscrizione all’Abo autotrasportatori di cose per conto terzi; in
caso di trasporto in conto proprio, la firma del legale rappresentante o titolare dell’impresa;

T_2_01814: In caso di trasbordo parziale del carico su mezzo diverso effettuato per motivi
eccezionali, come si deve comportare il trasportatore?
- Esatta: Dovrà emettere un nuovo formulario relativo al quantitativo di rifiuti conferito al secondo mezzo di
trasporto;
- Sbagliata: Trattandosi di caso eccezionale, non sono previste delle procedure particolari;
- Sbagliata: E’ necessario fare una fotocopia del formulario, la quale accompagna i rifiuti trasbordati sul mezzo
diverso;
- Sbagliata: Dovrà essere preventivamente informata l’autorità di controllo;

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T_2_01815: E’ previsto che, per motivi eccezionali, una parte dei rifiuti che vengono
trasportati siano oggetto di trasbordo in un veicolo diverso: come viene data evidenza a
questa attività nel formulario?
- Esatta: Sarà necessario redigere, a cura del trasportatore, un nuovo formulario che riporti i motivi del trasbordo,
l’indicazione della quantità di rifiuti e i riferimenti del nuovo mezzo;
- Sbagliata: Trattandosi di caso eccezionale, ed essendo di primario interesse che i rifiuti procedano speditamente
verso l’impianto di destinazione, i rifiuti oggetto di trasbordo viaggiano con una fotocopia del formulario emesso
alla partenza dei rifiuti;
- Sbagliata: Il produttore del rifiuto emette un secondo formulario per la quantità di rifiuto oggetto del trasbordo,
manifestando in questo modo il suo assenso all’operazione di trasbordo;
- Sbagliata: La norma in sé prevede questo caso come eccezionale, quindi non disciplina affatto come debba essere
gestito dal punto di vista documentale.

T_2_01816: In caso di trasbordo parziale del carico su mezzo diverso effettuato per motivi
eccezionali, cosa deve essere riportato nel campo delle annotazioni del primo formulario?
- Esatta: Il codice alfanumerico del nuovo formulario emesso e gli estremi identificativi del trasportatore che prende
in carico i rifiuti;
- Sbagliata: Trattandosi di caso eccezionale, non sono previste annotazioni particolari;
- Sbagliata: E’ sufficiente riportare la targa del mezzo che prende in carico i rifiuti;
- Sbagliata: Le motivazioni del trasbordo;

T_2_01817: In caso di trasbordo parziale del carico su mezzo diverso effettuato per motivi
eccezionali, cosa deve essere riportato nel campo delle annotazioni del nuovo formulario?
- Esatta: Il motivo del trasbordo, il codice alfanumerico del primo formulario e il nominativo del produttore di
origine;
- Sbagliata: Trattandosi di caso eccezionale, non sono previste annotazioni particolari;
- Sbagliata: E’ sufficiente riportare la targa del mezzo da cui si sono presi in carico i rifiuti;
- Sbagliata: Le motivazioni del trasbordo;

T_2_01818: In caso di trasbordo parziale del carico su mezzo diverso effettuato per motivi
eccezionali, come deve essere compilato il nuovo formulario?
- Esatta: Il trasportatore dovrà indicare, nello spazio riservato al produttore/detentore, la propria ragione sociale e,
nelle annotazioni, il motivo del trasbordo, il codice alfanumerico del primo formulario e il nominativo del
produttore di origine;
- Sbagliata: E’ necessario riportare esattamente gli stessi dati del primo formulario, e nelle annotazioni la targa del
nuovo mezzo utilizzato;
- Sbagliata: E’ necessario riportare esattamente gli stessi dati del primo formulario, e nelle annotazioni il motivo del
trasbordo;
- Sbagliata: E’ necessario riportare esattamente gli stessi dati del primo formulario, e nelle annotazioni il nome del
nuovo conducente del mezzo;

T_2_01819: In caso di trasbordo parziale del carico su mezzo diverso effettuato per motivi
eccezionali, cosa riceverà il produttore del rifiuto a conclusione del trasporto?
- Esatta: Il produttore dovrà ricevere la quarta copia del primo e del secondo formulario emesso;
- Sbagliata: Il produttore riceverà la quarta copia del secondo formulario emesso;
- Sbagliata: E’ sufficiente che il produttore riceva la quarta copia del primo formulario emesso, in quanto è quello da
lui sottoscritto in partenza;
- Sbagliata: Il produttore riceverà la quarta copia del primo formulario emesso; ma è buona consuetudine che il
trasportatore invii anche la quarta copia del secondo formulario emesso;

T_2_01820: In caso di trasporto misto (es. gomma/ferrovia, gomma/nave) deve essere


specificato qualcosa nelle annotazioni del formulario?
- Esatta: Occorre specificare la tratta ferroviaria o marittima interessata;
- Sbagliata: Non vi è nessun obbligo;
- Sbagliata: Non vi è nessun obbligo, ma è consigliato indicare il percorso della tratta ferroviaria o marittima;
- Sbagliata: E’ sufficiente allegare copia del contratto di fornitura del servizio ferroviario o marittimo;

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T_2_01821: In quali dei seguenti casi, è necessario utilizzare delle fotocopie del formulario
perchè le quattro copie risultano insufficienti?
- Esatta: Quando per concrete esigenze operative o imprevisti tecnici, un trasporto di rifiuti viene effettuato da
trasportatori diversi;
- Sbagliata: In nessun caso è necessario utilizzare delle fotocopie del formulario;
- Sbagliata: In caso di trasbordo parziale del carico su mezzo diverso effettuato per motivi eccezionali;
- Sbagliata: Quando il trasportatore effettua, nella stessa giornata, più carichi della stessa tipologia di rifiuto, nello
stesso mezzo, di pari quantità, ma da produttori diversi;

T_2_01822: Sulle tre copie del formulario che arrivano a destino, l’impianto ricevente cosa
deve compilare?
- Esatta: Deve compilare la parte in cui si dichiara l’accettazione o il respingimento del carico;
- Sbagliata: I dati relativi al destinatario (denominazione e esatto indirizzo impianto, cod. fiscale, autorizzazione);
- Sbagliata: Non deve compilare nulla, deve solo tenersi la terza copia;
- Sbagliata: Deve compilare la parte relativa alla numerazione di registro;

T_2_01824: L’impresa che produce rifiuti non pericolosi e li trasporta con i proprio mezzi,
cosa deve indicare nel campo “unità locale” della sezione “Produttore/Detentore” del
formulario?
- Esatta: L’unità locale in cui effettivamente è stato prodotto il rifiuto;
- Sbagliata: Nulla, in quanto deve barrare il campo “Trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti nel proprio
stabilimento di:…” presente nella sezione “Trasportatore del rifiuto” e indicare lì il luogo reale di produzione dei
rifiuti trasportati;
- Sbagliata: Deve essere indicata sempre la sede legale in quanto, essendo l’impresa sia il produttore che il
trasportatore dei propri rifiuti, prevale il profilo del produttore di rifiuto;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta.

T_2_01825: Quando il trasportatore prende in carico i rifiuti da un produttore e li consegna


direttamente ad uno smaltitore/recuperatore terzo, come può avvenire la registrazione nel
Registro di carico/scarico da parte del trasportatore?
- Esatta: E’ possibile effettuare una sola registrazione contestuale di carico e scarico dei rifiuti trasportati;
- Sbagliata: E’ comunque necessario effettaure due distinte registrazioni: una di carico ed una di scarico;
- Sbagliata: Si può effettuare solo lo scarico, indicando nelle annotazioni quando è avvenuto il carico;
- Sbagliata: Solo in questo caso è possibile non effettuare nessuna registrazione, in quanto si annullano una con
l’altra;

T_2_01826: Nel registro di carico e scarico, le quantità come devono essere registrate?
- Esatta: Indifferentemente in chilogrammi, o in litri, o in metri cubi;
- Sbagliata: Solo in chilogrammi;
- Sbagliata: In chilogrammi o in litri, come nel formulario;
- Sbagliata: In chilogrammi ed in metri cubi;

T_2_01827: Un’azienda che svolge attività di produzione e di recupero di rifiuti, in merito alla
tenuta del registro di carico e scarico:
- Esatta: Può tenere un solo registro per entrambe le attività. In questo caso, nell’allegato A del registro (frontespizio)
dovrà barrare sia l’attività di produzione che quella di recupero;
- Sbagliata: Ha l’obbligo di tenere un registro per l’attività di produzione ed uno per quella di recupero rifiuti;
- Sbagliata: Ha l’obbligo di tenere solamente il registro per l’attività di produzione;
- Sbagliata: Ha l’obbligo di tenere solamente il registro per l’attività di recupero;

T_2_01828: In quale dei seguenti casi è possibile effettuare una sola registrazione contestuale
di carico e scarico?
- Esatta: In caso di registrazione dell’attività di trasporto rifiuti, nella quale il trasportatore prende in carico i rifiuti e
li consegna direttamente ad uno smaltitore/recuperatore terzo;
- Sbagliata: In tutti i casi in cui l’operazione di scarico avviene lo stesso giorno di quella di carico degli stessi rifiuti;
- Sbagliata: In nessun caso;
- Sbagliata: Sempre, nel caso di registrazioni effettuate dai gestori di impianti di smaltimento rifiuti;

T_2_01829: In caso di raccolta di rifiuti speciali della stessa tipologie ed individuati con lo
stesso codice CER da parte di un unico raccoglitore/trasportatore presso più
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produttori/detentori, come avviene la registrazione nel registro di carico e scarico da parte del
trasportatore?
- Esatta: Può essere effettuata un’unica annotazione sul registro di carico e scarico, per le utenze servite nell’arco
della stessa giornata;
- Sbagliata: Deve necessariamente effettuare una registrazione per ogni formulario;
- Sbagliata: Può essere effettuata un’unica annotazione sul registro di carico e scarico, per le utenze che hanno il
medesimo quantitativo di rifiuti ;
- Sbagliata: La fattispecie descritta non si può realizzare, in quanto è vietato caricare sullo stesso mezzo i rifiuti di
produttori/detentori diversi;

T_2_01830: Un trasportatore può effettuare le annotazioni nel registro di carico e scarico


barrando contestualmente le caselle di carico e scarico?
- Esatta: Sì, quando prende in carico i rifiuti e li consegna direttamente ad uno smaltitore/recuperatore terzo;
- Sbagliata: No, deve assolutamente effettuare una operazione di carico ed una di scarico distinta;
- Sbagliata: Lo può fare solo se risulta anche come intermediario;
- Sbagliata: Lo può fare solo se l’impianto non ha accettato l’intero carico e i rifiuti sono stati riportati allo stesso
produttore;

T_2_01832: Che rapporto deve esserci tra la data di prima registrazione e la data di
vidimazione del registro di carico e scarico?
- Esatta: La data di prima registrazione deve essere successiva alla data di vidimazione;
- Sbagliata: Nessun rapporto;
- Sbagliata: La vidimazione può essere effettuata in qualsiasi momento, anche dopo le registrazioni;
- Sbagliata: La data di vidimazione deve corrispondere con la data di prima registrazione ;

T_2_01833: Chi può provvedere alla vidimazione del registro di carico e scarico?
- Esatta: La Camera di commercio competente per territorio;
- Sbagliata: Gli uffici dell’Agenzia delle entrate competenti per territorio;
- Sbagliata: Gli uffici regionali e provinciali competenti in materia di rifiuti;
- Sbagliata: Gli uffici della motorizzazione provinciale

T_2_01834: Quale documento accompagna il trasporto di rifiuti costituiti da oli minerali


esauriti?
- Esatta: Il formulario di identificazione del rifiuto;
- Sbagliata: L’apposita bolla di consegna prevista dal decreto decreto 16 maggio 1996, n. 392 “Regolamento recante
norme tecniche relative alla eliminazione degli olii usati”;
- Sbagliata: Il documento di trasporto (d.d.t.);
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta.

T_2_01835: La responsabilità del produttore/detentore per il corretto recupero o smaltimento


dei rifiuti è esclusa?
- Esatta: In caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati, purché questi abbia ricevuto il formulario
controfirmato e datato dal destinatario entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore;
- Sbagliata: In caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati, purché questi abbia ricevuto il formulario
controfirmato e datato dal destinatario entro sei mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore;
- Sbagliata: In caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati, purché questi abbia ricevuto fotocopia del
formulario unitamente alla dichiarazione che trattasi di copia conforme all’originale da parte dal destinatario entro
tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore;
- Sbagliata: Sempre, qualora egli sia in grado di dare prova che si è avvalso di soggetti in possesso di regolare
autorizzazione, in corso di validità.

T_2_01836: Il formulario di identificazione dei rifiuti può essere sostituito da:


- Esatta: i documenti previsti dalla normativa comunitaria in caso di rifiuti oggetto di spedizioni transfrontaliere;
- Sbagliata: la scheda di cui al decreto 99/1992 per l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura;
- Sbagliata: la bolla di consegna prevista dal decreto 16 maggio 1996, n. 392 “Regolamento recante norme tecniche
relative alla eliminazione degli olii usati” nel caso di olii minerali esausti;
- Sbagliata: da nessun altro documento, essendo il documento specificatamente previsto per il trasporto di rifiuti.

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T_2_01838: Le registrazioni nel registro di carico e scarico da parte dei soggetti che effettuano
l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti devono essere effettuate:
- Esatta: almeno entro dieci giorni lavorativi dalla effettuazione del trasporto;
- Sbagliata: entro due giorni lavorativi dalla effettuazione del trasporto;
- Sbagliata: entro tre mesi dalla effettuazione del trasporto, salvo non abbiano presentato apposita comunicazione alla
Provincia competente;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti risposte è corretta.

T_2_04039: Ai sensi del comma 2, dell’art. 9, del D.M. n. 120/2014, la categoria 1 (raccolta e
trasporto di rifiuti urbani) è suddivisa in classi, a seconda:
- Esatta: della popolazione complessivamente servita
- Sbagliata: delle tonnellate annue di rifiuti gestiti;
- Sbagliata: del fatturato;
- Sbagliata: dell’anzianità di iscrizione.

T_2_04040: Le imprese e gli enti sono tenuti a comunicare alla sezione regionale o provinciale
competente atti o fatti che comportino una modifica dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali?
- Esatta: si, entro trenta giorni dal loro verificarsi;
- Sbagliata: si, entro tre mesi dal loro verificarsi;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, essi sono tenuti a comunicare i soli atti o fatti che invalidino l’iscrizione.

T_2_04041: Ai sensi dell’art. 15, comma 3 del D.M. n. 120/2014, nell’ulteriore


documentazione che le imprese e gli enti che intendono effettuare attività di raccolta e
trasporto di rifiuti su strada devono porre a corredo della domanda di iscrizione all’Albo
nazionale gestione ambientali figura:
- Esatta: l’attestazione, redatta dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente, dell'idoneità dei mezzi di trasporto in
relazione ai tipi di rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: l’attestazione, redatta dal responsabile della conservazione e dell’uso razionale dell’energia dell'impresa
o dell'ente, della realizzazione di progetti di efficienza energetica;
- Sbagliata: l’attestazione, redatta dal responsabile della sicurezza dell'impresa o dell'ente, dell'idoneità dei
dispositivi di sicurezza utilizzati dal personale;
- Sbagliata: l'atto giurato dell'idoneità dei mezzi di trasporto.

T_2_04092: Quando deve essere compilata, nella quarta colonna del registro di carico e
scarico rifiuti, la parte relativa al “luogo di produzione”?
- Esatta: Solo quando i rifiuti sono prodotti da soggetti che effettuano attività di manutenzione a reti diffuse sul
territorio e tengono i registri presso unità centralizzate;
- Sbagliata: Sempre;
- Sbagliata: Solo in caso di rifiuti oggetto di intermediazione;
- Sbagliata: Deve essere compilata solo da parte dei trasportatori.

T_2_04090: Il modello di comunicazione per l’iscrizione/rinnovo dell’iscrizione all’Albo


Nazionale Gestori Ambientali con procedura semplificata delle aziende speciali, consorzi di
comuni e società di gestione dei servizi pubblici di cui all’art. 16, comma 1, lett. a) del D.M. n.
120/2014 (Allegato “A” alla Delibera 22 febbraio 2017 prot. n. 03/ALBO/CN) prevede che il
dichiarante indichi
- Esatta: il nominativo del responsabile tecnico;
- Sbagliata: di essere in possesso di perizia giurata sull'idoneità dei mezzi di trasporto;
- Sbagliata: che i mezzi di trasporto impiegati non siano stati coinvolti in sinistri negli ultimi tre anni di attività;
- Sbagliata: di non essere incorso, nell’ultimo triennio, in violazioni del Codice della strada.

Materia: 2.2 Gestione dei rifiuti urbani

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T_2_01381: In quale categoria dell’Albo nazionale gestori ambientali si iscrivono i soggetti
che effettuano attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani?
- Esatta: nella categoria 1;
- Sbagliata: nella categoria 2-bis;
- Sbagliata: in nessuna categoria, in quanto per questo tipo di attività la normativa vigente non prevede l’obbligo di
iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: nella categoria 10.

T_2_01382: Ai sensi dell’art. 198 del d.lgs. n. 152/2006, le modalità del servizio di raccolta e
trasporto dei rifiuti urbani sono definite:
- Esatta: Con regolamento comunale;
- Sbagliata: Con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: Con legge regionale;
- Sbagliata: Con atto del gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani.

T_2_01383: Il centro di raccolta è definito dal d.lgs. n. 152/2006 come un’area presidiata ed
allestita per l'attività di:
- Esatta: raccolta dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: smaltimento, attraverso procedure non pericolose per l’ambiente, di rifiuti urbani;
- Sbagliata: recupero di rifiuti urbani;
- Sbagliata: abbruciamento a terra di rifiuti urbani.

T_2_01384: A chi spetta definire i criteri attraverso i quali i comuni provvedono a realizzare
la raccolta differenziata in conformità a quanto previsto all’art. 205 del d.lgs. n. 152/2006?
- Esatta: alle regioni, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare;
- Sbagliata: ai comuni stessi;
- Sbagliata: alle province, sulla base delle indicazioni fornite dai comuni;
- Sbagliata: al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

T_2_01385: Ai sensi dell’art. 181, comma 4 del d.lgs. n. 152/2006, per facilitare o migliorare il
recupero, i rifiuti sono:
- Esatta: raccolti separatamente, laddove ciò sia realizzabile dal punto di vista tecnico, economico e ambientale, e
non sono miscelati con altri rifiuti o altri materiali aventi proprietà diverse;
- Sbagliata: raccolti in modo promiscuo e miscelati;
- Sbagliata: sempre raccolti separatamente, a prescindere dalla realizzabilità tecnica, economia e ambientale
dell’operazione;
- Sbagliata: raccolti separatamente ma miscelati con altre tipologie di rifiuti.

T_2_01386: Il d.lgs. n. 152/2006 prevede che, al fine di favorire il più possibile il loro recupero
privilegiando il principio di prossimità agli impianti di recupero:
- Esatta: per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio ed al recupero è
sempre ammessa la libera circolazione sul territorio nazionale tramite enti o imprese iscritti nelle apposite categorie
dell'Albo nazionale gestori ambientali ai sensi dell'articolo 212, comma 5;
- Sbagliata: per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio ed al recupero non
è ammessa la circolazione al di fuori della provincia nel cui territorio sono stati prodotti;
- Sbagliata: di norma i rifiuti urbani devono essere smaltiti nel comune di produzione;
- Sbagliata: le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al riciclaggio ed al recupero non
possono mai essere trasferite in impianti insistenti al di fuori del territorio regionale.

T_2_01387: Cosa dispone il d.lgs. n. 152/2006 con riferimento allo smaltimento dei rifiuti
urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle in cui gli stessi sono prodotti?
- Esatta: che, fatta eccezione per le ipotesi contemplate al comma 3-bis dell’art. 182 dello stesso Decreto, è vietato
smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali
accordi regionali o internazionali;
- Sbagliata: che è sempre vietato, senza deroghe né eccezioni, smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni
diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti;
- Sbagliata: che è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi nella regione in cui gli stessi sono prodotti;
- Sbagliata: che i rifiuti urbani non pericolosi devono essere necessariamente smaltiti in regioni diverse da quelle in
cui gli stessi sono prodotti.

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T_2_01389: Ai sensi dell’art. 183, comma 1, lettera p), del d.lgs. n. 152/2006 per “raccolta
differenziata” si intende:
- Esatta: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di
facilitarne il trattamento specifico;
- Sbagliata: la raccolta che presuppone la collocazione dei rifiuti in appositi contenitori, differenziati in base
all’origine dei rifiuti;
- Sbagliata: la raccolta in cui i flussi di rifiuti sono separati in base all’origine;
- Sbagliata: la raccolta in cui i rifiuti non sono tenuti separati tra loro.

T_2_01390: Ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, l'indicazione dei criteri generali, ivi inclusa
l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione della raccolta
differenziata dei rifiuti urbani rientra tra le competenze:
- Esatta: dello Stato;
- Sbagliata: della regione;
- Sbagliata: della provincia;
- Sbagliata: del comune.

T_2_01391: Ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, la regolamentazione delle attività di gestione dei
rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, anche pericolosi, secondo un
criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli scarti di prodotti
vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti, è di competenza:
- Esatta: delle regioni;
- Sbagliata: dello Stato;
- Sbagliata: dei comuni;
- Sbagliata: delle province.

T_2_01392: Ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, le modalità del conferimento, della raccolta
differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta
gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi, rientra le
competenze:
- Esatta: dei comuni;
- Sbagliata: dello Stato;
- Sbagliata: delle regioni;
- Sbagliata: delle province.

T_2_01393: L’art. 205 del d.lgs. n. 152/2006 (Misure per incrementare la raccolta
differenziata) prevede un meccanismo sanzionatorio nel caso in cui negli ambiti territoriali
ottimali, se costituiti, ovvero nei comuni non siano conseguiti gli obiettivi minimi di raccolta
differenziata previsti dal medesimo articolo?
- Esatta: si, l’applicazione di un'addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica
carico dei comuni che non abbiano raggiunto le previste percentuali;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: si, una sanzione penale.

T_2_01394: Con riferimento ai rifiuti di prodotti da fumo, ai sensi dell’art. 232-bis del d.lgs.
n. 152/2006, i comuni:
- Esatta: provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori
per la raccolta dei mozziconi;
- Sbagliata: predispongono un piano quinquennale finalizzato alla riduzione dell’abbandono dei mozziconi di
sigaretta;
- Sbagliata: prevedono sanzioni penali che puniscano l’abbandono dei mozziconi;
- Sbagliata: prevedono sanzioni amministrative che sanzionino l’abbandono dei mozziconi.

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T_2_01395: Non sono rifiuti urbani:
- Esatta: i rifiuti derivanti da lavorazioni industriali;
- Sbagliata: i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
- Sbagliata: i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree
private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
- Sbagliata: i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade.

T_2_01396: I rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da
quello di civile abitazione, assimilati agli urbani ai sensi dell'articolo 198, comma 2, lettera g)
del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: sono classificati “urbani”, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b);
- Sbagliata: sono a tutti gli effetti rifiuti speciali;
- Sbagliata: sono classificati “speciali” ma sono soggetti ad un regime semplificato di gestione;
- Sbagliata: sono classificati “urbani” solo se sono prodotti da nuclei domestici.

T_2_01397: Per “gestione integrata dei rifiuti” si intende:


- Esatta: il complesso delle attività, ivi compresa quella di spazzamento delle strade, volte ad ottimizzare la gestione
dei rifiuti;
- Sbagliata: il complesso delle attività, esclusa quella di spazzamento delle strade, volte ad ottimizzare la gestione dei
rifiuti;
- Sbagliata: la gestione di flussi omogenei di rifiuti mediante identiche modalità di raccolta, trasporto,
recupero/smaltimento;
- Sbagliata: la modalità di raccolta dei rifiuti mediante operazione di pulizia delle strade, aree pubbliche e aree
private ad uso pubblico escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede stradale e sue pertinenze, effettuate
al solo scopo di garantire la loro fruibilità e la sicurezza del transito.

T_2_01398: Lo spazzamento delle strade rientra tra le attività della “gestione integrata dei
rifiuti”?
- Esatta: si, come previsto dalle norme vigenti;
- Sbagliata: no, rientra tra le attività di smaltimento;
- Sbagliata: no, rientra tra le attività di trattamento;
- Sbagliata: si, solamente qualora il quantitativo di materiale raccolto ecceda i trenta chilogrammi al giorno.

T_2_01399: I rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade:


- Esatta: Sono rifiuti urbani;
- Sbagliata: Sono rifiuti speciali;
- Sbagliata: Sono rifiuti urbani solo qualora il quantitativo di materiale raccolto ecceda i trenta chilogrammi al
giorno;
- Sbagliata: Sono sempre rifiuti speciali pericolosi.

T_2_01400: Ai sensi dell’art. 1, comma 639, della l. n. 147/2013, la componente riferita ai


servizi di cui si compone la IUC (Imposta Unica Comunale):
- Esatta: si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI) e nella tassa sui rifiuti (TARI);
- Sbagliata: si compone della “tariffa per la gestione dei rifiuti urbani”;
- Sbagliata: si compone della “tariffa di igiene ambientale”;
- Sbagliata: si articola nella tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche e nella tassa per lo smaltimento dei
rifiuti solidi urbani.

T_2_01401: Ai sensi dell’art. 198, comma 2 del d.lgs. n. 152/2006, i regolamenti adottati dal
comune stabiliscono:
- Esatta: le modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati al
fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi;
- Sbagliata: la regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti
urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli
scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti;
- Sbagliata: i criteri generali, ivi inclusa l'emanazione di specifiche linee guida, per l'organizzazione e l'attuazione
della raccolta differenziata dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: gli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere a livello regionale, fermo restando quanto disposto
dall'articolo 205.

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T_2_01402: Ai sensi dell’art. 198 del d.lgs. n. 152/2006 i comuni concorrono a disciplinare la
gestione dei rifiuti urbani
- Esatta: con appositi regolamenti;
- Sbagliata: attraverso un proprio delegato presso la regione territorialmente competente;
- Sbagliata: attraverso segnalazioni inviate agli enti competenti;
- Sbagliata: nominando un proprio rappresentante in seno all’Autorità d’ambito.

T_2_01403: Fermo restando quanto disposto dall'articolo 205 del d.lgs. n. 152/2006, la
fissazione degli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere a livello regionale è prevista:
- Esatta: dai piani regionali di gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: dai regolamenti comunali;
- Sbagliata: dall’allegato A alla Parte Quarta del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: dal piano di caratterizzazione.

T_2_01404: Secondo il principio della prossimità territoriale di cui all’art. 182-bis del d.lgs. n.
152/2006:
- Esatta: lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati devono avvenire in uno degli
impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, al fine di ridurre i movimenti dei rifiuti stessi, tenendo
conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per determinati tipi di rifiuti;
- Sbagliata: lo smaltimento e il recupero di tutte le tipologie di rifiuti devono avvenire all’interno della regione in cui
sono stati prodotti;
- Sbagliata: tutti i rifiuti prodotti all’interno del comune devono essere smaltiti all’interno del territorio comunale;
- Sbagliata: lo smaltimento e il recupero devono avvenire in impianti il più possibile lontani dal luogo di produzione
dei rifiuti, tenendo conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per determinati tipi di
rifiuti.

T_2_01405: Ai sensi all’art. 200 del d.lgs. n. 152/2006 la gestione dei rifiuti urbani è
organizzata sulla base di:
- Esatta: ambiti territoriali ottimali;
- Sbagliata: regioni;
- Sbagliata: province;
- Sbagliata: comuni.

T_2_01406: Ai sensi all’art. 200 del d.lgs. n. 152/2006 gli ambiti territoriali ottimali (ATO)
sono delimitati:
- Esatta: dal piano regionale di cui all'articolo 199 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: dall’allegato A alla Parte IV del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: con regolamento comunale.

T_2_01407: Tra i criteri che guidano la gestione dei rifiuti urbani figurano, ai sensi dell’art.
200, comma 1, del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: il superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
- Sbagliata: la riduzione della produzione dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: la valorizzazione delle operazioni di recupero dei rifiuti;
- Sbagliata: la promozione dello smaltimento dei rifiuti urbani al di fuori del territorio regionale.

T_2_01408: Tra i criteri che guidano, ai sensi dell’art. 200 del d.lgs. n. 152/2006, la gestione
dei rifiuti urbani, non figurano:
- Esatta: la promozione della massima movimentazione dei rifiuti urbani
- Sbagliata: il superamento della frammentazione delle gestioni attraverso un servizio di gestione integrata dei rifiuti;
- Sbagliata: il conseguimento di adeguate dimensioni gestionali, definite sulla base di parametri fisici, demografici,
tecnici e sulla base delle ripartizioni politico-amministrative;
- Sbagliata: la valorizzazione di esigenze comuni e affinità nella produzione e gestione dei rifiuti.

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T_2_01409: È di competenza statale:
- Esatta: la determinazione, d'intesa con la Conferenza unificata, delle linee guida per la individuazione degli Ambiti
territoriali ottimali;
- Sbagliata: la predisposizione, l'adozione e l'aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti di cui
all'articolo 199;
- Sbagliata: la delimitazione, nel rispetto delle linee guida generali di cui all'articolo 195, comma 1, lettera m), degli
ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati;
- Sbagliata: l’individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti urbani.

T_2_01410: La delimitazione degli ambiti territoriali ottimali di cui all’art. 200 del d.lgs. n.
152/2006 spetta:
- Esatta: alle regioni, sentite le province ed i comuni interessati, nell'ambito delle attività di programmazione e di
pianificazione di loro competenza;
- Sbagliata: al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: alle province, nell’ambito delle funzioni amministrative concernenti la programmazione ed
organizzazione del recupero e dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale;
- Sbagliata: ai comuni.

T_2_01411: Le Autorità d'ambito territoriale:


- Esatta: sono state soppresse dall'art. 2, comma 186-bis, della l. n. 191/2009;
- Sbagliata: sono state già costituite in tutte le regioni d’Italia e sono pienamente operative;
- Sbagliata: provvedono all’elaborazione del Piano di bacino distrettuale di cui all'articolo 65 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: vigilano sulle risorse idriche e sui rifiuti e controllano il rispetto della disciplina vigente a tutela delle
risorse e della salvaguardia ambientale esercitando i relativi poteri ad esse attribuiti dalla legge.

T_2_01412: Il formulario di identificazione non è necessario:


- Esatta: nel caso di trasporto di rifiuti urbani effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico;
- Sbagliata: in ogni caso, quando il trasporto ha ad oggetto i rifiuti urbani;
- Sbagliata: per i trasporti di rifiuti urbani, solo se effettuati dal gestore del servizio pubblico in modo occasionale e
saltuario;
- Sbagliata: quando il trasporto ha ad oggetto rifiuti non pericolosi.

T_2_01413: Ai sensi dell’art. 212, comma 5 del d.lgs. n. 152/2006, per le società di gestione dei
servizi pubblici ci cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267:
- Esatta: l'iscrizione all'Albo è effettuata con apposita comunicazione del comune o del consorzio di comuni alla
sezione regionale territorialmente competente ed è valida per i servizi di gestione dei rifiuti urbani prodotti nei
medesimi comuni;
- Sbagliata: non è necessaria l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: l’scrizione all’Albo nazionale gestori ambientali non è subordinata alla prestazione di garanzie
finanziarie;
- Sbagliata: l’scrizione all’Albo nazionale gestori ambientali è subordinata alla prestazione di garanzie finanziarie il
cui importo è ridotto del 50%.

T_2_01414: L’art. 16 del D.M. n. 120/2014 annovera le società di gestione dei servizi pubblici
di cui al d.lgs. n. 267/2000:
- Esatta: tra gli enti e imprese soggetti a procedure semplificate di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: tra gli enti e imprese esonerati dall’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale gestori;
- Sbagliata: tra gli enti e imprese soggetti alla procedura ordinaria di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: tra i soggetti esonerati da qualsiasi obbligo in materia di gestione dei rifiuti.

T_2_01416: L’art. 16 del D.M. n. 120/2014 prevede che le società di gestione dei servizi
pubblici di cui al d.lgs. n. 267/2000:
- Esatta: si iscrivano all’Albo nazionale gestori ambientali sulla base di una comunicazione presentata alla sezione
regionale o provinciale territorialmente competente;
- Sbagliata: non si iscrivano all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: si iscrivano all’Albo nazionale gestori ambientali solamente se trasportino rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: non siano soggette agli obblighi di cui al d.lgs. n. 152/2006.

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T_2_01417: I soggetti che trasportano i rifiuti urbani non sono soggetti alle norme della Parte
Quarta del d.lgs. n. 152/2006.
- Esatta: falso;
- Sbagliata: vero, ad eccezione delle norme in materia di sanzioni;
- Sbagliata: vero, ma solo se si tratta di rifiuti pericolosi (per i quali è prevista una disciplina speciale);
- Sbagliata: vero, ad essi si applica una disciplina speciale.

T_2_01418: In base all’art. 193 del d.lgs. n. 152/2006, nella formulazione precedente le
modifiche introdotte dal d.lgs. n. 205/2010, al trasporto di rifiuti urbani si applica l’obbligo di
FIR?
- Esatta: no, se il trasporto di rifiuti urbani è effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico;
- Sbagliata: si, se il trasporto di rifiuti urbani è effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico;
- Sbagliata: si, ma solo se si tratta di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: no, a meno che i rifiuti trasportati non eccedano le trenta tonnellate al giorno.

T_2_01420: Ai sensi del D.M. n. 120/2014, la categoria 1 dell’Albo nazionale gestori


ambientali (raccolta e trasporto di rifiuti urbani) è suddivisa in classi a seconda:
- Esatta: della popolazione complessivamente servita;
- Sbagliata: delle tonnellate annue di rifiuti gestiti;
- Sbagliata: dell'importo dei lavori di bonifica cantierabili;
- Sbagliata: della natura dei rifiuti trattati.

T_2_01421: In base all’art. 9 del D.M. n. 120/2014, ricorre la classe “a)” della categoria 1
dell’Albo nazionale gestori ambientali (raccolta e trasporto di rifiuti urbani) quando la
popolazione complessivamente servita:
- Esatta: è superiore o uguale a 500.000 abitanti;
- Sbagliata: è inferiore a 100.000 abitanti e superiore o uguale a 50.000 abitanti;
- Sbagliata: è inferiore a 20.000 abitanti e superiore o uguale a 5.000 abitanti;
- Sbagliata: è inferiore a 5.000 abitanti.

T_2_01424: L’art. 183, comma 1, lettera mm) del d.lgs. n. 152/2006 definisce il «centro di
raccolta» come:
- Esatta: un’area presidiata ed allestita per l'attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti
urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento;
- Sbagliata: il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in
un impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti;
- Sbagliata: il sistema di raccolta di specifiche tipologie di rifiuti organizzato dai Consorzi di cui ai titoli II e III della
parte quarta dello stesso Decreto e alla normativa settoriale;
- Sbagliata: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di
facilitarne il trattamento specifico.

T_2_01425: Ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 il centro di raccolta è un’area
presidiata ed allestita per l'attività di raccolta, mediante raggruppamento differenziato:
- Esatta: dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: dei rifiuti speciali non assimilati;
- Sbagliata: dei rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: dei rifiuti speciali pericolosi assimilati agli urbani.

T_2_01426: Ai sensi del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare 8 aprile 2008, ai centri di raccolta possono essere conferiti i rifiuti speciali assimilati agli
urbani sulla base dei regolamenti comunali?
- Esatta: si, purché rientrino tra quelli elencati all’allegato I dello stesso Decreto;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma previo rilascio di apposita autorizzazione da parte della competente struttura dell’ente comunale;
- Sbagliata: no, in quanto i rifiuti speciali assimilati agli urbani sono a tutti gli effetti rifiuti speciali.

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T_2_01427: Ai sensi del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare 8 aprile 2008, nei centri di raccolta i rifiuti possono essere conferiti
- Esatta: dalle utenze domestiche e non domestiche anche attraverso il gestore del servizio pubblico, nonché dagli
altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze
domestiche:
- Sbagliata: dalle sole utenze domestiche;
- Sbagliata: dalle sole utenze non domestiche;
- Sbagliata: dal solo gestore del servizio pubblico.

T_2_01428: Ai sensi del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare 8 aprile 2008, ai centri di raccolta possono essere conferiti:
- Esatta: i rifiuti urbani e assimilati elencati nell’allegato I, paragrafo 4.2 dello stesso Decreto;
- Sbagliata: i rifiuti speciali non assimilati agli urbani;
- Sbagliata: i rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: i rifiuti speciali pericolosi assimilati agli urbani.

T_2_01429: Presso i centri di raccolta, come disciplinati dal decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dell’8 aprile 2008, possono essere
conferite tutte le tipologie di rifiuti urbani e di rifiuti speciali assimilati agli urbani?
- Esatta: no, il decreto 8 aprile 2008 prevede espressamente che possano essere conferiti i rifiuti urbani e assimilati
elencati all’allegato I, paragrafo 4.2 dello stesso Decreto;
- Sbagliata: si, possono essere conferite tutte le tipologie di rifiuti urbani e speciali assimilati agli urbani;
- Sbagliata: no, possono essere conferiti solo i rifiuti urbani non pericolosi e i rifiuti speciali assimilati agli urbani;
- Sbagliata: no, possono essere conferiti solo i rifiuti urbani pericolosi e i rifiuti speciali pericolosi assimilati agli
urbani.

T_2_01430: Ai sensi dell’art. 1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare 8 aprile 2008, i rifiuti conferiti ai centri di raccolta vengono trasportati:
- Esatta: agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento;
- Sbagliata: ai soli impianti di recupero;
- Sbagliata: ai soli impianti di smaltimento;
- Sbagliata: a impianti autorizzati alla messa in riserva.

T_2_01431: La gestione dei centri di raccolta rientra tra le attività di:


- Esatta: raccolta;
- Sbagliata: incenerimento a terra;
- Sbagliata: deposito preliminare;
- Sbagliata: messa in riserva.

T_2_01432: Il soggetto che gestisce un centro di raccolta deve essere iscritto all'Albo nazionale
gestori ambientali di cui all'art. 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, solo se la quantità di rifiuti raccolti ecceda i trenta chilogrammi al giorno;
- Sbagliata: no, a meno che non svolga anche altre attività di gestione di rifiuti.

T_2_01433: Il soggetto che gestisce il centro di raccolta in quale categoria dell’Albo nazionale
gestori ambientali deve essere iscritto?
- Esatta: categoria 1: raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi;
- Sbagliata: categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: categoria 8: intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi.

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T_2_01434: I criteri e requisiti per l'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali nella
categoria 1 per lo svolgimento dell'attività di gestione dei centri di raccolta di cui al decreto
del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008 sono stati
definiti:
- Esatta: con delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 2 del 20 luglio 2009;
- Sbagliata: con le modifiche apportate al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 dal decreto legislativo 3 dicembre
2010, n. 205;
- Sbagliata: con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno 2014, n. 120;
- Sbagliata: con l. n. 241/1990.

T_2_01435: Ai sensi dell’art. 2, comma 5 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare 8 aprile 2008, i soggetti gestori di centri di raccolta che sono già
iscritti all'Albo gestori ambientali nella Categoria 1:
- Esatta: integrano l'iscrizione alla Categoria stessa per l'attività «Gestione dei centri di raccolta» e non sono tenuti
alla prestazione di ulteriori garanzie finanziarie;
- Sbagliata: non devono integrare l’iscrizione;
- Sbagliata: non sono tenuti ad integrare l'iscrizione alla Categoria ma sono tenuti alla prestazione di ulteriori
garanzie finanziarie;
- Sbagliata: integrano l'iscrizione alla Categoria stessa per l'attività «Gestione dei centri di raccolta» e sono tenuti alla
prestazione di ulteriori garanzie finanziarie.

T_2_01436: Ai sensi dell’allegato 1, punto 1.1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008, il centro di raccolta deve essere localizzato:
- Esatta: in aree servite dalla rete viaria di scorrimento urbano per facilitare l'accesso degli utenti;
- Sbagliata: in prossimità di impianti di trattamento dei rifiuti;
- Sbagliata: in aree che non abbiano destinazione d’uso industriale;
- Sbagliata: il più possibile distante dalla rete viaria di scorrimento urbano allo scopo di limitarne l’impatto
ambientale.

T_2_01437: Ai sensi dell’allegato 1, punto 2.1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della
tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008, le operazioni eseguite presso il centro di raccolta:
- Esatta: non devono creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da rumori e odori né
danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse;
- Sbagliata: laddove creino rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, o inconvenienti da rumori e odori
devono essere accompagnate dall’adozione di adeguate misure di mitigazione;
- Sbagliata: possono essere fonte di rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora. Per tale ragione il centro di
raccolta deve essere collocato in aree aventi destinazione d’uso industriale;
- Sbagliata: sono sicuramente fonte di rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la fauna e la flora, producono inconvenienti
da rumori e odori e danneggiano il paesaggio e i siti di particolare interesse.

T_2_01439: I rifiuti conferiti al centro di raccolta, a seguito dell'esame visivo effettuato


dall'addetto, devono essere collocati:
- Esatta: in aree distinte del centro per flussi omogenei;
- Sbagliata: tutti all’interno della medesima area;
- Sbagliata: in aree distinte del centro, in base alle emissioni odorigene;
- Sbagliata: in aree distinte del centro, in base al giorno di consegna.

T_2_01440: La compilazione dello schedario numerato progressivamente di cui all’allegato 1


del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008:
- Esatta: è funzionale all’attuazione di procedure di contabilizzazione dei rifiuti in ingresso, per quanto concerne le
sole utenze non domestiche, e in uscita;
- Sbagliata: sostituisce il formulario di identificazione dei rifiuti;
- Sbagliata: sostituisce la compilazione del registro di carico scarico rifiuti;
- Sbagliata: consente il conferimento dei rifiuti dal centro di raccolta agli impianti di trattamento.

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T_2_01441: All’interno del centro di raccolta possono essere effettuate operazioni di
disassemblaggio di rifiuti ingombranti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche?
- Esatta: no, secondo quanto previsto all’allegato 1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare 8 aprile 2008;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, ma facendo attenzione a non procurare la fuoriuscita di sostanze inquinanti;
- Sbagliata: si, ma solo di rifiuti ingombranti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche non pericolosi.

T_2_01442: Fatte salve le premesse contenute nella norma, ai sensi della nuova formulazione
dell’art. 193, comma 5, del d.lgs. n. 152/2006, come modificato dal decreto legislativo 3
dicembre 2010, n. 205, l’obbligo del formulario di identificazione dei rifiuti non si applica al
trasporto di rifiuti urbani presso i centri di raccolta.
- Esatta: vero, quando il trasporto è effettuato dal produttore dei rifiuti stessi in modo occasionale e saltuario;
- Sbagliata: vero, se il trasporto è effettuato da impresa iscritta all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: falso;
- Sbagliata: vero, ma solo se il trasporto riguarda rifiuti non pericolosi.

T_2_01443: Ai sensi dell’art. 2, comma 1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare 8 aprile 2008, la realizzazione o l'adeguamento dei centri di raccolta:
- Esatta: è eseguito in conformità con la normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia e il Comune
territorialmente competente ne dà comunicazione alla Regione e alla Provincia;
- Sbagliata: è soggetto ad autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti ai sensi
dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: è autorizzato dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: è soggetto ad autorizzazione unica ai sensi del d.lgs. n. 28/2011.

T_2_01444: Ai sensi dell’art. 1 della Delibera del Comitato nazionale dell’Albo nazionale
gestori ambientali n. 2 del 20 luglio 2009, non rientra tra i requisiti per l’iscrizione nella
categoria 1 dell’Albo per lo svolgimento dell’attività di gestione dei centri di raccolta:
- Esatta: l’aver ottenuto autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti ai sensi
dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: l’essere iscritti al registro delle imprese o al repertorio economico amministrativo (REA);
- Sbagliata: la dimostrazione della dotazione minima di personale addetto individuata nell’allegato 1 della Delibera
stessa;
- Sbagliata: la dimostrazione della qualificazione e dell’addestramento del personale addetto secondo le modalità di
cui all’allegato 2 della Delibera stessa.

T_2_01445: I rifiuti conferiti al centro di raccolta, a seguito dell'esame visivo effettuato


dall'addetto, devono essere collocati in aree distinte del centro per flussi omogenei, separando:
- Esatta: i rifiuti potenzialmente pericolosi da quelli non pericolosi e quelli da avviare a recupero da quelli destinati
allo smaltimento;
- Sbagliata: i soli rifiuti di cui sia stata accertata la pericolosità da quelli non pericolosi;
- Sbagliata: i rifiuti da avviare a recupero o a smaltimento da tutti gli altri;
- Sbagliata: ogni singolo rifiuto da tutti gli altri.

T_2_01446: Con quali modalità si svolgono la realizzazione e la gestione dei centri di raccolta
dei RAEE di cui all’art. 12, comma 1, lettere a) e b), d.lgs. n. 49/2014?
- Esatta: con le modalità previste dalle disposizioni adottate in attuazione dell'articolo 183, comma 1, lettera mm),
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ovvero, in alternativa, con le modalità previste agli articoli 208, 213 e
216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- Sbagliata: la realizzazione e la gestione di tali centri di raccolta sono vietate;
- Sbagliata: richiedono il previo rilascio dell’autorizzazione unica ai sensi del decreto legislativo 3 marzo 2011, n.
28;
- Sbagliata: richiedono una mera comunicazione di inizio di attività al Ministero dell’Ambiente e della tutela del
territorio e del mare.

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T_2_01447: Il centro di raccolta deve essere autorizzato alla gestione dei rifiuti ai sensi
dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, dal comune;
- Sbagliata: si, dalla provincia;
- Sbagliata: si, dalla regione.

T_2_01448: Esistono limiti massimi di durata del deposito delle frazioni merceologiche
conferite al centro di raccolta?
- Esatta: si, la durata del deposito non deve essere superiore a tre mesi;
- Sbagliata: si, la durata del deposito non deve essere superiore a un anno;
- Sbagliata: si, la durata del deposito non deve essere superiore a un giorno;
- Sbagliata: no.

T_2_01449: La normativa vigente prevede un obbligo di comunicazione al centro di raccolta


conferente da parte del gestore dell’impianto di destinazione dei rifiuti?
- Esatta: si, circa la successiva destinazione delle singole frazioni merceologiche del rifiuto o delle materie prime
seconde;
- Sbagliata: si, circa la natura dei rifiuti ricevuti;
- Sbagliata: si, circa la quantità di rifiuti in ingresso e in uscita;
- Sbagliata: no.

T_2_01450: Ai sensi dell’allegato I al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare 8 aprile 2008 il centro di raccolta deve garantire:
- Esatta: la presenza di personale qualificato ed adeguatamente addestrato nel gestire le diverse tipologie di rifiuti
conferibili, nonché sulla sicurezza e sulle procedure di emergenza in caso di incidenti;
- Sbagliata: la presenza di personale addestrato alle operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
- Sbagliata: la presenza di personale di bella presenza;
- Sbagliata: la presenza di dipendenti che abbiano buone capacità relazionali.

T_2_01451: Ai sensi dell’allegato I al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare 8 aprile 2008 il centro di raccolta deve garantire:
- Esatta: la sorveglianza durante le ore di apertura;
- Sbagliata: la sorveglianza mediante telecamere a circuito chiuso;
- Sbagliata: la sorveglianza mediante forze di polizia;
- Sbagliata: che sia rispettato il divieto di accesso ai luoghi a chiunque ne faccia richiesta.

T_2_01452: Le cartucce di toner esaurite prodotte da nuclei domestici sono:


- Esatta: rifiuti urbani;
- Sbagliata: rifiuti speciali;
- Sbagliata: rifiuti speciali necessariamente pericolosi;
- Sbagliata: rifiuti urbani necessariamente pericolosi.

T_2_01453: Il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 22
ottobre 2008 prevede che la raccolta e il trasporto delle tipologie di rifiuti ivi indicate, per i
quali è attribuito nel Catalogo europeo dei rifiuti (CER) il codice 08 03 18 (toner per stampa
esauriti non contenenti sostanze pericolose), possano essere eseguite con modalità
amministrative semplificate, a condizione che i rifiuti:
- Esatta: siano destinati al recupero e conferiti direttamente dagli utenti finali dei beni che originano i rifiuti ad
impianti autorizzati alle operazioni di recupero di cui alle voci R2, R3, R4, R5, R6 e R9;
- Sbagliata: siano destinati allo smaltimento;
- Sbagliata: siano conferiti direttamente dagli utenti finali dei beni che originano i rifiuti ad impianti autorizzati alle
operazioni di smaltimento;
- Sbagliata: siano conferiti dal gestore del servizio pubblico.

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T_2_01455: Le cartucce di toner esaurite prodotte dalle utenze domestiche possono essere
conferite dall’utente al centro di raccolta?
- Esatta: si, se rientrano nelle tipologie di rifiuti urbani elencati all’allegato I del Ministro dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare 8 aprile 2008;
- Sbagliata: no, in quanto si tratta di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: no, in quanto al cento di raccolta possono essere conferiti esclusivamente rifiuti speciali;
- Sbagliata: no, in quanto i rifiuti rappresentati da cartucce di toner, ancorché prodotti dalle utenze domestiche, sono
rifiuti speciali.

T_2_01456: Il d.lgs. n. 152/2006 definisce il «rifiuto organico» come:


- Esatta: i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici,
ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti dall'industria alimentare raccolti
in modo differenziato;
- Sbagliata: i rifiuti che presentano una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del presente
decreto;
- Sbagliata: qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa le condizioni di cui all'articolo 184-bis, comma 1, o che
rispetta i criteri stabiliti in base all'articolo 184-bis, comma 2 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: i rifiuti ottenuti dal trattamento biologico aerobico o anaerobico dei rifiuti indifferenziati.

T_2_01458: Il Libro verde della Commissione europea sulla gestione dei rifiuti organici
biodegradabili nell’Unione europea considera la messa in discarica come:
- Esatta: l’opzione peggiore secondo la gerarchia dei rifiuti;
- Sbagliata: una forma di recupero energetico;
- Sbagliata: una forma di riciclaggio;
- Sbagliata: la soluzione più appropriata per la gestione dei rifiuti organici biodegradabili.

T_2_01459: Ai sensi del d.lgs. n. 152/2006, come deve essere effettuata raccolta separata dei
rifiuti organici?
- Esatta: con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati a norma UNI EN 13432-
2002;
- Sbagliata: con contenitori monouso in PVC;
- Sbagliata: attraverso il conferimento diretto al centro di raccolta;
- Sbagliata: con contenitori realizzati utilizzando materiali recuperati e riciclati.

T_2_01460: Dal compostaggio di rifiuti organici raccolti separatamente si ottiene:


- Esatta: compost di qualità, se il prodotto ottenuto rispetta i requisiti e le caratteristiche stabilite dall'allegato 2 del
decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75;
- Sbagliata: digestato di qualità, se il prodotto ottenuto rispetta i requisiti contenuti in norme tecniche da emanarsi
con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: combustibile solido secondario (CSS),
- Sbagliata: rifiuto biostabilizzato.

T_2_01461: Il compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze
domestiche, ai fini dell'utilizzo in sito del materiale prodotto:
- Esatta: costituisce un’operazione di “autocompostaggio”;
- Sbagliata: è un’operazione sempre vietata e sanzionata ai sensi della normativa sui rifiuti;
- Sbagliata: configura un’ipotesi di discarica;
- Sbagliata: permette di ottenere Combustibile Solido Secondario (CSS).

T_2_01462: I piani regionali di gestione di cui all’art. 199 del d.lgs. n. 152/2006 prevedono:
- Esatta: un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica;
- Sbagliata: una pianificazione che consenta di ripartire in maniera omogenea, su tutto il territorio regionale, la
collocazione dei rifiuti biodegradabili in discarica;
- Sbagliata: un programma per la riduzione degli obiettivi di raccolta differenziata per i rifiuti biodegradabili;
- Sbagliata: un apposito programma per l’aumento dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 73 di 117
T_2_01463: Il d.lgs. n. 152/2006 sancisce che i rifiuti organici sono sempre classificati non
pericolosi.
- Esatta: falso;
- Sbagliata: vero, all’allegato D alla parte quarta;
- Sbagliata: falso, i rifiuti organici possono essere classificati pericolosi, ma soltanto se provengono dai ristoranti e
servizi di ristorazione;
- Sbagliata: vero, all’art. 182-ter.

T_2_01464: Si considerano “provenienti dai nuclei domestici” i rifiuti di apparecchiature


elettriche ed elettroniche (RAEE):
- Esatta: originati dai nuclei domestici nonché i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro
tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici;
- Sbagliata: originati solamente dai nuclei domestici;
- Sbagliata: derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato prima del 13 agosto 2005;
- Sbagliata: originati dall’esercizio di attività commerciali e industriali.

T_2_01465: I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) originati dai nuclei


domestici sono sempre rifiuti non pericolosi?
- Esatta: no, non sempre;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: si. Al contrario, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) professionali sono sempre
rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: no, sono sempre rifiuti pericolosi.

T_2_01466: In capo ai distributori con superficie di vendita di apparecchiature elettriche ed


elettroniche (AEE) al dettaglio di almeno 400 mq, il d.lgs. n. 49/2014 prevede l’obbligo di:
- Esatta: raccolta a titolo gratuito dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) provenienti dai
nuclei domestici di piccolissime dimensioni conferiti dagli utilizzatori finali, senza obbligo di acquisto di AEE di
tipo equivalente;
- Sbagliata: raccolta, verso corrispettivo da determinarsi con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) provenienti dai nuclei
domestici di piccolissime dimensioni conferiti dagli utilizzatori finali, senza obbligo di acquisto di AEE di tipo
equivalente;
- Sbagliata: raccolta di tutti rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), senza obbligo di acquisto di
AEE di tipo equivalente;
- Sbagliata: raccolta, verso corrispettivo da determinarsi con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, di tutti rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) .

T_2_01467: Ai sensi del d.lgs. n. 49/2014, la gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche
ed elettroniche (RAEE) deve privilegiare:
- Esatta: operazioni di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
(RAEE), dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo;
- Sbagliata: lo smaltimento in discarica dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) , dei loro
componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo;
- Sbagliata: operazioni di incenerimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) , dei loro
componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo;
- Sbagliata: operazioni di vendita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche usate.

T_2_01468: Ai sensi del d.lgs. n. 49/2014, i distributori assicurano, al momento della fornitura
di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico:
- Esatta: il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell'apparecchiatura usata di tipo equivalente;
- Sbagliata: il ritiro, verso corrispettivo da determinarsi con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, dell'apparecchiatura usata di tipo equivalente;
- Sbagliata: il ritiro gratuito di tutte le apparecchiature che l’utente intenda conferire;
- Sbagliata: il ritiro, verso corrispettivo da determinarsi con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, di tutte le apparecchiature che l’utente intenda conferire.

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T_2_01469: Ai sensi del d.lgs. n. 49/2014, i comuni assicurano:
- Esatta: la funzionalità e l'adeguatezza, in ragione della densità della popolazione, dei sistemi di raccolta
differenziata dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) provenienti dai nuclei domestici e
l'accessibilità ai relativi centri di raccolta;
- Sbagliata: la raccolta porta a porta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) provenienti dai
nuclei domestici;
- Sbagliata: la raccolta porta a porta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) sia professionali
sia provenienti dai nuclei domestici;
- Sbagliata: un servizio gratuito di riparazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche guaste.

T_2_01470: Il contributo ambientale di cui all’art. 8 del d.lgs. n. 49/2014, che può essere
applicato sul prezzo di vendita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) dal
produttore al momento della messa a disposizione dell'apparecchiatura sul mercato nazionale,
è finalizzato a:
- Esatta: adempiere agli obblighi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE);
- Sbagliata: finanziare attività di ricerca e sviluppo;
- Sbagliata: finanziare la riduzione delle emissioni di Co2;
- Sbagliata: traslare sugli utenti finali i costi sostenuti per l’adeguamento alla normativa fiscale.

T_2_01471: Il soggetto qualificabile come produttore di apparecchiature elettriche ed


elettroniche adempie agli obblighi derivanti dalle disposizioni del d.lgs. n. 49/2014 mediante:
- Esatta: la costituzione di un sistema individuale di gestione dei RAEE oppure l’adesione ad un sistema collettivo;
- Sbagliata: l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: il pagamento di un contributo ad un’apposita struttura del Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare;
- Sbagliata: l’ottenimento dell’autorizzazione unica di cui all'articolo 12 del d.lgs. n. 387/2003.

T_2_01472: Gli impianti e le imprese che effettuano operazioni di trattamento di rifiuti di


apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) devono essere autorizzati?
- Esatta: si, devono ottenere l’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti
oppure le autorizzazioni integrate ambientali;
- Sbagliata: si, devono avviare la c.d. Procedura abilitativa semplificata;
- Sbagliata: si, devono essere in possesso di autorizzazione agli scarichi ai sensi dell’art. 124 del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: no, è sufficiente che ottengano le autorizzazioni edilizie.

T_2_01473: Il simbolo che indica la raccolta separata delle apparecchiature elettriche ed


elettroniche è rappresentato da:
- Esatta: un contenitore di spazzatura su ruote barrato, accompagnato da una barra piena orizzontale;
- Sbagliata: una fiamma nera su fondo bianco;
- Sbagliata: un teschio con tibie incrociate nero su fondo giallo;
- Sbagliata: un punto interrogativo nero su fondo rosso.

T_2_01474: Il produttore di apparecchiature elettriche ed elettroniche fornisce, all'interno


delle istruzioni per l'uso delle stesse, adeguate informazioni concernenti:
- Esatta: l'obbligo di non smaltire rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) come rifiuti urbani
misti e di effettuare, per detti rifiuti, la raccolta differenziata;
- Sbagliata: l’obbligo di smaltire i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) tra i rifiuti urbani
indifferenziati;
- Sbagliata: il centro di raccolta più vicino al quale conferire i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
(RAEE);
- Sbagliata: il divieto di effettuare per rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) la raccolta
differenziata.

T_2_01475: Per "rifiuti di pile o accumulatori" si intendono:


- Esatta: le pile e gli accumulatori di cui il detentore si disfi o abbia l'intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi;
- Sbagliata: le pile e gli accumulatori usurati;
- Sbagliata: le pile e gli accumulatori che siano inidonei allo scopo per cui sono stati progettati;
- Sbagliata: le pile e gli accumulatori già usati.

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T_2_01476: Ai sensi del d.lgs. n. 188/2008 i sistemi di raccolta separata di pile ed accumulatori
portatili idonei a coprire in modo omogeneo tutto il territorio nazionale sono organizzati e
gestiti:
- Esatta: dai produttori o dai terzi che agiscono in loro nome, su base individuale o collettiva, che sostengono i
relativi costi;
- Sbagliata: dalle associazioni di categoria;
- Sbagliata: dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: dai comuni territorialmente competenti.

T_2_01477: I sistemi di raccolta separata di pile ed accumulatori portatili consentono agli


utilizzatori finali:
- Esatta: di disfarsi gratuitamente dei rifiuti di pile o accumulatori portatili in punti di raccolta loro accessibili nelle
vicinanze, tenuto conto della densità della popolazione;
- Sbagliata: di disfarsi gratuitamente dei rifiuti di pile o accumulatori portatili conferendoli nella raccolta porta a
porta;
- Sbagliata: di disfarsi dei rifiuti di pile o accumulatori portatili collocandoli insieme ai rifiuti urbani indifferenziati;
- Sbagliata: di disfarsi, verso corrispettivo di un prezzo, dei rifiuti di pile o accumulatori portatili.

T_2_01478: I distributori che forniscono nuove pile e accumulatori portatili pongono a


disposizione del pubblico:
- Esatta: dei contenitori per il conferimento dei rifiuti di pile e accumulatori nel proprio punto vendita;
- Sbagliata: informazioni per poter conferire i rifiuti di pile e accumulatori presso il punto vendita più vicino;
- Sbagliata: dei contenitori per il conferimento di tutte le tipologie di rifiuto di cui l’utente intenda disfarsi;
- Sbagliata: dei depositi autorizzati ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006.

T_2_01479: In materia di pile ed accumulatori industriali e per veicoli, il d.lgs. n. 188/2008


prevede che i produttori, o i terzi che agiscono in loro nome, organizzino e gestiscano:
- Esatta: sistemi di raccolta separata di pile ed accumulatori industriali e per veicoli idonei a coprire in modo
omogeneo tutto il territorio nazionale;
- Sbagliata: sistemi di raccolta separata di pile ed accumulatori industriali e per veicoli idonei a coprire in modo
omogeneo tutto il territorio provinciale;
- Sbagliata: una raccolta porta a porta;
- Sbagliata: un deposito autorizzato ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. n. 152/2006.

T_2_01480: L'utilizzatore finale di batterie e di accumulatori per veicoli ad uso privato non
commerciale, si disfa dei rifiuti di detti batterie e accumulatori:
- Esatta: presso i centri di raccolta di pile ed accumulatori per veicoli allestiti dai soggetti di cui all’art. 7 comma 1
del d.lgs. n. 188/2008 senza oneri e senza l'obbligo di acquistare nuove batterie o nuovi accumulatori;
- Sbagliata: presso i centri di raccolta di pile ed accumulatori per veicoli allestiti dai soggetti di cui all’art. 7 comma 1
del d.lgs. n. 188/2008, solo laddove abbia acquistato nuove batterie o nuovi accumulatori;
- Sbagliata: mediante conferimento nei rifiuti urbani indifferenziati;
- Sbagliata: mediante incenerimento.

T_2_01481: Fatta eccezione per l’ipotesi espressamente prevista dall’art. 12 del d.lgs. n.
188/2008, per i rifiuti delle pile e degli accumulatori industriali e per veicoli:
- Esatta: è vietato lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento;
- Sbagliata: è ammesso smaltimento in discarica o mediante incenerimento;
- Sbagliata: è vietato il riciclaggio;
- Sbagliata: è vietato il trattamento.

T_2_01482: Il d.lgs. n. 188/2008 sancisce che i produttori di pile e di accumulatori, o i terzi che
agiscono in loro nome, provvedono ad effettuare, mediante il Centro di coordinamento,
campagne di informazione per informare gli utilizzatori finali circa:
- Esatta: l'obbligo di non smaltire i rifiuti di pile e accumulatori come rifiuti urbani e di effettuare, per detti rifiuti,
una raccolta separata;
- Sbagliata: l’obbligo di smaltire i rifiuti di pile e accumulatori mediante incenerimento;
- Sbagliata: l’obbligo di smaltire i rifiuti di pile e accumulatori come rifiuti urbani indifferenziati;
- Sbagliata: il divieto di effettuare, per i rifiuti di pile e accumulatori, una raccolta separata.

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T_2_01483: Ai sensi del d.lgs. n. 188/2008 il simbolo della raccolta differenziata per le pile e
gli accumulatori è rappresentato da:
- Esatta: un bidone della spazzatura con ruote barrato da una croce;
- Sbagliata: un teschio con tibie incrociate;
- Sbagliata: un punto esclamativo;
- Sbagliata: una fiamma.

T_2_04042: Il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 22
ottobre 2008 prevede che il trasporto dei rifiuti ivi indicati, per i quali è attribuito nel
Catalogo europeo dei rifiuti (CER) il codice 08 03 18 (toner per stampa esauriti non
contenenti sostanze pericolose), destinati al recupero sia soggetto, ai fini dell'iscrizione
all'Albo nazionale dei gestori ambientali, alle modalità semplificate di iscrizione di cui all' art.
212, comma 8, del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: qualora sia effettuato da imprese che esercitano attività di trasporto conto terzi, quali corrieri e vettori
ordinari di consegna, per i quali il trasporto dei rifiuti non costituisce l'attività principale dell'impresa, e non ecceda
la quantità giornaliera di trenta chilogrammi al giorno;
- Sbagliata: sempre, se effettuato dal gestore del servizio pubblico;
- Sbagliata: sempre, perché i rifiuti sono non pericolosi.
- Sbagliata: sempre, se effettuato da imprese che esercitano attività di trasporto per conto terzi;

T_2_04043: La paglia, gli sfalci e le potature, nonché altro materiale agricolo o forestale
naturale non pericoloso utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di
energia da tale biomassa mediante processi o metodi che non danneggiano l'ambiente né
mettono in pericolo la salute umana sono soggetti alla normativa dei rifiuti?
- Esatta: no, essi non rientrano nel campo di applicazione della Parte Quarta del d.lgs. n. 152/2006 (Norme in materia
di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati);
- Sbagliata: si, essi rientrano nel campo di applicazione della Parte Terza del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: si, laddove si trovino in stato di abbandono;
- Sbagliata: no, ma solo laddove si trovino in stato di abbandono.

T_2_04054: Ai sensi dell’allegato 1 del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del
territorio e del mare 8 aprile 2008, il centro di raccolta deve essere dotato di:
- Esatta: pavimentazione impermeabilizzata nelle zone di scarico e deposito dei rifiuti;
- Sbagliata: impianti per il trattamento dei rifiuti conferiti;
- Sbagliata: uffici amministrativi per l’assolvimento degli adempimenti documentali;
- Sbagliata: un presidio sanitario.

T_2_04091: Per le aziende speciali, i consorzi di comuni e le società di gestione dei servizi
pubblici di cui al d.lgs. n. 267/2000, relativamente ai servizi di gestione dei rifiuti urbani
prodotti nei medesimi comuni, il modello di comunicazione per l’iscrizione e per il rinnovo
dell’iscrizione all’Albo con procedura semplificata è stato approvato:
- Esatta: nella forma di cui all’allegato “A” della Delibera del Comitato nazionale del 22 febbraio 2017, Prot. n.
03/ALBO/CN;
- Sbagliata: nella forma di cui all’allegato “A” alla Parte Quarta del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: nella forma dell’allegato “B” alla Parte Quinta del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: nella forma dell’allegato “C” al D.M. n. 120/2014.

Materia: 3. Normativa sulla circolazione dei veicoli

T_3_01484: L’art. 46 del d.lgs. n. 285/1992 definisce i veicoli come:


- Esatta: tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade, guidate dall’uomo ad esclusione delle
macchine per uso dei bambini, le cui caratteristiche non superano i limiti stabiliti dal regolamento, e delle macchine
per uso di invalidi, rientranti tra gli ausili medici secondo le vigenti disposizioni comunitarie, anche se asservite da
motore;
- Sbagliata: tutte le macchine di qualsiasi specie, che circolano sulle strade, guidate dall’uomo comprese tutte le
macchine per uso dei bambini e gli ausili medici per uso degli invalidi;
- Sbagliata: tutte le macchine di qualsiasi specie dotate di un motore termico;
- Sbagliata: tutte le macchine di qualsiasi specie, anche se non guidate dall’uomo.

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T_3_01486: Secondo la normativa vigente, un rimorchio in sosta scollegato dalla propria
motrice è considerato un veicolo?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto se esso è parcheggiato nelle apposite rimesse;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma soltanto se reca ancora la targa ripetitrice della motrice.

T_3_01487: Un’autovettura avente al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del
conducente è classificata:
- Esatta: M1;
- Sbagliata: M2;
- Sbagliata: N1;
- Sbagliata: N2.

T_3_01488: Con la sigla N3 sono classificati i veicoli:


- Esatta: destinati al trasporto merci, aventi massa massima superiore a 12 tonnellate;
- Sbagliata: destinati al trasporto merci, aventi massa massima superiore a 7,5 tonnellate;
- Sbagliata: destinati al trasporto di persone, aventi massa massima superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: destinati al trasporto di persone, aventi massa massima inferiore a 3,5 tonnellate.

T_3_01489: Un veicolo della categoria O può avere più di otto posti a sedere, oltre al sedile del
conducente?
- Esatta: no, esso non può avere il conducente;
- Sbagliata: no, esso non può avere passeggeri oltre il conducente;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no, può avere al massimo quattro posti a sedere oltre al sedile del conducente.

T_3_01490: Secondo le norme del d.lgs. n. 285/1992, un velocipede rientra nella categoria
L1e?
- Esatta: no;
- Sbagliata: no, nella categoria L1e rientrano i veicoli a quattro ruote con motore termico;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, limitatamente alle cosiddette ‘biciclette a pedalata assistita’.

T_3_01491: Quali dei seguenti veicoli sono destinati in via esclusiva al trasporto delle merci?
- Esatta: i Veicoli classificati nella categoria N2;
- Sbagliata: i Veicoli classificati nella categoria M1;
- Sbagliata: i Veicoli classificati nella categoria O1;
- Sbagliata: i Veicoli classificati nella categoria L2e.

T_3_01492: Una trattrice agricola è un veicolo a braccia destinato esclusivamente ad essere


impiegato in ambito agricolo e fuori dalla sede stradale.
- Esatta: falso, è una macchina a motore con almeno due assi, concepita per tirare, spingere e portare prodotti agricoli
anche su strada;
- Sbagliata: falso, è una macchina a motore che però non può essere guidata su strada;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, è un veicolo a braccia ma può essere impiegata anche sulla sede stradale.

T_3_01493: Un autocarro che rientra nella categoria N1 può avere:


- Esatta: una massa massima non superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: una massa massima non superiore a 7,5 tonnellate;
- Sbagliata: una massa massima compresa tra 3,5 e 7,5 tonnellate;
- Sbagliata: una massa massima superiore a 12 tonnellate.

T_3_01494: Quanti posti a sedere, escluso quello del conducente, può avere al massimo
un’autovettura che rientra nella categoria M1?
- Esatta: 8;
- Sbagliata: 9;
- Sbagliata: 7;
- Sbagliata: 5.

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T_3_01495: I velocipedi sono speciali scarpe dotate di ruote su cuscinetti che facilitano la
mobilità all’interno degli agglomerati urbani.
- Esatta: falso;
- Sbagliata: vero. La direttiva 2001/55/CE introduce e promuove questa particolare categoria di veicoli al fine di
limitare le emissioni di gas serra nell’atmosfera;
- Sbagliata: falso. Con il termine velocipede vengono indicati i partecipanti a talune gare podistiche i quali, a norma
di legge, hanno la precedenza su tutti gli altri veicoli;
- Sbagliata: vero.

T_3_01496: I veicoli azionati dalla forza muscolare del conducente sono classificati “veicoli a
braccia”?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no, essi sono classificati “veicoli ad azione muscolare”;
- Sbagliata: no, essi sono classificati “veicoli a motore muscolare”;
- Sbagliata: no, in quanto la normativa attualmente in vigore non contempla i “veicoli a braccia”.

T_3_01497: Nella nuova formulazione dell’art. 47 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della
strada, i veicoli vengono distinti in due macro-categorie. Quali?
- Esatta: veicoli senza motore (a braccia, a trazione animale, velocipedi e slitte), classificati solo secondo l’art. 47,
comma 1 del Nuovo Codice della strada; veicoli a motore e loro rimorchi, classificati anche in base alle categorie
internazionali;
- Sbagliata: veicoli immatricolati prima dell’entrata in vigore del ‘Nuovo Codice della Strada’; veicoli immatricolati
successivamente;
- Sbagliata: veicoli immatricolati nel territorio nazionale; veicoli immatricolati fuori dal territorio nazionale;
- Sbagliata: veicoli d’epoca; veicoli ordinari.

T_3_01498: Un autocarro avente massa massima superiore a 3,5 tonnellate ma non superiore
a 12 tonnellate rientra nella categoria:
- Esatta: N2;
- Sbagliata: N1;
- Sbagliata: O2;
- Sbagliata: L6e.

T_3_01500: I veicoli che rientrano nella categoria N sono:


- Esatta: veicoli a motore destinati al trasporto di merci, aventi almeno 4 ruote;
- Sbagliata: rimorchi (compresi i semirimorchi);
- Sbagliata: veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi almeno 4 ruote;
- Sbagliata: veicoli destinati al trasporto di persone, aventi almeno 2 ruote.

T_3_01501: I veicoli classificati come L2e:


- Esatta: sono dotati di tre ruote;
- Sbagliata: hanno una cilindrata, nel caso in cui siano dotati motore termico, compresa fra 280 cm3 e 500 cm3
- Sbagliata: sono veicoli a due ruote;
- Sbagliata: sono veicoli a quattro ruote motrici (fuoristrada).

T_3_01502: I ciclomotori sono veicoli:


- Esatta: a due o tre ruote;
- Sbagliata: dotati di non più di due ruote;
- Sbagliata: minimo con tre ruote;
- Sbagliata: con capacità di sviluppare su strada orizzontale una velocità fino a 80 Km/h.

T_3_01503: Gli autotreni sono:


- Esatta: complessi di veicoli costituiti da due unità distinte, agganciate, delle quali una motrice;
- Sbagliata: complessi di veicoli costituiti da almeno due rimorchi ed un autocarro quale motrice;
- Sbagliata: speciali convogli ferroviari che non necessitano di conducente;
- Sbagliata: colonne di autovetture che vengono fatte deviare in caso di emergenza sulla carreggiata destinata
all’opposto senso di marcia sulle autostrade.

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T_3_01504: I veicoli classificati come autovetture possono trasportare al massimo:
- Esatta: 9 persone, compreso il conducente;
- Sbagliata: 9 persone, escluso il conducente;
- Sbagliata: 7 persone, escluso il conducente;
- Sbagliata: 7 persone, compreso il conducente.

T_3_01505: Un complesso di veicoli costituito da un trattore stradale e un semirimorchio è


definito:
- Esatta: autoarticolato;
- Sbagliata: autosnodato;
- Sbagliata: autotreno;
- Sbagliata: autocaravan.

T_3_01506: Un ciclomotore può rientrare nella categoria:


- Esatta: L1e;
- Sbagliata: O1;
- Sbagliata: N;
- Sbagliata: O3.

T_3_01507: I veicoli spinti o trainati dall’uomo a piedi sono definiti:


- Esatta: veicoli a braccia;
- Sbagliata: veicoli a spinta;
- Sbagliata: velocipedi;
- Sbagliata: veicoli atipici.

T_3_01508: I veicoli a trazione animale sono:


- Esatta: trainati da uno o più animali;
- Sbagliata: trainati da almeno due cavalli o 2 buoi;
- Sbagliata: costituiti da una motrice ed un rimorchio in cui vengono trasportati animali per lunghe tratte;
- Sbagliata: costituiti da un trattore stradale ed un semirimorchio in cui vengono trasportati animali destinati al
consumo alimentare.

T_3_01509: Le biciclette a pedalata assistita sono dotate di un motore elettrico avente potenza
nominale continua di 1,9 KW:
- Esatta: falso, la potenza nominale continua del motore elettrico non può superare 0,25 KW;
- Sbagliata: falso, esse non sono dotate di un motore elettrico;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: vero, grazie alle caratteristiche particolari della seduta e dei pedali esse possono essere utilizzate dalle
persone diversamente abili.

T_3_01510: Un motociclo:
- Esatta: è un veicolo destinato al trasporto di persone, in numero non superiore a due compreso il conducente;
- Sbagliata: rientra nella categoria M;
- Sbagliata: è un velocipede a cui è collegato un motore elettrico, la cosiddetta ‘bicicletta a pedalata assistita’;
- Sbagliata: è un motoveicolo con tre ruote destinato al trasporto di persone.

T_3_01511: Nella categoria O4 rientrano:


- Esatta: i rimorchi con massa massima superiore a 10 tonnellate;
- Sbagliata: le autovetture;
- Sbagliata: gli autocarri con massa massima inferiore o uguale a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: le motocarrozzette aventi 4 posti a sedere, compreso quello del conducente.

T_3_01512: Secondo il d.lgs. n. 285/1992 le macchine agricole:


- Esatta: sono destinate alle attività agricole e forestali e possono, in quanto veicoli, circolare su strada;
- Sbagliata: sono destinate alle attività agricole e forestali e, in quanto tali, non possono circolare su strada;
- Sbagliata: non sono classificate tra i veicoli;
- Sbagliata: rientrano nella categoria M1.

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T_3_01513: In quale categoria rientra un veicolo a motore avente almeno 4 ruote, destinato al
trasporto di merci ed avente massa massima superiore a 12 tonnellate?
- Esatta: N3;
- Sbagliata: M4;
- Sbagliata: N4;
- Sbagliata: O3.

T_3_01514: Quali tra i seguenti veicoli rientra nella categoria N1?


- Esatta: autocarro con massa massima fino a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: autovettura dotata di massimo 8 posti a sedere, oltre a quello del conducente;
- Sbagliata: rimorchio con massa massima non superiore a 0,75 tonnellate;
- Sbagliata: ciclomotore.

T_3_01515: Un veicolo classificato M3:


- Esatta: è dotato di più di otto posti a sedere oltre quello del conducente ed ha massa massima superiore a 5
tonnellate;
- Sbagliata: non esistono veicoli classificati M3;
- Sbagliata: ha una massa massima superiore a 12 tonnellate;
- Sbagliata: è un veicolo destinato al trasporto di merci.

T_3_01516: Un autoarticolato è un complesso di veicoli costituito da:


- Esatta: un trattore stradale e da un semirimorchio;
- Sbagliata: un trattore stradale e da un rimorchio;
- Sbagliata: un autobus e da un semirimorchio;
- Sbagliata: un’autovettura e da un carrello appendice.

T_3_01517: Un veicolo classificato M2 può trasportare più di 9 persone, compreso il


conducente?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto per brevissimi tratti ed in caso di emergenza;
- Sbagliata: no, esso può avere a bordo non più di 9 persone compreso il conducente;
- Sbagliata: no, esso può avere a bordo non più di 7 persone compreso il conducente.

T_3_01518: Quale tra i seguenti mezzi non rientra nella definizione di veicolo contenuta nel
d.lgs. n. 285/1992?
- Esatta: un elicottero;
- Sbagliata: una trattrice agricola;
- Sbagliata: un semirimorchio;
- Sbagliata: un velocipede.

T_3_01519: Cosa sono i “filoveicoli”?


- Esatta: veicoli a motore elettrico non vincolati da rotaie e collegati a una linea aerea di contatto per l'alimentazione;
- Sbagliata: veicoli a motore elettrico vincolati da rotaie;
- Sbagliata: veicoli trainati da un altro veicolo;
- Sbagliata: veicoli a motore termico vincolati da rotaie e collegati a una linea aerea di contatto per l’alimentazione.

T_3_01520: Secondo l’art. 51 del d.lgs. n. 285/1992, in che condizioni possono circolare le
slitte?
- Esatta: solo su strade coperte di ghiaccio o di neve in spessore sufficiente a non danneggiare il manto stradale;
- Sbagliata: in qualsiasi condizione;
- Sbagliata: solo su strade non coperte di ghiaccio o di neve;
- Sbagliata: le slitte non possono circolare sulle strade destinate alla circolazione dei veicoli.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 81 di 117
T_3_01521: Quali veicoli sono compresi nella categoria L4e?
- Esatta: veicoli a tre ruote asimmetriche rispetto all'asse longitudinale mediano, la cilindrata del cui motore (se si
tratta di motore termico) supera i 50 cc o la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di
propulsione) supera i 45 km/h;
- Sbagliata: veicoli a quattro ruote simmetriche la cilindrata del cui motore (se si tratta di motore termico) non supera
i 50 cc e la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di propulsione) non supera i 45 km/h;
- Sbagliata: veicoli a tre ruote simmetriche rispetto all'asse longitudinale mediano, la cilindrata del cui motore (se si
tratta di motore termico) supera i 50 cc o la cui velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di
propulsione) supera i 45 km/h;
- Sbagliata: veicoli a due ruote la cilindrata del cui motore (se si tratta di motore termico) non supera i 50 cc e la cui
velocità massima di costruzione (qualunque sia il sistema di propulsione) non supera i 45 km/h.

T_3_01522: Quale tra i seguenti veicoli può trasportare merci per un peso di 9000 kg?
- Esatta: un rimorchio di categoria O3;
- Sbagliata: un autocarro di categoria N1;
- Sbagliata: un rimorchio di categoria O2;
- Sbagliata: un’autovettura di categoria M2.

T_3_01523: Secondo quanto statuito dal d.lgs. n. 285/1992, i rimorchi possono essere
classificati come veicoli?
- Esatta: si, essi sono classificati veicoli a tutti gli effetti;
- Sbagliata: si, ma soltanto quando sono collegati ad una motrice;
- Sbagliata: no, in quanto possono circolare soltanto sulle strade sterrate;
- Sbagliata: no, mai.

T_3_01524: Un autotreno è costituito da:


- Esatta: un autocarro che funge da motrice e un rimorchio;
- Sbagliata: un autocarro che funge da motrice e un semirimorchio;
- Sbagliata: un trattore stradale e un rimorchio;
- Sbagliata: un trattore stradale e un semirimorchio.

T_3_01525: I veicoli di interesse storico o collezionistico possono circolare sulle strade?


- Esatta: si, purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento di
esecuzione;
- Sbagliata: no, essi devono essere conservati in musei o in locali privati;
- Sbagliata: no, essi possono essere destinati soltanto ad esposizioni;
- Sbagliata: si, in ogni caso.

T_3_01526: In base all’art. 82 del d.lgs. n. 285/1992 cosa si intende per destinazione del
veicolo?
- Esatta: la sua utilizzazione in base alle caratteristiche tecniche;
- Sbagliata: la strada che dovrà intraprendere al momento della sua radiazione;
- Sbagliata: la sua utilizzazione economica;
- Sbagliata: la destinazione impressa sulla ricevuta di uscita di un casello autostradale.

T_3_01528: In base all’art. 82 del d.lgs. n. 285/1992 quando si ha ‘l’uso di terzi’ di un veicolo?
- Esatta: quando un veicolo è utilizzato, dietro corrispettivo, nell’interesse di persone diverse dall’intestatario della
carta di circolazione;
- Sbagliata: quando un veicolo è utilizzato dai coniugi dell’intestatario della carta di circolazione;
- Sbagliata: quando un veicolo è utilizzato, senza corrispettivo, nell’interesse dell’intestatario della carta di
circolazione;
- Sbagliata: quando il veicolo viene affidato temporaneamente ad autofficine di riparazione i cui dipendenti vi
circolano previa apposizione di una ‘targa prova’ nella parte posteriore.

T_3_01529: In base all’art. 82, quinto comma, del d.lgs. n. 285/1992 non può essere
considerato ‘uso di terzi’:
- Esatta: il trasporto di merci in conto proprio;
- Sbagliata: la locazione senza conducente;
- Sbagliata: il servizio di linea per trasporto di persone;
- Sbagliata: il servizio Taxi.

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T_3_01530: Quando si ha locazione senza conducente?
- Esatta: quando un veicolo è messo a disposizione del locatario, per le esigenze di quest’ultimo, dietro un
corrispettivo;
- Sbagliata: quando un veicolo è messo a disposizione di una terza persona, a titolo gratuito;
- Sbagliata: quando un veicolo è adibito ad abitazione;
- Sbagliata: quando un veicolo è venduto con la clausola ‘franco magazzino venditore’.

T_3_01531: Quale tra le seguenti tipologie di veicoli non può essere adibita al servizio di
noleggio con conducente per trasporto di persone?
- Esatta: motocarri;
- Sbagliata: autovetture;
- Sbagliata: autobus;
- Sbagliata: tricicli.

T_3_01532: Su cosa si basa la distinzione tra i veicoli prevista dall’art. 82 del d.lgs. n.
285/1992?
- Esatta: sulle caratteristiche tecniche e sulla utilizzazione economica dei veicoli;
- Sbagliata: sul chilometraggio annuo previsto;
- Sbagliata: sul numero di ruote possedute dai veicoli;
- Sbagliata: sulla possibilità di vendita dei veicoli.

T_3_01533: Cosa si intende per veicolo adibito ad uso speciale?


- Esatta: l’uso speciale di un veicolo si riferisce al fatto che questo è dotato di una particolare attrezzatura che serve a
soddisfare esigenze non connesse al trasporto (es. autoscala). Il veicolo immatricolato con questa formula serve a
trasportare solo l’attrezzatura di cui è dotato ed è destinato solo all’uso speciale che lo caratterizza;
- Sbagliata: l’uso speciale è una destinazione particolare del veicolo che, in relazione a un’attrezzatura di cui è
permanentemente dotato, si rende idoneo a trasportare persone o cose in particolari condizioni (es. furgone
frigorifero);
- Sbagliata: l’uso speciale è una particolare forma di immatricolazione secondo la quale un veicolo può essere usato
soltanto per percorrere particolari tratte stradali, individuate precedentemente la sua immatricolazione;
- Sbagliata: per veicoli ad uso speciale si intendono i veicoli, che per particolari esigenze dei conducenti
diversamente abili, vengono modificati in tutto o in parte riguardo i comandi di guida.

T_3_01534: Cosa si intende per veicolo destinato a trasporto specifico?


- Esatta: il trasporto specifico è una destinazione particolare del veicolo che, in relazione a un’attrezzatura di cui è
permanentemente dotato, si rende idoneo a trasportare persone o cose in particolari condizioni (es. furgone
frigorifero, autobotte);
- Sbagliata: il trasporto specifico di un veicolo si riferisce al fatto che questo è dotato di una particolare attrezzatura
che serve a soddisfare esigenze non connesse al trasporto (es. autoscala). Il veicolo immatricolato con questa
formula è detto ‘veicolo che trasporta se stesso’;
- Sbagliata: per veicolo destinato a trasporto specifico si intende un veicolo che è in grado di trasportare solamente
un particolare tonnellaggio del carico, in mancanza del quale il carico risulterebbe sbilanciato e quindi pericoloso
per la circolazione;
- Sbagliata: il trasporto specifico di un veicolo si riferisce alla specifica quantità di persone trasportabili.

T_3_01535: Il d.lgs. n. 285/1992 disciplina l’uso e la destinazione dei veicoli?


- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo degli autoveicoli;
- Sbagliata: si, ma solo dei motoveicoli.

T_3_01536: Quali segni distintivi deve avere un’autovettura adibita a Noleggio Con
Conducente?
- Esatta: una targa inamovibile posteriore con la scritta NCC, lo stemma del Comune che ha rilasciato
l’autorizzazione e un numero progressivo, la scritta ‘Noleggio’ all’interno del parabrezza e sul lunotto posteriore;
- Sbagliata: solo una targa inamovibile posteriore con la scritta ‘Noleggio’;
- Sbagliata: la scritta ‘Noleggio’ e le tariffe affisse sul lunotto posteriore;
- Sbagliata: una targa posteriore con la scritta NCC ed il nome e cognome del conducente del veicolo.

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T_3_01537: Il servizio di noleggio con conducente:
- Esatta: si rivolge all’utenza specifica che avanza, presso la rimessa, apposita richiesta per una determinata
prestazione a tempo e/o viaggio;
- Sbagliata: ha lo scopo di soddisfare le esigenze del trasporto individuale o di piccoli gruppi di persone; si rivolge ad
una utenza indifferenziata; lo stazionamento avviene in luogo pubblico; le tariffe sono determinate
amministrativamente dagli organi competenti, che stabiliscono anche le modalità del servizio; il prelevamento
dell'utente ovvero l'inizio del servizio avvengono all'interno dell'area comunale o comprensoriale;
- Sbagliata: può essere definito come il movimento di merci in una stessa unità di carico o veicolo stradale, che
utilizza successivamente due o più modi di trasporto senza movimentazione delle merci stesse nel cambiare
modalità;
- Sbagliata: opera in modo continuativo o periodico, con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite, ad accesso
generalizzato od indirizzato a specifiche categorie di utenti.

T_3_01538: Quando si ha il servizio di piazza?


- Esatta: quando il vettore si mette a disposizione di un’utenza indifferenziata e i veicoli stazionano in apposite aree,
in attesa di clienti che richiedano una determinata destinazione;
- Sbagliata: quando il veicolo detto ‘taxi’ effettua trasporto di persone soltanto tra due punti, indicati
sull’autorizzazione, detti ‘piazze’;
- Sbagliata: quando l’impresa mette a disposizione un veicolo ‘taxi’ ad una terza persona che si occuperà anche di
condurre il veicolo;
- Sbagliata: il servizio di piazza dei ‘taxi’ è un servizio messo a disposizione della pubblica amministrazione durante
particolari eventi. In questi casi la PA noleggia un determinato numero di autovetture ‘taxi’ e le adibisce al
trasporto delle persone che devono recarsi presso il luogo dell’evento.

