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1. Consi,derazioni introduttive.
Col norne di eristologia pneumatiea e di Geistchristologie indi-
ehiamo l'antiea eoneezione eristologiea ehe definisee eome spirito
(pneuma) la eomponente divina di Gesu, eioe il Cristo preesistente.
Destinata ad essere soppiantata dall'altra eoneezione ehe preferisee
per il Cristo preesistente la qualifiea di Logos (e piu sporadiea-
mente di Sapienza), quest'areaiea teologia laseio traeee eospieue
per tutto il 111 e il IV seeolo soprattutto in Oeeidente. Per tal mo-
tivo essa attiro l'attenzione di importanti studiosi, quali Harnaek
e Seeberg e soprattutto Loofs. Questi ne feee oggetto di vasto
e importante studio nel volume, pubblieato postumo, sulle fonti
di Ireneo 1 • Strana sorte quella eui e andato ineontro questo impor-
tante volume: una eerta rigidezza dell'irnpostazione, tendente a
determinare sin nei dettagli il numero delle fanti di eui Ireneo si
sarebbe servito nell'Adversus Haereses e la loro preeisa estensione,
e evidenti forzature nelle eonelusioni hanno seonsigliato gli studiosi
dal sottoserivere i risultati eui era pervenuto 10 studioso tedeseo;
ma solo parziali e diseutibili sono state le eonfutazioni, e l'opera nel
suo insieme non e stata sostituita, pur essendo a tutti ben evidente
ehe il problema di determinare le fonti di Ireneo e il grado di ori-
ginalita dello serittore rispetto ad esse e problema reale e di fonda-
mentale importanza per esatta valutazione dell'opera stessa di Ire-
neo. Inveee, aeeantonato il libro di Loofs, serrLbra ehe eon lui sia
stato aeeantonato anehe il probIerna.
Qui a nai interessa rilevare ehe la sezione deI libro dedieata allo
studio d'insieme sulla Geistchristologie ha seguito la sorte deI vo-
lume, pur eostituendone, sotto eerti aspetti, una sezione autonoma
e in se eonelusa. In realta anehe in questo ambito piu ristretto sono
evidenti le forzature dell'argomentare di Loofs, ehe tende a dila-
tare estensione e signifieato deI fenomeno piu di quanta non sia
p. 16 sgg.
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16 D'el resto essa eben presente in altri passi paolini: cfr. Grillmeier,
loe. eit.
7 Questa interpretazione deI passo di Giovanni fu vivacemente contra-
stata da ()rigene, ehe in effetto non presenta traece evidenti di Geistchristo-
logie. Sui motivi di questo atteggiamento origeniano efr. le mie Note sulla
teologia tjyinitaria di Origene, in «Vetera Christianorum », 1971, p. 273 sgg.
.8 Per un ampio esame cfr. Martin, op. eit., p. 75 sgg.
'9 Corne e d'avviso Loofs (p. 189 sg.).
NOTE DI CRISTOLOGIA PNEUMATICA 205
,110 Cfr. Martin, op'. cit.} p. 146 sgg.; Loof.s, op. cit., p. 192 sg. Ne 10
Spirito Santo, di eui si parIa a 14,5, ha aleun tratto di personalita, pre-
sentandosi soltanto eome dono divino deI battesimo. Percio non e'e qui
traccia della confusione fra Spirito santo e Cristo preesistente, di cui trat-
tiamo altre. Bastera accennare soltanto ehe Loofs (p. 184), nello sforzo
di valorizzare le traeee di Geistchristologie presenti in Roma (Erma, di
eui ci occupiamo infra), eerca di sfruttare in tal senso anche qualche spunto
della I C lementis con evidente apriorismo.
11 Accettiamo Ie eonclusioni cui, in tal senso, e giunto Cantalamessa
nel volume citato a n. 2: eome cronologia, altre Ia 11 meta de1 11 seeolo,
si pUD pensare anche agli inizi deI 111; ma ai fini deI nostro studio una
determinazione piu preci.sa e irrilevante.
