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Francesco Casu • Marco Lutzu

Enciclopedia
della musica sarda
VOLUME 14

Poesia improvvisata

a cura di Paolo Zedda e Marco Lutzu

Foto:
Adriano Mauri e Max Solinas
La biblioteca dell’identità
de L’Unione Sarda

Enciclopedia
della musica sarda
VOLUME 14

Poesia improvvisata
Editore
Sergio Zuncheddu
Direttore Responsabile
Paolo Figus
Direttore Editoriale
Gianni Filippini
Società editrice L’UNIONE SARDA S.p.A., Piazza L’Unione Sarda - 09122 Cagliari
Reg. Trib. di Cagliari decreto n. 12 del 20-11-1948
Tutti i diritti di copyright sono riservati
© L’Unione Sarda, 2012
Supplemento al numero odierno de L’UNIONE SARDA
Coordinamento editoriale: Gianfranco Mele
Direzione grafica: Matilde Boccardi
Enciclopedia a cura di Francesco Casu e Marco Lutzu
Regia multimediale: Francesco Casu
Responsabile scientifico: Marco Lutzu

Volume 14 - Poesia improvvisata


Curatori e responsabili scientifici: Paolo Zedda e Marco Lutzu
Testi: Paolo Zedda (P.Z.), Daniela Mereu (D.M.), Paolo Bravi (P.B.), Guglielmo Piras (G.P.), Fernando Pisu (F.P.), Carlo Pillai (C.P.), Giuliana
Martinez (G.M.), Marco Lutzu (M.L.), Francesco Capuzzi, Ivo Murgia (I.Murg.), Antonio Dessì, Valentina Onnis (V.O.), Ignazio Murru (I.M.),
Alberto Stanislao Atzori
Revisione ortografica e traduzione del sardo campidanese: Ivo Murgia
Segreteria editoriale: Daniela Deidda
Fotografie: Adriano Mauri e Max Solinas
Assistente: Sergio Melis
Contributi fotografici: Marco Lutzu (pgg. 4, 10, 11 in alto, 14 in alto, 17 in alto, 18 in alto, 19, 20 in basso, 23 in alto, 26, 27, 32, 33, 36,
38 in alto, 39 in alto, 42, 45, 49 in basso, 53, 70, 92, 111, 154 in basso, 155, 156, 157 in alto, 158, 159, 162, 163, 170, 171, 176, 181, 189,
192, 194), Antonio Dessì (pgg. 6-9, 11 in basso, 12, 13, 14 in basso, 17 al centro e in basso, 18 in basso, 20 in alto, 21, 22, 24, 25, 29, 31,
34, 35, 37, 52, 55, 94, 96, 98, 108, 131, 146, 147), Ignazio Murru (pgg. 154 in alto, 157 in basso, 160, 161, 168, 169, 172, 173, 177, 178 in
basso, 180 in alto), Paolo Bravi (pg. 174), Antonio Stara (pg. 180)
Archivio Giuseppe Tatti (pg. 20 al centro), Archivio Pierpaolo Falqui (pg. 30), Archivio Paolo Zedda (pgg. 40, 41, 46, 47, 50, 51, 56),
Archivio Antonio Pani (pgg. 48, 49 in alto, 66), Archivio Associazione Sonus de Canna (pg. 67), Archivio famiglia Pili (pgg. 164, 165, 186),
Archivio Remo Orrù (pgg. 166, 167, 178 a sx), Archivio famiglia Ghiani (pg. 180), Archivio famiglia Deiola (pg. 184),
Archivio famiglia Firinu (pg. 185), Archivio famiglia Murgia (pg. 187), Archivio famiglia Masili (pg. 188)

Su concessione dell’ISRE (Istituto Etnografico della Sardegna): pg. 44 in basso; su concessione delle edizioni Frorias: pg. 179;
su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali-Archivio di Stato di Cagliari: pg. 57 (autorizzazione 418 del 16 marzo 2012.
È vietata la riproduzione e duplicazione con qualsiasi mezzo)
Illustrazione tecnica mista - digital painting pgg. 150-151: Sean Scaccia
Impaginazione: Anna Bizzini, Alessandra Cappa, Daniela Crudo - Stampa e legatura: Grafiche Ghiani - Monastir (Ca)

Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta, memorizzata
la biblioteca dell’identità o trasmessa in alcuna forma e con alcun mezzo, elettronico, meccanico, in fotocopia, in disco o in altro modo,
compresi cinema, radio, televisione, internet, compact disk, senza autorizzazione scritta dell’editore.
Consentita l’esposizione al pubblico di parti dell’opera, con obbligo di indicazione dell’editore.
Approfondimento

La musica de s’arrepentina

S’arrepentina è caratterizzata da un ritmo brillante e ben scandito


sul quale i versi vengono proposti in un flusso ininterrotto che tende
ad accelerare nel corso di ciascun intervento dei poeti.

La poesia improvvisata a s’arrepentina è, tra i generi di poesia improvvisata in


Sardegna, quello in cui la struttura ritmica emerge in maniera più netta.
L’accompagnamento realizzato con la fisarmonica impone all’esecuzione dei
versi dei poeti una griglia ritmica solo in parte flessibile, e comunque idealmente
inderogabile.