T_3_01539: Quando un veicolo si intende adibito a servizio di linea per trasporto di persone?
- Esatta: quando l’esercente, comunque remunerato, effettua corse per una destinazione predeterminata su itinerari
autorizzati e con offerta indifferenziata al pubblico;
- Sbagliata: quando l’esercente, comunque remunerato, effettua corse per una destinazione scelta di volta in volta dai
passeggeri;
- Sbagliata: quando lo stesso può essere utilizzato soltanto da un’utenza predeterminata che ne fa uso in via esclusiva
per un periodo di tempo prefissato;
- Sbagliata: quando l’esercente, comunque remunerato, effettua il trasporto di cose per conto di terze persone, previa
stipula di apposito contratto.

T_3_01541: Un autocarro per trasporto di cose di massa complessiva superiore a 3,5


tonnellate può trasportare esclusivamente:
- Esatta: le merci, il conducente e gli addetti al carico e allo scarico delle merci;
- Sbagliata: le merci e il conducente;
- Sbagliata: le merci, il conducente e il numero di passeggeri indicato sulla Carta di Circolazione, anche se gli stessi
non sono addetti al carico e allo scarico delle merci;
- Sbagliata: le merci.

T_3_01542: Un’autoambulanza può essere adibita al trasporto di cose?


- Esatta: no, salvo ciò che è tipico del suo allestimento (es. bombole di ossigeno);
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no, un’autoambulanza non può mai trasportare cose;
- Sbagliata: si, un’autoambulanza può essere adibita al trasporto di cose in quanto essa è immatricolata per uso di
terzi.

T_3_01543: Ai sensi del d.lgs. n. 285/1992, cosa si intende per veicolo adibito ad uso
stazionario?
- Esatta: il d.lgs. n. 285/1992 non disciplina tale destinazione o uso dei veicoli;
- Sbagliata: i veicoli adibiti ad uso stazionario sono veicoli che vengono utilizzati per svolgere particolari compiti,
senza la possibilità di compiere spostamenti (es. i rimorchi adibiti a cucine);
- Sbagliata: tale categoria di veicoli è disciplinata dall’art. 82 del d.lgs. n. 285/1992 che li definisce come veicoli che
possono essere impiegati soltanto in aree non aperte a pubblico passaggio (es. gli autobus impiegati negli
aeroporti);
- Sbagliata: i veicoli che devono stazionare nelle rimesse in attesa dei passeggeri.

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T_3_01544: Con riferimento ai taxi è consentito l’uso proprio?
- Esatta: si, quando sono fuori servizio;
- Sbagliata: si, essi possono essere sempre impiegati quali autovetture private, ma occorre in ogni caso il CAP per la
guida;
- Sbagliata: no, i taxi non possono in nessun caso essere impiegati ad uso proprio;
- Sbagliata: no, il d.lgs. n. 285/1992 prevede che ai taxi sia consentito l’uso terzi e non l’uso proprio.

T_3_01545: La licenza per l’esercizio del taxi può essere trasferita?


- Esatta: si, al ricorrere delle condizioni stabilite dall’art. 9 della l. n. 21/1992;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, in quanto la licenza per l’esercizio del taxi è rilasciata sulla base delle qualità personali del titolare.

T_3_01546: Ai sensi dell’art 84, comma 5 del d.lgs. n. 285/1992, la carta di circolazione di un
veicolo destinato a Locazione Senza Conducente è rilasciata:
- Esatta: sulla base della prescritta licenza;
- Sbagliata: sulla base della Patente di Guida dell’intestatario;
- Sbagliata: sulla base del chilometraggio annuo previsto;
- Sbagliata: sulla base del numero di veicoli appartenenti all’impresa che effettua la locazione;

T_3_01547: Quale particolare uso dei veicoli disciplina l’art. 87 del d.lgs. n. 285/1992?
- Esatta: l’utilizzo dei veicoli per sevizio di linea per trasporto di persone;
- Sbagliata: l’utilizzo dei veicoli per le estradizioni;
- Sbagliata: l’utilizzo dei veicoli per il trasporto di animali vivi;
- Sbagliata: l’utilizzo dei veicoli per usi scientifici.

T_3_01548: Qualora un veicolo sia nella disponibilità dell’effettivo utilizzatore in virtù di una
locazione con facoltà di acquisto (leasing), nella carta di circolazione, oltre agli altri dati:
- Esatta: devono figurare i nominativi del locatore e del locatario;
- Sbagliata: deve figurare la partita IVA del locatore;
- Sbagliata: deve figurare il nominativo del notaio e gli estremi dell’atto notarile di vendita o di locazione;
- Sbagliata: non devono figurare i nominativi del locatore e del locatario.

T_3_01549: Nel caso di vendita di un veicolo con patto di riservato dominio, a nome di quale
soggetto è immatricolato il veicolo?
- Esatta: a nome dell’acquirente, ma con specifica indicazione nella carta di circolazione del nome del venditore e
della data di pagamento dell'ultima rata;
- Sbagliata: a nome del venditore;
- Sbagliata: a nome del venditore, ma con indicazione nella carta di circolazione del nome dell’acquirente e della
data di pagamento della prima rata;
- Sbagliata: a nome dell’acquirente, ma con specifica indicazione nella carta di circolazione del prezzo di cessione e
del numero di rate concordate.

T_3_01550: Ai sensi dell’art. 82, comma 3, del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada, i
veicoli possono essere adibiti ad uso:
- Esatta: proprio o di terzi;
- Sbagliata: commerciale o amichevole;
- Sbagliata: di breve periodo o di lungo periodo;
- Sbagliata: di familiari e/o parenti; di estranei.

T_3_01551: In generale, con quale cadenza deve essere disposta la revisione per gli autoveicoli
destinati ai trasporti di cose o ad uso speciale di massa complessiva a pieno carico superiore a
3,5 tonnellate?
- Esatta: con cadenza annuale;
- Sbagliata: con cadenza quinquennale;
- Sbagliata: con cadenza quadriennale;
- Sbagliata: con cadenza decennale.

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T_3_01552: Ai sensi del d.lgs. n. 285/1992, l'utilizzo di veicolo per una destinazione o per un
uso diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione:
- Esatta: è soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: è consentito;
- Sbagliata: è consentito, ma solo laddove le merci trasportate che non eccedano le trenta tonnellate al giorno;
- Sbagliata: è punito con una sanzione penale.

T_3_01553: I veicoli di categoria M1 possono essere utilizzati anche per effettuare trasporto
di cose?
- Esatta: si, sia in conto proprio che in conto terzi con l’obbligo, in questa ipotesi, dell’iscrizione all’albo degli
autotrasportatori;
- Sbagliata: no, come chiarito nella circolare del Ministero dei Trasporti e della Navigazione 14 dicembre 1999, Prot.
n° 1927/FP3;
- Sbagliata: no, in quanto i veicoli M1 sono classificati quadricicli leggeri;
- Sbagliata: si, in quanto i veicoli M1 sono destinati al trasporto di merci.

T_3_01554: Il trasporto di cose con veicoli della categoria internazionale M1, “autoveicoli per
trasporto di persone”:
- Esatta: è legittimo, purché avvenga nel rispetto delle modalità di cui all’art. 164 del Codice della Strada;
- Sbagliata: è vietato;
- Sbagliata: è soggetto a sanzione penale;
- Sbagliata: è soggetto a sanzione amministrativa.

T_3_01555: Ai sensi dell’art. 82, comma 6, del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada,
gli autocarri possono essere utilizzati per il trasporto di persone?
- Esatta: si, in via eccezionale e temporanea, previa autorizzazione dell'ufficio competente del Dipartimento per i
trasporti terrestri;
- Sbagliata: si, sempre, in quanto essi sono veicoli destinati al trasporto di persone;
- Sbagliata: no, in nessun caso;
- Sbagliata: no, in quanto essi sono classificati rimorchi.

T_3_01556: Gli autocarri non possono mai essere utilizzati per il trasporto di persone.
- Esatta: falso;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, gli autocarri, purché immatricolati N3, possono essere sempre utilizzati, anche in via ordinaria e
continuativa, per il trasporto di persone;
- Sbagliata: falso, gli autocarri possono essere sempre utilizzati per il trasporto di persone in quanto veicoli destinati
al trasporto di persone.

T_3_01557: Ai sensi del provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 6 dicembre 2006 (G.U. n.
289 del 13 dicembre 2006), quale condizione, tra le altre, deve essere soddisfatta da un veicolo
affinché, a prescindere dalla categoria di omologazione, non ne sia impedito l’utilizzo per il
trasporto privato di persone?
- Esatta: deve essere immatricolato o reimmatricolato come N1;
- Sbagliata: deve essere immatricolato o reimmatricolato come N3;
- Sbagliata: deve essere immatricolato o reimmatricolato come O3;
- Sbagliata: deve essere immatricolato o reimmatricolato come O4.

T_3_01559: In generale, e in mancanza dell’autorizzazione di cui al comma 6 dell’art. 82 del


d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada, l’utilizzo per il trasporto di persone di un
veicolo destinato al trasporto di cose:
- Esatta: è soggetto a sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non è sanzionato ma comporta una maggiorazione delle tasse di possesso del veicolo;
- Sbagliata: è legittimo;
- Sbagliata: è vietato ma non è sanzionato.

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T_3_01560: Se un soggetto adibisce ad uso proprio per trasporto di cose un veicolo senza il
prescritto titolo:
- Esatta: incorre in una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non incorre in alcuna sanzione ma è obbligato a fare una apposita comunicazione all'ufficio competente
del Dipartimento per i trasporti terrestri;
- Sbagliata: incorre in una sanzione penale;
- Sbagliata: non incorre in nessuna sanzione ma in un aumento della tassa legata al possesso del veicolo.

T_3_01561: In generale, la circolazione a bordo di un autocarro di persone estranee alle cose


trasportate:
- Esatta: è sanzionata a i sensi dell’art. 82 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada;
- Sbagliata: è lecita;
- Sbagliata: è sanzionata solamente se l’autocarro è immatricolato N1;
- Sbagliata: è sanzionata solamente se l’autocarro è utilizzato in via eccezionale e temporanea per il trasporto di
persone, previa autorizzazione dell'ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri.

T_3_01562: Il trasporto su un autocarro, a titolo di cortesia, di una persona estranea alle cose
trasportate:
- Esatta: configura una destinazione diversa da quella prescritta e, quindi, è sanzionabile;
- Sbagliata: è legittimo;
- Sbagliata: configura una destinazione diversa da quella prescritta ma non è sanzionabile;
- Sbagliata: determina l’applicazione di una sanzione penale.

T_3_01563: Cosa sanziona l'articolo 82 del Nuovo Codice della strada (D.Lgs. 30 aprile 1982,
n. 285)?
- Esatta: l'utilizzo del veicolo per destinazioni o usi diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione;
- Sbagliata: l’utilizzo del veicolo per commettere furti;
- Sbagliata: l’utilizzo del veicolo per destinazioni o usi confermi a quelli indicati sulla carta di circolazione;
- Sbagliata: l’omesso uso delle cinture di sicurezza.

T_3_01564: Per le finalità del R.D.L. 15 marzo 1927, n. 436, cosa si intende con la sigla
“A.C.I.”?
- Esatta: automobil Club d’Italia;
- Sbagliata: autovetture e Ciclomotori Italiani;
- Sbagliata: associazione Ciclistica Italiana;
- Sbagliata: agenzia per la Circolazione Italiana.

T_3_01565: Il Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.) contiene tutte le informazioni


relative:
- Esatta: alle vicende giuridico patrimoniali dei veicoli soggetti ad iscrizione;
- Sbagliata: alle vicende processuali dei proprietari dei veicoli iscritti;
- Sbagliata: ai sinistri stradali che avvengono nel territorio nazionale, per finalità statistiche;
- Sbagliata: alle violazioni delle norme del Codice della strada in cui incorrono i proprietari dei veicoli soggetti ad
iscrizione.

T_3_01566: La circolazione con un veicolo per il quale non sia stata rilasciata la carta di
circolazione:
- Esatta: comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: comporta l’applicazione di una sanzione penale detentiva;
- Sbagliata: è consentita, dunque non sanzionata;
- Sbagliata: è vietata, ma non sanzionata.

T_3_01567: Ai sensi dell’art. 93 del d.lgs. n. 285/1992, gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi
per circolare:
- Esatta: devono essere muniti di una carta di circolazione e immatricolati presso il Dipartimento per i trasporti
terrestri;
- Sbagliata: devono essere dotati di almeno quattro ruote;
- Sbagliata: devono essere iscritti nell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: devono essere iscritti nell’Albo degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.

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T_3_01568: A quale soggetto viene intestata la carta di circolazione?
- Esatta: al soggetto che si dichiara proprietario del veicolo;
- Sbagliata: al conducente del veicolo;
- Sbagliata: a chiunque ne faccia richiesta, indipendentemente dal rapporto che lo lega al veicolo;
- Sbagliata: al possessore del veicolo.

T_3_01569: Ai sensi della direttiva 2007/46/CE, gli Stati membri immatricolano o autorizzano
la vendita o la messa in circolazione soltanto dei veicoli, dei componenti e delle entità tecniche:
- Esatta: conformi alle disposizioni della Direttiva;
- Sbagliata: che non siano stati coinvolti in sinistri stradali nell’ultimo triennio;
- Sbagliata: difformi dalle disposizioni della Direttiva;
- Sbagliata: fabbricati nello stesso Stato membro nel quale sono destinati ad essere immatricolati, venduti oppure
messi in circolazione.

T_3_01570: Cosa si intende per immatricolazione di un veicolo?


- Esatta: l'immatricolazione, nell'ambito dei trasporti, è l'autorizzazione amministrativa per l'immissione in
circolazione di un veicolo;
- Sbagliata: l'immatricolazione, nell'ambito dei trasporti, è la procedura in base alla quale un veicolo viene demolito;
- Sbagliata: l'immatricolazione, nell'ambito dei trasporti, è la procedura in base alla quale un veicolo viene
revisionato;
- Sbagliata: l'immatricolazione, nell'ambito dei trasporti, è la procedura in base alla quale un veicolo viene confiscato
dall’autorità competente.

T_3_01571: Per i veicoli soggetti ad iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, il P.R.A.


rilascia il documento che attesta il loro stato giuridico. Come è chiamato tale documento?
- Esatta: Certificato di Proprietà,
- Sbagliata: Certificato di attribuzione del Proprietario;
- Sbagliata: Foglio di Viaggio.
- Sbagliata: Documento di Identità del Veicolo;

T_3_01572: Su quale documento, necessario per la circolazione, vengono riportati i dati


relativi alle caratteristiche tecniche del veicolo?
- Esatta: sulla Carta di Circolazione;
- Sbagliata: sul Certificato di Proprietà;
- Sbagliata: sul libretto di uso e manutenzione;
- Sbagliata: sulla ricevuta della visita di revisione.

T_3_01573: Ai sensi del d.lgs. n. 285/1992, di cosa devono essere muniti i ciclomotori per
circolare?
- Esatta: di un Certificato di Circolazione e di una targa, che identifica l'intestatario del Certificato di Circolazione;
- Sbagliata: è sufficiente che essi siano muniti di un numero di telaio;
- Sbagliata: di una Carta di Circolazione, di una targa e di un numero di telaio;
- Sbagliata: di un libretto di uso e manutenzione e delle ricevute attestanti le visite di revisione.

T_3_01574: Cosa accade alla targa in caso di vendita del ciclomotore a cui è abbinata?
- Esatta: essendo personale ed abbinata ad un solo veicolo, essa viene trattenuta dal titolare che provvederà a
richiedere un nuovo Certificato di Circolazione nel caso in cui voglia abbinarla ad un altro ciclomotore;
- Sbagliata: essa viene venduta insieme al ciclomotore;
- Sbagliata: essendo personale viene trattenuta dal titolare che la applicherà ad un altro ciclomotore senza particolari
formalità;
- Sbagliata: essendo personale ed abbinata ad un solo veicolo essa dovrà essere demolita.

T_3_01575: Secondo quanto previsto dall’art. 100 del d.lgs. n. 285/1992 cosa devono contenere
le targhe applicate agli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi?
- Esatta: i dati di immatricolazione;
- Sbagliata: il nome del titolare;
- Sbagliata: il cognome del titolare;
- Sbagliata: i dati di fabbricazione del veicolo.

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T_3_01576: Per i veicoli soggetti ad iscrizione nel P.R.A., entro quanti giorni dalla data di
effettivo rilascio dell'originale della carta di circolazione l’interessato deve presentare istanza
per il rilascio del certificato di proprietà?
- Esatta: sessanta giorni;
- Sbagliata: quarantacinque giorni;
- Sbagliata: trenta giorni;
- Sbagliata: l’autoveicolo deve essere iscritto contestualmente al rilascio dell'originale della carta di circolazione.

T_3_01577: Entro quanti giorni la parte interessata intestataria di un veicolo (o l’avente


titolo) deve comunicare al competente ufficio del P.R.A. l’avvenuta esportazione definitiva
all’estero del veicolo stesso?
- Esatta: sessanta;
- Sbagliata: trenta;
- Sbagliata: quindici;
- Sbagliata: contestualmente all’avvenuta esportazione definitiva.

T_3_01578: In caso di trasferimento di proprietà di un autoveicolo, entro quanti giorni deve


essere richiesta la trascrizione del trasferimento al P.R.A.?
- Esatta: entro sessanta giorni dalla data in cui la sottoscrizione dell'atto è stata autenticata o giudizialmente accertata;
- Sbagliata: entro trenta giorni dalla data in cui la sottoscrizione dell'atto è stata autenticata o giudizialmente
accertata;
- Sbagliata: entro quindici giorni dalla data in cui la sottoscrizione dell'atto è stata autenticata o giudizialmente
accertata;
- Sbagliata: contestualmente al trasferimento di proprietà dalla data in cui la sottoscrizione dell'atto è stata autenticata
o giudizialmente accertata.

T_3_01579: Con riferimento agli atti, ancorché diversi dal trasferimento di proprietà, dalla
costituzione dell'usufrutto o dalla stipulazione di locazione con facoltà di acquisto, da cui
derivi una variazione dell'intestatario della carta di circolazione, entro quanto tempo l’avente
causa deve, nei casi previsti dal regolamento, effettuare la dichiarazione al Dipartimento per i
trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici al fine dell'annotazione sulla carta
di circolazione, nonché della registrazione nell'archivio di cui agli articoli 225, comma 1,
lettera b), e 226, comma 5?
- Esatta: trenta;
- Sbagliata: sessanta;
- Sbagliata: quindici;
- Sbagliata: l’annotazione deve essere effettuata contestualmente all’atto giuridico suddetto.

T_3_01580: I carrelli appendice, quando sono agganciati ad una motrice, devono essere
muniti posteriormente di:
- Esatta: una targa ripetitrice dei dati della motrice stessa;
- Sbagliata: una targa contenente i dati di immatricolazione;
- Sbagliata: luci di ingombro;
- Sbagliata: cartello per segnalazione ingombro.

T_3_01581: Secondo l’art. 101 del d.lgs. n. 285/1992 a chi spetta la produzione delle targhe di
immatricolazione?
- Esatta: allo Stato;
- Sbagliata: all’ufficio competente del Pubblico Registro Automobilistico (P.R.A.);
- Sbagliata: a chi ne faccia richiesta;
- Sbagliata: al proprietario del veicolo su cui apporre la targa di immatricolazione.

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T_3_01582: Secondo l’art. 101 del d.lgs. n. 285/1992 cosa accade se entro novanta giorni dal
rilascio del documento di circolazione l’intestatario non ottiene l’iscrizione del veicolo al
P.R.A.?
- Esatta: le targhe e la relativa Carta di Circolazione devono essere restituite all’ufficio competente del Dipartimento
per i trasporti terrestri;
- Sbagliata: nulla;
- Sbagliata: il veicolo non può circolare su strada pubblica;
- Sbagliata: il veicolo non può essere venduto o locato.

T_3_01583: L’intestatario del veicolo deve comunicare al competente ufficio del P.R.A.
l’avvenuta demolizione dello stesso?
- Esatta: no, deve solamente consegnare il veicolo ad un centro di demolizione autorizzato;
- Sbagliata: si, deve comunicare al competente ufficio del P.R.A. l’avvenuta demolizione entro sessanta giorni;
- Sbagliata: si, deve comunicare al competente ufficio del P.R.A. l’avvenuta demolizione entro trenta giorni;
- Sbagliata: si, deve comunicare al competente ufficio del P.R.A. l’avvenuta demolizione entro sette giorni.

T_3_01584: L’art. 93 del d.lgs. n. 285/1992 prevede che gli autoveicoli, i motoveicoli e i
rimorchi per poter circolare:
- Esatta: debbano essere muniti di una carta di circolazione e immatricolati presso il Dipartimento per i Trasporti
Terrestri;
- Sbagliata: siano muniti di libretto di uso e manutenzione;
- Sbagliata: siano muniti del nullaosta del Comune di appartenenza;
- Sbagliata: non abbiano bisogno di una particolare documentazione.

T_3_01585: Che tipo di codice è riportato sulle targhe per ciclomotori di cui all’art. 97 del
d.lgs. n. 285/1992?
- Esatta: un codice alfanumerico;
- Sbagliata: un codice alfabetico;
- Sbagliata: un codice numerico;
- Sbagliata: un codice a barre.

T_3_01586: Può essere prodotta una targa per ciclomotori che abbia un codice alfanumerico
già assegnato ad un’altra targa?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, ma soltanto se le targhe appartengono allo stesso titolare;
- Sbagliata: si, ma soltanto se i ciclomotori sono immatricolati in due province diverse.
- Sbagliata: si;

T_3_01587: Cosa deve fare il titolare di una targa per ciclomotori che non intende più
utilizzarla?
- Esatta: provvedere alla sua distruzione e darne comunicazione ad un ufficio motorizzazione civile del Dipartimento
per i trasporti terrestri;
- Sbagliata: venderla e darne comunicazione ad un ufficio motorizzazione civile del Dipartimento per i trasporti
terrestri;
- Sbagliata: disfarsene gettandola in uno dei cassonetti per la raccolta dei RSU;
- Sbagliata: conservarla per anni cinque, quindi riconsegnarla ad un ufficio motorizzazione civile del Dipartimento
per i trasporti terrestri.

T_3_01588: Quali tra le seguenti non sono “targhe di immatricolazione” ai sensi dell’art. 100
del d.lgs. n. 285/1992?
- Esatta: quelle contenenti i dati di immatricolazione dei veicoli trainanti di cui devono essere munite posteriormente
le macchine operatrici trainate ai sensi dell'articolo 114, comma 4, del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: quelle posteriori dei rimorchi agricoli di cui all'articolo 113, comma 3, del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: quelle posteriori dei motoveicoli di cui all'articolo 100, comma 2, del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: quelle posteriori ed anteriori degli autoveicoli di cui all'articolo 100, comma 1, del d.lgs. n. 285/1992.

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T_3_01589: Quali tra le seguenti sono “targhe di immatricolazione” ai sensi dell’art. 100 del
d.lgs. n. 285/1992?
- Esatta: quelle posteriori delle macchine agricole semoventi di cui all'articolo 113, comma 1, del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: quelle contenenti i dati di immatricolazione dei veicoli trainanti di cui devono essere muniti
posteriormente i carrelli appendice durante la circolazione ai sensi dell'articolo 100, comma 4, del d.lgs. n.
285/1992;
- Sbagliata: quelle contenenti i dati di immatricolazione dei veicoli trainanti di cui devono essere muniti
posteriormente le macchine agricole trainate, quando ricorrono le condizioni previste dall'articolo 113, comma 2,
del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: quelle contenenti i dati di immatricolazione dei veicoli trainanti di cui devono essere munite
posteriormente le macchine operatrici trainate ai sensi dell'articolo 114, comma 4, del d.lgs. n. 285/1992.

T_3_01590: Da chi è gestito il Pubblico Registro Automobilistico?


- Esatta: dall’Automobil Club d’Italia;
- Sbagliata: dalla Motorizzazione Civile;
- Sbagliata: dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri;
- Sbagliata: dal Ministero dei Trasporti.

T_3_01591: I veicoli di interesse storico o collezionistico possono circolare sulle strade?


- Esatta: si, purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento di
esecuzione;
- Sbagliata: no, essi devono essere conservati in musei o in locali privati;
- Sbagliata: no, essi possono essere destinati soltanto ad esposizioni;
- Sbagliata: si, in ogni caso.

T_3_04093: Cosa contiene l’art. 47 del d.lgs. n. 285/1992?


- Esatta: la classificazione dei veicoli secondo la duplice classificazione nazionale ed internazionale;
- Sbagliata: la definizione di contratto di trasporto;
- Sbagliata: la definizione di gerarchia delle fonti normative;
- Sbagliata: la classificazione dei reati connessi alla circolazione stradale.

Materia: 4. Normativa trasporto merci pericolose (ADR)

T_4_01592: ADR è l’acronimo di:


- Esatta: accord européen relatif au transport international des marchandises Dangereuses par Route;
- Sbagliata: transport agreement;
- Sbagliata: accordo distribuzione e restituzione;
- Sbagliata: european agreement relating to person participating in proceedings of the European Court of Human
rights.

T_4_01593: L’obiettivo della regolamentazione ADR è:


- Esatta: rendere il più possibile sicuro il trasporto di merci pericolose e uniformare le norme del trasporto
internazionale di merci pericolose su strada;
- Sbagliata: limitare il più possibile il trasporto internazionale di merci pericolose;
- Sbagliata: vietare il trasporto internazionale di merci in aree caratterizzate da instabilità politica;
- Sbagliata: limitare e, se necessario, vietare il trasporto di merci su strada, via mare e via ferroviaria.

T_4_01594: In quali lingue è redatto il testo ufficiale della disciplina ADR?


- Esatta: in inglese, francese e russo;
- Sbagliata: in inglese e in italiano;
- Sbagliata: in russo, spagnolo e cinese;
- Sbagliata: in cinese e russo.

T_4_01597: L’Allegato A dell’Accordo europeo per il trasporto internazionale di merci


pericolose su strada (ADR) contiene:
- Esatta: disposizioni generali e disposizioni relative alle materie ed oggetti pericolosi;
- Sbagliata: disposizioni speciali relative ai rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: disposizioni in tema di sicurezza della circolazione stradale;
- Sbagliata: disposizioni in tema di tutela dell’ambiente ed abbattimento delle emissioni inquinanti legate al
trasporto.

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T_4_01598: L’Allegato B dell’ADR contiene:
- Esatta: disposizioni relative all’equipaggiamento di trasporto e al trasporto;
- Sbagliata: disposizioni generali e definizioni;
- Sbagliata: divieto di effettuare il trasporto in zone caratterizzate da instabilità politica;
- Sbagliata: ambito di applicazione dell’ADR.

T_4_01600: La tabella A del capitolo 3.2 dell’ADR contiene la lista delle materie pericolose?
- Esatta: si, in ordine di numero ONU;
- Sbagliata: si, in ordine alfabetico;
- Sbagliata: si, in ordine di pericolosità;
- Sbagliata: no.

T_4_01601: La tabella A del capitolo 3.2 dell’Accordo europeo per il trasporto internazionale
di merci pericolose su strada (ADR), una volta determinato il numero di una materia o di un
oggetto pericoloso particolare, indica:
- Esatta: le prescrizioni particolari che si applicano al trasporto di tale materia od oggetto;
- Sbagliata: solamente le istruzioni per il trasporto;
- Sbagliata: solamente la classe ADR a cui appartiene la sostanza;
- Sbagliata: solamente l’etichetta ADR.

T_4_01602: Nell’Accordo europeo per il trasporto internazionale di merci pericolose su


strada (ADR) è stato predisposto un indice alfabetico che indica il numero ONU a cui sono
assegnate le diverse merci pericolose?
- Esatta: si, esso figura come tabella B del capitolo 3.2 dell’ADR;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, esso è stato predisposto dalla Commissione europea ed è contenuto in apposita Comunicazione;
- Sbagliata: si, esso è stato predisposto dal Parlamento europeo ed è contenuto nel regolamento (CE) n. 1013/2006
relativo alle spedizioni di rifiuti.

T_4_01604: L’indice alfabetico delle materie ed oggetti dell’ADR (tabella B, capitolo 3.2)
consente:
- Esatta: di facilitare la consultazione degli allegati A e B dell’ADR;
- Sbagliata: di sostituire la tabella B del capitolo 3.2 dell’Allegato A alle prescrizioni degli allegati A e B dell’ADR;
- Sbagliata: di applicare, in caso di divergenza con gli allegati A e B dell’ADR, la tabella B del capitolo 3.2
dell’Allegato A;
- Sbagliata: di verificare le sanzioni applicabili alle violazioni delle prescrizioni degli allegati A e B.

T_4_01605: In base all’ADR come devono essere classificate le merci non contenute negli
allegati A e B quando si sa o si ha ragione di pensare che siano pericolose?
- Esatta: devono essere classificate conformemente alla Parte 2;
- Sbagliata: non devono essere classificate;
- Sbagliata: possono essere classificate in base a parametri di volta in volta ritenuti idonei dal soggetto interessato;
- Sbagliata: il soggetto interessato sceglie di volta in volta, a seconda del tempo a propria disposizione, se
classificarle o meno conformemente alla Parte 2.

T_4_01606: L’ADR ha subito nel tempo aggiornamenti?


- Esatta: si, l’ADR viene periodicamente aggiornato attraverso emendamenti;
- Sbagliata: no, l’ADR non può mai essere aggiornato;
- Sbagliata: si, l’ADR ha subito un solo aggiornamento nel 2000;
- Sbagliata: no, l’ADR subirà il primo aggiornamento nel 2018.

T_4_01608: L’ADR in sé prescrive sanzioni?


- Esatta: no;
- Sbagliata: si, alla tabella A del capitolo 3.2;
- Sbagliata: si, con riferimento alle singole classi sono previste, a seconda della gravità della condotta, sanzioni
amministrative e penali;
- Sbagliata: si, nei vari titoli dell’ADR sono previste sanzioni amministrative pecuniarie.

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T_4_01609: Per esigenze di uniformità e per assicurare il libero scambio all’interno
dell’Unione europea:
- Esatta: gli allegati A e B dell’ADR sono stati adottati da tutti gli Stati membri e costituiscono la base della
regolamentazione del trasporto delle merci pericolose su strada all’interno degli Stati membri e fra gli Stati
membri;
- Sbagliata: l’ADR è stato adottato da tutti gli Stati membri e costituisce la base della regolamentazione del trasporto
delle merci pericolose e non pericolose su strada, via ferroviaria, via marittima e via aerea;
- Sbagliata: gli allegati A e B dell’ADR sono stati adottati da tutti gli Stati del mondo;
- Sbagliata: gli allegati A e B dell’ADR sono stati adottati da tutti gli Stati membri. Essi costituiscono la base della
regolamentazione del trasporto di merci non pericolose per conto di terzi, purché sia effettuato all’interno del
territorio degli Stati membri.

T_4_01610: Ai sensi dell’art. 4 della direttiva 2008/68/CE relativa al trasporto interno di


merci pericolose, il trasporto di merci pericolose tra gli Stati membri e i paesi terzi è
autorizzato:
- Esatta: nella misura in cui esso è conforme alle disposizioni dell’ADR, del RID o dell’ADN, qualora non venga
altrimenti disposto nell’allegato;
- Sbagliata: sempre;
- Sbagliata: solamente qualora sia conforme alla normativa interna degli Stati membri;
- Sbagliata: mai.

T_4_01612: Al trasporto su strada di merci pericolose, effettuato in territorio italiano, si


applica il d.lgs. n. 285/1992 (Nuovo codice della strada)?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo qualora il trasporto avvenga al di fuori del territorio italiano;
- Sbagliata: no, in quanto le norme del Nuovo codice della strada sono derogate dall’ADR.

T_4_01614: In relazione alle caratteristiche chimico-fisiche e di pericolo, come sono


raggruppate le merci pericolose?
- Esatta: in classi di pericolo;
- Sbagliata: in livelli di dannosità per la salute dell’uomo e per l’ambiente;
- Sbagliata: in categorie di attenzione;
- Sbagliata: in classi di dannosità.

T_4_01615: La classe di pericolo raggruppa:


- Esatta: le materie aventi lo stesso pericolo principale;
- Sbagliata: le materie trasportate dallo stesso veicolo;
- Sbagliata: gruppi di materie aventi lo stesso peso;
- Sbagliata: le materie che a un esame visivo presentino la stessa colorazione.

T_4_01616: Come si può conoscere la classe di appartenenza di una sostanza di cui non si
conosce il numero ONU ma solo la denominazione?
- Esatta: cercandola nell’indice alfabetico delle materie ed oggetti dell’ADR (tabella B, capitolo 3.2);
- Sbagliata: non è possibile conoscere la classe di appartenenza di una sostanza di cui non si conosce il numero
ONU;
- Sbagliata: non è possibile conoscere la classe di appartenenza. Dovrà farsi ricorso ad una classe giudicata “idonea”;
- Sbagliata: ricorrendo a presunzioni.

T_4_01617: Chi è responsabile della classificazione di un prodotto pericoloso ai fini del


trasporto?
- Esatta: il produttore o lo speditore;
- Sbagliata: le autorità dello Stato di immatricolazione del veicolo;
- Sbagliata: il trasportatore;
- Sbagliata: il soggetto cui il prodotto è destinato.

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T_4_01619: Non rientra tra le classi di merci pericolose dell’ADR:
- Esatta: classe 2 Materie che, a contatto con gas, sprigionano liquidi infiammabili;
- Sbagliata: classe 1 Materie e oggetti esplosivi;
- Sbagliata: classe 7 Materiali radioattivi;
- Sbagliata: classe 8 Materie corrosive.

T_4_01620: Per gli scopi dell’ADR, per la classificazione delle sostanze pericolose bisogna far
riferimento:
- Esatta: al capitolo 2.2 della parte 2- Disposizioni particolari per le diverse classi;
- Sbagliata: al capitolo 4.1 della parte 4 – Utilizzazioni di imballaggi, di grandi imballaggi per il trasporto alla rinfusa
e di grandi imballaggi;
- Sbagliata: al capitolo 5.1 della parte 5 – Marcatura ed etichettatura;
- Sbagliata: al capitolo 6.1 della parte 6 – Prescrizioni relative alla costruzione e alle prove di imballaggi.

T_4_01621: Il capitolo 2.2 dell’ADR è diviso in sezioni:


- Esatta: ciascuna dedicata a una classe;
- Sbagliata: ciascuna dedicata a una sostanza pericolosa;
- Sbagliata: ciascuna dedicata a un rifiuto;
- Sbagliata: ciascuna dedicata ad una determinata tipologia di mezzo di trasporto.

T_4_01622: Una sostanza pericolosa che non ha un suo specifico numero identificativo ONU:
- Esatta: è inserita nella rubrica n.a.s. più appropriata alle sue caratteristiche chimico-fisiche;
- Sbagliata: è sempre inserita nella classe 9 Materie ed oggetti pericolosi diversi;
- Sbagliata: è esclusa dal campo di applicazione dell’ADR;
- Sbagliata: è classificata secondo criteri discrezionali.

T_4_01623: Ai sensi dell’ADR come deve essere classificata una materia, soluzione o miscela
le cui caratteristiche di pericolo rientrano in più classi o gruppi di materie?
- Esatta: nella classe o nel gruppo di materie corrispondente al pericolo preponderante, secondo l’ordine di
precedenza indicato nell’Accordo;
- Sbagliata: sempre nella classe 1 Materie e oggetti esplosivi;
- Sbagliata: sempre nella classe 9 Materie e oggetti pericolosi diversi;
- Sbagliata: non deve essere classificata.

T_4_01624: Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non è del tutto


conosciuta, l’assegnazione ad un numero ONU può essere fondata:
- Esatta: sulle conoscenze che possiede lo speditore del rifiuto, così come su tutti i dati tecnici e i dati di sicurezza
disponibili, richiesti dalla legislazione in materia di sicurezza e ambiente;
- Sbagliata: su un mero esame visivo;
- Sbagliata: sulla base di una valutazione della consistenza della sostanza;
- Sbagliata: sulle informazioni ottenute, almeno due giorni prima dell’inizio del trasporto, dalle autorità di polizia
dello Stato di immatricolazione del veicolo adibito al trasporto dei rifiuti stessi.

T_4_01625: I materiali radioattivi rientrano nel campo di applicazione dell’ADR?


- Esatta: si, essi rientrano nella classe 7;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, in quanto non sono considerati pericolosi;
- Sbagliata: si, essi rientrano nella classe 4.2.

T_4_01626: Ai fini dell’ADR, le materie e gli oggetti che, durante il trasporto, presentano un
pericolo diverso da quelli compresi sotto il titolo delle altre classi:
- Esatta: sono compresi nella classe 9 – Materie e oggetti pericolosi diversi;
- Sbagliata: non rientrano nel campo di applicazione dell’ADR;
- Sbagliata: sono compresi nella classe 8 – Materie corrosive;
- Sbagliata: sono contenuti nella classe 3 – Liquidi infiammabili.

T_4_01627: In base a quale criterio è assegnato il gruppo di imballaggio?


- Esatta: in funzione del grado di pericolosità della sostanza;
- Sbagliata: in funzione dello stato fisico della sostanza;
- Sbagliata: solo in funzione del peso della sostanza;
- Sbagliata: il gruppo di imballaggio è assegnato in maniera totalmente discrezionale.

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T_4_01628: Ai sensi dell’art. 1 dell’ADR sono “merci pericolose”:
- Esatta: le materie e gli oggetti il cui trasporto internazionale su strada è vietato dagli allegati A e B o autorizzato
solo a certe condizioni;
- Sbagliata: le sostanze contenenti agenti patogeni;
- Sbagliata: le sostanze che possono provocare danni all’ambiente e alla salute umana;
- Sbagliata: beni e sostanze che cagionano danni all’ecosistema.

T_4_01629: Ai sensi dell’art. 2 dell’Accordo europeo per il trasporto internazionale di merci


pericolose su strada (ADR), in generale, le merci pericolose per le quali l’Allegato A esclude il
trasporto:
- Esatta: non devono essere oggetto di trasporto internazionale;
- Sbagliata: possono essere oggetto di trasporto internazionale nelle sole aree non caratterizzate da instabilità
politica;
- Sbagliata: possono essere sempre oggetto di trasporto internazionale;
- Sbagliata: possono essere oggetto di trasporto internazionale solo laddove sia strettamente necessario.

T_4_01630: Il trasporto di merci pericolose diverse da quelle per le quali l’Allegato A esclude
il trasporto:
- Esatta: è autorizzato nel rispetto delle condizioni indicate nell’Accordo europeo per il trasporto internazionale di
merci pericolose su strada (ADR);
- Sbagliata: è sempre vietato;
- Sbagliata: è vietato nelle sole aree non caratterizzate da instabilità politica;
- Sbagliata: è vietato laddove il tragitto superi i 500 chilometri.

T_4_01631: Secondo l’articolo 4 dell’Accordo europeo per il trasporto internazionale di merci


pericolose su strada (ADR) ogni Parte contraente conserva il diritto di regolare o vietare:
- Esatta: l’ingresso nel proprio territorio di merci pericolose, per ragioni diverse dalla sicurezza durante il trasporto;
- Sbagliata: l’ingresso nel proprio territorio di merci pericolose e non pericolose, per ragioni connesse alla sicurezza
del trasporto su strada;
- Sbagliata: l’immatricolazione di veicoli a adibire al trasporto di merci, per ragioni connesse all’ordine pubblico;
- Sbagliata: il trasporto di rifiuti, per ragioni di tutela ambientale.

T_4_01632: Gli Stati contraenti possono concordare che alcune merci pericolose per le quali
l’ADR vieta il trasporto possano essere oggetto di trasporto internazionale sui loro territori?
- Esatta: si, a determinate condizioni e mediante speciali accordi bilaterali o multilaterali;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, ma solo se il tragitto non eccede i cinquanta chilometri;
- Sbagliata: no, gli Stati contraenti non possono derogare il divieto di trasportare le merci di cui all’Allegato A.

T_4_01633: I trasporti ai quali si applica l’ADR rimangono sottoposti alle prescrizioni


nazionali o internazionali riguardanti, in modo generale, la circolazione stradale, i trasporti
stradali internazionali o gli scambi internazionali di merci?
- Esatta: si, ai sensi dell’art. 5 dell’ADR;
- Sbagliata: no, essi rimangono sottoposti solamente alle prescrizioni riguardanti la tutela dell’ambiente e della salute
umana;
- Sbagliata: no, in quanto l’ADR si sostituisce a tutte le norme citate;
- Sbagliata: no, essi rimangono sottoposti alle sole prescrizioni nazionali riguardanti la segnaletica stradale.

T_4_01634: L’Allegato A dell’ADR precisa:


- Esatta: le merci pericolose il cui trasporto internazionale è proibito; le merci pericolose il cui trasporto
internazionale è autorizzato e le condizioni riguardanti tali merci (comprese le esenzioni);
- Sbagliata: le sole merci - pericolose e non pericolose - il cui trasporto è proibito;
- Sbagliata: le sole merci – pericolose e non pericolose – il cui trasporto è consentito;
- Sbagliata: le merci non pericolose il cui trasporto è vietato.

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T_4_01635: Ai fini dell’ADR, il termine “veicoli” designa necessariamente un solo e stesso
veicolo?
- Esatta: no. Infatti, un’operazione di trasporto internazionale può essere effettuata da più veicoli diversi, a
condizione che l’operazione tra lo speditore e il destinatario indicati sul documento di trasporto avvenga sul
territorio di almeno due Stati membri;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no. Infatti, un’operazione di trasporto internazionale può essere effettuata da più veicoli diversi, a
condizione che l’operazione tra lo speditore e il destinatario indicati sul documento di trasporto avvenga sul
territorio di almeno uno Stato membro;
- Sbagliata: no, tuttavia un’operazione di trasporto internazionale può essere effettuata al massimo da due veicoli.

T_4_01636: L’ADR prevede delle esenzioni dal rispetto delle prescrizioni?


- Esatta: si. Le esenzioni possono essere totali o parziali;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, prevede solo esenzioni parziali;
- Sbagliata: si, prevede solo esenzioni totali.

T_4_01637: L’ADR si applica ai trasporti di macchinari o dispositivi non specificati dall’ADR


che possono contenere merci pericolose nel loro interno o nei loro circuiti di funzionamento?
- Esatta: no, a condizione che siano prese precauzioni per impedire ogni perdita del contenuto nelle normali
condizioni di trasporto;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, a condizione che detti macchinari o dispositivi siano trasportati uno per volta.

T_4_01638: L’ADR si applica al trasporto del carburante contenuto nei serbatoi di un veicolo
effettuante un’operazione di trasporto?
- Esatta: no, se serve per la sua propulsione o per il funzionamento di uno dei suoi equipaggiamenti ed è utilizzato o
destinato ad un utilizzo durante il trasporto;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no, se non eccede le quaranta tonnellate di peso;
- Sbagliata: si, in quanto si tratta di una sostanza pericolosa.

T_4_01639: Per gli scopi dell’ADR ogni sostanza pericolosa:


- Esatta: può presentare più caratteristiche di pericolo;
- Sbagliata: può presentare una sola caratteristica di pericolo;
- Sbagliata: può presentare non meno di quattro caratteristiche di pericolo;
- Sbagliata: può presentare al massimo due caratteristiche di pericolo.

T_4_01640: Per gli scopi dell’ADR, il “rischio principale” determina:


- Esatta: l’inquadramento della materia pericolosa in una classe di pericolo;
- Sbagliata: la classificazione della sostanza in un determinato livello di dannosità per la salute dell’uomo e per
l’ambiente;
- Sbagliata: l’inquadramento della materia pericolosa in una categoria di attenzione;
- Sbagliata: l’inquadramento della materia pericolosa in una classe di dannosità.

T_4_01641: Per gli scopi dell’ADR, è considerato rischio della classe 1:


- Esatta: esplosione;
- Sbagliata: comburenza;
- Sbagliata: radioattività;
- Sbagliata: corrosività.

T_4_01642: Non rientra tra i tipi di rischio codificati nell’ADR:


- Esatta: la decomposizione inorganica;
- Sbagliata: la comburenza;
- Sbagliata: la tossicità;
- Sbagliata: l’infiammabilità.

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T_4_01643: Rientra tra i principali tipi di rischio codificati nell’ADR:
- Esatta: l’esplosività;
- Sbagliata: la contaminazione termica;
- Sbagliata: l’allergenicità;
- Sbagliata: l’intossicazione da sostanze alteranti.

T_4_01644: Per gli scopi dell’ADR, non rientrano nella classe 1 – Materie e oggetti esplosivi:
- Esatta: le miscele di gas;
- Sbagliata: le materie solide esplosive;
- Sbagliata: le materie liquide esplosive;
- Sbagliata: gli oggetti esplosivi.

T_4_01645: Nell’ADR, la classe 2 – Gas non comprende:


- Esatta: le materie e gli oggetti infiammabili;
- Sbagliata: le miscele di gas;
- Sbagliata: le miscele di uno o più gas con una o più altre materie;
- Sbagliata: i gas puri.

T_4_01646: Il titolo della classe 3 – Liquidi infiammabili comprende gli esplosivi liquidi
desensibilizzati.
- Esatta: vero. Essi sono materie esplosive in soluzione o in sospensione nell’acqua o in altri liquidi in modo da
formare una miscela liquida omogenea non avente più proprietà esplosive;
- Sbagliata: falso;
- Sbagliata: vero. Essi sono materie destinate a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno
a seguito di reazioni chimiche esotermiche;
- Sbagliata: falso. Essi sono contenuti nel titolo della classe 1 – Materie e oggetti esplosivi.

T_4_01647: Per gli scopi dell’ADR, i solidi infiammabili (compresi nella classe 4.1) sono:
- Esatta: solidi facilmente infiammabili e solidi che possono causare un incendio per sfregamento;
- Sbagliata: materie esplosive in soluzione o in sospensione nell’acqua o in altri liquidi in modo da formare una
miscela liquida omogenea non avente più proprietà esplosive;
- Sbagliata: materie destinate a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno a seguito di
reazioni chimiche esotermiche;
- Sbagliata: materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili.

T_4_01648: La classe 4.2 – Materie soggette ad accensione spontanea comprende:


- Esatta: le materie e gli oggetti autoriscaldanti;
- Sbagliata: i gas puri;
- Sbagliata: le materie pirotecniche;
- Sbagliata: le materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas infiammabili.

T_4_01649: Il titolo della classe 4.3 – Materie che, a contatto con l’acqua, sviluppano gas
infiammabili comprende:
- Esatta: le materie che, per reazione con l’acqua, sviluppano gas infiammabili suscettibili di formare miscele
esplosive con l’aria, come pure gli oggetti contenenti tali materie;
- Sbagliata: le materie che, per reazione con l’acqua, sviluppano gas infiammabili suscettibili di formare miscele
esplosive con l’aria, ma non comprende gli oggetti contenenti tali materie;
- Sbagliata: le materie pirotecniche;
- Sbagliata: le miscele di gas.

T_4_01650: Le materie tossiche rientrano nel campo di applicazione dell’ADR?


- Esatta: si, esse rientrano nella classe 6.1;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no, a meno che esse non siano anche infiammabili;
- Sbagliata: si, esse rientrano nella classe 1.

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T_4_01651: Ai sensi dell’ADR sono “materie infettive”:
- Esatta: le materie di cui si sa o si ha ragione di ritenere che contengano degli agenti patogeni;
- Sbagliata: le materie destinate a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno a seguito di
reazioni chimiche esotermiche;
- Sbagliata: le materie contenenti radionuclidi;
- Sbagliata: solo i rifiuti ospedalieri;

T_4_01652: Per gli scopi dell’ADR, le materie esplosive la cui sensibilità è eccessiva secondo i
criteri della parte prima del Manuale delle prove e dei criteri:
- Esatta: non sono ammesse al trasporto;
- Sbagliata: sono ammesse al trasporto. L’ADR detta una specifica regolamentazione per l’etichettatura;
- Sbagliata: non rientrano nel campo di applicazione dell’ADR;
- Sbagliata: sono sempre ammesse al trasporto.

T_4_01653: Per gli scopi dell’ADR l’infiammabilità è:


- Esatta: la capacità di alcune sostanze di incendiarsi a temperature relativamente basse;
- Sbagliata: l’elemento che caratterizza le sostanze che si incendiano a contatto con l’anidride carbonica;
- Sbagliata: l’aumento di calore dovuto al passaggio dallo stato liquido a gas.
- Sbagliata: la capacità di alcune sostanze di produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o
una combinazione di tali effetti, a seguito di reazioni chimiche esotermiche, autosostentantesi, non detonanti;

T_4_01654: Ai fini dell’ADR la corrosività è:


- Esatta: la caratteristica delle sostanze che, per la loro azione chimica, attaccano i tessuti epiteliali e le mucose con le
quali vengono a contatto o che, in caso di dispersione, possono causare danni ad altre merci o a mezzi di trasporto,
o distruggerli;
- Sbagliata: la capacità di una sostanza di favorire (attraverso la cessione di monossido di sodio) l’eliminazione degli
stati più superficiali delle materie con le quali venga a contatto;
- Sbagliata: la caratteristica che identifica le sostanze la cui composizione chimica resti costante a contatto con agenti
corrosivi;
- Sbagliata: un processo in cui la reazione graduale della materia a contatto con l’ossigeno (dell’aria) produce calore.

T_4_01655: Ai fini dell’ADR la comburenza è la capacità di certe sostanze di:


- Esatta: provocare o favorire, cedendo ossigeno, la combustione di altre materie;
- Sbagliata: provocare il trasferimento di elettricità tramite contatto con oggetti a temperatura più bassa;
- Sbagliata: trasformare l’ossigeno in anidride carbonica attraverso un processo definito ‘termolisi’;
- Sbagliata: indurre nell'organismo la produzione di calore con il conseguente innalzamento della temperatura
corporea.

T_4_01656: Le materie tossiche di cui al titolo della classe 6.1 dell’ADR sono quelle materie di
cui si sa per esperienza, o di cui si può presumere, che possano, in quantità relativamente
modesta, con un’azione unica o di breve durata:
- Esatta: nuocere alla salute dell’uomo o causarne la morte per inalazione, per assorbimento cutaneo o per ingestione;
- Sbagliata: provocare esplosioni a contatto con l’aria;
- Sbagliata: infettare l’uomo o gli animali;
- Sbagliata: incendiarsi a temperature relativamente basse.

T_4_01657: Per gli scopi dell’ADR, a quale gruppo di imballaggio devono essere attribuite le
“materie molto tossiche”?
- Esatta: al gruppo di imballaggio I;
- Sbagliata: al gruppo di imballaggio X.
- Sbagliata: al gruppo di imballaggio II;
- Sbagliata: al gruppo di imballaggio III;

T_4_01658: Secondo l’ADR, quando una materia presenta gradi differenti di tossicità per due
o più modi di esposizione:
- Esatta: si deve prendere in considerazione per la classificazione la tossicità più elevata;
- Sbagliata: non rientra nell’applicazione dell’ADR;
- Sbagliata: si deve prendere in considerazione per la classificazione la tossicità meno elevata;
- Sbagliata: esiste un divieto assoluto di trasporto.

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T_4_01659: Per gli scopi dell’ADR le materie infettive sono le materie di cui si sa o si ha
ragione di ritenere:
- Esatta: che contengano degli agenti patogeni;
- Sbagliata: che possano sviluppare calore a contatto con l’acqua;
- Sbagliata: che possano provocare prurito da contatto;
- Sbagliata: che possano provocare esplosioni.

T_4_01660: Sono soggetti alle disposizioni dell’ADR i campioni umani e animali che
presentano un basso rischio di contenere agenti patogeni?
- Esatta: no, se vengono trasportati in un imballaggio concepito per evitare qualsiasi perdita e recante la dicitura
“Campione umano esente” o “Campione animale esente”, a seconda del caso;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, se vengono trasportati con autocarri che recano nella parte anteriore una tabella retroriflettente
recante la scritta “basso rischio infettività”.

T_4_01661: I rifiuti medici o i rifiuti di ospedale sterilizzati che contenevano potenzialmente


materie infettive sono sottoposti alle prescrizioni dell’ADR?
- Esatta: no, a meno che non rientrino nei criteri per l’inclusione in altra classe;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, ma solo se vengono trasportati in un imballaggio recante la dicitura “sterilizzati”.

T_4_01662: Per gli scopi dell’ADR, un collo vuoto che ha contenuto materiali radioattivi può
essere classificato come collo esente?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, ma solo previa comunicazione all’Agenzia internazionale dell’energia atomica;
- Sbagliata: i colli contenti materiali radioattivi non ricadono nel campo di applicazione dell’ADR.

T_4_01663: In base all’ADR, per il trasporto di materiale radioattivo:


- Esatta: deve essere stabilito un Programma di protezione dalle radiazioni;
- Sbagliata: deve essere firmato un accordo supplementare tra gli Stati interessati al trasporto nell’ambito del quale
uno di essi si faccia carico delle responsabilità che potrebbero conseguire ad un eventuale sinistro stradale che
coinvolga il veicolo;
- Sbagliata: il trasportatore deve ottenere una speciale autorizzazione dell’Agenzia internazionale dell’energia
atomica;
- Sbagliata: l’ADR pone un divieto assoluto.

T_4_01664: La classe 8 dell’ADR – Materie corrosive comprende anche le materie che


formano un liquido corrosivo solo in presenza d’acqua?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, ma solo se sono trasportate con autocarri che recano nella parte anteriore una tabella retroriflettente
recante la scritta “bassa corrosività”;
- Sbagliata: si, ma solo se, oltre ad essere corrosive, siano anche tossiche.

T_4_01665: La classe 9 dell’ADR – Materie e oggetti pericolosi diversi comprende:


- Esatta: le materie e gli oggetti che, durante il trasporto, presentano un pericolo diverso da quelli compresi sotto il
titolo delle altre classi;
- Sbagliata: materie tossiche;
- Sbagliata: materie corrosive;
- Sbagliata: materiali radioattivi.

T_4_01666: Per gli scopi dell’ADR, in quale classe è ricompreso l’amianto e le miscele
contenenti amianto?
- Esatta: nella classe 9 – Materie e oggetti pericolosi diversi;
- Sbagliata: nella classe 6.1. – Materie tossiche;
- Sbagliata: nella classe 7 – Materiali radioattivi;
- Sbagliata: nella classe 8 – Materie corrosive.

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T_4_01667: Le pile al litio sono soggette alla normativa dell’ADR?
- Esatta: si, esse rientrano nella classe 9 – Materie e oggetti pericolosi diversi;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, esse rientrano nella classe 1- Materie e oggetti esplosivi;
- Sbagliata: no, ameno che non rientrino nei criteri per l’inclusione in altra classe.

T_4_01668: In base all’ADR, il trasporto di merci pericolose su strada può avvenire:


- Esatta: in colli; in contenitori; in cisterne e contenitori-cisterna; alla rinfusa;
- Sbagliata: in autocarri; in motocicli; in veicoli a trazione animale;
- Sbagliata: in contenitori aperti; in contenitori chiusi; in imballaggi; nel cellophane;
- Sbagliata: solo alla rinfusa.

T_4_01669: Ai fini dell’ADR, rientrano nella definizione di “veicolo” i veicoli a due ruote?
- Esatta: no, in quanto nella definizione di “veicolo” rientrano solo i veicoli aventi almeno quattro ruote;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, ma solo se la sua velocità massima progettata sia superiore a 45 km/h;
- Sbagliata: no, in quanto nella definizione di “veicolo” rientrano solo i veicoli aventi almeno otto ruote.

T_4_01670: Ai fini dell’ADR cosa si intende per “veicolo”?


- Esatta: ogni veicolo a motore diverso da un veicolo appartenente o alle dipendenze delle forze armate di una Parte
contraente, previsto per circolare su strada, completo o incompleto, avente almeno quattro ruote, la cui velocità
massima progettata sia superiore a 25 km/h, assieme ai suoi rimorchi, ad eccezione dei veicoli che si muovono su
rotaie, dei trattori agricoli e forestali e di tutti i macchinari mobili;
- Sbagliata: un veicolo avente massa complessiva a pieno carico superiore a sei tonnellate;
- Sbagliata: i veicoli aventi una massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t o 4,5 t se a trazione elettrica o
a batteria, destinati al trasporto di persone e di cose e capaci di contenere al massimo nove posti compreso quello
del conducente;
- Sbagliata: il veicolo dotato di due, quattro o sei ruote, caratterizzato dall'essere munito permanentemente di speciali
attrezzature e destinato prevalentemente al trasporto proprio.

T_4_01671: Per gli scopi dell’ADR, il trasporto di merci pericolose:


- Esatta: è sottoposto all’utilizzazione obbligatoria di un particolare mezzo di trasporto conformemente alle
disposizioni dei pertinenti capitoli della Parte 7;
- Sbagliata: può essere effettuato con qualsiasi mezzo di trasporto, in quanto l’ADR non detta disposizioni in merito
al trasporto;
- Sbagliata: deve avvenire necessariamente con autocisterne;
- Sbagliata: può avvenire solamente con veicoli non a motore.

T_4_01672: Secondo l’ADR i veicoli utilizzati per il trasporto di merci pericolose devono
essere conformi:
- Esatta: oltre alle disposizioni della Parte 7, anche, per il loro progetto, costruzione e approvazione, alle pertinenti
disposizioni della Parte 9;
- Sbagliata: esclusivamente alle disposizioni della Parte 7;
- Sbagliata: per il loro progetto, costruzione e approvazione alla parte 9. Essi non devono essere necessariamente
conformi alla Parte 7;
- Sbagliata: solo alla Parte 1.

T_4_01673: Per gli scopi della Parte 9 dell’ADR (Prescrizioni relative alla costruzione e
all’approvazione dei veicoli), per “veicolo” si intende:
- Esatta: qualsiasi veicolo completo, incompleto o completato, destinato al trasporto di merci pericolose su strada;
- Sbagliata: qualsiasi veicolo le cui fasi di costruzione siano state completate e che sia dotato di almeno una cisterna
chiusa ermeticamente.
- Sbagliata: qualsiasi veicolo destinato al trasporto di merci per conto terzi;
- Sbagliata: qualsiasi veicolo destinato al trasporto di cose o persone in conto proprio;

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T_4_01674: Ai sensi dell’ADR “veicolo telonato” è:
- Esatta: un veicolo scoperto munito di un telone per proteggere la merce caricata;
- Sbagliata: un veicolo il cui pianale non ha sovrastruttura o è provvisto soltanto di sponde laterali e sponda
posteriore;
- Sbagliata: un veicolo la cui carrozzeria è costituita da una cassa che può essere chiusa;
- Sbagliata: un veicolo costruito per il trasporto di materie liquide, gassose, in polvere o granulari e comprendente
una o più cisterne fisse.

T_4_01675: Secondo l’ADR è “strutturalmente atto all’impiego”:


- Esatta: un contenitore che non presenta difetti importanti relativi ai suoi elementi strutturali;
- Sbagliata: un contenitore dotato di pannelli retroriflettenti;
- Sbagliata: un contenitore dotato di almeno due aperture laterali;
- Sbagliata: un contenitore coperto.

T_4_01676: In presenza di leggere tracce di urti e di scalfitture, un grande contenitore può


essere considerato “strutturalmente atto all’impiego”?
- Esatta: si;
- Sbagliata: no, in quanto per essere “strutturalmente atto all’impiego” il contenitore non deve presentare difetti,
neanche minimi, in nessuno dei suoi elementi;
- Sbagliata: no, in quanto per essere “strutturalmente atto all’impiego” il contenitore deve essere immatricolato da
meno di un anno e non deve aver subito sinistri stradali o urti;
- Sbagliata: no, mai.

T_4_01677: Prima del carico, l’interno e l’esterno del veicolo o del contenitore devono essere
ispezionati?
- Esatta: si, al fine di assicurarsi che non ci siano danni suscettibili di compromettere la loro stessa integrità e quella
dei colli destinati per il carico;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si, al fine di verificare che non ci siano tracce di urti e di scalfitture;
- Sbagliata: no, a meno che il veicolo non sia rimasto coinvolto in sinistri stradali negli ultimi tre giorni.

T_4_01678: Come devono essere orientati i colli quando sono richieste frecce di
orientamento?
- Esatta: rispettando dette marcature;
- Sbagliata: nel senso opposto a quello indicato dalle frecce di orientamento;
- Sbagliata: a seconda dello spazio a disposizione nel veicolo, a prescindere dalle frecce di orientamento;
- Sbagliata: in modo casuale.

T_4_01679: Ai sensi dell’ADR per “collo” si intende:


- Esatta: il prodotto finale dell’operazione di imballaggio, costituito dall’imballaggio o dal grande imballaggio o dal
GIR, con il suo contenuto, e pronto per la spedizione;
- Sbagliata: un serbatoio, munito dei suoi equipaggiamenti di servizio e di struttura;
- Sbagliata: un imballaggio a pareti intere, rettangolari o poligonali, di metallo, di legno naturale, di legno
compensato, di legno ricostituito, di cartone, di plastica o di altro materiale appropriato;
- Sbagliata: un involucro di ritenzione destinato al trasporto di materie solide che sono direttamente in contatto con
l’involucro di ritenzione.

T_4_01680: I colli muniti d’etichette di pericolo differenti possono essere caricati in comune
nello stesso veicolo o contenitore?
- Esatta: no, i colli muniti d’etichette di pericolo differenti non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo
o contenitore, salvo se il carico in comune sia autorizzato secondo la tabella di cui al punto 7.5.2.1. dell’ADR;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: si, a meno che essi non contengano materie che possono diventare liquide alle temperature che si
possono riscontrare durante il trasporto;
- Sbagliata: si, se il conducente del veicolo lo ritenga opportuno.

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T_4_01681: Durante le operazioni di movimentazione e stivaggio, i membri dell’equipaggio
possono aprire i colli contenti merci pericolose?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, qualora ciò sia necessario per verificarne il contenuto;
- Sbagliata: si, qualora vi sia motivo di ritenere che il numero ONU impresso sul collo sia errato;
- Sbagliata: no, a meno che non sia necessario al fine di agevolare le operazioni di stivaggio.

T_4_01683: In che tipo di veicolo devono essere caricati i colli i cui imballaggi sono costituiti
da materiali sensibili all’umidità?
- Esatta: in veicoli chiusi o tendonati;
- Sbagliata: in veicoli scoperti;
- Sbagliata: solamente in motoveicoli;
- Sbagliata: solamente in veicoli a trazione animale.

T_4_01684: Quando sono applicabili le disposizioni speciali di cui al punto 7.2.4 dell’ADR?
- Esatta: quando sono indicate per una rubrica nella colonna (16) della tabella A del capitolo 3.2;
- Sbagliata: sempre;
- Sbagliata: quando sono indicate nella carta di circolazione del veicolo;
- Sbagliata: solamente quando sono indicate nella colonna (9) della tabella B del punto 3.2.2. del capitolo 3.2.

T_4_01685: La disposizione speciale contraddistinta dalla sigla V3 prevede che:


- Esatta: per le materie in polvere suscettibili di colare liberamente come pure per i fuochi artificiali, il piano del
contenitore deve avere una superficie o un rivestimento non metallico;
- Sbagliata: le materie in polvere suscettibili di colare liberamente devono essere trasportate in veicoli, diversi dai
veicoli a motore, scoperti;
- Sbagliata: le materie in polvere suscettibili di colare liberamente possono essere trasportate solo in piccoli
contenitori;
- Sbagliata: per le materie in polvere suscettibili di colare liberamente come pure per i fuochi artificiali, il piano del
contenitore deve avere una superficie o un rivestimento in materiale infiammabile.

T_4_01686: In generale, se non è espressamente autorizzato nella tabella A del capitolo 3.2, il
trasporto alla rinfusa di merci pericolose in contenitori per il trasporto alla rinfusa,
contenitori o veicoli è:
- Esatta: vietato;
- Sbagliata: consentito;
- Sbagliata: consentito, ma solo se il tragitto non eccede i 50 chilometri;
- Sbagliata: consentito, ma necessita di una speciale autorizzazione.

T_4_01687: Gli imballaggi vuoti non ripuliti possono essere trasportati alla rinfusa?
- Esatta: si, se questo tipo di trasporto non è esplicitamente vietato da altre disposizioni dell’ADR;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, a meno che essi non abbiano contenuto materiali diversi da quelli di cui alle classi 3 (Liquidi
infiammabili), 6.1 (Materie tossiche), 7 (Materiali radioattivi) e 9 (Materie ed oggetti pericolosi diversi).

T_4_01688: Ai sensi delle definizioni dell’ADR è un “contenitore per il trasporto alla


rinfusa”:
- Esatta: un involucro di ritenzione destinato al trasporto di materie solide che sono direttamente in contatto con
l’involucro di ritenzione;
- Sbagliata: un imballaggio trasportabile rigido o flessibile diverso da quelli specificati al capitolo 6.1;
- Sbagliata: un imballaggio cilindrico a fondo piatto o convesso, di metallo, cartone, materia plastica, legno
compensato o altro materiale appropriato;
- Sbagliata: un imballaggio esterno a pareti aperte.

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T_4_01689: Sono autorizzate al trasporto alla rinfusa le materie che possono diventare liquide
alle temperature che si possono riscontrare durante il trasporto?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: si, ma solo se il conducente del veicolo può disporre in tempi rapidi di materiale assorbente;
- Sbagliata: si, ma solo se tali materie possono diventare liquide ad una temperatura non inferiore ai 22 gradi
centigradi.

T_4_01690: Ai sensi dell’ADR è possibile trasportare alla rinfusa imballaggi vuoti non
ripuliti?
- Esatta: si, se questo tipo di trasporto non è esplicitamente vietato da altre disposizioni dell’ADR;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, purché siano stati previamente bonificati;
- Sbagliata: no, a meno che da un’analisi chimico-fisica, condotta prima dell’effettuazione del trasporto, possa
desumersi l’innocuità dell’imballaggio.

T_4_01691: Secondo le definizioni dell’ADR per “cisterna” si intende:


- Esatta: un serbatoio, munito dei suoi equipaggiamenti di servizio e di struttura;
- Sbagliata: un imballaggio a pareti intere, rettangolari o poligonali, di metallo, di legno naturale, di legno
compensato, di legno ricostituito, di cartone, di plastica o di altro materiale appropriato;
- Sbagliata: una cassa mobile,
- Sbagliata: il prodotto finale dell’operazione di imballaggio, costituito dall’imballaggio o dal grande imballaggio o
dal GIR, con il suo contenuto, e pronto per la spedizione.

T_4_01692: Quando una merce pericolosa può essere trasportata in cisterna?


- Esatta: quando un codice-cisterna è indicato alle colone (10) o (12) della tabella A del capitolo 3.2;
- Sbagliata: quando un qualsiasi codice è indicato alle colone (10) o (12) della tabella A del capitolo 3.2;
- Sbagliata: quando il conducente del veicolo ritenga che il trasporto in cisterna sia appropriato;
- Sbagliata: quando il trasportatore non disponga di altri contenitori.

T_4_01693: La parte posteriore dei veicoli-cisterna deve essere munita, per tutta la larghezza
della cisterna:
- Esatta: di un paraurti sufficientemente resistente ai tamponamenti;
- Sbagliata: di un carrello omologato;
- Sbagliata: di una targa retroriflettente con impressa la scritta “veicolo-cisterna”;
- Sbagliata: di una tripla targa.

T_4_01694: Secondo l’ADR durante le movimentazioni:


- Esatta: è vietato fumare nelle vicinanze dei veicoli o contenitori e nei veicoli o contenitori;
- Sbagliata: è vietato fumare nelle vicinanze dei veicoli o contenitori e nei veicoli o contenitori. Tuttavia, tale divieto
non si applica alle sigarette elettroniche e ad altri dispositivi simili;
- Sbagliata: è vietato ascoltare musica nelle vicinanze dei veicoli o contenitori e nei veicoli o contenitori;
- Sbagliata: è vietato parlare ad alta voce nelle vicinanze dei veicoli o contenitori e nei veicoli o contenitori.

T_4_01695: Le autorità competenti degli Stati membri possono vietare, oppure sottoporre a
particolari condizioni in trasporto di certe merci pericolose?
- Esatta: si, per ragioni diverse dalla sicurezza del trasporto;
- Sbagliata: si, ma solo per ragioni connesse alla sicurezza del trasporto;
- Sbagliata: no, mai.
- Sbagliata: si, per ragioni connesse, tra le altre, alla sicurezza del trasporto;

T_4_01696: Quando si applicano restrizioni al transito nelle gallerie di veicoli che trasportano
merci pericolose, l’autorità competente deve assegnare alla galleria stradale:
- Esatta: una delle categorie di cui al punto 1.9.5.2.2;
- Sbagliata: un simbolo che corrisponde al tipo di pericolo connesso alla galleria;
- Sbagliata: un livello di pericolo, all’interno di un intervallo da 1 a 10;
- Sbagliata: un simbolo grafico che identifica il tipo di divieto connesso alla galleria.

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T_4_01697: Ai fini dell’ADR, le gallerie di categoria D sono caratterizzate da:
- Esatta: restrizioni al trasporto di merci pericolose suscettibili di provocare un’esplosione di grande entità,
un’esplosione di rilievo o una fuga notevole di materie tossiche un incendio importante;
- Sbagliata: nessuna restrizione al trasporto di merci pericolose;
- Sbagliata: divieto di trasportare qualsiasi tipo di merce pericolosa;
- Sbagliata: restrizioni al trasporto di merci pericolose suscettibili di provocare una dispersione di materie infettanti.

T_4_01698: Ai sensi dell’ADR, nelle gallerie di categoria B sono poste:


- Esatta: restrizioni al trasporto di merci pericolose suscettibili di provocare un’esplosione di grande entità;
- Sbagliata: divieto di trasporto di merci pericolose tramite veicoli che non hanno superato la visita di revisione;
- Sbagliata: restrizioni al trasporto di merci pericolose con veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: divieto di trasporto di rifiuti pericolosi.

T_4_01699: Ai sensi dell’ADR, la categoria che l’autorità competente assegna a una certa
galleria stradale ai fini delle restrizioni di circolazione, deve essere indicata per mezzo di
segnaletica stradale?
- Esatta: si, tranne che per la categoria A, per la quale la segnaletica è assente;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, ma solo per le categorie dalla C alla E;
- Sbagliata: si, sempre.

T_4_01700: Per le finalità dell’ADR, dove sono indicati i codici di restrizione in galleria?
- Esatta: nella colonna (15) della tabella A del capitolo 3.2 dell’Accordo;
- Sbagliata: nella colonna (4) della tabella A del capitolo 3.2 dell’Accordo;
- Sbagliata: nella colonna (10) della tabella B del capitolo 3.2, punto 3.2.2, dell’Accordo;
- Sbagliata: solo nella carta di circolazione del veicolo.

T_4_01701: Ai sensi dell’ADR per “imballaggio” si intende:


- Esatta: uno o più recipienti e ogni altro elemento o materiale necessario per permettere ai recipienti di svolgere la
loro funzione di contenimento e ogni altra funzione di sicurezza;
- Sbagliata: il prodotto finale dell’operazione di imballaggio, costituito dall’imballaggio o dal grande imballaggio o
dal GIR, con il suo contenuto, e pronto per la spedizione;
- Sbagliata: solamente un imballaggio cilindrico a fondo piatto o convesso, di metallo, cartone, materia plastica,
legno compensato o altro materiale appropriato;
- Sbagliata: un involucro di contenimento destinato a ricevere o a contenere materie o oggetti, compresi i mezzi di
chiusura quali essi siano.

T_4_01702: Ai sensi delle definizioni dell’ADR i “rifiuti” sono:


- Esatta: materie, soluzioni, miscele o oggetti che non possono essere utilizzati come tali, ma che sono trasportati per
essere ritrattati, smaltiti in una discarica o eliminati per incenerimento o con altro metodo;
- Sbagliata: un gruppo definito di materie o di oggetti;
- Sbagliata: materiali recuperati da imballaggi industriali usati che siano stati puliti e preparati per il riciclaggio;
- Sbagliata: i recipienti e altri materiale necessari per permettere ai recipienti di svolgere la loro funzione di
contenimento e ogni altra funzione di sicurezza.

T_4_01704: In generale, c’è corrispondenza tra i numeri UN e i codici dell’Elenco dei rifiuti
istituito dalla Decisione della Commissione 2000/532/CE del 3 maggio 2000?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, ma solo parziale;
- Sbagliata: si, infatti l’ADR richiama il suddetto Elenco;
- Sbagliata: si, c’è totale corrispondenza.

T_4_01705: Nell’ambito di applicazione dell’ADR rientrano i rifiuti?


- Esatta: si, se contengono una o più delle materie classificate nelle classi di pericolosità;
- Sbagliata: si, se classificati come pericolosi secondo il d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: si, ma i soli rifiuti contenenti sostanze tossiche;
- Sbagliata: si, ma i soli rifiuti contenenti sostanze infiammabili.

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T_4_01709: Come devono essere marcati ed etichettati gli imballaggi, le cisterne, i veicoli e i
contenitori per il trasporto alla rinfusa, vuoti, non ripuliti, che hanno contenuto merci
pericolose di classi diverse dalla classe 7 (Materiali radioattivi)?
- Esatta: devono essere marcati ed etichettati come se fossero pieni;
- Sbagliata: devono recare il simbolo del teschio con tibie incrociate.
- Sbagliata: devono essere marcati ed etichettati come se appartenessero alla classe 9 (Materie ed oggetti pericolosi
diversi);
- Sbagliata: devono recare un marchio con la scritta “VUOTI NON RIPULITI”;

T_4_01710: Ai sensi del capitolo 5.2 dell’Accordo (Marcatura ed etichettatura), salvo che non
sia disposto altrimenti dall’ADR, cosa deve figurare in modo chiaro e indelebile su ogni collo?
- Esatta: il numero ONU corrispondente alle merci contenute, preceduto dalle lettere “UN”;
- Sbagliata: il peso del collo stesso;
- Sbagliata: la destinazione del collo;
- Sbagliata: il nome della dell’impresa di trasporto e del conducente cui il collo è affidato.

T_4_01711: Tutti i marchi prescritti nel capitolo 5.2 (Marcatura ed etichettatura) dell’ADR:
- Esatta: devono essere facilmente visibili e leggibili; devono poter essere esposti alle intemperie senza sostanziale
degradazione;
- Sbagliata: devono essere di dimensione non inferiori a 80 x 70 cm;
- Sbagliata: devono essere stampati su carta;
- Sbagliata: devono essere stampati in rilievo.

T_4_01712: Ai fini dell’ADR, il codice di identificazione del tipo di imballaggio è costituito:


- Esatta: da una cifra araba indicante il genere di imballaggio; da una o più lettere maiuscole in caratteri latini
indicante il materiale; da una cifra araba indicante la categoria dell’imballaggio per il genere al quale questo
imballaggio appartiene;
- Sbagliata: da un numero indicante il materiale dell’imballaggio e una lettera indicante la sostanza che esso
contiene;
- Sbagliata: da un numero indicante la classe di imballaggio al quale esso appartiene e un colore indicante il
materiale;
- Sbagliata: da un simbolo indicante le sostanze che esso può contenere; un codice alfanumerico indicante il
trasportatore e il conducente; un colore indicante il tragitto.

T_4_01713: Ai fini dell’ADR, con la cifra 5 si indica un imballaggio del genere:


- Esatta: sacco;
- Sbagliata: acciaio;
- Sbagliata: legno;
- Sbagliata: imballaggio composito.

T_4_01714: Ai fini dell’ADR, con la lettera maiuscola D si indica un imballaggio di:


- Esatta: legno compensato;
- Sbagliata: grandi dimensioni;
- Sbagliata: peso inferiore a 3000 grammi;
- Sbagliata: colore rosso.

T_4_01715: Con riferimento alle disposizioni di marcatura ed etichettatura di cui al capitolo


5.2 dell’ADR, punto 5.2.1 (Marcatura dei colli), quale dei seguenti marchi identifica una
materia pericolosa per l’ambiente?
- Esatta: un marchio avente la forma di un quadrato posizionato su un’estremità (a rombo). Il simbolo (un pesce e un
albero) deve essere nero su bianco o su fondo a contrasto appropriato;
- Sbagliata: un marchio con impresso il simbolo di una bomba esplodente. Il simbolo deve essere nero su fondo
arancio;
- Sbagliata: un marcio con impresso il simbolo di una testa di morto su due tibie. Il simbolo deve essere nero su
fondo bianco;
- Sbagliata: un marchio recante un simbolo (tre mezzelune su di un cerchio) e diciture nere su fondo bianco.

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T_4_01716: Con riferimento alle disposizioni di marcatura ed etichettatura di cui al capitolo
5.2 dell’ADR, punto 5.2.1 (Marcatura dei colli), quando sono richieste le “frecce di
orientamento”?
- Esatta: per imballaggi combinati costituiti da imballaggi interni contenenti liquidi;
- Sbagliata: per imballaggi esterni contenenti dei recipienti a pressione, eccetto i recipienti criogenici;
- Sbagliata: per imballaggi esterni contenenti materie infettanti della classe 6.2. poste in recipienti primari, ognuno di
capacità massima di 50 ml;
- Sbagliata: per imballaggi esterni contenenti merci pericolose poste in imballaggi interni ermeticamente chiusi,
ognuno con contenuto massimo di 500 ml.

T_4_01718: Con riferimento alle disposizioni di marcatura ed etichettatura di cui al capitolo


5.2 dell’ADR, punto 5.2.2 (Etichettatura dei colli), le etichette possono essere sostituite da
marchi di pericolo?
- Esatta: si, purché indelebili e corrispondenti esattamente ai modelli prescritti;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, a prescindere dalle specifiche del marchio di pericolo;
- Sbagliata: si, purché i marchi siano di colore nero, di forma quadrata e retroriflettenti.

T_4_01719: Ai sensi del punto 5.2.2. dell’ADR (Etichettatura dei colli), da quale etichetta è
contraddistinto il pericolo della classe 3 (Liquidi infiammabili)?
- Esatta: simbolo (fiamma) nero o bianco su fondo rosso; cifra “3” nell’angolo inferiore;
- Sbagliata: simbolo (testa di morto su due tibie) nero su fondo bianco;
- Sbagliata: simbolo (bombola di gas) nero o bianco su fondo verde; cifra “2” nell’angolo inferiore;
- Sbagliata: simbolo (bomba esplodente) nero su fondo arancio.

T_4_01720: Ai sensi del punto 5.2.2. dell’ADR (Etichettatura dei colli), da quale etichetta è
contraddistinto il pericolo della classe 5.1 (Materie comburenti)?
- Esatta: simbolo convenzionale (fiamma al di sopra di un cerchio) nero su fondo giallo; cifra “5.1.” nell’angolo
inferiore;
- Sbagliata: simbolo (tre mezzelune su di un cerchio) e diciture nere su fondo bianco;
- Sbagliata: simbolo (testa di morto su due tibie) nero su fondo bianco; cifra “6” nell’angolo inferiore;
- Sbagliata: simbolo (fiamma) nero su fondo bianco, barrato con bande verticali rosse.

T_4_01721: Su quali parti del contenitore, del CGEM cisterna o della cisterna mobile devono
essere apposte le etichette di cui al punto 5.3.1.2. dell’ADR?
- Esatta: sui due lati e ad ogni estremità;
- Sbagliata: solo sulla parte posteriore;
- Sbagliata: solo sul lato destro;
- Sbagliata: all’interno.

T_4_01722: Qualora siano state apposte le prescritte etichette sul contenitore cisterna, devono
essere altresì apposte etichette sul veicolo?
- Esatta: no, fatto salvo il caso in cui le etichette non siano visibili dall’esterno del veicolo che trasporta il contenitore
cisterna;
- Sbagliata: si;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, ma solo se il veicolo che trasporta il contenitore cisterna non è conforme alle prescrizioni dell’ADR.

T_4_01723: Nel caso di veicoli per trasporti alla rinfusa, veicoli cisterna, veicoli batteria,
MEMU e veicoli con cisterne smontabili, dove devono essere apposte le etichette?
- Esatta: sulle due fiancate e dietro il veicolo;
- Sbagliata: nella parte anteriore del veicolo;
- Sbagliata: nella parte anteriore e nella parte posteriore del veicolo, accanto alle targhe;
- Sbagliata: sul lunotto posteriore del veicolo.

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T_4_01724: Con riferimento al punto 5.3.1.5 dell’ADR (Etichettatura dei veicoli trasportanti
solo dei colli), i veicoli trasportanti materiali radioattivi della classe 7 in imballaggi o GIR (ad
eccezione dei colli esenti) devono recare etichette?
- Esatta: si, devono recare etichette sui loro lati e dietro il veicolo;
- Sbagliata: no, l’ADR non lo prescrive;
- Sbagliata: si, devono recare etichette nella parte anteriore, accanto alla targa;
- Sbagliata: no, in quanto i materiali radioattivi non ricadono nel campo di applicazione dell’ADR.

T_4_01725: I veicoli cisterna, i veicoli trasportanti cisterne smontabili, i veicoli batteria, i


contenitori cisterna, i CGEM, le MEMU, le cisterne mobili, vuoti, non ripuliti, non
degassificati, come pure i veicoli e i contenitori per trasporti alla rinfusa, vuoti, non ripuliti,
devono recare etichette?
- Esatta: si, devono continuare a portare le etichette richieste dal carico precedente;
- Sbagliata: no, in quanto non è prescritto dall’ADR;
- Sbagliata: si, ma solo se il materiale di cui al carico precedente rientra nella classe 7 (materiali radioattivi);
- Sbagliata: si, ma solo se il materiale di cui al carico precedente rientra nella classe 6.1 (materie infettanti);

T_4_01726: Con riferimento alle etichette di cui al capitolo 5.3 dell’ADR (Etichettatura e
segnalazione arancio dei contenitori, CGEM, MEMU, contenitori cisterna, cisterne mobili e
veicoli), fatte salve le eccezioni previste dall’Accordo, l’etichetta deve avere la forma di:
- Esatta: un quadrato posizionato su un’estremità (a rombo);
- Sbagliata: un triangolo equilatero;
- Sbagliata: un rettangolo posizionato su un’estremità;
- Sbagliata: una piramide triangolare con apice verso il basso.

T_4_01727: Le unità di trasporto trasportanti merci pericolose devono avere:


- Esatta: due pannelli rettangolari di colore arancio;
- Sbagliata: due pannelli quadrati di colore bianco;
- Sbagliata: un pannello rettangolare di colore giallo;
- Sbagliata: un pannello triangolare di colore nero.

T_4_01728: Quali specifiche devono avere i pannelli arancio?


- Esatta: devono essere retroriflettenti e avere una base di 40 cm e un’altezza di 30 cm. Devono avere un bordo nero
di 15 mm;
- Sbagliata: devono essere di forma quadrata e avere ciascun lato di 25 cm;
- Sbagliata: devono essere di forma quadrata e di colore arancio;
- Sbagliata: devono essere retroriflettenti e avere una base di 5 cm e un’altezza di 7 cm.

T_4_01729: Secondo l’ADR quali numeri deve recare il pannello arancio?


- Esatta: il numero di identificazione del pericolo (nella parte superiore della segnalazione) e il numero ONU (nella
parte inferiore);
- Sbagliata: il numero ONU (nella parte superiore della segnalazione) e il numero di identificazione del pericolo
(nella parte inferiore);
- Sbagliata: il numero corrispondente all’imballaggio utilizzato (nella parte superiore della segnalazione) e il numero
che identifica il trasportatore (nella parte inferiore);
- Sbagliata: il numero di targa (nella parte superiore della segnalazione) e il numero di telaio (nella parte inferiore).

T_4_01730: Il trasporto di rifiuti pericolosi è sempre soggetto all’ADR?


- Esatta: no, è soggetto all’ADR solo se i rifiuti contengono materie che rientrano nel campo di applicazione
dell’Accordo;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: si, a meno che il tragitto non sia inferiore a 50 chilometri;
- Sbagliata: si, a meno che il trasporto non rientri tra le esenzioni dalle prescrizioni dell’ADR.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 107 di 117
T_4_01731: Nel sostituire la prescrizione relativa agli imballaggi e alle etichettature contenuta
negli schemi dei provvedimenti d’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per il
trasporto dei rifiuti, la Circolare del Comitato Nazionale dell’Albo del 2 ottobre 2007 Prot. n.
1912/ALBO/PRES ha previsto che nel caso di trasporto di rifiuti pericolosi, sui veicoli debba
essere apposta:
- Esatta: una targa di metallo o un’etichetta adesiva di lato cm 40 a fondo giallo, recante la lettera “R” di colore nero
alta cm 20, larga cm 15 con larghezza del segno di cm 3;
- Sbagliata: un marchio avente la forma di un quadrato posizionato su un’estremità (a rombo) con impresso un
simbolo (un pesce e un albero) nero su fondo bianco o su fondo a contrasto appropriato;
- Sbagliata: una targa con il simbolo di tre mezzelune su di un cerchio e diciture nere su fondo bianco;
- Sbagliata: una targa di metallo o un’etichetta adesiva con impresso un simbolo (testa di morto su due tibie) nero su
fondo bianco; cifra “6” nell’angolo inferiore.

T_4_01732: In base alla prescrizione relativa agli imballaggi e alle etichettature contenuta
negli schemi dei provvedimenti d’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per il
trasporto dei rifiuti, come sostituita dalla Circolare del Comitato Nazionale dell’Albo del 2
ottobre 2007 Prot. n. 1912/ALBO/PRES, la targa da appore sul veicolo in caso di trasporto di
rifiuti pericolosi:
- Esatta: va posta sulla parte posteriore del veicolo, a destra ed in modo da essere ben visibile;
- Sbagliata: va posta su entrambi i lati del veicolo;
- Sbagliata: va posta sulla parte anteriore del veicolo, in modo da coprire la targa;
- Sbagliata: sostituisce la targa del veicolo.

T_4_01733: Nel sostituire la prescrizione relativa agli imballaggi e alle etichettature contenuta
negli schemi dei provvedimenti d’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali per il
trasporto dei rifiuti, la Circolare del Comitato Nazionale dell’Albo del 2 ottobre 2007 Prot. n.
1912/ALBO/PRES ha previsto che in caso di imballaggio e trasporto di rifiuti pericolosi, sui
colli debba essere apposta:
- Esatta: un'etichetta o un marchio inamovibile a fondo giallo aventi le misure di cm 15x15, recante la lettera “R” di
colore nero alta cm 10, larga cm 8, con larghezza del segno di cm 1,5;
- Sbagliata: un’etichetta recante il simbolo di un teschio su tibie incrociate;
- Sbagliata: un’etichetta recante due frecce nere o rosse su fondo bianco;
- Sbagliata: un'etichetta o un marchio inamovibile con impresso il simbolo di un pesce e un albero.

T_4_01734: Cosa prevede la prescrizione relativa agli imballaggi e alle etichettature


contenuta negli schemi dei provvedimenti d’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali
per il trasporto dei rifiuti, come sostituita dalla Circolare del Comitato Nazionale dell’Albo
del 2 ottobre 2007 Prot. n. 1912/ALBO/PRES, con riferimento alle etichette da apporre sui
colli in caso di imballaggio e trasporto di rifiuti pericolosi?
- Esatta: che esse devono resistere adeguatamente all’esposizione atmosferica senza subire sostanziali alterazioni;
- Sbagliata: che esse devono essere di dimensioni non inferiori a 70 x 80 cm;
- Sbagliata: che esse devono resistere a incendi di durata non inferiore a 12 ore senza subire sostanziali alterazioni;
- Sbagliata: che esse devono essere retroriflettenti.