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dire ehe forza deI Logos e 10 splrlto e 10 stesso ehe dire ehe
forza deI Logos e la sua natura divina. Abbiamo sopra aeeennato
ehe Origene rifuggi dal eonsiderare pneuma eome termine indi-
c.ante la natura, il sostrato divino .13, e pereio in lui la eontrappo-
~izione ~pnewmaj/sar:c nel senso sopra indieato non e usuale. Ma
dopo di lui la vediamo rieorrere aneora in arrLbiente alessandrino,
in Atanasio e in autori ed opere ehe a lui piu 0 meno diretta-
mente si rifanno. Si veda, p. es., questo passo atanasiano partieo-
larmente perspieuo neU'intendere pneuma eome natura divina di
Cristo:
Ad Sero 4,19 ... e di se stesso egli ha parlato come Figlio
deU' U ofmo e eome spirito, per indieare eon quel termine eio
ehe di eorporeo e'era in lui e per rivelare eon spirito Ia
sua divinita spirituale inteUigibile e realissima 14.
1,2 Dopo quanta abbiamo all'inizio rilevato sul earattere non sistematieo
e non teologieamente elaborato ehe presentano di norma i passi di Geistchristo-
log}e} soprattutto i piiI antiehi, non deve meravigliare se in uno stesso autore
notiamo il termine pneuma adoperato eon signifieati UD po' diversi in riferi-
menta a Cristo: efr. anehe n. 22.
,13 Cfr. l'art. eit. a n. 7.
14 Cfr. anehe Ad Sero 4,23 « ... eoloro ehe sono riverenti verso il Cristo
NOTE DI CRISTOLOGIA PNEUMATICA 207
'27 Sui non precisi rapporti ehe Teofilo istituisee fra Logos Sapienza
e Spirito (santo) si veda anche il mio art. Teofilo e la Sacra Scrittura
in pubbIieazione nella Festschrift J. Danil?lou Epektasis.
2;8 Piil giu e ripresa l'opposizione generiea x~'t'<X 7t'J۟[.L!X x!X't'<X O'&px~
spirito puo essere aneora inteso nel senso generieo di natura di-
vina. Ma proprio all'inizio deI De oralione:
Dei spiritus et Dei sermo et Dei ratio ,30, sermo rationis et
ratio sermonis et spiritus utriusque, Iesus Christus Don1inus
noster, etc.,
fianeo di Cristo. Per la probabile origine giudaiea deI eoneetto dei due
Paracleti, efr. G. Kretschmar, Studien zur frühchristlichen Trinitätstheologie,
Tübingen 1956, p. 120 sgg.
4JO .A.nehe in questi teologi il risalto dato allo Spirito santo fu sempre
molto minore rispetto allo spazio prepond'erante fatio al Logos nell'economia
divina. 1~ ella prefazione al 1. I deI De principiis Origene fa un quadro pre-
eiso sulla ineertezza ehe allora si aveva in merito alla natura e all'origine
dello Spirito santo.
41 Per spiegare perehe, nella eoneorrenza Spirito di Dio (== Figlio
di Dio, Logos) / Spirito santo, sia venuta meno la prima definizione, si
tenga presente ehe per 10 Spirito santo la tradizione proponeva soltanto que-
'5to norne personale, per altro saldamente radieato, quali ehe fossero le in-
eertezze, sopra rilevate, sulla sua preeisa eonnotazione. Inveee per i1 Figlio
di Dio 'Si avevano moltepliei appellativi, e fra questi quello di Spirito, anehe
se abbastanza diffuso, non poteva eompetere eon altri, oltre ehe presentarsi
intrinseeamente equivoeo.
NOTE DI CRISTOLOGIA PNEUMATICA 219
4,4 In questo stesso eontesto poeo piu su Giustino eita Le. 1, 3~~ nella
forma: «E,eeo,eoneepirai in senoper opera del110 Spirito santo (ex 7t'Jeu[Let't'oc;
&YLOU) e partorirai un figlio, eec. ». Si puo pensare ehe Giustino abbia iden-
tifieato 10 Spirito santo di questo passo eon 10 Spirito == Logos di cui parIa
poeo piu giu: ma a ben guardare, non e propria 10 stesso dire ehe 10 Spirito
di Dio (:= Logos) sarebhe diseeso su Maria, eioe si .sarebbeinearnato in lei
seeondo la -corrente interpretazione di questo passo ehe stiamo esaminando, e
dire ehe Maria avrebbe coneepito grazie all'intervento dello Spirito santo:
con questa espressione Giustino potrebbe soltanto aver voluto significare la
presenza santifieante dello Spirito santo nell'inearnazione deI Logos.. Dato
ehe altrove Giustino non sembra far eonfusione evidente fra 10 Spirito di
Dio (== Logos) e 10 Spirito santo, non sarebbe metodieamente eorretto pen-
sare ehe egli qui abbia identifieato in toto 10 Spirito (di Dio) ehe seende e
s'inearna in Maria eon 10 Spirito ,santo ehe la fa partorire. Lo stesso ra-
gionamento si puo fare a proposito di Dia!. Tryph 78 «... poiehe l"angel0
ehe gli apparve gli disse ehe era dallo Spirito santo (ex 7t'Jeu[Lcx't'o~; &y(ou
cio ehe (Maria) aveva in senn ».