Le melodie di Remo Orrù ed Efisio Caddeo


Le melodie dei poeti Remo Orrù ed Efisio Caddeo che possiamo ascoltare
nell’esibizione documentata nel DVD Poesia improvvisata 2 sono costruite per
lo più sui primi quattro gradi della scala maggiore. Solo nei versi finali di ciascun
intervento una curva melodica e un ritmo diversi manifestano una variazione
significativa nel flusso melodico-ritmico con cui si ascolta s’arrepentina.
Nonostante la ristrettezza del vocabolario melodico, i poeti hanno stili di canto
diversi, che li individuano immediatamente come voci specifiche. Le melodie dei
174 primi versi cantati da Remo Orrù e da Efisio Caddeo mostrano come l’“altalena”
fra il II e il IV grado che precede la discesa finale verso il centro tonale sia diversa
nei due poeti. In particolare, l’uso di note puntate che spezza il rigido binarismo
sopra Efisio Caddeo durante la semiminima-croma nella melodia di Caddeo conferisce al ritmo un andamento
gara di Gonnosfanadiga. “saltellante” che lo rende particolarmente e riconoscibile (Figura 1).

Figura 1 I primi versi delle due currentinas di Remo Orrù (in alto) ed Efisio Caddeo (in basso) registrate nel DVD Poesia
improvvisata 2.
Approfondimento

Figura 2 Distribuzione della frequenza fondamentale nelle arrepentinas di tre poeti (in alto,
Alberto Atzori; al centro, Giuseppe Caddeo; in basso, Efisio Caddeo. La gara poetica
esaminata si è svolta a Gonnosfanadiga il 3 Settembre 2011, per la festa di S. Isidoro.

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Approfondimento

Scale
I gradi più presenti nel canto a s’arrepentina sono quelli della
scala “tritonica” (ad esempio: Do-Re-Mi) che Pietro Sassu indicò
come struttura-base di molte forme musicali presenti nella
musica tradizionale in Sardegna. La struttura di base si allarga
verso l’alto, talvolta fino a raggiungere il VI grado, mentre molto
raramente le melodie dei poeti scendono al di sotto del centro
tonale (Figura 2).

Il ritmo della gara


Il ritmo marcato è uno degli elementi stilistici più in evidenza in
una gara poetica a s’arrepentina. Attraverso un esame
dell’accompagnamento realizzato dalla fisarmonica ci si rende
conto del fatto che all’interno di ciascun intervento proposto dai
poeti c’è una progressiva contrazione del tempo. In altre parole, i
poeti partono sempre con un tempo lento e accelerano a mano a
mano che l’improvvisazione avanza. La verve e l’inventiva dei poeti
necessitano, come i motori, di un rodaggio iniziale e di un
riscaldamento progressivo, e arrivano a pieno regime solo verso la
fase finale dell’esposizione (Figura 3). L’esito di questo processo è
un ritmo elastico: brillante ma non stabile ed omogeneo, in
qualche misura malleabile dai poeti in relazione alle esigenze che
l’improvvisazione comporta.

sopra Remo Orrù attende Ornamentazione


il suo turno accanto a Alberto Le voci dei poeti a s’arrepentina hanno un andamento
176 Atzori che intona sa duina.
sostanzialmente sillabico e non presentano di norma particolari
forme di ornamentazione. Un caso particolare in questo senso è
quello di Efisio Caddeo che, pur negli spazi ridotti determinati

Figura 3 Le durate dei bassi di accompagnamento realizzati dalla fisarmonica sono un indicatore efficace
dell’evoluzione del ritmo nel corso di un’intera gara a s’arrepentina. Il grafico si riferisce alla gara poetica
citata in figura 2, con Gianfranco Massa alla fisarmonica. Le nove coppie di ‘fasce’ di valori discendenti
indicano la contrazione del tempo nei nove interventi presentati dai tre poeti.
Approfondimento

Figura 4 Un frammento di vibrato di Efisio Caddeo con elevata frequenza di oscillazione.

dalla struttura ritmica e dall’andamento, introduce 177


alcune fioriture e fa uso di un vibrato con caratteristiche
tipiche (Figura 4).

Sui binari del ritmo


Viene da chiedersi se la “griglia” ritmica fornita dal
fisarmonicista, il cui tempo si adegua alle richieste del
poeta, ma che non ammette pause di riflessione fra un
verso e l’altro, sia per i poeti un vincolo che strozza
l’estro poetico o al contrario rappresenti un fattore di
stimolo per l’improvvisazione. La struttura ritmica
riduce e costringe entro tempi sostanzialmente rigidi la
riflessione e, nel caso de s’arrepentina riepilogada, il
recupero mnemonico da parte dei poeti.
Allo stesso tempo offre un binario preordinato e forse
“rassicurante” ai fini della creazione estemporanea. Su
questo aspetto è auspicabile che vengano realizzati studi
specifici, ma, almeno in via di ipotesi, si può supporre che
sia proprio la presenza di questo “canale”, con il suo
flusso dinamico e stimolante, ad agevolare lo svolgimento
rapido ed efficacemente coordinato della mole di
operazioni cognitive complesse che l’improvvisazione a
s’arrepentina richiede. (P.B.)

a sinistra Giuseppe Caddeo


accompagnato alla fisarmonica da
Gianfranco Massa.

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