T_4_04045: Se la materia da trasportare è un rifiuto, la cui composizione non è del tutto


conosciuta, l’assegnazione ad un numero ONU e ad un gruppo di imballaggio conformemente
al 2.1.3.5.2 dell'ADR
- Esatta: può essere fondata sulle conoscenze che possiede lo speditore del rifiuto, così come su tutti i dati tecnici e i
dati di sicurezza disponibili, richiesti dalla legislazione in vigore in materia di sicurezza e ambiente;
- Sbagliata: deve essere fondata solo sulle regole poste dalla Parte I del d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: deve essere fondata esclusivamente sull’allegato D alla Parte quarta d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: deve essere fondata esclusivamente sulla disciplina posta dal Regolamento (CE) 1013/2006 relativo alle
spedizioni di rifiuti.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 108 di 117
T_4_04094: Le definizioni relative all’Accordo europeo per il trasporto internazionale di
merci pericolose su strada (ADR):
- Esatta: sono contenute nella Parte 1 (Allegato A);
- Sbagliata: non sono contenute nell’Accordo;
- Sbagliata: sono le stesse del d.lgs. n. 285/1992. Infatti l’Accordo rinvia al Nuovo codice della strada;
- Sbagliata: sono contenute solamente nella Premessa.

T_4_04095: Da chi è stato predisposto l’indice alfabetico delle materie ed oggetti dell’ADR
(tabella B, capitolo 3.2)?
- Esatta: dal Segretariato della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa;
- Sbagliata: dai singoli Stati membri;
- Sbagliata: dalla Commissione europea;
- Sbagliata: dall’Organizzazione della Nazioni Unite.

T_4_04096: La precedente versione dell’ADR (“c.d. “ADR 2015”) può essere applicata in via
transitoria?
- Esatta: no, essa poteva essere applicata in via transitoria fino al 30 giugno 2017;
- Sbagliata: si, fino al 30 giugno 2019;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: si, fino al 30 giugno 2024.

T_4_04097: Ai sensi del d.lgs. n. 35/2010, Attuazione della direttiva 2008/68/CE, relativa al
trasporto interno di merci pericolose, in generale le merci pericolose non sono oggetto di
trasporto nella misura in cui ne è fatto divieto:
- Esatta: negli allegati A e B dell'ADR, come applicabili a decorrere dal 3 gennaio 2018;
- Sbagliata: dalla sola normativa interna;
- Sbagliata: dal solo diritto dell’Unione europea;
- Sbagliata: dalla provincia territorialmente competente.

T_4_04098: Da chi viene fatto il controllo su strada relativamente al trasporto di merci


pericolose su strada in Italia?
- Esatta: dagli organi preposti ai servizi di polizia stradale;
- Sbagliata: solo dai Carabinieri;
- Sbagliata: dalla sola Polizia stradale;
- Sbagliata: dai soli Carabinieri forestali.

T_4_04099: Ai fini dell’ADR, nell’ambito di ciascuna classe ogni materia è catalogata in


sottoinsiemi con caratteristiche chimico-fisiche omogenee individuati da:
- Esatta: un codice di classificazione;
- Sbagliata: uno, due o tre asterischi;
- Sbagliata: una lettera e un asterisco;
- Sbagliata: un numero progressivo e un asterisco.

T_4_04100: Secondo l’ADR, salvo disposizioni contrarie da 7.2.2 a 7.2.4, i colli possono essere
caricati:
- Esatta: in veicoli o contenitori chiusi;
- Sbagliata: in veicoli a trazione animale;
- Sbagliata: su velocipedi o contenitori;
- Sbagliata: in veicoli a due ruote o, solo se si tratta di materiali sensibili all’umidità, in veicoli scoperti.

T_4_04101: Ai sensi delle definizioni dell’ADR, una “cisterna per rifiuti che funziona sotto
vuoto” è:
- Esatta: una cisterna fissa, una cisterna smontabile, un contenitore cisterna o una cassa mobile cisterna, utilizzata
principalmente per il trasporto di rifiuti pericolosi, costruita ed equipaggiata in maniera particolare per facilitare il
riempimento e lo svuotamento dei rifiuti secondo le prescrizioni del capitolo 6.10;
- Sbagliata: un recipiente di scarsa capacità contenete del gas;
- Sbagliata: un imballaggio trasportabile rigido o flessibile diverso da quelli specificati al capitolo 6.1;
- Sbagliata: uno o più recipienti e ogni altro elemento o materiale necessario per permettere ai recipienti di svolgere
la loro funzione di contenimento e ogni altra funzione di sicurezza

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 109 di 117
T_4_04102: A meno che non siano visibili i marchi e le etichette richiesti al capitolo 5.2
dell’ADR, fatta eccezione per quelli espressamente elencati alla sezione 5.1.2.1,
rappresentativi di tutte le merci pericolose contenute nel sovrimballaggio, quest’ultimo deve
recare un marchio:
- Esatta: con la scritta “SOVRIMBALLAGGIO”;
- Sbagliata: con la scritta “destinato al trasporto secondo la normativa ADR”;
- Sbagliata: con la scritta “ADR”;
- Sbagliata: di dimensioni 10 x 7 cm, variabile a seconda della merce trasportata.

T_4_04103: Le “frecce di orientamento” (punto 5.2.1.10 dell’ADR) sono:


- Esatta: due frecce nere o rosse su fondo di colore bianco o di altro colore sufficientemente contrastante, aventi le
caratteristiche specificate nell’ADR;
- Sbagliata: due frecce nere rivolte verso il basso su fondo arancio, aventi le caratteristiche specificate nell’ADR;
- Sbagliata: tre frecce nere su fondo bianco, aventi le caratteristiche specificate nell’ADR;
- Sbagliata: due frecce nere rivolte verso l’alto e due frecce arancio rivolte verso il basso su fondo bianco

Materia: 5. Comportamento in caso di incidente

T_5_01735: In che modo è possibile monitorare la funzionalità respiratoria in un paziente


incosciente?
- Esatta: guardando i movimenti del torace, ascoltando eventuali rumori respiratori, sentendo il respiro del paziente
sulla propria guancia;
- Sbagliata: attraverso la rilevazione del polso radiale;
- Sbagliata: chiedendo al paziente se riesce a respirare senza difficoltà;
- Sbagliata: iper-estendendo la lingua del paziente.

T_5_01736: Nel caso ci si trovi di fronte ad un paziente in arresto cardio-respiratorio, quando


bisogna chiamare il servizio nazionale di emergenza (118) o la guardia medica?
- Esatta: immediatamente, prima di iniziare la rianimazione cardio-polmonare;
- Sbagliata: dopo aver iniziato la rianimazione cardio-polmonare;
- Sbagliata: mai;
- Sbagliata: nel momento in cui il paziente riprende conoscenza.

T_5_01737: L’applicazione routinaria del collare cervicale da parte degli addetti al primo
soccorso:
- Esatta: non è raccomandata;
- Sbagliata: è sempre raccomandata;
- Sbagliata: è necessaria in caso di gravi emorragie esterne;
- Sbagliata: è sempre necessaria in caso di sospetto di danno della colonna vertebrale.

T_5_01738: Cosa bisogna fare nel caso ci si trovi ad assistere una persona in stato di shock?
- Esatta: allertare subito il 118 e non abbandonare la vittima;
- Sbagliata: eseguire immediatamente la rianimazione cardio-polmonare;
- Sbagliata: allertare i parenti della persona;
- Sbagliata: utilizzare il prima possibile il defibrillatore.

T_5_01739: Cosa bisogna fare nel caso ci si trovi ad assistere una persona in stato di shock?
- Esatta: cercare, se possibile, di ottenere notizie anamnestiche sulla vittima; cercare di individuare il tipo di shock;
- Sbagliata: eseguire un salasso; richiudere la ferita;
- Sbagliata: suturare eventuali ferite; somministrare antibiotici a largo spettro;
- Sbagliata: utilizzare il prima possibile il defibrillatore.

T_5_01740: Come è possibile riconoscere una emorragia arteriosa?


- Esatta: il sangue esce a fiotti, in modo zampillante, sincrono con il polso;
- Sbagliata: la fuoriuscita del sangue è continua, non a fiotti;
- Sbagliata: non è possibile;
- Sbagliata: il sangue esce per un breve periodo quindi ci sarà emostasi spontanea.

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T_5_01741: Come è possibile riconoscere un’emorragia venosa?
- Esatta: la fuoriuscita del sangue è continua, non a fiotti;
- Sbagliata: la fuoriuscita del sangue è sincrona con il polso;
- Sbagliata: il sangue esce a fiotti in modo zampillante;
- Sbagliata: il sangue ha un colore rosso vivo.

T_5_01743: In caso di sanguinamento arterioso si dovrà:


- Esatta: quando possibile procedere al tamponamento dell’arteria a monte della lesione;
- Sbagliata: quando possibile procedere al tamponamento dell’arteria a valle della lesione;
- Sbagliata: quando possibile procedere alla cauterizzazione della lesione;
- Sbagliata: quando possibile procedere alla rianimazione cardio-polmonare.

T_5_01744: Cosa si intende per reazione allergica?


- Esatta: condizione patologica caratterizzata dall’abnorme reattività di un organismo in caso di contatto con un
determinato antigene;
- Sbagliata: condizione patologica caratterizzata dalla necrosi di un tessuto per ischemia, cioè per grave deficit di
flusso sanguigno;
- Sbagliata: condizione patologica caratterizzata dalla dilatazione localizzata di un'arteria per alterazione della sua
parete;
- Sbagliata: condizione patologica caratterizzata dalla cessazione di quelle funzioni biologiche che definiscono gli
organismi viventi.

T_5_01745: Come vanno trattati i pazienti coscienti che presentano ipoglicemia sintomatica?
- Esatta: con la somministrazione di tavolette di glucosio per una dose equivalente a 15-20 grammi di glucosio;
- Sbagliata: con la somministrazione di 160-325 mg aspirina masticabile;
- Sbagliata: con la somministrazione di bevande a base di carboidrati ed elettroliti al 3-8%;
- Sbagliata: con l’applicazione del collare cervicale.

T_5_01746: Qual è l’approccio corretto ad un paziente coinvolto in un incidente stradale?


- Esatta: valutare la sicurezza dell’ambiente, valutare le funzioni vitali del soggetto, rassicurare il paziente ed
impedirne i movimenti, chiamare i soccorsi;
- Sbagliata: valutare la sicurezza dell’ambiente, valutare le funzioni vitali del soggetto, estrarre il paziente
dall’abitacolo, chiamare i soccorsi;
- Sbagliata: valutare la sicurezza dell’ambiente, estrarre il paziente dall’abitacolo tirandolo per le caviglie;
- Sbagliata: valutare la sicurezza dell’ambiente, valutare le funzioni vitali del soggetto, far rinvenire il paziente
gettandogli dell’acqua sul viso, ruotare la testa del paziente per verificare la dolorabilità del collo.

T_5_01747: Si può considerare veritiera l’affermazione secondo la quale va sempre sospettato


un possibile coinvolgimento del rachide cervicale nella valutazione clinica di un soggetto
vittima di trauma?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma solo nel caso in cui il paziente non riesca a muovere gli arti inferiori;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: no in quanto il coinvolgimento del rachide cervicale il un paziente vittima di un trauma è estremamente
raro.

T_5_01748: Una frattura può essere:


- Esatta: composta o scomposta;
- Sbagliata: diretta o indiretta;
- Sbagliata: dritta o ritorta;
- Sbagliata: pulsante o continua.

T_5_01749: In caso di paziente con una lussazione, un soccorritore non professionale deve:
- Esatta: non tentare di ripristinare i naturali rapporti articolari; immobilizzare l’arto nella posizione in cui si trova;
- Sbagliata: ripristinare i naturali rapporti articolari; immobilizzare l’arto;
- Sbagliata: eseguire il prima possibile la manovra di Heimlich;
- Sbagliata: porre in trazione l’arto fin che non rientra in posizione normale.

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T_5_01750: Cosa bisogna fare nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una persona in arresto
cardio-respiratorio?
- Esatta: chiamare i soccorsi quindi procedere con le altre fasi del protocollo B.L.S.;
- Sbagliata: chiamare i soccorsi quindi posizionare la persona nella posizione di Trendelemburg;
- Sbagliata: chiamare i soccorsi quindi eseguire la manovra di Heimlich;
- Sbagliata: chiamare i soccorsi e allontanarsi.

T_5_01751: In tema di soccorso medico, cosa si intende con la sigla B.L.S.?


- Esatta: basic Life Support;
- Sbagliata: basic Line Systemic;
- Sbagliata: buon Lavoro di Soccorso;
- Sbagliata: base Logistica Sicura.

T_5_01752: In tema di soccorso medico, in cosa consiste il protocollo B.L.S.?


- Esatta: nella valutazione delle funzioni vitali fondamentali in un soggetto incosciente e nel mantenimento delle
stesse nel caso ce ne fosse bisogno;
- Sbagliata: nell’applicazione della rianimazione cardio-polmonare;
- Sbagliata: nella ricerca di una posizione sicura dove organizzare campi base in caso di emergenze naturali;
- Sbagliata: nella valutazione della pulizia delle attrezzature interne di autoambulanza.

T_5_01753: Per un soccorritore non professionale qual è la sequenza corretta


nell’applicazione del protocollo B.L.S.?
- Esatta: 1. Verifica dello stato di coscienza; 2. Rapida verifica della respirazione; 3. Attivazione dei soccorsi; 4.
Rianimazione cardio-polmonare;
- Sbagliata: 1. Iniziare la rianimazione cardio-polmonare; 2. Attivare i soccorsi; 3. Verificare lo stato di coscienza; 4.
Verificare la respirazione;
- Sbagliata: 1. Rapida verifica della respirazione; 2. Rianimazione cardio-polmonare; 3. Attivazione dei soccorsi; 4.
Verifica dello stato di coscienza;
- Sbagliata: 1. Attivare i soccorsi; 2. Iniziare la rianimazione cardio-polmonare; 3. Verificare lo stato di coscienza; 4.
Verificare la respirazione.

T_5_01754: Durante una rianimazione cardio-polmonare, quando bisogna usare il


defibrillatore se disponibile?
- Esatta: prima possibile;
- Sbagliata: dopo le 30 compressioni toraciche;
- Sbagliata: dopo le 2 ventilazioni polmonari;
- Sbagliata: dopo 5 cicli di compressioni/ventilazioni.

T_5_01755: In un paziente adulto quando è opportuno eseguire la manovra di Heimlich in


caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo?
- Esatta: dopo aver provveduto ad eseguire una serie i colpi dorsali senza successo;
- Sbagliata: immediatamente;
- Sbagliata: appena sopraggiunge lo stato di incoscienza nel paziente;
- Sbagliata: mai.

T_5_01756: Qual è la posizione ideale per una vittima in stato di shock?


- Esatta: posizione supina (sdraiata sul dorso);
- Sbagliata: posizione laterale di sicurezza;
- Sbagliata: posizione eretta (in piedi);
- Sbagliata: sdraiata sulla pancia.

T_5_01757: Cosa deve essere utilizzato per la reidratazione di individui affetti da


disidratazione legata all’esercizio fisico?
- Esatta: bevande a base di carboidrati ed elettroliti al 3-8 %;
- Sbagliata: il defibrillatore;
- Sbagliata: aspirina;
- Sbagliata: bevande a base di alcool.

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T_5_01758: Come deve essere trattata in sede di primo soccorso una lesione oculare dovuta a
esposizione a una sostanza chimica?
- Esatta: irrigando l’occhio, in modo continuo, con abbondanti volumi di acqua pulita. L’infortunato va poi
indirizzato al pronto soccorso per un controllo medico;
- Sbagliata: applicando dei bendaggi;
- Sbagliata: mediante l’utilizzo di alcool etilico. L’infortunato va poi indirizzato al pronto soccorso per un controllo
medico;
- Sbagliata: mediante l’utilizzo di acqua ossigenata.

T_5_01759: Come vanno controllate le emorragie esterne in sede di primo soccorso?


- Esatta: dove possibile, l’emorragia esterna deve essere controllata con la compressione diretta, con o senza
medicazione;
- Sbagliata: attraverso l’uso del defibrillatore;
- Sbagliata: mediante irrogazione di abbondanti volumi di acqua pulita;
- Sbagliata: mediante la somministrazione di antivirali.

T_5_01760: Quando va utilizzato, in sede di primo soccorso, il laccio emostatico?


- Esatta: quando non è possibile controllare una grave emorragia esterna di un arto con la sola compressione diretta
della ferita;
- Sbagliata: in caso di infarto del miocardio;
- Sbagliata: in caso di ictus;
- Sbagliata: quando non è possibile fermare in altro modo una emorragia interna.

T_5_01761: Qual è il trattamento di primo soccorso per una ferita aperta al torace?
- Esatta: la ferita deve essere lasciata esposta, senza applicare una medicazione. Se necessario, è possibile coprire la
ferita con una medicazione non occlusiva;
- Sbagliata: applicare una medicazione occlusiva;
- Sbagliata: applicare immediatamente punti di sutura;
- Sbagliata: applicare un laccio emostatico all’altezza del collo.

T_5_01762: In sede di primo soccorso, come devono essere raffreddate le ustioni termiche?
- Esatta: utilizzando acqua;
- Sbagliata: utilizzando bendaggi;
- Sbagliata: utilizzando alcool;
- Sbagliata: applicando ghiaccio direttamente sulla zona lesa.

T_5_01763: In sede di primo soccorso, come dovrebbero essere medicate le ustioni dopo il
raffreddamento?
- Esatta: dovrebbero essere protette con una medicazione sterile e morbida;
- Sbagliata: mediante applicazione del laccio emostatico;
- Sbagliata: dovrebbero essere medicate mediante asportazione della pelle ustionata;
- Sbagliata: mediante applicazione di oli o, se disponibile, di talco.

T_5_01764: Ai sensi dell’art. 140 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada, qual è il
“principio informatore” della circolazione?
- Esatta: gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione
ed in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale;
- Sbagliata: gli utenti della strada devono agire nel rispetto della segnaletica orizzontale e verticale e dei limiti di
velocità;
- Sbagliata: i conducenti dei veicoli devono, durante la circolazione, tenere la più bassa velocità di marcia possibile e
mantenere la destra rigorosa;
- Sbagliata: i conducenti dei veicoli devono prestare particolare all’attraversamento di animali.

T_5_01766: Ai sensi del d.lgs. n. 285/1992, quale condotta deve tenere il conducente qualora
riesca malagevole l’incrocio con altri veicoli?
- Esatta: deve ridurre la velocità e, occorrendo, anche fermarsi;
- Sbagliata: deve accelerare per liberare il prima possibile il tratto di strada interessato;
- Sbagliata: solo se ci siano veicoli in sosta sul lato destro della carreggiata, deve ridurre la velocità;
- Sbagliata: solo se ci siano veicoli in sosta sul lato destro della carreggiata, deve fermarsi e permettere il transito
dell’altro veicolo.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 113 di 117
T_5_01767: Il conducente può circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o
pericolo per il normale flusso della circolazione?
- Esatta: no, come previsto dall’art. 141, comma 6 del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: si, il d.lgs. n. 285/1992 non fornisce indicazioni riguardo la velocità minima da tenere alla guida;
- Sbagliata: si. Infatti, il d.lgs. n. 285/1992 impone al conducente di tenere la velocità più ridotta possibile;
- Sbagliata: no, ma solo laddove circoli su autostrade. Per la circolazione sulle altre strade il Nuovo Codice della
strada non fornisce indicazioni riguardo la velocità da tenere alla guida.

T_5_01768: Quali sono i limiti di velocità per gli autoveicoli destinati al trasporto di cose o ad
altri usi, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate e fino a 12 tonnellate?
- Esatta: 80 km/h fuori dei centri abitati; 100 km/h sulle autostrade;
- Sbagliata: 50 km/h fuori dei centri abitati; 80 km/h sulle autostrade;
- Sbagliata: 80 km/h sulle strade urbane; 130 km/h sulle autostrade;
- Sbagliata: 30 km/h sulle strade urbane; 90 km/h sulle strade extraurbane; 110 km/h sulle autostrade.

T_5_01769: Su quale parte della carreggiata devono circolare i veicoli?


- Esatta: sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la
strada è libera;
- Sbagliata: solo se la strada è occupata da altri veicoli, sulla parte destra della carreggiata;
- Sbagliata: sulla parte sinistra della carreggiata;
- Sbagliata: al centro della carreggiata.

T_5_01770: Quale condotta devono tenere i conducenti negli attraversamenti di linee


ferroviarie e tramviarie?
- Esatta: i conducenti hanno l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli circolanti su rotaie, salvo diversa segnalazione;
- Sbagliata: i conducenti hanno l'obbligo di dare la precedenza ai veicoli circolanti su rotaie solo se provengono da
destra;
- Sbagliata: i veicoli circolanti su strada hanno sempre la precedenza rispetto ai veicoli circolanti su rotaie;
- Sbagliata: salvo diversa segnalazione, i veicoli circolanti su strada hanno la precedenza rispetto ai veicoli circolanti
su rotaie.

T_5_01771: Quando la carreggiata o semicarreggiata sono suddivise in più corsie, dove deve
essere effettuato il sorpasso?
- Esatta: sulla corsia immediatamente alla sinistra del veicolo che si intende superare;
- Sbagliata: sulla corsia immediatamente alla destra del veicolo che si intende superare;
- Sbagliata: su una qualsiasi delle corsie libere;
- Sbagliata: è fatto divieto di sorpassare nelle carreggiate o semicarreggiate suddivise in più corsie.

T_5_01772: Ai sensi del d.lgs. n. 285/1992, è vietato utilizzare il dispositivo di segnalazione


acustica al fine di evitare incidenti.
- Esatta: falso, fuori dei centri abitati l'uso del dispositivo di segnalazione acustica è consentito ogni qualvolta le
condizioni ambientali o del traffico lo richiedano al fine di evitare incidenti, in particolare durante le manovre di
sorpasso;
- Sbagliata: vero, ma solo per le autovetture di grossa cilindrata;
- Sbagliata: vero, ma solo fuori dei centri abitati;
- Sbagliata: vero, è sempre vietato utilizzare il dispositivo di segnalazione acustica al fine di evitare incidenti, sia nei
centri abitati che al di fuori di essi, sia durante le ore notturne che di giorno.

T_5_01773: L’art. 189 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo codice della strada, dispone che:
- Esatta: le persone coinvolte in un incidente stradale devono porre in atto ogni misura idonea a salvaguardare la
sicurezza della circolazione;
- Sbagliata: le persone coinvolte in un incidente stradale devono disporsi sul lato della strada ed attendere i soccorsi;
- Sbagliata: le persone coinvolte in un incidente stradale in ogni caso non devono rimuovere i veicoli dalla posizione
assunta durante il sinistro;
- Sbagliata: le persone coinvolte in un incidente stradale in ogni caso devono rimuovere i veicoli coinvolti per
garantire la circolazione stradale.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 114 di 117
T_5_01774: L’art. 189 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo codice della strada dispone che:
- Esatta: le persone coinvolte in un incidente stradale devono adoperarsi affinché non venga modificato lo stato dei
luoghi e disperse le tracce utili per l’accertamento delle responsabilità;
- Sbagliata: le persone coinvolte in un incidente stradale devono disporsi sul lato della strada ed attendere i soccorsi;
- Sbagliata: le persone coinvolte in un incidente stradale in ogni caso non devono rimuovere i veicoli dalla posizione
assunta durante il sinistro;
- Sbagliata: le persone coinvolte in un incidente stradale in ogni caso devono rimuovere i veicoli coinvolti per
garantire la circolazione stradale.

T_5_01775: È vera l’affermazione secondo la quale le persone coinvolte in un incidente


stradale devono adoperarsi perché non venga modificato lo stato dei luoghi e disperse le
tracce utili per l’accertamento delle responsabilità?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto se l’incidente è avvenuto su una autostrada;
- Sbagliata: no;
- Sbagliata: si ma soltanto se nel sinistro stradale sono rimasti coinvolti almeno tre veicoli.

T_5_01776: L’art. 189 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo codice della strada dispone che:
- Esatta: chiunque, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento deve prestare l’assistenza
occorrente alle persone eventualmente ferite;
- Sbagliata: chiunque, in caso di incidente con feriti comunque ricollegabile al suo comportamento deve rimanere
nella propria autovettura;
- Sbagliata: chiunque, in caso di incidente con feriti comunque ricollegabile al suo comportamento non può prestare
soccorso alle persone ferite, essendo parte in causa;
- Sbagliata: chiunque, in caso di incidente con feriti comunque ricollegabile al suo comportamento deve allontanarsi
dal luogo del sinistro per non ingenerare comportamenti aggressivi da parte dei parenti dei feriti.

T_5_01777: In caso di sinistro stradale, comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui


derivi danno a uno o più animali d'affezione, da reddito o protetti l’utente della strada ha
l’obbligo:
- Esatta: di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli
animali che abbiano subito il danno;
- Sbagliata: di fermarsi e spostare dalla strada gli animali feriti;
- Sbagliata: non ha nessun obbligo;
- Sbagliata: di continuare la marcia.

T_5_01778: In caso di sinistro stradale, comunque riconducibile al suo comportamento, quale


dei seguenti soggetti ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l'assistenza occorrente a coloro che,
eventualmente, abbiano subito danno alla persona?
- Esatta: ogni utente della strada;
- Sbagliata: soltanto i conducenti degli autoveicoli o motoveicoli;
- Sbagliata: soltanto i pedoni;
- Sbagliata: soltanto le autorità competenti.

T_5_01779: L'utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo


comportamento, ha l'obbligo di fornire le proprie generalità alle persone danneggiate?
- Esatta: si, sempre;
- Sbagliata: si, ma solo nel caso in cui dal sinistro sia derivato un danno grave ai veicoli, tale da giustificare la
richiesta di revisione singola ex articolo 80, comma 7 del d.lgs. n. 285/1992;
- Sbagliata: no, in caso di sinistro stradale saranno le autorità competenti a fornire, su richiesta, i dati relativi alle
parti coinvolte;
- Sbagliata: no, i dati personali sono oggetto di specifica tutela per cui nessuno può essere obbligato a fornire le
proprie generalità.

Modulo di Partecipazione: MODULO SPECIALISTICO CATEGORIE 1-4-5


Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 115 di 117
T_5_01780: Ai sensi dell’art. 189 del d.lgs. n. 285/1992, in caso di incidente, ai conducenti
coinvolti è fatto divieto di spostare i veicoli dalla posizione che hanno assunto durante il
sinistro.
- Esatta: falso;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: vero, ma solo se siano trascorse più di tre ore dal verificarsi del sinistro;
- Sbagliata: vero, ma solo laddove ci siano feriti.

T_5_01782: Gli autoveicoli devono essere muniti del segnale mobile di pericolo?
- Esatta: si;
- Sbagliata: si, ma soltanto se circolano fuori dai centri abitati;
- Sbagliata: si, ma soltanto se hanno una massa superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: no.

T_5_01783: In caso di avaria deve essere sempre posizionato il segnale mobile di pericolo?
- Esatta: no, esso va posizionato soltanto nei casi previsti dal comma 1 dell’art. 162 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo
Codice della strada;
- Sbagliata: si, ma solo qualora l’avaria riguardi un veicolo di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate;
- Sbagliata: si, ma tale obbligo si riferisce solo ai velocipedi, ai ciclomotori a due ruote e ai motocicli;
- Sbagliata: si, sempre.

T_5_01784: Un motociclo in avaria deve posizionare il segnale mobile di pericolo?


- Esatta: no, mai;
- Sbagliata: no, esso va posizionato soltanto se le luci posteriori, di posizione e di emergenza siano insufficienti a
garantire la corretta visibilità del veicolo;
- Sbagliata: si, ma soltanto nei centri abitati;
- Sbagliata: si, sempre.

T_5_01785: Il conducente ed i passeggeri di un veicolo di categoria M1 munito di cinture di


sicurezza, hanno l’obbligo di utilizzarle?
- Esatta: si, in qualsiasi condizione di marcia;
- Sbagliata: si, ma soltanto fuori dai centri abitati;
- Sbagliata: si, ma soltanto sulle autostrade;
- Sbagliata: no, mai.

T_5_01786: Il conducente ed i passeggeri di un veicolo di categoria L2e hanno l’obbligo di


utilizzare le cinture di sicurezza?
- Esatta: no;
- Sbagliata: si, ma soltanto sulle autostrade;
- Sbagliata: si, in qualsiasi condizione di marcia;
- Sbagliata: si, ma soltanto fuori dai centri abitati.

T_5_01787: Il conducente e il passeggero di un veicolo di categoria L1e hanno l’obbligo di


utilizzare un casco protettivo?
- Esatta: si, in qualsiasi condizione di marcia;
- Sbagliata: si, ma soltanto fuori dai centri abitati;
- Sbagliata: si, ma soltanto sulle autostrade;
- Sbagliata: no, mai.

T_5_01788: Il conducente e i passeggeri di un veicolo di categoria N2 hanno l’obbligo di


utilizzare il casco protettivo?
- Esatta: no, mai;
- Sbagliata: si, in qualsiasi condizione di marcia;
- Sbagliata: si, ma soltanto fuori dai centri abitati;
- Sbagliata: si, ma soltanto sulle autostrade.

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Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 116 di 117
T_5_01789: A che distanza deve essere posizionato il segnale mobile di pericolo?
- Esatta: ad almeno 50 mt. dal veicolo in avaria nel caso non ci siano intersezioni;
- Sbagliata: ad almeno 100 mt. dal veicolo in avaria nel caso non ci siano intersezioni;
- Sbagliata: a ridosso del veicolo in avaria;
- Sbagliata: ad almeno 150 mt. dal veicolo in avaria nel caso non ci siano intersezioni.

T_5_01790: Ai sensi dell’art. 162 del d.lgs. n. 285/1992, Nuovo Codice della strada, qualora il
veicolo non sia dotato dell'apposito segnale mobile di pericolo, il conducente:
- Esatta: deve provvedere in altro modo a presegnalare efficacemente l'ostacolo;
- Sbagliata: può sempre omettere la segnalazione dell’ostacolo;
- Sbagliata: incorre in una pena detentiva;
- Sbagliata: può omettere la segnalazione dell’ostacolo, ma solo qualora l’ostacolo sia rappresentato da un autocarro
in avaria.

T_5_01791: Il segnale mobile di pericolo ha forma:


- Esatta: triangolare;
- Sbagliata: romboidale;
- Sbagliata: sferica;
- Sbagliata: trapezoidale.

T_5_01792: Cosa deve utilizzare l’utente nell’ipotesi in cui debba posizionare il segnale
mobile di pericolo?
- Esatta: dispositivi retroriflettenti di protezione individuale;
- Sbagliata: dispositivi di avviso acustico;
- Sbagliata: una rollina metrica;
- Sbagliata: delle lampade al cherosene.

T_5_01793: Quale tra i soggetti sottoelencati è esentato dall’obbligo di indossare il casco


protettivo?
- Esatta: il conducente di un ciclomotore o di un motoveicolo a tre o a quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa;
- Sbagliata: il conducente di un motociclo di cilindrata superiore a 500 cc;
- Sbagliata: le donne incinte;
- Sbagliata: gli appartenenti alle forze di Polizia e ai corpi di Polizia Municipale o Provinciale.

Modulo di Partecipazione: MODULO SPECIALISTICO CATEGORIE 1-4-5


Data Stampa: 24/01/2019 Pagina 117 di 117
QUIZ VERIFICHE DI IDONEITÀ DEL RESPONSABILE TECNICO
(art.13, comma 1, D.M.120/2014; art.2 Delibera del Comitato Nazionale n.6/2017)

MODULO OBBLIGATORIO PER TUTTE LE CATEGORIE


Data Ultimo Aggiornamento: 21/12/2018

Materia: 1. Legislazione dei rifiuti: italiana e europea

G_1_00001: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:
- Esatta: azione preventiva;
- Sbagliata: anticipazione urgente;
- Sbagliata: azione ragionata;
- Sbagliata: pregiudizio.

G_1_00002: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:
- Esatta: precauzione;
- Sbagliata: circospezione;
- Sbagliata: accorgimento;
- Sbagliata: prudenza.

G_1_00003: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:
- Esatta: azione preventiva;
- Sbagliata: azione immediata;
- Sbagliata: tolleranza;
- Sbagliata: azione tollerabile.

G_1_00004: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio di:
- Esatta: “chi inquina paga”;
- Sbagliata: “chi inquina non paga”;
- Sbagliata: “chi non agisce non paga”;
- Sbagliata: “chi agisce paga”.

G_1_00005: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sul principio della:
- Esatta: correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente;
- Sbagliata: non rimozione dei danni causati all’ambiente;
- Sbagliata: correzione, in via prioritaria ex post, dei danni causati all’ambiente;
- Sbagliata: correzione solo ed esclusivamente ex post dei danni causati all’ambiente.

G_1_00006: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:
- Esatta: protezione della salute umana e utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;
- Sbagliata: promozione della tutela della concorrenza e della corretta gestione delle risorse economiche;
- Sbagliata: salvaguardia, tutela e miglioramento delle relazioni politiche tra l'Unione ed i paesi terzi e le
organizzazioni internazionali;
- Sbagliata: favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale e della concorrenza.

Modulo di Partecipazione: MODULO OBBLIGATORIO PER TUTTE LE CATEGORIE


Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 1 di 149
G_1_00007: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica
dell’Unione Europea in materia ambientale:
- Esatta: tiene conto dei dati scientifici e tecnici disponibili e delle condizioni dell'ambiente nelle varie Regioni
dell'Unione;
- Sbagliata: non tiene conto dei dati scientifici e tecnici disponibili e delle condizioni dell'ambiente nelle varie
Regioni dell'Unione;
- Sbagliata: può prescindere dai dati scientifici e tecnici disponibili;
- Sbagliata: tiene conto solo delle condizioni dell'ambiente nelle varie Regioni dell'Unione.

G_1_00008: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale:
- Esatta: tiene conto delle condizioni dell'ambiente nelle varie Regioni dell'Unione e dei vantaggi e degli oneri che
possono derivare dall'azione o dall'assenza di azione;
- Sbagliata: non tiene conto delle condizioni dell'ambiente nelle varie Regioni dell'Unione e dei vantaggi e degli
oneri che possono derivare dall'azione o dall'assenza di azione;
- Sbagliata: può prescindere dalle condizioni dell'ambiente nelle varie Regioni dell'Unione;
- Sbagliata: deve ignorare i vantaggi e gli oneri che possono derivare dall'azione o dall'assenza di azione.

G_1_00009: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sui principi di:
- Esatta: precauzione e correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente;
- Sbagliata: correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente; non precauzione; sviluppo
tecnologico appropriato;
- Sbagliata: «chi inquina paga»; non correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente;
- Sbagliata: precauzione e non correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente.

G_1_00010: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale è fondata sui principi di:
- Esatta: «chi inquina paga» e precauzione;
- Sbagliata: non correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente e precauzione;
- Sbagliata: «chi inquina paga» e prudenza;
- Sbagliata: precauzione e correzione, in via prioritaria ex post, dei danni causati all'ambiente.

G_1_00012: La disciplina comunitaria in materia di rifiuti trova la sua principale fonte


normativa nella direttiva:
- Esatta: 2008/98/CE;
- Sbagliata: 2009/80/CE;
- Sbagliata: 2006/38/CE;
- Sbagliata: 2006/98/CE.

G_1_00013: La disciplina comunitaria in materia di rifiuti trova la sua principale fonte


normativa nella direttiva:
- Esatta: 2008/98/CE;
- Sbagliata: 2007/89/CE;
- Sbagliata: 2002/38/CE;
- Sbagliata: 2009/38/CE.

G_1_00014: Ai sensi del diritto comunitario possono costituire misure di «prevenzione»:


- Esatta: le misure, prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono la
quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita;
- Sbagliata: le misure, prese dopo che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono
la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita;
- Sbagliata: le misure, prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che
aumentano gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sull’ambiente e la salute umana;
- Sbagliata: gli impatti negativi dei rifiuti prodotti sull’ambiente e la salute umana.

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G_1_00015: Ai sensi del diritto comunitario possono costituire misure di «prevenzione»:
- Esatta: le misure, prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono il
contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti;
- Sbagliata: le misure, prese dopo che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono
il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti;
- Sbagliata: le misure, prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che
aumentano il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti;
- Sbagliata: il contenuto di sostanze pericolose in materiali e prodotti.

G_1_00016: In attuazione del principio di prevenzione:


- Esatta: si deve intervenire prima che si siano causati i danni ambientali;
- Sbagliata: si può intervenire solo dopo che si siano causati i danni ambientali in modo da assicurare un adeguato
livello di tutela all’ambiente;
- Sbagliata: nel procedimento amministrativo che comporti il bilanciamento di istanze e interessi pubblici e privati
contrapposti, l’interesse alla tutela ambientale deve essere tenuto in prioritaria considerazione nella ponderazione e
comparazione degli interessi in gioco;
- Sbagliata: ogni intervento normativo e ogni azione amministrativa, in qualsiasi materia ed in qualsiasi settore di
attività, deve sempre farsi carico del problema della tutela ambientale.

G_1_00017: Secondo il principio di prevenzione:


- Esatta: si deve produrre il minor numero possibile di rifiuti;
- Sbagliata: si deve produrre il maggior numero possibile di rifiuti;
- Sbagliata: più rifiuti si producono più aumenta il benessere sociale;
- Sbagliata: si deve produrre il maggior numero possibile di beni e prodotti.

G_1_00019: Il principio di prevenzione significa che:


- Esatta: nell’esercizio di funzioni ambientali possono essere adottate misure prima che una sostanza, un materiale o
un prodotto sia diventato un rifiuto, al fine di ridurre la quantità dei rifiuti;
- Sbagliata: le funzioni normative in materia ambientale vengono esercitate in alto, dalle istituzioni comunitarie,
salvo poi essere consentito ai singoli Stati membri, per prevenire ulteriori danni, di prevedere un regime di tutela
diverso;
- Sbagliata: quando un livello di governo non è dimensionalmente adeguato allo svolgimento di una funzione
ambientale deve intervenire, per prevenire ulteriori danni, il livello di governo superiore;
- Sbagliata: le funzioni normative in materia ambientale vengono esercitate dal basso, dai singoli Stati membri, salvo
poi essere consentito alle istituzioni comunitarie, per prevenire ulteriori danni, di prevedere un regime di tutela
diverso.

G_1_00020: Sono definite di «prevenzione» le misure, prese prima che una sostanza, un
materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto, che riducono:
- Esatta: la quantità dei rifiuti, anche attraverso il riutilizzo dei prodotti o l’estensione del loro ciclo di vita;
- Sbagliata: gli impatti positivi dei rifiuti prodotti sull’ambiente e la salute umana;
- Sbagliata: il contenuto di sostanze non pericolose in materiali e prodotti;
- Sbagliata: l’uso di prodotti riciclati e la durata del ciclo di vita dei prodotti

G_1_00021: Secondo il principio di precauzione:


- Esatta: si devono adottare misure di tutela e prevenzione ambientale anche quando non sia assolutamente certo che
un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al contempo, sussista un dubbio scientificamente
attendibile che possa esserlo;
- Sbagliata: prima che si verifichino danni si deve diffondere la conoscenza dei problemi ambientali, adottando
misure di sensibilizzazione e informazione ambientale;
- Sbagliata: non si possono adottare misure di tutela e prevenzione ambientale ma solo tranquillizzare i cittadini
quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al contempo,
sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo;
- Sbagliata: non si possono adottare misure di tutela e prevenzione ambientale ma si devono solo avviare attività di
studio e ricerca quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al
contempo, sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo.

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G_1_00022: Secondo il principio di precauzione si devono adottare misure di tutela e
prevenzione ambientale:
- Esatta: quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al
contempo, sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo;
- Sbagliata: quando non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al
contempo, sussista un timore che possa esserlo;
- Sbagliata: solo quando sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente;
- Sbagliata: solo quando sussista uno stato di preoccupazione generale che quel determinato fenomeno sia nocivo per
l’ambiente.

G_1_00024: Secondo il principio di precauzione:


- Esatta: è possibile adottare misure di tutela e prevenzione ambientale prima che il danno ambientale si verifichi;
- Sbagliata: è possibile adottare misure di tutela e prevenzione ambientale prima che il rischio ambientale si verifichi;
- Sbagliata: non è possibile adottare misure di tutela e prevenzione ambientale prima che il danno ambientale si
verifichi;
- Sbagliata: è sempre possibile adottare misure di tutela e prevenzione ambientale.

G_1_00025: Il principio di precauzione consente ad un’autorità di adottare misure di tutela e


prevenzione ambientale quando:
- Esatta: non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al contempo,
sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo;
- Sbagliata: sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al contempo,
sussista un dubbio scientificamente attendibile che possa esserlo;
- Sbagliata: non sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, vi sia un timore
generale che possa esserlo;
- Sbagliata: sia assolutamente certo che un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, vi sia un dubbio su
quale sia la migliore strategia da intraprendere al riguardo.

G_1_00026: La normativa comunitaria mira ad aiutare l’Unione europea ad avvicinarsi ad


una «società del riciclaggio»:
- Esatta: cercando di evitare la produzione di rifiuti e di utilizzare i rifiuti come risorse;
- Sbagliata: cercando di aumentare la produzione di rifiuti;
- Sbagliata: cercando di evitare la diffusione di prodotti riciclati;
- Sbagliata: cercando di produrre il minimo possibile e aumentare la produzione di rifiuti.

G_1_00027: Secondo il principio “chi inquina paga”:


- Esatta: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano sui soggetti responsabili
degli inquinamenti;
- Sbagliata: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano su tutta la collettività;
- Sbagliata: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano solo sullo Stato;
- Sbagliata: i costi degli interventi di ripristino ambientale gravano sul responsabile dell’inquinamento, i risarcimenti
dei danni sullo Stato.

G_1_00028: Secondo il principio “chi inquina paga”:


- Esatta: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano sui soggetti responsabili
degli inquinamenti;
- Sbagliata: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni devono essere ripartiti in modo
equo sulla collettività;
- Sbagliata: i costi degli interventi di ripristino ambientale non sono a carico dei responsabili degli inquinamenti;
- Sbagliata: i costi degli interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano sui soggetti sia
responsabili che non responsabili degli inquinamenti.

G_1_00029: Secondo il principio “chi inquina paga”


- Esatta: chi inquina è responsabile dei danni prodotti dall’inquinamento;
- Sbagliata: chi inquina deve pagare solo se non ci sono danni prodotti dall’inquinamento;
- Sbagliata: chi inquina deve pagare per una parte dei danni prodotti dall’inquinamento;
- Sbagliata: chi inquina non è responsabile dei danni prodotti dall’inquinamento.

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G_1_00030: Il principio di rimozione dei danni alla fonte:
- Esatta: impone un’immediata rimozione della fonte di inquinamento ambientale;
- Sbagliata: impone un’immediata purificazione delle fonti naturali;
- Sbagliata: impone un’immediata rimozione dei danni ma vieta di agire sulla fonte di inquinamento ambientale;
- Sbagliata: impone un’immediata rimozione delle fonti naturali al fine di prevenire l’inquinamento ambientale.

G_1_00031: In ossequio al principio di rimozione dei danni alla fonte:


- Esatta: occorre provvedere alla immediata rimozione della causa che ha generato un danno ambientale;
- Sbagliata: non si deve mai rimuovere la causa che ha generato un danno ambientale ma agire solo sui suoi effetti;
- Sbagliata: occorre provvedere alla immediata rimozione di ogni fonte naturale presente sul luogo inquinato;
- Sbagliata: occorre bonificare la fonte naturale e non provvedere alla immediata rimozione della causa che ha
generato un danno ambientale.

G_1_00032: Quale principio che regola il diritto dell’ambiente dispone di provvedere alla
immediata rimozione della causa che ha generato un danno ambientale?
- Esatta: il principio di rimozione dei danni alla fonte;
- Sbagliata: il principio chi inquina paga;
- Sbagliata: il principio di precauzione;
- Sbagliata: il principio di prevenzione.

G_1_00033: Quale principio che regola il diritto dell’ambiente consente ad un’autorità di


adottare misure di tutela e prevenzione ambientale quando non sia assolutamente certo che
un determinato fenomeno sia nocivo per l’ambiente, ma, al contempo, sussista un dubbio
scientificamente attendibile che possa esserlo?
- Esatta: il principio di precauzione;
- Sbagliata: il principio di rimozione dei danni alla fonte;
- Sbagliata: il principio chi inquina paga;
- Sbagliata: il principio di prevenzione.

G_1_00034: Quale principio che regola il diritto dell’ambiente stabilisce che si devono
adottare misure di tutela ambientale quando è scientificamente certo che un determinato
fenomeno è idoneo a produrre dei danni all’ambiente, prima che gli stessi si verifichino?
- Esatta: il principio di prevenzione;
- Sbagliata: il principio di precauzione;
- Sbagliata: il principio di rimozione dei danni alla fonte;
- Sbagliata: il principio chi inquina paga.

G_1_00035: Quale principio che regola il diritto dell’ambiente stabilisce che i costi degli
interventi di ripristino ambientale e dei risarcimenti dei danni gravano sui soggetti
responsabili degli inquinamenti?
- Esatta: il principio “chi inquina paga”;
- Sbagliata: il principio di prevenzione;
- Sbagliata: il principio di precauzione;
- Sbagliata: il principio di rimozione dei danni alla fonte.

G_1_00036: Il principio di rimozione dei danni alla fonte:


- Esatta: impone di provvedere alla immediata rimozione della causa che ha generato un danno ambientale;
- Sbagliata: impone di provvedere alla immediata punizione del responsabile dell’inquinamento;
- Sbagliata: è un principio solo italiano non riconosciuto dal diritto comunitario;
- Sbagliata: è un altro modo per definire il principio di precauzione.

G_1_00037: La gerarchia dei rifiuti si applica quale:


- Esatta: ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione e gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: ordine di ingresso dei rifiuti in discarica;
- Sbagliata: ordine di priorità della normativa e della politica in materia di prevenzione dei danni ai lavoratori;
- Sbagliata: ordine di chiamata dei rifiuti speciali prima dello smaltimento.

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G_1_00038: Con riferimento a singoli flussi di rifiuti:
- Esatta: è consentito discostarsi, in via eccezionale, dall'ordine di priorità definito dalla gerarchia dei rifiuti qualora
ciò sia giustificato in base ad una specifica analisi;
- Sbagliata: è obbligatorio discostarsi dall'ordine di priorità definito dalla gerarchia dei rifiuti ogniqualvolta si tratti di
rifiuti provenienti dalle isole o da zone di difficile accesso;
- Sbagliata: non è in nessun caso mai consentito discostarsi dall'ordine di priorità definito dalla gerarchia dei rifiuti;
- Sbagliata: è obbligatorio discostarsi dall'ordine di priorità definito dalla gerarchia dei rifiuti ogniqualvolta si tratti di
rifiuti pericolosi.

G_1_00039: La gerarchia dei rifiuti prevede il seguente ordine di priorità:


- Esatta: prevenzione - preparazione per il riutilizzo – riciclaggio - recupero di altro tipo, per esempio il recupero di
energia - smaltimento;
- Sbagliata: preparazione per il riutilizzo – prevenzione – riciclaggio - recupero di altro tipo, per esempio il recupero
di energia - smaltimento;
- Sbagliata: prevenzione - preparazione per il riutilizzo - recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia –
riciclaggio – smaltimento;
- Sbagliata: prevenzione - preparazione per lo smaltimento - recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia
- riciclaggio – smaltimento.

G_1_00040: Secondo la gerarchia dei rifiuti:


- Esatta: l’attività di prevenzione precede quella di preparazione per il riutilizzo;
- Sbagliata: l’attività di riciclaggio comprende quella di preparazione per il riutilizzo;
- Sbagliata: l’attività di smaltimento precede quella di riciclaggio;
- Sbagliata: l’attività di preparazione per il riutilizzo precede quella di prevenzione.

G_1_00041: La gerarchia dei rifiuti stabilisce in generale:


- Esatta: un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nella normativa e politica dei
rifiuti;
- Sbagliata: un ordine di gerarchia tra i vari tipi di rifiuti in modo da assicurarne il corretto smaltimento;
- Sbagliata: un ordine di gerarchia tra i rifiuti speciali e non;
- Sbagliata: un ordine di priorità tra i vari tipi di rifiuti in modo da assicurare la migliore opzione ambientale nella
normativa e politica dei rifiuti.

G_1_00042: La gerarchia dei rifiuti stabilisce in generale un ordine di priorità:


- Esatta: di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nella normativa e politica dei rifiuti;
- Sbagliata: di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nell’attività di smaltimento dei rifiuti;
- Sbagliata: di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nell’attività di recupero dei rifiuti;
- Sbagliata: di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nell’attività di preparazione per il riutilizzo dei
rifiuti.

G_1_00043: La gerarchia dei rifiuti serve a consentire di definire:


- Esatta: un ordine di priorità di ciò che costituisce la migliore opzione ambientale nella normativa e politica dei
rifiuti;
- Sbagliata: chi abbia competenza ad adottare la migliore opzione ambientale nella normativa e politica dei rifiuti;
- Sbagliata: quale rifiuto debba essere smaltito per primo tra i vari tipi di rifiuti in modo da assicurare la migliore
opzione ambientale nella normativa e politica dei rifiuti;
- Sbagliata: un ordine di gerarchia tra i rifiuti pericolosi e non secondo quella che è risultata la migliore opzione
ambientale nella normativa e politica dei rifiuti.

G_1_00045: Secondo il diritto comunitario gli Stati membri, in linea con la gerarchia dei
rifiuti:
- Esatta: dovrebbero sostenere l’uso di materiali riciclati;
- Sbagliata: dovrebbero sostenere l’uso di materiali non riciclati;
- Sbagliata: dovrebbero promuovere, laddove possibile, lo smaltimento in discarica di materiali riciclati;
- Sbagliata: dovrebbero promuovere, laddove possibile, l’incenerimento di materiali riciclati.

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G_1_00046: Secondo la normativa comunitaria sui rifiuti:
- Esatta: esistono sostanze od oggetti derivanti da un processo di produzione che non ha come obiettivo primario la
loro produzione che non sono più qualificabili come rifiuti;
- Sbagliata: esistono sostanze od oggetti derivanti da un processo di produzione che ha come obiettivo primario la
loro produzione che non sono più qualificabili come rifiuti;
- Sbagliata: non possono esistere sostanze od oggetti derivanti da un processo di produzione che non ha come
obiettivo primario la loro produzione che non siano qualificabili come rifiuti;
- Sbagliata: non possono esistere sostanze od oggetti derivanti da un processo di produzione che non ha come
obiettivo primario la loro produzione che non siano qualificabili come rifiuti speciali.

G_1_00047: Secondo il diritto comunitario in materia di rifiuti:


- Esatta: il produttore di rifiuti e il detentore di rifiuti dovrebbero gestire gli stessi in modo da garantire un livello
elevato di protezione dell’ambiente e della salute umana;
- Sbagliata: solo il produttore di rifiuti è tenuto a gestire gli stessi in modo da garantire un livello elevato di
protezione dell’ambiente e della salute umana;
- Sbagliata: solo il detentore di rifiuti dovrebbe gestire gli stessi in modo da garantire un livello elevato di protezione
dell’ambiente e della salute umana;
- Sbagliata: né il produttore di rifiuti né il detentore di rifiuti dovrebbero gestire gli stessi in modo da garantire un
livello elevato di protezione dell’ambiente e della salute umana perché tale compito spetta allo Stato.

G_1_00048: In ossequio al principio della responsabilità del produttore, si può:


- Esatta: incentivare lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti adatti all'uso multiplo,
tecnicamente durevoli, e che, dopo essere diventati rifiuti, sono adatti ad un recupero adeguato e sicuro e a uno
smaltimento compatibile con l'ambiente;
- Sbagliata: disincentivare lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti adatti all'uso multiplo,
tecnicamente durevoli, e che, dopo essere diventati rifiuti, sono adatti ad un recupero adeguato e sicuro e a uno
smaltimento compatibile con l'ambiente;
- Sbagliata: progettare prodotti volti ad aumentare i loro impatti ambientali e non adatti ad un recupero adeguato e
sicuro e a uno smaltimento compatibile con l'ambiente;
- Sbagliata: incentivare lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti ad alto impatto ambientale e
difficilmente recuperabili.

G_1_00049: In attuazione del principio della responsabilità del produttore può essere disposto
che:
- Esatta: i costi della gestione dei rifiuti siano sostenuti dal produttore del prodotto da cui origina il rifiuto;
- Sbagliata: i costi della gestione dei rifiuti non gravino in alcun modo, né parzialmente né interamente, sul
produttore del prodotto causa dei rifiuti;
- Sbagliata: i costi della gestione dei rifiuti siano sostenuti sempre dal solo distributore del prodotto causa dei rifiuti;
- Sbagliata: i costi della gestione dei rifiuti siano sostenuti sempre dal solo consumatore del prodotto causa dei rifiuti.

G_1_00050: La responsabilità estesa del produttore riguarda:


- Esatta: il “produttore del prodotto”;
- Sbagliata: il solo “gestore” della discarica;
- Sbagliata: il solo “consumatore del prodotto”, che produce un rifiuto dopo l’utilizzo dello stesso;
- Sbagliata: colui che ha commesso un danno ambientale.

G_1_00051: La responsabilità estesa del produttore:


- Esatta: è utile all’obiettivo di creare una “società del riciclaggio”;
- Sbagliata: è di ostacolo all’obiettivo di creare una “società del riciclaggio”;
- Sbagliata: ostacola il riciclaggio dei rifiuti;
- Sbagliata: è utile per combattere il riciclaggio di denaro.

G_1_00052: La responsabilità estesa del produttore:


- Esatta: trova oggi delle forme di applicazione concreta nella normativa ambientale;
- Sbagliata: costituisce un’idea realizzabile solo in futuro;
- Sbagliata: è un principio solo comunitario, non nazionale;
- Sbagliata: è stata dichiarata sempre incostituzionale dalla Corte Costituzionale italiana.

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G_1_00053: La responsabilità estesa del produttore può comportare che gli Stati membri
adottino misure, legislative o non, al fine di garantire da parte del produttore del prodotto:
- Esatta: l’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo l’utilizzo di tali prodotti;
- Sbagliata: il rifiuto dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo l’utilizzo di tali prodotti;
- Sbagliata: il divieto di pubblicazione di informazioni relative alla misura in cui il prodotto è riutilizzabile e
riciclabile;
- Sbagliata: l’obbligo di non mettere a disposizione del pubblico informazioni relative alla misura in cui il prodotto è
riutilizzabile e riciclabile.

G_1_00054: Secondo il diritto comunitario al fine di rafforzare il riutilizzo, la prevenzione, il


riciclaggio e l’altro recupero dei rifiuti, gli Stati membri possono adottare misure legislative o
non legislative volte ad assicurare il principio della responsabilità estesa del produttore:
- Esatta: Vero, gli Stati membri possono adottare misure volte ad assicurare che chiunque professionalmente
fabbrichi prodotti sia soggetto ad una responsabilità estesa del produttore;
- Sbagliata: falso, perché il diritto comunitario non dispone nulla in merito alla responsabilità estesa del produttore;
- Sbagliata: falso, perché gli Stati membri non hanno competenze in merito all’attuazione del principio della
responsabilità estesa del produttore;
- Sbagliata: falso, perché la responsabilità estesa del produttore non consente di rafforzare il riutilizzo, la
prevenzione, il riciclaggio e l’altro recupero dei rifiuti.

G_1_00055: La normativa italiana sui rifiuti è disciplinata:


- Esatta: dal d. lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: dal d. lgs. n. 163 del 2006;
- Sbagliata: dalla legge n. 241 del 1990;
- Sbagliata: dal d.lgs. n. 104 del 2010.

G_1_00056: In Italia la normativa sui rifiuti è disciplinata:


- Esatta: da vari tipi di fonti, tra cui un decreto legislativo;
- Sbagliata: solo da decreti ministeriali e regolamenti governativi;
- Sbagliata: solo da ordinanze del sindaco;
- Sbagliata: dalla legge, in quanto soggetta a riserva assoluta di legge.

G_1_00057: La normativa italiana sui rifiuti è disciplinata:


- Esatta: anche dalla normativa statale;
- Sbagliata: dalla sola normativa regionale;
- Sbagliata: dalla sola Costituzione;
- Sbagliata: in via principale non da atti aventi forza di legge ma dagli statuti dei Comuni.

G_1_00058: La normativa italiana sui rifiuti ha come obiettivo primario:


- Esatta: la promozione dei livelli di qualità della vita umana, da realizzare attraverso la salvaguardia ed il
miglioramento delle condizioni dell'ambiente e l'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;
- Sbagliata: la tutela e valorizzazione del solo patrimonio culturale, in coerenza con le attribuzioni di cui all'articolo
117 della Costituzione;
- Sbagliata: la disciplina dell'espropriazione, anche a favore di privati, dei beni immobili o di diritti relativi ad
immobili per l'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità;
- Sbagliata: l'assetto e l'incremento edilizio dei centri abitati e lo sviluppo urbanistico in genere nel territorio dello
Stato.

G_1_00059: La normativa italiana sui rifiuti:


- Esatta: deve essere adottata nel rispetto degli obblighi internazionali, dell'ordinamento comunitario, delle
attribuzioni delle Regioni e degli enti locali;
- Sbagliata: può sempre derogare agli obblighi internazionali;
- Sbagliata: può sempre derogare agli obblighi dell'ordinamento comunitario;
- Sbagliata: può sempre derogare alle attribuzioni delle Regioni e degli enti locali.

G_1_00060: La normativa italiana sui rifiuti dispone che la tutela dell'ambiente e degli
ecosistemi naturali sia garantita:
- Esatta: da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private;
- Sbagliata: dai soli enti pubblici;
- Sbagliata: dalle sole persone giuridiche private;
- Sbagliata: dalle sole persone fisiche private.

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G_1_00061: La normativa sui rifiuti in Italia:
- Esatta: è disciplinata da un decreto legislativo che costituisce il testo di riferimento della materia;
- Sbagliata: è stata introdotta per la prima volta con un decreto legislativo del 2008;
- Sbagliata: è disciplinata solo dai principi formulati dalla giurisprudenza italiana;
- Sbagliata: è stata introdotta per la prima volta con un regolamento governativo del 2006.

G_1_00062: La nozione giuridica di rifiuto:


- Esatta: è presente in una norma giuridica dell’ordinamento italiano;
- Sbagliata: è stata formulata solo dalla giurisprudenza comunitaria e mai recepita in una norma giuridica;
- Sbagliata: è stata formulata solo dalla giurisprudenza italiana e mai recepita in una norma giuridica;
- Sbagliata: è presente nella Costituzione italiana.

G_1_00063: La nozione giuridica di rifiuto:


- Esatta: esiste ed è diversa dalla nozione giuridica di ambiente;
- Sbagliata: riassume in sé anche le nozioni giuridiche di paesaggio e governo del territorio;
- Sbagliata: esiste ma coincide con la nozione giuridica di ambiente;
- Sbagliata: ad oggi non esiste ancora.

G_1_00064: L’ordinamento giuridico italiano:


- Esatta: ha recepito la direttiva 2008/98/CE con il d.lgs. n. 205 del 2010;
- Sbagliata: non ha mai recepito la direttiva 2008/98/CE;
- Sbagliata: ha recepito la direttiva 2008/98/CE solo in via giurisprudenziale;
- Sbagliata: ha recepito la direttiva 2008/98/CE con il d.lgs. n. 104 del 2010.

G_1_00065: Con quale dei seguenti atti l’ordinamento giuridico italiano ha recepito la
direttiva 2008/98/CE?
- Esatta: il d.lgs. n. 205 del 2010;
- Sbagliata: il d.lgs. n. 104 del 2000;
- Sbagliata: il d.lgs. n. 25 del 2010;
- Sbagliata: il d.lgs. n. 5 del 2015.

G_1_00066: Nell’ordinamento giuridico italiano:


- Esatta: vi è una normativa nazionale sui rifiuti;
- Sbagliata: non vi è alcuna normativa nazionale sui rifiuti;
- Sbagliata: la normativa sui rifiuti si può solo rintracciare implicitamente in quella del Codice dei beni culturali e del
paesaggio;
- Sbagliata: la normativa sui rifiuti si può solo rintracciare implicitamente nel Codice del processo amministrativo.

G_1_00068: Anche l'attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a


consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile:
- Esatta: vero, per cui nell'ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità
gli interessi alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria
considerazione;
- Sbagliata: vero, per cui nell'ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da
discrezionalità gli interessi alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di
minoritaria considerazione;
- Sbagliata: falso, perché tale principio non si rivolge alla pubblica amministrazione;
- Sbagliata: falso, perché tale principio non si applica ancora nell’ordinamento giuridico italiano.

G_1_00069: Data la complessità delle relazioni e delle interferenze tra natura e attività
umane, il principio dello sviluppo sostenibile:
- Esatta: deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell'ambito delle risorse ereditate, tra quelle da
risparmiare e quelle da trasmettere, affinché nell'ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si
inserisca altresì il principio di solidarietà per salvaguardare e per migliorare la qualità dell'ambiente anche futuro;
- Sbagliata: deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell'ambito delle risorse, tra quelle da acquistare e
quelle da vendere, affinché nell'ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si inserisca altresì il
principio di concorrenza e del libero mercato e non si generino pratiche anticoncorrenziali;
- Sbagliata: non deve riguardare le risorse ereditate ed attuali ma solo quelle già esaurite;
- Sbagliata: non può essere realizzato ancora ma è rimesso alle generazioni future, che dovranno individuare un
equilibrato rapporto, nell'ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere.

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G_1_00070: La risoluzione delle questioni che involgono aspetti ambientali deve essere
cercata e trovata nella prospettiva di garanzia dello sviluppo sostenibile:
- Esatta: in modo da salvaguardare il corretto funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali dalle
modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane;
- Sbagliata: in modo da salvaguardare le attività umane dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dai
comportamenti delle generazioni future;
- Sbagliata: in modo da eliminare del tutto il benessere economico;
- Sbagliata: in modo da realizzare un modello di sviluppo che sia solo rurale e non industriale.

G_1_00071: La gestione dei rifiuti:


- Esatta: costituisce attività di pubblico interesse;
- Sbagliata: non costituisce attività di pubblico interesse;
- Sbagliata: costituisce attività giuridicamente non rilevante;
- Sbagliata: nessuna delle precedenti.

G_1_00072: La gestione dei rifiuti è effettuata conformemente ai principi di:


- Esatta: responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione,
nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti;
- Sbagliata: responsabilizzazione e cooperazione dei soli soggetti coinvolti nella produzione di beni da cui originano
i rifiuti;
- Sbagliata: responsabilizzazione e cooperazione dei soli soggetti coinvolti nella distribuzione di beni da cui
originano i rifiuti;
- Sbagliata: responsabilizzazione e cooperazione dei soli soggetti coinvolti nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui
originano i rifiuti.

G_1_00073: La gestione dei rifiuti:


- Esatta: è effettuata secondo criteri di efficacia ed efficienza;
- Sbagliata: è effettuata secondo il criterio del solo profitto;
- Sbagliata: prescinde dal criterio della fattibilità tecnica ed economica;
- Sbagliata: prescinde dal criterio della economicità.

G_1_00074: La gestione dei rifiuti è effettuata:


- Esatta: nel rispetto delle norme vigenti in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali;
- Sbagliata: senza applicazione delle norme vigenti in materia di partecipazione e di accesso alle informazioni
ambientali;
- Sbagliata: nel rispetto delle solo norme vigenti in materia di accesso alle informazioni ambientali e non di quelle
sulla partecipazione;
- Sbagliata: nel rispetto delle solo norme vigenti in materia di partecipazione e non di quelle sull’accesso alle
informazioni ambientali.

G_1_00075: Costituisce “rifiuto” ai sensi della normativa in materia:


- Esatta: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi;
- Sbagliata: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore non si disfi;
- Sbagliata: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore non abbia l’obbligo di disfarsi;
- Sbagliata: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si appropri o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di
appropriarsi.

G_1_00076: Ai sensi della normativa in materia una sostanza od oggetto possono essere
qualificati come rifiuto solo al momento in cui sono introdotti all’interno di una discarica:
- Esatta: falso, perché non è questo il criterio di qualificazione definito dalla legge;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, solo al momento dell’introduzione all’interno di un impianto di incenerimento;
- Sbagliata: falso, solo al momento in cui acquisiscono natura di compost.

G_1_00079: In ossequio ai principi normativi in materia di rifiuti:


- Esatta: è possibile la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d'invito che valorizzino le capacità e le
competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;
- Sbagliata: non è mai possibile la previsione di clausole di bandi di gara o lettere d'invito che valorizzino le capacità
e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti;
- Sbagliata: è opportuno evitare la promozione di eco-bilanci o sistemi di certificazione ambientale;
- Sbagliata: non è mai possibile l'uso di sistemi di qualità ambientale.

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G_1_00081: Ai sensi della normativa in materia per "oli usati" si intende:
- Esatta: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o sintetico, divenuto improprio all'uso cui era inizialmente
destinato, quali gli oli usati dei motori a combustione e dei sistemi di trasmissione, nonché gli oli usati per turbine e
comandi idraulici;
- Sbagliata: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o sintetico, idoneo all'uso cui è inizialmente destinato,
quali gli oli dei motori a combustione e dei sistemi di trasmissione, nonché gli oli per turbine e comandi idraulici;
- Sbagliata: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o sintetico, allorquando sia stato usato una sola volta,
anche se ancora idoneo all'uso cui è inizialmente destinato, quali gli oli, usati una volta, dei motori a combustione e
dei sistemi di trasmissione, nonché per turbine e comandi idraulici;
- Sbagliata: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o sintetico che sia stato venduto dal produttore dello
stesso al consumatore.

G_1_00082: Fanno parte del "rifiuto organico", così come definito dalla normativa in
materia:
- Esatta: i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi;
- Sbagliata: i rifiuti non biodegradabili di giardini e parchi;
- Sbagliata: i rifiuti comunque presenti all’interno di giardini e parchi;
- Sbagliata: i rifiuti di qualunque natura se abbandonati all’interno di giardini e parchi.

G_1_00083: Fanno parte del "rifiuto organico", così come definito dalla normativa in
materia:
- Esatta: i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita
al dettaglio e rifiuti simili prodotti dall'industria alimentare raccolti in modo differenziato;
- Sbagliata: i rifiuti purché non alimentari prodotti da nuclei domestici, ristoranti, servizi di ristorazione e punti
vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti dall'industria alimentare raccolti in modo differenziato;
- Sbagliata: solo i rifiuti alimentari prodotti da servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili
prodotti dall'industria alimentare raccolti in modo differenziato;
- Sbagliata: solo i rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici.

G_1_00084: Ai sensi della normativa in materia per "autocompostaggio" si intende:


- Esatta: il compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche e non
domestiche, ai fini dell'utilizzo in sito del materiale prodotto;
- Sbagliata: il compostaggio degli scarti non organici dei propri rifiuti speciali, effettuato da utenze domestiche, ai
fini dell'utilizzo in sito del materiale prodotto;
- Sbagliata: il compostaggio degli scarti organici dei propri rifiuti urbani, effettuato da utenze domestiche, ai fini
dell'utilizzo fuori dal sito del materiale prodotto;
- Sbagliata: il compostaggio degli scarti organici di rifiuti urbani, anche non propri, effettuato da utenze solo ed
esclusivamente domestiche, ai fini dell'utilizzo fuori dal sito del materiale prodotto.

G_1_00085: La nozione di "produttore di rifiuti" comprende:


- Esatta: sia il “produttore iniziale” che il “nuovo produttore” di rifiuti;
- Sbagliata: solo il “produttore iniziale” di rifiuti;
- Sbagliata: solo il “nuovo produttore” di rifiuti;
- Sbagliata: né il “produttore iniziale”, né il “nuovo produttore” di rifiuti.

G_1_00086: La normativa in materia definisce produttore di rifiuti “iniziale”:


- Esatta: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione;
- Sbagliata: solo il soggetto la cui attività produce rifiuti e non quello al quale sia giuridicamente riferibile detta
produzione;
- Sbagliata: il soggetto la cui attività non produce rifiuti;
- Sbagliata: il soggetto la cui attività consiste in operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che
modificano la natura o la composizione dei rifiuti prodotti da altri.

G_1_00087: La normativa in materia definisce “nuovo” produttore di rifiuti:


- Esatta: chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la
natura o la composizione dei rifiuti prodotti dal produttore iniziale;
- Sbagliata: chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni senza modificare la
natura o la composizione di detti rifiuti prodotti dal produttore iniziale;
- Sbagliata: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta
produzione;
- Sbagliata: il soggetto che acquista un prodotto riciclato.

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G_1_00088: Si può qualificare come "produttore del prodotto":
- Esatta: qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o
importi prodotti;
- Sbagliata: qualsiasi persona fisica o giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o
importi rifiuti;
- Sbagliata: qualsiasi persona fisica che non professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi
prodotti;
- Sbagliata: qualsiasi persona solo giuridica che professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o
importi prodotti.

G_1_00089: Ai sensi della normativa sui rifiuti si può qualificare come "commerciante" dei
rifiuti:
- Esatta: qualsiasi impresa che agisce in qualità di committente, al fine di acquistare e successivamente vendere
rifiuti, compresi i commercianti che non prendono materialmente possesso dei rifiuti;
- Sbagliata: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso;
- Sbagliata: qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli
intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti;
- Sbagliata: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta
produzione.

G_1_00090: Ai sensi della normativa sui rifiuti si può qualificare come " intermediario" dei
rifiuti:
- Esatta: qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli
intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti;
- Sbagliata: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso;
- Sbagliata: qualsiasi impresa che agisce in qualità di committente, al fine di acquistare e successivamente vendere
rifiuti, compresi i commercianti che non prendono materialmente possesso dei rifiuti;
- Sbagliata: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta
produzione.

G_1_00091: Ai sensi della normativa sui rifiuti di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, qualsiasi
impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli
intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti, si può qualificare
come:
- Esatta: "intermediario" dei rifiuti;
- Sbagliata: produttore iniziale dei rifiuti;
- Sbagliata: “nuovo produttore” di rifiuti;
- Sbagliata: consumatore dei rifiuti.

G_1_00092: Ai sensi della normativa sui rifiuti di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, gli intermediari
che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti sono compresi nella definizione di
“intermediario”?
- Esatta: sì, nell’art. 183 del decreto si enuncia esplicitamente che sono compresi nella nozione di “intermediario”;
- Sbagliata: no, nell’art. 183 del decreto si enuncia esplicitamente che sono esclusi dalla nozione di “intermediario”;
- Sbagliata: sì, perché anche se l’art. 183 del decreto nulla dispone a riguardo la giurisprudenza si è pronunciata in
questo senso;
- Sbagliata: no, perché anche se l’art. 183 del decreto nulla dispone a riguardo la giurisprudenza si è pronunciata in
senso negativo.

G_1_00093: Ai sensi della normativa sui rifiuti di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, ai fini della
qualifica di “intermediario” l’impresa interessata:
- Esatta: non deve necessariamente disporre anche la raccolta dei rifiuti per conto di terzi;
- Sbagliata: deve necessariamente disporre la raccolta dei rifiuti per conto di terzi;
- Sbagliata: deve necessariamente disporre il recupero e non lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi;
- Sbagliata: deve necessariamente disporre lo smaltimento e non il recupero dei rifiuti per conto di terzi.

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G_1_00094: Ai sensi delle norme in materia di gestione dei rifiuti di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, per l’acquisizione della qualifica di “intermediario” non è necessario che l’impresa
agisca per conto di terzi:
- Esatta: falso, l’art. 183 del decreto dispone esplicitamente che esso debba agire per conto di terzi;
- Sbagliata: vero, la normativa non dispone tale requisito;
- Sbagliata: vero, l’intermediario può per sua natura avere in gestione solo rifiuti prodotti da se stesso;
- Sbagliata: falso, l’art. 183 del decreto non dispone nulla al riguardo.

G_1_00095: Costituiscono attività di "gestione" di rifiuti:


- Esatta: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi il controllo di tali operazioni e gli
interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento, nonché le operazioni effettuate in qualità di
commerciante o intermediario;
- Sbagliata: le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita e deposito preliminari alla raccolta di materiali o
sostanze naturali derivanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene, anche ove frammisti ad
altri materiali di origine antropica effettuate, nel tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito
nel quale detti eventi li hanno depositati;
- Sbagliata: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi il controllo di tali operazioni e
gli interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento, ad esclusione delle operazioni effettuate in qualità di
commerciante o intermediario;
- Sbagliata: le sole operazioni effettuate in qualità di commerciante o intermediario.

G_1_00096: Non costituiscono attività di gestione dei rifiuti le operazioni di prelievo,


raggruppamento, cernita e deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali
derivanti da eventi atmosferici o meteorici, nel tempo tecnico strettamente necessario, presso
il medesimo sito nel quale detti eventi li hanno depositati:
- Esatta: vero, perché la normativa in materia disciplina espressamente questa esclusione;
- Sbagliata: vero, perché le suddette operazioni non possono mai in ogni caso essere considerate attività di gestione
dei rifiuti anche qualora abbiano ad oggetto materiali o sostanze diversi da quelli sopra descritti;
- Sbagliata: falso, l’esclusione opera solo se le suddette operazioni sono svolte in sito diverso da quello nel quale
detti eventi li hanno depositati;
- Sbagliata: falso, l’esclusione opera solo se le suddette operazioni hanno ad oggetto materiali o sostanze naturali non
derivanti da eventi atmosferici o meteorici.

G_1_00097: Con "raccolta differenziata" si intende:


- Esatta: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di
facilitarne il trattamento specifico;
- Sbagliata: l’attività consistente nelle operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui
prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro
pretrattamento;
- Sbagliata: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per
la stessa finalità per la quale erano stati concepiti;
- Sbagliata: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile,
sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di
prepararli ad assolvere tale funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale.

G_1_00098: La nozione giuridica di "riciclaggio":


- Esatta: definisce qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali
o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini;
- Sbagliata: non include il trattamento di materiale organico;
- Sbagliata: include il recupero di energia ed il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o
in operazioni di riempimento;
- Sbagliata: definisce qualsiasi operazione di raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla
natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico.

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G_1_00099: Costituisce attività di "rigenerazione degli oli usati":
- Esatta: qualsiasi operazione di riciclaggio che permetta di produrre oli di base mediante una raffinazione degli oli
usati, che comporti in particolare la separazione dei contaminanti, dei prodotti di ossidazione e degli additivi
contenuti in tali oli;
- Sbagliata: qualsiasi operazione di rigenerazione di oli mai usati, che comporti in particolare la separazione dei
contaminanti, dei prodotti di ossidazione e degli additivi contenuti in tali oli;
- Sbagliata: qualsiasi operazione di commercializzazioni di oli usati;
- Sbagliata: qualsiasi operazione di smaltimento degli oli usati.

G_1_00100: Costituisce attività di "smaltimento" dei rifiuti:


- Esatta: qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando l'operazione ha come conseguenza secondaria il
recupero di sostanze o di energia;
- Sbagliata: qualsiasi operazione diversa dal recupero purché l'operazione non abbia come conseguenza, anche
secondaria, il recupero di sostanze o di energia;
- Sbagliata: qualsiasi operazione di recupero;
- Sbagliata: qualsiasi operazione che abbia come conseguenza primaria il recupero di sostanze o di energia.

G_1_00101: Costituiscono attività di "stoccaggio":


- Esatta: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti, nonché le attività di
recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di rifiuti come definite dalla normativa in materia;
- Sbagliata: le attività di raccolta consistenti nel prelievo e nella cernita preliminari alla raccolta dei soli rifiuti
organici;
- Sbagliata: esclusivamente le attività di raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla
natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico;
- Sbagliata: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o
sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini.

G_1_00102: Costituisce un "deposito temporaneo":


- Esatta: il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un
impianto di trattamento, effettuati alle condizioni previste dalla legge, prima della raccolta, nel luogo in cui gli
stessi sono prodotti, da intendersi quale l'intera area in cui si svolge l'attività che ha determinato la produzione dei
rifiuti;
- Sbagliata: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti, nonché le attività
di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di rifiuti come definite dalla normativa in materia;
- Sbagliata: il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in
un impianto di trattamento, effettuati alle condizioni previste dalla legge, prima della raccolta, anche in un luogo
diverso da quello in cui gli stessi sono prodotti;
- Sbagliata: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o
sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini.

G_1_00103: Ai fini dell’applicazione della qualifica giuridica di "deposito temporaneo", il


luogo in cui i rifiuti sono prodotti deve essere inteso come:
- Esatta: l'intera area in cui si svolge l'attività che ha determinato la produzione dei rifiuti o, per gli imprenditori
agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa
agricola, ivi compresi i consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci;
- Sbagliata: una parte dell’area in cui si svolge l'attività che ha determinato la produzione dei rifiuti o, per gli
imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della
cooperativa agricola, ivi compresi i consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci;
- Sbagliata: l'intera area in cui si svolge l'attività di produzione del prodotto, a prescindere da quella in cui si svolge
l'attività che ha determinato la produzione dei rifiuti, anche se si tratta imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135
del codice civile;
- Sbagliata: la residenza o il domicilio del produttore del rifiuto, anche se si tratta di imprenditori agricoli di cui
all'articolo 2135 del codice civile.

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G_1_00104: Ai fini dell’applicazione della qualifica giuridica di "deposito temporaneo", è
necessario il rispetto delle seguenti condizioni:
- Esatta: i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive
modificazioni, devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l'imballaggio
dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento;
- Sbagliata: possono non essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze
pericolose;
- Sbagliata: il "deposito temporaneo" dei rifiuti pericolosi può essere effettuato a prescindere delle norme che
disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute;
- Sbagliata: il "deposito temporaneo" deve essere effettuato per categorie disomogenee di rifiuti.

G_1_00106: Costituiscono "rifiuto biostabilizzato":


- Esatta: i rifiuti ottenuti dal trattamento biologico aerobico o anaerobico dei rifiuti indifferenziati, nel rispetto di
apposite norme tecniche, da adottarsi a cura dello Stato, finalizzate a definirne contenuti e usi compatibili con la
tutela ambientale e sanitaria e, in particolare, a definirne i gradi di qualità;
- Sbagliata: i rifiuti biodegradabili di giardini e parchi, rifiuti alimentari e di cucina prodotti da nuclei domestici,
ristoranti, servizi di ristorazione e punti vendita al dettaglio e rifiuti simili prodotti dall'industria alimentare raccolti
in modo differenziato;
- Sbagliata: i rifiuti ottenuti dal trattamento biologico aerobico o anaerobico dei soli rifiuti organici, nel rispetto di
apposite norme tecniche, da adottarsi a cura dello Stato, finalizzate a definirne contenuti e usi compatibili con la
tutela ambientale e sanitaria e, in particolare, a definirne i gradi di qualità;
- Sbagliata: i rifiuti provenienti da prodotti biologici.

G_1_00107: Costituisce "compost di qualità":


- Esatta: il prodotto ottenuto dal compostaggio di rifiuti organici raccolti separatamente e che rispetti specifici
requisiti e caratteristiche stabilite dalla legge;
- Sbagliata: il prodotto ottenuto dal compostaggio di rifiuti indifferenziati, anche se non raccolti separatamente, e che
rispetti specifici requisiti e caratteristiche stabilite dalla legge;
- Sbagliata: qualunque tipo di prodotto purché ottenuto esclusivamente dall’autocompostaggio di rifiuti organici non
raccolti separatamente;
- Sbagliata: qualunque tipo di prodotto ottenuto dal rifiuto che sia di elevata qualità.

G_1_00108: Costituisce "digestato di qualita'":


- Esatta: il prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica di rifiuti organici raccolti separatamente e che rispetti le
caratteristiche previste dalla legge;
- Sbagliata: il prodotto ottenuto dalla digestione aerobica di rifiuti indifferenziati raccolti separatamente e che rispetti
le caratteristiche previste dalla legge;
- Sbagliata: il prodotto ottenuto dalla digestione aerobica di rifiuti speciali raccolti separatamente e che rispetti le
caratteristiche previste dalla legge;
- Sbagliata: il prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica di sottoprodotti raccolti separatamente e che rispetti le
caratteristiche previste dalla legge.

G_1_00109: La normativa sui rifiuti definisce "gestione integrata dei rifiuti" il complesso
delle attività:
- Esatta: ivi compresa quella di spazzamento delle strade, volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: ivi compresa quella di spazzamento delle strade, preordinate alla sola fase dello smaltimento rifiuti;
- Sbagliata: preordinate alla sola fase della prevenzione della produzione di rifiuti;
- Sbagliata: di gestione dei rifiuti purché svolte dal solo "intermediario" dei rifiuti.

G_1_00110: La normativa sui rifiuti definisce "centro di raccolta" l’area:


- Esatta: presidiata ed allestita per l'attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per
frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento;
- Sbagliata: in cui si svolge l'attività che ha determinato la produzione dei rifiuti o, per gli imprenditori agricoli di cui
all'articolo 2135 del codice civile, il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa agricola, ivi compresi
i consorzi agrari, di cui gli stessi sono soci;
- Sbagliata: adibita solo ed esclusivamente al deposito preliminare alla raccolta dei rifiuti destinati alla preparazione
per il riutilizzo e alla raccolta di beni riutilizzabili;
- Sbagliata: destinata ad attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti non
urbani, nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di rifiuti come definite dalla
normativa in materia.

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G_1_00111: La normativa italiana definisce le “migliori tecniche disponibili” (best available
techniques -BAT) come:
- Esatta: la più efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità
pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione e delle altre
condizioni di autorizzazione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le
emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo complesso;
- Sbagliata: la meno efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità
pratica di determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione e delle altre
condizioni di autorizzazione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le
emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo complesso;
- Sbagliata: la meno costosa fase di sviluppo di attività e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica di
determinate tecniche a costituire, in linea di massima, la base dei valori limite di emissione e delle altre condizioni
di autorizzazione intesi ad evitare oppure, ove ciò si riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e
l'impatto sull'ambiente nel suo complesso;
- Sbagliata: le tecniche impiegate e le modalità di progettazione, costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura
dell'impianto applicate dal gestore dell’impianto.

G_1_00112: Ai fini dell’applicazione della nozione giuridica di “migliori tecniche disponibili”


(best available techniques -BAT), con “disponibili” si intende:
- Esatta: le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e
tecnicamente idonee nell'ambito del relativo comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi,
indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, purché il gestore possa
utilizzarle a condizioni ragionevoli;
- Sbagliata: le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e
tecnicamente idonee nell'ambito del relativo comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi,
solo se applicate o prodotte in ambito nazionale, purché il gestore possa utilizzarle a condizioni ragionevoli;
- Sbagliata: le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e
tecnicamente idonee nell'ambito del relativo comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi,
indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, anche se il gestore deve
utilizzarle a condizioni irragionevoli;
- Sbagliata: le tecniche di cui il gestore dell’impianto ha conoscenza.

G_1_00113: Ai fini dell’applicazione della nozioni giuridica di “migliori tecniche disponibili”


(best available techniques-BAT), con “migliori” si intende:
- Esatta: le tecniche più efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso;
- Sbagliata: le tecniche ritenute dal gestore meno idonee ad ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel
suo complesso;
- Sbagliata: le tecniche meno costose per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso;
- Sbagliata: le tecniche più diffuse per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso.

G_1_00114: È un sottoprodotto qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa la seguente


condizione:
- Esatta: la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui
scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il
cui scopo primario è la produzione di tale sostanza od oggetto;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto per essere utilizzato necessita di ulteriore trattamento diverso dalla normale
pratica industriale;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto non sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di
produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi.

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G_1_00115: È un sottoprodotto qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa la seguente
condizione:
- Esatta: l'ulteriore utilizzo dello stesso è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i
requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti
complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana;
- Sbagliata: l'ulteriore utilizzo dello stesso è illegale, ossia la sostanza o l'oggetto non soddisfa, per l'utilizzo
specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e porterà a
impatti complessivi negativi sull'ambiente o la salute umana;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto per essere utilizzato necessita di ulteriore trattamento diverso dalla normale
pratica industriale;
- Sbagliata: é stato sottoposto ad un'operazione di recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, di
un precedente rifiuto di modo che è possibile che la sostanza o l'oggetto non sarà utilizzato, nel corso dello stesso o
di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi.

G_1_00116: Sono rifiuti urbani:


- Esatta: i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
- Sbagliata: i rifiuti da lavorazioni industriali;
- Sbagliata: i rifiuti da lavorazioni artigianali;
- Sbagliata: i rifiuti da attività commerciali.

G_1_00117: Sono rifiuti urbani:


- Esatta: i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da locali e luoghi adibiti ad uso di
civile abitazione ma assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi della normativa in materia;
- Sbagliata: i rifiuti da attività agricole e agro-industriali , ai sensi e per gli effetti dell'art. 2135 c.c.;
- Sbagliata: i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di
scavo, ad esclusione di quelli qualificabili come sottoprodotto;
- Sbagliata: i rifiuti derivanti dalla attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione
e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi.

G_1_00118: Sono qualificati come “speciali” i rifiuti:


- Esatta: da attività agricole e agro-industriali , ai sensi e per gli effetti dell'art. 2135 c.c.;
- Sbagliata: provenienti dallo spazzamento delle strade;
- Sbagliata: di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private
comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
- Sbagliata: vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali.

G_1_00119: Sono qualificati come “speciali” i rifiuti:


- Esatta: derivanti da attività sanitarie;
- Sbagliata: domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
- Sbagliata: provenienti dallo spazzamento delle strade;
- Sbagliata: provenienti da esumazioni ed estumulazioni.

G_1_00129: Ai sensi dell’art. 184 del d.lgs. n. 152 del 2006, la declassificazione da rifiuto
pericoloso a rifiuto non pericoloso:
- Esatta: non può essere ottenuta attraverso una diluizione o una miscelazione del rifiuto che comporti una
riduzione delle concentrazioni iniziali di sostanze pericolose sotto le soglie che definiscono il carattere pericoloso
del rifiuto;
- Sbagliata: può essere ottenuta attraverso una diluizione o una miscelazione del rifiuto che comporti una riduzione
delle concentrazioni iniziali di sostanze pericolose sotto le soglie che definiscono il carattere pericoloso del rifiuto;
- Sbagliata: si realizza solo attraverso una diluizione o una miscelazione del rifiuto che comporti una riduzione
delle concentrazioni iniziali di sostanze pericolose sotto le soglie che definiscono il carattere pericoloso del rifiuto;
- Sbagliata: è necessaria ogni qual volta le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non sono determinate con
le modalità stabilite dalla legge, ovvero le caratteristiche di pericolo non possono essere determinate.

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G_1_00130: Quale di queste condizioni non caratterizza il sottoprodotto:
- Esatta: la sostanza o l'oggetto non può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla
normale pratica industriale;
- Sbagliata: l'ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l'oggetto soddisfa, per l'utilizzo specifico, tutti i requisiti
pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell'ambiente e non porterà a impatti complessivi
negativi sull'ambiente o la salute umana;
- Sbagliata: è certo che la sostanza o l'oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di
produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il
cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto.

G_1_00131: Un rifiuto cessa di essere tale, quando è stato sottoposto a un'operazione di


recupero, incluso il riciclaggio e la preparazione per il riutilizzo, e soddisfi i criteri specifici,
da adottare nel rispetto delle seguenti condizioni:
- Esatta: esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto non può essere comunemente utilizzato per scopi specifici;
- Sbagliata: la sostanza o l'oggetto può prescindere dal soddisfacimento dei requisiti tecnici per gli scopi specifici e
dal rispetto della normativa e degli standard esistenti applicabili ai prodotti;
- Sbagliata: l'utilizzo della sostanza o dell'oggetto porterà a impatti complessivi negativi sull'ambiente o sulla salute
umana.