45 La stessa lezione e riportata da Epifanio (Pana.r. 54, 3) aM'adozioni-
sta Teodoto, il quale, negando l'esistenza personale deI FigIio di Dio prima
dell'inearnazione, neeessariamente non poteva aeeettare l'interpretazione di
Le. 1, 35 di eui ci stiamo oecupando. In effetto egli .sosteneva ehe in Luea
si leggeva «Lo Spirito deI Signore verra su di te» e non «Lo Spirito deI
Signore :~ara (ye'Jl)ae't'cxr..) in te» (,10 stesso argomento ma meno dettagliato
trova riscontro a Hipp. Refut. X, 23): cioe, egli ammetteva soltanto l'inter-
vento (non personale) dello Spirito divino (== santo) nella naseita di Gesu,
senza incarnazione di un essere divino preesistente. Lo stesso Teodoto, in
Hipp. Refut. VII, 35 (== X, 23), avrebbe sostenuto ehe al momento deI batte-
simo nel Giordano sarebbe diseeso su Gesu in forma di eolomba 10 Spirito
identifieato eol Cristo superiore. Loofs osserva non a torto (p. 180) ehe que-
sto eoncetto, tipicamente gnostico, potrebbe essere stato riportato a T'eodoto
perehe l'autore dei Philosophoumena vuol fare di lui un seguaee di Cerinto
e degli (~nostiei: la notizia, percio non meriterebbe molto eredito.
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46 Cioe, 0 nel senso ehe Ireneo avrebbe identifieato qui 10 Spirito santo '
eon 10 Spirito di Dio (== Cristo preesistente) ovvero anehe nel senso piit ge-
nerieo ehe 10 Spirito santo avrebbe provoeato il parto di Maria (efr. n. 44):
non dimentiehiamo ehe Ireneo da piit volte prova di riflettere trinitariamente.
47 Sostanzialmente era questa l'interpretazione ehe di Lc. 1, 35 dava
CaHisto (Hipp. Re/ut. IX, 12), fortemente influenzata dallo stoieismo: pur
diversi nel nonle, il Padre e il Figlio eostituiseono il solo Spirito indivisibile,
divino, diffuso dappertutto. Pereio 10 Spirito ehe si einearnato in Maria non
e altri ehe il Padre: cfr Loofs, op. eit.} p. 172 sgg. La stessa eoneezione
monarehiana, in riferimento aLe. 1, 35, sembra emergere da alcuni fram-
menti di Mareello di Aneira (48, 54, 55, 57): e diseeso e si einearnato in
Maria il Logos ma un Logos non distinto dal Padre. Il termine pneuma}
sulla base di 10. 4, 24, sottolinea ehe in Maria si einearnato Dia (eioe il
Padre presente nel Logos).
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4'9 Cfr. anehe 3" 5-6 «... e cioe ehe nostro Signore Gesu Cristo e nato
dalla Vergine Maria, diseendente di Davide, seeondo la earne. Lo Spirito
santo Ie fu inviato daI deIo daI Padre, per mezzo dell'angeIo GabrieIe. Cosi
Gesu pote seendere in questo mondo, eee.» (trad. Erbetta, p. 280). Su Le.
1, 3,5 negIi Acta Pauli cfr. anehe CantaIamessa, La, p'rim.itiva esegesi p. 71 sg.
J
Per un passo dell' Apologia di Aristide (15, 1, ed. Vona, p. 125), in eui e
detto ehe i1 FigIio di Dio e seeso daI eieIo nello Spirito ,santo (~v 7tV€u[lcx't'~
&YL~) per Ia saIvezza degIi uomini ed e stato generato dalla Vergine si puo
all'ineirea ripetere quello ehe sopra (n. 44) abbiamo detto per Giustino. Il
vaIore di ~v e eosi generieo ehe e diffieiIe sostenere, sulla base di questa
soIa espressione, ehe Aristide ha identifieato ill FigIio di Dio eon 10 Spirito
santo. Dando a ~v vaIore strumentaIe, si pub senlpIieemente interpretare iI
passo neI senso ehe l'inearnazione deI Cristo preesistente e avvenuta per
mezzo, per opera dello Spirito santo.
