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OBIETTIVI
1. Conoscenza delle componenti strutturali del
corpo umano
CELLULE
TESSUTI
ORGANI
APPARATI E SISTEMI
La moltiplicazione cellulare
(accrescimento) si differenzia dalla
moltiplicazione dell’organismo
(riproduzione)
UNITA’ DI MISURA
•1 = 1/1.000 di mm
• 1Å = 1/10.000 di
• 1 nm = 10 Å
Citologia
La cellula è la più piccola entità
capace di manifestare in modo
autonomo le funzioni vitali e
costituisce l’unità di struttura e di
funzione di tutti gli organismi viventi
Funzioni vitali degli organismi viventi
1- Irritabilità o responsività
2- metabolismo ed escrezione
3- movimento
4- crescita e differenziamento
5- riproduzione
6- morte
La cellula “tipo”
Gli elementi strutturali che costituiscono le
caratteristiche comuni alla maggior parte delle
cellule sono rappresentati da:
Cellularità
Polarità
Ancoraggio
Avascolarità
Rigenerazione
Il tessuto epiteliale
• Forma lamine cellulari e cordoni solidi.
• Le lamine cellulari rivestono la superficie
esterna del corpo e le cavità interne,
costituendo gli epiteli di rivestimento.
• I cordoni solidi sono formati da cellule
secernenti e costituiscono gli epiteli
ghiandolari
Il tessuto epiteliale
• Oltre agli epiteli di rivestimento ed agli
epiteli ghiandolari, il tessuto epiteliale
comprende gli epiteli sensoriali e gli epiteli
particolarmente differenziati
Gli epiteli
di rivestimento
Gli epiteli di rivestimento
• Possono presentarsi sotto due aspetti:
- monostratificati o semplici
- pluristratificati o composti
• La forma delle cellule dà il nome
all’epitelio.
A- strato basale
B- strato spinoso
C- strato granuloso
D- strato lucido
E- strato corneo
Citomorfosi
Citomorfosi
Cellula basale
Cellula cornea
L’epidermide
I diversi strati dell’epidermide, dalla
profondità alla superficie libera, rappresentano
stadi differenti della maturazione dei cheratinociti.
I primi tre strati sono metabolicamente attivi,
mentre quelli più superficiali costituiscono la zona
corneificata
Oltre ai cheratinociti, nell’epidermide si
trovano altre cellule, meno numerose, che
non partecipano al processo di costante
sostituzione
Queste cellule sono rappresentate da:
- Melanociti
- Cellule di Langerhans
- Cellule di Merkel
I melanociti
Sono le cellule produttrici di pigmento.
Il loro citoplasma contiene i melanosomi,
organuli delimitati da membrana e
contenenti il pigmento.
Cellule di Langerhans o cellule
dendritiche
Ghiandole
Ghiandole endocrine
esocrine
Ghiandole esocrine
Ghiandole esocrine unicellulari
Sono costituite dalle
cellule caliciformi
mucipare, che si
Trovano negli epiteli di
rivestimento di alcuni
tratti degli apparati
digerente e respiratorio
Ghiandole esocrine pluricellulari
(GEsP)
Dotto escretore
Adenomero
Classificazione delle GEsP in base alla sede
nella quale si trovano
• Tuttavia, esistono
nell’uomo membrane
secretorie in cui tutto
l’epitelio di rivestimento
è formato da cellule
secernenti (epitelio
gastrico)
GEsP extraepiteliali
Sono situate al di fuori dell’epitelio e vengono
distinte in:
- parietali (contenute nella parete dell’organo
nel quale riversano il secreto)
- extraparietali (poste al di fuori della parete
dell’organo in cui sbocca il loro dotto
escretore)
GEsP parietali
GEsP extraparietali
Classificazione delle GEsP in base alla
forma dell’adenomero
a-tubulari
b-alveolari
c- acinose
Classificazione delle GEsP in base
alla natura del secreto
In base alla natura del secreto, le ghiandole
esocrine si distinguono in:
- ghiandole sierose
- ghiandole mucose
- ghiandole miste
Ghiandole sierose
• Elaborano un secreto chiaro, fluido,
acquoso,contenente enzimi.
• Comprendono la maggior parte delle grosse
ghiandole, quali il pancreas esocrino.
Ghiandole mucose
• Producono un secreto di natura viscosa, la
mucina che, a contatto dell’acqua, si
trasforma in muco
Ghiandole miste
• Presentano una porzione sierosa ed una mucosa,
in percentuale diversa a seconda del tipo di
ghiandola.
• In alcuni casi, le cellule sierose sono sistemate
all’esterno di quelle mucose e, in sezione,
presentano l’aspetto di una semiluna, definita
semiluna di Giannuzzi
Aspetti morfologici di
una ghiandola mista
Le cellule mioepiteliali
In alcune ghiandole, interposte tra le cellule
secernenti dell’adenomero e la membrana
basale, si trovano cellule simili alle cellule
muscolari lisce, definite cellule mioepiteliali
o cellule a canestro. Esse avvolgono gli
elementi secernenti, favorendo la
progressione del secreto dall’adenomero
verso i condotti escretori
Ghiandole endocrine
• Versano nel sangue il prodotto da loro
elaborato, detto ormone.
• Gli ormoni agiscono regolando
l’attività metabolica di determinati
distretti tissutali, anche se situati a
notevole distanza dalla ghiandola.
• Gli organi, sulle cui cellule gli ormoni
agiscono, vengono detti organi
bersaglio
Organi bersaglio
• Il riconoscimento dell’organo bersaglio
avviene grazie alla presenza, sulla
membrana delle cellule che lo
costituiscono, di recettori specifici ai quali
si lega l’ormone.
• Il legame recettore-ormone viene
convertito, all’interno della cellula, in
messaggi che ne modificano le attività
metaboliche.
Ghiandole endocrine
• Le ghiandole endocrine vengono
classificate in base a due criteri:
• - citologici (ultrastrutturali)
• - strutturali
Classificazione delle ghiandole endocrine in
base ai caratteri citologici
a- tessuto cartilagineo
b- tessuto osseo
Tessuti connettivi liquidi
a- sangue
b- linfa