G_1_00133: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 1 “Esplosivo”:
- Esatta: il rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità tali
da causare danni nell'area circostante; sono inclusi i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e i
rifiuti autoreattivi esplosivi;
- Sbagliata: il rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre
materie;
- Sbagliata: rifiuto liquido infiammabile: rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità è inferiore a 60 °C oppure
rifiuto di gasolio, carburanti diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di infiammabilità è superiore a 55 °C
e inferiore o pari a 75 °C;
- Sbagliata: rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari.

G_1_00134: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 2 “Comburente”:
- Esatta: rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre materie;
- Sbagliata: rifiuto liquido il cui punto di infiammabilità è inferiore a 60 °C oppure rifiuto di gasolio, carburanti
diesel e oli da riscaldamento leggeri il cui punto di infiammabilità è superiore a 55 °C e inferiore o pari a 75 °C;
- Sbagliata: il rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità
tali da causare danni nell'area circostante e sono inclusi i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e
i rifiuti autoreattivi esplosivi;
- Sbagliata: il rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose.

G_1_00135: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, non deve
essere qualificato come rifiuto pericoloso di tipo HP 3 “Infiammabile”:
- Esatta: il rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea;
- Sbagliata: il rifiuto solido o liquido che, anche in piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti
quando entra in contatto con l'aria;
- Sbagliata: il rifiuto solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento;
- Sbagliata: il rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose.

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G_1_00136: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 4 “Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari”:
- Esatta: il rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari;
- Sbagliata: rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza;
- Sbagliata: rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti,
nonché sullo sviluppo della progenie;
- Sbagliata: rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea.

G_1_00137: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 5 “Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/Tossicità
in caso di aspirazione”:
- Esatta: il rifiuto che può causare tossicità specifica per organi bersaglio con un'esposizione singola o ripetuta,
oppure può provocare effetti tossici acuti in seguito all'aspirazione;
- Sbagliata: il rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari;
- Sbagliata: il rifiuto solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento;
- Sbagliata: rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti,
nonché sullo sviluppo della progenie.

G_1_00138: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 6 “Tossicità acuta”:
- Esatta: il rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in
seguito all'esposizione per inalazione;
- Sbagliata: rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea;
- Sbagliata: rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre materie;
- Sbagliata: il rifiuto che può, per reazione chimica, sviluppare gas a una temperatura, una pressione e una velocità
tali da causare danni nell'area circostante e sono inclusi i rifiuti pirotecnici, i rifiuti di perossidi organici esplosivi e
i rifiuti autoreattivi esplosivi.

G_1_00139: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 7 “Cancerogeno”:
- Esatta: il rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza;
- Sbagliata: il rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura
del materiale genetico di una cellula;
- Sbagliata: il rifiuto che contiene una o più sostanze note per essere all'origine di effetti di sensibilizzazione per la
pelle o gli organi respiratori;
- Sbagliata: il rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.

G_1_00140: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 8 “Corrosivo”:
- Esatta: il rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea;
- Sbagliata: il rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti
tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- Sbagliata: il rifiuto solido o liquido che, anche in piccole quantità, può infiammarsi in meno di cinque minuti
quando entra in contatto con l'aria;
- Sbagliata: rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose.

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G_1_00141: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 9 “Infettivo”:
- Esatta: il rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti tali,
di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- Sbagliata: il rifiuto che causa il cancro o ne aumenta l'incidenza;
- Sbagliata: il rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura
del materiale genetico di una cellula;
- Sbagliata: il rifiuto che può provocare effetti tossici acuti in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o
in seguito all'esposizione per inalazione.

G_1_00142: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 10 “Tossico per la riproduzione”:
- Esatta: il rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti,
nonché sullo sviluppo della progenie;
- Sbagliata: il rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti
tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- Sbagliata: il rifiuto la cui applicazione può provocare corrosione cutanea;
- Sbagliata: rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.

G_1_00143: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 11 “Mutageno”:
- Esatta: il rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura del
materiale genetico di una cellula;
- Sbagliata: rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti tali,
di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- Sbagliata: il rifiuto che contiene una o più sostanze note per essere all'origine di effetti di sensibilizzazione per la
pelle o gli organi respiratori;
- Sbagliata: il rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali.

G_1_00144: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 12 “Liberazione di gas a tossicità acuta”:
- Esatta: il rifiuto che libera gas a tossicità acuta (Acute Tox. 1, 2 o 3) a contatto con l'acqua o con un acido;
- Sbagliata: il rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti
tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- Sbagliata: il rifiuto che, a contatto con l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose;
- Sbagliata: il rifiuto capace, in genere per apporto di ossigeno, di provocare o favorire la combustione di altre
materie.

G_1_00145: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 13 “Sensibilizzante”:
- Esatta: il rifiuto che contiene una o più sostanze note per essere all'origine di effetti di sensibilizzazione per la pelle
o gli organi respiratori;
- Sbagliata: il rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali;
- Sbagliata: il rifiuto che ha effetti nocivi sulla funzione sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti,
nonché sullo sviluppo della progenie;
- Sbagliata: il rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti
tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 20 di 149
G_1_00146: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, si definisce
come rifiuto pericoloso di tipo HP 14 “Ecotossico”:
- Esatta: il rifiuto che presenta o può presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali;
- Sbagliata: il rifiuto contenente microrganismi vitali o loro tossine che sono cause note, o a ragion veduta ritenuti
tali, di malattie nell'uomo o in altri organismi viventi;
- Sbagliata: il rifiuto che può causare una mutazione, ossia una variazione permanente della quantità o della struttura
del materiale genetico di una cellula;
- Sbagliata: rifiuto la cui applicazione può provocare irritazione cutanea o lesioni oculari.

G_1_00147: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo di
rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto che “può provocare effetti tossici acuti in
seguito alla somministrazione per via orale o cutanea, o in seguito all'esposizione per
inalazione”?
- Esatta: HP 6 “Tossicità acuta”;
- Sbagliata: HP 4 “Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari”;
- Sbagliata: HP 3 “Infiammabile”;
- Sbagliata: HP 13 “Sensibilizzante”.

G_1_00148: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo
di rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto che “ha effetti nocivi sulla funzione
sessuale e sulla fertilità degli uomini e delle donne adulti, nonché sullo sviluppo della
progenie”?
- Esatta: HP 10 “Tossico per la riproduzione”;
- Sbagliata: HP 8 “Corrosivo”;
- Sbagliata: HP 3 “Infiammabile”;
- Sbagliata: HP 1 “Esplosivo”.

G_1_00149: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo
di rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto che “rifiuto che contiene una o più
sostanze note per essere all'origine di effetti di sensibilizzazione per la pelle o gli organi
respiratori”?
- Esatta: HP 13 “Sensibilizzante”;
- Sbagliata: HP 11 “Mutageno”;
- Sbagliata: HP 8 “Corrosivo”;
- Sbagliata: HP 3 “Infiammabile”.

G_1_00150: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo di
rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto che “la cui applicazione può provocare
corrosione cutanea”?
- Esatta: HP 8 “Corrosivo”;
- Sbagliata: HP 3 “Infiammabile”;
- Sbagliata: HP 1 “Esplosivo”;
- Sbagliata: HP 6 “Tossicità acuta”.

G_1_00151: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo di
rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto “capace, in genere per apporto di ossigeno,
di provocare o favorire la combustione di altre materie”?
- Esatta: HP 2 “Comburente”;
- Sbagliata: HP 11 “Mutageno”;
- Sbagliata: HP 8 “Corrosivo”;
- Sbagliata: HP 3 “Infiammabile”.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 21 di 149
G_1_00152: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo di
rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto “idroreattivo: rifiuto che, a contatto con
l'acqua, sviluppa gas infiammabili in quantità pericolose”?
- Esatta: HP 3 “Infiammabile”;
- Sbagliata: HP 11 “Mutageno”;
- Sbagliata: HP 8 “Corrosivo”;
- Sbagliata: HP 13 “Sensibilizzante”.

G_1_00153: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo di
rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto “la cui applicazione può provocare
irritazione cutanea o lesioni oculari”?
- Esatta: HP 4 “Irritante — Irritazione cutanea e lesioni oculari”;
- Sbagliata: HP 13 “Sensibilizzante”;
- Sbagliata: HP 8 “Corrosivo”;
- Sbagliata: HP 11 “Mutageno”.

G_1_00154: Ai sensi del Regolamento UE n. 1357/2014, che sostituisce l'allegato III della
direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti, in quale tipo di
rifiuto pericoloso deve essere classificato il rifiuto che “può causare una mutazione, ossia una
variazione permanente della quantità o della struttura del materiale genetico di una cellula”?
- Esatta: HP 11 “Mutageno”;
- Sbagliata: HP 13 “Sensibilizzante”;
- Sbagliata: HP 6 “Tossicità acuta”;
- Sbagliata: HP 1 “Esplosivo”.

G_1_00155: Ai sensi delle decisione UE 2014/955 con «stabilizzazione» si identificano:


- Esatta: i processi che modificano la pericolosità dei componenti dei rifiuti e trasformano i rifiuti pericolosi in rifiuti
non pericolosi;
- Sbagliata: i processi che modificano la natura speciale dei componenti dei rifiuti e trasformano i rifiuti urbani in
rifiuti speciali;
- Sbagliata: i processi che non modificano la pericolosità dei componenti dei rifiuti e trasformano i rifiuti pericolosi
in rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: processi che influiscono esclusivamente sullo stato fisico dei rifiuti per mezzo di appositi additivi, senza
modificare le proprietà chimiche dei rifiuti stessi.

G_1_00156: Ai sensi delle decisione UE 2014/955 con «solidificazione» si identificano:


- Esatta: i processi che influiscono esclusivamente sullo stato fisico dei rifiuti per mezzo di appositi additivi, senza
modificare le proprietà chimiche dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: i processi che influiscono esclusivamente sullo stato fisico dei rifiuti modificando le proprietà chimiche
dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: i processi che modificano la pericolosità dei componenti dei rifiuti e trasformano i rifiuti pericolosi in
rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: i processi che modificano la natura speciale dei componenti dei rifiuti e trasformano i rifiuti urbani in
rifiuti speciali.

G_1_00157: Ai sensi delle decisione UE 2014/955 con «rifiuto parzialmente stabilizzato», si


identifica:
- Esatta: un rifiuto che contiene, dopo il processo di stabilizzazione, componenti pericolosi, che non sono stati
completamente trasformati in componenti non pericolosi e che potrebbero essere rilasciati nell'ambiente nel breve,
medio o lungo periodo;
- Sbagliata: un rifiuto che ha subito un parziale processo di riciclo;
- Sbagliata: un rifiuto che ha subito un parziale processo di recupero;
- Sbagliata: un rifiuto che contiene, dopo il processo di solidificazione, componenti pericolosi, che sono stati
completamente trasformati in componenti non pericolosi e che potrebbero essere rilasciati nell'ambiente nel breve,
medio o lungo periodo.

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G_1_00159: Ai sensi della normativa sui rifiuti pericolosi:
- Esatta: è in via generale vietato miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità;
- Sbagliata: è sempre possibile miscelare rifiuti purché tutti pericolosi, anche se aventi differenti caratteristiche di
pericolosità;
- Sbagliata: è sempre possibile la diluizione di sostanze pericolose in rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: è possibile miscelare rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi con il solo requisito che l’operazione di
miscelazione sia conforme alle migliori tecniche disponibili.

G_1_00160: Ai sensi della normativa sui rifiuti pericolosi è in via generale vietato miscelare
rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità ovvero rifiuti pericolosi con
rifiuti non pericolosi:
- Esatta: vero ma vi sono casi particolari in cui tale miscelazione può essere autorizzata;
- Sbagliata: vero e non vi sono eccezioni;
- Sbagliata: falso, vi è sempre piena libertà di miscelare tutti i tipi di rifiuti;
- Sbagliata: falso, è vietato solo miscelare rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi mentre il divieto non opera per
rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità.

G_1_00161: Il produttore iniziale o altro detentore di rifiuti può scegliere una delle seguenti
modalità, tra loro alternative, per adempiere agli obblighi di legge su lui gravanti, ad
esclusione di una, quale?
- Esatta: inserire i rifiuti in un terreno con profondità di circa 5 metri prossimo alla sua sede professionale o alla sua
abitazione;
- Sbagliata: provvedere direttamente al trattamento dei rifiuti;
- Sbagliata: consegnare i rifiuti ad un intermediario, ad un commerciante, ad un ente o impresa che effettui
conformemente alla legge le operazioni di trattamento dei rifiuti;
- Sbagliata: consegnare i rifiuti ad un soggetto pubblico o privato addetto conformemente alla legge alla raccolta dei
rifiuti, in conformità alle norme di legge.

G_1_00162: Il produttore iniziale o altro detentore di rifiuti:


- Esatta: conserva la responsabilità per l'intera catena di trattamento, restando inteso che qualora il produttore iniziale
o il detentore trasferisca i rifiuti per il trattamento preliminare ad soggetto diverso conformemente alla legge, tale
responsabilità, di regola, comunque sussiste;
- Sbagliata: conserva la responsabilità per l'intera catena di trattamento solo qualora esso decida di provvedere
direttamente al trattamento dei rifiuti;
- Sbagliata: conserva la responsabilità per l'intera catena di trattamento, restando inteso che qualora il produttore
iniziale o il detentore trasferisca i rifiuti per il trattamento preliminare ad soggetto diverso, conformemente alla
legge, tale responsabilità viene meno a partire dal momento del trasferimento;
- Sbagliata: non è mai responsabile del trattamento, essendo egli responsabile solo della consegna dei rifiuti ad un
soggetto diverso preposto al trattamento, conformemente alla legge.

G_1_00163: Gli enti o le imprese che provvedono alla raccolta o al trasporto dei rifiuti a titolo
professionale:
- Esatta: conferiscono i rifiuti raccolti e trasportati agli impianti autorizzati alla gestione dei rifiuti nel rispetto delle
disposizioni di legge;
- Sbagliata: sono implicitamente autorizzati anche al trattamento dei rifiuti;
- Sbagliata: riconsegnano i rifiuti raccolti e trasportati a coloro che glieli hanno trasferiti all’inizio dopo aver
controllato che siano rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: conferiscono i rifiuti raccolti e trasportati anche ad impianti non autorizzati se necessario per velocizzare
la loro attività di raccolta e trasporto.

G_1_00164: I costi della gestione dei rifiuti sono sostenuti:


- Esatta: dal produttore iniziale dei rifiuti, dai detentori del momento o dai detentori precedenti dei rifiuti;
- Sbagliata: dal solo produttore iniziale dei rifiuti;
- Sbagliata: dai soli detentori del momento;
- Sbagliata: dai soli detentori precedenti dei rifiuti.

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G_1_00165: Al fine di promuovere il riciclaggio di alta qualità e di soddisfare i necessari
criteri qualitativi per i diversi settori del riciclaggio, sulla base delle indicazioni fornite dal
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare:
- Esatta: le Regioni stabiliscono i criteri con i quali i Comuni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in
conformità a quanto previsto dalla legge;
- Sbagliata: i Comuni stabiliscono i criteri con i quali le Regioni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in
conformità a quanto previsto dalla legge;
- Sbagliata: lo Stato stabilisce i criteri con i quali i Comuni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in
conformità a quanto previsto dalla legge;
- Sbagliata: lo Stato stabilisce i criteri con i quali le Regioni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in
conformità a quanto previsto dalla legge.

G_1_00166: Ai sensi della normativa che regolamenta le attività di riciclaggio e recupero dei
rifiuti:
- Esatta: per facilitare o migliorare il recupero, i rifiuti sono raccolti separatamente, laddove ciò sia realizzabile dal
punto di vista tecnico, economico e ambientale, e non sono miscelati con altri rifiuti o altri materiali aventi
proprietà diverse;
- Sbagliata: per facilitare o migliorare il recupero, i rifiuti sono raccolti in modo unitario e sono miscelati con altri
rifiuti o altri materiali aventi proprietà diverse;
- Sbagliata: i rifiuti sono raccolti separatamente, laddove ciò sia realizzabile dal punto di vista tecnico, economico e
ambientale, e sono poi miscelati con altri rifiuti o altri materiali aventi proprietà diverse;
- Sbagliata: i rifiuti sono raccolti in assenza di criteri.

G_1_00167: Per le frazioni di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata destinati al


riciclaggio ed al recupero:
- Esatta: è sempre ammessa la libera circolazione sul territorio nazionale tramite enti o imprese iscritti nelle apposite
categorie dell'Albo nazionale gestori ambientali ai sensi della legge, al fine di favorire il più possibile il loro
recupero, privilegiando il principio di prossimità agli impianti di recupero;
- Sbagliata: è sempre vietata la libera circolazione sul territorio nazionale;
- Sbagliata: è sempre ammessa la libera circolazione sul territorio nazionale tramite enti o imprese iscritti nelle
apposite categorie dell'Albo nazionale gestori ambientali ai sensi della legge, al fine di favorire il più possibile il
loro recupero presso gli impianti di recupero più lontani;
- Sbagliata: è vietata la libera circolazione sul territorio nazionale a meno che essi non siano destinati ad impianti di
smaltimento, privilegiando il principio di prossimità.

G_1_00168: Al fine di favorire l'educazione ambientale e contribuire alla raccolta


differenziata dei rifiuti i sistemi di raccolta differenziata di carta e plastica negli istituti
scolastici sono:
- Esatta: esentati dall'obbligo di autorizzazione in quanto presentano rischi non elevati e non sono gestiti su base
professionale;
- Sbagliata: sempre tenuti all’osservanza dell'obbligo di autorizzazione;
- Sbagliata: in ogni caso esentati dall'obbligo di autorizzazione, anche se gestiti su base professionale;
- Sbagliata: in ogni caso esentati dall'obbligo di autorizzazione, anche se presentino rischi elevati.

G_1_00169: I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più possibile:
- Esatta: ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di
recupero e prevedendo, ove possibile, la priorità per quei rifiuti non recuperabili generati nell'ambito di attività di
riciclaggio o di recupero;
- Sbagliata: accresciuti sia in massa che in volume in modo da evitare le attività più dispendiose di prevenzione e le
attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recupero;
- Sbagliata: ridotti sia in massa che in volume, potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di
recupero e prevedendo, ove possibile, la priorità per i rifiuti recuperabili, che devono essere subito smaltiti;
- Sbagliata: accresciuti sia in massa che in volume prevedendo, ove possibile, la priorità per i rifiuti recuperabili.

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G_1_00170: Lo smaltimento dei rifiuti è effettuato in condizioni di sicurezza e costituisce:
- Esatta: la fase residuale della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della
impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero;
- Sbagliata: la fase iniziale della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della
impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di prevenzione;
- Sbagliata: la fase conclusiva della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della
avvenuta trasformazione del rifiuto in sottoprodotto;
- Sbagliata: la fase intermedia della gestione dei rifiuti, previa verifica, da parte della competente autorità, della
avvenuta trasformazione del rifiuto in rifiuto speciale.

G_1_00171: Prima di disporre lo smaltimento dei rifiuti la competente autorità deve


verificare l’impossibilità tecnica ed economica di esperire le operazioni di recupero,
attraverso:
- Esatta: le migliori tecniche disponibili;
- Sbagliata: le tecniche che siano economicamente accessibili secondo un mero criterio del risparmio;
- Sbagliata: le migliori tecniche praticate nella Regione in cui si trovano i rifiuti;
- Sbagliata: una valutazione non tecnica ma meramente discrezionale della stessa autorità, secondo quelle che sono le
scelte più opportune secondo la sua sensibilità ambientale.

G_1_00173: Le attività di raggruppamento e abbruciamento in piccoli cumuli e in quantità


giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali di cui all'articolo
185, comma 1, lettera f), d.lgs. 152/2006, effettuate nel luogo di produzione:
- Esatta: costituiscono normali pratiche agricole consentite per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o
ammendanti e non attività di gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: costituiscono attività di smaltimento di rifiuti;
- Sbagliata: sono sempre consentite, anche nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi dichiarati dalle
Regioni;
- Sbagliata: non possono mai essere sospese, differite o vietate dai Comuni e dalle altre amministrazioni competenti
in materia ambientale.

G_1_00174: Lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani non differenziati sono
attuati con il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di impianti al fine di:
- Esatta: realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi e dei rifiuti del loro
trattamento in ambiti territoriali ottimali;
- Sbagliata: perseguire l’obiettivo dello smaltimento a prescindere dalle migliori tecniche disponibili e del rapporto
tra i costi e i benefici complessivi;
- Sbagliata: permettere lo smaltimento dei rifiuti ed il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati in uno degli impianti
idonei più lontani ai luoghi di produzione o raccolta, al fine di aumentare i movimenti dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: utilizzare i metodi e le tecnologie più economiche a prescindere dalle migliori tecniche disponibili.

G_1_00175: Il principio della prossimità nella gestione dei rifiuti significa che i rifiuti devono
essere:
- Esatta: smaltiti in uno degli impianti idonei più vicini ai luoghi di produzione o raccolta, al fine di ridurre i
movimenti dei rifiuti stessi, tenendo conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per
determinati tipi di rifiuti;
- Sbagliata: gestiti da soggetti che si trovino in un rapporto di affinità politica e prossimità di idee con le autorità
competenti;
- Sbagliata: gestiti da soggetti che abbiano un legame di parentela o d’amicizia con le autorità competenti;
- Sbagliata: smaltiti in uno degli impianti idonei più prossimi al confine nazionale, al fine di ridurre gli effetti nocivi
dell’attività di smaltimento sul territorio nazionale.

G_1_00176: La raccolta separata dei rifiuti organici:


- Esatta: deve essere effettuata con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti compostabili certificati
- Sbagliata: può essere realizzata con qualunque tipo di contenitore o sacchetto;
- Sbagliata: non è prevista nell’ordinamento italiano;
- Sbagliata: deve essere effettuata solo attraverso contenitori a svuotamento riutilizzabili poiché nell’ordinamento
italiano non è previsto l’utilizzo di sacchetti compostabili certificati.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 25 di 149
G_1_00177: Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di
smaltimento in discarica dei rifiuti, costituisce una “discarica”:
- Esatta: l’area adibita a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni di deposito sul suolo o nel suolo nonché
qualsiasi area ove i rifiuti sono sottoposti a deposito temporaneo per più di un anno;
- Sbagliata: gli impianti in cui i rifiuti sono scaricati al fine di essere preparati per il successivo trasporto in un
impianto di recupero, trattamento o smaltimento;
- Sbagliata: sempre e solo un impianto per il deposito permanente di rifiuti situato in una cavità geologica profonda,
senza coinvolgimento di falde o acquiferi, quale una miniera di potassio o di sale;
- Sbagliata: l’area presidiata ed allestita per l'attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti
urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento in attesa
di smaltimento per un periodo inferiore a un anno.

G_1_00178: Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di
smaltimento in discarica dei rifiuti, quali processi finalizzati a ridurne il volume o la natura
pericolosa, facilitarne il trasporto, agevolare il recupero o favorirne lo smaltimento in
condizioni di sicurezza, costituiscono attività di "trattamento"?
- Esatta: i processi fisici e termici, chimici o biologici, incluse le operazioni di cernita, che modificano le
caratteristiche dei rifiuti;
- Sbagliata: i soli processi di pulizia dei rifiuti che non modificano le caratteristiche degli stessi;
- Sbagliata: i soli processi di cernita dei rifiuti che non modificano le caratteristiche degli stessi;
- Sbagliata: i processi fisici e termici, chimici o biologici, escluse le operazioni di cernita, che modificano le
caratteristiche dei rifiuti;

G_1_00179: Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di
smaltimento in discarica dei rifiuti, esistono tutte le seguenti categorie di discarica, tranne
una, quale?
- Esatta: discarica per rifiuti sensibili;
- Sbagliata: discarica per rifiuti inerti;
- Sbagliata: discarica per rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: discarica per rifiuti pericolosi.

G_1_00180: Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di
smaltimento in discarica dei rifiuti, nelle discariche per i rifiuti non pericolosi:
- Esatta: possono essere ammessi i rifiuti urbani;
- Sbagliata: sono ammessi solo ed esclusivamente rifiuti urbani;
- Sbagliata: possono essere ammessi i rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: non può essere mai ammesso nessun rifiuto diverso da quelli organici.

G_1_00181: Ai sensi del d.lgs. n. 36 del 13 gennaio 2003, che disciplina le attività di
smaltimento in discarica dei rifiuti, per la collocazione dei rifiuti il detentore:
- Esatta: deve fornire precise indicazioni sulla composizione, sulla capacità di produrre percolato, sul comportamento
a lungo termine e sulle caratteristiche generali dei rifiuti da collocare in discarica nonché presentare la
documentazione attestante che il rifiuto è conforme ai criteri di ammissibilità previsti dal decreto, per la specifica
categoria di discarica;
- Sbagliata: non è tenuto a fornire precise indicazioni sulla composizione, sulla capacità di produrre percolato, sul
comportamento a lungo termine e sulle caratteristiche generali dei rifiuti da collocare in discarica, che saranno poi
valutate dal gestore della discarica;
- Sbagliata: non è tenuto a presentare alcuna documentazione;
- Sbagliata: deve lasciare i rifiuti presso il centro abitato più prossimo alla discarica.

G_1_00182: Qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della


salute pubblica e dell'ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, quale soggetto rientra
per legge tra quelli deputati, ai sensi dell’art. 191 del d.lgs. 152/2006, ad adottare delle
ordinanze contingibili ed urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di
gestione dei rifiuti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell'ambiente?
- Esatta: il Presidente della Giunta regionale;
- Sbagliata: la Commissione Europea;
- Sbagliata: il Presidente della Repubblica;
- Sbagliata: la Corte Costituzionale.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 26 di 149
G_1_00183: Le ordinanze contingibili ed urgenti adottate ai sensi dell’art. 191 del d.lgs.
152/2006 in situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e
dell'ambiente:
- Esatta: salvo casi eccezionali, hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi;
- Sbagliata: hanno durata indeterminata;
- Sbagliata: possono derogare alle disposizioni contenute nelle direttive dell'Unione europea;
- Sbagliata: non devono mai essere adottate su parere degli organi tecnici o tecnico-sanitari locali.

G_1_00184: L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo ai sensi
dell’art. 192 del d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: sono vietati;
- Sbagliata: sono ammessi;
- Sbagliata: sono ammessi purché consistenti nell'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido,
nelle acque superficiali e sotterranee;
- Sbagliata: non costituiscono attività giuridicamente rilevante essendo espressione della libertà di iniziativa
economica.

G_1_00185: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta allo Stato:
- Esatta: la definizione dei criteri generali e delle metodologie per la gestione integrata dei rifiuti;
- Sbagliata: la predisposizione, l'adozione e l'aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: la regolamentazione delle attività di gestione dei rifiuti, ivi compresa la raccolta differenziata dei rifiuti
urbani, anche pericolosi, secondo un criterio generale di separazione dei rifiuti di provenienza alimentare e degli
scarti di prodotti vegetali e animali o comunque ad alto tasso di umidità dai restanti rifiuti;
- Sbagliata: stabilire le modalità specifiche con cui si deve realizzare il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti
urbani.

G_1_00186: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta allo Stato:
- Esatta: l'adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore per la riduzione, il riciclaggio, il recupero
e l'ottimizzazione dei flussi di rifiuti;
- Sbagliata: la determinazione delle modalità del conferimento, della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti
urbani ed assimilati al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il
recupero degli stessi
- Sbagliata: la determinazione delle specifiche modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli
al recupero e allo smaltimento
- Sbagliata: la previsione delle misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei
rifiuti urbani.

G_1_00187: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta alle Regioni:
- Esatta: la predisposizione, l'adozione e l'aggiornamento dei piani regionali di gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: l'individuazione dei flussi omogenei di produzione dei rifiuti con più elevato impatto ambientale che
presentano le maggiori difficoltà di smaltimento o particolari possibilità di recupero sia per le sostanze impiegate
nei prodotti base sia per la quantità complessiva dei rifiuti medesimi;
- Sbagliata: l'adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore per la riduzione, il riciclaggio, il
recupero e l'ottimizzazione dei flussi di rifiuti;
- Sbagliata: la determinazione delle specifiche modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli
al recupero e allo smaltimento.

G_1_00188: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 spetta ai Comuni:


- Esatta: determinare tramite appositi regolamenti, nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia ed
economicità e in coerenza con i piani d'ambito ai sensi dell'articolo 201 del suddetto decreto, le modalità del
servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: l'individuazione delle iniziative e delle misure per prevenire e limitare, anche mediante il ricorso a forme
di deposito cauzionale sui beni immessi al consumo, la produzione dei rifiuti, nonché per ridurne la pericolosità;
- Sbagliata: l'individuazione dei flussi omogenei di produzione dei rifiuti con più elevato impatto ambientale che
presentano le maggiori difficoltà di smaltimento o particolari possibilità di recupero sia per le sostanze impiegate
nei prodotti base sia per la quantità complessiva dei rifiuti medesimi;
- Sbagliata: l'adozione di criteri generali per la redazione di piani di settore per la riduzione, il riciclaggio, il
recupero e l'ottimizzazione dei flussi di rifiuti.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 27 di 149
G_1_00189: I piani per la gestione dei rifiuti di cui all’art. 199 del d.lgs. n. 152/2006 sono
adottati da:
- Esatta: le Regioni;
- Sbagliata: i Comuni;
- Sbagliata: lo Stato;
- Sbagliata: il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_1_00190: Per l'approvazione dei piani regionali di gestione dei rifiuti ai sensi dell’art. 199
del d.lgs. n. 152/2006:
- Esatta: si applica la procedura di cui al d.lgs. n.152 del 2006 in materia di VAS;
- Sbagliata: non si applica la procedura di cui al d.lgs. n.152 del 2006 in materia di VAS;
- Sbagliata: non sono possibili forme di partecipazione del pubblico al procedimento;
- Sbagliata: data la natura sensibile dell’interesse protetto, sono previste particolari forme procedimentali che
escludono sempre la possibilità dei cittadini di presentare osservazioni scritte.

G_1_00191: Ai sensi della normativa sulla gestione dei rifiuti, la sigla ATO indica:
- Esatta: gli ambiti territoriali ottimali;
- Sbagliata: gli ambiti trasversali ottimali;
- Sbagliata: le aree territoriali ottimali;
- Sbagliata: gli ambiti territoriali ottimizzati.

G_1_00192: La creazione degli ATO risponde alla esigenza di:


- Esatta: individuare l’area territoriale che abbia le più adeguate dimensioni ai fini della gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: individuare sul territorio nazionale i terreni che abbiano le migliori caratteristiche per ospitare delle
discariche;
- Sbagliata: individuare sul territorio nazionale le aree territoriali che abbiano le migliori caratteristiche per la
realizzazione di centrali nucleari;
- Sbagliata: individuare l’ambito territoriale più adatto al collocamento di rifiuti radioattivi.

G_1_00194: Gli ATO sono delimitati:


- Esatta: dal piano regionale per la gestione dei rifiuti, nel rispetto delle linee guida di competenza statale secondo
quanto disposto dall'articolo 195 del d.lgs. 152/2006;
- Sbagliata: direttamente dallo Stato ai sensi dell’art. 195 del d.lgs. 152/2006;
- Sbagliata: dai regolamenti comunali che dispongono le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti
urbani;
- Sbagliata: dalla Commissione Europea.

G_1_00195: Gli ATO:


- Esatta: possono essere ricompresi nel territorio di due o più Regioni;
- Sbagliata: devono essere ricompresi esclusivamente nel territorio di ciascuna Regione;
- Sbagliata: coincidono territorialmente con il territorio della Regione;
- Sbagliata: coincidono territorialmente con il territorio di ciascun Comune.

G_1_00196: Il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani:


- Esatta: viene affidato ad un soggetto che risulti affidatario del servizio a seguito di gara disciplinata dai principi e
dalle disposizioni comunitarie;
- Sbagliata: viene affidato in via diretta e senza gara ad un soggetto privato ritenuto idoneo dalla Regione;
- Sbagliata: non può mai essere oggetto di affidamento ma è sempre realizzato direttamente dalla Regione;
- Sbagliata: non può mai essere oggetto di affidamento ma è sempre realizzato direttamente dallo Stato.

G_1_00197: Ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 152/2006, per la realizzazione e la gestione di nuovi
impianti di smaltimento o di recupero di rifiuti, anche pericolosi, la normativa in materia
dispone:
- Esatta: la necessità di un’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione;
- Sbagliata: la necessità di presentare una segnalazione certificata di inizio attività, che consente di intraprendere
immediatamente le attività in oggetto, salvo l’esercizio di successivi poteri inibitori, sanzionatori o in autotutela da
parte dell’amministrazione competente;
- Sbagliata: la necessità di un’autorizzazione unica comunale;
- Sbagliata: l’assenza di un titolo abilitativo e la possibilità di intraprendere liberamente l’attività in oggetto.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 28 di 149
G_1_00198: Nei casi in cui gli impianti oggetto di autorizzazione unica di cui all’art. 208 del
d.lgs. 152/2006 siano anche soggetti all’autorizzazione integrata ambientale (IPPC), qual è il
rapporto tra le due autorizzazioni?
- Esatta: l'autorizzazione integrata ambientale, al rispetto di specifiche condizioni, può sostituire l'autorizzazione
unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006;
- Sbagliata: l'autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006, al rispetto di specifiche condizioni, può
sostituire l'autorizzazione integrata ambientale;
- Sbagliata: sono necessarie sempre entrambe le autorizzazioni;
- Sbagliata: non sono più necessarie le due autorizzazioni ma il rispetto della procedura di valutazione di impatto
ambientale (VIA).

G_1_00199: Entro trenta giorni dal ricevimento della domanda per l’autorizzazione unica di
cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006:
- Esatta: la Regione individua il responsabile del procedimento e convoca apposita conferenza di servizi;
- Sbagliata: la Conferenza di servizi, dopo aver esaminato la domanda, in caso di valutazione positiva del progetto,
autorizza la realizzazione e la gestione dell'impianto.
- Sbagliata: il Comune convoca apposita conferenza di servizi
- Sbagliata: il soggetto istante è legittimato ad iniziare l’attività oggetto di autorizzazione.

G_1_00200: All’esito dei propri lavori, la Conferenza di servizi convocata nell’ambito del
procedimento per il rilascio dell’autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006:
- Esatta: trasmette le proprie conclusioni con i relativi atti alla Regione, la quale, entro 30 giorni dal ricevimento
delle stesse, valutando le risultanze ricevute ed in caso di propria valutazione positiva del progetto, autorizza la
realizzazione e la gestione dell'impianto;
- Sbagliata: trasmette le proprie conclusioni con i relativi atti al Comune, il quale, entro 30 giorni dal ricevimento
delle stesse, valutando le risultanze ricevute ed in caso di propria valutazione positiva del progetto, autorizza la
realizzazione e la gestione dell'impianto;
- Sbagliata: in caso di valutazione positiva del progetto, autorizza la realizzazione e la gestione dell'impianto;
- Sbagliata: in caso di valutazione negativa del progetto trasmette le proprie conclusioni con i relativi atti al Comune,
il quale, entro 30 giorni dal ricevimento delle stesse, dichiara il procedimento concluso.

G_1_00201: Nel caso in cui il progetto oggetto di autorizzazione unica di cui all’art. 208 del
d.lgs. 152/2006 riguardi aree vincolate ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42:
- Esatta: si applicano le disposizioni dell'articolo 146 di tale decreto in materia di autorizzazione ed è dunque
necessario il rilascio anche dell’autorizzazione paesaggistica;
- Sbagliata: l’autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006 sostituisce l’autorizzazione paesaggistica ai
sensi dell'articolo 146 del d. lgs. n. 42/2004;
- Sbagliata: l’autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006 deve essere negata perché nell’area
paesaggisticamente vincolata non possono mai essere realizzati nuovi impianti di smaltimento o di recupero di
rifiuti;
- Sbagliata: l’autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'articolo 146 del d. lgs. n. 42/2004 sostituisce l’autorizzazione
unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006.

G_1_00202: L'autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006 deve contenere tutti i
seguenti elementi, tranne uno:
- Esatta: le modalità di manutenzione degli impianti per tutta la durata di vita dell’autorizzazione, che non ha
scadenza e ha durata illimitata nel tempo salvo volontà di chiusura degli impianti da parte del titolare degli stessi;
- Sbagliata: i tipi ed i quantitativi di rifiuti che possono essere trattati e le misure precauzionali e di sicurezza da
adottare;
- Sbagliata: la localizzazione dell'impianto autorizzato ed il metodo da utilizzare per ciascun tipo di operazione;
- Sbagliata: le disposizioni relative alla chiusura e agli interventi ad essa successivi che si rivelino necessarie.

G_1_00203: L'autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006:


- Esatta: salvo casi particolari, ha durata di 10 anni ed è rinnovabile;
- Sbagliata: salvo casi particolari, ha durata di 10 anni e non è rinnovabile;
- Sbagliata: ha durata illimitata nel tempo salvo volontà di chiusura degli impianti da parte del titolare degli stessi;
- Sbagliata: ha durata annuale.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 29 di 149
G_1_00204: Ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006,
la norma suddetta dispone che:
- Esatta: sono necessarie delle garanzie finanziarie;
- Sbagliata: non è necessaria alcuna garanzia finanziaria;
- Sbagliata: è sempre necessaria la presenza di un fideiussore, unica forma di garanzia accettata;
- Sbagliata: è sempre necessaria la presenza di un’ipoteca su immobili, unica forma di garanzia accettata.

G_1_00205: Le procedure di cui all’articolo 208 del d.lgs. 152/2006 che regolano
l’autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti:
- Esatta: si applicano anche per la realizzazione di varianti sostanziali in corso d'opera o di esercizio che comportino
modifiche a seguito delle quali gli impianti non sono più conformi all'autorizzazione rilasciata;
- Sbagliata: non si applicano mai per la realizzazione di varianti sostanziali in corso d'opera o di esercizio;
- Sbagliata: si applicano a qualunque tipo di variante all’impianto;
- Sbagliata: si applicano solo per la realizzazione di varianti di piccola entità che non comportino modifiche
significative.

G_1_00206: L'autorizzazione di cui all’articolo 208 del d.lgs. 152/2006 deve essere comunicata
a cura dell'amministrazione competente al rilascio della stessa:
- Esatta: al Catasto dei rifiuti;
- Sbagliata: al Catasto degli immobili;
- Sbagliata: all’Agenzia del Demanio;
- Sbagliata: alla Soprintendenza per i beni culturali.

G_1_00207: Le operazioni di carico, scarico, trasbordo, deposito e maneggio di rifiuti in aree


portuali:
- Esatta: sono disciplinati dalle specifiche disposizioni di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84 e di cui al decreto
legislativo 24 giugno 2003, n. 182 di attuazione della direttiva 2000/59/CE sui rifiuti prodotti sulle navi e dalle altre
disposizioni previste in materia dalla normativa vigente;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dall’autorizzazione unica di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006;
- Sbagliata: costituiscono attività libere, non soggette ad alcun regime autorizzatorio;
- Sbagliata: costituiscono sempre attività vietate.

G_1_00208: Il deposito temporaneo effettuato nel rispetto delle condizioni stabilite


dall'articolo 183, comma 1, lettera bb) del d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: resta sottratto all’obbligo di autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti
di cui all’art. 208 del suddetto decreto, fatti salvi l'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico da parte dei
soggetti di cui all'articolo 190 ed il divieto di miscelazione di cui all'articolo 187;
- Sbagliata: è soggetto all’obbligo di autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti
di cui all’art. 208 del suddetto decreto;
- Sbagliata: è soggetto all’obbligo di autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti
di cui all’art. 208 del suddetto decreto, nonché all’obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico da parte dei
soggetti di cui all'articolo 190 ed il divieto di miscelazione di cui all'articolo 187;
- Sbagliata: non è tenuto all’obbligo di autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei
rifiuti di cui all’art. 208 del suddetto decreto, né all’obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico da parte dei
soggetti di cui all'articolo 190 ed il divieto di miscelazione di cui all'articolo 187.

G_1_00209: Ai sensi dell’art. 209 del d.lgs. n. 152 del 2006, nel rispetto delle normative
comunitarie, in sede di espletamento delle procedure previste per il rinnovo delle
autorizzazioni all'esercizio di un impianto, le imprese che risultino registrate a determinati
sistema di ecogestione e audit:
- Esatta: possono sostituire tali autorizzazioni con autocertificazione resa alle autorità competenti, ai sensi del testo
unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al decreto
del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
- Sbagliata: possono automaticamente continuare l’esercizio dell’attività autorizzate, non dovendo rinnovare in alcun
modo le autorizzazioni né presentare alcuna autocertificazione sostitutiva;
- Sbagliata: devono seguire la normale procedura per il rinnovo come tutte le altre imprese;
- Sbagliata: devono seguire una procedura più complessa e lunga per il rinnovo delle suddette autorizzazioni rispetto
a tutte le altre imprese.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 30 di 149
G_1_00210: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 per alcune attività nell’ambito della gestione dei
rifiuti:
- Esatta: esistono delle procedure semplificate che devono garantire in ogni caso un elevato livello di protezione
ambientale e controlli efficaci ai sensi e nel rispetto di quanto disposto dall'articolo 177, comma 4;
- Sbagliata: esistono delle procedure semplificate che possono essere applicate anche non assicurando un elevato
livello di protezione ambientale;
- Sbagliata: non esistono delle procedure semplificate;
- Sbagliata: esistono delle procedure semplificate che possono essere applicate per qualunque tipo di rifiuto qualora il
soggetto che deve ottenere l’autorizzazione ritenga che il regime autorizzatorio ordinario sia eccessivamente
complesso.

G_1_00211: Ai fini di delimitare il campo di applicazione delle procedure semplificate, di cui


agli articoli 215 e 216 del d.lgs. 152/2006, devono essere adottati:
- Esatta: dei decreti del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico, della salute e, per i rifiuti agricoli e le attività che generano i fertilizzanti, con il Ministro delle
politiche agricole e forestali;
- Sbagliata: delle legge regionali;
- Sbagliata: dei decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanza, di concerto con il Ministro della salute e, per i
rifiuti agricoli e le attività che generano i fertilizzanti, con il Ministro delle politiche agricole e forestali;
- Sbagliata: delle leggi costituzionali.

G_1_00212: Le norme che definiscono il campo di applicazione delle procedure semplificate


di cui agli articoli 215 e 216 del d.lgs. 152/2006, devono indicare, per ciascun tipo di attività:
- Esatta: i tipi e le quantità di rifiuti e le condizioni in base alle quali le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi
effettuate dai produttori nei luoghi di produzione degli stessi e le attività di recupero di cui all'Allegato C alla parte
quarta del d.lgs. 152/2006 sono sottoposte alle procedure semplificate suddette;
- Sbagliata: i tipi e le quantità di rifiuti e le condizioni in base alle quali le sole attività di smaltimento di rifiuti non
pericolosi effettuate dai produttori nei luoghi di produzione degli stessi sono sottoposte alle procedure semplificate
suddette;
- Sbagliata: i tipi e le quantità di rifiuti e le condizioni in base alle quali le sole attività di recupero di cui all'Allegato
C alla parte quarta del d.lgs. 152/2006 sono sottoposte alle procedure semplificate suddette;
- Sbagliata: i tipi e le quantità di rifiuti e le condizioni in base alle quali le attività di smaltimento di rifiuti pericolosi
possono essere sottoposte alle procedure semplificate suddette.

G_1_00213: Sono sottoposte alle procedure semplificate, in base alle norme che fissano i tipi e
le quantità di rifiuti nonché le condizioni di ammissibilità:
- Esatta: le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate dai produttori nei luoghi di produzione degli
stessi;
- Sbagliata: le attività di smaltimento di rifiuti pericolosi effettuate dai produttori nei luoghi di produzione degli
stessi;
- Sbagliata: le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate dai produttori in qualunque luogo;
- Sbagliata: tutte le attività di smaltimento dei rifiuti.

G_1_00214: Le attività di sgombero della neve effettuate dalle pubbliche amministrazioni o


da loro delegati, dai concessionari di reti infrastrutturali o infrastrutture:
- Esatta: non costituisce detenzione ai fini della lettera a) comma 1 dell'articolo 183, che definisce la nozione di
rifiuto;
- Sbagliata: è soggetta sempre alle procedure semplificate di gestione dei rifiuti.
- Sbagliata: costituisce detenzione ai fini della lettera a) comma 1 dell'articolo 183, che definisce la nozione di
rifiuto;
- Sbagliata: è soggetta al regime autorizzatorio generale;

G_1_00217: A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche di


cui all'articolo 214 del d.lgs. 152/2006 e siano tenute in considerazione le migliori tecniche
disponibili, le attività di autosmaltimento dei rifiuti, come definite dall’art. 215 dello stesso
decreto, possono essere intraprese decorsi novanta giorni dalla:
- Esatta: comunicazione di inizio di attività alla Provincia territorialmente competente;
- Sbagliata: comunicazione di inizio di attività alla Regione competente;
- Sbagliata: segnalazione di inizio attività al Comune;
- Sbagliata: dichiarazione di inizio attività al Comune.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 31 di 149
G_1_00218: Il procedimento semplificato per le attività di auto smaltimento dei rifiuti, come
definite dall’art. 215 dello stesso decreto, prevede che:
- Esatta: l’autorità competente verifichi d’ufficio, entro il termine di novanta giorni, la sussistenza dei presupposti e
dei requisiti richiesti ad essa comunicati;
- Sbagliata: l’autorità competente non possa verificare d’ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti
ad essa comunicati ma debba considerare veritiere le informazioni contenute nella comunicazione di inizio attività;
- Sbagliata: l’autorità competente possa verificare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti ad essa
comunicati solo su segnalazione di irregolarità da parte di terzi;
- Sbagliata: l’autorità competente adotti, entro il termine di novanta giorni, l’autorizzazione richiesta mediante la
comunicazione di inizio attività.

G_1_00219: L’art. 215 del d.lgs. 152/2006, che regola il procedimento semplificato per
l’autosmaltimento dei rifiuti, dispone che alla comunicazione di inizio di attività, a firma del
legale rappresentante dell’impresa, sia allegata:
- Esatta: una relazione dalla quale risulti il rispetto delle condizioni e delle norme tecniche specifiche e delle norme
tecniche di sicurezza e delle procedure autorizzative previste dalla normativa vigente;
- Sbagliata: una relazione dalla quale risultino unicamente la parcella del legale rappresentate dell’impresa ed il
fatturato dell’impresa stessa;
- Sbagliata: l’autorizzazione unica allo svolgimento delle attività di auto smaltimento di cui all’art. 208 del suddetto
decreto;
- Sbagliata: una lettera di presentazione di un soggetto pubblico che attesti le capacità morali e etiche del soggetto
istante.

G_1_00220: L’art. 215 del d.lgs. 152/2006, che regola il procedimento semplificato per
l’autosmaltimento dei rifiuti, prevede che qualora la Provincia accerti il mancato rispetto
delle norme tecniche e delle condizioni previste dalla legge per tale procedimento:
- Esatta: la stessa disponga con provvedimento motivato il divieto di inizio ovvero di prosecuzione dell'attività, salvo
che l'interessato non provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro il termine e
secondo le prescrizioni stabiliti dall'amministrazione;
- Sbagliata: la stessa disponga con provvedimento motivato il divieto di inizio ovvero di prosecuzione dell'attività,
senza possibilità per l'interessato di provvedere a conformare alla normativa vigente detta attività;
- Sbagliata: la stessa disponga con provvedimento motivato ed urgente la consegna dei rifiuti alla stessa;
- Sbagliata: la stessa disponga con provvedimento motivato ed immediatamente esecutivo il sequestro del luogo di
produzione e smaltimento dei rifiuti.

G_1_00221: La comunicazione di cui all’art. 215 del d.lgs. 152/2006 relativa al procedimento
semplificato per l’autosmaltimento dei rifiuti:
- Esatta: deve essere rinnovata ogni cinque anni e, comunque, in caso di modifica sostanziale delle operazioni di auto
smaltimento;
- Sbagliata: deve essere rinnovata ogni anno e, comunque, in caso di modifica sostanziale delle operazioni di
autosmaltimento;
- Sbagliata: non necessita di rinnovo;
- Sbagliata: deve essere rinnovata solo in caso di modifica sostanziale delle operazioni di auto smaltimento.

G_1_00222: Le attività di autosmaltimento di rifiuti pericolosi e la discarica di rifiuti:


- Esatta: restano sottoposte al regime autorizzatorio generale di cui agli articoli 208, 209, 210 e 211 del d.lgs. n.
152/2006;
- Sbagliata: sono regolate dal procedimento semplificato per l’autosmaltimento dei rifiuti di cui all’art.215 del d.lgs.
n. 152/2006;
- Sbagliata: sono attività libere, prive di regime autorizzatorio;
- Sbagliata: sono attività sempre vietate.

G_1_00223: A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche


disciplinate nel d.lgs. 152/2006, l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti, ai sensi
dell’art. 216 dello stesso decreto, può essere intrapreso:
- Esatta: decorsi novanta giorni dalla comunicazione di inizio di attività all’autorità competente;
- Sbagliata: decorsi trenta giorni dalla comunicazione di inizio di attività alla autorità competente;
- Sbagliata: direttamente e senza alcuna comunicazione alle autorità;
- Sbagliata: non appena consegnata la comunicazione di inizio di attività alla autorità competente.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 32 di 149
G_1_00224: A condizione che siano rispettate le norme tecniche e le prescrizioni specifiche
disciplinate nel d.lgs. 152/2006, l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti, ai sensi
dell’art. 216 dello stesso decreto, può essere intrapreso dopo aver presentato:
- Esatta: una comunicazione di inizio di attività alla Provincia territorialmente competente;
- Sbagliata: una comunicazione di inizio di attività alla Regione competente;
- Sbagliata: una segnalazione di inizio attività al Comune;
- Sbagliata: una dichiarazione di inizio attività al Comune.

G_1_00225: L'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti con procedura semplificata, ai
sensi dell’art. 216 del d.lgs. n. 152 del 2006, è subordinato all'effettuazione di una visita
preventiva, da parte della Provincia competente per territorio, da effettuarsi entro sessanta
giorni dalla presentazione della comunicazione di inizio attività, per tutte le seguenti
categorie, tranne una:
- Esatta: rifiuti organici di cui all’art. 183, comma 1, lett. d) del suddetto decreto;
- Sbagliata: rifiuti elettrici ed elettronici di cui all'articolo 227, comma 1, lettera a) del suddetto decreto;
- Sbagliata: veicoli fuori uso di cui all'articolo 227, comma 1, lettera c) del suddetto decreto;
- Sbagliata: impianti di coincenerimento.

G_1_00226: Il procedimento semplificato per l'esercizio delle operazioni di recupero dei


rifiuti, ai sensi dell’art. 216 del d.lgs. n. 152 del 2006, prevede che:
- Esatta: l’autorità competente verifichi d’ufficio, entro il termine di novanta giorni, la sussistenza dei presupposti e
dei requisiti richiesti ad essa comunicati;
- Sbagliata: l’autorità competente non possa verificare d’ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti
ad essa comunicati ma debba considerare veritiere le informazioni contenute nella comunicazione di inizio attività;
- Sbagliata: l’autorità competente possa verificare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti ad essa
comunicati solo su segnalazione di irregolarità da parte di terzi;
- Sbagliata: l’autorità competente adotti, entro il termine di novanta giorni, l’autorizzazione richiesta mediante la
comunicazione di inizio attività.

G_1_00227: L’art. 216 del d.lgs. 152/2006, che regola il procedimento semplificato per
l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti, dispone che alla comunicazione di inizio di
attività, a firma del legale rappresentante dell’impresa, sia allegata una relazione che debba
necessariamente indicare tutti i seguenti elementi, tranne uno:
- Esatta: gli estremi dell’autorizzazione unica di cui all’art. 208 del suddetto decreto che autorizzi allo svolgimento
delle attività di recupero;
- Sbagliata: il rispetto delle norme tecniche e delle condizioni specifiche, il possesso dei requisiti soggettivi richiesti
per la gestione dei rifiuti e le attività di recupero che si intendono svolgere;
- Sbagliata: lo stabilimento, la capacità di recupero e il ciclo di trattamento o di combustione nel quale i rifiuti stessi
sono destinati ad essere recuperati, nonché l'utilizzo di eventuali impianti mobili;
- Sbagliata: le caratteristiche merceologiche dei prodotti derivanti dai cicli di recupero.

G_1_00228: L’art. 216 del d.lgs. 152/2006 che regola il procedimento semplificato per
l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti prevede che qualora la competente Sezione
regionale dell'Albo accerti il mancato rispetto delle norme tecniche e delle condizioni previste
dalla legge per tale procedimento, la medesima sezione proponga alla Provincia di disporre:
- Esatta: con provvedimento motivato il divieto di inizio ovvero di prosecuzione dell'attività, salvo che l'interessato
non provveda a conformare alla normativa vigente detta attività ed i suoi effetti entro il termine e secondo le
prescrizioni stabiliti dall'amministrazione;
- Sbagliata: con provvedimento motivato il divieto di inizio ovvero di prosecuzione dell'attività, senza possibilità per
l'interessato di provvedere a conformare alla normativa vigente detta attività;
- Sbagliata: con provvedimento motivato ed urgente la consegna dei rifiuti alla stessa;
- Sbagliata: con provvedimento motivato ed immediatamente esecutivo il sequestro del luogo in cui avvengono le
operazioni di recupero dei rifiuti.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 33 di 149
G_1_00229: La comunicazione di cui all’art. 216 del d.lgs. 152/2006 relativa al procedimento
semplificato per l'esercizio delle operazioni di recupero dei rifiuti:
- Esatta: deve essere rinnovata ogni cinque anni e, comunque, in caso di modifica sostanziale delle operazioni di
recupero;
- Sbagliata: deve essere rinnovata ogni dieci anni e, comunque, in caso di modifica sostanziale delle operazioni di
recupero;
- Sbagliata: non necessita di rinnovo;
- Sbagliata: deve essere rinnovata solo in caso di modifica sostanziale delle operazioni di recupero.

G_1_00231: Il sistema sanzionatorio previsto in caso di violazione della normativa sui rifiuti:
- Esatta: è in parte disciplinato dallo stesso d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: è disciplinato dal solo codice penale;
- Sbagliata: è previsto solo in leggi diverse dal d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: è rinvenibile solo nella giurisprudenza in materia.

G_1_00232: I fatti realizzati in violazione della normativa sui rifiuti:


- Esatta: possono integrare fattispecie di reato;
- Sbagliata: possono integrare solo contravvenzioni, mai delitti;
- Sbagliata: possono integrare solo delitti mai contravvenzioni;
- Sbagliata: possono essere puniti solo con sanzioni amministrative.

G_1_00233: La violazione della normativa sui rifiuti:


- Esatta: può comportare l’applicazione della confisca;
- Sbagliata: non può mai comportare l’applicazione della confisca, vietata nella materia ambientale;
- Sbagliata: obbliga sempre alla confisca per equivalente, qualunque norma sia violata;
- Sbagliata: non comporta mai l’integrazione di fatti di reato.

G_1_00234: Quale di queste fattispecie è descritta dall’art. 255 del d.lgs. n. 152 del 2006 come
“abbandono di rifiuti”?
- Esatta: chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231, commi
1 e 2 del suddetto decreto abbandoni o depositi rifiuti ovvero li immetta nelle acque superficiali o sotterranee;
- Sbagliata: i soggetti di cui all'articolo 190, comma 1 del suddetto decreto, che non abbiano aderito al sistema di
controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all´articolo 188-bis, comma 2, lett. a), e che omettano di
tenere ovvero tengano in modo incompleto il registro di carico e scarico di cui al medesimo articolo;
- Sbagliata: chiunque effettui attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l'allestimento di
mezzi e attività continuative organizzate, ceda, riceva, trasporti, esporti, importi, o comunque gestisca
abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti.

G_1_00235: Ai sensi dell’art. 255 del d.lgs. n. 152 del 2006 il titolare del centro di raccolta, il
concessionario o il titolare della succursale della casa costruttrice che viola le disposizioni di
cui all'articolo 231, comma 5, relative alla cancellazione dal PRA dei veicoli e dei rimorchi
avviati a demolizione, è punito con:
- Esatta: una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: l’arresto o l’ammenda;
- Sbagliata: la reclusione;
- Sbagliata: la sola ammenda.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 34 di 149
G_1_00237: Quale di queste fattispecie è descritta dall’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006 come
“attività di gestione di rifiuti non autorizzata”?
- Esatta: chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione
di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione;
- Sbagliata: chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l'allestimento di
mezzi e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce
abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti;
- Sbagliata: chiunque, in violazione delle disposizioni di cui agli articoli 192, commi 1 e 2, 226, comma 2, e 231,
commi 1 e 2 del suddetto decreto, abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o
sotterranee;
- Sbagliata: i produttori e gli utilizzatori che non adempiono all'obbligo di raccolta di cui all'articolo 221, comma 2, o
non adottano, in alternativa, sistemi gestionali ai sensi del medesimo articolo 221, comma 3, lettere a) e c).

G_1_00238: Ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “attività di gestione di
rifiuti non autorizzata”, quale di queste affermazioni è falsa:
- Esatta: le pene di cui ai commi 1, 2 e 3 sono aumentate della metà nelle ipotesi in cui la discarica sia stata
autorizzata ma vi sia stata solo inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni;
- Sbagliata: fuori dai casi sanzionati ai sensi dell'articolo 29-quattuordecies, comma 1, chiunque realizza o
gestisce una discarica non autorizzata è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da
duemilaseicento euro a ventiseimila euro;
- Sbagliata: si applica la pena dell'arresto da uno a tre anni e dell'ammenda da euro cinquemiladuecento a euro
cinquantaduemila se la discarica non autorizzata è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: alla sentenza di condanna o alla sentenza emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura
penale, consegue la confisca dell'area sulla quale è realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell'autore o del
compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei luoghi.

G_1_00239: L’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006, che disciplina la fattispecie di “attività di
gestione di rifiuti non autorizzata” prevde che:
- Esatta: chiunque, in violazione del divieto di cui all'articolo 187, effettua attività non consentite di miscelazione di
rifiuti, è penalmente punito;
- Sbagliata: chiunque, in violazione del divieto di cui all'articolo 187, effettua attività non consentite di miscelazione
di rifiuti, non è penalmente punibile;
- Sbagliata: è lecito miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità ovvero rifiuti pericolosi
con rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: è sconsigliato ma non illecito miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità
ovvero rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi.

G_1_00241: Ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “attività di gestione di
rifiuti non autorizzata”, i soggetti di cui agli articoli 233, “Consorzio nazionale di raccolta e
trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti”, che non adempiono agli obblighi
di partecipazione ivi previsti:
- Esatta: sono puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non sono in alcun modo punibili ma hanno l'obbligo di corrispondere i contributi pregressi;
- Sbagliata: sono puniti penalmente con la reclusione;
- Sbagliata: non sono in alcun modo punibili né hanno l'obbligo di corrispondere i contributi pregressi, trattandosi di
contributi facoltativi.

G_1_00242: Quale di queste fattispecie è descritta dall’art. 256-bis del d.lgs. n. 152 del 2006
come “Combustione illecita di rifiuti”?
- Esatta: chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata;
- Sbagliata: chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l'allestimento di
mezzi e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce
abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti;
- Sbagliata: chiunque cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque
sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio.

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G_1_00243: Ai sensi dell’art. 256-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, “Combustione illecita di
rifiuti”, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti
abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata:
- Esatta: è punito con la reclusione da due a cinque anni se si tratta di rifiuti non pericolosi; da tre a sei anni se si
tratta di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: è punito con la reclusione solo se si tratta di rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: qualora sia penalmente punito, non è più tenuto al ripristino dello stato dei luoghi ed al risarcimento del
danno ambientale;
- Sbagliata: è punito in modo meno grave se il fatto di reato è commesso nell'ambito dell'attività di un'impresa o
comunque di un'attività organizzata.

G_1_00244: Ai sensi dell’art. 256-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, “Combustione illecita di
rifiuti”, salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti
abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata:
- Esatta: compie un delitto;
- Sbagliata: compie una contravvenzione;
- Sbagliata: non compie alcun reato;
- Sbagliata: è punibile solo con una sanzione amministrativa pecuniaria.

G_1_00246: Ai sensi dell’art. 259 del d.lgs. n. 152 del 2006 , colui che commette il fatto di
reato di “traffico illecito di rifiuti”, ivi descritto:
- Esatta: è punito con la pena dell'ammenda da millecinquecentocinquanta euro a ventiseimila euro e con l'arresto
fino a due anni e la pena è aumentata in caso di spedizione di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: è punito con la pena dell'ammenda da millecinquecentocinquanta euro a ventiseimila euro e con
l'arresto fino a due anni sia in caso di rifiuti pericolosi che non;
- Sbagliata: è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: è punito con la pena dell'ammenda da millecinquecentocinquanta euro a ventiseimila euro e con
l'arresto fino a due anni e la pena è diminuita in caso di spedizione di rifiuti pericolosi.

G_1_00247: Ai sensi dell’art. 259 del d.lgs. n. 152 del 2006, alla sentenza di condanna, o a
quella emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati relativi al
traffico illecito di cui al comma 1 o al trasporto illecito di cui agli articoli 256 e 258, comma 4:
- Esatta: consegue obbligatoriamente la confisca del mezzo di trasporto;
- Sbagliata: non consegue mai la confisca del mezzo di trasporto;
- Sbagliata: conseguono immediatamente gli arresti domiciliari;
- Sbagliata: consegue immediatamente il fermo del mezzo di trasporto.

G_1_00248: Quale di queste fattispecie è descritta dall’art. 260 del d.lgs. n. 152 del 2006 come
“attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”?
- Esatta: chiunque, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con più operazioni e attraverso l'allestimento di mezzi
e attività continuative organizzate, cede, riceve, trasporta, esporta, importa, o comunque gestisce abusivamente
ingenti quantitativi di rifiuti;
- Sbagliata: chiunque effettua una spedizione di rifiuti costituente traffico illecito ai sensi dell'articolo 26 del
regolamento (CEE) 1° febbraio 1993, n. 259, o effettua una spedizione di rifiuti elencati nell'Allegato II del citato
regolamento in violazione dell'articolo 1, comma 3, lettere a), b), c) e d), del regolamento stesso;
- Sbagliata: chiunque cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque
sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio;
- Sbagliata: chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n. 152 del 2006.

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G_1_00252: Ai sensi dell’art. 260-ter del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni
amministrative accessorie. Confisca”, in caso di trasporto non autorizzato di rifiuti:
- Esatta: se si tratta di rifiuti pericolosi è sempre disposta la confisca del veicolo e di qualunque altro mezzo utilizzato
per il trasporto del rifiuto, ai sensi dell'articolo 240, secondo comma, del codice penale, salvo che gli stessi
appartengano, non fittiziamente, a persona estranea al reato;
- Sbagliata: se si tratta di rifiuti pericolosi non è mai disposta la confisca del veicolo e di qualunque altro mezzo
utilizzato per il trasporto del rifiuto;
- Sbagliata: se si tratta di rifiuti pericolosi è sempre disposta la confisca del veicolo e di qualunque altro mezzo
utilizzato per il trasporto del rifiuto, ai sensi dell'articolo 240, secondo comma, del codice penale,senza alcuna
eccezione;
- Sbagliata: sia che si tratti di rifiuti pericolosi che non pericolosi è sempre disposta la confisca del veicolo e di
qualunque altro mezzo utilizzato per il trasporto del rifiuto, ai sensi dell'articolo 240, secondo comma, del codice
penale.

G_1_00253: Ai sensi dell’art. 260-ter del d.lgs. n. 152 del 2006, in caso di accertamento della
fattispecie di attività di gestione di rifiuti non autorizzata di cui al comma 1 dell'art. 256 del
d.lgs. n. 152 del 2006, è disposta la confisca del veicolo e di qualunque altro mezzo utilizzato
per il trasporto del rifiuto, ai sensi dell'articolo 240, secondo comma, del codice penale
- Esatta: vero, salvo che gli stessi appartengano, non fittiziamente, a persona estranea al reato;
- Sbagliata: falso, non è mai disposta la confisca;
- Sbagliata: vero, anche se gli stessi appartengano, non fittiziamente, a persona estranea al reato;
- Sbagliata: falso, così come non consegue la sanzione accessoria del fermo amministrativo.

G_1_00255: Ai sensi dell’art. 261 del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “imballaggi”, non sono
punibili con una sanzione amministrativa pecuniaria:
- Esatta: i produttori di imballaggi che decidono di aderire ai consorzi di cui all'articolo 223 del suddetto decreto;
- Sbagliata: gli utilizzatori di imballaggi che non adempiono all'obbligo di cui all' all'articolo 221, comma 4;
- Sbagliata: i produttori di imballaggi che non provvedono ad organizzare un sistema per l'adempimento degli
obblighi di cui all'articolo 221, comma 3 del suddetto decreto;
- Sbagliata: i produttori di imballaggi che non adottano un sistema di restituzione dei propri imballaggi ai sensi
dell'articolo 221, comma 3, lettere a) e c) del suddetto decreto.

G_1_00258: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni” salvo che
il fatto costituisca più grave reato, è punito chiunque effettua lo scarico sul suolo, nel
sottosuolo o nelle acque sotterranee, di acque reflue evacuate da un impianto di
incenerimento o coincenerimento e provenienti dalla depurazione degli effluenti gassosi di cui
all'articolo 237-duodecies, comma 5 del suddetto decreto:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, è sempre lecito;
- Sbagliata: falso, è punito solo chiunque effettua lo scarico sul suolo, e non anche nel sottosuolo o nelle acque
sotterranee;
- Sbagliata: falso, la norma punisce tale attività di scarico qualunque sia la provenienza delle acque.

G_1_00261: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca più grave reato, è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da
cinquemila euro a venticinquemila euro:
- Esatta: il professionista che, nel certificato sostitutivo di cui all'articolo 237-octies, comma 8, e all'articolo 237-
octies, comma 10 del suddetto decreto, con riferimento agli impianti di coincenerimento, attesta fatti non
corrispondenti al vero;
- Sbagliata: il professionista che detiene con scarsa cura il certificato sostitutivo di cui all'articolo 237-octies, comma
8, e all'articolo 237-octies, comma 10 del suddetto decreto, con riferimento agli impianti di coincenerimento;
- Sbagliata: il professionista che non scrive in stampatello sul certificato sostitutivo di cui all'articolo 237-octies,
comma 8, e all'articolo 237-octies, comma 10 del suddetto decreto, con riferimento agli impianti di
coincenerimento;
- Sbagliata: il professionista che, nel certificato sostitutivo di cui all'articolo 237-octies, comma 8, e all'articolo 237-
octies, comma 10 del suddetto decreto, con riferimento agli impianti di coincenerimento, attesta fatti corrispondenti
al vero.

G_1_00262: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca reato, chiunque, nell'esercizio di un impianto autorizzato di incenerimento
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o coincenerimento, avendo conseguito in sede di autorizzazione le parziali deroghe di cui
all'articolo 237-septies, comma 6, e all'articolo 237-nonies del suddetto decreto, non rispetta le
prescrizioni imposte dall'autorità competente in sede di autorizzazione:
- Esatta: è punito con una sanzione amministrativa;
- Sbagliata: commette una contravvenzione;
- Sbagliata: commette un delitto;
- Sbagliata: non commette reati né è punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria.

G_1_00263: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca più grave reato, chiunque effettua attività di incenerimento o di
coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della prescritta autorizzazione all'esercizio
di cui presente titolo:
- Esatta: è punito con l'arresto e con l'ammenda;
- Sbagliata: è punito con la sola ammenda;
- Sbagliata: è punito con la sola multa;
- Sbagliata: è punito con la multa e la reclusione.

G_1_00264: Ai sensi dell’art. 259 del d.lgs. n. 152 del 2006 chiunque effettua una spedizione di
rifiuti costituente traffico illecito ai sensi dell'articolo 26 del regolamento (CEE) 1° febbraio
1993, n. 259, o effettua una spedizione di rifiuti elencati nell'Allegato II del citato regolamento
in violazione dell'articolo 1, comma 3, lettere a), b), c) e d), del regolamento stesso commette
un illecito penale. Quale?
- Esatta: traffico illecito di rifiuti;
- Sbagliata: attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti;
- Sbagliata: combustione illecita di rifiuti;
- Sbagliata: attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

G_1_00265: Ai sensi dell’art. 192 del d.lgs. 152/2006, fatta salva l'applicazione della sanzioni
di cui agli articoli 255 e 256, chiunque viola il divieto di abbandono di rifiuti sul suolo è tenuto
a procedere alla rimozione:
- Esatta: vero, in solido con il proprietario al quale tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli
accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo;
- Sbagliata: falso, non è tenuto ad alcun adempimento perché questo spetta al solo proprietario dell’area interessata;
- Sbagliata: vero ed è l’unico soggetto tenuto a tale adempimento;
- Sbagliata: falso, solo il Sindaco del Comune può disporre le operazioni a tal fine necessarie.

G_1_00266: Ai sensi dell’art. 192 del d.lgs. 152/2006, che regola il divieto di abbandono dei
rifiuti, qualora la responsabilità del suddetto fatto illecito sia imputabile ad amministratori o
rappresentanti di persona giuridica:
- Esatta: sono tenuti in solido a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al
ripristino dello stato dei luoghi la persona giuridica ed i soggetti che siano subentrati nei diritti della persona stessa,
secondo le previsioni del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in materia di responsabilità amministrativa
delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni;
- Sbagliata: la persona giuridica non è mai tenuta ad adempiere ad alcun obbligo di ripristino;
- Sbagliata: nessuno è ritenuto responsabile della violazione;
- Sbagliata: possono essere chiamati a rispondere dell’obbligo di procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo
smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi, i soli soggetti che siano subentrati nei diritti della
persona giuridica stessa.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 38 di 149
G_1_00267: In caso di inosservanza delle prescrizioni che disciplinano l’autorizzazione unica
di cui all’art. 208 del d.lgs. 152/2006, ferma restando l'applicazione delle norme sanzionatorie
di cui al titolo VI della parte quarta dello stesso decreto, l'autorità competente può scegliere di
procedere con le seguenti operazioni, tutte legittime tranne:
- Esatta: l’arresto immediato e a tempo indeterminato del responsabile della violazione, con conseguente sequestro
dell’area su cui si trovano gli impianti;
- Sbagliata: la diffida, stabilendo un termine entro il quale devono essere eliminate le inosservanze;
- Sbagliata: la diffida e contestuale sospensione dell'autorizzazione per un tempo determinato, ove si manifestino
situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente;
- Sbagliata: la revoca dell'autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in
caso di reiterate violazioni che determinino situazione di pericolo per la salute pubblica e per l'ambiente.

G_1_00269: In caso di mancata consegna del certificato di rottamazione di cui all'articolo 5,


commi 6 e 7 del d.lgs. n. 209 del 2003:
- Esatta: si applica una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: si commette reato;
- Sbagliata: il fatto non è punibile con nessuna sanzione;
- Sbagliata: il fatto non è giuridicamente rilevante.

G_1_00270: I veicoli fuori uso nell’ordinamento italiano:


- Esatta: sono disciplinati da un decreto legislativo specifico e non esclusivamente dal d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: non sono disciplinati da alcuna norma ma solo in via giurisprudenziale;
- Sbagliata: solo disciplinati esclusivamente da leggi regionali;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dal d.lgs. n. 152 del 2006.

G_1_00271: La disciplina di veicoli fuori uso è prevista principalmente nel:


- Esatta: d.lgs. n. 209 del 2003;
- Sbagliata: d.lgs. n. 309 del 2009;
- Sbagliata: d.lgs. n. 209 del 2001;
- Sbagliata: d.lgs. n. 309 del 2003.

G_1_00272: Il d.lgs. n. 209 del 2003 disciplina principalmente:


- Esatta: i veicoli fuori uso;
- Sbagliata: il sottoprodotto;
- Sbagliata: gli imballaggi;
- Sbagliata: i rifiuti sanitari.

G_1_00274: Ai sensi dell’art. 231 del d.lgs. n. 152 del 2006, che dispone la normativa dei
veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, il proprietario
di un veicolo a motore o di un rimorchio di cui sopra, che intenda procedere alla demolizione
dello stesso:
- Esatta: deve consegnarlo ad un centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali
e la rottamazione autorizzato ai sensi degli articoli 208, 209 e 210 del d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: può lasciarlo in un luogo che gli sembri protetto e lontano da fonti naturali purché vi siano presenti altri
veicoli a motore o rimorchi fuori uso;
- Sbagliata: deve consegnarlo ad un centro di raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei
materiali e la rottamazione autorizzato ai sensi degli articoli 208, 209 e 210 del d.lgs. n. 152 del 2006 ma solo se si
tratta di veicolo integro perché tali centri di raccolta non possono ricevere anche rifiuti costituiti da parti di veicoli a
motore;
- Sbagliata: anche qualora intenda cedere il predetto veicolo o rimorchio per acquistarne un altro non può scegliere di
consegnarlo ai concessionari o alle succursali delle case costruttrici per la consegna successiva ad un centro di
raccolta per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione autorizzato ai sensi
degli articoli 208, 209 e 210 del d.lgs. n. 152 del 2006; deve in ogni caso consegnarlo lui stesso e personalmente ad
un centro di raccolta.

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G_1_00275: Ai sensi dell’art. 231 del d.lgs. n. 152 del 2006, che dispone la normativa dei
veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, l’attività dei
centri di raccolta dei suddetti veicoli e rimorchi:
- Esatta: non può essere svolta senza autorizzazione ai sensi degli articoli 208, 209 e 210 del d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: non è un’attività che necessita di autorizzazione perché i veicoli e i rimorchi fuori uso non sono mai
rifiuti;
- Sbagliata: non è un’attività che necessita di autorizzazione perché espressione della libertà di iniziativa economica
privata;
- Sbagliata: costituisce sempre attività pericolosa e pertanto deve essere autorizzata mediante un’autorizzazione
speciale , diversa da quella di cui agli articoli 208, 209 e 210 del d.lgs. n. 152 del 2006.

G_1_00277: Ai sensi dell’art. 231 del d.lgs. n. 152 del 2006, che dispone la normativa dei
veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, il possesso del
certificato rilasciato dai soggetti autorizzati a ricevere in consegna i suddetti veicoli a motore o
rimorchi:
- Esatta: libera il proprietario del veicolo dalla responsabilità civile, penale e amministrativa connessa con la
proprietà dello stesso;
- Sbagliata: non libera il proprietario del veicolo dalla responsabilità civile, penale e amministrativa connessa con la
proprietà dello stesso perché il proprietario rimane sempre l’unico soggetto responsabile;
- Sbagliata: non libera il proprietario del veicolo dalla responsabilità civile, penale e amministrativa connessa con la
proprietà dello stesso perché il proprietario rimane sempre obbligato in solido con il soggetto che rilascia il
certificato;
- Sbagliata: libera il proprietario del veicolo dalla responsabilità civile ed amministrativa connessa con la proprietà
dello stesso ma non da quella penale.

G_1_00278: Ai sensi dell’art. 231 del d.lgs. n. 152 del 2006, che dispone la normativa dei
veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, la cancellazione
dal PRA dei suddetti veicoli e dei rimorchi, avviati a demolizione secondo le modalità previste
dalla stessa norma:
- Esatta: avviene esclusivamente a cura del titolare del centro di raccolta o del concessionario o del titolare della
succursale senza oneri di agenzia a carico del proprietario del veicolo o del rimorchio;
- Sbagliata: avviene esclusivamente a cura del proprietario del veicolo o del rimorchio senza oneri a carico del
titolare del centro di raccolta o del concessionario o del titolare della succursale;
- Sbagliata: avviene a cura sia del titolare del centro di raccolta o del concessionario o del titolare della succursale sia
del proprietario del veicolo o del rimorchio;
- Sbagliata: avviene automaticamente a cura del Comune, senza necessità di azione del proprietario del veicolo o del
rimorchio o del titolare del centro di raccolta o del concessionario o del titolare della succursale.

G_1_00279: Ai sensi dell’art. 231 del d.lgs. n. 152 del 2006, che dispone la normativa dei
veicoli fuori uso non disciplinati dal decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, il commercio
delle parti di ricambio recuperate dalla demolizione dei suddetti veicoli a motore o dei
rimorchi:
- Esatta: è consentito ad esclusione di quelle che abbiano attinenza con la sicurezza dei veicoli; le parti di ricambio
attinenti alla sicurezza dei veicoli sono cedute solo agli esercenti l'attività di autoriparazione di cui alla legge 5
febbraio 1992, n. 122, e, per poter essere utilizzate, ciascuna impresa di autoriparazione è tenuta a certificarne
l'idoneità e la funzionalità;
- Sbagliata: non è mai consentito;
- Sbagliata: è consentito sempre, anche per quelle parti di ricambio che abbiano attinenza con la sicurezza dei
veicoli;
- Sbagliata: non è consentito ed anzi è una condotta suscettibile di integrare un reato.

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G_1_00280: Il d.lgs. n. 209 del 2003 persegue tutti i seguenti obiettivi, tranne uno:
- Esatta: aumentare la produzione di rifiuti derivanti dai veicoli e, in particolare, le sostanze pericolose presenti negli
stessi veicoli, che costituiscono una ricchezza non solo economica ma anche per l’ambiente;
- Sbagliata: ridurre al minimo l'impatto dei veicoli fuori uso sull'ambiente, al fine di contribuire alla protezione,
alla conservazione ed al miglioramento della qualità dell'ambiente;
- Sbagliata: evitare distorsioni della concorrenza, soprattutto per quanto riguarda l'accesso delle piccole e delle medie
imprese al mercato della raccolta, della demolizione, del trattamento e del riciclaggio dei veicoli fuori uso;
- Sbagliata: determinare i presupposti e le condizioni che consentono lo sviluppo di un sistema che assicuri un
funzionamento efficiente, razionale ed economicamente sostenibile della filiera di raccolta, di recupero e di
riciclaggio dei materiali degli stessi veicoli.

G_1_00282: Il d.lgs. n. 209 del 2003 dispone che il veicolo destinato alla demolizione:
- Esatta: è consegnato dal detentore ad un centro di raccolta ovvero, nel caso in cui il detentore intende cedere il
predetto veicolo per acquistarne un altro, può essere consegnato al concessionario o al gestore della succursale della
casa costruttrice o dell'automercato, per la successiva consegna ad un centro di raccolta, qualora detto
concessionario o gestore intenda accettarne la consegna e conseguentemente rilasciare il relativo certificato di
rottamazione;
- Sbagliata: può essere consegnato dal detentore solo ed esclusivamente ad un centro di raccolta e non ad altri
soggetti;
- Sbagliata: può essere lasciato dal detentore in un luogo che gli sembri protetto e lontano da fonti naturali purché vi
siano presenti altri veicoli usati;
- Sbagliata: è consegnato dal centro di raccolta al detentore affinché si occupi della sua rottamazione.

G_1_00283: Il d.lgs. n. 209 del 2003 dispone che i produttori di veicoli:


- Esatta: provvedono a ritirare i veicoli fuori uso alle condizioni previste dallo stesso decreto, e, ove sia tecnicamente
fattibile, i pezzi usati allo stato di rifiuto, derivanti dalle riparazioni dei veicoli, ad eccezione di quelli per cui è
previsto dalla legge un consorzio obbligatorio di raccolta, organizzando, direttamente o indirettamente, su base
individuale o collettiva, una rete di centri di raccolta opportunamente distribuiti sul territorio nazionale.
- Sbagliata: provvedono a ritirare solo personalmente e su base individuale, mediante ritiro presso il domicilio di
ciascun detentore, i veicoli fuori uso alle condizioni previste dallo stesso decreto, e, ove sia tecnicamente fattibile, i
pezzi usati allo stato di rifiuto, derivanti dalle riparazioni dei veicoli, ad eccezione di quelli per cui è previsto dalla
legge un consorzio obbligatorio di raccolta;
- Sbagliata: non sono tenuti a provvedere a ritirare i veicoli fuori uso;
- Sbagliata: provvedono a ritirare solo ed esclusivamente in collettiva, organizzando con altri produttori una rete
comune di centri di raccolta i veicoli fuori uso alle condizioni previste dallo stesso decreto, e, ove sia tecnicamente
fattibile, i pezzi usati allo stato di rifiuto, derivanti dalle riparazioni dei veicoli.

G_1_00284: Il d.lgs. n. 209 del 2003 dispone che la normativa di cui ai commi 2, 3 e 4 dell’art.
5 che regola la raccolta dei veicoli fuori uso non si applicano:
- Esatta: se il veicolo non contiene i suoi componenti essenziali, quali il motore, parti della carrozzeria, il
catalizzatore e le centraline elettroniche, se presenti in origine, o se contiene rifiuti aggiunti;
- Sbagliata: se il veicolo contiene i suoi componenti essenziali, quali il motore, parti della carrozzeria, il
catalizzatore e le centraline elettroniche, se presenti in origine, o se contiene rifiuti aggiunti;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente nel caso in cui il veicolo contenga rifiuti aggiunti;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente nel caso in cui il veicolo non contenga più il motore.

G_1_00285: Ai sensi del d.lgs. n. 209 del 2003 al momento della consegna del veicolo
destinato alla demolizione da parte del detentore:
- Esatta: se il veicolo viene rilasciato al concessionario o al gestore della succursale della casa costruttrice o
dell'automercato, quest’ultima rilascia al detentore , in nome e per conto del centro di raccolta che riceve il veicolo,
apposito certificato di rottamazione;
- Sbagliata: se il veicolo viene rilasciato al concessionario o al gestore della succursale della casa costruttrice o
dell'automercato, quest’ultima non deve rilasciare al detentore del veicolo apposito certificato di rottamazione
perché lo stesso sarà consegnato al centro di raccolta che riceve il veicolo;
- Sbagliata: se il veicolo viene rilasciato ad un centro di raccolta, il titolare del centro non deve rilasciare al detentore
del veicolo apposito certificato di rottamazione perché lo stesso sarà consegnato al concessionario o al gestore
della succursale della casa costruttrice o dell'automercato;
- Sbagliata: né il titolare del centro di raccolta, né il concessionario o il gestore della succursale della casa costruttrice
o dell'automercato devono rilasciare al detentore del veicolo alcun certificato di rottamazione.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 41 di 149
G_1_00287: Ai sensi del d.lgs. n. 209 del 2003, i veicoli a motore rinvenuti da organi pubblici o
non reclamati dai proprietari e quelli acquisiti per occupazione, ai sensi degli articoli 927, 929
e 923 del codice civile:
- Esatta: sono conferiti ai centri di raccolta nei casi e con le modalità stabilite dalla normativa in materia;
- Sbagliata: sono lasciati nel punto in cui sono stati rinvenuti;
- Sbagliata: sono venduti mediante pubblica asta;
- Sbagliata: sono usati direttamente dagli organi pubblici.

G_1_00288: Ai sensi del d.lgs. n. 209 del 2003, ai fini di una corretta gestione dei rifiuti
derivanti dal veicolo fuori uso, le autorità competenti, fatte salve le norme sulla sicurezza dei
veicoli e sul controllo delle emissioni atmosferiche e del rumore, favoriscono, il reimpiego dei
componenti idonei, il recupero di quelli non reimpiegabili, nonché, come soluzione
privilegiata, il riciclaggio, ove sostenibile dal punto di vista ambientale:
- Esatta: in conformità con la gerarchia dei rifiuti;
- Sbagliata: in conformità con il principio chi inquina paga;
- Sbagliata: in conformità con il principio di rimozione dei danni alla fonte;
- Sbagliata: in conformità con la nozione giuridica di rifiuto.

G_1_00289: Ai sensi del d.lgs. n. 209 del 2003, dal 1° luglio 2003, salvo eccezioni, è vietata la
produzione o l'immissione sul mercato di materiali e di componenti di veicoli:
- Esatta: contenenti piombo, mercurio, cadmio o cromo esavalente;
- Sbagliata: solo se contenenti piombo;
- Sbagliata: solo se contenenti mercurio;
- Sbagliata: solo se contenenti cromo esavalente.

G_1_00290: Ai sensi del d.lgs. n. 209 del 2003, il produttore del veicolo, entro sei mesi
dall'immissione sul mercato dello stesso veicolo, mette a disposizione degli impianti di
trattamento autorizzati:
- Esatta: le informazioni per la demolizione, sotto forma di manuale o su supporto informatico , richieste dai gestori
degli impianti di trattamento autorizzati, necessarie a consentire di identificare i diversi componenti e materiali del
veicolo e l'ubicazione di tutte le sostanze pericolose in esso presenti;
- Sbagliata: le informazioni per la guida del veicolo, sotto forma di manuale o su supporto informatico, richieste dai
gestori degli impianti di trattamento autorizzati, necessarie a consentire una guida sicura e non pericolosa dello
stesso;
- Sbagliata: le informazioni sul mercato del veicolo, sotto forma di manuale o su supporto informatico, richieste dai
gestori degli impianti di trattamento autorizzati, necessarie a consentire di determinare in modo corretto i costi
dell’attività di trattamento;
- Sbagliata: le informazioni sulle preferenze dei consumatori del veicolo, rilevate in via statistica.

G_1_00291: I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) nell’ordinamento


italiano:
- Esatta: sono disciplinati da un decreto legislativo specifico e non esclusivamente dal d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: non sono disciplinati da alcuna norma ma solo in via giurisprudenziale;
- Sbagliata: solo disciplinati esclusivamente da leggi regionali;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dal d.lgs. n. 152 del 2006.

G_1_00292: La disciplina dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) è


prevista principalmente nel:
- Esatta: d.lgs. n. 49 del 2014;
- Sbagliata: d.lgs. n. 39 del 2014;
- Sbagliata: d.lgs. n. 40 del 2009;
- Sbagliata: d.lgs. n. 14 del 2009.

G_1_00293: Il d.lgs. n. 49 del 2014 disciplina principalmente:


- Esatta: I rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE);
- Sbagliata: i rifiuti sanitari;
- Sbagliata: i rifiuti da miniere e cave;
- Sbagliata: i rifiuti biodegradabili.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 42 di 149
G_1_00294: Ai sensi della normativa in materia di rifiuti con RAEE si intendono:
- Esatta: i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche;
- Sbagliata: i rifiuti da attività elettriche ed elettroniche;
- Sbagliata: i rifiuti di apparecchiature energetiche economiche;
- Sbagliata: i rifiuti da attività economiche ed ecocompatibili.

G_1_00297: Il d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE) si applica:
- Esatta: a determinate apparecchiature elettriche ed elettroniche, rientranti nelle categorie specifiche individuate
dello stesso decreto, dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo sino al 14 agosto 2018; ad altre
apparecchiature elettriche ed elettroniche, rientranti in altre specifiche categorie specifiche individuate dello stesso
decreto, dal 15 agosto 2018;
- Sbagliata: si applica a tutte indistintamente le apparecchiature elettriche ed elettroniche dal 15 agosto 2018;
- Sbagliata: a determinate apparecchiature elettriche ed elettroniche, rientranti nelle categorie specifiche individuate
dello stesso decreto, dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo sino al 14 agosto 2018; dal 15 agosto
2018 il decreto non ha più alcuna applicazione;
- Sbagliata: si applica a tutte indistintamente le apparecchiature elettriche ed elettroniche fin dalla entrata in vigore
del decreto.

G_1_00298: Il d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE) si applica fin dalla sua entrata in vigore, ai sensi
dell’allegato I, alla seguente categoria:
- Esatta: grandi elettrodomestici;
- Sbagliata: apparecchiature per lo scambio di temperatura;
- Sbagliata: schermi, monitor ed apparecchiature dotate di schermi con una superficie superiore a 100 cm2;
- Sbagliata: piccole apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni (con nessuna dimensione esterna superiore
a 50 cm).