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bole, p. 189).
s. (;eistchristologie e binitarismo.
Gli studiosi ehe si sono oeeupati della Geistchristologie hanno
variamente aeeennato ehe questa eoneezione eristologiea si aeeom-
pagna 0 si pUD aeeompagnare eon una eoneezione binitaria della di-
vinita. l?ermiamo su questo punto le eonsiderazioni eonelusive di
questo breve studio, impostando il problema sulla base della ripar-
tizione ehe abbiamo operato nell'ambito delle proposizioni ehe de-
finiseono spirito la eomponente divina di Cristo. Abbiamo inizial-
mente eonsiderato ehe molte volte eol termine spirito si e voluto
definire soltanto, sulle traeee di Paolo, la natura divina di C:risto
in relazione e eontrapposizione alla sua natura umana. Si tratta di
aeeezione molto generiea deI termine pneuma, ehe pun anehe gene-
rare qualehe equivoeo ma in definitiva non eompromette affatto
la eoneezione dello Spirito santo eome di persona trinitaria. In af-
fermazioni di tal genere pereio non ravvisiamo nessuna traecia di
eoneezione binitarja di Dia: a rigor di termini, pensa ehe non si
debba neppure parlare, in questi easi, di Geistchristologie, e ehe
questo termine vada applieato soltanto la dove eon pneuma viene
indieata speeifieamente la persona divina di Cristo. Abbiamo letto
espresc;ioni in eui pneuma indiea la generiea natura dlvina di <:risto
parte questo testo, ehe alla lontana riprende l'impianto delle tradi-
zionali formule di fede battesimali, e impostato su una professione
forlnalrnente trinitaria, tanto piu ehe esso vuol essere un'interpre-
tazione deI simbolo niceno deI 325. Ci domandiamo percio a questo
punto se possa darsi binitarismo la dove si e in presenza di for-
mule ternarie, ehe distinguono, anche solo sul piano formale, il
Padre il Figlio e 10 Spirito santo. Riguardo a questo testo, nono-
stante l'articolazione ternaria, per il motivo su esposto non esitia-
mo a parlare di binitarismo. Ma il problema si presenta piu com-
plesso per Ilario.
Sopra abbiamo visto come anche Ilario piu di una volta iden-
tifichi esplicitamente 10 Spirito santo con il Cristo preesistente6 :2 :
e sono ben conosciute le sue incertezze in materia di Spirito santo 63.
A De Trin. 11, 30-35 Ilario riconosce ehe col norne di Spirito santo
la Scrittura puo indicarea volte il Padre e a volte il Figlio; adduce
10. 4, 24 e 11 C or. 3, 17 in cui si parIa genericamente di Dio come
spirito e sostiene ehe questa generica definizione non compromette
l'esistenza dello Spirito santo come don,urm e1nunus divino: il ter-
mine tecnico persona, adoperato per il Padre e il Figlio, non e mai
applicato aHo Spirito santo. D'altra parte fonnule trinitarie sono
di uso corrente in questo autore !64. Di fronte a tale stato di cose,
per cercare un punto fermo di riferimento, dobbiamo puntualizzare
ehe cosa si debba intendere per concezione trinitaria e binitaria di
Dio, perehe mi sembra ehe questi termini siano talvolta intesi in
maniera diversa dai diversi studiosi moderni.
Per comodita, trascuriamo le sfumature e riduciamo a due i
diversi modi di intendere l'argomento. In senso stretto si deve con-
165 Sia ehe esse vengano affianeate in perfetta uguaglianza, eome risul-
tera nella 11 meta deI IV seeolo, sia ehe esse vengano disposte in ordine di-
gradante, eome avviene in Tertulliano e in Origene. In questi due autori
anehe la tenninologia e precisa: da non e in Atenagora, ma l'artieolazione
trinitaria di Dio vi eben ehiara (efr. Legat. 10).