G_1_00301: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con 'apparecchiature elettriche ed
elettroniche' o 'AEE' si intende:
- Esatta: le apparecchiature che dipendono, per un corretto funzionamento, da correnti elettriche o da campi
elettromagnetici e le apparecchiature di generazione, trasferimento e misurazione di queste correnti e campi e
progettate per essere usate con una tensione non superiore a 1000 volt per la corrente alternata e a 1500 volt per la
corrente continua;
- Sbagliata: solo le macchine dotate di una fonte di alimentazione a bordo, il cui funzionamento richiede mobilità o
movimento continuo o semicontinuo durante il lavoro, tra una serie di postazioni di lavoro fisse;
- Sbagliata: gli accordi di prestito, noleggio, affitto o vendita dilazionata relativi a qualsiasi apparecchiatura,
indipendentemente dal fatto che i termini di tale contratto o accordo o di un contratto o accordo accessori
prevedano il trasferimento o la possibilità del trasferimento della proprietà di tale apparecchiatura;
- Sbagliata: l'operazione manuale, meccanica, chimica o metallurgica in seguito alla quale le sostanze, le miscele e
le componenti pericolose sono confinate in un flusso identificabile o sono una parte identificabile di un flusso nel
processo di trattamento.

G_1_00302: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con 'rifiuti di apparecchiature elettriche
ed elettroniche' o 'RAEE' si intendono:
- Esatta: le apparecchiature elettriche o elettroniche che sono rifiuti ai sensi dell'articolo 183, comma 1, lettera a), del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inclusi tutti i componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo che sono
parte integrante del prodotto al momento in cui il detentore si disfi, abbia l'intenzione o l'obbligo disfarsene;
- Sbagliata: le apparecchiature elettriche o elettroniche che non sono rifiuti ai sensi dell'articolo 183, comma 1,
lettera a), del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- Sbagliata: le apparecchiature elettriche o elettroniche che sono rifiuti ai sensi dell'articolo 183, comma 1, lettera a),
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ad esclusione di tutti i componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo
che sono parte integrante del prodotto al momento in cui il detentore si disfi, abbia l'intenzione o l'obbligo
disfarsene;
- Sbagliata: le apparecchiature elettriche o elettroniche che sono riciclabili e pertanto non qualificabili come rifiuto.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 43 di 149
G_1_00303: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), con 'RAEE provenienti dai nuclei
domestici':
- Esatta: i RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro
tipo, analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente i RAEE originati dai nuclei domestici
- Sbagliata: sia i RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, industriale, istituzionale e di
altro tipo;
- Sbagliata: i RAEE destinati ad essere riciclati o reimpiegati in nuclei domestici.

G_1_00304: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), l’autorità pubblica deve adottare misure
dirette a tutte le seguenti possibili azioni, tranne una:
- Esatta: adottare misure che non tengono conto dell'intero ciclo di vita delle apparecchiature e siano non conformi
alle delle migliori tecniche disponibili per soddisfare interessi di rilevanza costituzionale, quali la protezione
dell'ambiente;
- Sbagliata: promuovere la cooperazione tra produttori e operatori degli impianti di trattamento, recupero e
riciclaggio;
- Sbagliata: favorire la progettazione e la produzione ecocompatibili di AEE, al fine di facilitare le operazioni di
smontaggio, riparazione, nonché le operazioni di preparazione per il riutilizzo, riutilizzo, recupero e smaltimento
dei RAEE, loro componenti e materiali, con particolare riguardo per quei prodotti che introducono soluzioni
innovative per la diminuzione dei carichi ambientali associati al ciclo di vita;
- Sbagliata: sostenere il mercato dei materiali riciclati anche per la produzione di nuove AEE.

G_1_00305: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), la gestione dei RAEE deve privilegiare le
operazioni di:
- Esatta: riutilizzo e preparazione per il riutilizzo dei RAEE, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di
consumo in attuazione dei principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle
risorse;
- Sbagliata: smaltimento dei RAEE, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione dei
principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse;
- Sbagliata: recupero di energia dei RAEE, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione
dei principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse;
- Sbagliata: incenerimento dei RAEE, dei loro componenti, sottoinsiemi e materiali di consumo in attuazione dei
principi di precauzione e prevenzione, e al fine di consentire un efficiente utilizzo delle risorse.

G_1_00306: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), i produttori di AEE:
- Esatta: devono conseguire gli obiettivi minimi di recupero e di riciclaggio di cui all'Allegato V;
- Sbagliata: non hanno obiettivi minimi di recupero e di riciclaggio;
- Sbagliata: hanno solo la facoltà raggiungere gli obiettivi minimi di recupero e di riciclaggio di cui all'Allegato V ed
in quel caso hanno degli sgravi fiscali;
- Sbagliata: devono conseguire gli obiettivi minimi di smaltimento di cui all'Allegato V.

G_1_00307: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE),i produttori di AEE:
- Esatta: hanno degli obblighi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE e per questo possono
applicare un contributo, al momento della messa a disposizione sul mercato nazionale di un'AEE, sul prezzo di
vendita della stessa;
- Sbagliata: hanno degli obblighi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE ma non sono legittimati
ad applicare alcun contributo, al momento della messa a disposizione sul mercato nazionale di un'AEE, sul prezzo
di vendita della stessa;
- Sbagliata: non hanno degli obblighi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento dei RAEE;
- Sbagliata: possono in via solo facoltativa adempiere degli obblighi di raccolta, trattamento, recupero e smaltimento
dei RAEE.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 44 di 149
G_1_00308: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), i produttori di AEE possono adempiere
agli obblighi previsti dallo stesso decreto:
- Esatta: mediante sistemi di gestione dei RAEE individuali o collettivi, operanti in modo uniforme sull'intero
territorio nazionale;
- Sbagliata: solo mediante sistemi di gestione dei RAEE individuali, operanti in modo uniforme sull'intero territorio
nazionale;
- Sbagliata: mediante sistemi di gestione dei RAEE collettivi, operanti in modo uniforme sull'intero territorio
nazionale;
- Sbagliata: solo mediante sistemi di gestione diversi sia da quelli individuali o collettivi.

G_1_00309: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ai sistemi collettivi per la gestione dei
RAEE:
- Esatta: possono partecipare i distributori, i raccoglitori, i trasportatori, i riciclatori e i recuperatori, previo accordo
con i produttori di AEE;
- Sbagliata: devono sempre partecipare i distributori, i raccoglitori, i trasportatori, i riciclatori e i recuperatori, senza
necessità di accordo con i produttori di AEE;
- Sbagliata: devono partecipare tutti i produttori di AEE individuati e scelti da ciascun sistema collettivo perché il
produttore non può scegliere a quale sistema aderire;
- Sbagliata: possono partecipare tutti i produttori che scelgano di aderire ad un determinato sistema collettivo ma una
volta fatta la scelta non possono più uscire da quel sistema.

G_1_00310: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), i sistemi collettivi per la gestione dei
RAEE:
- Esatta: sono organizzati in forma consortile ai sensi degli articoli 2602 e seguenti del codice civile in quanto
applicabili e salvo quanto previsto dal suddetto decreto legislativo;
- Sbagliata: sono fondazioni ed hanno autonoma personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: sono società per azioni con fine di lucro;
- Sbagliata: sono costituiti da un’unica impresa, che comporta l'assorbimento delle imprese contraenti in un
organismo unitario.

G_1_00311: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), ciascun sistema collettivo deve garantire il
ritiro di RAEE dai centri comunali di raccolta:
- Esatta: su tutto il territorio nazionale secondo le indicazioni del Centro di coordinamento;
- Sbagliata: sul solo territorio comunale in cui ha la sede legale il sistema collettivo
- Sbagliata: sul solo territorio regionale in cui ha la sede legale il sistema collettivo
- Sbagliata: sul solo territorio limitrofo al luogo di produzione principale dei RAEE.

G_1_00312: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), i distributori:
- Esatta: assicurano, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un
nucleo domestico, il ritiro gratuito, in ragione di uno contro uno, dell'apparecchiatura usata di tipo equivalente;
- Sbagliata: non hanno l'obbligo di informare i consumatori sulla gratuità del ritiro, tanto meno con modalità chiare e
di immediata percezione;
- Sbagliata: non sono tenuti ad assicurare il ritiro dell'apparecchiatura usata elettrica ed elettronica da un nucleo
domestico;
- Sbagliata: assicurano, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad
un nucleo domestico, il ritiro, in ragione di uno contro uno, dell'apparecchiatura usata di tipo equivalente ma tale
ritiro può non essere gratuito.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 45 di 149
G_1_00313: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE):
- Esatta: i Comuni assicurano la funzionalità e l'adeguatezza, in ragione della densità della popolazione, dei sistemi
di raccolta differenziata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici e l'accessibilità ai relativi centri di raccolta;
- Sbagliata: non è materialmente possibile realizzare alcuna raccolta differenziata dei RAEE domestici;
- Sbagliata: è possibile prevedere meccanismi di raccolta differenziata solo per le apparecchiature per lo scambio di
temperatura contenenti sostanze che riducono lo strato di ozono e gas fluorurati ad effetto serra, lampade
fluorescenti contenenti mercurio, pannelli fotovoltaici;
- Sbagliata: solo ciascun cittadino è tenuto ad effettuare nel proprio nucleo domestico una raccolta differenziata dei
RAEE dagli altri rifiuti.

G_1_00314: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), gli impianti o le imprese che effettuano
operazioni di trattamento di RAEE:
- Esatta: devono essere autorizzate ai sensi dell'articolo 208 o dell'articolo 213 del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152;
- Sbagliata: non necessitano di autorizzazione alcuna perché i RAEE non sono mai veri e propri rifiuti;
- Sbagliata: non devono essere autorizzate in quanto sempre oggetto di procedura semplificata per “autosmaltimento”
ai sensi dell’art. 215 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- Sbagliata: non devono essere autorizzate purché munite di regolare titolo abilitativo edilizio.

G_1_00315: Ai sensi del d.lgs. n. 49 del 2014, che disciplina la normativa dei rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), il produttore di AEE deve fornire,
all'interno delle istruzioni per l'uso delle stesse, tutte le seguenti informazioni, tranne una:
- Esatta: l'obbligo di smaltire i RAEE come rifiuti urbani misti e di non effettuare, per detti rifiuti, la raccolta
differenziata;
- Sbagliata: i sistemi di ritiro o di raccolta dei RAEE, nonché la possibilità e le modalità di consegna al distributore
del RAEE equivalente all'atto dell'acquisto di una nuova AEE ai sensi dell'articolo 11, comma 1, o di conferimento
gratuito senza alcun obbligo di acquisto per i RAEE di piccolissime dimensioni ai sensi dell'articolo 11, comma 3;
- Sbagliata: gli effetti potenziali sull'ambiente e sulla salute umana dovuti alla eventuale presenza di sostanze
pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e ad una scorretta gestione delle stesse;
- Sbagliata: il ruolo degli acquirenti nel contribuire al riutilizzo, al riciclaggio e ad altre forme di recupero dei RAEE.

G_1_00318: Il d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188 dispone la normativa concernente:


- Esatta: pile, accumulatori e relativi rifiuti;
- Sbagliata: oli esausti;
- Sbagliata: terre e rocce da scavo;
- Sbagliata: rifiuti da attività di manutenzione.

G_1_00319: Il d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa concernente pile,
accumulatori e relativi rifiuti, si applica:
- Esatta: alle pile e agli accumulatori indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla composizione
materiale o dall'uso cui sono destinati;
- Sbagliata: esclusivamente alle pile e agli accumulatori che presentino specifiche caratteristiche di forma, volume,
peso o composizione materiale, indipendentemente dall'uso cui sono destinati;
- Sbagliata: esclusivamente alle pile e agli accumulatori che siano connessi alle armi, munizioni e materiale bellico,
anche se non destinati a fini specificamente militari;
- Sbagliata: alle pile e agli accumulatori indipendentemente dalla forma, dal volume, dal peso, dalla composizione
materiale solo se destinati all’uso industriale.

G_1_00320: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, per "pila" o "accumulatore" si intende:
- Esatta: una fonte di energia elettrica ottenuta mediante trasformazione diretta di energia chimica, costituita da uno
o più elementi primari (non ricaricabili) o costituita da uno o più elementi secondari (ricaricabili);
- Sbagliata: le pile e gli accumulatori che costituiscono rifiuti a norma dell'articolo 183, comma 1, lettera a), del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- Sbagliata: le attività eseguite sui rifiuti di pile e accumulatori dopo la consegna ad un impianto per la selezione, la
preparazione per il riciclaggio o la preparazione per lo smaltimento;
- Sbagliata: chiunque immetta sul mercato nazionale per la prima volta a titolo professionale pile o accumulatori.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 46 di 149
G_1_00321: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, fatte salve le previsioni di cui al decreto n. 209
del 2003, è vietata, dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto, l'immissione sul
mercato:
- Esatta: di tutte le pile o accumulatori, anche incorporati in apparecchi, contenenti più di 0,0005 per cento di
mercurio in peso;
- Sbagliata: di tutte le pile o accumulatori, anche incorporati in apparecchi;
- Sbagliata: di tutte le pile e agli accumulatori portatili destinati ad essere utilizzati in sistemi di emergenza e di
allarme, comprese le luci di emergenza;
- Sbagliata: di tutte le pile e agli accumulatori portatili destinati ad essere utilizzati in sistemi di emergenza e di
allarme, comprese le attrezzature mediche.

G_1_00322: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti:
- Esatta: dalla data di entrata in vigore del presente decreto le pile e gli accumulatori che non soddisfano i requisiti
del presente decreto non possono essere immessi sul mercato;
- Sbagliata: dalla data di entrata in vigore del presente decreto le pile e gli accumulatori che non soddisfano i requisiti
del presente decreto possono comunque essere immessi sul mercato ma ad un prezzo maggiorato;
- Sbagliata: le pile e gli accumulatori non conformi ai requisiti stabiliti dal suddetto decreto, sono immessi sul
mercato senza alcun tipo di restrizione;
- Sbagliata: in caso di immissione sul mercato nazionale di pile ed accumulatori che non soddisfano i requisiti del
decreto successivamente alla data prevista, le autorità competenti non possono provvedere al loro immediato ritiro
ma solo a sanzionare chi li ha immessi.

G_1_00323: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, al fine di realizzare una gestione dei rifiuti di
pile ed accumulatori che riduca al minimo il loro smaltimento insieme al rifiuto urbano
indifferenziato e al fine di garantire la raccolta separata come prevista dal decreto, i
produttori o i terzi che agiscono in loro nome:
- Esatta: organizzano e gestiscono, su base individuale o collettiva, sostenendone i relativi costi, sistemi di raccolta
separata di pile ed accumulatori portatili idonei a coprire in modo omogeneo tutto il territorio nazionale;
- Sbagliata: devono gestire solo in via individuale, sostenendone i relativi costi, sistemi di raccolta separata di pile ed
accumulatori portatili idonei a coprire in modo omogeneo tutto il territorio nazionale;
- Sbagliata: devono gestire solo in via collettiva, sostenendone i relativi costi, sistemi di raccolta separata di pile ed
accumulatori portatili idonei a coprire in modo omogeneo tutto il territorio nazionale;
- Sbagliata: organizzano e gestiscono, su base individuale o collettiva, sostenendone i relativi costi, sistemi di
raccolta separata di pile ed accumulatori portatili idonei a coprire in modo omogeneo tutto il territorio regionale.

G_1_00324: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, i sistemi di raccolta separata di pile ed
accumulatori portatili dallo stesso disciplinati:
- Esatta: consentono agli utilizzatori finali di disfarsi gratuitamente dei rifiuti di pile o accumulatori portatili in punti
di raccolta loro accessibili nelle vicinanze, tenuto conto della densità della popolazione;
- Sbagliata: consentono agli utilizzatori finali di disfarsi dietro pagamento di un compenso dei rifiuti di pile o
accumulatori portatili in punti di raccolta loro accessibili nelle vicinanze, tenuto conto della densità della
popolazione;
- Sbagliata: devono comportare oneri per gli utilizzatori finali nel momento in cui si disfano dei rifiuti di pile o
accumulatori portatili;
- Sbagliata: devono comportare l'obbligo di acquistare nuove pile o nuovi accumulatori.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 47 di 149
G_1_00325: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, al fine di organizzare e gestire i sistemi di
raccolta separata dallo stesso disciplinati, i produttori o i terzi che agiscono in loro nome:
- Esatta: possono avvalersi delle strutture di raccolta ove istituite dal servizio pubblico, previa stipula di apposita
convenzione definita sulla base di un accordo di programma quadro stipulato su base nazionale tra i produttori di
pile e accumulatori portatili e l'ANCI in rappresentanza dei soggetti responsabili del servizio pubblico di gestione
dei rifiuti urbani;
- Sbagliata: non possono mai avvalersi delle strutture di raccolta ove istituite dal servizio pubblico;
- Sbagliata: devono avvalersi solo delle strutture di raccolta istituite dal servizio pubblico;
- Sbagliata: se si avvalgono delle strutture di raccolta istituite dal servizio pubblico commettono un illecito penale.

G_1_00326: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti:
- Esatta: sono previsti degli obiettivi di raccolta di pile e accumulatori portatili;
- Sbagliata: non sono previsti degli obiettivi di raccolta di pile e accumulatori portatili;
- Sbagliata: sono previsti degli obiettivi di raccolta di pile e accumulatori portatili ma sono solo facoltativi;
- Sbagliata: non sono previsti meccanismi di raccolta.

G_1_00327: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti:
- Esatta: è vietato lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento dei rifiuti delle pile e degli accumulatori
industriali e per veicoli, ad eccezione dei residui che sono stati sottoposti a trattamento e a riciclaggio a norma di
legge;
- Sbagliata: è possibile lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento dei rifiuti delle pile e degli
accumulatori industriali e per veicoli;
- Sbagliata: è vietato lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento dei rifiuti delle pile e degli accumulatori
industriali e per veicoli che sono stati sottoposti a trattamento e a riciclaggio a norma di legge;
- Sbagliata: è vietato lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento di tutti i rifiuti delle pile e degli
accumulatori industriali e per veicoli, senza eccezioni.

G_1_00328: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, il produttore di pile e accumulatori soggetto
agli obblighi di cui al suddetto decreto può immettere sul mercato tali prodotti:
- Esatta: solo a seguito di iscrizione telematica al Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento dei sistemi
di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori;
- Sbagliata: anche in assenza di iscrizione telematica al Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento dei
sistemi di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori, perché è un’iscrizione solo facoltativa;
- Sbagliata: solo a seguito di iscrizione telematica gratuita al Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento
dei sistemi di gestione dei rifiuti di pile e accumulatori;
- Sbagliata: senza alcuna registrazione.

G_1_00329: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti:
- Esatta: i sistemi collettivi istituiti per il finanziamento della gestione dei rifiuti di pile ed accumulatori si iscrivono
presso le camere di commercio, conformemente a quanto previsto dall'allegato III, parte B;
- Sbagliata: i sistemi collettivi istituiti per il finanziamento della gestione dei rifiuti di pile ed accumulatori non si
iscrivono presso le camere di commercio;
- Sbagliata: i produttori non sono tenuti a comunicare alle camere di commercio, i dati relativi alle pile ed
accumulatori immessi sul mercato nazionale nell'anno precedente;
- Sbagliata: tutte le iscrizione e le comunicazione di cui al suddetto decreto presso le camere di commercio sono
gratuite.

G_1_00330: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, è istituito il Centro di coordinamento:
- Esatta: cui partecipano i produttori di pile e di accumulatori, individualmente o in forma collettiva;
- Sbagliata: che non ha la forma di consorzio;
- Sbagliata: che è privo di personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: che non può avere un proprio statuto.

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G_1_00331: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, le pile e gli accumulatori e i pacchi batterie
sono immessi sul mercato:
- Esatta: solo se contrassegnati in modo visibile, leggibile e indelebile con un’apposita etichetta definita dalla
decreto;
- Sbagliata: non sono soggetti ad alcun sistema di etichettatura
- Sbagliata: sono contrassegnati con una marcatura effettuata dal consumatore al momento dell’acquisto;
- Sbagliata: sono dotati di un sistema etichettatura che tuttavia non è leggibile ad occhio nudo ma rilevabile solo
tramite microscopio.

G_1_00333: La disciplina degli imballaggi nell’ordinamento giuridico italiano:


- Esatta: è prevista dal d.lgs. n. 152 del 2006.
- Sbagliata: non è prevista da alcuna norma ma solo in via giurisprudenziale
- Sbagliata: è prevista esclusivamente da leggi regionali
- Sbagliata: è prevista esclusivamente da decreti ministeriali.

G_1_00334: La disciplina degli imballaggi è prevista principalmente nel:


- Esatta: nel d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: nel d.lgs. n. 49 del 2014;
- Sbagliata: nella legge n. 241 del 1990;
- Sbagliata: nel d.lgs. n. 209 del 2003.

G_1_00336: La normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 è volta a perseguire
tutti i seguenti obiettivi, tranne uno, quale?
- Esatta: garantire il minimo rendimento possibile degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
- Sbagliata: prevenire e ridurne l'impatto sull'ambiente degli imballaggi
- Sbagliata: assicurare un elevato livello di tutela dell'ambiente
- Sbagliata: garantire il funzionamento del mercato degli imballaggi, evitare discriminazioni nei confronti dei
prodotti importati e prevenire l'insorgere di ostacoli agli scambi e distorsioni della concorrenza.

G_1_00337: La normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 riguarda la gestione:
- Esatta: di tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'Unione europea e di tutti i rifiuti di imballaggio derivanti dal
loro impiego, utilizzati o prodotti da industrie, esercizi commerciali, uffici, negozi, servizi, nuclei domestici o da
qualunque altro soggetto che produce o utilizza imballaggi o rifiuti di imballaggio, qualunque siano i materiali che
li compongono;
- Sbagliata: di tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'Unione europea e di tutti i rifiuti di imballaggio derivanti
dal loro impiego, utilizzati o prodotti da nuclei domestici, qualunque siano i materiali che li compongono;
- Sbagliata: di tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'Unione europea e di tutti i rifiuti di imballaggio derivanti
dal loro impiego, utilizzati o prodotti da industrie, esercizi commerciali, uffici, negozi, servizi, nuclei domestici o
da qualunque altro soggetto che produce o utilizza imballaggi o rifiuti di imballaggio, solo ed esclusivamente se
composti di plastica;
- Sbagliata: di tutti gli imballaggi immessi sul mercato dell'Unione europea e di tutti i rifiuti di imballaggio derivanti
dal loro impiego, utilizzati o prodotti da industrie, qualunque siano i materiali che li compongono.

G_1_00338: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 gli
operatori delle rispettive filiere degli imballaggi nel loro complesso garantiscono, secondo i
principi della "responsabilità condivisa":
- Esatta: che l'impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio sia ridotto al minimo possibile per tutto
il ciclo di vita;
- Sbagliata: che di eventuali danni all’ambiente o responsabilità penali prodotti dagli imballaggi rispondano sempre
tutti gli operatori;
- Sbagliata: che l'impatto ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio sia aumentato al massimo possibile
per tutto il ciclo di vita;
- Sbagliata: che di eventuali danni all’ambiente o responsabilità penali prodotti dagli imballaggi rispondano sempre
sia gli operatori che coloro che sono responsabili del danno.

G_1_00339: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 si intende
per “imballaggio”:
- Esatta: il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci, dalle materie
prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al

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consumatore o all'utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso
scopo;
- Sbagliata: ogni imballaggio o materiale di imballaggio, rientrante nella definizione di rifiuto di cui all'articolo
183, comma 1, lettera a), esclusi i residui della produzione;
- Sbagliata: solo l’imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un'unita' di vendita per l'utente
finale o per il consumatore;
- Sbagliata: solo l’imballaggio o componente di imballaggio che è stato concepito e progettato per sopportare nel
corso del suo ciclo di vita un numero minimo di viaggi o rotazioni all'interno di un circuito di riutilizzo.

G_1_00340: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 «il
prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci,
dalle materie prime ai prodotti finiti, a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la
loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, ad assicurare la loro
presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo» costituisce:
- Esatta: un imballaggio;
- Sbagliata: un imballaggio biodegradabile;
- Sbagliata: un rifiuto di imballaggio;
- Sbagliata: un imballaggio usato.

G_1_00342: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 l'attività
di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio si attiene a tutti i seguenti principi
generali, tranne uno:
- Esatta: aumento del flusso dei rifiuti di imballaggio destinati allo smaltimento finale a discapito di altre forme di
recupero;
- Sbagliata: incentivazione e promozione della prevenzione alla fonte della quantità e della pericolosità nella
fabbricazione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, soprattutto attraverso iniziative, anche di natura
economica in conformità ai principi del diritto comunitario, volte a promuovere lo sviluppo di tecnologie pulite ed
a ridurre a monte la produzione e l'utilizzazione degli imballaggi, nonché a favorire la produzione di imballaggi
riutilizzabili ed il loro concreto riutilizzo;
- Sbagliata: incentivazione del riciclaggio e del recupero di materia prima, sviluppo della raccolta differenziata di
rifiuti di imballaggio e promozione di opportunità di mercato per incoraggiare l'utilizzazione dei materiali ottenuti
da imballaggi riciclati e recuperati;
- Sbagliata: applicazione di misure di prevenzione consistenti in programmi nazionali o azioni analoghe da adottarsi
previa consultazione degli operatori economici interessati.

G_1_00343: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 l'attività
di gestione dei rifiuti di imballaggio si ispira, a tutti i seguenti principi, tranne uno:
- Esatta: disincentivare la restituzione degli imballaggi usati e il conferimento dei rifiuti di imballaggio in raccolta
differenziata da parte del consumatore;
- Sbagliata: promozione di forme di cooperazione tra i soggetti pubblici e privati;
- Sbagliata: individuazione degli obblighi di ciascun operatore economico, garantendo che il costo della raccolta
differenziata, della valorizzazione e dell'eliminazione dei rifiuti di imballaggio sia sostenuto dai produttori e dagli
utilizzatori in proporzione alle quantità di imballaggi immessi sul mercato nazionale e che la pubblica
amministrazione organizzi la raccolta differenziata;
- Sbagliata: informazione agli utenti degli imballaggi ed in particolare ai consumatori secondo le disposizioni del
decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, di attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico
all'informazione ambientale.

G_1_00344: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 gli
imballaggi:
- Esatta: devono essere tutti opportunamente etichettati per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il
riciclaggio, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi;
- Sbagliata: non devono essere etichettati a meno che la natura degli imballaggi utilizzati sia pericolosa;
- Sbagliata: devono essere etichettati solo se di plastica;
- Sbagliata: devono essere opportunamente etichettati per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il
riciclaggio, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi solo
quelli che non siano di carta.

G_1_00345: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 gli
imballaggi devono essere tutti opportunamente etichettati per facilitare la raccolta, il

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riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio, nonché per dare una corretta informazione ai
consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso perché non esiste alcun obbligo di etichettatura per nessun tipo di imballaggio;
- Sbagliata: falso perché il principio vale solo per gli imballaggi di plastica;
- Sbagliata: falso perché il principio vale solo per gli imballaggi di vetro.

G_1_00346: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 i
produttori e gli utilizzatori di imballaggi:
- Esatta: devono conseguire gli obiettivi finali di riciclaggio e di recupero dei rifiuti di imballaggio in conformità
alla disciplina comunitaria indicati nell'Allegato E alla parte quarta del suddetto decreto;
- Sbagliata: non hanno obiettivi minimi di recupero e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio;
- Sbagliata: hanno solo la facoltà raggiungere gli obiettivi minimi di recupero e di riciclaggio di cui all'Allegato E
alla parte quarta del suddetto decreto ed in quel caso hanno degli sgravi fiscali;
- Sbagliata: devono conseguire gli obiettivi minimi di smaltimento di cui all'Allegato E alla parte quarta del suddetto
decreto.

G_1_00347: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, i
produttori e gli utilizzatori:
- Esatta: sono responsabili della corretta ed efficace gestione ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio
generati dal consumo dei propri prodotti;
- Sbagliata: non sono responsabili della corretta ed efficace gestione ambientale né degli imballaggi né dei rifiuti di
imballaggio generati dal consumo dei propri prodotti;
- Sbagliata: sono responsabili della corretta ed efficace gestione ambientale dei soli imballaggi e non dei relativi
rifiuti;
- Sbagliata: sono responsabili della corretta ed efficace gestione ambientale dei soli rifiuti di imballaggio generati dal
consumo dei propri prodotti e non degli imballaggi stessi.

G_1_00349: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: sono a carico dei produttori e degli utilizzatori i costi per il ritiro degli imballaggi usati e la raccolta dei
rifiuti di imballaggio secondari e terziari, quelli per il riutilizzo degli imballaggi usati, per il riciclaggio e il
recupero dei rifiuti di imballaggio nonché quelli per lo smaltimento dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari;
- Sbagliata: la restituzione di imballaggi usati o di rifiuti di imballaggio, ivi compreso il conferimento di rifiuti in
raccolta differenziata, può comportare oneri economici per il consumatore;
- Sbagliata: sono a carico dei produttori e degli utilizzatori i soli costi per il ritiro degli imballaggi usati e la raccolta
dei rifiuti di imballaggio secondari e terziari i costi per il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio;
- Sbagliata: sono a carico dei produttori e degli utilizzatori i soli costi per lo smaltimento dei rifiuti di imballaggio
secondari e terziari.

G_1_00350: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 la
pubblica amministrazione:
- Esatta: deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata in modo da permettere al consumatore di
conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici e da altri tipi di rifiuti di
imballaggio;
- Sbagliata: non è il soggetto preposto dalla legge alla organizzazione di sistemi adeguati di raccolta differenziata,
che non è tenuta a realizzare;
- Sbagliata: deve organizzare sistemi adeguati di raccolta differenziata, in modo da permettere al consumatore di
conferire al servizio pubblico rifiuti di imballaggio selezionati dai rifiuti domestici e da altri tipi di rifiuti di
imballaggio, ma non deve essere garantita la copertura omogenea del territorio geografico;
- Sbagliata: deve effettuare la gestione della raccolta differenziata secondo criteri che privilegino il maggior impatto
ambientale del servizio.

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G_1_00351: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 i
produttori e gli utilizzatori degli imballaggi, per adempiere agli obblighi di gestione previsti
dallo stesso decreto, possono aderire ad uno dei consorzi di cui all'articolo 223, i quali:
- Esatta: hanno personalità giuridica di diritto privato senza fine di lucro e sono retti da uno statuto;
- Sbagliata: sono legittimati a non garantire l'equilibrio della propria gestione finanziaria;
- Sbagliata: sono costituiti per ciascun materiale di imballaggio e sono operanti sul solo territorio della Regione in
cui vi è la sede legale del consorzio;
- Sbagliata: non sono aperti alla partecipazione di recuperatori, riciclatori che non corrispondono alla categoria dei
produttori, neanche previo accordo con gli altri consorziati.

G_1_00352: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006 il
Consorzio nazionale imballaggi, denominato CONAI:
- Esatta: definisce, in accordo con le Regioni e con le pubbliche amministrazioni interessate, gli ambiti territoriali in
cui rendere operante un sistema integrato che comprenda la raccolta, la selezione e il trasporto dei materiali
selezionati a centri di raccolta o di smistamento;
- Sbagliata: non ha personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: persegue fini di lucro;
- Sbagliata: è retto da uno statuto approvato con legge regionale.

G_1_00353: Ai sensi della normativa sugli imballaggi di cui al d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: possono essere commercializzati solo imballaggi rispondenti a specifici requisiti essenziali stabiliti dalla
direttiva 94/62/CEE e riportati nell'allegato F alla parte quarta del suddetto decreto;
- Sbagliata: è sempre lecito lo smaltimento in discarica degli imballaggi e dei contenitori recuperati;
- Sbagliata: è sempre possibile e lecito immettere nel normale circuito di raccolta dei rifiuti urbani imballaggi terziari
di qualsiasi natura;
- Sbagliata: la direttiva 94/62/CEE non prevede specifici requisiti essenziali per cu possono essere commercializzati
tutti i tipi di imballaggi.

G_1_00354: Ai sensi dell’art. 228 del d.lgs. n. 152 del 2006, è fatto obbligo ai produttori e
importatori di pneumatici di provvedere, singolarmente o in forma associata e con periodicità
almeno annuale, alla gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso pari a quelli dai
medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso perché l’obbligo non può essere adempiuto in forma associata;
- Sbagliata: falso perché solo i produttori di pneumatici vi sono tenuti;
- Sbagliata: falso perché l’obbligo va adempiuto con periodicità mensile.

G_1_00355: Ai sensi dell’art. 228 del d.lgs. n. 152 del 2006, al fine di garantire il
perseguimento di finalità di tutela ambientale secondo le migliori tecniche disponibili, è fatto
obbligo ai produttori e importatori di pneumatici di provvedere:
- Esatta: singolarmente o in forma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi di
pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente singolarmente e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi di
pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente in forma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi
di pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio
nazionale;
- Sbagliata: singolarmente o in forma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi di
pneumatici fuori uso doppi a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio
nazionale.

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G_1_00356: Ai sensi dell’art. 228 del d.lgs. n. 152 del 2006, è previsto il pagamento di un
contributo che rimane invariato in tutte le successive fasi di commercializzazione del
pneumatico, con l'obbligo, per ciascun rivenditore, di indicare in modo chiaro e distinto in
fattura il contributo pagato all'atto dell'acquisto dello stesso:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, perché non è previsto il pagamento di alcun contributo;
- Sbagliata: falso, perché il rivenditore non ha alcun obbligo di indicare in fattura il contributo pagato all'atto
dell'acquisto dello stesso;
- Sbagliata: falso, perché il contributo aumenta nelle successive fasi di commercializzazione del pneumatico.

G_1_00357: Ai sensi dell’art. 228 del d.lgs. n. 152 del 2006, per far fronte agli oneri derivanti
dall'obbligo di gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso disposto dalla stessa norma, è
previsto il pagamento di un contributo, il quale:
- Esatta: rimane invariato in tutte le successive fasi di commercializzazione del pneumatico con l'obbligo, per ciascun
rivenditore, di indicare in modo chiaro e distinto in fattura il contributo pagato all'atto dell'acquisto dello stesso;
- Sbagliata: non è parte integrante del corrispettivo di vendita e non è assoggettato ad IVA;
- Sbagliata: non deve essere riportato nelle fatture in modo chiaro e distinto;
- Sbagliata: è applicato dal produttore o dall'importatore in data successiva a quella della immissione del pneumatico
nel mercato nazionale del ricambio.

G_1_00360: Il d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione degli
pneumatici fuori uso (PFU), può essere applicato:
- Esatta: agli pneumatici provenienti da veicoli a fine vita;
- Sbagliata: agli pneumatici per bicicletta;
- Sbagliata: alle camere d'aria, i relativi protettori (flap) e alle guarnizioni in gomma;
- Sbagliata: agli pneumatici per aeroplani e aeromobili in genere.

G_1_00361: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU), con “pneumatici” si intende:
- Esatta: i componenti delle ruote dei veicoli costituiti da un involucro prevalentemente in gomma e destinati a
contenere aria in pressione;
- Sbagliata: esclusivamente i componenti delle ruote dei veicoli ad uso non professionale costituiti da un involucro
prevalentemente in gomma e destinati a contenere aria in pressione;
- Sbagliata: gli pneumatici, rimossi dal loro impiego a qualunque punto della loro vita, dei quali il detentore si disfi,
abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi e che non sono fatti oggetto di ricostruzione o di successivo riutilizzo;
- Sbagliata: esclusivamente i componenti delle ruote dei veicoli ad uso professionale costituiti da un involucro
prevalentemente in gomma e destinati a contenere aria in pressione.

G_1_00362: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU), cosa sono i “componenti delle ruote dei veicoli costituiti da
un involucro prevalentemente in gomma e destinati a contenere aria in pressione”?
- Esatta: pneumatici;
- Sbagliata: pneumatici fuori uso (PFU);
- Sbagliata: stock storico;
- Sbagliata: produttori degli pneumatici.

G_1_00363: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU), con “pneumatici fuori uso (PFU)” si intende:
- Esatta: gli pneumatici, rimossi dal loro impiego a qualunque punto della loro vita, dei quali il detentore si disfi,
abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi e che non sono fatti oggetto di ricostruzione o di successivo riutilizzo;
- Sbagliata: gli pneumatici usati almeno una volta ed ancora utilizzabili;
- Sbagliata: i componenti delle ruote dei veicoli costituiti da un involucro prevalentemente in gomma e destinati a
contenere aria in pressione;
- Sbagliata: gli pneumatici, rimossi dal loro impiego a qualunque punto della loro vita, dei quali il detentore si disfi,
abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi e che sono fatti oggetto di ricostruzione o di successivo riutilizzo.

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G_1_00364: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU), con “produttore o importatore degli pneumatici” si intende
la persona:
- Esatta: fisica o giuridica che immette per la prima volta sul mercato pneumatici da impiegare come ricambio;
- Sbagliata: esclusivamente fisica che immette per la prima volta sul mercato pneumatici da impiegare come
ricambio;
- Sbagliata: esclusivamente giuridica che immette per la prima volta sul mercato pneumatici da impiegare come
ricambio;
- Sbagliata: fisica o giuridica che effettua, a qualsiasi stadio del processo, attività di gestione degli PFU.

G_1_00365: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU), per verificare l’adempimento degli oneri derivanti
dall'obbligo di gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso disposto dalla stessa norma,
entro il 31 maggio di ogni anno è fatto obbligo:
- Esatta: ad ogni produttore o importatore degli pneumatici di dichiarare all'autorità competente, mediante il modulo
di cui all'allegato A del suddetto decreto, la quantità e le tipologie degli pneumatici immessi sul mercato del
ricambio nell'anno solare precedente;
- Sbagliata: ad ogni Comune di dichiarare all'autorità competente, mediante il modulo di cui all'allegato A del
suddetto decreto, la quantità e le tipologie degli pneumatici immessi sul mercato del ricambio nell'anno solare
precedente;
- Sbagliata: ad ogni centro di raccolta di dichiarare all'autorità competente, mediante il modulo di cui all'allegato A
del suddetto decreto, la quantità e le tipologie degli pneumatici immessi sul mercato del ricambio nell'anno solare
precedente;
- Sbagliata: a ogni persona fisica che acquista in qualità di consumatore nel mercato degli pneumatici di dichiarare
all'autorità competente, mediante il modulo di cui all'allegato B, le quantità, le tipologie e le destinazioni di
recupero o smaltimento degli PFU provenienti dal mercato del ricambio e gestiti nell'anno solare precedente e di
inviare alla stessa autorità un rendiconto economico completo della gestione.

G_1_00366: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU):
- Esatta: il produttore o l'importatore può gestire gli PFU sia direttamente sia attraverso gestori autorizzati di PFU;
- Sbagliata: il produttore o l'importatore può gestire gli PFU solo attraverso gestori autorizzati di PFU;
- Sbagliata: il produttore o l'importatore può gestire gli PFU solo direttamente;
- Sbagliata: solo il produttore e non l'importatore deve gestire gli PFU come stabilito da regolamento.

G_1_00367: Ai sensi del d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione
degli pneumatici fuori uso (PFU), nel caso in cui i produttori e gli importatori di pneumatici
decidano di adempiere agli obblighi previsti dallo stesso decreto mediante una struttura
operativa associata, la stessa:
- Esatta: è dotata di autonoma personalità giuridica ed ha natura consortile con scopo mutualistico;
- Sbagliata: provvede alle attività di gestione degli PFU, ad esclusione degli obblighi di comunicazione e di
rendiconto;
- Sbagliata: non deve dare alcuna comunicazione della propria costituzione a nessuna autorità competente poiché l’
elencazione dei produttori ed importatori di pneumatici che intendono adempiere ai propri obblighi attraverso la
stessa struttura è segreta;
- Sbagliata: non è dotata di statuto.

G_1_00368: Il d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione degli
pneumatici fuori uso (PFU), dispone che i produttori e gli importatori degli pneumatici o le
loro eventuali forme associate che, pur provvedendo alla gestione degli PFU, non raggiungono
le quantità minime individuate dallo stesso decreto:
- Esatta: sono sanzionati con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: sono sottoposti alla confisca degli pneumatici che costituiscono il prodotto o il profitto del reato;
- Sbagliata: commettono un fatto di reato integrante un delitto;
- Sbagliata: commettono un fatto di reato integrante una contravvenzione.

G_1_00369: Il d.m. 11 aprile 2011 n. 82, costituente il regolamento per la gestione degli
pneumatici fuori uso (PFU), dispone che i produttori e gli importatori degli pneumatici o le

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loro eventuali forme associate che, pur provvedendo alla gestione degli PFU, omettono di
adempiere ad alcuno degli obblighi di comunicazione previsti dallo stesso decreto:
- Esatta: sono sanzionati con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non sono in alcun modo sanzionabili;
- Sbagliata: commettono un fatto di reato integrante un delitto;
- Sbagliata: commettono un fatto di reato integrante una contravvenzione.

G_1_00370: Ai sensi dell’art. 183 del d.lgs. n. 152 del 2006 con "oli usati" si intende:
- Esatta: qualsiasi olio industriale o lubrificante, minerale o sintetico, divenuto improprio all'uso cui era inizialmente
destinato;
- Sbagliata: l’olio naturale che sia stato usato almeno una volta, anche ancora utilizzabile;
- Sbagliata: l’olio sintetico, purché di provenienza non industriale, divenuto improprio all'uso cui era inizialmente
destinato;
- Sbagliata: qualsiasi olio industriale, minerale o sintetico, che sia stato usato almeno una volta, anche ancora
utilizzabile.

G_1_00371: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 fatti salvi gli obblighi riguardanti la gestione dei
rifiuti pericolosi, gli oli usati:
- Esatta: sono gestiti in base alla classificazione attribuita ad essi ai sensi e per gli effetti dell´articolo 184, nel
rispetto delle disposizioni della parte IV del presente decreto e, in particolare, secondo l´ordine di priorità di cui
all'articolo 179, comma 1;
- Sbagliata: sono gestiti in base alla normativa speciale per essi prevista e nessuna disposizione del d.lgs. n. 152 del
2006 trova per essi applicazione;
- Sbagliata: sono gestiti in base alla sola giurisprudenza formatasi in materia non essendovi una normativa esplicita;
- Sbagliata: sono gestiti in base alla sola normativa comunitaria in materia.

G_1_00373: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 gli oli usati devono essere gestiti:
- Esatta: in via prioritaria, tramite rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti;
- Sbagliata: in via prioritaria, tramite combustione;
- Sbagliata: in via prioritaria, tramite operazioni di smaltimento;
- Sbagliata: in via sussidiaria e, comunque, nel rispetto dell´ordine di priorità di cui all'articolo 179, comma 1,
qualora la combustione sia tecnicamente non fattibile ed economicamente impraticabile, tramite rigenerazione tesa
alla produzione di basi lubrificanti.

G_1_00374: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 gli oli usati devono essere gestiti, nel rispetto
della gerarchia dei rifiuti, nel seguente ordine:
- Esatta: in via prioritaria tramite rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti, in via sussidiaria tramite
combustione,in via residuale, tramite operazioni di smaltimento;
- Sbagliata: in via prioritaria tramite combustione, in via sussidiaria tramite combustione, in via residuale
rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti, tramite operazioni di smaltimento;
- Sbagliata: in via prioritaria tramite operazioni di smaltimento, in via sussidiaria tramite combustione,in via
residuale rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti;
- Sbagliata: in via prioritaria tramite rigenerazione tesa alla produzione di basi lubrificanti, in via sussidiaria tramite
operazioni di smaltimento,in via residuale, tramite combustione.

G_1_00375: Al fine di razionalizzare e organizzare la gestione degli oli minerali usati, da


avviare obbligatoriamente alla rigenerazione tesa alla produzione di oli base, le imprese che
trattano tali oli, così come individuate dalle legge, sono tenute a partecipare all'assolvimento
dei loro compiti di gestione degli oli usati tramite adesione:
- Esatta: al Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati;
- Sbagliata: al Consorzio regionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati;
- Sbagliata: al Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti;
- Sbagliata: al Consorzio comunitario per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.

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G_1_00376: Ai sensi dell’art. 185, comma 1, del d.lgs. n. 152 del 2006, non rientra nel campo
di applicazione della parte quarta dello stesso decreto (norme in materia di gestione dei rifiuti
e di bonifica dei siti inquinati):
- Esatta: il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione,
ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato
escavato;
- Sbagliata: il suolo contaminato escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che esso verrà riutilizzato
a fini di costruzione nello stesso sito in cui è stato escavato;
- Sbagliata: il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione,
ove sia certo che esso non verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato
escavato;
- Sbagliata: il materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia potenzialmente
riutilizzabile a fini di costruzione allo stato naturale e in un sito diverso da quello in cui è stato escavato.

G_1_00377: Ai sensi dell’art. 185, comma 1, del d.lgs. n. 152 del 2006, il suolo non
contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione,
ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso
sito in cui è stato escavato:
- Esatta: non rientra nel campo di applicazione della parte quarta dello stesso decreto (norme in materia di gestione
dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati);
- Sbagliata: deve sempre essere qualificato come un rifiuto;
- Sbagliata: rientra nel campo di applicazione della parte quarta dello stesso decreto (norme in materia di gestione dei
rifiuti e di bonifica dei siti inquinati);
- Sbagliata: deve sempre essere qualificato come un rifiuto biodegradabile.

G_1_00378: Ai sensi dell’art. 185, comma 1, del d.lgs. n. 152 del 2006, il suolo non rientra nel
campo di applicazione della parte quarta del d.lgs. n. 152 del 2006 (norme in materia di
gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati) se soddisfa le seguenti condizioni, ad
eccezione di una, quale?
- Esatta: presenta contaminazione;
- Sbagliata: è escavato nel corso di attività di costruzione;
- Sbagliata: non è contaminato;
- Sbagliata: è certo che esso verrà riutilizzato nello stesso sito in cui è stato escavato.

G_1_00380: Ai sensi dell’art. 185, comma 4, del d.lgs. n. 152 del 2006, il suolo escavato non
contaminato e altro materiale allo stato naturale, utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono
stati escavati:
- Esatta: devono essere valutati ai sensi, nell'ordine, degli articoli 183, comma 1, lettera a) (rifiuto), 184-bis
(sottoprodotto) e 184-ter(cessazione della qualifica di rifiuto);
- Sbagliata: costituiscono sempre un rifiuto ai sensi dell’art. 183, comma 1, lettera a);
- Sbagliata: costituiscono sempre un sottoprodotto ai sensi dell’art. 184-bis;
- Sbagliata: cessano sempre di essere qualificabili come rifiuto ai sensi dell’art. 184-ter .

G_1_00381: Ai sensi dell’art. 185, comma 4, del d.lgs. n. 152 del 2006, il suolo escavato non
contaminato e altro materiale allo stato naturale:
- Esatta: possono essere utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono stati escavati;
- Sbagliata: non possono mai essere utilizzati in siti diversi da quelli in cui sono stati escavati;
- Sbagliata: sia che siano utilizzati nello stesso sito in cui sono stati escavati sia altrove, sono sempre qualificabili
come rifiuti;
- Sbagliata: sia che siano utilizzati nello stesso sito in cui sono stati escavati sia altrove, sono sempre qualificabili
come sottoprodotti.

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G_1_00382: Ai sensi dell’art. 230 del d.lgs. n. 152 del 2006 che disciplina i rifiuti derivanti da
attività di manutenzione delle infrastrutture, i rifiuti derivanti dalla attività di raccolta e
pulizia delle infrastrutture autostradali, con esclusione di quelli prodotti dagli impianti per
l'erogazione di forniture e servizi di interesse pubblico o da altre attività economiche:
- Esatta: sono raccolti direttamente dal gestore della infrastruttura a rete che provvede alla consegna a gestori del
servizio dei rifiuti solidi urbani;
- Sbagliata: sono raccolti direttamente dal gestore della infrastruttura a rete ma costui può provvedere solo al loro
incenerimento presso il luogo in cui sono stati raccolti;
- Sbagliata: non possono mai essere raccolti direttamente dal gestore della infrastruttura a rete;
- Sbagliata: possono essere raccolti direttamente dal gestore della infrastruttura a rete solo se questo non provvede
alla consegna a gestori del servizio dei rifiuti solidi urbani.

G_1_00383: Ai sensi dell’art. 230 del d.lgs. n. 152 del 2006, che disciplina i rifiuti derivanti da
attività di manutenzione delle infrastrutture, il luogo di produzione dei rifiuti derivanti da
attività di manutenzione alle infrastrutture, effettuata direttamente dal gestore
dell'infrastruttura a rete e degli impianti per l'erogazione di forniture e servizi di interesse
pubblico o tramite terzi:
- Esatta: può coincidere con la sede del cantiere che gestisce l'attività manutentiva;
- Sbagliata: non può coincidere con la sede locale del gestore della infrastruttura nelle cui competenze rientra il tratto
di infrastruttura interessata dai lavori di manutenzione;
- Sbagliata: è sempre diverso dal luogo di concentramento dove il materiale tolto d'opera viene trasportato per la
successiva valutazione tecnica, finalizzata all'individuazione del materiale riutilizzabile, senza essere sottoposto ad
alcun trattamento;
- Sbagliata: è sempre individuato nella sede locale del gestore della infrastruttura nelle cui competenze rientra il
tratto di infrastruttura interessata dai lavori di manutenzione.

G_1_00384: Ai sensi dell’art. 230 del d.lgs. n. 152 del 2006, che disciplina i rifiuti derivanti da
attività di manutenzione delle infrastrutture, i rifiuti provenienti dalle attività di pulizia
manutentiva delle reti fognarie di qualsiasi tipologia, sia pubbliche che asservite ad edifici
privati:
- Esatta: potranno essere conferiti direttamente ad impianti di smaltimento o recupero o, in alternativa, raggruppati
temporaneamente presso la sede o unità locale del soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva;
- Sbagliata: devono essere conferiti direttamente ad impianti di smaltimento e mai raggruppati temporaneamente
presso la sede o unità locale del soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva;
- Sbagliata: sono sempre qualificabili come “sottoprodotto”;
- Sbagliata: non possono mai essere gestiti dal soggetto che svolge l'attività di pulizia manutentiva.

G_1_00386: Ai sensi del D.P.R. 15 luglio 2003, n. 254, “regolamento recante disciplina della
gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179”,
costituiscono “rifiuti sanitari”:
- Esatta: i rifiuti che derivano da strutture pubbliche e private, individuate ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 502, e successive modificazioni, che svolgono attività medica e veterinaria di prevenzione, di diagnosi, di
cura, di riabilitazione e di ricerca ed erogano le prestazioni di cui alla legge 23 dicembre 1978, n. 833;
- Sbagliata: i rifiuti che derivano da strutture pubbliche e private, individuate ai sensi del decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, che svolgono attività solo ed esclusivamente medica su esseri
umani;
- Sbagliata: i rifiuti che derivano da strutture pubbliche e private, individuate ai sensi del decreto legislativo 30
dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, che svolgono attività solo ed esclusivamente veterinaria su
animali;
- Sbagliata: i rifiuti da esumazioni e da estumulazioni, nonché i rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali, esclusi i
rifiuti vegetali provenienti da aree cimiteriali.

G_1_00387: Ai sensi del D.P.R. 15 luglio 2003, n. 254, “regolamento recante disciplina della
gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179”, si
distinguono le seguenti diverse tipologie di “rifiuti sanitari”, tranne una, quale?
- Esatta: rifiuti sanitari non pericolosi a rischio termico;
- Sbagliata: rifiuti sanitari non pericolosi;
- Sbagliata: rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo;
- Sbagliata: rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 57 di 149
G_1_00388: Ai sensi del D.P.R. 15 luglio 2003, n. 254, “regolamento recante disciplina della
gestione dei rifiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179”, ai fini
della riduzione del quantitativo dei rifiuti sanitari da avviare allo smaltimento, deve essere
favorito il recupero di materia da tutte le seguenti categorie di rifiuti sanitari, anche
attraverso la raccolta differenziata, tranne una, quale?
- Esatta: i microrganismi geneticamente modificati di cui al decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 206;
- Sbagliata: rifiuti metallici non pericolosi;
- Sbagliata: oli minerali, vegetali e grassi;
- Sbagliata: pellicole e lastre fotografiche.

G_1_00389: Ai sensi della legge 27 marzo 1992, n. 257, norme relative alla cessazione
dell'impiego dell'amianto, salvo casi particolari, sono in generale:
- Esatta: vietate l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di
prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto;
- Sbagliata: vietate l'estrazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto ma
non la loro importazione, esportazione o commercializzazione;
- Sbagliata: vietate l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione ma non l'estrazione e la produzione di
amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto;
- Sbagliata: legittime le attività di estrazione, importazione, esportazione, commercializzazione e produzione di
amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto.

G_1_00390: Ai sensi della legge 27 marzo 1992, n. 257, norme relative alla cessazione
dell'impiego dell'amianto, i rifiuti di amianto sono classificati tra i rifiuti:
- Esatta: speciali, tossici e nocivi, in base alle caratteristiche fisiche che ne determinano la pericolosità, come la
friabilità e la densità;
- Sbagliata: speciali ma non tossici, in base alle caratteristiche fisiche che ne determinano la pericolosità, come la
friabilità e la densità;
- Sbagliata: speciali ma non necessariamente nocivi;
- Sbagliata: biodegradabili, in base alle caratteristiche fisiche che ne determinano la pericolosità, come la friabilità e
la densità.

G_1_00391: Ai sensi del decreto ministeriale 29 luglio 2004, n. 248, concernente la disciplina
del recupero dei rifiuti dei beni e prodotti contenenti amianto:
- Esatta: durante il deposito temporaneo e lo stoccaggio i rifiuti contenenti amianto devono essere opportunamente
raccolti e depositati separatamente da altri rifiuti di diversa natura e nel caso si abbia formazione nello stesso luogo
di diverse tipologie di rifiuti contenenti amianto, queste tipologie devono essere mantenute separate;
- Sbagliata: durante il deposito temporaneo e lo stoccaggio i rifiuti contenenti amianto possono essere raccolti e
depositati senza particolari precauzioni come l'allontanamento dall'area di lavoro e l'utilizzo di rivestimenti
incapsulanti;
- Sbagliata: durante il deposito temporaneo e lo stoccaggio i rifiuti contenenti amianto possono raccolti e depositati
insieme ad altri rifiuti di diversa natura;
- Sbagliata: i rifiuti contenenti amianto non sono mai rifiuti.

G_1_00394: Il decreto legislativo 24 giugno 2003 n. 182, attuazione della direttiva 2000/59/CE
relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico,
si applica:
- Esatta: alle navi, compresi i pescherecci e le imbarcazioni da diporto, a prescindere dalla loro bandiera, che fanno
scalo o che operano in un porto dello Stato;
- Sbagliata: alle navi, compresi i pescherecci e le imbarcazioni da diporto che abbiano bandiera italiana a prescindere
dal porto in cui operano o fanno scalo;
- Sbagliata: a tutte le navi militari da guerra ed ausiliarie o di altre navi possedute o gestite dallo Stato, qualunque sia
il loro impiego;
- Sbagliata: a tutti i porti, anche non dello Stato italiano.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 58 di 149
G_1_00397: Il decreto legislativo 24 giugno 2003 n. 182, attuazione della direttiva 2000/59/CE
relativa agli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico,
dispone che:
- Esatta: il porto deve essere dotato di impianti e di servizi portuali di raccolta dei rifiuti prodotti dalle navi e dei
residui del carico adeguati in relazione alla classificazione dello stesso porto laddove adottata ovvero in relazione al
traffico registrato nell'ultimo triennio;
- Sbagliata: è sempre vietato allocare degli impianti e di servizi portuali di raccolta dei rifiuti nei porti poiché gli
stessi sono di intralcio alle operazioni portuali;
- Sbagliata: il porto deve essere dotato di impianti di incenerimento dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del
carico;
- Sbagliata: il porto deve essere dotato di impianti di pulizia e disinfestazione delle navi da crociera e mai di impianti
e di servizi portuali di raccolta dei rifiuti.

G_1_00398: Ai sensi dell’art. 127 d.lgs. n. 152 del 2006, i fanghi derivanti dal trattamento
delle acque reflue:
- Esatta: ferma restando la disciplina di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99, sono sottoposti alla
disciplina dei rifiuti, ove applicabile e alla fine del complessivo processo di trattamento effettuato nell'impianto di
depurazione;
- Sbagliata: non possono mai essere riutilizzati anche se il loro reimpiego risulti appropriato;
- Sbagliata: possono essere smaltiti nelle acque superficiali dolci e salmastre;
- Sbagliata: sono sempre sottoposti alla disciplina dei rifiuti, perché non necessitano di alcun processo di trattamento
presso un impianto di depurazione.

G_1_00399: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 è possibile individuare i seguenti principi
generali applicabili ai consorzi per la gestione dei rifiuti, ad esclusione di uno, quale?
- Esatta: hanno scopo di lucro;
- Sbagliata: devono essere aperti alla partecipazione e sono concepiti secondo i principi di trasparenza e non
discriminazione;
- Sbagliata: svolgono i compiti specificamente indicati nelle singole disposizioni che ne disciplinano l’attività;
- Sbagliata: non hanno scopo di lucro.

G_1_00400: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 è possibile individuare i seguenti principi
generali applicabili ai consorzi per la gestione dei rifiuti, ad esclusione di uno, quale?
- Esatta: non hanno mai personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: non hanno scopo di lucro;
- Sbagliata: devono essere aperti alla partecipazione e sono concepiti secondo i principi di trasparenza e non
discriminazione;
- Sbagliata: chi vi aderisce può decidere liberamente di uscirne.

G_1_00401: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento
degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti:
- Esatta: ha personalità giuridica di diritto privato senza scopo di lucro;
- Sbagliata: non ha uno statuto;
- Sbagliata: pur di assicurare lo smaltimento di oli e grassi vegetali e animali esausti può non rispettare le
disposizioni vigenti in materia di inquinamento;
- Sbagliata: non vi possono partecipare le imprese che producono, importano o detengono oli e grassi vegetali ed
animali esausti ma solo quelle che riciclano e recuperano oli e grassi vegetali e animali esausti.

G_1_00402: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento
degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti:
- Esatta: è aperto alla partecipazione delle imprese che effettuano la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio di oli e
grassi vegetali e animali esausti;
- Sbagliata: non ha personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: agisce con scopo di lucro;
- Sbagliata: non ha uno statuto.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 59 di 149
G_1_00403: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il Consorzio Nazionale per il riciclaggio di
rifiuti di beni in Polietilene:
- Esatta: è stato creato al fine di razionalizzare, organizzare e gestire la raccolta e il trattamento dei rifiuti di beni in
polietilene;
- Sbagliata: non ha personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: ha scopo di lucro;
- Sbagliata: non è dotato di uno statuto.

G_1_00404: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, al Consorzio Nazionale per il riciclaggio di
rifiuti di beni in polietilene non partecipano:
- Esatta: gli Stati che siano produttori in elevate quantità di polietilene;
- Sbagliata: i produttori e gli importatori di beni in polietilene;
- Sbagliata: gli utilizzatori e i distributori di beni in polietilene;
- Sbagliata: i riciclatori e i recuperatori di rifiuti di beni in polietilene.

G_1_00405: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta
e trattamento degli oli minerali usati:
- Esatta: ha personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: ha scopo di lucro;
- Sbagliata: è una società per azioni quotata in borsa;
- Sbagliata: non ha un proprio statuto.

G_1_00406: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, al Consorzio nazionale per la gestione, raccolta
e trattamento degli oli minerali usati, non possono partecipare:
- Esatta: gli utilizzatori e i distributori esclusivamente di beni in polietilene;
- Sbagliata: le imprese che producono oli base mediante un processo di rigenerazione;
- Sbagliata: le imprese che effettuano il recupero e la raccolta degli oli usati;
- Sbagliata: le imprese che effettuano la sostituzione e la vendita degli oli lubrificanti.

G_1_00407: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il Consorzio nazionale imballaggi (CONAI):
- Esatta: ha personalità giuridica di diritto privato;
- Sbagliata: ha fine di lucro;
- Sbagliata: non ha uno statuto;
- Sbagliata: è stato abrogato.

G_1_00408: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il CONAI svolge tutte le seguenti funzioni,
tranne una:
- Esatta: non deve assicurare il necessario raccordo tra le amministrazioni pubbliche, i consorzi e gli altri operatori
economici, che è rimesso al libero mercato;
- Sbagliata: definisce, in accordo con le Regioni e con le pubbliche amministrazioni interessate, gli ambiti territoriali
in cui rendere operante un sistema integrato che comprenda la raccolta, la selezione e il trasporto dei materiali
selezionati a centri di raccolta o di smistamento;
- Sbagliata: definisce, con le pubbliche amministrazioni appartenenti ai singoli sistemi integrati, le condizioni
generali di ritiro da parte dei produttori dei rifiuti selezionati provenienti dalla raccolta differenziata;
- Sbagliata: promuove accordi di programma con gli operatori economici per favorire il riciclaggio e il recupero dei
rifiuti di imballaggio e ne garantisce l'attuazione.

G_1_00409: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, il CONAI può stipulare un accordo di
programma quadro su base nazionale con l'Associazione nazionale Comuni italiani (ANCI) al
fine di garantire l'attuazione del principio di corresponsabilità gestionale tra produttori,
utilizzatori e pubbliche amministrazioni, che stabilisca tutti i seguenti elementi, tranne uno :
- Esatta: la responsabilità penale dei contraenti, in particolare delineando le fattispecie di reato ad essi applicabili;
- Sbagliata: l'entità dei maggiori oneri per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio, di cui all'articolo 221,
comma 10, lettera b), da versare alle competenti pubbliche amministrazioni, determinati secondo criteri di
efficienza, efficacia, economicità e trasparenza di gestione del servizio medesimo, nonché sulla base della tariffa di
cui all'articolo 238, dalla data di entrata in vigore della stessa;
- Sbagliata: gli obblighi e le sanzioni posti a carico delle parti contraenti;
- Sbagliata: le modalità di raccolta dei rifiuti da imballaggio in relazione alle esigenze delle attività di riciclaggio e di
recupero.

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G_1_00411: Ai sensi del d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188, che disciplina la normativa
concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti, il Consorzio nazionale per la raccolta ed il
trattamento delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi:
- Esatta: è considerato uno dei sistemi di raccolta e di trattamento di cui agli articoli 6, 7 e 10 dello stesso d.lgs. e
continua a svolgere la propria attività conformandosi alle disposizioni del decreto;
- Sbagliata: è abrogato dalla entrata in vigore del decreto;
- Sbagliata: è sostituito dal Consorzio nazionale imballaggi;
- Sbagliata: è sostituito dal Consorzio Nazionale per il riciclaggio di rifiuti di beni in polietilene.

G_1_04028: Può costituire un “rifiuto”:


- Esatta: qualsiasi sostanza od oggetto;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente un bene immobile;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente un bene immateriale;
- Sbagliata: qualsiasi sostanza od oggetto non pericoloso.

G_1_04055: Ai sensi del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica


dell’Unione Europea in materia ambientale:
- Esatta: è fondata sui principi di precauzione e della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati
all'ambiente;
- Sbagliata: è fondata sul solo principio di precauzione verso i possibili danni causati all'ambiente
- Sbagliata: è fondata unicamente sul principio di correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati
all'ambiente;
- Sbagliata: non è fondata sul principio di prevenzione.

G_1_04056: Ai sensi del principio del sviluppo sostenibile, ogni attività umana giuridicamente
rilevante deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile:
- Esatta: al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la
qualità della vita e le possibilità delle generazioni future;
- Sbagliata: al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni future non possa compromettere
la qualità della vita e le possibilità delle generazioni attuali;
- Sbagliata: al fine di garantire che il modello di sviluppo delle generazioni attuali sia insostenibile per il lo sviluppo
delle generazioni future;
- Sbagliata: al fine di assicurare che le generazioni future abbiano ancora sufficienti risorse dalle generazioni attuali

G_1_04057: Ai sensi della normativa in materia di rifiuti con “qualsiasi sostanza od oggetto di
cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi" giuridicamente si
intende:
- Esatta: un “rifiuto”;
- Sbagliata: un “sottoprodotto”;
- Sbagliata: un “prodotto riciclato”;
- Sbagliata: un “prodotto già usato”.

G_1_04058: Ai sensi dell’art. 183 del d.lgs. n. 152 del 2006, costituisce un "rifiuto pericoloso":
- Esatta: il rifiuto che presenta una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del d.lgs. 152/2006;
- Sbagliata: il rifiuto che non presenta una o più caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del d.lgs.
152/2006;
- Sbagliata: il rifiuto che il produttore ritenga, a sua discrezione, presenti una o più caratteristiche tale da renderlo
idoneo a suscitare un pericolo per la sua incolumità;
- Sbagliata: il rifiuto che il detentore ritenga, a sua discrezione, presenti una o più caratteristiche tale da renderlo
idoneo a suscitare un pericolo per la sua incolumità.

G_1_04059: Costituisce il "combustibile solido secondario (CSS)":


- Esatta: il combustibile solido prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di specificazione
individuate nelle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed integrazioni; fatta salva
l'applicazione della qualifica di “end of waste” (cessazione della qualifica di rifiuto), il combustibile solido
secondario, è classificato come rifiuto speciale;
- Sbagliata: il combustibile solido prodotto da rifiuti che non rispetta le caratteristiche di classificazione e di
specificazione individuate nelle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed integrazioni; il
combustibile solido secondario è sempre e solo classificato come rifiuto speciale;
- Sbagliata: il combustibile solido prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di
specificazione individuate nelle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed integrazioni; il
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combustibile solido secondario è sempre e solo classificato come “end of waste” (cessazione della qualifica di
rifiuto);
- Sbagliata: il combustibile solido destinato ad attività di produzione di carattere secondario.

G_1_04060: Ai sensi dell’allegato I della parte IV del d.lgs. n. 152 del 2006 “Caratteristiche di
pericolo per i rifiuti” , la dizione H2 "Comburente" indica sostanze e preparati che:
- Esatta: a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte reazione esotermica;
- Sbagliata: possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del di
nitrobenzene;
- Sbagliata: per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità
limitata;
- Sbagliata: per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l'incidenza.

G_1_04061: Ai sensi dell’allegato I della parte IV del d.lgs. n. 152 del 2006 “Caratteristiche di
pericolo per i rifiuti” , la dizione H14 "Ecotossico" indica:
- Esatta: rifiuti che presentano o possono presentare rischi immediati o differiti per uno o più comparti ambientali;
- Sbagliata: sostanze e preparati che, a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, presentano una forte
reazione esotermica;
- Sbagliata: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi
per la salute di gravità limitata;
- Sbagliata: sostanze e preparati che, per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro
o aumentarne l'incidenza.

G_1_04062: Ai sensi dell’allegato I della parte IV del d.lgs. n. 152 del 2006 “Caratteristiche di
pericolo per i rifiuti” la dizione H13 "Sensibilizzanti" indica sostanze o preparati che :
- Esatta: per inalazione o penetrazione cutanea, possono dar luogo a una reazione di ipersensibilizzazione per cui una
successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce effetti nefasti caratteristici;
- Sbagliata: possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del
dinitrobenzene;
- Sbagliata: per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi per la salute di gravità
limitata;
- Sbagliata: per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono produrre il cancro o aumentarne l'incidenza.

G_1_04063: Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi:
- Esatta: e` possibile smaltirli in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti se si tratta di rifiuti urbani che
il Presidente della Regione ritiene necessario avviare a smaltimento, nel rispetto della normativa europea, fuori del
territorio della Regione dove sono prodotti per fronteggiare situazioni di emergenza causate da calamita` naturali
per le quali e´ dichiarato lo stato di emergenza di protezione civile ai sensi del d. lgs. 2 gennaio 2018 n. 1;
- Sbagliata: e` sempre vietato smaltirli in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti anche in presenza di
eventuali accordi regionali o internazionali e qualora gli aspetti territoriali e l'opportunita` tecnico economica di
raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano;
- Sbagliata: e` sempre possibile smaltirli in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti;
- Sbagliata: e` obbligatorio smaltirli in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti se si tratta di rifiuti
urbani.

G_1_04064: Le attività di autosmaltimento dei rifiuti non pericolosi, come definite dall’art.
215 del d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: sono soggette, nel rispetto di determinate caratteristiche, ad una comunicazione di inizio di attività;
- Sbagliata: non possono essere mai intraprese sulla base di una mera comunicazione di inizio di attività;
- Sbagliata: sono soggette sempre e comunque al generale regime autorizzatorio in materia di rifiuti;
- Sbagliata: sono vietate.

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G_1_04065: Il giudice che con la sentenza di condanna o con quella emessa ai sensi
dell'articolo 444 del codice di procedura penale, accerti il compimento di attivita` organizzate
per il traffico illecito di rifiuti ai sensi dell’art. 452 quaterdecies, co. 4, codice penale:
- Esatta: ordina il ripristino dello stato dell'ambiente e puo` subordinare la concessione della sospensione
condizionale della pena all'eliminazione del danno o del pericolo per l'ambiente;
- Sbagliata: non e` tenuto ad ordinare il ripristino dello stato dell'ambiente;
- Sbagliata: concede sempre la sospensione condizionale della pena a prescindere dalla eliminazione del danno o del
pericolo per l'ambiente;
- Sbagliata: ordina il ripristino dello stato dell'ambiente ma non puo` mai disporre la concessione della sospensione
condizionale della pena.

G_1_04066: Ai sensi dell’art. 452 quaterdecies, co. 4, codice penale, nel caso di accertamento
della commissione di “attivita` organizzate per il traffico illecito di rifiuti”:
- Esatta: e` sempre ordinata la confisca delle cose che servirono a commettere il reato o che costituiscono il prodotto
o il profitto del reato, salvo che appartengano a persone estranee al reato e, quando essa non sia possibile, il giudice
individua beni di valore equivalente di cui il condannato abbia anche indirettamente o per interposta persona la
disponibilita` e ne ordina la confisca;
- Sbagliata: e` sempre ordinata la confisca delle cose che servirono a commettere il reato o che costituiscono il
prodotto o il profitto del reato anche se appartengano a persone estranee al reato;
- Sbagliata: puo` essere ordinata solo la confisca di beni di valore equivalente alle cose che servirono a commettere il
reato o che costituiscono il prodotto o il profitto del reato e non la confisca delle cose stesse, sempre che il
condannato abbia la disponibilita` di tali beni anche indirettamente o per interposta persona.
- Sbagliata: non puo` mai essere disposta ne´ la confisca delle cose che servirono a commettere il reato o che
costituiscono il prodotto o il profitto del reato ne´ quella per equivalente;

G_1_04067: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca più grave reato:
- Esatta: chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, è punito con l'arresto da uno a due anni e con
l'ammenda da 10.000 euro a 50.000 euro;
- Sbagliata: chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti non pericolosi in presenza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n 152 del 2006, è punito con l'arresto da uno a due anni e con
l'ammenda da 10.000 euro a 50.000 euro;
- Sbagliata: chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, è punito con una sanzione amministrativa da
10.000 a 60.000 euro;
- Sbagliata: chiunque effettua attività di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti pericolosi in mancanza della
prescritta autorizzazione all'esercizio di cui al d.lgs. n. 152 del 2006, è punito con la reclusione da uno a due anni e
la multa da uno a due anni.

G_1_04068: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca più grave reato, chiunque effettua attività di incenerimento o di
coincenerimento di rifiuti non pericolosi, negli impianti di cui all'articolo 237-ter, comma 1,
lettere b), c) d) ed e), in mancanza della prescritta autorizzazione all'esercizio:
- Esatta: è punito con l'arresto e con l'ammenda
- Sbagliata: commette un reato di delitto;
- Sbagliata: non commette alcun reato ma è punibile solo con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non commette reati né è punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria.

G_1_04069: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca più grave reato, il proprietario ed il gestore che nell'effettuare la
dismissione di un impianto di incenerimento o di coincenerimento di rifiuti non provvedono a
quanto previsto all'articolo 237-octies, comma 10, che dispone che la dismissione degli
impianti deve avvenire nelle condizioni di massima sicurezza ed il sito deve essere bonificato e
ripristinato ai sensi della normativa vigente:
- Esatta: è punito con l'arresto e con l'ammenda
- Sbagliata: commette un reato di delitto;
- Sbagliata: non commette alcun reato ma è punibile solo con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non commette reati né è punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria.

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G_1_04070: Ai sensi dell’art. 261-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, rubricato “sanzioni”, salvo che
il fatto costituisca più grave reato, chiunque effettua attività di incenerimento o di
coincenerimento di rifiuti nelle condizioni di cui all'articolo 237-septiesdecies, comma 3,
superando anche uno solo dei limiti temporali ivi previsti:
- Esatta: è punito con l'arresto e con l'ammenda
- Sbagliata: commette un delitto;
- Sbagliata: non commette alcun reato ma è punibile solo con una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: commette una contravvenzione sole se supera più di uno dei limiti temporali previsti.

G_1_04071: La normativa concernente pile, accumulatori e relativi rifiuti è prevista:


- Esatta: nel d.lgs. 20 novembre 2008, n. 188;
- Sbagliata: nel solo d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: nel d.lgs. 20 novembre 2000, n. 188;
- Sbagliata: solo in norme regionali.

G_1_04072: In attuazione dell’art. 228 del d.lgs. n. 152 del 2006 con quale atto è stato adottato
il regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU)?
- Esatta: il d.m. n.82 del 2011 ;
- Sbagliata: il d.m. n.11 del 2008;
- Sbagliata: il d.m. n.28 del 2002;
- Sbagliata: il d.m. n.82 del 2001.

Materia: 1.1 Quadro generale della normativa nazionale sull’ambiente (principi delle parti I,
II, III, V e VI del D.Lgs. 152/2006)

G_1_00412: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con “valutazione ambientale strategica”, di
seguito VAS, si intende:
- Esatta: il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo II della seconda parte del decreto, lo
svolgimento di una verifica di assoggettabilità, l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di
consultazioni, la valutazione del piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni,
l'espressione di un parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio;
- Sbagliata: il procedimento mediante il quale vengono preventivamente individuati gli effetti sull'ambiente di un
progetto, secondo le disposizioni di cui al titolo III della seconda parte del presente decreto, ai fini
dell'individuazione delle soluzioni più idonee al perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 4, commi 3 e 4,
lettera b);
- Sbagliata: gli atti e provvedimenti di pianificazione e di programmazione comunque denominati, compresi quelli
cofinanziati dalla Comunità europea, nonché le loro modifiche;
- Sbagliata: la realizzazione di lavori di costruzione o di altri impianti od opere e di altri interventi sull'ambiente
naturale o sul paesaggio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo.

G_1_00413: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con “valutazione ambientale strategica”, di
seguito VAS, si intende il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo II
della seconda parte del decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità,
l'elaborazione del rapporto ambientale, lo svolgimento di consultazioni, la valutazione del
piano o del programma, del rapporto e degli esiti delle consultazioni, l'espressione di un
parere motivato, l'informazione sulla decisione ed il monitoraggio:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, perché la VAS ha ad oggetto solo “programmi”, non “piani”;
- Sbagliata: falso, perché nella VAS non è prevista alcuna verifica di assoggettabilità;
- Sbagliata: falso, perché nella VAS non è prevista alcuna elaborazione del rapporto ambientale.

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G_1_00414: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con “valutazione d'impatto ambientale”, di
seguito VIA, si intende il procedimento mediante il quale vengono preventivamente
individuati gli effetti sull'ambiente di un progetto:
- Esatta: vero, secondo le disposizioni di cui al titolo III della seconda parte del decreto;
- Sbagliata: falso, è il processo che comprende, secondo le disposizioni di cui al titolo II della seconda parte del
decreto, lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità e l'elaborazione del rapporto ambientale;
- Sbagliata: falso, è la verifica di assoggettabilità, attivata allo scopo di valutare, ove previsto, se progetti possono
avere un impatto significativo e negativo sull'ambiente e devono essere sottoposti alla VAS;
- Sbagliata: vero, ma gli effetti sull’ambiente devono essere valutati solo con riguardo alle relazioni tra fattori
antropici e naturalistici, non potendo essere considerati i fattori climatici, paesaggistici, architettonici, culturali,
agricoli ed economici.

G_1_00418: La valutazione ambientale dei progetti, ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006
individua, descrive e valuta, in modo appropriato, per ciascun caso particolare e secondo le
disposizioni del presente decreto, gli impatti diretti e indiretti di un progetto su tutti i seguenti
fattori, tranne uno, quale?
- Esatta: la morale;
- Sbagliata: l'uomo;
- Sbagliata: il suolo, l'acqua, l'aria e il clima;
- Sbagliata: i beni materiali ed il patrimonio culturale.

G_1_00419: La valutazione ambientale dei progetti, ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006,
individua, descrive e valuta, in modo appropriato, per ciascun caso particolare e secondo le
disposizioni del presente decreto, gli impatti diretti e indiretti di un progetto su tutti i seguenti
fattori, tranne uno, quale?
- Esatta: l’onestà e l’etica;
- Sbagliata: il patrimonio culturale;
- Sbagliata: l'uomo;
- Sbagliata: la fauna.

G_1_00426: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, l’iter della valutazione dell'impatto ambientale
(VIA) può schematizzarsi in una fase di iniziativa, che comprende la redazione dell’elaborato
tecnico da sottoporre alla valutazione, una fase di pubblicità e consultazione dei soggetti
interessati e la fase dell’istruttoria e di decisione, con il giudizio di compatibilità ambientale:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso perché non vi è alcuna fase di pubblicità e consultazione dei soggetti interessati;
- Sbagliata: falso perché non vi è alcuna fase di istruttoria;
- Sbagliata: falso perché l’iniziativa è sempre d’ufficio e mai di parte.

G_1_00429: La disciplina sulla valutazione ambientale strategica (VAS):


- Esatta: distingue tra piani per cui la procedura è obbligatoria, quelli per cui è necessaria una preventiva verifica di
assoggettabilità e quelli esclusi dall’applicazione della disciplina;
- Sbagliata: non si applica mai ai piani;
- Sbagliata: si applica a qualunque tipo di piano ma per ciascuno è sempre necessaria la preventiva verifica di
assoggettabilità;
- Sbagliata: si applica sempre e direttamente a tutti i piani, non essendo prevista dalla normativa alcuna preventiva
verifica di assoggettabilità nel caso di VAS.

G_1_00430: Ai sensi della normativa sulla valutazione ambientale strategica (VAS):


- Esatta: i provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale strategica,
ove prescritta, sono annullabili per violazione di legge;
- Sbagliata: la VAS non costituisce per i piani e programmi a cui si applica parte integrante del procedimento di
adozione ed approvazione;
- Sbagliata: i provvedimenti amministrativi di approvazione adottati senza la previa valutazione ambientale
strategica, ove prescritta, non sono comunque mai annullabili;
- Sbagliata: la competenza ad adottare la VAS spetta sempre allo Stato.

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G_1_00431: La procedura di valutazione ambientale strategica (VAS):
- Esatta: prevede forme di pubblicità degli atti del procedimento e partecipazione, tramite possibilità di presentazione
di osservazioni e documentazioni;
- Sbagliata: non prevede forme di pubblicità degli atti del procedimento né partecipazione perché trattasi di
procedura segreta;
- Sbagliata: prevede solo forme di pubblicità degli atti del procedimento e non di partecipazione;
- Sbagliata: prevede solo forme di partecipazione, tramite possibilità di presentazione di osservazioni e
documentazioni, e non di pubblicità degli atti del procedimento.

G_1_00432: La procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) prevede forme di


pubblicità degli atti del procedimento e partecipazione, tramite possibilità di presentazione di
osservazioni e documentazioni:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, perché trattasi di una procedura segreta;
- Sbagliata: falso, perché come tutti i procedimenti ambientali non vi possono essere né forme di partecipazione né
pubblicità degli atti;
- Sbagliata: falso, perché si possono solo presentare osservazioni senza visionare gli atti del procedimento.

G_1_00434: L’oggetto della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS)sono:


- Esatta: piani e programmi;
- Sbagliata: solo piani;
- Sbagliata: solo piani incidenti su siti di interesse nazionale.
- Sbagliata: solo programmi,

G_1_00435: Ai sensi della normativa sulla autorizzazione integrata ambientale (AIA), la


valutazione in ordine alla sostenibilità ambientale degli effetti inquinanti degli impianti
sottoposti all’AIA:
- Esatta: deve essere effettuata sulla base delle «migliori tecniche disponibili» (BAT – best available techniques);
- Sbagliata: può in via facoltativa essere effettuata sulla base delle «migliori tecniche disponibili» (BAT – best
available techniques);
- Sbagliata: deve essere effettuata tenendo in considerazione delle sole tecniche conosciute dal soggetto proponente;
- Sbagliata: deve essere effettuata tenendo in considerazione le sole tecniche diffuse a livello regionale, a seconda di
dove si trovi l’impianto.

G_1_00436: Ai sensi della normativa sulla autorizzazione integrata ambientale (AIA),


l’autorità competente:
- Esatta: è il Ministero Dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per tutti gli impianti esistenti e nuovi di
competenza statale, individuati all’allegato XII; per gli altri impianti la competenza è dell’autorità indicata dalla
Regione;
- Sbagliata: è la Regione per tutti gli impianti esistenti e nuovi di competenza statale, individuati all’allegato XII; per
gli altri impianti la competenza è del Ministero Dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- Sbagliata: è il Ministero dell’ambiente per tutti gli impianti;
- Sbagliata: è l’autorità indicata dalla Regione per tutti gli impianti.

G_1_00438: Nel d.lgs. n. 152/2006, come modificato dal d.lgs. n. 128/2010, non vi è alcun
criterio che definisca il rapporto tra il provvedimento di valutazione d’impatto ambientale e
l’autorizzazione integrata ambientale:
- Esatta: falso;
- Sbagliata: vero, il criterio è stato elaborato solo dalla giurisprudenza;
- Sbagliata: vero, il criterio è stato definito dagli enti locali;
- Sbagliata: vero, il criterio non è ancora stato definito da alcuna norma.

G_1_00439: Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, in ciascun distretto
idrografico è istituita l'Autorità di bacino distrettuale, la quale:
- Esatta: provvede all'elaborazione del Piano di bacino distrettuale;
- Sbagliata: ha necessariamente la forma di un consorzio;
- Sbagliata: è composta solamente dalla Conferenza istituzionale permanente e dal Segretario generale;
- Sbagliata: non è un ente pubblico non economico.

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G_1_00440: Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, l'Autorità di bacino
distrettuale è istituita:
- Esatta: in ciascun distretto idrografico;
- Sbagliata: in ciascuna Regione;
- Sbagliata: in ciascun Comune;
- Sbagliata: presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_1_00441: Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, il Piano di bacino
distrettuale deve essere adottato:
- Esatta: dall'Autorità di bacino distrettuale;
- Sbagliata: dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: dalla Regione;
- Sbagliata: da ciascun Comune.

G_1_00442: Ai sensi della normativa sulla tutela del suolo e delle acque, il Piano di bacino
distrettuale:
- Esatta: è lo strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate
le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo ed alla corretta
utilizzazione della acque, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato;
- Sbagliata: non ha valore di piano territoriale di settore;
- Sbagliata: è redatto dalla Regione in base agli indirizzi, metodi e criteri fissati dalla legge;
- Sbagliata: è redatto dal Ministero Dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in base agli indirizzi,
metodi e criteri fissati dalla legge.

G_1_00445: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, i piani di bacino, prima della loro
approvazione, sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) in sede statale,
secondo la procedura prevista dalla normativa in materia:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, sono sottoposti solo alla valutazione d’impatto ambientale (VIA);
- Sbagliata: falso, la legge dispone espressamente che non siano sottoposti mai a VAS;
- Sbagliata: falso, sono sottoposti solo alla autorizzazione integrata ambientale (AIA).

G_1_00447: Ai sensi della normativa sulla autorizzazione allo scarico:


- Esatta: sono esclusi da tale regime autorizzatorio esclusivamente gli scarichi di acque reflue domestiche in reti
fognarie per i quali è prescritta la conformità ai regolamenti fissati dal gestore del servizio idrico integrato e
approvati dall’Ente di governo d’ambito;
- Sbagliata: ogni attività che comporti uno scarico deve essere autorizzata da tale regime autorizzatorio, senza alcuna
esclusione;
- Sbagliata: tale autorizzazione ha validità decennale e non è rinnovabile;
- Sbagliata: tale autorizzazione sostituisce l’autorizzazione integrata ambientale (AIA).

G_1_00448: Salvo quanto previsto dall'articolo 112 (utilizzazione agronomica), ai fini della
disciplina degli scarichi e delle autorizzazioni, sono assimilate alle acque reflue domestiche
tutte le seguenti acque reflue, ad esclusione di una, quale?
- Esatta: provenienti da imprese dedite non esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura;
- Sbagliata: provenienti da imprese dedite ad allevamento di bestiame;
- Sbagliata: aventi caratteristiche qualitative equivalenti a quelle domestiche e indicate dalla normativa regionale;
- Sbagliata: provenienti da attività termali, fatte salve le discipline regionali di settore.

G_1_00450: I servizi idrici sono organizzati sulla base di:


- Esatta: ambiti territoriali ottimali;
- Sbagliata: ambiti comunali ottimali;
- Sbagliata: ambiti regionali ottimali;
- Sbagliata: bacini territoriali ottimali.

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G_1_00451: Ai sensi della disciplina sul servizio idrico integrato:
- Esatta: all'ente di governo dell'ambito è trasferito l'esercizio delle competenze spettanti agli enti locali in materia di
gestione delle risorse idriche;
- Sbagliata: all'ente di governo dell'ambito non è trasferito l'esercizio delle competenze spettanti agli enti locali in
materia di gestione delle risorse idriche;
- Sbagliata: gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale non partecipano all'ente di governo dell'ambito;
- Sbagliata: gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale hanno la facoltà di partecipare all'ente di governo
dell'ambito.

G_1_00453: Ai sensi della disciplina sul servizio idrico integrato, la gestione del servizio
idrico:
- Esatta: è soggetta alla normativa sui servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica;
- Sbagliata: non è soggetta alla normativa sui servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica;
- Sbagliata: è soggetta solo alla normativa comunitaria;
- Sbagliata: è soggetta solo alla normativa regionale.

G_1_00454: Ai sensi della disciplina sul servizio idrico integrato, l'ente di governo
dell'ambito, nel rispetto del piano d'ambito e del principio di unicità della gestione per ciascun
ambito territoriale ottimale:
- Esatta: delibera la forma di gestione fra quelle previste dall'ordinamento europeo provvedendo, conseguentemente,
all'affidamento del servizio nel rispetto anche della normativa nazionale;
- Sbagliata: può procedere con l'affidamento diretto del servizio a favore di società non interamente pubbliche e non
in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house;
- Sbagliata: non può procedere all'affidamento del servizio, che deve svolgere sempre personalmente;
- Sbagliata: può procedere solo con l'affidamento diretto del servizio senza alcuna procedura concorsuale.

G_1_00455: Ai sensi della disciplina sul servizio idrico integrato, il rapporto tra l'ente di
governo dell'ambito ed il soggetto gestore del servizio idrico integrato:
- Esatta: è regolato da una convenzione predisposta dall'ente di governo dell'ambito sulla base delle convenzioni
tipo, con relativi disciplinari, adottate dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico;
- Sbagliata: è regolato da una convenzione che viene pattuita di volta in volta con il soggetto gestore;
- Sbagliata: non è regolato da alcuna convenzione né esistono convenzioni tipo;
- Sbagliata: è un rapporto di diritto privato, come tale totalmente libero anche nella regolazione delle rispettive
obbligazioni.

G_1_00456: Ai sensi della disciplina sul servizio idrico integrato,le quote di tariffa riferite ai
servizi di pubblica fognatura e di depurazione:
- Esatta: non sono dovute se l'utente è dotato di sistemi di collettamento e di depurazione propri, sempre che tali
sistemi abbiano ricevuto specifica approvazione da parte dell'ente di governo dell'ambito;
- Sbagliata: non sono dovute dagli utenti anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano
temporaneamente inattivi;
- Sbagliata: sono dovute anche se l'utente è dotato di sistemi di collettamento e di depurazione propri e anche se tali
sistemi abbiano ricevuto specifica approvazione da parte dell'ente di governo dell'ambito;
- Sbagliata: sono dovute sempre, senza esclusione alcuna.

G_1_00457: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 costituisce “inquinamento atmosferico”:
- Esatta: ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in
quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità
dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente;
- Sbagliata: qualsiasi modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più
sostanze, a prescindere dagli effetti delle stesse sull’ambiente o sulla saluta umana;
- Sbagliata: ogni modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze che
hanno origine da fenomeni naturali, ad esclusione quindi di tutte le sostanze generate dall’attività umana come i gas
di scarico dei veicoli;
- Sbagliata: qualsiasi sostanza solida, liquida gassosa introdotta nell’atmosfera che possa causare inquinamento
atmosferico.

G_1_00458: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 ogni modificazione dell'aria atmosferica,
dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche
tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente

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oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente
costituisce:
- Esatta: “inquinamento atmosferico”;
- Sbagliata: “emissione”;
- Sbagliata: “effluente gassoso”;
- Sbagliata: “emissione tecnicamente convogliabile”.

G_1_00463: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con “emissione tecnicamente convogliabile” si
intende:
- Esatta: una emissione diffusa che deve essere convogliata sulla base delle migliori tecniche disponibili o in
presenza di situazioni o di zone che richiedono una particolare tutela;
- Sbagliata: una emissione effettuata attraverso uno o più appositi punti che non può essere convogliata;
- Sbagliata: un impianto che produce emissioni convogliate;
- Sbagliata: una emissione, purché non diffusa, che deve essere convogliata sulla base delle migliori tecniche
disponibili o in presenza di situazioni o di zone che richiedono una particolare tutela.

G_1_00464: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con “emissione convogliata” si intende:
- Esatta: emissione di un effluente gassoso effettuata attraverso uno o più appositi punti;
- Sbagliata: emissione di un effluente non gassoso effettuata in modo diffuso;
- Sbagliata: trasformazione di un liquido attraverso il passaggio per uno o più appositi punti in un gas;
- Sbagliata: trasporto di un effluente non gassoso attraverso uno o più appositi punti.

G_1_00465: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, e in particolare della parte V norme in materia
di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera, il gestore che intende installare
uno stabilimento nuovo o trasferire uno stabilimento da un luogo ad un altro, in via generale,
prima di intraprendere tale attività, deve presentare all'autorità competente:
- Esatta: una domanda di autorizzazione accompagnata dal progetto dello stabilimento in cui sono descritti, tra
l’altro, gli impianti e le attività, le tecniche adottate per limitare le emissioni e la quantità e la qualità di tali
emissioni;
- Sbagliata: una dichiarazione di inizio attività corredata da una relazione tecnica che descrive il complessivo ciclo
produttivo in cui si inseriscono gli impianti e le attività;
- Sbagliata: il solo titolo edilizio che attesta la regolarità della costruzione in cui si svolgerà l’attività dello
stabilimento;
- Sbagliata: nulla, trattandosi di attività libera e non soggetta né ad autorizzazione né ad altro titolo abilitativo.

G_1_00466: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, e in particolare della parte V norme in materia
di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera, in sede di “autorizzazione alle
emissioni in atmosfera per gli stabilimenti”, di cui all’art. 269, l'autorità competente:
- Esatta: verifica se le emissioni diffuse di ciascun impianto e di ciascuna attività sono tecnicamente convogliabili
sulla base delle migliori tecniche disponibili e sulla base delle pertinenti prescrizioni di legge e, in tal caso, ne
dispone la captazione ed il convogliamento;
- Sbagliata: anche in presenza di particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedono una particolare
tutela ambientale, non può mai disporre la captazione ed il convogliamento delle emissioni diffuse;
- Sbagliata: verifica se le emissioni diffuse di ciascun impianto e di ciascuna attività sono tecnicamente convogliabili
sulla base delle migliori tecniche disponibili e sulla base delle pertinenti prescrizioni di legge e, in tal caso, non ne
dispone la captazione ed il convogliamento;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente in presenza di particolari situazioni di rischio sanitario o di zone che richiedono
una particolare tutela ambientale, può disporre la captazione ed il convogliamento delle emissioni diffuse di ciascun
impianto e di ciascuna attività che siano tecnicamente convogliabili sulla base delle migliori tecniche disponibili.

G_1_00468: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, e in particolare dell’art. 269, “autorizzazione
alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti”, tale autorizzazione stabilisce:
- Esatta: per le emissioni diffuse, apposite prescrizioni finalizzate ad assicurarne il contenimento;
- Sbagliata: per le emissioni che risultano non tecnicamente convogliabili, le modalità di captazione e di
convogliamento;
- Sbagliata: per le emissioni che risultano tecnicamente convogliabili, apposite prescrizioni finalizzate ad assicurarne
la sorveglianza senza captazione;
- Sbagliata: per le emissioni diffuse, apposite prescrizioni finalizzate alla loro osservanza senza contenimento.

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G_1_00469: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, e in particolare dell’art. 269, “autorizzazione
alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti”, tale autorizzazione:
- Esatta: può stabilire, per ciascun inquinante, valori limite di emissione espressi come flussi di massa annuali riferiti
al complesso delle emissioni, eventualmente incluse quelle diffuse, degli impianti e delle attività di uno
stabilimento;
- Sbagliata: non può stabilire il periodo che deve intercorrere tra la messa in esercizio e la messa a regime
dell'impianto;
- Sbagliata: non può stabilire la data entro cui devono essere comunicati all'autorità competente i dati relativi alle
emissioni effettuate in un periodo continuativo di marcia controllata decorrente dalla messa a regime, e la durata di
tale periodo, nonché il numero dei campionamenti da realizzare;
- Sbagliata: ha una durata di cinque anni.

G_1_00470: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, e in particolare dell’art. 269, “autorizzazione
alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti”, il trasferimento di uno stabilimento da un
luogo ad un altro:
- Esatta: equivale all'installazione di uno stabilimento nuovo;
- Sbagliata: non equivale all'installazione di uno stabilimento nuovo;
- Sbagliata: equivale all'installazione di uno stabilimento nuovo solo ed esclusivamente se dallo stabilimento
derivano emissioni contenenti amianto;
- Sbagliata: equivale all'installazione di uno stabilimento nuovo solo se ed esclusivamente se lo stabilimento si trova
nei pressi di un centro abitato..

G_1_00471: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006:


- Esatta: per tutti gli stabilimenti che producono emissioni deve essere richiesta una autorizzazione ai sensi della
parte quinta del decreto;
- Sbagliata: l'autorizzazione alle emissioni ai sensi della parte quinta del decreto è rilasciata con riferimento
all’impianto non allo stabilimento;
- Sbagliata: i singoli impianti e le singole attività presenti nello stabilimento sono oggetto di distinte autorizzazioni;
- Sbagliata: l'autorizzazione alle emissioni ai sensi della parte quinta del decreto deve essere richiesta dal gestore che
intende installare uno stabilimento nuovo e non da chi intende trasferire uno stabilimento da un luogo ad un altro.

G_1_00472: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006 ed in particolare della disciplina
dell’autorizzazione alle emissioni di cui alla parte V del decreto, “norme in materia di tutela
dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”:
- Esatta: per le installazioni sottoposte ad autorizzazione integrata ambientale l'autorizzazione alle emissioni non è
richiesta in quanto sostituita dall'autorizzazione integrata ambientale;
- Sbagliata: per le installazioni sottoposte ad autorizzazione integrata ambientale continua ad essere richiesta anche
l'autorizzazione alle emissioni, oltre all'autorizzazione integrata ambientale;
- Sbagliata: per le installazioni sottoposte ad autorizzazione integrata ambientale è richiesta la sola autorizzazione
alle emissioni, che sostituisce l'autorizzazione integrata ambientale.
- Sbagliata: per le installazioni sottoposte ad autorizzazione integrata ambientale non è richiesta l'autorizzazione alle
emissioni, né l'autorizzazione integrata ambientale.

G_1_00473: La parte V del decreto del d.lgs. n. 152 del 2006, “norme in materia di tutela
dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera” ed in particolare le norme del titolo I
“prevenzione e limitazione delle emissioni in atmosfera di impianti e attività”:
- Esatta: stabiliscono i valori di emissione, le prescrizioni, i metodi di campionamento e di analisi delle emissioni ed i
criteri per la valutazione della conformità dei valori misurati ai valori limite;
- Sbagliata: stabiliscono solo ed esclusivamente i valori di emissione delle emissioni;
- Sbagliata: non stabiliscono valori di emissione delle emissioni;
- Sbagliata: non si applicano agli impianti ed alle attività che producono emissioni in atmosfera.

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G_1_00474: Ai sensi della parte V del d.lgs. n. 152 del 2006, “norme in materia di tutela
dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”, in sede di autorizzazione alle emissioni:
- Esatta: l'autorità competente verifica se le emissioni diffuse di ciascun impianto e di ciascuna attività sono
tecnicamente convogliabili sulla base delle migliori tecniche disponibili e sulla base delle pertinenti prescrizioni, ne
dispone la captazione ed il convogliamento;
- Sbagliata: l'autorità competente deve sempre convogliare gli stabilimenti;
- Sbagliata: l'autorità competente verifica se le emissioni diffuse di ciascun stabilimento sono tecnicamente
rimuovibili sulla base delle migliori tecniche disponibili e sulla base delle pertinenti prescrizioni, ne dispone
prima la captazione, poi la rimozione;
- Sbagliata: se più stabilimenti con caratteristiche tecniche e costruttive simili, aventi emissioni con caratteristiche
chimico-fisiche omogenee e localizzati nello stesso impianto, sono destinati a specifiche attività tra loro identiche,
l'autorità competente, può considerare gli stessi come un unico stabilimento disponendo la rimozione di uno degli
stabilimenti.

G_1_00475: Ai sensi della parte V del decreto del d.lgs. n. 152 del 2006, “norme in materia di
tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”, la normativa delle Regioni e delle
Province autonome in materia di valori limite e di prescrizioni per le emissioni in atmosfera
degli impianti e delle attività:
- Esatta: deve tenere conto, ove esistenti, dei piani e programmi di qualità dell'aria previsti dalla vigente normativa;
- Sbagliata: non deve tenere conto dei piani e programmi di qualità dell'aria previsti dalla vigente normativa;
- Sbagliata: è legittimata a tenere conto solo ed esclusivamente dei limiti previsti dal Protocollo di Kyoto;
- Sbagliata: non esiste, non essendo tali soggetti legittimati ad adottare norme relative ai valori limite ed alle
emissioni in atmosfera degli impianti e delle attività.

G_1_00476: Ai sensi della parte V del decreto del d.lgs. n. 152 del 2006, “norme in materia di
tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”, i piani e i programmi di qualità
dell'aria previsti dalla normativa vigente:
- Esatta: possono stabilire appositi valori limite di emissione e prescrizioni più restrittivi di quelli contenuti negli
allegati I, II e III e V alla parte quinta del presente decreto, anche inerenti le condizioni di costruzione o di
esercizio, purché ciò sia necessario al perseguimento ed al rispetto dei valori e degli obiettivi di qualità dell'aria;
- Sbagliata: non possono prevedere valori limite di emissione;
- Sbagliata: possono sempre stabilire appositi valori limite di emissione e prescrizioni meno restrittivi di quelli
contenuti negli Allegati I, II e III e V alla parte quinta del presente decreto, anche inerenti le condizioni di
costruzione o di esercizio;
- Sbagliata: non possono stabilire prescrizione alcuna sulla qualità dell'aria e sulle emissioni.

G_1_00477: Ai sensi della parte V del decreto del d.lgs. n. 152 del 2006, “norme in materia di
tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”, ai fini della prevenzione e della
limitazione dell'inquinamento atmosferico:
- Esatta: sono specificate le caratteristiche merceologiche dei combustibili che possono essere utilizzati negli
impianti di cui ai titoli I e II della parte quinta del presente decreto, inclusi gli impianti termici civili di potenza
termica inferiore al valore di soglia;
- Sbagliata: non sono specificate le caratteristiche merceologiche dei combustibili per uso marittimo;
- Sbagliata: non sono specificate le condizioni di utilizzo dei combustibili, quali le prescrizioni finalizzate ad
ottimizzare il rendimento di combustione, rimessi in via esclusiva alle Regioni;
- Sbagliata: non sono specificati i metodi di misura delle caratteristiche merceologiche, rimessi in via esclusiva alle
Regioni.

G_1_00480: Il Protocollo di Kyoto, adottato nel 1997:


- Esatta: contiene obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra;
- Sbagliata: riguarda il danno ambientale internazionale;
- Sbagliata: è un atto programmatico che non ha mai avuto concreta esecuzione;
- Sbagliata: non è in alcun modo collegato alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

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G_1_00481: L’Unione Europea, al fine di ridurre le emissioni dei gas ad effetto serra, con la
direttiva 2003/87/CE:
- Esatta: ha previsto che tutti gli impianti che esercitano una delle attività indicate nell’allegato I e che emettono gas
ad effetto serra, debbano essere muniti di apposita autorizzazione;
- Sbagliata: ha previsto solo per gli impianti che esercitano attività nel settore dell’energia e che emettono gas ad
effetto serra, l’obbligo di essere muniti di apposita autorizzazione;
- Sbagliata: ha previsto solo per gli impianti che esercitano attività della produzione e della trasformazione di metalli
ferrosi e che emettono gas ad effetto serra, l’obbligo di essere muniti di apposita autorizzazione;
- Sbagliata: ha scelto di non adottare un sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra.

G_1_00482: Con la legge 8 luglio 1986, n. 349, “Istituzione del ministero dell’ambiente e
norme in materia di danno ambientale”, la risarcibilità del danno all’ambiente ottiene un
importante forma di riconoscimento perché:
- Esatta: si prevede la risarcibilità del danno ambientale indipendentemente dalla violazione di altri diritti individuali
quale la proprietà privata o la salute;
- Sbagliata: l’azione di risarcimento del danno ambientale, anche se esercitata in sede penale, è promossa
esclusivamente dalle associazioni di categoria;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e gli enti territoriali possono sollecitare l’esercizio dell’azione da parte delle
associazioni di categoria , unici soggetti dotati di legittimazione attiva;
- Sbagliata: il danno ambientale è punibile a prescindere dal compimento di atti dolosi o colposi adottati ma sulla
base del solo nesso di causalità, secondo il modello della responsabilità oggettiva.

G_1_00485: La normativa comunitaria sul danno ambientale di cui alla la direttiva


2004/35/CE si fonda sul principio “chi inquina paga” in virtù del quale:
- Esatta: l'operatore la cui attività ha causato un danno ambientale o la minaccia imminente di tale danno sarà
considerato finanziariamente responsabile in modo da indurre gli operatori ad adottare misure e a sviluppare
pratiche atte a ridurre al minimo i rischi di danno ambientale;
- Sbagliata: l'operatore la cui attività ha causato un danno ambientale o la minaccia imminente di tale danno dovrà
convincere gli altri operatori ad adottare misure e a sviluppare pratiche per ridurre il danno ambientale da lui
provocato;
- Sbagliata: gli operatori la cui attività ha causato un danno ambientale o la minaccia imminente di tale danno
saranno considerati finanziariamente responsabili solo se in precedenza non abbiano già inquinato e pagato per un
danno ambientale;
- Sbagliata: l'operatore la cui attività ha causato un danno ambientale o la minaccia imminente di tale danno paga gli
altri operatori affinché adottino misure e sviluppino pratiche atte a ridurre al minimo i rischi di danno ambientale.

G_1_00487: Ai sensi della normativa comunitaria sul danno ambientale, di cui alla la direttiva
2004/35/CE, con “danno ambientale” si intende:
- Esatta: il danno alle specie e agli habitat naturali protetti, alle acque, e al terreno come definiti dalla direttiva;
- Sbagliata: qualsiasi mutamento negativo misurabile di una risorsa naturale o un deterioramento misurabile di un
servizio di una risorsa naturale, ad esclusione del danno alle acque;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente il danno alle specie e agli habitat naturali protetti;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente il danno che sia riconducibile al danno al terreno, vale a dire qualsiasi
contaminazione del terreno che crei un rischio significativo di effetti negativi sulla salute umana.

G_1_00488: Per quanto concerne il criterio di imputazione della responsabilità, la direttiva


2004/35/CE, che disciplina il “danno ambientale”:
- Esatta: prevede un doppio regime di responsabilità, di cui il primo di responsabilità oggettiva qualora si tratti di
attività selezionate nei confronti di beni ambientali presi in considerazione dalla direttiva, il secondo, viceversa, di
responsabilità per colpa, qualora l’attività non sia una di quelle elencate dalla direttiva e il danno sia stato causato
alla biodiversità;
- Sbagliata: prevede un unico regime di responsabilità riconducibile al modello della responsabilità oggettiva;
- Sbagliata: prevede un unico regime di responsabilità riconducibile alla responsabilità per colpa;
- Sbagliata: prevede un unico regime di responsabilità sui generis, fondato sulla sola responsabilità per dolo.

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G_1_00489: Nell’ordinamento giuridico italiano la responsabilità per “danno ambientale”:
- Esatta: per determinate attività segue il modello della responsabilità oggettiva, per altre di responsabilità per colpa;
- Sbagliata: può essere riconosciuta solo sulla base dell’esistenza del solo nesso di causalità tra danno e fatto, senza
necessità dell’accertamento di alcun elemento soggettivo;
- Sbagliata: segue il modello della responsabilità per colpa;
- Sbagliata: può essere riconosciuta solo ed esclusivamente se lo stato psicologico del soggetto agente è riconducibile
al dolo intenzionale.

G_1_00490: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, la disciplina in materia si applica:
- Esatta: al danno ambientale e a qualsiasi minaccia imminente di tale danno derivante da una delle attività
professionali elencate in un specifico allegato nonché da un'attività diversa in caso di comportamento doloso o
colposo;
- Sbagliata: al danno ambientale e a qualsiasi minaccia imminente di tale danno derivante solo ed esclusivamente da
una attività professionale;
- Sbagliata: al danno ambientale e a qualsiasi minaccia imminente di tale danno derivante da una attività purché non
professionale;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente al danno ambientale consistente in una lesione della biodiversità.

G_1_00492: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, è danno ambientale:
- Esatta: qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità
assicurata da quest'ultima;
- Sbagliata: qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, della salute umana, anche senza
deterioramento alcuno di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente la distruzione di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima;
- Sbagliata: qualsiasi minaccia o messa in pericolo di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima,
anche senza un deterioramento della risorsa o della utilità.

G_1_00493: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, la riparazione del danno ambientale deve avvenire:
- Esatta: ove occorra anche mediante l'esperimento dei procedimenti finalizzati a conseguire dal soggetto che ha
causato il danno, o la minaccia imminente di danno, le risorse necessarie a coprire i costi relativi alle misure di
riparazione da adottare e non attuate dal medesimo soggetto;
- Sbagliata: mai mediante l'esperimento dei procedimenti finalizzati a conseguire dal soggetto che ha causato il
danno, o la minaccia imminente di danno, le risorse necessarie a coprire i costi relativi alle misure di riparazione
ma solo mediante una compensazione economica forfettaria;
- Sbagliata: solo mediante il consenso del soggetto responsabile, che non può essere mai obbligato a sostenere
economicamente i costi delle misure di riparazione del danno;
- Sbagliata: solo a seguito di accordo tra il soggetto responsabile del danno e le associazioni di categoria.

G_1_00494: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, chi esercita le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di tutela, prevenzione e
riparazione dei danni all'ambiente?
- Esatta: il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: le Regioni;
- Sbagliata: i Comuni;
- Sbagliata: il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

G_1_00495: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, in materia di danno ambientale:
- Esatta: può trovare attuazione il principio di precauzione;
- Sbagliata: non può trovare attuazione il principio di precauzione;
- Sbagliata: non può trovare attuazione il principio di prevenzione;
- Sbagliata: può trovare piena attuazione il principio di prossimità tra danno e fonte del danno.

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G_1_00496: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, in attuazione del principio di precauzione, l'operatore interessato, quando emerga un
rischio in seguito ad una preliminare valutazione scientifica obiettiva deve:
- Esatta: informarne senza indugio, indicando tutti gli aspetti pertinenti alla situazione, le autorità pubbliche previste
dalla legge;
- Sbagliata: adottare misure di contenimento del rischio, dovendo informare le autorità pubbliche previste dalla legge
solo al verificarsi effettivo del danno;
- Sbagliata: astenersi dal compiere qualunque tipo di azione;
- Sbagliata: informarne personalmente e senza indugio, nelle ventiquattro ore successive, la popolazione, indicando
tutti gli aspetti pertinenti alla situazione e le misure da adottare per limitare tale rischio.

G_1_00499: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, quando si è verificato un danno ambientale l'operatore:
- Esatta: deve comunicare senza indugio tutti gli aspetti pertinenti della situazione alle autorità;
- Sbagliata: non è tenuto ad alcuna comunicazione alle autorità ma deve solo adottare immediatamente tutte le
iniziative praticabili per controllare, circoscrivere, eliminare o gestire in altro modo, con effetto immediato,
qualsiasi fattore di danno;
- Sbagliata: deve astenersi dall’adottare immediatamente alcuna attività ma deve solo comunicare senza indugio
tutti gli aspetti pertinenti della situazione alle autorità;
- Sbagliata: deve adottare immediatamente solo le misure di ripristino e non quelle per circoscrivere, eliminare o
gestire il fattore di danno.

G_1_00501: Ai sensi della normativa nazionale sul danno ambientale, di cui al d.lgs. n. 152 del
2006, quando si verifica un danno ambientale:
- Esatta: solo quando l'adozione delle misure di riparazione da parte di soggetti obbligati per legge risulti in tutto o in
parte omessa, o comunque realizzata in modo incompleto o difforme dai termini e modalità prescritti, il Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare determina i costi delle attività necessarie a conseguirne la
completa e corretta attuazione e agisce nei confronti del soggetto obbligato per ottenere il pagamento delle somme
corrispondenti;
- Sbagliata: soli gli operatori le cui attività sono elencate nell'allegato 5 alla parte sesta sono obbligati all'adozione
delle misure di riparazione di cui all'allegato 3 alla medesima parte sesta, secondo i criteri ivi previsti ed entro il
termine di legge;
- Sbagliata: solo gli operatori che hanno cagionato un danno con dolo o colpa sono obbligati all'adozione delle
misure di riparazione di cui all'allegato 3 alla medesima parte sesta secondo i criteri ivi previsti ed entro il termine
di legge;
- Sbagliata: nessun operatore è obbligato all'adozione delle misure di riparazione, le quali spettano in via esclusiva al
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_1_00503: I reati ambientali nell’ordinamento giuridico italiano possono essere previsti:


- Esatta: nel Codice penale;
- Sbagliata: in regolamenti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: in regolamenti degli enti locali;
- Sbagliata: negli statuti dei Comuni.

G_1_00504: La violazione della normativa in materia ambientale:


- Esatta: può costituire integrazione di un reato penale;
- Sbagliata: può costituire integrazione di una contravvenzione ma mai di un delitto;
- Sbagliata: può costituire integrazione di un delitto ma mai di una contravvenzione;
- Sbagliata: non può mai comportare la confisca penale.

G_1_00505: I reati ambientali vigenti nell’ordinamento giuridico italiano:


- Esatta: sono soggetti al principio della riserva di legge;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dalla normativa comunitaria;
- Sbagliata: non comportano l’applicazione del principio di colpevolezza di cui all’art. 27 della Costituzione per chi
li commette;
- Sbagliata: costituiscono una materia eccezionale in cui non trova applicazione il principio di offensività.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 74 di 149
G_1_00508: Ai sensi della parte VI-bis del d.lgs. n. 152 del 2006, “disciplina sanzionatoria
degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale”, dopo che è stata adottata
la prescrizione che fissa l’attività di regolarizzazione dell’illecito, nel rispetto delle norme di
legge che la disciplinano:
- Esatta: l'organo accertatore verifica se la violazione è stata eliminata secondo le modalità e nel termine indicati
dalla prescrizione ed in tal caso ammette il contravventore a pagare in sede amministrativa, nel termine di trenta
giorni, una somma pari a un quarto del massimo dell'ammenda stabilita per la contravvenzione commessa;
- Sbagliata: l'organo accertatore presume che la violazione sia stata eliminata e ammette il contravventore a pagare
in sede amministrativa, nel termine di trenta giorni, una somma pari a un quarto del massimo dell'ammenda
stabilita per la contravvenzione commessa;
- Sbagliata: il procedimento penale per la contravvenzione non è comunque mai sospeso né prima, né dopo, né
durante questa attività di regolarizzazione;
- Sbagliata: il pubblico ministero, informato che è in corso l’attività di regolarizzazione, procede subito con la
richiesta di archiviazione.

G_1_00510: Quale di queste leggi è stata recentemente pubblicata con il norme di


“disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente”?
- Esatta: la legge n.68 del 2015;
- Sbagliata: la legge n. 152 del 2015;
- Sbagliata: la legge n. 152 del 2006;
- Sbagliata: la legge n. 68 del 2012.

G_1_00511: Con la 22 maggio 2015, n. 68, “disposizioni in materia di delitti contro


l'ambiente”:
- Esatta: sono state introdotte alcune specifiche fattispecie di reato ambientale nel codice penale;
- Sbagliata: è stato abrogato il codice penale nelle parti in cui disponeva delle fattispecie di reato ambientale;
- Sbagliata: sono state disciplinate delle nuove fattispecie di reato ambientale, le quali entrano tutte indistintamente
in vigore a partire dall’entrata in vigore del d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: è stato abrogato il d.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 relativo alla responsabilità degli enti.

G_1_00512: Quale di queste fattispecie di reato ambientale non è prevista nel codice penale?
- Esatta: “Omicidio ambientale”;
- Sbagliata: “Inquinamento ambientale”;
- Sbagliata: “Disastro ambientale”,
- Sbagliata: “omessa bonifica”.

G_1_00513: Quale di queste fattispecie di reato ambientale non è prevista nel codice penale?
- Esatta: “lesioni personali ambientali”;
- Sbagliata: “Inquinamento ambientale”;
- Sbagliata: “Disastro ambientale”,
- Sbagliata: “omessa bonifica”.

G_1_00514: Quale di queste fattispecie di reato ambientale è prevista dalla legge?


- Esatta: “omessa bonifica”.
- Sbagliata: “errata bonifica”;
- Sbagliata: “trasmessa bonifica”;
- Sbagliata: “dismessa bonifica”,

G_1_00515: Quale di queste fattispecie di reato ambientale è prevista dalla legge?


- Esatta: “Traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività”;
- Sbagliata: “Uso di materiale ad alta radioattività” ;
- Sbagliata: “Trasporto di materiale ad alta radioattività”;
- Sbagliata: “Corruzione con materiale ad alta radioattività” .

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 75 di 149
G_1_00517: L’art. 452-bis del codice penale, “Inquinamento ambientale” punisce con la
reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 10.000 a euro 100.000 euro colui che
compie la fattispecie dallo stesso descritta; tale reato è pertanto classificabile come:
- Esatta: un delitto;
- Sbagliata: una contravvenzione;
- Sbagliata: un illecito amministrativo;
- Sbagliata: nessuna delle precedenti.

G_1_00518: Ai sensi dell’art.452-bis del codice penale, “Inquinamento ambientale” quale di


queste fattispecie costituisce tale reato?
- Esatta: chiunque abusivamente cagiona una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili delle
acque o dell'aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo;
- Sbagliata: l'alterazione irreversibile dell'equilibrio di un ecosistema;
- Sbagliata: l'alterazione dell'equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e
conseguibile solo con provvedimenti eccezionali;
- Sbagliata: l'offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l'estensione della
compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo.

G_1_00521: L’art. 452-quater del codice penale, “Disastro ambientale” punisce con la
reclusione da cinque a quindici anni colui che compie la fattispecie dallo stesso descritta; tale
reato è pertanto classificabile come:
- Esatta: un delitto;
- Sbagliata: una contravvenzione;
- Sbagliata: un illecito amministrativo;
- Sbagliata: nessuna delle precedenti.

G_1_00522: Ai sensi dell’art. 452-sexies, “Traffico e abbandono di materiale ad alta


radioattività” del codice penale, salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
- Esatta: chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene,
trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività ;
- Sbagliata: solo il pubblico ufficiale che per motivi del suo ufficio cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta,
procura ad altri, detiene, trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività;
- Sbagliata: chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene,
trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività solo ed esclusivamente se dal
fatto deriva il pericolo di compromissione o deterioramento delle acque o dell'aria, o di porzioni estese o
significative del suolo o del sottosuolo;
- Sbagliata: chiunque abusivamente cede, acquista, riceve, trasporta, importa, esporta, procura ad altri, detiene,
trasferisce, abbandona o si disfa illegittimamente di materiale ad alta radioattività solo ed esclusivamente se dal
fatto deriva pericolo per la vita o per l'incolumità delle persone.

G_1_00526: Ai sensi dell’art.452-decies del codice penale, rubricato “ravvedimento operoso”,


le pene previste per i “delitti contro l'ambiente” di cui al titolo VI-bis, sono diminuite nei
confronti di colui che:
- Esatta: si adopera per evitare che l'attività delittuosa venga portata a conseguenze ulteriori, ovvero, prima della
dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, provvede concretamente alla messa in sicurezza, alla
bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi
- Sbagliata: non collabora con l'autorità di polizia o l'autorità giudiziaria nella ricostruzione del fatto,
nell'individuazione degli autori o nella sottrazione di risorse rilevanti per la commissione dei delitti;
- Sbagliata: si dimostra pentito del fatto di reato commesso;
- Sbagliata: si ravvede del fatto di reato commesso e propone all'autorità giudiziaria delle forme alternative per
estinguere la sua pena.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 76 di 149
G_1_00529: Ai sensi dell’art. 452-terdecies, “omessa bonifica”, salvo che il fatto costituisca
più grave reato, è punito:
- Esatta: chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del giudice ovvero di un'autorità pubblica, non
provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi;
- Sbagliata: chiunque non intraprende di sua spontanea volontà le attività di bonifica, ripristino o recupero dello stato
dei luoghi;
- Sbagliata: il pubblico ufficiale che non intraprende di sua spontanea volontà le attività di bonifica, ripristino o
recupero dello stato dei luoghi;
- Sbagliata: chiunque, solo se obbligato per legge e mai per ordine del giudice ovvero di un'autorità pubblica, non
provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi.

G_1_00530: L’art. 452-terdecies del codice penale, rubricato “omessa bonifica”, punisce con
reclusione da uno a quattro anni e con la multa da euro 20.000 a euro 80.000, colui che compie
la fattispecie dallo stesso descritta; tale reato è pertanto classificabile come:
- Esatta: Un delitto;
- Sbagliata: Una contravvenzione;
- Sbagliata: Un illecito amministrativo;
- Sbagliata: Nessuna delle precedenti.

G_1_04073: Ai sensi del d.lgs. n. 152 del 2006, con “emissione” s'intende il rilascio
nell'ambiente, a seguito dell'attività umana, di sostanze, preparati, organismi o microrganismi
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso;
- Sbagliata: falso, è escluso solo lo scarico nel suolo;
- Sbagliata: falso, è esclusa solo lo scarico nell’acqua.

Materia: 2. Quadro delle responsabilità e delle competenze del responsabile Tecnico

G_2_00534: Le sanzioni connesse alla gestione dei rifiuti possono essere:


- Esatta: sia penali che amministrative;
- Sbagliata: solo penali;
- Sbagliata: sia amministrative che civili;
- Sbagliata: solo amministrative.

G_2_00536: I principi che regolano la gestione dei rifiuti sono contenuti:


- Esatta: Nel D.lgs. 152/06;
- Sbagliata: Nel D.Lgs. 59/05;
- Sbagliata: Nel DM 120/14;
- Sbagliata: Nel D.lgs. 81/08

G_2_00538: La norma di cui all'art. 255, D.lgs. 152/06, come modificato dal D.lgs. 205/10, che
sanziona l'abbandono di rifiuti:
- Esatta: Riguarda tutti i cittadini;
- Sbagliata: Riguarda il solo responsabile tecnico;
- Sbagliata: Riguarda il solo titolare dell'impresa;
- Sbagliata: Riguarda sia il titolare dell'impresa che il responsabile tecnico.

G_2_00539: L'abbandono volontario di rifiuti, ai sensi degli artt. 255 e 256, D.lgs. 152/06
costituisce:
- Esatta: Reato per l'imprenditore e sanzione amministrativa per il cittadino comune;
- Sbagliata: Reato per l'imprenditore e per il cittadino comune;
- Sbagliata: Ipotesi determinante una sanzione amministrativa per l'imprenditore e per il cittadino comune;
- Sbagliata: Reato per il cittadino comune e sanzione amministrativa per l'imprenditore.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 77 di 149
G_2_00540: Ai sensi dell'art. 11, co. 3, D.Lgs. 209/03, i soggetti che effettuano le attività di
raccolta, di trasporto e di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e
materiali che omettano di comunicare i dati dei veicoli da demolire sono sottoposti a:
- Esatta: sono sottoposti a una sanzione amministrativa;
- Sbagliata: compiono un reato;
- Sbagliata: non subiscono alcuna conseguenza;
- Sbagliata: subiscono la sospensione dall'Albo.

G_2_00541: La consegna di un veicolo da demolire determina in capo al titolare dei centri di


raccolta:
- Esatta: obblighi di comunicazione e consegna;
- Sbagliata: obblighi di segnalazione delle irregolarità;
- Sbagliata: obblighi di riduzione in pristino;
- Sbagliata: nessun obbligo.

G_2_00545: L'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è un presupposto legittimante:


- Esatta: trasporto e commercio dei rifiuti, nonché intermediazione nella cessione dei rifiuti;
- Sbagliata: solo il trasporto e commercio dei rifiuti;
- Sbagliata: solo il trasporto dei rifiuti;
- Sbagliata: la vendita di imballaggi nuovi.

G_2_00546: Ai sensi dell'art. 256, D.lgs. 152/06, la gestione dei rifiuti pericolosi senza
autorizzazione comporta
- Esatta: l'arresto da sei mesi a due anni oltre ad una ammenda da € 2.600 a € 26.000;
- Sbagliata: l'arresto da sei mesi a due anni o in alternativa una ammenda da € 2.600 a € 26.000;
- Sbagliata: l'arresto da tre mesi a un anno o in alternativa una ammenda da € 2.600 a € 26.000;
- Sbagliata: l’ammenda da € 2.600 a € 26.000, se è la prima violazione.

G_2_00547: Ai sensi dell'art. 259, D.lgs. 152/06, nell'ipotesi di trasporto illecito di rifiuti, la
confisca del mezzo utilizzato per il trasporto:
- Esatta: consegue alla sentenza di condanna, o a quella emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura
penale;
- Sbagliata: consegue alla contestazione della violazione;
- Sbagliata: non è previsto;
- Sbagliata: consegue unicamente alla sentenza di condanna, e non a quella emessa ai sensi dell'articolo 444 del
codice di procedura penale.

G_2_00549: Ai sensi dell'art. 256, co. 3, D.lgs. 152/06, il proprietario dell'area nella quale è
stata realizzata o è gestita una discarica non autorizzata subisce la confisca del terreno:
- Esatta: sia nell'ipotesi in cui sia l'unico autore del reato, sia a titolo di colpa;
- Sbagliata: solo nell'ipotesi in cui sia l'unico autore del reato;
- Sbagliata: in tutte le ipotesi in cui sia “persona non estranea”;
- Sbagliata: se non provvede ad adempiere agli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei luoghi.

G_2_00550: Il procedimento di bonifica dei siti è espressione del principio:


- Esatta: chi inquina paga;
- Sbagliata: di sussidiarietà;
- Sbagliata: di precauzione;
- Sbagliata: della responsabilità amministrativa.

G_2_00551: Il procedimento di bonifica di cui all'art. 239, D.lgs. 152/06 non si applica:
- Esatta: all’abbandono dei rifiuti di cui alla parte quarta del D.lgs. 152/06 e agli interventi di bonifica disciplinati
dalle leggi speciali;
- Sbagliata: agli interventi di bonificache hanno luogo nella regione Lazio;
- Sbagliata: a tutti gli interventi non espressamente disciplinati a livello regionale;
- Sbagliata: all’inquinamento derivante da condotta integranti responsabilità oggettiva.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 78 di 149
G_2_00552: Ai sensi dell'Allegato, 5, Parte IV, D.lgs. 152/06, con la sigla CSC si fa
riferimento:
- Esatta: ai livelli di contaminazione delle matrici ambientali che costituiscono valori al di sopra dei quali è
necessaria la caratterizzazione del sito e l'analisi di rischio sito specifica;
- Sbagliata: ai livelli di contaminazione delle matrici ambientali il cui superamento richiede la messa in sicurezza e la
bonifica;
- Sbagliata: al certificato di sicurezza complessiva, rilasciato a seguito della bonifica del sito;
- Sbagliata: al calcolo della soglia consentita nel commercio e nel trasporto dei rifiuti.

G_2_00555: Nel caso di inadempienza del responsabile o di impossibilità di identificarlo, il


compito di bonifica spetta:
- Esatta: al Comune e, in caso di inerzia, alla Regione;
- Sbagliata: alla Regione;
- Sbagliata: al Comune e, in caso di inerzia, alla Provincia;
- Sbagliata: allo Stato.

G_2_00557: Ai sensi dell'art. 258, D.lgs. 152/06, la predisposizione di un certificato di analisi


di rifiuti con false indicazioni sulla natura, sulla composizione e sulle caratteristiche chimico-
fisiche dei rifiuti costituisce ipotesi di:
- Esatta: falsità ideologica di privati in atto pubblico;
- Sbagliata: irregolarità amministrativa;
- Sbagliata: mendacia nell'autocertificazione;
- Sbagliata: irregolarità contabile.

G_2_00558: La non corretta tenuta dei registri di carico e scarico nonché del formulario di
identificazione dei rifiuti determina la sanzione di cui all'art. 258, D.lgs. 152/06 se:
- Esatta: l'impresa non aderisce al SISTRI;
- Sbagliata: l'impresa aderisce al SISTRI;
- Sbagliata: l'impresa aderisce e non aderisce al SISTRI;
- Sbagliata: l'impresa aderisce al SISTRI su base non volontaria.

G_2_00562: Il CONAI è:
- Esatta: Consorzio privato che opera senza fini di lucro;
- Sbagliata: Una società per azioni con fini di lucro;
- Sbagliata: Un Ente pubblico economico;
- Sbagliata: Un ente locale.

G_2_00563: Ai sensi dell'art. 13 co. 1, DM 120/14, l'idoneità del Responsabile Tecnico di cui
all'art. 12, co. 3, lett. C è attestata mediante:
- Esatta: una verifica iniziale della preparazione del soggetto e, con cadenza quinquennale, mediante verifiche volte a
garantire il necessario aggiornamento.
- Sbagliata: una verifica iniziale della preparazione del soggetto e, con cadenza triennale, mediante verifiche volte a
garantire il necessario aggiornamento.
- Sbagliata: una verifica iniziale della preparazione del soggetto;
- Sbagliata: una verifica iniziale della preparazione del soggetto e, con cadenza annuale, mediante verifiche volte a
garantire il necessario aggiornamento.

G_2_00564: Ai sensi dell'art. 263, D.lgs. 152/06, i proventi delle sanzioni amministrative
pecuniarie sono destinati:
- Esatta: alle Province;
- Sbagliata: ai Comuni;
- Sbagliata: allo Stato;
- Sbagliata: al Fondo per la prevenzione degli illeciti ambientali.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 79 di 149
G_2_00565: Le verifiche di cui all'art. 13, DM 120/14 sono obbligatorie per tutti i
Responsabili Tecnici:
- Esatta: No, è dispensato il legale rappresentante dell’impresa che ricopre anche l’incarico di responsabile tecnico e
che abbia maturato esperienza nel settore di attività oggetto dell’iscrizione secondo criteri stabiliti con
deliberazione del Comitato nazionale.
- Sbagliata: No; tutti i legali rappresentanti sono dispensati dalle verifiche di cui all’art. 13, DM 120/2014
- Sbagliata: No, le verifiche di cui all’art. 13 del D.M. 120 sono facoltative per tutti i soggetti che già ricoprono
l’incarico di responsabile tecnico;
- Sbagliata: No, sono obbligatorie solo nel caso di variazioni di categoria.

G_2_00566: Ai sensi dell'art. 15, co. 2, DM 120/14 la domanda di iscrizione all'Albo deve
essere corredata da:
- Esatta: nomina del responsabile tecnico e dichiarazione, con firma autenticata, di accettazione dell’incarico;
- Sbagliata: nomina del responsabile tecnico e dichiarazione di accettazione dell’incarico;
- Sbagliata: nomina del responsabile tecnico;
- Sbagliata: dichiarazione autenticata del responsabile tecnico attestante la disponibilità a ricevere l'incarico.

G_2_00567: Ai sensi dell'art. 16, co. 1, DM 120/14, le imprese e gli enti produttori iniziali di
rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti sono:
- Esatta: sottoposti alla disciplina semplificata di iscrizione all'Albo;
- Sbagliata: esentati dall'iscrizione all'Albo;
- Sbagliata: sottoposti alla disciplina ordinaria di iscrizione all'Albo;
- Sbagliata: sottoposti alla disciplina semplificata di iscrizione all'Albo, in presenza di fideiussione bancaria;

G_2_00568: La demolizione dei veicoli di categoria M1, N1 o a 3 ruote (eccetto cat. L5) è
disciplinata dal D.lgs. 152/06 tramite un rinvio espresso a quale testo normativo?
- Esatta: D.lgs. 209/03;
- Sbagliata: D.lgs. 4/08,
- Sbagliata: D.lgs. 152/06;
- Sbagliata: D.lgs. 22/97.

G_2_00569: Ai sensi dell'art. 236, D.lgs. 152/06, c.m. D.lgs. 4/08, al Consorzio nazionale per la
gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati partecipano:
- Esatta: tutte le imprese indicate nelle altre opzioni;
- Sbagliata: le imprese che effettuano il recupero e la raccolta degli oli usati;
- Sbagliata: le imprese che effettuano la sostituzione e la vendita degli oli lubrificanti;
- Sbagliata: le imprese che producono, importano o mettono in commercio oli base vergini o mediante rigenerazione;

G_2_00570: Ai sensi dell'art. 11, D.lgs. 49/14, al momento della fornitura di una nuova
apparecchiatura elettrica ed elettronica destinata ad un nucleo domestico:
- Esatta: il distributore deve ritirare gratuitamente quella usata;
- Sbagliata: il produttore deve ritirare gratuitamente quella usata;
- Sbagliata: il distributore non è tenuto al ritiro di quella usata;
- Sbagliata: il produttore deve ritirare quella usata, ma non gratuitamente.

G_2_00572: La sospensione dall'Albo nazionale gestori ambientali costituisce:


- Esatta: sanzione amministrativa;
- Sbagliata: sanzione penale;
- Sbagliata: sanzione accessoria;
- Sbagliata: sanzione pecuniaria.

G_2_00573: I compiti e le responsabilità del Responsabile Tecnico sono disciplinate dal:


- Esatta: DM 3.6.14, n. 120,
- Sbagliata: D.lgs. 152/06;
- Sbagliata: D.Lgs. 205/2010;
- Sbagliata: DM 152/06.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 80 di 149
G_2_00574: Il nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Albo nazionale
gestori ambientali ha, tra l'altro, definito:
- Esatta: compiti e responsabilità del RT, e percorsi idonei a garantirne la professionalità;
- Sbagliata: compiti e responsabilità del RT;
- Sbagliata: percorsi idonei a garantirne la professionalità;
- Sbagliata: l'attestazione dell'idoneità professionale tramite corsi di formazione di cui al DM 406/98.

G_2_00575: La qualificazione professionale del Responsabile Tecnico deve risultare da:


- Esatta: titolo di studio, esperienza nel settore richiesto, idoneità tramite verifica, verifiche quinquennali
dell'aggiornamento;
- Sbagliata: titolo di studio, esperienza nel settore richiesto, idoneità tramite verifica;
- Sbagliata: titolo di studio, idoneità tramite verifica, verifiche dell'aggiornamento, corsi di formazione DM 406/98;
- Sbagliata: titolo di studio, esperienza nel settore richiesto, idoneità tramite verifica, corsi di formazione DM 406/98.

G_2_00577: L'incarico di Responsabile Tecnico:


- Esatta: può essere ricoperto da un soggetto esterno all'organizzazione dell'impresa;
- Sbagliata: deve essere un dipendente dell'impresa;
- Sbagliata: deve essere ricoperto da un soggetto interno all'organizzazione dell'impresa;
- Sbagliata: deve essere ricoperto da un soggetto esterno all'organizzazione dell'impresa;

G_2_00579: Il Responsabile Tecnico può svolgere lo stesso incarico per più imprese?
- Esatta: sì, purché l'attività sia compatibile con l'impegno temporale richiesto dalle altre attività svolte;
- Sbagliata: sì, sempre;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, salvo deroga espressa del Comitato Nazionale dell'Albo smaltitori.

G_2_00582: L'idoneità dei veicoli destinati al trasporto di rifiuti deve essere attestata
mediante:
- Esatta: attestazione redatta dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: attestazione redatta dal legale rappresentante dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: attestazione redatta dal produttore del veicolo;
- Sbagliata: attestazione redatta dalla sezione regionale competente per territorio.

G_2_00583: I titoli di studio richiesti per il Responsabile Tecnico:


- Esatta: variano a seconda delle categorie;
- Sbagliata: sono identici per ogni categoria;
- Sbagliata: consentono l'accesso a qualsiasi categoria, ma è successivamente necessaria una specializzazione tramite
corsi di aggiornamento;
- Sbagliata: variano solo per la categoria 8.

G_2_00584: I provvedimenti disciplinari contro le imprese iscritte all'Albo sono adottati:


- Esatta: dalle Sezioni Regionali;
- Sbagliata: dal Comitato Nazionale;
- Sbagliata: dalla Provincia, sentito il Comitato Nazionale;
- Sbagliata: dalla Camera di Commercio, sentita la Provincia.

G_2_00585: I provvedimenti disciplinari sono:


- Esatta: ricorribili dinanzi al Comitato Nazionale
- Sbagliata: ricorribili dinanzi alla Sezione Regionale
- Sbagliata: inoppugnabili.
- Sbagliata: ricorribili dinanzi all'Autorità giurisdizionale.

G_2_00586: I provvedimenti disciplinari sono sospesi:


- Esatta: con provvedimento espresso del Comitato Nazionale;
- Sbagliata: automaticamente, con la proposizione del ricorso;
- Sbagliata: previo deposito di apposita cauzione;
- Sbagliata: con provvedimento espresso della Sezione regionale.

Modulo di Partecipazione: MODULO OBBLIGATORIO PER TUTTE LE CATEGORIE


Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 81 di 149
G_2_00587: Ai sensi dell'art. 23, co. 1, DM 120/14 il ricorso al Comitato Nazionale avverso i
provvedimenti disciplinari deve essere proposto entro:
- Esatta: 30 giorni dalla loro comunicazione;
- Sbagliata: 60 giorni dalla loro comunicazione;
- Sbagliata: 15 giorni dalla loro comunicazione;
- Sbagliata: 15 giorni dal loro deposito.

G_2_00588: Ai sensi dell'art. 21, co. 3, DM 120/14, i provvedimenti disciplinari emessi dalle
Sezioni regionali e provinciali dell'Albo Nazionale devono essere sempre motivati?
- Esatta: Sì;
- Sbagliata: no, la loro motivazione può essere resa nota anche in corso di istruttoria;
- Sbagliata: No;
- Sbagliata: no, la loro motivazione può essere resa nota a seguito di accesso da parte dell'interessato.

G_2_00589: L'inosservanza dell'obbligo di comunicazione delle variazioni dell'iscrizione


all'Albo nazionale gestori ambientali determina:
- Esatta: la sospensione dall'Albo ad opera della Sezione Regionale;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo ad opera della Sezione Regionale;
- Sbagliata: la sospensione dall'Albo ad opera del Comitato Nazionale;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo ad opera del Comitato Nazionale.

G_2_00590: Il mancato rispetto della normativa in materia di rapporti di lavoro e protezione


sociale determina:
- Esatta: la sospensione dall'Albo nazionale gestori ambientali ad opera della Sezione Regionale;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo nazionale gestori ambientali ad opera della Sezione Regionale;
- Sbagliata: la sospensione dall'Albo nazionale gestori ambientali ad opera del Comitato Nazionale;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo nazionale gestori ambientali ad opera del Comitato Nazionale.

G_2_00591: L'inosservanza delle prescrizioni contenute nei provvedimenti di iscrizione


all'Albo nazionale gestori ambientali determina:
- Esatta: la sospensione dall'Albo ad opera della Sezione Regionale, con riferimento alla categoria d'iscrizione le cui
prescrizioni risultano violate;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo ad opera della Sezione Regionale;
- Sbagliata: la sospensione dall'Albo ad opera del Comitato Nazionale, con riferimento alla categoria d'iscrizione le
cui prescrizioni risultano violate;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo ad opera del Comitato Nazionale.

G_2_00593: Il mancato pagamento del diritto annuale di iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali comporta:
- Esatta: la sospensione d'ufficio dell'iscrizione;
- Sbagliata: la sospensione a seguito del procedimento disciplinare;
- Sbagliata: la sospensione a seguito del mancato adeguamento all'invito a sanare il pagamento;
- Sbagliata: la cancellazione d'ufficio dell'iscrizione.

G_2_00594: Il mancato pagamento del diritto annuale di iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali comporta:
- Esatta: la sospensione per le sole categorie per le quali non è stato effettuato il versamento;
- Sbagliata: la cancellazione per le sole categorie per le quali non è stato effettuato il versamento;
- Sbagliata: la sospensione per tutte le categorie;
- Sbagliata: la cancellazione per tutte le categorie.

G_2_00597: Il versamento del diritto annuale per l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali deve essere effettuato entro il:
- Esatta: 30 aprile;
- Sbagliata: 1 gennaio;
- Sbagliata: 31 gennaio;
- Sbagliata: 28 febbraio.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 82 di 149
G_2_00598: Ai fini dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali per la gestione dei
centri di raccolta di rifiuti urbani, il Responsabile Tecnico dell'Impresa deve possedere i
requisiti per l'iscrizione nella:
- Esatta: categoria 1;
- Sbagliata: categoria 4;
- Sbagliata: categoria 5;
- Sbagliata: categoria 8.

G_2_00601: Ai sensi dell'art. 12, co. 1, DM 120/2014, il Responsabile Tecnico deve porre in
essere azioni dirette a:
- Esatta: assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti e di vigilare sulla corretta applicazione della
stessa;
- Sbagliata: vigilare sulla corretta applicazione della normativa in materia di rifiuti;
- Sbagliata: assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: vigilare sulla corretta applicazione della normativa in materia di rifiuti e sanzionare le condotte contrarie
ad essa.

G_2_00602: Ai sensi dell'art. 10, co. 2, DM 120/2014, il Responsabile Tecnico non deve essere
- Esatta: in stato di interdizione o inabilitazione ovvero di interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone
giuridiche e delle imprese;
- Sbagliata: residente in stati extraeuropei;
- Sbagliata: soggetto che ricopra cariche elettive;
- Sbagliata: fisicamente inidoneo all’attività.

G_2_00603: Ai sensi dell'art. 12, comma 2, DM 120/2014, il responsabile tecnico svolge la sua
attività
- Esatta: in maniera effettiva e continuativa;
- Sbagliata: in maniera coordinata ed autonoma;
- Sbagliata: in maniera imprenditoriale e professionale;
- Sbagliata: in maniera efficiente e permanente.

G_2_00604: Ai sensi dell'art. 5, co. 1, lett. d), DM 120/14, i criteri per la valutazione dei
requisiti professionali e le condizioni per lo svolgimento dell’incarico di responsabile tecnico
sono determinati:
- Esatta: dal Comitato Nazionale dell'Albo;
- Sbagliata: dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- Sbagliata: dalla Provincia competente per territorio;
- Sbagliata: dalle Sezioni regionali.

G_2_00605: Ai sensi dell'art. 5, co. 1, lett. d), DM 120/14, le modalità di accertamento e di


aggiornamento della formazione professionale del responsabile tecnico sono fissate da:
- Esatta: dal Comitato Nazionale dell'Albo;
- Sbagliata: dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- Sbagliata: dalla Provincia competente per territorio;
- Sbagliata: dalle Sezioni regionali.

G_2_00608: Con riferimento alle verifiche sulla formazione di cui all'art. 13 comma 1, DM
120/14, il legale rappresentante dell’impresa che ricopre anche l’incarico di responsabile
tecnico:
- Esatta: è dispensato da tali verifiche, purché abbia maturato esperienza nel settore di attività oggetto dell’iscrizione;
- Sbagliata: è sempre dispensato da tali verifiche;
- Sbagliata: non è mai dispensato dalle verifiche;
- Sbagliata: è sottoposto a differenti verifiche previste dal medesimo DM 120/14.

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G_2_00609: Ai sensi dell'art. 15, comma 3, lett. a), DM 120/14, l'attestazione, redatta dal
responsabile tecnico dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da
trasportare:
- Esatta: è necessaria ai fini dell'iscrizione all'Albo per le imprese e gli enti che intendono effettuare attività di
raccolta e trasporto di rifiuti su strada;
- Sbagliata: è sempre necessaria ai fini dell'iscrizione all'Albo;
- Sbagliata: è necessaria unicamente ai fini dell'iscrizione alla categoria 9;
- Sbagliata: è necessaria unicamente ai fini dell'iscrizione alla categoria 8.

G_2_00610: L'attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da


trasportare:
- Esatta: deve essere redatta dal Responsabile Tecnico dell'Impresa;
- Sbagliata: deve essere redatta dal legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: deve essere certificata tramite la presentazione del foglio di immatricolazione dei veicoli;
- Sbagliata: deve essere redatta secondo il modello di cui al DM 15.05.2001, n. 28T.

G_2_00611: L'attestazione del responsabile tecnico riguardo l’idoneità dei mezzi di trasporto
in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare è necessaria per quell'impresa o ente che intende
effettuare:
- Esatta: attività di raccolta e trasporto di rifiuti su strada, oppure attività di trasporto transfrontaliero di rifiuti su
strada;
- Sbagliata: solo per l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti su strada,
- Sbagliata: solo per l’attività di trasporto transfrontaliero di rifiuti su strada;
- Sbagliata: solo per l’attività di trasporto di rifiuti su strada.

G_2_00612: Ai sensi dell'art. 12, co. 3, DM 120/14, con riferimento ai compiti e alle
responsabilità del responsabile tecnico:
- Esatta: il Comitato nazionale può disciplinare più nel dettaglio sia compiti che responsabilità;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dal comma 1 del medesimo articolo;
- Sbagliata: il Comitato nazionale può disciplinare più nel dettaglio solo i compiti;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dal comma 2 del medesimo articolo.

G_2_00613: Le materie, i contenuti, i criteri e le modalità di svolgimento delle verifiche di


idoneità del Responsabile Tecnico sono definiti:
- Esatta: dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: dal DM 120/14;
- Sbagliata: dalle Sezioni Regionali;
- Sbagliata: dalle Camere di Commercio.

G_2_00614: Il responsabile tecnico delle imprese e degli enti iscritti alla data di entrata in
vigore della disciplina di cui all'art. 12, co. 1, DM 120/14:
- Esatta: può continuare a svolgere la propria attività in regime transitorio per un periodo, in ogni caso, non superiore
a 5 anni;
- Sbagliata: può stabilmente continuare a svolgere la propria attività, salvo l'obbligo di aggiornamento quinquennale;
- Sbagliata: non può svolgere la propria attività in regime transitorio;
- Sbagliata: l'attività del responsabile non viene coinvolta neanche transitoriamente da tale disciplina, essendo
sottoposta alla precedente normativa.

G_2_00619: Nell'ipotesi di attività di raccolta e trasporto di rifiuti senza iscrizione all'Albo


nazionale gestori ambientali sono previste, tra l'altro, le seguenti sanzioni:
- Esatta: arresto da 3 a 12 mesi per rifiuti non pericolosi e da 6 a 24 mesi per rifiuti pericolosi, oltre ad ammenda, da
€ 2.600 a e 26.000;
- Sbagliata: arresto da 6 a 24 mesi per rifiuti non pericolosi e da 12 a 36 mesi per rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: arresto da 6 a 24 mesi per qualsiasi tipologia di rifiuto e ammenda da € 2.600 a e 26.000;
- Sbagliata: arresto da 3 a 12 mesi per qualsiasi tipologia di rifiuto e ammenda da € 2.600 a e 26.000.

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G_2_00623: Nell'ipotesi di gestione di discarica per rifiuti propri o prodotti da terzi senza
autorizzazione, sono previste, tra l'altro, le seguenti sanzioni:
- Esatta: arresto da 6 a 24 mesi, oltre ad ammenda, da € 2.600 a € 26.000 per rifiuti non pericolosi e da 12 a 36 mesi
per rifiuti pericolosi, oltre ad ammenda, da € 5.200 a € 52.000;
- Sbagliata: arresto da 6 a 24 mesi per rifiuti non pericolosi e da 12 a 36 mesi per rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: arresto da 6 a 24 mesi per qualsiasi tipologia di rifiuto e ammenda da € 2.600 a e 26.000;
- Sbagliata: arresto da 3 a 12 mesi per qualsiasi tipologia di rifiuto e ammenda da € 2.600 a e 26.000.

G_2_00624: Ai sensi degli artt. 190 e 193, D.lgs. 152/06, i soggetti che effettuano trasporto di
propri rifiuti non pericolosi che non siano iscritti al SISTRI devono adempiere, tra l'altro:
- Esatta: all'obbligo del formulario di identificazione rifiuti e di tenuta dei registri di carico e scarico;
- Sbagliata: all'obbligo del formulario di identificazione rifiuti;
- Sbagliata: all'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico;
- Sbagliata: all'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico e, in presenza di trasporti transfrontalieri, del
formulario di identificazione rifiuti.

G_2_00625: Ai sensi dell'art. 258, comma 4, D.lgs. 152/06, nell'ipotesi di trasporto di rifiuti
pericolosi con un formulario contenente dati incompleti o inesatti:
- Esatta: la condotta costituisce falsità ideologica di privato in atto pubblico;
- Sbagliata: la condotta costituisce falsità in atto privato;
- Sbagliata: la condotta costituisce falso in bilancio;
- Sbagliata: la condotta costituisce falsità ideologica.

G_2_00627: Ai sensi dell'art. 226, co.1, D.lgs. 152/06, lo smaltimento in discarica degli
imballaggi e dei contenitori recuperati:
- Esatta: E' vietato, ad eccezione degli scarti derivanti dalle operazioni di selezione, riciclo e recupero dei rifiuti di
imballaggio;
- Sbagliata: E' vietato;
- Sbagliata: E' consentito;
- Sbagliata: E' consentito solamente per imballaggi non riciclabili;

G_2_00630: La formazione degli addetti dei centri di raccolta di rifiuti urbani in modo
differenziato è garantita ed attestata:
- Esatta: dal Responsabile tecnico;
- Sbagliata: dal Comune territorialmente competente;
- Sbagliata: dalla Provincia territorialmente competente;
- Sbagliata: dal Legale rappresentante dell'Impresa.

G_2_00632: I corsi di informazione e formazione per i soggetti già iscritti all'Albo nazionale
gestori ambientali devono essere effettuati da:
- Esatta: Sezioni Regionali e provinciali, secondo i criteri stabiliti dal Comitato nazionale e sotto la sua supervisione;
- Sbagliata: Sezioni Regionali e provinciali;
- Sbagliata: Comitato nazionale;
- Sbagliata: Regione o Enti da essa delegati.

G_2_00634: Ai fini della qualificazione professionale del Responsabile Tecnico, l'esperienza


richiesta:
- Esatta: deve essere maturata nei settori di attività per i quali è richiesta l'iscrizione ed è di durata differente a
seconda delle categorie;
- Sbagliata: deve essere maturata nei settori di attività per i quali è richiesta l'iscrizione e deve essere di durata
minima di 5 anni;
- Sbagliata: può essere maturata in qualsiasi settore di attività e deve essere di durata minima di 5 anni;
- Sbagliata: può essere maturata in qualsiasi settore di attività.

G_2_00641: Il Responsabile Tecnico deve redigere la comunicazione di variazione per


incremento della dotazione dei veicoli dell'Impresa?
- Esatta: no, mai, in quanto è il titolare o legale rappresentante dell'impresa a redigerla;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: solo nel caso di mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
- Sbagliata: solo se aveva redatto la precedente dichiarazione.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 85 di 149
G_2_00642: La capacità finanziaria deve essere dimostrata da una dichiarazione redatta dal
Responsabile Tecnico?
- Esatta: no, mai, in quanto è il titolare o legale rappresentante dell'impresa a redigerla;
- Sbagliata: si, sempre;
- Sbagliata: solo nel caso di mancata presentazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
- Sbagliata: solo se aveva redatto la precedente dichiarazione.

G_2_00643: Nella determinazione dei criteri per la valutazione dei requisiti professionali del
Responsabile Tecnico e delle modalità di accertamento e di aggiornamento della formazione
professionale dello stesso, il Comitato nazionale dell'Albo può:
- Esatta: istituire commissioni con la partecipazione di componenti delle sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: sentire il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
- Sbagliata: istituire commissioni congiunte con le Province;
- Sbagliata: istituire commissioni congiunte con le Camere di Commercio.

G_2_00644: Ai fini dell'iscrizione all'Albo di un’impresa, ai sensi dell'art. 11, DM 120/14, la


qualificazione professionale dei Responsabili Tecnici:
- Esatta: rappresenta un requisito di idoneità tecnica;
- Sbagliata: rappresenta l'unico requisito di idoneità tecnica;
- Sbagliata: rappresenta un requisito di idoneità tecnica, unicamente per l'impresa individuale;
- Sbagliata: non rappresenta un requisito di idoneità tecnica.

G_2_00645: Il livello di contaminazione delle matrici ambientali al di sopra del quale è


necessaria la caratterizzazione del sito e l'analisi di rischio sito specifica è identificato con
l'acronimo:
- Esatta: CSC;
- Sbagliata: CRC;
- Sbagliata: CMA;
- Sbagliata: CMC.

G_2_00648: Ai sensi dell'art. 12, co. 5, DM 120/14, l’esatta determinazione dei requisiti del
Responsabile Tecnico sono regolamentati:
- Esatta: dal Comitato nazionale, in relazione alle categorie e classi d’iscrizione, secondo criteri atti a garantire
elevati livelli di efficienza e tutela ambientale;
- Sbagliata: Dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in relazione alle categorie e classi
d’iscrizione, secondo criteri atti a garantire elevati livelli di efficienza e tutela ambientale;
- Sbagliata: dal Comitato nazionale, in relazione alle categorie e classi d’iscrizione;
- Sbagliata: dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, secondo criteri atti a garantire
elevati livelli di efficienza e tutela ambientale.

G_2_00649: La garanzia del rispetto delle modalità e delle condizioni di trasporto precisate
nell'attestazione o nella perizia è compito del:
- Esatta: responsabile tecnico;
- Sbagliata: titolare dell'impresa;
- Sbagliata: perito;
- Sbagliata: conducente in possesso di CFP.

G_2_00650: Il responsabile tecnico deve comunicare il venir meno dell'idoneità dei mezzi di
trasporto dei rifiuti?
- Esatta: si, al legale rappresentante dell'impresa e alla sezione regionale dell'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: si, solo al legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: si, solo alla sezione regionale dell'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: no.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 86 di 149
G_2_00651: Il venir meno dell'idoneità dei mezzi di trasporto dei rifiuti deve essere
comunicata?:
- Esatta: si, dal responsabile tecnico;
- Sbagliata: si, dal legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: si, dal conducente in possesso di CFP;
- Sbagliata: no.

G_2_00652: Il controllo delle caratteristiche dei mezzi di trasporto dei rifiuti in funzione della
loro idoneità deve essere effettuata da:
- Esatta: responsabile tecnico;
- Sbagliata: legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: conducente in possesso di CFP;
- Sbagliata: impresa produttrice.

G_2_00654: Ai sensi dell'art. 15 DM 120/15, la domanda d’iscrizione all’Albo è presentata:


- Esatta: Alla sezione regionale o provinciale nel cui territorio di competenza è stabilita la sede legale dell’impresa o
dell’ente;
- Sbagliata: Al Comitato nazionale;
- Sbagliata: Alla sezione regionale o provinciale nel cui territorio di competenza risiede il Responsabile Tecnico;
- Sbagliata: Nessuna delle altre opzioni indicate.

G_2_00656: Con riferimento all'incarico di responsabile tecnico, quale delle seguenti


affermazioni è corretta:
- Esatta: può essere svolto da un professionista esterno all'organizzazione dell'impresa;
- Sbagliata: ha durata annuale;
- Sbagliata: presuppone un rapporto organico nell'impresa;
- Sbagliata: presuppone un rapporto di lavoro parasubordinato.

G_2_00659: In tema di traffico illecito di rifiuti, la confisca del mezzo di trasporto costituisce:
- Esatta: una misura di sicurezza collegata ad una Sentenza di condanna o di applicazione della pena;
- Sbagliata: una sanzione amministrativa accessoria;
- Sbagliata: una misura di sicurezza adottabile anche in assenza di una Sentenza di condanna o di applicazione della
pena;
- Sbagliata: una sanzione penale accessoria.

G_2_00663: Esclusa l'ipotesi di abbandono dei rifiuti commesso da privati, l'autorità


amministrativa competente ad irrogare le sanzioni pecuniarie di carattere amministrativo è:
- Esatta: Provincia;
- Sbagliata: Comune;
- Sbagliata: Guardia di Finanza;
- Sbagliata: Corpo Forestale dello Stato.

G_2_00664: Ai sensi dell'art. 189 co. 3, D.lgs. 152/06, la comunicazione annuale al Catasto
Nazionale dei rifiuti, deve essere effettuata da:
- Esatta: i Comuni o loro consorzi e le comunità montane;
- Sbagliata: responsabile tecnico;
- Sbagliata: titolare dell'impresa;
- Sbagliata: dichiarazione congiunta del Responsabile Tecnico e del titolare dell'impresa.

G_2_04029: Le sanzioni amministrative previste per la mancanza del responsabile tecnico


sono:
- Esatta: la cancellazione dall'Albo;
- Sbagliata: cancellazione dall'Albo, sanzioni pecuniarie;
- Sbagliata: oblazione, sospensione dall'Albo, cancellazione dall'Albo;
- Sbagliata: richiamo, sospensione dall'Albo, cancellazione dall'Albo.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 87 di 149
G_2_04030: Il Responsabile Tecnico deve avere:
- Esatta: Alcuni dei requisiti identici a quelli del legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: requisiti oggettivi identici a quelli del legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: medesimi compiti e responsabilità del legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: nessuna delle tre ipotesi.

G_2_04031: Le imprese e gli enti che fanno richiesta di iscrizione all’Albo nazionale gestori
ambientali nelle categorie ordinarie:
- Esatta: Devono nominare almeno un responsabile tecnico, a pena di improcedibilità della domanda;
- Sbagliata: Devono nominare almeno un responsabile tecnico entro 60 giorni dalla presentazione della domanda;
- Sbagliata: Non devono nominare un responsabile tecnico;
- Sbagliata: Non devono nominare un responsabile tecnico, salvo che per le categorie 8, 9 e 10.

G_2_04032: In assenza della nomina di un Responsabile Tecnico, ove questo sia previsto, la
domanda di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali presentata da imprese ed enti è
considerata:
- Esatta: Improcedibile;
- Sbagliata: valida ed efficace;
- Sbagliata: irregolare, ma sanabile entro 60 giorni;
- Sbagliata: irregolare per alcune categorie.

G_2_04033: La certificazione dello stato e della qualità delle attrezzature richieste per
l'attività di bonifica dei siti contenenti amianto è effettuata:
- Esatta: dal Responsabile tecnico e dal Legale Rappresentante
- Sbagliata: dal Comune territorialmente competente;
- Sbagliata: dalla Provincia territorialmente competente;
- Sbagliata: dal Legale rappresentante dell'Impresa.

G_2_04074: In tema di traffico illecito di rifiuti, ai sensi dell'art. 452 quaterdecies, co. 4,
codice penale, con la sentenza di condanna o ai sensi dell'articolo 444 cpp:
- Esatta: il Giudice ordina il ripristino dello stato dell'ambiente, subordinando la concessione della sospensione
condizionale della pena all'eliminazione del danno o del pericolo per l'ambiente;
- Sbagliata: il Giudice puo` ordinare il ripristino dello stato dell'ambiente, ma non puo` concedere la sospensione
condizionale della pena all'eliminazione del danno o del pericolo per l'ambiente;
- Sbagliata: il Giudice puo` ordinare il ripristino dello stato dell'ambiente, riconoscendo l'estinzione della pena con
l'eliminazione del danno o del pericolo per l'ambiente;
- Sbagliata: il Giudice concede la sospensione condizionale, anche in assenza dell'eliminazione del danno.

G_2_04075: La sospensione dell'iscrizione dall’Albo nazionale gestori ambientali non può


superare:
- Esatta: 120 giorni;
- Sbagliata: 60 giorni, anche non consecutivi;
- Sbagliata: 180 giorni;
- Sbagliata: 60 giorni.

G_2_04076: Con l'espressione “abbandono di rifiuti” utilizzata dall'art. 192, co. 1, D.lgs.
152/06, si intende:
- Esatta: l’atto di derelizione di rifiuti in un luogo;
- Sbagliata: una serie di atti ripetuti che portano alla formazione di un accumulo di rifiuti;
- Sbagliata: l'erronea applicazione delle prescrizioni previste in materia di smaltimento dei rifiuti;
- Sbagliata: tutte le ipotesi indicate nelle altre opzioni di risposta.

G_2_04077: Ai sensi della circolare n. 1544 del 2012 la cessazione del rapporto professionale o
di lavoro dipendente tra responsabile tecnico ed impresa comporta:
- Esatta: la possibilità per l'Impresa di svolgere l'attività oggetto dell'iscrizione per 60 giorni consecutivi;
- Sbagliata: il divieto per l'Impresa di svolgere l'attività oggetto dell'iscrizione;
- Sbagliata: la possibilità per l'Impresa di svolgere l'attività oggetto dell'iscrizione per 30 giorni consecutivi;
- Sbagliata: la possibilità per l'Impresa di svolgere l'attività oggetto dell'iscrizione per 15 giorni consecutivi.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 88 di 149
G_2_04078: Ai sensi della circolare n. 1544 del 2012 a partire dalla data di cessazione del
rapporto professionale o di lavoro dipendente tra responsabile tecnico ed impresa, le funzioni
di responsabile tecnico:
- Esatta: sono esercitate dal legale rappresentante dell'impresa;
- Sbagliata: sono esercitate dal legale rappresentante dell'impresa, solo se in possesso dei requisiti previsti per legge;
- Sbagliata: sono esercitate da qualsiasi altro soggetto, anche esterno all'organizzazione dell'impresa;
- Sbagliata: non sono esercitate da altri soggetti.

G_2_04079: Ai sensi della circolare n. 1544 del 2012 la cessazione del rapporto professionale o
di lavoro dipendente tra responsabile tecnico ed impresa comporta:
- Esatta: la cancellazione dall'Albo nazionale gestori ambientali dell'Impresa, se l'Impresa non nomina un nuovo
Responsabile Tecnico nei successivi 60 giorni;
- Sbagliata: la cancellazione dall'Albo nazionale gestori ambientali dell'Impresa, se l'Impresa non nomina un nuovo
Responsabile Tecnico entro un anno;
- Sbagliata: la sospensione dall'Albo nazionale gestori ambientali dell'Impresa, se l'Impresa non nomina un nuovo
Responsabile Tecnico nei successivi 60 giorni;
- Sbagliata: la sospensione dall'Albo nazionale gestori ambientali dell'Impresa, se l'Impresa non nomina un nuovo
Responsabile Tecnico entro un anno;

G_2_04080: Ai sensi dell'art. 19, co. 1, lett. C, DM 120/14, il mancato rispetto della normativa
in materia di rapporti di lavoro e di protezione sociale comporta:
- Esatta: la sospensione dell'efficacia dell'iscrizione all'Albo;
- Sbagliata: la sospensione del Responsabile tecnico dal proprio incarico
- Sbagliata: nessuna conseguenza;
- Sbagliata: l'obbligo per l'impresa di conformarsi alle direttive dell'Albo.

G_2_04081: I livelli di contaminazione delle matrici ambientali, da determinare caso per caso
con l'applicazione della procedura di analisi di rischio sito specifica e sulla base dei risultati
del piano di caratterizzazione, il cui superamento richiede la messa in sicurezza e/o la
bonifica, sono definiti sinteticamente con l'acronimo:
- Esatta: CSR (concentrazioni soglia di rischio);
- Sbagliata: CSC (concentrazioni soglia di contaminazione);
- Sbagliata: CMR (concentrazioni di minor rischio);
- Sbagliata: CMC (concentrazioni di massima contaminazione).

G_2_04107: Il compito del responsabile tecnico è


- Esatta: porre in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte
dell’impresa nel rispetto della normativa vigente e vigilare sulla corretta applicazione della stessa;
- Sbagliata: chiedere ai fornitori una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto
nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL);
- Sbagliata: verificare l’applicazione delle norme in materia tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;
- Sbagliata: garantire la manutenzione, gestione e pulizia delle aree di proprietà dell’impresa.

G_2_04108: Quali tra le seguenti affermazioni è esatta?


- Esatta: il responsabile tecnico deve vigilare sulla corretta applicazione delle prescrizioni che l’impresa è tenuta ad
osservare riportate nei provvedimenti rilasciati dalle Sezioni;
- Sbagliata: il responsabile tecnico deve curare la formazione dei lavoratori addetti all’installazione ed alla rimozione
della segnaletica stradale e dei preposti incaricati di gestire tale attività;
- Sbagliata: il responsabile tecnico è responsabile della sicurezza degli accessi alle aree di proprietà dell’impresa
nonché della relativa videosorveglianza;
- Sbagliata: il responsabile tecnico deve curare la formazione degli addetti al pronto soccorso e alla prevenzione
incendi.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 89 di 149
G_2_04109: Il responsabile tecnico:
- Esatta: ha il compito di porre in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei
rifiuti da parte dell’impresa;
- Sbagliata: è il rappresentante dei lavoratori. Egli deve vigilare sui lavoratori affinché rispettino la normativa in
materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento all’uso dei dispositivi di protezione
individuale;
- Sbagliata: è il direttore tecnico di cantiere. Egli deve adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in
caso di emergenza;
- Sbagliata: ha il compito di affidare i compiti ai lavoratori tenendo conto delle capacità e condizioni di salute.

G_2_04110: Quale tra i seguenti non costituisce un compito del responsabile tecnico
nell’ambito delle Categorie 1, 4, 5 e 6 dell’Albo - “Trasporto di rifiuti”?
- Esatta: richiesta alle imprese esecutrici di una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle
organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;
- Sbagliata: predisposizione e sottoscrizione di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di
rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: controllo e verifica della permanenza delle caratteristiche del mezzo di trasporto risultanti
dall’attestazione redatta;
- Sbagliata: garantire agli autisti dell’impresa della quale è nominato adeguata formazione e informazione sul
corretto svolgimento delle attività di trasporto rifiuti e sui documenti che ne accompagnano la fase del trasporto.

G_2_04111: Con riferimento alle Categorie 1, 4, 5 e 6 dell’Albo - “Trasporto di rifiuti”,


rientra tra i compiti del responsabile tecnico:
- Esatta: la predisposizione e sottoscrizione di attestazione dell’idoneità dei mezzi di trasporto in relazione ai tipi di
rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: l’adozione di provvedimenti interdittivi allo scopo di evitare che le attività svolte possano causare rischi
per la salute dei fruitori dell’area aziendale e danni all’ambiente esterno;
- Sbagliata: la trasmissione del Piano di sicurezza e coordinamento;
- Sbagliata: curare la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro
sicurezza e la loro salute.

G_2_04112: Quale tra i seguenti rientra tra i compiti del responsabile tecnico del centro di
raccolta?
- Esatta: attestare e garantire la formazione e l’addestramento del personale addetto ai centri di raccolta;
- Sbagliata: vigilare gli accessi del centro di raccolta;
- Sbagliata: effettuare l'analisi di tutti i rifiuti conferiti al centro di raccolta;
- Sbagliata: effettuare le operazioni di disassemblaggio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche conferite al
centro di raccolta.

G_2_04113: Quale tra i seguenti compiti rientra tra quelli del responsabile tecnico del centro
di raccolta?
- Esatta: verificare che i centri di raccolta siano allestiti e gestiti in conformità alle disposizioni di cui all’allegato 1 al
D.M. 08/04/2008 e s.m.i.;
- Sbagliata: ripartire e coordinare le attività del centro di raccolta;
- Sbagliata: effettuare l'analisi del materiale in entrata ed in uscita dal centro di raccolta;
- Sbagliata: verificare che le operazioni di disassemblaggio dei RAEE svolte all’interno del centro di raccolta
avvengano nel rispetto delle norme antinfortunistiche, con particolare riferimento all’utilizzo degli strumenti di
protezione individuale.

G_2_04114: Con riferimento alla Categoria 8 - “Intermediazione e commercio”, rientra tra i


compiti del responsabile tecnico:
- Esatta: garantire adeguata formazione agli addetti dell’impresa sugli adempimenti inerenti la corretta compilazione
e tenuta dei registri di carico e scarico e dei formulari di identificazione dei rifiuti;
- Sbagliata: indire la riunione periodica del personale (almeno una volta l’anno);
- Sbagliata: verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro;
- Sbagliata: verificare gli approvvigionamenti dell’impresa

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G_2_04115: Con riferimento alla Categoria 8 - “Intermediazione e commercio”, quale dei
seguenti rientra tra i compiti del responsabile tecnico?
- Esatta: verificare in modo puntuale l’idoneità delle iscrizioni e delle autorizzazione dei soggetti, trasportatori e
impianti, cui vengono affidati i rifiuti oggetto di intermediazione e commercio;
- Sbagliata: predisporre il Piano operativo di sicurezza con riferimento ad ogni singola attività di intermediazione e/o
commercio;
- Sbagliata: acquisire i dispositivi di sicurezza individuale ed assicurarsi che i lavoratori li utilizzino essendone stati
adeguatamente formati e informati;
- Sbagliata: curare la corretta applicazione della normativa in materia di prevenzione incendi.

G_2_04116: Quale dei seguenti non rientra tra i compiti del responsabile tecnico delle imprese
che effettuano la bonifica di siti?
- Esatta: verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio,
prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l'esecuzione;
- Sbagliata: produrre, congiuntamente al legale rappresentate dell’impresa, una dichiarazione sostitutiva di atto
notorio, nella quale siano indicate le tipologie e il valore di acquisto delle attrezzature minime, la disponibilità in
capo all’impresa e lo stato di conservazione delle stesse;
- Sbagliata: qualora l’impresa dimostri la disponibilità di attrezzature minime non ricomprese nell’elenco di cui
all’allegato “A” alla deliberazione 12 dicembre 2001, prot. 005/CN/ALBO, produrre una relazione, a firma
congiunta con il legale rappresentate, dalla quale risulti l’effettivo utilizzo delle stesse in relazione agli specifici
interventi di bonifica che intende eseguire;
- Sbagliata: verificare il mantenimento dell’idoneità delle attrezzature utilizzate dalle imprese e che l’organizzazione
dell’impresa sia conforme alle norme vigenti di settore.

G_2_04117: Con riferimento ai compiti del responsabile tecnico delle imprese che effettuano
la bonifica di siti, quale delle seguenti affermazioni è vera?
- Esatta: rientra tra i compiti del responsabile tecnico quello di verificare il mantenimento dell’idoneità delle
attrezzature utilizzate dalle imprese e che l’organizzazione dell’impresa sia conforme alle norme vigenti di settore;
- Sbagliata: il responsabile tecnico ha il compito di prendere le decisioni circa l’inizio, la continuazione, la
sospensione, la ripresa, il termine dei lavori, anche in riferimento alle condizioni atmosferiche;
- Sbagliata: rientra tra i compiti del responsabile tecnico quello di verificare l'adeguatezza dei sistemi di prevenzione
e assicurativo; studiare e proporre soluzioni normative e tecniche atte a ridurre il fenomeno degli infortuni e delle
malattie professionali;
- Sbagliata: il responsabile tecnico ha il compito di prestare consulenza alle aziende, anche attraverso forme di
sostegno tecnico e specialistico finalizzate all'individuazione di elementi di innovazione tecnologica.

G_2_04118: Quale dei seguenti rientra tra i compiti del responsabile tecnico delle imprese che
effettuano la bonifica di beni contenenti amianto?
- Esatta: verificare il mantenimento dell’idoneità delle attrezzature utilizzate dalle imprese e che l’organizzazione
dell’impresa sia conforme alle norme vigenti di settore;
- Sbagliata: provvedere alla misurazione di agenti cancerogeni o mutageni;
- Sbagliata: curare la regolare e sistematica pulitura dei locali, delle attrezzature e degli impianti;
- Sbagliata: assicurare che la raccolta e l'immagazzinamento, ai fini dello smaltimento degli scarti e dei residui delle
lavorazioni contenenti agenti cancerogeni, avvengano in condizioni di sicurezza, in particolare utilizzando
contenitori ermetici etichettati in modo chiaro, netto, visibile.

G_2_04119: Con riferimento ai compiti del responsabile tecnico delle imprese che effettuano
la bonifica di beni contenenti amianto, quale delle seguenti affermazioni è vera?
- Esatta: il responsabile tecnico ha il compito di produrre, congiuntamente al legale rappresentate dell’impresa, una
dichiarazione sostitutiva di atto notorio, nella quale siano indicate le tipologie e il valore di acquisto delle
attrezzature minime, la disponibilità in capo all’impresa e lo stato di conservazione delle stesse;
- Sbagliata: il responsabile tecnico ha il compito di presentare alla Sezione competente un’autodichiarazione resa ai
sensi del D.P.R. n. 445/2000 nella quale attesti che l’impresa abbia nominato un responsabile della sicurezza sui
luoghi di lavoro;
- Sbagliata: rientra tra i compiti del responsabile tecnico quello di verificare che soltanto i lavoratori che abbiano
ricevuto adeguate istruzioni accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
- Sbagliata: rientra tra i compiti del responsabile tecnico quello di organizzare le visite mediche in fase preassuntiva e
sostenere i relativi costi.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 91 di 149
G_2_04120: Il responsabile tecnico delle imprese e degli enti iscritti alla data di entrata in
vigore della deliberazione dell’Albo n. 6 del 30 maggio 2017 può continuare a svolgere la
propria attività in regime transitorio?
- Esatta: si, per cinque anni dalla data di entrata in vigore della Deliberazione, anche per altre imprese iscritte o che si
iscrivono nella stessa categoria, stessa classe o classi inferiori;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: si, per venti anni dalla data di entrata in vigore della Deliberazione, anche per altre imprese iscritte o che
si iscrivono in altra categoria, stessa classe o classi superiori;
- Sbagliata: no, salvo che per imprese iscritte in categorie diverse oppure nella stessa categoria ma in classi superiori.

Materia: 3. Compiti ed adempimenti dell’Albo gestori ambientali – D.M. 120/2014

G_3_00665: L'Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: è istituito da una norma nazionale avente valore di legge;
- Sbagliata: è nato grazie ad un decreto ministeriale del 2014 che lo ha previsto per la prima volta;
- Sbagliata: è sorto in via spontanea e ad oggi non è disciplinato da alcuna norma giuridica;
- Sbagliata: è previsto dalla legge regionale del Lazio ed è stato poi aperto alla partecipazione di imprese ed enti di
altre Regioni.

G_3_00666: L’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 disciplina:


- Esatta: l’Albo nazionale dei gestori ambientali;
- Sbagliata: l’Albo comunale dei gestori ambientali;
- Sbagliata: l’Albo regionale dei gestori ambientali;
- Sbagliata: l’Albo comunitario dei gestori ambientali.

G_3_00667: L’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 disciplina:


- Esatta: l’Albo nazionale dei gestori ambientali;
- Sbagliata: l’Albo nazionale delle imprese ambientali;
- Sbagliata: l’Albo delle imprese artigiane;
- Sbagliata: l'Albo delle imprese.

G_3_00668: L’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 disciplina:


- Esatta: l’Albo nazionale dei gestori ambientali;
- Sbagliata: l’Albo nazionale dei responsabili del procedimento;
- Sbagliata: l’Albo nazionale dei direttori ambientali;
- Sbagliata: l’Albo nazionale delle imprese ambientali.

G_3_00669: Il Regolamento per la definizione delle attribuzioni e delle modalità di


organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei requisiti tecnici e finanziari
delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle modalità di iscrizione e dei relativi
diritti annuali, è disciplinato nel decreto ministeriale:
- Esatta: n. 120 del 2014;
- Sbagliata: n. 10 del 2014;
- Sbagliata: n. 12 del 2000;
- Sbagliata: n. 140 del 2002.

G_3_00670: Il Regolamento per la definizione delle attribuzioni e delle modalità di


organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei requisiti tecnici e finanziari
delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle modalità di iscrizione e dei relativi
diritti annuali, è disciplinato:
- Esatta: in un decreto ministeriale;
- Sbagliata: in un decreto legislativo;
- Sbagliata: in un decreto legge;
- Sbagliata: in un decreto del Presidente della Repubblica.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 92 di 149
G_3_00671: Il Regolamento per la definizione delle attribuzioni e delle modalità di
organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei requisiti tecnici e finanziari
delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle modalità di iscrizione e dei relativi
diritti annuali:
- Esatta: è disciplinato nel decreto del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno 2014,
n. 120;
- Sbagliata: non è ancora stato adottato;
- Sbagliata: è disciplinato nel decreto del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno
2004, n. 140;
- Sbagliata: è disciplinato nel decreto del ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 3 giugno
2004, n. 20.

G_3_00672: Le attribuzioni e le modalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori


ambientali, i requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, i termini e le
modalità di iscrizione e i relativi diritti annuali:
- Esatta: sono previsti in un apposito regolamento, adottato con decreto ministeriale;
- Sbagliata: non sono disciplinati da alcuna norma poiché possono essere formulati solo in via giurisprudenziale;
- Sbagliata: sono disciplinati esclusivamente dal d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: sono disciplinati da leggi regionali.

G_3_00673: L’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: per determinate attività è obbligatoria;
- Sbagliata: è automatica;
- Sbagliata: è sempre facoltativa;
- Sbagliata: è sempre gratuita.

G_3_00674: L’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: può essere soggetta a garanzia finanziaria;
- Sbagliata: è obbligatoria per qualunque attività di gestione dei rifiuti;
- Sbagliata: è obbligatoria per qualunque attività potenzialmente dannosa per l’ambiente;
- Sbagliata: non è mai soggetta a garanzia finanziaria.

G_3_00675: L’Albo nazionale gestori ambientali non è liberamente consultabile:


- Esatta: falso, può essere consultato da chiunque anche senza alcun interesse diretto, specifico ed attuale;
- Sbagliata: falso, ma è consultabile solo mediante visione ed estrazione di copia cartacea;
- Sbagliata: vero, perché solo chi dimostra un interesse concreto ed attuale può consultarlo esercitando il diritto di
accesso;
- Sbagliata: vero, per la tutela della riservatezza dei gestori iscritti all’Albo.