16:6 In ef fett 0, il problema ehe pone in Ilario l' assenza deI termine per-
sona in riferimento allo Spirito santo (Ja dove il termine e adoperato per il
Padre e il FigIio) non pUD essere eIuso eon Ia eomoda eonsiderazione ehe,
se pur nlanea iI termine, il coneetto e pero presente. E' sintomatieo ehe IIario
non riesca ad estendere aHo Spirito santo la terminologia usuale per il Padre
ed iI FigIio non soltanto neI 1. 11 deI De Trinitale (ehe dobbiamo immagi-
nare eOll1.posto nei primi tempi deII'esilio asiatieo, eioe verso iI 356/57), ma
neppure neHa parte finale deI 1. XII, ehe ha tutta I'aria di una breve appen-
diee, aggiunta per contrastare la tesi, ehe allora eomineiava a prender piede,
ehe faeeva dello Spirito santo una ereatura. Per questo e per altri motivi
questa parte deI De Trinitate deve essere stata eomposta intorno al 360,
aIlorehe l'uso di persona per indieare 10 Spirito santo era ben eonosciuto in
Oeeidente: si pensi a Febadio, un connazionaIe di IIario. Dobbiamo pereio
ritenere ehe volutamente Ilario si sia astenuto da questo uso. E' diffieiIe
darne una spiegazione: si potrehbe forse pensare ehe egli abbia eonnesso il
eoneetto di persona divina eon quello di generazione, riservandolo pereio al
Padre ed al Figlio. Considerazioni non molto dissimili da queste si potreb-
bero avanzare per Novaziano, Ia eui ineidenza nelI'ambito della Geistchristo-
logie si e pero riIevata marginale. In Iui eomunque l'assenza deI termine
persona per indieare 10 Spirito santo non ha 10 stesso peso ehe in Ilario,
perehe ~J ovaziano si poteva giovare soltanto deI precedente di Tertulliano,
ehe forse gIi sara sembrato troppo innovatore. D'altra parte i rapporti inter-
trinitari sono da Iui Iimitati al Padre ed al Fig,lio: e mi sembra di grande
importanza, oltre l'assenza deI termine Trinitas usato da Tertulliano, I'assenza
dello Spilrito dalI'ultimo capitolo dell'opera in eui Novaziano cerca di sinte-
tizzare Ie sue idee sull'articolazione della divinita sulla base deI rapporto
NOTE DI CRISTOLOGIA PNEUMATICA 231
M. SIMONETTI
Via D. Chelini 7
00197 Roma
70 Che, nella seeonda meta deI 111 seeolo, si diffuse in Siria, in Pale-
stina e anehe in Asia Minore: si pensi ai veseovi ehe deposero Paolo di
Samosata., tutti piiI 0 rn,eno Iegati alla memoria di Origene.
7:1 Soltanto aHa meta deI IV seeolo, sotto I'urgenza della polemiea eon
gli Ariani, vari autori (Ilario, Febadio, Gregorio di Elvira) ritennero oppor-
tuno tornare a valorizzare I'Adversus Praxean deI maestro afrieano. 11 re-
gresso della teologia di Tertulliano si pub seguire abbastanza bene aRoma.
N ella prima meta deI 111 seeolo qui sono rappresentanti della stessa .Logos-
theologie di Tertulliano l'autore dei Philosophoumena e Novaziano: arnbedue
eonservano Ia stessa impostazione nel rapporto Padre/Logos, ma laseiano
eadere Ie eonclusioni piu avanzate delI'Afrieano in materia di teologia dello
Spirito santo (sospetto di influenze montaniste?). Aleuni deeenni dopo, eon
Dionigi di Roma (efr. n. 51), si ha quasi un ritorno alla spirito - non eerto
alla Iettera - deI monarehianismo di Callisto. E se l'autore dei Philoso--
phoumena non sembra eerto rispeeehiare l'impostazione teologiea della Chie-
Isa uffieiale di Roma, e diversa rla posizione di N ovaziano ehe, prima
della eondanna, ne fu membro influente. Se si puo azzardare un'ipotesi, si
puo pensare ehe Ia condanna inflitta a quest'ultimo, pur se per tutt'altri
motivi, puo aver provocato una reazione anehe in ambito di teologia trini-
taria, faeendo riemergere quelle tendenze avverse aHa Logostheologie e pre-
oeeupate soprattutto di salvaguardare I'unirn. di Dio ehe agli inizi deI se-
eolo erano state rappresentate appunto da Callisto.