G_3_00676: L’Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: non è segreto;
- Sbagliata: non è visibile, poiché nessun cittadino può visionare gli elenchi degli iscritti;
- Sbagliata: è segreto;
- Sbagliata: è accessibile solo a chi ne fa preventiva richiesta ai soggetti competenti tramite rilascio di copia cartacea.

G_3_00677: L’Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: riguarda la materia dei rifiuti;
- Sbagliata: riguarda coloro che hanno aderito al Protocollo di Kyoto e consente di creare un database dei
comportamenti virtuosi intrapresi da tali operatori;
- Sbagliata: riguarda la sola materia del danno ambientale, ad esclusione delle attività di bonifica;
- Sbagliata: riguarda la materia della energia rinnovabile e serve per creare un elenco di tutti coloro che hanno
beneficiato di incentivi per la suddetta energia.

G_3_00678: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'Albo nazionale gestori
ambientali è costituito presso:
- Esatta: il Ministero dell'ambiente e tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: ciascuna Regione;
- Sbagliata: il Ministero dell'Economia e delle Finanze;
- Sbagliata: ciascuna Provincia.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 93 di 149
G_3_00680: L'Albo nazionale gestori ambientali è articolato:
- Esatta: in un Comitato nazionale, con sede presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
ed in Sezioni regionali e provinciali, istituite presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura dei
capoluoghi di Regione e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
- Sbagliata: in un solo Comitato nazionale, con sede presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare
- Sbagliata: in un Comitato nazionale, con sede presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare, ed in Sezioni regionali e provinciali, istituite presso i capoluoghi di Regione e delle province autonome di
Trento e di Bolzano;
- Sbagliata: in un Comitato nazionale, con sede presso il Ministero dell’economia e delle finanze, ed in Sezioni
regionali e provinciali, istituite presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura dei capoluoghi
di Regione e delle province autonome di Trento e di Bolzano

G_3_00681: L'Albo nazionale gestori ambientali è articolato:


- Esatta: in un Comitato nazionale ed in Sezioni regionali e provinciali
- Sbagliata: in un Comitato provinciale ed in Comitati comunali;
- Sbagliata: in un Comitato provinciale ed in Comitati regionali e comunali;
- Sbagliata: in una Sezione centrale ed in Comitati regionali e provinciali.

G_3_00682: Il Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali ha sede:


- Esatta: presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali;
- Sbagliata: presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- Sbagliata: presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

G_3_00683: Le Sezioni regionali dell’Albo nazionale gestori ambientali hanno sede:


- Esatta: presso le Camere di commercio dei capoluoghi di Regione;
- Sbagliata: presso i capoluoghi di Regione;
- Sbagliata: presso la città più abitata della Regione;
- Sbagliata: presso cinque città scelte della Regione.

G_3_00684: Esistono delle Sezioni regionali dell’Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: vero ed hanno sede presso le Camere di commercio dei capoluoghi di Regione;
- Sbagliata: falso, perché l’Albo nazionale gestori ambientali è uno solo;
- Sbagliata: vero ed hanno sede presso le Regioni;
- Sbagliata: falso, sono state abrogate ed oggi le loro funzioni sono svolte direttamente dal Comitato nazionale.

G_3_00685: Il Comitato nazionale e le Sezioni regionali e provinciali sono interconnesse dalla


rete telematica delle camere di commercio e con le pubbliche amministrazioni competenti alla
tenuta di pubblici registri:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, solo le Sezioni regionali e provinciali sono interconnesse tra loro;
- Sbagliata: falso, non è previsto un simile sistema di interconnessione;
- Sbagliata: falso, le due Sezioni provinciali non sono interconnesse con le altre.

G_3_00686: Con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
possono essere istituite sezioni speciali del Comitato nazionale per ogni singola attività
soggetta ad iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali, senza nuovi o maggiori oneri a
carico della finanza pubblica, e ne vengono fissati composizione e competenze:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non possono mai essere sezioni speciali del Comitato nazionale;
- Sbagliata: falso, sono istituite con delibera dello stesso Comitato nazionale;
- Sbagliata: falso, sono istituite con delibera del Presidente dell’Albo.

G_3_00687: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120 l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali è richiesta per la seguente attività: distributori e installatori di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (AEE), trasportatori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche in nome dei distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica di
tali apparecchiature di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 94 di 149
del mare di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute, 8 marzo 2010, n.
65:
- Esatta: vero, si tratta della categoria 3-bis;
- Sbagliata: falso, sono esclusi i distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE);
- Sbagliata: falso, tale categoria comprende solo i distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (AEE) e non gli altri soggetti ricordati;
- Sbagliata: vero, mentre l’iscrizione non è richiesta per l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani.

G_3_00688: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120 l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali é richiesta solo per l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi e
non di quelli non pericolosi:
- Esatta: falso, è prevista l’iscrizione per entrambe le attività in due categorie diverse;
- Sbagliata: falso, è prevista l’iscrizione per entrambe le attività nella stessa categoria;
- Sbagliata: vero, si tratta della categoria 1;
- Sbagliata: vero, ed è la stessa categoria della attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani.

G_3_00690: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120 è prevista l’iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali per l’attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione
dei rifiuti stessi:
- Esatta: vero, si tratta della categoria di attività numero 8;
- Sbagliata: vero, per svolgere questa attività è necessaria l’iscrizione nella categoria 4 “raccolta e trasporto di rifiuti
speciali non pericolosi”;
- Sbagliata: vero, per svolgere questa attività è necessaria l’iscrizione nella categoria 1 “raccolta e trasporto di rifiuti
urbani
- Sbagliata: falso.

G_3_00691: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120 le imprese che effettuano il solo esercizio
dei trasporti transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo 194, comma 3, del decreto legislativo 3
aprile 2006, n. 152 sono escluse dalla iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: falso, è prevista l’iscrizione in apposita categoria di attività (la numero 6);
- Sbagliata: falso, è prevista l’iscrizione per l’attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei
rifiuti stessi (categoria 8);
- Sbagliata: vero, si tratta di attività per la quale l’iscrizione è facoltativa;
- Sbagliata: vero, si tratta di attività che è espressamente esentata dall’iscrizione.

G_3_00692: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120, fatte salve le norme che disciplinano il
trasporto internazionale di merci, l’iscrizioni nella categoria 1 (raccolta e trasporto di rifiuti
urbani) consente l'esercizio delle attività di cui alla categoria 6 (imprese che effettuano il solo
esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo 194, comma 3, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152):
- Esatta: vero, se lo svolgimento di quest'ultima attività non comporta variazioni della categoria, della classe e della
tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta;
- Sbagliata: falso, la norma non prevede una simile disposizione;
- Sbagliata: falso, è l’iscrizione nella categoria 9 “bonifica di siti” che consente l'esercizio delle attività di cui alla
categoria 6;
- Sbagliata: vero, anche se lo svolgimento di quest'ultima attività comporta variazioni della categoria, della classe e
della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 95 di 149
G_3_00693: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120, fatte salve le norme che disciplinano il
trasporto internazionale di merci, l’iscrizione nella categoria 4 (raccolta e trasporto di rifiuti
speciali non pericolosi) dell'Albo nazionale gestori ambientali consente l'esercizio delle
attività di cui alla categoria 6 (imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti
transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo 194, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152):
- Esatta: vero, se lo svolgimento di quest'ultima attività non comporta variazioni della categoria, della classe e della
tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta;
- Sbagliata: falso, la norma non prevede una simile disposizione;
- Sbagliata: falso, è l’iscrizione nella categoria 9 “bonifica di siti” che consente l'esercizio delle attività di cui alla
categoria 6;
- Sbagliata: vero, anche se lo svolgimento di quest'ultima attività comporta variazioni della categoria, della classe e
della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta.

G_3_00695: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120, fatte salve le norme che disciplinano il
trasporto internazionale di merci, l’iscrizione nella categoria 5 “raccolta e trasporto di rifiuti
speciali pericolosi” dell'Albo nazionale gestori ambientali non consente l'esercizio delle
attività di cui alla categoria 6 (imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti
transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo 194, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006,
n. 152):
- Esatta: falso, ciò è possibile se lo svolgimento di quest'ultima attività non comporta variazioni della categoria, della
classe e della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta;
- Sbagliata: vero, la norma disciplina espressamente questo divieto;
- Sbagliata: falso, è l’iscrizione nella categoria 9 “bonifica di siti” che consente l'esercizio delle attività di cui alla
categoria 6;
- Sbagliata: vero, anche se lo svolgimento di quest'ultima attività non comporta variazioni della categoria, della
classe e della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta.

G_3_00696: Ai sensi del d.m.3 giugno 2014, n. 120, fatte salve le norme che disciplinano il
trasporto internazionale di merci, l’iscrizione nella categoria 1 (raccolta e trasporto di rifiuti
urbani) dell'Albo nazionale gestori ambientali consente l'esercizio delle attività di cui alla
categoria 4 (raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi) se lo svolgimento di
quest'ultima attività non comporta variazioni della categoria, della classe e della tipologia dei
rifiuti per le quali l'impresa è iscritta:
- Esatta: falso, la norma non prevede una simile disposizione;
- Sbagliata: vero, se lo svolgimento di quest'ultima attività non comporta variazioni della categoria, della classe e
della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta;
- Sbagliata: falso, è l’iscrizione nella categoria 4 che consente l'esercizio delle attività di cui alla categoria 1;
- Sbagliata: vero, anche se lo svolgimento di quest'ultima attività comporta variazioni della categoria, della classe e
della tipologia dei rifiuti per le quali l'impresa è iscritta.

G_3_00697: Ai sensi del d.m. 3 giugno 2014, n. 120 è necessario che i soggetti nella cui persona
le imprese e gli enti sono iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: non siano in stato di interdizione o inabilitazione ovvero di interdizione temporanea dagli uffici direttivi
delle persone giuridiche e delle imprese;
- Sbagliata: non siano in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a
favore dei lavoratori, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato di residenza;
- Sbagliata: si trovino, in sede di prima iscrizione, in stato di liquidazione;
- Sbagliata: non abbiano riportato alcun tipo di condanna passata in giudicato.

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G_3_00698: Ai sensi del d.m. 3 giugno 2014 n. 120 è necessario che i soggetti nella cui persona
le imprese e gli enti sono iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali siano in regola con gli
obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei
lavoratori, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato di residenza:
- Esatta: vero, il decreto richiede anche questo requisito;
- Sbagliata: falso, il decreto non richiede anche questo requisito;
- Sbagliata: falso, il decreto fa riferimento solo ai contributi previdenziali;
- Sbagliata: vero ma si tratta di uno di quei requisiti che non sono accertati d'ufficio dalla Sezione regionale o
provinciale.

G_3_00699: Il Presidente del Comitato nazionale:


- Esatta: convoca le sedute in sede istruttoria e in sede deliberante;
- Sbagliata: è designato dal Ministro della salute;
- Sbagliata: non ha la rappresentanza dell'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: non stabilisce l'ordine del giorno con le modalità definite dallo stesso Comitato nazionale.

G_3_00700: Il Presidente del Comitato nazionale è designato:


- Esatta: tra i due membri del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di cui uno ha funzioni di
presidente;
- Sbagliata: dal Presidente del Consiglio dei Ministri;
- Sbagliata: dai membri delle Sezioni Regionali e Provinciali mediante elezione;
- Sbagliata: mediante elezione con espressione di voto da parte di ciascun soggetto iscritto all’Albo nazionale gestori
ambientali.

G_3_00701: Ai sensi del d.m. 3 giugno 2014 n. 120 la domanda d'iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali deve essere corredata con la nomina del responsabile tecnico:
- Esatta: vero, e dichiarazione, con firma autenticata, di accettazione dell'incarico;
- Sbagliata: falso, tale nomina non è necessaria al momento della iscrizione;
- Sbagliata: vero ma non serve una dichiarazione, con firma autenticata, di accettazione dell'incarico;
- Sbagliata: falso, è sufficiente l’attestazione comprovante il pagamento del diritto di segreteria.

G_3_00703: Ai sensi del d.m. 3 giugno 2014 n. 120 ai fini della iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali la capacità finanziaria è dimostrata da documenti che comprovino le
potenzialità economiche e finanziarie dell'impresa o dell'ente:
- Esatta: vero, quali il volume di affari;
- Sbagliata: falso, la capacità finanziaria non deve essere dimostrata;
- Sbagliata: vero, ad esclusione della capacità contributiva ai fini dell'I.V.A.;
- Sbagliata: vero, ma può essere considerato solo il patrimonio.

G_3_00704: Le funzioni di segreteria del Comitato nazionale sono affidate:


- Esatta: al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ;
- Sbagliata: al Ministro dell'economia e delle finanze;
- Sbagliata: al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: al Ministro dell'interno.

G_3_00705: L'efficacia dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è sospesa, in


osservanza quanto stabilito dall'articolo 9 della legge 24 novembre 1981, n. 689, quando si
verifichi il mancato rispetto della normativa in materia di rapporti di lavoro e di protezione
sociale:
- Esatta: vero, se addebitabile all'impresa o ente;
- Sbagliata: falso, è sospesa solo in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nei provvedimenti
d'iscrizione;
- Sbagliata: vero, anche se non addebitabile all'impresa o ente;
- Sbagliata: falso, qualora ciò accada le imprese e gli enti non sono sospesi ma direttamente cancellati dall'Albo.

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G_3_00706: In caso di sospensione dell’efficacia dell'iscrizione all'Albo:
- Esatta: tra la data di notifica all'interessato del provvedimento di sospensione e il termine iniziale di decorrenza
dello stesso debbono intercorrere almeno novanta giorni;
- Sbagliata: l'impresa o l'ente cui è destinato il provvedimento di sospensione non ha diritto ad un termine entro cui
conformarsi alla normativa vigente;
- Sbagliata: ciascuna Sezione regionale e provinciale stabilisce i criteri per uniformare sul territorio nazionale
l'applicazione della sospensione secondo ragionevolezza ed equità;
- Sbagliata: l'impresa o l'ente cui è destinato il provvedimento è cancellato dall’Albo dalla data di comunicazione del
provvedimento di sospensione.

G_3_00707: L'iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali è subordinata alla


presentazione di idonea garanzia finanziaria a favore dello Stato:
- Esatta: per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: per l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani, anche se non pericolosi;
- Sbagliata: per tutte le attività per le quali è prevista l’iscrizione;
- Sbagliata: per la sola attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi.

G_3_00708: Avverso le deliberazioni delle Sezioni regionali e provinciali dell'Albo nazionale


gestori ambientali gli interessati possono proporre ricorso al Comitato nazionale:
- Esatta: vero, entro trenta giorni dalla comunicazione del relativo provvedimento, oggetto di ricorso;
- Sbagliata: vero, entro centoventi giorni dalla comunicazione del relativo provvedimento, oggetto di ricorso;
- Sbagliata: falso, la legge non prevede questo tipo di ricorso;
- Sbagliata: vero ma il Comitato nazionale non ha la facoltà, nella fase istruttoria dei ricorsi, di sospendere l'efficacia
del provvedimento impugnato.

G_3_00710: La sanzione della sospensione dall'Albo nazionale gestori ambientali:


- Esatta: è applicata dalle Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: può essere applicata solo dal Comitato Nazionale;
- Sbagliata: a differenza della cancellazione non necessita di un atto di contestazione degli addebiti all'iscritto;
- Sbagliata: a differenza della cancellazione non si caratterizza per la presenza di un termine di trenta giorni per
presentare eventuali deduzioni da parte dell’interessato.

G_3_00711: Le imprese e gli enti sono cancellati dall'Albo nazionale gestori ambientali
qualora l'iscritto ne faccia domanda:
- Esatta: vero, se in regola con il pagamento del diritto annuale d'iscrizione;
- Sbagliata: vero, anche se non in regola con il pagamento del diritto annuale d'iscrizione;
- Sbagliata: falso, la cancellazione non può mai avvenire su domanda dell’iscritto;
- Sbagliata: falso, non esiste la cancellazione dall’Albo ma solo la sospensione.

G_3_00713: Ogni sezione regionale e provinciale dell'Albo nazionale gestori ambientali è


istituita:
- Esatta: con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: con provvedimento del Comitato nazionale;
- Sbagliata: con delibera del Presidente del Comitato nazionale;
- Sbagliata: con legge.

G_3_00714: Ogni sezione regionale e provinciale dell'Albo nazionale gestori ambientali è


istituita:
- Esatta: con decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: con decreto legislativo;
- Sbagliata: con circolare del Comitato nazionale;
- Sbagliata: con legge regionale.

G_3_00715: Le funzioni di segreteria delle Sezioni regionali e provinciali dell'Albo nazionale


gestori ambientali sono costituite in ufficio e affidate:
- Esatta: alle camere di commercio dei capoluoghi di Regione o delle province autonome di Trento e di Bolzano;
- Sbagliata: a ciascun componente della Sezione;
- Sbagliata: al Presidente del Comitato nazionale;
- Sbagliata: al Comitato Nazionale.

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G_3_00716: In ogni sezione regionale e provinciale dell'Albo nazionale gestori ambientali le
funzioni di segretario sono esercitate:
- Esatta: da un dipendente camerale, nominato con delibera della giunta camerale su indicazione del Segretario
generale;
- Sbagliata: dal Segretario generale;
- Sbagliata: da ciascun componente della Sezione;
- Sbagliata: dal Comitato Nazionale.

G_3_00717: Chi è il soggetto all’interno della Sezione regionale e provinciale dell’Albo


nazionale gestori ambientali che ha la responsabilità del corretto funzionamento della
segreteria, istruisce i provvedimenti della sezione, ne cura l’attuazione e organizza le attività
della sezione in base alle direttive del presidente?
- Esatta: il segretario della sezione;
- Sbagliata: ciascun componente della sezione;
- Sbagliata: la maggioranza più uno dei componenti della sezione;
- Sbagliata: nessuna delle precedenti.

G_3_00718: Quale soggetto dell’Albo nazionale gestori ambientali disciplina le modalità per
l’invio delle domande e delle comunicazioni all’Albo secondo procedure telematiche?
- Esatta: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00719: Quale soggetto dell’Albo nazionale gestori ambientali determina la modulistica


da utilizzare con i relativi allegati?
- Esatta: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00720: Quale soggetto dell’Albo nazionale gestori ambientali coordina l’attività delle
Sezioni regionali e provinciali e vigila sulle stesse, esercitando anche poteri sostitutivi nelle
ipotesi previste?
- Esatta: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: le stesse Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00721: Quale soggetto dell’Albo nazionale gestori ambientali stabilisce i criteri per
l’iscrizione e per le variazioni dell’iscrizione nelle categorie e classi di cui agli articoli 8 e 9 del
decreto ministeriale n. 120 del 2014, validi per tutte le Sezioni regionali e provinciali?
- Esatta: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: le stesse Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00722: Quale soggetto effettua attività informative e formative per i soggetti iscritti
all’Albo nazionale gestori ambientali secondo i criteri stabiliti dal Comitato nazionale e sotto
la sua supervisione?
- Esatta: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: i comuni;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: le Regioni.

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G_3_00723: Quale soggetto cura lo svolgimento delle verifiche di cui all’articolo 13
(Formazione del responsabile tecnico) del d.m. 120 del 2014 in base alle direttive emesse dal
Comitato nazionale?
- Esatta: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
- Sbagliata: i comuni;
- Sbagliata: le regioni.

G_3_00724: Le Sezioni regionali e provinciali rendono disponibili al Comitato nazionale, in


via telematica, i provvedimenti di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, nonché i
provvedimenti di sospensione, di revoca, di decadenza, di annullamento e di variazione
dell’iscrizione ai fini dell’aggiornamento dell’Albo:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non sono tenute a rendere disponibili al Comitato Nazionale i suddetti documenti;
- Sbagliata: falso, perché le sezioni regionali non ricevono mai i suddetti provvedimenti che sono nella esclusiva
disponibilità del Comitato nazionale;
- Sbagliata: falso, li trasmetto al Comitato nazionale ma solo in via cartacea.

G_3_00725: Le Sezioni regionali e provinciali si conformano alle direttive del Comitato


nazionale:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, possono non conformarsi alle stesse;
- Sbagliata: falso, sono loro che impongono direttive cui conformarsi al Comitato nazionale;
- Sbagliata: falso, il Comitato nazionale non ha il potere di adottare direttiva.

G_3_00726: Le Sezioni regionali e provinciali non sono tenute a conformarsi alle direttive del
Comitato nazionale:
- Esatta: falso, si conformano alle direttive;
- Sbagliata: vero, non sono tenute alle conformarsi alle direttive;
- Sbagliata: vero, perché il Comitato nazionale non ha il potere di adottare direttiva;
- Sbagliata: vero, si conformano solo alle direttive del Presidente dell’Albo.

G_3_00727: Le Sezioni regionali e provinciali:


- Esatta: hanno contatti con il Comitato nazionale, alle cui direttive si conformano e al quale inviano una relazione
annuale sull’attività svolta;
- Sbagliata: non hanno alcun rapporto con il Comitato nazionale, essendo totalmente autonome;
- Sbagliata: sono solo sotto la vigilanza dal Comitato nazionale ma non rispondono in alcun modo alle sue direttive;
- Sbagliata: hanno un’unica forma di dovere verso il Comitato nazionale, quello di inviare allo stesso una relazione
annuale sull’attività’ svolta, mentre il Comitato non può adottare direttive nei loro confronti.

G_3_00728: Quale dei seguenti soggetti cura la formazione, la tenuta, l’aggiornamento e la


pubblicazione dell’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: il Comitato nazionale in base alle comunicazioni delle Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00729: Ciascuna Sezione regionale e provinciale cura la pubblicazione dell’Albo per gli
iscritti di sua competenza, non essendo previsto un albo unico nazionale, accessibile su tutto il
territorio:
- Esatta: falso, il Comitato nazionale cura la pubblicazione dell’intero Albo in base alle comunicazioni delle Sezioni
regionali e provinciali, in particolare attraverso il proprio sito internet;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, il Presidente di ciascuna Sezione cura tale pubblicazione;
- Sbagliata: falso, l’Albo è segreto e non può essere pubblicato né a livello locale né nazionale.

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G_3_00730: Quale dei seguenti soggetti fissa i criteri e le modalità di accertamento e di
valutazione dei requisiti richiesti per lo svolgimento delle attività oggetto d’iscrizione?
- Esatta: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00731: Il Comitato nazionale fissa i criteri e le modalità di accertamento e di valutazione


dei requisiti richiesti per lo svolgimento delle attività oggetto d’iscrizione:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, solo le Sezioni regionali e provinciali hanno tale compito;
- Sbagliata: falso, nessuno ha tale compito se non il giudice interpretando le norme di legge;
- Sbagliata: falso, solo il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare può fissare tali criteri.

G_3_00732: Quale dei seguenti soggetti rilascia le visure, gli elenchi e le certificazioni relative
agli iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali, avvalendosi degli uffici delle camere di
commercio:
- Esatta: le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00733: Quale dei seguenti soggetti propone agli organi di controllo accertamenti ispettivi
al fine di verificare l’effettiva sussistenza dei requisiti richiesti per lo svolgimento dell’attività
oggetto d’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: il Comitato nazionale, autonomamente o su indicazione delle Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: le Sezioni regionali e provinciali, autonomamente o su indicazione delle Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: solo le Sezioni regionali e provinciali
- Sbagliata: nessun soggetto è dotato di tale potere.

G_3_00734: Quale soggetto decide sui ricorsi proposti dagli interessati avverso i
provvedimenti adottati dalle Sezioni regionali e provinciali?
- Esatta: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: le stesse Sezioni regionali e provinciali, essendo previsto solo il c.d. ricorso amministrativo in
opposizione;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00735: Quale soggetto accetta le garanzie finanziarie richieste per l’esercizio


dell’attività, ove previste?
- Esatta: Le Sezioni regionali e provinciali
- Sbagliata: Il Comitato nazionale;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00736: Quale soggetto adotta i provvedimenti di sospensione, revoca, decadenza e di


annullamento dell’iscrizione?
- Esatta: le Sezioni regionali e provinciali
- Sbagliata: il Comitato nazionale;
- Sbagliata: il Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

G_3_00738: Le Sezioni regionali e provinciali al fine di rilasciare le visure, gli elenchi e le


certificazioni relative ai soggetti iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: si possono avvalere degli uffici delle camere di commercio;
- Sbagliata: non si possono avvalere degli uffici delle camere di commercio;
- Sbagliata: si possono avvalere dei soli uffici del Comune;
- Sbagliata: si possono avvalere dei soli uffici della Regione.

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G_3_00739: Le Sezioni regionali e provinciali rilasciano i provvedimenti deliberati:
- Esatta: con modalità telematica o, su richiesta, con modalità cartacea;
- Sbagliata: con modalità solo cartacea;
- Sbagliata: con modalità solo telematica;
- Sbagliata: con la modalità che preferiscono tra telematica e cartacea.

G_3_00740: Le Sezioni regionali e provinciali dell’Albo nazionale gestori ambientali redigono


ed inviano una relazione annuale sull'attività svolta:
- Esatta: al Comitato nazionale ;
- Sbagliata: alla Regione;
- Sbagliata: alla Provincia;
- Sbagliata: al Presidente della Regione.

G_3_00741: Il Comitato nazionale ha potere deliberante ed esercita, in particolare, le seguenti


attribuzioni, ad esclusione di una:
- Esatta: pubblica i criteri e le modalità di accertamento e di valutazione dei requisiti richiesti per lo svolgimento
delle attività oggetto d'iscrizione, che sono fissati da ogni sezione regionale e provinciale dell'Albo nazionale
gestori ambientali;
- Sbagliata: cura la formazione, la tenuta, l'aggiornamento e la pubblicazione dell'Albo nazionale gestori ambientali
in base alle comunicazioni delle Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: stabilisce i criteri per l'iscrizione e per le variazioni dell'iscrizione nelle categorie e classi di cui agli
articoli 8 e 9, validi per tutte le Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: fissa i criteri per la valutazione dei requisiti professionali e le condizioni per lo svolgimento dell'incarico
di responsabile tecnico e determina le modalità di accertamento e di aggiornamento della formazione professionale
dello stesso Per lo svolgimento di tali attività il Comitato nazionale può istituire commissioni con la partecipazione
di componenti delle Sezioni regionali e provinciali.

G_3_00742: Il Comitato nazionale ha potere deliberante ed esercita, in particolare, le seguenti


attribuzioni, ad esclusione di una:
- Esatta: svolge l'attività delle Sezioni regionali e provinciali;
- Sbagliata: fissa i criteri generali per gli interventi a sostegno dei soggetti iscritti;
- Sbagliata: disciplina le modalità per l'invio delle domande e delle comunicazioni all'Albo nazionale gestori
ambientali secondo procedure telematiche;
- Sbagliata: determina la modulistica da utilizzare con i relativi allegati.

G_3_00744: Le Sezioni regionali e provinciali hanno tutte le seguenti attribuzioni, ad


eccezione di una:
- Esatta: fissano i criteri generali per gli interventi a sostegno dei soggetti iscritti;
- Sbagliata: ricevono e istruiscono le istanze e le comunicazioni presentate all'Albo nazionale gestori ambientali e
adottano i relativi provvedimenti;
- Sbagliata: accettano le garanzie finanziarie richieste per l'esercizio dell'attività, ove previste;
- Sbagliata: adottano i provvedimenti di sospensione, di revoca, di decadenza e di annullamento dell'iscrizione.

G_3_00745: Le Sezioni regionali e provinciali hanno tutte le seguenti attribuzioni, ad


eccezione di una:
- Esatta: fissano a livello nazionale i criteri e le modalità di accertamento e di valutazione dei requisiti richiesti per
lo svolgimento delle attività oggetto d'iscrizione;
- Sbagliata: effettuano attività informative e formative per i soggetti iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali
secondo i criteri stabiliti dal Comitato nazionale e sotto la sua supervisione;
- Sbagliata: redigono ed inviano al Comitato nazionale una relazione annuale sull'attività svolta;
- Sbagliata: rendono disponibili al Comitato nazionale, in via telematica, i provvedimenti di iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali, nonché i provvedimenti di sospensione, di revoca, di decadenza, di annullamento e di
variazione dell'iscrizione ai fini dell'aggiornamento dell'Albo.

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G_3_00746: Le Sezioni regionali e provinciali hanno tutte le seguenti attribuzioni, ad
eccezione di una:
- Esatta: non sono tenute a conformarsi alle direttive del Comitato nazionale;
- Sbagliata: rilasciano le visure, gli elenchi e le certificazioni relative ai soggetti iscritti all'Albo nazionale gestori
ambientali, avvalendosi degli uffici delle camere di commercio;
- Sbagliata: verificano, anche attraverso gli organi di controllo, e indipendentemente dal rinnovo dell'iscrizione di cui
all'articolo 22, la sussistenza dei requisiti per la permanenza nell'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: curano lo svolgimento delle verifiche di cui all'articolo 13 in base alle direttive emesse dal Comitato
nazionale.

G_3_00748: Quanti anni durano in carica componenti del Comitato nazionale e delle Sezioni
regionali e provinciali in cui si articola l'Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: cinque anni;
- Sbagliata: dieci anni;
- Sbagliata: un anno;
- Sbagliata: a tempo indeterminato.

G_3_00749: I componenti del Comitato nazionale e delle Sezioni regionali e provinciali in cui
si articola l'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: durano in carica cinque anni;
- Sbagliata: sono eletti mediante elezione popolare ;
- Sbagliata: sono tutti professionalmente qualificati come ingegneri;
- Sbagliata: hanno durata indeterminata.

G_3_00757: Le deliberazioni del Comitato nazionale e delle Sezioni regionali e provinciali:


- Esatta: sono valide se sono presenti almeno la metà più uno dei componenti nominati;
- Sbagliata: sono valide se sono presenti almeno un terzo più uno dei componenti nominati;
- Sbagliata: sono valide se sono presenti tutti i componenti nominati;
- Sbagliata: sono valide se sono presenti almeno tre dei componenti nominati.

G_3_00759: Le deliberazioni del Comitato nazionale e delle Sezioni regionali e provinciali:


- Esatta: sono valide se sono presenti almeno la metà più uno dei componenti nominati;
- Sbagliata: sono adottate a maggioranza dei due terzi dei presenti;
- Sbagliata: sono adottate a maggioranza di un terzo dei presenti;
- Sbagliata: in caso di parità prevale il voto del componente giudicato più virtuoso.

G_3_00760: Il decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, individua, all’art. 8, le attività di


gestione dei rifiuti per le quali é richiesta l'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, ogni attività che riguarda direttamente o indirettamente i rifiuti è un’attività per cui è richiesta
l’iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: falso, ogni Sezione regionale o provinciale stabilisce per quali attività è richiesta l’iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: falso, solo con legge è possibile stabilire per quali attività è richiesta l’iscrizione all’Albo.

G_3_00761: Ai sensi del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, i produttori iniziali di
rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti,
nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e
trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta
litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152:
- Esatta: sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali come categoria 2-bis;
- Sbagliata: non sono mai iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali solo se di nazionalità non italiana;
- Sbagliata: non sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali a meno che non abbiano avuto
precedenti penali.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 103 di 149
G_3_00762: Ai sensi dell’art. 8 del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, la categoria 1
delle attività di gestione dei rifiuti per le quali è richiesta l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali è “raccolta e trasporto di rifiuti urbani”:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, tale attività non costituisce una categoria di cui all’art. 8 del decreto, non essendo soggetta ad
iscrizione;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 1 perché già implicitamente compresa nella categoria 4
“raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi”;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 1 perché già implicitamente compresa nella categoria 5
“raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi”.

G_3_00763: Ai sensi dell’art. 8 del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, la categoria 2-
bis delle attività di gestione dei rifiuti per le quali è richiesta l'iscrizione all'Albo nazionale
gestori ambientali è “produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di
raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che
effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non
eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di cui all'articolo 212, comma 8, del
decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, tale attività non costituisce una categoria di cui all’art. 8 del decreto, non essendo soggetta ad
iscrizione;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 2-bis perché già implicitamente compresa nella
categoria 4 “raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi”;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 2-bis perché già implicitamente compresa nella
categoria 6, “imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo 194,
comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.

G_3_00764: Ai sensi dell’art. 8 del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, la categoria 10
delle attività di gestione dei rifiuti per le quali è richiesta l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali è “bonifica di beni contenenti amianto”:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, tale attività non costituisce una categoria di cui all’art. 8 del decreto, non essendo soggetta ad
iscrizione;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 10 perché già implicitamente compresa nella categoria 9
“bonifica di siti”;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria perché è soggetta ad un albo gestori ambientali delle
bonifiche, diverso da quello di cui all’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006.

G_3_00765: Ai sensi dell’art. 8 del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, la categoria 7
delle attività di gestione dei rifiuti per le quali è richiesta l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali è “gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, produttori
iniziali di rifiuti, per il trasporto dei propri rifiuti effettuato all'interno del territorio
provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del conferimento degli stessi nell'ambito
del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell'articolo 183”:
- Esatta: falso, tale attività non costituisce una categoria di cui all’art. 8 del decreto, non essendo soggetta ad
iscrizione;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 7 perché già implicitamente compresa nella categoria 4
“raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi”;
- Sbagliata: falso, tale attività non è prevista come categoria 1 perché già implicitamente compresa nella categoria
1“raccolta e trasporto di rifiuti urbani”.

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G_3_00766: Ai sensi del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, i soggetti che effettuano
attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani:
- Esatta: sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: non sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali solo se di nazionalità non italiana;
- Sbagliata: non sono tenuti ad iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali a meno che non abbiano avuto
precedenti penali.

G_3_00767: Ai sensi del decreto ministeriale 3 giugno 2014, n. 120, l'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali è richiesta solo per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti
urbani:
- Esatta: falso, esistono altre categorie di attività che devono procedere con l’iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, per tale attività non si deve procedere con l’iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: falso, tale attività rientra in quelle per le quali l’iscrizione è facoltativa.

G_3_00768: L'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è requisito per lo svolgimento


delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti biodegradabili;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei
rifiuti stessi.

G_3_00769: L'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è requisito per lo svolgimento


delle attività di bonifica dei siti:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di bonifica dei beni contenenti amianto;
- Sbagliata: falso, non è mai requisito delle attività di bonifica;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani.

G_3_00770: L'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali è requisito per lo svolgimento


delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi;
- Sbagliata: falso, non è mai requisito delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: falso, è requisito solo delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani.

G_3_00773: Sono tenuti alla iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali i distributori e
installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), trasportatori di rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche in nome dei distributori, installatori e gestori dei
centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature di cui al decreto del Ministro dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e
della salute, 8 marzo 2010, n. 65:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso;
- Sbagliata: vero, purché si tratti di RAEE speciali;
- Sbagliata: vero, purché si tratti di RAEE provenienti da paesi esteri.

G_3_00774: Gli enti e le imprese iscritte all'Albo nazionale gestori ambientali per le attività di
raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi :
- Esatta: sono esonerate dall'obbligo di iscrizione per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi a
condizione che tale ultima attività non comporti variazione della classe per la quale le imprese sono iscritte;
- Sbagliata: sono sempre iscritte anche per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: non sono mai iscritte per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: sono tenute all'obbligo di iscrizione per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi solo se
tale ultima attività non comporti variazione della classe per la quale le imprese sono iscritte.

G_3_00775: Gli enti e le imprese iscritte all'Albo nazionale gestori ambientali per le attività di
raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi sono esonerate dall'obbligo di iscrizione per le
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attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi a condizione che tale ultima attività
non comporti variazione della classe per la quale le imprese sono iscritte;
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non esiste alcuna disposizione in tal senso;
- Sbagliata: falso, la disposizione riguarda solo le imprese individuali;
- Sbagliata: falso, la disposizione riguarda solo gli enti.

G_3_00776: Fatte salve le norme che disciplinano il trasporto internazionale di merci, le


iscrizioni nelle categorie 1 (raccolta e trasporto di rifiuti urbani), 4 (raccolta e trasporto di
rifiuti speciali non pericolosi) e 5 (raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi),
consentono l'esercizio delle attività di un’altra categoria se lo svolgimento di quest'ultima
attività non comporta variazioni della categoria, della classe e della tipologia dei rifiuti per le
quali l'impresa è iscritta. Quale?
- Esatta: categoria 6 (imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti di cui all'articolo
194, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152);
- Sbagliata: categoria 8: Intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: categoria 9: bonifica di siti;
- Sbagliata: categoria 10: bonifica di beni contenenti amianto.

G_3_00777: Le imprese e gli enti:


- Esatta: sono iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali nella persona del titolare, nel caso di impresa individuale;
- Sbagliata: non possono essere iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali se non sono imprenditori individuali;
- Sbagliata: non possono essere iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali se non sono imprenditori agricoli;
- Sbagliata: non sono comunque mai iscritti nella persona del legale rappresentante.

G_3_00778: Una impresa individuale è iscritta all'Albo nazionale gestori ambientali nella
persona del titolare dell’impresa individuale:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, nella persona del legale che ne ha la difesa in giudizio;
- Sbagliata: falso, possono essere iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali solo persone giuridiche;
- Sbagliata: falso, possono essere iscritte a nome di qualunque dipendente che presti servizio per quell’impresa.

G_3_00779: Per l'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali occorre che i soggetti iscritti
rispettino tutte le seguenti condizioni, tranne una:
- Esatta: siano solo ed esclusivamente cittadini italiani;
- Sbagliata: siano iscritti al registro delle imprese o al repertorio economico amministrativo, ad eccezione delle
imprese individuali che vi provvederanno successivamente all'iscrizione all'Albo, o in analoghi registri dello Stato
di residenza, ove previsto;
- Sbagliata: non siano in stato di interdizione o inabilitazione ovvero di interdizione temporanea dagli uffici direttivi
delle persone giuridiche e delle imprese;
- Sbagliata: siano in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore
dei lavoratori, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato di residenza.

G_3_00780: Se il titolare di un’impresa individuale è in stato di interdizione o inabilitazione


ovvero di interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle
imprese:
- Esatta: non può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: può comunque iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali ma la sua iscrizione è soggetta ad un diritto annuale
doppio rispetto a quello previsto nella sua categoria di appartenenza;
- Sbagliata: può comunque iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali ma non può essere membro del Comitato
nazionale.

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G_3_00783: Ai fini della iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali i requisiti di idoneità
tecnica consistono in tutte le seguenti caratteristiche ad esclusione di una. Quale?
- Esatta: l'eventuale esecuzione di opere o lo svolgimento di servizi in un settore diverso da quello per il quale è
richiesta l'iscrizione o in ambiti non affini.
- Sbagliata: un’adeguata dotazione di personale;
- Sbagliata: la qualificazione professionale dei responsabili tecnici;
- Sbagliata: la disponibilità dell'attrezzatura tecnica necessaria, risultante, in particolare, dai mezzi d'opera, dagli
attrezzi, dai materiali di cui l'impresa o l'ente dispone.

G_3_00784: Ai fini della iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, la qualificazione


professionale dei responsabili tecnici rientra tra i requisiti di idoneità tecnica di cui all’art. 11
del d.m. n. 120 del 2014,?
- Esatta: sì;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: solo per alcune categorie di attività;
- Sbagliata: solo per gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del codice civile .

G_3_00786: Ai fini della iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, un'adeguata


dotazione di personale rientra tra i requisiti di idoneità tecnica di cui all’art. 11 del d.m. n.
120 del 2014,?
- Esatta: sì;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: solo per alcune categorie di attività;
- Sbagliata: solo se si tratta di rifiuti urbani.

G_3_00788: Ai sensi dell’art. 11 del d.m. n. 120 del 2014, la capacità finanziaria:
- Esatta: è dimostrata da documenti che comprovino le potenzialità economiche e finanziarie dell'impresa o dell'ente
quali il volume di affari, la capacità contributiva ai fini dell'I.V.A., il patrimonio, i bilanci, o da idonei affidamenti
bancari;
- Sbagliata: può essere dimostrata solo dal volume di affari;
- Sbagliata: può essere dimostrata solo dal patrimonio;
- Sbagliata: può essere dimostrata solo dai bilanci.

G_3_00789: Ai sensi dell’art. 11 del d.m. n. 120 del 2014, l'idoneità tecnica e la capacità
finanziaria:
- Esatta: devono essere adeguate alle attività soggette all'iscrizione;
- Sbagliata: non sono tra i requisiti per l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: possono non essere adeguate alle attività soggette all'iscrizione perché sono solo elementi necessari per
accordare fiducia all’operatore nella futura gestione ambientale;
- Sbagliata: sono strettamente legate per cui se il soggetto che vuole iscriversi dimostra il possesso di una, l’altra
deve essere presunta automaticamente, senza necessità di prova della sua esistenza.

G_3_00790: Ai sensi dell’art. 11 del d.m. n. 120 del 2014, il Comitato nazionale stabilisce i
criteri specifici, le modalità e i termini per la dimostrazione dell'idoneità' tecnica e della
capacità finanziaria:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, sono ciascuna Sezione regionale o provinciale stabilisce questi criteri;
- Sbagliata: falso, trattasi di materia con riserva di legge assoluta;
- Sbagliata: falso, solo il Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali personalmente è deputato a disporre tali
criteri.

G_3_00791: Ai fini della iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali i soggetti interessati
devono corredare la domanda di iscrizione da un foglio notizie per ognuna delle categorie per
cui si chiede l'iscrizione, nel quale il rappresentante legale dell'impresa deve dichiarare il tipo
di attività, i mezzi, il personale impiegato, la quantità annua di rifiuti e ogni altra notizia utile:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, si tratta di dati che non devono essere comunicati perché in possesso dall’Albo;
- Sbagliata: falso, si tratta di dati che non devono essere comunicato perché riservati;
- Sbagliata: falso, il decreto ministeriale n. 120 del 2014 non prevede un simile adempimento.

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G_3_00792: La domanda d'iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: può essere corredata da una autocertificazione in relazione al rispetto di alcuni requisiti e condizioni
necessari ai fini della iscrizione;
- Sbagliata: non può mai essere corredata da una autocertificazione in relazione al rispetto di alcuni requisiti e
condizioni necessari ai fini della iscrizione perché gli stessi devono essere provati solo con l’allegazione degli
attestati originali;
- Sbagliata: può essere presentata anche senza essere corredata da attestazione comprovante il pagamento del diritto
di segreteria;
- Sbagliata: per alcune categorie di attività di cui all’art. 8 del decreto ministeriale n. 120 del 2014 non è necessaria
perché le stesse sono iscritte d’ufficio.

G_3_00794: Un’impresa che non sia in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei
contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, secondo la legislazione italiana o
quella dello Stato di residenza:
- Esatta: non può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: può comunque iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali purché si tratti di irregolarità relative a
legislazione straniera;
- Sbagliata: può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali solo se lo Stato italiano ottiene una speciale
autorizzazione dallo Stato le cui norme di diritto del lavoro sono state violate;
- Sbagliata: può iscriversi comunque all’Albo nazionale gestori ambientali se si tratta di impresa individuale.

G_3_00795: Un ente può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali?


- Esatta: sì, nella persona del legale rappresentante;
- Sbagliata: sì, nella persona dell’ente stesso;
- Sbagliata: no, perché l’iscrizione è riservata ad imprese individuali;
- Sbagliata: sì, l’Albo è riservato proprio alla sola iscrizione degli enti.

G_3_00796: Un’impresa che si trovi in sede di prima iscrizione soggetta ad una procedura
concorsuale o a qualsiasi altra situazione equivalente secondo la legislazione straniera può
iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: no, non può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: sì, può comunque iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: sì ma solo se se è in stato di liquidazione;
- Sbagliata: sì ed avrà possibilità di pagamento di un diritto annuale d'iscrizione ridotto della metà rispetto alla
categoria di appartenenza.

G_3_00797: La registrazione al registro delle imprese o al repertorio economico


amministrativo è sempre un requisito essenziale per poter procedere alla iscrizione all’Albo
nazionale gestori ambientali?
- Esatta: no, se si tratta di imprese individuali che vi provvederanno successivamente all'iscrizione all'Albo, o in
analoghi registri dello Stato di residenza, ove previsto;
- Sbagliata: sì, senza eccezioni;
- Sbagliata: no, se si tratta di enti;
- Sbagliata: no, perché la registrazione al registro delle imprese o al repertorio economico amministrativo non è
proprio un requisito per l’iscrizione all’Albo.

G_3_00800: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, compito del responsabile tecnico è
porre in essere azioni dirette ad assicurare la corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti
da parte dell'impresa nel rispetto della normativa vigente e di vigilare sulla corretta
applicazione della stessa:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non esiste alcun responsabile tecnico;
- Sbagliata: falso, il decreto non dispone nulla sul responsabile tecnico;
- Sbagliata: falso, il responsabile tecnico non è il soggetto che deve porre in essere azioni dirette ad assicurare la
corretta organizzazione nella gestione dei rifiuti da parte dell'impresa.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 108 di 149
G_3_00801: Le domande e le comunicazioni relative all'iscrizione all’Albo nazionale gestori
ambientali sono trasmesse alle Sezioni regionali e provinciali:
- Esatta: con modalità telematica mediante accesso all'apposito portale delle camere di commercio;
- Sbagliata: con modalità cartacea mediante invio con raccomandata;
- Sbagliata: con modalità cartacea mediante deposito manuale presso gli uffici competenti delle camere di
commercio;
- Sbagliata: con modalità da definire e rimesse alla discrezione di ciascuna Sezione regionale e provinciale.

G_3_00802: La documentazione trasmessa alle Sezioni regionali e provinciali:


- Esatta: è registrata nel sistema di protocollo informatico dell'Albo nazionale gestori ambientali che è unico per ogni
sezione regionale e provinciale
- Sbagliata: è registrata nel sistema di protocollo informatico dell'Albo nazionale gestori ambientali che non ha
numerazione progressiva annuale
- Sbagliata: è registrata nel sistema di protocollo informatico dell'Albo nazionale gestori ambientali che non deve
essere tenuto in conformità al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
- Sbagliata: non è registrata in alcun sistema di protocollo informatico dell'Albo nazionale gestori ambientali,
essendo trasmessa in via cartacea e non essendo previsto dalla normativa in materia tale sistema.

G_3_00803: A quale soggetto giuridico dell’Albo nazionale gestori ambientali deve esser
presentata la domanda di iscrizione all’Albo?
- Esatta: alla sezione regionale o provinciale;
- Sbagliata: al Comitato nazionale;
- Sbagliata: al Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: al Ministero Dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

G_3_00804: Quale Sezione regionale o provinciale dell’Albo nazionale gestori ambientali è


competente a ricevere la domanda di iscrizione all’Albo?
- Esatta: quella nel cui territorio di competenza è stabilita la sede legale dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: quella nel cui territorio l’impresa o l’ente svolge principalmente la sua attività professionale;
- Sbagliata: quella nel cui territorio in cui si trovino o la struttura immobile principale o i mezzi di trasporto necessari
ai fini dello svolgimento dell’attività professionale;
- Sbagliata: tutte le Sezioni sono competenti, la scelta è rimessa al soggetto che presenta la domanda.

G_3_00805: Per le imprese e gli enti con sede legale all'estero la domanda di iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali è presentata alla sezione regionale e provinciale:
- Esatta: nel cui territorio di competenza è ubicata la sede secondaria o il domicilio;
- Sbagliata: che ritengano più comoda per la loro attività professionale;
- Sbagliata: che risulti più vicina alla sede legale all’estero;
- Sbagliata: nel cui territorio di competenza è ubicata la maggiore quantità di beni mobili ed immobili di proprietà
dell’impresa o ente.

G_3_00806: La domanda d'iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali deve essere


corredata con la nomina del responsabile tecnico e la dichiarazione, con firma autenticata, di
accettazione dell'incarico?
- Esatta: sì;
- Sbagliata: no, basta il solo atto di nomina;
- Sbagliata: no, tale requisito non è previsto;
- Sbagliata: no, perché la suddetta documentazione va corredata alla domanda ma non necessita di firma autenticata.

G_3_00807: La domanda d'iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali deve essere


corredata da una attestazione comprovante il pagamento del diritto di segreteria?
- Esatta: sì;
- Sbagliata: no, perché non è previsto alcun diritto di segreteria;
- Sbagliata: no, perché deve essere pagato anche dopo l’accoglimento della domanda;
- Sbagliata: no, perché tale diritto di segreteria è un contributo facoltativo, che può quindi non essere pagato.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 109 di 149
G_3_00808: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che la domanda d'iscrizione all'Albo sia presentata:
- Esatta: alla sezione regionale o provinciale nel cui territorio di competenza è stabilita la sede legale dell'impresa o
dell'ente;
- Sbagliata: alla sezione regionale o provinciale nel cui territorio di competenza è stabilito il domicilio del titolare
dell'impresa o dell'ente;
- Sbagliata: al Comitato nazionale;
- Sbagliata: alla sezione regionale o provinciale nel cui territorio di competenza è stabilito la residenza del titolare
dell'impresa o dell'ente.

G_3_00809: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che la domanda d'iscrizione all'Albo sia corredata con
tutte le seguenti documentazioni, ad eccezione di una:
- Esatta: attestazione comprovante il mancato pagamento del diritto di segreteria;
- Sbagliata: nomina del responsabile tecnico e dichiarazione, con firma autenticata, di accettazione dell'incarico;
- Sbagliata: autocertificazione relativa al rispetto dei requisiti e delle condizioni di cui all'articolo 10, comma 2, fatti
salvi gli accertamenti d'ufficio ivi previsti, nonché documentazione comprovante l'idoneità tecnica e
documentazione atta a dimostrare la capacità finanziaria secondo i criteri stabiliti dal Comitato nazionale ai sensi
dell'articolo 11, comma 4;
- Sbagliata: un foglio notizie per ognuna delle categorie per cui si chiede l'iscrizione, fornito dalla sezione regionale
o provinciale competente, nel quale il rappresentante legale dell'impresa deve dichiarare il tipo di attività, i mezzi,
il personale impiegato, la quantità annua di rifiuti e ogni altra notizia utile.

G_3_00810: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che la domanda d'iscrizione all'Albo sia corredata da
specifici documenti, ed in aggiunta a quanto previsto in via generale, le imprese e gli enti che
intendono effettuare attività di raccolta e trasporto di rifiuti su strada corredano la domanda
di iscrizione con ulteriore documentazione, tra cui:
- Esatta: la copia conforme all'originale della carta di circolazione dei veicoli.
- Sbagliata: l’attestazione, redatta dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente, della non idoneità dei mezzi di
trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: la documentazione attestante la mancata iscrizione al Registro elettronico nazionale delle imprese che
esercitano la professione di trasportatore su strada istituito ai sensi del regolamento (Ce) n. 1071/2009 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009,
- Sbagliata: per le imprese e gli enti la cui attività di trasporto non rientra nel campo di applicazione del regolamento
(Ce) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009, la documentazione attestante
l’assenza delle licenze o dei titoli previsti dalla vigente normativa.

G_3_00811: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che la domanda d'iscrizione all'Albo sia corredata da
specifici documenti, ed in aggiunta a quanto previsto in via generale, le imprese e gli enti che
intendono effettuare esclusivamente attività di trasporto transfrontaliero di rifiuti su strada
corredano la domanda d'iscrizione con ulteriore documentazione redatta in lingua italiana,
tra cui :
- Esatta: la dichiarazione di elezione di domicilio in Italia;
- Sbagliata: l’attestazione, redatta dal responsabile tecnico dell'impresa o dell'ente, della non idoneità dei mezzi di
trasporto in relazione ai tipi di rifiuti da trasportare;
- Sbagliata: l’attestazione del mancato possesso della licenza comunitaria o dell'autorizzazione internazionale
all'autotrasporto di merci ove previste;
- Sbagliata: la non disponibilità dei veicoli ai sensi del Regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 21 ottobre 2009.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 110 di 149
G_3_00814: Aziende speciali, consorzi di Comuni e società di gestione dei servizi pubblici di
cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per i servizi di gestione dei rifiuti urbani
prodotti nei medesimi Comuni, possono avvalersi di una procedura semplificata di iscrizione
all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: sì,
- Sbagliata: no, seguono la procedura generale;
- Sbagliata: no, seguono una procedura aggravata;
- Sbagliata: no, perché trattasi di soggetti che non possono mai essere iscritti all’Albo.

G_3_00815: Ai sensi del d.m. n. 120 del 2014, imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non
pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i
produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei
propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di
cui all'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, possono avvalersi di
una procedura semplificata di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: sì,
- Sbagliata: no, seguono la procedura generale;
- Sbagliata: no, seguono una procedura aggravata;
- Sbagliata: no,perché trattasi di soggetti che non possono mai essere iscritti all’Albo.

G_3_00816: Ai sensi del d.m. n. 120 del 2014, le imprese che effettuano la raccolta e trasporto
dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ai sensi del decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con i Ministri dello sviluppo
economico e della salute, 8 marzo 2010, n. 65, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 maggio
2010, n. 102, possono avvalersi di una procedura semplificata di iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali?
- Esatta: sì,
- Sbagliata: no, seguono la procedura generale;
- Sbagliata: no, seguono una procedura aggravata;
- Sbagliata: no,perché trattasi di soggetti che non possono mai essere iscritti all’Albo.

G_3_00818: Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano
operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti
pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in
quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di cui all'articolo 212,
comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 sono iscritti all'Albo nazionale gestori
ambientali sulla base di una comunicazione:
- Esatta: con cui devono attestare, tra l’altro, la sede dell'impresa, l'attività o le attività dalle quali sono prodotti i
rifiuti;
- Sbagliata: con cui devono attestare solo ed esclusivamente le caratteristiche e la natura dei rifiuti prodotti;
- Sbagliata: con cui devono attestare la non idoneità tecnica dei mezzi utilizzati per il trasporto dei rifiuti;
- Sbagliata: nella quale possono dichiarare se hanno effettuato il pagamento del diritto di segreteria e del diritto
annuale di iscrizione, adempimenti solo facoltativi per tali soggetti giuridici.

G_3_00821: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120 la procedura semplificata di iscrizione
di cui all’art.16 dispone che le Sezioni regionali e provinciali procedono a verificare la
sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti per l'esercizio dell'attività da parte degli
enti e delle imprese iscritte e qualora accertino il mancato rispetto dei presupposti o dei
requisiti richiesti dispongono:
- Esatta: con provvedimento motivato, il divieto di prosecuzione dell'attività, salvo che l'interessato non provveda a
conformarsi alla normativa vigente entro il termine prefissato dalle Sezioni medesime;
- Sbagliata: con provvedimento motivato, il divieto di inizio dell'attività non ancora intrapresa, salvo che l'interessato
non provveda a conformarsi alla normativa vigente entro il termine prefissato dalle Sezioni medesime;
- Sbagliata: con provvedimento motivato, il divieto di prosecuzione dell'attività, senza possibilità per l'interessato di
conformarsi in via successiva alla normativa vigente;
- Sbagliata: con provvedimento anche non motivato, il divieto di prosecuzione dell'attività, senza possibilità per
l'interessato di conformarsi in via successiva alla normativa vigente.

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G_3_00822: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, le Sezioni regionali e provinciali
procedono a verificare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti per l'esercizio
dell'attività da parte degli enti e delle imprese iscritte con procedura semplificata:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, tale verifica non può essere svolta d’ufficio;
- Sbagliata: falso, tale verifica spetta solo al Comitato nazionale;
- Sbagliata: falso, tale verifica spetta solo ai singoli membri del Comitato nazionale.

G_3_00823: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, le Sezioni regionali e provinciali,
ricevuta la comunicazione completa della prevista documentazione, come previsto dalla
procedura semplificata per l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’art. 16
del decreto, deliberano l'iscrizione:
- Esatta: entro trenta giorni dal ricevimento;
- Sbagliata: entro novanta giorni dal ricevimento;
- Sbagliata: entro tre giorni dal ricevimento;
- Sbagliata: entro un anno solare dal ricevimento.

G_3_00824: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, i soggetti che hanno diritto alla
procedura semplifica per l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’art. 16 del
decreto, qualora le Sezioni regionali e provinciali accertino il mancato rispetto dei presupposti
o dei requisiti richiesti per l’iscrizione, hanno diritto a conformarsi alla normativa vigente
entro il termine prefissato dalle Sezioni medesime?
- Esatta: sì;
- Sbagliata: no, non possono più iscriversi;
- Sbagliata: no, hanno tale diritto ma senza alcun limite temporale;
- Sbagliata: no, la loro irregolarità è sanabile solo tramite il pagamento di un diritto annuale di iscrizione doppio
rispetto a quello previsto per la loro categoria.

G_3_00825: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che una volta depositata la domanda d'iscrizione
all'Albo:
- Esatta: entro sessanta giorni dalla ricezione della domanda d'iscrizione la sezione regionale o provinciale conclude
l'istruttoria e delibera sull'accoglimento o sul rigetto della stessa, dandone comunicazione al soggetto richiedente;
- Sbagliata: entro dieci giorni dalla ricezione della domanda d'iscrizione la sezione regionale o provinciale conclude
l'istruttoria e delibera sull'accoglimento o sul rigetto della stessa, dandone comunicazione al soggetto richiedente;
- Sbagliata: entro centoventi giorni dalla ricezione della domanda d'iscrizione la sezione regionale o provinciale
conclude l'istruttoria e delibera sull'accoglimento o sul rigetto della stessa, dandone comunicazione al soggetto
richiedente;
- Sbagliata: entro quindici giorni dalla ricezione della domanda d'iscrizione la sezione regionale o provinciale
conclude l'istruttoria e delibera sull'accoglimento o sul rigetto della stessa, dandone comunicazione al soggetto
richiedente.

G_3_00826: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che una volta depositata la domanda d'iscrizione
all'Albo, ove la domanda sia accolta:
- Esatta: la sezione regionale o provinciale formalizza il provvedimento di iscrizione;
- Sbagliata: il Comitato nazionale formalizza il provvedimento di iscrizione;
- Sbagliata: la sezione regionale o provinciale non formalizza il provvedimento di iscrizione;
- Sbagliata: la sezione regionale o provinciale comunica all’istante l’avvenuto rigetto della domanda di iscrizione.

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G_3_00827: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che, qualora l'iscrizione sia sottoposta a garanzia
finanziaria, l'interessato:
- Esatta: entro il termine di decadenza di novanta giorni dal ricevimento della comunicazione di accoglimento della
domanda d’iscrizione, è tenuto a presentare la garanzia finanziaria;
- Sbagliata: non è tenuto a presentare la garanzia finanziaria per ottenere la formalizzazione della iscrizione;
- Sbagliata: entro il termine di decadenza di tre giorni dal ricevimento della comunicazione di accoglimento della
domanda d’iscrizione, può, se lo desidera, presentare una garanzia finanziaria;
- Sbagliata: entro il termine di decadenza di tre giorni dal ricevimento della comunicazione di accoglimento della
domanda d’iscrizione, è tenuto a presentare la garanzia finanziaria.

G_3_00828: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi:
- Esatta: è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato;
- Sbagliata: non è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato;
- Sbagliata: è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato che sono aumentate del
doppio per le imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio
del 25 novembre 2009 e nel caso di imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione ambientale ai
sensi della norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: non è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato se si tratta di
imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009, o in possesso della certificazione ambientale ai sensi
della norma Uni En Iso 14001.

G_3_00829: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali per le attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti
stessi:
- Esatta: è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato;
- Sbagliata: non è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato;
- Sbagliata: è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato che sono aumentate del
doppio per le imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio
del 25 novembre 2009, e nel caso di imprese in possesso della certificazione del sistema di gestione ambientale ai
sensi della norma Uni En Iso 14001.
- Sbagliata: non è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato se si tratta di
imprese registrate ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009, o in possesso della certificazione ambientale ai sensi
della norma Uni En Iso 14001.

G_3_00830: Un soggetto iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali può essere sospeso
dall’iscrizione?
- Esatta: sì, al ricorrere di specifiche circostanze con un provvedimento della Sezioni regionali e provinciali
dell'Albo;
- Sbagliata: sì, ma solo a seguito di una decisione di un’autorità giudiziaria che abbia deciso in tal senso;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, può essere solo cancellato dall’Albo.

G_3_00831: Un soggetto iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali può essere cancellato
dall’iscrizione?
- Esatta: sì, al ricorrere di specifiche circostanze con un provvedimento della Sezioni regionali e provinciali
dell'Albo;
- Sbagliata: sì, ma solo in virtù di una decisione di un’autorità giudiziaria che abbia deciso in tal senso;
- Sbagliata: no, mai;
- Sbagliata: no, può essere solo sospeso dall’Albo.

G_3_00832: Un soggetto iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali può essere cancellato
dallo stesso anche in assenza di una sua richiesta?
- Esatta: sì, al ricorrere di specifiche circostanze;
- Sbagliata: sì ma solo in virtù di una decisione di un’autorità giudiziaria che abbia deciso in tal senso;
- Sbagliata: no, mai poiché l’unica forma di cancellazione prevista dalla normativa in materia è quella su richiesta
dell’interessato;
- Sbagliata: no, se non è d’accordo può essere solo sospeso.

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G_3_00833: Un soggetto iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali può essere sospeso dallo
stesso anche in assenza di una sua richiesta?
- Esatta: sì, al ricorrere di specifiche circostanze;
- Sbagliata: sì ma solo in virtù di una decisione di un’autorità giudiziaria che abbia deciso in tal senso;
- Sbagliata: no, mai perché l’unica forma di sospensione prevista dalla normativa in materia è quella su richiesta
dell’interessato;
- Sbagliata: no, se non è d’accordo può essere solo cancellato.

G_3_00834: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, i provvedimenti di sospensione e di


revoca dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: sono deliberati dalla Sezioni regionali e provinciali dell'Albo ;
- Sbagliata: possono essere deliberati dal solo Comitato nazionale;
- Sbagliata: in via generale sono deliberati dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ma se si tratta di imprese
che gestiscono rifiuti pericolosi sono deliberati dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo se si tratta di rifiuti urbani sono deliberati dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha
sede legale l'impresa interessata, in base alla normativa vigente ed alle direttive emesse dal Comitato nazionale;
negli altri casi sono deliberati dal Comitato nazionale.

G_3_00835: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l'efficacia dell'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali è sospesa dalle Sezioni regionali e provinciali, nel rispetto di
quanto stabilito dall'articolo 9 della legge 24 novembre 1981, n. 689, quando si verifichi e sia
addebitabile all'impresa o ente uno dei seguenti eventi, ad esclusione di uno, quale?
- Esatta: il mancato rispetto della normativa in materia di rapporti di famiglia;
- Sbagliata: l'inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nei provvedimenti d'iscrizione;
- Sbagliata: l'inosservanza dell'obbligo di comunicazione di cui all'articolo 18, comma 1;
- Sbagliata: il mancato rispetto della normativa in materia di rapporti di lavoro e di protezione sociale.

G_3_00836: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l'efficacia dell'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali è sospesa dalle Sezioni regionali e provinciali al ricorrere delle
condizioni di legge per un periodo:
- Esatta: che non potrà superare i centoventi giorni complessivi, ferma restando la possibilità per la sezione di
individuare i singoli giorni di esecuzione del provvedimento che potranno essere anche non continuativi;
- Sbagliata: che non potrà superare i venti giorni complessivi, ferma restando la possibilità per la sezione di
individuare i singoli giorni di esecuzione del provvedimento che potranno essere anche non continuativi.
- Sbagliata: che non potrà superare i cento giorni complessivi, sempre continuativi.
- Sbagliata: che non potrà superare i tre giorni complessivi, sempre continuativi.

G_3_00837: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, quando l'efficacia dell'iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali è sospesa dalle Sezioni regionali e provinciali:
- Esatta: con il provvedimento di sospensione la Sezione stabilisce il termine entro il quale l'impresa o l'ente iscritto
deve conformarsi alla normativa vigente;
- Sbagliata: con il provvedimento di sospensione la Sezione non stabilisce alcun termine entro il quale l'impresa o
l'ente iscritto deve conformarsi alla normativa vigente perché a costui non spetta tale diritto;
- Sbagliata: tra la data di notifica all'interessato del provvedimento sanzionatorio e il termine iniziale di decorrenza
dello stesso, debbono intercorrere almeno tre giorni.
- Sbagliata: tra la data di notifica all'interessato del provvedimento sanzionatorio e il termine iniziale di decorrenza
dello stesso, debbono intercorrere almeno venti giorni.

G_3_00838: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, le imprese e gli enti sono cancellati
dall'Albo nazionale gestori ambientali con provvedimento delle Sezioni regionali e provinciali
qualora ricorrano le seguenti circostanze, tranne una, quale?
- Esatta: vengano iscritte nel registro delle imprese;
- Sbagliata: vengano cancellate dal registro delle imprese;
- Sbagliata: l'iscritto, in regola con il pagamento del diritto annuale d'iscrizione, ne faccia domanda;
- Sbagliata: vengano a mancare uno o più requisiti e condizioni per l'iscrizione all'Albo di cui all'articolo 10, comma
2, ad eccezione di quanto previsto dalla lettera g) del medesimo comma (non si trovino, in sede di prima iscrizione,
in stato di liquidazione o siano, comunque, soggetti ad una procedura concorsuale o a qualsiasi altra situazione
equivalente secondo la legislazione straniera).

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G_3_00840: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, gli effetti della cancellazione dall’Albo
nazionale gestori ambientali:
- Esatta: decorrono dalla data di comunicazione del relativo provvedimento o dalla data della presentazione della
domanda di cancellazione nel caso si tratti di cancellazione su domanda dell’iscritto, come disciplinata dalla legge;
- Sbagliata: decorrono in via retroattiva fin dalla data di iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: decorrono a partire dal trentesimo giorno successivo alla comunicazione del relativo provvedimento;
- Sbagliata: decorrono da quando si è verificata la causa della cancellazione.

G_3_00841: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l’iscrizione dall’Albo nazionale gestori
ambientali:
- Esatta: può essere sospesa e può essere cancellata;
- Sbagliata: non può essere sospesa ma può essere cancellata;
- Sbagliata: può essere sospesa ma mai cancellata;
- Sbagliata: può essere solo interrotta con decorrenza di un nuovo periodo di iscrizione ma mai sospesa o cancellata.

G_3_00842: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, le sanzioni di sospensione e


cancellazione di cui agli articoli 19 e 20, lettere b), d) ed e), sono applicate dalle Sezioni
regionali e provinciali:
- Esatta: previa contestazione degli addebiti all'iscritto, al quale è assegnato un termine di trenta giorni per presentare
eventuali deduzioni;
- Sbagliata: anche senza contestazione degli addebiti all'iscritto, poiché costui non ha possibilità di presentare
eventuali deduzioni;
- Sbagliata: tenendo conto che il soggetto iscritto, o il suo legale rappresentante, non può essere sentito
personalmente anche quando ne faccia rituale richiesta;
- Sbagliata: anche tramite provvedimenti non motivati.

G_3_00843: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, cosa accade alle imprese e agli enti
iscritti all’Albo nelle ipotesi di decadenza di cui all'articolo 20, comma 1, lettere c
(cancellazione dal registro delle imprese) e f (permanenza per più di dodici mesi le condizioni
di omissione del pagamento del diritto annuo di cui all'articolo 24, comma 7)?
- Esatta: sono direttamente cancellate dall’Albo;
- Sbagliata: sono destinatarie di un provvedimento di cancellazione non motivato;
- Sbagliata: sono sospese ma non sono destinatarie di alcun provvedimento di sospensione;
- Sbagliata: possono non essere cancellate in caso di pagamento di una sanzione proporzionata alla gravità del fatto
che ha determinato la cancellazione.

G_3_00845: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il rinnovo della iscrizione all’Albo
nazionale gestori ambientali avviene:
- Esatta: presentando un'autocertificazione, resa alla sezione regionale o provinciale, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti la permanenza dei requisiti previsti;
- Sbagliata: presentando una nuova domanda di iscrizione;
- Sbagliata: automaticamente, senza necessità di presentare alcuna domanda o autocertificazione;
- Sbagliata: presentando una domanda di rinnovo anche quando l’iscrizione è già scaduta.

G_3_00846: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, nel rispetto delle normative
comunitarie, in sede di espletamento delle procedure previste per il rinnovo dell'iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali, le imprese che risultino registrate ai sensi del
regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009,
o certificati UNI-EN ISO 14001 :
- Esatta: possono sostituire il nuovo provvedimento di iscrizione con autocertificazione resa alla sezione
regionale o provinciale, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445;
- Sbagliata: possono non procedere con le procedure per il rinnovo della iscrizione;
- Sbagliata: devono procedere con le normali procedure per il rinnovo della iscrizione;
- Sbagliata: godono del beneficio del rinnovo automatico della iscrizione.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 115 di 149
G_3_00847: Avverso le deliberazioni delle Sezioni regionali e provinciali, nonché delle sezioni
di cui all'articolo 3, comma 3, gli interessati possono proporre ricorso:
- Esatta: in bollo al Comitato nazionale, ai sensi e per gli effetti del decreto del Presidente della Repubblica 24
novembre 1971, n. 1199, entro trenta giorni dalla comunicazione del relativo provvedimento, oggetto di ricorso.;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente al giudice amministrativo;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente al giudice ordinario;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente al Presidente della Repubblica.

G_3_00848: Avverso i provvedimenti delle Sezioni regionali dell'Albo nazionale gestori


ambientali:
- Esatta: gli interessati possono proporre, nel termine di decadenza di trenta giorni comunicazione del relativo
provvedimento, ricorso al Comitato nazionale dell'Albo;
- Sbagliata: non è ammissibile nessun tipo di ricorso;
- Sbagliata: è ammissibile solo il ricorso giurisdizionale, non al Comitato nazionale dell'Albo;
- Sbagliata: gli interessati possono proporre ricorso al Presidente della Regione.

G_3_00849: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120 (“Regolamento per la definizione delle
attribuzioni e delle modalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei
requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle
modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali”), quanto alle risorse finanziarie:
- Esatta: le domande d'iscrizione, variazione o cancellazione sono assoggettate all'assolvimento di un diritto di
segreteria;
- Sbagliata: le domande d'iscrizione, variazione o cancellazione non sono mai assoggettate all'assolvimento di un
diritto di segreteria;
- Sbagliata: le imprese e gli enti iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali non sono tenuti alla corresponsione di
un diritto annuale d'iscrizione, che è gratuita;
- Sbagliata: le imprese e gli enti iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali sono tenuti alla corresponsione di un
diritto annuale d'iscrizione che è sempre lo stesso, quale che sia l’attività svolta.

G_3_00850: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120 (“Regolamento per la definizione delle
attribuzioni e delle modalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei
requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle
modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali”), le imprese e gli enti:
- Esatta: sono tenuti a comunicare alla sezione regionale o provinciale competente ogni atto o fatto che comporti
modifica dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali entro trenta giorni dal suo verificarsi;
- Sbagliata: sono tenuti a comunicare alla Regione competente ogni atto o fatto che comporti modifica dell'iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali entro trenta giorni dal suo verificarsi;
- Sbagliata: non sono tenuti a comunicare alla sezione regionale o provinciale competente ogni atto o fatto che
comporti modifica dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali entro trenta giorni dal suo verificarsi;
- Sbagliata: sono tenuti a comunicare al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ogni atto o
fatto che comporti modifica dell'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali entro trenta giorni dal suo
verificarsi.

G_3_00851: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120 (“Regolamento per la definizione delle
attribuzioni e delle modalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei
requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle
modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali”), nel caso di variazione per incremento
della dotazione dei veicoli, le imprese:
- Esatta: ai fini dell'immediata utilizzazione dei veicoli stessi, allegano alla comunicazione di variazione una
dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, secondo il modello approvato con deliberazione del Comitato nazionale;
- Sbagliata: non possono mai ottenere la immediata utilizzazione dei veicoli stessi;
- Sbagliata: procedono ai fini della comunicazione della variazione con la domanda di iscrizione prevista in via
generale;
- Sbagliata: non sono tenute a comunicare la variazione all’Albo nazionale gestori ambientali.

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G_3_00852: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, in caso di trasferimento della sede
legale dell’impresa iscritta all’Albo nel territorio di competenza di altra sezione regionale
rispetto a quella che ha provveduto all'iscrizione:
- Esatta: la domanda di variazione é presentata alla sezione nel cui territorio di competenza la sede è trasferita e
quest'ultima provvede alla variazione dell'iscrizione dandone comunicazione alla sezione di provenienza che
procede alla cancellazione dell'impresa dal proprio elenco;
- Sbagliata: non è necessaria alcuna domanda di variazione all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: la domanda di variazione é presentata alla sezione di provenienza che procede alla cancellazione
dell'impresa dal proprio elenco, dandone comunicazione alla sezione nel cui territorio di competenza la sede è
trasferita e quest'ultima provvede alla variazione dell'iscrizione;
- Sbagliata: la domanda di variazione é presentata sia alla sezione nel cui territorio di competenza la sede è trasferita
sia alla sezione di provenienza.

G_3_00853: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120 (“Regolamento per la definizione delle
attribuzioni e delle modalità di organizzazione dell'Albo nazionale dei gestori ambientali, dei
requisiti tecnici e finanziari delle imprese e dei responsabili tecnici, dei termini e delle
modalità di iscrizione e dei relativi diritti annuali”), le imprese che effettuano le variazioni
contemplate dall’art. 18 e ne danno rituale comunicazione all’Albo nazionale gestori
ambientali:
- Esatta: continuano ad operare sulla base del provvedimento d'iscrizione in loro possesso fino alla delibera di
variazione della sezione regionale;
- Sbagliata: non possono operare sulla base del provvedimento d'iscrizione in loro possesso fino alla delibera di
variazione della sezione regionale;
- Sbagliata: non possono operare sulla base del provvedimento d'iscrizione in loro possesso fino tenta giorni dopo
la delibera di variazione della sezione regionale;
- Sbagliata: continuano ad operare sulla base del provvedimento d'iscrizione in loro possesso fino alla delibera di
variazione della sezione regionale tranne i soggetti iscritti nella alla categoria 5 “raccolta e trasporto di rifiuti
speciali pericolosi”.

G_3_00854: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, successivamente all'assegnazione del
numero d'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali le imprese e gli enti iscritti:
- Esatta: possono accedere ai provvedimenti emessi dalla sezione competente, sia telematicamente sia presso
qualsiasi camera di commercio ;
- Sbagliata: possono accedere ai provvedimenti emessi dalla sezione competente solo presso una camera di
commercio e non via telematica;
- Sbagliata: possono accedere ai provvedimenti emessi dalla sezione competente solo in via telematica;
- Sbagliata: non possono richiedere il rilascio di certificati d'iscrizione, visure o elenchi.

G_3_00855: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, quanto alla pubblicazione dell'Albo
nazionale gestori ambientali:
- Esatta: il Comitato nazionale provvede alla pubblicazione informatica dell'Albo ed i dati pubblicati sono oggetto di
consultazione;
- Sbagliata: il Comitato nazionale provvede alla pubblicazione informatica dell'Albo ma i dati pubblicati non sono
oggetto di consultazione poiché personali e riservati;
- Sbagliata: l’Albo costituisce fonte di dati personali e riservati e come tale non deve essere pubblicato in via
informatica;
- Sbagliata: il Comitato nazionale provvede alla pubblicazione informatica dell'Albo e le imprese e gli enti iscritti
possono solo consultare tali dati e non richiedere il rilascio di certificati d'iscrizione, visure o elenchi.

G_3_00856: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, le imprese e gli enti iscritti all'Albo
nazionale gestori ambientali:
- Esatta: sono tenuti alla corresponsione di un diritto annuale d'iscrizione secondo gli ammontari previsti dall’art. 24
del decreto;
- Sbagliata: non sono tenuti alla corresponsione di un diritto annuale d'iscrizione;
- Sbagliata: sono tenuti solo alla corresponsione di un diritto d'iscrizione iniziale e non annuale;
- Sbagliata: sono tenuti alla corresponsione di un diritto annuale d'iscrizione che è lo stesso per tutte le categorie di
cui all’art.8 del decreto.

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G_3_00857: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l'omissione del pagamento del diritto
annuo nei termini previsti:
- Esatta: comporta la sospensione d'ufficio dall'Albo nazionale gestori ambientali, che permane fino a quando non
venga data prova alla Sezione dell'effettuazione del pagamento e, se l’omissione permane per più di dodici mesi, la
cancellazione dall'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: comporta la cancellazione immediata e d'ufficio dall'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: comporta la sospensione d'ufficio dall'Albo nazionale gestori ambientali, che permane fino a quando non
venga data prova alla Sezione dell'effettuazione del pagamento, ma non può essere mai causa di cancellazione
dall'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: comporta la cancellazione d'ufficio dall'Albo nazionale gestori ambientali se l’omissione permane per
più due mesi.

G_3_00858: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, i produttori iniziali di rifiuti non
pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i
produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei
propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno, a
condizione che tali operazioni costituiscano parte integrante ed accessoria
dell'organizzazione dell'impresa dalla quale i rifiuti sono prodotti:
- Esatta: sono iscritti in un'apposita sezione dell'Albo nazionale gestori ambientali in base alla presentazione di una
comunicazione;
- Sbagliata: sono tenuti alla prestazione delle garanzie finanziarie;
- Sbagliata: sono soggetti alle disposizioni di cui ai commi 5, 6, e 7 dell’art. 212, che regolano l’iscrizione all’Albo
nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: non sono iscritti all’Albo nazionale gestori ambientali neanche in un'apposita sezione dello stesso.

G_3_00860: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, sono esonerati dall'obbligo di
iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali le organizzazioni di cui all’articolo 223 del
d.lgs. n. 152 del 2006 (consorzi per vari materiali di imballaggio), limitatamente alle attività di
intermediazione e commercio senza detenzione di rifiuti:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è prevista obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo ma
godono di una procedura aggravata e più complessa per l’iscrizione.
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è prevista obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è prevista obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo ma
godono di una procedura semplificata per l’iscrizione;

G_3_00863: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, è esonerato dall'obbligo di
iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali il Consorzio nazionale di raccolta e
trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed animali esausti di cui all’art. 233 del d.lgs. n. 152
del 2006, limitatamente alle attività di intermediazione e commercio senza detenzione di
rifiuti:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è previsto obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è previsto obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo ma
godono di una procedura semplificata per l’iscrizione;
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è previsto obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo ma
godono di una procedura aggravata e più complessa per l’iscrizione.

G_3_00864: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, sono esonerati dalla iscrizione
all’Albo nazionale gestori ambientali, a condizione che dispongano di evidenze documentali o
contabili che svolgano funzioni analoghe, fermi restando gli adempimenti documentali e
contabili previsti a carico dei predetti soggetti dalle vigenti normative:
- Esatta: anche, ma non solo, i consorzi di imballaggi ai sensi dell’art. 223 del decreto quali il CiAl e il Comieco;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente il Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali ed
animali esausti;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente il Consorzio Nazionale per il riciclaggio di rifiuti di beni in Polietilene;
- Sbagliata: solo ed esclusivamente il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali
usati.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 118 di 149
G_3_00865: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, sono escluse dall'obbligo di
iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali tutte le seguenti categorie, tranne una:
- Esatta: le imprese che svolgono attività di bonifica dei siti;
- Sbagliata: il CONAI, Consorzio nazionale imballaggi, di cui all’art. 224 del d. lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: il Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati di cui all’articolo
236 del d. lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: le strutture operative associate costituite dai produttori e importatori in materia di pneumatici fuori uso di
cui all’articolo 228 del d. lgs. n. 152 del 2006.

G_3_00866: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, sono esonerate dall'obbligo di
iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali le aziende speciali, i consorzi di Comuni e le
società di gestione dei servizi pubblici di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267:
- Esatta: falso, per tali soggetti l'iscrizione all'Albo è effettuata con apposita comunicazione del Comune o del
consorzio di Comuni alla sezione regionale territorialmente competente ed è valida per i servizi di gestione dei
rifiuti urbani prodotti nei medesimi comuni;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, tali soggetti seguono la procedura generale per l’iscrizione all’Albo presentando domanda di
iscrizione ai sensi dell’art. 15 del d.m. 3 giugno 2014, n. 120;
- Sbagliata: falso, anche tali attività rientrano tra quelle per cui è previsto obbligatoriamente l’iscrizione all’Albo ma
godono di una procedura aggravata e più complessa per l’iscrizione.

G_3_00867: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, gli enti e le imprese iscritte
all'Albo nazionale gestori ambientali per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti
pericolosi:
- Esatta: sono esonerate dall'obbligo di iscrizione per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi a
condizione che tale ultima attività non comporti variazione della classe per la quale le imprese sono iscritte;
- Sbagliata: sono esonerati dall'obbligo di iscrizione per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi a
condizione che tale ultima attività comporti variazione della classe per la quale le imprese sono iscritte;
- Sbagliata: non sono mai esonerate dall'obbligo di iscrizione per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non
pericolosi;
- Sbagliata: non possono svolgere le attività di raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi né quelle di rifiuti speciali non
pericolosi.

G_3_00868: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, gli enti e le imprese che svolgono
attività di raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi:
- Esatta: sono esonerate dall'obbligo di iscrizione per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi a
condizione che tale ultima attività non comporti variazione della classe per la quale le imprese sono iscritte;
- Sbagliata: non possono mai essere iscritte all'Albo poiché iscritte in albo speciale rispetto a quello di cui all’art.
212;
- Sbagliata: possono essere iscritte all'Albo ma non sono mai esonerate dall'obbligo di iscrizione per le attività di
raccolta e trasporto dei rifiuti non pericolosi;
- Sbagliata: non possono mai essere iscritte all'Albo.

G_3_00872: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, i produttori iniziali di rifiuti non
pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i
produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei
propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno, a
condizione che tali operazioni costituiscano parte integrante ed accessoria
dell'organizzazione dell'impresa dalla quale i rifiuti sono prodotti, sono regolati da una
disciplina particolare per quanto concerne l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: sono iscritti all’Albo sulla base di una comunicazione;
- Sbagliata: sono tenuti alla prestazione delle garanzie finanziarie;
- Sbagliata: non pagano alcun diritto annuale di registrazione;
- Sbagliata: sono iscritti all’Albo con un'iscrizione particolare che deve essere rinnovata ogni 20 anni.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 119 di 149
G_3_00873: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'iscrizione all'Albo nazionale
gestori ambientali è requisito per lo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto di rifiuti,
di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed
intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, sono esonerate le attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
- Sbagliata: falso, sono esonerate le attività di bonifica dei beni contenenti amianto;
- Sbagliata: falso, sono esonerate le attività di commercio ed intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei rifiuti
stessi.

G_3_00874: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 se un’impresa in possesso della
certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001 procede all'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali per le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti pericolosi, deve
prestare idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato, ma le stesse sono ridotte del
quaranta per cento:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, deve prestare idonee garanzie finanziarie come un’impresa priva della certificazione ambientale ai
sensi della norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: falso, non deve prestare alcuna garanzia finanziaria;
- Sbagliata: falso, deve prestare garanzie finanziarie aumentate del doppio rispetto ad un’impresa priva della
certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001.

G_3_00875: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 se un’impresa in possesso della
certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001 procede all'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali per le attività di intermediazione e commercio dei rifiuti senza
detenzione dei medesimi, deve prestare idonee garanzie finanziarie a favore dello Stato, ma le
stesse sono ridotte del quaranta per cento:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, deve prestare idonee garanzie finanziarie come un’impresa priva della certificazione ambientale ai
sensi della norma Uni En Iso 14001;
- Sbagliata: falso, non deve prestare alcuna garanzia finanziaria;
- Sbagliata: falso, deve prestare garanzie finanziarie aumentate del doppio rispetto ad un’impresa priva della
certificazione ambientale ai sensi della norma Uni En Iso 14001.

G_3_00877: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006 un’impresa per le attività di
bonifica dei siti e di bonifica dei beni contenenti amianto non deve mai procedere all'iscrizione
all'Albo nazionale gestori ambientali se in possesso della certificazione ambientale ai sensi
della norma Uni En Iso 14001:
- Esatta: falso, deve iscriversi e deve prestare idonee garanzie finanziarie ma in misura ridotta;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, deve iscriversi e prestare garanzie finanziarie identiche alle imprese non certificate ed iscritte in
quella categoria;
- Sbagliata: falso, può sempre iscriversi in via facoltativa e non obbligatoria.

G_3_00879: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'iscrizione all'Albo nazionale
gestori ambientali è subordinata alla prestazione di idonee garanzie finanziarie a favore dello
Stato:
- Esatta: per le attività raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi e Intermediazione e commercio di rifiuti senza
detenzione dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: solo per le attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi;
- Sbagliata: solo per le attività di intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi;
- Sbagliata: nessuna delle precedenti.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 120 di 149
G_3_00880: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, gli operatori logistici presso le
stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione, gli scali merci e i porti ai
quali, nell'ambito del trasporto intermodale, sono affidati rifiuti in attesa della presa in
carico degli stessi da parte dell'impresa ferroviaria o navale o dell'impresa che effettua il
successivo trasporto:
- Esatta: sono iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: non sono iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali
- Sbagliata: sono iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali e la loro iscrizione non è rinnovabile ma valida a
tempo indeterminato;
- Sbagliata: non sono iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali ma devono prestare idonee garanzie finanziarie.

G_3_00881: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'iscrizione all'Albo nazionale
gestori ambientali è deliberata:
- Esatta: dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha sede legale l'impresa interessata, in base alla
normativa vigente ed alle direttive emesse dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Presidente dell’Albo;
- Sbagliata: da una delle Sezione regionali dell'Albo a scelta del soggetto istante.

G_3_00882: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'iscrizione all'Albo nazionale
gestori ambientali è deliberata dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha sede
legale l'impresa interessata, in base alla normativa vigente ed alle direttive emesse dal
Comitato nazionale:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, solo direttamente dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: falso, per iscriversi non esiste alcuna deliberazione ma l’iscrizione è automatica e facoltativa dopo aver
compilato una specifica scheda con i propri dati;
- Sbagliata: da una delle Sezione regionali dell'Albo a scelta del soggetto istante.

G_3_00883: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, i provvedimenti di decadenza e di
annullamento dell'iscrizione sono deliberati:
- Esatta: dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha sede legale l'impresa interessata, in base alla
normativa vigente ed alle direttive emesse dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove si trova al momento della domanda il rappresentante
dell'impresa interessata.

G_3_00884: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'accettazione, la revoca e lo
svincolo delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato sono
deliberati:
- Esatta: dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha sede legale l'impresa interessata, in base alla
normativa vigente ed alle direttive emesse dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: da una delle Sezione regionali dell'Albo nazionale gestori ambientali a scelta del soggetto istante.

G_3_00885: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'accettazione, la revoca e lo
svincolo delle garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore dello Stato sono
deliberati dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha sede legale l'impresa
interessata, in base alla normativa vigente ed alle direttive emesse dal Comitato nazionale:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, sono deliberate in via esclusiva dalla Corte dei Conti;
- Sbagliata: falso, sono deliberate in via esclusiva dal Consiglio di Stato in sede consultiva;
- Sbagliata: falso,sono deliberate in via esclusiva dai Tribunali Amministrativi Regionali.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 121 di 149
G_3_00886: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, i provvedimenti di sospensione e di
revoca sono deliberati:
- Esatta: dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove ha sede legale l'impresa interessata, in base alla
normativa vigente ed alle direttive emesse dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Comitato nazionale;
- Sbagliata: solo direttamente dal Presidente dell’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: dalla Sezione regionale dell'Albo della Regione ove si trova al momento della domanda il rappresentante
dell'impresa interessata.

G_3_00887: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, avverso i provvedimenti delle
Sezioni regionali dell'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: gli interessati possono proporre ricorso al Comitato nazionale dell'Albo;
- Sbagliata: non è ammesso alcun ricorso amministrativo;
- Sbagliata: è ammesso il solo ricorso ai Tribunali Amministrativi Regionali e non al Consiglio di Stato;
- Sbagliata: è ammesso il ricorso giurisdizionale ai Tribunali Amministrativi Regionali, quindi la sentenza si può
impugnare con ricorso amministrativo al Comitato nazionale dell'Albo.

G_3_00888: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, avverso i provvedimenti delle
Sezioni regionali dell'Albo nazionale gestori ambientali gli interessati possono proporre
ricorso al Comitato nazionale dell'Albo:
- Esatta: nel termine di decadenza di trenta giorni dalla notifica dei provvedimenti stessi;
- Sbagliata: mai;
- Sbagliata: nel termine di decadenza di un anno solare dalla notifica dei provvedimenti stessi;
- Sbagliata: nel termine indicato di volta in volta nel provvedimento della Sezione a discrezione della stessa.

G_3_00889: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: individuazione di requisiti per l'iscrizione, validi per tutte le sezioni, al fine di uniformare le procedure;
- Sbagliata: i requisiti di iscrizione sono scelti da ciascuna Sezione e non devono essere necessariamente uniformi;
- Sbagliata: individuazioni dei requisiti per l’iscrizione che tuttavia le Sezioni possono derogare a loro discrezione,
purché motivino la scelta;
- Sbagliata: non esistono requisiti di iscrizione perché la partecipazione all’Albo deve essere aperta a tutti i soggetti
che vi vogliano aderire.

G_3_00890: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa al principio della
“individuazione di requisiti per l'iscrizione diversi per tutte le sezioni, al fine di consentire a
ciascuna Sezione di mantenere la sua autonomia di gestione dell’Albo”:
- Esatta: falso, il principio è quello della “individuazione di requisiti per l'iscrizione, validi per tutte le sezioni, al fine
di uniformare le procedure”;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, il principio è quello della “individuazione di requisiti per l'iscrizione facoltativi, che le Sezioni
possono derogare a loro discrezione, purché motivino la scelta;
- Sbagliata: falso,il principio è quello della “assenza di requisiti di iscrizione perché la partecipazione all’Albo deve
essere aperta a tutti i soggetti che vi vogliano aderire”.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 122 di 149
G_3_00891: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: coordinamento con la vigente normativa sull'autotrasporto, sul trasporto ferroviario, sul trasporto via mare e
per via navigabile interna;
- Sbagliata: possibilità di novellare la vigente normativa di legge sull'autotrasporto, sul trasporto ferroviario, sul
trasporto via mare e per via navigabile interna;
- Sbagliata: definizione di una nuova normativa sull'autotrasporto, sul trasporto ferroviario, sul trasporto via mare e
per via navigabile interna, abrogando le disposizioni previgenti di legge;
- Sbagliata: assenza di coordinamento con la vigente normativa sull'autotrasporto, sul trasporto ferroviario, sul
trasporto via mare e per via navigabile interna.

G_3_00892: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: effettiva copertura delle spese attraverso i diritti di segreteria e i diritti annuali di iscrizione;
- Sbagliata: effettiva copertura delle spese solo attraverso libere donazioni, con divieto di previsione di diritti di
segreteria e i diritti annuali di iscrizione;
- Sbagliata: effettiva copertura delle spese solo attraverso risorse finanziarie del Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare, con divieto di previsione di diritti di segreteria e i diritti annuali di iscrizione;
- Sbagliata: effettiva copertura delle spese attraverso diritti di segreteria e le sanzioni pecuniarie imposte ai soggetti
che violano le norme sull’iscrizione, con divieto di previsione di diritti annuali di iscrizione.

G_3_00893: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: ridefinizione dei diritti annuali d'iscrizione relativi alle imprese di trasporto dei rifiuti iscritte all'Albo
nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: assenza di diritti annuali d'iscrizione per le imprese di trasporto dei rifiuti iscritte all'Albo nazionale
gestori ambientali;
- Sbagliata: definizione di sanzioni per le imprese di trasporto dei rifiuti iscritte all'Albo nazionale gestori ambientali,
non essendo categoria oggetto di iscrizione;
- Sbagliata: cancellazione di tutte le imprese di trasporto dei rifiuti iscritte all'Albo nazionale gestori ambientali
dall’Albo stesso.

G_3_00894: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: interconnessione e interoperabilità con le pubbliche amministrazioni competenti alla tenuta di pubblici
registri;
- Sbagliata: totale autonomia e impossibilità di comunicazione con tutte le pubbliche amministrazioni competenti
alla tenuta di pubblici registri, onde assicurare l’indipendenza dell’Albo;
- Sbagliata: soppressione delle pubbliche amministrazioni competenti alla tenuta di pubblici registri;
- Sbagliata: soppressione dei pubblici registri.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 123 di 149
G_3_00895: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: riformulazione del sistema disciplinare-sanzionatorio dell'Albo e delle cause di cancellazione
dell'iscrizione;
- Sbagliata: soppressione delle cause di cancellazione dell'iscrizione;
- Sbagliata: soppressione del sistema disciplinare-sanzionatorio dell'Albo;
- Sbagliata: impossibilità di riformulazione delle cause di cancellazione dall’Albo, oggetto di riserva di legge
assoluta.

G_3_00896: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il decreto del Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, tra l’altro, le attribuzioni e
le modalità organizzative dell'Albo nazionale gestori ambientali, si informa ai seguenti
principi:
- Esatta: definizione delle competenze e delle responsabilità del responsabile tecnico;
- Sbagliata: soppressione del responsabile tecnico;
- Sbagliata: definizione delle competenze del responsabile tecnico, con il divieto di prevedere per lo stesso
qualunque responsabilità;
- Sbagliata: attribuzione delle funzioni del responsabile tecnico in capo al Presidente dell’Albo.

G_3_00897: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, sono esclusi dall'obbligo di
iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: gli imprenditori agricoli di cui all'art. 2135 del c.c., produttori iniziali di rifiuti, per il trasporto dei propri
rifiuti effettuato all'interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del conferimento
degli stessi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell'articolo 183 del
d.lgs. n. 152/2006;
- Sbagliata: tutti gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile;
- Sbagliata: tutti gli imprenditori ai sensi dell’art. 2082 c.c.;
- Sbagliata: gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, produttori iniziali di rifiuti, per il
trasporto dei propri rifiuti all’interno del territorio nazionale ai fini del conferimento degli stessi nell'ambito del
circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell'articolo 183 del d.lgs. n. 152/2006.

G_3_00898: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, gli imprenditori agricoli di cui
all'articolo 2135 del codice civile, produttori iniziali di rifiuti:
- Esatta: sono esclusi dall'obbligo di iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali per il trasporto dei propri rifiuti
effettuato all'interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del conferimento degli
stessi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell'articolo 183 del d.lgs.
n. 152/2006;
- Sbagliata: sono sempre esclusi dall'obbligo di iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: devono essere iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali solo per il trasporto dei propri rifiuti
effettuato all'interno del territorio provinciale o regionale dove ha sede l'impresa ai fini del conferimento degli
stessi nell'ambito del circuito organizzato di raccolta di cui alla lettera pp) del comma 1 dell'articolo 183 del d.lgs.
n. 152/2006;
- Sbagliata: devono essere sempre iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 124 di 149
G_3_00900: Con la circolare n. 437 del 29 maggio 2015, è stato chiarito che un’impresa che
intende trasportare ai centri raccolta disciplinati dal D.M. 8 aprile 2008 rifiuti speciali
prodotti dalla propria attività assimilati ai rifiuti urbani è sottoposta all’iscrizione all’Albo ai
sensi del suddetto articolo 212, comma 8 del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (che riguarda “i
produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei
propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di
raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi
o trenta litri al giorno”) e, conseguentemente, ha l’obbligo d’iscrizione nella categoria 2 bis di
cui al D.M.120/2014:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, la soluzione fornita nella circolare è che per tale attività non è proprio necessaria alcuna iscrizione;
- Sbagliata: falso, la soluzione fornita nella circolare è che per tale attività è necessaria l’iscrizione; nella categoria 4
“raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi”;
- Sbagliata: falso, la soluzione fornita nella circolare è che per tale attività è necessaria l’iscrizione; nella categoria 5:
“raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi”.

G_3_00901: Ai sensi della circolare n. 437 del 29 maggio 2015, un’impresa che intende
trasportare ai centri raccolta disciplinati dal D.M. 8 aprile 2008 rifiuti speciali, prodotti dalla
propria attività, assimilati ai rifiuti urbani può essere sottoposta all’iscrizione all’Albo
nazionale gestori ambientali ai sensi del suddetto articolo 212, comma 8 del d.lgs. 3 aprile
2006, n. 152 (che riguarda “i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano
operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti
pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in
quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno”) con conseguente iscrizione
nella categoria 2 bis di cui al D.M.120/2014?
- Esatta: sì;
- Sbagliata: no, per tale attività non è proprio necessaria alcuna iscrizione;
- Sbagliata: no, per tale attività è necessaria l’iscrizione; nella categoria 4 “raccolta e trasporto di rifiuti speciali non
pericolosi”;
- Sbagliata: falso, la soluzione fornita nella circolare è che per tale attività è necessaria l’iscrizione; nella categoria 5:
“raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi”.

G_3_00902: Con la circolare n. 1140 del 15 dicembre 2014, il Comitato nazionale ha


ritenuto che nei casi di variazione dell’iscrizione per trasferimento della sede legale nel
territorio di competenza di altra Sezione regionale rispetto a quella che ha provveduto
all’iscrizione, ai sensi dell’art. 18, comma 4, del decreto ministeriale n.120 del 2014,
considerato che la variazione di sede legale viene comunicata dall’impresa anche al Registro
delle Imprese:
- Esatta: la notizia del trasferimento al Registro delle Imprese, data dal soggetto interessato tramite PEC alla
Sezione regionale nel cui territorio di competenza la sede è trasferita, possa tenere luogo della domanda di
variazione dell’iscrizione;
- Sbagliata: il soggetto interessato debba comunque procedere alla comunicazione del trasferimento all’Albo con una
domanda di variazione;
- Sbagliata: il soggetto interessato, una volta effettuato comunicato il trasferimento al Registro delle Imprese, non
sia più tenuto ad alcuna comunicazione all’Albo;
- Sbagliata: il soggetto interessato non debba dare comunicazione del trasferimento né al Registro delle Imprese né
all’Albo.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 125 di 149
G_3_00903: Con la circolare n. 1140 del 15 dicembre 2014, il Comitato nazionale ha
ritenuto che nei casi di variazione dell’iscrizione per trasferimento della sede legale nel
territorio di competenza di altra Sezione regionale rispetto a quella che ha provveduto
all’iscrizione, ai sensi dell’art. 18, comma 4, del decreto ministeriale n.120 del 2014,
considerato che la variazione di sede legale viene comunicata dall’impresa anche al Registro
delle Imprese, la notizia del trasferimento al Registro delle Imprese, data dal soggetto
interessato tramite PEC alla Sezione regionale nel cui territorio di competenza la sede è
trasferita, possa tenere luogo della domanda di variazione dell’iscrizione:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, il soggetto interessato deve comunque procedere alla comunicazione del trasferimento all’Albo
con una domanda di variazione;
- Sbagliata: falso, non è non esiste alcun obbligo di dare notizia di tale variazione all’Albo;
- Sbagliata: falso, il soggetto interessato, una volta effettuato comunicato il trasferimento al Registro delle Imprese,
non sia più tenuto ad alcuna comunicazione all’Albo.

G_3_00904: Con la circolare n. 1140 del 15 dicembre 2014, il Comitato nazionale ha


chiarito che nel caso di provvedimenti disciplinari la Sezione regionale:
- Esatta: debba valutare se l’irregolarità contestata riguardi esclusivamente l’attività svolta nell’ambito della
categoria d’iscrizione o se, invece, coinvolga l’impresa nel suo complesso; a seconda del risultato delle valutazioni
il provvedimento potrà infatti riguardare tutte le categorie di iscrizione di un’impresa o solo alcune di esse;
- Sbagliata: non sia tenuta a valutare se l’irregolarità contestata riguardi esclusivamente l’attività svolta nell’ambito
della categoria d’iscrizione o se, invece, coinvolga l’impresa nel suo complesso perché il provvedimento dovrà
necessariamente riguardare tutte le categorie di iscrizione di un’impresa;
- Sbagliata: debba valutare se l’irregolarità contestata riguardi esclusivamente l’attività svolta nell’ambito della
categoria d’iscrizione o se, invece, coinvolga l’impresa nel suo complesso ma non è tenuta a motivare in modo
chiaro ed esaustivo le sue valutazioni, che devono rimanere segrete;
- Sbagliata: non sia tenuta a valutare se l’irregolarità contestata riguardi esclusivamente l’attività svolta nell’ambito
della categoria d’iscrizione o se, invece, coinvolga l’impresa nel suo complesso perché il provvedimento dovrà
necessariamente riguardare solo alcune delle categorie di iscrizione e mai tutte le categorie di iscrizione di
un’impresa.

G_3_00905: Ai sensi della circolare n. 1140 del 15 dicembre 2014, il provvedimento


disciplinare deve necessariamente riguardare tutte le categorie di iscrizione di un’impresa o
solo alcune di esse?
- Esatta: può sia riguardare tutte le categorie di iscrizione di un’impresa, sia solo alcune di esse e pertanto la Sezione
regionale è tenuta a valutare se l’irregolarità contestata riguardi esclusivamente l’attività svolta nell’ambito della
categoria d’iscrizione o se, invece, coinvolga l’impresa nel suo complesso;
- Sbagliata: può riguardare solo tutte le categorie di iscrizione di un’impresa;
- Sbagliata: può riguardare solo alcune delle categorie di iscrizione di un’impresa;
- Sbagliata: solo alcune di esse ed in particolare non più di due delle categorie di iscrizione di un’impresa.

G_3_00906: Con la circolare n. 691 del 12/06/2013 il Comitato nazionale ha ritenuto che i
rifiuti ingombranti, qualora siano prodotti nell’ambito dell’attività di imprese edili iscritte
all’Albo nazionale gestori ambientali ai sensi dell’art. 212, comma 8, del D.Lgs. 152/06,
possano essere trasportati dall’impresa stessa con l’iscrizione all’Albo ai sensi del citato art.
212, comma 8, del D. Lgs. 152/06:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, perché il suddetto trasporto non è attività oggetto di iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: falso, perché il suddetto trasporto è oggetto di iscrizione all’Albo solo come categoria 8 (intermediazione
e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi);
- Sbagliata: falso, perché il suddetto trasporto è oggetto di iscrizione all’Albo solo come categoria 9 (bonifica di siti).

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 126 di 149
G_3_00907: Con la Delibera n. 1 del 22 aprile 2015 del Comitato nazionale è stato adottato il
Regolamento per lo svolgimento dei controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni
sostitutive di certificazione e di atto di notorietà ai sensi del Decreto del Presidente della
Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, rese ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori
ambientali:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non esiste alcuna possibilità di controllo a campione sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive
di certificazione;
- Sbagliata: falso, ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali è sempre necessario allegare gli
originali dei documenti attestanti gli atti o fatti dichiarati;
- Sbagliata: falso, gli atti e fatti oggetto di dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà ai sensi del
Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, rese ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali, si ritengono sempre rispondenti al vero.

G_3_00908: Esiste il Regolamento per lo svolgimento dei controlli a campione sulla veridicità
delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà ai sensi del Decreto del
Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445, rese ai fini dell’iscrizione all’Albo
nazionale gestori ambientali?
- Esatta: sì, è stato adottato con la Delibera n. 1 del 22 aprile 2015 del Comitato nazionale;
- Sbagliata: no, non esiste perché non vi è alcuna possibilità di controllo a campione sulla veridicità delle
dichiarazioni sostitutive di certificazione;
- Sbagliata: no, non esiste perché ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali è sempre necessario
allegare gli originali dei documenti attestanti gli atti o fatti dichiarati;
- Sbagliata: sì, è stato adottato limitatamente ad alcune categorie di iscrizione.

G_3_00909: Con la Delibera n. 7 del 25/11/2014 del Comitato nazionale è stata disposta la
disciplina delle variazioni che prevedono il trasferimento dell’iscrizione stessa ad altro
soggetto giuridico:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non è mai possibile il trasferimento dell’iscrizione da un soggetto giuridico ad un altro;
- Sbagliata: falso, il trasferimento dell’iscrizione da un soggetto giuridico ad un altro non solo non è possibile ma
costituisce un reato penale;
- Sbagliata: falso, non rientra nelle funzioni del Comitato nazionale disporre una simile disciplina.

G_3_00910: E’ possibile il trasferimento dell’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali


da un soggetto giuridico ad un altro in casi quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo,
fusioni, incorporazioni, scissioni, donazioni, cessioni d’azienda o di ramo d’azienda?
- Esatta: Secondo le modalità ed i casi disciplinati dalla delibera n. 7 del 25/11/2014 del Comitato nazionale, che ne
regolamenta la disciplina;
- Sbagliata: no, non è mai possibile il trasferimento dell’iscrizione da un soggetto giuridico ad un altro;
- Sbagliata: no, il trasferimento dell’iscrizione da un soggetto giuridico ad un altro non solo non è possibile ma
costituisce un reato penale;
- Sbagliata: sì, è sempre possibile in virtù di un principio generale anche se la materia non è ancora stata
regolamentata dal Comitato nazionale.

G_3_00911: La trasmissione e gestione delle domande e delle comunicazioni all’Albo


nazionale gestori ambientali:
- Esatta: deve avvenire nel rispetto del Regolamento per la gestione telematica delle domande e delle comunicazioni
relative all'iscrizione all'Albo, adottato con la delibera n. 2 del 11/09/2013 del Comitato nazionale;
- Sbagliata: può avvenire solo in via cartacea;
- Sbagliata: deve avvenire in via telematica, anche se non è stato ancora adottato il Regolamento per la gestione
telematica delle domande e delle comunicazioni relative all'iscrizione all'Albo;
- Sbagliata: avviene esclusivamente secondo le regole organizzative interne di ciascuna sezione regionale o
provinciale, che può scegliere tra gestione telematica o cartacea.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 127 di 149
G_3_00912: Esiste un Regolamento per la gestione telematica delle domande e delle
comunicazioni relative all'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali?
- Esatta: sì, è stato adottato delibera n. 2 del 11/09/2013 del Comitato nazionale;
- Sbagliata: no, perché la gestione delle domande e delle comunicazioni può avvenire solo in via cartacea;
- Sbagliata: no, non ancora;
- Sbagliata: no, perché la scelta della gestione telematica o cartacea è rimessa a ciascuna sezione regionale o
provinciale.

G_3_00913: Ai sensi della delibera n. 2 del 11/09/2013 del Comitato nazionale, la trasmissione
e gestione delle domande e delle comunicazioni all’Albo nazionale gestori ambientali:
- Esatta: deve svolgersi tramite modalità telematica;
- Sbagliata: deve svolgersi tramite modalità telematica solo per imprese o enti iscritti all’Albo che abbiano più di
quindici dipendenti;
- Sbagliata: deve svolgersi tramite modalità cartacea;
- Sbagliata: deve svolgersi tramite modalità telematica solo se si tratta di imprese o enti che gestiscono ingenti
quantità di rifiuti.

G_3_00914: L’assenza di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’212 del
d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: può assumere rilevanza penale;
- Sbagliata: non comporta mai l’attribuzione di sanzioni;
- Sbagliata: non ha mai rilevanza penale;
- Sbagliata: non può essere in alcun modo punita né in via penale né amministrativa.

G_3_00915: L’assenza di iscrizione all’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui


all’212 del d.lgs. n. 152 del 2006 non assume alcuna rilevanza giuridica trattandosi di
un’iscrizione sempre facoltativa:
- Esatta: falso, l’iscrizione è obbligatoria e la violazione delle suddette disposizioni può comportare conseguenze
giuridiche;
- Sbagliata: vero;
- Sbagliata: falso, l’iscrizione è facoltativa e la violazione delle suddette disposizioni può comportare l’applicazione
di sanzioni amministrative;
- Sbagliata: falso, l’iscrizione è obbligatoria ma la violazione delle suddette disposizioni non assume comunque
alcuna rilevanza giuridica.

G_3_00916: Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento,


commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione,
iscrizione o comunicazione di cui all’212 del d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: può con il suo fatto commettere la fattispecie di reato penale di “attività di gestione di rifiuti non
autorizzata” di cui all’art. 256 del d. lgs n. 152 del 2006;
- Sbagliata: è punito con una sola sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: è punito solo con un richiamo del Comitato Nazionale dell’ Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: non può essere punito in alcun modo.

G_3_00917: Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento,


commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione,
iscrizione o comunicazione di cui all’212 del d.lgs. n. 152 del 2006 può con il suo fatto
commettere la fattispecie di reato penale di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” di
cui all’art. 256 del d. lgs n. 152 del 2006:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, è punito con una sola sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: falso, è punito solo con un richiamo del Comitato Nazionale dell’ Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: falso, non può essere sanzionato in alcun modo.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 128 di 149
G_3_00918: La mancata iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’212 del
d.lgs. n. 152 del 2006 da parte dei soggetti che vi sono obbligati per legge:
- Esatta: può comportare l’integrazione di una contravvenzione penale al ricorrere di tutti gli elementi fondanti la
responsabilità penale del soggetto agente;
- Sbagliata: non può mai comportare l’integrazione di una contravvenzione penale ma, al più, può essere suscettibile
di una sanzione amministrativa pecuniaria;
- Sbagliata: non è mai punibile perché l’iscrizione all’Albo è per sua natura facoltativa;
- Sbagliata: non pregiudica mai dalla possibilità di svolgere l’attività senza iscrizione, posto che si tratta di un’attività
espressione della libertà di iniziativa economica di cui all’art. 41 della Costituzione, che in quanto tale può essere
oggetto di iscrizione all’Albo oppure no

G_3_00919: L’art. 256 del d. lgs n. 152 del 2006, “attività di gestione di rifiuti non
autorizzata”, punisce chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero,
smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta
autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui all’212 del d.lgs. n. 152 del 2006, “Albo
nazionale gestori ambientali”:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, l’art.212 non è contemplato tra le disposizioni richiamate dall’art. 256;
- Sbagliata: falso, l’art.212 è espressamente escluso dalle disposizioni richiamate dall’art. 256;
- Sbagliata: falso, la fattispecie di reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” per il principio di stretta
legalità che regola il diritto penale non può mai essere integrata dal caso di attività di gestione di rifiuti in assenza
di iscrizione ad un albo.

G_3_00921: In caso di carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o
comunicazioni all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il
soggetto responsabile:
- Esatta: può essere punito ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006 , “attività di gestione di rifiuti non
autorizzata”, ma ai sensi del comma 4 della stessa norma, le pene devono essere ridotte rispetto al caso della totale
mancanza di iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: non può essere penalmente punito;
- Sbagliata: può essere punito ai sensi dell’art. 256 del d.lgs. n. 152 del 2006 , “attività di gestione di rifiuti non
autorizzata”, ma ai sensi del comma 4 della stessa norma, le pene devono essere aumentate rispetto al caso della
totale mancanza di iscrizione all’Albo;
- Sbagliata: può essere solo soggetto ad una sanzione amministrativa pecuniaria.

G_3_04035: Le imprese e gli enti iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali nelle categorie
ordinarie sono tenuti a rinnovare l'iscrizione ogni cinque anni, a decorrere dalla data di
efficacia dell'iscrizione:
- Esatta: vero, presentando un'autocertificazione che attesti la permanenza dei requisiti previsti;
- Sbagliata: vero, presentando una nuova domanda di iscrizione;
- Sbagliata: falso, non è prevista la necessità di rinnovare l’iscrizione;
- Sbagliata: falso, sono tenuti a rinnovare l'iscrizione ogni due anni.

G_3_04036: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, l'iscrizione all'Albo nazionale gestori
ambientali nelle categorie ordinarie:
- Esatta: deve essere rinnovata ogni cinque anni;
- Sbagliata: deve essere rinnovata ogni quindici anni;
- Sbagliata: ha durata illimitata nel tempo e non deve essere rinnovata;
- Sbagliata: ha durata semestrale.

G_3_04037: Ai sensi dell’art. 212 del d.lgs. n. 152 del 2006, l'iscrizione all’Albo nazionale
gestori ambientali nelle categorie ordinarie:
- Esatta: deve essere rinnovata ogni cinque anni;
- Sbagliata: non deve essere rinnovata perché ha durata illimitata nel tempo;
- Sbagliata: scade automaticamente dopo cinque anni con necessità di richiedere una nuova autorizzazione, non
essendo previste procedure di rinnovo;
- Sbagliata: deve essere rinnovata solo se il soggetto iscritto ha subito un provvedimento di cancellazione dall’Albo.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 129 di 149
G_3_04083: Ai sensi dell’art. 10, del d.m. n. 120 del 2014, se il titolare di un’impresa
individuale non è cittadino italiano:
- Esatta: può comunque iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali purché cittadino di Stati membri della UE o
di un altro Stato, a condizione che quest'ultimo riconosca analogo diritto ai cittadini italiani;
- Sbagliata: può sempre iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali purché non cittadino di Stati membri della
UE;
- Sbagliata: non può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali;
- Sbagliata: può iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali solo se ottiene uno speciale visto dalla sua
Ambasciata di appartenenza.

G_3_04087: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120 tutte le seguenti imprese ed enti sono
iscritti all'Albo nazionale gestori ambientali sulla base di una comunicazione presentata alla
sezione regionale o provinciale territorialmente competente, tranne:
- Esatta: aziende speciali, consorzi di Comuni e società di gestione dei servizi pubblici di cui al decreto legislativo 18
agosto 2000, n. 267, per i servizi di trasporto e produzione di amianto;
- Sbagliata: aziende speciali, consorzi di Comuni e società di gestione dei servizi pubblici di cui al decreto legislativo
18 agosto 2000, n. 267, per i servizi di gestione dei rifiuti urbani prodotti nei medesimi comuni;
- Sbagliata: imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e
trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e
trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno di cui
all'articolo 212, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
- Sbagliata: imprese che effettuano la raccolta e trasporto dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ai
sensi del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare di concerto con i Ministri dello
sviluppo economico e della salute, 8 marzo 2010, n. 65, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 maggio 2010, n. 102.

G_3_04088: In caso di assenza della iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali di cui
all’212 del d.lgs. n. 152 del 2006, il soggetto responsabile puo` essere punito ai sensi dell’art.
256 del d.lgs. n. 152 del 2006, “attivita` di gestione di rifiuti non autorizzata”:
- Esatta: con la pena dell'arresto o con l'ammenda, se si tratta di rifiuti non pericolosi; sia con la pena dell’arresto che
con l’ammenda, se si tratta di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: con una sanzione amministrativa pari la doppio del profitto conseguito, per qualsiasi tipologia di rifiuto;
- Sbagliata: con la pena dell’ergastolo se si tratta di rifiuti pericolosi;
- Sbagliata: con una sanzione amministrativa pari la doppio del profitto conseguito, se si tratta di rifiuti non
pericolosi, l’importo è raddoppiato se si tratta di rifiuti pericolosi

G_3_04082: Ai sensi dell’art. 8 del D.M. n. 120 del 2014, sono tenuti alla iscrizione all’Albo
nazionale gestori ambientali come categoria 3-bis “ distributori e installatori di
apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), trasportatori di rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche in nome dei distributori, installatori e gestori dei centri di assistenza
tecnica di tali apparecchiature di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute, 8
marzo 2010, n. 65”?
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, si tratta di soggetti entrambi esonerati dall’iscrizione;
- Sbagliata: falso, sono tenuti all’iscrizione solo i trasportatori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
come sopra definiti;
- Sbagliata: falso, sono tenuti all’iscrizione solo i distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (AEE).

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 130 di 149
G_3_04084: Ai sensi dell’art. 10, comma 2 del d.m. 120 del 2014, il titolare di un’impresa
individuale puo` iscriversi all’Albo nazionale gestori ambientali, purché non abbia riportato
condanna passata in giudicato, anche ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale.
Qualora sia intervenuta l'estinzione di ogni effetto penale della condanna o sia stato concesso
il condono della pena, comunque non è ammessa l’iscrizione all’Albo se:
- Esatta: ha subito condanna a pena detentiva per reati previsti dalle norme a tutela dell'ambiente, ivi incluse le
norme a tutela della salute, le norme in materia edilizia e in materia urbanistica;
- Sbagliata: ha subito condanna a pena detentiva per reati tributari;
- Sbagliata: ha subito condanna a pena detentiva per reati colposi;
- Sbagliata: ha subito condanna a pena detentiva per reati previsti dalle norme a tutela dell'ambiente, con esclusione
di quelli previsti dalle norme a tutela della salute, nonché dalle norme in materia edilizia e in materia urbanistica.

G_3_04085: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che la domanda d'iscrizione all'Albo sia corredata da
specifici documenti; in aggiunta a quanto previsto in via generale, le imprese e gli enti che
intendono effettuare l'attività di trasporto dei rifiuti per ferrovia devono corredare la
domanda d'iscrizione con ulteriore documentazione. Quale?
- Esatta: copia conforme della licenza rilasciata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: copia non conforme della licenza rilasciata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: copia non conforme del certificato di sicurezza rilasciato ai sensi del decreto legislativo 10 agosto 2007,
n. 162;
- Sbagliata: l’originale del certificato di sicurezza rilasciato ai sensi del decreto legislativo 10 agosto 2007, n. 162.

G_3_04086: Ai sensi del decreto 3 giugno 2014, n. 120, il procedimento d'iscrizione all'Albo
nazionale gestori ambientali prevede che la domanda d'iscrizione all'Albo sia corredata da
specifici documenti e, in aggiunta a quanto previsto in via generale, le imprese e gli enti che
intendono effettuare l'attività di trasporto dei rifiuti per via marittima e per via navigabile
interna:
- Esatta: presentano idonea documentazione attestante la conformità, delle navi che trasportano rifiuti, alla
normativa in materia, in relazione ai tipi di rifiuti che si intendono trasportare;
- Sbagliata: non sono tenuti a presentare alcuna documentazione aggiuntiva;
- Sbagliata: presentano copia conforme della licenza rilasciata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
- Sbagliata: presentano idonea documentazione attestante la non conformità delle navi alle norme che disciplinano il
trasporto di carichi solidi alla rinfusa, in relazione ai tipi di rifiuti che si intendono trasportare.

Materia: 4. Sicurezza del lavoro

G_4_00923: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 con "servizio di prevenzione e protezione dai
rischi" si intende:
- Esatta: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e
protezione dai rischi professionali per i lavoratori;
- Sbagliata: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti
nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate
misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel
tempo dei livelli di salute e sicurezza;
- Sbagliata: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un'organizzazione internazionale, da un organismo europeo
o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria;
- Sbagliata: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica,
adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la
riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall'Istituto
superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all'articolo 51, validate dalla Commissione
consultiva permanente di cui all'articolo 6, previa istruttoria tecnica dell'ISPESL, che provvede a assicurarne la
più ampia diffusione.

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G_4_00924: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 il “responsabile del servizio di prevenzione e
protezione" è :
- Esatta: la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 designata dal datore di
lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
- Sbagliata: il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che
collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei
rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente
decreto;
- Sbagliata: la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e
della sicurezza durante il lavoro;
- Sbagliata: la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla
natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività' lavorativa e vigilando
su di essa.

G_4_00925: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 è “addetto al servizio di prevenzione e


protezione”:
- Esatta: la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32, facente parte del
servizio del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
- Sbagliata: il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che
collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei
rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente
decreto;
- Sbagliata: la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e
della sicurezza durante il lavoro;
- Sbagliata: la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla
natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività' lavorativa e vigilando
su di essa.

G_4_00926: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 con "medico competente" si intende:
- Esatta: il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che
collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei
rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente
decreto;
- Sbagliata: la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32, facente parte del
servizio del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
- Sbagliata: la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e
della sicurezza durante il lavoro;
- Sbagliata: l’insieme degli atti medici,finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in
relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività
lavorativa.

G_4_00927: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 il "medico competente" ha tutti i seguenti
obblighi, ad esclusione di uno. Quale?
- Esatta: visita gli ambienti di lavoro secondo la cadenza che ritiene opportuna ed in ogni caso superiore a quella
annuale; tale cadenza non deve essere comunicata al datore di lavoro perché non ne è necessaria l’annotazione nel
documento di valutazione dei rischi;
- Sbagliata: programma ed effettua la sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 41 attraverso protocolli sanitari definiti
in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati;
- Sbagliata: istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per
ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria;
- Sbagliata: fornisce informazioni ai lavoratori sul significato della sorveglianza sanitaria cui sono sottoposti e, nel
caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessità di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche
dopo la cessazione della attività che comporta l'esposizione a tali agenti.

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G_4_00928: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 con "rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza” si intende:
- Esatta: la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della
sicurezza durante il lavoro;
- Sbagliata: la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32, facente parte del
servizio del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
- Sbagliata: il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che
collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei
rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente
decreto;
- Sbagliata: la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla
natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività' lavorativa e vigilando
su di essa.

G_4_00929: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 con "datore di lavoro" si intende:
- Esatta: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e
l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità
dell'organizzazione stessa o dell'unita' produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa;
- Sbagliata: nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.
165, il dirigente al quale non spettano i poteri di gestione;
- Sbagliata: la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa
nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo
fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari;
- Sbagliata: la persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla
natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività lavorativa e vigilando
su di essa.

G_4_00930: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, con “preposto” si intende:


- Esatta: la persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali
adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l'attuazione delle
direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere
di iniziativa;
- Sbagliata: il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38, che
collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei
rischi ed e' nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente
decreto;
- Sbagliata: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e
l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità
dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa;
- Sbagliata: la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito
dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di
apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.

G_4_00931: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, i preposti, in riferimento alle attività che
rientrano nel campo di applicazione del decreto, secondo le loro attribuzioni e competenze,
devono svolgere tutte le seguenti attività ad esclusione di una. Quale?
- Esatta: verificare che tutti i lavoratori, anche quelli che non hanno ricevuto adeguate istruzioni, accedano alle zone
che li espongono ad un rischio grave e specifico;
- Sbagliata: sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché
delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e
dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza,
informare i loro superiori diretti;
- Sbagliata: richiedere l'osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare
istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato e inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o
la zona pericolosa;
- Sbagliata: informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il
rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione.

G_4_00932: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, i preposti, in riferimento alle attività che
rientrano nel campo di applicazione del decreto, secondo le loro attribuzioni e competenze,
non sono tenuti a segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente le deficienze dei
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mezzi e delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, e ogni altra
condizione di pericolo che si verifichi durante il lavoro, delle quali vengano a conoscenza sulla
base della formazione ricevuta:
- Esatta: falso, devono segnalare tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente sia le deficienze dei mezzi e delle
attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, sia ogni altra condizione di pericolo come sopra
definita
- Sbagliata: vero, perché tale compito spetta ad ogni singolo lavoratore;
- Sbagliata: vero, perché tale compito spetta al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
- Sbagliata: falso, il caso di deficienze dei dispositivi di protezione individuale è l’unico nel quale devono segnalare
tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente mentre ogni altra condizione di pericolo come sopra definita deve
essere segnalata tempestivamente agli altri lavoratori.

G_4_00933: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, con "lavoratore" si intende:


- Esatta: la persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito
dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di
apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari;
- Sbagliata: la persona definita come tale dall’art. 2 del decreto e ad esso non è mai equiparato il socio lavoratore di
cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell'ente stesso;
- Sbagliata: la persona definita come tale dall’art. 2 del decreto e ad esso non è mai equiparato l'associato in
partecipazione di cui all'articolo 2549, e seguenti del codice civile;
- Sbagliata: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e
l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità
dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.

G_4_00934: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, ogni lavoratore deve prendersi cura della
propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui
ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni:
- Esatta: vero, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro;
- Sbagliata: falso, la legge non prevede un simile obbligo poiché il lavoratore deve prendersi cura della propria salute
e sicurezza e non di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, anche se su di esse ricadono gli effetti
delle sue azioni o omissioni;
- Sbagliata: falso, per il principio di autodeterminazione al trattamento sanitario il lavoratore non può essere tenuto a
prendersi cura della propria salute e sicurezza;
- Sbagliata: vero ma il datore di lavoro non è tenuto a fornire alcun mezzo al lavoratore per assicurare che si prenda
cura di sé o degli altri lavoratori.

G_4_00935: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, i lavoratori sono tenuti a tutte le seguenti
attività, ad esclusione di una, quale?
- Esatta: rimuovere o modificare anche senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di
controllo;
- Sbagliata: contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti
a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- Sbagliata: osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini
della protezione collettiva ed individuale;
- Sbagliata: partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro.

G_4_00936: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, i lavoratori sono tenuti a tutte le seguenti
attività, ad esclusione di una, quale?
- Esatta: compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono
compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
- Sbagliata: sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal decreto legislativo o comunque disposti dal medico
competente;
- Sbagliata: contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all'adempimento degli obblighi previsti
a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
- Sbagliata: osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini
della protezione collettiva ed individuale.

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G_4_00937: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, i lavoratori possono rimuovere o modificare
anche senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo:
- Esatta: falso, non devono rimuoverli o modificarli senza autorizzazione;
- Sbagliata: falso, ma possono compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza;
- Sbagliata: vero, non è necessaria alcuna autorizzazione;
- Sbagliata: vero, così come possono compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro
competenza.

G_4_00938: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, i progettisti dei luoghi e dei posti di lavoro e
degli impianti rispettano i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro al momento delle scelte progettuali e tecniche e scelgono attrezzature, componenti e
dispositivi di protezione rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari in materia:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, i progettisti non sono chiamati ad osservare i principi generali di prevenzione in materia di salute e
sicurezza sul lavoro;
- Sbagliata: falso, tali principi non si applicano al momento delle scelte progettuali e tecniche ma solo dopo;
- Sbagliata: non esiste del personale qualificato come “progettista”.

G_4_00939: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, che disciplina gli obblighi dei fabbricanti e dei
fornitori:
- Esatta: sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro,
dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti
in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- Sbagliata: è possibile la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro,
dispositivi di protezione individuali ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti
in materia di salute e sicurezza sul lavoro, purché comunque utili alla protezione del lavoratore;
- Sbagliata: sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro ed
impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul
lavoro, mentre i dispositivi di protezione individuali, se provenienti dall’estero, sono comunque vendibili anche se
non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- Sbagliata: sono ammessi la concessione in uso di attrezzature di lavoro, dispositivi di protezione individuali ed
impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul
lavoro purché comunque utili alla protezione del lavoratore.

G_4_00940: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, che disciplina gli obblighi degli installatori, gli
installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro o altri mezzi tecnici, per la parte di
loro competenza:
- Esatta: devono attenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi
fabbricanti;
- Sbagliata: non sono tenuti a rispettare le norme di salute e sicurezza sul lavoro perché le stesse si applicano solo
quando l’impianto è stato già installato;
- Sbagliata: sono tenuti ad agire solo secondo le proprie capacità personali e possono non attenersi alle istruzioni
fornite dai rispettivi fabbricanti;
- Sbagliata: sono una categoria esclusa dall’applicazione delle norme di salute e sicurezza sul lavoro.

G_4_00941: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, tutte le seguenti attività rientrano tra le misure
generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ad esclusione
di una, quale?
- Esatta: l'utilizzo illimitato degli agenti chimici, fisici e biologici sui luoghi di lavoro;
- Sbagliata: l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;
- Sbagliata: il rispetto dei principi ergonomici nell'organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro,
nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre
gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo;
- Sbagliata: la limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 135 di 149
G_4_00942: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, tra le misure generali di tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro è prevista:
- Esatta: l'eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle
conoscenze acquisite in base al progresso tecnico;
- Sbagliata: il monitoraggio dei rischi al fine di produrre un incremento degli stessi;
- Sbagliata: la riduzione dei rischi non alla fonte;
- Sbagliata: il contenimento dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò
non sia possibile, la loro eliminazione.

G_4_00943: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il controllo sanitario dei lavoratori:
- Esatta: si attua attraverso la sorveglianza sanitaria, un insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di
salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità
di svolgimento dell'attività lavorativa;
- Sbagliata: non rientra tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro;
- Sbagliata: è un’attività necessaria per la sicurezza di tutta l’azienda, pertanto il medico competente, onde evitare
atti di dissenso dei lavoratori, non deve mai informarli sul controllo sanitario cui sono sottoposti;
- Sbagliata: non consente la visita medica in occasione del cambio della mansione per verificare l'idoneità' alla
mansione specifica, che non è compresa nella sorveglianza sanitaria ai sensi dell’art. 41 del decreto.

G_4_00944: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, la valutazione di tutti i rischi per la salute e
sicurezza rientra tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori
nei luoghi di lavoro:
- Esatta: vero, così come vi rientra la riduzione dei rischi alla fonte;
- Sbagliata: vero, mentre non vi rientra la riduzione dei rischi alla fonte
- Sbagliata: falso, vi rientra invece la riduzione dei rischi alla fonte;
- Sbagliata: falso, perché tale tutela si fonda sull'informazione e formazione adeguate per i lavoratori e non sulla
valutazione del rischio, un’attività per sua natura incerta ed inattendibile.

G_4_00945: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, la partecipazione e consultazione dei lavoratori
non rientra tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei
luoghi di lavoro:
- Esatta: falso, vi rientra così come la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
- Sbagliata: falso, mentre viceversa non vi rientra la sostituzione di ciò che e' pericoloso con ciò che non lo è, o è
meno pericoloso;
- Sbagliata: vero, perché la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro risponde ad
esigenze superiori, afferenti alla protezione della salute umana, che non possono essere oggetto di consultazione
con i lavoratori;
- Sbagliata: vero, perché tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza è prevista solo la partecipazione
e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

G_4_00946: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, tra le misure generali di tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro vi è la priorità delle misure di protezione
collettiva rispetto alle misure di protezione individuale:
- Esatta: vero, così come vi è il controllo sanitario dei lavoratori;
- Sbagliata: falso, vi è la priorità delle misure di protezione individuale rispetto alle misure di protezione collettiva;
- Sbagliata: falso, non vi è alcuna priorità tra le due misure;
- Sbagliata: vero, mentre non vi è il controllo sanitario dei lavoratori.

G_4_00947: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, tra le misure generali di tutela della salute e
della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro vi è l'uso di segnali di avvertimento e di
sicurezza:
- Esatta: vero, così come vi è la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, con particolare riguardo ai
dispositivi di sicurezza;
- Sbagliata: falso, si tratta di un adempimento sempre facoltativo e non riconducibile alle misure generali;
- Sbagliata: falso, non è riconducibile alle misure generali perché i segnali di avvertimento e sicurezza possono
essere modificati o spostati dai lavoratori secondo le loro esigenze produttive;
- Sbagliata: vero, mentre non vi è la regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, impianti, neanche con riguardo
ai dispositivi di sicurezza.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 136 di 149
G_4_00948: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, la programmazione della prevenzione, mirata ad
un complesso che integri in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive
dell'azienda nonché l'influenza dei fattori dell'ambiente e dell'organizzazione del lavoro,
rientra tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro ai sensi dell’art. 15 del decreto:
- Esatta: vero e il datore di lavoro deve fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente
informazioni anche sulla programmazione e l'attuazione delle misure preventive e protettive;
- Sbagliata: vero, ma si sostanzia solo nella elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici;
- Sbagliata: falso, la prevenzione non deve essere programmata perché devono essere programmate solo le misure di
emergenza da attuare in caso di primo soccorso,di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo
grave e immediato;
- Sbagliata: falso, la prevenzione non deve essere programmata perché deve essere programmata solo la sorveglianza
sanitaria.

G_4_00949: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, l'informazione e la formazione adeguate per i
lavoratori:
- Esatta: sono comprese tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro ai sensi dell’art. 15 del decreto;
- Sbagliata: non rientrano tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di
lavoro ai sensi dell’art. 15 del decreto;
- Sbagliata: si sostanziano solo nell’obbligo di informazione sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi
alla attività della impresa in generale;
- Sbagliata: si sostanziano solo sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio e l'evacuazione
dei luoghi di lavoro.

G_4_00950: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, la programmazione delle misure ritenute
opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, anche attraverso
l'adozione di codici di condotta e di buone prassi, non è tra le misure generali di tutela della
salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro ai sensi dell’art. 15 del decreto:
- Esatta: falso, è tra le misure generali;
- Sbagliata: falso, tra le misure generali vi è la programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza, ma non anche l'adozione di codici di condotta e di buone prassi;
- Sbagliata: vero, perché tali prassi non sono ancora riconosciute dal diritto;
- Sbagliata: vero, tali prassi hanno valore solo ai fini dell’esclusione della responsabilità dell’ente per fatto di reato.

G_4_00951: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il datore di lavoro che esercita attività che
rientrano nel campo di applicazione del decreto e i dirigenti che organizzano e dirigono le
stesse attività secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono svolgere tutte le
seguenti attività, ad esclusione di una, quale?
- Esatta: nell'affidare i compiti ai lavoratori, non tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto
alla loro salute e alla sicurezza;
- Sbagliata: nominare il medico competente per l'effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal
presente decreto legislativo;
- Sbagliata: designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi
e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di
primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza;
- Sbagliata: fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del
servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 137 di 149
G_4_00952: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il datore di lavoro, che esercita attività che
rientrano nel campo di applicazione del decreto, e i dirigenti che organizzano e dirigono le
stesse attività, secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono consegnare
tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, su richiesta di questi e per
l'espletamento della sua funzione, copia del documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera
a), contenente la valutazione di tutti i rischi, anche su supporto informatico come previsto
dall'articolo 53, comma 5:
- Esatta: vero e il documento é consultato esclusivamente in azienda;
- Sbagliata: falso, perché non esiste alcun documento contenente la valutazione di tutti i rischi;
- Sbagliata: falso, il datore di lavoro è tenuto a compiere la valutazione di tutti i rischi ma il relativo documento è
riservato e non deve essere mai consegnato al rappresentato dei lavoratori;
- Sbagliata: vero e il documento non è consultato esclusivamente in azienda.

G_4_00953: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il datore di lavoro che esercita attività che
rientrano nel campo di applicazione del decreto e i dirigenti che organizzano e dirigono le
stesse attività, secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono svolgere tutte le
seguenti attività, ad esclusione di una, quale?
- Esatta: richiedere sempre e comunque ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui
persiste un pericolo grave e immediato;
- Sbagliata: informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il
rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
- Sbagliata: consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,
l'applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute;
- Sbagliata: prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per
la salute della popolazione o deteriorare l'ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di
rischio.

G_4_00954: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, la valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la
salute dei lavoratori:
- Esatta: è la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti
nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate
misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel
tempo dei livelli di salute e sicurezza;
- Sbagliata: costituisce attività delegabile, non essendo compresa in nessuno degli obblighi non delegabili del datore
di lavoro ai sensi dell’art. 17 del decreto;
- Sbagliata: non rientra tra le misure generali di tutela di cui all’art. 15;
- Sbagliata: non ha alcun rilievo ai fini della elaborazione di alcuna documentazione poiché la normativa in materia
non prevede più una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività
lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa.

G_4_00955: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il datore di lavoro che esercita attività che
rientrano nel campo di applicazione del decreto e i dirigenti che organizzano e dirigono le
stesse attività, secondo le attribuzioni e competenze ad essi conferite, devono svolgere tutte le
seguenti attività, ad esclusione di una. Quale?
- Esatta: prendere le misure appropriate affinché tutti i lavoratori, anche quelli che non hanno ricevuto adeguate
istruzioni e specifico addestramento, accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
- Sbagliata: richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni
aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di
protezione individuali messi a loro disposizione;
- Sbagliata: inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria
e richiedere al medico competente l'osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;
- Sbagliata: adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni
affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona
pericolosa.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 138 di 149
G_4_00956: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il datore di lavoro non deve necessariamente
fornire al servizio di prevenzione e protezione ed al medico competente informazioni in merito
a:
- Esatta: i dati relativi alle condizioni di salute di ciascun lavoratore e dei suoi familiari, intesi quali parenti e affini
fino al quinto grado;
- Sbagliata: la natura dei rischi, l'organizzazione del lavoro, la programmazione e l'attuazione delle misure preventive
e protettive;
- Sbagliata: la descrizione degli impianti e dei processi produttivi;
- Sbagliata: i dati relativi alle malattie professionali.

G_4_00957: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008 il "datore di lavoro" non può delegare l’attività
di valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto
dall'articolo 28:
- Esatta: vero, mentre vi sono altre funzioni delegabili nei limiti e alle condizioni previste dal decreto;
- Sbagliata: falso, può delegare tutte le sue funzioni purché la delega risulti da atto scritto avente data certa;
- Sbagliata: falso, può delegare solo la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai
rischi;
- Sbagliata: vero, così come non può mai delegare nessuna altra delle sue funzioni.

G_4_00958: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il "datore di lavoro":


- Esatta: ai fini della scelta dei dispositivi di protezione individuale effettua l'analisi e la valutazione dei rischi che
non possono essere evitati con altri mezzi;
- Sbagliata: non deve individuare le condizioni in cui un dispositivo di protezione individuale deve essere usato;
- Sbagliata: non è il soggetto su cui grava l’obbligo di assicurare che siano mantenuti in efficienza e in condizioni
d'igiene i dispositivi di protezione individuale, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni, perché tali
funzioni spettano a ciascun lavoratore per il dispositivo ad egli riservato;
- Sbagliata: non è tenuto ad assicurare una formazione adeguata, anche organizzando, se necessario, uno specifico
addestramento circa l'uso corretto e l'utilizzo pratico dei dispositivi di protezione individuale, perché tale funzione
spetta al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

G_4_00959: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il "datore di lavoro", nell'ambito della
valutazione di cui all'articolo 28:
- Esatta: valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e adottare le opportune
misure di prevenzione e protezione con particolare riferimento alle norme di buona tecnica ed alle buone prassi;
- Sbagliata: non è tenuto a valutare i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici, trattandosi di agenti la cui
nocività non è ancora scientificamente accertata;
- Sbagliata: valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici, i quali non comprendono il rumore, gli
ultrasuoni, gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, di origine
artificiale, ma solo il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la
sicurezza dei lavoratori;
- Sbagliata: valuta tutti i rischi derivanti da esposizione ad agenti fisici, i quali comprendono il rumore, gli ultrasuoni,
gli infrasuoni, le vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le radiazioni ottiche, di origine artificiale, e non
il microclima e le atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

G_4_00960: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il "datore di lavoro", nella valutazione di cui
all'articolo 28:
- Esatta: determina preliminarmente l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuta
anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti;
- Sbagliata: non deve determinare preliminarmente l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di
lavoro e valutare anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti,
trattandosi di agenti la cui nocività non è ancora scientificamente accertata;
- Sbagliata: non è tenuto ad aggiornare periodicamente la valutazione, anche in occasione di notevoli mutamenti che
potrebbero averla resa superata ovvero quando i risultati della sorveglianza medica ne mostrino la necessità;
- Sbagliata: nel caso di attività lavorative che comportano l'esposizione a più agenti chimici pericolosi, tiene in
considerazione che i rischi sono valutati in base al rischio minore, che non comporta la combinazione di tutti i
suddetti agenti chimici.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 139 di 149
G_4_00961: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il "datore di lavoro":
- Esatta: evita o riduce l'utilizzazione di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro in particolare
sostituendolo, se tecnicamente possibile, con una sostanza o un preparato o un procedimento che nelle condizioni in
cui viene utilizzato non risulta nocivo o risulta meno nocivo per la salute e la sicurezza dei lavoratori;
- Sbagliata: incrementa l'utilizzazione di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro;
- Sbagliata: provvede affinché la produzione o l'utilizzazione dell'agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro
avvenga in un sistema aperto, purché tecnicamente possibile;
- Sbagliata: provvede affinché il livello di esposizione dei lavoratori un agente cancerogeno o mutageno sul luogo
di lavoro sia mantenuto al più alto valore tecnicamente possibile.

G_4_00962: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il "datore di lavoro":


- Esatta: provvede affinché ciascun lavoratore riceva un’adeguata informazione sui rischi per la salute e sicurezza sul
lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
- Sbagliata: non è tenuto ad informare il lavoratore delle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta
antincendio, l'evacuazione dei luoghi di lavoro, trattandosi di attività formativa che spetta ad altri soggetti;
- Sbagliata: per rispetto delle riservatezza non deve non comunicare i nominativi del responsabile e degli addetti del
servizio di prevenzione e protezione e del medico competente;
- Sbagliata: ove la informazione che egli è tenuto ad assicurare riguardi lavoratori immigrati, essa avviene comunque
in lingua italiana poiché nessuno è tenuto alla previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso
informativo.

G_4_00963: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, il "datore di lavoro":


- Esatta: garantisce la presenza di mezzi di estinzione idonei alla classe di incendio ed al livello di rischio presenti sul
luogo di lavoro, tenendo anche conto delle particolari condizioni in cui possono essere usati;
- Sbagliata: non è tenuto a designare preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di
prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato,
di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza perché tali funzioni spettano a tutti i
lavoratori e non solo ad alcuni;
- Sbagliata: programma gli interventi, prende i provvedimenti e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo
grave e immediato che non può essere evitato, possano continuare la loro attività, o mettersi al sicuro,
abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;
- Sbagliata: deve sempre chiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività anche in una situazione di lavoro in cui
persiste un pericolo grave ed immediato.

G_4_00964: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, in particolare delle disposizioni dedicate alla
protezione da agenti chimici, costituiscono “agenti chimici”:
- Esatta: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati
o smaltiti, compreso lo smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi prodotti
intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato;
- Sbagliata: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti,
utilizzati o smaltiti, ad esclusione dello smaltimento come rifiuti, mediante qualsiasi attività lavorativa, siano essi
prodotti intenzionalmente o no e siano immessi o no sul mercato;
- Sbagliata: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, solo ed esclusivamente se smaltiti
come rifiuti;
- Sbagliata: ogni attività lavorativa in cui sono utilizzati agenti chimici, o se ne prevede l'utilizzo, in ogni tipo di
procedimento, compresi la produzione, la manipolazione, l'immagazzinamento, il trasporto o l'eliminazione e il
trattamento dei rifiuti, o che risultino da tale attività lavorativa.

G_4_00965: Ai sensi del d.lgs. n. 81 del 2008, la “attività impianti di smaltimento rifiuti e di
raccolta di rifiuti speciali potenzialmente infetti” è prevista all’interno dell’allegato XLIV,
essendo una delle categorie che compongono il c.d. “elenco esemplificativo di attività
lavorative che possono comportare la presenza di agenti biologici”:
- Esatta: vero, così come tale elenco comprende le attività in industrie alimentari e nell'agricoltura;
- Sbagliata: falso, perché tale attività non può mai comportare la presenza di agenti biologici;
- Sbagliata: vero, mentre tale elenco non comprende le attività in industrie alimentari e nell'agricoltura;
- Sbagliata: falso, perché non esiste il suddetto elenco.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 140 di 149
G_4_00966: Il Regolamento (CE) n . 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16
dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e
delle miscele (detto CLP, acronimo di Classification, Labelling and Packaging):
- Esatta: prescrive l'obbligo per i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle di classificare le sostanze e le
miscele immesse sul mercato;
- Sbagliata: non armonizza i criteri per la classificazione delle sostanze e delle miscele e le norme relative
all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose;
- Sbagliata: stabilisce un elenco di sostanze con le rispettive classificazioni e i rispettivi elementi di etichettatura non
armonizzati a livello comunitario ma rimessi a ciascuno Stato membro;
- Sbagliata: prescrive l’obbligo per i fabbricanti, i produttori di articoli e gli importatori di non classificare le
sostanze immesse sul mercato.

G_4_00967: Il Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16
dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e
delle miscele (detto CLP, acronimo di Classification, Labelling and Packaging) dispone che se
una sostanza o miscela è classificata come pericolosa:
- Esatta: i fornitori assicurano che tale sostanza o miscela sia etichettata e imballata conformemente ai titoli III e IV
prima di immetterla sul mercato;
- Sbagliata: i fornitori non sono mai tenuti ad assicurare che tale sostanza o miscela sia etichettata e imballata ma
possono immetterla direttamente nel mercato;
- Sbagliata: la sostanza o miscela non deve essere etichettata in alcun modo;
- Sbagliata: i fornitori di una catena d'approvvigionamento non cooperano per soddisfare i requisiti in materia di
classificazione, etichettatura e imballaggio del regolamento.

G_4_00968: Ai sensi del Regolamento (CE) n . 1272/2008 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio
delle sostanze e delle miscele (detto CLP, acronimo di Classification, Labelling and
Packaging), i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle di una sostanza:
- Esatta: identificano le informazioni disponibili al fine di determinare se la sostanza comporti uno dei pericoli fisici,
per la salute o per l'ambiente di cui all'allegato I, tra i quali, in particolare, i dati epidemiologici e l'esperienza
riguardanti gli effetti sull'uomo, quali i dati relativi a malattie professionali e quelli ricavati da banche dati sugli
infortuni;
- Sbagliata: non sono tenuti ad identificare le informazioni disponibili al fine di determinare se la sostanza comporti
uno dei pericoli fisici, per la salute o per l'ambiente di cui all'allegato I;
- Sbagliata: identificano le informazioni disponibili al fine di determinare se la sostanza comporti uno dei pericoli
fisici, per la salute o per l'ambiente di cui all'allegato I, ma non devono mai considerare i dati epidemiologici e
l'esperienza riguardanti gli effetti sull'uomo, quali i dati relativi a malattie professionali e quelli ricavati da banche
dati sugli infortuni;
- Sbagliata: identificano le informazioni disponibili al fine di determinare se la sostanza comporti uno dei pericoli
fisici, per la salute o per l'ambiente di cui all'allegato I, ma non devono mai considerare qualsiasi altra informazione
acquisita nell'ambito di programmi in materia di sostanze chimiche riconosciuti a livello internazionale.

G_4_00969: Ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione
e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), atteso che con “sostanza” si intende un
elemento chimico e i suoi composti secondo la definizione di cui all’art. 3:
- Esatta: salvo eccezioni, qualsiasi fabbricante o importatore di una sostanza, in quanto tale o in quanto componente
di una o più miscele, in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all'anno, presenta una registrazione all'Agenzia
europea per le sostanze chimiche quale istituita dal regolamento;
- Sbagliata: le imprese che fabbricano e importano sostanze chimiche non sono tenute a valutare i rischi derivanti dal
loro uso;
- Sbagliata: è necessario promuovere lo sviluppo di metodi consistenti dell’utilizzo di animali vertebrati per la
valutazione del pericolo delle sostanze;
- Sbagliata: soltanto in casi eccezionali, un fabbricante o importatore di una sostanza chimica, in quanto tale o in
quanto componente di una o più miscele,in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all'anno, presenta una
registrazione all'Agenzia europea per le sostanze chimiche.

G_4_00970: Ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 141 di 149
e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), posto che con “sostanza” si intende un
elemento chimico e i suoi composti secondo la definizione di cui all’art. 3:
- Esatta: le disposizioni in materia di registrazione obbligano i fabbricanti e agli importatori di produrre dati sulle
sostanze che fabbricano o importano, di utilizzare tali dati per valutare i rischi che le sostanze comportano e di
definire e raccomandare misure appropriate di gestione dei rischi;
- Sbagliata: le disposizioni in materia di registrazione non sono fonte di alcun obbligo per i fabbricanti e agli
importatori di produrre dati sulle sostanze che fabbricano o importano, di utilizzare tali dati per valutare i rischi che
le sostanze comportano e di definire e raccomandare misure appropriate di gestione dei rischi;
- Sbagliata: la responsabilità della gestione dei rischi delle sostanze non deve spettare alle persone fisiche o
giuridiche che le fabbricano, importano, immettono sul mercato o utilizzano;
- Sbagliata: le sostanze chimiche registrate non possono circolare nel mercato interno.

G_4_00971: Ai sensi del Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione
e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), la registrazione di una sostanza, intesa
quale un elemento chimico e i suoi composti secondo la definizione di cui all’art. 3:
- Esatta: consiste nella presentazione di un dossier da parte dei fabbricanti e degli importatori contenente tutte le
informazioni previste dalla normativa sulle proprietà della sostanza;
- Sbagliata: consiste nella presentazione di un dossier da parte dei consumatori ai fabbricanti e agli importatori
contenente tutte le informazioni previste dalla normativa sulle proprietà della sostanza;
- Sbagliata: è eseguita non consentendo una verifica della sua conformità alle prescrizioni del regolamento e senza
possibilità alcuna di produrre informazioni supplementari sulle proprietà delle sostanze;
- Sbagliata: consiste nella presentazione di un dossier da parte dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche ai
fabbricanti e agli importatori contenente tutte le informazioni previste dalla normativa sulle proprietà della
sostanza.

G_4_00972: Ai sensi dell’art. 66 del d.lgs. n. 81 del 2008:


- Esatta: è vietato consentire l'accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in
ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata
previamente accertata l'assenza di pericolo per la vita e l'integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza
previo risanamento dell'atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei;
- Sbagliata: è sempre e comunque vietato consentire l'accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse,
gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas
deleteri;
- Sbagliata: quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell'atmosfera, in pozzi neri, fogne, camini, fosse,
gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri,
i lavoratori non devono essere legati con cintura di sicurezza, in modo che possano allontanarsi più facilmente in
caso di pericolo;
- Sbagliata: l'apertura di accesso a pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti,
condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, deve avere dimensioni tali da non consentire
l'agevole recupero di un lavoratore privo di sensi.

G_4_00973: Ai sensi dell’art. 121 del d.lgs. n. 81 del 2008, quando si eseguono lavori entro
pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere:
- Esatta: devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici,
asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di
fabbriche, depositi, raffinerie, stazioni di compressione e di decompressione, metanodotti e condutture di gas, che
possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose;
- Sbagliata: quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell'aria
ambiente e non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica, i lavoratori non possono
mai in nessun caso entrare in tali luoghi;
- Sbagliata: quando si sia accertata la presenza di gas infiammabili o esplosivi non deve provvedersi alla bonifica
dell'ambiente mediante idonea ventilazione;
- Sbagliata: possono sempre essere adoperate le maschere respiratorie, in luogo di autorespiratori.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 142 di 149
G_4_00976: Ai sensi del D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177, in relazione alle attività lavorative
in ambienti sospetti di inquinamento o confinati è sempre ammesso il ricorso a subappalti:
- Esatta: falso, sono ammessi solo se autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente e certificati ai sensi
del Titolo VIII, Capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni e integrazioni;
- Sbagliata: vero e le disposizioni del presente regolamento si applicano anche nei riguardi delle imprese o dei
lavoratori autonomi ai quali le lavorazioni vengano subappaltate;
- Sbagliata: falso, sono ammessi solo se non autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente;
- Sbagliata: vero, perché il subappalto non è sinonimo di rischio per la sicurezza e salute dei lavoratori.

G_4_00977: Ai sensi del D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177, prima dell'accesso nei luoghi nei
quali devono svolgersi attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati,
tutti i lavoratori impiegati dalla impresa appaltatrice, compreso il datore di lavoro ove
impiegato nelle medesime attività, o i lavoratori autonomi, devono essere puntualmente e
dettagliatamente informati dal datore di lavoro committente sulle caratteristiche dei luoghi in
cui sono chiamati ad operare, su tutti i rischi esistenti negli ambienti, ivi compresi quelli
derivanti dai precedenti utilizzi degli ambienti di lavoro, e sulle misure di prevenzione e
emergenza adottate in relazione alla propria attività:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, la norma non si applica al datore di lavoro, anche ove impiegato nelle medesime attività;
- Sbagliata: falso, la norma non si applica ai lavoratori autonomi;
- Sbagliata: falso, tale attività di informazione non spetta al datore di lavoro.

G_4_00978: Ai sensi del D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177, tra le procedure di sicurezza nel
settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati è previsto che:
- Esatta: durante tutte le fasi delle lavorazioni in tali ambienti deve essere adottata ed efficacemente attuata una
procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle
attività in ambienti confinati, comprensiva della eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di
emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco;
- Sbagliata: solo durante la fase della lavorazione più pericolosa in tali ambienti deve essere adottata ed
efficacemente attuata una procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al
minimo i rischi propri delle attività in ambienti confinati;
- Sbagliata: durante tutte le fasi delle lavorazioni in tali ambienti deve essere adottata ed efficacemente attuata una
procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al minimo i rischi propri delle
attività in ambienti confinati, non comprensiva della eventuale fase di soccorso e di coordinamento con il sistema di
emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco;
- Sbagliata: solo durante la fase della lavorazione meno pericolosa in tali ambienti deve essere adottata ed
efficacemente attuata una procedura di lavoro specificamente diretta a eliminare o, ove impossibile, ridurre al
minimo i rischi propri delle attività in ambienti confinati.

G_4_04089: Il mancato rispetto delle previsioni di cui al D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177;
- Esatta: determina il venir meno della qualificazione necessaria per operare, direttamente o indirettamente, nel
settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
- Sbagliata: non determina il venir meno della qualificazione necessaria per operare, direttamente o indirettamente,
nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
- Sbagliata: determina il venir meno della qualificazione necessaria per operare, solo direttamente e non
indirettamente, nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati;
- Sbagliata: determina il venir meno della qualificazione necessaria per operare, solo indirettamente e non
direttamente, nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati.

Materia: 5. Certificazioni ambientali (EMAS; Ecolabel, …)

G_5_00980: Con il termine “certificazione ambientale” si identifica il processo di verifica di


conformità di determinati oggetti (ad esempio prodotti, processi produttivi, sistemi
organizzativi) a determinati standard o norme ambientali:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, la certificazione non ha mai ad oggetto prodotti ma solo processi produttivi;
- Sbagliata: falso, la certificazione non identifica una conformità a standard;
- Sbagliata: falso, la certificazione identifica una difformità rispetto a determinati standard o norme.

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Data Stampa: 21/12/2018 Pagina 143 di 149
G_5_00981: Il d.lgs. n. 152 del 2006:
- Esatta: collega, in alcune norme, delle conseguenze giuridiche al possesso di specifici sistemi di ecogestione;
- Sbagliata: non riconosce mai alcun effetto giuridico legato al possesso di sistemi di ecogestione;
- Sbagliata: pone il divieto di aderire a sistemi di ecogestione o ottenere delle certificazioni ambientali, trattandosi di
meccanismi non ancora riconosciuti dalla legge;
- Sbagliata: costituisce l’unica fonte normativa legittima per le certificazioni ambientali.

G_5_00982: La certificazione ambientale, come processo, può concludersi nella produzione di


un marchio di qualità ecologica:
- Esatta: vero, come nel caso dell’Ecolabel UE;
- Sbagliata: falso, non esistono marchi di qualità ecologica;
- Sbagliata: falso, può concludersi solo nella produzione di un’autorizzazione ambientale;
- Sbagliata: vero, ma esiste un solo marchio di siffatta natura ed è IL Sistema comunitario di ecogestione e audit
EMAS.

G_5_00983: Le certificazioni di prodotto e le etichettature ambientali sono strumenti


tendenzialmente volontari che promuovono la diffusa adesione a più elevati standard di tutela
ambientale, il cui successo si lega anche alla possibilità per i produttori che se ne avvalgono di
ampliare le proprie quote di mercato:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, sono sempre strumenti obbligatori;
- Sbagliata: falso, non riguardano mai il produttore ed il consumatore perché non esistono certificazioni aventi ad
oggetto un prodotto venduto sul mercato;
- Sbagliata: falso, si tratta di strumenti che promuovo una diffusa adesione a meno elevati standard di tutela
ambientale.

G_5_00984: Non esistono certificazioni ambientali di prodotto disciplinate da norme


giuridiche:
- Esatta: falso, esistono anche certificazioni ambientali di prodotto disciplinate da norme giuridiche;
- Sbagliata: vero, perché questo tipo di certificazioni non ha avuto ancora alcun tipo di riconoscimento giuridico;
- Sbagliata: falso, perché tali certificazioni possono essere realizzate solo tramite sistemi di controllo e certificazione
interamente pubblici;
- Sbagliata: vero, perché tali certificazioni possono essere realizzate solo tramite sistemi di controllo e certificazione
di natura privata.

G_5_00985: I sistemi di etichettatura ambientale sono molteplici, per cui in Italia coesistono
tra loro una pluralità di sistemi:
- Esatta: vero ed esiste anche un sistema di etichettatura regolato dal diritto comunitario;
- Sbagliata: vero ma non esistono ancora sistemi di etichettatura regolati dal diritto comunitario;
- Sbagliata: falso, esiste un unico tipo di etichetta ambientale gestita dallo Stato Italiano;
- Sbagliata: falso, esiste un unico tipo di etichetta ambientale gestita da ciascuna Regione.

G_5_00986: Il marchio “Ecolabel UE”:


- Esatta: è una certificazione europea, regolata da un apposito regolamento dell’Unione europea;
- Sbagliata: è una certificazione nata in Europa in via spontanea e non ancora regolata da alcuna normativa
comunitaria;
- Sbagliata: non è una certificazione di prodotto;
- Sbagliata: è una certificazione diversa dal “marchio di qualità ecologica dell’Unione europea”.

G_5_00989: La certificazione “Ecolabel UE”:


- Esatta: è un marchio di qualità ecologica a partecipazione volontaria che segnala prodotti ecocompatibili;
- Sbagliata: è assegnato agli operatori che dimostrino la non conformità dei prodotti ai requisiti europei;
- Sbagliata: si applica ai dispositivi medici di qualunque tipo;
- Sbagliata: la sua applicazione non è affidata ai singoli Stati ma secondo un modello accentrato vi è un organismo
europeo unico competente a rilasciare il marchio di qualità ecologica sulla base della verifica dei requisiti europei.

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G_5_00990: La certificazione “Ecolabel UE”:
- Esatta: si applica a beni e i servizi destinati alla distribuzione, al consumo o all'uso sul mercato comunitario, a titolo
oneroso o gratuito;
- Sbagliata: si applica solo ai beni e servizi destinati alla distribuzione al consumo o all'uso sul mercato comunitario,
a titolo gratuito;
- Sbagliata: si applica solo ai beni destinati alla distribuzione, al consumo o all'uso sul mercato comunitario, a titolo
oneroso;
- Sbagliata: si applica solo ai servizi e non ai beni destinati alla distribuzione al consumo o all'uso sul mercato
comunitario, a titolo oneroso o gratuito.

G_5_00991: Ai sensi della normativa sulla certificazione “Ecolabel UE”, con “impatto
ambientale” si intende:
- Esatta: qualsiasi modifica all'ambiente derivante in tutto o in parte da un prodotto durante il suo ciclo di vita;
- Sbagliata: un insieme di prodotti destinati a scopi analoghi e che sono simili nell'uso, o presentano analoghe
proprietà funzionali, e simili in termini di percezione da parte del consumatore;
- Sbagliata: qualsiasi produttore, fabbricante, importatore, fornitore di servizi, grossista o dettagliante;
- Sbagliata: una procedura che certifica che un prodotto è conforme ai criteri specificati per il marchio Ecolabel UE.

G_5_00993: I criteri del marchio Ecolabel UE:


- Esatta: sono basati sulla prestazione ambientale dei prodotti, tenendo conto dei più recenti obiettivi strategici della
Comunità in ambito ambientale;
- Sbagliata: non possono definire i requisiti ambientali che un prodotto deve rispettare per potersi dotare del marchio,
rimessi di volta in volta alla trattativa tra organismo competente e soggetto che desidera ottenete il marchio
Ecolabel UE;
- Sbagliata: sono determinati su base empirica e non scientifica;
- Sbagliata: non sono tenuti a comprendere i requisiti intesi a garantire che i prodotti recanti il marchio Ecolabel UE
funzionino correttamente secondo l'uso previsto.

G_5_00994: L’organismo competente a rilasciare il marchio di qualità ecologica sulla base


della verifica dei requisiti europei:
- Esatta: in Italia è il Comitato Ecolabel-Ecoaudit, sezione Ecolabel;
- Sbagliata: deve essere composto in modo tale da non assicurare l’indipendenza e l’imparzialità dello stesso;
- Sbagliata: provvede affinché il processo di verifica sia effettuato in modo non neutro, affindandolo ad un soggetto
legato all'operatore sottoposto a verifica;
- Sbagliata: in Italia è il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

G_5_00995: I criteri ambientali per l’assegnazione del marchio Ecolabel UE:


- Esatta: si basano sulla valutazione degli impatti ambientali più significativi, come l'impatto sui cambiamenti
climatici, l'impatto sulla natura e la biodiversità, il consumo di energia e di risorse, la produzione di rifiuti;
- Sbagliata: sono adottati dal Parlamento europeo;
- Sbagliata: sono adottati da ciascuno Stato membro;
- Sbagliata: riguardano solo servizi e mai prodotti di consumo.

G_5_00996: L’assegnazione del marchio ecologico avviene:


- Esatta: su richiesta del produttore interessato agli organismi competenti, previa verifica del rispetto dei requisiti e
dei criteri ecologici europei e successiva stipula del contratto recante le condizioni di uso del marchio;
- Sbagliata: automaticamente per tutti i produttori di beni riconducibili a specifiche categorie definite dal
Regolamento n. 66/2010 del Parlamento e del Consiglio;
- Sbagliata: previa compilazione da parte del produttore interessato di un apposito modulo online che, in qualità di
autocertificazione, impedisce la verifica del rispetto dei requisiti e dei criteri ecologici europei e costituisce
automaticamente titolo per l’uso del marchio;
- Sbagliata: tramite un contratto sottoscritto all’esito di trattativa tra il produttore interessato e l’organismo
competente, nel quale, in esercizio della libertà di iniziativa economica di cui all’art. 41 della Costituzione, si
stabiliscono di volta in volta le condizioni di uso e di apposizione del marchio, la durata, le condizioni di rinnovo, i
criteri ambientali per l’assegnazione; non esiste, infatti, un contratto standard relativo alle condizioni d’uso del
marchio “Ecolabel UE”.

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G_5_00997: Ogni operatore che desidera utilizzare il marchio Ecolabel UE, se il prodotto ha
origine in un singolo Stato membro:
- Esatta: ne fa richiesta presso l'organismo competente di quello Stato membro;
- Sbagliata: ne fa richiesta presso l’unico organismo competente esistente, quello unico ed europeo avente sede a
Bruxelles;
- Sbagliata: ne deve fare richiesta presso l’organismo competente di uno Stato membro diverso da quello in cui ha
origine il prodotto;
- Sbagliata: ne deve fare richiesta presso un Stato non membro.

G_5_00998: Ai sensi della normativa concernente il marchio Ecolabel UE, l'organismo


competente al quale è inviata una richiesta di assegnazione del marchio Ecolabel UE:
- Esatta: esige il pagamento di diritti conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia;
- Sbagliata: non esige alcun pagamento perché l'uso del marchio Ecolabel UE non è subordinato al versamento di
diritti;
- Sbagliata: entro due anni dal ricevimento della richiesta, verifica se la documentazione è completa e lo notifica
all'operatore;
- Sbagliata: verifica se la documentazione è completa nei tempi che riterrà necessari, non essendo previsto alcun
termine dalla legge.

G_5_00999: Ai sensi della normativa concernente il marchio Ecolabel UE, gli Stati Membri
stabiliscono le norme relative alle sanzioni da irrogare in caso di violazione delle disposizioni
del regolamento (ce) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio e adottano tutte le
misure necessarie ad assicurare la loro applicazione:
- Esatta: vero e le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive;
- Sbagliata: vero e le sanzioni previste possono essere esemplari, ossia volte a disincentivare la commissione
dell’illecito con l’applicazione di una sanzione molto afflittiva e non proporzionata;
- Sbagliata: falso, non possono essere irrogate sanzioni per un sistema a partecipazione solo volontaria, anche in caso
di false dichiarazioni o uso fraudolento del marchio;
- Sbagliata: falso, solo la Commissione Europea è deputata ad adottare un sistema di sanzioni, trattandosi di un
marchio che essa stessa ha creato.

G_5_01000: Il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) è disciplinato:


- Esatta: dal regolamento (CE) n. 1221/2009;
- Sbagliata: dal solo d.lgs. n. 152 del 2006;
- Sbagliata: dal regolamento (CE) n. 1/2009;
- Sbagliata: solo da regole non giuridiche, essendo un sistema nato in via spontanea e non ancora regolato dal diritto.

G_5_01001: Al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS):


- Esatta: possono aderire volontariamente le organizzazioni aventi sede nel territorio dell’Unione europea o al di
fuori di esso;
- Sbagliata: devono aderire in via obbligatoria tutte le categorie di organizzazioni previste dalla normativa in materia
aventi sede nel territorio della Unione Europea;
- Sbagliata: non possono aderire organizzazioni che non siano pubbliche;
- Sbagliata: devono aderire tutte quelle organizzazioni la cui attività produce un rilevante impatto ambientale.

G_5_01002: Il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) è inteso a promuovere il


miglioramento continuo delle prestazioni ambientali delle organizzazioni:
- Esatta: vero, anche mediante una valutazione sistematica, obiettiva e periodica delle prestazioni di tali sistemi;
- Sbagliata: vero, anche mediante l’apposizione del segreto sulle informazioni sulle prestazioni ambientali;
- Sbagliata: falso, la normativa non prevede il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali delle
organizzazioni;
- Sbagliata: vero, ma a tal fine la normativa non prevede il coinvolgimento attivo e un’adeguata formazione del
personale da parte delle organizzazioni interessate.

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G_5_01003: Il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), si fonda su un documento
mediante il quale l’organizzazione espone in modo analitico i propri aspetti ambientali
significativi, che la normativa in materia definisce:
- Esatta: “dichiarazione ambientale”;
- Sbagliata: “rapporto ambientale”;
- Sbagliata: “relazione ambientale”;
- Sbagliata: “impatto ambientale”.

G_5_01004: Il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), prevede che la


«dichiarazione ambientale», debba contenere necessariamente i seguenti elementi, tranne uno,
quale?
- Esatta: prestazioni ambientali e norme per eludere il rispetto degli obblighi normativi applicabili in materia di
ambiente;
- Sbagliata: politica ambientale e sistema di gestione ambientale;
- Sbagliata: aspetti e impatti ambientali;
- Sbagliata: programma, obiettivi e traguardi ambientali.

G_5_01005: La dichiarazione ambientale adottata nell’ambito del sistema comunitario di


ecogestione e audit (EMAS), contiene almeno gli elementi e i requisiti minimi qui riportati, ad
esclusione di uno, quale?
- Esatta: una descrizione degli obiettivi e dei traguardi economici dell’organizzazione, che dimostrino profitti elevati
e superiore all’ammontare minimo determinato dalla normativa per poter aderire al sistema EMAS;
- Sbagliata: una descrizione chiara e priva di ambiguità dell’organizzazione che chiede la registrazione EMAS e una
sintesi delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi, nonché delle sue relazioni con le eventuali organizzazioni capo
gruppo;
- Sbagliata: la politica ambientale dell’organizzazione e una breve illustrazione del suo sistema di gestione
ambientale;
- Sbagliata: una descrizione di tutti gli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, che determinano impatti
ambientali significativi dell’organizzazione e una spiegazione della natura degli impatti connessi a tali aspetti.

G_5_01006: Ai sensi della normativa che disciplina il sistema comunitario di ecogestione e


audit (EMAS), con «verificatore ambientale» si intende:
- Esatta: qualsiasi persona fisica o giuridica, associazione o gruppo di persone fisiche o giuridiche che abbia ottenuto
l’abilitazione a svolgere le attività di verifica e convalida secondo quanto previsto dalla normativa in materia;
- Sbagliata: la sola persona giuridica che abbia ottenuto l’abilitazione a svolgere le attività di verifica e convalida
secondo quanto previsto dal presente regolamento;
- Sbagliata: la sola persona fisica incaricata di svolgere le attività di verifica e convalida secondo quanto previsto
dalla normativa in materia;
- Sbagliata: qualsiasi associazione diffusa che svolga attività di verifica e controllo sul sistema EMAS, anche non
abilitata come previsto dalla normativa in materia.

G_5_01007: Ai sensi della normativa che disciplina il sistema comunitario di ecogestione e


audit (EMAS), la dichiarazione ambientale:
- Esatta: deve essere convalidata, ossia è necessaria la conferma, da parte del verificatore ambientale che ha svolto la
verifica, che le informazioni e i dati contenuti nella dichiarazione ambientale e nella dichiarazione ambientale
aggiornata di un’organizzazione sono affidabili, credibili e corretti e che soddisfano le disposizioni della normativa
in materia;
- Sbagliata: non deve essere convalidata poiché trattasi di autocertificazione;
- Sbagliata: è l’atto con il quale il verificatore rilascia all’organizzazione che ne ha fatto domanda l’autorizzazione
all’uso del sistema EMAS secondo le regole e le condizioni previste dalla normativa in materia;
- Sbagliata: non deve essere convalidata perché la verifica che le informazioni e i dati contenuti nella dichiarazione
ambientale e nella dichiarazione ambientale aggiornata di un’organizzazione siano affidabili, credibili e corretti e
che soddisfino le disposizioni della normativa in materia è rimessa solo all’autorità giudiziaria competente.

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G_5_01008: Ai sensi della normativa che disciplina il sistema comunitario di ecogestione e
audit (EMAS), con «sistema di gestione ambientale» si intende:
- Esatta: la parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di
pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto,
realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali;
- Sbagliata: il modo più efficace con il quale un’organizzazione può applicare il sistema di gestione ambientale in un
settore pertinente e che fornisca le migliori prestazioni ambientali in determinate condizioni economiche e tecniche;
- Sbagliata: la informazione generale al pubblico e ad altre parti interessate su determinati elementi riguardanti
un’organizzazione;
- Sbagliata: un’ubicazione geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazione che comprende
attività, prodotti e servizi, ivi compresi tutte le infrastrutture, gli impianti e i materiali; un sito è la più piccola entità
da considerare ai fini della registrazione.

G_5_01009: Ai sensi della normativa che disciplina il sistema comunitario di ecogestione e


audit (EMAS), con «audit ambientale interno» si intende:
- Esatta: una valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva delle prestazioni ambientali di
un’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla tutela dell’ambiente;
- Sbagliata: un’ubicazione geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazione che comprende
attività, prodotti e servizi, ivi compresi tutte le infrastrutture, gli impianti e i materiali; un sito è la più piccola entità
da considerare ai fini della registrazione;
- Sbagliata: la conferma, da parte del verificatore ambientale che ha svolto la verifica, che le informazioni e i dati
contenuti nella dichiarazione ambientale e nella dichiarazione ambientale aggiornata di un’organizzazione sono
affidabili, credibili e corretti e che soddisfano le disposizioni del presente regolamento;
- Sbagliata: una registrazione unica di tutti i siti o di una parte dei siti di un’organizzazione avente siti ubicati in uno
o più Stati membri o in paesi terzi.

G_5_01010: Ai sensi della normativa che disciplina il sistema comunitario di ecogestione e


audit (EMAS), la dichiarazione ambientale non deve essere convalidata:
- Esatta: falso,è necessaria la conferma, da parte del verificatore ambientale che le informazioni e i dati contenuti
nella dichiarazione ambientale e nella dichiarazione ambientale aggiornata di un’organizzazione sono affidabili,
credibili e corretti e che soddisfano le disposizioni della normativa in materia;
- Sbagliata: vero, non deve essere convalidata poiché trattasi di autocertificazione;
- Sbagliata: vero, non deve essere convalidata perché trattasi di un provvedimento amministrativo con cui l’autorità
competente comunica all’impresa l’iscrizione al sistema EMAS;
- Sbagliata: falso, è necessaria la conferma da parte di altra organizzazione, non accreditata in nessun modo,
dell’affidabilità e credibilità dell’organizzazione che ha presentato la dichiarazione ambientale.

G_5_01011: Le organizzazioni che aderiscono al sistema comunitario di ecogestione e audit


(EMAS):
- Esatta: devono conformarsi ai requisiti delle norme tecniche della categoria EN ISO 14001;
- Sbagliata: non devono registrarsi presso alcun organismo dello Stato membro né comunitario;
- Sbagliata: non hanno comunque il diritto di usufruire del logo che attesta la partecipazione al sistema EMAS;
- Sbagliata: non devono svolgere alcuna analisi ambientale di tutti gli aspetti ambientali dell’organizzazione.

G_5_01012: Le organizzazioni che aderiscono al sistema comunitario di ecogestione e audit


(EMAS) devono conformarsi ai requisiti delle norme tecniche della categoria EN ISO 14001:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso,le organizzazioni che aderiscono al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) non
possono mai conformarsi anche ai requisiti delle norme tecniche della categoria EN ISO 14001.
- Sbagliata: falso, i due sistemi sono totalmente autonomi e indipendenti;
- Sbagliata: falso, nessuna norma in materia prevede un simile obbligo;

G_5_01013: Le organizzazioni che aderiscono al sistema comunitario di ecogestione e audit


(EMAS) hanno il diritto di usufruire del logo che attesta la partecipazione al sistema EMAS:
- Esatta: vero;
- Sbagliata: falso, non hanno comunque tale diritto;
- Sbagliata: falso, non esiste alcun logo EMAS;
- Sbagliata: falso, solo se non aderiscono al sistema possono vantare l’apposizione del logo.

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G_5_01014: Ai fini dell’adesione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) le
organizzazioni:
- Esatta: di uno Stato membro presentano la domanda di registrazione all’organismo competente dello Stato membro
medesimo;
- Sbagliata: di uno Stato membro presentano la domanda di registrazione all’organismo competente di un diverso
Stato membro;
- Sbagliata: se situate al di fuori della Unione Europea non possono aderire al sistema EMAS;
- Sbagliata: di uno Stato membro presentano la domanda di registrazione all’organismo unico europeo, unico
soggetto abilitato a ricevere la domanda.

G_5_01015: Ai sensi della normativa che regola il sistema comunitario di ecogestione e audit
(EMAS), i verificatori ambientali:
- Esatta: valutano se l’analisi ambientale, la politica ambientale, il sistema di gestione e le procedure di audit
dell’organizzazione e la loro attuazione sono conformi ai requisiti del presente regolamento;
- Sbagliata: non sono tenuti a verificare l’attendibilità dei risultati dell’audit interno;
- Sbagliata: non devono essere anche loro abilitati o accreditati;
- Sbagliata: non sono soggetti ad alcuna sorveglianza.

G_5_01016: Ai sensi della normativa che regola il sistema comunitario di ecogestione e audit
(EMAS) esistono degli organismi di accreditamento designati dagli Stati membri che hanno il
compito di accreditare i verificatori ambientali:
- Esatta: vero, e devono anche sorvegliare le attività che questi svolgono;
- Sbagliata: falso, non esistono organismi di accreditamento per i verificatori ambientali;
- Sbagliata: vero ma non possono anche sorvegliare le attività che questi svolgono;
- Sbagliata: falso, tali organismi di accreditamento non sono designati dagli Stati membri.

G_5_01017: Al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) possono aderire le


organizzazioni aventi sede nel territorio della Comunità o al di fuori di esso:
- Esatta: vero, volontariamente;
- Sbagliata: falso, devono aderire in via obbligatoria le suddette organizzazioni,
- Sbagliata: falso, vi possono aderire solo quelle aventi sede nel territorio della Comunità;
- Sbagliata: falso, vi possono aderire solo quelle aventi sede al di fuori del territorio della Comunità.

G_5_01018: Ai sensi della disciplina che regola il sistema comunitario di ecogestione e audit
(EMAS) con «audit ambientale interno» si intende una valutazione sistematica, documentata,
periodica e obiettiva:
- Esatta: delle prestazioni ambientali di un’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla tutela
dell’ambiente;
- Sbagliata: delle sole prestazioni ambientali di un’organizzazione;
- Sbagliata: del solo sistema di gestione;
- Sbagliata: dei processi destinati alla tutela dell’ambiente ad esclusione del sistema di gestione.

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